n° 219 anno XIII - 4 Novembre 2015
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Accorinti tra crisi idrica e politica
“Carissimo Pinocchio”
Primo piano
Pinocchio, il gatto e L
a vicenda dell’emergenza idrica a Messina e il dramma dei messinesi senz’acqua ha avuto e continua ad avere puntati i riflettori dei media nazionali, dopo un incompressibile silenzio nella fase iniziale. Utili sono stati gli allarmi lanciati da personaggi pubblici e in particolare di Fiorello, Maria Grazia Cucinotta e Vincenzo Nibali. Allo stato, è stato individuato un percorso di ripristino della condotta d’acqua in sicurezza che comporterà alcune settimane di lavori. Nel mentre, la città sarà fornita dall’acquedotto dell’Alcantara, dalle nave cisterna della Marina Militare e dai pozzi esistenti sul territorio: complessivamente si raggiungerà circa il 50% del fabbisogno giornaliero, con disagi nelle zone alte. Ancora una volta, l’amministrazione comunale è stata messa sotto accusa da diverse parti poli-
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e la volpe In una siffatta situazione politica, si cominciano a prefigurare ipotesi suggestive su una possibile nuova amministrazione e qualcuno comincia a immaginare “il gatto e la volpe” (Ardizzone-Calabrò) come ticket per sostituire il Pinocchio- Accorinti 4 Novembre 2015
tiche e da associazioni cittadine che hanno rimarcato la grave sottovalutazione del problema da parte dei responsabili del governo della città. E trattandosi di liquido prezioso, la carenza di capacità gestionale è stata considerata come la goccia che fa traboccare il vaso. “Le dimissioni di Accorinti” sono diventate il gioco preferito dai messinesi che, direttamente, nelle sedi istituzionali o attraverso i social network “sparano alzo zero” in direzione del primo cittadino. In questi giorni, alcuni consiglieri comunali hanno sottoscritto, davanti al notaio, la mozione di sfiducia, i capigruppo del PD anno dichiarato la loro disponibilità per far votare i messinesi, il gruppo consigliare di Sicilia Futura ha indetto una conferenza stampa per annunciare la disponibilità, insieme ad altre forze politiche, ad attivare il percorso istituzionale necessario per raggiungere l’obiettivo. Se prima, pur denunciando l’inesperienza amministrativa e l’incapacità gestionale, si riconosceva la sostanziale onesta intellettuale del primo cittadino, oggi gli si rimprovera il tradimento dei principi sostenuti dalla “rivoluzione dal basso” e il conseguente disimpegno di molti simpatizzanti della prima ora. In più, qualcuno gli ricorda gli impegni assunti durante la campagna circa l’impiego di una parte degli emolumenti percepiti come sindaco e dai propri assessori. Qualcuno, rilevando qualche innocente bugia: per esempio l’impossibilità di rintracciare il presidente Crocetta all’inizio della crisi idrica, ritiene che, negli ultimi tempi ad Accorinti sta crescendo il naso, come a Pinocchio. In una siffatta situazione politica , si cominciano a prefigurare ipotesi suggestive su una possibile nuova amministrazione e qualcuno comincia a immaginare “il gatto e la volpe” (Ardizzone-Calabrò) come ticket per sostituire il Pinocchio- Accorinti . Insomma, una sorta di trasferimento meccanico della formula che sostiene il neonato governo Crocetta quater a Palermo. Ma, forse, stiamo correndo troppo. WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT
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Sommario
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Attualità
numero 219 anno XIII 4 Novembre 2015
60-63 Cultura
Cent’anni: un grande traguardo
38-39 Dietro le quinte
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76-77 Mangiare Sano
Settegiorni Cronaca della settimana
46-47 Città Cronache urbane
50-51 Provincia
Le rubriche 36-37 In&Out 70-71 La corazzata Potemkin
72-73 Da Beethoven 52-57 Sicilia Crocetta quartet
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a Kurt Cobain
74-75 Parole in blu 4 Novembre 2015
il Cittadino Direttore editoriale: Lillo Zaffino Direttore responsabile: Carmelo Arena Vicedirettori: Tiziana Zaffino, Gabriella Giannetto Coordinamento Maria Cristina Rocchetti, Giuseppe Zaffino Redazione Enza Di Vita, Marilena Faranda, Francesco Certo, Giuseppe Micali Collaboratori Cristina D’Arrigo, Dario Buonfiglio, Gino Morabito, Antonio Grasso, Marina Pagano, Alessia Vanaria Rubriche Enzo Caruso, Michele Giunta, Ignazio Rao, Mimmo Saccà Art Director Salvatore Forestieri Ricerca fotografica Peppe Saya, Orazio D'Arrigo, Antonio De Felice, Gianmarco Vetrano Pubblicità contatti: 3473640274 e-mail: info@ilcittadinodimessina.it Amministrazione Mario De Marco, Giuseppe Pagano e Franco Rossellini Web master sito Fabio Lombardo Il Cittadino digitale sarà pubblicato sul giornale on line e inviato gratuitamente ai lettori direttamente nella posta elettronica e sarà condiviso in rete attraverso Facebook
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di Michele Giunta
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Annunci utili a cura di Pippo Previti
NUOVE OPPORTUNITÀ PER I GIOVANI E IL LAVORO
Giubileo: concorso straordinario per 10 OSS Nuove opportunità lavorative nel Lazio in occasione del Giubileo straordinario 2015. L’ASL di Roma C ha indetto un concorso per il conferimento di 10 posti per il profilo di OSS – Operatore Socio Sanitario. Darwinstaff: lavoro per Animatori, inverno 2015 Vi piacerebbe lavorare nel settore turistico? Partecipate alle selezioni Darwinstaff rivolte a animatori turistici per la stagione invernale 2015. Le sedi di lavoro previste sono sia in Italia che all’estero. Concorso Festival dei Giardini, Pordenone: Bando 2016 Sono aperte le iscrizioni per il bando 2016 del Festival dei Giardini, un concorso finalizzato alla realizzazione di 13 giardini a tema. I vincitori riceveranno un premio in denaro del valore 1.800 Euro. Showroomprive: 130 nuove assunzioni nel 2016 Showroomprive ha aperto una campagna di recruiting internazionale per la copertura di nuovi posti di lavoro nel 2016. Sono ben 130 le assunzioni previste, anche a tempo indeterminato, rivolte a giovani italiani ed europei. Lavoro Acquedotto Pugliese: Concorsi, Posizioni aperte Nuove opportunità di lavoro per Operatori, Amministrativi e Responsabili. 8
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4 Novembre 2015 L’Acquedotto Pugliese seleziona laureati, diplomati e candidati con licenza media per assunzioni in provincia di Bari, Foggia e Taranto. Carabinieri: concorso per 26 Sottotenenti Aperto un nuovo concorso per il reclutamento di Sottotenenti in servizio permanente nel ruolo speciale dell’Arma dei Carabinieri. I posti a bando sono 26 e sono rivolti a diplomati già in servizio. Aeronautica: concorso per 11 Tenenti Il Ministero della Difesa ha indetto un concorso, per titoli ed esami, per la nomina di 11 Tenenti in servizio permanente nei ruoli normali dell’Aeronautica Militare, di cui 6 nel Corpo Sanitario Aeronautico e 5 nel Corpo del Genio Aeronautico. Sicilia: corso gratuito Tecnico del Controllo Ambientale Interessanti opportunità di formazione in Sicilia per disoccupati ed inoccupati. L’ente di formazione Aproca di Palermo promuove un corso gratuito per Tecnico del Controllo Ambientale. Previsto anche stage in azienda. Sarenza: 100 Assunzioni a Parigi nel 2016 Sarenza assumerà 100 nuove risorse nel 2016 per la copertura di posti di lavoro a Parigi. La nota azienda di commercio elettronico ha lanciato un recruiting in vista di assunzioni a tempo indeterminato e stage Busto Arsizio: corso gratuito Moda e Tessile Siete interessati alla moda e vorreste lavorare nel settore tessile? E’ possibile partecipare al corso gratuito con stage di ‘Tecniche per la commercializzazione e il marketing dei prodotti tessili e della filiera produttiva della moda. Aeroporto Taranto: lavoro per Assistenti di Volo Nuovi posti di lavoro in Puglia presso l’Aeroporto di Taranto Grottaglie. Si ricercano Assistenti di Volo per assunzioni nel personale di bordo di una compagnia aerea che presterà servizio nello scalo 4 Novembre 2015
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Foto Notizia di Peppe Saya
Messina - 3 Novembre 2015 - Questura di Messina
Conduttura e dissesto idrogeologico: si agirĂ su due fronti 12
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eniamo da più di una settimana di grossa sofferenza, ha introdotto il prefetto Trotta, nella conferenza stampa a chiusura del Tavolo in Prefettura. A seguito dell´incontro è stato deciso di fare un coordinamento tecnico che lavorerà a Calatabiano, per risolvere la situazione di dissesto idrogeologico. E´ stato deciso di potenziare la portata del bypass per una portata di 50l /sec. C´è la voglia di pianificare tutto per bene, continua, il presidente della Regione Crocetta, in modo da evitare le criticità che ci sono state l´altra volta. La riunione è stata utile per capire le criticità strutturali che ci sono, di cui prima non si era tenuto conto, o meglio si era solo tenuto conto di fare l´intervento in immediato senza badare all´esasperazione della gente.
