il Cittadino n. 215

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n째 215 anno XIII - 7 Ottobre 2015

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Messina, Ospedale Piemonte: una storia ingarbugliata

La matassa


Primo piano di Marilena Faranda

Ospedale Piemonte, voc

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a vicenda relativa alla paventata chiusura dell’Ospedale Piemonte ha occupato la cronaca per tutta l’estate, registrando le posizioni di molti soggetti pubblici e privati sul futuro del nosocomio di viale Europa. Comitati, sindacati, rappresentanti politici e Istituzionali hanno organizzato numerose manifestazioni per sostenere l’esigenza di mantenere il presidio ospedaliero, in centro città, sia per l’aspetto logistico (in prossimità dello svincolo autostradale), sia per la consolidata esperienza maturata nel corso di più di un secolo di attività (costruito nel lontano 1910). Nel corso del vivace dibattito sviluppatosi in città, molte ipotesi sono state avanzate. Una soluzione in particolare, proposta dall’ex assessore regionale Lucia Borsellino, sembrava potesse accogliere le richieste sollecitate in occasione delle proteste organizzate: l’accorpamento dell’ospedale Piemonte con l’IRCSS (Centro Neurolesi Bonino Pulejo).

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Comitato Salvare l’Ospedale Piemonte foto Peppe Saya

i a confronto ULTIMA ORA Approvato il DDL Picciolo-Formica con il pronto soccorso nell’eccezione più ampia, cioè collegato a tutte le attività sanitarie del nosocomio. è stata approvata anche un emendamento proposto dal presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone che propone l’utilizzo dell’ex ospedale Margherita come centro culturale 7 Ottobre 2015

Un progetto che prevedeva il nulla osta del Ministro della Sanità e l’approvazione di un Disegno di Legge da parte dell’ARS. Negli ultimi giorni, l’iter che sembrava registrare uno stallo, ha subito un’accelerazione per l’iniziativa, forse “troppo tempestiva” del direttore generale dell'azienda Papardo Piemonte Michele Vullo che con una deliberazione ha deciso di chiudere l’ospedale Piemonte, trasferendo le attività presso il Papardo entro il prossimo 10 ottobre. Una decisione che ha sollevato all’unisono le proteste dei cittadini messinesi e ha innescato la reazione di movimenti di opposizione. Sull’onda della disapprovazione esternata dalla comunità, il Sindaco Accorinti ha finalmente utilizzato gli strumenti, che la sua funzione di responsabile della sanità gli consente, e pertanto con un’ordinanza sindacale ha bloccato gli effetti che il piano di Vullo poteva produrre. Il direttore generale ha reagito opponendosi al provvedimento con un ricorso al TAR. Intanto, sul fronte politico, alle assicurazioni verbali dell’Assessore Baldo Gucciardi rivolte alla deputazione messinese, ha risposto il ministro Lorenzin autorizzando la Regione Sicilia ha predisporre gli atti legislativi per la fusione del Piemonte con il Centro Neurolesi. Una disposizione politica che sembrava aver scritto la parola fine a una lunghissima storia. Ma così non è stato. Si è riaperto, infatti, un dibattito sul significato dell’autorizzazione del Ministro della Sanità: il Pronto Soccorso rimane un presidio d’eccellenza con tutte le attività ospedaliere collegate, oppure bisogna immaginare solo un presidio di base. E mentre si disputa sul vero significato che bisogna attribuire alla disposizione ministeriale, all’Assemblea Regionale si sta presentando un emendamento al DDL PiccioloFormica per l’interpretazione autentica della volontà del Ministro, nella speranza che si possa sbrogliare l’ingarbugliata matassa. WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

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Sommario

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Attualità “Amici del Liceo La Farina” Agos4ideas Black dot

24-25 Dietro le quinte

numero 215 anno XIII 7 Ottobre 2015

48-59 Cultura “Segni e Sogni” Un “fuoriLuogo” culturale

60-61 Spettacoli Sua Maestà Musica

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Settegiorni

68-69 Mangiare Sano

Cronaca della settimana

Le rubriche 34-35 Città Cronache urbane

26-27 In&Out 62-63 La corazzata

38-39 Provincia

Potemkin

64-65 Da Beethoven a Kurt Cobain

40-45 Sicilia La corruzione impera ancora

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66-67 Parole in blu 7 Ottobre 2015


il Cittadino Direttore editoriale: Lillo Zaffino Direttore responsabile: Carmelo Arena Vicedirettori: Tiziana Zaffino, Gabriella Giannetto Coordinamento Maria Cristina Rocchetti, Giuseppe Zaffino Redazione Enza Di Vita, Marilena Faranda, Francesco Certo, Giuseppe Micali Collaboratori Cristina D’Arrigo, Dario Buonfiglio, Gino Morabito, Antonio Grasso, Marina Pagano, Alessia Vanaria Rubriche Enzo Caruso, Michele Giunta, Ignazio Rao, Mimmo Saccà Art Director Salvatore Forestieri Ricerca fotografica Peppe Saya, Orazio D'Arrigo, Antonio De Felice, Gianmarco Vetrano Pubblicità contatti: 3473640274 e-mail: info@ilcittadinodimessina.it Amministrazione Mario De Marco, Giuseppe Pagano e Franco Rossellini Web master sito Fabio Lombardo Il Cittadino digitale sarà pubblicato sul giornale on line e inviato gratuitamente ai lettori direttamente nella posta elettronica e sarà condiviso in rete attraverso Facebook

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immagine

di Michele Giunta

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Annunci utili a cura di Pippo Previti

NUOVE OPPORTUNITÀ PER I GIOVANI E IL LAVORO

Ryanair: 80 assunzioni entro 2016, Aeroporto Orio al Serio Nuove assunzioni Ryanair in Lombardia. La nota compagnia aerea low cost ha annunciato nuovi investimenti per l’Aeroporto di Milano Bergamo – Orio al Serio, e creerà ben 80 nuovi posti di lavoro entro il 2016. Europa: apprendistato per 140Mila Giovani In arrivo ben 140Mila opportunità di formazione e lavoro per i Giovani in Europa. L’Alleanza europea per l’apprendistato ha sottoscritto nuovi impegni con aziende ed organizzazioni europee per favorire l’occupazione giovanile, anche in Italia. Sardegna: concorso per 117 Operai e Impiegati Opportunità di lavoro in Sardegna. Il Comune di Iglesias ha pubblicato un concorso finalizzato all’assunzione di 117 Operai ed Impiegati che opereranno nell’ambito del progetto di intervento per l’aumento del patrimonio boschivo. H&M lavora con noi: posizioni aperte e come candidarsi Opportunità di lavoro e nuove assunzioni in vista con H&M. La nota catena di moda seleziona personale interessato a lavorare nei negozi del marchio svedese, e studenti e laureati da inserire in sede. Marche: Corso gratuito Beni Culturali e Turismo Sono aperte le iscrizioni per un corso formativo post diploma relativo all’ambito turistico e attività culturali. Il corso gratuito di Beni Culturali e Turismo si svolgerà nelle Marche a partire da ottobre 2015. 8

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7 Ottobre 2015 Stage in Irlanda, Francia, Spagna per OSA e OSS siciliani Tirocini all’estero per giovani siciliani in possesso dell’attestato di qualifica professionale di OSS e/o OSA che intendono svolgere un tirocinio formativo entro un anno dal rilascio del titolo. Gli stage si svolgeranno in Spagna, Francia e Irlanda. Concorso DUCATI Scrambler You Are per Videomaker Ducati offre a Videomaker di tutto il mondo la possibilità di esprimere il proprio talento, realizzando opere audiovisive sul tema della street culture. E’ aperta, infatti, la nuova edizione del concorso Scrambler You Are. Premi fino a 5Mila Euro Primadonna Lavora con noi: posizioni aperte e come candidarsi Assunzioni in vista nella moda con Primadonna. La nota azienda attiva nei settori delle calzature, degli accessori e dell’abbigliamento, seleziona personale per la copertura di posti di lavoro nei negozi e in sede. Avvocatura Milano: concorso 12 Praticanti, 500 Euro al mese Il Comune di Milano ha indetto il concorso 2015 per l’accesso ai tirocini forensi presso l’Avvocatura Comunale. A bando 12 posti di lavoro per Praticanti Avvocati, previsto un rimborso mensile di 500 Euro. Motivi e Oltre Lavora con noi: Offerte e come candidarsi Nuove opportunità di lavoro nei negozi Motivi e Oltre, e presso il Gruppo Miroglio. Sono aperte nuove selezioni di personale per assunzioni nei punti vendita dei noti brand di moda e in sede. AIM Vicenza: assunzioni per Idraulici, tempo indeterminato In arrivo nuovi posti di lavoro in Veneto per specialisti di idraulica. AIM è alla ricerca di Operai Idraulici per manutenzione reti ed impianti gas metano. Le figure professionali saranno assunte a tempo indeterminato presso la sede di Vicenza. 7 Ottobre 2015

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Attualità

foto Peppe Saya

Nasce l’associazione “Amici del Liceo La Farina”

Il liceo e l’orgoglio dell’appartenenza

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urante la propria esistenza ognuno di noi segue il proprio percorso di studi, passando, man mano che si cresce, da un’istituzione scolastica all’altra. E così anno dopo anno, conoscerai nuovi ambienti, nuovi docenti ma il risultato sarà sempre lo stesso. Quando arriverai alla fine del tuo cammino, infatti, ti renderai conto che ad esserti rimasta nel cuore, ad averti lasciato quel quid di speciale saranno stati gli anni vissuti tra le mura del tuo liceo. Ricorderai sempre la vita da liceale e resterai inesorabilmente legato a quel luogo dove si sono create le tue radici professionali. Un attaccamento profondo che ci permette di comprendere perché oggi tantissimi professionisti della realtà cittadina abbiano scelto di riunirsi nell’Aula Magna del proprio liceo per dare vita all’associazione “Amici del Liceo La Farina”. La scelta della data odierna per questo “parto” straordinario non è stata, come ha sottolineato la preside Pucci Prestipino, per nulla casuale. Oggi è il giorno di San Remigio, giorno in cui parecchi anni addietro aveva inizio l’attività scolastica. Si è deciso di approfittare di una ricorrenza così importante per concretizzare un’idea che era in cantiere da tempo. “Negli ultimi due anni” ha detto la preside Prestipino “il Liceo “La Farina” si è fatto promotore di diverse manifestazioni culturali e ciò ha fatto esplodere sempre più l’orgoglio dell’appartenenza”. Questo sentimento ha portato alla nascita dell’associazione in questione che si spera possa diventare forza motrice di una serie di incontri che fanno capo ad una scuola che si può definire “in continuo movimento”. A partecipare a questo incontro d’apertura è stato anche il Presidente della Corte d’Appello di

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Messina, Michele Galluccio, ex allievo del Liceo “La Farina”. Egli, visibilmente emozionato, ha raccontato la sua esperienza vissuta tra le mura del liceo ed iniziata nel lontano 1965. “Tutto per me” ha detto Galluccio “è iniziato qui”. Tra quei banchi ha avuto modo, infatti, di conoscere ed apprezzare, grazie anche al prof. Sgroj, il mondo classico e i suoi valori. Oggi è riuscito a realizzare il sogno che da ragazzo coltivava e ciò lo deve, senza dubbio, allo studio, alla sua famiglia ma anche alle sue radici strettamente legate alla cultura classica. Quest’ultima è di fondamentale rilevanza perché non si può costruire il futuro, in alcun modo, se non si conosce il passato. Attraverso lo studio del latino e del greco, inoltre, e attraverso l’attività di traduzione si acquisisce, come ha messo in evidenza Galluccio, la capacità di discernimento, quello spirito critico che non può mancare se si vuole affrontare in modo adeguato la vita. Dalle pagine del vocabolario di greco passerai a quelle del vocabolario della tua esistenza e sarai chiamato non a scegliere il significato adeguato di un termine ma ad usare la stessa abilità per operare scelte che determineranno il buon esito della tua condotta. Se si vuole essere ottimi cittadini, inoltre, non si può non amare la Costituzione, non difenderla dagli assalti continui che la realtà attuale le riserva. Il suo testo deve essere preservato, e se in qualcosa va modificato ciò non deve avvenire per iniziativa di una maggioranza o minoranza politica ma per volontà di tutti i cittadini. Il mondo classico ci insegna il rispetto per la dignità umana che deve divenire parametro fondamentale per creare un buon futuro. La cultura classica è punto d’inizio, dunque, di una linea temporale, di un filo conduttore che arriva fino ai nostri giorni. I valori di ieri sono quelli di oggi e saranno anche quelli del domani. Non bisogna dimenticare mai le proprie radici culturali, non bisogna dimenticare mai il luogo in cui ha avuto inizio la propria formazione culturale: il liceo. La speranza è che “Gli Amici del La Farina” sia solo la prima di tantissime associazioni legate a questo grado dell’istruzione scolastica a cui sarà sempre riservato un posto d’onore nel nostro cuore e verso cui nutriremo sempre un particolare “senso di appartenenza”. Quest’ultimo ci porterà a dire con grande orgoglio ai nostri figli o ai nostri amici, ogni qual volta, passeremo davanti alla soglia di quell’istituto che ci ha regalato delusioni ma anche tanti sorrisi, la seguente frase “La vedi quella scuola? Quello è stato il MIO liceo”. Alessia Vanaria foto Peppe Saya

