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n째 156 anno XII - 3 Aprile 2014
il Cittadino
Messina
Portobello
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Primo Piano di Francesco Certo
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Fronte del porto
iconoscimento per la città di Messina, che secondo i dati Eurostat per l’anno 2012 è il porto con più traffico di passeggeri in Italia e l’ottavo in Europa. 8.126.000 utenti sono transitati per la città di Messina, numeri importanti che rappresentano l’importante fetta di economia che l’attraversamento marittimo produce. Chiaro l’orgoglio provato dall’Autorità Portuale, invitata a Miami per il Cruise Shipping 2014, incontro nel quale non sono mancati i complimenti per il lavoro svolto dal punto di vista strutturale e dell’accoglimento delle attività crocieristiche. Importante sottolineare, però, che i numeri prima citati rappresentano il traffico generale, quello legato ai crocieristi supera di poco il mezzo milione, cifra di tutto rispetto, che ha subito, però, un ridimensionamento negli anni successivi il 2012, soprattutto dovuto alla crisi economica globale, con le grandi compagnie più indirizzate verso rotte di minore lunghezza. Resta comunque uno dei porti europei più impegnati e pronti per l’accoglienza turistica. I motivi oltre che strutturali, infrastrutture che avranno un implemento col porto di Tremestieri su tutte, sono legati al fascino di mete come quella di Taormina che attirano non poco le compagnie organizzative. Rimane, quindi, temporaneo il passaggio, pur obbligato, in transito per Messina? Parrebbe, ma sarebbe troppo banale e riduttivo semplificare il tutto in questo modo. Sono tanti i privati che si sono rimboccati le maniche per creare lavoro legato all’accoglienza dei turisti, non mancano negozi di souvenir o guide turistiche pronte a proporre interessanti itinerari agli interessati. Lo scatto, per adeguarsi ai privati, tocca adesso al Comune, troppo assente negli anni scorsi, abbiamo sentito gli assessori Signorino e Perna (segue intervista) che ci hanno confermato che, piano di riequilibrio nel cassetto, si è pronti per sviluppare tutte le attività già in cantiere, chiaro come ci sia l’esigenza di arrivare prima sul turista, in uno scontro inevitabile tra pubblico e privato si cercherà di non ridurre il tutto in una sfida a chi corteggerà meglio il turista, ma nel creare lavoro per tutti sempre con la voglia di migliorare lo stato economico della città. Il turismo va messo, quindi, al centro del progetto Messina, progetto che ci riguarda tutti, la presenza di un buon afflusso turistico deve essere sfruttato da tutti, portano lavoro e non vanno sottovalutati o snobbati. Non si può certamente imputare ai commercianti di non “sfruttare” l’opportunità, ma non si può neanche dire che sia tutto rose e fiori. Domenica scorsa una nave arrivata in porto ha portato nelle strade cittadine decine di turisti che tra il sorpreso e il deluso hanno trovato pochissimi esercizi commerciali aperti. Un’eccezione sia chia-
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*dati ufficiali forniti dall’Autorità portuale
Anno
Navi da crociera
Crocieristi
1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015
69 69 122 147 127 169 182 186 230 204 166 182 238 250 145 217 257 187 228 138 60
26.959 35.484 76.137 120.600 111.868 126.023 112.675 145.647 229.276 204.320 216.270 253.462 293.296 337.117 253.199 374.441 500.636 438.379 501.316 286.418 106.106
0,0% 76,8% -20,5% 13,6% 33,1% 7,7% 2,2% 23,7% -11,3% -18,6% 9,6% 30,8% 5,0% -42,0% 49,7% 18,4% -27,2% 21,9% -39,5% -56,5%
31,6% 114,6% 58,4% -7,2% 12,7% -10,6% 29,3% 57,4% -10,9% 5,8% 17,2% 15,7% 14,9% -24,9% 47,9% 33,7% -12,4% 14,4% -42,9% -63,0%
Sbarchi
Imbarchi
5.397 4.852 10.777 18.079 14.644 17.310
5.355 4.970 11.085 19.870 14.769 18.880
ro, nella stagione più intensa i commercianti si prodigano per sfruttare al meglio la presenza di “nuovi clienti”, l’episodio domenicale si scontra con un problema culturale, quello legato alla chiusura domenicale sempre troppo abusata dagli imprenditori messinesi, non solo in tema turistico. Problema culturale che si lega a doppio filo alle polemiche sull’isola pedonale, troppo spesso ci si perde in tazzine d’acqua, rimanendo fermi su posizioni retrò o di sicurezza, proviamo ad investire su noi stessi e modificare le abitudini radicate. Torniamo ai numeri che tanto orgoglio portano all’Autorità Portuale, numeri che non potranno non rimanere alti, il traffico pendolare e del gommato pesante non potrà mai essere bloccato, resta necessario per le attività dell’isola, la nascita della Città Metropolitana dello Stretto potrebbe far nascere nuove integrazioni, nuovi intrecci lavorativi, un movimento maggiore di utenza, un traffico obbligato insomma, lungi da noi sminuire l’importanza dei risultati raggiunti, anche se col realismo dovuto sono numeri di difficile modifica, una città che è porta dell’isola che la ospita non può non essere trafficata dal punto di vista marittimo, ma sicuramente il lavoro svolto per adeguare le infrastrutture a queste esigenze non è mancato e dovrà continuare, la fine dei lavori del porto di Tremestieri rappresenta questo tipo di sviluppo, la creazione di un nuovo porto e non solo di due semplici scivoli di alleggerimento del traffico del molo Norimberga e della rada San Francesco, rappresenta la possibilità di una “nuova Messina” in cui si possa dividere territorialmente il traffico in entrata ed uscita, col centro città riconsegnato alla città, non più schiava del dominio di armatori e padroncini. Una Messina nuova nell’organizzazione che si sposa con la Messina nuova nel commercio e nel lavoro. Una speranza o un’utopia? WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT
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“Sinergia per creare rete e sviluppo”
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ati Eurostat 2012, Messina primo porto italiano per traffico passeggeri, 8.126.000, ottavo d’Europa, un movimento continuo ed importante, fatto si di pendolari che si spostano sulle sponde dello Stretto, ma anche di un buon numero di turisti e croceristi. È possibile quantificare in che numeri dividere queste tipologie? Intanto ci tengo a dire che questi dati non sono una novità, ce ne si accorge solo quando la notizia è di dominio pubblico, ma noi siamo sempre stato il primo porto per passeggeri in Italia. Per quanto riguarda i croceristi è possibile fornire dati reali, ad esempio per l’anno messo in evidenza sappiamo che il movimento supera di poco il mezzo milione di unità. Dall’altro canto non siamo in grado di specificare le tipologie di viaggiatori che si muovono su RFI o Caronte & Tourist, in quanto i dati che ci vengono forniti sono solo numerici, la distinzione tra viaggiatore Cristiana Laurà pendolare e viaggiatore turistico non è possibile fare in biglietteAffari Istituzionali, ria, lì viene registrato solo il numero di vendite e passeggeri. È Promozione, quasi impossibile fornire dati certi e distintivi sulle tipologie di Relazioni Esterne viaggiatori. Certamente la cosa che mai verrà intaccata è la quantità alta che usufruisce del porto di Messina, bisogna anche capire come vengono fatte alcune statistiche, ad esempio ci sono porti che le compilano in maniera a loro più conveniente conteggiando, ad esempio, il crocerista sia quando scende sulla nave sia quando risale, un trucchetto che noi non condividiamo. Parliamo di strutture e tecnologia, questo enorme flusso è facilmente gestito ed organizzato dalle infrastrutture a vostra disposizione? Che sviluppo tecnologico richiede il vostro lavoro? Sicuramente dei margini di miglioramento dei servizi ai passeggeri è necessario, in ambito tecnologico stiamo lavorando alla realizzazione, e lo stiamo facendo con realtà importanti con WIRENET, per dotarsi di infrastrutture telematiche che possano fornire agli utenti informazioni sulle partenze successive, ad esempio se Tremestieri è chiuso o l’apertura è posticipata il viaggiatore o camionista che sia deve essere avvertito per tempo. La modernizzazione è un processo lungo ma vitale per garantire un servizio di eccellenza, sono necessari finanziamenti ad hoc e ci vuole anche la realizzazione del network perché fare una cosa del genere significa bisogno di sinergia tra noi Autorità Portuale, Società Autostrade ed istituzioni politiche. Nessun lavoro può fare a meno della sinergia tra enti, anche nel crocierismo cerchiamo di creare rete con le istituzioni, l’accoglienza del turista è essenziale per il proseguimento del nostro lavoro, se la città non rispondesse in maniera adeguata alla domanda turistica è chiaro che questi numeri possano essere destinati a calare radicalmente. Noi abbiamo fatto negli anni le nostre proposte, accolte non sempre con partecipazione, era nato negli anni scorsi il Messina Tourism Bureau promosso dalla provincia, altre iniziative comunali, il nostro dialogo anche con ConfCommercio è continuo, il tutto per migliorare servizi ed attività. Avete consapevolezza della percentuale di passeggeri che “vive” la città, senza scappa-
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re nelle classiche mete come Taormina o paesi dell’Etna? Per chi come noi da anni analizza il mercato è chiaro che circa il 65% dei croceristi non partecipa alle escursioni organizzate dalle compagnie di viaggio, perché costose e in un periodo di crisi, anche chi fa un crociera prova a risparmiare dove può. Detto ciò è chiaro che questa percentuale è da sfruttare dal punto di vista turistico – commerciale, ovviamente il porto di Messina è molto apprezzato soprattutto per queste due realtà della provincia, soprattutto Taormina, che vanno viste però come la nostra fortuna, perché servono per convincere il crocierista a comprare un pacchetto contenente lo scalo a Messina, noi sappiamo che il fruitore della crociera è spesso un “repeaters” cioè un viaggiatore che ripete più volte lo stesso tipo di crociera, sicuramente Taormina sarà la sua meta più di una volta ma è impossibile pensare che non cercherà anche altro, lì la città deve essere pronta ad offrire itinerari e servizi utili a far tornare il turista e comunque a far parlare della città ad amici e parenti e non solo. Sappiamo tutti dell’esistenza di siti di valutazione per ristoranti o alberghi, la stessa cosa vale per le città, offrire servizi al turista può portare solo che opinioni positive che invoglieranno altri viaggiatori a scegliere quella meta come quella ideale. Per cui una città deve offrire un range di escursioni più ampio possibile, appetibile soprattutto per le compagnie crocieristiche, che in un momento di crisi come questo stanno calmierando i prezzi delle crociere perché una nave piena è sempre meglio di una mezza vuota, ma devono rientrare delle spese e quindi vendono pacchetti di escursioni a prezzi importanti, questi sono prezzi che vanno motivati, per cui fornire loro la possibilità di itinerari ottimali ed affascinanti è una delle strade da percorrere. Secondo voi la città sa accogliere il turista o non ha ancora ben inteso l’opportunità che questi comportano? Si è molto sviluppata la capacità di accoglienza dei turisti da parte di imprenditori, grandi e picfoto Peppe Saya
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coli. Il pubblico fa fatica a fare rete e lascia il tutto nelle mani di privati. Adesso c’è un nuovo assessore, a differenza degli anni scorsi in cui era il sindaco a tenere la delega. Noi come porto arriviamo fino ad un certo punto, poi la ricchezza che il turismo porta va sfruttato dalle istituzioni. Ma i crocieristi non portano solo turismo ma lavoro a più ampio spettro, sono messinesi i rimorchiatori, gli ormeggiatori, le guide turistiche, le compagnie di pullman, chi fa la raccolta rifiuti a bordo o il servizio di vigilanza, gli agenti marittimi e quelli che lavorano per gli agenti marittimi ma sono messinesi anche le compagnie per le escursioni ed i loro lavoratori, insomma c’è un mondo lavorativo che può trovare ampio profitto dal turismo, e non solo il commerciante classico che vende il souvenir. È importante fare rete tra i vari enti, noi come Autorità Portuale, il Comune, la Provincia finché sarà in vigore, ConfCommercio e Camera di Commercio, noi siamo anni che invitiamo a collaborare perché per la nostra esperienza sono tante le occasioni perse in questo lungo periodo. Parliamo di costi, il vostro è un bilancio pubblico, chiuso in attivo, un’oasi nel deserto? Dividiamo le entrate intanto, sul crocierismo il nostro guadagno è di 1 euro a passeggero, poi aggiungiamo che gli operatori che lavorano in porto come i pullman ed altri devono iscriversi ad un albo e noi prendiamo come Autorità Portuale una percentuale. Altro discorso è quello legato al traghettamento privato o RFI, noi diamo la rada San Francesco o il porto di Tremestieri in concessione, con quelle entrate riusciamo a gestire le spese e dobbiamo dire che i nostri bilanci sono sempre positivi e in attivo. Porto di Tremestieri, quanto è importante per voi che i lavori si concludano per gestire, così, in maniera più organizzata l’immenso traffico presente? Innanzitutto è un’opera per la città e per gli utenti, purtroppo i problemi tecnici sono stati insor-
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montabili. Noi abbiamo tutto l’interesse al completamento, fluidificare il traffico in porto sarebbe una manna dal cielo. Si potrebbe far partire l’autostrada del mare liberando sempre più la città. Anche perché la concessione della rada San Francesco è in scadenza, modificando il molo in un porticciolo turistico cambieremmo la struttura cittadina. Il porto di Tremestieri va finito il prima possibile, è inutile sperare che il traffico possa essere estinto, siamo un’isola e dobbiamo avere le vie di collegamento, a Tremestieri potrebbe nascere davvero qualcosa di importante non limitato ai due scivoli che si hanno in mente adesso. Si sta lavorando in questa direzione e dobbiamo arrivare alla conclusione in tempi rapidi. Città Metropolitana dello Stretto, due città che diventano una, nelle intenzioni, voi che rapporti avete con le istituzioni calabresi? Noi siamo ai tavoli tecnici che stanno organizzandosi in questi mesi per lo sviluppo dell’Area, ovviamente se una Città Metropolitana dovrà nascere avrà bisogna di un’Autorità Portuale, il problema è che in questo momento sono due, la nostra e quella di Gioia Tauro, questo perché purtroppo la politica non è riuscita mai a guardare più avanti del suo naso, perché c’era bisogno di creare precedentemente un’Autorità Portuale dello Stretto, la cosa adesso è molto complicata, la politica non è stata attenta a questo nel passato ed ora le evoluzioni complicano il tutto. È in discussione la riforma delle Autorità Portuali, i tagli che il governo paventa, rischiano di tagliare il vostro ente, o meglio, accorparlo a quello di Catania, le vostre sensazioni in merito? Sarebbe un peccato enorme, anche perché il territorio dello Stretto è molto complicato ed ha bisogno di un ente controllante sul territorio stesso, il decentramento a Catania ridurrebbe anche la possibilità di finanziamenti regionali, è chiaro che il rischio di diventare la sorella povera è alto, aspettiamo le decisioni del governo e quando saranno ufficiali valuteremo. F.C.
