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r.g. Salvatore Forestieri
n째 148 anno XII - 6 Febbraio 2014
il Cittadino
Trasporto integrato cittadino
La marcia del bruco
Asterisco di Lillo Zaffino
Il bruco e la f
Alla fine degli anni novanta teva come integrare i v
no nell’area urbana m
In quel periodo, si stavano nel 2003) che si poteva in Messina. Il progetto ha registrato ris che individuavano nel siste sta adeguata alla domanda Trenitalia aveva predispost ste di collegamento tra la risposta dagli utenti non fine di rendere remunerat numero delle corse. I fruitori del servizio, tenuto cont hanno stimato diseconomico il sistema di trasporti, dec Oggi, la proposta tende ad affievolire le criticità emers lificante su cui si poggia il nuovo progetto è quello di un non gravare sull’utenza, rendendo il servizio maggiorm La speranza, soprattutto, è quella che la marcia de
la che volteggia sul nulla.
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farfalla
a, del secolo scorso, risale l’epoca nella quale si discu-
vari vettori di trasporto pubblico che operamessinese.
completando i lavori della tranvia (entrata in esercizio ntegrare con il raddoppio ferroviario tra Giampilieri e
sultati non sempre coerenti con le premesse
ema integrato del trasporto rotaia - gomma - una rispoa di mobilità extraurbana. o un’offerta di trasporto in grado di soddisfare le richieperiferia e il centro urbano messinese. Nel tempo la è stata in linea con le aspettative delle F.S. che, al tive i servizi predisposti, ha ridefinito al ribasso il o delle spese da affrontare per gli spostamenti in città, cretando l’insuccesso del programma predisposto. e, fornendo un rivoluzionano servizio. L’elemento quan biglietto integrato ed a basso costo, così da mente accessibile.
l bruco non si trasformi in un volo di farfal-
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Primo Piano a cura di Marilena Faranda
A colloquio con Gaetano Cacciola, assessore mobilità, viabilità e trasporti
“Un utile collettore per la città” foto Peppe Saya
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ssessore, dopo l'isola pedonale, quello della Metroferrovia, è un altro intervento che sciocca la viabilità messinese? Quello della Metroferrovia speriamo aiuti a fare venire molti cittadini senza auto, anche quelli che vengono dalla zona sud. Faremo, quindi, in modo che la Metroferrovia diventi un collettore di tutti in particolare di quelli dei villaggi sud e che sia coerente con le esigenze, specialmente con gli orari richiesti, soprattutto, dagli studenti e dai pendolari. Stiamo cercando insieme ad FS di fare un biglietto integrato in maniera tale che partendo dai villaggi si possa raggiungere la Metroferrovia e, quindi, la stazione e materialmente altre zone della città con un unico biglietto. Pertanto, in questo modo, si ha la possibilità di non arrivare con mezzo proprio e, quindi, di snellire ulteriormente il traffico cittadino. Già un progetto di questo tipo c'era stato ed è fallito, perché questa volta pensa che riesca ad andare in porto? Cercheremo, innanzitutto, di fare in modo tale che gli orari siano quelli effettivamente richiesti e che soprattutto l'ATM dia un supporto, attraverso i propri mezzi, tra i villaggi e le stazioni della Metroferrovia. Non sia, quindi, un'esperienza singola, ma sia integrata con il TPL, ovvero il trasporto pubblico locale. L'ATM una società già in crisi crede che possa sostenere anche questo servizio? La crisi nasce se non ci sono servizi e c'è troppo personale. La situazione si risolve soprattutto mettendo nuovi servizi e dobbiamo mettere anche nuovi mezzi e su questo ci stiamo lavorando, anche cercando di acquistare nuovi mezzi perfino usati, purché si aumentino i mezzi. Quali saranno i temi dell'incontro di venerdì? Saranno quelli di stabilire dal punto di vista tecnico come fare il biglietto integrato e anche stabilire un po' gli orari dei vari periodi dell'anno. Presumibilmente partiremo ad aprile ed avremo da aprile a giugno ancora un orario, soprattutto, dedicato agli studenti pendolari e lo stesso lo avremo poi da settembre a dicembre, mentre nel periodo estivo ci saranno meno corse, perché, come dicevo, e più dedicato agli studenti ed ai pendolari. WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT
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Incontro a Palazzo Zanca, parola d'ordine: sinergia
Obiettivo ripartire e migliorare di Francesco Certo
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rimi passi verso la ripartenza del servizio “Metroferrovia”, si è svolto lunedì 3 febbraio l’incontro a Palazzo Zanca tra l’ATM, l’amministrazione e le Ferrovie dello Stato. Il servizio, ormai fermo da mesi, ha costituito un’importante mezzo per i tanti pendolari della città, e proprio a loro che la nuova idea si propone. Piano annuale, che ripartirà entro la fine di aprile con una novità vantaggiosa e gradita, quella del biglietto unico e integrato, che permetterà all’utenza di utilizzare il tagliando sia sulla “Metroferrovia” sia sui mezzi pubblici urbani, tram e bus, così da collegare l’intera città ad un costo non elevato e conveniente alla cittadinanza. Per rendere accessibile il piano è previsto un aumento sostanzioso delle corse, che foto Peppe Saya
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dovrebbero stabilizzarsi a 20, con treni in partenza da Giampilieri ogni 40 minuti. A questi treni vanno integrati i collegamenti cittadini, per cui la sinergia con ATM diventa essenziale, dovranno essere i mezzi della municipalizzata a rendere totalmente utile il servizio di Trenitalia, così da garantire ai cittadini una convenienza reale e non monca, l’arrivo nelle varie stazioni intermedie non dovrà essere un naufragio per i cittadini, che non dovranno attendere infiniti minuti per raggiungere la loro meta finale. I costi per lo svolgimento di questo nuovo piano sarebbero garantiti direttamente dalla Regione Sicilia, come previsto dal piano di contributo regionale su base chilometrica garantito alle Ferrovie dalla Regione stessa. Primo incontro quindi che fan ben sperare, con l’obiettivo di migliorare notevolmente un servizio gradito alla cittadinanza ma abbandonato da troppo tempo, un secondo incontro è previsto il 7 febbraio con lo scopo di stabilire orari e costi del servizio. Se tutto andrà come previsto toccherà ai cittadini far la loro parte e non “dimenticare” questa alternativa di mobilità sostenibile, possibilità che si sposa naturalmente col nuovo piano viario intrapreso da Palazzo Zanca, fatto di aree pedonali e piste ciclabili, con lo scopo di una città più vivibile e meno inquinata.
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A colloquio con Michele Barresi, segretario provinciale Orsa Trasporti
“Dobbiamo fidelizzare il cliente, il compito non sarà facile ma la continuità del servizio deve essere un’arma da sfruttare” a cura di Francesco Certo
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iparte, nelle intenzioni, il servizio “Metroferrovia”, quali sono le posizioni della vostra sigla sindacale e quali anticipazioni può darci sui prossimi incontri, decisivi per l’attuazione del servizio? E’ previsto per venerdì un incontro tra l’amministrazione comunale e Trenitalia che servirà a chiarire i costi del servizio, i costi dell’utente in particolare. Il servizio era già attivo durante l’amministrazione Buzzanca, ma il percorso intrapreso naufragò ben presto, le 8 corse previste all’epoca si estinsero, subendo fortemente la mancanza di collaborazione che non portò né ad un’integrazione tariffaria né ad un servizio integrativo, a pettine come si dice in gergo, di mezzi pubblici, tali da rendere appetibile l’utilizzo della Metroferrovia. Obiettivo di questi incontri è capire la fattibilità di un’operazione sinergica tra tutte le parti, così da non far partire l’ennesimo progetto destinato a fallire in breve tempo, aggiungo che Trenitalia stessa ha posto come vincolo per partecipare a questo progetto che siano chiare e subito attivi tutti i servizi integrativi. Noi un nostro studio all’amministrazione lo abbiamo proposto, è chiaro che il punto cruciale è quello del biglietto integrato valido sia sulla Metroferrovia sia sui mezzi pubblici, ovviamente il costo dello stesso deve essere non eccessivo ed alla portata reale dell’utenza, gli attuali 6,20 Euro necessari per usufruire dei due servizi non sono proponibili, bisogna almeno dimezzare il costo del tagliando giornaliero, e non superare i 2 Euro per il biglietto a tempo, questi costi, secondo noi, basterebbero per garantire anche a Trenitalia un rientro importante di spesa, in quanto siamo certi che l’utenza probabile proveniente dalla zona sud della città possa essere elevata, chiaramente sempre che il servizio pubblico di autobus garantisca loro la possibilità di non perdere le coincidenze con le corse in partenza dalle varie stazioni. Diventa quindi obbligatorio rivedere il piano di corse previsto ed il numero di mezzi presenti, in caso contrario le 10 corse pronosticate, in partenza da Giampilieri ogni 40 minuti, si trasformerebbero ben presto in treni fantasma, non popolati ed inutili, cosa che Trenitalia non accetterebbe e non accetterà, ribadisco, senza una sinergia reale e concreta il servizio non ripartirà. Voglio sottolineare il grande impegno che stanno producendo sia l’assessorato regionale ai trasporti, sia l’amministrazione comunale, entrambi credono molto in questa soluzione, ma voglio ribadirlo e sottolinearlo ancora che l’integrazione tariffaria è vitale, perché lo spauracchio dei treni vuoti è elevato e significherebbe un costo per FS non sostenibile, in questo
Diventa quindi obbligatorio rivedere il piano di corse previsto ed il numero di mezzi presenti, in caso contrario le 10 corse pronosticate, in partenza da Giampilieri ogni 40 minuti, si trasformerebbero ben presto in treni fantasma, non popolati ed inutili, cosa che Trenitalia non accetterebbe e non accetterà, ribadisco, senza una sinergia reale e concreta il servizio non ripartirà.
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La mia idea è quella di allargare, in futuro chiaramente, l’integrazione tariffaria anche al traghettamento, perché anche quello fa parte della routine dei cittadini, e dar loro la possibilità di muoversi da un villaggio della zona sud a Reggio Calabria con un solo biglietto che valga per più mezzi che lo portino comodamente a destinazione credo sia un passo in avanti di cui questa città ha bisogno. 10
momento senza contratto di servizio da parte della Regione questo progetto partirà in prova, perché non dico debba stare a mercato perché è difficilissimo che possa reggersi solo con le tariffe pagate dagli utenti, ma sicuramente se dovessero ripresentarsi le percentuali di utenza del passato il costo per Trenitalia sarebbe oltre che eccessivo, inutile. Il nostro scopo è dare un servizio reale alla città, non ci interessa poter dire: “i treni li abbiamo messi se non li usate sono fatti vostri”, non c’è interesse a passare per gli unici bravi, bisogna lavorare d’intesa, migliorando tutti, perché se è vero che il servizio pubblico cittadino non si sposava col servizio di Metroferrovia, gli stessi treni non erano dal punto di vista orario, accessibili a tutti, soprattutto a studenti e lavoratori pendolari, che sono la maggioranza dei viaggiatori. Non sarà facile riuscire ad incastrare corse ed orari, noi abbiamo presentato un nostro piano soprattutto legato agli orari di punta delle ore mattutine e del primo pomeriggio, quelli insomma degli studenti, che si muovono in massa dalla zona sud verso gli istituti cittadini che sono ormai presenti su tutto il territorio locale. Questa è un’opzione che deve essere vincente, soprattutto per una città che sta puntando sulla grande pedonalizzazione del centro città, avere alternative reali e funzionali al traffico su gomma è essenziale, e riuscire a convincere i cittadini ad abbandonare i mezzi privati e viaggiare comodamente senza lunghe attese, ad un costo ragionevole è una sfida da vincere. E per farlo c’è bisogno di idee e soluzioni, sempre con lo scopo di non esasperare l’utente. La voglia di partire seriamente c’è, adesso tocca lavorare all’unisono e non mancare nelle proprie responsabilità, ed aggiungo, si parla tanto di area metropolitana dello Stretto, la mia idea è quella di allargare, in futuro chiaramente, l’integrazione tariffaria anche al traghettamento, perché anche quello fa parte della routine dei cittadini, e dar loro la possibilità di muoversi da un villaggio della zona sud a Reggio Calabria con un solo biglietto che valga per più mezzi che lo portino comodamente a destinazione credo sia un passo in avanti di cui questa città ha bisogno. Ovvio che questo è un’evoluzione successiva, prima partiamo con le cose “semplici”, integrazione tariffaria, tabella oraria consona alle esigenze degli utenti e servizio a pettine di bus e tram che si incastri perfettamente alle corse dei treni della Metroferrovia. Sinergia è la parola d’ordine, ma l’ATM allo stato attuale può garantire il supporto richiesto?