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Sicurezza ancora lont per l’Istituto “Mazzini-

foto Peppe Saya

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ana -Gallo”

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a storia si ripete, purtroppo, per l’Istituto Comprensivo “Mazzini-Gallo” di Messina. Nuovo anno scolastico, nuova caduta di calcinacci dalla facciata di un edificio che risulta sempre più fatiscente. L’ultimo episodio si è verificato la settimana scorsa quando alcuni pezzi di cornicione si sono staccati finendo sugli scalini prospicenti la porta d’ingresso. Non era una giornata scolastica, per fortuna, e dunque, nessuno si è fatto male. L’ennesimo “scampato pericolo”, però, accende i riflettori, o almeno dovrebbe, sullo stato indecoroso in cui si trova uno degli principali istituti scolastici cittadini. La facciata porta i segni del tempo che è trascorso inesorabilmente mentre ogni qual volta che cadeva qualche calcinaccio si pensava ad operare interventi rapidi ma non risolutivi, interventi “tampone”. Ebbene, è ora di intervenire in maniera seria per mettere in sicurezza l’edificio e per garantire l’incolumità di tutti coloro, alunni e docenti, che lo frequentano quotidianamente. Al momento la parola “sicurezza” sembra distante anni luce poichè che l’ingresso centrale è completamente inagibile e tutti gli allievi sia dell’elementare che della media sono costretti ad entrare dalla porta laterale che immette in un piccolo corridoio. Fino a quando ci si limiterà, soltanto, a constatare e registrare i crolli di calcinacci dalla facciata di un edificio a cui sono stati destinati, negli anni, solo “interventi tampone”? È necessario che si verifichi qualche tragedia perché qualcosa cambi? Il tempo delle parole e dello “scarica barile” è scaduto, è ora che questa storia finisca, è ora che chi di competenza si adoperi perché l’Istituto Comprensivo “Mazzini-Gallo” possa ritornare ad essere la scuola sicura che era tanti anni addietro.

Alessia Vanaria 7 Ottobre 2015

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Messinesi di talento. Un'idea che vuol cambiare il mondo del recupero crediti, un concorso nazionale e un'app vincente

Agos4ideas, tre messinesi conquistano il contest nazionale

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Fabrizio Bucalo

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ono tre ragazzi messinesi, trentenni o quasi, si sono messi in gioco e hanno vinto. L’ambito è quello dell’innovazione, nello specifico il settore bancario finanziario. Un contest nazionale, Agos4ideas, con la collaborazione di H-Farm; scoperto grazie ad una navigazione online, stuzzicati dalla frequentazione stimolante con Start Me Up, la community messinese delle StartUp. Si chiama Agos Extra, ed è l’app vincente, ideata e sviluppata da questi giovani messinesi. Fabrizio Bucalo, laureato in Economia tra Messina e Roma, è lui l’ideatore del progetto. Appassionato di marketing con un impegno nel settore del recupero crediti. La sua professionalità si è sposata con il bando del contest Agos: innovare il settore bancario finanziario. Con lui due amici, prima che soci, ognuno ha portato le proprie competenze al progetto e lo ha reso vincente. Giuseppe Gangemi, laureato in Scienze Statistiche a Messina, grande esperto e curatore dell’analisi dati. Poi Daniele Pagano Dritto, braccio armato del gruppo. Ingegnere informatico, laureato tra Messina e Pisa, responsabile del settore tecnico per lo sviluppo in concreto dell’app. “Da qualche anno lavoro nell’ambito del recupero crediti - ci racconta Fabrizio Bucalo - quando ho scovato il contest di Agos4ideas ho pensato di poter fondere le due cose. Da qualche mese eravamo attivi all’interno della community Start Me Up, la creazione di un’app legata al mondo dell’innovazione nel customer experience era il nostro obiettivo”. 7 Ottobre 2015


Le idee vincenti sono spesso geniali, e quelle geniali si basano quasi sempre sulla semplicità. Anche in questo caso è andata così, sfruttare un vuoto creativo in un ambito in continua evoluzione. “Il settore del recupero crediti è in crescita pur rimanendo ancora in una zona di penombra dal punto di vista delle tecnologie. La nostra idea sfrutta questo impasse, il nostro obiettivo è quello di introdurre un presidio che anticipi l’attività di sollecito delle rate insolute. Con la nostra app il cliente potrà ricevere una notifica alla scadenza della rata, potrà effettuare una promessa di pagamento entro i 10 giorni successivi e visualizzerà l’importo dovuto compreso dei futuri interessi di mora”. Un’idea che brilla per tempismo e elasticità, in un contest come quello di Agos che prevedeva una sfida a livello nazionale. Quasi un centinaio di gruppi e trovate innovative, a vincere sono stati proprio questi ragazzi messinesi. “Abbiamo partecipato alla selezione nazionale, la prima scrematura ha lasciato in gara solo quattro progetti. Una short list nella quale non pensavamo di arrivare. L’11 settembre la fase finale, a Milano, abbiamo presentato nuovamente la nostra idea e siamo stati premiati. Una somma di 10 mila euro (a fondo perduto ndr) che ci servirà per lo sviluppo”. La concretezza e la capacità di valorizzare la relazione con il cliente, questa è la motivazione che ha portato alla vittoria il gruppo messinese. Adesso la vittoria è archiviata, il mondo dell’innovazione non permette di crogiolarsi e il futuro è già oggi. “Vogliamo sviluppare la nostra idea, il settore FinTech è in crescita e lo spazio per le innovazioni è ampio”. Un gruppo di giovani con tante idee e voglia di non rimanere a guardare il mondo che va avanti. Messinesi intraprendenti che hanno scommesso sulle proprie capacità, dimostrando che la voglia di rischiare ed innovare possono essere qualità vincenti.

Francesco Certo 7 Ottobre 2015

Giuseppe Gangemi

Daniele Pagano Dritto WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

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Stipulato protocollo d’intesa tra l’Istituto “Verona Trento-Majorana” e la Confindustria Messina

La scuola incontra il mondo del lavoro

foto Peppe Saya

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cuola e lavoro non devono essere due sfere separate, due mondi estremamente distanti l’uno dall’altro, ma al contrario in continua e perfetta cooperazione. Quest’ultima costituisce, infatti, una condicio sine qua non perché si possa permettere ai ragazzi di guardare con fiducia al domani, di costruire già tra i banchi di scuola le premesse per un buon futuro. Nulla di nuovo per la preside dell’Istituto “Verona Trento”, prof.ssa Simonetta Di Prima, che da anni riveste questo ruolo operando scelte che possano proiettare sempre più la propria scuola verso il futuro. “Le eccellenze emergono in ambito scolastico ma oggi come oggi bisogna necessariamente guardare oltre le mura, al mondo che ci circonda”. Queste le parole pronunciate stamattina dalla Di Prima nella Sala riunioni dell’Istituto in occasione dell’incontro di presentazione al territorio del Protocollo d’Intesa sottoscritto tra il “Verona Trento-Majorana” e l’Associazione degli Industriali e degli Imprenditori di Confindustria Messina. Un protocollo che nasce con il fine di promuovere azioni di raccordo tra il sistema scolastico formativo e il mondo del lavoro, per la valorizzazione dell’istruzione tecnica e professionale e la diffusione della cultura d’impresa nel territorio. La scuola è “fucina” teorica di formazione, ma se la teoria non incontra la pratica si è perso, come ha messo in evidenza oggi la preside, un anello fondamentale. La realtà attuale ci obbliga, infatti, a smorzare sempre più il gap, talvolta anche di grandi proporzioni, esistente tra scuola e mondo del lavoro. Per tale ragione si è deciso di sottoscrivere il 10 giugno 2015 tale protocollo d’intesa, presentato, nell’ambito dell’incontro odierno, dal Presidente di Confindustria, Ing. Alfredo Schipani. Quest’ultimo ha sottolineato come, ciò che volgarmente potremmo definire un semplice “pezzo di carta”, costituisca un’opportunità bellissima che si spera possa regalare domani ai giovani i frutti che si attendono e che meritano. Il mondo di oggi ha bisogno di ragazzi che diano quel valore aggiunto che non è, a differenza di quanto si possa pensare, solo di carattere economico, ma affonda le proprie radici nelle capacità e potenzialità di ognuno. Grandi capacità da applicare, però, nell’epo-

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ca del “tutto e subito” in tempi estremamente celeri. Il 2015, infatti, come ben sanno gli imprenditori, non ci consente di passare ore a riflettere sulla qualità di un’idea o di un progetto, ma ci impone di trasferirla prima possibile sul campo perché possa dimostrare direttamente nell’ambito della sua destinazione finale la sua efficacia. Alle spalle di una grande idea, di un grande progetto, poi, c’è sempre, ovviamente, una “grande testa pensante” che l’ha elaborato. Tutto questo non manca tra le mura dell’Istituto “Verona Trento”, come hanno avuto modo di sperimentare in prima persona i responsabili aziendali della Gemmo Impianti S.P.A, della Microdata Service e della MegaSistem che hanno seguito gli allievi nelle attività di Alternanza Scuola-Lavoro. Attività o stage che i ragazzi, come tutti i responsabili hanno affermato oggi in maniera concorde, hanno affrontato con serietà e professionalità, nonostante si trovassero per la prima volta a confronto diretto con ambienti non semplici come, ad esempio, quello del cantiere. Eppure, non si sono persi d’animo, si sono messi in gioco con la voglia di vincere la sfida che gli era stata lanciata, dimostrando di non essere lì per caso ma di credere in ciò che stavano facendo. A questi ragazzi che hanno fatto della volontà e della determinazione le loro armi vincenti, è dedicato il cammino tutto in divenire che si è intrapreso oggi. Un cammino che, come è giusto che sia, li vede protagonisti del domani. Siamo stanchi, infatti, come ha detto la Di Prima, di parlare di una Messina storica, di una città che esiste ormai solo sui libri. Affidiamo a queste “forze nuove”, dunque, l’arduo e gravoso compito di costruire un buon futuro, di costruire la Messina del domani che ci auguriamo possa avere un volto molto diverso da quello odierno.

Alessia Vanaria foto Peppe Saya

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varie ed eventuali di Gabriella Giannetto

Violenza domestica

“Black Dot”,

un punto a sostegno delle donne

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' soltanto un punto nero, disegnato al centro del palmo della mano , la cui foto viene condivisa su Facebook; significa “ho bisogno di aiuto, subisco violenza domestica”. Si tratta di Black Dot”, una iniziativa lanciata sull'omonima pagina web da una donna americana, che ha scelto di mantenere l'anonimato per motivi di sicurezza, in quanto essa stessa vittima di abusi. In meno di una settimana sono stati quasi cinque milioni gli aderenti alla campagna, tra uomini e donne; persone che condividendo un pesante disagio hanno trovato la forza di denunciare, di reagire a soprusi e violenze. Naturalmente non sono mancate le critiche, dovute principalmente al rischio nella pubblicazione delle foto, che rendendo riconoscibili le vittime, potrebbero esporle a possibili ritorsioni e pericoli. Ma i milioni di mani aperte, dietro cui si celano storie terribili, hanno sfondato il muro dell'omertà, consentendo a chi soffre di uscire allo scoperto, confrontarsi ed entrare in contatto con specialisti; un piccolo punto nero che è arrivato più lontano di tante parole. Del resto, le cifre sulle persone, donne in particolare, che subiscono violenze domestiche gravi sono in continuo crescendo; il pericolo delle denunce a volte si palesa nel peggiore dei modi, ovvero con la morte di chi porta allo scoperto i segreti scomodi delle mura domestiche. Consentire a chi sopravvive alla violenza di raccontare la propria storia senza parlare sembra essere un'idea vincente, un piccolo neo che veicola indirettamente una richiesta di aiuto a vicini, parenti, familiari. Sembra siano già una cinquantina i casi

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risolti con questo insolito tipo di comunicazione non verbale, a fronte di dati Istat i cui numeri fanno pensare ; nel 62,7% infatti, gli abusi provengono dal partner, nel 3,6% da parenti e nel 9,4% da amici. Va da sé che si tratta di cifre allarmanti ma ovviamente note, che non tengono conto dell'immane sommerso che caratterizza questo tipo di disagi. Interessante inoltre, anche il dato per cui le donne straniere subiscono maggiormente violenze da partner , cosa che invece non avviene per le italiane, che nel 76,8% dei casi, vengono aggredite da sconosciuti. A completare questo odioso panorama, i dati sulle minacce, che incidono nel 12,3% dei casi, generalmente accompagnate da spintoni, strattonate e piccole ferite. In questo tragico contesto quindi, qualunque tipo di iniziativa che possa essere utile ad arginare il fenomeno è ben accetta; oltre al Black Dot, esiste anche Secur Women, una app che offre l'assistenza di una centrale operativa che permette, scuotendo il cellulare, di far identificare la propria posizione ed entrare in contatto con gli operatori. E' ovvio che la tecnologia non possa da sola risolvere il problema della violenza di genere, ma sicuramente può fornire strumenti di supporto che contribuiscono a rendere più sicure le donne, segnalando il fenomeno ed in qualche caso scongiurando aggressioni. E' oltremodo importante che tali iniziative, promosse attraverso i media, avviino processi di sensibilizzazione al problema, che non prescinde anche da fattori culturali e sociali, spesso non sufficientemente attenzionati dalle istituzioni.