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La cartolina foto di Peppe Saya
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“Prima le infrastrutture poi le attività”
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Guido Signorino Assessore al bilancio
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ati Eurostat 2012, Messina primo porto italiano per traffico passeggeri, l’Autorità Portuale si è detta soddisfatta del lavoro fatto ma ha ribadito il concetto di sinergia istituzionale per migliorare e sfruttare al meglio questi numeri. Si, certamente, chiusa la partita del piano di riequilibrio, che in questi giorni verrà definito, che rappresenta per noi è la sopravvivenza della città, evitare il dissesto è il passo che ci consente di programmare il futuro, i nostri obiettivi, adesso, sono rivolti allo sviluppo della città, e quindi questo sviluppo ha nei croceristi, che non sono turisti in senso tecnico in quanto non pernottano e non stanno sul territorio per un lungo periodo, ma sono un punto di leva per la promozione dell’immagine della città ed anche per un’immissione di capacità di spesa. Poi il rapporto con l’Autorità Portuale ha bisogno di essere sinergica anche in ordine all’infrastrutturazione, all’utilizzo delle risorse che ci sono, al governo di alcuni aspetti di tipo urbanistico, per cui noi con l’Autorità Portuale vogliamo collaborare in maniera particolarmente efficace sia per il completamento del porto di Tremestieri sia per la realizzazione della piastra logistica a Tremestieri, sono tutti progetti che condividiamo e che hanno bisogno di essere portati avanti. Passiamo al compito che la città deve assegnarsi per sfruttare queste risorse, più di mezzo milione di croceristi l’anno, ma troppo spesso, ne siamo stati testimoni diretti, delusi dal numero di esercizi commerciali attivi, soprattutto nelle giornate festive. Come migliorare? Questo dipende da come si organizzano le attività commerciali, per altro la stagione non è ancora iniziata, non era così durante il periodo di accoglienza massima dei croceristi, i commercianti sono molto attenti all’essere disponibili rispetto ai flussi turistici, a quelli croceristici in particolare, poi naturalmente devono trovare le modalità più opportune; noi pensiamo, raccogliendo anche idee che ci sono giunte da altri, di organizzare degli itinerari a piedi per i turisti con una sorta di “linea rossa” che consenta nel poco tempo a disposizione di fare un giro importante e significativo sotto il profilo storico – culturale ed anche commerciale, questa è una cosa che potrà essere realizzata in breve tempo. La maggioranza dei croceristi ha la tendenza di non partecipare alle escursione organizzate, ma di vivere il territorio liberamente. Quali sono le attività che potrete promuovere per radicare il turista?
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Intanto dobbiamo costruire le infrastrutture e poi vediamo come riempire con le attività, ma le infrastrutture consentiranno di procedere. Noi sappiamo che una parte dei croceristi non scende dalla nave, a Messina come a Civitavecchia, etc., i numeri delle presenze sulla nave non corrispondono in toto a quelli di presenza in città, per cui anche le aspettative devono essere correlate con la realtà della domanda. Diciamo che bisogna riuscire a valorizzare bene quello che abbiamo, perché potremmo ottenere molto di più di quello che finora abbiamo avuto. Sembra vicina la nascita della Città Metropolitana dello Stretto, quanto sarà importante e centrale il turismo per lo sviluppo economico dell’Area? Importante sicuramente, come lo saranno i trasporti, la cultura, l’interscambio fra le due Università, faranno tutti parte di un progetto di rilancio ed espansione dell’Area. Porto di Tremestieri e via Don Blasco, essenziali per la crescita cittadina? Fondamentale per lo smaltimento del traffico pesante, perché la via Don Blasco non servirà tanto a chi viene da fuori per raggiungere il porto, ma più che altro ai messinesi per avere una viabilità più scorrevole e più ampia perché funzionando il porto di Tremestieri la via Don Blasco dovrebbe funzionare per la città. F.C. foto Peppe Saya
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«Bisogna “violentare” il turista»
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Tonino Perna Assessore alla cultura
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uali sono le iniziative in ambito culturale che avete in mente per affascinare i turisti che sbarcano in numeri importanti nella nostra città annualmente? Se ne potrebbero fare tante, noi stiamo chiedendo intanto al MSC, proprio in questi giorni parlavo col direttore, per avere la possibilità come Comune di avere uno spazio al terminal dei croceristi per avere una base in cui accogliere i turisti e presentarci loro, dovremmo trovare un accordo economico, una cosa un po’ assurda che l’amministrazione debba pagare per lo sfruttamento di un’area della città. Questo sarebbe essenziale per non dover combattere la battaglia coi privati che assalgono i croceristi sbarcati come in una vera e propria “guerra tra poveri”, questo spazio sarebbe strategico per poter offrire le iniziative che vorremmo promuovere senza dover favorire questo o quel privato. Entriamo nello specifico, cosa state facendo per esaltare al meglio le attrattive esistenti, come il Museo o il PalaCultura? Noi dobbiamo un po’ “violentare” il turista, esistono varie tipologie di turisti, non solo i croceristi, ad esempio molti dei passeggeri facente parte del conteggio che ha portato Messina ad essere il primo porto in Italia sono viaggiatori su quattro ruote, attraversano quindi le strade cittadine, ed è lì che dobbiamo attrarli a noi, sul viale Boccetta, sede del PalaCultura, abbiamo esposto stendardi permanenti esplicativi delle attività offerte, sia sulla mostra didattica dedicata ad Antonello, dove non saranno presenti quadri originali ma viene presentato ottimamente il personaggio Antonello, sia per quanto riguardo la Galleria di Arte Moderna. Il Museo è già meta di turisti, chiaro il numero potrebbe essere maggiore, bisognerebbe indirizzare il viaggiatore che sbarca alla rada San Francesco proponendogli la possibilità di un Museo ricca di opere nelle vicinanze, e quindi ovvio che il turista vada si accolto dalla città ma soprattutto guidato e per farlo c’è bisogno di strutture idonee, adesso sarà nostro compito trovare le risorse e soprattutto non perderci nelle lungaggini burocratiche. Messina è una città bretella, sembra una protesi autostradale, tutti passano e nessuno si ferma, attratti dalla Taormina di turno, inconsapevoli di quante attrattive ci siano in città, quindi il nostro compito e farglielo scoprire. F. C.
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Messina - Palacultura foto Peppe Saya
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immagine
di Michele Giunta
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Sommario
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AttualitĂ
44-45 Dietro le quinte
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Settegiorni
numero 156 anno XI 3 Aprile 2014
64-67 Cultura
64-69 Spettacoli
72-77 Mangiare Sano
Cronaca della settimana
52-53
CittĂ Cronache urbane
Le rubriche 78-79 La corazzata Potemkin
54-55 Provincia
80-81 Da Beethoven a Kurt Cobain
56-59 Sicilia 18
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82-83 Parole in blu
il Cittadino Direttore editoriale: Lillo Zaffino Direttore responsabile: Carmelo Arena Vicedirettori: Tiziana Zaffino, Gabriella Giannetto Coordinamento Maria Cristina Rocchetti, Giuseppe Zaffino Redazione Enza Di Vita, Marilena Faranda, Francesco Certo Collaboratori Cristina D’Arrigo, Dario Buonfiglio, Gino Morabito, Antonio Grasso, Marina Pagano, Alessia Vanaria Rubriche Enzo Caruso, Michele Giunta, Ignazio Rao, Mimmo Saccà Art Director Salvatore Forestieri Ricerca fotografica Peppe Saya, Orazio D'Arrigo, Antonio De Felice, Gianmarco Vetrano, Mattia Florena Pubblicità contatti: 3473640274 e-mail: info@ilcittadinodimessina.it Amministrazione Mario De Marco, Giuseppe Pagano e Franco Rossellini Web master sito Fabio Lombardo Il Cittadino digitale sarà pubblicato sul giornale on line e inviato gratuitamente ai lettori direttamente nella posta elettronica e sarà condiviso in rete attraverso Facebook
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Annunci utili a cura di Pippo Previti
UNIVERSITA' DI PALERMO Indizione di una procedura selettiva per titoli e colloquio, finalizzata all'assunzione di un ricercatore a tempo determinato, secondo la tipologia prevista alla lettera a) del 3° comma dell'articolo 24 della legge 240/2010 in regime di impegno a tempo definito, presso il Dipartimento di energia, ingegneria dell'informazione, e modelli matematici dell'Universita' degli studi di Palermo e il polo universitario di ricerca di Bivona e Santo Stefano Quisquina per l'energia, l'ambiente e le risorse del territorio - settore concorsuale 09/C2 - Fisica tecnica e ingegneria nucleare - settore scientifico-disciplinare ING-IND/11 - Fisica tecnica ambientale. UNIVERSITA' DI PALERMO Indizione di una procedura selettiva per titoli e colloquio, finalizzata all'assunzione di un ricercatore a tempo determinato, secondo la tipologia prevista alla lettera a) del 3° comma dell'articolo 24 della legge 240/2010 in regime di impegno a tempo definito, presso il Dipartimento di architettura dell'Universita' degli studi di Palermo e il Polo universitario di ricerca di Bivona e Santo Stefano Quisquina per l'energia, l'ambiente e le risorse del territorio - settore concorsuale 08/F1 - Pianificazione e progettazione urbanistica e territoriale - settore scientifico-disciplinare ICAR/21 - Urbanistica. AZIENDA SANITARIA PROVINCIALE DI TRAPANI Avviso pubblico di mobilita', regionale ed interregionale, per titoli e colloquio, riservato esclusivamente ai soggetti di cui all'art. 1 della legge 12 marzo 1999, n. 68, per la copertura di complessivi cinque posti di varie qualifiche. REGIONE SICILIA Avviso pubblico di SELEZIONE DI 1 ESPERTO IN ATTIVITÀ DI STUDIO E RICERCA NEL CAMPO IMMUNOLOGIA CLINICA AZIENDA DI RILIEVO NAZIONALE E DI ALTA SPECIALIZZAZIONE OSPEDALI CIVICO E BENFRATELLI, G. DI CRISTINA E M. ASCOLI PALERMO Concorso, per titoli e colloquio, per l’attribuzione di n. 10 incarichi di collaborazione a progetto, diverse qualifiche, varie discipline
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giovedì 3 aprile 2014 UNIVERSITA' DI PALERMO Comunicato di rettifica relativo alle procedure selettive, per titoli e colloquio, per la copertura, a tempo pieno e determinato, di ventitre' posti di ricercatore. LIBERA UNIVERSITA' DELLA SICILIA CENTRALE ''KORE'' DI ENNA Procedura selettiva, per la copertura di due posti di professore universitario di ruolo di I fascia e di un posto di professore universitario di ruolo di II fascia. LIBERA UNIVERSITA' DELLA SICILIA CENTRALE ''KORE'' DI ENNA Valutazione comparativa, per titoli e colloquio, per la copertura, a tempo determinato, di due posti di ricercatore universitario junior. LIBERA UNIVERSITA' DELLA SICILIA CENTRALE ''KORE'' DI ENNA per la chiamata di un professore di ruolo di II fascia.
Procedura selettiva
CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE ISTITUTO DI SCIENZE NEUROLOGICHE SEZIONE DI CATANIA Selezione pubblica, per titoli e colloquio, per il conferimento di 15 borse di formazione per laureati da usufruirsi presso l'UOS di Catania. COMUNE DI MARSALA di funzionario tecnico
Mobilità esterna, per titoli e colloquio, per la copertura di n. 1 posto
AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA POLICLINICO ''P. GIACCONE'' DI PALERMO Avviso pubblico per la costituzione di una graduatoria, per soli titoli, riguardante l'attribuzione d'incarichi per eventuali supplenze, sostituzioni o assegnazioni temporanee, di personale collaboratore professionale tecnico della riabilitazione psichiatrica, da assumere, a tempo pieno e determinato. CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE - ISTITUTO DI CHIMICA E TECNOLOGIA DEI POLIMERI Selezione pubblica, per titoli e colloquio, per la copertura, a tempo determinato e parziale al 66%, di un posto di ricercatore, III livello, presso la UOS di Catania. AZIENDA SANITARIA PROVINCIALE DI SIRACUSA Selezione, per titoli e colloquio, per la formulazione di graduatorie per il conferimento di incarichi temporanei di dirigente ingegnere civile - meccanico - informatico - elettrico AZIENDA SANITARIA PROVINCIALE DI TRAPANI Selezione per titoli per assunzioni a tempo determinato di tecnico della prevenzione e di logopedista
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AttualitĂ
Messina si accende di blu
Giornata mondiale della consapevo
Emozione, scambio e crescita comune per c foto Vincenzo Chisari
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olezza sull’autismo
combattere la diversità
foto Vincenzo Chisari
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essina si è accesa di blu nella Giornata mondiale della consapevolezza sull’autismo, lo scorso 2 aprile con la collaborazione di: Associazione La Linea Curva; Associazione Virtus, il Dipartimento di Scienze Cognitive, degli Studi Culturali e della Formazione; il CNR. “Noi siamo la città di Messina, siamo le istituzioni, siamo gli ordini, siamo le associazioni, siamo semplici famiglie e cittadini che desiderano impegnarsi per cercare di dare un futuro ai nostri figli. Oggi nella nostra città, grazie al rientro di cervelli eccellenti, a gruppi di lavoro specialistici e alla realizzazione di progetti di caratura internazionale siamo in grado di dare delle risposte concrete su questa grave patologia.”
