Intervista Magazine 6

€ 1,90

Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB SIENA

Magazine

L’effervescenza del cileno Barrio Italia

Grazia Di Michele

Grafologia: quando l’analisi diventa scienza Taupo.

Un sogno diventato realtà

Diventa manager

di

Ti senti innovativo, innovatore, “creatore di soluzioni”?

Hai un’ottima capacità di problem solving?

Hai idee esaltanti, positive e concrete allo stesso tempo?

Vuoi metterti alla prova?

Contattaci! Potresti far parte del nostro Staff!

Se hai gli stimoli giusti non esitare! M a g a zin

M

Info@intervista.ws

e

ag az in e M

e

e

2

n.5 Io nn -A 12 20 e

NA

br

SIE

em

CB

-D ic

1, D

e

a m

br

om

em

1, c

ov

r t.

-N

6) a

n° 4

le

e

4

tra

in

2 /2

00

es

az

71 6

(c 3

21

00 53

Sti a ...mmo v a p icin er i v fav icin ore i ! ne

Magazine

ag

/2

o ed

..a s.p

Ab ne

li o pe 5

e

Pr nu ecar lla i - Ba Co m .Co bo .Pr cci o - on So i tto Ma Lin pa mm d an a ga o ti - ni ch d.

Q ua Co - Lo e q “le nd

.Co bo ua pi o .Co tom nd ace l c e e izz he p o è la pe at in vit son assi r fi i sa a nir Fig o.. on lita e C li d . s i in ho el en iz ” os za ian y fi o

Po e

5

az

in

ne

Ita ste

Isc

rit

lia

to

al

re

gis tr

e

o

Sp

n

de g

zi

izio

a

ra to

ri

bo

g

na

a

di co m un

M ag

M n

.3

e

M

zi

Bim

e al nu m er

in

in

ica zio ne

e

az

in

azin

az

ag

a

27 /0

e

Mag

M

ag

g

L.

in

e

e

M

a

Fe st e

az

in

in

M

-D .L

ag

e

M

in

az

az

e

le

az

ag

ag

in

sta

ag

Buvi au on gur e a

Po

M

M

M

az

to

e

ag

on v. in

M

e

en

in

m

az

in

in

e

z

az

in

a

ag

zin

ag

g

M

ga

az

a

Ma

ag

M

M

Visita il nostro sito www.intervista.ws Visita la nostra pagina su Facebook (Intervista magazine) e diventa nostro fan

et

ia cc org i

€

2,

80

3

4

Perito Moreno - Argentina

Emozioni in fotografia

5

6

S. Giorgio (VE) - Alcuni turisti inglesi indossano la maschera dei reali

7

8

9

SOMMARIO L’energia “dentro” casa

L’effervescenza del cileno Barrio Italia

14

18

Grazia Di Michele

24 10

Taupo Un sogno diventato realtĂ

32 Grafologia

44 SOMMARIO 11

NEWS by

SLIMTaf, a real gift for your legs.

Cosmetics and textile technology give life to a line of slimming legging * against cellulite.

Sedentary lifestyle, poor diet and stress offer less and less space for the body care .

Today, thanks to the three focal points of Calzificio Franzoni Gian Mauro's innovative line of leggings, there is finally a remedy against the annoying fat pads.

Natural hypoallergenic cotton -

2, 5

cm

The natural cotton, also breathable, gives a comfortable contenitive sensation but not constrictive.

The mix of assets

Present in the fabric, in contact with the skin, have slimming effect *, draining and stimulating for the circulation.

Rechargeable The mix of assets, effective up to 5 washes, can easily be rechargedusing practices single dose sachets (2 per pack).

With SLIMTaf there is all the certainty of awarding sinuous and shaped legs, improving skin firmness and elasticity and eliminating heavy and tired legs.

Advertising Info

The mix of assets developed for SLIMTaf is among the most innovative in the panorama of cosmetic research. A mix that enhances the action of the individual assets due to their synergy. In particular, this includes: • SLIM EXCESS = inhibitor of lipogenesis, lipolysis activates.

• L-CARNITINE= used to convert fat into energy.

• CAFFEINA = used for the treatment of cellulite and localized adiposity, by catabolic effects on adipocytes • ESCIN = anti-inflammatory, vasoconstrictor and vasoprotective • STEM CELL OF CENTELLA = anti-inflammatory and healing properties, is one of the most effective anti-cellulite active in the world of commodities

Against the imperfections of cellulite

The constant use of SLIMTaf, 8 hours a day, for at least 42 days, it helps to achieve a reduction of the circumference of thighs and hips up to -2.5 cm, increased skin firmness and a reduction of the "peel 'orange "(first visible results after 28 days)

*Not associated with weight loss

Shop on line www.slimtaf.com Calzificio Franzoni Gian Mauro phone: 030.2793765 - SLIMTaf is on FACEBOOK , GOOGLE+, YOUTUBE, TWITTER Exclusive distributor for Italy, pharmacy, parapharmacy and health COLPHARMA

12

Cari lettori, torniamo in edicola e nelle vostre case (e cogliamo l’occasione per ringraziare tutti voi) dopo un breve periodo di pausa. Un periodo, però, tutt’altro che inoperoso.

E’ servito per ritemprarci e continuare nel nostro affascinante viaggio chiamato Intervista, grazie alla realizzazione di articoli sempre più in linea con il trend che moltissimi di voi hanno apprezzato nel primo anno di uscita del magazine, e che sono stati oggetto di molte soddisfazioni per la redazione e per tutto lo staff. Il nostro progetto di infotainment (cioè il mix di informazione ed intrattenimento) ha avuto successo e di questo siamo molto felici. Un magazine, come abbiamo già detto nell’editoriale di apertura dello scorso anno, deve saper conciliare, a nostro avviso, le due parti fondamentali e fondanti della nostra società e che “circondano” il nostro vivere quotidiano. Una rivista cartacea, patinata, anche fotografica, che non tenesse conto di ambedue le anime del mainstream, non riuscirebbe ad accontentare i molti lettori che hanno cambiato target, spirito, che amano i due ambiti, o meglio, i “generi” di cui noi ci occupiamo. Generi molto spesso diversi, e, proprio per questo, non facili da coniugare.

Per quanto concerne questo primo numero del 2013, segnaliamo in particolare una maggiore attenzione per l’estero, per le bellezze che si possono ritrarre e analizzare e che sempre più vorremo considerare in un’ottica globale, nella quale il mondo non rappresenta più, ormai, un insieme frammentato di Paesi, ma altresì un “unicum” dove le vicissitudini, le problematiche ed anche le eccellenze son sempre più comuni e condivise.

Non ci resta che augurarvi una buona lettura ed invitarvi calorosamente a scrivere ai nostri contatti per commentare i nuovi articoli, le foto, e tutto ciò che vorrete condividere con la redazione e lo staff di Intervista magazine. Ne terremo conto e approfitteremo delle vostre impressioni per crescere ed innovare sempre di più il nostro progetto.

La redazione di

Magazine

13

l’ energia

“dentro” casa

di Roberto Roverselli

Si parla sempre più spesso di risparmio energetico, impatto ambientale e sostenibilità, ma tutto questo per essere perseguibile deve essere anche compatibile con le esigenze di una fascia più ampia di utilizzatori.

Questi concetti fanno sempre più parte integrale del concetto di casa costituendo la base per la progettazione. In fatto di design, oggi più che mai, un progetto deve prestare attenzione non solo al lato estetico, ma anche alla sua funzionalità. È una sfida aperta contemporaneamente alla ricerca tecnologica e all’immaginazione che ha portato alla sperimentazione di nuove strutture.

Per sfruttare l’energia del vento le mini pale eoliche utilizzabili sui

14

tetti di casa erano già una buona soluzione che non solo consentiva un basso impatto ambientale, ma si poteva combinare con altri tipi d’impianto come quello fotovoltaico. Gli ultimi modelli sono produttivi anche ad una velocità del vento di due metri per secondo, che è davvero molto bassa. A questi pregi strutturali negli ultimi anni vi sono alcune aziende che sono arrivate a proporre degli oggetti che aggiungono un design studiato apposta per essere collocato anche in un giardino di casa.