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“In memoria di Omayma” "Donne in rete" lancia una raccolta fondi per le figlie di Omayma

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mayma, cittadina messinese, è stata uccisa a bastonate dal marito lo scorso 4 settembre perché lavorava fino a tarda ora e non voleva ritornare in Tunisia. Lascia quattro figlie, per le quali desiderava un futuro in Italia. Giovedì 8 ottobre, alle 16.30, al Palacultura "Antonello da Messina", il tavolo permanente “Donne in rete” – costituito dalle associazioni Cirs Onlus, Cedav Onlus,, Fidapa, Consulta delle organizzazioni sociali, Posto Occupato, "Shamoofficine", Accademia Euromediterranea, Cug (Università di Messina) – organizza una tavola rotonda dal titolo “In memoria di Omayma”. I relatori, moderati dalla giornalista Gisella Cicciò (consigliera regionale Ordine dei Giornalisti di Sicilia), affronteranno diversi temi: l’accoglienza, l’analisi del fenomeno, l’affido dei minori migranti, i matrimoni misti, l’integrazione, il rispetto delle culture. "Il tema degli immigrati in questo momento non raccoglie consensi. Tuttavia, appare necessario abbattere resistenze, pregiudizi e iniziare un dibattito costruttivo con attori cittadini in grado di intervenire in maniera rapida e corretta su un fenomeno che riguarda l’intero pianeta e il futuro del nostro essere uomini", sottolineano le organizzatrici. Intervengono alla tavola rotonda: la presidente del Cirs Maria Celeste Celi; il Questore di Messina Giuseppe Cucchiara; il presidente del Centro islamico di Messina Mohamed Refaat; la co-presidente regionale dell’Anolf Cisl Sicilia e rappresentante della comunità tunisina Nadine Abdia; la dirigente dell’Ufficio immigrazione della Questura di Messina Adalgisa Di Brisco; il direttore dell’Ufficio Diocesano Migrantes Santino Tornesi; la presidente del Cug (Centro Unico di Garanzia) – organismo di parità dell’Università di Messina

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Antonella Cocchiara; le avvocate Aura Notarianni, Carmen Currò (presidente del Cedav di Messina), Paola Magaudda e Costanza Matafù; il responsabile Coordinamento nazionale immigrati della Cgil Elshafie Idriss. Si prevede l’attestato di partecipazione. La tavola rotonda è stata anche organizzata per lanciare l’iniziativa “Futuro rosasperanza”, per le bambine di Omayma. Sarà infatti promossa una campagna di raccolta fondi per realizzare il desiderio di Omayma: un futuro di emancipazione per le figlie. All’iniziativa aderiscono anche il Cesv – Centro Servizi per il Volontariato di Messina e la Multisala Apollo. Il Tavolo “Donne in rete” nasce spontaneamente dopo l'esperienza realizzata nel marzo 2015 in occasione della Giornata internazionale della donna, a Messina, quando diverse associazioni del territorio ed enti istituzionali, che operano in favore della donna, hanno deciso di avviare una metodologia di lavoro tesa ad unire le forze sociali per il conseguimento di obiettivi volti al bene comune, in particolare per progettare azioni mirate alla promozione e all’emancipazione della donna.

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dietro le quinte di Francesco Certo

Piemonte accorpato

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l giorno dei giorni sembra essere arrivato, sarà il lungo mercoledì della discussione all’ARS sul ddl che prevede l’accorpamento del Piemonte con Irccs. Mesi di parole, minacce e promesse. Un ministro lontano, Beatrice Lorenzin che di sanità non sembra capirne moltissimo, a cui si sono aggiunti assessori regionali di dubbia qualità. Dalla Borsellino, finita sulle cronache per la telefonata presunta tra Tutino e Crocetta, ma che sostanzialmente sul Piemonte ha preferito un ambiguo silenzio. Poi Gucciardi, l’uomo del last minute che alla fine si tirerà addosso il merito politico. Perché un politico scafato questo sa fare, raccogliere consenso. Con lui saliranno sul carro del salvataggio i più furbi, quelli che magari hanno preferito non fare proclami e che oggi potranno sbandierare di aver agito per il bene comune. Irccs-Piemonte non sarà la panacea, anche perché andrà spiegato e digerito col tempo. Il pronto soccorso, così come lo immaginiamo non ci sarà più. Lo ha spiegato Giovanni Ardizzone, presidente dell’ARS, ci sarà un pronto soccorso di base, che è cosa diversa e meno pronto e anche soccorso. Troppe parole sul Piemonte, troppe accuse lanciate a chi poco c’entrava. Troppe nubi su chi realmente prende le decisioni del merito, con Accorinti in mezzo a polemiche inutili mentre tra Palermo e Roma si facevano conti e prendevano decisioni. Messina, provinciale e cieca, rimane e rimarrà con la manifestazione di giovedì legata all’orticello della protesta fatta in casa. Nel frattempo la campagna elettorale dei deputati messinesi a Palermo continua, tutti pronti a dar battaglia in una guerra di sole parole sono tutti eroi.

Parole e caselli

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na tragedia scongiurata dalla benevolenza della natura, un crollo che non si è macchiato delle vittime come nel 2009. Era notte, non passava nessuno ed i paesi sottostanti non sono stati coinvolti. La frana tra Letojanni e Taormina, una volta passata la paura, dà modo per scoperchiare vecchie polemiche tra Messina e il Consorzio Autostradale. Messina, ed i suoi cittadini, stanno in mezzo ad una rete di autostrade che non brillano certamente per sicurezza e comodità. Proprio per questo motivo sono stati premiati dal CAS, infatti sono quelli che pagano più pedaggi di tutti. Vuoi andare a Palermo? Paga. Catania? Agrigento? Marte? Dovrai pagare, col paradosso che se vai da Villafranca al Boccetta paghi comunque. Stai in colonna su un restringimento fisso, paghi e ti incazzi. Ma questo al CAS non interessa. Il crollo tra Letojanni e Taormina è più complesso, come tutte queste situazioni, perché la manutenzione dei terreni che circondano le autostrade dipende spesso dai proprietari privati degli stessi. Il punto è altro: dovremmo continuare a pagare ed accettare questo stato dei fatti?

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Storie di sbarchi, tende e ripetizioni foto Peppe Saya

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pesso diventa antipatico doversi ripetere. Spesso diventa obbligatorio doverlo fare per non far calare l’attenzione su alcuni casi. Uno di quelli da non mollare in alcuno modo è il continuo flusso di migranti in arrivo a Messina e che, disperatamente, continuano ad essere ospitati nella tendopoli del PalaNebiolo. Drammi che si accavallano, perché chi scappa da guerre e povertà non può pensare che il paradiso sia vivere all’addiaccio su del terriccio, ora arido ora fangoso, coperto da una tenda da campo e ammassato con

centinaia di altre anime di svariata provenienza. Messina accoglie, ma solo fisicamente. Poi nasconde fuori dal centro e si scandalizza per la questua semaforica che questi ragazzi finiscono col chiedere. Perché il fastidio finto borghese del messinese medio cresce di pari passo col numero di migranti. Sociologia da bar a parte, il problema rimane serio e non va dimenticato. Aspettare il peggioramento del clima per chiedersi in quali condizioni vivano questi che, sono esseri umani, è esercizio di ipocrisia e perbenismo. Vogliamo sapere oggi, dalle istituzioni e dal Prefetto perfetto che piano stiano pensando di attuare per modificare una condizione non adeguata alla vita e alla civiltà. Messina, probabilmente, ha fatto il passo più lungo della gamba nell’accogliere in massa i migranti in fuga da Africa e Medioriente; oggi fare un passo indietro sarebbe forse un errore politico ma speculare sulla condizione di vita di persone in carne e ossa è il peggiore dei peccati. Messina si renda conto di spazi e possibilità, crei un percorso di accoglienza umano e realmente attivo chiudendo tendopoli ed ex caserme adibite a novelli lager.

Crolla la città

foto Peppe Saya

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e viene giù un albero, rischiando di uccidere due donne, la colpa è del sindaco. Se qualche scienziato decide che è più sano incendiare un cassonetto ricolmo di immondizia che attendere che venga raccolta, la colpa è del sindaco. Se un costone della montagna tra Letojanni e Taormina viene giù, anche questo va imputato al sindaco Accorinti. Chiaramente stiamo forzando la mano, ma la pessima sensazione che Messina stia cadendo ancora nel vortice dello scarica barile sul primo cittadino è netta. Puntare l’attenzione su quello che ha fatto o farà il sindaco interessa poco, al momento ci si dovrebbe concentrare sullo studio del passato. Perché ogni tanto conoscere la nostra storia sarebbe cosa buona e giusta. Impensabile che l’albero di turno, la buca o il tir siano figli della cattiva gestione odierna. Nessuna difesa di ufficio, ma non si può analizzare una situazione generale prendendo a riferimento gli ultimi mesi di gestione. Accorinti e la sua giunta peccano, come tutte le amministrazioni, che possano essere considerati la pietra tombale su Messina; questo è inaccettabile.

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La Fortuna in aiuto dell’Ospedale Piemonte

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na mattinata quella dello scorso lunedì 5 ottobre che è sembrata al limite tra sogno e realtà a tutti coloro che si sono battuti per la salvezza dell’Ospedale Piemonte. Soldati instancabili che hanno combattuto con coraggio una guerra, considerata dai più come persa in partenza, senza cedere dinnanzi alle prime difficoltà, dinnanzi ai primi “no” arrivati da più fronti, ma perseverando nel proprio intento sempre con maggior determinazione. E si sa, la Fortuna, come diceva il poeta latino Seneca, aiuta gli audaci ed ecco che lunedì è accaduto ciò che si sognava da mesi. Quando ormai il destino del nosocomio sembrava segnato, il sindaco Accorinti ha firmato l’ordinanza che scongiura la chiusura del Pronto Soccorso stabilita per il prossimo 10 ottobre. Uno stop tanto atteso che è stato salutato a Palazzo Zanca con tantissimi applausi da parte dei presenti che l’hanno considerato come il primo episodio di una storia tutta da scrivere. Una storia nuova per l’Ospedale Piemonte ma anche per l’intera città di Messina. Nella stessa mattinata, infatti, è arrivato sul tavolo dell’Assessore regionale alla sanità, Baldassare Gucciardi, il via libera del Ministro della sanità Beatrice Lorenzin per l’iter legislativo regionale proposto per l’accorpamento del nosocomio in questione con l’Istituto Neurolesi. Il Ministro, dunque, ha mantenuto la promessa fatta: l’Ospedale Piemonte non chiuderà i battenti ma a Messina nascerà il più grande polo riabilitativo del Mezzogiorno d’Italia. Il sindaco e il Ministro Lorenzin hanno fatto ciò che era di propria competenza, adesso, la “patata bollente” passa all’Ars, che ha il compito di trasformare in realtà questo gran bel progetto. Per il momento, in attesa del “trionfo” finale, non possiamo che rivolgere il nostro plauso alle istituzioni locali e nazionali che hanno permesso, anche se in tempi non proprio celeri, che il nosocomio sfuggisse al baratro a cui sembrava essere destinato. L’applauso più grande, però, va ai soldati del “Comitato Salviamo l’Ospedale del Piemonte” che con la loro tenacia hanno consentito che il sogno divenisse realtà, che Messina ottenesse questa grande vittoria.