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Messina - Madonnina del Porto foto Antonio De Felice
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Marianna Bottari
Sono di Messina tre delle studentesse più meritevoli d’Italia
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ono di Messina le vincitrici di una delle borse di studio messe in palio dall’Università LUISS Guido Carli di Roma per partecipare gratuitamente durante la prossima stagione 2014 alla LUISS Summer School, la scuola di orientamento estivo dell’Ateneo. Marianna Bottari al IV anno del Liceo Scientifico Seguenza, Fabiana Del Bono al IV anno del Liceo Classico Impallomeni di Milazzo e Lucia Nicosia al IV anno del Liceo Ginnasio Maurolico sono le uniche messinesi che si sono aggiudicate il prestigioso riconoscimento, concorrendo insieme ad altri ragazzi del III e IV anno delle scuole superiori di tutta Italia e risultando tra i più meritevoli. Le giovani studentesse parteciperanno gratuitamente ad una delle 7 settimane della Scuola di Orientamento estiva dell’Ateneo che permetterà loro di vivere full time l’esperienza universita-
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Marianna Bottari, Fabiana Del Bono e Lucia Nicosia sono le vincitrici di una borsa di studio per la scuola di orientamento estiva della LUISS ria, seguire diversi moduli di insegnamento in differenti discipline - tra cui economia e business, giurisprudenza, scienze politiche e della comunicazione, ingegneria, fisica, matematica, informatica e medicina - e comprendere meglio le aree di studio più affini alle proprie aspirazioni e attitudini. Gli studenti iscritti alla LUISS Summer School che avranno finito il penultimo anno delle Scuole Superiori, e dopo aver frequentato assiduamente i corsi dell’intera settimana estiva, potranno sostenere con un anno di anticipo la prova di ammissione alla LUISS per l’anno accademico 2015-2016 e concorrere ad una delle 5 borse di studio messe in palio per l’esonero totale dal pagamento di un intero ciclo triennale per Economia e Scienze Politiche o del ciclo unico in Giurisprudenza. Il superamento del test sostenuto durante la LUISS Summer School non è a graduatoria, ma si basa sul raggiungimento di una soglia prefissata. Tutti coloro che supereranno questa soglia potranno accedere alla LUISS senza ulteriori test, dopo aver conseguito il diploma di maturità. Durante la prossima Giornata di Orientamento che si terrà sabato 5 aprile a Roma, saranno messe a concorso altre borse di studio per la LUISS Summer School, sia in italiano che in inglese, per gli studenti del III e IV anno già iscritti o che si iscriveranno il giorno stesso. Inoltre, con un concorso aperto a tutti, verrà messa in palio una borsa per partecipare gratuitamente alla LUISS Creative Summer School, la scuola estiva organizzata all’interno della Scuola Superiore di Giornalismo della LUISS, pensata per sperimentare il mondo dei media e dell’intrattenimento, della creatività e della scrittura. Nel corso della giornata gli studenti potranno seguire una lezione a scelta tra medicina, ingegneria, informatica, economia, giurisprudenza e scienze politiche, mentre i genitori avranno la possibilità di seguire approfondimenti sulle Summer School e sui corsi di laurea di diverse Università.
Fabiana Del Bono
Lucia Nicosia
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I licei “La Farina” e “Ma onoreranno il gemellagg
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l gemellaggio con la città greca di Messini, reiterato con la firma del protocollo d’intesa firmato l’11 dicembre scorso dai Sindaci Renato Accorinti e Stathis Anastasopoulos durante l’incontro promosso dall’Associazione AURORA, sarà onorato dalla partecipazione del Liceo La Farina al III Festival Internazionale giovanile del Dramma Antico che si terrà a Messini dal 31 marzo al 10 aprile 2014 e, nei giorni successivi, dalla visita ufficiale di tre gruppi del Liceo Maurolico presso il comune ellenico. Il Gruppo teatrale del Liceo La Farina, accompagnato dalla Dirigente Giuseppa Prestipino e diretto dalla regista Donatella Venuti, rappresenterà il 6 aprile p. v., al festival di Messini, l’Orestea di Eschilo nell’ekklesiasterion di Messini
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aurolico” gio con Messini Brevi Note Storiche L’antica città di Zankle (oggi Messina) assunse il nome di Messana intorno al 488-7 a. C. per opera di Anassila tiranno di Reggio in onore della Messenia, patria di origine della sua famiglia, giacché da tale regione provenivano alcuni coloni che nell’VIII sec. a.C. avevano fondato assieme ai Calcidesi la seconda città dello Stretto (Tucidide, 6, 4, 6) antica; alla rappresentazione prenderanno parte 20 alunni delle classi IV A, IV B, V B, V C del ginnasio e I C, II B, III B del liceo. La rappresentanza del Maurolico, guidata dal prof. Daniele Macris, incontrerà le autorità greche il 12 aprile. Il protocollo firmato nel dicembre scorso ha come obiettivo quello di favorire progetti comuni di sviluppo e di cooperazione per la valorizzazione delle risorse delle due città di Messina e Messini.
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Termoli
Studentessa di Unime vincitrice del Certamen Valentina Barrile, studentessa taorminese del Corso di Laurea magistrale di “Tradizione classica” del nostro Ateneo, ha vinto il primo premio al termine della gara internazionale di greco antico, tenutasi la scorsa settimana a Termoli, città natale del grecista novecentesco Gennaro Perrotta cui il Certamen è intitolato. La prova consiste in una traduzione dal greco al latino con commento in latino. Quest’anno gli studenti si sono confrontati con un passo lirico del ‘Filottete’di Sofocle.
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Fondazione Pubblicità Progresso
X Conferenza internazionale della Comunicazione sociale
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’incontro è promosso dalla fondazione Pubblicità Progresso, dall’Università di Messina e dal Comune di Messina. Un reale cambiamento culturale che porti al superamento di preconcetti e stereotipi di genere: questo il tema al centro dell’attenzione dell’incontro. Il tema è stato introdotto lo scorso 18 novembre allo IULM di Milano nel corso della Nona Conferenza Internazionale della Comunicazione Sociale, che prosegue ora con la sua decima edizione. L’8 Aprile l’appuntamento è a Messina, alle 9.00 presso il Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne, dell’Università di Messina, in Viale Annunziata, con un incontro dal titolo “Quale genere di comunicazione? Riconoscere gli stereotipi per valorizzare le differenze”.
Tra gli interventi: Pietro Navarra, Rettore Università di Messina Marianna Gensabella, direttore DiCAM, Università di Messina Marco Centorrino, delegato del Rettore della comunicazione, Università di Messina Patrizia Panarello, assessore alle Pari Opportunità, Comune di Messina Rossella Sobrero, consigliere Fondazione Pubblicità Progresso Giusi Furnari, docente di Storia della Filosofia, Università di Messina Mariaeugenia Parito, docente di Comunicazione pubblica, Università di Messina Alberto Contri, presidente Fondazione Pubblicità Progresso Angela Trimarchi, Responsabile Pari Opportunità CGIL Cesira Celi, CIRS, Comitato Italiano Reinserimento Sociale Quello di Messina è il secondo di una serie di incontri per comprendere l’importanza della comunicazione sociale soprattutto ai giovani e diffondere messaggi positivi sul tema della comunicazione attenta al genere e della valorizzazione della diversità. WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT
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Le riflessioni di uno studente
I test per i posti disponibili nei CdL dell´Area Sanitaria
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a qui a 7 giorni poco più di 69000 ragazzi in tutta Italia si andranno a confrontare con i test utili all’ ammissione ai Corsi di Laurea in “Medicina e Chirurgia” ed “Odontoiatria e Protesi dentaria” . I posti disponibili in tutta Italia sono 9983 (353 posti in meno rispetto al 2013) , quelli messi a disposizione dall’ Università di Messina sono 215 + 10 riservati a studenti extracomunitari residenti all’estero per Medicina , 25 posti per Odontoiatria. Gli aspiranti medici insieme a coloro che proveranno il test valido per i corsi di Professioni sanitarie, Veterinaria ed Architettura, fanno parte di quel gruppo di ragazzi che ogni anno si accostano al sempre più criticato sistema del “numero chiuso universitario”. Ma che cos’è il numero chiuso? La legge 2 agosto 1999 n. 264 in materia di “Accessi ai corsi universitari” recita : “Sono programmati a livello nazionale gli accessi: ai corsi di laurea in medicina e chirurgia, in medicina veterinaria, in odontoiatria e protesi den-
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taria, in architettura[…]” ; pertanto da allora è necessario : iscriversi al test di ammissione (dall’anno scorso su scala nazionale), pagare la tassa di iscrizione all’esame e totalizzare un punteggio tale da posizionarsi entro il numero dei posti disponibili. Un metodo oramai chiacchierato da studenti , addetti ai lavori e gli stessi medici, camici bianchi che a volte si sono schierati completamente dalla parte degli studenti, come il caso del primario dell’unità operativa di Nefrologia e dialisi degli Ospedali Riuniti di Bergamo, il quale in occasione del precedente test di ammissione a Medicina e Chirurgia ha dichiarato sul corriere.it che non sarebbe stato ammesso se avesse provato il test quell’anno date le domande propinate. L’associazione LINK Coordinamento nazionale Universitario ha recentemente denunciato : "A fronte di quasi 60mila pensionamenti di medici nei prossimi dieci anni, solo 45mila professionisti termineranno il loro percorso di specializzazione, con-
figurando un gap di quasi 15mila unità, e questo solo per quanto riguarda l’assistenza sanitaria di secondo livello"; questo significa che nei prossimi dieci anni sempre più reparti ed ospedali potrebbero chiudere data l’assenza di un adeguato turnover fra medici pensionati e medici specialisti. L’accesso programmato è stato introdotto in Italia per avere corsi di laurea di maggiore qualità poichè meno numerosi e per contenere il numero di nuovi professionisti immessi ogni anno nel mercato del lavoro, ma qui vi è una distorsione fra ciò che si propone e ciò che realmente accade nel nostro paese. L’Italia anticipò l’ONU riguardo la garanzia del diritto allo studio per tutti i suoi cittadini, infatti recita l’articolo 34 della Costituzione italiana : “I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi “; ciò di fatti non è previsto nella attuazione delle prove di ammissione ai corsi di laurea ad accesso programmato. La mancata corrispondenza fra molti argomenti presenti nei programmi ministeriali relativi al numero chiuso e quelli delle scuole superiori presuppone la necessità di frequentare corsi specifici di preparazione ai test, tutto previo un compenso spesso molto oneroso. Questo significa che per poter essere in grado di superare l’esame di ammissione bisogna aver precedentemente frequentato un altro corso di laurea o aver pagato per frequentare un corso mirato, quest’ultima soluzione (la più
adoperata) contraddice l’articolo 34 della Costituzione, permettendo così l’accesso soltanto a coloro che provengono da famiglie facoltose ed a quella piccola percentuale di persone “geniali” che senza preparazione mirata riesce a superare i test (davvero piccola percentuale). Inoltre il test in se è di opinabile efficacia nell’ adempiere il compito di selezionare i più meritevoli all’esercizio della professione di medico, in quanto le domande poco hanno a che fare con le capacità che un buon dottore deve possedere (che si presuppone possano anche manifestarsi durante il corso di studio) come l’astrazione , l’intuizione, la disponibilità e la propensione a studiare tutta la vita. Se il test non valuta le potenzialità non ha motivo di esistere , per filtrare gli studenti si potrebbe tranquillamente utilizzare il metodo francese per cui al primo anno vengono ammessi tutti e solo dopo aver avuto la possibilità di studiare si attua una scrematura degli iscritti, così da evitare le centinaia di studenti motivati che ogni anno lasciano il paese trasferendosi in Spagna e nell’Est- Europa per poter studiare, o tutti i meritevoli che vista la situazione economica familiare si trovano costretti a mollare lasciando magari il proprio posto a qualcuno che mai possiederà i suoi requisiti. Speranzoso che questa situazione cambi, auguro buona fortuna a tutti. Alessio Gugliotta
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I disturbi del comportamento alimentare La necessità di una corretta informazione
