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Giovanni Ardizzone e Antonino Raspanti
n° 233 anno XIIV - 2 Marzo 2016
il Cittadino
Chiesa, politica, magistratura e giornalismo insieme su due temi fondamentali
Etica e responsabilitĂ pubblica
Primo piano di Cristina D’Arrigo
L’incontro si terrà venerdì 4 marzo al Palacultura di Messina
“Le istituzioni vanno salvaguardate”
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Etica e Responsabilità pubblica” è il tema del convegno organizzato dall’Assemblea Regionale Siciliana insieme all’Arcidiocesi di Messina, che si terrà venerdì 4 marzo alle 17:00 al Palacultura. Il programma dell’incontro è stato presentato ufficialmente questa mattina, in conferenza stampa, nella Cappella Santa Maria all’Arcivescovado dal presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone e dal vescovo S.E. Mons. Antonino Raspanti, Amministratore Apostolico della diocesi di Messina. Chiesa, politica, magistratura e giornalismo si troveranno insieme per rispondere e conversare su due temi fondamentali: l’Etica e la Responsabilità pubblica. Alla luce del bassissimo gradimento che ha la politica, per chi nel tempo ha gestito il tutto in modo sbagliato sorge una domanda: di chi dobbiamo avere fiducia?. “Mi fa piacere avere nella nostra terra, Mons. Galantino – racconta il presidente dell’Ars
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Giovanni Ardizzone - che qualche mese fa ha pronunciato la frase “la politica è un harem di cooptati e di furbi” e suscitato la reazione da parte della politica e l’applauso della cittadinanza. E allora siamo tutti esenti da responsabilità? Il primo responsabile è la politica che dovrebbe intuire ciò che sta accadendo a livello nazionale e non solo. Il messaggio che vogliamo lanciare è positivo: le istituzioni vanno salvaguardate e devono resistere indipendentemente dagli uomini che le governano”. Incentrato sul bisogno di riflettere l’intervento di Mons. Raspanti “penso che l’Arcidiocesi come Chiesa debba con le altre Istituzioni ricostruire una fiducia all’interno della società e in questo caso nella città di Messina pur con tutte le difficoltà. Mi trovo dentro una tenaglia perché emotivamente mi rendo conto che quando succedono delle malefatte compiute da uomini che hanno responsabilità pubblica reagisco anch’io in maniera istintiva, ma capisco che occorre riflettere e questo molte volte non avviene. Abbiamo l’obbligo morale di tentare di avere dei quadri autoriali di dialogo altrimenti si va in contro alla confusione. Questa azione è solo una goccia nell’oceano ma può essere per la nostra città una sveglia, una spia accesa che ci fa pensare e non lasciare sovrastare dalla rabbia, dalla protesta verso chi gestisce lo spazio pubblico”. L’appuntamento di venerdì vedrà confrontarsi sul tema, moderati dall’ex direttore del “Corriere della Sera”, Ferruccio De Bortoli, il presidente dell’Associazione nazionale magistrati, Rodolfo Sabelli, il segretario generale della Conferenza Episcopale Italiana, S.E. Mons. Nunzio Galantino e il presidente della Scuola Superiore della magistratura nonché Presidente emerito della Corte Costituzionale, Gaetano Silvestri.
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Sommario
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Attualità Giornalista Claudio Arrigoni “Il paesaggio educativo” Stay hungry, stay stratup
20-21 Dietro le quinte
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numero 233 anno XIV 2 Marzo 2016
42-45 Cultura “20 insospettabili click” “Donne in-canto”
54-55 Mangiare Sano
Settegiorni Cronaca della settimana
30-31 Città Cronache urbane
34-37 Città Metropolitana Tutela ambientale Città Metropolitana ridisegnata
38-41 Sicilia Tagli alla sanità
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Le rubriche 22-23 In&Out 48-49 La corazzata Potemkin
50-51 Da Beethoven a Kurt Cobain
52-53 Parole in blu 2 Marzo 2016
il Cittadino Direttore editoriale: Lillo Zaffino Direttore responsabile: Carmelo Arena Vicedirettori: Tiziana Zaffino, Gabriella Giannetto Coordinamento Maria Cristina Rocchetti, Giuseppe Zaffino Redazione Marilena Faranda, Francesco Certo, Giuseppe Micali Collaboratori Cristina D’Arrigo, Dario Buonfiglio, Gino Morabito, Alessia Vanaria Rubriche Enzo Caruso, Michele Giunta, Ignazio Rao, Mimmo Saccà Art Director Salvatore Forestieri Ricerca fotografica Peppe Saya, Orazio D'Arrigo, Antonio De Felice Pubblicità contatti: 3473640274 e-mail: info@ilcittadinodimessina.it Amministrazione Mario De Marco, Giuseppe Pagano e Franco Rossellini Web master sito Fabio Lombardo Il Cittadino digitale sarà pubblicato sul giornale on line e inviato gratuitamente ai lettori direttamente nella posta elettronica e sarà condiviso in rete attraverso Facebook
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2 Marzo 2016 LIBERA UNIVERSITA' DELLA SICILIA CENTRALE ''KORE'' DI ENNA Procedure di valutazioni comparative, per titoli e colloquio, per il reclutamento di nove ricercatori con rapporto di lavoro a tempo determinato tipologia lettera a), articolo 24, comma 3, della legge 240/2010. (9 posti) GURI n. 15 del 23.02.2016 Scad. 24.03.2016 AZIENDA OSPEDALIERA 'PAPARDO' DI MESSINA Concorso pubblico, per titoli ed esami, per la copertura a tempo indeterminato di un posto di dirigente ingegnere clinico. (1 posto) GURI n. 15 del 23.02.2016 Scad. 24.03.2016 BANDO VOLONTARIATO - RETI NAZIONALI Le idee progettuali potranno essere presentate esclusivamente da Reti nazionali di volontariato, che intendono rafforzare la propria presenza nel Mezzogiorno d’Italia (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia), specificando, tra l’altro, le innovazioni che si intendono realizzare, l'impatto sociale e i risultati previsti, i destinatari dell'intervento. Nella prima fase, le idee potranno essere inviate entro, e non oltre, le ore 13 dell’11 marzo 2016. BANDO COMUNICARE E BENE L’iniziativa si rivolge a organizzazioni non profit meridionali (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia) che potranno presentare, anche in collaborazione con il mondo economico, delle istituzioni, dell’università, della ricerca, dei media, una proposta di campagna di comunicazione nazionale su una tematica sociale (legalità, povertà, lavoro, salute, cultura, ambiente, diritti negati, sprechi, incuria dei beni comuni) strettamente legata al Sud. Le proposte dovranno essere inviate entro, e non oltre, le ore 13 dell’8 aprile 2016. 2 Marzo 2016
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Attualità
Il giornalista Claudio Arrigoni ospite d’onore di “Sport Paralimpici e comunicazione”
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i è tenuto questa mattina, nell’Aula Magna del Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne dell’Università di Messina, il seminario intitolato “Sport Paralimpici e comunicazione”. Una nutrita platea ha assistito alla lezione di Claudio Arrigoni, giornalista del Corriere della Sera e della Gazzetta dello Sport, autore del libro “Paralimpici”. A portare i propri saluti sono stati il prof. Mario Bolognari, Direttore del Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne, e il prof. Daniele Bruschetta, Delegato per le attività sportive dell’Ateneo peloritano. Prima della relazione di Arrigoni hanno introdotto il tema Pasquale De Meo, coordinatore CdL Metodi e Linguaggi del Giornalismo, Marianna Gensabella, Coordinatore CdL Scienze dell’Informazione: Comunicazione pubblica e Tecniche giornalistiche, e Ludovico Magaudda, Coordinatore CdL Scienze e tecniche delle Attività motorie preventive e adattate. A partecipare all’incontro anche il Panathlon International Club di Messina e una delegazione di studenti
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Per la professoressa Gensabella, organizzatrice dell’evento, “le discipline praticate da atleti con disabilità hanno una grande valenza sociale e culturale perché mostrano le abilità, ribaltando la classica visione della persona triste e inabile” 2 Marzo 2016
del Liceo Scientifico e Linguistico “Archimede”. Per il professore De Meo, “lo sport paralimpico è diventato un fenomeno culturale di massa. Tanta strada è stata fatta dal secondo dopoguerra, quando un dottore tedesco, Guttmann, inventò lo sport-terapia, fino a oggi: da ambito di nicchia siam passati a Paralimpiadi seguire in tutto il mondo”. Per la professoressa Gensabella, organizzatrice dell’evento, “le discipline praticate da atleti con disabilità hanno una grande valenza sociale e culturale perché mostrano le abilità, ribaltando la classica visione della persona triste e inabile”. Queste le parole del prof. Magaudda: “Da tempo ci occupiamo di sport paralimpici: nel nostro corso di laurea abbiamo numerosi strumenti per la pratica sportiva da parte di atleti con disabilità e siamo molto vicini ad Alessandro Arcigli, allenatore della nazionale paralimpica di tennistavolo, tra le migliori in ambito mondiale. Voglio anticipare, da rappresentante del Panathlon, che quest’ultimo assegnerà una borsa di studio dal valore di 1000 euro alla miglior tesi in ambito sociale e una questione come quella dello sport paralimpico sarebbe valutata in maniera molto positiva dalla futura commissione”. Claudio Arrigoni ha voluto analizzare in primis la questione del linguaggio: “utilizzare una terminologia consona è importante, nello sport come nella vita di tutti i giorni. Le parole adatte devono sempre mettere in primo piano l’essere umano e non la disabilità, che è solo una delle caratteristiche che lo contraddistingue. Un’espressione come “persona con disabilità” è perfetta da utilizzare. Io devo guardare le abilità, non le disabilità. Lo sport paralimpico, insieme all’arte, aiuta a mostrare le proprie abilità e a migliorare la vita di tutti. Per questo sono a favore delle candidatura di Roma alle Paralimpiadi del 2024: una città Paralimpica è una città giusta, in cui non si parla più di integrazione ma di condivisione”. In chiusura Arrigoni ha tenuto a cantare, insieme ai presenti, uno degli inni paralimpici in maniera “silenziosa”, attraverso la lingua dei segni. WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT
