MATERIA // Progetto di sintesi finale - Parte1

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MATERIA

connette menti, migliora il futuro.

VOLUME 1 Raccolta ed analisi dati

MATERIA

connette menti, migliora il futuro.

M

conne


Fase di ricerca

Raccolta ed analisi dei dati


.00 INDICE

p. 5 .02 MANIFESTO PROGETTO p. 6 .01 INTRODUZIONE

.03 RICERCHE

- Studio dell’Araldica p. 10 - Cromie p. 12 - Partizioni p. 14 - Siena e le contrade p. 16 - I terzi di Siena p. 18 - Evoluzione dell’artigianato p. 20

.04 BIBLIOGRAFIA .05 SITOGRAFIA

p. 32

p. 32

.06 CREDITS p. 33


.01 INTRODUZIONE

Il progetto si occupa della costruzione di una brand per una città ideale, partendo dai desideri, dai bisogni dei cittadini ma anche da qualcosa che non esiste. Occorre fornire servizi non semplicemente funzionali ma anche culturali, emotivi, sociali. Occorre creare nuove tendenze. Una brand è un rapporto che si evolve in base alle percezioni e alle esperienze vissute da un utente, un residente o turista, ogni volta che esso si connette con la realtà cittadina, deve essere unica nell’ espressione della sua identità, con l’obiettivo di creare valore. OBIETTIVI PROGETTUALI: • Promozione di progetti innovativi, utili al benessere dei cittadini. • Nuovo posizionamento nello scenario cittadino italiano. • Contribuzione alla valorizzazione della città.

La scelta progettuale ruota intorno a due concetti fondamentali: l’Araldica e le Corporazioni delle Arti e Mestieri del Medioevo. Cos’è l’araldica e cosa sono le Corporazioni? L’araldica è lo studio del blasone, cioè degli stemmi, è quel settore del sapere che ha lo scopo di individuare, riconoscere, descrivere e catalogare gli elementi grafici utilizzati, nel loro insieme, per identificare in modo certo una famiglia, un gruppo di persone o una istituzione. Le corporazioni invece erano delle associazioni create per regolamentare e tutelare le attività degli appartenenti ad una stessa categoria professionale.

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.02 MANIFESTO PROGETTO Evoluzione progettuale

1

RICERCHE Ogni progetto inizia analizzando tutto ciò che lo circonda.

CONCEPT E SVILUPPO DEL PROGETTO Araldica

Evoluzione del lavoro

4

Evoluzione dell’ artigiano

3

POSIZIONAMENTO Il posizionamento è il modo in cui il brand trova collocazione nella mente del potenziale consumatore.

Corporazioni

Materiali

Tecnologia

Strumenti

Luoghi di lavoro

Città di Siena

Makers

2

TEMI DI INTERESSE Le ricerche portano a focalizzarsi su alcuni temi intressanti che diventeranno ottimi spunti per il progetto finale.

8

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.03 RICERCHE


PRIMA

.03 RICERCHE

DOPO

Studio dell’Araldica

In quanto superficie piana di maggiore estensione dell’armatura, fu poi lo scudo e lo stemma a svolgere la funzione principale dell’identificazione.

Al tempo delle crociate, erano le divise a distinguere il segno della fratellanza dei crociati.

COS’È L’ARALDICA? Riconosce, descrive e cataloga l’insieme degli elementi grafici utilizzati, per identificare in modo certo una famiglia, un gruppo di persone o una istituzione.

FIGURE

CAMPO

3

La parola araldica deriva da araldo, il messaggero o banditore, che nel Medioevo spesso esercitava la funzione di ambasciatore. La sua livrea mostrava a colpo d’occhio l’appartenenza a un gruppo o a un potere sovrano, così da risultare perfettamente riconoscibile nel campo nemico.

+ Forma tradizionale per l’uomo

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erano le forme principali dello scudo.

Forma di diamante per la donna

+

L’araldica è lo studio del blasone, cioè degli stemmi. Si è sviluppata nel Medioevo in tutta l’Europa.

Forma ovale per il clero

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.03 RICERCHE Cromie

Dolore

Fortezza

Tenebre

Vittoria

Santità

Castità

S Metalli Oro e Argento

Ricchezza

Fedeltà

Fede

Castità

Smalti

Il primo e più importante segno identificativo dello stemma era il colore. I colori sono oggetto di un’importante regola araldica detta “regola di contrasto dei colori”.

