ISTITUTO REGIONALE
VILLE VENETE
la nobile popolare Una storia lunga oltre 500 anni tra gloria, guerre, vicende d’amore e di povertà. Villa Da Porto, a Montorso: ieri e oggi, nobiltà a servizio del popolo. E pure culla della leggenda di Romeo e Giulietta
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Villa Da Porto è una vecchia signora, paziente e silenziosa. Il corpo oggi non è più quello dei gloriosi fasti passati, dei racconti di amori e spade che accompagnano fino ai nostri giorni la figura del poeta e soldato Luigi Da Porto (Vicenza, 1485 - 1529), che qui visse immaginando storie destinate a divenire immortali. Ma i segni del tempo c erto non sono riusciti a intaccarne lo sguardo vivo, con cui scruta il mondo che cambia dal colle della Fratta. Oltre le sue spalle, frastagliate dal crollo dell’ala ovest dopo il terremoto che ha colpito la zona nella prima metà dell’800, spunta Montorso. Sebbene i documenti dicano che ciò che si vede oggi è più che altro quel che resta dell’ampliamento iniziato nel 1662, è fuor di dubbio che il cuore pulsante sia lo stesso che conobbe Luigi Da Porto più di un secolo prima. Lui che era insieme letterato e uomo d’arme, una sorta di duplice natura, come quella che nel tempo segnerà la Villa che
ancora oggi porta il suo nome. Ufficiale dell’esercito della Serenissima, mentre era di stanza a Udine fu ferito prima in battaglia, e poco dopo in amore, appresa la notizia del matrimonio combinato della sua promessa sposa. Scelse allora Montorso per guarire corpo e spirito, proprio lì, all’ombra dei Castelli della vicina Montecchio Maggiore. Suggestioni che si rincorrono, ai piedi delle
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due rocche scaligere sorelle che sembrano contendersi il dominio delle vallate: è l’ambiente giusto per far volare la fantasia - e la penna - narrando di una faida tra famiglie, di un amore impossibile tra due giovani delle opposte dinastie, di duelli e morti tragiche ambientate nella Verona medievale. I due giovani si chiamano Romeus e Giulietta...
Villa Da Porto Barbaran Bastianello, dettagli della facciata
Villa Da Porto Via Luigi Da Porto – 35050 Montorso Vicentino (VI) Prenotazioni: ufficiotecnico@comune.montorsovicentino.vi.it Tel. 0444685402 Fax 0444484057 Una novella datata 1530, quindi precedente di quasi 70 anni alla tragedia di Shakespeare. La leggenda dice che Da Porto l’abbia messa su carta nella casa del custode della residenza, ma la sostanza cambia poco: è Montorso, con la sua villa, il luogo natale della storia d’amore più celebre e longeva di tutti i tempi. Gli anni scorrono, e la villa passa di mano in mano. La dinastia Da Porto ne resta in possesso fino ai primi del ‘900, quando l’ultimo proprietario è costretto a ipotecarla per debiti, lasciandola in totale abbandono. Diventa
quartier generale delle truppe inglesi durante la prima guerra mondiale, coi soldati che per scaldarsi durante le notti invernali ne bruciano ogni parte in legno. Dopo la guerra c’è bisogno di case e subito. Viene venduta a pezzi, diventando una sorta di multiproprietà, con i nuovi nuclei che erigono muri e fanno delle sue stanze stalle e granai. La vecchia signora non si tira indietro e si fa popolare, perchè questo è quel che le chiede Montorso. Il resto è storia dei nostri giorni. Nei primi anni ’90 il Comune e la
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Regione Veneto, con il sostegno dell’I.R.V.V., ne acquisiscono l’intera proprietà, sottoposta quindi a un restauro che riapre le porte. E’ un recupero ancora grezzo, ma che conserva l’animo di nobiltà popolare che ha contraddistinto la sua storia. E via, pure un pizzico di mistero, per il gusto di chi crede che da queste parti si aggiri ancora il fantasma di Luigi. Attualmente è in progetto il recupero delle scale dallo scantinato, con l’installazione di servizi igienici integrati. Per una riqualificazione più strutturale ci sarà da aspettare. Ma ne ha viste così tante, la vecchia signora, da aver capito che il tempo non la avrà. Ora aspetta la sagra, con le corse dei bambini sulla sua scalinata, e i giovani amanti che si rubano un bacio dietro a una colonna. Che le ricordi qualcosa?