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Associazione Italiana Insegnanti di Geografia di Messina
“Il paesaggio educativo”
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i è giunti al quarto incontro del corso di Formazione- Aggiornamento “Il Paesaggio Educativo” promosso dal Direttivo AIIG della Sez. Provinciale di Messina rivolto a tutti i docenti di ogni ordine e grado di scuola. Mercoledì 2 Marzo 2016, presso l’Aula Magna “Buccisano” del Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università di Messina si terrà l’incontro con la Prof.ssa Elena Di Blasi che tratterà il tema: “Paesaggi Culturali e Sviluppo Sostenibile”. Nei giorni 21 gennaio e 23 febbraio sono state tenute, dalla Prof Corradina Polto, Ordinario di Geografia presso il Dipartimento di Civiltà antiche e moderne dell’Università di Messina, due lezioni coinvolgenti sul tema “ La lettura del paesaggio”. Nella prima, dopo l’analisi del concetto di paesaggio e delle interazioni spazio-temporali tra elementi naturali e attività umane che sono alla base della sua definizione, la Prof. Polto ha tracciato un breve profilo delle diverse valenze che l’idea di paesaggio ha acquisito nel tempo, passando poi ad analizzare l’evoluzione della normativa italiana, che progressivamente ha esteso la sua sfera d’influenza dal singolo elemento alla complessità del paesaggio nei suoi elementi costitutivi. La Prof. Polto è poi passata a delineare le diverse modalità di lettura del paesaggio attraverso la scomposizione della complessità del sistema territoriale nei suoi processi di formazione,
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condizionati sia dal modellamento indotto dai fenomeni naturali esogeni ed endogeni, che dall’azione dell’uomo attraverso i processi insediativi e produttivi. Nella seconda lezione ha focalizzato l’attenzione sulle fonti indirette per la lettura del paesaggio, quali si rivelano la Cartografia, la Letteratura, la Musica, la Pittura. L’esame di alcuni documenti cartografici storici e attuali ha consentito, infatti, di seguire l’evoluzione del paesaggio come effetto di processi naturali ed antropici che lo hanno segnato. Allo stesso modo la lettura di alcuni brani letterari ha palesato l’efficacia della Letteratura nella percezione del paesaggio, che in genere fa da sfondo alle vicende, divenendo talvolta protagonista. La riproduzione di alcuni brani di musica classica del ‘700-‘800 ha evidenziato che anche nelle opere musicali il paesaggio diviene spesso “attore”, sottolineando le vicende che si susseguono all’interno delle opere. Specie nell’800 alcuni compositori hanno creato veri e propri “quadri sonori” imitando con il suono i rumori della natura. L’esame di alcune opere pittoriche prodotte tra l’età medievale e il primo ‘900 ha consentito di comprendere come anche la pittura, nel suo processo evolutivo, costituisca uno strumento utile alla lettura del paesaggio, che da elemento simbolico e decorativo, diviene via via espressione poetica e drammatica delle forze della natura per superare infine la visione naturale, divenendo motivo di ispirazione, ormai al di fuori della tradizionale classificazione accademica. Entrambe le lezioni sono state seguite con attenzione e partecipazione da un folto pubblico, che ha mostrato di apprezzarne contenuti e impostazione.
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Stay hungry, stay startup S
Catania: assegnati 10mila euro a team di giovanissimi studenti. Il progetto FTG continua a finanziare e supportare l’avvio di start-up territoriali.
i è tenuta a Catania presso la sede di Vulcanic la premiazione del concorso di idee “Stay Hungry, Stay StartUp” che ha assegnato a tre gruppi dell’Istituto Steve Jobs di Caltagirone (più uno con riserva) un premio complessivo di 10 mila euro per i progetti d’impresa che favoriscono lo sviluppo della sharing economy. Il concorso è stato realizzato e finanziato dal progetto FTG - Futuro e Tecnologie Giovani, i team degli studenti vincitori, con il budget ricevuto, potranno fruire di borse e viaggi di studio utili a potenziare la loro formazione. I giovanissimi calatini partendo dai bisogni esistenti, dalle risorse e dalle loro ambizioni sul futuro, hanno lavorato per sviluppare progetti di start-up che hanno presentato durante una pitch session, la commissione tecnica chiamata a valutare le loro idee ha scelto tra quelli proposti i progetti di start-up MeEat, Tickets Sharing, We Fix e Root Green (con riserva). Il progetto “FTG - Futuro e Tecnologie Giovani” attuato in partnership dalla Fondazione Microcredito e Sviluppo, Fondazione I.T.S. Steve Jobs e dal Comune di Palagonia oltre al concorso “Stay Hungry, Stay StartUp”, ha emesso anche un Bando per il microcredito di 10 startup territoriali, ciascuna delle nuove imprese potrà essere supportata con un budget di 10 mila euro utili all’avvio delle attività dell’idea d’impresa che, grazie ai laboratori partecipati ancora attivi a Caltagirone e a Palagonia, potrà essere perfezionata. eguono le idee degli studenti dell’Istituto Steve Jobs vincitori del concorso “Stay Hungry, Stay StartUp”, alcune di loro attraverso i futuri percorsi formativi dei premiati potrebbero essere concretamente realizzate.
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MeEat – Gli studenti citano Longanesi dicendo “tutte le rivoluzioni cominciano per strada e finiscono a tavola”, la loro idea propone agli utenti di organizzare e partecipare a cene per mangiare delizie locali e condividere momenti di socialità con persone nuove a tavola. A differenza degli attuali food competitor esistenti on line, gli studenti spiegano che attraverso l’uso di MeEat non ci si ritroverebbe con accanto persone qualsiasi. Il progetto MeEat è stato ideato da Silvio Alparone, Gabriele Catalano, Tiziano Seguida e Francesco Blancato. Tickets Sharing – Secondo gli ideatori di questa start-up, molta gente a causa di imprevisti è spesso costretta a stracciare i biglietti acquistati per voli, treni, concerti, eventi; inoltre ci sono anche persone che spesso rinunciano a viaggiare perché costa troppo o perché non trovano più biglietti disponibili. L’app di Tickets Sharing, facendo incontrare domanda e offerta, creerebbe una vera e propria agorà digitale dedicata a questo scambio che solitamente avviene in privato. Il progetto Tickets Sharing è stato ideato da Salvatore Saeli, Luigi Di Modica, Simone Caramanno, Francesco Anguzza. We Fix - Secondo gli ideatori di questa start-up, in casi di emergenza è complicato trovare idraulici, elettricisti, professionisti di ogni genere che siano competenti, affidabili e subito disponibili. Spesso per i tecnici e per vari professionisti in gamba inoltre può essere difficile, al giorno d’oggi, inserirsi nel mondo del lavoro. La soluzione ad entrambe le carenze sarebbe We Fix, ovvero un’app che grazie al crowdsourcing consente di contattare in modo rapido una persona capace di risolvere un problema imprevisto che sembra irrisolvibile.Il progetto We Fix è stato ideato da Vincenzo Cunsolo, Luca Zangara, Adriano Pagano. Root Green - Secondo gli ideatori di questa start-up ci sono anche nuove categorie di persone comuni interessate alla coltivazione di piccoli orti per uso personale o familiare. Tuttavia queste ultime sono persone che non ha hanno alcuna esperienza e nessun mezzo per iniziare le attività agricole. Root Green sarebbe la soluzione digitale per l’agricoltura “fai da te”, offrirebbe l’affitto a lungo/breve di terreno incolto da recuperare attraverso la coltivazione. Il progetto Root Green è stato ideato da Michele Spinello, Giuseppe Amato, Denis Dell’Ali. 2 Marzo 2016
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Prestigioso premio della Società Chimica Fiamminga alla prof.ssa Dugo
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n occasione del “14th International Symposium on HyphenatedTechniques in Chromatography and Separation Technology”, svoltosi a Ghent (Belgio), la prof. Paola Dugo è stata insignita del premio “HTC-Award for the mostoutstanding and innovative work in the field of hyphenatedchromatographictechniques”, dalla Società Chimica Fiamminga. Ad oggi sono stati insigniti 11 premi (JanuszPawliszyn, Canada (1996), SemyonSemenov , Russia, (1998), Heidi Goenaga-Infante Belgium, (2000), Aviv AmiravIsrael, (2002), GertDesmetBelgium, (2004), Luigi Mondello Italy, (2006), Robert Shellie Australia, (2008), Oliver Trapp Germany, (2010 ), TuuliaHyötyläinenFinland, (2012), Frank David Belgium, (2014), Paola DugoItaly, (2016).
