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Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB SIENA
Magazine
Lorenzo Patanè Un ragazzo che regala una tempesta di emozioni
3 002009 006639
20002
“Sordità” in Terra Santa Il principe del cielo
Un “gioco” che è diventato una ragione di vita
Mostra )otogra多ca - PAD2VA ragazzi.elisa@libero.it
Elisa Ragazzi
i Tarapini Bijoux di Natalia Bovi natalia.bovi@email.it
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sieze the moment
Essaouira - Marocco
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SIena
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Essaouira - Marocco
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SOMMARIO Impariamo ad usare le fonti rinnovabili
14 “Sordità” in Terra Santa
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Garçonne, pin-up o seduttore...
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Un ragazzo che regala una tempesta di emozioni
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Il principe del cielo
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Passante: “Allora, che cosa Vedi (nel mio futuro)?” Stanlio: “Una Donna Lunga e un Viaggio Biondo...”
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Un “gioco” che è diventato una ragione di vita
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La classe é... M6 Gran Coupé
60 SOMMARIO
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Cari lettori, con questo secondo numero di , abbiamo voluto apportare dei miglioramenti per FLz FKH FRQFHUQH OD ´TXDQWLWjÂľ H OD TXDOLWj GHL FRQWHQXWL QRQFKp SHU OD FXUD GHOOD JUDĂ€FD H GHOOD estetica del prodotto. Speriamo che apprezzerete! Da questo numero di Aprile-Maggio, oltre ad uscire in edicola nelle provincie di Siena ed Arezzo, saremo presenti anche in diversi punti vendita della cittĂ di Padova. Siamo quindi orgogliosi che LO QRVWUR PDJD]LQH SRVVD SDUDOOHODPHQWH DOOD GLIIXVLRQH WUDPLWH DEERQDPHQWR H DSSURĂ€WWLDPR di questo accenno per ringraziare i molti che, da ogni parte d’Italia e anche dall’estero, hanno sottoscritto l’abbonamento annuale al nostro magazine) espandersi in altre prestigiose ed importanti cittĂ italiane. Oltre alla consueta intervista al personaggio famoso, che stavolta abbiamo scelto in virtĂš della sua forte popolaritĂ , versatilitĂ e simpatia universalmente riconosciute, da segnalare è l’aggiunta di una rubrica di motori, che crediamo possa appassionare gli amanti del settore, e la presenza di un pezzo GL FULWLFD HG DQDOLVL FLQHPDWRJUDĂ€FD $EELDPR YROXWR LQWURGXUUH DQFKH XQD ÂśUXEULFD IRWRJUDĂ€FDÂľ LQWLWRODWD sieze the moment (cogli il momento) dove proponiamo delle foto che hanno colpito ed emozionato particolarmente noi della redazione e che vogliamo condividere con voi lettori. Inoltre, segnaliamo l’interessante colloquio-intervista con un giovane artista (molto versatile), crediamo di “belle speranzeâ€?. Pertanto, vi auguriamo una buona lettura e vi esortiamo sempre a scrivere per comunicarci, come giĂ avvenuto per la prima uscita del magazine, le vostre opinioni, esprimere giudizi, pareri, e farci notare anche nostri eventuali errori. Questo numero è dedicato ad una persona che ha creduto in noi e manifestato il suo favore per la nostra iniziativa editoriale, e che è stato un “numero unoâ€? nel suo mestiere di foto-reporter: Settimio Garritano.
La redazione di
Magazine
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Impariamo ad usare le fonti rinnovabili di Nicola Bano
L 14
a lotta al cambiamento climatico e alle emissioni di gas serra passa anche – e soprattutto oseremmo dire – per le nostre case. Molti non sanno che non si tratta solo di non lasciare gli elettrodomestici in stand-by o utilizzare lampadine a basso consumo energetico: tutte azioni importanti, certo, ma che rappresentano solo
so tecnologie datate e fortemente
esi membri ¿no al 20% (il famoso
energivore, come ad esempio le
obbiettivo 20-20-20).
caldaie a metano, gasolio o GPL, disperdendo energia termica e bruciando combustibili fossili per produrre grandi quantità di energia termica, che vengono poi in parte sprecate.
Per quanto riguarda gli edi¿ci, il futuro dovrà essere vincolato a due presupposti, diversi ma complementari e inscindibili: ridurre i consumi, attraverso interventi di isolamento termico e miglioramen-
Nel Dicembre del 2008, l’Unione
to dell’ef¿cienza degli impianti, e
Europea ha adottato una strategia
produrre energia utilizzando fon-
in materia di energie rinnovabili e
ti rinnovabili. L’Unione Europea
cambiamenti climatici, che ¿ssa
ci esorta quindi a ridurre questa
obbiettivi ambiziosi per il 2020,
enorme fetta di spreco energetico
toccando in particolare tre campi
legato alla climatizzazione, orien-
una piccolissima fetta della torta.
di azione: la riduzione delle emis-
tando gli stati membri verso la
In Europa, infatti, oltre il 40% dei
sioni di gas serra del 20%, la ridu-
costruzione di edi¿ci cosiddetti ³a
consumi energetici sono imputabili
zione dei consumi energetici del
energia zero o quasi zero”, ovvero
al riscaldamento e raffreddamento
20%, l’aumento della quota di rin-
edi¿ci che, grazie ad un giusto mix
degli edi¿ci, che utilizzano spes-
novabili nel mix energetico dei pa-
di isolamento termico, prodotti per
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la climatizzazione a bassi consumi e produzione da fonti rinnovabili, possano produrre in loco la stessa quantità di energia necessaria al loro fabbisogno, al ¿ne di equilibrare quanto più possibile il bilancio energetico e portarlo vicino allo zero. Queste tecnologie esistono già se ne parla da diversi anni a dire il vero - e nonostante richiedano un investimento iniziale molto più alto rispetto a quelle tradizionali, consentono, nel lungo periodo, un
risparmio
considerevole,
grazie anche alle diverse forme di incentivazione ¿scale promosse da tutti i paesi membri dell’Unione. La
scelta
delle
architettoniche,
soluzioni
costruttive
e
impiantistiche, deve quindi partire da questi principi, coniugando adeguate condizioni di benessere e comfort negli spazi abitati (sia nelle stagioni calde che in quelle fredde), consumi molto bassi e produzione di energia elettrica e termica utilizzando fonti rinnovabili come il sole, il vento o il calore del sottosuolo. Vediamo quindi alcune tecnologie attualmente disponibili, che potrebbero aiutare il raggiungimento di questi obbiettivi.
Pompe di calore
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accumulatori
calda e fredda utilizzando l’energia
temperatura.
è un elemento fondamentale ai
Esistono diversi tipi di impianti,
¿ni della salute, del comfort e
collegabili
del
dell’abitabilità stessa di ogni casa,
riscaldamento e a quello dell’acqua
uf¿cio o luogo pubblico. Un tempo
calda sanitaria, con rendimenti e
si aprivano le ¿nestre, ma oggi
costi diversi.
anche questo è considerato uno
elettrica e quella rinnovabile dell’aria o dell’acqua, con un rapporto molto vantaggioso (4 a 1). In altre parole le pompe di calore immettono acqua in un circuito e la riscaldano (o la raffreddano) utilizzando un gas refrigerante e l’energia termica contenuta nell’aria (pompe di calore aria/acqua) o quella del sottosuolo, attraverso una rete di tubi e uno scambiatore (pompe di calore acqua/acqua). L’unico svantaggio, non da poco purtroppo, è che non possono essere utilizzate con gli impianti tradizionali a termosifoni, perché non producono acqua suf¿cientemente calda, an-
e
mantenuta
al
circuito
in
dell’aria all’interno degli edi¿ci
Consentono di produrre acqua
spreco di energia termica e l’aria
Isolamento termico
deve essere quindi cambiata di continuo, senza perz ³sprecare”
Sembra la scoperta dell’acqua
energia termica. A questo scopo
calda, ma per consumare poca
esistono degli apparecchi che
energia un edi¿cio deve essere in grado di trattenere il calore (o il fresco) all’interno e mantenere il freddo (o il caldo) all’esterno. Questo
non
sempre
avviene,
o meglio, avviene in modo non
consentono
di
cambiare
l’aria
recuperando il calore (o il fresco) dal Àusso in uscita e immettendolo nel Àusso di entrata, per mezzo di uno scambiatore.
che se diversi prototipi sono già
sempre ottimale. Esistono oggi
allo studio delle aziende e questo
prodotti per l’isolamento termico
gap dovrebbe essere colmato ve-
che
rosimilmente entro pochi anni.
altissime, sia per quanto riguarda
Questi impianti hanno generatori
gli in¿ssi, i quali, viene da se, sono
di altezza non superiore ai 30
le parti con una trasmittenza più
metri e turbine di taglia compresa
alta, sia per quanto riguarda le
tra 1 e 200 kW. La produzione di
pareti e i solai.
elettricità avviene grazie alle pale
super¿cie di scambio termico molto
In particolare, per le pareti esterne,
attaccate ad un areogeneratore
vasta, necessita di temperature
vanno per la maggiore i sistemi ³a
che, mosso dal vento, trasmette
più basse e consente un comfort
cappotto”, che consistono in un
l’energia cinetica ad un alternatore,
migliore.
rivestimento in materiali plastici
che
altamente isolanti, che si applicano
elettrica.