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di Alessia Vanaria

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di Francesco Certo

I messaggi della natura

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on erano ancora finiti gli echi delle sparate nazionali sul ponte. Tra ministri in ombra in cerca di un colpo di coda e personaggi dall’ambiguo interesse politico, l’attenzione sul ponte era tornata di attualità. Un contemporaneo ilare, perché si può solo sorridere di fronte alle sciocchezze che svolazzano intorno ad un’opera tanto inutile quanto sarebbe utile, invece, investire sul tessuto marcio dell’intera rete trasporti isolana. E mentre ci riempivamo tutti la bocca di teorie e aria fritta nell’olio del motore delle navi traghetto; ecco che la natura ci prendeva per i fondelli con una frana che serrava il passo nell’autostrada tra Letojanni e Taormina. Fortunatamente la natura, in questo caso, ha voluto solo beffarsi senza eccedere con morti e feriti. Solo la giusta quantità di terra per bloccare l’incedere umano. I complottisti di professione diranno che Madre Natura non c’entra, ma l’uomo e l’abusivismo e blablabla. Ed invece qui lo zampino della natura e del karma negativo di sfigati da poltrona incollata al sedere ha fatto la differenza. Immaginatela seduta lì a pensare ai fatti suoi, Madre Natura, d’un tratto sente gli Angelini Alfani parlare di ponte che distrugge e deturpa quello da Lei creato. Eh no, ecco una franetta e la Sicilia è bloccata. Chiaro, Madre Natura è furba e confidava tanto anche sull’idiozia umana e sperava che il traffico venisse deviato su strade non adatte alla circolazione del gommato pesante. Ed il gioco è fatto, Sicilia in ginocchio e via con le frasi fatte da 40 anni e dalle stesse persone per 40 anni. Adesso tutti sul carro delle autostrade carenti, scadenti e cadenti. Della rete ferroviaria fantasma e pinzillacchere del genere. Magari gli stessi, o dello stesso partito, che ieri volevano pontificare pontificano le due sponde dello Stretto. Per il ripristino totale del tratto interessato ci vorranno un paio di mesi. Una situazione che ricorda molto quella del 1° ottobre 2009, questa volta il costone crollato si è bloccato sull’autostrada. Madre Natura benevola.

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settegiorni a cura di Cristina D’Arrigo

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Traversata dello Stretto È stato ricevuto a Palazzo Zanca dal sindaco, Renato Accorinti, e dall'assessore allo Sport, Sebastiano Pino, Andrea Fazio, il quindicenne che lo scorso 2 settembre ha battuto, al suo primo tentativo, il record della traversata dello Stretto che durava da 40 anni.

I^ Festa della Marineria E´ stata presentata, nei locali dello storico Forte San Salvatore all’interno del Comando Supporto Logistico Marina Militare di Messina, la “I^ Edizione della Festa della Marineria”, che si svolgerà dal 7 all’11 ottobre nella Zona Falcata, sede della Base Navale della Marina Militare di Messina.

La mostra sul futurismo È stata inaugurata al Museo nei locali dell’ex Filanda Mellinghoff la mostra, “L’invenzione futurista. Case d’arte di Depero”, che resterà fruibile fino al 15 novembre. Oltre 100 opere di Fortunato Depero selezionate dalla collezione del Mart e datate dal 1914 al 1944.

Paganese 1-Messina 1 Dopo la vittoria contro il Cosenza, il Messina pareggia nel match contro la Paganese. Finisce infatti 1 a 1. Una partita sentita e vissuta anche in panchina con Di Napoli da un lato e Grassadonia dall’altro.

XVI° edizione del Premio Tindari Nel Salone delle Bandiere di palazzo Zanca sono stati consegnati i premi all’interno della XVI° edizione del premio Tindari. Le sezioni a concorso sono state cinque.

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Frana sulla A18

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Notte Bianca dello Sport Universitario

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Dopo lo smottamento della collina sovrastante Letojanni attigua al tratto autostradale è stata disposta la chiusura della tratta Roccalumera-Giardini Naxos, in entrambe le direzioni di marcia. Il primo scivolamento si era già manifestato lo scorso 2 ottobre.

È stata presentata la II edizione della Notte Bianca dello Sport Universitario, organizzata dal CUS Unime che si svolgerà venerdì 9 ottobre. L’evento offrirà la possibilità di iscriversi gratuitamente a tornei di calcio a 5, pallanuoto, basket, beach volley e tennis. 7 Ottobre 2015



Circoscrizioni a cura di Alessia Vanaria

II CIRCOSCRIZIONE

Il consigliere Rosario Santoro in merito all’aumento delle tariffe TARI

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l Consiglio Comunale ha approvato la previsione della delibera di Giunta comunale favorevole alla nuova tassazione con un aumento previsto del 7% della TARI sui rifiuti solidi urbani. La gravissima problematica della pulizia ed igiene urbana nella nostra città certo non è una novità però pur riconoscendo tutte le difficoltà per gestioni errate del passato è palese considerare che l'aumento, sostiene il consigliere della II circoscrizione Rosario Santoro, suona come uno schiaffo nei confronti dei cittadini. Basta pensare alle settimane scorse dove il fetore nauseabondo che veniva emanato dai rifiuti lasciati da giorni e giorni attorno le postazioni dei cassonetti invadeva l'ambiente e gli stessi non vengono sanificati da tempo, oltre la presenza di decine di insetti di vario genere che svolazzano tutt'intorno nonché di topi e blatte che passeggiano liberamente, e poi la presenza di suppellettili, erbacce e spazzatura varia, per settimane intere lasciate al "loro posto". Premesso ciò, il consigliere Santoro invita i responsabili dell'igiene pubblica innanzitutto il Sindaco, l'Assessore al ramo, i dirigenti comunali, i responsabili di Messina Ambiente a rendersi conto di aver lasciato senza spazzamento intere zone della città in particolare nell’ambito della II circoscrizione, dove non vengono spazzate da mesi, perché mancano gli operatori, le aree di Minissale, Cep, S. Lucia. Per non parlare di potatura di alberi cresciuti a dismisura o aiuole abbandonate a se stesse senza alcuna manutenzione.Secondo Santoro, si dovrebbe parlare di riduzione di almeno il trenta per cento della tariffa TARI per servizi non svolti alla comunità cittadina come previsto dal regolamento comunale e dalla convenzione.

VI CIRCOSCRIZIONE

Biancuzzo e Cardullo chiedono il ripristino della viabilità in Via Madonna delle Grazie Gesso

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consiglieri della VI Circoscrizione, Mario Biancuzzo e Nunzio Cardullo, chiedono quali siano i motivi per cui ad oggi non sono stati realizzati tutti i lavori necessari a protezione della strada franata il 1 Febbraio 2014 in via Madonna delle Grazie Villaggio Gesso. In data 10 giugno 2015 durante un incontro tenutosi sui luoghi con i consiglieri circoscrizionali, con l’assessore ed il Dirigente ai lavori Pubblici l’ing. De Cola comunicava che i lavori non potevano iniziare per mancanza di fondi e che avrebbero fatto di tutto per recepire le somme necessarie. Il 24 Giugno 2015, l’assessore De Cola, comunicava che il dipartimento lavori pubblici era riuscito ad individuare le somme necessarie per finanziare tutti gli interventi. Accertato che ad oggi non sono stati in iniziati i lavori, Biancuzzo e Cardullo chiedono in base alle leggi sulla trasparenza esistenti di SAPERE l’importo dei lavori, se è stato redatto il progetto ed i tempi per la realizzazione di tutte le opere necessarie finalizzate ad eliminare un problema grave, che esiste da 20 mesi.

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Insieme alla convenzione con la Croce Rossa

Gioveni e Cacciotto chiedono l´utilizzo defibrillatori negli impianti sportivi

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consiglieri Libero Gioveni (Consiglio Comunale) e Alessandro Cacciotto (terza Circoscrizione) chiedono l´utilizzo di defibrillatori negli impianti sportivi, e fanno presente quanto segue: “Come è noto, gli impianti sportivi della nostra città (escluso lo stadio San Filippo per ovvie ragioni) fanno acqua da tutte le parti da un punto di vista prettamente strutturale e manutentivo, ma ciò che vorremmo mettere in evidenza con la presente sono le non meno importanti problematiche legate alla sicurezza della salute degli atleti durante lo svolgimento delle attività agonistiche. Superfluo elencare gli impianti cittadini dove si esercita la pratica sportiva (il campo di calcio Marullo di Bisconte su tutti perché ospita decine di squadre dilettantistiche ed amatoriali, ma non sono da meno il campo di atletica “Santamaria“, l´impianto dei Cappuccini, la piscina comunale “Graziella Campagna“ anche se al momento chiusa ecc.), così come appare altrettanto superfluo ma necessario riconoscere che in tali impianti manchino le più elementari precauzioni in materia di tutela e prevenzione della salute. Il riferimento è in particolare al mancato utilizzo dei defibrillatori automatici, di cui invece in altri comuni (per esempio quello di Savoca di recente) si è fatto ricorso. La peculiarità di questi preziosi strumenti da utilizzare in caso di malore da parte di un atleta è quella che possono essere adoperati anche da personale non sanitario, ma che è stato regolarmente istruito sul loro utilizzo. Pensare, quindi, a questa forma di prevenzione per la salute dei numerosissimi cittadini che praticano lo sport (agonistico e non), sarebbe indiscutibilmente un segno di rispetto e di maturità verso il fenomeno sportivo in città e il diritto alla salute pubblica, specie perché il nostro

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primo cittadino è stato ed è “uomo di sport”!! Se poi si pensa che, per esempio, sempre il comune di Savoca è andato anche oltre al semplice utilizzo dei defibrillatori stipulando una convenzione anche con la Croce Rossa al fine di garantite la presenza di un´ambulanza professionale durante la disputa delle partite di calcio, ci si può forse rendere conto di come nella nostra città siamo culturalmente arretrati in tema di prevenzione sanitaria degli atleti. Insomma, pochi minuti potrebbero risultare davvero fatali per la vita di uno sportivo (e la triste e indimenticata vicenda del povero calciatore Morosini, purtroppo, insegna!!!). Pertanto, alla luce di tutto quanto sopra esposto, i consiglieri chiedono alle autorità competenti di attivarsi in tema di prevenzione sanitaria negli impianti sportivi attraverso l´acquisizione dei preziosi defibrillatori automatici da utilizzare in caso di estrema necessità, nonché attraverso una possibile convenzione con la Croce Rossa messinese”.

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città a cura di Marilena Faranda

Zona Falcata

Ospedale Piemonte

Accorinti firma l’ordinanza per il blocco della chiusura

I^ edizione Festa della Marineria

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resentata, a Forte San Salvatore, la “I^ Edizione della Festa della Marineria”, che si svolgerà dal 7 all’ 11 ottobre nella Zona Falcata, sede della Base Navale della Marina Militare di Messina. L’attività sarà presieduta dal Comandante Marittimo Sicilia Contrammiraglio Nicola De Felice, dal Sindaco Renato Accorinti, dal Magnifico Rettore Pietro Navarra e vedrà la partecipazione dei protagonisti delle regate veliche. Madrina della manifestazione, Patrizia M a i o r c a (stella d’oro al merito sportivo del CONI). La Base Navale foto Peppe Saya M.M. sarà aperta al pubblico in arco mattinale e pomeridiano con la possibilità di visitare il gruppo Navi a Vela e la Goletta Palinuro e le unità militari della Marina. Gli stand espositivi consentiranno ai visitatori di avvicinarsi al mondo del mare. Vi saranno convegni, con tema centrale la salvaguardia dell’ambiente marino, la marittimità di Messina e la Marina Militare quale risorsa per il territorio, elementi su cui ruoteranno le iniziative enogastronomiche e quelle musicali.