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Al momento è chiaro che i mezzi in uso siano insufficienti, ci concentriamo sempre sulla zona sud perché la partenza della Metroferrovia avviene dalla stazione di Giampilieri, ed in quelle zone sia la quantità che le tabelle orarie vanno riviste. Ovvio che non possiamo chiedere ad ATM uno sforzo sopra le sue forze, sappiamo e siamo consci del numero risicato di mezzi a disposizione ma siamo altrettanto consapevoli che per garantire la giusta attuazione del servizio, ATM dovrà fornire tra gli 80 e 90 bus e almeno 8 tram, in caso contrario sarà impossibile mantenere le previsioni. Ripeto, l’obiettivo è il servizio per l’utente, e senza uno spiegamento di forze importante non garantiremmo ai cittadini la possibilità di compiere il percorso, ad esempio Giampilieri-Annunziata, in un tempo consono e sopportabile. Le attese non devono essere estenuanti, più di uno studio ci ha rivelato che 7 minuti è il tempo massimo che l’utente più paziente sopporta in attesa del mezzo pubblico, dopo di che o rinuncia o il suo atteggiamento verso il servizio muta, e questo mutamento porta ad una sola conseguenza, l’abbandono del servizio, e questo è un rischio che non possiamo permetterci di correre, in primo luogo per i costi che supportano questo progetto. Cosa state approntando per rendere il meno dispendioso possibile il servizio? Ci riferiamo alla possibilità di sottoscrivere abbonamenti annuali, semestrali o soluzioni di questo genere. Tante le idee, anche prendendo spunto da quello che funziona nelle altre città, quindi la possibilità di abbonamenti eterogenei è la base. Si andrà dal semestrale, al trimestrale, il mensile ed altre soluzioni, come i biglietti lavorativi validi dal lunedì al venerdì, ed altre alternative simili, sempre nell’ottica di convincere l’utente ad utilizzare il servizio. Il costo è nodale, in caso contrario sarà impossibile, non possiamo davvero pensare che ragazzi delle scuole o universitari possano sobbarcarsi spese salatissime e giornaliere. Reperire queste risorse sarà vitale, deve essere un servizio che arrivi ad autoprodursi, il contratto di servizio regionale non è più una soluzione obbligata e per cui le aziende devono fatturare per continuare, se l’ATM non sarà in grado di garantire il servizio a pettine e brutto dirlo ma Trenitalia come si è presentata si ritirerà dal progetto, con la stessa velocità e fermezza. Ribadisco che si partirà ma non si può fallire, non un’altra volta. Dobbiamo fidelizzare il cliente, il compito non sarà facile ma la continuità del servizio deve essere un’arma da sfruttare.
Al momento è chiaro che i mezzi in uso siano insufficienti, ci concentriamo sempre sulla zona sud perché la partenza della Metroferrovia avviene dalla stazione di Giampilieri, ed in quelle zone sia la quantità che le tabelle orarie vanno riviste.
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immagine di Michele Giunta
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Sommario
24-33
Attualità
36-37 Dietro le quinte
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Settegiorni
numero 148 anno XI 6 Febbraio 2014
46-49 Sicilia
54-59 Cultura
60-67 Spettacoli
Cronaca della settimana
40-43
Città Cronache urbane
44-45 Provincia News dal territorio
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72-73 Mangiare Sano
il Cittadino Direttore editoriale: Lillo Zaffino Direttore responsabile: Carmelo Arena Vicedirettori: Tiziana Zaffino, Gabriella Giannetto Coordinamento Maria Cristina Rocchetti, Giuseppe Zaffino Redazione Enza Di Vita, Letizia Frisone, Marilena Faranda Collaboratori Cristina D’Arrigo, Dario Buonfiglio, Gino Morabito, Antonio Grasso, Francesco Certo, Marina Pagano Rubriche Enzo Caruso, Michele Giunta, Ignazio Rao, Mimmo Saccà Art Director Salvatore Forestieri Ricerca fotografica Peppe Saya, Orazio D'Arrigo, Antonio De Felice, Gianmarco Vetrano, Mattia Florena Pubblicità contatti: 3473640274 e-mail: info@ilcittadinodimessina.it Amministrazione Mario De Marco, Giuseppe Pagano e Franco Rossellini Web master sito Fabio Lombardo Il Cittadino digitale sarà pubblicato sul giornale on line e inviato gratuitamente ai lettori direttamente nella posta elettronica e sarà condiviso in rete attraverso Facebook
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Annunci utili a cura di Pippo Previti
Il Ministero dello Sviluppo Economico ha previsto la concessione e l’erogazione di agevolazioni in favore dei programmi di investimento finalizzati al perseguimento di specifici obiettivi di innovazione, miglioramento competitivo e tutela ambientale nelle regioni Calabria, Campania, Puglia e Sicilia. Possono beneficiare delle agevolazioni le imprese che, alla data di presentazione della domanda, siano regolarmente costituite da almeno due anni ed iscritte nel Registro delle imprese; se si tratta di imprese di servizi, essere costituite sotto forma di società. I programmi di investimento devono essere finalizzati allo svolgimento delle seguenti attività economiche, con alcune singole esclusione previste dal decreto: a) attività manifatturiere di cui alla sezione C della classificazione delle attività economiche ATECO 2007; b) produzione e distribuzione di energia elettrica e di calore di cui alla sezione D della classificazione ATECO; c) attività di servizi. E’ possibile realizzare una nuova unità produttiva ovvero l’ampliamento o la diversificazione della produzione in nuovi prodotti aggiuntivi o il cambiamento fondamentale del processo di produzione complessivo di un’unità produttiva esistente. I programmi ammissibili alle agevolazioni devono prevedere la realizzazione di investimenti innovativi, ossia l’acquisizione di immobilizzazioni materiali e immateriali tecnologicamente avanzate in grado di aumentare il livello di efficienza o di flessibilità nello svolgimento dell’attività economica oggetto del programma di investimento, valutabile in termini di riduzione dei costi, aumento del livello qualitativo dei prodotti e/o dei processi, aumento della capacità produttiva, introdu-
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zione di nuovi prodotti e/o servizi, riduzione dell’impatto ambientale e miglioramento delle condizioni di sicurezza sul lavoro. Investimento ammissibile non inferiore a euro 200.000,00 e non superiore euro 3.000.000,00. L’agevolazione consiste in una sovvenzione rimborsabile per una percentuale nominale delle spese ammissibili complessive pari al 75%. La stessa deve essere parzialmente restituita dall’impresa beneficiaria per una percentuale articolata, in relazione alla dimensione dell’impresa beneficiaria, come segue: a) per le imprese di piccola dimensione 70% della sovvenzione; b) per le imprese di media dimensione 80% della sovvenzione; c) per le imprese di grande dimensione 90% della sovvenzione. La parte della sovvenzione da restituire è rimborsata, senza interessi, in un periodo della durata massima di 7 anni. La parte della sovvenzione che non deve essere restituita dall’impresa beneficiaria è concessa a titolo di contributo in conto impianti. I soggetti beneficiari devono garantire la copertura finanziaria del programma di investimento apportando un contributo finanziario, attraverso risorse proprie ovvero mediante finanziamento esterno, in una forma priva di qualsiasi tipo di sostegno pubblico, pari al 25% delle spese ammissibili complessive. Le risorse finanziarie disponibili ammontano a euro 150.000.000,00. Le domande di agevolazione possono essere presentate a partire dalle ore 10 del 27 febbraio 2014 (valutazione a sportello fino ad esaurimento delle risorse disponili).
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Programma attività 2012/2013 L’inserimento nei vari gruppi è libero e può avvenire dopo un contatto con la nostra Associazione ai numeri: 328/1022286 – 090/631761 o tramite mail al seguente indirizzo: pertedonnaonlus@alice.it Gruppi di auto-aiuto e training autogeno per sostegno psicologico conduce la dott.ssa Grazia Taca c/o sede operativa dell’Associazione (via Appennini, ex scuola materna, Villa LinaMessina) Venerdì dalle ore 16.00 alle ore 17.30 ( incontri individuali su richiesta). Percorsi di tecniche yoga conduce la dott.ssa Domenica Luciano c/o il consultorio di via del Vespro-Messina Lunedì dalle ore 16.15 alle ore 17.30 c/o lo studio “yoga” della dott.ssa Domenica Luciano via Comunale Sperone, Fortuna Residence pal. X – Messina Mercoledì dalle ore 19.00 alle ore 20.15 Pilates matwwork conduce la dott.ssa Maria Ansaldo Lunedì dalle ore 17.30 alle ore 18.30 Meditazione conduce il prof. re Marcello Aragona Lunedì dalle ore 18.30 alle ore 19.30 c/o Aragona (camp.1002) Viale della Libertà is.481, n°41 pal. Palano-Messina. Prestazioni di linfodrenaggio manuale per il trattamento del Linfedema del braccio operato Dott.ssa Jessica Messina c/o studio: Via S. Ermanno n°1 Provinciale-Messina (per le prenotazioni telefonare a cell. 328/1022286). Centro estetico per le donne in trattamento chemioterapico e banca delle parrucche In corso di realizzazione. Campagna di prevenzione Visite senologiche gratuite date da stabilirsi secondo la disponibilità della L.I.L.T. sez. di Messina c/o Villa Salus. Si ricorda alle socie di raccogliere più adesioni possibili al fine di favorire una prevenzione più capillare sul territorio. Il Presidente Grazia Di Blasi
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"Puoi sostenere L'Associazione" Per te donna onlus, che : offre sostegno psicologico alle donne operate di tumore (in partucolare al seno), organizza giornate di visite gratuite per la prevenzione per una diagnosi precoce, organizza delle attivitĂ per il benessere psicofisico delle donne , destinando il tuo 5x1000. Firma la dichiarazione dei redditi nello spazio dedicato al "sostegno delle organizzazioni non lucrative di utilitĂ sociale"... ed inserisci il C.F. 97 059 660 833. E' semplice non ti costa nulla ma per l'Associazione ha un grandissimo valore. Visita il nostro sito : wwwpertedonnaonlus.it" WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT
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Palazzo Zanca - 6 Febbraio 2014
Si è riunita la V commissione consiliare sui rifiuti con presidenza Rita Daniele Ialacqua, il commissario liquidatore di MessinAmbiente Arman Trimboli, per chiarire approfondire la situazione MessinAmbiente.
