il Cittadino n. 209

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n° 209 anno XIII - 8 Luglio 2015

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La “buona squola” del “professore” Renzi


Primo piano di Cristina D’Arrigo

Manifestazione della scuola contro il governo Renzi (Ansa/Massimo Percossi)

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ppur si muove…. nonostante la grande protesta portata avanti da migliaia di docenti, studenti e precari scesi in piazza per dire No al ddl sulla “Buona Scuola” del governo Renzi. Ieri, martedì 7 luglio, l’ennesimo dissenso è stato manifestato in tutta Italia mentre il disegno di legge di riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione è approdato in aula alla Camera per il passaggio finale del suo iter parlamentare. Il via libero definitivo dovrebbe, senza problemi visti i numeri in maggioranza, arrivare in serata o al massino domattina. Ricordiamo che il governo aveva chiesto e poi ottenuto dal Senato, lo scorso 25 giugno, la fiducia con 159 favorevoli e 112 contrari. Prima ancora il disegno di legge era stato approvato dalla Camera il 20 maggio 2015. Un disegno di legge che indubbiamente ha diviso il paese, che ha scosso il mondo della scuola in ogni suo settore. Un articolo e 212 commi che modificheranno il futuro della scuola. Contro la “brutta scuola”, l’ondata di proteste non tende a fermarsi, il rientro a settembre tra i banchi di scuola si preannuncia già caldo. 8 Luglio 2015

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I 12 punti dell’“azienda Squola” di patron Renzi 1) Piano assunzioni Saranno 100 mila le assunzioni previste per l’anno 2015/2016. Tra questi rientrano gli iscritti nelle graduatorie ad esaurimento e i vincitori di concorso del 2012. Dal 2016 l’unico modo per essere assunti sarà mediante concorso. 2) Una card per l’aggiornamento Una carta elettronica di 500 euro che i docenti potranno utilizzare per l’aggiornamento professionale attraverso l’acquisto di libri, testi, strumenti digitali, iscrizione a corsi, l’ingresso a mostre ed eventi culturali. La formazione in servizio diventa obbligatoria e coerente con il Piano triennale dell’offerta formativa della scuola e con le priorità indicate dal Ministero. 3) Scuola-lavoro Alternanza di scuola-lavoro che si potrà fare in azienda ma anche in enti pubblici. Si potrà fare anche d’estate e all’estero. Almeno 400 ore nell’ultimo triennio dei tecnici e dei professionali e 200 in quello dei licei. Sviluppo delle attività digitali. Tutte le esperienze maturate dallo studente durante gli studi nonché svolte in ambito extrascolastico, saranno inserite nel Curriculum dello studente. 4) Offerta formativa I Piani dell’offerta formativa diventano triennali per dare più continuità al progetto didattico: sono elaborati dal Collegio dei docenti, sulla base degli indirizzi definiti dal dirigente scolastico, per essere poi approvati dal Consiglio di circolo o d’Istituto dove sono presenti anche le famiglie e, alle superiori, gli studenti. Il Piano contiene l’indicazione del fabbisogno di posti nell’organico dei docenti e la programmazione dell’offerta formativa ad essi riferita ma anche le previsioni per il personale Ata. 5) Super-presidi Spetterà ai dirigenti scolastici dall’a.a. 2016/2017 il compito di mettere in campo la loro squadra individuando, sui posti che si liberano ogni anno, i docenti con il curriculum più adatto per realizzare il progetto formativo del loro istituto. L’individuazione dei docenti da parte dei presidi avverrà all’interno di ambiti territoriali predisposti dagli Uffici Scolastici Regionali. Le operazioni avverranno in modo trasparente: i presidi renderanno pubbliche tutte le informazioni relative agli incarichi conferiti. Vietato il conferimento degli incarichi a parenti. Nel caso di più proposte di incarico è il docente che sceglie. Per i docenti che non hanno ricevuto o accettato proposte, provvede l’ufficio scolastico regionale.

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6) School bonus e scuole paritarie Con lo school bonus, chi farà donazioni a favore delle scuole per la realizzazione di nuovi edifici, per la manutenzione, per la promozione di progetti dedicati all’occupabilità degli studenti, avrà un beneficio fiscale (credito di imposta al 65%) in sede di dichiarazione dei redditi. Si potranno detrarre per un importo annuo massimo di 400 euro a studente le spese sostenute per la frequenza scolastica nelle scuole paritarie dell’infanzia, primarie e secondarie. 7) Solai e controsoffitti Previsto lo stanziamento di 40 milioni per il 2015 per il finanziamento di indagini diagnostiche dei solai e dei controsoffitti degli edifici scolastici. 8) Scuole innovative Il ddl prevede un bando (300 i milioni a disposizione) per la costruzione di scuole altamente innovative dal punto di vista architettonico, impiantistico, tecnologico, scuole ‘green’ e caratterizzate da nuovi ambienti di apprendimento digitali. L’Osservatorio per l’edilizia scolastica, istituito presso il Miur, coordinerà strategie e risorse per gli interventi e promuoverà la cultura della sicurezza. E’ istituita una giornata nazionale per la sicurezza nelle scuole. 9) Supplenze Il personale dell’organico dell’autonomia potrà essere utilizzato per la copertura di supplenze temporanee fino a 10 giorni. 10) Un fondo per valorizzare i docenti Stanziato a partire dal 2016 un fondo di 200 milioni all'anno per la valorizzazione del merito del personale docente di ruolo. I criteri di valutazione sono stabiliti da un comitato presieduto dal dirigente scolastico e composto da: professori, genitori e studenti. 11) Scuola trasparente Prevista la creazione di un Portale unico dei dati della scuola con la pubblicazione di tutte le informazioni relative al sistema di istruzione: Bilanci degli istituti, Anagrafe dell’edilizia, Piani dell’offerta formativa, dati dell’Osservatorio tecnologico, Curriculum vitae degli insegnanti, Incarichi di docenza. 12) La scuola del futuro Con la Buona Scuola ci sarà il potenziamento delle competenze linguistiche: l’italiano per gli studenti stranieri e l’inglese per tutti (anche con materie generaliste insegnate in lingua). Vengono potenziate poi: Arte, Musica, Diritto, Economia e Discipline motorie. Viene dato più spazio inoltre all’educazione ai corretti stili di vita, alla cittadinanza attiva e all’educazione ambientale.

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La “buona scuola” in pillole

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l Sottosegretario all’istruzione Davide Faraone ci ha regalato ogni giorno sul suo profilo facebook alcune “perle di saggezza”, alcune “pillole”, chiamatele come meglio desiderate, che aiutano a comprendere meglio il ddl della buona scuola. Abbiamo pensato che fosse un male che andassero perdute, e pertanto, abbiamo deciso di raccoglierle qui per voi e commentarle un po’ insieme, offrendovi alcuni spunti di riflessione:

I pillola: “Labuonascuola ha un'ambizione. Anzi no. #labuonascuola ha una pretesa: rispondere alle esigenze degli studenti. Che poi tradotto vuol dire: essere all'altezza della loro idea di futuro. E questa pretesa nasce dalla convinzione che tutto ciò che viene “speso” oggi per la scuola è un investimento per il Paese. Gli studenti sono al centro di questo disegno di legge.” Gli studenti sono al centro di questo disegno di legge. Affermazione di grande valore e significato. Eppure, se si riflette bene sul testo del ddl non sembra che sia proprio così. Gli studenti sono i veri protagonisti della scuola, sono coloro che ivi si recano per essere formati, per poter

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acquisire un bagaglio di conoscenze ampio che possa loro permettere un domani di essere dei cittadini doc, di potersi affermare nel mondo del lavoro. È chiaro che, condicio sine qua non perché questo avvenga è la buona preparazione del docente. Fino ad oggi le graduatorie fornivano, potremmo dire, delle garanzie importanti sul valore di un insegnante. Anzianità, titoli, non erano gettati al vento ma contribuivano ad accrescere via via il punteggio in graduatoria. Il ddl mira all’eliminazione delle graduatorie e la scelta del docente “migliore” ricade tutta sulle spalle del dirigente scolastico. Nessuno di noi, senza dubbio, vorrebbe essere a settembre nei panni di un preside chiamato a scegliere i membri della propria “squadra”. Sarà realmente il merito a prevalere? Non è anche il povero preside un uomo con tutte le sue “fragilità”? Vittoria del merito o della discrezionalità assoluta? II pillola: “Ci saranno scuole che attiveranno corsi di lingue orientali su richiesta dei ragazzi o altre che inseriranno corsi di diritto.” Nulla da eccepire, dal momento che si mira a migliorare, in una realtà globale e complessa come la nostra, la preparazione dei nostri ragazzi. Una sola perplessità: prima di inserire nuove discipline

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accessorie non è meglio potenziare al massimo l’insegnamento di quelle già previste dall’offerta formativa? Non è né utile né opportuno fare degli studenti dei sterili tuttologi, delle piccole enciclopedie piene di date e nozioni. Sarà una formazione utile per superare un test a crocette, ma poi, cosa se ne farà un giovane chiamato a dover affrontare il mondo del lavoro? III pillola: “Ma obiettivo de #labuonascuola è anche il coinvolgimento dei territori: maggiore apertura, maggiore partecipazione delle comunità in cui si trovano gli istituti, maggiore coinvolgimento delle imprese, sempre più connesse alle scuole grazie all'attivazione dei percorsi di alternanza scuola-lavoro. Più partecipazione vuol dire anche più inclusione. #labuonascuola non fa distinzioni tra i suoi studenti e mette in atto qualsiasi iniziativa che possa agevolare l'inserimento e l'accoglienza di tutti.” Altra nota dolente del ddl: alternanza scuola-lavoro. Di per sé l’idea di creare un rapporto tra scuola e mondo del lavoro non è sbagliata, ma nei termini in cui è presentata nel ddl è un po’ discutibile. Sembra si tratti di un’inclusione a senso unico, vale a dire ad unico vantaggio delle imprese. I giovani studenti sarebbero chiamati a fare esperienza, cosa indubbiamente lecita, nei mesi estivi, che come è giusto che sia sono generalmente destinati a “ricaricare le pile” in vista del prossimo anno. Niente riposo ma duro lavoro ma a beneficio di chi? Al giovane reste-

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rà il beneficio di aver vissuto una molto piccola esperienza lavorativa, alle aziende il vantaggio di aver, sicuramente, incrementato la propria produzione. Perché non creare, invece, un collegamento scuola-lavoro più concreto, che possa proiettare il giovane nel mondo del lavoro subito dopo l’acquisizione del diploma? IV pillola: “60 circa le scuole altamente innovative, almeno una per regione, che si potranno costruire grazie ai fondi messi a disposizione de la buona scuola. 6.000 gli interventi di controllo di controsoffitti e solai per prevenire i crolli”. Quando si parla di scuole tecnologiche ed innovative siamo tutti d’accordo. Gli strumenti multimediali possono divenire oggi come oggi un aiuto imprescindibile per una migliore didattica. Prima di parlare di LIM, proiettori, e di chissà quali tecnologie non è opportuno, invece, pensare all’edilizia scolastica? Il secondo punto, non so per quale ragione, lo considererei prioritario. 60 scuole all’avanguardia contro un numero imprecisato di realtà fatiscenti non credo abbia molto senso. O forse pensiamo ad installare una LIM con proiettore in alto a sostegno del soffitto? E se poi verrà giù, pazienza, era una scuola d’avanguardia. Quelle da noi proposte sono solo alcune delle “pillole” di Faraone. Sul web potrete trovarne tante altre, e farete anche voi, come giusto che sia in democrazia, i vostri commenti, le vostre riflessioni. Di fronte ad una chiusura serrata al confronto, non possiamo che accontentarci di ciò. È sempre una piccola “scintilla” utile a mantenere vivo un dibattitto che non deve mai sopirsi per il bene dei nostri studenti, per difendere la vera buona scuola. A. V.

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L’opinione di una docente del Liceo E. Ainis di Messina

“La scuola verrà gettata nel caos”

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a “Buona scuola” non è, certamente, apprezzata dai docenti e lo dimostra il fatto che abbiamo indagato nel “mondo scuola” nella speranza di trovare pareri a favore del ddl, ma l’impresa si è rivelata vana e alquanto impossibile. Abbiamo intervistato, quindi, la prof.ssa Mariacristina Costanzo del Liceo E. Ainis, che in tutti questi mesi ha combattuto in prima fila, insieme ai suoi colleghi, per difendere ciò in cui i docenti hanno sempre creduto e credono ancora oggi: la formazione culturale del cittadino del domani.