La Soft House, nata dalla creatività di Sheila Kennedy, sfrutta le possibilità offerte dalla nanotecnologia.

La designer americana ha realizzato una casa prefabbricata in grado di produrre 16 KW/h

di energia elettrica utilizzando speciali tessuti con elementi in PV integrati in grado di catturare la luce del sole e trasformarla in energia.

Questi particolari tessuti possono diventare delle tende e come tali possono, se posti su dei binari, essere spostati durante la giornata.

Si può così non solo ottimizzare l’esposizione al sole, rendendo confortevoli gli ambienti, ma convertire l’energia solare.

Inoltre, queste strutture sono flessibili e consentono di dividere gli spazi dell’abitazione, di rivestire tetti o pareti e formare un lampadario a sospensione sfruttando lo spazio di un eventuale lucernario.

La “Soft House” è un progetto che miscela alta tecnologia e arte tanto da essere esposto al Vitra Design Museum di Essen, in Germania.

Nel ricercare la migliore soluzione per utilizzare l’energia solare, il sistema a pannelli ha trovato una

valida alternativa nell’uso degli specchi. Il principale sostenitore di questo tipo di tecnologia è il premio Nobel Carlo Rubbia che ne sta portando avanti l’utilizzo in grandi centrali, ma di recente si è capito che si può arrivare a un uso “domestico” con dimensioni degli impianti molto ridotte ed economicamente accessibili.

Lo “Specchio Lineare”, il sistema inventato all’università di Udine, è una realtà già da alcuni anni. Questa soluzione può produrre una quantità di energia fino a tre volte superiore rispetto a quella di un impianto solare “classico” equivalente (fotovoltaico o pannelli solari) combinando insieme la produzione di elettricità e di calore.

All’università di Palermo, invece, la ricerca per realizzare impianti di dimensioni ridotte è rivolta alla tecnologia solare termodinamica che utilizza piccoli specchi per scaldare un fluido. Questi impianti saranno

modulabili in base alle proposte e potranno essere istallati su superfici di una ventina di metri quadri o, in città, su supermercati e capannoni.

In Italia, quanto all’utilizzo di energie rinnovabili, spesso le normative non sono chiare, ma ci sono degli incentivi nella maggior parte dei casi legati ai pannelli solari e solo più di recente anche allo sfruttamento dell’energia eolica.

Tra i vari passi avanti, ripensamenti e indecisioni ci sono, comunque, gli incentivi di trenta centesimi per ogni KW/h immesso nella rete o, in alternativa, lo scambio sul posto che porta a un bilancio tra l’energia prodotta e quella consumata.

Questi “piccoli impianti”, integrando le grandi centrali e mettendo a disposizione la loro produzione di elettricità o calore, con tecnologie, appunto, integrabili tra loro - come eolico e solare - potrebbero essere utili in tutto il paese.

15

Pubbliredazionale

Borgo di Barigianino “Un sogno chiamato vacanza”

Adagiato sotto le pendici del bellissimo parco naturale della Montagnola Senese, a pochi chilometri dalle più famose città toscane (Siena, Lucca e Firenze), tra le zone del Chianti e del Brunello di Montalcino si trova il Borgo di Barigianino... un sogno chiamato vacanza.

Quando arriverete al Borgo di Barigianino ad accogliervi troverete tutta la famiglia al completo. Michela cura l’amministrazione e il Marketing del Borgo. La mamma Davidica normalmente la troverete davanti ai fornelli intenta a preparare gustosi piatti tipici della zona o a curare i fiori dei giardini. L’arredamento e lo stile degli appartamenti è tutto merito del papà Guido e del fratello Alberto.

GLI APPARTAMENTI Gli appartamenti del Borgo vi offrono tutte le comodità mantenendo il sapore degli antichi casolari toscani. Sarete immersi nei colori e nei profumi dell’affascinante terra toscana.

16

LA PISCINA Il fiore all’occhiello del Borgo di Barigianino è sicuramente la piscina.

Di nuovissima costruzione si armonizza perfettamente con l’ambiente circostante, integrandosi con la parete di roccia che la sovrasta. È dotata di una vasca grande centrale, di una vasca piccola con sedute laterali e idromassaggio; e di una vasca con effetto geyser collocata dentro una grotta naturale.

Borgo di Barigianino Loc. Barigianino 53018 - Rosia (SI) Tel-Fax Ufficio +39 0577 345644 - Michela +39 3485122536 michela@barigianino.com - www.barigianino.com

17

L’ del cileno BARRIO ITALIA

EFFERVESCENZA di Laura Iannicelli

S

antiago, Cile.

Al centro della capitale di sei milioni di abitanti, di quella striscia di terra del Cono Sud Americano lunga più di 4000 km, a quasi 12.000 km dallo stivale, ci si imbatte nel “Barrio –quartiere - Italia” (curiosamente, a pochi passi da Piazza Italia, punto centrale e di combinazione delle due principali arterie della metropolitana).

Arrivare dall’altra parte del mondo e vedere che il nome del nostro paese, irriso simpaticamente dai cileni con il classico: “pizza, pasta, mamma e mafia”, non è associato solo a un “completo italiano” ovvero un hot dog con avocado (verde), maionese (bianco) e pomodoro (rosso), ma a un quartiere effervescente artisticamente e culturalmente, incuriosisce e rende un po’ orgogliosi! È qui dove uno dei tanti emigrati italiani, il ligure Marco Girardi, ha trovato “l’America”, aprendo nei primi del novecento una fabbrica di cappelli tra le più grandi e importanti nel marcare la moda del paese.

18

Un quartiere non prende il nome da un paese in una decina d’anni! Fu grazie al “moderno” Teatro Italia, costruito nel 1936 dalla stessa famiglia Girardi, e dalle attività culturali generate al suo intorno, che il Barrio si chiama Italia. In meno di un secolo, è passato da essere un’area semi-rurale e di ordini religiosi, a una zona industriale, con la costruzione di case popolari da un lato e l’Ambasciata italiana dall’altro, campus universitari e magazzini di oggetti d’antiquariato.

Le facciate continue delle case in stile coloniale dagli alti soffitti, hanno conservato nel tempo l’essenza del contrasto, tuttavia visibile, tra il nuovo e l’antico, finché un gruppo di artisti ha dato la svolta al destino sociale ed economico del quartiere.

Giovani creativi, attratti dalla dimensione umana del Barrio Italia, dai viali, le piste ciclabili, le botteghe d’antiquariato, i restauratori di mobili e dal patrimonio intangibile locale, hanno avviato un nuovo processo di trasformazione.

Uno dei nodi di questo cambiamento è l’ex fabbrica “Sombrerería Girardi”. Dopo un tempo di disuso e abbandono, dato il suo valore storico e architettonico, sta trovando nuova vita nella Factoria Italia.

Tra le varie attività ospitate dalla Factoria Italia, troviamo nel 2011, CASACOR considerata tra le maggiori esposizioni di architettura e decorazione Latinoamericana.

Le molteplici attività del Barrio Italia ne hanno valso il riconoscimento di “Neighborhood Design 2012” dal Consiglio Nazionale per la Cultura e le Arti (NCCA) e dal Sernatur Cileno, affermandosi sempre più come un polo artistico, culturale, gastronomico e commerciale di Santiago.

Passeggiando con un’amica giamaicana e un cileno tra le strade alberate del barrio, ci si lascia sorprendere dalla creatività della conversione delle antiche casone e fabbriche, in originali e caratteristici negozi che nascondono piacevoli e curiose sorprese in uno dei quartieri all’avanguardia nel panorama nazionale.

Studi di design, atelier alternativi,

caffè e ristoranti, botteghe e nuove costruzioni, oggetti decorativi e creativi, articoli di giardinaggio sostenibile, librerie e gallerie d’arte, mobili e antiquariato, giocattoli e artigianato; il tutto tra scuole, un museo, un’università e una serie di posti tipici del quartiere: gli alimentari, il macellaio, il calzolaio, il barbiere, il negozio di biciclette, ecc.

