il Cittadino n. 168

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foto Vincenzo Nicita

n째 168 anno XII - 9 Luglio 2014

il Cittadino

La bella estate


Primo Piano di F. Certo e M. Faranda

E la chiamano estate C

on qualche ritardo è esplosa l’estate. Comunque, la gente, indipendentemente dalla situazione meteorologica, ha programmato le ferie e non ha nessuna intenzione di rinunciare al periodo di agognato riposo. Le statistiche, puntualmente, sottolineano il ridimensionamento della durata delle vacanze, soprattutto per motivi economici. Dimenticati i posti esotici, i siciliani riscoprono le loro bellissime spiagge fuori porta. L’esigenza di “staccare la spina”, di non pensare all’“annus horribilis” che si sta vivendo, è più patita. Ad ogni ora di ogni giorno, in tutti i notiziari e talk show si snocciolano i dati di una crisi economica che sembra irreversibile, mentre appare sempre più inconcludente lo sforzo della politica nel trovare soluzioni credibili per fornire risposte alle questioni più urgenti: in primo luogo la disoccupazione giovanile. Concentriamoci sui problemi che la nostra città dovrà affrontare una volta finite le vacanze, si va dalla nuova maxi tassa, la IUC, che comprenderà la vecchia IMU, la Tari (nuovo acronimo della Tares) e la Tasi, una stangata finanziaria alle tasche degli italiani, ed anche per i messinesi non sarà da meno, con le imposte comunali da sempre molto alte, in sintonia con l’incremento che, nel Paese, raggiunge anche il 200% . In particolare per quanto concerne il settore rifiuti, se già la Tares ci sembrava una tassa sproporzionata rispetto al servizio attualmente offerto dalla società di raccolta (MessinAmbiente), ci si augura che al ritorno dalle vacanze, il rapporto qualità – prezzo migliori in favore della qua-

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lità a differenza di questi ultimi anni. Lo stesso è auspicabile per la società trasporti (ATM), che all’inizio del nuovo percorso sembrava esser tornato sulla retta via, invece dopo i primi passi verso i cittadini la situazione non appare di molto migliorata, con infinite lotte intestine e servizi poco continui o sempre puntuali. Altra questione aperta che potrebbe trovare soluzione dopo le vacanze, anche se si auspica una risoluzione entro pochi giorni, è quella della modifica al piano urbano, su tutto l’approvazione in Consiglio dell’isola pedonale permanente di Piazza Cairoli, argomento che tanto ha diviso sia a Palazzo Zanca che tra le strade cittadine. Sempre in tema di modifiche urbane uno degli argomenti più scottanti ed importanti resta il rifacimento della via Don Blasco, arteria che nei piani dell’amministrazione Accorinti dovrebbe fungere da alternativa vitale per il decongestionamento del traffico delle zone centrali della città. Ad oggi, però, le belle parole del presidente Crocetta rimangono tali, anche per alcune verifiche che la stessa Regione ha chiesto a Palazzo Zanca, su tutte quelle inerenti ai tariffari presi in considerazione per lo stanziamento del budget previsto, senza queste verifiche difficilmente partirà il bando per la gara d’appalto di assegnazione dei lavori. Una vicenda, questa, che dovrà risolversi nel più breve tempo possibile e che crediamo renderà caldo anche il prossimo autunno. Ultima in ordine di tempo, ma non meno importante, la bomba fatta esplodere dal patron dell’Acr Messina Pietro Lo Monaco. La concessione da parte di


Palazzo Zanca a un’agenzia di organizzazione eventi per la programmazione di due concerti allo stadio San Filippo per l’estate 2015, quelli di Vasco Rossi e Jovanotti, ha fatto sbottare il patron pronto, quindi, al disimpegno e cessione della società. Il nocciolo della questione sarebbe legata al pericolo di rovinare il terreno di gioco in prossimità dell’inizio dell’attività calcistica. Ma non solo un problema tecnico, ma anche la facilità con cui l’amministrazione ha deciso per la concessione all’agenzia privata in contrasto con la lentezza, o peggio l’immobilismo, con cui hanno affrontato il tema nei riguardi dell’Acr Messina. Lo Monaco è sembrato da subito adirato contro il sindaco, ma per la concessione pluriennale richiesta servirà, però, il voto del Consiglio, che sappiamo bene non raggiungere, sempre, il numero legale. Una vicenda che appare rientrare, ma sappiamo bene come a Messina i problemi non abbiano mai fine. Alla fine delle vacanze la stagione calcistica sarà già ripartita, per cui ci auguriamo che il tutto possa essere risolto il prima possibile. La mobilitazione cittadina sul tema è stata pari all’assenza sull’annosa questione dei tir. Lo scontro, quasi filosofico, sulla presenza degli automezzi in città tra il sindaco Accorinti e la famiglia Franza, dopo l’antipasto legato al dirottamento sul porto di Tremestieri del traghettamento dei tir, si è acceso quando la società armatrice ha unilateralmente deciso

di modificare gli orari di sbarco ed imbarco della Cartour inondano, così, le strade del centro di tir in pieno orario di punta. A questo punto Accorinti, diversamente dai suoi predecessori, ha puntato i piedi ed iniziato una battaglia, anche epistolare, con la famiglia Franza, tra minacce di licenziamenti e di chiusura del cavalcavia, la questione è divampata con le parti che sono rimaste sulle proprie posizioni, si va, quindi, verso il divieto di accesso per i mezzi pesanti sul cavalcavia dal 20 luglio. Se così sarà la guerra tra amministrazione ed armatori vivrà la sua pagina più cruenta, scaldando ancora di più l’estate messinese con ripercussioni che potrebbero coinvolgere tutti per i mesi a seguire. Tutte queste problematiche passano per le casse comunali, si spera, quindi, che entro i termini stabiliti, ovvero fine settembre, amministrazione e consiglio possano trovare un accordo per dare vita al previsionale 2014 e successivamente al piano di riequilibrio pluriennale. Hanno voluto la bicicletta ed adesso pedaleranno sulla nuova pista ciclabile, a breve, forse. Dopo avervi tediato con le vicende presenti e future della nostra città, augurandovi delle serene vacanze, anche noi ci godremo “l’immeritato riposo”, l’appuntamento col nostro settimanale è fissato per mercoledì 20 agosto. La spiaggia di Paradiso - Messina

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Sommario

14-19

Attualità

22-23 Dietro le quinte

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numero 168 anno XI 9 Luglio 2014

46-51 Spettacoli

60-61 Mangiare Sano

Settegiorni Cronaca della settimana

Le rubriche 32-33

Città Cronache urbane

24-25 In&Out 54-55 La corazzata

34-35 Provincia

Potemkin

56-57 Da Beethoven a Kurt Cobain

36-39 Sicilia 4

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58-59 Parole in blu


il Cittadino Direttore editoriale: Lillo Zaffino Direttore responsabile: Carmelo Arena Vicedirettori: Tiziana Zaffino, Gabriella Giannetto Coordinamento Maria Cristina Rocchetti, Giuseppe Zaffino Redazione Enza Di Vita, Marilena Faranda, Francesco Certo, Giuseppe Micali Collaboratori Cristina D’Arrigo, Dario Buonfiglio, Gino Morabito, Antonio Grasso, Marina Pagano, Alessia Vanaria Rubriche Enzo Caruso, Michele Giunta, Ignazio Rao, Mimmo Saccà Art Director Salvatore Forestieri Ricerca fotografica Peppe Saya, Orazio D'Arrigo, Antonio De Felice, Gianmarco Vetrano, Mattia Florena Pubblicità contatti: 3473640274 e-mail: info@ilcittadinodimessina.it Amministrazione Mario De Marco, Giuseppe Pagano e Franco Rossellini Web master sito Fabio Lombardo Il Cittadino digitale sarà pubblicato sul giornale on line e inviato gratuitamente ai lettori direttamente nella posta elettronica e sarà condiviso in rete attraverso Facebook

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immagine

di Michele Giunta

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Annunci utili a cura di Pippo Previti

NUOVE OPPORTUNITÀ PER I GIOVANI E IL LAVORO IN SICILIA La Regione Siciliana in collaborazione con Italia Lavoro ha destinato 19.250.000 euro per l’avviamento di percorsi di tirocinio per giovani disoccupati/inoccupati, diplomati o in possesso di una qualifica professionale, residenti in Sicilia da almeno 24 mesi, di età compresa tra i 25 e i 35 anni non compiuti, che siano inoccupati/disoccupati da almeno 6 mesi. L’iniziativa promuove 2000 percorsi di tirocinio formativo e di orientamento, di inserimento o reinserimento lavorativo, con la concessione al tirocinante di una borsa di tirocinio, a titolo di indennità di partecipazione. I percorsi di tirocinio avranno una durata di 6 mesi e una borsa di 500 euro lordi mensili per ciascun tirocinante. Nel caso in cui il tirocinio fosse a favore di un soggetto disabile, o di un soggetto richiedente asilo, o di un soggetto titolare di protezione internazionale e umanitaria o di un soggetto in percorso di protezione sociale, la durata dovrà essere di 12 mesi e la borsa di tirocinio di 750 euro mensili lordi (a questi sono riservati 200 posti). Ai soggetti ospitanti il tirocinio, per l’attività di tutoraggio, è riconosciuta la concessione di un contributo di 250 euro al mese per ogni tirocinante. Nel caso dell’assunzione di un tirocinante, il contributo è quantificato secondo il seguente schema: • 6.000 euro per ogni giovane assunto con contratto a tempo indeterminato a tempo pieno (7.000 in caso di lavoratore: disabile, soggetto richiedente asilo, soggetto titolare di protezione internazionale e umanitaria, o soggetto in percorso di protezione sociale); • 4.000 euro per ogni giovane assunto con contratto a tempo indeterminato partime (4.600 in caso di lavoratore: disabile, soggetto richiedente asilo, soggetto titolare di protezione internazionale e umanitaria, o soggetto in percorso di protezione sociale); 8

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9 luglio 2014 • 3.000 euro per ogni giovane assunto con contratto a tempo determinato della durata di almeno 24 mesi (3.600 in caso di lavoratore: disabile, soggetto richiedente asilo, soggetto titolare di protezione internazionale e umanitaria, o soggetto in percorso di protezione sociale); • 4.700 euro per ogni giovane assunto con un contratto di apprendistato ex art.4 del d.lgs. 167/2011. Alla conclusione del percorso di tirocinio, Italia lavoro rilascerà al tirocinante un “attestato” di partecipazione, a condizione che il percorso si sia concluso naturalmente e il tirocinante abbia maturato la frequenza di almeno il 70% della durata complessiva prevista. I tirocini previsti dall’Avviso dovranno concludersi entro il 01/12/2015. Possono candidasi a ospitare i tirocinanti tutti i soggetti, avente almeno un’unità operativa ubicata sul territorio della regione Siciliana, con forma giuridica disciplinata dal diritto privato. Sono esclusi gli organismi che, pur rientrando nella classificazione giuridica descritta, sono sottoposti a forme di influenza pubblica tali da poter essere compresi nella casistica di organismi pubblici ai sensi dell’art. 3, comma 26 del D.Lgs.n. 163/2006. Le aziende possono dal 28/06/2014 presentare la propria candidatura a ospitare giovani in tirocinio. È necessario registrarsi al portale http://www.pianogiovanisicilia.com/ compilando l’apposito form e inserire le informazioni relative al tirocinio offerto per consentire ai giovani di candidarsi. I giovani possono presentare la propria candidatura ai percorsi di tirocinio offerti dalle aziende dal 14/07/2014 registrandosi al portale http://www.pianogiovanisicilia.com/ e complilando il form di adesione. L’avviso resterà aperto fino a esaurimento risorse e, comunque, non oltre il 30 novembre 2014, salvo eventuali proroghe.