Proteste e grandi incognite: Noi docenti al liceo Ainis abbiamo messo in campo una serie di iniziative di protesta e credo che siamo stati pionieri in un certo senso, in quanto le esperienze che abbiamo fatto sono state seguite da tante altre scuole cittadine. Fino ad oggi, purtroppo, però, si sono rivelate vane. Guardando al futuro, devo dire, non sono ottimista e credo che soprattutto per quanto concerne i paletti democratici non ci siano buone prospettive. Sui poteri del dirigente non c’è stato da parte del disegno di legge un arretramento, anzi sono rimasti invariati. Si apre, adesso, una fase nuova per la scuola, che è una grande incognita. Fino a questo momento noi come insegnanti abbiamo avuto determinate tutele anche di professionalità. L’insegnante arriva, infatti, a ricoprire una cattedra sulla scorta di determinate garanzie che sono i punteggi, l’anzianità, i titoli professionali. Tutto questo, a seguito dell’approvazione del ddl, non è detto che venga garantito. Portato al paradosso, infatti, il super poter del dirigente potrebbe vedere anche salire in cattedra persone con poca esperienza, che arriverebbero a scavalcare chi nel corso del tempo ha consolidato una certa professionalità. Analisi della riforma: Punti positivi sono quelli che vengono sbandierati come slogan. 1) Finanziamenti per la ristrutturazione delle scuole: è chiaro che siamo tutti contenti se vengono ristrutturate le scuole fatiscenti. 2) Assunzione dei precari: una nota positiva, anche se più che essere un fiore all’occhiello, è la conseguenza di una sentenza della Corte di giustizia europea che ha imposto un termine perentorio. È solo, dunque, l’attuazione di una sentenza e non c’è da farsi belli per questo. L’Italia è stata inadempiente prima, e quindi quello che è da considerarsi un atto dovuto, è stato, invece, utilizzato dal

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governo come uno strumento di ricatto per il disegno di legge: il disegno passa, se passano le assunzioni. Queste, al contrario, potevano essere scorporate con un decreto legge: prima si facevano quelle e poi la riforma. La scuola non si riforma dall’oggi al domani. È un apparato talmente delicato che necessita di tempi di elaborazione, di metabolizzazione. In questo modo si va incontro al caos. Credo che a settembre saremo tutti nel caos, e i primi ad essere preoccupati, cosa che avrebbe dovuto far pensare, sono i dirigenti. Il dirigente, infatti, che vede prospettarsi da qui ad un mese una mole di responsabilità, di lavoro e di incognite enorme non è certo contento. I super poteri fino ad un certo punto possono far piacere. Chi lavora con senso di responsabilità capisce benissimo che c’è l’insidia dietro l’angolo perché andare a nominare con tanta discrezionalità dei docenti sulla base di curricula espone ad un contenzioso enorme. Alla prima nomina chiunque si porrà l’interrogativo: “Perché lui e non io?”. La scuola verrà gettata nel caos. Lo scenario futuro: Non si potrà cominciare il prossimo anno scolastico facendo finta di niente. È un problema che mi pongo in prima persona. Non si può restare indifferenti di fronte a tutto quello che è successo soprattutto per chi come noi ci ha creduto e ha combattuto. Ho fiducia solo nel lavoro con i miei alunni e credo che tutto il resto per me non varrà più niente. I docenti hanno sempre speso grandi energie per spirito di sacrificio, perché hanno sempre creduto nel loro lavoro, non so se da settembre in poi saremo disposti a lavorare con tanta dedizione. Recentemente si è tenuto un incontro al Feltrinelli Point di Messina in cui ho dichiarato che sarebbe opportuno astenerci da tutte le attività aggiuntive, funzioni strumentali, progetti, corsi di recupero. Non dovremmo più farli per dare il segnale di quanto noi fino ad ora abbiamo fatto, senza che nessuno riconoscesse il valore di tutto questo “lavoro nero”. Alessia Vanaria

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Sommario

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AttualitĂ Birrificio Messina Trasporti navali Tumori ovarici

numero 209 anno XIII 8 Luglio 2015

52-63 Cultura Mimmo Pintacuda Viaggio fotografico in Sicilia

80-81 Mangiare Sano

28-29 Dietro le quinte

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Settegiorni Cronaca della settimana

Le rubriche 30-31 In&Out

42-43 CittĂ Cronache urbane

44-49 Sicilia

74-75 La corazzata Potemkin

76-77 Da Beethoven a Kurt Cobain

Patrimonio Unesco

78-79 Parole in blu 12

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il Cittadino Direttore editoriale: Lillo Zaffino Direttore responsabile: Carmelo Arena Vicedirettori: Tiziana Zaffino, Gabriella Giannetto Coordinamento Maria Cristina Rocchetti, Giuseppe Zaffino Redazione Enza Di Vita, Marilena Faranda, Francesco Certo, Giuseppe Micali Collaboratori Cristina D’Arrigo, Dario Buonfiglio, Gino Morabito, Antonio Grasso, Marina Pagano, Alessia Vanaria Rubriche Enzo Caruso, Michele Giunta, Ignazio Rao, Mimmo Saccà Art Director Salvatore Forestieri Ricerca fotografica Peppe Saya, Orazio D'Arrigo, Antonio De Felice, Gianmarco Vetrano Pubblicità contatti: 3473640274 e-mail: info@ilcittadinodimessina.it Amministrazione Mario De Marco, Giuseppe Pagano e Franco Rossellini Web master sito Fabio Lombardo Il Cittadino digitale sarà pubblicato sul giornale on line e inviato gratuitamente ai lettori direttamente nella posta elettronica e sarà condiviso in rete attraverso Facebook

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immagine

di Michele Giunta

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Annunci utili a cura di Pippo Previti

NUOVE OPPORTUNITÀ PER I GIOVANI E IL LAVORO

Concorso Centralinista: hai la Licenza Media? Puoi lavorare in Ospedale Sono disponibili nuovi posti di lavoro per Centralinisti. È stato indetto, infatti, un concorso pubblico, per titoli ed esami, per l'assunzione a tempo indeterminato. Vigili del Fuoco: Bando per l'assunzione di Funzionari Amministrativi. Nuove opportunità di lavoro per laureati nel Corpo dei Vigili del Fuoco. Il Ministero dell’Interno ha pubblicato un bando di concorso, per esami, finalizzato all’assunzione di Funzionari amministrativo. Scuola Materna: Concorso per lavorare come Maestra. Stipendio di 1.700 € Pubblicato un bando di concorso finalizzato alla formazione di una graduatoria per eventuali assunzioni di Maestre di scuola materna (categoria C). Concorso OSS: lavoro Part e Full time per Candidati con Licenza Media Indetto un concorso, per titoli ed esami, volto alla formazione di una graduatoria dalla quale attingere per l'assunzione, con contratto a tempo determinato sia part-time che full-time, di OSS Leggi tutto. Assunzioni NaturaSì: lavoro per 18 Cassieri, Amministrativi e Addetti vari Senza ombra di dubbio, NaturaSì si configura come la più importante catena di supermercati in Italia per quanto concerne la vendita di prodotti alimentari biologici e naturali.

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8 Luglio 2015 Tezenis: 70 posti Vacanti per Commessi, Magazzinieri e Impiegati Tezenis è un brand molto attivo nel comparto dell’intimo, abbigliamento per la casa e pigiameria. Concorso per Impiegati: lavoro full time e indeterminato in Automobile Club Indetto un concorso pubblico, per titoli ed esami, per l’assunzione di due impiegati nell’area C, posizione economica C1, con contratto a tempo pieno e indeterminato. Assunzioni Atac 2015: arrivano 200 nuovi Posti di lavoro per Autisti Atac è la società concessionaria del trasporto pubblico di Roma Capitale e serve anche alcuni comuni delle province di Roma e Viterbo. Assunzioni Poste Italiane: pubblicate nuove Opportunità riservate ai Laureati Nuove possibilità di inserimento lavorativo arrivano da Poste Italiane con l'assunzione di altro personale laureato. Oltre ad occuparsi della gestione del servizio postale in Italia, l'azienda è attiva anche nel campo assicurativo/bancario e della comunicazione digitale. Diplomati e Laureati: OVS seleziona Candidati per gli Store di tutta Italia OVS è il gruppo al vertice in Italia nel settore dell’abbigliamento attraverso la realizzazione di capi di abbigliamento per donna, uomo e bambino con i marchi a OVS e UPIM. Selezioni Decathlon: Nuovi inserimenti lavorativi nelle sedi di tutta Italia Da Decathlon è uscito il cento. Sono tanti, infatti, i nuovi inserimenti previsti nelle sedi italiane della catena francese di negozi di articoli sportivi nei prossimi mesi. La chiamata urgente è riservata per lo più a giovani brillanti e col pallino per le attività e l’abbigliamento sportivo. 8 Luglio 2015

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Attualità

foto Peppe Saya

Presentatele etichette all’ex Provincia di Messina

I 15 Leoni

un esempio per tutta la città 20

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ono state presentante al Salone degli Specchi di Palazzo dei Leoni , dopo la lunga epopea “di 15 vincitori” (M. Sorrenti, F. Sframeli, A. Scaglione, S. Puleo, S, Mastronardo, P. Ruggeri, C. Frassica, R. Rinaldi, S. Bardetta, N. Mangano, A. Giordano, M. Bruschetta, V. Cannaò, G. Sorrenti, A. Cagliari) che hanno creduto che “insieme si può” e sono andati “a tutta birra”, le 3 etichette del Birrificio Messina : “DOC 15” birra lager luppolata, “CRUDA DOC 15” fruttata con i profumi del malto, 15 dal numero dei componenti della cooperativa, ed infine la “Birra dello Stretto” dedicata a Messina . Una birra con un sapore tutto nuovo, ha dichiarato il Sindaco Accorinti, presente all’evento, il sapore di chi si è rimboccato le maniche e ce l’ha fatta, come dovrebbe fare ognuno di noi. Intanto noi amministratori, sentiamo di dover essere qui, per servire ed

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foto Peppe Saya

utilizzare il denaro al servizio dei cittadini che chiedono legalità. Un rappresentante dell’Assessore regionale alle attività produttive Vancheri, ha augurato un grosso in bocca al lupo per il futuro dell’iniziativa. Questo è il racconto della Messina che sta dentro i nostri cuori e le nostre menti, afferma Oceano, segretario generale della CGIL. Qualcuno di loro, mi ha detto mio nonno faceva la birra, mio padre la faceva ed io voglio continuare a farlo, segno di una competenza che fa parte della nostra storia è che si rischiava di perdere. Qualcuno, in questa faccenda, ha anteposto il suo interesse personale, scommettendo su questo progetto e mettendo in gioco anche il proprio TFR. Una speranza, questa, delle generazioni che ci hanno preceduto ed un futuro per i nostri figli. Franco De Francesco, commissario della Camera di Commercio ed ex direttore dell’Ufficio del lavoro, ricorda: Io, all’epoca, rimasi sorpreso di questa situazione, perché l’azienda non chiudeva per fallimento. Mi dispiace di non essere riuscito ad aiutarvi come avrei voluto, ma dico che è stato meglio così, nonostante tutti i licenziamenti, per quello che ne è nato oggi.

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Io ho conosciuto anche le famiglie, continua l’on. Filippo Panarello, che li hanno sostenuti in questo progetto, con anche la CGIL che li ha supportati e sono contento anche io di aver potuto contribuire al progetto. Abbiamo di fronte un progetto ambizioso e siamo convinti che la Regione non li abbandonerà per poter continuare a portare aventi il loro sogno. è un gruppo questo, continua l’on. Zafarana, che ci ha insegnato come si deve operare e la caparbietà che hanno messo nel loro progetto, partendo con poche risorse e l’aiuto della cittadinanza, è per me un modello. Il percorso è irto di ostacoli, ma loro hanno tanto coraggio, questa quind,i io la reputo la vittoria dei cittadini. Gaetano Giunta, Associazione di Comunità, annuncia la presenza della birra anche all’Expo di Milano, per portare una testimonianza che insieme si può andare avanti e insieme si può sognare ancora a Messina, per realizzare qualcosa di importante. Presenti anche Pippo Previti, Gaetano Ilacqua, e l’ing. Gaetano Sciacca. Un sogno che dopo tanta sofferenza è arrivato alla sua realizzazione, adesso si attendono solo i macchinari, ma già si può prenotare la birra sul sito che sarà attrezzato in questi giorni. Marilena Faranda

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Visita Vasca Navale Federico II - Napoli (TESEO)

Trasporti navali efficie gli esperti si formano D ue giorni di analisi e confronto su innovative applicazioni della ricerca scientifica nel settore dei trasporti navali. Due workshop concludono, il 6 e 7 luglio, i corsi d’alta formazione promossi e organizzati dal Distretto Tecnologico Navtec, con sede a Messina, su “Sviluppo sostenibile delle aree portuali” e “Tecnologie energetiche innovative applicate al settore navale”. “Si tratta – spiega Daniele Noè, amministratore delegato Navtec – della tappa conclusiva di un percorso avviato 18 mesi fa con l’obiettivo di formare 26 esperti nei sistemi energetici navali e nello sviluppo sostenibile delle aree portuali. I giovani presenteranno, durante i due workshop, i risultati dell’attività svolta presso enti di ricerca e aziende, tra i quali alcuni partner di Navtec nello sviluppo di importanti progetti di ricerca i cui risultati e i cui prototipi saranno presentati in autunno”. Il 6 luglio, presso la sede di Navtec, si è concluso il corso sullo “Sviluppo sostenibile delle aree portuali”, che ha formato 8 esperti in sicurezza, idraulica, trasportistica, efficienza e riqualificazione energetica e ambientale dei porti. “Riqualificare, rendere efficienti e integrare aree por-