19

Esplorando il Barrio Italia, si può osservare come un flâneur di W. Benjamin il recuperarsi e il reinventarsi di un quartiere centrale della città, che smette di essere uno spazio isolato e decadente, riempiendo le strade di vita, turisti e comunità preoccupate per l’ambiente.

Ecco che appare un luogo nuovo e interessante, ricco di stimoli per gli abitanti e passanti della città.

Un viaggio urbano che unisce l’arte e la cultura con la buona cucina di varie origini: messicana, russa, peruviana, italiana oltre che cilena. In Avenida Italia e calle Condell si trovano le attività di design e decorazione. La calle Santa Isabel è più uno spazio di ristorazione e pub. In calle Seminario, è il settore delle industrie manifatturiere e delle vendite automobilistiche.

Caupolicán si presenta come il settore della restaurazione di mobili e

20

opere d’arte. Studi di artisti, gallerie, botteghe, officine si alternano fornendo un’impronta eterogenea, multiculturale e di diversi livelli socioeconomici.

Incontro Paolo in uno di questi

Un quartiere chiamato Italia riesce a unire armoniosamente tradizione e giovane innovazione creativa.

localini, o meglio ne “La Jardin”, una bellissima e originale istallazione semi-temporanea itinerante allestita all’interno della Factoria Italia che, a partire da oggetti ormai in disuso o mezzi rotti, è riuscita a creare un ambiente alternativo nuovo e accogliente.

Paolo Primavera è un italiano che vive nel Barrio Italia e da circa otto anni in Cile. Già da qualche tempo aveva in mente di aprire una casa editrice, ma è dal 2012 che l’idea inizia a prender forma, anche grazie ad un Master in Editoria, finché quest’anno si è concretizzata: è nata Edicola!

Una casa editrice internazionale tra Ortona-Madrid-Santiago che lancia i suoi primi due libri di racconti di una italiana e un cileno in tre lingue (italiano-spagnolo e inglese) in carta e formato elettronico, per tutti i dispositivi di lettura.

Lui, così come altri giovani cileni, latinoamericani e sempre più stranieri anche incoraggiati da paesi in crisi, stanno investendo su se stessi e in nuove attività.

Così come mi racconta Paolo, l’aspetto caratteristico del barrio è proprio il suo essere “domestico, il pullulare di botteghe, di almacén (alimentari) di piccola economia, dove i proprietari ti chiamano per nome e tu a loro, oltre alle manifestazioni culturali che si susseguono”.

La comunità locale è ben attiva nel cercar di proteggere la vita delle nuove botteghe di design e degli antiquari dall’edilizia in gran altezza, che si sta impossessando dell’urbanistica di Santiago.

Tuttavia, questo cambio, unito all’aumento dei valori immobiliari e all’arrivo di altri residenti, sta modificando la composizione della comunità del barrio.

Il rischio è la gentrification, ovvero quando i primi abitanti di un luogo, non avendo la capacità finanziaria per pagare i nuovi valori delle proprietà sono indotti a trasferirsi. Si perde così il tessuto e quel patrimonio intangibile del quartiere con le sue caratteristiche attività intrinseche. È per questo, che esiste una preoccupazione costante per mantenere l’equilibrio e la coesistenza di tradizione e modernità, in modo da fare del Barrio Italia, un buon esempio di sviluppo e turismo culturale sostenibile.

La sfida consiste, quindi, nell’innovare coniugando patrimonio e la convivenza tra i residenti.

Recuperare e rinnovare mantenendo l’essenza, così come nell’esperienza de La Jardin, si ridà nuova vita agli scarti o agli oggetti in disuso pur

mantenendone la struttura interna.

Vedendo il successo che riscuote la salvaguardia della tradizione unita allo spirito creativo, con un futuro che molti associano con il barrio Palermo di

Buenos Aires, o via Tortona a Milano, viene da scommettere sulle risorse del Barrio Italia e su questo nuovo circuito. É da augurarsi che sia un esempio da seguire anche per le nostre città!

21

22

“Proteggi il tuo quartiere.

Compra negli alimentari.

Investi nelle sue botteghe.

Incentiva i suoi negozi.

Vai ai suoi teatri.

Frequenta le sue strade.

Leggi le sue riviste�.

Prensa de Providencia, Santiago. 7 Gennaio 1934

23

G r a z Di i Michele a di Aldo Oliva

24

25

V

era, sincera, autentica.

Così Grazia Di Michele nell’intervista che abbiamo realizzato, ricca di spunti interessantissimi e non banali. Grazia si sofferma su temi centrali per la nostra società, come la sofferenza che può essere alleviata con la musicoterapia; altri temi, come nuove forme di comunicazione (social network), femminismo, e tanto altro.

Grazia, in “Habi” lei racconta la storia drammatica di una giovane palestinese che si fa saltare in aria in un centro commerciale “per fede per rabbia”, cosa è stato più difficile, nello scrivere questa canzone, forse immaginare i pensieri di una donna che vive la guerra e l’odio in Palestina?

Nei giorni in cui ho scritto il brano avevo davanti agli occhi la foto di quella ragazza, bella eppure inconsapevole della sua bellezza. Quando Hiba (che poi è il suo vero nome) si guardava allo specchio evidentemente scorgeva altro se non la sua missione, la fugacità di quel corpo, nessun sogno personale, se non quello cui era stata educata negli anni da criminali, con l’alibi della religione. In genere quando racconto storie non mie, se ci fa caso, uso la terza persona: nel nuovo disco, Giverny, racconto di

26

Laura, ma anche andando indietro nel tempo ci sono Rudji, Anja, Caterina, Irene, … In questo caso è stato diverso: è stato così difficile calarmi in quella storia che ho dovuto forzare l’immedesimazione con l’artificio retorico della prima persona. Ho voluto provare a raccontare quei sentimenti come se li vivessi. E ho scoperto che non c’era più cuore in quella vita, era stato anestetizzato, congelato. La ragazza era già morta prima di lasciarsi esplodere. Per questo nella storia non c’era spazio per ulteriori riflessioni, ripensamenti, elaborazioni intellettuali o emotive e gli ho dato un ritmo incalzante, assertivo, che Filippo De Laura ha saputo accentuare rivestendolo con piccole distorsioni nell’arrangiamento.

Nel 2001 si è diplomata in musicoterapia. Ci racconti cosa ha trovato di utile e affascinante in questa pratica?

“La musica eleva l’anima e la libera da tutte le preoccupazioni e gli affanni”.

Lo scriveva Hegel nelle sue lezioni di estetica. Ma lo percepisce chiunque, credo. No? La musica che ho conosciuto fino a un certo punto della mia carriera è sempre stata una forma di espressione, di comunicazione, di rapporto con sé o con gli altri. Con la musicoterapia ho scoperto che lavorando col paziente il suono crea un rapporto di comunicazione non solo con l’altro, ma con tutto il circostante.

Quando si parla di musicoterapia, intendiamoci, non si parla della musica che siamo abituati ad ascoltare, fatta di melodia, ritmo ed armonia: è un

discorso molto complesso, ma che mette al centro comunque la nostra capacità di ascoltare e interpretare il suono, e nel caso “curare”.

L’affermazione di Hegel, (e intuizione di tanti) ha un valore dal punto di vista scientifico: ci sono stati patologici e alterazioni fisiologiche dell’organismo a cui non si può rispondere sempre e solo con le terapie convenzionali.

In alcuni casi ristabilire un equilibrio sonoro che è stato interrotto o sollecitare la comprensione della realtà attraverso il suono può avere gli effetti del miracolo.

Cosa ne pensa del rapporto lega, in questi ultimi anni, i concorrenti dei reality show al festival di Sanremo?

Voglio raccontarle una cosa: fino a qualche anno fa il Festival di Sanremo era snobbato da chi faceva - o presumeva di fare – musica di qualità. Poi piano piano, forse anche a causa del restringimento degli spazi promozionali, anche i cantautori o la musica indie hanno cominciato a prenderlo in considerazione. Lo sa che quando ho partecipato la prima volta c’erano degli amici e collaboratori che mi dicevano che non dovevo farlo, che non era il palco giusto per me e che ne andava della mia “immagine” di cantautrice? Insomma più o meno quello che qualche anno dopo ho sentito dire sulla mia partecipazione ad Amici. Io ho sempre creduto che bisogna stare attenti a chiudere i programmi “pop” dentro i limiti di stereotipi di genere, per cui tutto ciò che passa in quei contesti è di bassa qualità.