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Attualità
Intervista alla centenaria di Ponte Schiavo Giuseppina Di Pietro
Cent’anni: un grande traguardo Raggiungere l’età di cento anni significa varcare un traguardo non di poco conto. È il caso della signora Giuseppina Di Pietro che vive nel paese di Ponte Schiavo. Nata il 3 novembre del 1915, ha compiuto ieri i suoi cento anni. L’abbiamo intervistata per voi, cercando di scoprire insieme qualcosa in più sulla realtà di ieri ma tentando, al contempo, di comprendere come una persona appartenente ad una generazione d’altri tempi guardi e consideri la realtà del 2015. Un traguardo importante. Cosa prova? È una cosa bellissima perché mi circondano tantissime persone che mi vogliono bene e mi regalano sempre tanto affetto. Nel lungo percorso della sua esistenza ha avuto occasione di vivere i tragici anni della seconda guerra mondiale. Cosa ricorda dei principali eventi di quegli anni? In quel periodo abitavo a Trapani. Ho vissuto direttamente quei tragici eventi poiché vivevo di fronte alla batteria militare. Mi divideva da essa solo la ferrovia. Durante la notte si sentiva continuamente rumore di bombe e allarmi che suonavano incessantemente. Tanti sono ancora oggi i conflitti che affliggono la realtà in cui ci troviamo a vivere. Ha l’abitudine di seguire ciò che i telegiornali dicono di tali eventi? Nonostante abbia qualche problema di vista, seguo i telegiornali. Impiego tanto tempo magari anche nel leggere il giornale, ma desidero farlo ogni mattina. Leggo dei conflitti che si stanno verificando e credo che stiamo vivendo davvero un brutto periodo. Parliamo di lei adesso. Come trascorre oggi abitualmente la sua giornata e come
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la trascorreva un tempo? La mattina mi alzo, mi faccio la pulizia personale e poi mi dico le preghiere. Recito il santo Rosario e do inizio alla mia giornata. Mi riposo e recupero le forze spese in tanti anni di vita. Mia mamma, quando ero giovane, mi svegliava alle quattro meno un quarto. A quei tempi c’era campagna, Chiesa e casa. La sera, poi, si andava tutti alla Novena in Chiesa e si accendevano i “cannici”, mazzi di frasche che si bruciavano per fare calore e facendo fumo allontanavano gli insetti. Erano, ovviamente, anche utili per fare luce, cosa che all’epoca non esisteva. Eppure, nonostante ciò andavamo sempre tutti in Chiesa. Quest’ultima, ai tempi, a Ponte Schiavo era una piccola stanza. Per tanti anni la Messa è stata detta lì, ed io lì mi sono anche sposata nel 1939. Per raggiungere la Chiesa più vicina quella di Briga Maria era necessario usare la macchina, e allora decidemmo di sposarci, comunque, a Ponte Schiavo. La Chiesa, invece, è stata costruita negli anni successivi. Io e un’altra ragazza ci siamo impegnati nella raccolta fondi poiché al tempo il prete veniva da Messina e bisogna pagarlo con 18 lire la settimana. Ricordo, in modo particolare, un prete anziano che veniva in quegli anni. Mia mamma, vedendo le sue difficoltà fisiche, gli faceva trovare, ogni volta, per pranzo un uovo e un bicchiere di vino in modo che potesse mangiare qualcosa prima di rientrare a Messina. Se potesse viaggiare indietro nel tempo rifarebbe tutto quello che ha fatto in questi cento anni? Rifarei tutto. Riandrei pure nella trasmissione “Caccia alla parola” di Mike Bongiorno, dove, dopo aver indovinato la parola in questione, ho vinto un milione. Amavo quel programma televisivo. E ancora oggi mi piace seguire quelle trasmissioni in cui c’è qualcosa da indovinare. Guardiamo ad oggi. Cosa pensa dei protagonisti della politica attuale? Oggi non c’è da dare fiducia a nessuno. Se fosse al governo cosa cambierebbe? Cambierei tutto. Cercherei, prima di ogni cosa, di dare lavoro ai giovani. Fino ad oggi hanno pensato solo a mangiarsi l’Italia. Che messaggio vuole lanciare ai giovani di oggi? Ai giovani di oggi voglio dire di essere affettuosi, ubbidienti, e di essere molto educati. Prima di salutarla vogliamo sapere un’ultima cosa: qual è il segreto per arrivare ad un simile traguardo? Io mangio sempre cose genuine. Mi piace molto la pasta in bianco, i sughi. Mangio sempre con la forchetta, non sopporto il cucchiaio. Per il resto, quando sto male evito di prendere medicinali. “I duluri come venunu si ni vannu”. Alessia Vanaria 4 Novembre 2015
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I Proff. Paola Dugo e Luigi Mo nella “Power List 2015” degli più influenti al mondo nelle S 16
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aola Dugo e Luigi Mondello, rispettivamente professori ordinari di Chimica degli Alimenti e di Chimica Analitica presso il Dipartimento di Scienze Chimiche, Biologiche, Farmaceutiche ed Ambientali dell’Università di Messina, sono entrati a far parte dell’ambitissima “The Analytical Scientist Power List 2015”. Accanto ai due docenti messinesi solo altri due italiani: il dott. Salvatore Fanali (CNR, Montelibretti, Roma) e il prof. Pier Giorgio Righetti (Politecnico di Milano). Come prevedibile dei cento scienziati selezionati a livello mondiale nel campo delle Scienze Analitiche (chimica, biologia, medicina, fisica), la stragrande maggioranza proviene dagli USA (47) e dall’Europa (40) insieme a Giappone (4), Cina (3), Australia (3), Canada (2) e Singapore (1). L’Italia con 4 presenze si consolida ai livelli di un continente quale l’Australia e l’Oceania e di grandi Paesi quali la Cina e il Canada. Significativo il contributo dell’Università di Messina che da sola rappresenta il 50% delle presenze italiane. Il traguardo consolidato dell’Ateneo Messinese, già presente nell’Edizione 2013 con il prof. Mondello, quest’anno si arricchisce
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con l’inserimento della prof. Dugo tra le sole 15 donne al mondo (di cui appena 6 europee) ad aver ottenuto questo riconoscimento. Nella lista spiccano i nomi di Koichi Tanaka (Giappone) e Kurt Wüthrich (USA), entrambi Premio Nobel in Chimica (rispettivamente per gli studi sui metodi di spettrometria di massa e sulla spettroscopia di risonanza magnetica nucleare). La selezione ha richiesto mesi di lavoro da parte di una giuria di esperti altamente qualificati, nell’ambito di un’accurata selezione di nominativi, mirata a presentare una “lista” dei 100 scienziati più influenti nel campo delle scienze analitiche, a livello mondiale. La prestigiosa rivista scientifica indipendente (che vanta 24.500 copie stampate e 70.500 digitali mensili), ha inteso così fornire il giusto riconoscimento a coloro che nel campo delle scienze analitiche, con il loro qualificato contributo in diversi settori scientifici hanno sostanzialmente contribuito al benessere dell’umanità”. L’Ateneo di Messina si colloca al pari diprestigiose Università/Istituti di Ricerca quali, ETH, Harvard, Max Planck Institute,MIT, Stanford, The Scripps Research Institute.
Ai due docenti, le congratulazioni del Rettore, prof. Pietro Navarra, per l’importantissimo traguardo raggiunto, motivo di soddisfazione per tutta la comunità accademica. WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT
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Inaugurato il Centro Medico-Umanistico “Antonio Mazzarino” Importante incontro dell’Associazione Nazionale del Fante e del Centro Europeo di studi universitari di Pace dei CO.B-GE
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Il Prof Limosani, poneva in rilievo la crisi morale ed economica della città di Messina perchè mancante di una seria politica economica con contrazione del numero di occupati nei diversi settori dell’industria e del commercio, con aumento del disagio economico e sociale, che pongono dati allarmanti
o Studio Polispecialistico diretto dal Prof Giuseppe Mobilia che presiede il Centro Medico-Umanistico “Antonio Mazzarino “ ha inaugurato i locali rinnovati dando ospitalità e avvio a due qualificate organizzazioni e precisamente alla Presidenza della Sezione Provinciale dell’Associazione Nazionale d’Arma Ric. dal Ministero della Difesa del Fante, con l’intervento della Segretaria Provinciale Dott.ssa Silvana Foti, seguito dalla Dott.ssa Criminologa e psicopedagogista Argentina San Giovanni Coordinatrice del Centro Europeo di Studi Universitari Human Reghts of Peace dei CO.B-GE Corpi Blu di soccorso Internazionale e di Pace Inspired ONU-UNESCO-OMS- Il Direttore Prof Giuseppe Mobilia rivolgeva il saluto alle personalità ospiti presentii. A rappresentare la Delegazione o dell’Associazione del Fante di Barcellona Pozzo di Gotto era quale Delegato il Conte Angelo Molino della Torre; per la Cultura nel Territorio incaricato dal Consiglio di Presidenza del “Centro Europeo” era il Prof Cosimo Inferrera. Erano presenti inoltre: il Dott. Giuseppe Previti, la giornalista Maria Teresa Prestigiacomo, Presidente dell’Accademia EuroMediterranea delle Arti; il Dott. Michelangelo Marullo, la Dott.ssa Lidia Bentivegna, Presidente del Club Incontri Europe; il Prof Giuseppe Rando, la nota poetessa Rosita Orifici Rabe, il Dott. Franco Greco, I rappresentanti dell’Associazione Polizia di Stato ( Ente morale) Sezione di Messina. Venivano letti i messaggi di saluto del Presidente del Comitato Europeo dei Giornalisti, Dott.ssa Daniela Kleszczynski e del Rettore Emerito del
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Centro Europeo di Studi Universitari di Pace Prof Don Biagio Amata già Preside dell’Università Pontificia Salesiana di Roma. Il Prof Venuti già Prorettore dell’Università della Pace della Svizzera Italiana di Lugano teneva a comunicare che il “ll Centro Europeo ” da lui presieduto, ha due progetti in fase di realizzazione sui beni culturali e il rispetto della legalità , che vedranno il coinvolgimento degli studenti delle scuole di ogni ordine e grado dei comuni della Riviera Ionica e Tirrenica. Rilevava ancora l’immediato avvio di lezioni intergenerazionali multidisciplinari, che saranno svolte da docenti a titolo di volontariato. Il Prof Domenico Venuti invitava il Prof Michele Limosani, Prorettore dell’Università degli Studi di Messina ad intervenire. Il Prof Limosani, con una ampia e interessante relazione, poneva in rilievo la crisi morale ed economica della città di Messina, in posizione marginale rispetto a Palermo e Catania, perchè mancante di una seria politica economica con contrazione del numero di occupati nei diversi settori dell’industria e del commercio, con aumento del disagio economico e sociale, che pongono dati allarmanti .sulla disoccupazione giovanile. Rilevava che, a prescindere dal corretto intervento delle Istituzioni centrali, si impone una operazione diretta, , con una nuova visione strategica di sistema, coerente con la posizione geografica baricentrica, nel Mediterraneo e con le nuove linee di indirizzo dell’Unione Europea, nella realizzazione della grande area metropolitana dello Stretto Si soffermava inoltre sulle posizioni strategiche di Gioia Tauro, con i diversi e relativi fattori commerciali, mentre poneva al centro della sua argomentazione l’importanza della conurbazione tra Messina con la sua provincia e Reggio Calabria con Villa San Giovanni , Gioia Tauro e provincia. Concludeva il Suo intervento ponendo in rilievo i vantaggi economici porti da un possibile collegamento tra le due città dello Stretto, con il continuo passaggio di beni e servizi che velocemente potrebbero transitare dal Mediterraneo verso l’Europa.
Il Prof. Venuti già Prorettore dell’Università della Pace della Svizzera Italiana di Lugano teneva a comunicare che il “ll Centro Europeo ” da lui presieduto, ha due progetti in fase di realizzazione sui beni culturali e il rispetto della legalità , che vedranno il coinvolgimento degli studenti delle scuole di ogni ordine e grado dei comuni della Riviera Ionica e Tirrenica
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Combattere il cancro “Insieme”
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ontinua la grande campagna nazionale ONCOstories promossa da Salute Donna onlus e Società Italiana di Psico-Oncologia (SIPO) con il supporto di MSD Oncology, nata con l’obiettivo di promuovere il valore curativo della comunicazione medico-paziente durante l’esperienza di malattia. Il Papardo Piemonte, punto di riferimento dell’oncologia italiana, ospita una nuova tappa del ciclo di incontri dove medici e pazienti si confrontano su tutti gli aspetti connessi al percorso di cura, inclusi problemi legati agli effetti collaterali della chemioterapia, che hanno un impatto drammatico sulla qualità di vitae che possono essere trattati con efficaci terapie di supporto. In Italia nel corso del 2014 si sono registrati oltre 430.000 nuovi casi di tumore. Si stima che almeno 2.900.000 persone nel nostro Paese convivano, al momento, con una diagnosi di malattia oncologica. I progressi nelle terapie e la maggiore tempestività e precisione della diagnosi hanno consentito un importante miglioramento della sopravvivenza globale e della qualità di vita. Tuttavia, quasi due terzi dei pazienti devono fare i conti con gli effetti collaterali, in particolare nausea e vomito, associati ai farmaci chemioterapici.