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n occasione della 3^ Giornata Nazionale sui Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA), altresì chiamata Giornata del Fiocchetto Lilla, si è tenuto in Piazza Cairoli a Messina, un banchetto informativo promosso dall’'Associazione Korakan che nata nel 2012 mira a promuovere ogni sorta di azione diretta a sensibilizzare l’opinione pubblica relativamente alle problematiche del peso, creando e sostenendo lo sviluppo di gruppi di aiuto per persone affette da disturbi del comportamento alimentare. Lo scopo dell’iniziativa è stato proprio quello di indurre ad attenzionare le problematiche riguardanti malattie come l’anoressia e la bulimia in particolare, che troppo spesso vengono sottovalutate o confuse per capricci adolescenziali. Trattasi in realtà di un grave problema sociale come dimostrano le sempre più diffuse richieste di aiuto avanzate, da per lo più ragazze, a strutture specializzate nella cura dei DCA. Essenziale diviene decodificare, decifrare ed in qualche modo accogliere ciò che succede nella mente e nel comportamento di chi ha un disturbo alimentare. Occorre individuare le trappole che inconsapevolmente creano le radici della malattia che si traduce in un distorto rapporto col cibo. A Messina, esiste una struttura pubblica dell'ASP "Il Cerchio d'oro", unica realtà della Sicilia e del meridione, che con un servizio ambulatoriale e semi residenziale , accoglie oltre 290 ragazze provenienti dalla città, dalla provincia, ma anche da altre città siciliane e calabresi. Una struttura che purtroppo, riferisce il Presidente della Korakan Rita Sasso, vive di precarietà perchè ogni sei mesi, alla scadenza dei contratti, rischia la chiusura. I disturbi del comportamento alimentare, ha sottolineato l’avv. Paratore, sono malattie psichiatriche che costituiscono oggi una delle emergenze sanitarie più preoccupanti dell’emisfero occidentale soprattutto nella fascia giovanile. Esse si manifestano con atteggiamenti e comportamenti disfunzionali nei confronti del proprio peso, delle proprie forme corporee e dell’alimentazione, causando un insieme di problemi sociali, psicologici e fisici. Si parla spesso di anoressia nervosa restrittiva o non restrittiva, di bulimia nervosa con condotte di eliminazione e senza di esse e di disturbi alimentari Nas (non altrimenti specificati). Ben si comprende come diviene importante definire un disturbo alimentare, a prescindere dall’etichetta che ha perché esso incide nella qualità della vita fisica e psichica del soggetto. Un disturbo alimentare si sviluppa quando in una condizione di vulnerabilità preesistente a livello personale, familiare intervengono eventi di fronte ai quali una persona non si sente adeguatamente equipaggiata, sente
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L'associazione KORAKANE con Silvana Paratore di non possedere le risorse interiori, relazionali, familiari. Gli eventi che segnano il passaggio all’esordio della patologia sono eventi a valenza emotivamente traumatica (lutti, abusi, maltrattamenti, delusioni sentimentali, problemi scolastici, difficoltà relazionali) per la risoluzione dei quali si utilizza la dimensione corporea. Le diete e la perdita di peso generano risposte sociali positive in una cultura che valorizza la magrezza ed in cui il raggiungimento di una tale forma corporea costituisce un trionfo. In altri termini, ci si convince che il proprio valore e la propria stessa identità possano essere sanciti dalla bilancia, dalla taglia degli indumenti o comunque dalla qualità della propria immagine corporea. La "Giornata del Fiocchetto Lilla" viene celebrata nel giorno della morte di Giulia, 17enne genovese, che ha visto la sua vita stroncata dalla bulimia e dalla carenza di un'assistenza specifica e altamente professionale, così come richiede la cura di queste patologie così difficili da diagnosticare e difficili da curare. Presente a Piazza Cairoli, accanto ai familiari e iscritti dell'associazione, anche il personale (psichiatra, psicologhe, nutrizioniste e tecnici della riabilitazione) che opera nell’Associazione di Volontariato Korakane. Silvana Paratore WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT
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Presentanto il nuovo orga per il network di associaz
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l 19 marzo 2014, una partecipatissima Assemblea dei Soci del Vento dello Stretto (riunitasi presso la sede dell’associazione in Via XXIV Maggio n. 5) ha eletto per acclamazione il nuovo Presidente, l’Ufficio di Presidenza e il cosiddetto “CoordinaVento” (il Consiglio Direttivo del network). A dirigere il Movimento è stato chiamato Ferdinando Croce, 31 anni, avvocato e dottore di ricerca, già Consigliere di quartiere e Presidente cittadino della Giovane Italia, candidato alle ultime elezioni amministrative alla carica di Presidente della Va Circoscrizione del Comune di Messina, in occasione delle quali ha conseguito circa 2.400 preferenze. Sono stati poi designati come Vicepresidenti: Graziano Giuffrida, 31 anni, pedagogista, attualmente Coordinatore provinciale dell’U.G.L. Giovani-Messina, e Grazia Occhino, 28 anni, da poche settimane una delle prime guide turistiche professioniste nella provincia di Messina. A completare l’Ufficio di presidenza Felice Panebianco, 31 anni, avvocato, Segretario regionale dell’U.G.L. Giovani-Sicilia, incaricato come tesoriere, e Francesco Caffarelli, 22 anni, studente alla Facoltà di Giurisprudenza, in qualità di Segretario con delega ai rapporti con l’Università. Ecco infine, di seguito, i componenti del CoordinaVento, alcuni dei quali rappresentanti delle associazioni che hanno fin qui aderito al network: Aldo Borgosano (Catilina-Morgana); Valeria Centorrino (Fare Verde), Lorena Fulco (Comitato Rinascita di San Michele), Sergio Longo (ZDA), Giuseppe Mancuso (Il Lanternino), Antonino Pallucca (Comitato 10 febbraio), Francesco Torre (Atreju), Giuseppe Vassallo (Vento Eoliano), Piero Gatto, Alessio Jaci, Fabrizio Repici, Vanessa Rizzo.
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anigramma zioni “Vento dello Stretto”
Aderiscono inoltre al Movimento, in seno al “Comitato degli eletti”: Piero Adamo (consigliere comunale di Messina); Annarita Gugliotta (consigliere comunale di Lipari); Pino D’Angelo (consigliere II Quartiere); Daniele Travisano (consigliere IV Quartiere); Ivan Bombaci (consigliere V Quartiere); Simona Greco (consigliere V Quartiere). Presidente Onorario del Movimento è stato confermato lo storico Franz Riccobono. L’Associazione si è infine dotata di un Ufficio stampa (coordinato da Pier Paolo Cafeo), di un Comitato scientifico, di due Coordinamenti territoriali (Messina Nord e Messina Sud), di un Responsabile della sede, un Responsabile del TesseraVento e di ben 12 Responsabili di Settore.
“L’esigenza di una più complessa struttura associativa - dichiara il neo-eletto Presidente - oltre che rispondente a precise indicazioni statutarie, si è rivelata necessaria in ragione della esponenziale crescita del movimento, a distanza di appena un anno (2 febbraio 2013) dalla sua costituzione. “Vento dello Stretto” aspira ad assurgere a sicuro punto di riferimento, trasversale e intergenerazionale, nel panorama politico cittadino e provinciale” WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT
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dietro le quinte di Francesco Certo
Non finisce di stupire
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n uomo di spettacolo come lui (ex cabarettista) conosce benissimo i tempi scenici e sa, quando e come, lanciare sul palco il colpo di scena. Dopo mesi di silenzio è arrivata la sferzata, inattesa e spiazzante, denunciati, dal comandante della Polizia Muncipale Calogero Ferlisi, il segretario generale del Comune di Messina, Antonio Le Donne, ed il sindaco Renato Accorinti. Il motivo? Mobbing! La faida nasce quando in piena sperimentazione dell’ordinanza anti-tir il sindaco Accorinti rimuove la Polizia Municipale dall’incarico di concedere o meno le deroghe per il passaggio dei mezzi pesanti in centro città, lasciando al terminal Tremestieri, quindi agli armatori, la decisione in merito. Affronto mai accettato da Ferlisi che immediate presenta le dimissioni, poi ritirate, da lì l’assegnazione all’Avvocatura Comunale con l’incarico di comandante rimasto ad interim. Vicenda mai digerita da Ferlisi che per mesi ha covato in silenzio, ma il silenzio viene rotto dalla denuncia partita nei confronti di Le Donne ed Accorinti, rei di averlo messo da parte nello svolgimento dei lavori riguardanti la Polizia Municipale, punizione per le critiche rivolte al momento delle dimissioni. Non staremo qui a discutere del merito della denuncia, ci penserà il sostituto procuratore Alessia Giorgianni a far luce sulla vicenda. Certamente ci sorprende questa evoluzione di rapporti tra Ferlisi ed Accorinti, che nel giorno della sua elezione veniva acclamato e ossequiato proprio dallo stesso comandante, commosso e riverente. Camaleontico.
L’ora dei miracoli
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asso decisivo quello dell’ARS che dopo mesi di insicurezza regala al Teatro Vittorio Emanuele una piccola speranza di r i n a s c i t a . Nominato, infatti, il nuovo CdA, che sarà formato da Laura Pulejo, Totò D’Urso, Giovanni Giacoppo, Daniele Macris, Giovanni Moschella e Carmelo Altomonte, nomine già ampiamente conosciute ma finalmente divenute reali. Ma i problemi, forse, non sono neanche all’inizio della risoluzione, questo è sicuramente un passo importante ma le casse del Teatro rimangono un deserto, vuote o quasi, e non rimpinguate dai fondi che la Regione ha tagliato dopo l’ultima finanziaria. Non mancano le parole di appoggio dell’assessore regionale, Michela Stancheris, che invita il Teatro a muoversi con le sue gambe, la Regione ha fatto quello che poteva dice…sarà ma non se n’è accorto quasi nessuno! Impiegare e retribuire le maestranze, creare una stagione che possa riconsegnare il Teatro alla città sono le tappe obbligate per non far diventare il concerto della scorsa settimana, gratuito ed a porte aperte, una lacrima nel mare. Serviranno dei miracoli dopo anni di cattiva gestione economica.
La cultura a (non) costo zero
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iente soldi e niente seconda “Notte della Cultura”, quella che sarebbe dovuta nascere il prossimo 12 aprile e dedicata alle comunità straniere presenti in città. Problemi economici irrisolvibili in tempi così ristretti e quindi obbligo di posticipare l’evento di almeno un mese, si parla già di una nuova data, quella del 10 maggio, proroga che consentirebbe uno svolgimento sicuro della manifestazione. Fatto, questo, che oltre allo specifico caso della “Notte della Cultura” dovrebbe far riflettere sulle condizioni in cui il Comune è costretto a lavorare, fondi quasi assenti e conti da saldare sempre pressanti. Il dissesto degli anni scorsi ha lasciato una situazione disperata, situazione che non finirà né oggi né domani, ci vorrà del tempo, tempo che forse questa amministrazione non potrà permettersi, perché come sappiamo, il cittadino guarda al presente, delle colpe del passato o degli scenari futuri non ha memoria o visione. Le molteplici segnalazioni di cittadini su disservizi e criticità sono all’ordine del giorno e non vanno mai sottovalutate, ma le condizioni economiche di governo appaiono più dissestate di alcune strade o marciapiedi.
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Ammalatevi ma con cautela
Il gettone me lo tengo stretto
trano piano sanitario quello approvato dall’ARS che ha deliberato l’aumento di 1900 nuovi posti letto da dividere nelle 9 province siciliane. Ops…no, non 9 ma 8, forse una dimenticanza o forse un dolo, ma Messina è l’unica provincia che vede i posti letto non solo non aumentati ma persino ridotti. Meno 79 posti letto, dato che cozza con i 401 in aumento alla provincia di Palermo od i 100 a Catania. Il perché di queste decisioni non è stata motivata, sono solo stati redatte le assegnazioni senza una spiegazione. Ancora una volta l’ARS partorisce un torto verso Messina e la sua provincia, ancora risuonano le promesse di mesi fatte in tema Teatro Vittorio Emanuele, che dopo mesi di soldi da considerarsi in cassaforte si è visto rifiutare qualsiasi fondo. Situazione tragicomica, che lascia stupiti e interdetti molti degli interessati in ambito sanitario. Impossibile non pensare alle polemiche dei mesi scorsi tra il presidente della Commissione Salute, Giuseppe Digiacomo e le istituzioni sanitarie peloritane, alla luce di quanto accaduto è lecito pensare che le relazioni presentate dalla commissione sulla provincia di Messina abbiano influito sulle decisioni prese nel nuovo Piano Sanitario. Starà ora ai deputati regionali messinesi rendere conto a concittadini ed elettori di queste nuova beffa subita, ancora una volta nel silenzio totale. Questi i dati sulle nuove assegnazioni: Palermo 401 posti letti in più, Agrigento 301, Trapani 293, Catania 100, Caltanissetta 138, Ragusa 139, Enna 106, Siracusa 69.
occiata, dopo mesi di tira e molla, la proposta della consigliera di CMDB Lucy Fenech di modificare il metodo del pagamento del gettone di presenza in Consiglio Comunale, rilasciando le indennità solo in caso di effettiva presenza e di eliminare la doppia convocazione. Proposta non ritenuta valida dalla maggioranza dei consiglieri, solo 5 voti contrari, oltre alla Fenech ed ai suoi compagni di partito, si è aggiunto il “dissidente” Daniele Zuccarello, ormai in totale rottura con il proprio gruppo e in lotta continua con buona parte del Consiglio. La votazione sulla proposta della Fenech si è protratta per mesi, senza mai trovare la giusta mediazione per giungere ad un accordo che soddisfacesse tutti, se poi una mediazione era dovuta, probabilmente la proposta andava bene già così com’era, proprio per questo non poteva essere gradita da chi ha fatto della politica non una missione temporanea ma una fonte di reddito vita natural durante. Per i politici di professione non era possibile rinunciare al gettone di presenza. Pronte, però, nuove modifiche, a proporle i capigruppo consiliari, ad eccezione, naturalmente, della Fenech.