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dietro le quinte di Francesco Certo
Parole di sfiducia S
iamo alle solite. Messina continua nella sua lotta tra amministrazione e opposizione, dal giugno 2013 la litania non è cambiata. Ad ogni buongiorno è arrivato l’accompagnamento del “ti sfiducio”. Parole in libertà per lo più, perché da mesi lo si ripete e da mesi rimane nella lista delle cose da fare. Dal PD a Forza Italia, passando per sottogruppi o cani sciolti; non cambia il modus operandi. Conferenze convocate con larga partecipazione di giornalisti annoiati, parole nette e decise con il finale scontato: la sfiducia non arriva. Meglio parlarne e far vedere di essere pronti a farlo, in realtà questa storia non andrebbe neanche più raccontata vista la scarsa credibilità di chi minaccia di sfiduciare. Se lo ripeti e non lo fai, alla lunga la sfiducia diventa come la favola “al lupo, al lupo”…magari quando la sfiducia arriverà davvero lo sapranno soli quelli che partecipano un po’ troppo ai lavori dei consiglieri, ma questa è un’altra storia. Nel frattempo la giunta Accorinti vivacchia, non riesce a far quadrare i conti e assorbe nel miglior modo possibile le dimissione del revisore dei conti Zaccone. Messina si riassume tutta lì, una città di chiacchieroni e reginette del ballo. Nel frattempo nel marzo 2016 il Comune non è in grado di presentare il previsionale dell’anno prima, il presidente dei revisori sbatte la porta ma Messina preferisce straparlare. Parole e sempre solo parole, se l’amministrazione è fallace rimane in ottima compagnia. Una classe politica tanta mediocre non è accettabile, vivacchiare sull’inerzia di equilibri politici affossa una città che comunque non ricorderà nulla alla prossima visita alle urne.
Vento di passione
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o scirocco è tornato portando con sé tutto il fastidio che questo ventaccio mette a chi lo subisce. A Messina non ci si abitua a conviverci nonostante lo scirocco soffi per tanti giorni all’anno. Oltre ai dolori alla cervicale, lo scirocco porta anche sabbia e polemiche. Sempre le stesse e sempre le solite. Un disco rotto che si ripete, il porto di Tremestieri ne soffre troppo e vede insabbiati gli scivoli. In questo caso il problema è stato ino, con poche ore di difficoltà. Quanto basta, però, per riaccendere l’attenzione sugli sviluppi dei lavori dell’infrastruttura della zona sud. Non sono lontani i mesi nei quali lo scirocco chiudeva definitivamente il porto, adesso la condizione sembra essere diversa ma più per il calmierarsi delle condizioni metereologiche che altro. L’obiettivo rimane sempre quello di chiudere definitivamente il discorso “insabbiamento”, anche se ormai pare impossibile risolvere un difetto più legato al territorio che alla struttura. Il porto di Tremestieri torna protagonista ad ogni sciroccata, e come ogni sciroccata le parole sono sempre quelle di speranza.
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Se Accorinti fa il sindaco
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l caso è quello dello strano bando di Amam. Una mobilità interna alla ricerca di un direttore generale. Un bando che l’amministrazione non ha gradito per modalità e tempi, dati i parametri netti che la stessa giunta aveva definito nei mesi scorsi in merito alle partecipate comunali. Renato Accorinti è il sindaco e fa il sindaco. Nota diretta a Termini e La Rosa che in tempi record ritirano il bando, poche spiegazioni in merito e la vicenda si chiude in attesa di prossimi sviluppi. Questi i fatti, il resto è storia tesa tra amministrazione e Amam. La giunta Accorinti in merito alle partecipata e alle regole di mobilità e assunzioni aveva scelto una linea chiara e senza possibilità di interpretazione. L’atto dell’Amam apre una crepa sulla diga della sopportazione tra enti diversi. Il bando ritirato è passaggio obbli-
gato, la rottura sarebbe stata spropositata e non necessaria. La cosa più interessante della vicenda è l’uso dell’arma per il duello. Una lotta a punto di fioretto, dove le due parti si sfidano ma senza voler calcare la mano anche per non far accendere troppe luci sulla questione. Accorinti ritira perché vuole avere più chiara la modalità, l’Amam accetta di ritirare ma è convinta di non essere dalla parte del torto. Il malumore è palese, rischio classico del mondo delle partecipate che rimangono un vero e proprio circolo vizioso di amministrazione incontrollabile.
Isole di guerra
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l problema è reale. Le isole pedonali a Messina rappresentano uno dei fallimenti più pesanti dell’amministrazione Accorinti. La non realizzazione, o la realizzazione scadente di oasi del buon vivere non possono essere scaricate solo sulla poca voglia di partecipare di opposizione e commercianti. Verissimo che dai consiglieri avversari non è mai arrivato l’appoggio necessario per costruire un progetto realmente utile alla città, vero anche che l’amministrazione ha sempre voluto perseguire la propria strada. Cassata quella di piazza Cairoli e via dei mille, rimasta un aborto mal riuscito con la sola piazza chiusa; l’obiettivo delle polemiche si sposta al Duomo. Tralasciando le lagne di chi vuol far credere di aver chiuso la propria attività un quarto d’ora dopo la messa in vigore della pedonalizzazione; bisogna riflettere sul concetto di area pedonale. Chi oggi passa dalla zona del Duomo trova un paio di transenne a chiudere una strada, stop. In un’area dal difficoltoso parcheggio, la chiusura di una strada non trasforma la stessa in isola ma solo in un vicolo cieco.
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Una sedia vuota per non dimenticare
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l mese scorso ci ha salutato donandoci, come accade da calendario ogni quattro anni, un giorno in più. Un giorno in più da vivere istante dopo istante, da dedicare a tutte quelle donne che per volere di un “mostro” che credevano di conoscere e di amare hanno perso tale opportunità. Donne che, dopo essere state oggetto di violenza per anni, sono andate incontro alla morte. Non godranno più, dunque, né del singolo istante né dei piaceri che la vita comunemente ci riserva. Nasce da qui la campagna “posto occupato” che anche quest’anno, grazie all’impegno della fondatrice Maria Andaloro, si è diffusa a macchia d’olio. Ottima la risposta della nostra Messina dove sui bus dell’ATM, sui traghetti della Caronte & Tourist e al cinema Apollo è stato riservato un posto in ricordo di tutte quelle donne che non potranno mai più tornare ad occuparlo. Lasciare una sedia vuota con la scritta “posto occupato” può sembrare un gesto quanto mai banale e poco utile per arginare un fenomeno complesso e purtroppo, sempre più, dilagante come quello del femminicidio. Eppure un semplice “posto occupato” diventa strumento di ricordo di ciò che è accaduto ieri perché non debba più ad accadere domani. Diventa un monito per le donne di oggi e di domani affinché non considerino amore ciò che non lo è. Non esiste amore o falsa gelosia che possa travestirsi da violenza, e dunque, non c’è nulla al mondo che possa giustificare un uomo che alzi una sola mano contro la propria donna. Quest’ultima, qualora si trovi a vivere una situazione simile, deve trovare il coraggio di denunciare quanto le accade se desidera uscire da un vortice senza più ritorno. Ecco che si coglie l’importanza di iniziative come “posto occupato” che ha come scopo quello di “educare per prevenire, di informare per formare”. Le storie di ieri non devono essere sepolte dallo scorrere del tempo, ma ogni giorno in più, come il 29 Febbraio, può essere utile per ricordare, per scrivere una nuova pagina di questa dura e faticosa battaglia di civiltà. E perché questa vada avanti e il ricordo non si sopisca basta anche un gesto semplice, una sedia vuota con su scritto “posto occupato”.
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di Alessia Vanaria
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di Francesco Certo
Un calcio alla confusione
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gni tanto ci piace accendere un riflettore sul mondo del calcio cittadino anche da queste pagine, spesso, dedicate alla politica. Il campionato dell’Acr Messina sul campo vive di risultati altalenanti ma positivi viste premesse e disponibilità. L’estate incredibile tra passaggio di proprietà e riammissione in Lega Pro ha condizionato la stagione, resa incredibile dai risultati raggiunti dalla squadra guidata da Arturo Di Napoli. Proprio il tecnico giallorosso è stato il protagonista del primo scricchiolio con la sua squalifica a quattro anni per illecito sportivo. Addio ad Arturo e spazio a Raffaele Di Napoli (omonimo e niente più). Il campo, comunque, teneva a galla la stagione dei giallorossi in maniera più che sufficiente. La società guidata da Natale Stracuzzi entra, però, nel giro delle chiacchiere sul calcioscommesse con alcune gare finite sotto la lente della Procura. Polemiche e smentite, di prove nemmeno l’ombra con qualche parola di troppo dello stesso presidente sul portiere Berardi. Superata anche questa la serenità sembrava poter regnare…invece no. Arrivano le dimissioni di massa del direttore generale Manfredi, di quello sportivo Argurio e di gran parte dello staff organizzativo. Stracuzzi congela e respinge, nel frattempo sul campo il nuovo Di Napoli è ancora a secco di vittorie. I dimissionari vogliono chiarezza, da una società che ha un presidente ma troppe teste e soci. Tutto rientra tra rassicurazioni e progetti sposati da tutti i protagonisti. Si chiude anche il silenzio stampa durato quasi tre settimane, buono solo ad alimentare le chiacchiere. Tutto bene quel che finisce bene? Forse. Perché il campo deve ancora dare il verdetto più importante, la salvezza. C’è poi un altro verdetto che potrebbe stravolgere il tutto, il secondo grado del processo di Arturo Di Napoli. Se venisse assolto? Quasi impossibile, ma se succedesse? Chissà, il contratto c’è e la squadra sembra orfana. Il Messina che farà? Raffaele che farà? Soprattutto chi sarà a decidere? Troppe domande in una stagione che sarebbe potuta filare liscia, invece…
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settegiorni a cura di Cristina D’Arrigo
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Riparazione fuoriuscita acqua Mario Biancuzzo, consigliere VI Circoscrizione, con una nota ha richiesto la riparazione della fuoriuscita d’acqua nella statale 113/dir. Marmora.