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L’Oncologia Medica del Papardo-Piemonte in prima linea per migliorare il dialogo tra medici e pazienti in prima linea per migliorare il dialogo tra medici e pazienti Siciliano per l’Ambiente A loro è rivolta l’iniziativa ONCOstories, campagna nazionale d’incontri tra esperti, pazienti con tumore e familiari, dedicata alla qualità di vita durante la chemioterapia. La sesta tappa, promossa in collaborazione con l’Associazione Siciliana Sostegno Oncologico onlus (A.S.S.O.), coordinata da Vincenzo Adamo, Professore ordinario di Oncologia dell’Università degli Studi di Messina e Direttore dell’UOC di Oncologia Medica dell’AOOR Papardo Piemonte, è stata ospitata a Messina presso il Palacultura. Una serata, presentata dal giornalista Massimiliano Cavaleri, che ha visto alternarsi talk show di approfondimento scientifico e momenti di spettacolo con il violinista Samuele Galeano, il cantante Tony Canto, l'attore Gilberto Idonea in collegamento telefonico, ma soprattutto tanti pazienti oncologici del gruppo "Nulla è come prima" trasformati in attori/attrici e modelli/modelle durante alcuni sketch e una sfilata di moda conclusiva per lanciare un messaggio di ottimismo e serenità nel percorso di cura. Ad uno di loro, Antonio Giocondo, la Targa Memorial in ricordo di Massimo Interdonato, consegnata dal figlio Nino, vicepresidente del Consiglio comunale di Messina, e dalla moglie Grazia Cannistraci Interdonato. 4 Novembre 2015
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Adoc Sicilia sanità: carne rossa cancerogena allarmismo eccessivo puntare sul made in Italy per garanzia di salute e sicurezza
“L’Oms - ribadisce Abate - non ha nient’altro che ufficializzato un’allerta relativa alla quantità di consumo, ma esistono infatti ampie prove scientifiche sui benefici del consumo di carne nell’ambito di una dieta sana”
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l responsabile Adoc Sicilia Sanità e Presidente del Comitato di Certificazione dell'Organismo di Controllo Consorzio Filiera Carni Giuseppe Abate, intervenendo sul consumo di carne rossa dopo la pubblicazione di una ricerca dell'Oms, dichiara "si è generato un allarmismo eccessivo sui rischi collegati allo sviluppo di cancerogeni". "L’Oms - ribadisce Abate - non ha nient’altro che ufficializzato un’allerta relativa alla quantità di consumo, ma esistono infatti ampie prove scientifiche sui benefici del consumo di carne nell’ambito di una dieta sana. Le recenti conclusioni cui è giunta l’Oms in merito all’effetto cancerogeno delle carni, soprattutto quelle trasformate, piuttosto che generare allarmismo incondizionato nel consumatore, dovrebbe servire come opportunità a fare chiarezza, una volta per tutte, su questo alimento così importante nella storia dell’uomo. Innanzitutto, va considerato che i risultati dell’indagine che sta avendo tanta risonanza necessitano approfondimenti prima di confermare valutazioni così nette e la sperimentazione va fatta su campione più ampio e per un tempo più lungo, non si può amplificare uno studio e demonizzare l’alimento che ha nutrito il pianeta per millenni. La dieta mediterranea, di cui la carne è protagonista, è universalmente riconosciuta come uno dei migliori esempi di alimentazione equilibrata, e come tale soddisfa attentamente non solo le esigenze nutrizionali, ma anche quelle di salute dell’individuo. Va da sé, di contro, che qualunque alimento deve essere assunto in maniera bilanciata, facendone uso, non abuso, come forse avviene in alcuni sistemi alimentari anglosassoni in cui il consumo di carne è quasi quotidiano". Va colta la precisazione importante del prof. Vincenzo Chiofalo, docente universitario del Dipartimento di Scienze Veterinarie dell'Università di Messina e
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Presidente Ricerca Consorzio Filiera Carni, che chiarisce la differenza tra differenti sistemi produttivi, da un lato, e soprattutto differenti sistemi di controllo degli stessi. "Gli strumenti - spiega Chiofalo - per garantire la salute del consumatore, sono le norme di sicurezza alimentare ed i sistemi volontari di certificazione, che rappresentano il vero e netto confine tra una alimentazione a rischio ed una sicura. Con riferimento alla rintracciabilità di filiera, ad esempio, vi sono certificazioni volontarie (rif.ISO 22005), in aggiunta a quelle cogenti, che prevedono la registrazione puntuale di tutta la storia del prodotto, dall’alimento utilizzato dall’animale, di qualità controllata, fino alla fettina di carne. Il controllo sulla filiera è riferito, inoltre, ad idonei sistemi di allevamento che tutelino il benessere animale, concetto fondamentale non solo dal punto di vista morale, quanto perché requisito fondamentale per la sanità dell’animale e dell’intero allevamento. Stesso discorso vale per le carni trasformate, l’applicazione di disciplinari tecnici controllati da Organismi di Certificazione accreditati consente di avere garanzie di processi di lavorazione delle carni molto naturali, semplici, secondo le più tradizionali tecniche di norcineria siciliana o italiana, senza l’impiego di condizioni ambientali forzate o di additivi e conservanti non sicuri, impiegando piuttosto aromi e spezie, ad esempio nella concia e stagionatura di alcuni salumi, ed officinali aromatiche patrimonio prezioso di biodiversità vegetale locale, che conferiscono al prodotto ulteriore valore aggiunto in termini di salute, dietetici e nutrizionali".
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Cerimonia di consegna della bandiera navale e l’impegno del gruppo aeronavale della Guardia di Finanza
Gan Messina con i cerimoniali del C.do Generale e l'avv. Paratore
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ell’incantevole scenario della prestigiosa Base Navale della Marina Militare posta al Comando del Capitano di Vascello S.G. Legrottaglie, si è svolta la solenne Cerimonia Militare, per la consegna della “Bandiera Navale” a due Pattugliatori Multiruolo del Corpo della Guardia di Finanza di Messina, PM 01 Monte Sperone e PM 02 Monte Cimone. Presenti all’evento, le Unità Navali destinatarie della consegna della bandiera con i relativi equipaggi, un Reparto in Armi per la Resa degli Onori ed una Rappresentanza delle Associazioni combattentistiche e d’Arma della città nonché la Bandiera d’Istituto della Scuola Nautica Guardia di Finanza di Gaeta. A rendere suggestivo il clima, la Fanfara della Legione Allievi del Corpo di Bari . Hanno ricordato il ruolo delle Fiamme Gialle negli anni ed il loro legame con Messina ed il suo stretto, nonché l’esercizio in mare delle funzioni di polizia affidate alla Guardia di Finanza per il contrasto ai traffici illeciti via mare, le Maggiori Autorità civili, militari e religiose.
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Sotto la direzione del Comandante COL. Pilota Giuseppe Minutoli e dell’intero GRUPPO AERONAVALE DI MESSINA, erano presenti all’evento il Comandante Generale della Guardia di Finanza – Gen. C.A. Saverio CAPOLUPO accompagnato dal Comandante Aeronavale Centrale di Roma – Generale di Divisione Fabrizio CUNEO e dal Comandante Operativo Aeronavale di Pomezia, Generale di Brigata Antonino IRASO -, da cui dipendono i Gruppi Aeronavali di Messina, Taranto e Cagliari ed il Gruppo Esplorazione Aeromarittima di Pomezia, deputati alla gestione delle operazioni internazionali di contrasto ai traffici illeciti in acque internazionali. Incisivo l’intervento del Comandante Generale che ha affermato come l’azione dei reparti dislocati lungo il versante meridionale del paese è fortemente orientata alla gestione dei flussi migratori diretti verso le coste nazionali, notevolmente aumentati a causa dell’instabilità socio-politica del nord-africa e del mediooriente. L’emergenza umanitaria , ha aggiunto, che investe, quoI due pattugliatori
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Ass. Nazionale Finanzieri d'Italia sez. Messina tidianamente, il paese e l’intera Europa, impone l’assunzione di gravose responsabilità: concorrere alla salvaguardia dell’incolumità dei migranti e contrastare le organizzazioni criminali che traggono dalla sofferenza altrui ingenti profitti. Le numerose operazioni di salvataggio compiute ogni giorno, che hanno consentito di sottrarre alla forza del mare migliaia di persone, tra cui molte donne e bambini, nonché l’arresto di numerosi scafisti, sono la testimonianza dell’impegno profuso dalle Fiamme Gialle. Salvataggi nel mar Mediterraneo, arresti di scafisti, operazioni di soccorso che non vedono fine, soprattutto negli ultimi mesi, ma anche contrasto ai traffici di droga e stupefacenti. E’ questo che ha anche voluto sottolineare il Generale Capolupo nel ricordare come i pattugliatori multiruolo, durante diverse operazioni in acque internazionali del Mediterraneo, hanno già portato alla cattura di 11 imbarcazioni, al sequestro di oltre 109 tonnellate di hashish ed all’arresto di 104 trafficanti. Nel suo intervento il Sindaco Renato Accorinti, ha affermato come si è tutti un popolo di migranti. Marziale e toccante l’esecuzione formale della Cerimonia, cadenzata, tra l’altro, con analoga intensità, soprattutto emotiva,
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dagli ordini impeccabilmente impartiti dal Comandante del Battaglione schierato, Tenente Colonnello Vincenzo CELLAMMARE, peraltro Comandante della Stazione Navale di Manovra alla sede, reparto che ha in forza anche altre quattro unità navali d’altura tecnologicamente performanti. I nomi assegnati alle “navi” PM 01 Monte Sperone e PM 02 Monte Cimone, è stato ricordato, dallo speaker della manifestazione, Tenente Colonnello Nicola COPPOLA – Capo Ufficio Comando del Comando Provinciale di Messina - evidenziano lo strenuo impegno del Corpo nella prima guerra mondiale, di cui ricorre il primo centenario. In particolare, rappresenta un omaggio al coraggio dimostrato dai Finanzieri del VII Battaglione per la conquista del Monte Sperone nell’aprile del 1916, e dai Finanzieri del VII Battaglione per la conquista del Monte Cimone nel luglio del 1916. Le Bandiere sono state benedette, nel corso della partecipata Cerimonia, da Mons. Tripodo . Silvana Paratore Croce Rossa
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Riceviamo e pubblichiamo
Praticare l’accoglienza con la gioia ed il sorriso
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i rivolgiamo alla nostra città di Messina, ai suoi cittadini ed alle istituzioni, noi Rover e Scolte del gruppo scout A.G.E.S.C.I. Messina 10. Scriviamo questa lettera per aprire una strada fatta di speranza e di voglia di vivere, la stessa che abbiamo avuto la fortuna di vedere nella nostra vicina città di Reggio Calabria, dove migliaia di migranti vengono accolti ad ogni sbarco da un gruppo di 20 volontari del coordinamento diocesano, che affiancano gli operatori sanitari e gli organi di polizia addetti ai controlli legali, praticando con la gioia ed il sorriso l’accoglienza. E’ stato davvero importante e costruttivo per un piccolo gruppo del nostro clan (solo i maggiorenni) poter prendere parte ad uno di questi sbarchi ed essere parte di quei 20 volontari che regalano sorrisi, carezze e tanto amore, oltre alle cose materiali che distribuiscono. Ma al di là di quello che danno loro e che abbiamo dato noi stessi, c’è una cosa fondamentale che sentiamo quasi doveroso comunicare a tutti coloro i quali definiscono queste persone come dei “disperati”, nei quattro giorni in cui siamo stati lì tra sbarchi e centri di prima accoglienza non abbiamo visto una sola persona disperata, abbiamo visto solo persone che emanavano una luce dagli occhi indescrivibile. Non sempre con il dialogo verbale riuscivamo a capirci, ma esiste un linguaggio che va da cuore a cuore e che passa attraverso gli sguardi e le espressioni. Quindi prima di ogni altra cosa vi preghiamo di non chiamarli più disperati e di mettere da parte i pregiudizi, perché la loro gratitudine per la vita,che li ha voluti salvare durante quel lunghissimo viaggio che li ha portati lontani dalle loro case, vince ogni dolore ed ogni rammarico per ciò che è passato, il voler guardare avanti è la chiave di lettura di tutte le storie che abbiamo ascoltato. La costante alla nostra domanda: “Credi ne sia valsa la pena di questo lungo viaggio, che oggi ti ha portato qui?” era la seguente: “Ormai sono qui, il passato è passato, devo guardare al presente e soprattutto al futuro.” Molti di loro hanno visto i loro familiari morire in mare e molti altri non ci sono mai arrivati su quei mezzi così precari, per moltissimi dei loro amici, fratelli,sorelle,mamme e papà il viaggio si è fermato in Libia,dove vengono fatti prigionieri e torturati finché il villaggio di appartenenza non paga un riscatto davvero impensabile per liberare il prigioniero; ed è davvero sentita la dimensione della comunità in questi luoghi, dove tutte le famiglie fanno una sorta di colletta con tutti i risparmi di una vita per poter fare andare avanti il loro “concittadino”, che quasi come un eroe un giorno tornerà in patria per sollevarli dalla povertà e dalla guerra. L’invito che noi vorremmo rivolgere prima di tutto ai cittadini di Messina è quello di non fermarsi ai pregiudizi ed alle facili verità di molti tra mass media e politici che per una manciata di voti ci riempiono la testa di assurdità e di luoghi comuni, dimenticando che magari il nonno 80 anni prima era emigrato in America in cerca di fortuna; invitiamo i cittadini a farsi una propria idea andando a toccare con mano la realtà, fermandosi anche solo per pochi minuti a parlare, a conoscerli questi ragazzi, che vediamo in giro per i semafori e a cui frettolosamente ci limitia-
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mo a dare qualche spicciolo o come spesso accade a chiudere qualunque forma di dialogo alzando il finestrino come fosse una barriera, troppo spesso è capitato addirittura di vedere gente coprirsi il naso e la bocca, come se parlandoci potremmo forse essere contagiati dalla loro vita, dalla loro umanità… Al Prefetto chiediamo invece di aprire uno spazio per i volontari nella parte degli sbarchi, che si occuperebbero semplicemente di accoglierli con attività di animazione e distribuendo loro amore e la presenza di persone di cui potersi fidare. Inoltre chiediamo all’associazionismo cittadino di collaborare liberamente con noi, manifestando la propria adesione. Per chiunque volesse rispondere mettiamo a disposizione il nostro indirizzo di posta elettronica clansherpame10@gmail.com Speriamo che la nostra testimonianza non cada nel dimenticatoio ma che piuttosto possa essere un piccolo semino nell’anima di coloro i quali leggeranno questa lettera. Concludiamo con due messaggi che sono stati per noi importanti, il primo è di Papa Francesco che ha invitato noi scout, durante l’udienza generale A.G.E.S.C.I., ad essere Costruttori di ponti e non di muri, questo è ciò che vogliamo, ma per essere costruttori di ponti abbiamo bisogno del sostegno di tutta la città; la seconda ed ultima citazione fa parte di una canzone del trio formato da Niccolò Fabi, Daniele Silvestri e Max Gazzè e vorremmo diventasse la frase guida di questa esperienza: “Da qui passeranno tutti o non passerà nessuno fino a quando c’è qualcuno, perché l’ultimo che passa vale come il primo.” Life is sweet è il titolo della canzone ( Trad. La vita è dolce) e nonostante tutto il vissuto, tutto il viaggio, esserci oggi per poterlo raccontare con uno spirito propositivo, ci fa venire voglia di dire ad alta voce che sì la vita è dura, difficile, dolorosa, ma anche incredibilmente dolce.