Alle pompe di calore può essere invece
collegato
un
impianto
radiante a sof¿tto, a pavimento o a parete, il quale, utilizzando una
Solare termico Il principio dei pannelli solari è relativamente semplice e intuitivo:
consentono
prestazioni
su tutto il perimetro esterno degli
la
trasforma
in
energia
edi¿ci, consentendo rese davvero
Questi impianti possono essere
molto elevate.
installati sui tetti o nei giardini e
sole e scaldano l’acqua, la quale
Recuperatori di calore
viene poi conservata in appositi
La necessità di un buon ricambio
raccolgono l’energia termica del
Minieolico
rappresentano
una
valida
alternativa (o un’integrazione) agli impianti solari fotovoltaici.
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Pubbliredazionale
HOTEL
Al Picchetto “Verrete per curiositĂ , Sarete conquistati dalla qualitĂ , Ritornerete per il piacere.â€?
L’atmosfera che respirerete qui al Picchetto sarà unica ed indimenticabile. Sarete circondati dal meglio che questa terra offre. L’Albergo Ristorante è situato nei pressi di Monticiano, nella bella Val di Merse, a 45 Km. dalla Costa Tirrenica e a 18 Km. da Siena. La posizione centrale rispetto a tutta la Provincia di Siena è un’ottima base di partenza per la visita delle piÚ rinomate mete turistiche della toscana meridionale . Alcune di queste: San Galgano, Montalcino, Val d’Orcia, Monte Amiata, la Maremma e Sant’Antimo. Potrete Gustare piatti sia della tipica cucina toscana sia della tradizionale cucina italiana, interpretati e preparati dalle mani esperte dei nostri Chef. La struttura è dotata di due ambienti di ristorazione: ‡ 8Q VLPSDWLFR EDU ULVWRUDQWH VWLOH DQQL œ GRYH SRWUHWH IHUPDUYL H VFHJOLHUH VH DSSUH]]DUH OH nostre prelibatezze in zona bar o farvi servire e coccolare dal nostro staff in un ambiente del tutto originale. ‡ 8Q ULVWRUDQWH FODVVLFR LGHDOH SHU SDVVDUH XQD SLDFHYROH VHUDWD DG DPPLUDUH OH RSHUH SUHVHQWL QHOOD sala e gustare i piatti accompagnati da una buona scelta di vini.
L’HOTEL L’intera struttura ricettiva è distribuita su piÚ fabbricati disposti a quadrato che formano una corte interna sistemata a giardino e a luogo di intrattenimento. La maggior parte delle camere hanno un piccolo terrazzo affacciato sulla corte. La particolarità della struttura è che tutte le camere godono di una notevole luminosità , sono servite tutte da un ballatoio di collegamento in modo da avere l’uscita direttamente sull’esterno.
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LE CAMERE /¡$OEHUJR SXz FRQWDUH VX FDPHUH RJQXQD arredata diversamente, con vista sulla FDPSDJQD FLUFRVWDQWH VXO OLPLWDUH GHO ÀXPH Merse, che dà nome alla Valle. Le camere sono tutte dotate di TV, aria condizionata, frigobar. Vengono accettate prenotazioni per soggiorni di pensione completa, mezza pensione. L’Albergo accetta gite scolastiche e comitive turistiche. Dispone di un ampio parcheggio per i pullman che consente di accedere direttamente alla struttura. Lo staff del Picchetto è pronto e recettivo nel soddisfare le diverse esigenze di chi apprezza il piacere della tavola accompagnato da una buona dose di creatività , ma senza per questo trascurare la tradizione. Sono disponibili per ricevimenti di ogni genere.
Hotel Al Picchetto S.S. 223 loc. Ponte a Macereto - 53015 Monticiano (Siena) Tel. Fax +39 0577 757 017 - www.alpicchetto.it
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“Sordità” in Terra Santa testo e foto di Elisa Ragazzi
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Aridge ha un’energia ed un’espressività travolgenti, è vispa e molto affettuosa, sorride sempre. Solo pochi sanno che la notte si sveglia urlando in preda all’ansia. Aridge ha un occhio blu ed uno castano. E’ una bambina palestinese di nove anni, non udente dalla nascita ha una sorella gemella che ci sente benissimo e che incontra solo il fine settimana. E’ stata una delle mie attrici più brave, nella recita di fine anno ha interpretato il ruolo di un domatore di leoni.
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Dopo diversi anni di esperienza come clown di corsia, ho prestato servizio volontario presso l’Istituto ³Effetà Paolo VI” di Betlemme il Centro è specializzato nella rieducazione audiofonetica dei bambini audiolesi dei Territori Palestinesi, ed ospita ogni anno circa 150 alunni dai 3 ai 18 anni. Sono stata tre mesi insieme a questi bim-
bi, conducendo un laboratorio di clownerie e piccolo circo. Mi sono buttata in questa avventura convinta delle ottime capacità mimiche ed espressive delle persone non udenti. Ho raccolto moltissime soddisfazioni e la gioia degli alunni durante le attività proposte. A Natale abbiamo realizzato una rappresentazione teatrale aperta ai genitori, ripresa dalla televisione locale. È stato un evento eccezionale, i bambini erano tutti emozionati e concentratissimi, lo spettacolo si è rivelato un successo.
La percentuale di non udenti in Palestina è molto alta, ed è favorita dai numerosi matrimoni endogamici la diffusione della sordità nella West Bank è quasi completamente da imputarsi all’eredità genetica. Nell’Istituto Effetà i bambini vengono educati fin da piccolissimi ad imparare la lettura labiale e a parlare. Il contesto socio-culturale di provenienza degli alunni spesso è poco sensibile alle disabilità i non udenti palestinesi, sviluppando la capacità di comunicare con gli altri, riescono ad evitare l’isolamento e a garantirsi una vita serena.