Oltre mille aziende chiuse a Messina Il presidente provinciale Confcommercio, Carmelo Picciotto, lancia un allarme: “lo scorso anno a Messina hanno chiuso oltre mille aziende. Rispetto a questa inarrestabile emorragia, si ipotizzi la creazione di ammortizzatori di sostegno per chi chiude l’attività”.
Niente sgombero per le famiglie del San Leone Il Sindaco ha requisito temporaneamente l’hotel Paradise per avviare un percorso di attuazione di politiche di autocostruzione e auto recupero degli immobili del patrimonio comunale in disuso e il reperimento di immobili di proprietà dell’Agenzia del Demanio.
MessinaPedonale Un gruppo spontaneo di cittadini ha presentato il progetto “MessinaPedonale” che intende dare voce a tutti quei cittadini che vorrebbero la via dei mille pedonalizzata, coinvolgendoli in una programmazione condivisa degli spazi pubblici, attraverso la proposizione di idee e progetti.
Un Messina senza reti perde al San Filippo Finisce infatti 0-1 l’incontro giocato da parte del Messina con tanti errori. La Fidelis Andria trova una vittoria pesante e una salvezza più vicina.
Un giorno in più Nella giornata dedicata all’iniziativa #ungiornoinpiù e alla campagna di sensibilizzazione contro la violenza di genere PostOccupato, si è svolto il seminario informativo organizzato dalla Cisl di Messina che ha posto l’accento sulla necessità di formare una nuova cultura.
Etica e Responsabilità pubblica E’ stato presentato nella Cappella Santa Maria all’Arcivescovado il programma del convegno “Etica e Responsabilità pubblica”, organizzato dall’Assemblea Regionale Siciliana insieme all’Arcidiocesi di Messina, che si terrà venerdì 4 marzo alle 17:00 al Palacultura. 2 Marzo 2016
Circoscrizioni a cura di Alessia Vanaria
V CIRCOSCRIZIONE
Cade al suolo un palo della pubblica illuminazione sulla Panoramica dello Stretto
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a “sciroccata” di domenica 28 gennaio a Messina ha provocato numerosi danni in città. Si è sfiorata la tragedia, in modo particolare, sulla strada Panoramica dello stretto all´altezza del civico 1416 Complesso residenziale Linea Verde, dove intorno le 11.00 un palo della pubblica illuminazione si è letteralmente schiantato al suolo, per il forte vento, nuocendo terrore ed incredulità tra i pedoni e gli automobilisti. A tal riguardo il gruppo DR attivo sul territorio della V Circoscrizione nelle figure di Nino Interdonato Vicepresidente Vicario del Consiglio Comunale del Comune di Messina, Franco Laimo Vicepresidente della V Circoscrizione ed Orazio Polimeni Responsabile Circolo DR V Circoscrizione, chiede di sollecitare nel più breve tempo possibile una sostanziale ed efficiente verifica strutturale e di stabilità di tutti i pali di pubblica illuminazione; già negli scorsi mesi altre analoghe situazioni si sono verificate costantemente a danno dei cittadini, sfiorando sempre la tragedia, ma non ci si potrà affidare sempre al caso e pertanto occorre passare a fatti concreti. Lo scirocco ha creato anche altri problemi: rami o addirittura alberi schiantatisi al suolo e cartelloni pubblicitari divelti e portati via come carta pesta. A tal riguardo, dunque, Interdonato, Laimo e Polimeni chiedono un immediato ed improcrastinabile intervento sul territorio per la salvaguardia della pubblica incolumità.
VI CIRCOSCRIZIONE
Biancuzzo richiede la messa in sicurezza strada Acqualadrone
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l consigliere della VI circoscrizione Mario Biancuzzo ci segnala che frana propagatasi, il 1 marzo 2011, sulla strada comunale che collega il villaggio rivierasco Acqualadrone con la strada statale 113/dir ad oggi non è stata messa in sicurezza. Cinque anni sono trascorsi, la gara d’appalto è stata espletata aggiudicata ma i lavori quando saranno realizzati? La strada comunale, l’unica che collega il villaggio Acqualadadrone con la strada statale 113/dir è completamente abbandonata, tutti conoscono la situazione ma nessuno interviene. Causa mancati interventi manutentivi, la strada, tende a restringersi in diversi tratti e con le piogge si trasforma in pessime condizioni di sicurezza. Premesso ciò, Biancuzzo dichiara, sotto la sua responsabilità, che esistono pericoli per coloro che sono forzatamente obbligati a transitare dalla suddetta strada per raggiungere il villaggio rivierasco Acqualadrone e viceversa.
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AMMINISTRAZIONE COMUNALE
Gioveni chiede notizie sul bando acquisto alloggi sul mercato per il Risanamento di Fondo Fucile
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on la presente, Libero Gioveni, nella qualità di consigliere comunale, chiede notizie sul bando acquisto alloggi sul mercato per il Risanamento di Fondo Fucile: “Nel mese di dicembre scorso era giunta la “doccia fredda” da Palermo sull´iter in corso che avrebbe dovuto far concludere al Comune di Messina l´acquisto sul mercato di 39 alloggi da destinare al Risanamento di Fondo Fucile e all´emergenza abitativa! La Commissione regionale, infatti, si pronunciò nel merito a seguito della presunta mancata presentazione dei certificati di abitabilità richiesti nel bando per gli alloggi prima della stipula dei rogiti, che per altro andavano in contrasto con il termine perentorio di 6 mesi concesso ai proprietari per produrre, appunto, i medesimi certificati. A tale pronunciamento della Commissione, che chiaramente mi fece nutrire parecchia preoccupazione sul buon esito che di fatto risulta troppo importante per invertire la rotta in un settore paralizzato da decenni (tanto che investì personalmente della questione tutta la Commissione consiliare con delega al Risanamento), la S.S. volle dare il “giusto peso” ridimensionando l´allarme che provenne da Palermo, sostenendo che si trattò, da parte della Commissione giudicatrice, soltanto di una “formale richiesta a riformulare la graduatoria”. A tutto questo si aggiunge anche la grossa incognita rappresentata dal mancato accreditamento di 2 milioni e 400 mila euro che andrebbero a completare i complessivi 10 milioni e 900 mila euro previsti inizialmente, che servirebbero per completare l´acquisto di tutti gli alloggi inseriti in graduatoria, essendo questi ultimi in totale 66 e non 39 (il costo complessivo dei 27 mancanti, infatti, ammonterebbe ad un totale di 2 milioni e 200 mila euro). Pertanto, alla luce di quanto sopra esposto e nell´ottica di voler velocizzare delle procedure che stanno facendo rimanere letteralmente nel “limbo” troppe famiglie che vivono in uno stato di disagio abitativo certificato, il sottoscritto consigliere comunale INTERROGA la S.S. al fine di conoscere: 1.a che punto sia l´iter tecnico-amministrativo relativo all´acquisto degli alloggi sul mercato dopo il “monito“ arrivato dalla Commissione regionale giudicatrice; 2. che possibilità vi siano affinché giungano dalla Regione i 2 milioni e 400 mila euro mancanti per la copertura totale dei costi di tutti gli alloggi inseriti nella vigente graduatoria. 2 Marzo 2016
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città a cura di Marilena Faranda foto Peppe Saya
Consiglio comunale
Dimissioni del Presidente Zaccone
Bilancio
Il PD falcidiato punta alle elezioni
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i è svolta una nuova seduta del Consiglio comunale a cui erano presenti l'Assessore Signorino e il Presidente dei Revisori dei conti Zaccone. L'Assessore Signorino, ha spiegato, che, alla luce della scelta del Presidente del collegio dei Revisori di rassegnare le dimissioni, si è fatto un incontro con il Presidente stesso nel quale si è parlato con la massima serenità sulle varie questioni che riguardano il bilancio. Noi gli abbiamo chiesto di fare un passo indietro. Il Presidente Zaccone prosegue, confermando che la riunione è stata molto pacata, ma conferma le sue dimissioni, perché non si sente di poter lavorare con serenità. Ricorda, quindi, che tutti i bilanci sono stati approvati grazie ad un accurato studio dei Revisori e sempre bisognosi di correzioni, essere, poi, accusati di non collaborare è troppo. Continuerò, prosegue, a lavorare per i 45 giorni che devo, salvo problemi gravi che, però, spero non ci saranno, ma poi andrò via.