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Messina, 31 Ottobre 2015 - Palacultura
Lavoro e sviluppo, diritti e legalitĂ per il futuro
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econdo Cgil, Cisl e Uil, in un tale contesto e anche per l'approssimarsi della Legge di Stabilità , è urgente aprire tavoli di confronto sulle vertenze "storiche" mai risolte, che riguardano settori che non sopravvivrebbero senza un intervento finanziario, con la conseguenza inevitabile di gravissime tensioni sociali.
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foto Antonio De Felice
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varie ed eventuali di Gabriella Giannetto
Il ruolo dei Consultori Familiari
Violenza sulle donne un problema di salute pubblica
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a violenza sulle donne non è soltanto un problema che investe la sfera psicologica e sociale, ma si configura come uno dei fattori che ha gravi ricadute sulla salute pubblica. Basti ricordare che, nel mondo, la violenza rappresenta la seconda causa di morte in gravidanza, che è più frequente del diabete gestazionale o della placenta previa . Probabilmente, poi, anche depressione e disturbi del sonno, esiti che fanno seguito a più episodi di violenza, possono costituire dei fattori che rendono più vulnerabili a successivi stimoli dolorosi. Non a caso, numerosi studi evidenziano come sia possibile riconoscere una storia di abuso fisico o sessuale, in una percentuale consistente di donne (tra il 40 e il 50%) che soffrono di dolore pelvico cronico e che arrivano alla consultazione lamentando un disturbo che non correlano alla loro vita intima. Allorquando si ipotizzano storie e situazioni di abuso sessuale, è necessario che specialisti di settore, presenti nelle strutture consultoriali, si avvicinino alla vittima per aiutarla ad affrontare il suo dolore e cercare, insieme a lei, la cura più adatta.
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Il primo intervento terapeutico si basa, infatti, sull’ascolto e la comprensione di chi ha subito una violenza, sia che si tratti di un singolo episodio che di una storia più lunga. In questo senso, la cura non è solo sanitaria, ma deve prendere in considerazione gli aspetti psicologici, sociali, e medico-legali. Nell’ambito della violenza di coppia è necessario valutare le dinamiche affettive e relazionali tra i partners attraverso la consultazione di coppia, al fine di valutare in maniera approfondita la personalità dei partners. Un buon intervento passa primariamente da una corretta valutazione del problema al fine di potere individuare i possibili percorsi di aiuto. I sintomi, infatti, sono a volte talmente poco chiari o intrecciati tra loro che richiedono una valutazione multidisciplinare che non può essere affrontata da un singolo medico, pur adeguatamente preparato. Questa consapevolezza è ormai acquisita per le importanti esperienze svolte anche dai Centri di Soccorso Violenza che operano in molte città d’Italia e per il lungo lavoro che gli operatori dei consultori svolgono a livello territoriale. Prioritaria importanza assume quindi l’ascolto ed il riconoscimento dei bisogni e delle sofferenze che un sintomo può spesso segnalare. Cultura antica, spesso dimenticata, ma che oggi si impone alla coscienza ed all’operatività di Medici , Assistenti Sociali e Psicologi. Una integrazione proficua tra le diverse figure professionali, con l’associazionismo e il volontariato sociale, consente di mettere in atto tutte le azioni necessarie , azioni che, in genere, coinvolgono diversi aspetti della vita di una donna. Il lavoro integrato tra professionalità diverse, tra operatori dei servizi pubblici e volontariato locale è un obiettivo da perseguire al fine di costruire un servizio efficiente pensato per le donne. E’ dunque importante sottolineare come l’approccio con medici e Servizi Sociali assuma un ruolo fondamentale nel rapporto con la donna e che bisogna sempre fare coesistere la funzione diagnostica ed analitica con la relazione umana, che può contribuire moltissimo ad alleggerire l’impatto ed il segno che il trauma dell’abuso lascia nella donna.
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dietro le quinte di Francesco Certo
Mentre tutto scorre
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Messina manca l’acqua da settimane e la gestione istituzionale è più fallata della condotta del Fiumefreddo, a questo va aggiunta la mossa del governatore Crocetta che con una mano azzera la giunta e con l’altra stacca il biglietto per la Tunisia. Al suo ritorno, poi, la barzelletta continua. Dall’Africa aveva sbandierato la totale sinergia con il segretario regionale PD, Fausto Raciti, per poi scoprire che il primo sorpreso dalle nomine del Crocetta IV è proprio lui. Eh sì, perché non appena messo piede nuovamente a Palermo, Crocetta scioglie la riserva e presenta il suo quarto governo. Subito si scatenano gli enigmi, con tutto il fronte politico siciliano e italiano increduli. Nomi partoriti dalla mente di Crocetta, che non sembrano accontentare nessuno tanto che, a questo punto, non si foto Peppe Saya capisce per quale motivo sia arrivato l’azzeramento della precedente giunta. Provocazione o incapacità? Chissà, perché con Crocetta non si sa mai da che parte pendere, quello che si intuisce è il disagio di Raciti & co. di fronte alla nuova squadra di governo. Battuto un record, perché dopo qualche minuto la quarta giunta è già in discussione, tanto che il PD nazionale stavolta sarebbe pronto a staccare la spina al malato terminale. Nomine sgradite da tutti, ed ora il ritiro degli assessori di area DEM pare opzione concreta. Se così fosse si supererebbe il famoso punto di non ritorno, e si riaprirebbero le urne con il popolo siciliano nuovamente pronto a scegliere. Doveva essere il governo pacificatore, quello che accontentava politicamente tutti, univa sotto un’unica giunta alleati e dissidenti. Crocetta è riuscito nell’impresa di far arrabbiare tutti, forse una mossa voluta ma questo paleserebbe una grande strategia politica di Crocetta. Impossibile.
Coerenza imbarazzante
foto Peppe Saya
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uel 4 novembre di due anni fa torna protagonista fragoroso oggi. Quel giorno in cui per commemorare i caduti Accorinti scelse di sbandierare la pace, gesto naturale e incompreso da urlatori di professione. Quel giorno, però, si incrinarono i rapporti col Prefetto Trotta, unico a dover intervenire alla parata ma accompagnato dall’intervento del sindaco. Una lesa maestà sgradita, che è il punto di inizio verso la rottura dei rapporti istituzionali. Mantineo mise il carico, quel “il Prefetto più scarso di sempre” spezzò il legame portando ad una lunga serie di dispetti sulla pelle di migranti, tifosi e gestione delle emergenze. Oggi, 4 novembre di due anni dopo, Accorinti non molla e si presenta (anche se silenzioso) alla parata con la sua bandiera della pace, una coerenza che imbarazza. Non in discussione il messaggio, compreso e apprezzato due anni fa; quello che infastidisce oggi è la presunzione e la mancanza di rispetto tra chi dovrebbe avere parvenza di buoni rapporti. Trotta e Accorinti andranno avanti così, fino alla fine del mandato di uno dei due. Trotta esonera Accorinti dalla gestione dell’emergenza idrica, classificandolo come incompetente. Il sindaco, intanto, continua coi suoi ritornelli (anche nei gesti) stancanti e ripetuti.
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Avvoltoi e sfiducia
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a gestione dell’emergenza idrica da parte dell’amministrazione è passibile di reprimende continue, che potrebbero superare il kilometro di carta da compilare. Tutto questo, però, dovrebbe far riflettere e non servire come “buona scusa” per sfiduciare l’amministrazione in questo preciso momento. Soprattutto se, come sembra, si tratta dell’ennesima mossa di facciata. Piero Adamo il primo a proporla, ma la bolla di sapone esplose immediatamente, oggi torna di moda. Zuccarello, Sindoni e Scuderi vanno addirittura dal notaio per ufficializzare la decisione, arrivano anche gli uomini di Beppe Picciolo, ma i numeri restano insufficiente. Come sempre è il PD il vero ago della bilancia, il commissario Ernesto Carbone dichiara di non voler rompere con l’amministrazione ma i militanti messinesi chiedono un confronto. Ovvia la distonia, a Roma di far cadere Accorinti non se ne sente la
necessità che i cacciatori di voti sentono a Messina. Ultimo ad iscriversi al coro degli anti Accorinti è il primo nemico. Ritrova la voce persino Felice Calabrò, che non contento del fallimento elettorale si dice pronto a ricandidarsi in caso di elezioni anticipate. In quel caso si aprirebbe un nuovo dibattito: perché il PD dovrebbe affidarsi nuovamente ad un “cavallo perdente”? Non si discute l’uomo, ma le urne hanno bocciato il candidato. Bisogna arrivare a 27 consiglieri per sfiduciare il sindaco, difficile riuscirci anche in piena emergenza idrica. Peccato che invece di pensare a risolvere i problemi si pensi a come poterne approfittarne.
Sabbia e sciopero
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on c’è pace per il porto di Tremestieri. Dopo un inverno scorso passato ad aprire e chiudere la struttura, avvilita dallo scirocco e da un progetto non adeguato alla zona in cui sorge; con l’arrivo dell’autunno i problemi tornano a farsi vivi. Non appena lo scirocco sale di intensità l’insabbiamento del porto è consequenziale, anche se l’ultima mareggiata non ha portato a problemi eccessivi e risolti in poche ore. Forse l’abitudine, forse delle condizioni non così avverse. Il problema rimane, dato che comunque la struttura ha raccolto sabbia eccessiva anche in questi giorni, tanto da chiudere per alcune ore un’invasatura. Secondo problema quello dei lavoratori, i 35 della Terminal Tremestieri hanno in cantiere uno sciopero per spostare l’attenzione sulla loro posizione. La Comet ha vinto la gara d’appalto per la gestione, ad oggi non si sa se i lavoratori transiteranno nella nuova società incaricata oppure no. Pronto sciopero con occupazione, per Tremestieri il calvario continua.
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La stoica pazienza dei Messinesi
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rovare un IN questa settimana è facile quanto trovare un ago in un pagliaio. Eppure, c’è qualcosa o meglio qualcuno che vogliamo lodare. Mi rivolgo a voi, cari Messinesi, cosa non è successo questa settimana? Tutto è iniziato sabato scorso con il danno alla condotta idrica di Fiumefreddo provocato da una frana verificatasi all’altezza di Calatabiano. Da quel giorno è iniziata un’odissea, un’emergenza idrica che è durata ben dieci giorni. E per dieci giorni i Messinesi hanno pazientato nella speranza di vedere al mattino, appena svegli, il prezioso liquido scorrere dal rubinetto. Non sono rimasti, però, in passiva adorazione del rubinetto, ma si sono dati da fare, come è normale che sia, in cerca di acqua. Si sono sobbarcati file allucinanti davanti alle autobotti per scoprire poi, talvolta, che il liquido procacciatosi era salmastro e per nulla potabile. Finalmente, però, quando ci si stava rassegnando a questa realtà da Terzo mondo, domenica è ripresa l’erogazione idrica in città. Tutto sembrava essere tornato alla normalità, ma martedì nuove perdite sono state registrate nel medesimo tratto della tubatura. Non sappiamo a cosa il triste evento ci condurrà, speriamo non sia il secondo episodio di una brutta storia che sembra destinata a durare all’infinito. Non è tutto, però, da una Messina che il cielo pare voler condannare. Da sabato la città è stata colpita, infatti, anche dall’allerta meteo e copiose piogge hanno interessato tutto il territorio. Sono tornati, così, gli allagamenti consueti, le mareggiate che portano con sé la ormai quotidiana chiusura del porto di Tremestieri, e tutti quei fenomeni che conosciamo già. Come si suole dire, “piove sul bagnato”, anzi sull’asciutto che più asciutto non si può. Tristi vicissitudini che i Messinesi affrontano, ormai, con nonchalance, come se fosse tutto già scritto nel destino della città. Si arrotolano le maniche e ricominciano da dove erano rimasti. E in questo piccolo spazio vogliamo lodare, questa settimana, proprio la pazienza dei Messinesi che sembrano essere diventati stoici. Sopportano le emergenze e gli scarica-barile di responsabilità che ad esse fanno seguito con una pazienza fuori dal comune. A tutti protagonisti dei “misfatti” consigliamo, però, di non tirare troppo la corda perché… anche la pazienza dei Messinesi ha un limite.