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tuali, connettendo il sistema dei trasporti navali al porto e al territorio, è un obiettivo prioritario che il MIUR e l’Unione Europea ci hanno riconosciuto, finanziando questo prestigioso progetto di ricerca che può avere, con il coinvolgimento delle Istituzioni, significative ricadute economiche e occupazionali non solo per la Sicilia, ma – puntualizza l’amministratore delegato di Navtec – per l’intero bacino del Mediterraneo”. Il 7 luglio hanno illutrato i propri lavori i 18 giovani che hanno concluso il corso d’alta formazione in “Tecnologie energetiche innovative applicate al settore navale”. I corsi sono stati finanziati, rispettivamente 540 mila e 936 mila euro, grazie al PON Ricerca e Competitività 2007-2013. 700 sono state le ore di formazione, che si sono svolte in aule dell’Università di Catania e del Distretto a Messina, 260 le ore di tirocinio. Ad accogliere i 26 giovani, istituzioni, enti di ricerca e aziende che operano nel settore dei trasporti navali: Autorità portuali di Palermo, Messina-Milazzo, Catania e Augusta, Caronte&Tourist, Cantiere Tringali, Arsenale di Messina, Cantiere Nautico Reggio, Elettra Tlc, D’Appollonia, Cetena, New Coop Logistic, EST, CNR ITAE e Università di Messina

enti in Sicilia “Questi giovani - conclude Daniele Noè - hanno potuto sviluppare le proprie competenze nei sistemi energetici e nella gestione di tecnologie ad alta efficienza e basso impatto ambientale nel settore navale in sintonia con l’attività di ricerca e industriale in corso” Aula SEAPORT - presso UNICT 8 Luglio 2015

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Tumori ovarici: le novitĂ della diagnosi e

Team congresso

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ecografica

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a riscosso grande successo il primo corso di Diagnosi ecografica delle “tumefazioni annessiali”, organizzato al policlinico Gaetano Martino di Messina. Termine tecnico, quello delle tumefazione annessiali, ma che cela dietro di sé una patologia molto comune e attuale: il tumore ovarico. All’incontro – coordinato sul piano scientifico dalla ricercatrice Roberta Granese – hanno partecipato numerosi professionisti del settore, italiani e stranieri. Una giornata di approfondimento, presieduta dai prof. Onofrio Triolo e Rosario D’Anna, durante la quale sono stati illustrati i vantaggi degli studi IOTA (International Ovarian Tumor Analysis). Si tratta di uno studio iniziato per la prima volta nel 2000 grazie ad alcuni ginecologi di fama internazionale che hanno approvato una nuova classificazione delle neoformazioni ovariche. Sono tutt’ora in corso ulteriori ricerche multicentriche per riuscire a diagnosticare, in una fase sempre più precoce, tali neoformazioni. Con il supporto del metodo analizzato è stato possibile eseguire una descrizione consolidata e precisa che differenzia ogni tipologia di tumefazione ovarica, in base al contenuto, alle caratteristiche della superficie, delle pareti interne, alla vascolarizzazione, per discernere così le neoformazioni benigne dalle maligne con una sensibilità e specificità molto alta. Mediante delle semplici regole o con l’aiuto di alcuni software, è possibile calcolare, in base alle immagini ecografiche, il rischio di malignità di una neoformazione. In apertura del corso, il prof Timmerman, pioniere degli studi IOTA, ha mostrato i vantaggi che un chirurgo oncologo può trarre da una valida refertazione e classificazione ecografica. Successivamente è stato illustrato l’aspetto anatomo-patologico delle diverse tumefazioni dell’ovaio. Infine le tappe evolutive della patologia neoplastica dell’ovaio, focalizzate attraverso numerose immagini ecografiche che oggi, grazie a tecnologie sempre più avanzate, sono diventate un prezioso armamentario per lo specialista. Il corso ha fornito le nozioni essenziali per poter refertare un esame ecografico utilizzando un linguaggio comune. I vantaggi sono molteplici, sia per il chirurgo che dovrà poi eseguire l’intervento, sia per il ricercatore che potrà confrontare i dati della letteratura in maniera più precisa. WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

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dietro le quinte di Francesco Certo

Il presidente che fa comodo a tutti

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ucia Borsellino ha salutato, non potendo sopportare l’ennesimo scandalo nella sanità ha salutato il presidente Crocetta ed il suo circo, che alcuni continuano a chiamare Regione Siciliana. Che poi a ben vedere chi dovrebbe arrossire è proprio Crocetta, visto che la pietra dello scandalo altri non è che il suo medico personale, il dott. Tutino accusato di truffa aggravata. Ma Rosario I, si sa, della vergogna politica e personale se ne è sempre fatto un baffo. Lui rimane tranquillo, sereno e saldo, prende la sanità ad interim e aspetta l’ennesima dimissione tra gli assessori, con Linda Vancheri data in pole position tra quelli che vogliono scendere dal carro. Rosario è serafico, consapevole che il suo governo sia un fallimento senza eguali rimane sulla sua poltrona, l’esempio delle dimissioni altrui non lo tange; tanto questa sfiducia tanto minacciata non arriverà mai. M5S a parte, gli altri partiti abbaiano e basta, a mordere non ci pensa proprio nessuno perché un’elezione non piacerebbe in questo momento. Adesso va di moda la larghissima intesa, con Giampiero D’Alia che da Roma apprezza, il PD che rimane immobile consapevole che il potere sta per scomparire, e la destra vacua che un’idea di futuro non sa cosa sia. Meglio rimanere fermi in attesa degli eventi, poi adesso fa davvero troppo caldo e l’estate è lunga assai. Aspettare, è questo il verbo che unisce tutti, l’autunno porterà consiglio. Più o meno, la vita di Crocetta presidente durerà al massimo un anno in meno del previsto; dopo partirà una spietata campagna alla caccia della poltrona di governatore; prima occorrerà lucidarsi bene le idee, e per qualcuno accettare di non esistere più sarà un boccone indigeribile.

Accorpamento autoritario

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a questione è viva da tempo, negli anni della spending review tagliare e risparmiare è la moda. Allora il governo del fare, quello di Renzi e Del Rio, si scervella per trovare le soluzioni al risparmio per le casse statali. Messina ci cade a fagiolo, nella fattispecie è l’Autorità Portuale uno dei punti che rischia di creare polemiche e criticità. L’idea, fantasiosa, è quella di accorpare l’ente messinese con quello di Gioia Tauro, togliendo unicità e spazio di manovra ad un ufficio nevralgico nella gestione di una delle risorse primarie della città. Messina non gode di grosse virtù, su tutte c’è però lo sfruttamento del porto che tra turisti e traffico ordinario si staglia tra le eccellenze nazionali. A questo si aggiunge la centralità dello Stretto nell’evoluzione statale di province e città metropolitane, con l’area integrata dello Stretto vista come panacea di alcuni mali. Annullare l’Autorità Portuale messinese, quindi, sarebbe mossa poco utile per l’Area. Chiosa finale è l’opinione di Gioia Tauro, anche da quella sponda poco piace la scelta del Ministero; chiaro come le due aree non vogliano perdere l’egemonia personale, chiaro anche che si è di fronte a due distinte area di competenza.

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Tante riunioni, poche decisioni

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arlarsi addosso, farlo con maestria e loquacità, parlare per ore ed ore senza mai concludere un emerito nulla. Ecco di cosa è primatista il PD, di riunioni fiume e tante opinioni diverse, tutte con un filo conduttore: non si decide assolutamente nulla. Col partito nazionale finito nelle mani di Renzi qualcosa è cambiato (decide lui per tutti e zitti), in Sicilia invece si resta più legati alle tradizioni e si continua a non cavare un ragno dal buco. Con un Davide Faraone in trasferta isolana le cose non sono cambiate, prima a Messina per non dire assolutamente nulla; poi in direzione regionale a far tremare, per finta, un presidente Crocetta mai così saldo. Eh si caro PD, perché se Crocetta di momenti in cui sparire ne ha collezionati a centinaia, è bastato l’abbozzo di una sfiducia per farlo dormire sogni tranquilli. Infatti, i più terrorizzati dalla caduta del governo e dal conseguente voto stanno tutti al Nazareno, l’elezione anticipata in Sicilia vorrebbe dire perdere l’isola e tutto il cucuzzaro. Il fallimento di Crocetta è lo spot peggiore per un Renzi in fase calante, il tentativo Baccei è fallito a causa di conti troppo in rosso, con la stessa Corte dei Conti a sottolineare di come la Regione spenda molto più di quanto incassi. Capitolo Messina: il fallimento di Calabrò alle politiche prima, l’arresto di Genovese dopo; due mosse per distruggere la pochissima forza del PD messinese, dilaniato da guerre interne e figli di nessuno. Oggi liberi tutti, tra chi prova a costruirsi una nuova verginità, chi un’immagine e chi vorrebbe raccogliere i frutti di anni di renzismo convinto.

Pedonalizziamo i cervelli

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l messinese è una strana creatura, nel bene o nel male accetta tutto; su una cosa non transige però: divieto assoluto di pedonalizzare le strade. Eh no! Va bene tutto ma a piedi camminano gli animali, il messinese si muove sul gommato. Due, quattro, anche diciotto ruote, tutto ma non a piedi. Questa amministrazione, però, brutta e cattiva com’è decide sempre di distruggere i sogni del cittadino, decidendo di mettere in piedi isole pedonali ovunque! Bandita con ignominia quella del centro città, con la via dei Mille liberata da quello schifo di passeggio, riconsegnata ai doppia filisti; adesso piazza Duomo e Torre Faro sono le nuove gogne a cui il messinese deve sottoporsi. Chiudere il Duomo? Follia, e che chiudi le vie della musica a palla! Poi la questione Torre Faro, dove le perle di intelligenza messinesi si sono sprecate. La decisione di vietare la sosta selvaggia in prossimità delle spiagge, aprire parcheggi a pagamento (2 euro giornalieri), fornire di navette che trasportano gli utenti fino alle spiagge non è andata giù. La follia si spreca, si va dal “diritto al mare” alla denuncia di classismo, dove i residenti godrebbero di privilegi. Siamo pazzi? No, messinesi.

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Una gran bella favola

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ggi in questo spazio vogliamo raccontarvi una piccola grande storia di quelle a lieto fine, una gran bella favola con protagonisti non personaggi immaginari ma uomini e donne reali: C’era una volta, nella ridente città di Messina uno stabilimento in via Bonino in cui tutti giorni tanti cittadini si recavano per lavorare sodo, per produrre la più che celebre “Birra Messina”. Un bel giorno, però, dopo tanti tentati accordi e altrettanti cambiamenti di denominazione del prodotto, la famiglia Faranda, proprietaria della Triscele, ex birra Messina, annunciò la sospensione di qualunque attività produttiva ed il licenziamento di tutti i lavoratori, 42 unità di personale. Quest’ultimi non hanno lasciato che lo sconforto prendesse il sopravvento sul proprio io, ma hanno uscito fuori la grinta e hanno iniziato a lottare. Avendo ben in mente il proverbio “L’unione fa la forza” quindici lavoratori hanno unito le forze fisiche ed economiche per ricominciare dal nulla, per restituire alla città la propria birra. Infinite le difficoltà superate da questi Messinesi che hanno voluto difendere “a spada tratta” ciò che da generazioni erano abituati a fare: “Mio nonno faceva la birra, mio padre faceva la birra e io voglio continuare a fare la birra”. Animati da questa ineguagliabile forza di volontà, 15 uomini, 15 eroi hanno perseguito un sogno che qualche giorno fa è divenuto realtà. Sabato pomeriggio, infatti, al Salone degli Specchi sono state presentate le nuove tre etichette: DOC 15 birra lager luppolata, CRUDA DOC 15 dal gusto fruttato e con i profumi del malto ed, infine, la punta di diamante, la Birra dello Stretto. Hanno scelto di chiamarle così perché i prodotti che creeranno saranno “doc”, di eccellenza, mentre 15 è il numero di questi fantastici eroi. “Una birra dal sapore tutto nuovo” ha detto il Sindaco Accorinti sabato “il sapore di chi si è rimboccato le maniche e ce l’ha fatta”. Gli eroi hanno raggiunto l’agognato traguardo e per il momento la nostra favola finisce qui. Spetterà ai Messinesi scriverne altre pagine, comprando tante bottiglie di “Birra dello Stretto”.