27

28

Anzi bisogna cercare di influenzarli positivamente. Baricco in un suo intervento di qualche tempo fa diceva che non è tanto “La figlia del reggimento” di Donizetti che determina la cultura di una società, ma soprattutto scuola e televisione (e in qualche misura il web aggiungerei io), che entrano dappertutto, nei centri come nelle periferie. Allora è bene parteciparvi con le migliori proposte possibili. Oggi, che ci piaccia o no, ci sono solo due canali per la promozione della musica in TV: i Talent show e il Festival di Sanremo. È normale che dialoghino. Piacerebbe anche a me che la musica avesse più spazio, ma non è così. Non fa audience, non muove il mercato se non accompagnata all’evento o alla competizione. E allora devi trovare il mix giusto, e non è facile. E allora penso che Festival e Talent si aiutino a vicenda. Semmai possiamo e dobbiamo chiederci come gestire al meglio e mixare questi aspetti di spettacolarizzazione e musica. Ad esempio, probabilmente è ingiusto fare una gara in cui un ragazzo appena uscito da un Talent, senza aver fatto mai un disco o una tournee, ma con un forte impatto mediatico si confronti con artisti che hanno una carriera, che affascinano con il racconto della loro storia, e che hanno però un pubblico che li ama e che non manderebbe mai un SMS per votarli, perché semplicemente non è nella loro cultura. Magari bisogna rinnovare la formula: io un’idea ce l’avrei, anche se non è questa la sede per parlarne.

Poi in qualche modo i giovani artisti

vanno scovati. Vanno bene i festival sparsi nella Penisola, i club, il web, ma anche i talent. Ad Amici, che è il programma che conosco meglio, sono fiera di aver riconosciuto e promosso talenti come Pierdavide Carone, che poi ha fatto un disco e un Sanremo con Lucio Dalla, e tanti altri, come Carlo Alberto, Ottavio, Emma, Annalisa, Alessandra. Pensa a Ottavio De Stefano, un crooner di grande talento musicale. L’ultimo crooner italiano che io ricordi è Jhonny Dorelli. Per fortuna poi un giorno Ottavio si è presentato a una selezione...

Carla Bruni ha dichiarato “la nostra generazione non ha bisogno del femminismo” suscitando molte polemiche, sappiamo che anche lei non condivide questa affermazione, cosa pensa del femminismo e delle molte battaglie che ancora le donne devono affrontare?

Carla Bruni ha detto una sciocchezza, ma chissà, forse è stata male interpretata. Oppure non si rende conto della realtà, parlando da una posizione che non ha un contatto con la società vera. Perché, vede, sono passati i secoli, ma le donne, spesso e in molti luoghi del pianeta, continuano a vivere situazioni di emarginazione e sfruttamento. E il fenomeno che viene chiamato “femminicidio” è presente anche nelle società più evolute, e denuncia l’esistenza di tanti altri problemi che hanno alla base una mancanza di diritti, di rispetto, di uguaglianza. Io dico che c’è ancora bisogno di femminismo, magari rinnovato. Le faccio un esempio. Può

sembrare un argomento poco rilevante e invece è indice di un disequilibrio sociale molto forte e molto pericoloso: il mio lavoro di insegnante ad Amici mi espone a molte critiche da parte dei ragazzi esclusi e del loro nugolo di fan.

A volte, i più maleducati usano il web proprio per insultarmi. Ovviamente ci resto male solo per loro, che purtroppo non hanno l’educazione necessaria per porsi in maniera civile nei confronti della critica, ma non ho potuto fare a meno di notare che cercano di offendermi con due argomenti che richiamano il mio essere donna, argomenti che verso un uomo non sarebbero mai sollevati: non fa sesso, ha “il ciclo”. E siamo nel 2013! Allora le dico che se dei teen agers usano argomenti sessisti e maschilisti per offendere, ebbene c’è ancora bisogno di un femminismo.

Cerchiamo di essere chiari: forse il movimento storico ha anche avuto dei limiti, ma ha ottenuto dei grandi risultati, diritti che oggi ci sembrano scontati. Oggi il femminismo può cambiare, diventare più laico, e mi sembra che stia avvenendo. Ad esempio, vedo sempre più maschi coinvolti nel movimento “Se non ora quando” e credo che sia una direzione corretta: capire che la mancanza di uguaglianza è un problema per l’intera società, una perdita di ricchezza in generale, non solo per le donne.

Cosa ne pensa dei social network, possono servire a un artista a stabilire un rapporto, nuovo, più confidenziale, e forse più vero con il proprio pubblico?

29

Tutto ciò che contribuisce ad avvicinare le persone per me è da intendersi in maniera positiva.

Onestamente ho un po’ di difficoltà a gestire migliaia di contatti su facebook.

Chi fa il mio lavoro entra in relazione quotidianamente con tante, tante persone... Ho dovuto creare due profili personali... e non bastano. Insieme a un mio collaboratore, che è un professionista della comunicazione, stiamo cercando di trovare un modo più semplice per me di gestire la cosa; oggi ho tante richieste di “amicizie” pendenti, leggo i messaggi in ritardo, ma sono felice di dialogare in maniera più o meno approfondita con tutti e ci tengo a farlo personalmente. A volte magari non rispondo, perché onestamente il tempo che posso dedicarvi è strappato tra gli impegni nelle musica e nella scuola, ma di sicuro leggo sempre. Mi piacerebbe capire un po’ di più twitter, più che altro perché vedo che oggi viene utilizzato da tutti. Per ora sono una di quegli utenti che legge gli altri, senza interagire. Mi affascina l’idea di condensare il pensiero in 140 caratteri.

Non è detto che non mi catturi.

Da “Le ragazze di Gauguin” a “Giverny”, qual è il suo rapporto con il mondo della pittura?

L’opera d’arte in generale mi ha sempre attirato molto e ho subito questo processo strano, ovvero che spesso è diventata fonte di ispirazione per me.

Ma capita con la pittura, la scultura, la poesia, il cinema. Posso dire che capita con la bellezza, naturale o riprodotta con una misteriosa alchimia

30

dal genere umano. Il mio tempo libero lo trascorro, leggendo, passeggiando oppure tra cinema e musei. La pittura ha un fascino magnetico. Mi stupisce l’eternità dell’attimo che viene catturata nel quadro e che viene tramandato tra generazioni. Mentre il tempo scorre, il tempo di un quadro è eterno, mentre lo spazio è finito, l’immagine del quadro apre scenari diversi in ogni spettatore ed è quindi praticamente infinito. Nel caso di Giverny però non è un quadro ad avermi ispirato, ma la storia di un pittore, Monet. Leggendo la sua biografia ho scoperto che si era rinchiuso nel giardino di Giverny in un periodo molto triste: gli erano morti la moglie e il figlio a distanza di pochi anni e la prima guerra mondiale stava devastando l’Europa. E lui cosa fa? Si chiude in una villa e dipinge la bellezza della natura. Un’opera di salvataggio estremo prima che l’uomo devasti la natura. L’arte ha anche questo scopo.

Patrizia Vaier

Life Coach

“Mutiamo tutti, da un giorno all’altro, per lente e inconsapevoli evoluzioni, vinti da quella legge ineluttabile del tempo che oggi finisce di cancellare ciò che ieri aveva scritto nelle misteriose tavole del cuore umano...” (Grazia Deledda)

info@patriziavaier.ch

Pubbliredazionale

HOTEL

Bar - Ristorante

Al Picchetto “Verrete per curiosità, Sarete conquistati dalla qualità, Ritornerete per il piacere.”