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di Alessia Vanaria
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di Francesco Certo
“Abbiate pazienza”
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l resoconto sulla carenza dell’acqua non serve, perché stiamo vivendo tutti sulla nostra pelle il ritorno al Medioevo che Messina sta vivendo da, ormai, quasi due settimane. Altrettante ne serviranno per sciogliere la riserva e dichiarare l’emergenza finita. Insomma, non dovrebbero essere ripetuti gli errori fatti e sentiti in questi giorni. Dalla frana del primo sabato interessato, quando l’acquedotto ha ceduto e quasi nessuno ha acceso i riflettori. Mentre iniziava a scarseggiare l’affluenza nelle prime case, ecco accedersi l’attenzione in primis dei cittadini messinesi. La polemica sulle colpe, l’impasse ed i tavoli tecnici è materia di assurdo tedio. Prima il sindaco e poi il Prefetto, entrambi colpevoli di una cattiva gestione e di un fiume di parole. Se frana la montagna sopra Calatabiano, le colpe del sindaco Accorinti sono pari a zero. Poi arriva il suo turno però, perché il dissesto idrogeologico e la carenza d’acqua conseguente è un discorso, la gestione approssimativa dell’emergenza un altro. Nota a margine, il sindaco di Calatabiano interdice la zona per alcune ore e si becca critiche feroci, ma la mossa di Intilisano è necessaria per salvaguardare la vita della sua popolazione. Nota chiusa; Accorinti e la sua amministrazione agiscono come possono sulla falla, la lentezza decisionale con cui l’acqua a Messina non viene portata in maniera suppletiva è un difetto imperdonabile. A questo si aggiunge la classica faciloneria con cui tutto viene raccontato. Improvvisati comunicatori parlano di accuse in malafede all’amministrazione, la realtà dice che l’emergenza non finisce nei tempi previsti. Nel frattempo si sveglia anche il Prefetto, stranamente dopo che si muovono social network e Renzi. Declassa Accorinti e prende in mano la situazione. Arriva la nave cisterna, scene di patetismo organizzativo con 60 mila euro di acqua che zampilla dai tubi rotti; 5 milioni di liquido utile come una pozzanghera nel deserto. L’importante è apparire risolutivi, niente di tuto ciò. Sabato riprende a piovere e la montagna 36 ore dopo torna a franare, come ampiamente previsto da tutti tranne che dal Prefetto che aveva sciolto l’unità di crisi. Arriva Crocetta, “abbiate pazienza”. Questa la perla che chiude il degrado istituzionale siciliano.
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settegiorni a cura di Cristina D’Arrigo
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Quando come un coperchio Inaugurata la rassegna Atto Unico, al Teatro Savio, con “Quando come un coperchio”. Lo spettacolo si configura come una storia a due, un uomo e una donna legati da un rapporto profondo di amore e condivisione, stretti l´uno all´altra in modo consapevole.
Emergenza idrica La condotta che da Fiumefreddo porta il prezioso liquido in città è stata incerotta da una frana abbattutasi nei pressi di Calatabiano che ha lasciato a secco Messina per parecchi giorni. Comune e Prefettura si sono attivati con un Tavolo tecnico.
Il sindaco scrive ai cittadini “Cari concittadini, mi rivolgo a voi in questo momento così difficile. La città sta affrontando una delle più gravi crisi di approvvigionamento idrico degli ultimi decenni. Il Comune e le istituzioni tutte stanno profondendo il massimo sforzo per la rapida soluzione di questa situazione complessa”.
Insediato il nuovo senato accademico Si è insediato il nuovo Senato accademico, dopo le elezioni dello scorso settembre. Ne fanno adesso parte, tra gli altri, tutti i direttori dei 12 Dipartimenti, entrati in funzione dal 1º ottobre.
Il Foggia ferma l’avanzata del Messina Il Foggia gioca meglio e merita la vittoria. Due reti fermano l’avanzata del Messina che non demorde e lotta strenuamente fino alla fine. Tatticamente le squadre si equivalgono, corte e ben disegnate.
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Commemorazione dei defunti
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Nuova interruzione idrica
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La celebrazione della commemorazione dei defunti, è stata presieduta dal Vicario ad omnia, mons. Tripodo che nell’omelia, ha sottolineato l’importanza per il cristiano in questo giorno, di capire che la morte è una parte della vita e che i nostri cari sono passati alla luce ed un giorno li ritroveremo.
Non c’è pace in città. Una nuova frana ha prodotto un danno alla condotta che porta acqua alla rete idrica comunale. L’AMAM ha sospeso l’immissione di acqua e ha immediatamente inviato sul luogo i dirigenti tecnici per valutare lo stato dei fatti. 4 Novembre 2015
Circoscrizioni a cura di Alessia Vanaria
VI CIRCOSCRIZIONE
Pericoli alla pubblica incolumità riviera nord
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l consigliere della VI circoscrizione Mario Biancuzzo ci segnala che nel villaggio ACQUALADRONE, la strada che collega il villaggio con la strada statale 113/dir è invasa di pietre e detriti. Una grossa pietra stava centrando una macchina in transito staccatasi dal costone. Il consigliere ha immediatamente allertato la Protezione civile perché fosse liberata la careggiata. Ha accertato, inoltre, che le acque meteoriche che provengono dalla strada statale 113/dir si riversano sulla strada che collega Acqualdrone con la strada statale 113/dir. creando problemi di pubblica incolumità. La frana propagatasi il 1 marzo 2011 presenta sempre maggiori segni di instabilità e sicuramente i residenti resteranno isolati. Il progetto è pronto, i soldi ci sono, è stata fatta la gara di appalto, ma i lavori non vengono eseguiti. Nel Villaggio SAN SABA, i residenti di contrada Mella sono, ancora una volta, isolati. La protezione civile è intervenuta prontamente ma bisogna realizzare delle opere per fare vivere i cittadini serenamente. Nel Villaggio RODIA, i residenti di Contrada Grancabella sono isolati ed anche i residenti di Contrada Puccino. Premesso ciò, Biancuzzo chiede alla Protezione Civile di inviare un mezzo meccanico per eliminare il pietrame sulla strada per il villaggio Acqualadrone per consentire ai cittadini di poter raggiungere le proprie abitazioni e viceversa. Naturalmente interventi ad estendere a San saba e Rodia. All’ANAS di voler eliminare l’acqua piovana che si riversa sulla strada comunale per Acqualdrone, proveniente dalla strada statale 113/dir. Bisogna eliminare la terra nei cunettoni e far defluire le acque nel torrente.
AMMINISTRAZIONE COMUNALE
Libero Gioveni chiede il recupero lezioni per gli studenti
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on era mai accaduto, a memoria d´uomo, che specie in un tempo così ristretto di poco più di 1 mese e mezzo dall´avvio del corrente anno scolastico, gli studenti messinesi di ogni ordine e grado, perdessero così tanti giorni di lezione! Fra i giorni di allerta meteo con codice rosso e, soprattutto, i giorni di emergenza idrica che hanno messo in ginocchio la nostra città, in così poco tempo abbiamo potuto registrare e sommare, credo, ben 7 o 8 giorni di totale assenza dalle lezioni! Sarebbe forse opportuno, quindi, che in qualche modo i tanti giorni di lezione persi venissero in qualche modo, almeno in parte, recuperati dagli alunni, specie in quelle scuole (e sono la maggior parte) in cui viene praticata la classica “settimana corta“ (dal lunedì al venerdì)! Sarebbe il caso di investire l´Ufficio Scolastico Provinciale di Messina per chiedere di far recuperare, ove possibile, nelle giornate del sabato tutte o parte delle lezioni perse da alunni e studenti per le note cause di forza maggiore.
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EMERGENZA IDRICA
Il Sindaco Accorinti Informa la Cittadinanza
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l sindaco, Renato Accorinti, ha diramato un avviso per informare la cittadinanza che, a seguito dell’ulteriore frana verificatasi nel territorio di Calatabiano ai danni della condotta di Fiumefreddo, si è avuta un’improvvisa interruzione dell’erogazione idrica. Pertanto, come comunicato dall’AMAM, vi sarà una distribuzione razionata delle risorse idriche provenienti dall’Acquedotto Santissima, dall’erogazione ridotta dell’Alcantara e dei pozzi cittadini. L’AMAM comunica, in particolare, in base alla proiezione e sulla scorta di precedenti situazioni emergenziali e di simulazioni, che le zone che potrebbero subire maggiori disagi sono CEP, MINISSALE, ANNUNZIATA ALTA (ctr Citola e ctr Sorba), CASTANEA, GIOSTRA (Villa Lina, Santa Chiara, Villaggio Svizzero), SAN LICANDRO (zona alta), GIAMPILIERI SUPERIORE, MILI SAN MARCO, TORRENTE TRAPANI (zona alta) ZAFFERIA (ctr. Macchia), SANTA LUCIA SOPRA CONTESSE (zona alta), OSPEDALE PAPARDO, ISTITUTO ORTOPEDICO SCALABRINO, MASSE (San Giorgio, Santa Lucia, San Nicola), FARO SUPERIORE (Luvarazzi, Torre Faro, Ganzirri). Per i casi di particolare emergenza che interessano persone anziane e disabili non assistite, può essere contattato, dalle ore 7 alle 24, il numero telefonico 0907724410 o inviato un fax al numero 090694888 (specificando nome, cognome, indirizzo, recapito telefonico e motivo della richiesta) o una mail all’indirizzo autoparco@comune.messina.it . 4 Novembre 2015
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città a cura di Marilena Faranda foto Peppe Saya
Emergenza idrica
Tavolo in prefettura: Crocetta promette fondi
Chiusura scuole
Precisazione dell’assessore Panarello
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n merito alle preoccupazioni espresse da più parti riguardo la chiusura delle scuole a seguito delle ordinanze sindacali relative all'emergenza idrica e all'allerta meteo, l'assessore alla Pubblica Istruzione, Patrizia Panarello, precisa che: “L'adozione di ordinanze di chiusura delle sedi scolastiche è conseguenza di eventi imprevedibili e straordinari come le calamità naturali, e ciò fa salva la validità dell'anno scolastico anche qualora si scendesse al di sotto del limite dei 200 giorni di lezione, così come recita l'art. 74 del D. Leg. 16 aprile 1994 n. 297 e successiva nota del MIUR n. 1000 del 22/2/2012. Resta inteso che saranno le istituzioni scolastiche, in piena autonomia, a valutare l'eventuale necessità di recuperare anche parzialmente i giorni di lezione non effettuati. Nella valutazione entreranno due fattori fondamentali: la necessità di conseguire gli obiettivi specifici di apprendimento dei curricula e il rilevamento di elementi adeguati per la valutazione da parte degli insegnanti degli apprendimenti e del comportamento degli studenti”.
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seguito della nuova ondata di maltempo la collina di Calatabiano, dentro il quale è allocato la conduttura dell’acqua, è tornata a franare e si è formata una nuova falla che ha fatto fuoriuscire l’acqua, pertanto è stato convocato un tavolo in Prefettura. Veniamo da più di una settimana di grossa sofferenza, ha introdotto il prefetto Trotta, nella conferenza stampa a chiusura del Tavolo in Prefettura. A seguito dell'incontro è stato deciso di fare un coordinamento tecnico che lavorerà a Calatabiano, per risolvere la situazione di dissesto idrogeologico. E' stato deciso di potenziare la portata del bypass per una portata di 50l /sec. C'è la voglia di pianificare tutto per bene, continua, il presidente della Regione Crocetta, in modo da evitare le criticità che ci sono state l'altra volta. La riunione è stata utile per capire le criticità strutturali che ci sono. Si è pensato, inoltre, di comprare dei serbatoi per alcuni quartieri e per le scuole, per far fronte meglio alle emergenze
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che si possono verificare, aumentando anche la potenza delle autocisterne. Noi stiamo mettendo in rete 600 litri di acqua, 300 dal bypass, 200 dalla valvola di non ritorno, 100 dalla nave cisterna a giorni alterni. Spero, che l'AMAM, però, voglia intervenire presto per cambiare la struttura, noi siamo disposti ad intervenire anche con fondi regionali, perché l'anno prossimo non vogliamo ritrovarci di nuovo con l'emergenza Messina. Dobbiamo ritornare alla vegetazione che è la destinazione naturale del territorio di Calabiano, non permetteremo che si costruisca oltre. Si potrà superare bene questa emergenza dei quindici giorni con la collaborazione dei cittadini. Dobbiamo collaborare tutti, afferma il Sindaco, anche il cittadino che deve risparmiare l'acqua, come dovrebbe farlo ogni giorno, perché l'acqua è un bene comune, voglio ricordarlo e nessuno deve specularci. Sono problemi infrastrutturali sia nell'ordinario che nell'emergenza. 4 Novembre 2015
Forze Armate
Edilizia Scolastica
Commemorazione dei 101 anni dalla I° guerra mondiale
Lavori di manutenzione
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n occasione della ricorrenza del 4 novembre, anniversario dei centouno anni dall’inizio della prima guerra mondiale, il primo cittadino messinese, Renato Accorinti, ha rivolto un appello a tutti i sindaci per invitarli ad un momento di riflessione sulla guerra e sulla via del disarmo. “Centouno anni trascorsi in cui l’umanità – scrive Accorinti - ha conosciuto il flagello di due guerre mondiali, che hanno portato indicibili afflizioni all’umanità, e di tante altre guerre, molte delle quali ancora in corso. L’esperienza della guerra ha ferito in modo indelebile la coscienza collettiva. Ma,
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dagli abissi del profondo dolore e cordoglio, gli uomini hanno recuperato il senso dell’appartenenza ad un’unica famiglia umana e si sono riuniti insieme per tracciare un nuovo percorso per il popolo della terra; e superando differenze culturali, politiche e religiose hanno consegnato ai posteri la speranza della pace".