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di Alessia Vanaria

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di Francesco Certo

Annegati in un mare di munnizza

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l termine è tipicamente messinese, tradurlo nel più elegante spazzatura, o meglio ancora, in rifiuti non ci andava proprio. Perché quanto avvenuto in questi giorni a Messina di elegante ha pochissimo, per cui di munnizza dobbiamo parlare. Il problema è molto più complicato di quello che si possa pensare; a scontrarsi sono infatti diverse criticità, dalle organizzative alle comportamentali. Da queste pagine altre volte avevamo denunciato la proverbiale maleducazione messinese, quella di non accettare un cassonetto pieno o spostato, continuando imperterriti a gettare il sacchetto e accumulando montagne di munnizza. In questi giorni il picco dell’olezzo, con svariate zone della città sommerse dai rifiuti non raccolti, o raccolti lentamente, che hanno fatto perdere la pazienza a più di un cittadino tanto da far nascere alcuni pericolosissimi roghi. Ad acuire questi disagi ci ha pensato, modus operandi non modificabile, la scarsa comunicazione amministrativa. Da Palazzo Zanca, e dal super commissario coi super poteri Alessio Ciacci, i motivi di tale situazione sono arrivati tardi ed a vaso traboccato. La discarica di Motta chiusa per un paio di giorni, e lo stop di alcuni mezzi di MessinAmbiente sono alcune delle cause più pesanti della non raccolta. A mancare, però, è stata la comunicazione dell’evento straordinario, una mancanza grave soprattutto in un periodo di gran caldo come questo, dove l’accumulo della munnizza diventa di peggior impatto. Comunicare è il grande fardello, il messinese di suo non è mai molto incline all’educazione civica, se lasciato a briglia sciolta rischia l’implosione. Le criticità momentanee dovevano essere gestite diversamente, di fulmini a ciel sereno non si potrà mai parlare; per questo i cittadini andavano avvertiti e gettare la munnizza doveva diventare tabù per qualche giorno. Troppo complicato? Lo sarà pure, ma in una città restia alla civiltà chi amministra deve usare la favella e il pugno di ferro quando serve; evitando magari qualche scena di piazza dove vantarsi di risultati mai raggiunti. Ma lo sappiamo che il povero Ialacqua vive in un mondo di utopia, dove una discarica cambia nome e l’importante è la vittoria nel NO in Grecia. Contento lui…buone vacanze. WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

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Foto notizia di Peppe Saya

Messina - 2 Luglio 2015 - Gescal

Emergenza rifiuti: una storia infinita Non si arresta l’emergenza rifiuti a Messina. I cassonetti pieni stanno scatenando le intemperanze della popolazione, i cittadini pongono l’indice contro gli odori nauseabondi delle “discariche a cielo aperto” ormai diffusi in tutta la città.

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settegiorni a cura di Cristina D’Arrigo

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Impianto di Pace Il segretario generale della Cgil Messina, Lillo Oceano, interviene sullo stop all’impianto di Pace, sul futuro del servizio rifiuti, sull’ipotesi nuova AMAM e sollecita all’Amministrazione un confronto sia sul “progetto” complessivo che sulle misure per garantire la continuità occupazionale.

Mare Festival Presentata la IV edizione di MareFestival Premio Troisi, promossa dall´associazione culturale Prima Sicilia e diretta dal giornalista Massimiliano Cavaleri, che si terrà tra Santa Marina Salina, Lingua e Malfa dal 29 luglio al 2 agosto.

Nuova stagione estiva del Teatro Nessuna ombra aleggia sul Teatro Vittorio Emanuele. Nessuna discordia sulla stagione estiva, anzi un ampliamento della stessa con l’inizio della rassegna al Monte di Pietà e con gli spettacoli in programma al Forte San Jachiddu con “Forte Teatro Festival 2015.

Inaugurato il laboratorio PanLab Il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Giuliano Poletti, ha tagliato il nastro del complesso di laboratori PanLab, dedicato al controllo della filiera agroalimentare, presso i locali del Dipartimento di Scienze Veterinarie sito nella Cittadella Universitaria dell’Annunziata.

Le etichette del Birrificio Messina Un giorno importante per la città. Sono state presentate al Salone degli Specchi di Palazzo dei Leoni le etichette del Birrificio Messina. “DOC 15” birra lager luppolata, “CRUDA DOC 15” fruttata con i profumi del malto ed infine la “BIRRA DELLO STRETTO” dedicata alla città.

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eWall approda all’Expo

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Lavori per la pista ciclopedonale

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L’applicazione eWall è approdata all’Expo, testimonianza della capacità di un gruppo di giovani messinesi di scommettere nelle proprie potenzialità e vincere. Connettendosi l’app individua la posizione dell’utente e raccoglie tutti i messaggi rilasciati nel tempo in quel luogo specifico.

Per i “Lavori per la realizzazione della pista ciclopedonale litoranea Fortino – Principe”, in via Consolare Pompea, sono istituiti: il divieto di sosta su entrambi i lati della carreggiata stradale, il limite di velocità di 20 Km orari, il senso unico alternato e il divieto di transito pedonale. 8 Luglio 2015



Circoscrizioni a cura di Alessia Vanaria

IV CIRCOSCRIZIONE

Abbattuta la baracca di Puntale Arena

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enerdì 3 luglio 2015 si è ristabilito un principio fondamentale di legalità.

Si è affermato, con forza, che le regole valgono per tutti. Anzi DEVONO valere, proprio per tutti. Anni di sopralluoghi, con il geologo Gambino, il supporto dell´Ordine degli Ingegneri e poi finalmente la progettazione ad opera dell´ing. Fausto Occhipinti Qualcuno afferma che le circoscrizioni non servono? A Messina dobbiamo riconoscere sono il presidio sul territorio dell´amministrazione, vero riferimento, ed un filtro, per i cittadini. E, ancora una volta, questo risultato concreto del Consiglio Quarta Circoscrizione (un ringraziamento particolare ai “vecchi” consiglieri) è un´ulteriore riprova di come i quartieri possano fare anche Buona politica, producendo atti, azioni ed indirizzi efficaci che, come in questo caso, l´amministrazione comunale ha recepito. Adesso, i consiglieri della IV circoscrizione lavoreranno per far “addolcire” la pendenza della “pista d´emergenza”, per farla diventare una strada vera e propria, per realizzare una definitiva viabilità alternativa, per la sicurezza dei cittadini.

VI CIRCOSCRIZIONE

Mario Biancuzzo segnala il degrado sulla strada statale 113/dir da Ponte Gallo a Tono

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ei giorni scorsi il consigliere Mario Biancuzzo ha avuto modo di accertare che sulla strada statale 113/dir da Ponte Gallo a Tono accanto ai cassonetti ormai vetusti, logorati, puzzolenti ed aperti, sono accatastati rifiuti di vario tipo. Una pessima cartolina offerta ai numerosi turisti e vacanzieri che percorrono la statale 113/dir. per raggiungere i luoghi di villeggiatura di Orto Liuzzo, Rodia, Marmora, San Saba, Acqualadrone, Tono. Premesso ciò, chiede alla società Messinambiente che venga attuato subito un pronto intervento di bonifica a salvaguardia della salute dei cittadini e dell’ambiente eliminando tutta la spazzatura che è sparpagliata ai bordi della strada statale di proprietà dell’ANAS. Una vera e propria vergogna. A S. E. Signor Prefetto chiede, invece, di valutare l’ipotesi di far intervenire l’esercito e delle ditte private per eliminare le discariche a cielo aperto che si sono formate nel tratto che va da Ponte Gallo a Tono, compreso nei villaggi rivieraschi. Al Signor Comandante della Polizia Municipale, per di più, Biancuzzo chiede che vengano presenziati h 24 le postazioni di Ponte Gallo, Campanella e Bivio per Salice. Alcuni cittadini hanno dichiarato, infatti, che numerose persone residenti a Villafranca scaricano la spazzatura a Ponte Gallo e Campanella, formando delle discariche abusive. Pertanto chiede che vengano presenziate notte e giorno le suddette postazioni con dei Vigili Urbani. Multare e denunciare le persone alla Procura della Repubblica che utilizzano il territorio come pattumiera e per inquinamento ambientale.

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Il consigliere comunale Libero Gioveni

Campetto villa Dante: assente l’Amministrazione. Ci pensano i bambini con i genitori

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on la seguente nota, il consigliere comunale Libero Gioveni segnala il degrado di villa Dante e la spontanea iniziativa di alcuni cittadini:

Più volte ci siamo abituati da un po´ di tempo a questa parte ad assistere al “fai da te” in questa città, ma vedere INSIEME GENITORI E FIGLI a ripulire un campetto da gioco per poterlo utilizzare decorosamente e in sicurezza, oltre a lasciare dentro un´immagine da “libro cuore” per la tenerissima situazione che vede appunto protagonisti i piccoli con i loro papà, dimostra ancora una volta, purtroppo, l´inadeguatezza di Palazzo Zanca nella gestione e la cura degli spazi pubblici! Si tratta del campo da calcetto (si fa per dire visto che mancano anche le porte) di villa Dante, il più importante polmone verde della città ridotto in condizioni pietose! Nella fattispecie, come dimostrano le foto allegate, dopo non so quante richieste inoltrate da più parti all´Amministrazione, in questi ultimi giorni i piccoli fruitori della struttura insieme ai loro genitori (naturalmente preoccupati perle condizioni insicure e di degrado del campetto), si sono armati di attrezzi e sacchetti per ripulire il tutto dai fastidiosissimi aghi di pino e hanno eliminato anche i pericolosi massi che delimitavano le porte sostituendoli con dei più sicuri birilli.Il campetto, tra l´altro, viene spesso utilizzato anche da molti altri bambini dei vari Grest estivi per poter giocare. Mi preme evidenziare, inoltre, un fatto ancor più inquietante, visto il precedente di un infortunio mortale occorso ad un bambino circa 10 anni fa all´interno di villa Dante! I genitori mi hanno manifestato, infatti, una forte preoccupazione perché dal custode della villa pare abbiano avuto conferma che il campetto non disponga nemmeno della necessaria agibilità (e basta vederlo d´altronde per accertarsi che questa sia una triste verità); così come pure gli stessi genitori mi hanno preannunciato, alla luce dell´immobilismo e dell´indifferenza di Palazzo Zanca, di volersi persino autotassare per completare la riqualificazione del campetto (oltre le porte, infatti, manca anche un´adeguata rete di recinzione!). In virtù di quanto sopra rappresentato e soprattutto documentato con foto inequivocabili, pertanto, il sottoscritto chiederà l´immediata convocazione, nella Commissione consiliare con delega all´arredo urbano, dell´assessore e del dirigente al ramo al fine di conoscere tempi e modalità di intervento per la necessaria riqualificazione e messa in sicurezza di questo prezioso spazio all´interno di villa Dante, l´unico rimasto “pubblico“ in zona per far trascorrere delle ore liete ai nostri ragazzi, sempre più privi purtroppo di adeguati luoghi all´aperto dove poter giocare.

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Riceviamo e Intervista al presidente della VI circoscrizione Orazio Laganà

Parole d’ordine: Riqualificazione e valorizzazione

Acqualadroni (Messina)

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iamo arrivati al termine di questa nostra piccola rubrica, che ha visto susseguirsi mese per mese interviste ai diversi presidenti di circoscrizione. Ringraziamo coloro che hanno contribuito, e al contempo pubblichiamo la nostra ultima intervista al presidente della VI circoscrizione Orazio Laganà:

Nei giorni scorsi sono giunte diverse segnalazioni aventi come oggetto lo stato di degrado in cui versa il villaggio di Acqualadroni. Sono stati effettuati interventi per rendere fruibile la zona meta, per di più, durante i mesi estivi di un gran numero di turisti? Per quanto concerne il villaggio di Acqualadroni, personalmente ho fatto richiesta per l’installazione di una decina di pali di pubblica illuminazione e per un intervento di scerbatura nel tratto compreso tra la SS.113 fino al villaggio. Per quanto riguarda, invece, la discesa di Acqualadroni si precisa che è stata esperita di recente la gara d’appalto, concernente i lavori di protezione della strada, rimasta dissestata dall’evento franoso del 2001. Una volta effettuati questi lavori, si potrà, finalmente, ripristinare il servizio di trasporto pubblico, sospeso proprio per le condizioni precarie della strada. Il consigliere Mario Biancuzzo ha richiesto più volte l'abolizione del pedaggio autostradale di Villafranca. Questa battaglia pensa troverà mai un felice epilogo? Il consiglio sta lavorando perché ciò possa accadere? Se si in che modo? Per quanto riguarda l’abolizione del pedaggio di Villafranca, secondo me, malgrado le proposte che negli anni ha avanzato la circoscrizione, dietro puntuali sollecitazioni del consigliere Mario Biancuzzo, questa battaglia non troverà un esito favorevole. Gli stessi risultati raggiunti di recente, con la riduzione del pedaggio in delle fasce orarie limitate, non è stata sicu-