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Attualità

Università di Messina

Dissezione anatomo-chirurgica s

Il prof. Bruno Galletti con i corsisti

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su “fresh frozen”

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a molti anni impegnata nella formazione specialistica ORL, con corsi di chirurgia e dissezione anatomica che, per il vuoto normativo italiano, venivano organizzati in Spagna in collaborazione con la UAB (Università Autonoma di Barcelona) e l’Hospital Vall d’Hebron di Barcelona, l’Unità operativa Complessa di Otorinolaringoiatria ha portato a termine presso il Policlinico Universitario di Messina il primo evento di SIACH Italia. Derivata dall’esperienza di SIACH International, questa nuova società scientifica nata dall’incontro tra i Fondatori di SIACH (Maurizio Catalani, Roberto Gera ed il presidente Giuseppe Garo) e il team dell’U.O.C. di ORL dell’Università di Messina (Francesco Galletti, Bruno Galletti e Francesco Freni), si è posta l’ ambizioso obiettivo di organizzare corsi di dissezione su preparati anatomici freschi congelati (fresh frozen) sul territorio nazionale. Presidente ed ideatore dell’evento messinese il prof. Francesco Galletti direttore dell’UOC di ORL che insieme ai prof Bruno Galletti e Francesco Freni hanno creduto e si sono impegnati con perseveranza e tenacia alla realizzazione dei Corsi. L’evento, suddiviso in 4 corsi relativi alla chirurgia dei seni paranasali, alla chirurgia paradontale ed implantologica di interesse odontoiatrico, alla rinosettoplastica ed alla chirurgia dell’orecchio, ha visto coinvolti 72 corsisti e qualche decina di osservatori provenienti da tutta Italia ed è stato realizzato al padiglione CLOPD del policlinico Universitario di Messina col patrocinio del Rettore e la collaborazione dell’A.O.U.. Grande è stata la soddisfazione dei partecipanti, grazie ai preparati anatomici, tutti certificati ed importati dagli Stati Uniti, ai materiali necessari per le esercitazioni (strumentario chirurgico, endoscopi, microscopi, samples, messi a disposizione da aziende leaders nei relativi settori) e alla qualità della faculty comWWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

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posta da esperti tutors provenienti da importanti università ed ospedali sia italiani che spagnoli. In un clima informale e pratico per facilitare l’interattività ed il confronto, per una settimana il padiglione CLOPD si è trasformato in una vera palestra formativa “full immersion”. L’apertura lavori con il I corso di anatomia chirurgica endoscopica dei seni paranasali, diretto dai Prof. Bruno Galletti (ME) e Agostino Serra (CT), che ha coinvolto 20 corsisti e 10 osservatori, i quali dopo una preparazione teorica hanno avuto modo di esercitarsi, guidati in un programma step by step e sotto l’attenta guida dei tutors, nella dissezione endoscopica di tutte le cavità paranasali realizzando, nell’ultima giornata anche approcci avanzati alla parete orbitaria ed al basicranio anteriore grazie alla collaborazione con le scuole di Oftalmologia e Neurochirurgia dell’ateneo peloritano. A seguire il II corso di chirurgia paradontale ed implantologica di interesse odontoiatrico diretto dai Prof. Giancarlo Cordasco (ME) ed Jose Javier Echeverria Garcia (Barcelona di Spagna), quest’ultimo presidente della Società Spagnola di Paradontologia e Direttore del giornale ufficiale della società spagnola di paradontologia, in cui 20 corsisti e numerosi osservatori si sono cimentati nelle tecniche di chirurgia orale avvalendosi di strumentari e dispositivi di qualità certificata. Dal 25 al 26 giugno il III corso di Rinosettoplastica diretto dai Prof. Bruno Galletti (ME) e Francesco Stagno d’Alcontres (ME) durante il quale 12 corsisti e 5 osservatori hanno potuto cimentarsi nella dissezione della piramide nasale e nell’esecuzione di tutti i tempi chirurgici delle rinosettoplastiche. Infine dal 26 al 28 giugno il IV corso di dissezione anatomo-chirurgica microscopica

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dell’osso temporale, diretto dai Prof. Francesco Galletti (ME) e Roberto Albera (TO) durante il quale i 20 corsisti hanno avuto la possibilità di esercitarsi oltre che nella classica dissezione, anche nella simulazione di interventi chirurgici con il posizionamento di devices quali tubi di ventilazione, protesi di staffa ed impianti cocleari. Nella realizzazione di questo primo evento fondamentale l’azione di squadra tra tutti i docenti e gli organizzatori tra i quali vanno menzionati tra le scuole dell’ateneo Messinese quella anatomica diretta dal prof. Giuseppe Anastasi per il contributo scientifico e la grande esperienza nella gestione dei preparati, quella radiologica diretta dal Prof Emanuele Scribano, e quella di Odontoiatria diretta dal Prof. Giancarlo Cordasco. Fondamentale l’apporto di alcune prestigiose scuole italiane tra le quali è d’obbligo menzionare le Università di Torino, Napoli, Catania e Palermo così come l’intervento di illustri specialisti ospedalieri tra i quali il prof. Sandro Burdo eminenza internazionale in ambito otochirurgico implantologico; ulteriore lustro ed internazionalizzazione sono scaturiti dalla presenza della scuola spagnola con l’Università di Barcelona e l’esperienza scientifica e chirurgica del prof . Juan Quesada. Nella riuscita dell’evento formativo è ancora da sottolineare l’impegno scientifico e organizzativo del gruppo ideatore e di tutto il personale dei dipartimenti di Chirurgia specialistica ed Odontostomatologica (ORL, ODT, Oculistica, Chirurgia Plastica) e di Biomorfologia che si augurano e si impegnano, in considerazione degli attestati di gradimento da parte degli specialisti partecipanti, di fare dell’Università di Messina un caposaldo permanente nella geografia delle eccellenze formative Nazionali. Silvana Paratore

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Cuori senza Frontiere: entra in gioco la solidarietà

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a Fratres è un'Associazione di volontariato di ispirazione cristiana, apolitica e senza scopo di lucro, che crede nell'importanza della donazione gratuita, spontanea e periodica del sangue come gesto di generosità e solidarietà umana. Il Consiglio Provinciale Fratres Messina, con il patrocinio del Comune di Letojanni e del CESV, organizza i "Cuori senza Frontiere" con lo scopo principale di sensibilizzare alla donazione del sangue con il giusto mix di divertimento e informazione. Durante la serata, infatti, interverranno appositamente le Associazioni ADMO, AIDO e FRATRES. La scelta del periodo estivo non è però casuale! L’estate, purtroppo, si caratterizza per la particolare necessità di sangue legata principalmente all’aumento degli incidenti stradali e alla drastica diminuzione delle donazioni. I “Cuori senza Frontiere” nascono proprio per abbattere i pregiudizi e le paure legate alla donazione, frontiere queste che si pongono tra l’egoismo e l’altruismo, tra una vita salvata e una vita perduta. Tanti i giochi in cui si sfideranno le squadre partecipanti. Per citarne solo alcuni: il “Palo della cuccagna”, “Gonfia il palloncino”, “Fratelli gemelli”, “Il musichiere” e l’immancabile “Tempo delle mele”. Il divertimento è quindi assicurato! Basta solo formare una squadra di minimo 6, massimo 10 persone con almeno 2 donne e far pervenire la propria iscrizione direttamente al Gruppo Fratres di Letojanni entro e non oltre il 12 luglio. Affrettatevi però perché le iscrizioni potrebbero chiudersi in anticipo una volta raggiunto il numero massimo di squadre!!

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dietro le quinte di Francesco Certo

Isolamento

L’ombra dei padri

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pportunità politica e formale, cognomi pesanti e chiacchiere strumentali. Questo quello che ha suscitato l’uscita delle graduatorie delle borse lavoro bandite da Palazzo Zanca. A far trasalire delle seggiole consiglieri comunali ed informati informatori sono alcuni nomi dei vincitori, su tutti, oltre tutti, Marilin Mantineo (figlia dell’assessore Mantineo) e Maria De Cola (figlia dell’assessore De Cola). Apriti cielo! Il consigliere e capogruppo di Forza Italia, Giuseppe Trischitta, chiede immediatamente le dimissioni di Mantineo giudicando inopportuno che la figlia abbia partecipato, e che se i protagonisti fossero stati di altri schieramenti politici la caciara sarebbe stata insopportabile. Le dimissioni vengono chieste solo per Mantineo però, il perché è semplice, l’erede di casa De Cola ha rinunciato al compenso che la borsa lavoro attribuisce, un atto pratico che calma le acque attorno alla sua figura. Mariline Mantineo invece no, non ha rinunciato alla somma di 500 euro al mese per 4 mesi, non lo ha fatto, e non tutti la biasimano, non lo fanno perché una commissione ha deciso che i suoi requisiti fossero i più meritevoli, se così non fosse si portassero le prove e non le chiacchiere. Sull’opportunità, beh, l’argomento è più spinoso, può (o deve) un formalismo frenare la voglia e l’ascesa di un giovane? Chiaro come in un paese dove padri e figli si susseguono in cariche come fossero re e principi la vicenda possa puzzare, ma è altresì chiaro come il giudizio senza prove sia azzardato e maliziosamente scorretto.

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l dirigente alla mobilità urbana, ing. Pizzino, ha dato il suo parere positivo, adesso tocca al consiglio comunale, che dovrà votare entro il 14 luglio la modifica del piano urbano che renderà permanente l’isola pedonale di Piazza Cairoli. Dopo mesi di prove e polemiche roventi, proprio tra il consiglio e l’amministrazione, la palla passa a loro, ai consiglieri comunali che sin dalla nascita dell’area hanno attaccato la giunta ed appoggiato quei commercianti che ne chiedevano la chiusura, accusandola di essere colpevole dei loro affari in calo. L’isola in questi mesi ha preso vita, è diventata una persona, odiata ed amata, vittima e carnefice, come se tutta l’economia cittadina dipendesse da lei, come se le tasse ed i pochi soldi fossero un problema non presente a Messina, come se i parcheggi fossero spariti ed i metri a piedi diventati chilometri. Come se una zona dedicata al traffico pedonale, presente in tutto il mondo, potesse realmente far pendere la bilancia di un’economia cittadina. Adesso tocca al consiglio decidere se istituire, definitivamente, anche a Messina una normalità.

All’orizzonte nulla

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oveva essere il fiore all’occhiello del ritrovato impegno della Regione Siciliana verso la città di Messina. Doveva essere un’opera vitale per decongestionare il traffico cittadino, soprattutto in una zona al centro delle polemiche (non ultima quella legata alla Cartour). Stiamo parlando della via Don Blasco, mesi dopo gli annunci in pompa magna, con un Crocetta tronfio per la “donazione” effettuata ed un Accorinti fiero, ad oggi, però, ci restano solo le belle parole. I lavori non sono lontanamente all’orizzonte, non è stata effettuata la gara d’appalto per l’assegnazione, impossibile farla dato che nemmeno il bando ha visto la luce. Il motivo del ritardo? Ufficialmente non è ancora possibile azzardare delle motivazioni; ma il budget previsto dall’amministrazione basterà per la realizzazione completa dei lavori? Nelle settimane scorse Palermo aveva invitato l’amministrazione a chiarire i parametri finanziari presi in considerazione, ma da Palazzo Zanca sia l’assessore De Cola che il Rup Manna assicuravano che tutto era stato fatto nel rispetto dei regolamenti vigenti. Resta il fatto che la rinascita della via Don Blasco appare ancora lontana nel tempo.