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Beni comunali, anzi, cittadini
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’idea, mai nascosta dall’amministrazione, è quella di riconsegnare alla città i suoi spazi, sia pubblici ed all’aperto, sia immobiliari. A confermarlo è l’assessore al patrimonio Guido Signorino che non nasconde la decisione di non mettere in vendita alcuni dei beni immobili più importanti e rilevanti in possesso del Comune, con lo scopo di farli rivivere per la comunità con l’aiuto, ovvio, di alcuni privati. Il progetto va a sposarsi con le proposte ripetute da mesi degli attivisti del “Pinelli” da sempre in prima linea per far riscoprire ai cittadini più pigri e distratti l’immensa ricchezza di spazi e luoghi da poter sfruttare per la creazione di progetti culturali e sociali atti alla rivalorizzazione cittadina. Le proteste ed i gesti simbolici ed altisonanti sembrano aver dato frutti reali e maturi, la voglia di non vendere e rinunciare a fondi vitali per l’approvazione del piano di riequilibrio è il segnale che a volte il cuore può superare la ragione e che la parola data valga qualcosa. Troppo facilmente si è classificato le battaglie sugli spazi come “urla silenziose”, voci lontane e piccole, adesso un passo verso una Messina sociale migliore sembra poter essere realtà. WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT
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La CittĂ OltreLeMura A cura di Enzo CARUSO
I Monumenti ai C e il valore educat della memoria
Studenti alla cerimonia del 25 aprile 2013
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Caduti tivo
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e lapidi e i Monumenti ai Caduti eretti in ogni città del nostro Paese, sono certamente elementi evocativi di un contesto storico e di grandi tragedie che hanno interessato la storia di ogni luogo. Anche Messina ha onorato nei secoli la memoria dei propri figli, caduti in quella che definiamo “uno dei più grandi errori commessi e perpetuati dal genero umano”: la Guerra! Conoscere la storia, la tragedia della guerra, non quella dei telegiornali, ma quella vissuta dalla nostra città, quella raccontata dai nonni, consente certamente di educare al valore universale della Pace in modo meno astratto e più consapevole. L’ambizioso obiettivo, che ogni Pubblica Amministrazione dovrebbe sempre aver presente, è quello di non far perdere le tracce del passato per costruire un futuro basato sulla consapevolezza che gli errori commessi non vanno più ripetuti; dovrebbe essere quello di tramandare la memoria con la giusta chiave di lettura, affinché le giovani generazioni possano imparare il rispetto per coloro che hanno perso la vita per senso del dovere o perché costretti ad ubbidire. Ad “ubbidire” in un tempo in cui l’obiezione di coscienza o il disfattismo erano reati puniti con l’arresto o con la fucilazione; in un tempo in cui “ubbidire” significava lanciarsi contro i fili spinati delle trincee nemiche, sicuri di andare incontro a morte sicura, certi che ogni ripensamento sarebbe stato punito con una fucilata “amica” alla schiena. Quello che oggi è dato per scontato, in passato non lo era per niente; e per comprendere è sempre necessario contestualizzare gli eventi. Un telegramma del 1917, ritrovato presso l’Archivio di Stato, cita testualmente: Ieri è stato sorpreso un militare che stava distribuendo alcuni volantini che “provocavano pace”. Rischiare l’arresto per aver PROVOCATO PACE!!! Quanto è assurdo oggi leggere una simile cosa! Così i Monumenti ai Caduti sono lì, come sentinelle del ricordo, a vigilare sulla conservazione della memoria, con i loro significati trasversali che ogni buon educatore sa evidenziare quando vuol dare significato alle cose. “Chi non ha memoria della Storia rischia di divenirne vittima”. Il Monumento alla Batteria Masotto è il ricordo che Messina volle erigere, con una grande e generosa raccolta di fondi, per non dimenticare quei siciliani che, per soddisfare la scellerata politica colonialista dell’allora Governo Crispi, partirono da Messina per andare a morire ad Adua il 1 marzo 1896. WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT
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Il Monumento ai Caduti, in piazza Municipio, è il ricordo di centinaia di messinesi morti al fronte durante la Grande Guerra, di cui quest’anno ricorre il centenario. Il Sacrario di Cristo Re raccoglie le spoglie del Milite Ignoto e di centinaia di nostri soldati morti durante le due Guerre. Conoscerne il significato, attribuire loro un valore, è l’unico deterrente contro gli imbrattamenti, il vandalismo gratuito e l’oblio. Ma per capire, bisogna conoscere e per conoscere bisogna leggere, studiare, elaborare. Per commemorare i caduti di Adua, bisogna studiare la politica coloniale italiana e il suo contesto; bisogna capire perché Messina volle tributare ai propri figli quel monumento; ma soprattutto, bisogna non perdere l’occasione per riportare in positivo il ricordo della tragedia di quella battaglia. Pensiamo a quei ragazzi che morirono durante il Risorgimento, a quelli chiamati alle armi durante la I e la II Guerra Mondiale. Furono tutti volontari? Hanno forse scelto loro di morire? Quanti di essi avrebbero invece voluto scegliere di vivere la loro giovinezza in modo spensierato? Quanti di essi son partiti convinti di combattere per un ideale di libertà? Quanti sono morti convinti che il loro sacrificio avrebbe potuto garantire libertà e giustizia alle generazioni future? Chi ne conosce il nome? A cosa è servita la loro morte, spesso decisa da altri? Chi insegnerà ai nostri giovani a rispettare i Monumenti sorti per custodirne il ricordo? Ogni celebrazione, ogni commemorazione è un’opportunità quindi per non dimenticare e per dare valore educativo alla storia. Chi ama la PACE ha quindi il dovere di ricordare e di educare. Non avrebbe senso altrimenti il “Giorno della Memoria” della Shoa, istituito non per emulare, ma per mantenere vivo il ricordo di ciò che è stato commesso. Grande merito dunque a chi si preoccupa di commemorare e organizzare cerimonie in ricordo dei Caduti; grande merito ai luoghi della memoria, musei e monumenti, e a chi li custodisce; grande merito agli insegnanti a cui è demandata la cultura della storia che, opportunamente trasmessa, diventa maestra di vita per un futuro migliore. Chi ha visto la Guerra, non può che amare la PACE.
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Studenti del Liceo Ainis al Monumento alla Batteria Masotto
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settegiorni a cura di Cristina D’Arrigo
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OR.SA: fallimento di “Andiamo a scuola in TPL” L’OR.SA denuncia continui disservizi nell’esercizio tranviario. La cronica insufficienza nel numero delle vetture disponibili sancisce il fallimento del progetto “Andiamo a scuola in TPL” mentre l’utenza costretta a lunghe attese alle fermate inveisce contro i conducenti dei tram.
Il porto di Messina si aggiudica un primato Messina conferma la propria vocazione come città marinara. Secondo la rilevazione Eurostat, il porto di Messina è il primo porto italiano nella top ten dei porti europei per movimentazione passeggeri nell’anno 2012.
Fumata nera per Casa Serena Per la struttura di assistenza agli anziani “Casa Serena” ancora un provvedimento negativo. La direzione scelta é quella della chiusura temporanea della struttura di Montepiselli, al fine di ristrutturarla.
ACR Messina: buongiorno alla C I giallorossi battono la Casertana per 2-1. Il Messina vola a 45 punti. Vittoria storica per i giallorossi che ora viaggiano a vele spiegate per la C unica. Incredibile partita, accompagnata dal caloroso supporto dei tifosi, accorsi in massa per sostenere la propria squadra.
Nasce la delegazione tirreno nebroidea di Confimprese Nasce a Capo d’Orlando la delegazione tirreno nebroidea di Confimprese Italia, la confederazione che unisce le micro, piccole e medie imprese, dagli artigiani ai commercianti, dal coltivatore diretto al professionista.
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Confronto a Palazzo Zanca
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Rilascio ai pendolari di abbonamenti al parcheggio “Cavallotti”
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Precari, Polizia Municipale e dipendenti comunali in un confronto a Palazzo Zanca. E´ stata una lunga giornata di contrattazione e di confronto al Comune di Messina sui temi che riguardano tutte le categorie dei dipendenti di Palazzo Zanca.
Il consigliere comunale, Libero Gioveni, aggiunge la proposta di far sottoscrivere un abbonamento anche ai numerosi cittadini pendolari che sono costretti a parcheggiare le proprie autovetture nei dintorni della stazione centrale.
Circoscrizioni a cura di Alessia Vanaria
II CIRCOSCRIZIONE
Richiesta la delocalizzazione di uno sportello Amam Il Consiglio della Seconda Circoscrizione ha approvato all´unanimità dei presenti la mozione presentata dal consigliere Rosario Santoro in merito alla delocalizzazione di uno sportello Amam presso la sede civica della seconda circoscrizione con funzionamento a carattere bisettimanale, per venire incontro alle esigenze ed alle richieste dei cittadini, in modo particolare di quelli residenti nella zona sud molto decentrati e lontani rispetto alla localizzazione degli uffici attuali, i quali devono sobbarcarsi un viaggio per raggiungere l´attuale sede della partecipata che ha realizzato la propria sede istituzionale al rione Ritiro, ma soprattutto degli anziani e di tutti coloro che non possiedono mezzi di locomozione propria, per i quali diventa un´avventura recarsi agli sportelli Amam. Da qui l´esigenza di decentralizzare uno sportello unico dell´acquedotto nella zona sud della città nella sede circoscrizionale per favorire l´utenza nello svolgimento delle pratiche di nuovi contratti, nelle variazioni e nelle cessazioni delle stesse utenze, inoltre si potranno rivedere eventuali errori negli importi dei bollettini o disguidi nel recapito o nella formulazione dei pagamenti delle bollette e quanto altro necessita alle esigenze dell´utenza.
VI CIRCOSCRIZIONE
Biancuzzo segnala il degrado del lungomare di San Saba Numerosi messinesi nei giorni scorsi, invogliati dal clima favorevole, si sono recati sul lungo mare di San Saba, dove la strada comunale giace, come dichiara il consigliere Mario Biancuzzo, in uno stato di totale abbandono nonostante tutte le richieste di interventi che sono state avanzate negli anni passati. Il villaggio è uno dei più belli della nostra città e per tale motivo è denominato fiore all’occhiello di tutti i villaggi della riviera nord. Ma oggi è totalmente abbandonato: la via lungo mare è ridotta ad un colabrodo, con numerose buche pericolose e andando avanti così dovrà essere chiusa perché mancante dei requisiti di viabilità; i marciapiedi in alcuni tratti sono completamente inesistenti, gli spazi verdi non curati; la ruggine continua a divorare le ringhiere in ferro mai pitturate da quando sono state installate. Insiste, inoltre, un buio pesto sulla continuazione della via lungo mare che conduce al paradiso delle montagne di sabbia. Alla luce di tale situazione il consigliere Mario Biancuzzo chiede all’amministrazione di dare incarico gli uffici preposti di asfaltare l’intera via lungo mare con tutti i lavori necessari per consentire un vivere dignitoso e civile, entro il 30 aprile dell’anno 2014. Se entro i termini sopra segnati non verranno effettuati i lavori il consigliere si rivolgerà alla Procura della Repubblica per accertare eventuali responsabilità. WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT
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città a cura di Marilena Faranda
“Laboratorio dei Talenti e dei Saperi”
Beni Comuni
Democrazia partecipata a Messina
Un nuovo baratto per la valorizzazione delle eccellenze messinesi
foto Antonio De Felice
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l Comune di Messina, in collaborazione con TIMEREPUBLIK e la Banca del Tempo di Messina, organizza il “Laboratorio dei Talenti e dei Saperi”. TIMEREPUBLIK, piattaforma di timebanking digitale, che permette di dare e ricevere
servizi in tutto il mondo, utilizzando il tempo come moneta. Il 5 Aprile all’interno dell’isola pedonale Cairoli dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 20.00 sarà possibile accedere a una folta gamma di servizi, connessi con le tipicità peloritane, utilizzando dei coupon che consentiranno di ‘pagare in tempo’ quanto riceveranno. Tempo che, in seguito, potrà essere rispeso da chi l’ha guadagnato, per richiedere servizi di ogni tipo, in qualunque momento, sia all’interno della comunità locale, attraverso la Banca del Tempo di Messina, che sulla community web, attraverso www.timerepublik.com.
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el corso di una conferenza stampa nella sala Falcone Borsellino, il Sindaco Accorinti, e gli Assessori: al Patrimonio, Signorino, all'Autogestione dei beni comuni, Ialacqua, ed alle Politiche giovanili, Cucinotta, hanno illustrato il "Laboratorio Messina per i beni comuni e le istituzioni partecipate". Tale Laboratorio avrà come finalità:1) Definizione di specifiche proposte rivolte alla Giunta e al Consiglio Comunale in materia di realizzazione e di riforma di istituzioni partecipative del Comune di Messina per la configurazione di un percorso di democrazia partecipativa e diretta; 2) mappatura e pubblicizzazione del patrimonio immobiliare, agricolo, etc. del Comune di Messina, ivi compresi i diritti d’uso civico, etc., in accordo con la Commissione Consigliare competente; 3) proposte per una ridefinizione della regolamentazione degli “usi civici” del Comune di Messina, alfine di restituire alla città parti del proprio patrimonio abban-
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donate o attualmente in cattivo stato di conservazione; 4) definizione di una proposta di Giunta riguardante la progettualità del Comune di Messina relativa a parti del patrimonio immobiliare di enti privati, con la possibilità di sperimentazione d’uso attraverso progetti di riuso e riprogettazione a titolo non onerose e a tempo determinato . E’ stato anche presentato il programma della giornata, che si terrà venerdì 4 aprile nel Salone delle Bandiere, sul tema "Amministrare i beni comuni. Pratiche costituenti per un nuovo diritto", con la partecipazione del prof. Ugo Mattei, giurista e teorico dei beni comuni, e di rappresentanti di diverse esperienze nazionali di autogestione. E’ stato illustrato, inoltre, il "Protocollo d'intesa sui Beni Comuni e le Istituzioni partecipate",che verrà sottoposto alla firma di amministrazioni locali, fra cui:Milano, Napoli, Roma, Bologna, Palermo, Ragusa, Venezia, Genova, legate ai temi dei beni comuni e della democrazia partecipata.