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ramente risolutiva. Località come San Saba rientrano nel territorio della VI circoscrizione. Si è parlato spesso del lungomare del suddetto villaggio così come di Marmora per l'infelice fuoriuscita di liquami fognari o per il restringimento della spiaggia dovuto ai marosi. Oggi quale è la situazione? Cosa si è fatto e cosa resta ancora da fare? Gli interventi di manutenzione a difesa delle coste, nel nostro territorio circoscrizionale, anticipo che saranno eseguiti, secondo la programmazione effettuata dal Dipartimento protezione civile e difesa suolo, nel villaggio S. Saba, nel tratto vicino all’Oasi azzurra, ma anche in località Marmora di fronte al complesso (ex villa Alfano), tra il torrente Giudeo e Mella e nel villaggio di Acqualadroni. Parliamo di traguardi raggiunti, Quale pensa sia il traguardo più importante raggiunto dal consiglio della VI circoscrizione? Obiettivi e progetti per il futuro? Un risultato veramente importante, ottenuto dalla VI circoscrizione, è senz’altro rappresentato dalla bocciatura da parte del Ministero dell’ambiente della discarica in località Pace, che coniuga la tutela della salute pubblica con il rispetto per l’ambiente. Per il futuro, stiamo cercando di valutare la riqualificazione dei nostri villaggi sia collinari che rivieraschi, progettando degli itinerari storico-turistici e anche religiosi, finalizzati alla conoscenza del comprensorio circoscrizionale con le proprie identità culturali. Pensiamo alla presenza del Santuario di Guardia nel nostro territorio, che potrebbe diventare meta di pellegrini, che provengono da tutte le parti del mondo. C'è qualche altra problematica che desidera attenzionare? Un progetto che vorremmo portare avanti è quello di valorizzare la zona attorno ai laghi di Ganzirri, agevolando il circuito pedonale, anche per i portatori di handicap, facendo diventare contestualmente la riserva, con una puntuale manutenzione ed un’adeguata pubblicizzazione, un fiore all’occhiello della realtà messinese, se pensiamo che determinate specie faunistiche di pesci, di uccelli, li troviamo in Europa, esclusivamente nei nostri laghi, restituendo loro, così, una dignità che Madre natura gli ha donato “naturalmente”. Alessia Vanaria S. Saba (Messina)

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città a cura di Marilena Faranda

Mobilità Urbana

Dipartimento Politiche Sociali

Emergenza Caldo

Autovelox e “scout” per le vie cittadine

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l Comando del Corpo della Polizia Municipale ha disposto i servizi di controllo della velocità con autovelox, nell'ottica della prevenzione dei sinistri stradali, e con il dispositivo “scout” per il rilevamento delle infrazioni al Codice della Strada, in materia di divieti di sosta. I servizi saranno effettuati sino a sabato 11, alternativamente sugli assi viari più interessati dal traffico. Il controllo con autovelox si svolgerà sul viale della Marina Russa, in v i a Consolare Pompea, s u l l a S.S.114 a Mili Marina e Galati Marina, sulla S.S.113 a S. Saba e Spartà. Il dispositivo “scout” monitorerà i viali San Martino, della Libertà e Europa, le vie Catania, Marco Polo, C. Battisti, La Farina, T. Cannizzaro, Garibaldi, Consolato del Mare, I Settembre, corso Cavour e piazza Duomo, con tutte le vie limitrofe. Il Comando della Polizia Municipale invita la cittadinanza a rispettare i limiti su tutte le strade, ricordando che l'eccesso di velocità è tra le cause che incidono maggiormente sulla gravità dei sinistri stradali.

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i protrarrà sino al 15 settembre il piano del Comune per l'emergenza caldo, operativo dallo scorso maggio. I dipartimenti Politiche Sociali e Protezione civile del Comune e l'Azienda Sanitaria Provinciale di Messina, in linea con il piano operativo nazionale per la prevenzione degli effetti del caldo sulla salute, hanno predisposto un programma di assistenza rivolto agli anziani ed ai soggetti più deboli. Per l'assistenza il numero telefonico unico di riferimento è 090711414 della casa di riposo per anziani “Casa Serena”, disponibile 24 su 24. L'Azienda Sanitaria Provinciale, in collaborazione con i medici di famiglia, garantisce inoltre i servizi di assistenza medica, consigliando di rivolgersi innanzitutto ai medici di famiglia in

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orari di ambulatorio e reperibilità telefonica diurna; in alternativa, dalle ore 8 alle 20, ai Punti Territoriali di Emergenza, Messina Nord "Cittadella della salute" e Messina Sud "Via dei Mille"; di notte o nei giorni festivi, sempre dalle ore 8 alle 20, alle Guardie Mediche ex Mandalari (tel. 090/59606); Porto Salvo, via Garibaldi (tel. 090/45077); e via dei Mille, vicino COIN (tel. 090/2932510). In caso di gravità si consiglia di contattare il 118. Il dipartimento Politiche sociali, per agevolare le fasce di popolazione, ha predisposto una guida ai servizi, in distribuzione gratuita in tutte le sedi delle Circoscrizioni, all'URP di Palazzo Zanca, negli studi dei medici di famiglia, all'ASP e nelle sedi delle Cooperative Sociali “Genesi” e “Orsa Maggiore”. 8 Luglio 2015


Pista ciclo-pedonale

AST

Lavori in corso

Sospesa la validità delle tessere per anziani

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er i “Lavori per la realizzazione della pista ciclopedonale litoranea Fortino – Principe” sono stati adottati provvedimenti viari. Sino ad ultimazione degli interventi, in via Consolare Pompea, tra la fine della pista ciclabile in contrada Fortino ed il distributore Agip in contrada Principe, per singoli tratti, cantierabili uno alla volta, di lunghezza non inferiore a 100 metri e non superiore a 150 metri, sono istituiti: il divieto di sosta, 0-24, sui lati della carreggiata per ogni area di cantiere e prolungandolo per 30 metri prima e dopo; il divieto di transito veicolare nella corsia interessata

dai lavori, con restringimento della carreggiata stradale, per 150 metri, garantendo il transito nella parte restante; il limite di velocità di 20 Km orari con inizio a 100 metri prima di ogni cantiere; il senso unico alternato nei tratti dove non si può garantire le due corsie di marcia; infine il divieto di transito pedonale.

Viabilità

Massa San Nicola

Disposizioni per i concerti di Vasco e Jovanotti

P

er consentire il posizionamento di operatori commerciali in occasione dei concerti di Vasco Rossi e di Jovanotti, come concordato nella conferenza dei servizi dello scorso 26 maggio, il dipartimento Mobilità Urbana ha adottato provvedimenti viabili. Domani, mercoledì 8, e sabato 18, saranno pertanto istituiti il divieto di sosta 0-24 e il divieto di transito veicolare nell'area in prossimità dell'intersezione fra la ex S.S. 114 e la bretella dello svinco8 Luglio 2015

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allo scorso lunedì 20 giugno non hanno validità le tessere di libera circolazione relative al trasporto gratuito per anziani sui mezzi extraurbani (AST) per il 2015. E' quanto comunicato dal dirigente del dipartimento Sociale, Giovanni Bruno, a seguito di una nota pervenuta dall'Azienda Siciliana Trasporti (AST). Nel caso in cui la situazione finanziaria dovesse cambiare, l'AST provvederà a prolungare e /o ripristinare la validità delle tessere distribuite.

Riabilitazione Urbana Sostenibile

V

enerdì 10, alle ore 10.30, nella Sala Falcone Borsellino di Palazzo Zanca, gli assessori, Perna, e con delega ai Villaggi, Panarello, insieme al coordinatore scientifico, Celona, e al curatore scientifico, Marletta, illustreranno l'evento “Dalla comprensione al Ri.U.So.”, riabilitazione urbana sostenibile del borgo di Massa San Nicola, in programma martedì 14 al Palacultura Antonello.

lo S. Filippo, per consentire il posizionamento degli operatori commerciali interessati. WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

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Sicilia a cura di Dario Buonfiglio

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"Sulla A19 non si è mossa una pietra"

A quasi tre mesi dal crollo del pilone sull'autostrada Palermo-Catania non sono ancora iniziati i lavori. In compenso sono stati emanati proclami ma di fatto ancora non una sola pietra è stata mossa costringendo a percorrere una strada alternativa che è diventata una vera e propria iattura per tutto il sistema agricolo della Regione". La Coldiretti Sicilia torna così sulla vicenda del mancato avvio dei lavori sull'autostrada denunciando "l'immobilismo di chi dovrebbe cominciare a ripristinare l'arteria viaria". Gli unici a muoversi sono stati i deputati del Movimento 5 stelle, che prelevando 300.000 euro salle loro indennità hanno messo in moto il cantire per realizzare la bretella di Caltavuturo, grazie alla quale si potrà aggirare la zona del crollo e risparmiare 50 minuti di viaggio. "Siamo ormai al paradosso - affermano il presidente e il direttore Alessandro Chiarelli e Prisco Lucio Sorbo -. Una strada indispensabile sta diventando il monumento alla burocrazia, al mancato rispetto di chi lavora. Ogni tanto gli annunci fanno sperare che qualcosa si muova ma in realtà ancora, a quasi 90 giorni, nulla è stato fatto. E' una vicenda vergognosa che sta provocando danni immensi. Chiediamo venga indicata con certezza la data d'inizio della bretella e il ripristino della carreggiata evitando così di danneggiare ancora i siciliani”.

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Palazzo Reale e Cappella Palatina patrimonio dell’umanità

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l presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Giovanni Ardizzone, esprime grande soddisfazione per l’inserimento, da parte dell’Unesco, del Palazzo reale e della Cappella palatina, situata all'interno di Palazzo dei Normanni, tra i patrimoni mondiali dell’umanità. “E’ un grandissimo risultato, per il quale lavoriamo da due anni e quindi siamo orgogliosi che oggi si sia concluso positivamente questo iter. Abbiamo condiviso, fin dall’avvio, l’iniziativa con tutte le istituzioni, nella convinzione che mettere in rete il patrimonio storico, artistico, architettonico e paesaggistico unico di questo percorso rappresenti un volano per la valorizzazione e l’arricchimento dell’intera area.”

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Cappella Palatina, al primo piano del Palazzo dei Normanni

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Cattedrale di Cefal첫 foto Salvatore Forestieri

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"Cattedrali di Cefalù e Monreale" nella lista del patrimonio dell'umanità

E' il risultato di una visione e di tanto lavoro, la dimostrazione che il futuro della Sicilia sta nella valorizzazione della propria cultura e del patrimonio" lo afferma il Presidente della Fondazione patrimonio Unesco-Sicilia, Gaetano Armao, dopo che il 39' Comitato mondiale del Patrimonio dell'Umanità dell'Unesco ha approvato l'iscrizione nella World Heritage List di "Palermo arabo normannaCattedrali di Cefalù e Monreale", promossa dall'Assessorato ai Beni culturali ed all'identità Regione Siciliana e dalla Fondazione Patrimonio Unesco-Sicilia. "Una visione partita nel febbraio del 2010 quando da assessore ai Beni culturali e su proposta del Prof. Puglisi, Presidente della Commissione UNESCO Italia, lanciai la candidatura che oggi raggiunge la metà. Un grazie a tutti coloro che hanno lavorato a questo risultato, al direttore Aurelio Angelini, a Maria Andaloro e Gedo Campo, agli Assessori che hanno coltivato questo progetto da Uccio Missineo sino ad Antonio Purpura ed a tutti coloro che con la Fondazione hanno collaborato per questo straordinario risultato che fa della Sicilia la prima Regione per siti riconosciti patrimonio dell'Umanità. Adesso occorre che le Istituzioni, le imprese, le associazioni, i cittadini lavorino per rafforzare la capacità attrattiva di un sistema culturale senza eguali".

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Cultura

Mimmo Pintacuda - La

Il documentario sull’artista che ha ispirato il personaggio di Alfredo, in Nuo

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immo Pintacuda è il proiezionista e fotografo siciliano che ha ispirato il personaggio di Alfredo del film premio Oscar Nuovo Cinema Paradiso di Giuseppe Tornatore (1988). La sua storia è raccontata nel documentario dal titolo Mimmo Pintacuda – La mia fotografia che sarà proiettato a Londra da CinemaItaliaUK. Il documentario è stato co-prodotto dalla Marvin Bros Film Production di Messina, la casa di produzione cinematografica fondata nel 2007 dai fratelli Marcello e Vincenzo Tripodo, che ha per mission quella di sviluppare progetti audiovisivi interamente realizzati in Sicilia, al fine di risaltarne la complessa e talvolta conflittuale identità.

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mia fotografia

ovo Cinema Paradiso di Giuseppe Tornatore L’anteprima inglese del documentario sarà domenica 12 luglio alle 16:00, al Cinema Genesis (93-95 Mile End Rd) alla presenza del regista e sceneggiatore Paolo Pintacuda. Giovedì 16 luglio alle 18:30, il film verrà presentato nel prestigioso Regent Street Cinema, nell’omonima strada di Londra, che gli inglesi definiscono: “il luogo di nascita del cinema britannico”. Nel 1896 infatti vi trova spazio la proiezione del Principe di Galles, primo film dei fratelli Lumière. La proiezione sarà seguita da un incontro con il regista e dalla proiezione di Nuovo Cinema Paradiso (1988) di Giuseppe Tornatore.