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Si sfatica

Lo stadio delle cose

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iorni di ordinaria follia a Messina, a scuotere la città è toccato, stavolta, all’Acr Messina ed al suo patron, Pietro Lo Monaco. La polemica si accende e scoppia nel momento in cui il sindaco concede ad un’agenzia privata la concessione dello stadio San Filippo per l’organizzazione di due eventi musicali, i concerti di Vasco Rossi e Jovanotti, per l’estate 2015. Dopo aver ristrutturato l’impianto, per salvaguardare l’iscrizione regolare dell’Acr al prossimo campionato di Lega Pro, aver ripristinato il sistema di illuminazione e risolto il problema del muro crollato anni addietro, la giunta ha ben pensato di far fruttare queste spese “affittando” la struttura per gli eventi in questione. Qui scoppia la bomba, Lo Monaco sbotta e non ci sta, troppo rischioso organizzare eventi così invasivi sul terreno di gioco a poche settimane dalla ripresa dell’attività sportiva, troppo veloce la concessione alla società privata, velocità che va a cozzare con la lentezza nel concederla proprio all’Acr. La società la vorrebbe pluriennale, ma questa possibilità non è nei poteri del sindaco, ma del Consiglio, che dovrebbe votare un’eventuale delibera proposta. Ma nulla si è mai mosso in merito, bozze ed idee ma niente di più. La reazione di Lo Monaco (mollare tutto e disimpegno), quindi, appare eccessiva e non indirizzata nel giusto senso. Gli incontri successivi tra il sindaco ed il patron non hanno risolto la questione, anzi, ne hanno inasprito le posizioni, adesso, però, a mente più fredda la risoluzione non pare più così lontana.

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l Consiglio Comunale di M e s s i n a dovrebbe essere il luogo delle decisione per il bene della città, un luogo in cui la politica, quella vera, dovrebbe prendere vita e migliorare la situazione degli abitanti messinesi. Ma il Consiglio è formato da uomini e donne come noi, che come noi sono attanagliati dal mal di vivere messinese, quello del “si può fare ma meglio di no” o peggio dal “lo faccio ma si vede che mi siddiu”. Sintomi inequivocabili che non lasciano spazio a dubbi, non possiamo, perciò, meravigliarci se questo virus rallenta le operazioni quotidiane, beh quotidiane, settimanali? Si dai, settimanali va bene, le operazioni settimanali che il Consiglio dovrebbe svolgere. Ritardi, rinvii, mancanza del numero legale, che si discuta della revisione della Corte dei conti o del “pipi a canario” esploso in centro città, il modus operandi è lo stesso, che coerenza però! Chiaramente esageriamo (mica tanto) i fatti di Palazzo Zanca, ma non possiamo non far notare che troppo spesso il lavoro non nobilita i nostri consiglieri, che tra assenze e ritardi non stanno svolgendo al meglio il loro compito.

Storia di Natale

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uesta è la storia di un Prefetto perfetto e dei suoi simpatici amici migranti. Il barbuto Renato un giorno ha pensato: “Nella Terra c’è guerra, la gente va via, accogliamo ed ospitiamo, la scelta è la mia!”. Non faremo alcuna poesia, solo l’introduzione di un problema davvero annoso, e che non sembra risolversi in breve tempo. Chiaro, l’idea che il problema persista è un nostro pensiero, per il Prefetto Trotta la soluzione esiste ed è corretta, ma senza voler ledere nessuna maestà ci permettiamo di contrastarla. Dalla Prefettura è partito, infatti, il bando per l’assegnazione della gestione della tendopoli del PalaNebiolo fino al prossimo Natale. Si confermerebbe, così, la soluzione adoperata per tutti questi mesi, ma criticata aspramente da più parti. Contestare questa decisione ci pare un atto dovuto, non per un attacco gratuito al Prefetto, ma perché facciamo davvero fatica a capire come si possa continuare a lasciare all’addiaccio decine e decine di esseri umani che, nella falsa sicurezza di una tenda, dovrebbero passare intere giornate nella speranza di non venire travolti da caldo afoso e/o intemperie. WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

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La Vara è di tutti!

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i è dato inizio ieri, finalmente, ai preparativi per la storica processione della Vara. Quest’anno si è temuto che andasse perduta una delle tradizioni secolari di Messina, e ancora una volta per questioni economiche. L’assessore alla cultura Perna ha dichiarato che dal Comune arriveranno 43 mila euro, per tutti gli altri fondi si confida negli sponsor privati. Il primo è stato già individuato: il Caffè Barbera. Si attendono, inoltre, i famosi fondi regionali, promessi da Crocetta, su richiesta del Sindaco, durante la seduta congiunta del 15 ottobre 2015. La processione della Vara è legata, come ogni bravo messinese sa, alla storia della città e alla vicenda dei due mitici fondatori della città, i giganti Mata e Grifone, e pertanto l’evento prenderà il titolo di “Mata e Grifone, Messina crocevia della cultura, integrazione culturale” e interesserà tutte le manifestazioni dell’Agosto messinese. Per tutte queste ragioni si è pensato di istituire una lotteria per l’estate della città, al fine di poter regalare ai cittadini ottimi spettacoli e manifestazioni. Il biglietto costerà 2,50 e sarà acquistabile nelle sedi dei quartieri e dei pubblici servizi. Prima di pensare alle serate dell’estate messinese, curiamoci, però, di onorare in modo opportuno la nostra patrona. Si è deciso, quest’anno, che il cippo della Vara sarà off-limits, non salirà nessuno, neanche il sindaco, e con questo gesto si vuole trasmettere, come ha sottolineato Perna, un messaggio forte alla città: “La Vara è di tutti”. È proprio perché la Vara è di tutti, e nessuno può arrogarsi diritti che non gli spettano, ci auguriamo che i Messinesi, che hanno visto messo in discussione un simbolo e una tradizione della loro identità, contribuiscano sia economicamente per la realizzazione della festa, quanto con l’atteggiamento e lo spirito giusto, evitando inutili e inopportune polemiche. Per tutto il resto non possiamo che appellarci alla benevolenza della Madonna, che deve essere l’unica vera protagonista.

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IN

di Alessia Vanaria


di Francesco Certo

Pressing a tutto campo

OUT

C

hi bocciare se non il “pressing” messo in atto contro l’amministrazione? In origine furono i Franza, che cercarono la svolta nella diatriba oraria sulla Cartour, minacciando oltre 100 licenziamenti il cui unico responsabile sarebbe stato il sindaco Accorinti e la sua politica anti tir, anti smog, anti investimenti mortali, insomma roba per pacifisti in maglietta. Che sciocco Renato a voler combattere un potere come quello dei fratelli Caronte che, sorpresi, ammisero candidamente che nessun altro amministratore li aveva mai contestati, ma va?! La loro “minaccetta” poi, si sa, è più dimostrativa che altro , forzare il senso di colpa di Renato e dei suoi accoliti, far credere che una società che dal traghettamento introita centinaia di milioni di euro debba licenziare 150 persone per una tabella oraria fa davvero ridere. Dopo i Franza gli abusivi della frutta, si proprio loro, che preso atto dei sequestri compiuti da amministrazione e carabinieri, bloccano strade e minacciano passanti, amministratori ed il destino bastardo infame che li ha fatti nascere abusivi, perché ovviamente chi nasce abusivo non può morire regolare, “è la natura e non possiamo farci niente” (cit. Johnny Stecchino). Strada bloccata per ore ed ore al grido “Accorinti cesso e carabineri”, minacce e ricatti, a cui non possono non seguire gli immancabili tavoli tecnici, tanto cari all’amministrazione, che portano ad una conclusione clamorosa: “Volete lavorare? Mettetevi in regola!”…follia Accorintiana bella e buona! Infine lui, il “direttore”, patron Lo Monaco, il deus ex machina dell’Acr Messina, che odia Vasco Rossi e Jovanotti e che per questo non ci gioca più. No, no, non odia nessuno, ma il campo si rovina se canta Vasco, quindi se ne va! Vabbè se il problema è Vasco chiamiamo la Pausini o Nino D’Angelo, basta che resta il “direttore”, sennò il pallone muore e la curva si incazza! Che poi già pare nervosetta, presente a Palazzo Zanca con cori ed urla. Il “pressing” alla messinese, Renato, seriamente, ma chi te lo ha fatto fare?

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settegiorni a cura di Cristina D’Arrigo

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Luglio 2014

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“L’isola dei libri” nell´isola pedonale Illustrata la rassegna sperimentale “L’isola dei libri”, patrocinata degli assessorati comunali alla cultura, al commercio ed alla viabilità, e promossa dall’Associazione “Millevetrine” e dal Consiglio della IV circoscrizione, con la collaborazione dell’Associazione culturale “Antonello da Messina”.

Unioni civili, presentata una proposta La consigliera Daniela Faranda, ha presentato una proposta nella quale richiede al Sindaco di emanare un´ordinanza affinché l’Ufficio anagrafe rilasci ai componenti delle famiglie anagrafiche che ne facciano richiesta, l’“Attestazione di famiglia anagrafica basata su vincoli affettivi”.

Gestione dei Rifiuti I gruppi consiliari Felice per Messina, Partito democratico e Progressisti riformisti hanno indetto una conferenza stampa congiunta per parlare dei costi della società MessinAmbiente, di cui spiega Santalco, dopo un anno non sono stati ancora approvati i bilanci.

ACR Messina ed il Sindaco Incontro tra il Sindaco, Renato Accorinti, l’Assessore alle Manutenzioni, Sergio De Cola e la società che gestisce l’Acr Messina. La società che gestisce la squadra di calcio, salvo nuovi sviluppi, chiude i battenti per la mancata revoca di una delibera che concedeva lo stadio nel periodo estivo per due concerti.

Memorial Domenico Costa La terza edizione del “Memorial Domenico Costa” di calcio, la manifestazione, organizzata dal Comando Provinciale Vigili del Fuoco di Messina in collaborazione con l’AICS Messina, è stata vinta dai VVF Sicilia.

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Nuovi sbarchi a Lampedusa

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Celebrazione della Vara

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I militari dell’Esercito, impiegati a Lampedusa nell’ambito dell’operazione “Strade Sicure”, hanno accolto 354 immigrati (tra cui 118 donne e 27 bambini) giunti al molo Favarolo, a bordo di un’imbarcazione scortata dalla Guardia Costiera.

L’evento prenderà il titolo: “Mata e Grifone, Messina crocevia della cultura, integrazione culturale” e interesserà tutte le manifestazioni dell´agosto Messinese, come ha spiegato l´assessore Perna in conferenza stampa.