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La Paglia alla presenza dell'assessore all'ambiente ed ai rifiuti, ndo Di Maria e l'ex commissario liquidatore dell'ATO ME3 Michele foto Peppe Saya
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Attualità
Traffico crocieristico Ancora un anno record nel porto di Messina
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l 2013 infatti si è chiuso con 501.316 passeggeri, facendo registrare in termini di crocieristi il massimo storico dello scalo peloritano, guidato dal Presidente De Simone, con un incremento del 14,5% rispetto all’anno precedente. Ancora più evidente la crescita (+27,8%) del numero dei passeggeri in imbarco per un totale di 18.880 persone. Con 228 navi appartenenti a oltre 30 compagnie internazionali la crescita degli approdi è stata invece del 22%; in particolare 54 gli scali della MSC, 31 della Royal Caribbean, 21 della Carnival, 13 della P&O, 10 della Holland America Line e della Silversea Cruises. Messina si colloca così per i dati consuntivi 2013 al primo posto fra gli approdi crocieristici siciliani e all’8° posto fra quelli italiani, confermando l’apprezzamento di compagnie e passeggeri sul costante impegno profuso negli anni dall’Autorità Portuale in termini di qualità dei servizi e relativi costi, così come di attenta e capillare promozione dello scalo. Anche l’offerta turistica destinata a questo particolare segmento è migliorata negli ultimi anni, con un’interessante diversificazione delle iniziative private a terra e con una maggiore e più qualificata attenzione e programmazione turistica, grazie all’impegno del Messina Tourism Bureau che ha affiancato l’AP nell’azione di marketing della destinazione e nella preparazione di nuove escursioni sul territorio provinciale, alcune delle quali già acquistate da importanti
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compagnie crocieristiche. Tutto ciò ha contribuito ad attivare una positiva spinta propulsiva sull’imprenditoria turistica locale, anche in termini di occupazione. Le previsioni 2014, mentre premiano il porto di Milazzo con 7 scali grazie al rinnovato impegno dell’AP, dell’Amministrazione comunale e di alcuni operatori locali, fanno registrare a Messina un decremento delle presenze. Tale situazione è imputabile però non alla perdita di competitività dello scalo messinese, ma alla decisione di alcune delle più influenti compagnie americane di riposizionare le proprie navi lontano dal Mediterraneo, sia per la contrazione delle vendite a causa della crisi economica, sia per alcune criticità politiche che minano la sicurezza di navi e passeggeri in determinati paesi del Nord Africa, che per la necessità di ridurre al massimo i costi di gestione e, soprattutto, di carburante. Sono in programma a Messina ulteriori impegni infrastrutturali (entro i prossimi mesi sarà bandito il concorso di progettazione per il nuovo terminal crociere), un’attenta politica di aggiornamento dei servizi offerti (servizi orientati alla green economy, razionalizzazione logistica dei flussi), un contenimento strategico delle tariffe e l’incentivazione della collaborazione con Enti e Istituzioni locali per una sempre più efficace accoglienza dei turisti. WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT
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“Internazionale Technic Marine” una nuova acquisizione per il Gruppo Palumbo
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l 2014 è iniziato con una nuova acquisizione per il Gruppo Palumbo. Il 3 febbraio il Tribunale di Marsiglia ha infatti dichiarato Palumbo Group vincitore della gara per l'acquisizione del Cantiere “Internazionale Technic Marine” ( ITM) a Marsiglia. Alla fase finale della gara, oltre la Palumbo, risultata aggiudicataria, era arrivata anche la maltese Melita Marine, che ha ritirato la sua offerta appena prima della decisione finale della Corte. “Palumbo Marsiglia Superyachts ITM”questo il nuovo nome del cantiere- si estende su una superficie di circa 12.000 mq, è dotato di 4 quattro grandi bacini di carenaggio (da 80 fino a 126 metri), uno spartiacque di circa 95 metri e più di 300 metri di banchine per le riparazioni. Il Cantiere- che si trova nel cuore della città, all'interno del porto di Marsiglia- è uno dei più grandi nell'area del Mediterraneo interamente dedicato ai superyacht. “ITM” si inserisce, dunque, a pieno titolo nella rete già creata dai Palumbo nel Mediterraneo. Rappresenterà un eccellente centro refit e anche un ulteriore after sales point per la clientela del Columbus Yachts, il brand di nuova costruzione del Gruppo napoletano. Per migliorare e implementare la gamma di servizi offerti ai propri clienti il Gruppo ha intenzione di iniziare i suoi investimen-
ti nelle infrastrutture con l’acquisto di nuove attrezzature e mezzi di sollevamento. Il Gruppo Palumbo ha deciso di tenere con sé otto degli ex dirigenti del Cantiere marsigliese. Palumbo Shipyard è nel settore riparazioni navali da oltre 45 anni. L'azienda, fondata nel 1967, ha iniziato la sua attività nel campo delle riparazioni navali e ora, nei sue cinque cantieri- Napoli Messina, due a Malta e, da ultimo, Marsiglia- opera nel settore della costruzione, refitting, riparazione e manutenzione di ogni tipo di imbarcazione. Negli ultimi anni l'Azienda ha ampliato il proprio core business, attraverso la creazione di una piattaforma nel cuore del Mediterraneo, implementando un network nei settori delle riparazioni navali degli offshore e dello yachting, che ha capacità tecniche tali da soddisfare le più svariate esigenze dei clienti fornendo loro la più ampia e completa gamma di servizi e una tempistica di esecuzione dei lavori assolutamente competitiva. L'Azienda ha investito nel corso degli anni sulla professionalità del proprio staff tecnico raggiungendo elevatissimi standard di competenza in tutti i cantieri. Con il conseguimento della certificazione ISO 9001 e OHSAS 18001, Palumbo Group è ancora più competitivo e in grado di offrire i migliori servizi e con tempi di consegna rapidi. Con l'acquisizione di ITM Marsiglia Palumbo gestisce, complessivamente, una piattaforma nel centro del Mediterraneo, con quattordici bacini di carenaggio-di cui 6 completamente dedicati ai superyacht- che vanno da 40 metri fino ad un massimo di 360 metri di lunghezza, più di un chilometro di banchine ed un'area operativa che copre circa 520.000 metri quadrati offrendo una gamma considerevole di prodotti al settore marittimo in generale dalle riparazioni navali alla nautica da diporto. WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT
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Nuova Presidenza A.Gi.Far. Messina L’A.Gi.Far., Associazione Giovani Farmacisti di Messina, si veste di rosa con la Dott.ssa Rossella Caminiti eletta Presidente
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ambio ai vertici della direzione dell’Associazione Giovani Farmacisti di Messina che ha appena rinnovato i propri rappresentanti. Nella sede dell’Ordine dei Farmacisti messinese si sono svolte le elezioni per il rinnovo del Consiglio Direttivo che rimarrà in carica nel prossimo triennio, fino al 2016. La presentazione ufficiale dei neoletti ai soci è avvenuta nel corso della tradizionale festa del farmacista, durante la quale sono intervenuti alcuni esponenti del direttivo dell’Ordine provinciale dei Farmacisti e della Federfarma Messina. Ad assumere la guida dell’A.Gi.Far. Messina è Rossella Caminiti, promossa dalla carica di segretario dell’associazione a quella di presidente e subentra a Vincenzo Isaja, a cui è andato il ringraziamento per l’operato svolto nell’ultimo triennio. La neoletta ha quindi presentato i componenti del nuovo Direttivo, caratterizzato da una significativa presenza femminile: la vicepresidente Francesca Procopio, il tesoriere Eugenio Raneri, il segretario Olga Di Mario, i consiglieri Valeria Montagnese, Gianmarco Scribano, Clara Naccari. E poi i componenti del collegio dei Sindaci, Pasquale Morabito (Presidente), Giuseppe Bruno, Angela Filocamo, e del Collegio dei Probiviri, Melania Venuti (Presidente), Annamaria Mecchio e Deborah Fratantonio. Un gruppo di giovani colleghi accomunati da idee nuove e tanta voglia di fare per migliorare la situazione di chi, finiti gli studi, entra a far parte della Categoria. Il nuovo consiglio continuerà la tradizione ormai trentennale dell’A.Gi.Far.-Messina, mettendo al centro delle proprie iniziative la figura del giovane farmacista, che mai come in questi anni vive difficoltà dettate dalla crisi che ha investito il mondo della farmacia, riducendo le opportunità occupazionali. L’associazione si occuperà inoltre, come in passato, di formazione, organizzando incontri di aggiornamento professionale, e continuerà l’impegno portato avanti nel sociale con la promozione di attività benefiche.
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“Messina e i cittadini disabili” Sel ha organizzato un dibattito a Palazzo Zanca
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il titolo dell’incontro – dibattito promosso dall’organismo provinciale messinese di Sinistra Ecologia Libertà e che si è svolto sabato 1 febbraio presso il Salone delle Bandiere del Comune di Messina. Sono intervenuti Daria Lucchesi, coordinatrice provinciale di Sel Messina; Giovanni Tomasello, responsabile per le politiche sociali di Sel Messina; il giornalista Marco Olivieri, che ha coordinato l’incontro; il consigliere della IV Circoscrizione Placido Smedile; Nino Fiannacca, vicepresidente dell’associazione di volontariato “Senza Barriere”, e Monica Subba, la quale ha raccontato la sua esperienza di disabile in carrozzina. In rappresentanza del Comune di Messina, sono intervenuti il Sindaco Renato Accorinti (“prometto massimo impegno”) e Antonino Mantineo, assessore comunale alle Politiche sociali, il quale ha espresso la sua “forte vicinanza a Sel, e al suo organismo provinciale rinnovato,”
e ha manifestato la volontà di invertire la rotta nell'ambito dei diritti delle persone con disabilità. Quanta ancora la strada sia lunga, in questo ambito, è stato sottolineato da Placido Smedile, il quale ha auspicato che l'amministrazione comunale “dimostri finalmente di spezzare la continuità con le precedenti amministrazioni. Attendo ancora l'ascensore nella IV Circoscrizione e la situazione degli scivoli, a Messina, appare drammatica. Occorre anche che si rafforzi la repressione, incaricando delle pattuglie di combattere la sosta selvaggia”. Concetti ribaditi pure da Monica Subba: “Messina risulta inadeguata a causa della carenza di controlli. La situazione oscena e pericolosa degli scivoli, così come gli abusi nell'uso dei pass per disabili, sono solo degli esempi”. L'analisi è stata completata, prima dell'animato dibattito, da Nino Fiannaca (associazione “Senza Barriere”).
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omenica 9 febbraio alle ore 18,30 a Messina verranno proiettate, in pieno centro urbano, su u si in chiave architettonica contemporanea. L'evento “Proiezioni per una Messina migliore”, id pagina dedicata su facebook, più di 300 fotomontaggi propositivi nonché la partecipazione di L'iniziativa, ricca di sorprese ancora non svelate, si concluderà con una unica grande istallazione fla zo messinese ancora coperto da riserbo per motivi logistici. Inoltre tutte le fotovisioni, provenienti da ogni angolo di Messina, opportunamente stampate, contribu catorio allestimento creato in loco e costituiranno stimolo per favorire azioni di promozioni per una M L'ubicazione dell'evento finale, per motivi logistici, verrà svelata esclusivamente sui social network, 60 minuti di proiezioni, azioni, installazioni e performance all'aria aperta lasceranno spazio ad una m
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un simbolico fabbricato messinese, centinaia di fotovisioni che reinterpretano svariati ambiti messinedeato dall'arch. Renato Arrigo e giunto nella fase culminante, ha raccolto in rete, tramite l'apposita oltre un migliaio di cittadini. ashmob con la proiezione di tutti i contributi fotografici ricevuti su una simbolica facciata di un palaz-
uiranno, con un'atmosfera condita da azioni, installazioni e performance all'aria aperta, ad un provoMessina architettonicamente piĂš contemporanea. solo all'ultimo momento. mostra a cielo aperto che ospiterĂ , per una settimana, tutte le fotovisioni ironicamente re-interpretate. WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT
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Artigianato ai Portici, a Messina nasce il punto espositivo fisso della produzione tipica locale
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rtigianato ai Portici: si intitola così la rassegna espositiva dell’artigianato tipico messinese, in programma tutte le prime domeniche del mese, alla Loggia dell’arte di palazzo dei Leoni, in piazza Antonello, a partire dal prossimo 9 febbraio, dalle 9 alle 20. Le finalità dell’iniziativa, che gode del patrocinio gratuito della Provincia regionale, sono illustrate dalla sua fautrice, Giovanna Militello: «L’obiettivo è quello di creare un punto fermo dell’artigianato a Messina. È importante che la gente sappia che ogni prima domenica del mese può trovare un riferimento costante dove acquistare o ordinare prodotti interamente lavorati a mano e quindi unici, frutto dell’estro degli artigiani locali. È un modo per valorizzare le nostre peculiarità e rimettere in moto l’economia». Tutti manufatti curati nei minimi particolari, quelli che verranno proposti ogni prima domenica del mese. Maestri vetrai metteranno in
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mostra i propri capolavori accanto ai “colleghi” del découpage, della maglia, dell’uncinetto, dell’intaglio del legno, dell’arte del riciclo, della bigiotteria, del fimo. «È ora di dire basta alle speculazione delle grandi firme – afferma Militello – rivolgiamoci ai nostri artigiani per avere davvero dei prodotti di qualità e al contempo unici. Questa città deve rinascere e, in un momento in cui non c’è lavoro, deve permettere ai piccoli artigiani di aiutarsi a tirarsi fuori da una crisi i cui terribili effetti sono sotto gli occhi di tutti». Un ringraziamento, da parte dell’organizzatrice della kermesse, va al commissario della Provincia di Messina, Filippo Romano, che oltre al patrocinio mette a disposizione i locali della Loggia dell’arte: «Nel commissario abbiamo riscontrato grande sensibilità e disponibilità, anche in virtù, va detto, dei lusinghieri risultati delle esposizioni di novembre e dicembre scorsi, in occasione del Natale».