Parlando con le insegnanti del Centro che mi ha ospitato ho ascoltato storie di vita incredibili: la Palestina è quasi un’Italia dei primi anni ‘30. Case in cui si dorme tutti insieme sopra un materasso buttato a terra in salotto, in cui molte donne non hanno la lavatrice, troppi uomini non hanno lavoro e i tuoi familiari possono ucciderti se non arrivi vergine al matrimonio. Percorrendo i vicoli sporchi e vissuti di una Betlemme fuori dagli itinerari turistici in apparenza sembra tutto ³normale”. Eppure, se si accantona per un attimo l’atmosfera confusionaria ed allegra di ogni Paese
arabo, si inizia a sentire una nota stonata sopra la gente: rassegnazione, rabbia e la fatica di vivere in una prigione a cielo aperto. Betlemme è circondata da un’enorme barriera. La prima volta che ho attraversato il muro della vergogna è stato di venerdu notoriamente giorno di preghiera per i musulmani, erano in tanti ad affollare i corridoi di controllo del check-point che separa Betlemme dalla Città Santa. Anziani, donne, uomini in età da lavoro addossati l’uno sull’altro in quello spazio angusto fatto di cancelli, telecamere, altoparlanti, porte elettroniche e varchi a raggi
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“
Rassegnazione, rabbia e la fatica di vivere in una prigione a cielo aperto
infrarossi. Soldati israeliani molto giovani dallo sguardo annoiato o irritato controllavano permessi, passaporti, borse, persone. C’era una forte tensione nell’aria, disprezzo e rassegnazione aleggiavano attorno a noi. La costruzione della barriera di separazione israeliana è iniziata durante la Seconda Intifada nel 2002, allo scopo di evitare ogni intrusione di terroristi palestinesi nel territorio israeliano. Il muro, fatto di cemento e barriere elettroniche, è lungo più di 700 km il suo tracciato è stato modificato innumerevoli volte, spesso senza rispettare i confini istituzionali e compiendo degli evidenti soprusi nei confronti della popolazione araba. Questa frontiera artificiale, condannata dalle Nazioni Unite e dal Tribunale dell’Aia, impedisce per esempio a moltissimi agricoltori palestinesi di accedere ai propri terreni agricoli e ha isolato diversi villaggi. Per poter uscire dalla propria città gli abitanti dei Territori occupati devono richiedere uno specifico permesso alle Autorità Israeliane. Dai racconti della gente ho capito che spesso questi lasciapassare vengono concessi senza seguire una politica precisa in base ai capricci dei militari preposti di volta
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”
in volta a svolgere questo ruolo i documenti si rilasciano al marito ma non alla moglie, alla madre ma non al figlio, così che le famiglie non possano spesso neppure spostarsi insieme.
Israele e le sue ingiustizie, supportando i palestinesi o musulmani senza scrupoli, accecati dall’odio e dall’ignoranza religiosa, ma anche palestinesi capaci di convivere serenamente con i ³fratelli” ebrei.
Israeliani e Palestinesi, due popoli che respirano a fatica, due fratelli che si contendono lo stesso meraviglioso giocattolo, due amanti che si contendono la medesima bellissima meretrice. Da una parte c’è la popolazione araba e la sua sofferenza, fatta di umiliazioni quotidiane ai check-point, di divieti, pregiudizi, diritti umani violati. Dall’altra c’è il ³popolo dei fichi d’india” (con le spine, ma dolci dentro), pieni di paranoie, uniti probabilmente solo dalla presenza di una minaccia esterna, che loro stessi hanno contribuito a creare. Penso che se non ci fosse occupazione non ci sarebbe alcuna resistenza, nessuna paura e nessuna insicurezza.
Sono tante le ³sordità” di queste Terre. C’è chi non riesce a capire le tue parole perché è nato audioleso ma c’è anche chi non ascolta le sofferenze di chi sta dentro o oltre il proprio muro, rinchiuso nelle proprie convinzioni, nelle proprie comodità, nel proprio egoismo.
Scrivere di arabi ed ebrei come se parlassi di due gruppi omogenei al loro interno è totalmente sbagliato, non rende giustizia alle infinite sfumature che si possono incontrare in Terra Santa. Puoi trovare ebrei coloni squilibrati, pronti ad aggredire nelle zone di Hebron i bambini arabi diretti a scuola, come israeliani che lottano contro lo Stato di
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Pubbliredazionale
Borgo di Barigianino “Un sogno chiamato vacanza”
Adagiato sotto le pendici del bellissimo parco naturale della Montagnola Senese, a pochi chilometri dalle più famose città toscane (Siena, Lucca e Firenze), tra le zone del Chianti e del Brunello di Montalcino si trova il Borgo di Barigianino... un sogno chiamato vacanza. Quando arriverete al Borgo di Barigianino ad accogliervi troverete tutta la famiglia al completo. Michela cura l’amministrazione e il Marketing del Borgo. La mamma Davidica normalmente la WURYHUHWH GDYDQWL DL IRUQHOOL LQWHQWD D SUHSDUDUH JXVWRVL SLDWWL WLSLFL GHOOD ]RQD R D FXUDUH L ÀRUL GHL giardini. L’arredamento e lo stile degli appartamenti è tutto merito del papà Guido e del fratello Alberto. GLI APPARTAMENTI Gli appartamenti del Borgo vi offrono tutte le comodità mantenendo il sapore degli antichi casolari toscani. Sarete immersi nei colori e nei profumi dell’affascinante terra toscana.
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LA PISCINA ,O Ă€RUH DOO¡RFFKLHOOR GHO %RUJR GL %DULJLDQLQR q VLFXUDPHQWH OD SLVFLQD Di nuovissima costruzione si armonizza perfettamente con l’ambiente circostante, integrandosi con la parete di roccia che la sovrasta. Ăˆ dotata di una vasca grande centrale, di una vasca piccola con sedute laterali e idromassaggio; e di una vasca con effetto geyser collocata dentro una grotta naturale.
Borgo di Barigianino /RF %DULJLDQLQR 5RVLD 6,
7HO )D[ 8IĂ€FLR 0LFKHOD PLFKHOD#EDULJLDQLQR FRP ZZZ EDULJLDQLQR FRP
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Garรงonne, pin-up o seduttore...
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Il reggiseno e’ un ottimo strumento politico: tiene separate destra e sinistra, attira i popoli e solleva le masse
S
arà poi vero che è un accessorio imprescindibile per ogni donna? A sentire le belle belle … quelle che hanno le beauty farm incorporate non lo usano, anzi usano magliette e capi dove si nota bene che non lo usano.
Per il resto delle donne, che se Dio vuole sono la maggioranza, questo capo è fondamentale del resto, la parola stessa lo spiega: reggiseno che, appunto, serve per ³reggerlo”, poi ovviamente di un oggetto utile, ne è stato fatto un capo di seduzione e provocazione, ma questa è un’altra storia. Nasce esattamente un secolo fa: nel 1912. Prima di allora abbiamo i corsetti, erano una sorta di busto con stecche di balena che aiutava a modellare la reale silhouette femminile a seconda delle mode dell’epoca. Torniamo al reggiseno: fu ideato da una giovane ereditiera americana, Mary Phelps Jacob, nipote dell’inventore del battello a vapore Fulton, era una specie di tracolla in grado di separare il seno grazie a due fazzoletti e a delle fasce per neonato. Ne è passata di acqua sotto i ponti da quel tempo, ha subito tantissime evoluzioni e cambiamenti adeguandosi alle esigenze sempre più diverse delle donne. Negli anni ‘20, Greta Garbo porta sugli schermi lo stile alla garçonne, con abiti dal taglio maschile (quindi in questi anni questo capo doveva appiattire più che mettere in evidenza), doveva quasi scomparire. Negli anni ‘30, arrivano i tessuti elastici come il nylon e il rayon, subito applicati ai reggiseni, quindi non più solo realizzati con tessuti pregiati, ma a portata di tutte le tasche. Ovvio che inizia il periodo in cui il reggiseno diventa per la donna un oggetto da cui non si separerà più. Il massimo del successo arriva, però, solo dopo la Seconda
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Guerra Mondiale. Anni in cui trionfano le pin-up, la donna comprende che può farlo diventare un’arma di seduzione. Gli abiti hanno scolli profondi, quindi i seni vengono messi ben in vista aiutati anche dai primi reggiseni ‘push-up’, creati con dei cuscini d’aria che aumentano il volume. Nasce anche l’applicazione della Lycra alla composizione dell’intimo. Negli anni ’60, però, arriva la bellezza della Twiggy, modella magrissima priva di curve, che snobba il reggiseno e detta la moda e lo stile: quindi, niente più curve, ma donne stecchino. E non ¿nisce qui il declino del reggiseno: nel ’68, in piazza, in nome dell’emancipazione viene bruciato. Il femminismo dichiara uf¿cialmente guerra – simbolica e concretamente reale – a quest’indumento. Gli anni ‘70 il rilancio, soprattutto in Francia. Sul mercato francesce, infatti, viene lanciato il primo reggiseno senza cuciture e modellato sul corpo, Negli anni ’80, si riafferma con prepotenza tanto da essere messo in vista con la collezione in pelle ³bondage” di Versace. Nella metà degli anni ’90, arriva la più grande rivoluzione che riesce a regalare qualche taglia in più alle ³piattarelle”:
il Wonderbra. Però, il reggiseno iconico per eccellenza, rimane quello di Madonna, indossato durante il Blond Ambition Tour e realizzato per lei dallo stilista Jean Paul Gaultier ancora eravamo abbastanza lontani dalla chirurgia estetica. Ormai, a cento anni dall’invenzione di questo prezioso alleato, ne troviamo sul mercato di tutti i tipi, da quello sportivo a quello a balconcino, e a quello contenitivo. Le case di moda non fanno altro che inventare nuovi modelli e nuove decorazioni accattivanti per notti sempre più indimenticabili. Victoria’s Secret, noto marchio di lingerie, ne ha ideati addirittura ricoperti di perline e diamanti: siamo convinti che certo non siano il massimo della comodità, ma sicuramente si fanno notare. E’ chiaro, dunque, che il reggiseno non è più solo una questione di utilità, ma uno strumento da utilizzare come gioco sublime della seduzione. Cambiando di volta in volta il modello assecondando il prorio umore.