Circoscrizioni a cura di Alessia Vanaria

V CIRCOSCRIZIONE

Intervento urgentissimo a Paradiso

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opo le numerose segnalazioni dei mesi scorsi, nonostante il comune di Messina abbia avviato la campagna di potatura e rimozione delle palme e degli alberi morti o pericolanti, ancora oggi a Paradiso nulla è stato fatto. Pertanto i democratici riformisti della V circoscrizione: Franco Laimo vicepresidente ed Orazio Polimeni responsabile del circolo, chiedono nuovamente, senza alcuna tolleranza di tempo, un intervento celere di messa in sicurezza nella zona del villaggio Paradiso in quanto una palma, sita proprio alle spalle dell´edicola nella piazzetta, è a rischio schianto. Nel periodo estivo giocano numerosi bambini e un albero, sempre nella stessa area, è in pericolo di caduta proprio vicino le attività commerciali della zona, che è frequentemente affollata anche da automezzi. Ci sono anche delle palme e degli alberi pericolanti in via Perù e in via Messico.

VI CIRCOSCRIZIONE

Un fiume di acque nere a Marmora

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l consigliere della VI circoscrizione Mario Biancuzzo segnala che, sebbene sia stato richiesto all´amministrazione di intervenire già in data 30 giugno 2014, ancora oggi a Marmora continua a registrarsi fuoriuscita di liquami fognari. Due residenti hanno riferito al consigliere Biancuzzo che adesso i liquidi fognari sono aumentati notevolmente e copiosi inquinano il mare. Un vero fiume di liquami scorre e sfocia in mare ed i bagnanti sono costretti a saltare per bypassarlo. Appare strano che la suddetta anomalia non sia stata attenzionata dall’AMAM, che di solito interviene sempre tempestivamente. Nell´area in questione insistono, infatti, come sottolinea Biancuzzo, gravissimi problemi igienico sanitari, dal momento che numerosi bagnanti ignari fanno il bagno in un mare che è tutto fuorché pulito. Insistono anche gravi pericoli per la salute pubblica, con rischio di diffusione di terribili malattie. Premesso ciò il consigliere Biancuzzo chiede al Direttore Generale dell´AMAM di intervenire subito per eliminare la fuoriuscita di liquami fognari ed evitare anche delle precise responsabilità che si potrebbero determinare causa mancati interventi.

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IV CIRCOSCRIZIONE

Approvato un Ordine del giorno sull’attraversamento Tir

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l Consiglio della IV Circoscrizione, a maggioranza assoluta, nella scorsa settimana ha approvato un ordine del giorno sul tema dell’attraversamento della città del gommato pesante in cui, ritenendo prioritario tutelare la sicurezza dei suoi cittadini, considerato che decine di TIR ogni giorno continuano a transitare sulle principali arterie cittadine, e, contestualmente, la forza lavoro impiegata nei servizi di trasporto marittimi privati, si esorta la società Cartour a venire incontro alle esigenze della città e della collettività, formulando una ulteriore proposta di orario delle sue navi, conciliabile con la viabilità cittadina e fuori dagli orari di punta. Visto il particolare momento storico-economico di crisi che attraversiamo l´imprenditoria messinese deve fare uno sforzo e mostrare una capacità di appartenenza alle esigenze della cittadinanza, una capacità di equilibrio tra le proprie esigenze produttive e le esigenze qualitative della vita quotidiana della città, attraverso l´innovazione dei processi e delle

relazioni tra le parti. Si è inoltre impegnata l’Amministrazione con assoluta urgenza a riassegnare la prerogativa del rilascio dei pass per i Tir da dirottare alla rada di San Francesco nella disponibilità del Comando dei VV.UU., anche alla luce dei nuovi dati che indicano un crescente aumento del numero delle deroghe autorizzate nell’ultimo anno che arrivano ad una media di oltre cento al giorno alla rada di San Francesco, quando molto spesso la rotatoria di Tremestieri consentirebbe tranquillamente l’attesa dei mezzi. Si è infine impegnata l’amministrazione a porre in essere nell’immediato tutti gli atti e le azioni volte a tutelare gli interessi economici della città nella riscossione, con personale e mezzi propri, dell’ecopass, di cui non si ha fino ad ora mai avuto né contezza e né certezza. Qualsiasi atto che andrà contro le aspettative di miglioramento della qualità della vita così come della ricchezza sociale ed economica della città, non sarà perdonato dalle prossime generazioni.

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III CIRCOSCRIZIONE

Fondo Fucile: un girone infernale

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’area di Fondo Fucile, ricadente nella III circoscrizione è da tempo attanagliata da gravissimi problemi, e pertanto il consiglio della suddetta circoscrizione ha chiesto che vengano eseguiti urgentemente diversi interventi: pulizia delle zone in cui sono presenti cassonetti; scarificazione e bitumazione delle strade; bonifica dei marciapiedi; scerbatura. Non è più tempo di indugiare ma è necessario intervenire, al fine di rendere decorosa la vita dei cittadini che risiedono a Fondo Fucile, in particolare in alcune strade, come la via 38 A; 38 P; 38 B. Si comprende facilmente come le strade citate, così come tutte le altre presenti nel territorio in questione, non dispongano di un nome vero e proprio. Ecco che emerge un altro problema che interessa da anni l’area di Fondo Fucile e che ancora oggi non è stato degnamente risolto. Le strade 38 A; 38 P; 38 B presentano tutte delle problematiche specifiche, che è bene analizzare nel dettaglio. La prima di questa è caratterizzata da un asfalto notevolmente deteriorato, problema che si riscontra purtroppo, in altre strade della città e in particolar modo della III circoscrizione. Negli anni passati si è provveduto a ricoprire le buche createsi con della pece a caldo, ma con le prime piogge questa è andata via e si è tornati al punto di partenza. Al di là del fattore estetico, è chiaro che un asfalto che si trova in uno stato pietoso come quello che ci viene documentato anche dalle foto, costituisce un serio problema per la circolazione di autoveicoli e motocicli, a maggior ragione se si considera che nei pressi della strada in questione si trova l’Istituto Minutoli. Alla luce di ciò, i consiglieri della III circoscrizione Giuseppe Basile, Nunzio Signorino Raimondo Burrascano hanno richiesto per la via 38 A un intervento completo di scarificazione e conseguente asfaltatura.

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“Per me si va nella città dolente [...] tra la perduta gente” Se nell’arteria 38 A l’asfalto si presenta deteriorato, nella 38 P è assolutamente inesistente. Qui con le piogge le numerose buche presenti si riempiono d’acqua, ed essa insieme alla terra presente crea uno strato melmoso, assolutamente pericoloso per veicoli e pedoni. I consiglieri hanno richiesto, dunque, anche per la 38 P un lavoro di scarificazione e asfaltatura completa. Il quadro delle problematiche di Fondo Fucile, purtroppo, non è ancora completo. La via 38 B, nei pressi della scuola Albino Luciani, presenta marciapiedi e ringhiere in condizioni pessime. Per quanto concerne i primi le mattonelle in alcuni tratti sono del tutto assenti, e ciò potrebbe divenire causa di gravi infortuni per adulti e bambini. Nello stesso marciapiede, inoltre, come si evince anche dalla foto, la ringhiera collocata sul bordo di uno strapiombo risulta essere pericolante e contornata da fogliame vario. Appare evidente che una scerbatura non venga effettuata nell’area in questione da diversi mesi. Un ultimo problema, non di minore importanza, legato a questa arteria è quello del continuo sommarsi di immondizia che si accumula attorno ai cassonetti che non vengono svuotati con regolarità. Tutto ciò si verifica nei pressi di una scuola pubblica. A completare il disastroso quadro è la scarsa illuminazione che caratterizza tutte le strade sopra citate. Numerose, dunque, le problematiche che attanagliano una sola area, quella di Fondo Fucile. Un territorio che non ha mai ricevuto l’attenzione necessaria, e dove ad oggi non risulta effettuato dall’amministrazione alcun intervento di quelli richiesti dalla III circoscrizione. Speriamo che qualcosa possa cambiare, e che un nuovo corso possa iniziare anche per un’area come Fondo Fucile, che non appartiene al cosiddetto “salotto buono” della città.

Nota al margine

Uomini e topi Fondo Fucile: una corte dei miracoli incestata nella Messina fuori le mura affollata da uomini e topi che si tengono compagnia in un labirinto infernale di vicoli e casupole che conservano il colore della vergogna civile e per tetto un grigio cielo di eternit. Mentre nell’enclave di Fondo Fucile si è cementato un silenzio assordante, Messina città paziente, tra un raglio e un muggito, resta quieta come mandria nel recinto dopo il tramonto. C.A.

A.V. WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

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città a cura di Marilena Faranda

Vara

Nella tradizione, ma con un cambiamento dal basso

MessinAmbiente Confronto fra i sindacati e la dirigenza: emerge la mancanza di fondi

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nche quest´anno, iniziano, seppur tardivi, i preparativi per la storica celebrazione della Vara. Tardivi, come ha spiegato l´Assessore Perna in conferenza stampa, perché, se pure in bilancio era stato previsto di stornare dei fondi, la Corte dei Conti e la discussione sui bilanci ha bloccato tutto. Dal Comune arriveranno 43 Mila euro, per gli altri fondi si confida negli sponsor privati, il primo degli sponsor è stato il Caffè Barbera. Inoltre, si attendono quelli regionali, promessi da Crocetta. Alla processione della Vara è legata la storia dei due mitici fondatori della città, i giganti Mata e Grifone. L’evento prenderà il titolo: “Mata e Grifone, Messina crocevia della cultura, integrazione culturale”. Continua Perna: il Comune non ha fondi, per cui si farà una lotteria per l´estate messinese. La lotteria si protrarrà fino al 30 agosto. In palio ci saranno circa 100 premi. Il biglietto costerà 2,50€, e si potrà acquistare nelle sedi di quartiere e nei pubblici esercizi.

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essinambiente ha convocato le organizzazioni sindacali per condividere l'avanzamento di un Piano di breve, medio e lungo periodo a cui l'azienda sta lavorando, finalizzato a dare prospettive positive al servizio e miglioramenti alle condizioni lavorative dei dipendenti, anche in seguito alla triste vicenda conclusasi con la morte di Nino Tomasello, operatore della società. Tale incontro, interdetto alla stampa, è stato un confronto a 360°, durato circa quattro ore ed è voluto essere un modo per rendere pubblico il percorso di elaborazione aziendale e di condivisione sindacale ,in modo da informare con costanza e puntualità tutte le parti interessate:Comune, operatori e cittadinanza, per rafforzare il presidio di sicurezza. Sono state evidenziate tutte

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le criticità del servizio per i lavoratori e i disagi per l'utenza. Il tema centrale, infatti, è stato la sicurezza sul lavoro, che però si scontra con la sostanziale mancanza di risorse finanziarie della società. L’amara considerazione di Ciacci è che con le attuali risorse si può gestire la raccolta e poco altro…l’effettivo rilancio dell’Azienda è ben lontano. Peraltro le somme messe a disposizione dal Comune sono inferiori a quelle richieste da Messinambiente, essendo fondamentale pervenire ad un piano di sostituzione dei mezzi, del vestiario e dei dispositivi di sicurezza personali per la tutela dei lavoratori. Questo sarà l’oggetto di un prossimo incontro fra il Sindaco, le organizzazioni sindacali e la società.