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i sembra opportuno, afferma il capogruppo del PD, Antonella Russo, durante una conferenza stampa tenuta a Palazzo Zanca, di attenzionare un aspetto importante e che ci preoccupa, ovvero siamo al 26 febbraio 2016 e ci manca un documento importante per il nostro Comune: il Previsionale 2015. Già però si dovrebbe parlare di Previsionale 2016, quando ancora non vi è nemmeno in approvazione il Previsionale 2015 e tutte le inadempienze ad esso connesse. Il Comune, per esempio, non ha svolto il controllo strategico dal 2014, contravvenendo a quanto previsto dal Tuel (Testo unico Enti Locali). Per non parlare dei “badanti” che dovevano solo occuparsi dei rapporti delle partecipate, in realtà stanno sostituendo i dirigenti nella redazione dei bilanci. Inoltre, vorremmo sapere se l’Amministrazione si costituirà parte civile, all’udienza del 19 maggio 2016 nel processo sui bilanci, per testimoniare che i cittadini si sentono lesi,
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come per altro propagandato dallo stesso Signorino. Effettivamente un primato lo abbiamo raggiunto, continua il consigliere Cardile, ovvero essere la prima città che non ha approvato il previsionale 2015 nel 2016. Noi da qui a breve ci aspettiamo qualcosa di eclatante per questa città, ovvero, un commissariamento per quanto riguarda i conti del Comune. La rimodulazione, continua lo stesso Cardile, dei residui attivi e passivi non è stata fatta, perché i dirigenti non hanno saputo farla e riteniamo che Le Donne sia sparito. Intanto, PD, UDC, NCD e DR. si stanno accordando per trovare i numeri, al fine di poter presentare una mozione di sfiducia che possa approdare in Aula. Sembra, infatti, ormai tardiva la richiesta, da parte dei gruppi politici di destra, di dimissioni dell’Assessore Signorino, un Assessore, a loro avviso, da sempre assente e che non ha saputo gestire i bilanci di questo Comune, ma che non è il solo responsabile di questo malessere generale. 2 Marzo 2016
Questura
Palazzo Zanca
Sequestro beni alla famiglia Bonaffini
Visita della scuola Jaci
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n nuovo colpo per gli investimenti patrimoniali della famiglia Bonaffini, che si è vista sequestrare la Società "Pianeta Mare di Bonaffini Carmelo & C. S.A.S.", in c.da Roccamotore e la filiale della S.S. 114. Sequestro patrimoniale voluto dalla Direzione Distrettuale Antimafia, con la collaborazione dei pentiti Salvatore Centorrino e Nunziato Siracusa. Dalle varie intercettazioni e da intercettazioni patrimoniali è emerso che Sarino Bonaffini era coinvolto in estorsioni vicino al clan Mangialupi di
Santa Lucia. Nel 2013 apre questa nuova società del pesce, relativa al fresco ed al congelato, i mezzi impiegati sono 12, di cui i primi 4 comprati a pochi mesi, per un valore di 80 mila euro. Coinvolti nell'attività intestata al figlio Carmelo, anche la figlia Anna ed egli stesso, che disponeva di una minima quota di azioni.
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ell'ambito del progetto di “Alternanza Scuola Lavoro” finalizzato alla conoscenza della città di Messina, gli alunni della classe III^ C indirizzo turismo della scuola Jaci, accompagnati dalla professoressa Rosamaria Trischitta, sono stati in visita a Palazzo Zanca. Hanno visitato il piano terra del Palazzo municipale prima di incontrare il sindaco, Renato Accorinti, che ha risposto alle domande dei giovani su progetti, finalità ed iniziative dell'Amministrazione comunale.
Gran Campo Santo
Requisizione
Ordinanza del Sindaco per gli sfollati
Restauro conservativo
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l sindaco, Renato Accorinti, ha disposto con propria ordinanza la requisizione d'uso temporanea di parte dell'immobile di proprietà privata “Hotel Paradise”, in via Consolare Pompea n. 335 a Contemplazione, da destinare ad emergenza abitativa. Il provvedimento prevede la requisizione in uso tempora-
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neo, per la durata di 15 giorni, del 1° e 3° piano dell'immobile, per destinare i locali esclusivamente al ricovero degli occupanti l'ex plesso scolastico “Ugo Foscolo” di via Palermo, e lo stabile di proprietà privata, ex caserma dell'Arma, in via Gesù e Maria in S. Leone.
’ stato presentato il restauro conservativo degli angeli oranti e delle torri d'ingresso del Gran Camposanto. All'incontro che si è svolto nel piazzale dell'ingresso principale del Cimitero monumentale, hanno preso parte il sindaco, Renato Accorinti, l'assessore con delega ai Cimiteri, Daniele Ialacqua, e il dirigente al ramo, Domenico Manna.
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Messina - 28 Febbraio 2016 - Via Catania
Caduta di alberi davanti a
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al cimitero monumentale foto Peppe Saya
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Città Metropolitana Provincia a cura di Marilena Faranda
Ecosostenibilità
Gli studenti a Palazzo de interpreti attivi delle reg
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l Salone degli Specchi di Palazzo dei Leoni ha accolto oltre centocinquanta studenti, in rappresentanza dei numerosi istituti scolastici messinesi con lo slogan: “la legalità è un valore, usiamolo bene”, nell’ambito di una manifestazione relativa al progetto integrato “Ambiente e legalità”, promosso dalla Città Metropolitana di Messina e dall’Associazione “Arkadia” con la collaborazione del gruppo “Bruno S.p.A. L’iniziativa di quest’anno ha coinvolto oltre duemilacinquecento studenti degli istituti scolastici di Messina e provincia, in particolare : Istituto Comprensivo “Cannizzaro-Galatti” (Messina), Istituto Comprensivo “Villa Lina-Ritiro” (Messina), Istituto Comprensivo “Villafranca Tirrena”, Istituto Comprensivo “Renato Guttuso” (Milazzo), Istituto Comprensivo “Militi” (Barcellona Pozzo di Gotto), Istituto Comprensivo “D’Arrigo” (Venetico), Istituto Comprensivo “Novara di Sicilia”, Istituto Comprensivo “Santa Lucia del Mela” e Istituto Comprensivo “G. Marconi” (Pace del Mela). “Il progetto – ha spiegato il Commissario straordinario, Filippo Romano – rientra nell’ambito di quelle attività finalizzate a sviluppare il senso civico nelle nuove generazioni. Gli studenti non sono destinatari passivi delle leggi ma custodi attivi delle regole fondamentali, a partire dalla nostra Carta Costituzionale, ed interpreti della società nella quale le leggi sono applicate, per affrontare il domani da adulti consapevoli. Il progetto ha individuato il tema dell’ecosostenibilità e di quei comportamenti degenerativi che,
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ei Leoni: gole di tutela ambientale proprio sulle grandi questioni ambientali, vedono protagoniste le mafie”. “Il futuro del mondo, ha sottolineato l’arch. Gabriele Schifilliti ,dirigente della VI Direzione Ambiente della Città Metropolitana di Messina, premiato per l’impegno profuso nella tutela della legalità e sostenibilità ambientale, dipende dal modo di pensare e di agire delle nuove generazioni, pertanto il nostro dovere istituzionale è diffondere e promuovere un percorso comune, insieme alle famiglie ed alle parti sociali, per affermare una rinnovata cultura della legalità nel rispetto dell’ambiente, definendo azioni congiunte a tutela del nostro patrimonio naturalistico. Gli studenti saranno chiamati a cimentarsi in un concorso, redigendo tra l’altro anche racconti di fenomeni o fatti legati alla presenza della criminalità organizzata”. “Considerato il tessuto socio–criminale del nostro territorio – ha detto la giornalista Katia La Rosa, anch’ essa premiata per il suo impegno per la legalità e per la sostenibilità ambientale – si rende necessario far conoscere alle nuove generazioni il fenomeno criminale mutato nel tempo. La grande scommessa che ci attende è formare le coscienze per costruire in modo più “pulito”, un pezzetto dell’Italia del domani”. All’incontro hanno partecipato anche il responsabile Nodo InFea, Giuseppe Cacciola, e lo Store Manager dell’azienda “Bruno S.p.a.”,Gianluca Furnari; entrambi hanno rimarcato l’importanza della diffusione delle più corrette pratiche sostenibili a tutela dell’ecosistema. 2 Marzo 2016
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Dismissione vecchio tracciato ferroviario
Messina metropolitana ridisegnata dall’ing. Saccà
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a notizia dell’imminente rimozione dei binari della vecchia ferrovia Messina-Camaro-GessoVillafranca Tirrena ha risvegliato un grande interesse tra gli urbanisti, che vedono in tale opera la possibilità di incisivi interventi di bonifica e riqualificazione di una vasta area, della zona sud della città, in atto, fortemente degradata, oltre alla possibilità di un sostanziale miglioramento della circolazione stradale che contribuirebbe non poco a decongestionare il centro cittadino. In quest’ottica, merita particolare attenzione l’dea progettuale dell’ing. Giovanni Saccà, il quale vede nella dismissione di tale tratto ferroviario oltre alla possibilità di realizzare una pista ciclopedonale con al centro il “Ponte di Camaro” altre possibilità: in primo luogo l’eliminazione dei binari a partire da Messina Gazzi, ovvero dall’imbocco della nuova galleria dei Peloritani, darebbe la possibilità alla città di eliminare il rilevato ferroviario esistente tra via Gazzi e via Antonio Bonsignore oltre ai ponti in ferro di via Catania e di Via La Farina, che notoriamente hanno costituito per la città di Messina una barriera storica. Ciò consentirebbe inoltre di realizzare un nuovo viale da Mangialupi sino all’imbocco della nuova galleria dei Peloritani, agevolando nel contempo la costruzione della via del Mare. Tutto ciò darebbe la possibilità di risanare e valorizzare tutta l’area circostante all’ex tracciato ferroviario; l’eliminazione del rilevato ferroviario, esistente tra via Gazzi e via Antonio Bonsignore, consentirebbe, tra l’altro, di spostare la linea e la fermata tranviaria da via Gazzi/SP41 al centro di un nuovo viale, creando le condizioni per migliorare la viabilità e rivalutare economicamente le aree circostanti. Il viale, da Piazza Saccà/ex curvone Gazzi, potrebbe proseguire lungo l’ex tracciato ferroviario allargando sia via delle Corse che via Federico De Roberto sino alla piazza sovrastante l’imbocco della galleria degli Angeli. In tal modo si creerebbero le condizioni per risanare un’area abbandonata da troppo tempo. La disponibilità del nuovo viale, oltre a consentire lo spostamento della linea tranviaria da via
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Gazzi al centro del nuovo viale, consentirebbe la realizzazione di una linea tranviaria che potrebbe riutilizzare l’ex tracciato ferroviario. In particolare potrebbe essere realizzata una fermata tranviaria al centro del nuovo viale di fronte all’attuale Autoparco Comunale ed un bivio tranviario in piazza Saccà/ex curvone Gazzi. In tal caso la linea tranviaria oltre a proseguire per Provinciale, potrebbe proseguire per Camaro/Villafranca Tirrena creando le condizioni per istituire tre linee tranviarie: 1) Gazzi-Museo 2) Gazzi-Camaro (prolungabile sino alla stazione di Villafranca Tirrena) 3) Camaro-Museo La creazione di queste linee darebbe la possibilità di realizzare varie fermate: Mangialupi/Catalani ; del Santo attraverso la quale sarà possibile raggiungere facilmente oltre al villaggio Santo anche l’ingresso al cimitero monumentale dalla parte di vicolo San Cosimo e l’Istituto Superiore Minutoli; Monte Serro; Gonzaga; Fondo Ruggeri, che, attraverso via Ducezio e Viale Italia, consentirebbe di raggiungere agevolmente il centro. In linea d’aria tale fermata, dista circa 700 m dal Tribunale e circa 1000 m dal Duomo di Messina. Pertanto sarebbe strategica per l’economia del traffico urbano cittadino; Montepiselli; Bisconte; Camaro Superiore. L’attuale tracciato tranviario che va da Bonino/ZIR al Museo è interconnesso con la rete ferroviaria solo a Messina Centrale, mentre si ferma a 350 metri circa dalla fermata FS di Fiumara Gazzi. Se venisse realizzata la tratta Bonino/ZIR-Fiumara Gazzi si potrebbe migliorare l’attuale interconnessione tra il servizio tranviario e il servizio Metroferroviario Messina-Giampilieri. Prendendo a riferimento gli attuali tempi di percorrenza garantiti dal servizio tramviario messinese occorrerebbero circa 30 minuti per percorrere l’intera linea tranviaria da Fiumara Gazzi a Camaro Superiore. Spostando l’attuale capolinea della linea tranviaria n°1 da Gazzi-Bonino ZIR a Fiumara Gazzi saranno garantiti gli interscambi tra la rete tramviaria e la Metroferrovia, creando le condizioni per aumentare considerevolmente il numero dei viaggiatori gestiti dal TPL Messinese. Pertanto la rete tramviaria risulterebbe interconnessa con la Metroferrovia oltre che a Messina Centrale anche a Fiumara Gazzi, migliorando sensibilmente i collegamenti con la fascia suburbana meridionale della città. Ovviamente la realizzazione della linea tranviaria n° 2 non risolverà tutti i problemi del TPL messinese, ma contribuirà ad avviare un cambiamento nello stile di vita degli abitanti della futura città metropolitana.