Edilizia residenziale
Trasporto ferroviario
Finanziati 5 progetti comunali
Emblema del declino siciliano
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on decreto dell'assessore regionale alle infrastrutture sono stati ammessi al finanziamento i progetti presentati dal Comune di Messina nell'ambito degli interventi previsti dalla legge n.80/2014. E' quanto assicurato dall'assessore comunale alle Politiche della Casa, Sebastiano Pino, che ha sottolineato che: "L'avviso dell'Assessorato regionale era stato pubblicato il 17 luglio scorso, con un termine per la scadenza delle domande di ammissione al
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egli uffici del dipartimento Manutenzione Immobili Comunali Servizio Edilizia Scolastica di Palazzo Zanca, sono stati appaltati i lavori di manutenzione degli impianti elettrici, termici e di climatizzazione dei plessi scolastici e degli immobili comunali e quelli di manutenzione straordinaria dei plessi scolastici comunali. La prima gara è stata aggiudicata alla C.S. Impianti s.n.c. di Messina, per la seconda gara, aggiudicataria dell'appalto, è stata la Edil Sicula soc. coop. di Brolo. I partecipanti sono stati nove.
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finanziamento fissato al 5 settembre. Grazie al loro impegno del dipartimento siamo riusciti ad ottenere il finanziamento di 5 progetti per un totale di 3 milioni 505 mila euro che consentirà di recuperare 14 nuovi alloggi e di ristrutturare 144 alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica.
i è tenuto, all’Hotel Sant’Elia un incontro promosso dal sindacato Or.S.A. sul tema “Trasporto ferroviario emblema del declino siciliano”, presenti il Segretario regionale Mariano Massaro, il segretario Orsa trasporti Michele Barresi, il segretario regionale di Orsa Ferrovie Giuseppe Terranova, la deputata regionale del M5S, Valentina Zafarana.
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Messina - 4 Novembre 2015 - Piazza Unione Europea
Omaggio alle Forze Armate foto Peppe Saya
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Provincia a cura di Marilena Faranda
Osservatorio Regionale Siciliano per l’Ambiente
La Città Metropolitana sensibilizza le s
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al 2 novembre al 6 novembre p.v, Palazzo dei Leoni è la location della tappa messinese delle mostre itineranti su “Energia per noi” ed “Energia che cambia il clima”, curate dal funzionario dott. Carmelo Rasconà. Queste due mostre didattiche, che fanno parte della campagna di formazione, informazione e sensibilizzazione , realizzata dall’Osservatorio Regionale Siciliano per l’Ambiente nell’ambito del progetto RESET promosso dal Dipartimento Energia della Regione Siciliana, stanno toccando tutti i capoluoghi siciliani: sono partite il 5 ottobre 2015 da Agrigento e concluderanno il loro percorso il 4 dicembre c.a. a Trapani. Questa campagna di sensibilizzazione rivolta agli alunni di scuola primaria e secondaria di primo e secondo grado, ha per tematiche: il corretto uso dell’energia e delle fonti rinnovabili, alternative e pulite. La mostra “L’Energia che cambia il clima”, destinata ad allievi delle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado, punterà ad illustrare il cambiamento climatico, cosa è, come agisce, come sta trasformando il nostro terri-
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scuole Messinesi all’ ”Energia Verde” torio e le nostre abitudini di consumo. A latere delle due mostre, è previsto un piccolo spazio in cui i partecipanti potranno sperimentare direttamente i processi di creazione e trasformazione dell’energia. Il programma degli appuntamenti prevede in contemporanea anche corsi di aggiornamento per docenti sul risparmio energetico ed energie da fonti rinnovabili che avranno come obiettivo l’approfondimento di tecniche e metodi di programmazione di percorsi di educazione ambientale nel settore energetico. In particolare, i corsi saranno articolati in due moduli: il primo verte su “Energie rinnovabili e non rinnovabili: le fonti, i consumi, gli sprechi”, mentre il secondo svilupperà un approfondimento su “La qualità ambientale degli edifici”. Ciascun corso avrà la durata di 20 ore (5 incontri da 4 ore) ed è destinato a 40 insegnanti. Per maggiori informazioni telefonare allo: 091 5074864-fax: 0915640864 oppure inviare un’email al seguente indirizzo:scuole@reset.sicilia.it 4 Novembre 2015
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Sicilia a cura di Dario Buonfiglio
Alcuni partiti non si riconoscono cambierĂ qualche assessore des 52
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o e probabilmente il governatore signato 4 Novembre 2015
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E´ nato il Crocetta quater
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Mariella Lo Bello Vicepresidente, Assessore per le attività produttive (indicata dal Presidente) Nata ad Agrigento nel settembre del ’56 inizia il suo impegno in Cgil, dove viene eletta nel direttivo provinciale di Palermo assumendo poi la carica di segretaria provinciale di categoria del sindacato ad Agrigento.
Antonello Cracolici Assessore per l´agricoltura, sviluppo rurale e della pesca mediterranea - ( indicato dal PD) Nato a Palermo nel 1962, aderendo ai movimenti per la pace e contro la mafia, è stato leader della Fgci di Palermo, comunale, segretario regionale dei Ds. Attualmente è capogruppo del Partito democratico all’Ars.
Alessandro Baccei Assessore per l´economia – PD Nato a Massa nel 1965. Dal 4/11/2014 è Assessore regionale per l’economia.
Carlo Vermiglio Assessore per i beni culturali e l´identità siciliana- NcD Nato a Catania nel 1981. Ricercatore confermato a decorrere dall'1/7/2011 in Economia Aziendale Presso l'Università Mediterranea Di Reggio Calabria.
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Giovanni Pistorio Assessore per le infrastrutture e la mobilità – Udc Nato a Catania nel 1960, impegnato nella Democrazia Cristiana, aderisce al progetto del Centro Cristiano Democratico (CCD) con il quale viene eletto all'Assemblea Regionale Siciliana nel 2001.
Gianluca Miccichè Assessore per la famiglia, politiche sociali e lavoro –Udc Nato a Caltanissetta nel 1976. Aderisce nel 2012 all’ UDC partito nel quale ha deciso di cominciare una nuova avventura con la candidatura alle elezioni regionali.
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Maurizio Croce Assessore per il territorio e ambiente - Sicilia futura Nato nel 1971 a Messina. Dal dicembre 2010 al dicembre 2013, è stato commissario straordinario delegato dalla presidenza del Consiglio dei Ministri per gli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico nelle Regioni Sicilia e Puglia.
Cleo Li Calzi Assessore per il turismo, sport e spettacolo (Presidente) Nata a Palermo nel 1965. Dal 4/11/2014 è Assessore Regionale turismo, sport e spettacolo.
Baldo Gucciardi Assessore per la salute – PD Nato a Salemi nel 1957. Eletto deputato regionale nel 2008 nella lista del Pd, ha ottenuto nel Collegio di Trapani 7.431 voti di preferenza. Attualmente ricopre la carica di deputato questore dell’Ars ed è componente delle commissioni Affari istituzionali e Verifica dei poteri.
Antonio Fiumefreddo Assessore delle autonomie locali e funzione pubblica -PD Fiumefreddo era già stato nominato assessore da Crocetta appena un anno fa ma non è mai entrato in giunta in seguito a una polemica sul Teatro Bellini di Catania.
Vania Contrafatto Assessore per l´energia e i servizi di pubblica utilità – PD Nata nel 1971. in magistratura dal 1999, Vania si occupa da 13 anni di indagini sulla criminalità economica alla Procura di Palermo.
Bruno Marziano Assessore per l´istruzione e la formazione professionale- PD Nato a Noto nel 1952. Dal 1975 al 1988 dirigente provinciale del PCI. Ha ricoperto diversi incarichi specifici nell'area dello sviluppo economico e dello sviluppo industriale.
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Acqua: Gela come Messina
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uasi 1.500 persone, in due giorni, hanno firmato la petizione online, dal titolo "Acqua: Gela come Messina", lanciata sul web, da quattro giovani professionisti gelesi, e indirizzata al presidente della Repubblica, Mattarella, al capo del governo, Matteo Renzi, al governatore della Sicilia, Rosario Crocetta, al prefetto di Caltanissetta, Maria Teresa Cucinotta e alla cittĂ .
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I promotori dell'iniziativa denunciano che "l'acqua viene erogata ogni due-tre giorni, durante le ore notturne, gialla e a volte non potabile per presenza di colibatteri". "L'emergenza idrica a Gela, sesta città della Sicilia - scrivono - è perenne". "A fronte della tempestiva e più che legittima mobilitazione per il disagio idrico di Messina fanno appello i promotori della petizione - Chiediamo agli organi competenti di utilizzare la stessa attenzione e la stessa celerità anche nei confronti di Gela", dove, "un contratto di fornitura trentennale ha reso tutti i cittadini schiavi della società erogatrice, che non fornisce un servizio continuo e richiede il pagamento massimo del canone".
foto Peppe Saya 4 Novembre 2015
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Cultura
“Antonello e la cultura de
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enerdì 23 ottobre 2015, nell’affollata Aula dell’Accademia Peloritana dei Pericolanti si sono aperti i lavori del Convegno Internazionale di Studi “Antonello e la cultura del Rinascimento in Sicilia”. Dopo i saluti del Direttore del Dipartimento di Scienze Politiche e Giuridiche dell’Università di Messina Giovanni Moschella, il coordinatore scientifico del convegno, Salvatore Bottari, ha letto la suggestiva prolusione di Giuseppe Giarrizzo, accademico dei Lincei e professore emerito dell’Università di Catania. I lavori sono proseguiti toccando molteplici aspetti della Sicilia e dello scenario mediterraneo tra XV e XVI secolo. Mirella Mafrici, dell’Università di Salerno, ha parlato dell’offensiva turca verso il Mediterraneo dalla caduta di Costantinopoli (1453) alla battaglia di Lepanto (1571); Bottari si è soffermato sui rapporti culturali e commerciali tra Sicilia, Mediterraneo e Nord-Europa; Giuseppe Restifo, ordinario di Storia Moderna nell’Università di Messina, ha affrontato la questione della ripresa demografica di Messina dopo i contraccolpi della peste nera del 1347; la studiosa napoletana Maria Sirago ha trattato il tema della pirateria barbaresca. Per
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el Rinascimento in Sicilia” il grande afflusso di pubblico, nel pomeriggio i lavori sono ripresi nella più ampia Aula Magna dell’Università di Messina con la dottissima dissertazione di Andrea Romano sulla cultura giuridica, per proseguire con la trattazione della cultura letteraria affrontata dalle relazioni di Alessandra Tramontana dell’Università di Messina e di Delphine Montoliu dell’Università di Tolosa, e della cultura scientifica, di cui si è occupato il presidente della Società Messinese di Storia Patria Rosario Moscheo. Vari aspetti della società siciliana tra Quattro e Cinquecento sono stati toccati da studiosi dell’ateneo peloritano: Daniela Novarese ha parlato delle corporazioni di mestiere, Maria Antonella Cocchiara della condizione giuridica e sociale della donna nell’età di Antonello, Giovan Giuseppe Mellusi delle confraternite, Carmela Maria Rugolo dell’organizzazione del lavoro, Giuseppe Campagna della comunità ebraica di Messina mentre sull’area dello Stretto e sui rapporti tra Sicilia e Calabia si è soffermata Elisa Vermiglio, dell’Università per Stranieri di Reggio Calabria “Dante Alighieri”. Sabato 24 ottobre il convegno è entrato nel vivo affrontando l’opera di Antonello da Messina 4 Novembre 2015
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con la magistrale relazione di una delle più autorevoli storiche dell’arte americane, la professoressa Bette Talvacchia, direttore dell’Istituto di Storia dell’Arte dell’Università del Kentucky. E’ stata poi la volta di Gervase Rosser dell’Università di Oxford che ha discusso del retaggio di Roberto Longhi sull’intepretazione della personalità artistica di Antonello mentre gli studiosi messinesi Teresa Pugliatti, Giampaolo Chillè e Daniela Pistorino si sono soffermati su singoli aspetti dell’opera del grande artista. Nella sessione finale Marco Rosario Nobile dell’Università di Palermo ha trattato dell’architettura siciliana quattrocentesca, Grazia Musolino della Soprintendenza di Messina ha parlato dei Mosaici del Duomo di Messina, mentre Alessandra Migliorato e Donatella Spagnolo, entrambe funzionarie del Museo Regionale, si sono soffermate rispettivamente sullo scultore Domenico Gagini e sul pittore Salvo d’Antonio. Nel trarre le conclusioni, il Professor Bottari ha sottolineato come il convegno abbia messo in luce la vivacità della cultura e della società siciliana nel Quattrocento ed ha ribadito come la prima formazione di Antonello deve essere avvenuta a Messina dove giungevano quadri dalle Fiandre e dove emergevano già i primi fermenti di una nuova sensibilità artistica, per poi proseguire a Napoli e a Venezia. Nel pomeriggio, nella splendida cornice del Palazzo del Monte di Pietà, lo stesso Bottari e Gioacchino Barbera, direttore del Museo Regionale di Palazzo Abatellis di Palermo, hanno presentato il libro “Around Antonello da Messina: Reintegrating Quattrocento Culture” , a cura di Bette Talvacchia e di Michael W. Kwakkelstein, direttore dell’Istituto Universitario Olandese di Storia dell’Arte di Firenze. Ha coordinato i lavori Milena Romeo dell’Associazione Antonello da Messina.