F.L.
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Un ragazzo che regala una TEMPESTA di emozioni di Francesca Lena
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D
i questo giovane e promettente attore si sa quasi tutto, ha fan in tutta Europa che stravedono per lui e sono sempre informatissime sula sua vita, sui suoi spostamenti e su i suoi futuri lavori. Noi, però, volevamo conoscerlo piÚ da un punto di vista personale‌ Ci piace!
altra mentalitĂ , altra sensibilitĂ Âť.
Visto che ne stiamo parlando, i tedeschi con che occhi ci guardano? ÂŤIn linea di massima ci stimano, sono convinti delle nostre capacitĂ e sicuri che usciremo vincenti da questo empasse, siamo noi italiani che non ci La cosa che piĂš ci ha colpito è la sua sentiamo uniti‌. risata: è piena, viva, non formale e soprattutto contagiosa. Comunque, per In che senso? quelle poche persone che non lo cono- ÂŤPer esempio, la maggior parte degli stranieri in scono, vi diciamo che è nato in Sicilia, Germania si aggregano, esistono delle comuntĂ , precisamente a Catania il 20 novembre fanno conoscere la loro cultura, realizzano dei del 1976, ha vissuto in Germania spo- festival, noi no, ognuno pensa a se, sono molto pochi standosi tra Berlino, Francoforte, Stoc- quelli che si scambiano informazioni e guarda caso carda e Colonia insieme ai suoi genitori si occupano di ristorazioneÂť. parla perfettamente inglese, tedesco, Giusto per rimanere in argomento con il suo ruolo francese e ovviamente italiano. nella soap. Scatta in automatico la risata. Ha frequentato il Liceo artistico indirizzo teatrale e Se dovesse immagginarsi il suo prossimo persol’Accademia di recitazione a Stoccarda. naggio chi vorrebbe essere? Ha partecipato a diverse produzioni televisive tede- ÂŤUn preteÂť. sche interpretando molti ruoli, ma la notorietĂ l’ha raggiunta con il ruolo di uno chef di nome Robert, e sĂŹ, Un prete perchĂŠ? stiamo parlando di Tempesta d’Amore e lui è Lorenzo ÂŤMi affascina, sono convinto che il loro ruolo, nella YLWD LQWHQGR q LPSRUWDQWLVVLPR H GLIÂżFLOLVVLPR GRYHU Patanè. far pensare la gente capirla, aiutarla, spiegare, o Lei nterpreta uno chef e curiosando in Internet cercare di spiegare chi è Dio e di farci avvicinare il abbiamo visto uno spot tedesco dove pubblicizza piĂš posibile a Lui, far comprendere come dopo questa un pizza, ci scusi l’ovvietĂ della domanda, ma sa vita ci attenda un altro percorso.Âť. cucinare? ÂŤNon ricordavo neppure di quella pubblicitĂ : certo che Quindi, non prende in considerazione l’ipotesi sĂŹ, e sono pure bravetto, ma fare la pizza è un’altra della reincarnazione? cosa, è un arte; ho un amico a Colonia che è un ÂŤNo, credo, appunto, che questa vita ci dia la cultore della pizza e lui la fa proprio buona buonaÂť. SRVVLELOLWj GL IDUH GHOOH FRVH H FKH ÂżQLWD TXHVWD QRQ abbiamo bisogno di “ritornareâ€? per concludere cose Meglio cambiare argomento vista l’ora.. è di origini che non abbiamo portato a compimento. siciliane: che rapporto ha con questa terra? SĂŹ, credo che mi piacerebbe proprio interpretare il ÂŤVorrei tornare a viverci, la trovo incredibile: ogni UXROR GL XQ SUHWH LPSHJQDWLYR PD JUDWLÂżFDQWHÂŞ cosa ha un sapore ed un odore unico, è una terra speciale e particolare. Tempo fa invitai un regista ed Passiamo dal sacro al profano, in questo momento un produttore tedesco a venire in Sicilia. Avevo in ha una compagna? mente un lavoro particolare, ma per capire appieno ÂŤSĂŹ, Alessandra, napoletana verace ed ovviamente quello che volevo realizzare dovevano sentire e ne sono innamoratissimoÂť. capire i luoghi, anche i sassi in Sicilia hanno una storia da raccontare, tutto sembra fermo e vecchio, Anche lei fa l’attrice? ma non è cosĂŹ. Non se ne è fatto nulla però, non ÂŤNo, lavora sempre nel mio mondo, ma dietro le quinteÂť. hanno colto l’essenza di quello che gli facevo vedere,
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Pensa che metterĂ â€œsu famigliaâ€? con lei? ÂŤMi piacerebbe molto e vorrei tanti bambiniÂť. Provi a fare una squadra di calcio, le piace il calcio? ÂŤUna volta molto, ero pure tifoso dell’Inter, ora‌ io recito in una soap, ma mi pare che invece lo sia il calcioÂť. Ha sentito quello sta succedendo in Ucraina gli animali vengono soppressi per non infastidire i
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turisti nel Paese per gli Europei di calcio, cosa ne pensa? Il discorso è molto complesso, a parte la crudeltà initile e gratuita. Il cane è un comunicatore, se viene eliminato viene a cadere il rapporto che esiste dalla notte dei tempi tra uomo ed animale. Per esempio Orione, la costellazione piÚ luminosa viene accompagnato dal suo cane, e questo già la dice OXQJD PD OD FRVD SL JUDYH q FKH FRVu VL JLXVWL¿FD la violenza e l’omicidio, capisco che non è facile il mio discorso‌.
No, non si preoccupi è stato chiarissimo, ma passiamo a cose piĂš allegre e piacevoli. Cosa vorrebbe fare subito? ÂŤL’amore in auto, che si dirige verso il mare, ma anche in bicicletta‌. Cosa invece non farebbe mai? ÂŤPicchiare un bambino!Âť. Quando si è commosso l’ultima volta? ÂŤSono una persona che vive intensamente tutte le emozioni, ma la piĂš forte è stata ritornare in Italia. Ho aperto gli occhi ed Alessandra mi diceva: Sei in Italia, ora inizia un tuo nuovo percorso. Beh, avere la consapevolezza di essere a “Casaâ€?, mi ha commossoÂť. E’ una persona ordinata? ÂŤSĂŹ e no, per caritĂ non amo il caos, ma un po’ di disordine mi piace, sostengo che chi è ordinato è solo perchĂŠ è troppo pigro per cercare le coseÂť.
“
Ha una risata piena, viva, non formale e soprattutto contagiosa
La cosa o la persona che la diverte di piÚ? Assolutamente la mia ragazza, che poi insieme al mio gatto Libbra sono veramente uno spasso. Cosa direbbe ai ragazzi della sua generazione? Svegliaveti, qualsiasi cosa volete fare, correte qualche rischio, assumetevi delle responsabilità , ma fate!. Un’ultima domanda dal tono Marzulliano, cosa sognerà stanotte? Una grande sala, al centro di essa c’è una gondola con un piatto pesce, che non mi interessa, poi vedo una tenda, che apro, poi un’altra, un’altra ancora, le DSUR WXWWH VLQR DG DUULYDUH DG XQD ¿QHVWUD H YHGR LO mare inizia ad albeggiare ed io cerco di aprire questa finestra e navigare con la gondola verso l’infinito mare, ma non so se ci riuscirò. Noi sicuramente gli auguriamo di riuscirci!