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seguito della chiusura del Pronto Soccorso dell’Ospedale Piemonte, disposta con deliberazione del Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera Ospedali Riuniti Papardo-Piemonte con decorrenza dal 1° novembre 2015 ed anticipata all’8 ottobre 2015, il comitato "Salviamo l'Ospedale Piemonte", convoca una conferenza per invitare la cittadinanza a ribellarsi all'ennesimo scippo cittadino, con una manifestazione davanti alla struttura sanitaria l'8 ottobre alle 17. Durante la conferenza stampa gli esponenti Marcello Minasi, Giuseppe Calapai, Renato Coletta, Silvano Arbuse, Marco Bellantone, alla presenza dell'Onorevole di M5S Valentina Zafarana, hanno ribadito i motivi del loro no alla chiusura dell'Ospedale Piemonte. Nell'era di star wors, afferma

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l'on. Zafarana, dire la verità è coraggioso. A Catania i costi sono di più e allora diteci la verità. Ci hanno detto che ci sono 12 milioni di disavanzo, nella gestione dell'ospedale, alla fine sono solo 5 milioni, che sono pagabili. Funziona così, prima vi depotenzio, vi sfianco e poi vi faccio fuori. Intanto, è arrivato sul tavolo dell’assessore regionale alla sanità Baldo Gucciardi il parere del Ministero con cui si dava l'ok sull’accorpamento con l’Irccs e sul contestuale mantenimento del Pronto soccorso con i reparti collegati. Nel frattempo, preventivamente all'azione di chiusura e smantellamento, predisposta dal manager dell'azienda Papardo-Piemonte, Vullo, il 10 Ottobre, la massima autorità sanitaria cittadina il sindaco Accorinti, firma anche su pressione del comitato un'ordinanza per bloccare la chiusura del Piemonte. 7 Ottobre 2015


Consiglio comunale

Emergenza cinghiali

Approvati regolamenti TARI e TASI

Ordinanza del Sindaco

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i è riunito il Consiglio comunale per tornare a parlare, dopo il “chiarimento” con l’Amministrazione, dei regolamenti TARI e TASI. Dopo varie battute polemiche con senso di responsabilità, i Consiglieri si convincono a votare il regolamento TARI. In aula però ci sono molti assenti fra cui tutto il gruppo dell’UDC che manifesta il suo dissenso contro l’Assessore. Viene approvata la delibera della Tari con 11 favorevoli, 5 contrari e un astenuto. Dopo una pausa, ci si accinge alla votazione della TASI, che sembrava cosa ormai fatta. Invece, ancora alle 21.00 si

foto Peppe Saya

ritorna a discutere, dopo mesi, tra i Consiglieri e l’Amministrazione sulla spartizione delle somme. Nel frattempo alle 22.21 sembra mancare il numero legale, e comincia la chiamata alle armi. La delibera viene, quindi, approvata con altre polemiche a mezzanotte circa con 11 favorevoli, 5 contrari, 1 astenuto.

Palazzo Weigert

ATM

Inaugurata l’infermeria comunale

Nuovi orari

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’ stata inaugurata nei locali al piano terra di Palazzo Weigert, in via Argentieri, “l'Infermeria Comunale”, istituita con delibera della Giunta municipale, n. 610 dello scorso 29 settembre e finalizzata sia alla sorveglianza sanitaria che agli interventi di primo soccorso dei dipendenti. La struttura sanitaria intende perseguire una razionale utilizzazione dei tempi di svolgimento dell'attività medica, in quanto le visite dei dipendenti comunali da parte del

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l sindaco, Renato Accorinti, per far fronte all’emergenza correlata alla presenza di cinghiali nel territorio comunale, ha disposto un'ordinanza contingibile ed urgente ai sensi dell’art. 54 del Testo Unico degli Enti Locali e successive modifiche e/o integrazioni. Il sindaco Accorinti, inoltre, sta predisponendo congiuntamente ai soggetti interessati le ulteriori azioni da mettere in atto per fare fronte all'emergenza in oggetto.

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a lunedì 5 sono in vigore gli orari invernali, feriale e festivo, dei servizi bus dell'ATM. Gli stessi possono essere visionati all'indirizzo www.atmmessina.it . Per ulteriori informazioni è possibile contattare l'ufficio viabilità dell'Azienda Trasporti al numero telefonico 090/2285265.

medico competente si potranno effettuare direttamente in un locale di proprietà dell'Ente. WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

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Messina - Base Navale della Marina Militare - 7 Ottobre 2015

“I^ Edizione della Festa della Marineria” foto Peppe Saya

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L’attività è stata presieduta dal Comandante Marittimo Sicilia Contrammiraglio Nicola De Felice, dal Sindaco della Città di Messina Prof. Renato Accorinti, dal Magnifico Rettore dell’Università di Messina Prof. Pietro Navarra e vede la partecipazione di tutti i protagonisti delle regate veliche. Madrina della manifestazione, Patrizia Maiorca (stella d’oro al merito sportivo del CONI) unitamente al padre Enzo (detentore del record in apnea e medaglia d’oro al Valore Atletico).

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Provincia a cura di Marilena Faranda

Presentazione del libro “Comunicazione Pubblica e d’impresa”

“Il giusto uso dei media”

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enerdì 9 ottobre, alle ore 17.30, nel Salone degli Specchi di Palazzo dei Leoni si terrà la presentazione del libro “Comunicazione Pubblica e d'impresa” di Francesco Pira e Andrea Altinier. A dialogare con Francesco Pira, sociologo, giornalista e docente di Comunicazione e giornalismo all’Università degli Studi di Messina, saranno il dott. Filippo Romano, Commissario Straordinario della Città Metropolitana di Messina, il dott. Tiziano Minuti, responsabile dell’Ufficio del personale della Società Caronte & Tourist ed il prof. Filippo Grasso, docente di Analisi di Mercato presso l’Ateneo Peloritano ed esperto di Turismo per l’Assessorato alla Cultura del Comune di Messina, moderati dalla giornalista Rachele Gerace. Sono previsti anche i contributi de : il prof. Mario Bolognari, direttore del Dipartimento di Civiltà antiche e moderne dell’Università di Messina, a cui Pira; Ivo Blandina, ex Presidente di Confindustria Messina; Don Sergio Siracusano, direttore dell’Ufficio per i Problemi Sociali e il Lavoro dell’Arcidiocesi di Messina, Lipari, Santa Lucia del Mela; Carlo Maletta, Presidente dell’Ordine professionale dei Consulenti del lavoro; Dino Calderone, Presidente della Consulta delle Aggregazioni laicali ed una delegazione dell'Istituto Superiore "Antonello", impegnato in molte iniziative d’impresa, non ultima la partecipazione ad EXPO 2015. Si tratta di un lavoro di approfondimento e ricerca durato quasi due anni per individuare nuove teorie, indagini sui trend e sul consumo dei media che punta l'attenzione su un settore in continuo cambiamento che richiede sempre più competenza e professionalità, suddivisa in sei macro parti: il contesto comunicativo contemporaneo; la comunicazione pubblica; la comunicazione d’impresa; il piano di comunicazione; la responsabilità sociale d’impresa; la comunicazione di crisi. L’opera di Francesco Pira e Andrea Altinier si focalizza sulle moderne tecniche di comunicazione pubblica e d’impresa con un occhio sempre attento su come quest’ultime si sviluppano sulla rete, passando dalla viralità del brand Pinarello con il lancio della bicicletta di Wiggins alla campagna we branded di Coca Cola, dalla promozione pubblicitaria della Nike che scrive direttamente sul manto stradale i messaggi dei social fino ad arrivare all’analisi del comunicato di Costa Crociere nei giorni della Concordia. “Comunicazione Pubblica e d'impresa” non è rivolto solo agli studenti, ma è un utile strumento per tutti gli operatori della comunicazione che giornalmente svolgono la loro attività in un campo sempre più complesso ed articolato e per gli amministratori pubblici, imprenditori, commercianti, artigiani e soggetti che si confrontano nel mondo del sociale e che hanno la necessità di divulgare al meglio la loro attività.

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Sicilia a cura di Dario Buonfiglio

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La corruzione

impera ancora

Non accenna a diminuire in Sicilia il fenomeno predatorio della corruzione". Lo afferma il procuratore generale d'Appello Diana Calaciura Traina. "I sistemi criminali - aggiunge - si sono affinati ed operano oggi più di ieri attraverso modalità camaleontiche. Crisi economica e corruzione procedono di pari passo, creando un circolo vizioso. Rivolgo un plauso all'approvazione della nuova legge anticorruzione che ha introdotto pene più severe per i delitti contro la pubblica amministrazione, sconti di pena per chi collabora e nuove figure di reato". "Le spese complessivamente impegnate sono

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aumentate rispetto al precedente esercizio passando da 18.449 milioni a 19.908 milioni euro". A dirlo è ancora Calaciura Traina. Il magistrato nel corso della sua requisitoria ha posto l'accento su alcuni capitoli della spesa della Regione. Tra queste quella della spesa per il personale: "Alla data del 31 dicembre 2014 i dipendenti a tempo indeterminato, esclusi i dirigenti, sono 15 mila. Alla stessa data i dirigenti della Regione a tempo indeterminato erano 1.737 e pertanto poco meno del 2013 in cui erano 1.773. Il rapporto tra dirigenti e restante personale è rimasto pressochè invariato rispetto al 2013".

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Baccei certifica crack finanziario della Regione Siciliana

Le dichiarazioni dell'assessore Baccei certificano il disastro finanziario della Regione Siciliana e l'incapacità politica e amministrativa del governo Crocetta". Cosi il Deputato di Sel Erasmo Palazzotto ha commentato le parole dell'assessore siciliano all'Economia Alessandro Baccei, che audito dalla sezione di controllo della Corte dei Conti ha spiegato come nel bilancio siciliano "oggi mancano 400-500 milioni", e che si "procederà col blocco della

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spesa". "Non è più rinviabile ridare la parola ai cittadini attraverso lo strumento del voto - ha concluso Palazzotto- alla Sicilia serve un governo autorevole capace di rimettere in moto la macchina amministrativa della regione e di far fronte all'emergenza finanziaria". Il debito pubblico della Regione siciliana, per effetto di una serie di operazioni ammonta complessivamente a 7 miliardi e 900 milioni di euro. Al 31 dicembre 2014 il debito residuo si attestava sui 5 miliardi 508 milioni di euro. Lo stock del debito è "su un livello superiore rispetto a quello del 2013 registrando un trend crescente pari al 3,05%". La Corte dei Conti, pertanto, segnala "l'esigenza che lo stato dei conti pubblici venga sottoposto a controlli da parte del governo centrale. A tal fine è necessario un piano triennale di rientro per il ripristino strutturale dell'equilibrio di bilancio in un'intesa tra lo Stato e la Regione". 7 Ottobre 2015

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Il presidente AnciSicilia: “il buco alla regione rappresenta il disastro finanziario per tutti i comuni dell’isola” “Dai responsabili di questo disastro dichiarazioni da Alice nel Paese delle Meraviglie”

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Le preoccupazioni della Corte dei Conti e le dichiarazioni dell’assessore Baccei sfortunatamente non ci stupiscono. Siamo in presenza di una conferma evidente di quello “stato di calamità istituzionale” che va ben oltre il buco di 500 milioni e che è stato più volte da noi denunciato anche alle istituzioni nazionali”. Questo il commento di Leoluca Orlando, presidente dell’AnciSicilia, che aggiunge: “I comuni siciliani non hanno, ad oggi, ricevuto un centesimo dei trasferimenti da parte della Regione e questo ci fa pensare che le difficoltà finanziarie si stanno facendo gravare esclusivamente sugli enti locali. I 500 milioni di buco corrispondono quasi interamente, infatti, alle risorse che vanno trasferite a comuni. La Regione – conclude Orlando – sta dichiarando di volere il dissesto di 390 comuni dell’Isola ed è forse proprio questo elemento che giustifica la fin troppo leggera gestione finanziaria della Regione che, a fronte di un bilancio approvato, scopre a ottobre un così rilevante ammanco di risorse. Non si è fatto nulla che lasci intravedere un cambiamento strutturale, anche attraverso le tante annunciate riforme, e viceversa, si ascoltano dai responsabili di questo disastro dichiarazioni da Alice nel paese delle meraviglie”.

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Cultura

Da sx Giorgio Torre, Marco Rizzo, Giuseppe Siracusa, Laura Mauro, Milena Romeo, Giuseppe Brancato, Andrea Italiano foto di Benito Corrao

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alorizzare le eccellenze artistiche e letterarie siciliane del passato mostrando una particolare sensibilità ed attenzione nei confronti delle nuove generazioni che mirano ad emergere nel proprio territorio. È questo il fine che ha caratterizzato la rassegna “Cento Sicilie 2015” proposta dall’associazione “Cara Beltà” di Milena Romeo ed è questo il fine della mostra “Segni e sogni. Mostra di pittori PostSimbolisti” che si inserisce come appendice della sezione “Arti visive-Fucine creative contemporanee” della rassegna stessa. La mostra che ha aperto i battenti, domenica 4 ottobre, nella suggestiva cornice del Monte di Pietà, ha visto la partecipazione di Milena Romeo, responsabile associazione “Cara Beltà”, Laura Mauro, operatrice culturale e curatrice della mostra, Andrea Italiano, storico dell’arte e Giuseppe Brancato, scultore. “E’ una mostra che ha tante chiavi di lettura, racconta Laura Mauro. La prima è sicuramente l’anello di congiunzione tra la realtà circostante e il mondo illusionistico e onirico. La seconda parola chiave per me è “rifugio”, come se l’artista avesse creato quell’opera stessa per allontanarsi, evadere e resistere alla modernità. I pittori in mostra hanno personalità artistiche diverse ma sono accomunati da un’espressione simbolica, onirica e introspettiva che tanto li caratterizza come gruppo e che ne rappresenta la loro forza”. La collettiva vede in esposizione le opere di Salvatore Celi, Marco Rizzo, Giorgio Torre e

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“Segni e Sogni” la mostra di pittori PostSimbolisti

“I pittori in mostra afferma Laura Mauro hanno personalità artistiche diverse ma sono accomunati da un’espressione simbolica, onirica e introspettiva che tanto li caratterizza come gruppo e che ne rappresenta la loro forza” 7 Ottobre 2015