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Spettacoli
Cabaret tra divertimento e t
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ella Berlino dei primi anni Trenta è ambientata la storia che è al centro del musical “Cabaret” andato in scena al Teatro Vittorio Emanuele dal 29 ottobre all’1 novembre. Un musical che, come si addice al genere, intrattiene al meglio il pubblico, divertendolo ma spingendolo, al contempo, a riflettere su tematiche non di poco conto. Un duplice obiettivo che raggiunge raccontando storie diverse che si intrecciano su un palco caratterizzato da una scenografia povera ma estremamente funzionale. Linea di demarcazione tra due realtà è, infatti, un semplice telone che divide due spazi fisici dotati anche di un valore
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triste realtà Il musical di Saverio Marconi in scena al Teatro Vittorio Emanuele 4 Novembre 2015
simbolico. Dietro il telone si cela il mondo della vita reale, davanti, invece, quello di “cabaret”. Quest’ultimo è il luogo della superficialità per eccellenza, il luogo in cui, come sottolinea più volte il Maestro di Cerimonie interpretato da Giampiero Ingrassia, i problemi non esistono perché tutta la vita si consuma tra le pareti di quel locale. Eppure, per quanto ci si voglia illudere, la realtà esterna è ben diversa e ben presto tutti i personaggi saranno costretti a rendersene conto. Tutte le loro vite ruotano intorno al Kit Kat Club, locale di bassa lega dove ciò che conta è solo il divertimento, per lo più a sfondo sessuale, e alla pensione dell’affittacamere Fräulein Schneider. Seppure la vita scorra tranquilla in tali ambienti, all’esterno si sta affermando il partito nazista con le sue ideologie che porteranno ad un cambiamento epocale. L’amore, ad esempio, d’ora in poi, non sarà più un sentimento libero: una donna tedesca, come sperimenterà sulla sua pelle Fräulein Schneider interpretata da Altea Russo, non può sposare un ebreo. In questo mondo triste dove parlare di libertà diventa sempre più un paradosso si inserisce anche la storia d’amore tra Cliff Bradshaw e la stella del Kit Kat Sally Bowles, interpretata da una straordinaria Giulia Ottonello. Due personaggi che, come tutti gli altri, saranno chiamati a svegliarsi dal “torpore” per guardare in faccia la realtà. Una trama ben strutturata che prende corpo, però, dalla metà del primo tempo. La prima parte dello spettacolo, infatti, è caratterizza da una volgarità eccessiva e, talvolta, assolutamente gratuita che vuole mettere in evidenza quale sia la vita che i personaggi conducono all’interno del Kit Kat Club. Tante le allusioni alla sfera sessuale più o meno esplicite ma, senza dubbio, fuori luogo poiché lo spettatore si rende conto, sin dai brevi accenni iniziali, che quello è il mondo della lascivia. In questo regno della lussuria ma anche della decadenza, indicata già metaforicamente dal logo luminoso “cabaret” che cade sin dal principio e rimane appeso ad un filo, girato di 90 � fino alla fine dello spettacolo, a far da padrone è uno straordinario Maestro di Cerimonie, un fantastico Giampiero Ingrassia. Quest’ultimo, capace di dominare la scena come pochi artisti sono in grado di fare, si muove con eleganza e in modo istrionico interpreta canzoni che fanno sorridere ma anche WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT
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riflettere come Money Money e Life is a cabaret. Peccato che un grande attore come Ingrassia si sia trovato di fronte un Teatro Vittorio Emanuele che non mostra, sicuramente, il suo volto migliore. La platea, così come gli altri settori, risulta ancora oggi un cantiere aperto con sedie di vario genere inserite al fine di garantire, come giusto che sia, un cospicuo numero di posti a sedere. Nonostante tutto, però, come erano soliti cantare i Queen: The show must go on. Questo principio sembra farlo proprio sulla scena anche il Maestro di Cerimonie che, sebbene si renda conto che tutto sta cambiando, continua a recitare il suo ruolo come se il pericolo nazista non fosse in grado di intaccare la vita di quella piccola realtà. E con la stessa nonchalance ed eleganza con cui ha presentato sempre saluta il suo pubblico per l’ultima volta quando sta per andare incontro alla deportazione. Quest’ultima è rappresentata sulla scena da una scatola all’interno della quale diversi personaggi si trovano fianco a fianco a vivere questo viaggio senza ritorno. Un espediente azzeccato usato al termine di un musical che lascia l’amaro in bocca al suo pubblico, ma lo esorta a riflettere su ciò che è stato e, soprattutto, a non dimenticare mai queste tristi pagine di storia. Alessia Vanaria
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Il “contrabbasso parlante” in un mirabile inno alla musica
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Lelio Giannetto alla Sala Laudamo per la stagione concertistica 2015/2016 della Filarmonica Laudamo
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n concerto estremamente originale quello di Lelio Giannetto tenutosi giovedì 29 ottobre alla Sala Laudamo nell’ambito della stagione concertistica 2015/2016 della Filarmonica Laudamo. Un concerto fuori dal comune, una performance che possiamo definire extra moenia in quanto si colloca oltre le mura di quel recinto immaginario in cui talvolta, erroneamente o volontariamente, si è soliti rinchiudere la musica. Quest’ultima è generata dalla medesima commistura di note che in passato ha dato vita alle composizioni dei grandi come Bach, Beethoven, eppure ha ancora oggi molte emozioni nuove da regalare al suo pubblico. Gli strumenti hanno, infatti, una notevole forza comunicativa ma essa è, però, direttamente proporzionale alla capacità dell’artista di saperne sfruttare tutte le potenzialità, anche le più nascoste e inusuali. E Lelio Giannetto, uno dei personaggi più prorompenti e creativi della cultura siciliana, ha dimostrato di essere maestro da tale punto di vista, riuscendo ad accostare al meglio sulla scena linguaggi artistici diversi ma riservando sempre un posto d’onore alla musica e soprattutto al suo contrabbasso. Un contrabbasso magico che Giannetto ha mostrato di dominare come pochi sanno fare in campo musicale, cogliendone le potenzialità più nascoste e rendendole punto di forza della propria arte. Ha suonato lo strumento in questione oltre che nella maniera usuale 4 Novembre 2015
anche bendato, esercitando delle piccole percussioni nella parte anteriore e posteriore, fino ad arrivare addirittura a nascondersi dietro di esso lasciando visibili solo le mani che continuavano a scorrere magistralmente lungo quelle corde. Tutti ingredienti eccezionali di una performance in grado di spaziare da esecuzioni di musiche composte in senso tradizionale dallo stesso Giannetto o da musicisti come John Cage, Sting, Marcella Bella, Lucio Battisti a quelle create hinc et nunc grazie al rapporto di immediatezza istaurato con il pubblico presente in sala. Quest’ultimo è stato coinvolto sin dall’inizio nello spettacolo, è stato chiamato a diventarne parte attiva e non semplice e passivo spettatore. Giannetto, infatti, non ha dato prova solo del suo virtuosismo musicale ma è stato in grado di rompere il muro dell’illusione scenica sia a livello spaziale suonando in platea alcuni brani insieme ad Alessandro Librio al violino e Eva Geraci al flauto, sia destando continuamente l’attenzione del pubblico mediante l’arma dell’ironia. Sagace e originale, ad esempio, l’espediente della conferenza usato per presentare i vari brani. La conferenza delle parole vuote, del nonsense, strutturata in tal modo per lasciare spazio al linguaggio non verbale più comunicativo di tutti: il linguaggio del suono. Un qualcosa di semplice ma di estremamente vero “come il respiro della madre notte che sta per partorire l’aurora. È un rito eterno senza tempo. Una vibrazione invisibile che tutti, però potrebbero ascoltare. È la natura del respiro del tempo-madre- del tempo. Un’onda infinita. Un solo suono”. Un messaggio significativo anima di un concerto che non poteva che avere come unico protagonista il contrabasso. Un contrabbasso “parlante”, capace da solo di dominare la scena, senza lasciare spazio, per la grande parte della performance, ad altri strumenti, senza lasciare spazio nemmeno al musicista che finisce per annullarsi nascondendosi dietro la sua mole. Tutto diventa secondario e accessorio rispetto a questa straordinaria fonte di suono, rispetto alla musica che deve rimanere sempre al centro dell’attenzione, nonostante sulla scena si attui un’azione fatta di linguaggi artistici molto diversi tra loro. Un inno alla musica, dunque, “suonato” da un contrabasso che ci ha regalato quel quid in più, quel quid in più di una musica che va fuori dagli schemi ma che è capace di regalare emozioni non meno forti ed intense delle grandi composizioni del passato. Alessia Vanaria
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La corazzata Potemkin a cura di Francesco Certo
Muccino chi? Solitamente non ci occupiamo di cronaca in questa nostra rubrica. Osserviamo e parliamo in libertà di cinema senza vincoli di spazio e tempo. Anche ricorrenze e date ci interessano pochissimo. Nei giorni del ricordo di Pier Paolo Pasolini non avremmo voluto cavalcare, banalmente, l'onda della retroguardia. In soccorso è arrivato tale Gabriele Muccino, ci dicono regista. Scherzi a parte, già in passato avevamo riflettuto sulla figura del regista più sopravvalutato del mondo occidentale, che sposando Accorsi aveva dato vita al peggio possibile da imprimere su pellicola. Adesso Muccino sale in cattedra e, dal suo pulpito di mediocrità, attacca lo stile pasoliniano accusato di pochezza e di impoverito il cinema. In questa circostanza rimaniamo interdetti, o non abbiamo compreso l'ironia o Muccino non conosce la storia del cinema. Tralasciando che la "Medea" di PPP rimane una perla del cinema europeo; l'errore nelle parole del padre di "capolavori" come far recitare Martina Stella, è quello di non aver compreso che Pasolini di fare il maestro di cinema non ne aveva nessuna voglia, e che l'imputazione mucciniana è in realtà la vera forza del cinema pasoliniano. L’accusa più pesante di Muccino, sicuramente, è quella di definire Pasolini l’uomo che ha aperto le porte ad una sfilza di registi “amatoriali” che hanno ucciso lo stile e il cinema italiano. Verità o banalità? Impossibile dire che Muccino sbagli in toto, però non si può certo etichettare Pasolini come l’uomo che ha dato inizio alla fine. Lo stile di Pasolini era di Pasolini, unico e solo nonché buono per la sua visione di cinema. Sarebbe troppo forzato mettere Pasolini nel ruolo di precursore di un cinema improvvisato, quando quell’improvvisazione che Muccino denuncia era il vero stile pasoliniano. Una ricerca volontaria di uscire dal coro, chiaro che Pasolini non fosse un regista in senso classico ma far ricadere su di lui certe colpe pare eccessivo. Come se noi oggi dicessimo che tutti quei film da sonno, con una trama scontata già dai primi secondi e pregni di attori che, al massimo, potrebbero recitare nelle sagre di paese fossero il frutto del successo immeritato dello stesso Muccino. Un regista senza alcun nuovo talento, tecnicamente preparato ma con una visione banale del cinema. I suoi lavori rimangono nella mente per la pochezza del cinema moderno.