Un viaggio tra luog
rotte alternative e i gioielli del
9 .00
1h
Ritrovo a Villa da Porto. Visita guidata alla Villa
Villa da Porto (A)
Situata ai piedi del colle della Fratta, la Villa si compone di un corpo padronale aperto in un pronao di quattro colonne tra due pareti chiuse cui si innestano a est l’ala destra e la loggia. La grande barchessa congloba resti di una residenza più antica e di una torre colombara. La Villa, costruita tra il 1662 e il 1724, è una delle più prestigiose dimore appartenute alla nobile famiglia Da Porto. Attualmente è gestita dal Comune di Montorso Vicentino. Orari d’apertura: Visite su prenotazione informazioni: Via Luigi da Porto - 36050 Montorso Vicentino (VI) Tel. 0444685402 - www.comune.montorsovicentino.vi.it
10 .30
1h 30 minuti
Trasferimento con mezzi propri a Villa Cordellina Lombardi. Visita guidata della Villa, del giardino e delle scuderie
Villa Cordellina Lombardi (B)
Il complesso si inserisce nel contesto urbano di Montecchio Maggiore e si compone della villa padronale attorno cui si distribuiscono le scuderie, la foresteria, i giardini anteriore e posteriore. Costruita tra il 1735 e il 1740, presenta lungo le pareti del salone della residenza podronale preziosi affreschi di Giambattista Tiepolo. Orari d’apertura: Nel periodo estivo (1 aprile - 31 ottobre): -Martedì e Venerdì: h 9.00 -13.00; -Mercoledì Giovedì Sabato e Domenica: h 9.00-13.00 e 15.00-18.00 -Lunedì Chiuso informazioni: Via Lovara, 36 – 36075 Montecchio Maggiore (VI) tel. 0444 908112 - www.provincia.vicenza.it/villa-cordellina-lombardi
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luoghi di valore
nuovi modi di vivere l territorio
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Pranzo nei ristoranti/trattorie della zona
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Trasferimento con mezzi propri a Villa Almerico, Capra detta “La Rotonda”. Visita guidata della Villa e del giardino
1h
Villa Almerico, Capra detta “La Rotonda” (C) La Villa, sorge sulla sommità di un colle all’inizio della Riviera Berica, alla periferia di Vicenza. Costruita su commissione di Mons. Paolo Almerico da Andrea Palladio intorno al 1570, è il simbolo del famoso Architetto: la sala centrale in forma circolare è iscritta in una base quadrata con quattro facce uguali. La dimora passa alla famiglia Capra nel 1591. Dal 1911 è della famiglia Valmarana che l’ha aperta al pubblico dal 1986.
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Orari d’apertura: Visite su prenotazione informazioni: Villa Almerico, Capra detta “La Rotonda” Via della Rotanda, 25 – 36100 Vicenza (VI) www.villalarotonda.it
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smarrite e ritrovate Le ville del nostro territorio che, per vari motivi, restano non accessibili o in cattivo stato di conservazione, assieme ad altre che invece sono tornate ad essere un tesoro per tutti Villa Caffrè, Via Cornio, s.n. – 30030 Fossò (VE) La Villa è situata a ridosso del centro abitato di Fossò, fra Padova e Venezia; è circondata da un territorio prevalentemente pianeggiante ad uso agricolo. Edificata nei primi del ‘700 dalla famiglia Caffredo con destinazione agricola, fu poi convertita in Villa di vacanza. L’edificio, composto da un corpo centrale e due ali simmetriche, si trova in pessimo stato, ma il Comune di Fossò, attuale proprietario , ha promosso un programma di valorizzazione con scopi culturali e turistici. Già pubblicato un piano di messa in sicurezza che l’I.R.V.V. sosterrà con un significativo contributo.