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Pubbliredazionale
CONCORSO FOTOGRAFICO NAZIONALE ¸5HWVSP *\S[\YHS*SHZZPJ¹ ;LYTPUL HJJL[[HaPVUL VWLYL HWYPSL
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Il principe del cielo
foto di Giuseppe Pirastru
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La falconeria è disciplina molto antica la cui origine viene fatta risalire agli antichi egizi. L’acquila reale era riservata all’imperatore, il girifalco lo era al re, il falcone gentile (la femmina del falco pellegrino) era destinata al principe; alla dama lo smeriglio, il falco lanario al nobile di campagna. L’omaggio di un rapace ben addestrato, era considerato un dono di grande valore
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L’Accademia Italiana Cavalieri del Volo Alto. Il Presidente: Principe ³Don” Alduino di Ventimiglia di Monteforte ha dato dimostrazione delle caratteristiche del Falconiere, facendo volare Sacrifalchi, Girifalchi, e Poiane.
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Un grande signore, che si chiamava Federico II di Svezia, Imperatore del Sacro Romano Impero, ebbe modo di conoscere gli arabi e di praticare “quest’arte” insieme a loro. Diceva di guardare e di cercare la verità nelle cose e di assumere le cose per quello che sono, non per quelle che appaiono.
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Passante: “Allora, che cosa Vedi (nel mio futuro)?” Stanlio: “Una Donna Lunga e un Viaggio Biondo...”
da La Ragazza di Boemia
O
di Aldo Oliva
ramai, possiamo proprio dirlo: dopo poco meno di novant’anni dalle prime apparizioni come attori, Stan Laurel e Oliver Hardy, che noi tutti chiamiamo più frequentemente Stanlio e Ollio, sono diventati dei veri e propri miti intramontabili, eterni, riuscendo a risultare, ancora oggi, e a livello mondiale, i più grandi at-
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tori comici che il nostro mondo abbia mai potuto annoverare e conoscere. Il perché però si dica solo ³comici” non l’ho mai compreso molto bene. Infatti, avendo studiato, sia professionalmente che da amatore le loro innumerevoli pellicole, ed essendomi soffermato su moltissimi particolari, registici, scenici e contenutistici, sono arrivato alla conclusione che Stanlio e Ol-
lio sono tra i migliori attori (senza ³comici”) che il nostro mondo abbia mai conosciuto. Molti, anche tra i più accaniti fan della coppia, ancora oggi faticano a comprendere questa accezione. Il perché di questo è da ricondurre a svariati fattori, che affronteremo. Quindi, vi spiego come mai, secondo me, e se ci ragionerete meg-
CRITICA CINEMATOGRAFICA
lio, anche secondo voi, i nostri due eroi non sono affatto ³solo” due attori comici, ma anche, tragi-comici, di commedia (che non è per forza sempre comica) e addirittura drammatici. Sì, avete capito bene. Drammatici. L’aggettivo drammatico, secondo il dizionario italiano, tra i tanti signi¿cati proposti dal Treccani, vuol dire anche: ³riferimento alla vita reale, a fatto o condizione che suscita ansiosi timori per la sua intrinseca gravità e per la possibilità di evolversi verso il peggio”. È questa la de¿nizione che è necessario prendere come buona, e se la si legge attentamente, è utile per seguire il mio canovaccio. E, soprattutto, è importante considerare una cosa, spesso ignorata da molti tra appassionati e critici giornalistici: la multi-semanticità ¿lmica, che rappresenta una delle cose più straordinarie e affascinanti dell’analisi cinematogra¿ca. Infatti, un ¿lm può essere letto in modo diverso, può essere
- Te sparo sai. - Non puoi. - E perchè? - Puoi sparare solo per legittima difesa: io non offendo. - Va bè - allora sparo in aria a scopo intimidatorio. - E va bè allora io non mi intimido e resto qua. da Guardie e Ladri
pluri-semantico, appunto. Gli si può dare una accezione diversa e anche comica e drammatica assieme, a seconda anche, dello stato d’animo che abbiamo nel preciso momento in cui lo vediamo, della nostra capacità di leggere dietro le righe e comprendere tutto ciò che apparentemente non c’è, ma che gli attori o il regista ci vogliono comunicare. Faccio un esempio (cinematogra¿co) su tutti: il ¿lm Guardie e Ladri di 1951.
Possiamo infatti individuare in questo lungometraggio entrambi gli aspetti, comico e drammatico, a volte in scene diverse, che si accavallano, che si alternano nella stessa scena, o in scene differenti. Per esempio, molti ricorderanno l’incredibile corsa di Aldo Fabrizi (la guardia), che vuole ³acchiappare” Totò, nella prima parte del ¿lm (scena comica). Invece nella parte ¿nale, notiamo, nella straordinaria scena in cui Totò e Aldo Fabrizi
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si incontrano all’ingresso della palazzina dove vive il primo (che veste i panni di Ferdinando Esposito), tutta la disperazione, drammatica, tragica (e non affatto tragi-comica) che mette a nudo la scena: il brigadiere che sta perdendo il posto di lavoro e il ladro di professione, povero, anzi, poverissimo, disperato, che deve (in un Italia del dopoguerra in crisi e disgraziatissima) delinquere per vivere, per poter portare un po’ di cibo ai suoi ¿gli, alla sua numerosa famiglia. Il confronto tra i due, e tra i due mondi, è drammaticamente devastante ed intenso. Nel caso dei ¿lm di Totò, questa componente era molto ricorrente, sia nei ¿lm
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diretti da Mario Monicelli, che in quelli diretti da Pierpaolo Pasolini. Molto meno in altri. Più dif¿cile invece, ma ugualmente possibile, fare degli esempi simili analizzando ¿lm di Stanlio e Ollio. Anche perché qui bisogna, appunto, ³interpretare”, ³leggere”, sforzarci di comprendere il contesto storico, sociale, culturale, in cui alcuni ¿lm vengono realizzati. Il ¿lm Muraglie, per esempio, voleva essere (perché poi non si è rivelato tale) una parodia di un vecchio ¿lm americano che dovrebbe chiamarsi Catene. In questo lungometraggio, possiamo però notare alcune scene o situazioni dram-
matiche. Come l’arresto dei due, all’inizio del ¿lm, lo scatto delle foto per la matricola in carcere. E poi, possiamo notare un contesto carcerario di sofferenza, intolleranza, violenza, incomprensione reciproca, tra guardie e carcerati, e fra carcerati. Tutto questo viene servito sul piatto della comicità, della commedia, dell’ilarità, ma è uno spaccato della situazione carceraria dell’America di quegli anni (non affatto diversa da quella attuale): il sovraffollamento, il trattamento durissimo subito dai detenuti, le evasioni, le sparatorie. In più, vi sono delle musiche molto profonde, intense, appunto, drammatiche, che non sembrano
proprio, a tratti, riferirsi ad un ¿lm comico. Al contrario. Ma per quanto concerne la musica, è poi naturale che l’effetto, seppur a volte tremendamente oggettivo che un componimento può trasmettere, lascia aperte molte porte alla plurisemanticità: ciò è dovuto alla sensibilità della persona che la ascolta, al mix tra immagine suono, e a tanti altri fattori sempre più complessi e ‘tecnici’. Per continuare con Stanlio e Ollio, si potrebbe fare riferimento, volendo cogliere degli aspetti drammatici, anche ad altri lungometraggi, che mi hanno molto colpito in tal senso: la Ragazza di Boemia, e,
in parte, Fra Diavolo. Ve ne sarebbero ancora altri, ma bisognerebbe analizzarli molto, molto nel dettaglio, e perciò mi riservo di farlo in altre occasioni. In ogni caso, per quanto concerne la gran parte dei ¿lm cosiddetti comici, un po’ tutti, sia in Italia che in America, da quelli di Stanlio e Ollio, a quelli di Alberto Sordi, a quelli del già citato Totò, rappresentano straordinari spaccati della situazione storico-culturale dell’epoca in cui erano ambientati o dell’epoca che volevano sapientemente rappresentare. E spesso, quindi, il dramma è di casa. Se lo si riconosce. Se lo si sa ³leggere”.