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l libro, che ha avuto patrocinio dell’Assemblea Regionale Siciliana, approfondisce i concetti di storia ed evoluzione dei collegamenti marittimi con le Eolie, offrendone un’ampia documentazione dagli albori ai giorni nostri, grazie anche al vasto repertorio documentario e fotografico di cui il volume è corredato. Nelle 280 pagine del volume, viene esplorata per la prima volta, in modo complessivo, la vicenda, spesso non conosciuta, dei cosiddetti “vaporetti”, i piroscafi postali che assicuravano il flusso della corrispondenza ed erano, nell’immaginario collettivo, l’unico legame, che garantiva, per i residenti dell’Arcipelago, sussistenza e comunicazione con Milazzo, Messina, l’Italia e il mondo. Quelle navi hanno avuto una storia importante e decisiva nell’assicurare prima, la vivibilità nelle Eolie e poi a contribuire alla loro conoscenza, promuovendone anche lo sviluppo turistico. Fu poi l’avvento dell’aliscafo a rivoluzionare i collegamenti con le sette Isole, sino ai “traghetti” di oggi; il volume, attraverso immagini e contenuti, descrive la storia di tutti i mezzi marittimi, a partire dalla loro costruzione, al servizio di collegamento espletato nell’Arcipelago eoliano, ai cambi di armatore, fino alla fase del disarmo delle navi, conclusione della loro mobilità e movimento, della loro avventura marittima, ed epilogo di una testimonianza di scambio, commercio e passaggio di viaggiatori. L’Autore dalla genesi dei collegamenti con l’Arcipelago, esamina le prime iniziative armatoriali; le origini del “Postale”; la storia delle convenzioni per la concessione dei servizi marittimi. E poi l’approdo della mitica Violante alle Eolie nel 1876, con al timone di Enrico Alberto d’Albertis, fondatore nel 1879 a Genova dello Yacht Club Italiano, ed il viaggio “straordinario” alle Eolie, ad inizio del secolo breve, del piroscafo Marco Polo con la Regina Margherita di Savoia. Approfondimento particolare è quello dedicato alla “varca ‘i rollu”, ovvero la barca che già a metà degli anni cinquanta dell’ottocento, fece la sua apparizione nell’Arcipelago Eoliano per rendere possibile il collegamento tra la spiaggia ed i bastimenti e poi, fino a quasi gli anni ottanta del nostro secolo, i piroscafi e poi le navi che gettavano l’ancora nei pressi degli scali, privi di banchine. Altri capitoli sono poi dedicati alle compagnie di navigazione dalla Società Eolia Anonima di Navigazione; alla Navisarma; alla Sirena; la Rodriquez e Snav Società di Navigazione Veloce; alla Siremar; Compagnia delle Isole; Traghetti delle Isole; NGI Navigazione Generale Italiana; Ustica Lines ed alla mobilità turistica con i vettori minori. Caratteristica del libro l’analisi delle vicende e della storia di tutte le navi che operarono alle Eolie, dall’Adele, al dramma del Santamarina; agli anni dell’Eolo in guerra, al Rismondo, Nesazio e Limbara, alla motonave Panarea, allo Strombolicchio, alle più moderne Lipari, Vulcanello e Basiluzzo, agli aliscafi e la nuova era dei collegamenti marittimi.

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Dal 16 al 26 luglio 2015 a Castelmola (Me)

Viaggio fotografico in Sicilia Esposti gli scatti realizzati dal giornalista dell’Ansa Giovanni Franco

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mmagini che ritraggono a tinte forti paesaggi e personaggi in un percorso visivo articolato alla scoperta di una terra al centro del Mediterraneo. E' il tema della mostra "L'Isola a colori vista da Giovanni Franco.Viaggio fotografico in Sicilia". Esposti gli scatti realizzati dal giornalista dell'Ansa, dal 16 al 26 luglio 2015 a Castelmola (Me), uno dei borghi più belli d'Italia, che sovrasta Taormina, nell'ambito della rassegna di arte e cultura "Luci & Miti al Castello". La mostra, curata da Milena Romeo e Giuseppe Filistad, con il contributo critico di Enzo D'Antona ed Evelina Santangelo, sarà inaugurata il 16 luglio alle ore 18,30. Sono fotogrammi, realizzati in digitale con la reflex che hanno come filo conduttore il racconto della vita e degli scorci naturali che incuriosiscono, emozionano ed appassionano. L'autore ha fatto tesoro della lezione del grande Henri Cartier-Bresson che sosteneva: "La macchina fotografica è per me un blocco di schizzi, lo strumento dell'intuito e della spontaneità". Franco nella sua attività ha esposto le sue foto in altre mostre e pubblicato e-book. "Le sue foto sono basate su due elementi tecnici e uno, chiamiamolo così, psicologico. - scrive D'Antona, direttore de 'La Città di Salerno nella presentazione in catalogo - Nella tecnica si intrecciano e si combinano il colore e la composizione. Gli oggetti, le case, le persone, insomma tutti gli "attori" sono composti cinematografi-

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camente: è la condizione questa che suppone lo scatto, purché ci siano i colori giusti, forti e sicuri. Questi colori che in altre cose siciliane assumono una dimensione tragica e persino tetra - il cielo implacabile, la campagna di un giallo accecante, le pietraie bianche e nere - qui ci trasmettono voglia di normalità, in una inquadratura ancora una volta da macchina da presa. Colori nella magia del Cinemascope, si sarebbe detto mezzo secolo fa. E alla fine una immagine che forse racchiude in se tutta l'intensità vitale di Giovanni Franco, quello che prima abbiamo definito elemento psicologico: le ragazze sulla roccia, con una delle due sospesa in un tuffo. Un'emozione, un canto di libertà". "Quella sua capacità di cogliere luce e colori connaturati a un pezzo di terra del Sud mi sembra sia la cifra giusta per leggere la Sicilia che ci restituisce con i suoi scatti Giovanni Franco. - afferma nel contributo critico la scrittrice Evelina Santangelo - Non la terra assolata e aspra, dalla luce compatta e durissima che la letteratura spesso ha immortalato in pagine memorabili. Non il giallo infernale che sa di febbre. Non le lande sterminate e nude dei feudi. Ma un paesaggio vivido e umano". L'idea di questo progetto, promosso dal Comune di Castelmola, in sinergia con l'associazione culturale Art Promotion Taormina presieduta da Filistad e dall'associazione culturale Cara beltà di Messina, guidata da Romeo, ha l'obiettivo di far diventare la cittadina, più attrattiva dal punto di vista turistico ma anche polo dell'arte contemporanea.

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“Gypsum Art Festival”

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opo mesi di preparativi, a Gesso, venerdì 10 luglio 2015 a partire dalle ore 17 sarà inaugurata l’attesissima manifestazione culturale “Gypsum Art Festival”. Questo evento, organizzato dall’associazione “Giovani e Volontari ACLI” vuole diventare un’importante punto di riferimento per l’esposizione dell’arte in tutte le sue forme. Non a caso, durante i tre giorni del festival, saranno esibiti in ogni loro singola sfaccettatura tutti gli aspetti artistici come la musica, la pittura, il cinema con la presenza dei Registi messinesi Tripodo e Francesco Calogero e i sapori con appositi percorsi esplicativi. La via dell’arte con le mostre di quadri degli artisti Puccio e Santangelo e la mostra fotografica a cura del “Photo Club Cinquemillimetri Messina” presenti i noti artisti Enzo Migneco in arte “TOGO” e il “leggendario” pittore di carretti siciliani Domenico Di Mauro e la famiglia Currò scultori d’eccezione . La via del suono, dove si esibiranno per tutti e 3 i giorni del festival diversi generi musicali dalla musica etno africana alla musica popolare siciliana con la “festa i ballu” sabato 11 , passando per esibizioni di Tango alla Piazzolla. La via del gusto, con stand gastronomici espositivi dove poter gustare le prelibatezze tipicamente siciliane e i prodotti dello street food. L’evento clou della manifestazione sarà la rievocazione della “Rassegna delle Voci Nuove”, importantissimo evento canoro degli anni 60/70 ha visto esibizioni di importantissimi cantanti fra cui Marcella Bella, Miranda Martino, Henry Wright e i presentatori Nuccio Costa ed Enzo Tortora. Inaugurerà il cantante IUNEMA. Si concluderà il festival domenica 12 con le finali dei vari concorsi e premiazioni a tutti i partecipanti al festival compresi i maestri TOGO e Di Mauro. Notevole è stata anche la partecipazione di buona parte della popolazione, che ha partecipato attivamente all’organizzazione dell’evento eseguendo la scerbatura volontaria delle vie principale del villaggio e abbellendo i luoghi dove verranno eseguite le manifestazioni con il concorso il “Balcone più bello”.

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Messina 4 Luglio 2015 - Palazzo della Cultura “Palantonello”

Messina Comicon

Una nuova fiera del fumetto e del videogame dal taglio innovativo e giovanile. Il pro stretto una manifestazione con un ampio respiro nazionale e internazionale grazie interesse di realizzare sul territorio un evento che possa negli anni consolidarsi com Messina Comicon™ è stato un festival dedicato agli appassionati di fumetto, gadge manifestazione è quindi di ampio raggio, raggiungendo tutte le fasce di età con par foto Antonio De Felice

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ogetto Messina Comicon™ nasce con l’intento di realizzare sul territorio dello alle numerose collaborazioni con altri festival del settore, tra cui il e dal concreto me tra i più importanti appuntamenti estivi del sud Italia. ets, animazione e videogames di ultima generazione. Il target a cui si è rivolta la rticolare attenzione per i giovani e i giovanissimi.

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Pietro Zveteremich nello Stretto di Messina

Messina ricorda Pietro Zveteremich

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n intellettuale che ha impresso un marchio indelebile nella storia della slavistica in Italia. Pietro Zveteremich, docente di Letteratura Russa per vent’anni all’università di Messina (dal 1972 al 1992), verrà ricordato in una serata a lui dedicata dal titolo “Dalla Poesia alla Rivoluzione” che avrà luogo venerdì 10 luglio alle ore 18:30 presso “la Feltrinelli Point” di via Ghibellina 32 a Messina. All’evento, promosso dall’Associazione Culturale “MessinaRussia”, prenderà parte Erica Zveteremich; verranno letti brani del carteggio tra Zveteremich, Pasternak e Feltrinelli, relativo alla pubblicazione de Il Dottor Zivago, e i versi tradotti in italiano dallo slavista di Marina Cvetaeva, considerata una delle voci più alte della poesia del Novecento Europeo. Le letture -a cura di Gianni Di Giacomo. Francesco Micari e Gaetano Gemelli - verranno alternate a brani musicali, eseguiti al pianoforte dal maestro Demetrio Nunnari.

L’evento ha luogo in concomitanza con la posa dei busti a Pietro Zveteremich e Boris Pasternak la mattina dello stesso giorno presso il Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne del Polo Universitario dell’Annunziata.

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Spettacoli Il cortometraggio “Nives” presentato alla Multisala Apollo

Un laboratorio alla scoperta del mondo cinematografico

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ella vita, a volte, basta poco, un pizzico di buona volontà e tanto impegno per trasformare in una bella realtà un progetto nato per caso. Stiamo parlando, ovviamente, di “Nives” il cortometraggio, presentato in prima visione assoluta ieri alla Multisala Apollo, realizzato nell’ambito del progetto Cinema che vede coprotagonisti l’Università di Messina ed il Liceo scientifico Seguenza. Abbiamo avuto l’opportunità di intervistare per voi lettori una delle direttrici di produzione del corto, insieme a Roberta Baldanza, Claudia Trimarchi, che ci ha fatto un quadro esaustivo di questo laboratorio cinematografico che, se pur è giunto ormai alla quarta edizione, sembra assumere ogni anno un volto nuovo, grazie alla collaborazione di molti giovani messinesi:

Nives è frutto della fatica e dell’impegno dei ragazzi aderenti al “Laboratorio di Cinema”. Quali sono le forze che animano tale progetto? È stato lungo il periodo di “gestazione” del corto? Il Laboratorio di Cinema esiste ormai da quattro anni, ed io è il secondo anno che vi prendo parte. Dopo Seventenn, The Circle, e Bad quest’anno il gruppo ha presentato alla città “Nives”. Tutto nasce grazie alla collaborazione tra il Centro Internazionale di Studi sulle Arti Performative del Dipartimento di Scienze Cognitive, della Formazione e degli Studi Culturali dell’Università di Messina ed il l Liceo Scientifico Seguenza. Il progetto è, inoltre, promosso dall’ERSU e da Latitudini, con la partecipazione dell’agenzia di comunicazione e marketing Life-solution di Messina. Quest’anno il laboratorio ha preso il via a Novembre con alcuni appuntamenti in cui si sono state affrontate diverse tematiche legate al mondo del cinema. “Dal testo allo schermo” è il titolo che si è scelto di dare al progetto, dal momento che la storia raccontata nel corto è tratta dal libro “Lolita” di Nabokov. La sceneggiatura è stata scritta dai ragazzi del liceo e dell’Ateneo con