Autorità portuale
Adozione spazi verdi
Dichiarazione del Presidente di Confindustria Messina Schipani
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ur comprendendo l’esigenza della spending-review, riteniamo fondamentale evidenziare come Messina da sempre veda nelle attività legate alla portualità un elemento portante dell’economia locale. Questo ha dato origine nel corso degli anni a competenze specifiche, professionalità importanti ed in generale ad un know-how che, piuttosto di essere dispersi, devono essere considerati risorse già esistenti da mettere a disposizione e valorizzare. Si aggiunga inoltre che i notevoli investimenti in itinere relativi soprattutto alla
Zona Falcata, i cui fondi sono di pertinenza esclusiva della città, pur essendo fondamentali per lo sviluppo locale, sono da troppo tempo bloccati. Se accorpamento deve essere, si valuti l’ipotesi di portare a Messina la sede. La nostra è una città a cui nel corso degli anni è sempre stato tolto, gli Imprenditori sono stanchi di subire.
l Sindaco, Accorinti, e l'Assessore al Verde e ai Giardini, Ialacqua, , hanno consegnato all’Istituto La FarinaBasile lo spazio a verde della piazza Crisafulli, che sarà curato in autogestione dagli stessi alunni. Questa è la prima di una serie di iniziative che coinvolgeranno tutte le scuole cittadine per ridare decoro ai tanti spazi “verdi” abbandonati della città. Anche liberi cittadini e associazioni, potranno adottare uno spazio verde, consultando il sito internet del Comune o rivolgendosi direttamente all'Assessorato all'Ambiente.
Assessorato Cultura
San Francesco di Paola
Festeggiamenti del Santo dello Stretto
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roseguono gli appuntamenti per il 550esimo anniversario del prodigioso attraversamento dello Stretto di Messina da parte di San Francesco di Paola. Venerdì 4 aprile, giornata del tradizionale ricordo del miracolo, al Teatro Vittorio Emanuale dalle ore 16 alle 22 lo speciale annullo filatelico. Alle 17 l’incontro “Francesco, arcobaleno sullo Stretto”. Alle 20.45 il musical “E sulle onde viaggiò” rappresentato dalla compagnia di attori dell’Oratorio della parrocchia
Il liceo La Farina apre la strada
La mancanza di fondi blocca la cultura
L San Francesco di Paola di Barcellona Pozzo di Gotto.L’ingresso a teatro sarà gratuito. Le iniziative sono promosse dal Comitato “Miracolo dello Stretto. Messina 2014”, costituito dalla Confraternita San Francesco di Paola e la Parrocchia Santa Maria dell’Arco.
a seconda Notte della Cultura, anzi “delle culture”, che doveva avere luogo sabato 12 aprile, con protagoniste le comunità straniere, testimoni l’integrazione tra i diversi popoli e le diverse culture, sembra slitti al prossimo 10 maggio. La causa sembrano essere i problemi economici che attanagliamo il Comune di Messina, la macchina di Palazzo Zanca è a lavoro.
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Provincia a cura di Marilena Faranda
Un trampolino di lancio U na possibile soluzione per rilanciare la Sicilia dell’innovazione e tornare ad essere competitivi in Europa, potrebbe essere costituita dal programma comunitario Horizon 2020.
E’ questo il tema del convegno organizzato presso il Salone degli Specchi della Provincia regionale di Messina dal centro studi Insieme per Messina a cui hanno partecipato Salvatore Iacolino, europarlamentare di Forza Italia, e Bartolo Sammartino, presidente dell’istituto EuroMediterraneo di scienza e tecnologia. Horizon 2020 stanzia settantadue miliardi di euro in sette anni per rilanciare e sostenere ricerca, sicurezza e competitività. Potrebbe essere un’occasione da cogliere al volo, esordisce l’ex assessore Pippo Isgrò. Attraverso questi finanziamenti sarebbe possibile allineare ricerca e sviluppo agli standard europei, sostenere e rilanciare la nostra economia e le nostre eccellenze. Ma quante delle nostre delle nostre imprese sono in possesso dei requisiti richiesti dall’Europa? L’ Unione Europea chiede alle imprese di essere virtuose, di non essere destinatarie di decreti ingiuntivi ed in regola con le tasse. In questo momento storico – evidenzia Isgrò – quali aziende possono accedere ai fondi stanziati dal progetto?
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o per Messina Questo è un problema dell’Italia tutta. C’è carenza di investimenti e le aziende stanno soffrendo terribilmente, sia per l’eccessivo costo del lavoro, sia in ragione di una produzione insufficiente. Parimenti dannoso per le nostre imprese è la lentezza e farraginosità della macchina burocratica. Quanti nel desiderio di dar vita ad un’attività si sono trovati a scontrarsi con disinformazione ed inconcludenze che reprimano e disincentivano? E’ l’amara considerazione del prof. Isgrò. “Chi fa impresa, dunque deve essere aiutato ed incentivato dalle Istituzioni in primis e non essere spesso ingiustamente considerato un evasore. “L’Italia è tra i primi contribuenti in Europa, ma nonostante questo continuiamo ad essere sempre considerati una periferia: la Sicilia, in particolare – conclude Isgrò deve tornare ad essere terra di proposte, non di disoccupazione”. L’europarlamentare di Forza Italia, Salvatore Iacolino, ritiene che: “Occorre dotarci di una rinnovata cultura progettuale ed in questo un ruolo fondamentale spetta alle nostre università, interlocutrici privilegiate di Horizon 2020. Iacolino esorta le piccole e medie imprese, associazioni, aziende, Camera di Commercio e Istituzioni tutte a raccogliere la sfida di Horizon 2020 con l’obiettivo di creare occupazione e reddito. WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT
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Sicilia a cura di Dario Buonfiglio
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Crocetta infuria
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ato: "Valenti è fuori" D
ecisione categorica del presidente Crocetta: fuori dalla giunta l'assessore alla Funzione pubblica Patrizia Valenti. Manca ancora l'atto formale ma Crocetta è netto: "Valenti ha dimostrato di essere etero diretta da Roma, ieri telefonava agli altri due assessori Udc per invitarli a non partecipare alla giunta riunita per la nomina dei manager della sanità. Ha dimostrato di sottostare ai diktat del partito invece di fare l'amministratore al servizio degli interessi del popolo. È chiaro che il rapporto col presidente non può più esistere. Cosi è la vita". Crocetta aggiunge: "Io ho difeso la Valenti quando fu attaccata per una indagine a suo carico e le manifestai solidarietà: a questo punto l'Udc la metta in segreteria". "Nella mia vita non sono mai stata etero diretta da nessuno, se non dalla mia etica e dalla mia coscienza", ha replicato l'assessore Valenti che ieri non ha partecipato alla giunta aderendo alla linea dell'Udc. "Sono onorata di appartenere all'Udc, di cui sono una dirigente nazionale aggiunge -. Ho ritenuto politicamente corretto non partecipare alla giunta di ieri sera, così da consentire al presidente della Regione di procedere in piena autonomia, senza alcun condizionamento politico, alle nomine dei manager della sanità. La politica deve rimanere fuori dalla sanità, non deve nominare né manager, né primari compiacenti". "Da servitrice delle istituzioni quale sono conclude - ho sempre affrontato incarichi amministrativi e, da ultimo, quelli politici che Udc mi ha voluto affidare, con onore e disciplina. La mia lealtà alle istituzioni e al partito sono note e non hanno biso-
gno di ulteriori commenti". Sempre a favore dell'assessore Valenti, incalza Ardizzone: «Se la legge che abolisce le Province è stata esitata e non impugnata lo si deve anche alla pazienza, alla competenza e alla presenza in aula dell'assessore Valenti: senza il suo prezioso impegno non avremmo raggiunto il risultato ottenuto». «Da statuto, gli assessori sono preposti ai singoli rami dell'amministrazione - ha aggiunto Ardizzone eventuali contestazioni dunque vanno mosse in ordine alla gestione amministrativa. In questo senso, l'assessore Valenti ha dimostrato competenza». A proposito del parere legale richiesto dal presidente della commissione Sanità sulle nomine dei manager, conclude Ardizzone: «Tutelerò le prerogative della commissione Sanità dell'Assemblea, occorre rispetto per le istituzioni». WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT
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Disegno di legge pe G
iorno 17 dicembre, alcuni Siciliani che hanno a cuore il benessere e la prosperità dell’Isola, hanno depositato il Progetto di Legge di iniziativa popolare perché venga adottato il sistema monetario Grano. Oltre diecimila Siciliani hanno apposto la firma legittimando la propria volontà. Acclarata la volontà popolare, il 27 marzo, proponente On. Laccoto, il Progetto di legge voluto dal Popolo Siciliano è stato depositato all’Assemblea Regionale Siciliana. Ciò posto, siamo determinati a completare tale
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r la moneta siciliana percorso invitando i 90 deputati a votare il Progetto di Legge per la moneta siciliana. “La Sicilia ebbe sempre la sua bandiera, la sua moneta e le sue particolari prerogative.” Coraggiosamente e responsabilmente abbiamo intrapreso il percorso tracciato da Finocchiaro Aprile che, meglio e prima di altri, aveva intuito l’importanza di una moneta siciliana, ben sapendo che un territorio non sarebbe stato mai indipendente politicamente se prima non lo fosse stato economicamente e socialmente. Questa sarà la prima Legge voluta dal Popolo.
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News r
ISAF Regional Comma Contingente M
Diario A
Herat, 28 marzo 2014
Afghanistan: celebrato a Herat il 91° Anniversario della costituzione dell’Aeronautica Militare E’ stato celebrato questa mattina a Herat da parte del personale dell’Aeronautica Militare del contingente italiano il 91° anniversario della costituzione dell’Arma Azzurra. Durante la cerimonia, svoltasi alla presenza del comandante del Regional Command West, Generale Manlio Scopigno, il comandante della Joint Air Task Force (JATF), colonnello pilota Saverio Agresti, ha letto i messaggi augurali del Capo dello Stato e dei più alti vertici della Difesa, si è congratulato con tutto il personale "in azzurro" del Regional Command West "per l’impegno, la dedizione e la professionalità con cui, giorno dopo giorno, si adopera per la missione, dando lustro alla Forza Armata ed al Paese". L’Aeronautica Militare assicura i trasporti da e per l’Afghanistan, l’attività di ricognizione sorveglianza e intelligence, supporto aereo ravvicinato alle truppe a terra, la neutralizzazione di obiettivi a terra utilizzati contro le truppe italiane. Da parte sua il generale Scopigno ha evidenziato il validissimo contributo della Joint Air Task Force nell’ambito del comando italiano di ISAF che, oltre all’attività di volo, spazia dalla difesa delle installazioni alla logistica, dalla gestione patrimoniale alle comunicazioni, dalla pubblica informazione all’intelligence. Nella base aerea di Shindand dove opera l’Airbase Support Air Advisory Team, la componente "azzurra" è incaricata di sviluppare e consolidare autonome capacità gestionali ed abilità tecnicoprofessionali della crescente aeronautica afgana in tutti i settori tipici di uno stormo di volo. Dall’inizio della missione ISAF, sono più di trentamila le ore di volo effettuate dai vari assetti della Joint Air Task Force sopra i cieli dell’Afghanistan.
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and West – Afghanistan Militare Italiano
Afghano
Il 91 Anniversario della costituzione dell'Aeronautica Militare
Rassegna WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT
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News r
ISAF Regional Comma Contingente M
Herat, 31 marzo 2014
Gli universitari di Herat incontrano il comandante del contingente italiano
Il generale Manlio Scopigno, comandante del contingente italiano in Afghanistan, ha incontrato nei giorni scorsi gli studenti dell’università di Herat frequentata da 14.000 studenti di cui 45% donne. Durante l’incontro, organizzato dal rettore e dai docenti dell'ateneo afgano, il generale Scopigno ha sottolineato l’importanza dell’università nel cammino e nella vita della città di Herat e soprattutto il ruolo centrale svolto dai docenti nella formazione delle nuove generazioni e nella ricerca delle migliori energie intellettuali del Paese da far fruttare in ogni campo del sapere. Nel rivolgersi agli studenti, il generale Scopigno ha posto l’accento sul senso della presenza della comunità internazionale e di ISAF a sostegno del legittimo governo afgano al quale guardare, nella speranza di una pace prospera e duratura, per un futuro ricco di opportunità, di libertà e di comunione reciproca, come passaggio fondamentale per la conoscenza e il riconoscimento dei diritti e della dignità dell’uomo e della donna. “Questo è per voi oggi il tempo dello studio e dell’apprendimento disciplinato”, ha affermato il generale Scopigno. “Ma presto verrà il tempo della responsabilità. Il tempo in cui dovrete restituire in opere quello che avete appreso, arricchito del vostro genio e della vostra sensibilità”. “In questa magnifica sfida non sarete soli”, ha proseguito il Generale. “Accanto a voi ci sono i giovani di tutto il mondo che vi guardano con simpatia e ammirazione. Insieme a loro, ne sono certo, farete del vostro paese un mondo e un posto migliore”. Intervenendo a margine dell’incontro, il rettore dell’università, Abdul Zaher Mohtaseb Zada, ha ringraziato il generale Scopigno ed auspicato “ulteriori, significativi momenti di collaborazione e di dialogo tra l’Afghanistan e l’Italia le cui millenarie culture, che nell’università trovano la massima espressione e valorizzazione, procedano insieme verso le nuove dimensioni del sapere”.