L’atmosfera che respirerete al Picchetto sarà unica ed indimenticabile. Sarete circondati dal meglio che questa terra offre. L’Albergo Ristorante è situato nei pressi di Monticiano, nella bella Val di Merse, a 45 Km. dalla Costa Tirrenica e a 18 Km. da Siena. La posizione centrale rispetto a tutta la Provincia di Siena è un’ottima base di partenza per la visita delle più rinomate mete turistiche della toscana meridionale.

Alcune di queste: San Galgano, Montalcino, Val d’Orcia, Monte Amiata, la Maremma e Sant’Antimo.

Potrete gustare piatti sia della tipica cucina toscana sia della tradizionale cucina italiana, interpretati e preparati dalle mani esperte dei nostri Chef.

La struttura è dotata di due ambienti di ristorazione: • Un simpatico bar / ristorante stile anni ‘60 dove potrete fermarvi e scegliere se apprezzare le nostre prelibatezze in zona bar o farvi servire e coccolare dal nostro staff in un ambiente del tutto originale.

• Un ristorante classico, ideale per passare una piacevole serata ad ammirare le opere presenti nella sala e gustare i piatti accompagnati da una buona scelta di vini.

L’intera struttura ricettiva è distribuita su più fabbricati disposti a quadrato che formano una corte interna sistemata a giardino e a luogo di intrattenimento.

La maggior parte delle camere hanno un piccolo terrazzo affacciato sulla corte.

La particolarità della struttura è che tutte le camere godono di una notevole luminosità, sono servite tutte da un ballatoio di collegamento in modo da avere l’uscita direttamente sull’esterno.

L’Albergo può contare su 26 camere ognuna arredata diversamente, con

32

vista sulla campagna circostante, sul limitare del fiume Merse, che dà nome alla Valle.

Le camere sono tutte dotate di TV, aria condizionata, frigobar. Vengono accettate prenotazioni per soggiorni di pensione completa o mezza pensione.

L’Albergo accetta gite scolastiche e comitive turistiche.

Dispone di un ampio parcheggio per i pullman che consente di accedere direttamente alla struttura.

Lo staff del Picchetto è pronto a soddisfare le diverse esigenze di chi apprezza il piacere della tavola accompagnato da una buona dose di creatività, ma senza per questo trascurare la tradizione.

Siamo disponibili per ricevimenti di ogni genere e per allietarvi le serate organizziamo eventi (musica dal vivo, spettacoli...). Vi aspettiamo!

Hotel Al Picchetto S.S. 223 loc. Ponte a Macereto - 53015 Monticiano (Siena) Tel. Fax +39 0577 757017 - www.alpicchetto.it

33

Taupo Un sogno diventato realtĂ Testo di Aldo Oliva

34

35

I

sogni, si sa, sono difficili da realizzare. Ma, talvolta, diventano realtà. Per me è stato così pochissimi anni fa, quando mi trovai immerso in un paradiso terrestre, grazie ad una decisione d’impeto e istintiva (sono quelle che valgono di più nella vita) e scelsi di prendere il primo volo utile per recarmi nella stupenda Nuova Zelanda.

Un sogno, appunto. Ma un sogno molto lontano da raggiungere, ben trentanove ore di lungo viaggio.

Partendo da Roma, con una nota compagnia aerea, mi ritrovai a fare scalo ad Honk Kong dove era in atto un vero e proprio tifone (typhoon) che fece allungare lo scalo da (sole!) otto ore previste, a quasi nove... Il volo da Roma ad Honk Kong era durato quasi dodici ore, e potete immaginare quale fosse la mia stanchezza, proprio perchè (e questa è colpa mia) seduto non sono mai riuscito a dormire. Eppoi come si sarebbe mai potuto fare: hostess meravigliose che ti portavano (incluso nel prezzo!) caffè, dolcini, bibite, the; e poi si potevano “gustare” film e contenuti a raffica sul monitor di un immenso e potentissimo aereo...

36

Quindi, riepilogando, niente sonno per dodici ore... Arrivo ad Honk Kong, e l’idea di addormentarmi in aeroporto proprio non mi entusiasmava, cosi come quella di andare a farmi un giro per la città sotto il typhoon (un qualcosa di mai visto in Italia, davvero la forza della natura che si presenta e ti dice: “stai attento!”).

Pertanto, nove ore di scalo (sveglio).

Si riparte, altre tredici ore e passa di volo, sino ad arrivare ad Auckland, la città più popolosa della Nuova Zelanda - meravigliosa - ma che non era il posto dove avevo deciso di passare quattro mesi della mia vita. Abituato alle dolci colline toscane, ed alla tranquillità del centro-nord Italia, e non pago di andare ”solo” in Nuova Zelanda ma fortemente determinato ad andare “oltre”, mi reco nell’entroterra della North Island, in una splendida cittadina che quasi tutti ignoreranno ma che sta andando di moda (in questi ultimi mesi) come meta turistica (quindi, tanto per intenderci, molto dopo che io l’avessi scoperta...).

Il suo nome è Taupo. Dista circa quattro ore di auto da Auckland.

La cittadina prende il nome del suo

lago, immenso, lake taupo, ed è un amore, per il clima temperato, le bellezze che si possono vedere (che è meglio spiegare in fotografia) e la accoglienza tutto sommato buona degli abitanti che l’unica sofferenza che mi hanno inflitto è stata quella di sforzarsi di non capire nulla del mio inglese sino sa quando questo non sarebbe poi diventato più familiare e “british”, meno maccheronico e più “disinvolto” (potrete a questo punto ben immaginare cosa siano stati per me i primi giorni o meglio le prime settimane). Il consiglio che posso darvi, cari lettori, alla fine di questo mio incipit, è quello di andarci davvero in Nuova Zelanda. Il cambio è favorevole, e con l’euro potrete comprare quasi ogni cosa (almeno lì...) Il clima è stellare nove mesi su dodici. E, se ci andate, farete fatica a tornarvene (infatti io me ne sono, col senno del poi, amaramente pentito...) Chissà che non ci possa presto tornare... il resto non ve lo racconto, dovrete scoprirlo voi, e vedere le fotografie incantevoli di Taupo, posto stupendo nel Nord della Nuova Zelanda.

Buona Visione!

37

Lo splendido spettacolo delle cascate “Huka falls� del fiume Waikato, che confluisce proprio nel lago di Taupo.

38

39

Pubbliredazionale

Chianti Cooking Gourmet Shop Josef e Anita vi aspettano nel loro Gourmet Shop per gustare i loro prodotti tipici e varie specialità.

Hanno maturato entrambi importanti esperienze formative e lavorative in Germania, Spagna, Francia e altri Paesi come esperti della buona cucina nazionale ed internazionale.

Il loro lavoro è anche la loro passione e la loro vita.

CHIANTI COOKING GOURMET SHOP PIAZZA DEI MARTIRI DI MONTEMAGGIO n.13 53034 - COLLE DI VAL D’ELSA (SIENA) CONTATTI chianticooking@gmail.com www.chianticooking.com Telefono: 335 660 13 81

40

Josef è un affermato Chef di livello internazionale: già all’inizio della sua carriera è stato direttore di uno dei più importanti ristoranti di gourmet di Monaco di Baviera e fu nominato in quel periodo, da una giuria di giornalisti internazionali, uno tra i trenta migliori cuochi della Germania. Poi ha deciso di venire a vivere e lavorare stabilmente in Italia, per l’amore che lo lega al “belpaese” e soprattutto alla Toscana. Inoltre è sempre stato affascinato, interessato ed incuriosito dalle ricette nostrane, anche quelle di tempi passati, che secondo lui rappresentano il più importante patrimonio di cultura culinaria mai esistita.

E, proprio per questo, Josef e Anita hanno rintracciato molte ricette dell’epoca dei Medici e le hanno modificate secondo il gusto moderno.

Potrete contattare Chianti Cooking per poter richiedere i suoi svariati prodotti, che riceverete tempestivamente.

Josef e Anita, curano, sempre presso il loro Gourmet shop, una scuola di cucina aperta a tutti coloro i quali vogliono imparare i segreti della cucina (dai piatti più semplici a quelli più elaborati e raffinati). La lezioni, inoltre, vengono impartite anche in altre lingue, come inglese, spagnolo, e tedesco.