Area Pedonale Cairoli

ACR Messina

Ancora un braccio di ferro

L’esperimento continua

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iguardo l'Area pedonale Cairoli, l'Assessore Cacciola, dichiara che “la sua istituzione di tipo commerciale nel centro cittadino è legata alla sperimentazione dell’area medesima, attivata mediante delibera di giunta per sei mesi. Il dirigente ,Ing. Pizzino, ha trasmesso il 30 giugno la proposta di delibera, che, attraverso un iter burocratico che non sempre ha tempi brevi, giungerà alla Presidenza del Consiglio Comunale, per inserirla con urgenza in una delle prossime sedute di Consiglio per dare immediata continuità in via definitiva all’attuale area pedonale o di chiudere defi-

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nitivamente la sperimentazione entro il periodo previsto. Considerato però, continua Cacciola, che il dibattito che si aprirà sull’argomento potrebbe non far rispettare la data del 15 luglio, la Giunta provvederà ad un prolungamento, di cui ha già avvisato la Presidenza del Consiglio Comunale, del periodo di sperimentazione dell'Area pedonale.

Balneazione

Trasparenza e corruzione

Il gruppo consiliare del PD, diventa censore

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Gruppi Consiliari del PD hanno trattato le problematiche sulla trasparenza e sulla prevenzione della corruzione ex l. 180/2012. La Presidente Barrile esordisce: Vogliamo portare avanti quei principi di legalità e trasparenza, sottolineando l´assenza dell´Amministrazione. Noi chiediamo, afferma Cucinotta che tutti i cittadini siano a conoscenza di tutto e che si attui la normativa sull´anticorruzione e prevenzione nell´assegnazione di appalti

opo l’incontro tra , il Sindaco e l’Assessore De Cola e la società che gestisce l’Acr Messina, il Lo Monaco - pensiero affidato a 40 minuti di video messaggio. Ecco alcune sue richieste: specifiche garanzie dall’Amministrazione sulla gestione dello stadio, modifica delle date dei concerti di Vasco Rossi e Jovanotti; l’area della foresteria dello stadio non venga concessa per gli eventi. Ringrazia Conti Nibali per la riconsegna del “Celeste”. La palla passa al Sindaco e si attende un bel goal per Messina.

pubblici. Incalza la Russo: A Messina non vi è una normativa anti corruzione o una rotazione dei dirigenti. Cantali: So che vi è un ammanco di 16 milioni di euro per il completamento degli svincoli diGiostra. La Contestabile: il Segretario Generale nella sua doppia funzione è alla stesso tempo controllore e controllato.

Revocato il divieto nell'area a sud dell'Ospedale Regina Margherita

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l provvedimento è stato adottato a seguito dei risultati delle analisi effettuate dal laboratorio di Sanità pubblica dell'ASP di Messina e trasmesse al dipartimento Sanità ed ambiente del Comune.

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Provincia a cura di Marilena Faranda

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foto Peppe Saya

Riscossione dei tributi TEFA e TOSAP

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l Commissario Straordinario della Provincia Regionale di Messina, dott. Filippo Romano, con atto di indirizzo, politico - amministrativo, in relazione agli accertamenti dei tributi TEFA e TOSAP, ha impartito ai dirigenti competenti i seguenti indirizzi: 1. riscontrare la fondatezza giuridica dei crediti accertati, effettuando una immediata ricognizione di tutta la relativa documentazione, apportando ove necessario le eventuali modifiche contabili previste e riferendo per iscritto in merito entro e non oltre il 30.7.2014; 2. verificare, conseguentemente, la correttezza dei dati accertati, al fine di pervenire a dati univoci, certi e incontrovertibili; 3. approfondire, con necessaria sollecitudine lo stato dell'eventuale contenzioso in corso; 4. monitorare che l'accertamento e la riscossione trovino riscontro nella gestione corrente adottando ove necessario le opportune iniziative legali per la riscossione coattiva dei crediti vantati; 5. al fine di evitare danno erariale all'Ente per omesso introito di contravvenzioni stradali, omesso accertamento nei confronti dei contribuenti, omessa riscossione di tributi, adottare entro i termini prescrizionali tutte le iniziative giuridiche previste.

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Sicilia a cura di Dario Buonfiglio

Fondi Ue

frodi per 36 milioni di euro

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ella gestione dei contributi europei destinati alla formazione professionale in Sicilia sarebbero emerse frodi per 36 milioni di euro, "per la maggior parte dei quali non ancora recuperati". Questo è quanto sostiene la Corte dei Conti che ha inviato una relazione alla sezione affari comunitari. Esaminati in particolar modo, come riporta il Giornale di Sicilia, i finanziamenti europei del programma Fse (Fondo sociale europeo) erogati alla Sicilia a partire dal 1994 nella prima e seconda edizione di Agenda 2000. Secondo la relazione della sezione di controllo presieduta da Maurizio Meloni e redatta da Laura D'Ambrosio "la Sicilia con quasi 33 milioni da recuperare guida la classifica delle Regioni per frodi e irregolarità, verificatesi per la quasi totalità nel programma Fse. C'è poi l'analisi sui risultati ottenuti dai corsi. "Uno dei maggiori problemi - scrive la Corte - è la difficoltà di valutazione dell'impatto ottenuto". La Corte dei Conti punta poi il dito contro l'assessorato regionale alla Formazione

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Le "irregolarità" sarebbero da ricercare nella fatture false o gonfiate, nei corsi fantasma di formazione professionale e nei controlli scadenti.

Per i magistrati contabili: "in molti casi si segnalano attività non eseguite affatto con iscritti a più corsi che risultavano presenti a lezioni contemporaneamente".

che "pur controllando il 100% della spesa, il dipartimento individua irregolarità in maniera irrilevante rispetto all'erogazione dei contributi". Non solo non conosciamo l'efficacia della spesa, ma ogni euro di fondi ricevuti ce ne costa due in tasse: uno da versare all'Europa come membri dell'Unione e un altro come cofinanziamento, obbligatorio per utilizzare quei fondi. Lo studio passa poi ad esaminare la spesa per i progetti di formazione, che rappresentano la quasi totalità dei progetti dell'Fse (504 mila su 668 mila). Nel periodo 2007-2012 (dati Open-Coesione) ben 7,4 miliardi su 13,5 sono stati impiegati qui. La valutazione di questi corsi è "un'industria che non conosce crisi" e tiene in vita "decine di centri di ricerca" che hanno prodotto tra 2007 e 2011 ben 280 documenti di valutazione, per la stragrande maggioranza 'inutili, un sottobosco nel sottoboscò. Poichè nessuno è davvero in grado di raccontare l'efficacia dei corsi. Le variabili di solito citate sono la percentuale di soldi spesi e il tasso di occupazione. Se l'Italia tra 2007 e 2013 ha offerto corsi a 21 mila persone, la Francia aveva 254 mila iscritti e la Germania 208 mila (dati del network di esperti sulla spesa dell'Fse per l'inclusione sociale). Ebbene, tra quelli che hanno completato le attività, solo il 14% risultava poi occupato in Italia, contro l'85% della Francia e il 35% della Germania. Ma, aggiunge lo studio, "è possibile che i partecipanti italiani abbiano ricevuto servizi non finalizzati a trovare un posto di lavoro". Ma allora a che cosa servono questi corsi? La Commissione europea, lo scorso marzo, sosteneva che grazie ai fondi Ue in Italia sono stati creati tra 2007 e 2013 più di 47 mila posti, 3.700 nuove imprese, banda larga estesa a più di 940 mila persone, sostegno per 26 mila pmi, 1.500 chilometri di ferrovie e progetti di depurazione delle acque. La Corte dei Conti però, in febbraio, diceva che dal 2003 ad oggi gli eurofurti (frodi, imprenditori fasulli, finti progetti, costi gonfiati, incarichi irregolari) hanno raggiunto la cifra record di un miliardo e 200 milioni. Solo nel 2012 ne sono stati scovati 344 milioni. Nel 2013 poi la Guardia di Finanza ne ha recuperati altri 228 di milioni. Arrivati come fondi strutturali, poi finiti nelle tasche del malaffare. E certo non usati per creare posti o crescita. WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

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“Simit: Costituzione di un sistema integrato di protezione civile Italo-Maltese”

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arà avviata nel mese di settembre la fase operativa del Progetto “Simit: Costituzione di un sistema integrato di protezione civile ItaloMaltese” – Progetto Ordinario Italia-Malta 2007-2013 con particolare riferimento alla gestione del rischio geologico e alla realizzazione di un piano di Protezione Civile nelle isole di Lampedusa e Gozo. E’ quanto emerso nel corso della due giorni del workshop scientifico del progetto ospitato dal Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche ed Ambientali dell’Università degli Studi di Catania nei locali dell’Orto Botanico e del Conservatorio delle Vergini al Borgo. “Grazie a Simit – ha spiegato Agata Di Stefano, responsabile scientifico del progetto per l’Università di Catania alla presenza del direttore del Dipartimento di Scienze biologiche, geologiche ed ambientali, Pietro Pavone – verrà costituto un sistema integrato di protezione civile tra soggetti siciliani e maltesi per le attività di previsione, prevenzione e mitigazione dei rischi di natura geologica in un’area ad alto rischio come quella del Canale di Sicilia”. Lead Partner del progetto è il Dipartimento della Protezione Civile della Regione Siciliana, con a capo l’ing. Calogero Foti, mentre il responsabile unico del procedimento è l’ing. Maurizio Costa. Gli altri partner, oltre all’Università di Catania, sono il Dipartimento della Protezione Civile di Malta e le Università di Palermo e di Malta rispettivamente rappresentate da PeterPaul Coleiro, da Liborio Cavaleri e da Pauline Galea. “La fase scientifica e di studio dei territori interessati dal progetto si è ormai conclusa così come anche le attività di formazione del personale – hanno spiegato all’unisono Calogero Foti e Maurizio Costa della Protezione civile -. Adesso, nel mese di settembre, sarà avviata la fase operativa finalizzata alla pianificazione e alla gestione delle emergenze attraverso la realizzazione di una rete istituzionale tra i soggetti coinvolti ed un portale che consenta lo scambio immediato delle informazioni necessarie, una sorta di sala operativa virtuale integrata SiciliaMalta, con attività di monitoraggio continuo. Sono previste anche numerose esercitazioni transfrontaliere per testare le procedure di gestione operativa delle criticità con verifiche dei piani

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attraverso esercitazioni congiunte”. “Il progetto – hanno aggiunto i due rappresentanti della Protezione civile – prevede l’attuazione di un piano di intervento congiunto che coinvolga le strutture localizzate in tutte le zone NUTS 3 transfrontaliere confinanti e adiacenti, un’attività di aggiornamento tecnico e amministrativo–gestionale di supporto, nonostante la carenza di personale e di risorse economiche, ed un piano di informazione e diffusione di una cultura di protezione civile con adeguate norme comportamentali tra gli abitanti”. Nel corso della due giorni di lavori a Catania sono stati presentati ed illustrati numerosi contributi scientifici riguardanti i caratteri geologici di settori a terra ed off-shore dell’Isola di Lampedusa ed i risultati preliminari sullo studio di grandi massi probabilmente collegati ad eventi di tsunami nelle aree costiere settentrionali di Malta e gli esiti del monitoraggio di una costa in erosione dell’agrigentino. Ed, inoltre, gli studi geofisici sulle valutazioni degli scenari di rischio a Malta, Lampedusa e Ortigia, la presentazione del network sismico del Mediterraneo centrale e di una revisione del catalogo dei terremoti. Per il settore ingegneristico sono stati presentati gli studi sulla valutazione e classificazione della vulnerabilità degli edifici a Malta, Gozo e Lampedusa e la proposta di realizzazione di un “Gis Thematic Risk Map” su cui fondare un piano di protezione civile. WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