Ciò appena descritto però, purtroppo, non avviene quasi più dagli anni ‘80 in poi, con il genere comico trash, divertentissimo ed anche cult, ma che spesso si allontana moltissimo dalla realtà per inseguire la battuta, la gag anche volgare e ¿n troppo improvvisata, la assoluta inconsistenza delle trame. Gli anni ‘70, invece, hanno rappresentato, a mio avviso, in Italia, il massimo sforzo dei registi di ¿lm cosiddetti comici, di far evolvere, o trasformare il loro lavoro in drammatico, tragi-comico, oppure semplicemente ³di riÀessione”. Esempi di interpreti che hanno reso ciò
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possibile sono, ad esempio: Walter Chiari, Ciccio Ingrassia e Franco Franchi (nei ¿lm in cui hanno recitato non come coppia comica e non insieme) Paolo Villaggio, che ha fatto ridere generazioni e generazioni, ma che ci mostra uno spaccato di vita, o meglio, una situazione esistenziale e sociale (quella del ragionier Ugo Fantozzi e ciò che questi impersoni¿ca) che
de¿nire drammatica è senz’altro poca cosa. L’unico attore-regista che a detta di molti è riuscito, nel genere cosiddetto comico, a mantenere elementi di forte drammaticità nei suoi ¿lm, nell’epoca contemporanea, è Roberto Benigni, che ben prima de La vita è bella, con Il mostro, con Non ci resta che piangere
(insieme ad un altro attore comico e tremendamente drammatico allo stesso tempo, Massimo Troisi) e Ti voglio bene Berlinguer (che però è degli anni ‘70, ma che mostra comunque la tendenza di Benigni al ¿lm drammatico) ci dà un chiaro esempio di come si possano coniugare i due elementi (comico e drammatico) allo stesso tempo.
Ma caro Fantozzi, è solo questione di intendersi, di terminologia. Lei dice “padroni” e io “datori di lavoro”, lei dice “sfruttatori” e io dico “benestanti”, lei dice “morti di fame” e io “classe meno abbiente”. Ma per il resto, la penso esattamente come lei.
da Fantozzi
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Noi semo quella razza che l’è tra le più strane che bruchi semo nati e bruchi si rimane.
da Ti voglio bene Berlinguer
Perché è necessario comprendere che la drammaticità non ha luogo per forza nella platealità e nella teatralità, nella esasperazione delle parole e dei sentimenti, ma la si può anche evincere, ³cogliere” dal contesto, dai doppi sensi, dalle frasi dette a metà, dalle condizioni umane che vengono rappresentate. E’ questo, ribadisco, che fa sposare i concetti e le accezioni di drammatico e comico. E rende
quindi gli stessi attori che vengono considerati comici, attori drammatici a tutti gli effetti. Sempli¿cando, possiamo concludere ribadendo un concetto che pochi dicono o scrivono ma che è la sostanza di questo mio ragionamento e di questa analisi. Cioè che le categorie comico, drammatico, tragi-comico, commedia, ecc... sono categorie prettamente inutili, che servono solo ad ³etichettare
un ¿lm”, un prodotto, un attore, una vita, una carriera. Il ¿lm o l’arte del recitare, è un qualcosa di molto più complesso che mette insieme molteplici fattori, e che non può essere riduttivamente ed erroneamente considerato alla stregua di reparti di un super-mercato o compartimenti stagni, ma che va analizzata, altresì, con molta più profondità, accuratezza e capacità critica.
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Un “gioco” che è diventato una ragione di vita
di Aldo Oliva
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rtista, scrittore, musicista, fotografo. Un comunicatore. Un personaggio versatile, interessante, poliedrico. Stiamo parlando di Pierluigi Tizzano, ventottenne campano. Intervista Magazine ha voluto intervistarlo per conoscerlo meglio.
Pierluigi, tra le tante attività che svolgi, qual è quella principale o quelle che ritieni più importanti e che svolgi più costantemente nella tua vita professionale? «Senz’altro la fotogra¿a e la scrittura. E’ nato tutto quasi per gioco, soprattutto la fotogra¿a, non immaginavo poi sarebbe diventata
una vera professione. Inoltre suono da molti anni, la musica è una attività indispensabile nella mia vita, seppur non prettamente lavorativa e remunerativa per me». Ti de¿nisci “fotografo d’arte”. Ci spieghi meglio questo concetto? «Ritengo che un fotografo d’ar-
te colga la realtà che lo circonda, non solo da un punto di vista strettamente ³tecnico” e schematico bensì trasmette quel quid in più che molti fotogra¿, seppur impeccabili da un punto di vista della tecnica fotogra¿ca, non riescono a trasmettere. Io ci metto il cuore, l’anima, e voglio che questo traspaia dalle mie opere. Ricerco con molta pazienza e costanza ³il momento decisivo” (aspetto anche molte ore spesso, per lo scatto giusto) quello più importante, dove, oltre a focalizzare bene cosa voglio ³rappresentare”, possa riuscire a trovare l’ispirazione, l’emozione giusta e la concentrazione per poterlo cogliere. Per me la fotogra¿a è, dunque, arte vera e propria, perciò ritengo che oltre allo studio della tecnica fotogra¿ca, ci voglia una particolare ispirazione, una predisposizione naturale. Un qualcosa di magico ed artistico, in parte razionale e molto creativo. E’ il mix di tutti questi elementi che fa sì che possa esistere la fotogra¿a d’arte». Che tipo di fotogra¿e realizzi principalmente? «Sempre mantenendo l’impostazione del ³fotografo d’arte” , prediligo i paesaggi (soprattutto nella mia terra, ve ne sono davvero di magici, straordinari) ma anche soggetti, persone, eventi culturali.
Mi piace, comunque, ‘carpire’ anche situazioni di dif¿coltà umana e sociale, che ritengo importante rappresentare ed analizzare attraverso i miei scatti». Parlaci in breve dei tuoi due libri, che hanno avuto un discreto successo, Polvere di Diamanti e Il Club dei frustrati. «Sono due libri di storie, racconti romanzati. Ma ho cercato sempre di rappresentare in entrambi, in un modo tutto mio, spaccati di vita, situazioni esistenziali, analisi e denunce sociali, contesti ben de¿niti. Cosi come ho fatto, ad esempio, nel primo libro (Polvere di Diamanti, ndr), dove racconto storie di mia fantasia ma che ben si possono ricondurre alla dif¿coltà che il mondo musicale underground continua ad avere soprattutto in Italia, in un ‘sistema’ della musica che non mi piace affatto e che non valorizza molti bravissimi artisti. La critica, anche velata, che il lettore può cogliere dalle storie, dal contesto, è per me molto importante. Le storie servono per veicolare dei messaggi, per comunicare le mie idee e per rappresentare dei mondi, delle vite, delle culture. Il primo libro lo de¿nirei, a tratti, un po’ anarchico, quasi ³sessantottino” il secondo, invece più ³introspettivo”».
Come ti de¿nisci: istintivo, passionale, nostalgico, realista? «Un po’ tutte queste cose, ma anche anarchico: sono un ragazzo libero e non mi piacciono affatto le imposizioni o ³l’essere disciplinato”, come avveniva spesso a scuola. Sono anche nichilista». Hai citato, appunto, la scuola. Che tipo di percorso formativo hai svolto? «Sono assolutamente un autodidatta. Leggo molto. Ho imparato molto dal libro di Orwell 1984, che ritengo indispensabile da leggere per chiunque sogna di poter diventare uno scrittore. Un vero capolavoro. Per quanto concerne la fotogra¿a, invece, ho letto moltissimi libri sulla tecnica fotogra¿ca e sulla fotogra¿a in generale. Non ho mai intrapreso nessun percorso accademico, ma credo di poter affermare di aver comunque studiato molte cose che mi interessavo e che ritenevo utili per la mia professione e la mia vita». Abbiamo letto sul web alcuni tuoi ormai “celebri” aforismi. Ce ne è uno che ci colpisce: “Il lavoro aliena la mente e distrugge l’estro artistico”. Ci piacerebbe ce lo spiegassi meglio.. «Quando parlo di lavoro, mi riferisco la lavoro ¿sico, quello più
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manuale e stancante, che non ti fa vivere veramente, riÀettere, pensare, ragionare e comprendere i motivi dell’esistenza, la complessità del mondo e che ti ruba delle energie intellettuali, artistiche e
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creative incredibili. Ovviamente, quindi, non mi riferisco al lavoro intellettuale. Credo che l’uomo non sia fatto per lavorare dieci ore al giorno, stremarsi e andare a letto. La nostra missione è più alta, più
importante, più preziosa. Purtroppo, non tutti possono avere la fortuna e la possibilità di svolgere un lavoro intellettuale, quindi mi ritengo comunque un privilegiato».