Inoltre sono disponibili varie tipologie di lezioni/ seminari: per coppie, adulti, ragazzi e bambini.

Ma Chianti cooking è molto altro ancora: potrete infatti chiamare a domicilio Josef e Anita per le vostre ricorrenze più esclusive ed intime, e saranno lieti di coccolarvi con le loro deliziose pietanze.

Inoltre, il gourmet shop, dispone di vini di eccellente qualità, anche a prezzi accessibili, (grazie anche a diverse promozioni) che possono essere spediti in brevissimo tempo o acquistati presso il negozio.

In più, Chianti Cooking è al passo con i tempi, ed ha aperto un proprio store online, che potrete

raggiungere collegandovi ai siti amazon.de e amazon.it cercando chianticooking Insomma, Chianti cooking rappresenta una realtà da conoscere meglio, e vi innamorerete di Josef e Anita, della loro disponibilità e della loro cordialità e simpatia, nonché, ovviamente, della loro prelibata cucina.

41

CONCORSO INTERNAZIONALE SEZIONE MODA - 11^ EDIZIONE SEZIONE COSTUME TEATRALE – 3^ EDIZIONE MANIFESTAZIONE RISERVATA AI GIOVANI STILISTI E COSTUMISTI EMERGENTI L’Associazione Napoli Cultural Classic si propone di aiutare artisti e studiosi (affermati e non) a realizzare se stessi fornendo un’ occasione, per potersi inserire e/o avviarsi nel settore da loro prefisso.

La Sezione Moda dell’Associazione si propone di far emergere giovani e promettenti stilisti per avviarli nel campo della moda.

I lavori dei partecipanti saranno esaminati da una commissione che valuterà l’operato dei concorrenti e dichiarerà i vincitori del PREMIO MODA NAPOLI CULTURAL CLASSIC ANNO 2013.

REQUISITI DI AMMISSIONE 1 . La partecipazione al concorso è gratuita ed aperta a tutti i giovani diplomandi, presso Scuole o Accademie di Moda e di Costume, di età non inferiore al ventesimo anno, o già in possesso di una Laurea, Diploma o Attestato rilasciato dalle Scuole di Moda. Costituirà elemento di valutazione l’eventuale esperienza lavorativa o frequentazione di stage presso stilisti o aziende del settore.

2. Gli aspiranti stilisti dovranno spedire entro e non oltre il 3 Aprile 2013: • domanda dattiloscritta contenente le proprie generalità (nome, cognome, luogo e data di nascita, residenza, domicilio, recapito telefonico, indirizzo di posta elettronica, titolo di studio o attestato o referenze) con l’autorizzazione al trattamento dei dati personali ai sensi della L. 675/96; • curriculum vitae e professionale; • una foto formato tessera; • fotocopia del titolo di studio o attestato rilasciato dalla Scuola di Moda o referenza; •3 figurini o fogli di lavoro in formato A4 di abiti femminili e/o maschili, con relativa breve descrizione dei lavori svolti (descrizione e motivazione dell’ abito proposto); • campioni di tessuto utilizzati o che si intende utilizzare per gli abiti presentati a concorso. Si precisa che i campioni inviati devono corrispondere esattamente, sia nella qualità che nel colore, a quelli poi utilizzati per la realizzazione degli abiti, pena l’esclusione dal concorso.

42

3. La documentazione, che rimarrà agli atti e in nessun caso restituita, dovrà essere inviata a mezzo raccomandata A/R, indicando la sezione alla quale si intende partecipare, al seguente indirizzo: Associazione NapoliCulturalClassic Sez. Moda - c/o Avv. Carmine ARDOLINO Via II De Siervo, 18 - 80035 Nola (NA) 4. Temi del concorso -SEZIONE ALTA MODA ECO CHIC: ECOLOGIA E RICICLO “Una delle tendenze di moda più forti degli ultimi tempi è la volontà di esprimere la nuova sensibilità nei confronti dell’eco sostenibilità, del rispetto delle diverse comunità.

Si parla moltissimo di moda eco, di riciclo dei materiali, e di problemi legati all’ambiente.

Lo stilista deve mostrare cosa si può ottenere riutilizzando ciò che non serve più, creando capi di gran moda”.

SEZIONE COSTUME TEATRALE IL BAROCCO 1620-1715 5. Tutti i lavori ricevuti, saranno valutati da un’ apposita Commissione nominata dal Consiglio Direttivo dell’ Associazione Napoli Cultural Classic, che sceglierà, in maniera insindacabile: - 6 finalisti per la sezione alta moda, - 3 finalisti per la sezione costume teatrale, i quali saranno ammessi alla manifestazione finale, sulla base della creatività, attinenza al tema, modellistica,

Commissione nominata dal Consiglio Direttivo dell’ Associazione Napoli Cultural Classic, che sceglierà, in maniera insindacabile: - 6 finalisti per la sezione alta moda, - 3 finalisti per la sezione costume teatrale, i quali saranno ammessi alla manifestazione finale, sulla base della creatività, attinenza al tema, modellistica, alta sartorialità e tessuti utilizzati.

L’ Associazione si riserva di utilizzare, qualora lo ritenesse opportuno, tutti i lavori pervenuti, per mostre interne all’ Associazione stessa senza l’obbligo di comunicazione agli autori, ma impegnandosi a citarli comunque.

6. I finalistii saranno contattati, dal Consigliere della Sezione Moda entro il 13 Aprile 2013, telefonicamente e tramite e-mail con conferma di ricevuta.

I finalisti presenteranno le loro creazioni in taglia 42 per la donna, per un’altezza di m 1,72/75 (senza scarpe); in taglia 48 per l’uomo per un’ altezza di m 1,80/85 (senza scarpe).

Gli accessori (scarpe, borse, cinture, gioielli ecc..) sono a cura del partecipante.

7. I finalisti dovranno presentarsi presso il Teatro Umberto, a Nola (NA), con gli abiti realizzati completi di grucce e custodie, il giorno 25 Maggio 2013, entro le ore 14:30, pena l’esclusione dal concorso.

I finalisti faranno sfilare gli abiti presentati al concorso alla presenza di pubblico, operatori della stampa e televisione.

La giuria sarà composta dai seguenti Presidenti: Sezione alta moda: lo stilista Franco Francesca ; Sezione costume teatrale: il costumista teatrale Vincenzo Canzanella.

SEZIONE ALTA MODA: 1°Classificato: - Stage offerto dallo stilista Franco Francesca, della durata di un mese, da svolgersi presso il suo atelier a Benevento; Premio al più meritevole -Borsa di studio del valore di 1000€ offerto dall’Accademia della moda di Napoli; -Usufruirà della borsa di studio lo/la stilista più meritevole, che sarà scelto tra i 6 finalisti, che non sono studenti né dell’Accademia della moda di Napoli, né delle altre sedi -Frattamaggiore – San Giuseppe Vesuviano.

-La borsa di studio è valida per l’iscrizione (a copertura totale o parziale, a seconda del corso scelto) ad uno dei corsi presenti nell’offerta formativa.

SEZIONE COSTUME TEATRALE: 1° Classificato: stage offerto dal costumista teatrale Vincenzo Canzanella, della durata di un mese da svolgersi presso il suo laboratorio; oppure, viene offerta la possibilità di esporre, in maniera gratuita, le proprie creazione durante mostre o esposizioni di costume teatrale di alto spessore.

8. I lavori dei vincitori, per ciascuna sezione saranno, inoltre, inseriti gratuitamente nel Sito Web dell’ Associazione Napoli Cultural Classic (www. culturalclassic.it) e potranno partecipare a sfilate o mostre organizzate con lo scopo di promuoverne la conoscenza.

9. In caso di controversie il foro competente sarà quello di Nola.

I presidenti di giuria ed altri esponenti di moda, costume e giornalismo, esamineranno gli abiti che sflileranno, e dichiareranno, in maniera insindacabile, i vincitori del premio NCC 2013 per la sezione di riferimento, ai quali saranno attribuiti i seguenti premi:

L’ASSOCIAZIONE E’ SENZA SCOPO DI LUCRO, LA NOSTRA FINALITÀ’ E’ ESCLUSIVAMENTE DI TIPO CULTURALE E DI PROMOZIONE ATTRAVERSO I CANALI ASSOCIATIVI (sito web, eventi culturali, manifestazione finale).