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Economia

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ono oltre sessanta gli aspiranti imprenditori che, negli ultimi tre mesi, si sono rivolti allo sportello “Startup”, attivato dalla Camera di commercio, tramite la sua Azienda speciale servizi alle imprese e d’intesa con la Banca di credito cooperativo Antonello da Messina, per fornire tutte le informazioni necessarie e l’opportuna assistenza a coloro i quali siano intenzionati ad avviare una nuova attività. Quaranta sono gli uomini e venti le donne, nella maggior parte dei casi di età compresa tra i 25 e i 39 anni. Non mancano, comunque, gli over quaranta (circa il 24%) e i minori di 25 anni (circa il 18%). “Le oltre sessanta adesioni, in particolare di giovani e donne, al progetto di rilancio dell’imprenditoria - afferma l’amministratore unico dell’Azienda speciale servizi alle imprese della Camera di commercio, Saro La Rosa - sono un risultato incoraggiante. La speranza è che le idee dei potenziali manager, con l’assistenza dell’Azienda speciale servizi alle imprese, possano a breve trasformarsi in opportunità imprenditoriali”. Tra i settori più gettonati, ristorazione e gastronomia; servizi alle persone e alle imprese; agricoltura. E, al fine di proseguire la strada intrapresa e fornire sempre maggiori informazioni all’utenza, la Camera di commercio, tramite la sua Azienda speciale servizi alle imprese e d’intesa con la Banca di credito cooperativo Antonello da Messina, la prossima settimana, al Palazzo camerale, organizza il “BootCampME”. Si tratta di un “Campo di addestramento per aspiranti startupper”: un percorso formativo che ha l’obiettivo di favorire l’autoimpiego e la creazione di nuove imprese, fornendo ai partecipanti strumenti pratici per proget-

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Da venerdì 11 luglio

“BootCa

7 incontri per trasformare ide


ampMe”

ee in opportunità di business

tare e avviare un’iniziativa di successo. Chi si rivolge allo Sportello Startup, aldilà delle semplici informazioni, può ricevere un concreto servizio di accompagnamento nella realizzazione della propria idea di business. Ad oggi e sino al 31 luglio, per imprese avviate dal 1. gennaio al 15 luglio 2014, è attivo un bando per la concessione di contributi per il sostegno e la creazione di nuove imprese nella provincia di Messina. Si parte venerdì 11 luglio con il primo incontro su “Avviare un’impresa: percorso logico e percorso pratico”, in programma dalle 10.30 alle 13.30 nella saletta Blu della Camera di commercio, al 1. piano. Prossimi appuntamenti: lunedì 14 luglio, dalle 15 alle 18, su “Lavoro autonomo, società o startup innovativa”; mercoledì 16 luglio, dalle 15 alle 18, su “Il mondo delle cooperative sociali”; venerdì 18 luglio, dalle 10.30 alle 13.30, su “Il Business Plan: forma e contenuto”; lunedì 21 luglio, dalle 15 alle 18, su “Il Business Plan: pianificazione economico-finanziaria”; mercoledì 23 luglio, dalle 15 alle 18, su “Il mondo bancario a supporto delle imprese”; e, infine, venerdì 25 luglio, dalle 10.30 alle 13.30, con l’incontro “Web marketing per la promozione d’impresa”. Il “BootCampMe” è gratuito e si rivolge ad aspiranti imprenditori, neo-imprenditori e responsabili di piccole-micro imprese che vogliano potenziare le competenze manageriali. Gli universitari dell’Ateneo peloritano che parteciperanno al “BootCampMe” potranno redigere la propria proposta imprenditoriale per concorrere alla “Start Cup 2014” dell’Università di Messina, competizione aperta alle idee d’impresa caratterizzate da un contenuto innovativo. WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

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SCIENZA & CULTURA A cura di Ignazio Rao

Eventi da non dimenticare: 3 agosto 1888

La violenta eruzione di Vulcano

Bomba pomiceo-vetrosa eruttata da Vulcano Immagini tratte da: “Natura ed Arte” Fascicolo 11° del 1° Maggio 1892. Casa Editrice Dott. Francesco Vallardi Roma - Milano

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'Isola di Vulcano, la più meridionale del meraviglioso Arcipelago Eoliano, apparentemente molto tranquilla ma le cui manifestazioni di vulcanismo secondario come le fumarole, evidenziano come questo antico vulcano respiri ancora, il 3 agosto del 1888 fu teatro di una violenta eruzione. Il catastrofico evento, preceduto da violenti boati e lievi scosse sismiche avvertite in tutte le Eolie, durò per circa venti mesi. Inizialmente dal cratere si levò una colonna di fumo scuro e denso che raggiunse un'altezza di qualche chilometro e che rapidamente proiettò in aria una cenere bianca finissima , lapilli e soprattutto bombe vulcaniche di varie dimensioni che ricaddero al suolo e nel mare circostante distruggendo numerose case , le barche dei pescatori e procurando l'incendio dei magazzini dove veniva tenuto lo zolfo. Queste violentissime eruzioni Cratere dell'isola di Vulcano si ripeterono nei giorni successivi e Immagini tratte da: “Natura ed Arte” Fascicolo 11° del 1° Maggio 1892. dopo un brevissimo periodo di quiete Casa Editrice Dott. Francesco Vallardi in cui tutto sembrava essere finito, Roma - Milano improvvisamente il 18 agosto l'attività esplosiva riprese con vigore e continuò, in modo incostante e con violenza ed intensità variabile, per circa un anno e mezzo con brevi intervalli di riposo. Dal cratere non vi fu mai emissione di lava ma solo di ceneri, lapilli e soprattutto di bombe vulcaniche, alcune delle quali di enormi dimensioni, dalla caratteristica forma rotondeggiante e di natura “pomiceo - vetrosa” che, impattando violentemente al suolo, spesso andavano in frantumi generando un enorme fragore. Molte di questi massi roventi giacciono ancora sulle pendici del cratere dove tuttora sono ben visibili e rappresentano una delle attrazioni turistiche dell'isola. In qualche caso le ceneri ed i lapilli, spinti dal vento, raggiunsero le isole di Lipari e Salina. Queste eruzioni, da un lato procurarono ingenti danni ma dall'altro offrirono agli abitanti e soprattutto ai naviganti un imponente spettacolo soprattutto durante le ore notturne. Questi eventi ci rendono consapevoli dell'impotenza dell'uomo nel fronteggiare questi catastrofici eventi e di quanto sia importante il rispetto per la Natura anche se in qualche caso è capace di scatenare tutta la sua forza distruttiva.

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Cultura

CINEMA IN ORTO - II edizione

“Messina e il cinema”

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uovi appuntamenti estivi per passare una serata nell’Orto Botanico di Messina, coniugando la passione per il cinema con la passione per le piante. Anche quest’anno il Cineforum Don Orione e l’Orto Botanico “Pietro Castelli”, in collaborazione con l’Associazione Antonello da Messina, organizzano una rassegna su “Messina e il cinema”: 4 serate di proiezioni nella Cavea dell’Orto, all'Orto botanico di Messina, alle ore 21.00. La breve rassegna è strettamente legata al nostro territorio: film girati nella nostra città o diretti e interpretati da chi a Messina è nato e ha vissuto. Per le quattro serate l’Orto Botanico sarà aperto dalle 20.00 alle 23.00 con ingresso gratuito. Lunedì 7 luglio il giornalista e storico Sergio Di Giacomo presenta un omaggio all’attore messinese Massimo Mollica con il film “L’arbitro” (1974) e giovedì 10 luglio il critico cinematografico Marco Olivieri presenta il film “Nessuno” (1992), girato a Messina e diretto dal messinese Francesco Calogero, con la produzione di “Nutrimenti Terrestri”. Interverranno il regista e i produttori Maurizio Puglisi e Gigi Spedale. Lunedì 14 luglio, lo storico del cinema Nino Genovese, presidente del Cineforum Don Orione di Messina, presenta “Due amici” (2002), Premio Luigi De Laurentiis per la migliore opera prima alla 59ª Mostra del Cinema di Venezia, diretto e interpretato dagli artisti messinesi Spiro Scimone e Francesco Sframeli. Il programma si conclude giovedì 17 luglio con il film “Mare matto” (1963) di Renato Castellani, girato in parte a Messina, con la presentazione di Nino Genovese.

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Spettacoli Scena del film su Colapesce

Lo Stretto di Messina protagonista di MareFestival Salina

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Il Sud è niente", distribuito da LuceCinecittà, è una storia di riscatto sociale girata tra Reggio Calabria e Torrefaro: acclamato da critica e pubblico al Toronto International Film, ha girato il mondo, da Tokyo a New York, da Roma a Berlino, e di recente a Nastri d’Argento, Globi d'Oro e IschiaFilmFest. Al regista Fabio Mollo che ha firmato il suo primo lungometraggio e all'attrice esordiente Miriam Karlkvist, già vincitrice dello Shooting Star 2014 alla Berlinale (rappresentante italiana tra le promesse del cinema internazionale), andrà il Premio MareFestival Salina. Mollo racconta la rottura di un silenzio, attraverso la storia di un legame

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che va oltre il tempo e la realtà stessa. Lo Stretto rappresenta il rapporto che c’è tra padre e figlia: due terre che si avvicinano, si scrutano, senza mai toccarsi e nel mezzo vi è un doloroso silenzio. Il film racconta il Sud quando il Sud diventa niente e poi di colpo trova il coraggio di ribellarsi a questo destino. Racconta la forza di una giovane donna di nome Grazia pronta a ribellarsi e parla di una nuova generazione capace di lottare per riprendere possesso del proprio futuro e riportare speranza dove prima non c’era "niente". “Quel che resta” di Laszlo Barbo con Luca Lionello, Franco Nero, Giancarlo Giannini, Federica Bianco, Rosa Pianeta, Luigi


Miseferi, è liberamente tratto dai romanzi “Ricordi d’un dissepolto” di Michele Calàuti e “Le Baracche” di Fortunato Seminara e ricostruisce gli attimi agghiaccianti dell’immane Terremoto e Maremoto del 28 dicembre 1908: in 30 secondi due città furono rase al suolo. Il progetto, promosso dalla Fondazione Calabria Film Commission e realizzato in collaborazione con Produzione Straordinaria, intreccia intense storie di vita di sopravvissuti costretti a vivere nelle baraccopoli, e racconta con coraggio un dramma eluso dalla memoria collettiva e in grado di cancellare la memoria storica di questi territori. Fra i protagonisti, l'attore Giacomo Battaglia, di recente impegnato ne "La moglie del sarto", riceverà il Premio MareFestival; sul palco di Salina il musicista Sandro Scialpi, autore della colonna sonora e Francesca Grenci, che ha curato il cast. “Rashid”, prodotto da Gianmarco Vetrano, descrive gli ultimi momenti di un giovane immigrato mahgrebino che vive e lavora come lavapiatti in un ristorante messinese: è una storia somigliante a un fatto di cronaca del 2013, ma viene rievocata attraverso il susseguirsi di situazioni paradossali, amare e tragicomiche. I media riferirono che un giovane di nome Jouners El Kadiri, colpito da un malore, annegò dopo essersi tuffato nelle acque dello Stretto; il cadavere del ragazzo marocchino, trasportato a riva da un amico, rimase sulla spiaggia per diverse ore tra l’indifferenza di molti bagnanti che continuarono a prendere il sole e giocare in spiaggia. Il regista e sceneggiatore Giampiero Cicciò e l'attore protagonista Luigi Cirillo riceveranno il Premio MareFestival Salina 2014; interprete anche Federica De Cola, già vincitrice del riconoscimento nel 2013. Tra gli ospiti più apprezzati e attesi a Salina, l'attore Gabriele Greco che sarà premiato per l'amichevole partecipazione in "Rashid" e la brillante carriera in serie tv di successo come "Vivere", "Centovetrine" e "Capri". La leggenda di Colapesce rivive in chiave moderna nel corto di Antonello Irrera dal titolo "Feedback Colapesce flusso luminoso": storia interpretata dall'attrice esordiente Maria Grazia Maugeri e dal campione olimpico di pallanuoto Massimo Giacoppo nel ruolo dell'arcaico uomo pesce che sorregge le sorti della Sicilia e dello Stretto e, riemergendo dal passato, caratterizza con la sua presenza di eroe positivo, la ricostruzione morale di cui ha bisogno la nostra società. Infine un grande omaggio alla nota canzone di Domenico Modugno dedicata al pescespada è l'opera di Antonello Piccione autore di un video musicale animato capace di evidenziare il profondo amore del maschio che rimane attaccato fino alla fine alla femmina durante la cattura da parte dei pescatori, quasi come fosse un sentimento umano.