Giuseppe Siracusa. Quattro giovani artisti che per la seconda volta si presentano al pubblico, riconoscendosi nel gruppo di “PostSimbolisti”, dopo l’apprezzamento ricevuto all’auditorium di San Vito a Barcellona Pozzo di Gotto. Quattro artisti diversi nello stile ma legati dall’uso del simbolo per aprire le porte ed esplorare quelle suggestive regioni della coscienza umana. Nell’osservare le loro tele si viene colti da una strana sensazione, si capisce subito che non mettono in evidenza una semplice rappresentazione della realtà, ma che ci invitano a decifrare un significato. Si servono di simboli infatti per comunicare idee e stati d’animo superando la parola. Ed è questa la grande forza dell’arte che come dice Andrea Italiano nella presentazione “l’Arte è il regno per eccellenza del Simbolo, in quanto il Simbolo è il linguaggio dell’Arte: linee, colori, forme, sono simboli di qualcos’altro che sta certamente al di là e al di fuori della superficie dipinta o scolpita”. Corpi, volti, labirinti, lampadine, invitano l’uomo a non fermarsi all’apparenza, ma ad andare oltre. Fondere gli opposti per trovare alla fine di un percorso interiore, prima di tutto, un uomo nuovo. Nelle loro tele c’è sempre una ricerca, come ci racconta Giorgio Torre “sono un uomo in ricerca. La mia ricerca si imprime di volta in volta sulla tela in maniera differente attraverso i simboli dell’anima. Mi auguro che lo spettatore venga toccato nell’inconscio da certe immagini che si celano all’interno dei simboli”. Salvatore Celi, Marco Rizzo, Giorgio Torre e Giuseppe Siracusa ci portano dentro il loro mondo, ci invitano a un confronto, a una riflessione che alla fine del percorso lascia in noi una traccia della loro presenza. La mostra sarà fruibile fino al 9 ottobre tutti i giorni dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 20.

Cristina D’Arrigo WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

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La mostra sarà aperta fino al 15 novembre

Messina, 600 visitatori in 4 ore alla mostra sul Futurismo

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na mostra che comincia là dove si conclude la collezione permanente del Museo. “L’Invenzione Futurista. Case d’arte di Depero” (a cura di Nicoletta Boschiero, responsabile Mostre e Collezioni del Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, e di Caterina Di Giacomo, direttore del Museo Regionale di Messina) è stata inaugurata venerdì 2 ottobre nell’ex Filanda Mellinghoff. L’evento ha riscosso da subito un gradito successo, nella stessa serata dell’inaugurazione sono stati registrati più di 600 visitatori. La mostra che racchiude oltre 100 opere, tra dipinti su tavola e tela, grafiche, fotografie e arredi di Depero ,con il quale ha inizio il secondo futurismo (1915-1944), resterà visibile fino al 15 novembre.

Cristina D’Arrigo

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randissima affluenza – con vette di quasi 150 persone – per la presentazione della terza edizione di "Atto Unico. Scene di Vita, Vite di Scena", la rassegna teatrale curata da QAQuasiAnonimaProduzioni, di Auretta Sterrantino e Vincenzo Quadarella. Il suggestivo ambiente de La Feltrinelli Point ha ospitato gli artisti presenti nel cartellone 2015/2016: sono intervenuti il regista siracusano Manuel Giliberti, e il regista messinese Paride Acacia. Per ogni spettacolo della rassegna gli attori hanno regalato al pubblico degli assaggi volti a rappresentare il clima e il tenore delle future messinscena, creando così un intenso scambio con il pubblico che ha seguito numeroso e attento fino alla fine della manifestazione. Insieme con gli interventi in lettura di Laura Ingiulla e degli attori di QA Livio Bisignano, Loredana Bruno, Oreste De Pasquale e Giada Vadalà, è stata offerta al pubblico un'esibizione musicale dal cast di Paride Acacia (Gabriella Cacia, Francesca Gambino, Elvira Ghirlanda, Laura Giannone e Marco Mondì, accompagnati da Massimo Pino). Per le produzioni del Teatro Argot di Roma e del Teatro del Cerchio di Parma sono stati proiettati due estratti video accolti con interesse dal pubblico. La rassegna, in scena al Teatro Savio con doppio appuntamento domenicale alle 18:00 e alle 21:00, prenderà il via il 25 ottobre con lo spettacolo "Quando, come un coperchio", omaggio a L. Piccolo, E. Montale, G. Bufalino, V. Consolo, di QA-QuasiAnonimaProduzioni, musiche originali di Vincenzo Quadarella, con Oreste De Pasquale e Giada Vadalà; si continua il 22 novembre con la prima nazionale "Interno di casa con bambola", liberamente ispirato al noto dramma di H. Ibsen, diretto da Manuel Giliberti, musiche originali del maestro Antonio Di Pofi, con Antonietta Carbonetti, Lorenzo Falletti, Laura Ingiulla, Deborah Lentini, Davide Sbrogiò, prodotto dall'Associazione culturale Verso Argo. Torna

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I talenti di A conquistano il n della Fe

Presentato il cartellone della rassegna

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Atto Unico nutrito pubblico eltrinelli

a targata QA-QuasiAnonimaProduzioni

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in scena il 13 dicembre QAQuasiAnonimaProduzioni con un debutto assoluto "InSomnium. E si sciolgon le ore", liberamente ispirato a "La Casa del Sonno" di J.Coe, anche questo scritto e diretto da Auretta Sterrantino, con Livio Bisignano, Loredana Bruno e Oreste De Pasquale, musiche di Filippo La Marca. Si apre il 2016 con una prima regionale del Teatro del Cerchio di Parma, "Barbablù. Storie di ordinaria violenza", in scena il 24 gennaio, spettacolo scritto e diretto da Mario Mascitelli, con Mario Aroldi, Gabriella Carrozza, Loredana Scianna; il 20 marzo torna l'ironia irriverente di Paride Acacia con la prima nazionale "Camposanto Mon Amour", da lui stesso scritto e diretto e interpretato da Gabriella Cacia, Francesca Gambino, Elvira Ghirlanda, Laura Giannone e Marco Mondì, accompagnati dalle musiche di Massimo Pino. Il 3 aprile andrà in scena, per la prima volta a Messina, Bloom's day da Ulysse di J. Joyce, diretto dal regista Claudio Collovà, direttore artistico delle Orestiadi di Gibellina e interpretato da Sergio Basile, noto attore formatosi alla Bottega teatrale diretta da Vittorio Gassman e Giorgio Albertazzi, musiche di Giuseppe Rizzo. Chiude la rassegna il 17 aprile, l'ultima prima nazionale targata QA, "Nudità. Chiaroscuro permanente", spettacolo scritto e diretto da Auretta Sterrantino, con musiche di Vincenzo Quadarella e interpretato da Livio Bisignano e Oreste De Pasquale. La serata si è conclusa ricordando l'alluvione che ha colpito Messina il 1 ottobre del 2009 con un omaggio musicale eseguito da Vincenzo Quadarella e Daniele Testa, due membri della band “La Casa delle Candele di Carta”, che hanno reinterpretato per l'occasione “Dolcenera”, scritta da Fabrizio De Andrè in occasione dei tragici avvenimenti avvenuti a Genova negli anni 70. Biglietti e abbonamenti presso la libreria Mondolibri, oppure presso il Teatro Savio il giorno stesso dello spettacolo. WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

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Presentato il SabirFest 2015 nella Sala Sinopoli del Teatro Vittorio Emanuele

Un “fuoriLuogo” culturale

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arte da oggi il countdown per la seconda edizione del SabirFest cultura e cittadinanza mediterranea che animerà culturalmente la nostra Messina dall’ 8 all’ 11 ottobre 2015. La kermesse si svolgerà, come sottolineato oggi dal Presidente del Sabir dott. Ugo Magno durante la conferenza stampa di presentazione tenutasi nella “Sala Sinopoli” del Teatro Vittorio Emanuele, presso gli edifici e i luoghi di maggiore pregio architettonico del centro storico cittadino. Tra strade, piazze, portici e palazzi, si avrà la possibilità, dunque, di partecipare ad incontri con scrittori, readings, spettacoli teatrali e musicali. La scelta della dislocazione nello spazio urbano di un numero vastissimo di appuntamenti culturali è strettamente connessa, come ha messo in evidenza stamattina la dott.ssa Caterina Pastura, con il tema guida di questa edizione del SabirFest: fuoriLuogo. Una parola che ne tiene insieme altre due e ciò non è casuale ma voluto, al fine di esprimere una prima “insubordinazione” lessicale alla comune accezione negativa dell’espressione. “fuoriLuogo” indica, infatti, nell’ambito del Festival in questione un modo di guardare alla realtà da un altro punto di vista, partendo da uno spazio geografico come il Mediterraneo che appare sempre più fuori luogo nel contesto della scacchiera politica. L’intento principale non è quello di fornire risposte preordinate bensì di far crescere punti di domanda. Un’ironica provocazione, quindi, che pone l’accento sui “disagi” che lo star fuori comporta e sulla necessità, oggi più che mai, di assumer-

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foto Peppe Saya

si la responsabilità di uno sguardo fuori dagli schemi precostituiti, dai luoghi comuni. Parte da qui la volontà di diversificare le location dei vari appuntamenti al fine di far uscire il cittadino dal suo usuale “recinto” e di portarlo a guardare a quei portici e palazzi da un’ottica totalmente diversa. Tantissimi eventi in programma, 143 ospiti di diversa nazionalità tra attori, giornalisti, registi ed intellettuali uniti insieme per dar corpo ad un Festival che si caratterizza per l’idea di “molteplicità”, di una complessità che vuole esortare Messina a ripensare a sé stessa. Un Festival che abbraccia tale concezione anche nell’ambito della sua articolazione, dal momento che si presenta articolato in ben quattro sezioni. Oltre al SabirFestival, la Kermesse comprende, infatti, il SabirLibri, fiera della produzione editoriale dal e sul Mediterraneo, il SabirSuq, percorso di oggetti, odori e sapori da scoprire o da ritrovare, e il Sabirmaydan. Quest’ultima sezione, come è stato spiegato oggi dal dott. Gianluca Solera, esperto del Mediterraneo e direttore del dipartimento Italia-Europa COSPE in video conferenza dalla “Sala Ocera” del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti di Roma, potremmo definirla una finestra più ampia sul Mediterraneo. Filo conduttore sarà la costituzione di una cultura della cittadinanza mediterranea. Il Mediterraneo, dunque, ancora anima centrale del SabirFest che si propone, per il secondo anno consecutivo, di fare di esso e della nostra città uno spazio aperto di crescita culturale e partecipazione sociale, di relazione e collaborazione, di creatività e di svago. I Messinesi non si lasceranno scappare questa “ghiotta” occasione, non si faranno attendere ma parteciperanno, senza dubbio, numerosi a un Festival della cultura di cui possono vantare, con orgoglio, la paternità. E chissà che la grande partecipazione di pubblico non dimostri, poi, che la cultura a Messina, alla fine, tanto “fuori luogo” non è.