Per ulteriori informazioni: Consigliere Moda: Maria Russo Sez. moda: moda.culturalclassic@libero.it Sez. costume teatrale: costumeteatrale.ncc@libero.it info: 3332880472 fax: 081.19802668

www.culturalclassic.it

43

GRAFOLOGIA

Q u a n d o l ’a n a l i s i d i v e n t a s c i e n z a a cura della Dott.ssa Daniela Angelozzi

La bellezza della grafologia è racchiusa nella sua capacità d’indagare la persona, in tutti i suoi aspetti fisici e psicologici. Un bravo grafologo riesce a stilare un’analisi grafologica precisa ed efficace, utile a chi la richiede, per conoscersi, scoprire le proprie attitudini, modalità intellettive, problematiche emozionali, capacità e anche, perché no, qualche “difetto”.

Spesso accade che si intraprendano carriere di studi o lavorative del tutto inadatte, per cui la propria attività diventa difficile e non soddisfacente.

Magari avendo saputo, nel momento giusto, quali fossero state le proprie attitudini, avremmo potuto scegliere un’altra scuola e un altro lavoro.

Un’analisi grafologica di coppia, permette di conoscersi reciprocamente.

Magari si scoprono aspetti temperamentali del proprio partner che non potranno mai cambiare e altre caratteristiche invece che potrebbero migliorare, nella dinamica di coppia.

L

a Grafologia è lo studio della grafia, cioè della scrittura.

La gafia è un prodotto cerebrale individuale e personale.

E’ proprio per questo che si può stabilire se una scrittura è autografa (cioè appartenente a un determinato soggetto) o meno e si può analizzare il temperamento e il carattere di una persona.

Per temperamento s’intende ciò che è innato; per carattere ciò che è acquisito con l’esperienza. La grafologia permette d’indagare persone presenti, assenti, vive o decedute: l’importante è averne la scrittura.

Dall’analisi della grafia si possono individuare alcune malattie fisiche e psicologiche, come problemi circolatori, di respirazione, ma soprattutto il tipo

44

d’intelligenza, d’assimilazione, di memoria, le modalità di reazione, come canalizza le emozioni, come gestisce idee, concetti, ansietà, dinamiche di coppia e famigliari. È una disciplina che in Italia nasce come scienza vera e propria grazie agli studi di Padre Girolamo Moretti; in Francia con altri autori come Crepieux-Jamen, in America Pulver, in Germania Klages.

Grazie a studi, ricerche e sperimentazioni oggi possiamo parlare della Grafologia come scienza, e affidarci a questa per svolgere indagini in numerosissimi campi di applicazione.

Allo stato attuale si parla di vere e proprie specializzazioni: •Grafologia Peritale e Giudiziario (in ambito di Tribunale, Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza) per svolgere perizie con il fine di stabilire ed individuare falsi, autografie, contraffazioni, su Testamenti, assegni, o documenti in genere.

•Grafologia Scolastica (in ambito privato o scolastico) per indagine sulle attitudini di un soggetto in merito alla sua scelta scolastica, o problematiche di vario genere.

•Grafologia del Lavoro (in ambito privato o Enti) per ricerca e selezione del personale o scelta del miglior lavoro o impiego per una determinata persona.

•Grafologia matrimoniale (in ambito privato) per indagini di compatibilità di coppia o analisi di dinamiche familiari tra genitori e figli.

•Nonché può dare validi aiuti ad altre discipline come psicologia, medicina e psichiatria.

La Grafologia è una vera e propria scienza, poichè possiede un oggetto di studio (la scrittura), ha un suo metodo

ANALISI GRAFOLOGICA O ANALISI CALLIGRAFICA? Tanto per fare chiarezza anche sui termini usati, l’analisi grafologica non è l’analisi calligrafica.

La Grafologia analizza la scrittura con lo scopo di indagare la persona in tutti i suoi aspetti psicofisiologici; l’analisi calligrafica è lo studio della calligrafia (cioè bella scrittura, dal greco kalos che significa “bello”) e quindi si occupa di scritture artistiche, riproduzioni di caratteri speciali ecc...

Il grafologo non è il calligrafo, sono due profili diversi e ben distinti: una volta l’unico esperto di scrittura era il calligrafo, cioè l’esperto di “bella scrittura”, il quale veniva interpellato nelle prime indagini in tribunale, per cercare di stabilire se si trattava di falso o meno. Il calligrafo al massimo può osservare la somiglianza morfologica di uno scritto con un altro, come se confrontasse due disegni tra loro.

Il grafologo compie un’indagine diversa, la somiglianza morfologica non è sostanziale per stabilire l’autografia di un documento o di una firma. Ciò che stabilisce l’identità di mano sono altre caratteristiche, riguardanti aspetti inimitabili e individuali, in quanto collegati a strutture neurofisiologiche e psicologiche, espresse graficamente.

d’indagine e criteri epistemologici su cui basarsi.

Esistono numerose scuole, istituti e master per la preparazione della figura del Grafologo, che si rifanno a varie metodologie derivanti da autori sia italiani sia stranieri e associazioni che raccolgono i Grafologi, svolgendo un lavoro di continuo aggiornamento e specializzazione.

Allo stato attuale le normative Istituzionali per certi aspetti mancano e, come succede anche in altri ambiti, la Grafologia - benché sia una vera e propria scienza - va distinta se praticata da Grafologi preparati o da persone che si improvvisano tali.

Esiste qualcosa che non si può vedere attraverso l’analisi della grafia?

Sì qualcosa c’è: non si può stabilire con certezza né l’età, né il sesso.

L’età cronologica, infatti, non sempre corrisponde all’età che una persona

percepisce di sé e da variabili fisiche e psicologiche.

Allo stesso modo, il genere non sempre corrisponde all’identità sessuale di un individuo, e l’analisi della scrittura permette al massimo di stabilire proprio l’identità sessuale di una persona, ma questo non determina necessariamente corrispondenza con il sesso fisico, né incide sulle scelte personali.

A questo proposito è doveroso e necessario precisare che la grafologia, essendo una disciplina al servizio dell’uomo, ha un codice deontologico cui attenersi.

Pertanto, ogni Grafologo che si rispetti, può svolgere analisi grafologiche approfondite solo per il diretto interessato; se si devono svolgere analisi su scritture di terze persone è opportuno saperne il fine, questo perché si possono fare analisi grafologiche attitudinali o con fini di assunzione lavorativa e quindi

rivolte a terze persone, in tal caso si analizzano solamente quegli aspetti inerenti la professione, senza entrare in merito a vicende personali.

Anche in campo peritale, cioè in Tribunale, le perizie svolte non si occupano della personalità di una persona, ma si limitano a stabilire se una grafia sia autografa o falsa.

Ogni grafologo esperto sa perfettamente che la grafia è soggetta a possibili cambiamenti.

Essendo un prodotto cerebrale, rispecchia sempre lo stato psicofisiologico di una persona, sia modificandosi nel tempo, con l’età, oppure a causa di fenomeni extra grafici (temperatura ambientale, posizione in cui si scrive).

Tuttavia ogni grafia, anche se volontariamente alterata, rivelerà l’autore, proprio come un’impronta digitale, la scrittura è unica e individuale.

45

Questa scrittura, morbida e curvilinea, dà l’impressione di essere di una giovane ragazza.

Si tratta della grafia di una donna di 46 anni.

(Fig. 1)

Altra scrittura morbida e curvilinea, molto più variabile della precedente. Potrebbe essere la grafia di una giovanissima ragazza.

Invece è la scrittura di un uomo di 42 anni.

(Fig.2)

Questa grafia altrettanto morbida e curvilinea, con buona abilità grafica, buona leggibilità e chiarezza, potrebbe essere di una giovane donna intorno ai 20 anni.

Invece si tratta della scrittura di una ragazzina di 13 anni.