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dietro le quinte di Francesco Certo
Finirà il circo
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ei giorni scorsi i più attenti di voi, o quelli che non si sono rotti le scatole delle beghe politiche, avranno sicuramente sentito del ritorno del figliol prodigo alla casa del padre. Pierferdinando Casini torna da Silvio Berlusconi. Dimenticati i disgustosi scambi di insulti lanciati in questi anni, la convenienza elettorale li ha fatti ricongiungere. Chiaro, il nuovo matrimonio non è stato ancora celebrato, tanti eredi devono essere convinti, ovvio che tra falchi, pitonesse e dudù per il buon Casini la strada non sarà semplice. Il primo che sembra pagare il ritrovato amore, parrebbe essere il Presidente della Regione Sicilia, Rosario Crocetta. Lui che da un anno e mezzo guida un parlamento senza senso politico e ideologico, che va avanti tra sfiducie minacciate, ritirate, messe nel cassetto e ricatti di vario tipo. Il PD, che di Crocetta non ama nulla, e che vorrebbe eliminarlo (politicamente) da sempre, appena sentito dell’idillio in casa Casini-Berlusconi ha preso la palla al balzo per obiettare sulla possibilità di continuare l’alleanza con l’UDC in Sicilia. Così, a farne le spese, sarà Crocetta, che vedrebbe il suo governo crollare, un governo che sin dall’inizio è sembrato cagionevole, troppo debole la maggioranza, risicata e costituita da un miscuglio di razze politiche non compatibili. Ma si sa, per una poltrona l’ideologia (che non esiste) la si manda a farsi benedire. Toccherà all’UDC l’ultima parola, ma prima di pronunciarla si aspetterà di ricevere vera accoglienza in Forza Italia, due piedi in due staffe, classicamente democristiani.
La cultura per una notte
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o r a g g i o Messina, lo sappiamo che è dura, ma per una notte, una sola in tutto l’anno, proviamo ad incuriosirci per qualcosa di vagamente diverso dai nostri soliti interessi. Si, ok, noi siamo sempre così snob e violenti verso i cittadini, ma purtroppo abbiamo la sfortuna di conoscere i messinesi, per cui la speranza di una città meno rozza, ci rimane sempre al lumicino. Soggettivamente, ammettiamo che del programma comunale o di privati, messo in piedi per la notte del 15 febbraio non ce ne importa assolutamente nulla, tanto sempre perle ai porci saranno. Perché Antonello da Messina, per il cittadino medio, è quello dove c’è la galleria, ma se gli chiedi chi era, le risposte assomiglieranno a grugniti o peggio rigurgiti. L’interesse generale sarà rivolto al locale dove si potrà scroccare qualche nocciolina o dove ci sarà qualche opera da guardare inebetiti, non per la bellezza, ma per difficoltà di comprensione, e più di uno, nel vedere quell’immagine fissa penserà: “ava esseri u ventu, u segnali non pigghia”. Vi amiamo Messina, dal profondo del cuore, tranquilli da domenica potrete ripensare al Messina, alle braciole ed alla passeggiata sulla riviera.
Renatino arrenditi
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aro sindaco, ci scusi la confidenza, ma lei è alla mano e non se la prenderà. Caro sindaco, ci scusi la franchezza, ma lei è passionale e ci capirà. Caro sindaco, si arrenda, lasci perdere e molli il colpo, non per colpa sua (che di colpe, politiche e non solo, ne ha qualcuna), ma per colpa nostra. Dobbiamo ammetterlo, non siamo né pronti né onesti, non siamo adatti, siamo messinesi in una sola parola. Il tentativo è ammirevole ma il fruitore è sbagliato, non gli importa cambiare, vuol rimanere il solito, coltivare il suo orticello di banalità e comodità. Il bene sociale non gli interessa, è più importante il piccolo comfort egoistico, il domani è lontano bisogna star bene nell’immediato. Isole pedonali, piste ciclabili, impatto zero, città a misura d’uomo non fanno per noi, qui piace prendere il caffè al bar di Piazza Cairoli, la macchina in sosta vietata è vero, ma è un minuto! Anche voi vigili, non perseguitateci, lasciateci campare! Se ci cambia l’ecosistema andiamo in confusione e perdiamo i riferimenti, molti, ad esempio, la borsa al negozio in centro, non la comprano più. Resa incondizionata.
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La natura vince sempre
Renato, ti ho ricorso
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on manca una n, è solo una battuta di spirito che il buon Felice gradirà. E se non la gradirà chi se ne frega. Finisce il sogno di Calabrò e del PD di conquistare Palazzo Zanca. il TAR di Catania ha giudicato inammissibili i ricorsi presentati, all’insaputa di Felice, da privati cittadini ligi al dovere. L’impasse alla quale la città è stata costretta è finita, Renato Accorinti rimane il sindaco, eletto dal popolo, così è se vi pare. Tocca al PD prendere atto di un fallimento politico grave ed inaspettato, sicuramente le colpe sono molteplici e non vanno ricercate solo in sede di partito. Troppo importante la legge elettorale in vigore nell’elezioni amministrative per essere tralasciata. Un risultato così diverso tra liste e candidato sindaco devono far riflettere. Senza il disgustoso voto disgiunto Felice Calabrò sarebbe diventato “primo cittadino” quasi per suffragio universale. Così non è stato, quale il problema? Le preferenze, vera forma democratica di elezione, sono state un boomerang, troppi i voti che sono andati ai candidati legati alla coalizione di Calabrò, meno quelli che hanno confermato votando Calabrò stesso. Perché succede questo? Perché è possibile farlo accadere? Cosa spinge un cittadino a votare, facciamo un esempio, un consigliere di estrema destra ed un sindaco di estrema sinistra. La sola possibilità di farlo ci mette i brividi, la puzza di qualcosa di poco pulito è forte. Caro Felice, paghi colpe non tue.
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remessa importantissima, quello che segue non è un pezzo di stile “Bertolasiano”, nessuna idea che chi subisca danni se lo sia meritato. Assolutamente no, è più filosofico, più sull’idea di natura. La scorsa settimana l’Italia è stata travolta dal maltempo, le nostre zone in particolare hanno sofferto a causa del forte vento, che unito alla pioggia, ha lasciato parecchi danni a privati e pubblici. Non staremo qui a raccontarvi che le case, i bar o quello che vi pare, a 20 metri dal mare non vanno costruiti, perché saranno pure caratteristiche e indubbiamente storiche, ma la natura questo non lo sa. Non lo sa che ci avete buttato sangue e sudore per costruirli, non gli importa neanche un po’. Lo stupro del territorio è moda assai abusata in questo paese, i danni che vengono provocati non hanno mai, poi, un reale colpevole. Abusivismo, permessivismo, eratuttoinregolarismo, cialtronismo vario e radicato, che non cambiano la realtà dei fatti, cioè, che per quanto ci sentiamo immortali, un’onda, ci spazzerà comunque via.
Addio all’Arma
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arafrasiamo Hemingway e ci perdonerete. Lo facciamo per parlare nuovamente dello spiacevole caso scoperchiato dalla trasmissione RAI “Chi l’ha visto?”, quello dei carabinieri poco zelanti e men che meno galanti. Oggi stiamo sul soft con gli aggettivi, non sia mai che qualcuno si offenda. Dopo la messa in onda della figuraccia, l’Arma ha punito i tre agenti con una pena che di esemplare non ha quasi nulla. Trasferimento e 10 giorni di rigore, un buffetto insomma, perché se è vero che un trasferimento dall’altra parte dell’Italia non è una passeggiata, non è niente in confronto al gesto di cui si sono macchiati. Sia chiaro la volgarità registrata non ci stupisce, fa parte del linguaggio comune, nostro, di tutti. Ci fa male altro, ci fa male la sensazione, viva e reale, di scarsa attenzione, di superficialità nel prendere con serietà quanto avvenuto. Nel merito non entriamo, le indagini (finalmente) sono in corso, se sarà stato un incidente a strappare Provvidenza alla sua famiglia non potevano far molto né i Carabinieri né nessun altro, ma questo non muterebbe lo stato di abbandono nel quale ci hanno fatto sentire. WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT
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settegiorni a cura di Cristina D’Arrigo
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Bocciato il Piano farsa Come annunciato, infatti, il piano di riequilibrio finanziario è stato bocciato per parere negativo dei Revisori dei conti, motivato dallo scarso tempo per analizzarlo.
Accorinti rimane sindaco Accorinti rimane sindaco. Bocciata la richiesta al Tar che intendeva rivedere il risultato delle elezioni amministrative che, secondo i ricorrenti, avevano registrato la vittoria del competitore Calabrò al primo scrutinio.
Consorzio per la gestione servizi sociali Il Consigliere Comunale Libero Gioveni, con la nota a seguito riportata, propone un consorzio per la gestione dei servizi sociali. Adesso che questa Amministrazione non ha più la "spada di Damocle" del ricorso sulla sua testa e può quindi programmare a media e lunga scadenza il futuro di questa città.
Congresso regionale del PD L’area Civati chiede chiarezza sui risultati del congresso regionale del PD.La consultazione degli iscritti non può essere una lotta di potere. I risultati parziali che arrivano alle commissioni ci lasciano increduli e sottolineano la innaturale forma di espressione del consenso.
Concerto di Mauro Del Principe al Genesi Un autentico professionista della consolle ha mandato in delirio il popolo della notte, che sabato notte ha ballato calcando la pista nella discoteca “Genesi” di Portorosa: dal banco di regia Mauro Del Principe
I DR segnalano il rischio chiusura del presidio di Castanea del 118 “Interveniamo come gruppo consiliare – precisa la rappresentante dei Dr messinesi, Elvira Amata per evidenziare il rischio chiusura del presidio di Castanea del 118.
Non approvato il Bilancio di MessinAmbiente Nel corso dell'assemblea l'assessore all'ambiente e rifiuti, Daniele Ialacqua, in rappresentanza dell'Amministrazione comunale, non ha approvato il bilancio di MessinAmbiente, rilevando numerosi elementi di criticità che coinvolgono la gestione complessiva della partecipata.