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l’importante contributo di Antonio Larosa, sceneggiatore capo. Le riprese sono state realizzate sotto la supervisione alla regia di Fabio Schifilliti nell’arco di tempo compreso tra il 14 ed il 31 maggio in diverse location tutte messinesi: da una villa privata al Capo Peloro Resort fino al fantastico scenario del Monte di Pietà. Sono stati coinvolti giovani di differente età: dai 14 anni della protagonista, interpretata da Angelica Alleruzzo ai 20 della coprotagonista, Giulia De Luca. Tra gli attori ricordiamo, ovviamente, anche Erika Iacono, Simone Bottari, Maria Grazia Soraci e Raffaele Genovese. Come racconterebbe ai nostri lettori la trama di “Nives”? Nives è descritta come una quindicenne abbastanza timida e riservata che una sera viene trascinata da amici ad una festa di compleanno di persone molto più grandi di lei. Approda, così, repentinamente, nel mondo degli adulti. Alla festa conosce Ambra, con cui nasce sin da subito un rapporto di grande amicizia e complicità. Ambra la allontana, per un attimo, dalla baldoria della festa e la conduce in una camera da letto dove le due si divertono a scattarsi foto a vicenda ma il loro “idillio” finisce male. È a tal punto che viene notata da Giacomo, un ragazzo più grande, che la trascina in macchina con lui. Egli chiede a Nives che età abbia, ma anche stavolta ella reagisce scappando via dal “mondo adulto”. Quattro mesi dopo Nives vince un concorso fotografico e ha la possibilità di allestire una mostra al Monte di Pietà, dove espone le foto scattate quella famosa sera. Tanti si complimentano con lei quando improvvisamente arriva Ambra, con cui inizia un gioco di sguardi che lascia preludere forse ad un seguito del loro rapporto. Non è un film sull’omosessualità, ma al centro vi è lo scontro-incontro tra generazioni diverse che viene rappresentato emblematicamente dal personaggio di Nives. Quest’ultima è lusinga-

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“Non è un film sull’omosessualità, ma al centro vi è lo scontro-incontro tra generazioni diverse che viene rappresentato emblematicamente dal personaggio di Nives”

ta dalle attenzioni che le vengono rivolte da Ambra, non perché sia di sesso femminile ma perché fa parte di quel “mondo” degli adulti che l’affascina, ma che al contempo la spaventa poiché è fatto di esperienze che ancora non le competono. Ambra e Giacomo sono due personaggi molto diversi tra loro, di fronte ai quali però Nives ha la stessa reazione. Un messaggio positivo, sicuramente, per le nuove generazioni che devono imparare a non “bruciare le tappe”, ma a far sì che la vita faccia il suo corso. Altro elemento rilevante del corto è il legame tra emozioni ed arte. Nives riesce, infatti, a trasformare le emozioni provate quella sera in arte, attraverso la realizzazione della mostra fotografica. Che valore ha questo progetto per lei e che rilievo pensa assuma per i ragazzi amanti del cinema? Ho sempre avuto una grande passione per il cinema e sono stata entusiasta di contribuire alla produzione cinematografica del cortometraggio. È un laboratorio di grande spessore poiché coinvolge tanti ragazzi di età diversa che hanno la possibilità di confrontarsi tra loro. È, inoltre, estremamente stimolante dal momento che costituisce un modo per scoprire capacità che non si sa di avere. Dal punto di vista cinematografico, poi, impari molto, scopri ruoli che non sapevi esistessero, scopri un mondo che sta sempre dietro alla visione, restando inevitabilmente nell’ombra. Alessia Vanaria

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“Jesus Christ Superstar”

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grande richiesta ritorna in Sicilia “Jesus Christ Superstar”. Lo spettacolo evento, firmato dal regista messinese Massimo Romeo Piparo, avrà come protagonista d’eccezione il celebre attore Ted Neeley. L’indimenticabile protagonista della più grande Opera Rock di tutti i tempi, leggendario successo cinematografico del 1973, sarà in scena l’11 e 12 luglio 2015 all’Arena “Vittorio Emanuele” di Portorosa – Furnari.

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L’artista californiano è il Gesù “originale” del celebre film di Norman Jewison realizzato da Norman Jewison dall’opera capolavoro originale di Tim Rice e Andrew Lloyd Webber. In scena con Ted Neeley, Simona Distefano (Maria Maddalena), Feysal Bonciani (Giuda), Paride Acacia (Hannas), Emiliano Geppetti (Pilato), Claudio Compagno (Simone) Francesco Mastroianni (Caifa), Francesco Italiani (Pietro) e Salvador Axel Torrisi (Erode). Sul palco anche l’Orchestra dal vivo di 12 elementi diretta dal Maestro Emanuele Friello, l’ensemble di 24 tra acrobati, trampolieri, mangiafuoco e ballerini coreografati da Roberto Croce, le scenografie di Giancarlo Muselli elaborate da Teresa Caruso e i costumi di Cecilia Betona. Le date inserite nella stagione estiva dell’arena Vittorio Emanuele sono le uniche previste per la Sicilia. 8 Luglio 2015

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anca poco ormai alla 20esima edizione del Festival del Film per Ragazzi di Giardini Naxos, che dal 20 al 31 luglio ha in programma un ricco e variegato cartellone di proiezioni rivolto ai più giovani, ma non solo. La manifestazione, la cui direzione artistica è affidata a Ignazio Vasta, è organizzata dall’Associazione “Centro di Solidarietà P.O.R.T.O. – Onlus”, presieduta da mons. Salvatore Cingari, in collaborazione con il Centro Studi Cinematografici, il Comune di Giardini Naxos, il Coordinamento dei Festival del Cinema in Sicilia, il Circolo Don Bosco, il Consultorio La Famiglia e con il contributo della Presidenza della Regione Sicilia. Gli organizzatori hanno voluto celebrare al meglio l’importante traguardo dei 20 anni di questo Festival, predisponendo un cartellone di tutto rispetto e prevedendo anche due specifiche sezioni: una denominata “Kids”, dedicata ai più piccoli ed un’altra “Teen-agers/Adulti”. L’edizione di quest’anno si svolgerà non solo, come di consueto, all’interno dell’Oratorio Don Bosco di Giardini Naxos, ma dal 28 luglio - quando prenderà il via la sezione “Teen-agers/Adulti” - le proiezioni si sposteranno sulla spiaggia San Pancrazio. La manifestazione aprirà i battenti lunedì 20 luglio con la proiezione de “I pinguini di Madagascar” di Eric Darnell e Simon J. Smith. Il cartone animato narra la storia di quattro pinguini (Skipper, Kowalski, Rico e Soldato), che uniranno le forze per impedire al malvagio dottor Octavius Tentacoli di conquistare il mondo. Il Festival si concluderà venerdì 31 luglio con una serata dedicata agli ospiti, la proiezione del film Lo Hobbit - La battaglia delle cinque armate di Peter Jackson e con l’assegnazione del Premio Naxos – Cavalluccio Marino.

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Programma: “Sezione Kids” - Arena Don Bosco di Giardini Naxos Inaugurazione 20 Luglio I Pinguini di Madagascar di E. Darnell, S.J. Smith, Usa 2014 21 Luglio Paddington di P- King, Gran Bretagna/Francia/Canada 2014 22 Luglio Shaun, vita da pecora – il film di Mark Burton, Richard Starzack, Gran Bretagna/Francia 2015 23 Luglio Il mio amico Nanuk di Roger Spottiswoode, Brando Quilici, Canada/Italia 2014 24 Luglio Home – A casa di Tim Johnson, Usa 2015 25 Luglio Big Hero 6 di Don Hall e Chris Williams, Usa 2014 Sezione Teen-Agers/Adulti - Spiaggia San Pancrazio di Giardini Naxos 28 Luglio Italo di Alessia Scarso, Italia 2014 29 Luglio Tutto può cambiare di John Carney, Usa 2013 30 Luglio Mauro c’ha da fare di Alessandro di Robilant, Italia 2013 31 Luglio “Serata Finale con Premiazione degli Ospiti” Lo Hobbit – La battaglia delle cinque armate di Peter Jackson, Usa/Nuova Zelanda 2014 8 Luglio 2015


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Messina 3 Luglio 2015 - Cittadella Fierisitica

L’attrice e ballerina Rossella Brescia ospite della kermesse MessINdanza

foto Antonio De Felice

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La corazzata Potemkin a cura di Francesco Certo

Non sei Truffaut, sei solo Muccino Sarà questo caldo insopportabile ma la cattiveria ci assale. Se parliamo di cinema, poi, allora oltre alla cattiveria ci sale il disgusto al solo scanalare tra un canale e l’altro. In più, come tutti i disturbati mentali, abbiamo fissazioni e personaggi che odiamo particolarmente. Su tutti, senza possibilità di discussione: Muccino. Non è importante quale fratello, entrambi senza distinzione di genere. La dimostrazione che siano personaggi insopportabili è il fatto che, già tra loro, si odino come ovvio che sia. Che poi chi se ne frega, i loro dissidi sono figli di problemi poco interessanti, ci concentriamo solo sulla parte artistica dei Muccino. Come è possibile che esistano? Ma soprattutto, come è possibile che vengano pure apprezzati??? Gabriele o l’altro, del quale fatichiamo a ricordarci il nome, cosa hanno mai prodotto di così incredibile da essere ancora in circolazione? Niente, noia su noia e cazzate dalla pesantezza unica. Il Gabriele, poi, ha voluto aggravare la sua condizione lavorando pure con Stefano Accorsi, il peggior attore mai nato che trova la sua miglior interpretazione nella pubblicità del gelato. Ma se “du gust is meglio che uan”, due Muccino sono un dramma artistico di indicibile valore. Gabriele si è autoconvinto di essere un regista intimista, profondo e lo stramaledetto Hollywood gli ha montato quella testona ancora di più. Ma tranquillo Gabri, non sei Truffaut ma neanche Vanzina, almeno lui è cosciente delle cose che fa. Silvio, ecco come si chiama, è la dimostrazione che era meglio fare il bamboccione che essere intraprendente. Prima non sapeva parlare, che aggiunto a non sapere recitare era un bel problema. Poi, non contento, ha voluto dimostrare di non sapere neanche scrivere, in un’apoteosi di mediocrità. Va bene, va bene, ci siamo sfogati verso questi due figli del male artistico italiano; i fratelli disgusto estetico che pompati dal nulla cosmico si stagliano tra quelli che se la tirano anche. Perché??? Cosa abbiamo fatto di male per meritarci così tanto cattivo gusto cinematografico, eravamo quelli Fellini e Monicelli, di Pasolini e Dino Risi, ma anche quelli Garrone e Sorrentino.

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da Beethoven a Kurt Cobain a cura di Francesco Certo

CURIOSITà Max Pezzali, il fallimento degli anni ‘90 Povero Max, nulla contro di lui o la sua musica dall’animo gentile, ma che palle però! Pezzali è solo un esempio, una figura o foto per raccontare tutta una generazione che per un decennio ha cercato di capire chi avesse ammazzato l’Uomo Ragno o che con l’amica del cuore non ci comminerai mai niente. Una generazione devastata mentalmente, distrutta dai buoni sentimenti del pop italiano che ha deciso di rincoglionire adolescenti innamorati dell’amore, col Marco Masini a raccontare la verità: perché “ti innamorerai di un bastardo che ti racconterà bugie per portarti via da me”…Mamma mia come siamo venuti male! Crescere è stato faticosissimo, le amiche non potevi amarle perché lo diceva Pezzali, anche perché se erano belle erano pure stronze, Masini docet; poi c’era Ramazzotti che “più bella cosa non c’era”, lui era meno stucchevole di un Pezzali ma la visione da principe azzurro dell’amore era da vomito, che poi lo confessiamo tranquillamente, li ascoltavamo tutti e ci piacevano pure. Nessuna critica generalizzata, solo l’amara chiarezza che la nostra formazione è stata influenzata da casi umana con un casa discografica alle spalle, e quando sei adolescente rischi di finire nel baratro musicale, sempre meglio dei giovinastri di oggi che vivono l’armonioso mondo dell’amore al tempo dei Modà, brrr…aiutiamoli! Jovanotti faceva le serenate rap per dire che non era un figlio di puttana, c’era Grignani che sbiascicava parole senza senso per fare il bello e dannato, forse era più un sociopatico da salvare. Le notti di Ligabue che sembravano tanto rock, e poi erano solo da sfigati di periferia dove il più fesso ha preso le botte e l’altro vomita dopo due curve. E poi, per finire in bellezza, c’era lei, l’unica e sola cantante dell’amore sfigato e abbandonato: Laura. La Pausini, che adorarla era facilissimo. Pettinata male, sovrappeso e vestita come una scappata di casa. Ma che voce, e che cazzate che cantava. Chissà dove sia finito il povero Marco, e quegli strani amori che vanno e vengono. Vabbè se superavi questa era fatta, l’emancipazione era ad un passo, ormai eri un adulto e potevi ascoltare Mango o Raf senza vomitare. Torniamo all’amato Max, lui era il prototipo dello sfigato; l’uomo che si è autoincaricato di sdoganare tutte le sfighe facendole passare per figate. La tipa vi rimbalza? Sei figo. La tua squadra prende gol anche dal dopo lavoro ferroviario? Ci sta e sei figo. Vivi di sogni ad occhi aperti? Sei fighissimo. Quindi non è colpa nostri se noi trentenni abbiamo tanti problemi, dovevate spaccarci i walkman prima!