(Fig.3)

46

Questa grafia, curvilinea ma con presenza di angoli acuti, mediamente coerente, con media chiarezza e leggibilità, potrebbe essere la scrittura di un uomo adulto.

Si tratta della scrittura di un bambino di 10 anni.

(Fig. 4)

Anche questa una grafia variabile nel ritmo, mediamente curva, sulla base di quanto visto finora potrebbe essere la scrittura di un coetaneo della precedente.

Si tratta invece della grafia di un ragazzo di 15 anni.

(Fig.5)

Questa scrittura energica, determinata, inflessibile. Esprime ambizione e orgoglio.

Temperamento forte e volitivo.

Tutte caratteristiche “maschili”, che potrebbe senza dubbio appartenere alla scrittura di un uomo fermo e responsabile.

Invece è la scrittura di una donna di 35 anni.

(Fig. 6)

47

Free-Channel web TV

Free-Channel è il nome di un progetto che ha come fulcro una video radio su Internet che offre know-how e infrastruttura per permettere a tutti di trasmettere.

Free-Channel non vuole fermarsi alla trasmissione in rete ma vuole portare avanti importanti iniziative per promuovere cultura, idee, divertimento e socializzazione nel mondo di tutti i giorni.

Tutti noi abbiamo l’esigenza di comunicare ciò che pensiamo e sentiamo; abbiamo la voglia di rincorrere un sogno e impegnarci in qualcosa di bello e costruttivo.

La nostra è stata una scommessa, e la stiamo, a poco a poco, vincendo! In meno di due anni abbiamo totalizzato oltre 70.000 accessi sul nostro sito www.free-channel.it e questo rappresenta uno sprone per fare sempre meglio in futuro.

Segui le nostre dirette, i nostri programmi, le nostre produzioni da lunedi a venerdi e talvolta anche il sabato e la domenica (in caso di eventi particolari, prestigiosi ed importanti - che seguiremo sempre maggiormente in futuro – saremo in onda anche nei week-end).

FREECHANNEL WEB RADIO TELEVISION • • • •

Canale radio-tv su internet aperto a tutti Streaming live per eventi televisivi in diretta Servizi videofotografici per ogni evento Postproduzioni videografiche

Intanto segnaliamo un nostro nuovo interessante programma:

e

crediamo

Via Campo al Moro 24... il vento nuovo della musica è una nuova trasmissione di Free-channel Webtv, dedicata esclusivamente a Band, Cantanti, Musicisti e Cantautori che vogliono far conoscere il proprio talento, ovvero tutto ciò che fa parte del vento nuovo della musica. Chiunque potrà far conoscere la propria attività inviando i video dei propri brani, di interviste autoprodotte o promo dell’attività personale (es. concerti), i quali saranno inseriti nella trasmissione. I video dovranno contenere un solo brano oppure, per interviste e promo, dovranno avere una lunghezza massima di 5 minuti.

Comunque, sono possibili tutte le soluzioni che vorrete, ad esempio trasmettere vostri concerti per intero, concordando con i nostri incaricati le modalità. Il programma, di circa 1 ora e mezzo, sarà trasmesso il martedì, in diretta dalle 21.45 circa, e replicato per tutto il sabato successivo a rotazione sul nostro sito www.free-channel.it.

Prima d’inviare il video contattare per informazioni: Roberto tel. 3474809405 email: roberto@free-channel.it

via Campo Al Moro 24 53018 Rosia (Siena) info@free-channel.it

www.free-channel.it

Magazine

Vuoi abbinare una pubblicità su Intervista con una su Free-Channel web tv?

E’ possibile, oltre a prenotare un’ apposito spazio pubblicitario su Intervista magazine, realizzare uno spot per te e la tua azienda che andrà in onda durante gli orari di programmazione della nota web tv, che trasmette in tutto il mondo.

Potrai anche, viceversa, se vorrai, promuoverti anche soltanto su FreeChannel o avere in più un apposito spazio dedicato sulla rivista.

Contatti: pubbli@intervista.ws - info@free-channel.it

49

Staff di

Magazine

Direttore Responsabile

Aldo Oliva

direttore@aldooliva.net Condirettore

Roberto Roverselli r.roverselli@intervista.ws www.vipy.it

Volete ricevere Intervista magazine in abbonamento, comodamente a casa vostra, dovunque vi troviate, in Italia o nel resto del mondo?

Basta inviare una mail a: abbonamenti@intervista.ws

Realizzazione grafica

In maniera semplice e veloce vi spiegheremo come fare.

esserrepress@gmail.com www.esserrepress.com

Non vi deluderemo!

Esserre Press

In questo numero: Aldo Oliva, Daniela Angelozzi (consulente in grafica peritale e analisi grafologica), Laura Iannicelli, Roberto Roverselli Redazione Siena: Piazzetta Vecchia, 4 - MONTICIANO Redazione Arezzo: Via Bartolomeo di Ser Gorello 17 - AREZZO Per la vostra pubblicità su Intervista Magazine, contattare: pubbli@intervista.ws Stampa: Poligrafica S.r.l., via Friuli 29, Dalmine (BG) www.quippe.it EDITORE Find out edizioni, Piazzetta Vecchia, 4 53015, Monticiano (Siena) www.intervista.ws “Iscritto al registro degli operatori di comunicazione al numero 21716 . Iscr. del 1 dicembre 2011”

50

Anno II - n.1 - Marzo/Aprile 2013 Chiuso in redazione il 01 Marzo 2013

NOVITÀ by

SLIMTaf,

un vero regalo per le tue gambe.

Cosmetica e tecnologia tessile danno vita ad una linea di fuseaux snellenti* contro gli inestetismi della cellulite.

Vita sedentaria, cattiva alimentazione e stress offrono sempre meno spazio per la cura del proprio corpo. Oggi, grazie ai 3 punti di forza dell’innovativa linea di fuseaux del calzificio Franzoni Gian Mauro, c’è finalmente il rimedio contro i fastidiosi cuscinetti adiposi.

-

2, 5

cm

Cotone naturale anallergico Il cotone naturale, anche traspirante, regala una confortevole sensazione contenitiva ma non costrittiva.

Il mix di Attivi Presenti nel tessuto, a contatto con la pelle, hanno effetto snellente*, drenante e stimolante per la circolazione.

Ricaricabile Il mix di attivi, efficace fino a 5 lavaggi, può essere facilmente ricaricato utilizzando le pratiche bustine monodose (2 per ogni confezione).

Informazione Pubblicitaria

Con SLIMTaf c’è tutta la certezza di regalarsi gambe sinuose e modellate, migliorando compattezza ed elasticità cutanea ed eliminando pesantezza e stanchezza.

Il mix di attivi studiato per SLIMTaf è tra i più innovativi nel panorama della ricerca cosmetologica. Un mix che potenzia l’azione dei singoli attivi grazie alla loro sinergia. In particolare si tratta di : • SLIM EXCESS = inibitore della lipogenesi, attiva la lipolisi.

• L-CARNITINA= utilizzata per convertire i grassi in energia.

• CAFFEINA = utilizzata per il trattamento della cellulite e delle adiposità localizzate, dagli effetti catabolici sugli adipociti.

• ESCINA = attività antiinfiammatoria, vasoprotettrice e vasocostrittrice.

• CELLULE STAMINALI DI CENTELLA = attività anti-infiammatorie e cicatrizzanti, è uno degli attivi con maggiore efficacia anticellulite nel panorama delle materie prime

Contro gli inestetismi della cellulite L’uso costante di SLIMTaf, 8 ore al giorno, per almeno 42 giorni, contribuisce a ottenere una riduzione della circonferenza di cosce e fianchi fino a - 2,5 cm, una maggiore compattezza cutanea e una riduzione dell’effetto “buccia d’arancia” (primi risultati visibili dopo 28 giorni). * Non associato a calo ponderale

Shop on line su www.slimtaf.com Calzificio Franzoni Gian Mauro tel: 030.2793765 - SLIMTaf è su FACEBOOK , GOOGLE+, YOUTUBE, TWITTER Distributore esclusivo per l’Italia, in farmacia, parafarmacia e sanitarie COLPHARMA

51 calze.indd 1

12/09/12 17.