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Provincia Sicilia a cura di Dario Buonfiglio
Assessorato della SanitĂ
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La Regione Sicilia taglia quasi 128 milioni alla sanità
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a maggioranza, nonostante diversi distinguo, tiene in aula, anche grazie ai voti di parte delle opposizioni ma non del M5s, e "salva" il bilancio della Regione. L'Ars infatti ha approvato, con voto nominale (49 favorevoli, 19 contrari e 4 astenuti), l'articolo 7 della finanziaria: la norma taglia 127,8 milioni alla sanità, mettendo a carico del fondo sanitario la rata del mutuo acceso qualche anno fa per coprire i debiti cumulati dal sistema (da quest'anno in utile), finora coperto con fondi del bilancio. La norma è passata con non pochi mal di pancia anche all'interno della maggioranza. Tra i deputati contrari, anche se aveva annunciato il suo voto a favore, il presidente della commissione Sanità dell'Ars, Pippo Digiacomo (Pd): "Questa norma può aprire derive incontrollabili - ha detto intervenendo a sala d'Ercole - significa bypassare la rinegoziazione col governo centrale della quota di compartecipazione alla spesa sanitaria per finanziare società fallite. E' molto grave". Se la norma non fosse passata si sarebbe creato un buco nel bilancio della Regione di 127,8 milioni e l'intera manovra finanziaria sarebbe saltata. In aula il governatore Rosario Crocetta l'ha difesa: "Invece di fare pagare il mutuo a tutti i cittadini attraverso le addizionali Irpef, poniamo la rata a carico del fondo sanitario, compartecipato da Regione e Stato e dunque liberiamo nel bilancio regionale 72 milioni di euro". 2 Marzo 2016
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Con questa Finanziaria si mettono toppe. E si sceglie di non scegliere”. Così la Cisl Sicilia per voce del segretario Mimmo Milazzo, sul documento finanziario in discussione all’Ars. In una nota il sindacato punta il dito contro la “politica dell’imbroglio” svelata dalla legge di Stabilità alle battute finali a Sala d’Ercole. Il disegno di legge di cui si discute, si legge, mostra poche luci e molte ombre. Consentendo di attingere per 127,8 milioni al Fondo sanitario per far fronte a un debito contratto col ministero dell’Economia, si mettono in forse, scrive la Cisl, le risorse per il via ai tanto sbandierati concorsi. E si mette in discussione il principio assunto negli ultimi anni come cardine di buona amministrazione, secondo cui i risparmi ottenuti nel settore della sanità vadano reinvestisti nel settore della sanità. La Cisl segnala che il testo di legge che per definizione dovrebbe contenere le linee d’indirizzo per la crescita economica e sociale, “non programma sviluppo né mette in conto iniziative contro la crisi di una Sicilia in depressione, che dal 2007 a ora
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ha visto crollare il Pil del 12,4% contro l’8,3% del resto d’Italia”. Né, aggiunge il sindacato, si è provveduto finora a dare risposte certe sul fronte dei servizi sociali, della povertà (“250 mila le famiglie che nell’Isola versano in condizioni di povertà assoluta). Della lotta all’evasione di Irpef, Iva e contributi previdenziali: “ammonta a tre miliardi, nella regione, la stima dell’evasione annua”. E su quello del precariato, con “l’ennesima norma-tampone, già approvata, che si limita semplicemente a posticipare la soluzione del problema”. Per la Cisl, è pilatesca pure la scelta, già adottata, in fatto di costi della politica: dai Comuni alle società partecipate. “In una Sicilia che boccheggia – afferma Milazzo – il taglio delle spese connesse alla rappresentanza politica sarebbe stato un passaggio ineludibile, di grande impatto, pure simbolico”. Invece, “abbiamo assistito a un’operazione di autotutela della casta, che ha scelto di delegare ai tacchini-consiglieri comunali l’organizzazione della festa del Ringraziamento, e la riduzione dei loro emolumenti”. E sono state pure resuscitate le indennità per gli amministratori delle società partecipate. Insomma, ripete la Cisl, il mondo cambia ma qualcuno, dentro al Palazzo, pare non accorgersene e punta a tirare a campare come se nulla fosse. 2 Marzo 2016
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Cultura
foto Antonio De Felice
Seconda tappa della rassegna fotografica
“20 insospettabili click”
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a rassegna fotografica "Su uno spartito rosso le donne si raccontano. Venti insospettabili click”, organizzata dall’associazione culturale Kafka con Vittoria Arena e dal CEDAV (Centro Donne Antiviolenza), diventa itinerante. Dopo l’esposizione nel mese di novembre in occasione della giornata contro la violenza sulle donne al Feltrinelli point di Messina, la mostra ampliata di nuove foto unite dal colore rosso è stata inaugurata martedì 1 marzo 2016 presso la sala vetri del Paladiana di Milazzo. Previste altre tappe per il mese di giugno e luglio in giro per l’isola. Tantissimi artisti a livello territoriale e nazionale si sono cimentati attraverso la fotografia manifestando il loro dissenso da ogni forma di violenza. Un incontro quello di ieri dedicato alle donne e alla loro capacità di rappresentare la maglia principale che costruisce la rete del tessuto sociale. Una forza innata la loro che ha un sapore di rinascita. La serata si è aperta con l’emozionante connubio tra gli accordi alla chitarra del maestro Juliano Parisi e la danza di Antonella Gargano che ha per l'occasione interpretato il ruolo di una moderna Cenerentola.
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Il taglio del nastro è stato affidato all’assessore al Turismo del Comune di Milazzo, Piera Trimboli, che ha dichiarato “questa mostra è inserita nella settimana della festa della donna per la quale abbiamo allestito in città un piccolo cartellone con altri appuntamenti (mostre e convegni). Abbiamo immaginato anche una festa dedicata alle piccole donne. Esiste purtroppo un primato che ci portiamo dietro ed è quello della violenza, psicologica e fisica. Dobbiamo, ed è fondamentale, agire ed educare i nostri figli che non deve esistere l’amore malato. Questa mostra è un invito aperto alle scolaresche per vedere questi scatti che raffigurano volti di donne sorridenti, che attraverso le immagini tirano fuori la loro forza”. Pieno di spunti di riflessione l’intervento della prof. Manierosa Serraino incentrato sul bisogno di ricucire le ferite dell'anima che molte volte deturpano e cancellano la piena consapevolezza di se. A chiudere l'evento due poesie, interpretate da Francesco Micari, scritte per la giornata a ricordo delle donne che hanno subito violenza. La rassegna fotografica resterà fruibile al pubblico fino all’8 marzo 2016. Cristina D’Arrigo
Piera Trimboli, che ha dichiarato “Esiste purtroppo un primato che ci portiamo dietro ed è quello della violenza, psicologica e fisica. Questa mostra è un invito aperto alle scolaresche per vedere questi scatti che raffigurano volti di donne sorridenti, che attraverso le immagini tirano fuori la loro forza” 2 Marzo 2016
foto Antonio De Felice WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT
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Donne in-canto Lunedì 7 Marzo presso la Cappella Santa Maria all’Arcivescovado
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i svolgerà nella cappella S. Maria all'Arcivescovado, lunedì 7 marzo dalle 18.30 alle 19.30. Donne in-canto, evento organizzato dal Movimento Cristiano Lavoratori in collaborazione con le associazioni Aulisse e ADGI. Alla manifestazione, che si propone di dare una nuova chiave di lettura di questa festa, non limitandosi a parlare di femminicidio, interverranno: Giusy Currò, sportello famiglie MCL; Suor Anna Ingoglia, Sorelle francescane dei dei poveri, Caritas; Emilia Cerchiara, Presidente dell'AGI e Gabriella Vaccaro, Vicepresidente; Maria Celeste Celi, Presidente CIRS; Anna Carulli, Vicepresidente nazionale IMBAR, Flavia Vizzari, Presidente dell'Associazione Siciliana Arte e Scienza. Interventi musicali saranno proposti dal soprano Carmine Elisa Moschella dell'associazione Aulisse.