Villa Memo Giordani, Via Guglielmo Ciardi, 4 – 31055 Quinto di Treviso (TV) Posizionata nel centro urbano di Quinto di Treviso, Villa Memo Giordani si affaccia sul fiume Sile. Non si conosce esattamente l’anno di costruzione, ma si presume che risalga alla seconda metà del ‘600. L’edificio è composto dal corpo padronale a cui sono addossate due barchesse non simmetriche e un oratorio. Il corpo si eleva in due piani con sottotetto e presenta un fronte principale tripartito, frutto del “restauro artistico” eseguito dai proprietari attorno al 1924. Notevole è anche il parco con piante di pregio. La Villa, in ottimo stato di conservazione, attualmente è del Comune di Quinto di Treviso che intende valorizzarla con manifestazioni ed eventi culturali.
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finanziamenti L’Istituto Regionale Ville Venete ha stanziato nel 2013 quasi 1,5 milioni di euro in contributi e mutui per il sostegno a 22 storiche residenze del territorio Villa Leoni - Sandri, Dolcè Loc. Volargne (VR) Villa Da Prato, Caldiero (VR) Villa Guiotto - Bruttomesso, Vicenza Loc. Anconetta (VI) Villa Caffrè, Fossò (VE) Villa Boldù - Grimani, Mirano (VE) Villa Angarano - Bianchi, Bassano del Grappa (VI) Villa Combi, Salzano (VE) Villa Marogna, Nogara (VR) Villa Dei Vescovi, Luvigliano di Torreglia (PD) Villa Magrin, Grisignano di Zocco (VI) Villa Foscarini - Rossi, Stra (VE) Villa Da Carrara - Bragadin, Due Carrare (PD) Villa Cesarotti, Selvazzano Dentro (PD) Villa Pompei - Carlotti, Illasi (VR) Villa Dametto, Montebelluna Loc. Biadene (TV) Villa Gianella - Zerbinato detta “I Santi”, Legnago (VR) Villa Guerrieri - Rizzardi, Bardolino (VR) Villa Degli Albertini, Garda (VR) Villa Rizzardi, Negrar Loc. Pojega (VR) Villa Venturali - Fanna, Villorba (TV) Villa Busatto, Treviso (TV) Villa Vellaio detta “San Liberale”, Feltre (BL)
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Cosa sono le Ville Venete? La Villa Veneta rappresenta il paradigma di una civiltà universale che si discosta dagli altri modelli di villa italiani, non solo in quanto fatto artistico o architettonico, ma anche in quanto supera la funzione più o meno complessa per cui è stata costruita, esprimendo una identità regionale, di cultura, arte, storia, paesaggio e ambiente, assolutamente singolare e irripetibile.
Ville Venete: 4238 quelle censite da IRVV, cioè 2.119.000 anni di storia complessivi, raccontati in 55 anni di attività istituzionale, con il traguardo di oltre 1900 eventi patrocinati direttamente, e quasi 290.000.000 di euro di contributi e mutui erogati complessivamente, di cui 20 appuntamenti e 1.500.000 euro solo nel 2013 Ville Venete: un patrimonio distribuito su una superficie di 20.833 chilometri quadrati attraverso 8 provincie tra Veneto e Friuli. 127.140 ettari di verde nei loro parchi, e più di 85.000 statue: sotto al loro sguardo di pietra 254.280 storie d’amore e tradimenti, e i racconti di 40 tra guerre e battaglie, che hanno ferito il Triveneto fino al secolo scorso Ville Venete: più di 364.000 risultati trovati su Google, in 15 anno. Tutto questo ha 1 sola voce, quella di IRVV
lingue diverse, e quasi 20.000 turisti ogni
Il Presidente dell’Istituto Regionale Ville Venete Giuliana Fontanella e il Consiglio di Amministrazione Michele Carpinetti, Franco Dusi, Angelo Grella, Nazzareno Leonardi, Mariella Mazzetto, Giampi Zanatta
AUGURANO BUONE FESTE
Ville Venete, Bimestrale - Redazione: Marta Faccin, Mario Piotto - Grafica: Amos Montagna Progetto editoriale e grafico: Hassel Comunicazione | www.hassel.it