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da Beethoven a Kurt Cobain a cura di Francesco Certo
CURIOSITà Che personaggio è Madonna? Una provocatrice senza arte, figlia della sua grande capacità di stupire o c’è del talento dietro la maschera? Troppe domande difficili, perché Madonna deve essere entrambe le cose. O almeno, così è stato fino ad un certo punto del percorso della cantante italo-americana. Dai tempi di “Like a virgin” ad oggi l’artista è mutata comprendendo tempi e costumi. Stupiva con fisicità erotica quando questo era tabù, fino a riporre questa maschera quando, in un’epoca diversa, questo non avrebbe fatto più rumore. Madonna è inseguita dal rumore che provoca, mai uguale a se stessa o ripetitiva nel voler fare spettacolo. La critica si è divisa per anni, perché lo show superava la musica senza capire che erano facce della stessa medaglia. Non si diventa la “regina del pop” solo per un vestito discinto di troppo; Madonna è sempre stata interprete emozionale e perfetta della sua musica. Se dal vivo lasciava spazio all’arte visiva, in studio la sua voce si esaltava al punto di renderla la migliore interprete vivente, consapevole della forza e dei suoi limiti. Sua grande forza quest’ultima, perché l’artista migliore è l’artista che non crede di esserlo. Nessuno straripare con la voce, provare ad imitare o snaturare sarebbe servito a poco. La cosa più difficile di Madonna è stata essere Madonna. Rimanere credibile quando il successo è diventato devozione adorante, tanto da trasformarla in artista a tutto tondo. Se in “Evita” l’interpretazione rimane nei canoni della sufficienza, il suo cammino di attrice è la rappresentazione vivente che non tutti possono tutto, nemmeno Madonna. Musicalmente ispirata, esteticamente creativa e amante di Marylin Monroe e di quello stile unico. La sua “Material girl” è un omaggio a lei, un attacco al mondo che plastifica la donna. Durare nei secoli dei secoli non è semplice, ma c’è uno switch nella musica di Madonna. Il 1998, il successo di “Evita” è alle spalle, la sua musica deve maturare: esce “Ray of light”. Settimo album della carriera di Madonna, che spacca il panorama musicale col primo singolo “Frozen”. Subito un’ondata di successo che raccoglie le nuove generazioni, tanto da diventare la prima pietra del “nuovo” pubblico di Madonna. Un’artista nuova, capace di mixare all’interno dello stesso lavoro una molteplicità di sonorità e testi. Pop alla base, poi alternative rock con techno dance sui bassi a spaccare la forma e la struttura. Una contaminazione generale, che rende l’album diverso dal resto della discografia passata e futura. Una Madonna ante e post “Ray of light”; che matura e sperimenta per crescere e non mantenere, ma rilanciare in maniera immortale la sua immagine d’artista.
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Ray of light - Madonna 4 Novembre 2015
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parole in blu a cura di Alessia Vanaria
CURIOSITà Il rappresentante tipico del Decadentismo inglese fu l’irlandese Oscar Wilde, nato a Dublino il 16 ottobre 1854. Eccentrico, bizzarro, elegante, raffinato con le sue pose conquistò Londra e il successo letterario, scrivendo poesie, drammi, commedie, favole, racconti, saggi e tenendo conferenze in patria e all’estero. Separatosi dalla moglie, la sua relazione con un lord inglese lo portò in tribunale, dove fu condannato per gross indecency, espressione con cui era definita l’omosessualità dalla legge penale, a due anni di lavori forzati. Un’esistenza movimentata, dunque, durante la quale predicò l’estetismo e diede vita al personaggio del dandy. Quest’ultimo è l’eccentrico che si diverte a stupire e a colpire l’attenzione del pubblico, con gli atteggiamenti, con il modo di vestire e di vivere, con i gesti provocatori. Esibisce la propria “diversità” e mentre ne fa spettacolo cerca di imporla e di servirsene come trampolino per il successo. Si diverte, quindi, a scandalizzare e a provocare, ma in realtà vuole il riconoscimento e il plauso del pubblico. Una figura ambigua che esprime al meglio il destino dell’artista in una società che mercifica l’arte e in cui si è costretti a fare propaganda a sé stessi per vendere i propri prodotti. Il dandy vive in diversi romanzi di Wilde, come ad esempio, nel suo capolavoro Il ritratto di Dorian Gray. Qui l’autore mostra di aver assimilato le idee di un altro esteta, Des Esseintes, il protagonista di Controcorrente di Huysmans, e le dichiara apertamente nelle pagine di prefazione. Dorian Gray, per obbedire solo al piacere e al gusto del bello, non rispetta le comuni leggi morali, e non esita di fronte al vizio e al delitto. Per sortilegio Dorian ottiene che un suo ritratto, opera del pittore Basil Hallward, porti tutti i segni dell’età che passa e dei vizi che lo deturpano, mentre nella vita reale egli resta, nell’aspetto, sempre giovane e bello. Quando Hallward gli rimprovera la vita vergognosa, egli lo uccide. A questo punto il ritratto, con i tratti spaventevoli del volto e il sangue sulle mani, diventa un terribile atto d’accusa per Dorian, che lo squarcia a coltellate. È lui, però, a cadere morto: il ritratto torna a mostrare le fattezze di Dorian giovane e bello, mentre a terra resta un vecchio rugoso e disgustoso. L’arte, insomma, trionfa sempre sulle brutture della vita. Questo il messaggio cardine di un capolavoro della letteratura inglese che si configura come una vera e propria celebrazione della bellezza. Una “professione di fede” che Wilde tende a perseguire nell’arco della propria esistenza, sia attraverso la sua produzione artistica che per mezzo della sua condotta decisamente anti-vittoriana e anti-conformista, sprezzante del buonsenso e dei canoni della morale borghese. La vita per Wilde è un’opera d’arte ben riuscita e, pertanto, egli opta per il rovesciamento del principio secondo cui è l’arte che imita la vita, trasformandolo nel presupposto per il quale è la vita ad imitare l’arte. Tra le altre opere di Oscar Wilde ricordiamo Il fantasma di Canterville, che vede una famiglia trasferitasi in Inghilterra fare i conti con lo spirito di un uomo malvagio che si aggira per la loro nuova casa; La ballata del carcere di Reading; La duchessa di Padova; Un marito ideale; Il principe felice e altri racconti. Questo grande esponente della letteratura inglese morì a Parigi nel 1900.
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Dalle ombre irreali della notte torna a noi la vita reale che conosciamo. Dobbiamo riprenderla da dove l'avevamo lasciata, e in noi si insinua il senso terribile di un'energia che deve continuare nello stesso monotono circolo di abitudini stereotipate; o magari il desiderio violento che una mattina i nostri occhi possano aprirsi su un mondo che nell'oscurità è stato rimodellato per il nostro piacere, in cui le cose si diano nuove forme e colori, siano diverse o abbiano altri segreti, un mondo in cui il passato abbia poca o nessuna importanza, o comunque sopravviva in forme ignare di obblighi o rimpianti, avendo il ricordo della gioia la sua amarezza, e quello del piacere la sua pena.
Oscar
Le cose vere della vita non si studiano né si imparano, ma si incontrano.
Wilde
La Bellezza è l'unica cosa contro cui la forza del tempo sia vana. Le filosofie si disgregano come la sabbia, le credenze si succedono l'una sull'altra, ma ciò che è bello è una gioia per tutte le stagioni, ed un possesso per tutta l'eternità.
Dublino, 16 ottobre 1854 Parigi, 30 novembre 1900 4 Novembre 2015
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RE sano
Mangia
a cura di Mimmo Saccà
Vitamina D aiuta il cuore e migliora la forma fisica
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’elisir di lunga vita non è stato ancora trovato. Ma tante importanti ricerche stanno portando nuovi farmaci e tante informazioni che prima erano a molti sconosciute. Un dato importantissimo è emerso da un ultimo studio che è stato svolto in Gran Bretagna è stato quello sulla vitamina D che sembra che sia in grado di riuscire a scongiurare gravi patologie cardiache e a sconfiggere lo stress. Nel Regno Unito il 20% degli abitanti ha durante l’inverno una forte carenza di vitamina D. In estate invece il valore cambia di molto solo il 10% degli abitanti non ha nell’organismo vitamina D a sufficienza, Particolarmente colpite sono le persone di colore che hanno una carenza di vitamina D molto accentuata. La mancanza di vitamina D nel nostro organismo può provocare problemi molto seri di salute dal diabete ad una pressione alta. Un gruppo di ricercatori ha studiato gli effetti della vitamina D sul nostro organismo, i risultati sono stati sorprendenti. Gli studiosi scozzesi della Queen Margaret University di Edimburgo hanno appurato che la vitamina D ha delle capacità incredibili come quella di diminuire la pressione sanguigna ed inoltre consentire che il fisico dell’uomo produca migliori prestazioni. Per i test i ricercatori del Regno Unito si sono serviti di alcuni pazienti a cui hanno somministrato regolarmente la vitamina D. I pazienti, grazie alla vitamina D, hanno sopportato con minor fatica orari di lavoro più lunghi del solito. I test, inoltre, hanno dimostrato che la pressio-
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ne del sangue delle persone che avevano assunto la vitamina D era notevolmente inferiore a quella di altre persone alle quali non era stata somministrata l’importante vitamina. Secondo i ricercatori del Regno Unito sono parecchie le persone che in tutto il pianeta hanno dei problemi perché non riescono ad assumere la quantità necessaria al nostro corpo di vitamina D. Raquel Revuelta Iniesta, una delle ricercatrici che ha condotto lo studio, ha così commentato i risultati della ricerca: “Il nostro studio pilota suggerisce che l’assunzione di supplementi di vitamina D può migliorare la salute del nostro cuore, abbassare la pressione del sangue e mantenerci più in forma.” Emad Al-Dujaili, uno degli studiosi che ha partecipato alle ricerche, ha riferito al convegno che: “La carenza di vitamina D è una sindrome silenzioso legato alla insulino-resistenza, diabete, artrite reumatoide, e a un più alto rischio di sviluppare alcuni tumori. Il nostro studio offre delle prove utili ad affrontare questi problemi di salute largamente diffusi”. 4 Novembre 2015
Mangia
RE sano
La ricetta Strisce di pollo alla melagrana Ingredienti per 4 persone • • • • • • •
720 gr di petto di Pollo 700 gr di Melagrana (circa 2 intere) 60 gr di Farina tipo 00 60 gr di Olio extravergine di oliva Pepe nero macinato q.b. Sale q.b. 100 gr di Insalata mista
4 Novembre 2015
PREPARAZIONE Per preparare le strisce di pollo alla melagrana iniziate dalla pulizia del petto di pollo. Eliminate il grasso ed i tendini, apritelo a metà ed asportate anche l'osso centrale e la cartilagine. Dividetelo ora in due parti. Tagliate ciascuna parte in lunghe striscioline della larghezza di mezzo centimetro che potete riporre in una ciotola. Tagliate i melograni a metà e sbucciateli, sgranando i chicchi. Abbiate cura di eliminare le parti gialle e le bucce perché molto amare. Tenete da parte i chicchi di mezza melagrana per la decorazione finale. Versate i chicchi di melagrana in un passaverdure e raccoglietene il succo in una ciotolina. Lasciate una piccola parte di succo per sfumare il pollo in cottura ed il restante trasferitelo nella ciotola con le strisce di pollo affinché questo possa macerare. Coprite la ciotola con pellicola alimentare trasparente e lasciate marinare per almeno 40 minuti in frigorifero. Trascorso il tempo fatelo scolare in un colino a maglie strette. Poi trasferitelo in un vassoio foderato con carta assorbente e tamponatelo con carta da cucina. In una padella antiaderente scaldate l'olio; intanto infarinate accuratamente il pollo e versatelo nella padella con l'olio scaldato. Fatelo scottare a fiamma vivace 2-3 minuti. Poi aggiungete il succo di melagrana che avete tenuto da parte e lasciate sfumare. Spegnete il fuoco e unite i chicchi di melagrana interi. Infine prendete un piatto e disponete un letto di insalatina mista precedentemente lavata e ben asciugata sui cui potete adagiare le striscioline di pollo. Le strisce di pollo alla melagrana sono ora pronte per essere gustate.
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n째 218 anno XIII - 27 Ottobre 2015
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