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Una mattina di primavera parlando con alcuni miei amici, tutti appassionati di riprese video e tutto il campo inerente la multimedialità, ebbi un’idea. ³Perché con il materiale audio-video che abbiamo tutti noi non facciamo qualcosa di interessante, tipo una radio televisione su internet?” Dopo la prima fase di sbigottimento e dei commenti a seguire delle persone che avevo davanti a me (stamani questo si è fumato il borotalco), nei giorni a seguire iniziavano le prove di trasmissione della futura Freechannel. Free-channel è il nome di un progetto che ha come fulcro una video radio su Internet che offre know-how e infrastruttura per permettere a tutti di trasmettere. Freechannel non vuole fermarsi alla trasmissione in rete ma vuole portare avanti iniziative per promuovere
cultura, idee, divertimento e socializzazione nel mondo reale. Tutti noi abbiamo l’esigenza di comunicare quello che pensiamo e sentiamo, abbiamo la voglia di rincorrere un sogno e impegnarci in qualcosa di bello e costruttivo. Una delle tante passioni dell’uomo che non ¿nirà mai è la radio. Un mezzo di comunicazione capace di trasmettere una canzone in tutto il mondo nello stesso momento. Ad
un
anno
di
distanza
contiamo
oltre 50000 accessi sul nostro sito web www.free-channel.it ogni giorno dalle ore 21,30 alle ore 24,00 andiamo in diretta video con la passione, il divertimento e il sacri¿cio di tutti i nostri conduttori a cui va il mio più cordiale e sincero ringraziamento. Riccardo Brenci
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Bijoux di Natalia Bovi natalia.bovi@email.it
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MOTORI
a cura di Francesca Lena
LA CLASSE É... M6 GRAN COUPÉ E’ proprio il caso di dirlo: ³quando la classe non è acqua”… La casa dell’Elica ha presentato al Salone di Ginevra la nuova generazione di M6 Coupé, la BMW Serie 6 Gran Coupé che incarna decisamente il desiderio della perfezione, design all’avanguardia, sportività ed eleganza esclusiva, e per rendere felici tutti gli appassionati del comparto M è la prima coupè quattro porte. La gamma della BMW Serie 6 Gran Coupé non vuole compromessi. Tre motori, tutti biturbo, uno dei quali a gasolio, quello della versione 640d con motore 6 cilindri 3.0 da 313 CV. A benzina si parte col 6 cilindri da 320 CV della 640i e si arriva al brillante V8 4.4 della BMW 650i con i suoi 450 CV, capace di accelerare da 0 a 100 km/h in 4,6 secondi e per il quale, a richiesta, è anche disponibile
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la trazione integrale xDrive. Tutti i propulsori sono equipaggiati di serie con un cambio automatico sportivo a otto rapporti, che integra la funzione start/stop automatico e la modalità ³Eco Pro”. La M6 Coupé si distingue grazie a nuovi elementi, quali paraurti anteriore e posteriore più larghi, quattro scarichi tipici del marchio M, cerchi in lega e l’introduzione dei freni carboceramici come optional per la prima volta su una BMW. La sportiva di Monaco di Baviera riesce a contenere il peso ¿nale, grazie, anche, al tettuccio progettato in ¿bra di carbonio, porte in alluminio e baule in ¿bra di vetro, infatti ha un peso complessivo di 1.850 kg, contro la Cabriolet che pesa 1.925 kg. I materiali, come sempre sono di pregio e scelti con gran cura e massima ergonomicità. Il cockpit
della BMW Serie 6 Gran Coupé è stato realizzato dai designer BMW sull’esempio dei motosca¿ più esclusivi gli interni offrono un ambiente spazioso, confortevole e lussuoso. E’ dotata dell’innovativo Bang & Olufsen High End Surround Sound System. Il massimo del piacere d’ascolto si fondono con il piacere di guidarla, e tutto ciò rende quest’auto unica. E’ dotata anche di Assistente di parcheggio: sensori a ultrasuoni nelle branchie laterali ad una velocità massima di 35 km/h si attivano per cercare un parcheggio così si può rimanere concentrati completamente sul traf¿co. La nuova Bmw Serie 6 Gran Coupè arriverà nelle concessionarie italiane nel mese di giugno 2012.
BMW 650i Gran Coupé (BMW 650i xDrive Gran Coupé): motore a benzina V8, tecnologia BMW TwinPower Turbo con due turbocompressori ed iniezione diretta di carburante High Precision Injection, VALVETRONIC Cilindrata: 4 395 cm3 Potenza: 330 kW/450 CV a 5 500 – 6 000 rpm Accelerazione >0 – 100 km/h@: 4,6 secondi (4,5 secondi) Velocità massima: 250 km/h Consumo medio di carburante : 8,6 – 8,8 litri (9,2 – 9,4 litri)/100 chilometri Emissioni CO2 : 199 – 206 g/km (215 – 219 g/km), norma antinquinamento: Euro 5. BMW 640i Gran Coupé: motore a benzina sei cilindri in linea, tecnologia BMW TwinPower Turbo con turbocompressore TwinScroll, iniezione diretta di carburante High Precision Injection e VALVETRONIC Cilindrata: 2 979 cm3 Potenza: 235 kW/320 CV a 5 800 – 6 000 rpm Coppia max. : 450 Nm a 1 300 – 4 500 rpm Accelerazione [0 – 100 km/h]: 5,4 secondi Velocità massima: 250 km/h Consumo medio di carburante*: 7,7 – 7,9 litri/100 chilometri Emissioni CO2*: 179 – 183 g/km, norma antinquinamento: Euro 5. BMW 640d Gran Coupé: motore diesel sei cilindri in linea, tecnologia BMW TwinPower Turbo con sovralimentazione turbo a due stadi ed iniezione diretta Common-Rail. Cilindrata: 2 993 cm3 Potenza: 230 kW/313 CV a 4 400 rpm Coppia max. : 630 Nm a 1 500 – 2 500 rpm Accelerazione [0 – 100 km/h]: 5,4 secondi Velocità massima: 250 km/h Consumo medio di carburante*: 5,5 – 5,7 litri/100 chilometri Emissioni CO2*: 146 – 149 g/km, norma antinquinamento: Euro 5.
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Nel cuore della Toscana, nella terra dei vini e delle Crete, nella terra delle tradizioni e della cultura popolare, nella terra del Palio, potrete trovare accoglienza da Lorenzini rooms. Saremo felici di ospitarvi nel nostro Bed and Breakfast Lorenzini rooms 1, una piccola e confortevole struttura situata nel centro storico di Siena a pochi passi da Piazza del Campo, ideale per chi vuole concedersi relax e tranquillità senza rinunciare alle comodità del centro storico. Potrete passeggiare per le vie di Siena e lasciare l’auto nel parcheggio pubblico situato vicino al Bed and Breakfast o raggiungere a piedi i mezzi pubblici e le linee extra - urbane per raggiungere anche le altre città toscane. Bed and Breakfast ³Lorenzini rooms” Via G. Duprè, 101 Via Aretina, 158 53100 Siena info@lorenzinirooms.com (+39) 339 8925080 tel. e fax (+39) 0577 180082
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Volevamo dedicarvi uno spazio tutto solite lettere al direttore, dal prossimo numero ci sarà una pagina tutta per voi, nel senso che quello che ci scriverete, dalla critica all’elogio, a un vostro problema o alla semplice voglia di vi promettiamo che verrà pubblicato scritti che contengono offese a persone o Istituzioni non verrano pubblicati, per il resto non vediamo l’ora di ricevere i
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integralmente. Ovviamente tutti gli
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condividere con noi questa esperienza,
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vostro cari lettori, e allora anzichè le
vostri primi commenti e opinioni.