III CIRCOSCRIZIONE
No a interventi tampone sulla via Artiglieria Rione Bisconte
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l consigliere UDC della Terza Circoscrizione, Alessandro Cacciotto, segnala che la via Artiglieria, unica strada di collegamento dei Villaggi Bisconte – Catarratti, rappresenta indubbiamente l’emblema del continuo fallimento della politica in materia di manutenzione strade che purtroppo, sta caratterizzando anche l’attuale amministrazione. La lunga arteria che affianca il torrente è stata oggetto di continue richieste da parte dell’odierno scrivente riguardo una sua riqualificazione. Purtroppo da almeno due anni si chiedono interventi, ma gli unici effettuati sono quelli di coprire con un po’ di asfalto le buche che “desolatamente” si riaprono alle prime piogge. La presenza di veri e propri crateri sul manto stradale obbliga automobilisti e centauri a manovre al limite del consentito con concreto rischio di incidenti anche frontali: infatti trattandosi di una strada a doppio senso di circolazione assai spesso per evitare le voragini centauri e automobilisti che provengono da un senso di marcia opposto rischiano la collisione. Il Dipartimento Manutenzione strade ha riconosciuto la via Artiglieria come: “ strada comunale che necessità di manutenzione urgente della pavimentazione in conglomerato bituminoso”. Non è più possibile accettabile un siffatto modo di procedere che, oltre a cagionare un pericolo costante per i cittadini, inevitabilmente ne offende la dignità con costanti interventi tampone che non producono nessun effetto.
IV CIRCOSCRIZIONE
Cardile, Sciutteri e Trino segnalano il degrado della Piazza Semiramide di Bordonaro
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laudio CARDILE Consigliere Comunale Antonino Sciuttèri e Antonino Trino Consiglieri della lll Circoscrizione premesso che Piazza Semiramide è la piazza centrale del villaggio di Bordonaro e sorge nella parte storica del centro abitato e che attualmente non è oggetto di una suficiente attività di manutenzione ; interrogano il Sindaco per conoscere se nel programma dell´ Amministrazione comunale è previsto il recupero urbanistico di Piazza Semiramide a Bordonaro e quali interventi la stessa voglia porre in essere per fronteggiare i pericoli che scaturiscono dalla mancanza di manutenzione ordinaria e straordinaria.
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città a cura di Marilena Faranda
Servizi sociali
La parola alla CISL
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i è tenuta una riunione, tra l'Assessore Mantineo ed i sindacati confederali CGIL, CISL e UIL sul riordino del dipartimento e del sistema dei servizi sociali. Tanti i temi trattati dell'incontro, come si legge da una nota della CISL. La stipula di un protocollo d’intesa che fissi tempi, modi, forme e sistemi di gestione a regime dei servizi sociali attraverso il riordino d e l Dipartimento dei servizi sociali. È quanto ha chiesto il segretario generale della Cisl Genovese. “E’ stata una riunione interlocutoria” ha spiegato Genovese che ha evidenziato come nella fase di riorganizzazione dei Servizi sociali sia necessario immaginare all’interno del Dipartimento la creazione di diversi gruppi e staff di lavoro. Il sindacato, ritiene necessario attivare un tavolo di concertazione allargata con la partecipazione dei soggetti pubblici e privati che insistono sul territorio e la creazione degli Albi delle Cooperative Sociali e degli Operatori operanti nel settore. La riunione è, quindi, stata aggiornata a data da destinarsi.
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Gestione rifiuti
L’Amministrazione spazza via “le scorie” di MessinAmbiente
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opo la mancata approvazione, avvenuta ieri, del Bilancio della società partecipata MessinAmbiente, il Sindaco, Renato Accorinti; il Vicesindaco, Guido Signorino; l'Assessore all'Ambiente e Rifiuti, Daniele Ialacqua; presente anche il commercialista, Leonardo Termini, hanno esposto le problematiche e le iniziative dell'Amministrazione comunale relative a MessinAmbiente, nel corso di una conferenza stampa, tenutasi a Palazzo Zanca. Ad introdurre l’incontro, il Sindaco Accorinti, che ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa, per una reale volontà di trasparenza di questa Amministrazione, che, per la prima volta, fa i conti in tasca alle partecipate. La mancata approvazione del bilancio di MessinAmbiente, da parte dell’Assessore Ialacqua, risulta un primo segnale di una chiara volontà di messa in liquidazione della società. Si, dice l’assessore, questa è la prima volta che un'Amministrazione si assume la responsabilità e l'onere di mettere le mani dentro i conti della gestione dei rifiuti a Messina. Ovviamente, non è solo MessinAmbiente, c'è anche l'ATO e, più in generale, c'è tutta una gestione che, è sotto gli occhi di tutti, e che ha portato uno spreco di
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denaro pubblico per un servizio che non è adeguato per la città, è la 13ª città d'Italia. Non abbiamo approvato il bilancio, prosegue Ialacqua, ed in più abbiamo fatto delle domande precise al Commissario De Maria, perché vogliamo sapere chiarimenti sui bilanci 2011- 2012, vogliamo sapere come sono stati spesi soldi (per la gestione del personale e degli acquisti). Abbiamo richiesto, inoltre, che MessinAmbiente si adegui alla normativa che prevede la messa in quiescenza del personale per raggiunti limiti di età per il contenimento dei costi sempre sulla base della spending rewiev e abbiamo aggiunto la richiesta di una figura professionale che abbia esperienza nel settore dei rifiuti e che possa far traghettare la MessinAmbiente verso una situazione più proficua.
Evento
Giunta
Acquisizione Caserma Masotto
Una strd@ nel mare
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’ stato presentato durante una conferenza stampa che si è tenuta alla Sala Laudamo, alla quale hanno preso parte anche i rappresentanti delle istituzioni coinvolte, il programma di eventi in occasione del 550. Anniversario del m i r a c o l o dell’Attraversamento dello Stretto di Messina, compiuto da San Francesco di Paola. Iniziative promosse dal Comitato Miracolo dello Stretto costituito dalla parrocchia Santa Maria dell’Arco e la Confraternita San Francesco di Paola. “Una strad@ nel mare” è il tema scelto quale filo conduttore di celebrazioni e manifestazioni
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culturali in programma fino al mese di luglio. Primo appuntamento venerdì 7 febbraio. Apertura dell’anno giubilare e l’inizio dei “tredici venerdì”. A Messina arriverà la Reliquia del “Bastone” di San Francesco di Paola. Alle 18 nella parrocchia Santa Maria dell’Arco l’Arcivescovo mons. La Piana, presiederà la celebrazione. La Reliquia rimarrà a Messina dal 7 al 9 febbraio.
Associazioni
Lavori di ristrutturazione
Incontro dibattito “L’Altro Futuro”
Adeguamento scuole
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' in pubblicazione il bando di gara per i lavori di ristrutturazione e adeguamento delle scuole Gravitelli (materna), Passamonte (elementare) e Paino (media). Il termine di partecipazione è stato fissato alle ore 9 del 20 marzo prossimo. Nella stessa data, alle 10, al dipartimento Manutenzione immobili comunali si svolgerà la prima seduta pubblica della gara. L'importo complessivo dell'appalto, con corrispettivo a misura, è di 768.220,31, com-
a Giunta municipale, presieduta dal sindaco Renato Accorinti, dopo l'approvazione di 2 provvedimenti di natura legale, ha deliberato l'atto di indirizzo relativo all'acquisizione della caserma "Masotto" a Bisconte, appartenente al demanio militare, per fini sociali a beneficio della collettività.
S presi gli oneri per la sicurezza, ed il termine di esecuzione dei lavori è di 180 giorni dalla data di consegna degli stessi. Il bando e gli allegati sono disponibili sul sito istituzionale www.comune.messina.it nella sezione "Bandi di gara".
i è svolto, nella chiesa di Santa Maria Alemanna, la prima assemblea di inizio anno dell'associazione "L'Altro Futuro". Incontro che ha registrato la presenza tra gli altri di molti Consiglieri comunali e dell'Assessore Cacciola. Oggetto dell'incontro "La società civile per il lavoro e lo sviluppo nell'area metropolitana dello stretto".
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foto Antonio De Felice
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“No ponte” nella fototeca del Comune
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opo la vittoria certa del ricorso al TAR, tanto atteso dalla maggior parte dei cittadini, da alcuni come l’unica speranza di salvezza, da altri come un macigno. Adesso il sindaco Accorinti entra a pieno titolo nel palazzo, senza più riserve, come dimostra la posa della sua fotografia accanto a quella degli altri sindaci messinesi. Un tocco di colore dopo tanto grigiore, ha detto il sindaco, appendendo la foto che lo ritrae con la maglia arancione e la scritta “No ponte”. Una scritta questa che è divenuta il suo vessillo, un No ribadisce Accorinti pieno, però, di tanti Si di tante proposte. Ho voluto mettere questa foto che mi ritrae con questa maglietta, simbolo dell’ impegno per difendere le proprie idee, tutti dovremmo lottare per quello in cui crediamo.
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provincia Messina di Marilena Faranda
Presentato alla Provincia il Programma Triennale per la Trasparenza
Contro la corruzione tutto in vetrina
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’ stato presentato alla Provincia, alla presenza del Commissario, Filippo Romano, il Programma Triennale per la Trasparenza 2014 - 16.