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Max Pezzali 8 Luglio 2015

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parole in blu a cura di Alessia Vanaria

CURIOSITà

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ier Paolo Pasolini, nato a Bologna nel 1922 da famiglia borghese, ha rivestito un ruolo di spicco nella vita cultura italiana del dopoguerra, dando un contributo fondamentale al dibattito sul ruolo della letteratura nella società contemporanea e cimentandosi in forme espressive diverse, quali la poesia, la narrativa, la saggistica e il cinema. La sua prima produzione poetica riflette una sensibilità ancora squisitamente romantico-decadente. Le raccolte in dialetto friulano, Poesie a Casarsa e La meglio gioventù rappresentano, infatti, l’ambiente contadino della terra d’origine come un mondo primigenio, incontaminato e innocente, che finisce per identificarsi con la giovinezza. La vitalità giovanile e lo slancio sensuale di questi primi versi svela, tuttavia, un fondo torbido, in quanto evoca un senso di peccato e di morte che si spiega alla luce della formazione cattolica del poeta. Questa tematica emerge maggiormente, poi, nella raccolta in lingua L’usignolo della Chiesa cattolica, venandosi di elementi morbidamente decadenti. Il linguaggio di queste prime raccolte è, ancora, quello analogico del Simbolismo e dell’Ermetismo, che aveva caratterizzato la poesia negli anni in cui Pasolini si era formato. Nel dopoguerra egli subisce il fascino dell’ideologia di sinistra, che interpreta, tuttavia, in maniera critica e personale, senza tacere posizioni di dissenso rispetto alle scelte del Partito Comunista. Dalla contraddizione tra convinzioni marxiste e sensibilità decadente traggono ispirazione le poesie delle raccolte Le ceneri di Gramsci e La religione del mio tempo, che segnano anche un distacco dalle forme dell’Ermetismo. Il superamento della “poesia pura” e l’elaborazione di una nuova poetica sono al centro del programma di Officina, la rivista fondata dall’autore nel 1955 in collaborazione con Roberto Roversi e Francesco Leonetti. La contraddizione tra coscienza marxista ed impulsi irrazionali e decadenti è evidente anche nelle opere narrative più importanti di Pasolini: Ragazzi di vita e Una vita violenta. Al centro di entrambi i romanzi si colloca il sottoproletariato delle borgate, rappresentato nella sua degradazione morale e materiale, ma anche nella sua carica di vitalità estrema e “innocente”. A differenza del Neorealismo, il populismo di Pasolini risente di un’attrazione decadente per ciò che vi è d’impuro, degradato ed istintivo negli umili, vagheggiati come depositari di un’energia primordiale e barbarica. L’uso stesso del dialetto romanesco non risponde ad esigenze mimetiche o documentarie, ma ad un bisogno di immersione totale in quella materia così vitale e torbida al tempo stesso. Un atteggiamento analogo si può cogliere nelle sue prime prove cinematografiche, Accattone e Mamma Roma, che presentano tematiche e linguaggi affini a quelli dei romanzi. Gli ultimi anni di vita dell’autore sono segnati, poi, dalla sua battaglia contro il neocapitalismo. Dall’impegno polemico nascono numerosi saggi ed articoli, raccolti nei volumi Empirismo eretico, Scritti corsari e Lettere luterane. La convinzione che la letteratura abbia perso la sua autentica funzione nel nuovo contesto sociale fa sì che egli si dedichi prevalentemente alla produzione teatrale e cinematografica, mentre la poesia viene ridotta a funzioni pratiche, quali la discussione e la polemica. Questo grande protagonista della letteratura italiana morì a Roma nel 1975.

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L'Italia – e non solo l'Italia del Palazzo e del potere – è un Paese ridicolo e sinistro: i suoi potenti sono delle maschere comiche, vagamente imbrattate di sangue: «contaminazioni» tra Molière e il Grand Guignol. Ma i cittadini italiani non sono da meno. Li ho visti, li ho visti in folla a Ferragosto. Erano l'immagine della frenesia più insolente. Ponevano un tale impegno nel divertirsi a tutti i costi, che parevano in uno stato di «raptus»: era difficile non considerarli spregevoli o comunque colpevolmente incoscienti.

Pasolini

Era una caldissima giornata di luglio. Il Riccetto che doveva farsi la prima comunione e la cresima, s'era alzato già alle cinque; ma mentre scendeva giù per via Donna Olimpia coi calzoni lunghi grigi e la camicetta bianca, piuttosto che un comunicando o un soldato di Gesù pareva un pischello quando se ne va acchittato pei lungoteveri a rimorchiare.

Bologna 1922 Ostia, Roma, 1975 8 Luglio 2015

Pier Paolo

Solo l'amare, solo il conoscere conta, non l'aver amato, non l'aver conosciuto.

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RE sano

Mangia

a cura di Mimmo Saccà

La mozzarella di bufala fa bene alla salute

È

uno dei cibi più rappresentativi della buona alimentazione italiana, gustoso, nutriente e adesso, anche particolarmente salutare, ricco com’è di sostanze che per l’organismo sono un vero toccasana: è la mozzarella di bufala campana “l’oro bianco” oggetto di studio e discussione da parte di alcuni docenti universitari che, in un convegno promosso a Napoli dal ‘Consorzio per la tutela del formaggio Mozzarella di Bufala’ al circolo Savoia, ne hanno spiegato le benefiche proprietà organolettiche. Ettore Novellino, docente di chimica farmaceutica e tossicologia dell'Università "Federico II" del capoluogo campano ha spiegato che durante la digestione della mozzarella si sviluppano dei peptidi che, agendo sulle cellule intestinali, esercitano un effetto antiossidante e per chi nutrisse qualche dubbio sulla sua digeribilità, il professore Vito Corleto, docente di gastroenterologia dell'Università "La sapienza" di Roma, ha chiarito che la mozzarella di bufala può vantare un contenuto di lattosio inferiore a quello che si riscontra

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nei prodotti ad alta digeribilità. Sul contenuto di sale e sulla sicurezza delle fasi di produzione si è intrattenuto invece a lungo il professore Germano Mucchetti, docente di Scienze e tecnologie alimentari all'Università degli Studi di Parma. Dati particolarmente interessanti sotto il profilo scientifico questi, che, come ha sottolineato il direttore del Consorzio, Antonio Lucisano, "vanno anche ben oltre le nostre aspettative”: "La nuova frontiera nel settore della scienza alimentare” - ha ripreso Lucisano - “è quello di produrre alimenti salutari che mantengono la ricchezza e la complessità dei gusti tradizionali. Il nostro prodotto, oltre che buono, può far bene anche alla salute". Ed è proprio in questi particolari momenti, ha rilanciato ancora Lucisano, che "bisogna difendere questo alimento" la cui produzione assicura il lavoro, nell'intera filiera, a oltre 15mila addetti, con una notevole potenzialità di espansione sia sul mercato nazionale che su quello estero. 8 Luglio 2015


Mangia

RE sano

La ricetta Risotto al prosciutto e melone Ingredienti per 4 persone • • • • • • • • • • •

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400 gr di Riso Carnaroli 140 gr di Prosciutto crudo 350 gr di polpa di Melone 1,5 lt di Brodo vegetale 30 gr di Olio extravergine di oliva 20 gr di Scalogno 160 gr di Stracciatella 120 gr di Vino bianco 2 gr di Sale 1 gr di Pepe nero macinato 0,5 gr di Maggiorana

PREPARAZIONE Per preparare il risotto al prosciutto e melone iniziate privando il melone di entrambe le calotte e tagliatelo a metà. Eliminate con un coltello la buccia esterna e dividete nuovamente ogni metà in 2 parti uguali. Togliete la parte interna con i semi e ricavatene delle fette non troppo spesse che taglierete a dadini di circa mezzo centimetro. Tenete da parte e nel frattempo prendete il prosciutto e tagliatelo a listarelle spesse circa 1 cm. Fatele rosolare in una padella antiaderente per alcuni minuti senza aggiungere olio: non appena si formerà una leggera crosticina in superficie saranno pronte. Ora tritate finemente lo scalogno. Versatelo in un tegame capiente e fatelo rosolare con un filo di olio. Quando sarà appassito unite il riso e lasciatelo tostare qualche minuto. Sfumate poi con il vino bianco. Quando il vino sarà evaporato, aggiungete un mestolo di brodo vegetale. Mescolate di tanto in tanto il risotto e continuate ad aggiungere un mestolo di brodo, solo quando il precedente è stato totalmente assorbito. A cottura quasi ultimata aggiungete il melone ed il prosciutto, tenendone qualche pezzo da parte per la decorazione finale, e mescolate il tutto. Una volta cotto il risotto, toglietelo dal fuoco ed unite la stracciatella per mantecare, continuando a mescolare fino a farla sciogliere, in modo da ottenere un risotto cremoso. Regolate di sale e pepe. Sciacquate le foglioline di maggiorana ed aggiungetele al risotto per aromatizzarlo. Ora impiattate, decorate con alcune listarelle di prosciutto tenute da parte e gustate questo originale risotto al prosciutto e melone. WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

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varie ed eventuali di Gabriella Giannetto

Made in Italy

Pirateria agroalimentare Misure a tutela dei prodotti originali

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a contraffazione, a tutti i livelli, è una delle più fiorenti industrie mondiali che annualmente presenta un fatturato che duplica quello ricavato dall'export dei prodotti originali; un settore che non risparmia alcun tipo di merce, dall'abbigliamento, ai profumi fino all'agroalimentare. Essendo il Made in Italy una garanzia di stile , di qualità e di gusto nel mondo, va da sé che l'imitazione delle eccellenze italiane all'estero sia la più gettonata, anche se il fenomeno assume la connotazione più preoccupante dentro i confini di casa nostra, sopratutto in materia di cibo. Il nostro patrimonio di riconoscimenti Doc, Dop ed Igp, copre un quarto del paniere europeo, così come recentemente ribadito all'Expo di Milano; qui sono stati messi a punto accordi con la grande distribuzione ed un preciso piano del Governo per rafforzare il sostegno alle esportazioni originali, oltre ad un complesso di norme esemplificative,

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per favorire i consorzi e proteggere i prodotti, che rappresentano fonte di ricchezza sia identitaria, sia economica e culturale. E se i palati sopraffini hanno modo di riconoscere la qualità dei cibi esposti, molto più complesso è il caso della vendita on line, ormai diffusa a livello planetario, oltre che per la praticità, anche per la vastissima scelta di prodotti e per i prezzi contenuti. Duro il lavoro svolto dall'Ispettorato Repressione Frodi, che ha concluso accordi con colossi dell'e-commerce, a tutela dei prodotti Made in Italy sia Dop che Igp. I fornitori, in sostanza, sono soggetti a controlli rigorosi ed in caso di vendita di prodotti contraffatti, vengono espulsi dal circuito, così come il Parmigiano Reggiano ed il Brunello di Montalcino “taroccati”, riversati in quantità tali da superare di gran lunga l'intera produzione reale. Dall'accordo con la grande distribuzione, poi, è scaturita la garanzia di espositori dedicati, ricchi di materiale informativo, che funga anche da guida per imparare ad individuare i veri prodotti; non soltanto quelli di cui sopra, arcinoti, ma anche una vastissima gamma di denominazioni meno note, ma ugualmente degne di attenzione. Se l'Indicazione geografica Protetta (IGP) tutela il prodotto nostrano all'estero, per moltissimi alimenti si pone il problema della contraffazione effettuata da italiani su merce nazionale; spesso infatti si spaccia un prodotto industriale come artigianale, non avendo l'obbligo, come nel DOP (Denominazione di origine Protetta), di utilizzare materie prime tipiche di zone specifiche , un esempio classico è l'Aceto di Modena o la Piadina Romagnola. L'IGP infatti, prescrive che i prodotti siano lavorati nel territorio nazionale, ma possono provenire da qualunque altra parte del mondo. Ciò crea danno per i piccoli produttori, che lavorando in zona prodotti locali e non avendo possibilità di registrare i marchio, pur fornendo un prodotto originale, vengono surclassati dai marchi IGP, prevalentemente industriali. La strada ancora da percorrere è quindi lunga, in quanto è necessaria una legge che tuteli le aziende locali che producono prodotti utilizzando materie prime anch'esse locali, senza per questo essere costretti a sostenere onerosi costi di registrazione, ma al contempo garantire il consumatore affinché possa , con estrema precisione, conoscere il processo che porta un prodotto dal produttore fino al piatto.

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Amarcord Messina - Torre Faro. Anni '50



n째 208 anno XIII - 1 Luglio 2015

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Equilibrio precario


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