Tamburi di latta - Tin Drum exhibition catalogue

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CASA LÀ FARM GALLERY via di centro n°48 53015 Scalvaia (SI) ITALY

"Tamburi di latta" - "Tin drums" un progeto fotografico di Paola Ressa/a photographic project by Paola Ressa 14 Settembre/September - 13 Ottobre/October 2014 Curatore/curator: Sandro Fracasso Allestimento/outfitting: Irene Raspollini

This catalogue has been realized by Irene Raspollini and it is distributed under the International License Creative Commons 4.0. http://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/4.0/


INDICE/INDEX LA MOSTRA/THE EXHIBITION

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L'ARTISTA/THE ARTIST

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LE OPERE/ARTWORKS

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CONTATTI/CONTACTS

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LA MOSTRA/THE EXHIBITION ITA Partiamo da Paola, fotografa, ha 25 anni, è tarantina, vive e lavora a Firenze. Rappresenta un esempio lampante di come si possa essere giovani e dotati. In quella “e” che unisce le due parole sta molto di ciò in cui crediamo. In frasi simili troverete altrove spesso un “ma”. Come se per primo il pubblico andasse rassicurato del fatto che qualcuno possa essere in gamba già a vent'anni. Da nessuna delle singole foto esposte in questa mostra emerge direttamente la causa del dolore diffuso che di fatto la permea. È però chiaro dal risultato finale quale ne sia l'origine. Viene in aiuto la metafora del giallo in cui le singole pagine connotano, ma non svelano, tranne l'ultima, il colpevole. L'idea per il titolo mi è venuta dal libro del 1 959 di Günter Grass: Il tamburo di latta. Non è solo una semplice assonanza giocata sul nome del quartiere di Taranto Tamburi e sulla ricca produzione di derivati di acciaio della città. Come Oskar, il protagonista del libro, indirettamente è responsabile della fine di alcuni dei più profondi tra i suoi legami, così avviene in questa moderna storia italiana. Il parallelo tra i due titoli si spinge oltre: Oskar decide di seppellire il proprio Tamburo quando raggiunge un equilibrio, quando lo circondano solo persone che ama e lo amano. Lo fa per dimenticare, per non ferire più, ma lo fa anche per ricominciare a crescere. È fondamentale il fatto che seppellisca il tamburo e non le persone che ha ucciso. Nel decidere di superare il passato deve eliminare la causa che lo lega a quei crimini, che gli impedisce di andare avanti. Nell'allestimento si fondono armonicamente l'audio tratto dalle interviste (raccolte da Paola stessa), spezzoni dai cortei, e le foto. Queste ultime si dividono in due filoni: quelle che rappresentano volti di una espressività disarmante e indirettamente accusatoria e quelle più architettonico industriali, ugualmente efficaci nel mostrare cicatrici profonde. Si esce arrabbiati e con un senso di latente disagio da questa mostra. Mi auguro si trasformi nel desiderio concreto di fare qualcosa per seppellire il tamburo.

Il curatore Sandro Fracasso

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ENG

Let's start from Paola, a 25 years old photographer from Taranto who lives and works in Florence: she represents a perfect example of how it could happen to be young and talented at the same time. In that "and" lies much of what we believe in. In similar sentences, it is frequently substituted by the word "but", as if the recipients first should be reassured about the concrete possibility for a twentysomething to be gifted. The displayed photos give us a very few hints about the reason of the ubiquitous sorrow we can feel in every shot; nevertheles, the project in its entirety shows clearly what is its origin. It can be compared to a detective story, in which single pages characterize, but don't reveal, except for the last one, the guilty. The original idea for the exhibition title comes from the G端nter Grass 1 959 novel "The tin drum". It is not a simple connection between the name of Taranto's depicted district, Tamburi ("drums") and the huge steel industry settled on the town. Oskar, Grass' book protagonist, is indirectly responsible of the end of some of his most deep relationships; the same happens in this contempory Italian story. The link between the exhibition title and the book go even farer: Oskar decides to bury his tin drum when he reach his mental balance and is surrounded only by people who love him. He bury the drum so that he could forget the past and never hurt people again, but also to finally grow up. It is fundamental for him to bury the drum and not the people he killed: he can go over his past only by eliminating the primary link to that crimes. The exhibition melts photos with Paola's audio interviews to Taranto people and field recordings from citizens demonstrations. The photos can be divided in two parts: from one side the Taranto people portraits, with their accusingly and disarmingly expressiveness; from the other side, the industrial and architectonic landscapes, so effective in showing how the town was so deeply hurted by an invasive and polluting industry. This exhibition makes us feel angry and uncomfortable; I hope that these feelings will transform themselves in the concrete desire to bury the drum.

The curator Sandro Fracasso

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L'ARTISTA/THE ARTIST: PAOLA RESSA ITA Pugliese, è nata a Taranto nel 1 989. Dal 2007 vive a Firenze. Dopo il diploma, decide di frequentare il DAMS presso la Facoltà di Arte di Firenze, dove si laurea nel 2011 . Frequenta la scuola di fotografia presso la Fondazione Studio Marangoni. Da quel momento si occupa principalmente della sua grande passione: la fotografia. Ritrarre le persone le permette di sviluppare una consapevolezza diversa del mondo e di ciò che resta confinato negli angoli più reconditi della città, mostrando gli aspetti della vita di ogni giorno che spesso rimangono latenti. ENG Paola was born in Taranto, Italy, on 1 989. She lives in Florence since 2007. After the high school, she attended the DAMS at the University of Florence Art Department, where she graduated in 2011 . She attended the photography school at Fondazione Studio Marangoni and graduated in 201 4. Photography is her great passion. Through her portraits, she aims to develop a different consciousness of the world and of what is hidden on the most secret part of the town, showing some of the most latent aspect of everyday life.

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LE OPERE / ARTWORKS

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Fotografia digitale Digital photography

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CONTATTI/CONTACTS

CASA LĂ€ FARM GALLERY info e prenotazioni visite - info and visits booking e-mail: noncresco@gmail.com web: http://casalafarmgallery.wix.com/gallery PAOLA RESSA e-mail: paolaressa@libero.it

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