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Spettacoli
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Associazione Musicale “Vincenzo Bellini”
Quartetto Nous
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abato 5 Marzo alle ore 18:00 presso l’Auditorium del Palacultura Antonello, l’Associazione Musicale “V. Bellini” presenta il Quartetto Nous in concerto, giovane ensemble italiano formatosi all’interno delle aule del Conservatorio di Lugano che già può essere considerata una delle formazioni più in vista del panorama cameristico italiano. Vincitore di numerosi premi nazionali ed internazionali, il quartetto nous è spesso ospite in rinomati festival d’ Europa ,e si è esibito per numerose istituzioni nazionali. Già ospitati a Messina all’interno della stagione 2013-2014, i giovani musicisti ,Tiziano Baviera (violino), Alberto Franchin, Sara D’Ambrosio (viola), Tommaso Tesini (Violoncello), presentano un programma, interamente dedicato alla musica romantica tedesca, di grande rilievo musicale e di forte impatto emotivo. Musiche di Franz Schubert, Ludwig Van Beethoven, Felix Mendelsshon. Lo Spettacolo è inserito all’interno della programmazione concertistica delle associazioni musicali “V. Bellini” ed Accademia Filarmonica di Messina.
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La corazzata Potemkin a cura di Francesco Certo
Oscar 2016 – Mad Max…What? Dopo settimane di anticipazioni e opinioni, ecco che la 88esima edizione degli Oscar ci ha regalato una nottata di sorprese e piacevoli realtà. Una bella serata condotta da Chris Rock, l’attore di colore ha deciso di incentrare tutti i suoi interventi sulla polemica sugli Oscar definiti troppo bianchi da tanti artisti neri. Come sempre il troppo stroppia, e alla terza ora di diretta non faceva più ridere. È stata la notte di Leonardo Di Caprio, finalmente vincitore dell’Oscar come miglior attore protagonista. Alla fine meritato il premio a lui, nonostante un film poco riuscito come “The Revenant”. Sorprende infatti la vittoria del regista Iñarritu, sicuramente particolare e unico ma al limite della presunzione, e comunque esaltato da una super fotografia del genio Lubezki, al terzo Oscar consecutivo, assoluto record per l’Academy. Giustamente premiato “Il caso Spotlight” come miglior film e miglior sceneggiatura originale (quella non originale va a “La grande scommessa”). Il film di Tom McCarthy entra nettamente nella storia del cinema per pulizia nel racconto e per aver represso la voglia di stupire lasciando spazio ai fatti. Peccato per Sylvester Stallone, il miglior attore non protagonista è Mark Rylance per “Il ponte delle spie”. Sorprende la scelta, categoria dove era Mark Ruffalo (Spotlight) il favorito con Stallone sogno dei romantici. Tra le donne è scontata, oltre che meritata, la vittoria di Brie Larson come protagonista mentre Alicia Vikander vince con una concorrenza agguerrita la statuetta come non protagonista. Questi i premi più importanti, adesso spazio alla follia. Mad Max: Fury Road è il film che porta a casa più premi in assoluto con ben 6 Oscar. Tutti premi tecnici per la folle idee del regista australiano George Miller: scenografia, montaggio, sonoro, montaggio sonoro, trucco e costumi. Manca solo la statuetta per gli effetti speciali che va a “Ex machina”. La reunion di personaggi particolari funziona, una struttura solida e preparata porta a casa i premi che fanno gioire le maestranze, quelli che lavorano dietro le quinte. Sicuramente queste scelte hanno sorpreso, il film di Miller è un buon prodotto che convince e avvince, da qui ad essere il film perfetto dal punto di vista tecnico ce ne passa. Uno sfizio dell’Academy, che piace ai critici che amano stupire e che non si scandalizzano. “The Revenant” meritava qualcosa in più tecnicamente. Chiosa finale per Ennio Morricone che vince l’Oscar per la colonna sonora di “The Hateful Eight” dimostrando che a 87 anni non è ancora il tempo per il premio alla carriera, che il compositore romano si è visto assegnato già nel 2007. P.S.: ha vinto Leonardo Di Caprio, solo questo dovrebbe bastare per rendere storica questa edizione degli Oscar. Da “Buon compleanno mr. Grape” a “The Revenant”, l’attore di origini italiane ha dimostrato di essere tra i più completi e credibili interpreti di Hollywood. Non è il premio a fare la grandezza dell’attore, ma per una volta anche il riconoscimento materiale oltre che della critica era necessario per esaltare una carriera completa.
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da Beethoven a Kurt Cobain a cura di Francesco Certo
CURIOSITà Arriva alla sesta nomination, e dopo un offensivo Oscar alla carriera, il riconoscimento dell’Academy Awards al maestro Ennio Morricone. 87 anni e non sentirli, il compositore romano firma la colonna sonora dell’ultimo film di Quentin Tarantino, “The Hateful Eight” dimostrando ancora una volta il suo genio creativo. Non sono mancate le difficoltà per la realizzazione delle musiche. La prima, è più importante per un perfezionista, è il poco tempo datogli tanto che lo stesso Morricone ha voluto sottolineare come le musiche non possano nascere dopo il film ma prima. Uno scontro con il regista americano portato avanti sulla base del rispetto reciproco, tanto che i due si ritroveranno per il prossimo film di Tarantino. Battuto il multi nominato John Williams, arrivato a 50 candidature, Ennio Morricone firma la colonna sonora di un film particolare e di difficile lettura. Una location chiusa, un western atipico perché ambientato in un rifugio e non all’aperto. Una situazione di continuo stallo, la tensione deve essere la protagonista musicale in totale armonia con la scelta della sceneggiatura. Morricone ripesca alcuni brani di “La Cosa” del 1982 e li completa con scelta azzeccate per il tema del film. Fiati e corde, la scelta degli strumenti è fondamentale e si interseca col ritmo netto della pellicola. Una musica perfetta nella sua armonica coerenza che rende il tutto parte di un blocco unico. Indistricabile la musica dai dialoghi e viceversa, con l’una che può interrompere l’altro senza che il racconto ne risenta. La grandezza di Morricone sta nell’essere più moderno del tempo che vive. La colonna sonora di “The Hateful Eight” è una rivoluzione della musica nei western. Per chi come lui ha firmato le migliori note delle pellicole di Sergio Leone, il rischio di scadere nella retorica della sicurezza era alto. Morricone non si è mai limitato a ripetere il suo successo, anzi ha sempre preferito rischiare e scrivere la musica giusta per il film giusto. Non inganni il fatto di aver usato brani di un vecchio film, se non lo avesse detto probabilmente nessuno se ne sarebbe accorto. Questa è una della meraviglie del compositore, mai domo anche a 87 anni e con mille idee ancora da partorire. Una carriera fantastica, offesa a parer nostro dall’Oscar alla carriera del 2007. Come se la sua carriera fosse finita, come se avesse bisogno del contentino viste le 5 nomination ricevute senza successo. Il Maestro non si arrende, and the Oscar goes to…Ennio Morricone.
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Ennio Morricone, and the Oscar goes to… 2 Marzo 2016
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parole in blu a cura di Alessia Vanaria
CURIOSITà La stagione poetica immediatamente successiva all’Unità fu caratterizzata da un movimento di protesta e di rinnovamento: la Scapigliatura. Una serie di temi desunti dalla poesia europea e soprattutto da Baudelaire come il gusto del macabro e dei contrasti violenti, il motivo della vita quotidiana, con il conseguente realismo, gli atteggiamenti “maledetti” di ribellione avanguardistica, penetrano per la prima volta nella poesia italiana. Fra i poeti che dettero inizio al movimento lombardo e piemontese spicca, senza dubbio, Emilio Praga. Quest’ultimo, nato a Gorla in provincia di Milano nel 1839, trascorse la prima parte della sua giovinezza a Parigi assimilando la cultura di avanguardia della capitale francese. Al ritorno, morto il padre e andata in rovina la sua azienda, non seppe adattarsi all’ordine borghese e si dette alla bohème e all’alcool. Esordì presto, sia come pittore che come poeta, affermandosi come uno dei principali esponenti del movimento di avanguardia, di cui scrive, con Preludio, una sorta di manifesto antiromantico e antimanzoniano. Preludio fa parte della raccolta più importante di Praga, Penombre, in cui è evidente l’influenza di Baudelaire. Qui predominano, infatti, il maledettismo, il gusto del macabro, l’esigenza della provocazione e del realismo più immediato e violento, con punte addirittura espressionistiche. Il poeta cerca conforto nella sanità della Natura e nel mondo familiare. Il linguaggio si fa volutamente esasperato, con l’uso di termini brutalmente realistici: la raccolta, come è facile intuire, scandalizzò il pubblico, soprattutto quello “salottiero” contro cui Praga si scagliava spesso. Con la successiva opera poetica, Fiabe e leggende, egli decise di attenuare la provocazione, tornando ai temi di tipo romantico e sentimentale. Praga è consapevole della “miseria” della poesia moderna, e reagisce a tale coscienza proclamandosi soldato del “Vero”. La parte più viva della sua lezione, in effetti, sta proprio nel suo realismo: non però in quello macabro e scandalistico, ostentato brutalmente, ma in quello più ironico e dimesso, quasi colloquiale, e talvolta anche idillico. Praga, inoltre, riesce, talvolta, a rendere con efficacia, riecheggiando nuovamente Baudelaire, l’atmosfera grigia e il senso di noia e di dissipazione di una vita vissuta inutilmente. Negli ultimi giorni della sua vita, Praga lavorò anche ad un romanzo, Memorie del presbiterio, che restò incompiuto ma fu successivamente completato dall’amico Roberto Sacchetti. L’opera, uscita a puntate su Il pungolo, tra giugno e novembre del 1877, e in volume nel 1881, è una grande storia in cui si esprime un bisogno di purezza, proiettato nella pace della campagna e nella figura del vecchio prete, ma in cui sono presenti anche intrighi romanzeschi complicati e a tinte forti. Praga fu anche autore di teatro e nella sua pur breve vita realizzò un discreto numero di libretti d’opera per melodrammi musicati da autori come Amilcare Ponchielli e Franco Faccio. Questo grande esponente della Scapigliatura morì di tisi nel 1875, all’età di trentasei anni.