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and West – Afghanistan Militare Italiano
Generale Manlio Sopigno incontra gli studenti
Omaggio pittorico del Rettore al generale Scopigno
Studentesse universitarie
Studenti universitari WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT
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Cultura
foto di Antonio De Felice
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Omaggio a Te, Karol 32 foto inedite a colori esposte alla Feltrinelli point
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al pomeriggio del 30 marzo 2014, e per altri cinque giorni nei locali della Feltrinelli point di Messina sarà possibile ripercorrere alcune tappe del pontificato e della vita di Giovanni Paolo II. Il prossimo 27 aprile infatti Giovanni Paolo II e Giovanni XXIII saranno proclamati santi, ad annunciare la canonizzazione è stato Papa Francesco lo scorso 30 settembre durante un concistoro di cardinali. La scelta della data non è stata casuale, la Chiesa quel giorno celebra la festa della Divina Misericordia istituita proprio da Giovanni Paolo II. Come segno di devozione verso Karol, Vittoria Arena e Luigi Giacobbe, hanno voluto mostrare ai messinesi e non solo 32 foto inedite scattate tra il 30 aprile e il 1 maggio 2011 in occasione della cerimonia di Beatificazione del Santo Padre che ha avuto luogo in Piazza
San Pietro e 2 delle quattro lettere, la prima e l’ultima, ricevute rispettivamente nel 2002 e nel 2004. Le foto ripropongono il clima che nei giorni della beatificazione si respirava nella Capitale, un clima principalmente di gioia per il grande evento. Le foto ci mostrano le fermate della metro e dei bus con alcune frasi pronunciate da Papa Wojtyla come “Io vi ho cercato. Voi siete venuti a me. E per questo vi ringrazio”, e ancora gli sci, la bicicletta e il relativo patentino avuto nel 1956, il ricovero al Gemelli dopo l’attentato nel 1981, le donne del Senegal con i costumi tipici con il volto di Karol, piazza San Pietro gremita di fedeli e colorata dalle bandiere che sventolavano e mostravano l’identificazione a una nazione. Un forte segno di unione in un giorno di amore. Cristina D’Arrigo WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT
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Etna comics 2014 il programma ufficiale
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utti lo hanno atteso con ansia e adesso, che è finalmente ultimato in ogni singolo dettaglio, è giunto il momento di condividerlo con quanti lo desideravano da mesi! Si tratta del manifesto di Etna Comics 2014! Quella che oggi viene pubblicata, con immenso onore e un pizzico di orgoglio, non è solo l' immagine simbolo della kermesse, quella che accompagnerà da questo momento in poi il count-down verso la quarta, esplosiva, edizione del “Festival Internazionale del fumetto e della cultura pop”, di scena dal 6 all’8 giugno al Centro Fieristico “Le Ciminiere” di Catania, ma una vera e propria opera d'arte, figlia della sapiente matita di Leo Ortolani che, come già annunciato, parteciperà con grande entusiasmo alla manifestazione che lo vedrà per la prima volta in Sicilia! Colorato e solare, in linea col clima di festa della tre giorni, il manifesto è specchio fedele del tratto classico e limpido del suo autore, ma con quella punta di originalità a livello compositivo in grado di rendere il tutto estremamente dinamico e coinvolgente.
Una “montagna” di personaggi rievoca le fattezze dell’Etna, attorno a cui “convivono” e si “fondono”, con disarmante naturalezza, parte delle principali creazioni del mondo del fumetto e di alcuni dei protagonisti della kermesse catanese. Un doveroso ringraziamento da parte di tutto lo staff va dunque a Leo, per aver dato vita ad un tripudio di colori ed allegria, connubio imprescindibile per un evento in cui entusiasmo e festosità sono da sempre alla base del successo! Il tutto senza dimenticare Sergio Algozzino e Laura Piazza, cimentatisi in veste di coloristi. Non resta quindi che ammirarlo e gustarlo in tutta la sua dirompente bellezza. Accattivante e travolgente com’è lo spirito della manifestazione. “Prendete e condividetelo tutti!”: è questo il motto coniato ad hoc per iniziare a trascinare in un vortice di simpatia, attraverso il potere carismatico del manifesto, le migliaia di appassionati che attendono da mesi uno degli eventi fumettistici più gettonati del momento!
Il disegno è realizzato da Leo Ortolani e colorato da Sergio Algozzino e Laura Piazza
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Musica
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Passeggiare Jazz L'essenziale tra le dita dei Daze4
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lessandro e Gaetano Presti, Marco Marotta, Fabrizio Brusca: questi i nomi dei quattro musici che hanno dipinto di tinte dorate e soffuse la serata di venerdì 28 Marzo; diverse, ma tutte stesse sfumature dello stesso colore, il Jazz. La notte è giunta sottilmente tra le pieghe rosse e nere dei divani dello ScalaMaggiore Jazz Club, mentre la madre musica, che tutti ama e tutti unisce, prendeva fiato tra le dita dei Daze4. Non solo standard, non solo Benny Golson ed Horace Silver, ma anche composizioni originali del vibrante sassofono Marotta e del corposo contrabbasso Presti, già ottima tromba. Particolare effetto hanno suscitato Blue Night e Proxima Centauri, brani partoriti dalla frizzante intuizione del Marotta. Gli occhi, le mani e le orecchie del pubblico affezionato del Jazz Club tutto zancleo hanno goduto del buon sapore di un Jazz imperituro, dall'aroma vetusto, rinfrescato da una ventata di nuovo e d'in contemporaneo vissuto. Sia la calda, scura, scivolosa e carezzevole chitarra di Brusca, che la sempreverde batteria di Presti, accomodante e mai banale, sono rimaste impresse nei più profondi ricordi di chi ha trascorso, in un'atmosfera di calorosa serenità, attimi di vera musica, che ha gli occhi di lontano e le mani tutte sicule. Chapeau, dunque, ai musici del Daze4 e ad Alessandro Piparo, sapiente artigiano di una bella realtà, quale rappresenta oggi lo ScalaMaggiore Jazz Club per la città dello Stretto. Marina Pagano
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Il progetto Artisti per il Sociale dell'associazione L'Aquilone
"E no stavolta no" Sabato 5 aprile 9.30 al Centro diurno Camelot della cittadella sanitaria Mandalari
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'Aquilone associazione che opera nel sociale dal 2006, ha messo in cantiere il progetto Artisti per il Sociale e sabato mattina dalle ore 9.30 in poi si svilupperà il primo appuntamento, con la presentazione del CD "E no stavolta no" del cantautore messinese Aldo Lo
Faro. L'evento cultural musicale sarà presentato dal giornalista Domenico Interdonato e vedrà la presenza del dott. Matteo Allone e del presidente dell’associazione L'Aquilone Rosario Lo Faro. L'opera prima del Lo Faro raccoglie dodici canzoni di gradevole ascolto, che lo stesso cantautore proporrà alla platea con l'accompagnamento musicale della sua chitarra.
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Spettaco li
Il musical riaccende il Vittorio Emanuele
“Sette Spose per Sette U
n allestimento interamente nuovo e originale per un classico degli spettacoli musicali firmato con un cast di venti ballerini-acrobati a supporto dei protagonisti Flavio Montrucchio e Robert programma du Rai Uno: “Tale e quale show”. La storia narra di Adamo Pontipee, maggiore di sette fratelli rozzi boscaioli che vivono tra le montag ne vuole prendere moglie. La scelta ricade su Milly, cameriera dell'osteria del villaggio, che dopo es presto di dover prendersi cura non solo del marito ma di altri sei uomini disordinati e rissosi.
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Come nella favola di Biancaneve, Milly trasformerà la baita dei boscaioli in una casa accogliente e insegnerà ai fratelli di Adamo l'arte del corteggiamento, cosicché anche loro possano conquistare una ragazza e sposarsi, magari approfittando della festa del paese che sta per arrivare. L'occasione si rivela proficua, tanto che tutti e sei i fratelli incontrano l'anima gemella: ma una rissa con i giovani abitanti della valle rischia di rovinare il tutto. È così che ispirandosi alla storia del ratto delle Sabine i fratelli rapiscono le loro innamorate e le conducono nella baita sulle montagne, dove tutti, però, rimangono "prigionieri" a causa di una valanga. La convivenza forzata permetterà alle ragazze di conoscere meglio i boscaioli, scoprendo così il loro lato più dolce e romantico, e il lieto fine arriverà puntuale con sei nuovi matrimoni e una neonata.
foto Antonio De Felice
e Fratelli”
o dal messinese Massimo Romeo Piparo, ta Lanfranchi, entrambi reduci dal celebre
gne dell'Oregon, che stanco della solitudissere stata conquistata da Adamo scopre foto Antonio De Felice WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT
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Seconda edizione
Cortotendenza Festival
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i è tenuta martedì 25 Marzo alle 17,00 presso i locali dell’ex pescheria di Barcellona pozzo di gotto la conferenza stampa di presentazione della seconda edizione del Cortotendenza Festival, il festival di cortometraggi rivolto ai giovani e non solo. Diverse sono infatti le novità che sono state introdotte nel bando di partecipazione per questa nuova edizione. La più rilevante è l’aggiunta di una seconda sezione, che dà un respiro nazionale al festival, e lo apre anche ai meno gio-
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l Barcellona vani, che è per l’appunto la sezione “open”, una sezione aperta, senza limiti di età, di tempo e senza un tema specifico e che va ad aggiungersi alla sezione “lab”, prettamente rivolta ai giovani e con un tema: “Il Limite”. Inoltre oltre ai premi in denaro previsti per entrambe le sezioni, dell’importo di 500 cadauno, e altri premi speciali, c’è anche la possibilità solo per i vincitori della sezione “lab”, di vincere uno stage in una casa di produzione cinematografica sul territorio Nazionale. Il Festival che quest’anno si terrà presso i locali dell’ex stazione ferroviaria, si protrarrà per più giorni rispetto alla prima edizione, dal 28 Maggio all’1 Giugno, ospiterà anche una rassegna di cortometraggi di autori poi divenuti famosi. E’ stato riconfermato anche il protocollo d’intesa con Il Taormina Film Fest, che accoglierà all’interno della manifestazione Taorminese la proiezione dei 5 corti valutati dalla giuria più belli. La conferenza stampa si è tenuta alla presenza del sindaco di Barcellona Maria Teresa Collica, dell’assessore alle politiche giovanili Lina Panella, dei direttori Artistici del Festival, la dottoressa Anna Maria Puliafito coordinarice del centro giovanile e del Dott. Andrea Brancato. Ha moderato l’incontro la responsabile alla comunicazione del Festival, Cetty Lo Presti , che durante la conferenza stampa ha introdotto un incontro dibattito con i ragazzi presenti in sala, tra cui anche i protagonisti della prima edizione di Cortotendenza.
“E’ stato bello- dice Cetty Lo Presti- vedere come l’entusiasmo dei ragazzi abbia creato una sorta di continuità di aspettative favorevoli per la seconda edizione di Cortotenzenza, e che è stato per noi motivo propulsore per questa nuova avventura” WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT
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“Commedianti” Compagnia teatrale della Provincia al Savio
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ent’anni di teatro e dimostrarli tutti. Sì, perché gli attori teoricamente amatoriali dell’Araba Fenice, associazione composta in buona parte dai dipendenti della ormai ex Provincia regionale di Messina, al pari del buon vino migliorano. Anche quest’anno – la prima esibizione risale al 1995 – propongono, nel weekend del 5 e 6 aprile prossimi, al Domenico Savio, una commedia brillante nello stile che li contraddistingue. Titolo, Commedianti – Uomini devoti e donne pie. La rappresentazione in due atti di Pippo Spampinato, che gode del patrocinio gratuito della Provincia, andrà in scena sabato alle 17,30 e alle 21,15; domenica alle 17,30. Sempre sabato, alle 10, è in programma uno spettacolo dedicato esclusivamente alle scuole, per il quale si registra già il tutto esaurito. Come ogni anno, il ricavato sarà devoluto a un’opera benefica da individuare. Un atto di sincera solidarietà da parte di chi, seppure in un periodo di profonde incertezze occupazionali, riesce a trovare il tempo di pensare agli altri, regalando loro un sorriso. E non solo.