Fabio Mollo regista film Il Sud è niente

Giacomo Battaglia attore film Quel che resta

Giampiero Cicciò regista Rashid

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foto Andonio De Felice foto Andonio De Felice

Casting fashion hair style

THE LOOK OF THE YEAR

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a moda sarebbe scevra di fascino, se non fosse ornata di una componente fondamentale quale l’acconciatura: ne sono ben consapevoli sia Pietro Maggio, licenziatario provinciale del concorso internazionale “The Look Of The Year”, nonché Nadia De Marco, hair stylist, che lo scorso anno ha curato tutte le concorrenti alla finale internazionale svoltasi al Teatro Greco di Taormina. Per mettere a proprio agio le partecipanti, è stata scelta la scuola di danza e fitness “New Evolution”, nella cui ampia sala si è predisposto un casting molto organizzato, incentrato in una prima fase di hair make, pettinatura a cura della stessa Nadia De Marco, in seguito in uno shooting fotografico realizzato da Antonio De Felice e Francesco Laimo, infine sul giudizio tecnico in costume d’ordinanza dinanzi ad una giuria di qualità, che ha posto delle domande settoriali alle aspiranti modelle, scelte per le prossime selezioni in procinto di tenersi nelle più incantevoli località turistiche della provincia peloritana. Presente all’evento la prima finalista regionale di quest’anno, la milazzese Laura Culicetto, la quale ha portato loro il suo saluto ed il suo messaggio di incoraggiamento. Trepidazione ed emozione,

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ma anche curiosità ed entusiasmo sono stati i sentimenti delle giovani candidate, un po’ sorprese dal colloquio particolarmente impegnativo in alcuni tratti per le caratteristiche sociologiche, storiche e filosofiche connesse alle tematiche dell’abbigliamento e dell’estetica. Lo stage si è concluso con una performance di danza offerta dalle allieve della “New Evolution”. Molta soddisfazione è stata espressa da Pietro Maggio, che ha cominciato a pianificare i prossimi happening, nonché da Nadia De Marco: “Il lavoro da me svolto è molto affascinante, è un’arte frutto di una passione. – sottolinea l’hair stylist – Ritengo fondamentale l’abbinamento fra moda e l’acconciatura, poiché non può esistere l’eleganza di un vestito se non è accompagnata da una testa artisticamente sontuosa. Dall’audizione ho trovato ragazze in grado di essere perfette modelle per parrucchieri, pur sostenendo che qualsiasi capello possa trasformarsi in opera d’arte grazie anche all’ausilio delle moderne tecnologie”. Roberta Manganaro, presidente della su menzionata scuola di ballo in società con Marco Manganaro, auspica rosee prospettive: “Penso sia una buona opportunità a livello lavorativo per le concorrenti. Sicuramente rinnoverò l’esperienza con Nadia De Marco e Pietro Maggio per la loro umanità e professionalità. Il fashion e la danza dal mio punto di vista vanno molto d’accordo, perché si sente la necessità quasi mensile di aggiornarsi negli abiti per favorire il massimo delle performance; a ciò si aggiunga che la danza contribuisce a rendere tonico il fisico delle modelle”. Certamente l’auspicio è di vedere qualcuna di loro protagonista nelle passerelle internazionali facendosi portavoce di una città, quale Messina, ricca di tante bellezze sia umane sia naturali. Rodrigo Foti WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

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Tutti in scena

25 anni dopo I

l desiderio di rimettersi in gioco per condividere un ideale comune,la gioia di ritrovarsi insieme e come dal “baule dei ricordi” tirar fuori e ridar vita ai personaggi di una delle commedie più brillanti del teatro siciliano,l’entusiasmo e il coraggio nell’affrontare, momento dopo momento,le difficoltà, le inevitabili problematiche che caratterizzano il percorso di chi desidera mettersi in gioco… questi i sentimenti che, come un “leit motiv”, hanno guidato l’esperienza di ciascuno di noi che,dopo 25 anni, metteremo in scena la commedia dialettale di Nino Martoglio “S. Giovanni Decollato”. L’amore per il teatro, sopito dentro il cuore, si è mirabilmente coniugato con il desiderio di dare un contributo fattivo per le esigenze della nostra comunità parrocchiale “S. Domenica V.M.” di Tremestieri a cui verrà destinato l’intero incasso delle due serate. E così,dopo 25 anni, ritroverete quasi tutti i personaggi di quel lontano 1989 con qualche ruga o capello imbiancato dalla “saggezza” del tempo trascorso,ma con l’immutabile amore per il teatro che diventando “servizio”,fa di ciascuno di noi, non dei grandi “artisti” ma semplicemente uomini e donne capaci di “condividere… donando”. Vi aspettiamo venerdì 11 e sabato 12 luglio alle ore 21:00, nel cortile della Casa Canonica adiacente la Chiesa “S. Domenica V.M.” di Tremestieri, per trascorrere,insieme, due serate all’insegna dell’allegria!

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Musica

DEMOMODE, O EPMODE? Nuove apparizioni per il rock messinese DOC

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G

raffianti sonorità tingeranno di rock ben due calate del sole sulla città dello Stretto. Non solo la brezza dello scirocco spirerà, giorno 10 e 11 Luglio, su Messina: anche i DEMOMODE, sulla scena peloritana, italiana ed europea dal non più fanciullo 2008, satureranno la sera che giunge con le loro tinte musicali, nuovamente rock. La storia di questa band ci trascina tra acrobazie di synth, espressionismo vocale e perenne percussione sino a giungere alla concretizzazione linguistica di pensieri provenienti da chissà quali pozzi dell’animo. La soluzione che ci propongono i quattro tasselli della formazione, Dario Naccari (voce), David Cuppari (batteria), Morgan Maugeri (chitarra) e Giuseppe Munaò (basso), è la seguente: dal

rock sostenuto del loro neonato EP, registrato presso il The Cave Studio di Catania, i DEMOMODE modelleranno in forme acustiche il loro sound per un aperitivo musicale, giorno 10 Luglio dalle ore 21:00. La location? La guizzante libreria “Colapesce” (Via Mario Giurba, 8/10). La sera dell’11 Luglio dalle 22:00 ca, nella splendida cornice del Lido Horcynus Orca, sarà riscaldata, invece, dal mood che ha da sempre caratterizzato i quattro dei Peloritani, pur subendo mille influenze e rinascendo in vesti sempre nuove. Apriranno la scena ai Pan del diavolo, formazione palermitana dal sapore folk-rock, che presenterà il loro terzo album in studio dal titolo spumeggiante “Folkrockaboom”. Marina Pagano

Cari messinesi (e non), che dire: trovare il “mode” di partecipare a questi due eventi, è la strada giusta per un week-end fuori dal comune, nel vostro Comune d’appartenenza. WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

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La corazzata Potemkin a cura di Francesco Certo

Manhattan Capolavoro del 1979 firmato Woody Allen. La trama stavolta non la raccontiamo per nulla, non si racconta un film di Allen, si guarda. Una storia raccontata da Woody Allen va goduta senza che nessuno ti abbia rivelato anche il ben che minimo dettaglio. Le storie di Woody non mancano di dialoghi lunghi e divertenti, anche il “Manhattan” lo stile alleniano non si smarca da questo modus, intrecci sentimentali e fragilità di rapporti sono la base per la più grande opera del regista newyorchese. La vera grande protagonista del film è proprio la città di New York, Woody fa l’amore con NY, la ama e non vuole celarlo, più che i personaggi e la trama ad esaltare la pellicola è il lavoro del direttore della fotografia Gordon Willis, che tra luci ed ombre esalta le bellezze della città, l’uso del bianco e nero è geniale, non sporca col colore la bellezza pura e nitida della città. Questo e non altro è la meraviglia di “Manhattan”, si c’è il miglior Woody Allen nel ruolo d’attore dell’intera carriera, le strepitose interpretazioni di Meryl Streep e Diane Keaton, e la stupenda scoperta di Mariel Hemingway, che nel ruolo della 17enne Tracy fa perdere la testa ad Isaac (Woody Allen) ma che con la sua matura gioventù metterà Isaac di fronte alla sua immaturità, stravolta dagli avvenimenti che ne avevano mutato le abitudini, Isaac romanziere in attesa di pubblicazione vive le sue relazioni amorose con la comicità che appartiene ad Allen, uno dei personaggi più autobiografici della sua intera filmografia, gli avvenimenti che si susseguiranno lo portano a dover affrontare la vita come mai aveva fatto, a dover fare delle scelte e prendere decisioni. Parlare di questo film non è affatto semplice, vorresti raccontare gli intrecci amorosi tra Isaac, Tyler e Mary, ma rovineremmo il piacere di chi non hai mai visto l’opera, esaltarne l’ingegno e la forma non è semplice perché i dettagli fanno la differenza, le inquadrature, la scelta dei luoghi e della fotografia. Un’opera straordinaria, la cura della sceneggiatura, oltre che della regia, esaltano la grandezza di Allen, la sua magnificenza nel sapere costruire dialoghi e situazioni. Proprio i dialoghi impregnati di comicità sono la marcia in più degli scritti alleniani, in “Manhattan” vengono messi al centro quasi come la città, capolavoro di assoluta unicità. Altro tassello che ne celebrano la genialità è la scelta delle musiche, anzi no, della musica, tutto parte con Gershwin, “Rapsodia in Blu” e quando Tracy mette Isaac di fronte alla realtà ed all’attesa, la rapsodia di Gershwin riparte concludendo il film. Nomination per Mariel Hemingway come miglior attrice non protagonista e per Woody Allen e Marshall Brickam per la sceneggiatura originale. Premio César (1980) come miglior film straniero a Woody Allen.