Romano, introducendo l´incontro ha ripercorso le fasi della nascita del piano: Oggi si presenta il nuovo piano anti corruzione della provincia di Messina. La legge diceva che ogni istituzione doveva averne uno e lo Stato ne avrebbe realizzato un altro, per dare le linee guida, e mentre tutti si fermarono, la Prefettura istituì un gruppo di lavoro che ha redatto un Piano che fu recepito in tutti i Comuni della provincia. Oggi, stiamo riproponendo, aggiornato alle nuove linee guida statali. Questo non è uno dei soliti Piani, ma nasce accompagnato dal sorgere di una struttura organizzativa, con personale prefettizio o, comunque, che abbia competenze amministrative. Non un Piano teorico, ma un Piano di profilassi effettivo. Per esempio nelle calamità, eventi in cui a volte può venire la tentazione di subire la corruzione, se fosse stato funzionale le cose sarebbero state gestite diversamente. Sul sito dell´A.N.AC. (Autorità Nazionale AntiCorruzione), pubblicato il piano. Il Segretario Generale avv. Maria Angela Caponetti, la quale ha assunto nell’Ente l’incarico di Responsabile per la Prevenzione della corruzione., ha spiegato: Il Piano Triennale della Corruzione è un piano di adeguamento che nasce in via sperimentale. Il Piano tenderà ad un´ottica di prevenzione della corruzione. Abbiamo iniziato con una riorganizzazione della struttura per poter meglio analizzare le criticità, tutto questo insieme al Segretario Generale. Voglio ringraziare la dott.ssa D´Angelo per il
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supporto datomi e tutto lo staff. Con noi ci sarà il nucleo di valutazione, composto dal: dr. Antonino Saija, da anni presente e che ha collaborato con noi, in quanto già presidente del nucleo di valutazione; la dott.ssa Caterina Moricca, Segretario Generale della Provincia di Caltanissetta, la dott.ssa Loredana Zappalà, professoressa della facoltà di Scienze Politiche dell´università di Catania. La dott.ssa Anna Maria Tripodo, vicesegretario generale della Provincia, conclude: Il concetto di buon amministrare è un concetto ampio che riguarda la nostra attività. Questo è un piano formativo che coinvolgerà tutti i vari settori. L´Ente si è dato un piano della trasparenza, partendo dal cattivo funzionamento degli uffici. Coloro che denunceranno atti di corruzione saranno tutelati, per evitare penalizzazioni. Il complice della corruzione è spesso la nostra stessa indifferenza. (Bess Mayerson) La trasparenza è essa stessa anti-corruzione. La trasparenza e la comunicazione sono al centro di questo percorso, perché il cittadino deve avere le comunicazioni e le deve averle in maniera giusta. La trasparenza è intesa come accessibilità totale delle informazioni concernenti l’organizzazione e l’attività delle pubbliche amministrazioni, allo scopo di favorire forme diffuse di controllo sul perseguimento delle funzioni istituzionali e sull’utilizzo delle risorse pubbliche. La trasparenza favorisce la partecipazione dei cittadini all’attività delle pubbliche amministrazioni ed è funzionale a tre scopi: sottoporre al controllo ogni fase del ciclo di gestione dell’ente per consentirne il miglioramento; assicurare la conoscenza, da parte dei cittadini, dei servizi resi alle amministrazioni; prevenire fenomeni corruttivi e promuovere l’integrità. WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT
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Sicilia a cura di Dario Buonfiglio
Ars, ai deputati stipe
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ndi puntuali
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oro, gli stipendi, li hanno presi. I soliti "furbetti". La paralisi finanziaria che ha colpito la Regione, dopo la mazzata del commissario dello Stato alla legge di bilancio, non ha bloccato la cassa di Palazzo dei Normanni: giovedì i 90 deputati dell'Ars hanno ricevuto regolarmente le busta paga e gli accrediti bancari. In lieve ritardo rispetto alla solita scadenza del 23 di ogni mese, ma in netto anticipo rispetto ai ventimila dipendenti regionali che, per via della tardiva approvazione del bilancio, percepiranno i loro emolumenti non prima della fine della prossima settimana. E in attesa rimangono pure i 22 mila precari degli enti locali. Per non parlare del personale dei teatri o di altre categorie di lavoratori a contratto, come i 20 mila forestali, i cui salari restano incagliati nella parte, bocciata dal commissario dello Stato, della Finanziaria: per liberarli ci vorrà un'altra manovra. Com'è possibile che i disagi di questi giorni, che hanno spinto i sindacati autonomi a proclamare lo sciopero, abbiamo risparmiato gli onorevoli siciliani? Semplice: malgrado la più volte sbandierata difficoltà finanziaria, che a inizio gennaio l'ha "costretta" a chiedere due milioni di euro in più a mamma Regione, l'amministrazione dell'Ars aveva messo da parte un "tesoretto". Cinque milioni di euro provenienti dall'ex fondo di solidarietà dove confluivano i soldi per le buonuscite dei deputati. Con quelle risorse, l'Assemblea ha deciso di pagare non solo i parlamentari, ma anche i 240 amministrativi e gli 80 stabilizzati dei gruppi. More solito i 90 deputati regionali continuano a incassare mediamente 11.780 euro netti al mese (bonus esclusi) quando un consigliere di una qualunque altra Regione arriva a 8 mila o poco più. Perfino gli assessori regionali guadagnano più dei ministri: 9.900 euro al mese contro gli 8.628 imposti da Letta. WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT
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Riceviamo e pubblichiamo
La Regione Siciliana: dorme!
La regione Lombardia adotta la monet a Progetto Sicilia; la Catalogna lo desi
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entre la Sicilia affonda nella ridicolaggine dei nostri governanti, incapaci di vergare una legge finanziaria cassàta dal Commissario dello Stato, che arriva persino a ricordare le norme dello Statuto speciale sull'ordine pubblico al Presidente della Regione (che quella carta dovrebbe conoscere a memoria, ma non è questo il caso), sottilmente irridendo alla incompetenza anche dei 90 deputati regionali, la cui funzione obbligatoriamente li spingerebbe a conoscere il documento in base al quale essi sono lì inchiodati; mentre avviene questo marasma, la regione Lombardia porta in consiglio regionale un progetto di moneta complementare per aiutare lo scambio di merci. L'idea pare fosse del vecchio consiglio, ma è stata riproposta adesso, e con una celerità che fa pensare. Persino i pentastellati "grillini", oltre al gruppo NCD e Forza Italia, oltreché ad alcuni del PD però titubanti, l'hanno approvata. Ma guarda caso, e in queste circostanze il caso non esiste, il progetto "lumbard", così la stampa secondo il giornale di Confindustria Sole 24 ore ha definito la moneta non monetaperché sarà virtuale senza conio, hanno precisato: nessun simbolo "padano"...-, lo abbiamo inventato noi in Sicilia, e lo stiamo portando avanti: è il Grano, ovvero Progetto Sicilia, da cui il libro dell'artefice, Giuseppe Pizzino (nella foto). Nihil sub sole novum, naturalmente. Qui è inutile la sviolinata, che sarebbe molto piaciuta al maestro di Storia patria professor Santi Correnti, sulla Sicilia madre "del tutto", eccetera... vero è che Pizzino in aprile del 2013 ha inviato copia del libro "Progetto Sicilia" al governatore (lì si chiama così, noi che abbiamo duemila anni di storia, abbiamo... il Presidente!) lombardo ed ex ministro Roberto Maroni. Atteniamoci ai fatti. Così "Il Giornale" del 31 gennaio parla della moneta complementare che si sta mettendo in opera in quelle terre un tempo dei Galli Senoni (remember Brenno?): "Di fatto gli uffici del Pirellone sottolineano come la Regione non possa disciplinare la materia monetaria che spetta unicamente allo Stato. Ma è sua facoltà incentivare un accordo tra privati che si possono associare in un circuito territoriale che utilizza denaro alternativo. Una soluzione pensata «per aiutare le imprese paralizzate dal blocco del credito, il credit crunch, operato proprio dagli stessi istituti di credito» aveva spiegato una delle anime del progetto, l'allora vice presidente leghista della Regione Andre Gibelli oggi diventato segretario generale nell'era Maroni. I vantaggi? È una moneta, dicono, che costa di meno perché è indipendente dai mercati finanziari, non ha interessi bancari, incentiva gli scambi perché essendo svalutabile non si ha interesse ad accumularla e così fa emergere
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ta complementare, ispirandosi dera, la Sardegna lo promuove l'economia locale. Solo fantaeconomia? Il meccanismo funziona come un baratto. Per avere accesso ai «Lombard» imprese o soggetti singoli, privati o pubblici, devono iscriversi al «circuito di credito» nel quale ci sarà un istituto di garanzia (che potrebbe essere Finlombarda) predisposto per l'emissione. Il «Lombard» non sarebbe carta né moneta sonante, ma denaro «virtuale» che verrebbe caricato su un «borsellino digitale», una sorta di conto collegato con la Carta regionale dei servizi. Il principio poi è quello dello scambio: ne prendi tanto quanto ne devi spendere. Si crea e si distrugge nella transazione, dunque non si accumula, non si converte in euro, non fa ricchezza. Viene emessa senza interessi bancari e favorisce il pagamento a breve termine" . La Lombardia non è la Sicilia, non ha il nostro Statuto, non hanno fatto una guerra civile per averlo: loro.... E neppure sono siciliani, con i pregi e i difetti che questo comporta. E anche se Giuseppe Pizzino dice, giustamente, che non potevano chiamarlo Grano, loro sono lombardi, anche se non alla prima crociata. Loro non possono parlare di moneta "nazionale", storicamente discettando, sempre senza discutere l'Euro. Noi, sì. Precisiamo che sia Artur Mas, Presidente della regione autonoma (speriamo presto indipendente dalla Spagna, per questo siamo intimamente catalani, con gli amici di Barcellona e di tutta la regione mediterranea) di Catalogna, ha risposto alla proposta di Progetto Sicilia dicendo che vorrebbe adottarlo ma non può appieno perché non ha... il nostro Statuto, anche se si sta attrezzando; sia la regione Sardegna -dove il progetto è stilato pari pari da quello del Grano, con esplicito riconoscimento da parte dell'imprenditore Sanna- sono ricettive per l'applicazione del piano di moneta complementare. Solo che noi abbiamo l'arma, non segreta ma prevista dall'articolo 12, della legge di iniziativa popolare, per cui è il popolo che fa le leggi. Il popolo e i Comuni, con la delibera dei consigli comunali, ce ne sono già molti, che hanno promosso e sposato la causa della iniziativa per la prosperità ed il lavoro dei siciliani. La differenza sostanziale è questa: Progetto Sicilia, divenuto legge regionale e supportato dai beni della Regione Siciliana attraverso l'Irfis Finsicilia, provvederà a dare lavoro a 250 mila siciliani nonché doterà coloro che non hanno fondi di un credito di 5000 grani, da spendere e con comodo rimborsare con il lavoro che si svolgerà. La proposta "leghista" pensa solo alle imprese, alla partita iva: noi pensiamo a tutti, imprenditori, impiegati, commercianti, ma con la corsia preferenziale per gli ultimi, i poveri, i bisognosi. Senza accattonaggio, con perfetta trasparenza e legalità. Vogliano o non vogliano i politici e i loro manutengoli in veste o cappa. E' il popolo che decide, e il popolo quando si muove, specie quello di Sicilia, è sempre sovrano. Antudo! Associazione Progetto Sicilia
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SCIENZA & CULTURA A cura di Ignazio Rao
Tratto da “L’ILLUSTRAZIONE ITALIANA” Anno XXXIII n.7 - 18 Febbraio 1906 Fratelli Treves Editori - Milano 1906 Fotografie di R. Salvadori
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6 Febbraio 1906
Cronaca di un disastro
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terribili eventi atmosferici che recentemente hanno messo in ginocchio vaste aree in diverse regioni italiane, ci fanno riflettere su quanto l'uomo sia impotente a fronteggiare l'inarrestabile forza della natura quando scatena tutta la sua energia seminando morte e distruzione. Questi fenomeni non sono nuovi ma, come riportato dalle cronache del passato, spesso si ripetono nel tempo e dovrebbero farci riflettere per indurci a rispettare di più la natura e soprattutto l'ambiente che ci circonda. Fortunatamente, oggi, grazie soprattutto alla disponibilità di previsioni meteorologiche sempre più attendibili, la popolazione viene tempestivamente informata dell'arrivo di queste violente perturbazioni e ciò spesso contribuisce a salvare molte vite umane e arginare i danni. Nella prima settimana del mese di Febbraio del 1906, come riportato nelle cronache dei giornali dell'epoca, mentre nelle regioni del Nord Italia splendeva il sole e la temperatura faceva presagire l'arrivo della primavera, il meridione era interessato da condizioni di maltempo molto intense, con abbondanti nevicate, grandine, forti venti, piogge torrenziali e nubifragi. Il giorno 6 una tremenda mareggiata di inaudita violenza si scatenò sul litorale Ionico della sponda siciliana dello Stretto
di Messina ed in particolare su Galati Marina, ubicato a 12 chilometri da Messina, seminando il terrore tra i circa tremila abitanti, che in preda al panico cercavano di sfuggire al disastro. In breve tempo le onde altissime, gonfiate dai venti impetuosi, dopo aver distrutto le dighe realizzate in precedenza per proteggere l'abitato dalla violenza del mare, si abbatterono sulle case che in brevissimo tempo furono invase dall'acqua che allagò anche le campagne circostanti, distruggendo ogni cosa e scatenando il terrore nella popolazione che riuscì fortunatamente a mettersi in salvo attraverso le strade e la ferrovia situate a monte dell'abitato. La violenza delle onde della terribile mareggiata, che durò tutta la notte, distrusse e danneggiò seriamente circa un centinaio di abitazioni, lasciando senza tetto circa seicento abitanti. Il Comune di Messina e le Autorità Militari inviarono tempestivamente i soccorsi con numerosi soldati, tende, materassi, viveri e soprattutto il pane visto che anche i forni erano andati completamente distrutti. La notizia dell'evento, riportata da diversi giornali dell'epoca, destò molto stupore e soprattutto un diffuso senso di paura tra le popolazioni dei paesi rivieraschi del litorale messinese.