Alessia Vanaria 7 Ottobre 2015

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XVI° edizione del Premio Tindari

Elogio della “cultura senza confini”

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na giornata all’insegna della cultura, quella della premiazione della XVI° edizione del Premio Tindari, che ha visto, nel Salone delle Bandiere di Palazzo Zanca, un parterre gremito, formato da persone provenienti da tutta Italia, fra gli ospiti d´onore: l’On. Comm. G. Ianuale, Assessore Parlamento Mondiale, la segretaria Dott.ssa Serena Nicosia, la Giornalista, dott.ssa Irene Antonuccio, il Comm. Dott. R. Girasa Vicepresidente della giuria del Premio “Lady e Miss Zancle”. Il Comitato Esecutivo era composto da: Presidente onorario: Sen. Cosmo G. Sallustio Salvemini, Ministro Parlamento Mondiale, Presidente U.N.I.A.C. (Unione Italiana Associazioni Culturali), Direttore del giornale “L’Attualità”; Presidente: on. Pietro Fratantaro, critico, presidente nazionale associazione “Tempo Libero”, presidente internazionale “Febac”, Rettore dell’Accademia Federico II° di Svevia, Viceministro e consigliere Diplomatico del Parlamento Mondiale; Segreteria: dott.ssa Serena Nicosia, accademica; avv. Ottaviano Augusto, docente Università di Messina, Prof. Elisa Laganà, On. Comm. G. Ianuale, Presidente International Vesuvian Accademy. Marilena Faranda

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Il 24 e 25 ottobre Bonfirraro editore approda al Bookbang di Messina Durante la kermesse verrà presentato il romanzo “Verginità rapite” della scrittrice albanese Ismete Selmanaj

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ella città dello Stretto per allargare gli orizzonti fino a toccare altre sponde. È questo il concept che ha spinto Bonfirraro editore a partecipare al Bookbang di Messina, il festival delle Espressioni Letterarie che si terrà sabato 24 e domenica 25 ottobre al Palazzo della Cultura “Antonello da Messina”. Come ogni anno l’appuntamento per i lettori isolani e reggini si rinnova per ben due giorni, durante i quali si avrà la possibilità di incontrare e conoscere molti esponenti del panorama editoriale, artistico e letterario nazionale, tutti riuniti con l’obiettivo di creare un confronto formativo e un movimento intelligente e innovativo attorno alle diverse espressioni culturali. Tra i maggiori protagonisti dell’edizione 2015, Bonfirraro, presente alla kermesse con uno stand fisso, ha organizzato incontro letterario imperdibile, programmato per il primo giorno del contest alle ore 17.30, con Ismete Selmanaj: la scrittrice di origini albanese, passando da una costa all’altra del Mediterraneo, presenterà il suo “Verginità rapite” - un libro, intenso e coinvolgente, forte come un pugno, che vuole narrare ferite profonde di donne e la loro voglia di riscatto che sono universali. Alla presenza dell’editore Salvo Bonfirraro, di Elvira Alessi - presidente associazione antiviolenza “Angeli senza fine”- e con la moderazione della giornalista Rai Antonella Gurrieri, la Selmanaj - ingegnera edile di Durazzo, con la passione per la scrittura, da molti anni ormai residente in Sicilia - ripercorrerà tutte le tappe che hanno portato alla pubblicazione del suo libro in lingua italiana e parlerà del coraggio della sua eroina, Mira, personaggio moderno dalla forza assolutamente singolare. La sua protagonista trascorre, infatti, l’adolescenza nell’Albania comunista tra la fine degli anni '70 e l’inizio degli anni '80; qui, a seguito di una violenza, rimane incinta ed è costretta ad allontanarsi dalla sua famiglia per non disonorarla. Ma questo non basterà a fermarla: Mira è una donna vera, che ci conduce negli angoli insondabili del suo cuore, svelandoci anche i suoi segreti più scabrosi e i desideri più nascosti, colorando così di rosso alcune delle sue vicende.

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Spettacoli

foto Peppe Saya

Presentata la stagione concertistica 2015/2016 della Filarmonica Laudamo

Alla scoperta di sua Maestà la Musica N

onostante il periodo storico non sia dei migliori per le associazioni musicali, nonostante la Regione ritenga sempre meno utile investire sulla cultura, c’è chi come la Filarmonica Laudamo guarda al futuro costruendo una stagione che promette tante piacevoli sorprese. Una stagione che è contrassegnata, come sottolineato oggi nell’ambito della conferenza stampa di presentazione dal Direttore artistico Luciano Troja, da quello che si può definire il “tema dei temi”: il rapporto tra scrittura e improvvisazione in campo musicale. Un dualismo che, comunemente, si ritiene possibile indagare solo facendo riferimento al quel particolare genere musicale che è il jazz, ma in realtà la musica ci racconta una storia ben diversa e ci insegna come tale barriera sia, sostanzialmente, inesistente. Una scelta tematica ardita, dunque, che diventa leit-motiv di una stagione che suddivisa sempre per generi musicali si articola in due percorsi molto diversi tra loro: uno costituito da 22 concerti che si terranno la domenica al Palacultura “Antonello da Messina”, l’altro da 8 concerti della rassegna “Accordiacorde” che avranno luogo, invece, il giovedì alla Sala Laudamo. Due cammini diversi che si fondono in un tutto, dando vita ad una stagione dalle tante sfaccettature che si aprirà domenica 25 ottobre al Palacultura con il concerto “Classical meets Jazz” che vedrà Federico Mondelci al sassofono e Paolo Biondi al pianoforte. Primo appuntamento di un denso programma che vede la partecipazione anche di molti “Siciliani DOC” che da anni si fanno notare nel panorama musicale come Lelio Giannetto che si esibirà il 29 ottobre alla Sala Laudamo, il grande pianista Orazio Sciortino l’8 novembre al

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Palacultura, l’Alessandro Nobile Quartet il 3 dicembre alla Sala Laudamo, Nicola Oteri il 7 febbraio al Palacultura insieme con l’Orchestra Filarmonica “Francesco Cilea”, ed il Cettina Donato Trio il 13 marzo al Palacultura. Grandi nomi di musicisti “made in Sicily” all’interno di una stagione di alto rilievo che si avvale di importanti collaborazioni. Continua anche quest’anno, ad esempio, il partenariato con l’Accademia di Alto Perfezionamento “Walter Stauffer” di Cremona con cui verranno organizzati il concerto del Quartetto Fauves che si terrà il 15 novembre al Palacultura e quello del Quartetto Guadagnini che avrà luogo il 3 gennaio sempre al Palacultura. Proseguono, inoltre, alcuni progetti avviati nell’ambito della stagione precedente come “American Paths” che nasce dal sodalizio della Filarmonica Laudamo con il musicista Emanuele Arciuli; “Strayhorn, Hersch, Zindars: tre grandi compositori fra jazz e classica” che vede la Filarmonica, invece, in collaborazione con il “Pannonica Workshop di Messina”. Alle vecchie collaborazioni si uniscono, poi, quelle targate 2015 come, ad esempio, quella nata con la SIdMa, Società Italiana di Musicologia Afroamericana che sarà “madre” del concerto che vedrà protagonista, il 10 gennaio al Palacultura, Marco Fumo al pianoforte e quella con la Ibla Foundation di New York grazie alla quale sarà possibile ascoltare il Duo Blanco-Sinacori Quartetto Mitja domenica 28 Febbraio. Nuove collaborazioni, dunque, ma anche nuovi progetti tutti rivolti al futuro all’interno di questa stagione concertistica 2015/2016, la 95˚ della Filarmonica Laudamo di Messina. Tra questi non possiamo non annoverare quelli segnati dall’incontro tra musica e letteratura: “Quasimodale” che, ispirato alle liriche di Salvatore Quasimodo si terrà il 13 dicembre al Palacultura con la straordinaria partecipazione del figlio del poeta, Alessandro Quasimodo ed “Amàri” nato dalla trasposizione in musica delle liriche del nuovo canzoniere siciliano di Biagio Guerrera. Quelli citati sono solo alcuni dei numerosi appuntamenti di un programma che vede la partecipazione di altri grandi nomi della musica come Dave Burrell, Giuseppe Albanese, Marco Cappelli, Stefan Milenkovich. Tutti protagonisti di un cartellone musicale che vuole sfidare ogni barriera tra generi, che vuole coinvolgere il pubblico in un percorso alla scoperta di sua Maestà la “Musica”, guardando agli strumenti di ieri e di oggi, alle loro potenzialità, a ciò che è stato, a ciò che è ma, soprattutto, a ciò che sarà. Alessia Vanaria

foto Peppe Saya 7 Ottobre 2015

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La corazzata Potemkin a cura di Francesco Certo

Visto in tv Col cinema c’entra poco, ma dato che la noia va combattuta ogni tanto divagare non guasta, e poi certa televisione somiglia molto al cinema. Guardando su uno dei canali SKY il promo della prossima stagione di “The Walking Dead”, una roba di zombie e resistenza che non ci ha mai entusiasmato, notavamo per l’ennesima volta come il trend del momento sia produrre qualità per la televisione, relegando il cinema a nicchia. Follia? Beh, può darsi. Anche perché tanto lucidi non lo siamo mai stati ma da appassionati di cinema e tv notiamo che le differenze si assottigliano. Prima, anche e soprattutto negli States, la forbice tra un cast da cinema e uno da tv esisteva. Uno viveva dell’altro, con la tv palestra per gli attori di domani. Esisterebbe George Clooney senza “E.R.”? Forse no, anzi sicuramente no. Nonché oggi chi spacca in termini di ascolto in tv poi diventi Clooney. “Lost” ha prodotto ascolti ma non celebrità. Il focus è un altro, la crescita che la tv ha richiesto a sé stessa per produrre qualità. Meno palestra e più preparazione. Non si cresce all’interno della serie, bisogna essere credibili dal primo ciak. Questo è anche figlio dell’era dei social, perché una volta la tv la si commentava sul divano. Adesso tra blogger e social network la critica arriva in contemporanea alla messa in onda. Problema non solo americano, generalizzato, come generale è la crescita del prodotto nato per la tv. Anche in Italia si nota, perché se “Il commissario Montalbano” era l’alba di una nuova idea di fare televisione, è oggi naturale solcare quella traccia. Se Montalbano, comunque, decade in qualità anche per la stanchezza dei 16 anni di messa in onda; Zingaretti & co. hanno fatto scuola. “Romanzo criminale” prima, “Gomorra” poi. Non che vi debbano piacere per forza, ma non si può negare che il lavoro autorale sia di livello più alto. Idem per la formazione dei cast, perché le raccomandazioni esistono anche alle recite delle elementari ma questi due esempi dimostrano che di attori bravi anche se non patinati ne abbiamo (se poi sono pure raccomandati almeno stavolta con merito). Il concetto qual è? Boh, nessuno forse. L’idea è quella che la tv non sia più un soprammobile sul quale imprimere la faccia da sciroccato di un Gabriel Garko o simili. Che se poi fanno il boom di ascolti ci sarebbe anche da riflettere. Ma il tentativo di attori e registi nati al cinema di esaltare il prodotto seriale da televisione è lodevole, cresce e dà i suoi frutti. Ultimo tentativo riuscito è “Non uccidere” in onda su Rai3. Una fiction, come piace dire in Italia, che tende a raccontare il reale senza scadere nel televisivo. Chiaro no? Insomma di telenovele ne abbiamo piene le tasche, e le tasche se le sono riempite anche i produttori per anni. Quelle continuano ad esserci, perché il mutuo lo devono pagare anche loro. Insieme a quelle schifezze cresce la voglia di qualità e racconto del paese reale. Bene, almeno anche in Italia si può differire tra televisione e televisione di qualità. Non senza eccezioni, perché il tentativo non sempre riesce. Chiedere a “1992” per conferma, ma se scegli Stefano Accorsi il fallimento è naturale conseguenza.

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da Beethoven a Kurt Cobain a cura di Francesco Certo

CURIOSITà Detta così non avrebbe poi molto senso; lei lo ama e lui risponde “nemmeno io”. Che modo sarebbe di rispondere. Va sviscerato il vero senso del brano scritto da Serge Gainsbourg e cantato insieme a Jane Birkin. Lei dice di amarlo lui però sa che non è vero, o almeno non è più vero, e tra sospiri e malinconia finisce una storia di amore e passione. Una canzone che sembra dipingere Serge Gainsbourg perfettamente, paroliere e poeta con una passione per le donne. La canzone nasce per Bridgitte Bardot, non proprio la prima che passa, e con lei l’avrebbe voluta cantare. BB era impegnata in uno dei suoi milionari matrimoni e di svelare la relazione con Gainsbourg per una canzone non era messo in preventivo. L’idea cadde e rimase nell’iperuranio della fantasia di Serge. Come tutti gli amatori e amanti, però, quello che era nato per una donna poteva benissimo diventare buono per un’altra. Conoscere Jane Birkin, che è bellissima oggi ha quasi 70 anni, fu uno choc emozionale ed erotico. L’attrice inglese era perfetta per un brano carico di erotismo e sensualità, tutto in salsa malinconica come l’amore deve essere. La relazione tra i due portò alla collaborazione, dando vita ad un brano rimasto nella memoria collettiva come la colonna sonora della passione. Un testo che va avanti con controsensi continua, con lei che dichiara il suo amore e lui che risponde in accordo ma opposto. Lui non crede al suo amore ma lei è ammantata di passione e dichiara il suo amore infinito. Non le crede, no! “Io nemmeno”, questo la risposta al “Ti amo”, che in realtà e un “non ti amo più”. Sospiri e gemiti, amplesso oppure no, chissà ma l’importante è il significato sociale a cui la canzone ambisce. È il 1969, siamo negli anni della rivoluzione, anche sessuale. Gainsbourg spacca e divide, sa che la critica e la censura massacreranno la sua creazione ma poco importa. Deve cambiare la concezione erotica e sessuale dell’amore, che non va raccontato solo nella sua parte emozionale. La canzone strizza l’occhio ad interpretazioni pornografiche, ma il testo e il senso si distaccano da questa idee. L’indirizzo è quello sì erotico, ma come messaggio della fine di un amore al tempo della rivoluzione sessuale. In fondo il sesso e l’amore vanno a braccetto, “Je t’aime…moi non plus”, nasce su queste basi in un periodo di profondo mutamento sociale. Il peccato non è la canzone ma quello che rimane, in una società basata sull’idiozia rimangono solo i gemiti e la sensazione di pornografia. I fallimenti delle rivoluzioni sono anche questi.