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da Beethoven a Kurt Cobain a cura di Francesco Certo

CURIOSITà “God save the queen, the fascist regime, they made you a moron, potential H – bomb!”. Johnny “Rotten” Lydon, Steve Jones, Paul Cook, Glen Matlock sostituito successivamente da Sid Vicious; ecco i Sex Pistols, atipici, corrosivi, perennemente incazzati ma geniali ed innovativi, con loro il rock cambia e si muta, nasce il “punk”, si forma e si esalta. Un’attività musicale di pochi anni, dal 1975 al 1979, musicisti come mai si erano visti, le loro esibizioni sono le più odiate dal mondo non pazzo della musica, i loro brani non sono come gli altri, sempre all’attacco e sempre più fuori di testa di quanto si possa pensare. Temi sociali, cantano l’inquietudine dei loro anni, la rabbia collettiva e l’uscire dagli schemi. Attaccano la Regina, anti – istituzionali convinti, si dibatte a tutt’oggi se questo loro comportamento fosse il frutto della situazione socio – economica dell’Inghilterra del tempo o se fossero costruiti, ma il disagio inglese era reale e non si può non credere che le loro urla inquiete fossero dettate da una rabbia introspettiva, dal voler ribellarsi allo stato delle cose, lo facevano con la musica, come si è sempre fatto, da Beethoven a Kurt Cobain ed oltre. Ma la loro musica è andata oltre, il progressive rock che la faceva da padrone negli anni ’70 viene spazzato via da questo nuovo modo di interpretare il genere, il punk probabilmente non nasce con loro, ma è usanza comune ritenerli come gli inventori della categoria, più per come ne hanno esaltato sonorità ed interpretato lo stile. Erano punk, erano il punk, sgradevoli e volgari. Il loro primo album “Anarchy in the U.K.” pubblicato nel 1976 li presenta al mondo, il tour negli Stati Uniti ed i loro comportamenti pubblici li etichettano per sempre come sporchi e cattivi, ma sempre con un sospetto di costruzione e recita. La critica non scalfiva Rotten e gli altri che, anzi, non mancavano di sfruttare queste critiche nei loro spettacoli. Ma la storia dei Sex Pistols cambia quando la formazione cambia, nel 1977 entra nel gruppo Sid Vicious (John Simon Ritchie), nuovo bassista del gruppo, genio incontrastato del genere, uomo folle e senza limiti. La sua presenza cambia la musica, cambia il loro stile, oscura Rotten, ma dura poco, troppo poco. Nel 1979 Sid viene trovato morto, overdose, aveva 21 anni, la sua presenza nel mondo musicale fu un lampo, ma lasciò un segno reale, per sempre sarà ricordato come l’unico vero rivoluzionario del punk rock. Indimenticabili i suoi eccessi, spesso disgustosi (vomitava con facilità in qualsiasi circostanza), ma erano il punk, lo differenziavano dal resto. Nel 1977 arriva “God Save the Queen”, attacco frontale al potere, non alla Regina nello specifico, il disagio sociale voleva questo, che anche la Regina venisse sbeffeggiata ed insultata, era il mondo del punk, i suoi inizi, la sua gloria. I Sex Pistols, il gruppo che travolse il rock e cambiò la musica.

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[...]Right! Now ha, ha, I am an antichrist I am an anarchist Don't know what I want But I know how to get it I wanna destroy the passerby 'Cause I wanna be Anarchy No dogs body Anarchy for the UK It's coming sometime and maybe I give a wrong time stop a traffic line Your future dream is a shopping scheme 'Cause I wanna be Anarchy In the city[...] Anarchy in the U.K.

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parole in blu a cura di Alessia Vanaria

CURIOSITà Giorgio Faletti, scrittore, grande attore, comico e cantante italiano nasce ad Asti nel 1950. Laureato in giurisprudenza, inizia la sua carriera negli anni settanta come cabarettista nel locale milanese Derby; pochi anni dopo lo troviamo in televisione al fianco di Raffaella Carrà in Pronto Raffaella, e perfino in Drive in, il celebre programma di Antonio Ricci. Qui interpreta il suo personaggio più famoso Vito Catozzo, ma anche altri come Carlino, Suor Daliso, il testimone di Bagnacavallo. Nel 1990 partecipa a Fantastico con Pippo Baudo, Marisa Laurito e Jovanotti, successivamente a Stasera mi butto…e tre! con Toto Cutugno. Pochi anni dopo esordisce come cantante al Festival di Sanremo, arrivando secondo ed aggiudicandosi il Premio della critica con la canzone Signor tenente ispirata alle stragi di Capaci e via D’Amelio. Non abbandona negli anni successivi la sua vena canora, e si dedica anche alla scrittura di diverse canzoni per Fiordaliso e per Angelo Branduardi. Nel 2002 scopre la sua passione per la scrittura, ed è proprio allora che sorprende la critica con la pubblicazione di Io uccido, best seller che vende più di quattro milioni di copie. Il romanzo è ambientato nel Principato di Monaco subito dopo il Gran Premio di Formula 1. Tutto ha inizio da una telefonata che Jean-Loup Verdier, un dj di Radio Montecarlo, riceve mentre sta conducendo la trasmissione radiofonica Voices. A parlare è un uomo dalla voce artefatta, che si fa chiamare “Uno e nessuno” e preannuncia la sua intenzione di uccidere per curare il proprio male, concludendo la telefonata con un brano musicale, che si rivelerà essere un indizio importante per arrivare alla prossima vittima. Una vicenda intricata che coinvolge numerosi personaggi, chiamati a fare i conti con un susseguirsi di uccisioni che sconvolgono la vita all’interno del Principato. Un romanzo scritto ad arte, che è capace di tenere sempre alta l’attenzione del lettore, che non riesce a staccarsi da quelle pagine se non dopo aver conosciuto l’epilogo dell’intricata vicenda. Dopo questo thriller Faletti pubblica un secondo libro, anch’esso di grande successo: Niente di vero tranne gli occhi. Sono anni in cui si dedica non solo alla letteratura, ma anche al grande schermo interpretando in Notte prima degli esami lo spietato professore di lettere, Antonio Martinelli. Nel 2006 pubblica Fuori da un evidente destino, ambientato in Arizona e che vede tra i protagonisti gli indiani di Navajos ai quali il romanzo è dedicato. Scrive, inoltre, una raccolta di racconti intitolata Pochi inutili nascondigli, che arriva nel 2009 tra i finalisti del Premio Letterario Piero Chiara; Appunti di un venditore di donne; Io sono Dio, storia di un sopravvissuto alla guerra del Vietnam; Tre atti e due tempi, ambientato nel mondo del calcio. Un personaggio ecclettico che è stato amato dal suo pubblico come attore, e ovviamente come scrittore. Jeffery Deaver, maestro del thriller, ha definito Faletti larger than life, vale a dire un uomo da leggenda; Antonio D’Orrico del Corriere della Sera ha parlato di lui come del più grande scrittore italiano degli ultimi anni. Questi sono solo alcuni dei giudizi positivi espressi sull’opera di Giorgio Faletti, che si è spento lo scorso 4 luglio nell’ospedale Molinette di Torino, stroncato all’età di 63 anni da un tumore.

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Anche in questo siamo uguali. L'unica cosa che ci fa differenti è che tu, quando hai finito di parlare con loro, hai la possibilità di sentirti stanco. Puoi andare a casa e spegnere la tua mente e ogni sua malattia. Io no. Io di notte non posso dormire, perché il mio male non riposa mai. E allora tu che cosa fai, di notte, per curare il tuo male? Io uccido...

Asti, 25 novembre 1950 Torino, 4 luglio 2014

Giorgio

Andare a caccia di ricordi non è mai un bell'affare. Qualunque cosa trovi sulla tua strada rimane in ogni caso un nulla di fatto. Quelli belli non li puoi più catturare e quelli brutti non li puoi uccidere.

Faletti

Nella vita ci sono cose che ti cerchi e altre che ti vengono a cercare. Non le hai scelte e nemmeno le vorresti, ma arrivano e dopo non sei più uguale. A quel punto le soluzioni sono due: o scappi cercando di lasciartele alle spalle o ti fermi e le affronti. Qualsiasi soluzione tu scelga, ti cambia, e tu hai solo la possibilità di scegliere se in bene o in male.

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RE sano

Mangia

a cura di Mimmo Saccà

Alimentazione sana, troppo zucchero fa male alla memoria

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na dieta ad alto contenuto di zucchero potrebbe avere degli effetti a dir poco dannosi per la nostra salute. A rischiare sarebbe infatti anche il nostro cervello, stando a quanto emerso da uno studio condotto da un team di ricerca della Charité University Medical Centre di Berlino. Lo studio in questione avrebbe fatto emergere una connessione fra una dieta ricca di zucchero e una riduzione della memoria nel soggetto. Nello specifico, sarebbe emerso che mangiare molto zucchero ed altri carboidrati danneggerebbe sia la struttura fisica del cervello che la sua funzione. Con questo nuovo studio, gli scienziati hanno voluto analizzare il possibile collegamento fra alti livelli di glucosio nel sangue ed il loro effetto negativo sulla memoria, nelle persone che non soffrono di diabete. Per fare ciò, gli esperti hanno dunque analizzato i marcatori di glucosio in 141 adulti sani che non soffrivano di questa malattia. Tutti i partecipanti sono stati sottoposti ad un test di

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memoria ed a una risonanza magnetica per esaminare la struttura dell’ippocampo Ebbene, l’esperimento avrebbe fatto emergere che, in effetti, alti livelli ematici di glucosio sarebbero collegati ad una cattiva memoria, ed anche a un ippocampo più piccolo rispetto alla norma. Tuttavia, gli autori della ricerca sottolineano che il loro studio non può ancora confermare una relazione causale tra la salute del cervello e l'assunzione di elevate quantità di zucchero. Gli scienziati dovranno in futuro studiare la possibilità che i cambiamenti nella dieta e nello stile di vita possano invertire i cambiamenti nel cervello. Purtroppo quella di assumere quantità di zucchero eccessive rispetto a quelle raccomandate dai medici è un’abitudine molto diffusa, e ciò è in parte dovuto al fatto che lo zucchero è contenuto in tantissimi alimenti di uso quotidiano come ad esempio il succo di frutta, lo yogurt, panini e piatti pronti di vario genere.


Mangia

RE sano

La ricetta Spiedini di pesce spada e cous cous Ingredienti per 4 persone Pesce spada: 400 g Cous cous: 200 g Arancia: 1 Uvetta: 20 g Mandorle pelate: 20 g Prezzemolo tritato: 1 cucchiaio Zenzero grattugiato: 1 cucchiaino Aglio: 1 spicchio Olio extravergine d'oliva: 1 cucchiaio sale: q.b. pepe: q.b.

PREPARAZIONE Mettete a bagno in acqua fredda gli spiedini di legno, per evitare che si brucino con il calore. Fate ammorbidire l'uvetta in una ciotolina di acqua tiepida per 10 minuti. Tostate le mandorle 3 minuti in un padellino antiaderente. Lavate l'arancia, grattugiate la scorza, spremete il succo. Tagliate il pesce a cubetti e infilzateli sugli spiedini di legno. In una ciotola, sbattete 20 ml di olio, lo zenzero, la scorza e il succo d'arancia. Immergetevi gli spiedini e fateli marinare mezz'ora. Bagnate il cous cous con 200 ml d'acqua bollente salata e fate riposare 5 minuti, finchĂŠ i granelli non avranno assorbito tutta l'acqua. Conditelo con l'olio, le mandorle, l'uvetta strizzata, il prezzemolo, l'aglio tritato, sale e pepe. Grigliare gli spiedini 5 minuti, disponeteli nei singoli piatti con il cous cous. Irrorate co la marinata e servite.

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Amarcord Messina - Mortelle Lido del Tirreno


n째 167 anno XII - 2 Luglio 2014

il Cittadino www.ilcittadinodimessina.it

Attraversamento dello Stretto di Messina

Nuovi mezzi veloci


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