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Messina - Viale Regina Margherita - 25 Gennaio 2014
Rimessaggio da marciapiede
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Cultura
Presentazione del volume di poesie
Trinacria curato da Angelo Santaromita Villa
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l libro, novantasei pagine, carta patinata, corredato di disegni e fotografie, contiene, oltre a scritti sulla lingua siciliana, quarantacinque poesie e alcuni racconti, raggruppati in sezioni, tutto in accurato siciliano con traduzione in italiano. La presentazione del volume di poesie “Trinacria”, nell’ambito del “Premio Lingua Siciliana”, avrà luogo giovedì 06 febbraio 2014, alle ore 18,30, nel Salone delle Feste della Società Mutuo Soccorso “L’Avvenire” di Capo d’Orlando. Il programma prevede i saluti del Presidente della Società Mutuo Soccorso “L’Avvenire” avv. Carmelo Giuseppe Antillo e dell’Amministratore del Gruppo Lingua Siciliana prof. Angelo Villa, la relazione prof. Roberto Rifici, l’intervento della fine dicitrice dott.ssa Francesca Pietropaolo e degli amici del Gruppo Lingua Siciliana.
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Salone delle Bandiere - Palazzo Zanca 6 Febbraio 2014
“Guardandoci intorno” Mostra d’arte Giovani artisti emergenti Francesca Corso Caterina D’Andrea Venera Finocchiaro Tina Maio Renata Squillaci Domenica Luisa Tomarchio Marianna Velardi foto Peppe Saya
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Placido "
Placido" è un film prodotto dal CGS Life di Biancavilla, in collaborazione con il Circolo San Placido dell'omonima cittadina etnea, che vede come protagonista il Santo Martire Messinese, ripercorrendo le vicende legate alla vita di San Benedetto ed al Martirio di Placido nella Città dello Stretto. Ambientato a Biancavilla, Montalbano ed in località siciliane, con attori legati al Santuario di San Placido di Biancavilla, è rivolto a tutti coloro che vorranno conoscere e approfondire la vita ma soprattutto l'insegnamento del celebre Placido. "Quando il tramonto è rosso, rosso come il sangue: vuol dire che ci sarà una bella giornata. Sappiamo riconoscere i segni dei tempi" queste le parole che gli sceneggiatori Filadelfio Grasso e Vincenzo Petralia ed il regista Armando Bellocchi hanno voluto far pronunciare a San Placido alla vigilia del suo martirio. Ecco la trama: il piccolo Placido, figlio di Tertullo, nobile romano, è portato dal padre presso il monastero di Subiaco, dove, sotto la guida di Benedetto, viene educato alla Regola Benedettina. Fiorenzo, geloso dei consensi riscossi da Benedetto, cerca di ostacolare la sua opera e di scoraggiare i suoi seguaci. Il futuro di Placido traspare da alcuni significativi episodi, ma neanche lui può immaginare ciò a cui è destinato. Presi i voti, viene inviato a Messina, dove diffonde la spiritualità di Benedetto, ma sarà proprio il suo martirio a portare testimonianza e luce al popolo siciliano. La presentazione del video, fortemente voluta dal Rettore di San Giovanni di Malta, Mons. Angelo Oteri, nel luogo ove avvenne il Martirio il Martirio e si conservano ancora oggi le reliquie di Placido e dei fratelli Flavia, Eutichio e Vittorino, vuole essere motivo di riflessione e riscoperta di questo Santo Messinese anche attraverso la valorizzazione della devozione che lega Messina ad altre località di Sicilia e d'Italia dove il nostro Placido è fortemente venerato e celebrato. Altro significativo appuntamento culturale dopo la presentazione, nello scorso mese di ottobre, del volume "San Placido nella storia e nella pittura messinese" di Marco Grassi.
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Spettacoli
“Omaggio a Segovia” L
L’Accademia Filarmonica di Messina ospiterà l’8 febbraio 2014, alla Sala Sinopoli del Teatro V. E., il chitarrista internazionale M° Piero Bonaguri
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’Accademia Filarmonica di Messina avvisa che potrà rispettare il concerto in programma il prossimo sabato 8 febbraio, ore 18:00, grazie alla presenza del chitarrista internazionale M° Piero Bonaguri, con il suo “OMAGGIO A SEGOVIA”. Sottolinea che la sede del concerto sarà il Teatro “V. Emanuele”, 4° piano, presso la sala Sinopoli anziché il “PalaAntonello”. Il programma del M° Bonaguri vuole omaggiare il grande interprete Segovia (con cui ha avuto l’onore di studiare) presentando parte del suo repertorio che illustra anche le sue scelte "strategiche" per divulgare al mondo il valore della chitarra classica. Le musiche saranno di De Narvàez, Sor, Bach, Anzaghi, Castelnuovo-Tedesco, Torroba, Albeniz. Propone autori che, nel passato, avevano scritto per chitarra (Sor) o strumenti similari come la vihuela (Narvàez), alternandoli a pezzi dell’imponente tradizione classica, spesso trascritti da Segovia per chitarra (Haendel, Bach, Albéniz) ed a pezzi appositamente scritti per lui da famosi compositori non chitarristi (Torroba, Castelnuovo Tedesco). Il M° Bonaguri collabora con prestigiose Istituzioni e Festivals. Circa 250 composizioni sono state dedicate a lui da musicisti molto conosciuti quali Cappelli, Guarnieri e Solbiati. Nel frattempo, l’ironica performance del pianista M° Antonio Ballista ha sbalordito il pubblico dell’Accademia Filarmonica lo scorso 1° febbraio, al “PalaAntonello”. L’artista, altamente specializzato nell’esecuzione della musica contemporanea, ha interagito con la platea realizzando lo spettacolo “… E LASCIATEMI DIVERTIRE!”, degno del più moderno cabaret. Il M° Ballista rivisita la musica classica come
quella di STRAWINSKY partendo con un estratto dall’allegro “Circus Polka”, passando attraverso lo strepitoso SATIE e la sua perenne lotta contro la ragionevolezza, di cui porta brani tratti da "Sport et divertissments" e attraverso lo stile anglofilo di DEBUSSY, interpretato elegantemente persino in una danza afroamericana quale “Golliwogg’s cake walk”. Tema conduttore di tutto il concerto: l’umorismo musicale. L’esperto pianista tocca epoche diverse e compositori diversi tra loro, con caratteristiche assolutamente originali. Con SLONIMSKY arriva al demenziale, con COUPERIN al sarcastico, con CASTALDI irrompe nel teatro dell’assurdo. Tramite una composizione della mezzosoprano CATHY BERBERIAN, riesce a raccontare il volo di una zanzara sulle note del pianoforte. Il musicista, maestro a tuttotondo, in quanto anche clavicembalista e direttore d’orchestra, conclude lo spettacolo dando voce alla grandezza di un divertente ROSSINI, nel periodo post teatro. Tra le sue significative collaborazioni, annoveriamo quella con Bruno Canino in duo pianistico, che è servito come ispiratore per numerosi compositori. La versatilità del M° Ballista si esprime anche mediante l’attività dell’ensemble Novecento e Oltre, fondato e diretto da lui.
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L’appuntamento con la solidarietà
“A bedda facciata”
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l CIF Centro Italiano Femminile di Messina organizza l’appuntamento teatrale d’inizio anno con la solidarietà, la cittadinanza è invitata a partecipare alla rappresentazione teatrale “A bedda facciata”, che si svolgerà al teatro Cristo Re domenica 9 febbraio con inizio alle ore 18. L’incasso del pomeriggio teatrale sarà devoluto all’Associazione “Sclerosi laterale amiotrofica” di Messina, come confermato dalla presidente prof. Paola Privitera Mollica. Per poter assistere alla commedia in due atti di Milena Palella, si suggerisce di prenotarsi telefonando al numero 3405974273. Si ricorda inoltre che, la location teatrale si trova presso l’Istituto Antoniano adiacente l’omonima Clinica.
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Riceviamo e pubblichiamo
Stati generali dello spettacolo
Appello al Governo Regionale
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e Associazioni concertistiche, le imprese teatrali, le compagnie di danza e le molteplici realtà del settore privato a vocazione pubblica che aderiscono agli Stati generali dello Spettacolo in Sicilia, sono costretti a denunciare, per l’ennesima volta, l’aggravarsi dello stato di crisi di un comparto che dà lavoro a migliaia di operatori, artisti e tecnici, oltre che a un vasto indotto di albergatori, artigiani e ristoratori. Apprendiamo da una lettera dell'assessore Stancheris, pubblicata sul quotidiano La Sicilia, della volontà del governo di voler tutelare la cultura e lo spettacolo dal vivo. Volontà dichiara l'assessore - sottolineata dall'aumento fatto nell'ultima finanziaria (poi bocciata dal commissario dello stato) dei fondi di spesa destinati alle Attività di Spettacolo dal Vivo. Dispiace, però, aver registrato NEI FATTI l’opposto, in quanto la stessa finanziaria sopracitata aveva previsto un taglio alle due leggi (44/1985 e 25/2007) che regolamentano il sostegno alle attività concertistiche e teatrali di natura privata a vocazione pubblica. Paventiamo dunque che sussista la volontà di tutelare esclusivamente il sistema pubblico (spesso figlio del clientelismo e dell'improduttività), sacrificando invece, con tagli via via più consistenti, il sistema privato a vocazione pubblica, con la cancellazione di fatto delle due leggi sopracitate. Chiediamo perciò al governo Crocetta di cambiare rotta, tutelando le due leggi, riportandone le dotazioni a livelli di decenza. Questo sarebbe un impegno concreto per tutelare le attività di spettacolo dal vivo produttive e indipendenti del settore privato a vocazione pubblica. Chiediamo, inoltre, che il Governo regionale faccia una scelta forte a tutela delle associazioni concertistiche profondamente danneggiate dalla finanziaria 2012 e dalla pessima gestione delle assegnazioni dell'avviso speciale del 2013. Non è più possibile svilire l'importanza del settore da noi rappresentato, privilegiando esclusivamente le fondazioni e i grandi teatri pubblici, che non si sono distinti per buone pratiche né per capacità manageriale di gestione, dissipando, nel corso degli anni, ingenti risorse. Auspichiamo che si apra finalmente un tavolo tecnico tra Regione, sistema pubblico e privato, affinché l'investimento nelle attività di spettacolo dal vivo assuma le caratteristiche di una progettualità condivisa, ampia e ben pianificata. Oggi il nostro settore vive una condizione di emergenza, a causa di una politica disattenta e colpevole, noncurante della meritocrazia e della valenza pubblica del sistema privato nella divulgazione e promozione del Teatro, della Musica e della Danza nella nostra regione. Tralasciando di ripetere i meriti culturali e le eccellenze artistiche che vantano gli organismi siciliani, a dimostrazione della rilevanza che le imprese culturali rappresentate conta-
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no nel sistema economico regionale, alleghiamo due brevi promemoria sulla produttività delle realtà finanziate a fronte delle Leggi 25 sul Teatro e 44 sulla musica. Invitiamo chi legge a rivolgere particolare attenzione ai seguenti dai aggregati riferiti all’anno 2013: Agli operatori teatrali privati sono stati assegnati circa € 2,5 mln. dalla Regione (ex L.R. 25) ed €.1,6 mln dal Fus Ministeriale Agli operatori musicali privati sono stati assegnati (ex L.R. 44) € 800.000 dalla Regione ed € 1,05 mln dal Ministero Ai Teatri Stabili pubblici, € 5,5 mln dalla Regione ed € 2,6 mln dal Ministero Ai teatri lirici e alle orchestre sinfoniche € 36 mln dalla Regione ed € 19 mln. dal Ministero Con l’auspicio che sopravvivano in Sicilia le attività di spettacolo. Teatro Massimo Bellini di Catania
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“Otello” L
o spettacolo sarà in scena martedì 18 febbraio al Piccolo Teatro Giraudi, dopo aver vinto il premio Scintille013 nell’ambito del Festival Asti Teatro/35, e vedrà impegnati gli attori Federica De Cola, Giovanni Moschella (che sostituisce Annibale Pavone), Angelo Campolo, Margherita Smedile e Tino Calabrò. Campolo ne cura drammaturgia e regia: uno spettacolo intenso in cui la celebre opera shakespeariana viene affrontata attraverso un nuovo ed originale punto di vista. Iago e Otello, qui capovolti anagraficamente, si fronteggiano in uno scontro generazionale tra giovani e adulti, che in controluce diventa il racconto di un insanabile conflitto tra figli e “cattivi” genitori. Continua con una recita il 12 febbraio a Reggio Calabria il viaggio de “La lunga notte del Dottor Pennac”. Angelo Campolo accompagnato dai musicisti Giuseppe Mangano e Alida De Marco, mette in scena una divertente performance tra teatro e musica sui vizi e le paure della medicina moderna. La pièce è un omaggio al mondo fantastico e grottesco di Daniel Pennac attraverso il racconto di una galleria di personaggi eccentrici e spassosi: ritmo frenetico, battute a raffica, brevi quadri delineati con umorismo feroce. Non si ferma neanche il recital “Piacere Shakespeare”: durante il mese di febbraio sono le classi dell’Istituto Comprensivo “Boer – Verona Trento” di Messina a partecipare, attraverso esercizi e improvvisazioni, all’ evento teatrale. Angelo Campolo, insieme a Monia Alfieri, incontrano gli studenti per far conoscere le opere del drammaturgo, dando voce agli intramontabili personaggi che popolano il teatro shakespeariano. Un progetto educativo ma anche uno spettacolo intenso, ricco di emozioni, contenuti e approfondimenti. Il progetto si iscrive nel più ampio impegno della nostra Compagnia nell’ambito della formazione teatrale che, incentrata sulla rilettura dei testi shakespeariani.