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Emilio
Trasparenze Era l'estate e l'alba – un'alba pura di amaranto, di viola e di carmino parean soli olezzar nella natura la viola e il gelsomino. Dissi alla Musa : – Usciamo, andiam nei prati! Di illusïoni abbellirà la strada il ronzìo degli insetti spensierati che imperla la rugiada.
Praga
Fra parecchie centinaia di versi che, in mancanza di meriti più assoluti, ebbero incontestabilmente quello di sciogliere per bene lo scilinguagnolo alla sonnolenta critica letteraria del bel Paese, v'hanno due componimenti sovra cui piovve con rara abbondanza la lode; la lode che è per l'anima di un autore ciò che è pei fiori la pia rugiada dell'alba. Uno di quei componimenti aveva nome il Professore di greco, l'altro portava il titolo che sta in cima di queste righe. Senza ch'egli ripudii gli altri suoi figli, è naturale che questi due sieno i prediletti del poeta. Guardate il sorriso trionfante della madre di cui vi prendete nelle braccia e accarezzate, ammirando, il bambino; per poco ella si ristà dal fare altrettanto con voi.
Gorla, 18 dicembre 1839 Milano, 26 dicembre 1875 2 Marzo 2016
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RE sano
Mangia
a cura di Mimmo Saccà
Dormire poco comporta il consumo di più cibo spazzatura
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n nuovo, recente studio americano ha individuato quello che è il colpevole del collegamento tra il cibo e il dormire poco; si tratta di un segnale chimico che esalta il piacere di mangiare cibo spazzatura ad alto contenuto di grassi. “Diminuire le ore di sonno sembra possa scatenare il sistema endocannabinoide, il bersaglio del principio attivo della marijuana, aumentando di fatto il desiderio di assumere cibo“, riferisce Erin Hanlon, dell’università di Chicago, uno degli autori di questa ricerca. Il lavoro, pubblicato sulla rivista ‘Sleep’, ha visto la partecipazione ad alcuni esperimenti di 14 ventenni sani e li ha privati del sonno. Dopo aver dormito poco, i volontari non sono stati in grado di resistere a snack appetitosi, proprio come li hanno definiti i ricercatori stessi. I partecipanti hanno quindi ceduto a biscotti, caramelle e patatine, anche se 2 ore prima avevano consumato un pasto particolarmente con-
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tenente il 90% del loro fabbisogno calorico giornaliero. “Attraverso questo esperimento abbiamo scoperto che la riduzione di sonno aumenta un segnale che può accrescere l’aspetto edonistico del cibo, il piacere e la soddisfazione che mangiare comporta”, prosegue Hanlon. I ricercatori hanno altresì monitorato fame e abitudini alimentari nei 14 volontari in due situazioni ben distinte; quattro giorni durante i quali i partecipanti hanno dormito mediamente 7,5 ore per notte e altri quattro giorni in cui le ore di sonno si sono ridotte a 4,2. “I costi energetici del rimanere svegli un paio d’ore in più sembrano alquanto superflui e modesti. Ogni ora supplementare di veglia utilizza in media fino 17 calorie in più, che arrivano a circa 70 per le 4 ore di sonno perso dai partecipanti al nostro lavoro. Questo comportamento, reiterato, può causare un aumento di peso piuttosto significativo e, soprattutto, costante nel tempo”. 2 Marzo 2016
Mangia
RE sano
La ricetta Polpette di carciofi Ingredienti per 15 polpette: • • • • • • • • • •
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6 carciofi 120 gr di pancarrè 20 gr di grana 1 uovo 100 gr di asiago 150 ml di brodo vegetale 1 spicchio di aglio Prezzemolo Pangrattato Olio
PREPARAZIONE Pulite i carciofi. Tagliarli poi a spicchi e a pezzettini e metterli in una ciotola con acqua e limone Fate dorare uno spicchio d’aglio in una padella con l’olio, poi aggiungete i carciofi scolati dell’acqua. Aggiungete pepe, sale e brodo caldo, coprite e cuocete per una decina di minuti Una volta cotti i carciofi metteteli in una ciotola e fate raffreddare Aggiungete pane sbriciolato, l’uovo ed il pecorino. Impastate fino ad ottenere un impasto omogeneo. Formate ora le polpette mettendo al centro di ognuna un cubetto di formaggio asiago Chiudere ottenendo così le polpette che andrete poi a far rotolare in un piatto con il pangrattato. Mettete le polpette di carciofi così ottenute su una teglia da forno cosparsa con un filo d’olio. Cuocete quindi 20 min a 200°. Una volta pronte, sfornate e servite le vostre polpette.
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Sushi e sashimi, attenzione alle insidie dell’Anisakis L’Istituto Zooprofilattico: “Nel pesce crudo ci possono essere dei parassiti”
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ushi e sashimi. Un tempo apprezzate da pochi adepti ora anche nel nostro Paese queste pietanze sono gradite a milioni di persone, che affollano ogni giorno i ristoranti giapponesi. Peccato però, che, parallelamente al crescere dei locali specializzati, oggi sono in aumento i casi d’intossicazione legati al consumo di questi cibi. Ma quali sono i rischi cui si va incontro mangiando pesce crudo, carpacci, alici marinate o salmone affumicato? Quello che non tutti gli appassionati sanno è che anche il pesce ha dei parassiti, che possono essere trasmessi all’uomo con estrema facilità se non vengono osservate alcune norme. Il più pericoloso tra questi organismi si chiama Anisakis, un parassita ospitato nelle viscere e nei muscoli di numerose specie marine. A studiare gli effetti che le larve dell’Anisakis possono provocare nell’uomo è il Centro di Referenza nazionale per le Anisakiasi (C.Re.N.A), che ha sede all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sicilia. Il Centro, diretto dal dottor Vincenzo Ferrantelli, ha effettuato un monitoraggio, su decreto dall’assessorato regionale alla Salute, i cui risultati adesso sono stati pubblicati. Dalle analisi di
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circa 8 mila campioni, provenienti da tutte le province siciliane, è emerso che il pesce più infestato da queste larve è la spatola, seguito da suro, sgombro, merluzzo, scorfano e alici. Ma attenzione a non creare allarmismi. “La presenza di questi parassiti nel pesce è assolutamente normale, perché fa parte del naturale processo ecologico dei principali sistemi acquatici marini”, spiega Salvatore Seminara, commissario dell’Istituto Zooprofilattico. A costituire una minaccia per l’uomo sono le larve dell’Anisakis, quando questi tipi di pesce vengono consumati crudi o poco cotti. Le conseguenze sono spiacevoli: dolori addominali, nausea, disturbi intestinali, a volte febbre, tutti i sintomi di una zoonosi conosciuta con il nome di Anisakiasi, ai quali possono associarsi manifestazioni di orticaria-angioedema, nota come “Anikasiasi gastro-allergica”. Se nelle forme meno gravi può essere sufficiente una terapia sintomatica, nella maggioranza dei casi si rende necessario un intervento chirurgico per la rimozione delle larve. Cosa fare, dunque, per evitare questa malattia? A spiegarlo è Santo Caracappa, direttore sanitario dell’Istituto Zooprofilattico: “Il metodo più efficace è la cottura superiore ai 60° centigradi per almeno un minuto fino al cuore del prodotto. Nel caso di pesce destinato a essere consumato crudo, i ristoranti, i sushi-bar devono avere l’abbattitore termico (strumento in grado di abbassare rapidamente la temperatura degli alimenti), utile per portare il pesce a -20 gradi per almeno 24 ore. Nel caso, invece, di consumo domestico, non avendo l’abbattitore, per evitare l’Anisakiasi si deve congelare il pesce in un freezer a temperature ancora più basse (-17 gradi) per almeno 96 ore”. Dallo studio dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale è emerso anche che la marinatura, le tecniche del carpaccio e della tartara non rappresentano un metodo sicuro per la bonifica del pesce infestato. 2 Marzo 2016
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Amarcord Panorama. Anni '50
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foto Vincenzo Nicita Mauro
Numero 118 - Anno XIV - 29 Febbraio 2016
SPORT il Cittadino
Filotto di vittorie per Handall Messina
10 e lode