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Je t’aime…moi non plus 7 Ottobre 2015

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parole in blu a cura di Alessia Vanaria

CURIOSITà Gustave Flaubert nacque a Rouen nel 1821. Precisione scientifica e amore per la perfezione stilistica costituiscono i tratti fondamentali della sua produzione letteraria segnata da una totale adesione alla teoria del Realismo. In una lettera scritta nel 1857, anno di pubblicazione del suo romanzo di maggior successo Madame Bovary, Flaubert afferma di aver cercato di seguire un “metodo impietoso, la precisione delle scienze naturali” e di essersi ispirato, perciò, a un ideale di impersonalità, consistente in questo precetto: “Non bisogna scrivere di sé. L’artista deve essere nella sua opera come Dio nella creazione, invisibile e onnipotente; si deve sentire dovunque ma non si deve vedere”. La ricerca dell’impersonalità in Flaubert, però, è bene precisare, risponde soprattutto ad un criterio di rigore stilistico, di freddezza e di chiarezza rappresentativa: per lui l’ideale supremo è l’Arte, non la Scienza e ciò lo distingue dai Naturalisti. Nell’impersonalità flaubertiana c’è anche un’esigenza spiccatamente antiromantica. Egli che si era formato in età romantica, deve castigare dentro di sé tale formazione e lo fa sia sul piano dei contenuti che su quello della forma. Il contenuto non deve essere mai soggettivo né porre in primo piano l’elemento emotivo e passionale; la forma deve essere oggettiva e distaccata. La componente masochista presente nella sua carica antiromantica spiega perché egli abbia dichiarato “Madame Bovary sono io”. L’autore, infatti, da una lato vuole annientare il carattere fantastico e sognante de Romanticismo proiettando nella figura della propria eroina, dall’altro colpisce in lei una parte di sé. Nello stesso tempo, il personaggio della donna, che si sente soffocare nella grigia e opaca vita borghese di provincia e sogna avventure e amori romantici, gli serve per criticare l’ambiente volgare della borghesia. La prospettiva antiromantica è implicita in Madame Bovary anche nella parabola stessa della narrazione. Emma ha sposato un medico di provincia, il mediocre Carlo Bovary. Insoddisfatta della vita gretta e meschina che la circonda, disgustata da personaggi come il farmacista Homais o come il prete reazionario del paese Bournisien, si innamora di un’anima gemella, un giovane sognatore, Léon, che presto però deve partire. Caduta tra le braccia di un ricco proprietario, il brutale Rodolphe e delusa dal suo comportamento cerca e trova, nuovamente Léon con cui vivrà fino alla fine della sua esistenza. Dopo Salammbȏ, in cui prevalgono aspetti esotici ed estetizzanti, altro grande romanzo di Flaubert è L’educazione sentimentale che racconta la storia del giovane Frédéric Moreau. Dei Tre racconti merita di essere ricordato soprattutto Un cuore semplice, rappresentazione della vita quotidiana di una domestica affezionata e fedele, ma ritratta impietosamente in tutti i suoi limiti. Romanzo geniale e incompiuto, infine, è Bouvard e Pécuchet, storia della stupidità umana in generale e borghese in particolare. Ne sono protagonisti due impiegati che scioccamente vorrebbero accumulare tutto lo scibile umano; ben presto però la satira passa a colpire l’imbecillaggine di tutto il mondo contemporaneo. Gustave Flaubert, grande protagonista della letteratura francese, morì a Croisset l’8 maggio 1880.

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Non vi ripugna questa congiura del mondo? C'è un solo sentimento che esso non condanni? Gli istinti più nobili, le simpatie più pure sono perseguitati, calunniati, e se si trovano due povere anime, tutto è organizzato perché non possano incontrarsi. Eppure esse tenteranno, sbatteranno le ali, si lanceranno richiami. Facciano pure! Presto o tardi, fra sei mesi o dieci anni potranno riunirsi, amarsi, perché lo esige la fatalità, perché sono nate l'una per l'altra.

Rouen, 12 dicembre 1821 Croisset, 8 maggio 1880 7 Ottobre 2015

Gustave

Un infinito di passioni può concentrarsi in un attimo come una folla in un piccolo spazio.

Flaubert

Democrazia non vuol dire individualismo senza freni, ma livellamento e comunanza nel rispetto della legge, ripartizione del lavoro, ordine.

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RE sano

Mangia

a cura di Mimmo Saccà

Olio di oliva 'scudo' contro il cancro al seno

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lio di oliva non solo per insaporire i cibi, ma anche per prevenire il cancro al seno. Secondo uno studio spagnolo pubblicato su 'Jama Internal Medicine', il condimento più amato dagli italiani - utilizzato in dosi extra all'interno di un regime alimentare che segue le regole della dieta mediterranea sarebbe infatti responsabile di una minore incidenza del big killer delle donne. La ricerca fa parte del trial Predimed, condotto per testare gli effetti dell'alimentazione del Sud Europa sulla prevenzione primaria e sulle malattie cardiovascolari. Delle 4.282 donne tra i 60 e gli 80 anni con un alto rischio di malattie cardiovascolari che hanno partecipato allo studio, una parte è stata assegnata alla dieta mediterranea con supplemento di olio di oliva (un litro a settimana per loro e le loro famiglie), un'altro gruppo allo stesso tipo di alimentazione con aggiunta di noci, mentre a un terzo è stato chiesto di ridurre il consumo di grassi. I dati sono stati raccolti tra il 2003 e il 2009 e,

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in un periodo medio di 5 anni, sono stati registrati 35 nuovi casi di tumore maligno al seno. Dai risultati è emerso che chi seguiva una dieta mediterranea con aggiunta d'olio d'oliva aveva un rischio del 68% inferiore di ammalarsi rispetto al gruppo di controllo. Chi associava le noci, invece, presentava una riduzione non significativa. "I risultati del trial Predimed suggeriscono un effetto positivo della dieta mediterranea con l'aggiunta di olio di oliva nella prevenzione primaria del cancro al seno - afferma il gruppo guidato da Miguel A. Martínez-González dell'Università della Navarra (Pamplona) - Tuttavia, occorrono studi a lungo termine con un più alto numero di persone coinvolte". Gli autori evidenziano infatti alcuni limiti della ricerca: lo scopo principale del lavoro non era valutare gli effetti sul cancro al seno, ma sulle malattie cardiovascolari; il numero di casi di tumore è stato basso e i ricercatori non avevano informazioni sulle singole pazienti. 7 Ottobre 2015


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RE sano

La ricetta Spaghetti al pesto con alici e peperoni Ingredienti • • • • • • •

320 gr di Spaghetti alla Chitarra all'uovo 12 filetti sottolio, circa 40 gr di Acciughe (alici) 25 gr di Olio di oliva extravergine 125 gr. di Peperoni gialli 125 gr di Peperoni rossi 5 gr di Mandorle a lamelle 6 gr di Aglio

per il pesto • 3 gr di Aglio • 25 gr di Basilico • 35 gr di Parmigiano reggiano grattugiato • 15 gr di Pecorino grattugiato • 1 pizzico di Sale grosso • 50 gr di Olio di oliva extravergine • 4 gr di Pinoli • 4 gr di Mandorle

7 Ottobre 2015

PREPARAZIONE Cominciate dalla preparazione del pesto. Staccate tutte le foglioline di basilico e sciacquatele delicatamente, mettendole in un recipiente pieno d’acqua fredda, poi scolatele in un colapasta e sistematele su un canovaccio pulito, tamponandole sempre delicatamente in questo modo le asciugherete senza rovinarle. In un mixer versate le foglie di basilico, i pinoli, le mandorle a lamelle, lo spicchio d’aglio già mondato e l’olio extravergine d’oliva. Poi aggiungete anche parmigiano e pecorino romano grattugiato, e cominciate a frullare. Infine versate il pesto in un recipiente, coprite con pellicola e lasciate in frigorifero. Dopo aver lavato i peperoni privateli delle due estremità, poi tagliateli a metà ed eliminate i semini interni, il picciolo centrale e i filamenti bianchi, dopodiché tagliate a bastoncini molto sottili in questo modo i peperoni cuoceranno in breve tempo. In un tegame lasciate insaporire uno spicchio d’aglio insieme all’olio e aggiungete i filetti di alici, aiutatevi con una spatola a mescolare, in questo modo i filetti si scioglieranno grazie all’alta temperatura. Non appena i filetti si saranno completamente sfaldati eliminate lo spicchio d’aglio e versate i peperoni tagliati a listarelle, lasciateli insaporire qualche istante e poi coprite con un coperchio facendoli cuocere a fiamma dolce per 15-20 minuti. In una piccola padella antiaderente, e senza alcun condimento, versate le mandorle a lamella e lasciatele scottare. Cuocete la pasta in abbondante acqua bollente e salata e quando mancheranno 2-3 minuti dalla fine della cottura scolatela direttamente nel tegame del sugo. Aggiungete un po’ di acqua della pasta per continuare a cuocere gli spaghetti e non appena saranno cotti al punto giusto spegnete la fiamma e aggiungete il pesto, infine amalgamate per bene il tutto. Impiattate i vostri spaghetti e guarnite con dei filetti di alici arrotolati come delle roselline e le lamelle di mandorle tostate. WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

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Giornata Mondiale dell’Alimentazione

“Food For World”

Nutrizionisti senza Frontiere celebra con un evento Nazionale

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enti città Italiane, cinquanta Nutrizionisti coinvolti, un unico messaggio da trasmettere: è necessario che nel 2015, nell’era di facebook, della tecnologia, degli smartphone ci si adoperi in maniera concreta per contrastare il problema della denutrizione infantile. Un evento per sensibilizzare circa un problema ancora troppo diffuso e radicato, un’occasione per ricordare che acqua e cibo sono un diritto di tutti. La manifestazione prevede alle ore 19.00 un convegno dal titolo “Nutrire il Benessere Rispettare il Pianeta” a seguire una cena di beneficenza in cui parte del ricavato verrà devoluto ai progetti dell’associazione. In occasione dell’evento, solo nella città di Ancona, avrà luogo una conferenza stampa per presentare la Campagna di promozione all’alimentazione sana “Eat Evolution”, che partirà il 16 Ottobre stesso su tutto il territorio Nazionale. Per la Città di Messina l’appuntamento è al Ristorante “ Sapore Divino” Venerdì 16 Ottobre alle ore 19.00.

Chi è Nutrizionisti Senza Frontiere? Nutrizionisti senza Frontiere è un’associazione che opera nel campo dell’alimentazione e nella nutrizione, sia in Italia che nel sud del Mondo. In particolare sul territorio Nazionale organizza eventi, manifestazioni e campagne per sensibilizzare al problema degli sprechi alimentari, alla piaga della malnutrizione infantile e alla necessità di tornare ad una dieta più sana e più rispettosa nei confronti del pianeta e dei popoli che vi abitano. Nel sud del mondo sostiene progetti di riabilitazione del bambino in condizioni di malnutrizione, di formazione di operatori, infermieri, nutrizionisti e medici locali, perchè sappiano riconoscere e trattare la malnutrizione infantile ed infine realizza campagne di sensibilizzazione rivolta alla cittadinanza, soprattutto le mamme, insegnando loro a riconoscere i segni della denutrizione nei propri figli così che possano curarli il prima possibile ed istruendole su quelle che sono le esigenze nutrizionali di un bambino, nel tentativo di evitare nuovi casi di denutrizione. Tutti i progetti nel sud del mondo sono gestiti in collaborazione con altre realtà no profit.

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AUTUNNO TEMPO DI FUNGHI

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omenica 11 ottobre l’Orto Botanico “Pietro Castelli” di Messina ospiterà l’annuale incontro per gli appassionati di Funghi. Siamo giunti alla decima edizione e anche quest’anno i soci della sezione di Messina dell’Associazione Micologica Bresadola allestiranno un'esposizione di funghi freschi nei viali dell’Orto Botanico. Alle 10,30 nella cavea dell'Orto "Funghi commestibili dei Peloritani nella legislazione regionale", conferenza di Nicola Belnome, Presidente dell'Associazione Micologica Bresadola, sezione di Messina Alle ore 10, 11, 16, 17, 18 si effettueranno delle dimostrazioni pratiche sul riconoscimento dei funghi, a cura dell’Associazione Micologica Bresadola. Nel corso della giornata sarà allestito, come sempre, il mercatino d’autunno con piante grasse, pelargoni, gelsomini, ecc. L'ingresso è gratuito, con orario 9-13 e 15-19

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Amarcord

Messina - I baraccamenti del Piano Mosella visti dalla Stazione dei trams. Anni '10



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foto Peppe Saya

n° 214 anno XIII - 30 Settembre 2015

il Cittadino

Mons. La Piana lascia l’incarico di Arcivescovo di Messina

E così sia


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