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da Beethoven a Kurt Cobain a cura di Francesco Certo
CURIOSITà Ci scuseranno i membri dei Queen ma il nostro focus si concentra solo su di lui, Freddie Mercury. Origini, influenze, stili di vita, chiacchiere e malattie non ci interessano, di lui, ci interessa quello che rimane, ci interessa la voce, le parole e lo stile. Unico, assolutamente unico ma riconoscibile, impossibile non capire alla prima nota, cantata o suonata, che quello che si sta per ascoltare è un capolavoro assoluto di Freddie Mercury. 22 anni di attività discografica, dal 1973 al 1995 il mondo si è vantato di ospitare l’arte incommensurabile dell’artista britannico. Se Madonna ha rivoluzionato il pop, Freddie Mercury ha portato il rock ad un nuovo e impressionante livello. I suoi erano anni complicati, il genere andava verso una decadente trasformazione, mantenere lo stile ed il livello, soprattutto negli anni ’80 sembrava impresa impossibile, ma il trasformismo, non solo fisico, ma vocale e di stile ha esaltato la sua carriera, rendendolo un personaggio unico e controverso, venerato dai fan e apprezzato dalla critica. Musicista completo, compositore, arrangiatore e cantante. Cantante particolare, orgoglioso della sua voce, non una voce normale, da cantante lirico, indimenticabili le sue performance dal vivo, abbandonato all’arte trascinava il pubblico all’interno dei suoi vocalizzi, dei suoi artifizi vocali. Animale da palcoscenico, coinvolgente, stravagante e colorato, assurdamente conciato e mascherato, sempre personaggio, showman vero e proprio, ma artista reale, conoscitore del tempo in cui ha vissuto ma innovatore, non solo musicale, ma di stile e contenuti. Provocatore sensuale, sembrava far l’amore con la sua voce, col pianoforte, col pubblico in continuo orgasmo da arte e misticismo musicale. Personaggio assoluto e non paragonabile o classificabile. Per comodità ricordato come rocker, ma indubbiamente artista nella sua essenza e nel suo significato più alto. Non componeva musica, dava vita ai sogni, dava vita all’essere etereo e metafisico, perdersi nelle note e nelle parole dei suoi brani è quasi una banalità, impossibile rimanere lucidi, viaggio mescalinico, una droga unica e rara, l’arte pura e grezza, come il diamante appena scavato dalla roccia, sporco ma puro e prezioso, unico e accecante, variegato con le sue mille facce ed i suoi mille risvolti. Freddie Mercury era questo, era una botta al cuore, un pugno in uno stomaco, era un’apocalisse musicale, o forse un big bang, quello che c’era esplose, implose e sparì, da quel disastro apparve lui e rinacque la musica. Ci scuseranno i Queen ma noi amiamo Freddie Mercury. Tra le sue opere ricordiamo: “Bohemian Rapsody”, “Don’t stop me now”, “Somebody to love”, “We will rock you”, “Under Pressure”, “Radio Ga Ga”, “Innuendo” e “Who wants to live forever”. Così vogliamo ricordare Freddie Mercury, il resto non ci interessa.
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Stone Town, 5 settembre 1946 Londra, 24 novembre 1991
Mercury
Bohemian rhapsody
Freddie
[…]Questa è la vita vera? o è solo fantasia? Travolto da una frana Senza scampo dalla realtà Apri gli occhi Alza lo sguardo al cielo e vedrai Sono solo un povero ragazzo, non ho bisogno di essere capito Perché mi lascio trasportare, sono un indolente, Un po' su un pò giù Comunque soffi il vento, a me non importa […]
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parole in blu a cura di Francesco Certo
CURIOSITà Firmò i suoi scritti con lo pseudonimo di Desiderius Erasmus. La sua opera più conosciuta è Elogio della follia. È considerato il maggiore esponente del movimento dell'Umanesimo cristiano. Figlio illegittimo di un prete, Roger Gerard, la madre Margherita è figlia di un medico. Erasmo rimane orfano nel 1483; i genitori gli permetterano di ricevere la migliore educazione possibile per l'epoca , frequentando le scuole monastiche di Deventer e s'Hertogenbosch. Viene ordinato prete nel 1492, anche se non sarà mai un attivo sacerdote. La produzione letteraria inizia piuttosto tardi, soltanto quando finalmente arriva a ritenere di poter padroneggiare con sicurezza il latino. Erasmo da Rotterdam rimarrà per tutta la vita cattolico, tuttavia criticherà duramente gli eccessi della chiesa cattolica rifiutando persino il titolo di cardinale che gli verrà offerto. Nel suo trattato sulla preparazione alla morte chiarisce che la fede in Cristo e non i sacramenti e i rituali della Chiesa sarebbero l'unica garanzia per la vita eterna. Erasmo preparerà una nuova versione greca e latina del Nuovo Monumento di Erasmo a Rotterdam Testamento. Mentre il trionfo della riforma luterana conosce il suo apice iniziano anche disordini sociali che Erasmo già temeva: la guerra dei contadini, l'iconoclastia, il radicalismo che sfocierà nei movimenti anabattisti in Germania e Olanda. Erasmo si sentiva felice di esserne rimasto estraneo, tuttavia negli ambienti cattolici veniva accusato di essere il fomentatore di tali discordie. A dimostrazione della sua lontananza dalla riforma, quando Basilea, dove Erasmo risiede, nel 1529 adotta le dottrine riformate, si trasferisce nella vicina città Friburgo. Qui Erasmo continua la sua instancabile attività letteraria terminando l'opera più importante dei suoi ultimi anni l'"Ecclesiaste", nel quale sostiene che la predicazione è l'unico dovere veramente importante della fede cattolica. Il 19 gennaio 1543 a Milano i suoi libri verranno bruciati insieme a quelli di Lutero. Erasmo da Rotterdam muore il 12 luglio 1536 a Basilea.
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"Ci sono tante grammatiche quanti sono i grammatici, e anche di pi첫."
Rotterdam, 1466/1469 Basilea, 12 luglio 1536
Erasmo
"I mali che non si avvertono sono i pi첫 pericolosi."
da Rotterdam
"Le idee migliori non vengono dalla ragione, ma da una lucida, visionaria follia."
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RE sano
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a cura di Mimmo Saccà
Allergia arachidi si batte a piccole dosi, successo su 84% pazienti
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na nuova strada per contrastare l'allergia alle arachidi nei bimbi. A metterla a segno è il trial clinico dell'ospedale di Addenbrooke (Cambridge), i risultati sono stati pubblicati su 'Lancet'. Secondo i medici è un passo decisivo per il trattamento dell'allergia alle arachidi che ha trasformato la vita dei piccoli pazienti (85) che hanno partecipano in allo studio clinico e che dovevano mangiare piccole dosi di arachidi tutti i giorni. I risultati del trial indicano che l'84% dei bambini allergici dopo sei mesi poteva mangiare l'equivalente di cinque arachidi al giorno.
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Oggi ancora non esiste un trattamento definitivo contro questa allergia alimentare, così l'unica opzione per le famiglie e i piccoli pazienti è quella di evitare completamente i prodotti che contengono le arachidi, controllando sempre le etichette per evitare brutte sorprese. Alla base della ricerca dell'ospedale inglese c'è il principio di addestrare il sistema immunitario dei bambini a tollerare le proteine delle arachidi assumendo l'alimento in piccolissime dosi ben al di sotto della soglia che fa esplodere la reazione allergica.
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La ricetta Calamarata Ingredienti per 4 persone • • • • • • • • • • •
400 gr di Pasta Calamarata 600 gr di Calamari 1 spicchio di Aglio 1 Peperoncino rosso fresco 2 cucchiai di Prezzemolo tritato Sale q.b. Pepe nero macinato q.b. 300 gr di Pomodori ciliegino 25 gr di doppio concentrato di Pomodori 50 ml di Vino bianco Olio di oliva extravergine q.b.
PREPARAZIONE Iniziate dalla pulizia dei: sciacquateli sotto acqua corrente, staccate la testa e i tentacoli e teneteli da parte, togliete la penna di cartilagine interna e le interiora. Quindi eliminate la pelle dal mantello con le mani o con un coltellino. Tagliate i calamari ad anelli di dimensione simile al formato della pasta calamarata; tagliate anche i tentacoli privati della pelle e la testa dopo aver tolto gli occhi. Poi aprite a metà il peperoncino fresco, estraete i semini e tritatelo finemente. Sbucciate l'aglio e tritatelo finemente. Poi lavate e tagliate a spicchi i pomodorini. In una padella capiente versate l’olio e unite l’aglio schiacciato. Unite anche il peperoncino e i calamari; lasciateli rosolare per qualche minuto, poi sfumate con il vino bianco. Potete aggiunger il concentrato di pomodoro sciolto nel vino bianco. Quando il vino sarà evaporato, aggiungete i pomodorini e poi salate e pepate a piacere. Fate cuocere i calamari per circa 10-15 minuti a fuoco dolce; quando il sugo sarà pronto, aggiungete il prezzemolo fresco tritato, mescolate e spegnete il fuoco. Lessate la pasta in abbondante acqua salata e scolatela a metà cottura conservando un po' di acqua di cottura. Aggiungete un mestolo di acqua di cottura nel tegame con il sugo di calamari e accendete il fuoco dolce. Quindi incorporate la pasta al sugo di calamari e amalgamate bene il tutto. Una volta fatto insaporire, ritagliate dei quadrati di carta da forno da circa 30 cm di lato; versate in ciascuno la porzione di pasta e chiudete l'involucro a mo' di caramella. Poi ponete i cartocci su una leccarda e infornate in forno statico preriscaldato a 200° per 10 minuti circa. Quindi sfornate le "caramelle", apritele e servite direttamente al cartoccio la vostra calamarata.
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Amarcord
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foto Annamaria Arena
Numero 77 - Anno XII - 3 Febbraio 2014
SPORT il Cittadino
Amatory Rugby Messina
Sognare è possibile