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OROSCOPO ARIETE 21 marzo - 20 aprile
a cura di
Angela
ORO
Il segno promette un mese di aprile felicemente movimentato, che godrà dell’alleanza di Giove con Mercurio e il Sole. Avranno il successo negli affari o nelle questioni legali, e poi di nuove congiunzioni dello stesso Giove con Marte e Venere per tutto il mese di maggio, dove si porranno condizioni più favorevoli nella sfera sentimentale. Qualche temporanea debacle sarà possibile nella fase centrale del mese di maggio, legata all’eccessivo accumulo di pianeti nel segno.
TORO Nel vostro segno Giove vi assicura un pizzico di fortuna in più, che vi aiuterà nelle vicende sia di natura materiale che sentimentale.Nel mese di aprile, grazie all’inÀuenza benevola di Giove verso i nati in Toro, avrete più fortuna in campo sentimentale. Questo aspetto favorevole vi accompagnerà ¿no a maggio. Appro¿ttatene per avviare iniziative che facciano emergere la vostra immaginazione ed il vostro talento.
21 aprile - 20 maggio
GEMELLI 21 maggio - 20 giugno
Durante questo mese di aprile, i Gemelli dovranno concentrarsi sul proprio percorso professionale: qui vi giocherete il vostro futuro, non dimenticando di mantenere una certa Àessibilità e capacità di riconvertire in tempi brevi abitudine consolidate. Nel mese di maggio tenderete a indurvi e spazientirvi e mandare tutti a quel paese. Non fatelo! Non perdete la calma e pensate sempre prima di parlare.
I nati di questo segno vedranno qualche momento dif¿cile nella relazione sentimentale di chi vive in coppia, che in certi casi può essere una vera e propria crisi in cui ognuno è troppo occupato a cercare di lenire le proprie ferite per dedicarsi a quelle dell’altro, se la situazione è molto deteriorata sarà dif¿cile riprendere la relazione. Un mese di maggio interessante per chi ama viaggiare, avvertirete l’esigenza di allargare la cerchia delle vostre conoscenze.
CANCRO 21 giugno - 22 luglio
LEONE 23 luglio - 22 agosto
È importante che risolviate la situazione ¿nanziaria, può risultare complicata ma riuscirete a riordinare l’economia: basta che stabiliate delle priorità nelle spese. Dal 10 maggio in poi riuscirete a fare un salto di qualità nella vita professionale. Nella prima settimana di maggio, se siete single, avrete l’opportunità di conoscere persone piacevoli verso le quali proverete una certa attrazione.
VERGINE Cercate delle alleanze importanti con i colleghi, evitando inutili contrapposizioni, soprattutto per la ¿ne del mese di aprile.Mantenete un atteggiamento di onestà e correttezza, che d’altra parte è insita in voi. Con queste precauzioni, maggio vi promette così serenità. Potreste appro¿ttare dei giorni più tranquilli, verso la metà di maggio,dedicando tutta l’attenzione alla cura del vostro aspetto.
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23 agosto - 23 settembre
OSCOPO OROSCOPO OROSCOPO Aprile - Maggio BILANCIA 24 settembre - 22 ottobre
Non un periodo bellissimo per i bilancini. Il mese di aprile sarà alquanto burrascoso, ma le vostre proverbiali qualità di equilibrio e razionalità vi permetteranno di mantenervi brillantemente in equilibrio. Nella seconda metà del mese possibili tensioni in amore. Si affaccerà la presenza inaspettata di una persona verso cui provavate sentimenti intensi.
Durante questo mese di aprile vedrete i vostri desideri farsi poco a poco realtà, e questo vi darà maggiore sicurezza, ¿ducia in voi stessi. Finalmente inizierete ad ottenere i risultati che meritavate. Vi sentirete di poter raggiungere qualsiasi successo, nella migliore tradizione del vostro segno. Maggio per gli scorpioni ha promesso momenti di autentica esplosione sentimentale, passione e desiderio. Sarete corteggiati e potreste incappare in incontro fulminante.
SAGITTARIO
SCORPIONE 23 ottobre - 21 novembre
Qualche dif¿coltà la percepirete verso la metà del mese di aprile nel conciliare gli impegni di
22 novembre - 21 dicembre lavoro con la vita famigliare. Cercate di mantenere la calma evitando le pressioni eccessive che ¿nirebbero per rendervi nervosi e irritabili. A maggio novità sul posto di lavoro che però vi metteranno di fronte a scelte dif¿cili rispetto ad altre situazioni che vi stanno a cuore.
È giunto il momento di chiedere consiglio ai vostri cari potrebbe aiutarvi a chiarire alcuni dubbi e perplessità. Sul lavoro, aprile è un mese di interscambio di informazioni e favori con i colleghi, sarete costretti a dire qualche bugia, ma attenzione a non cadere voi stesso nella rete di menzogne tessuta da qualcun altro al solo scopo di trarvi in inganno. Ricordate che la curiosità non sempre paga.
CAPRICORNO 21 dicembre - 20 gennaio
ACQUARIO 21 gennaio - 19 febbraio
Dedicherete il vostro tempo non solo alle attività professionali ma anche ad aiutare chi vi sta vicino, siano amici o parenti. Il mese di aprile sarà all’insegna del’ altruismo. Non dimenticate però i vostri problemi ¿nanziari e quindi qualche problema sul piano economico o lavorativo vi terrà svegli. A ¿ne maggio infatti potreste accusare un accumulo di stanchezza dovuto a un’intensa attività intellettuale e ¿sica.
Sappiate preservare i necessari spazi di intimità e imparate a costruire le occasioni propizie per manifestare i vostri sentimenti: un regalo non guasterebbe. Sul versante professionale, l’oroscopo di aprile e maggio prevede due mese di s¿de, che alla ¿ne potrete superare con vantaggio, ma non perdete la concentrazione, potreste commettere qualche errore, perché la chiave del vostro successo sarà infatti l’attenzione per i dettagli.
PESCI 20 febbraio - 20 marzo
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Aldo Oliva direttore@aldooliva.net Condirettore
Francesca Lena francesca.lena@gmail.com Fotoreporter – Reportage - servizi /interviste
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Nicola Bano
In maniera semplice e veloce vi spiegheremo come fare.
Responsabile gra¿co
Non vi deluderemo!
Clima e Ambiente
Alice Calore Allegro allegroa@alice.it In questo numero: Francesca Lena, Elisa Ragazzi, Nicola Bano, Aldo Oliva Giuseppe Pirastru Redazione Siena: Via della piazza n.7bis - MONTICIANO Redazione Padova: Via Giovanni XXIII, 21 - NOVENTA PADOVANA Per la vostra pubblicità in Toscana, contattare: pubbli@intervista.ws Per il Veneto: Responsabile Marketing Patrizio Casetti p_casetti@yahoo.it Stampa: Poligra¿ca S.r.l., via Friuli 29, Dalmine (BG) www.quippe.it EDITORE Find out edizioni, Via della Piazza n.7bis, 53015, Monticiano (Siena) www.intervista.ws “Iscritto al registro degli operatori di comunicazione al numero 21716 . Iscr. del 1 dicembre 2011”
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Anno I - n.2 - Aprile - Maggio 2012 Chiuso in redazione il 29 marzo 2012
Saremo felici di ospitarvi nel nostro Bed and Breakfast Lorenzini rooms 2, una pratica soluzione per chi intende sostare a Siena non solo per turismo. Vista l’ubicazione facilmente raggiungibile da ogni via di accesso alla città e la vicinanza al centro storico, è possibile lasciare l’auto nelle aree di sosta adiacenti alla struttura, collegarsi alle diverse zone della città, a piedi o con i mezzi pubblici, o alla provincia e alle altre città vicine tramite gli autobus extra-urbani.
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