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La corazzata Potemkin a cura di Francesco Certo
Cena tra amici (Le prénom) Commedia francese del 2012, “Cena tra amici” , film che ci ha letteralmente rapiti e fatto innamorare di lui, rappresenta l’ascesa del cinema francese degli ultimi anni. Tratto dalla pièce teatrale “Le prénom” degli stessi sceneggiatori del film, Alexandre de La Patellière e Matthieu Delaporte, la pellicola non è altro che un susseguirsi di battute argute e colte e rivelazioni sconvolgenti che renderanno quelle che doveva essere una semplice cena tra amici in una vera e proprio resa dei conti. 5 personaggi principali, gli invitati a questa serata, i primi, i padroni di casa Pierre ed Elisabeth, interpreti dagli ottimi Charles Berling e Valerie Benguigui, lui professore alla Sorbona laureato alla “Normale” di Pisa, intellettuale di sinistra “molto attento alle parole”, saccente e fastidioso, marito innamorato ma poco attento ai bisogni della moglie. Lei, moglie succube e schiacciata dalla personalità del marito, insegnante anche lei ma di scuola media, madre frustrata che non manca di lanciare frecciate ed accuse al marito. Genitori apprensivi ed iper –protettivi. Gli ospiti della serata, dapprima c’è Claude (Guillame de Tonquedec) trombonista sinfonico ed amico di infanzia di Elisabeth, personaggio che la voce narrante descriverà per sottrazione, un continuo non essere ma che si rivelerà personaggio con risvolti ben più interessanti del previsto. Poi c’è lui, il vero protagonista del film, Vincent (Patrick Bruel), fratello di Elisabeth ed esatto opposto di Pierre, vagamente di destra, legato ai beni materiali e che l’amico Pierre definisce “ignorante” nel momento del saluto al suo arrivo in casa. Personaggio arguto, ironico ed istrionico, egocentrico fino allo sfinimento sarà l’anima della serata, sarà lui a far nascere l’equivoco, che da nome originale alla pellicola, dal quale verranno a galla tutti i segreti delle loro vite, tenuti celati fino a quel momento. Non può mancare lei, Anna (la bellissima Judith El Zein) moglie di Vincent, incinta del suo primo figlio, sarà proprio il nome del nascituro il nodo della questione, appunto “le prénom”. Donna in carriera, snob e poco legata alle dinamiche familiari si rivelerà personaggio deciso e incisivo. Sullo sfondo Francoise (Francoise Fabian) madre di Vincent ed Elisabeth che da figura in lontananza sarà protagonista di un risvolto inaspettato. Una cena che porterà allo svelamento di segreti e rancori, che ci racconta attraverso scherzi e battute i contrasti politici e sociali della Francia di oggi, il tutto condito da un’arguzia di fondo mai pesante. Battute colte ed ironia che ci aiuteranno a scoprire l’animo e le virtù, ma soprattutto i vizi, dei personaggi, mai banali e sorprendenti. Non staremo qui a svelarvi il motivo che accenderà la discussione ma vi invitiamo a godervelo, film appassionante, ambienti teatrali, stile francese. Gioiellino.
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da Beethoven a Kurt Cobain a cura di Francesco Certo
CURIOSITà “Non sono un cantautore” canta col suo timbro inconfondibile Fiorella Mannoia, non sarà un cantautore ma è certamente la migliore interprete della musica femminile italiana. Interprete assoluta, registro vocale da contralto e stile raffinato, mai urlato o disperso in inutili vocalizzi, una voce unica ed emozionante nella sua chiarezza, limpida, un mezzo per un messaggio, un tramite per un contenuto, quello delle sue canzoni d’autore, di grandi autori, dai suoi storici, su tutti Mimmo Foresi, ai più famosi da Bertoli (Il pescatore) a Ruggeri (Quello che le donne non dicono), passando per Vasco Rossi (Sally) ed Ivano Fossati (Le notti di maggio). Narratrice della vita, quella vera, fatta di sentimenti e fragilità, fatta di delusioni, grandi amori e riflessioni. Una compagna di vita, una presenza musicale continua e mai stancante, la sua voce particolare, vera grande risposta al mondo degli interpreti uomini. Innumerevoli le collaborazioni con i grandi artisti italiani ed esteri, musa ispiratrice, ha dedicato l’intera carriera all’esaltazione della musica autorale, interpretata in maniera stilisticamente perfetta ed innovativa, una rivoluzionaria in tutti i sensi. Sin dai suoi esordi negli anni ’60 come attrice, anzi, come controfigura di Lucia Mannucci nel film “Non parlare, spara”. La notorietà arriva negli anni ’80 con la partecipazione al Festival di Sanremo col brano “Caffè nero bollente”, già vissuta la collaborazione con Pierangelo Bertoli, i successivi saranno gli anni che la porteranno in vetta ai desideri di discografici ed autori, ma soprattutto nel cuore dei suoi fans, sognanti ma realisti nel rivivere nelle parole delle sue canzoni. Saranno intensi i sodalizi con Ivano Fossati e Lucio Dalla, all’artista bolognese scomparso nel 2012 è dedicato il suo ultimo album “A te”. Stare a ricordare i suoi titoli più famosi offenderebbe qualche fan per la dimenticanza di questo o quel brano, ricorderemo solo l’album “Fragile” il più venduto in carriera dov’è contenuto l’omonimo singolo, toccante e struggente per come racconta la fine di un amore. Fiorella Mannoia, interprete, voce, non un cantautore ma sicuramente una magnifica presenza.
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Roma, 4 aprile 1954
Fiorella
I treni a vapore
Mannoia
[...] Mi sogno i sognatori che aspettano la primavera o qualche altra primavera da aspettare ancora fra un bicchiere di neve e un caffè come si deve quest'inverno passerà. E se l'amore che avevo non sa più il mio nome. Come i treni a vapore come i treni a vapore di stazione in stazione e di porta in porta e di pioggia in pioggia di dolore in dolore il dolore passerà [...]
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parole in blu a cura di Alessia Vanaria
CURIOSITà Nata nel 1882, è la terza dei quattro figli di Leslie Stephen, critico letterario e saggista, oltre che appassionato di pittura. Fin da piccola Virginia ebbe modo così di “respirare” cultura e letteratura e la sua formazione si svolse in gran parte tra le mura domestiche Alla morte della madre, nel 1895 seguì nel 1904, la scomparsa del padre: entrambi i lutti provocarono crescenti manifestazioni di quella depressione che accompagnerà la scrittrice nel corso di tutta la sua esistenza. Fino allo scoppio della Prima guerra mondiale visse a Gordon Square, dove insegnò Storia al Morley College e divenne membro attivo del Bloomsbury Circle, un gruppo di intellettuali, che si fece promotore di un forte cambiamento di costumi che metteva al bando il rigido moralismo vittoriano. Fu un periodo di operosa tranquillità per la scrittrice, anche se non mancarono momenti in cui si riacutizzarono le sue crisi psichiche, che non le impedirono, però, di partecipare alle battaglie per la conquista del diritto di voto alle donne. Risale al 1915 la pubblicazione del suo primo romanzo La crociera, storia di una donna che, innamoratasi durante una crociera in un imprecisato paese dell’America meridionale, muore di febbre tropicale quando pensa di aver raggiunto il culmine della felicità. Qualche anno dopo pubblica Giorno e Notte, che contiene una critica dell’alta società. Queste sono opere ancora costruite secondo schemi e canoni tradizionali, che verranno modificati nella Stanza di Giacobbe, in cui la normale sequenza degli avvenimenti risulta alterata, stravolta e la storia del giovane protagonista è ricostruita e narrata attraverso i ricordi delle persone che l’hanno conosciuto. Il recupero memoriale, destinato a diventare una componente essenziale della narrativa della Woolf, favorisce l’uso di tecniche che si avvicinano al monologo interiore e al flusso di coscienza, introducendo forti connessioni con l’opera di Proust e Joyce. Le innovazioni risaltano particolarmente nella Signora Dalloway, il cui racconto occupa il breve spazio di una giornata; quella che Clarissa impiega nel preparare la festa del suo compleanno, che avrà luogo la sera. Le comuni occupazioni della vita quotidiana, dalle spese agli incontri per strada, offrono lo spunto per continui flashback, che affondano lo sguardo nel passato e ne intrecciano i ricordi, in un processo di trasfigurazione fantastica in cui si intersecano i piani del reale. Un’analoga capacità si osserva nell’altro capolavoro della Woolf Gita al faro, la cui trama ruota intorno alla signora Ramsay che promette al figlio più piccolo, James di condurlo l’indomani al faro, ma il marito spegne brutalmente gli entusiasmi, prevedendo una giornata di maltempo, che renderà in effetti la gita impossibile. Su questa linea anche il romanzo più tardo Le onde, percorso dalla sensazione della fine incombente ed un forte senso dell’incompiutezza e dell’inconcludenza della vita è presente anche nell’ultimo romanzo Tra un atto e l’altro. Tutti questi sentimenti la portarono a porre fine alla propria vita con il tragico gesto del suicidio, compiuto annegandosi nel fiume Ouse il 28 marzo 1941.
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Aveva la perpetua sensazione, anche mentre guardava i taxi, di essere altrove, in mare aperto e sola; la sensazione che fosse molto, molto pericoloso vivere anche un giorno soltanto.
Woolf
Londra, 25 gennaio 1882 Rodmell, 28 marzo 1941
Virginia
«Sì, di certo, se domani farà bel tempo,» disse la signora Ramsay. "Ma bisognerà che ti levi al canto del gallo," soggiunse. Queste parole procurarono al suo bambino una gioia immensa, come se la gita dovesse effettuarsi senz'altro, come se il prodigio che a lui sembrava d'aver atteso per anni e anni, fosse ormai, alla distanza d'una notte nel buio e d'una giornata sul mare, quasi a portata di mano. Giacomo Ramsay, all'età di sei anni, apparteneva di già a quella vasta categoria di gente che non può tener distinte le proprie emozioni, ma lascia che i lieti o mesti presagi del futuro annebbino quanto va realmente accadendo.
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RE sano
Mangia
a cura di Mimmo Saccà
Allarme bevande “light”,
aumentano rischio infarto per donne
A
llarme cuore per le bevande gassate 'Light': i drink tipo coca-cola e altri simili nella versione senza zucchero ma con dolcificanti vari, aumenterebbero i rischi di infarto, ictus e altri disturbi cardiovascolari nelle donne di una certa età ma peraltro sane. Lo afferma uno studio presentato al meeting annuale del College Americano di Cardiologia ad Washington: i dati emersi dalla ricerca evidenziano un incremento del 30% delle probabilità di malattie cardiocircolatorie tra le donne che bevono due o più bevande gassate Light al giorno. Inoltre, queste pazienti hanno mostrato rischi più elevati addirittura del 50% di morte per malattie associate al cuore, rispetto a chi non beve questi drink. L'indagine ha esaminato dati relativi a ben
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59.614 donne in età post-menopausa ed è parte del vasto Studio "Women's Health Initiative". Le volontarie sono state seguite in media per 9 anni: i ricercatori hanno osservato nelle signore che assumevano dai due bicchieri in su' di bevande Light al di' una incidenza dell'8.5% di casi di insufficienza cardiaca congestiva, infarti, malattie arteriose. Problemi cardiologi sono invece risultati solo nel 6.9% delle volontarie che non bevevano questo tipo di drinks. Il rapporto non chiarisce i perché' dell'impatto negativo sulla salute femminile delle bevande con dolcificanti: ma Ankur Vyas, autore dello studio della University of Iowa sta progettando una nuova analisi su questo aspetto.
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RE sano
La ricetta Pizza rustica Ingredienti per l'impasto (per una teglia 42x30) • 300 ml di Acqua • 500 gr di Farina tipo 0 • 3 cucchiai di Olio di oliva • 10 gr di Sale fino • 1 cucchiaino di Zucchero • 4 gr (oppure fresco 12 gr) di Lievito di birra disidratato Per farcire • 1 spicchio di Aglio • 100 gr di Filetti di alici sott'olio • 100 gr di Olive nere denocciolate • 200 gr di Provola • Olio di oliva q.b • 5-6 foglie di Basilico • 1 cucchiaio di Origano • 1 kg di Pomodori ciliegino Per spennellare • 1 Uovo • 2 cucchiai di Latte
PREPARAZIONE Iniziate dall'impasto: in una ciotolina sciogliete il sale in una parte della dose di acqua e nella restante acqua versate l'olio: emulsionate gli ingredienti. Mescolate e aggiungete anche l'acqua con il sale e iniziate a lavorare l'impasto brevemente con le mani; formate una palla e ponetela in una ciotola a lievitare coperta con pellicola trasparente per almeno 2 ore alla temperatura costante di 26-28°. Dedicatevi al ripieno: lavate e tagliate i pomodorini a metà, poi la provola a dadini e a rondelle le olive nere denocciolate. In una padella mescolate con un cucchiaio di legno per far sciogliere i filetti di alici, poi unite i pomodorini, aggiungete l'origano e fate cuocere con coperchio per circa 10 minuti a fuoco vivace, mescolando di tanto in tanto. Togliete lo spicchio di aglio e poco prima di spegnere il fuoco aggiungete delle foglioline di basilico per insaporirli. Ora riprendete l'impasto della pizza, formate due palline di impasto: una potete coprirla con pellicola trasparente perché non si secchi, mentre stendete l'altra a formare un rettangolo sottile di circa 45x32. Oleate accuratamente il fondo e i bordi della teglia, avvolgete l'impasto attorno al mattarello e srotolatelo delicatamente il sulla teglia. Farcite con i pomodorini privati del liquido di cottura, la provola a dadini e le olive a rondelle, distribuendo gli ingredienti in maniera uniforme. Cospargete la superficie con dell'origano. A questo punto stendete l'altra metà di impasto in un rettangolo delle stesse dimensioni del precedente e adagiatelo sempre con l'aiuto del mattarello a chiudere la pizza rustica. Ripiegate i bordi verso l'interno e sigillateli accuratamente con le mani e con i rebbi di una forchetta. Coprite la pizza con pellicola trasparente e lasciate lievitare almeno 30 minuti in un luogo tiepido. Scoprite la pizzae fatela cuocere in forno statico preriscaldato a 180° per 1 ora e 10 minuti circa (160° per circa 1 ora se forno ventilato): potete cuocere la pizza nella parte più bassa del forno. Una volta che sarà ben cotta e dorata (potete controllare la cottura alzando leggermente la pizza per verificare la cottura della base), sfornatela e lasciatela intiepidire quindi sformatela e servitela.
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Amarcord Messina La Madonnina del Porto e il Traghetto
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foto Peppe Saya
Numero 85 - Anno XII -30 Marzo 2014
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