Si utilizzarono quindi combinazioni di colori, come il rosso e il blu, il rosso e il giallo, il giallo e il verde, in modo da estendere il numero di gruppi distinguibili.

Maestà reale

Amore

Giustizia

Vendetta

Guerra

Amore

Speranza

Amicizia

Civiltà

Laeltà

LA SIMBOLOGIA DEI COLORI

Fiducia

Giustizia

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Nobiltà

Vittoria

Purezza

Pace

Innocenza

Generosità

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.03 RICERCHE

Con il passare del tempo questa semplice divisione dei campi divenne più complessa: il colore secondario non costituì semplicemente un’area colorata.

Partizioni

01 CAPO

2

1

02 SCAGLIONE

3

03

5

4

6

8

7

9

PERGOLA

04 CROCE

CUORE ALLEANZE/ PARENTELE

Iniziò a prendere forme che gli conferivano un’espressione autonoma e valore di segno. Ecco alcuni esempi.

CROCE DI S.ANDREA

ALLEANZE/ PARENTELE 05

DOPPIO PALO

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CROCE MALTESE

PUNTA La regolamentazione relativa al disegno degli stemmi divenne sempre più rigida col passare del tempo.

Un altro fattore importante cui si badava per ottenere visibilità a distanza era la direzione della partizione.

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La partizione consisteva nella posizione reciproca delle campiture di colore (pezze di 1° e 2° ordine): orizzontale, verticale, obliquo ecc.

Subentrarono partizioni straordinarie: Spinato, scanalato, merlato, increspato, scalinato ecc.

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PALO ANGOLATO

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CAPO AD ARCO

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BANDA SMUSSATA

10

BANDA MERLATA

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CROCE A CODA DI RONDINE 17


.03 RICERCHE

Per la sua organizzazione e divisione all’interno della città.

Siena e le contrade

Tra tutte le città italiane che hanno avuto un vissuto medioevale molto importante, è stata scelta Siena per una serie di fattori utili alla costruzione del progetto di branding.

Per i valori, gli ideali che portavano e portano avanti, grazie anche alle loro tradizioni.

Per lo sviluppo di moltissime corporazioni di arti e mestieri.

PERCHÈ SIENA?

Siena

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Per la passione che avevano e hanno i cittadini nell’essere parte di una contrada.

Per la varietà e le organizzazioni delle contrade, che si svilupparono in seguito alla divisione di Siena.

Per la quantità di forme e colori presenti sui loro stendardi.

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.03 RICERCHE I Terzi di Siena

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1 Contrada dell’Istrice

7 13 2 1

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12

8

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2 Contrada della Lupa

13

9

3

Terzo di Camollia 6 5

1

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3

4 Contrada del Bruco

11

6

Terzo di Città

?

12

12 2

1

Il territorio dentro le mura della città di Siena 4 è suddiviso in tre parti chiamati 3terzi, a loro volta suddivisi in

17 CONTRADE.

5

1

Un tempo i terzi erano utilizzati per 3 l’amministrazione e l’organizzazione delle milizie cittadine, reclutate dalle Compagnie 6 militari della Repubblica di Siena. 17

14

15

8

6

9 Contrada9della Torre

5

10

2

16

1

17

8 Contrada del leocorno 8 12

15

9

4

16

7 Contrada della Civetta 13

13

14

3

4

11

11

5

20

16

17

12 Contrada della Selva 7 13 Contrada dell’ Aquila

13 15

14

8

14 Contrada della Pantera 9

15 Contrada dell’ Onda

4

16

6

17

10 15

11 Contrada del Valdimontone 6

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L’essere Contradaioli è una questione di cuore, di condivisione. Dalla loro nascita ad 2 oggi, il 2 luglio e il 16 agosto le contrade si sfidano tra di loro attraverso il famoso Palio, 1 una corsa di cavalli montati a pelo, famosa tradizione senese. 3

13

10 Contrada del14 Nicchio

5

La popolazione aveva l’abitudine di adunarsi presso le chiese cittadine per trattare gli argomenti di interesse comune. Questo portò alla formazione di circoscrizioni con funzioni anche politiche, le contrade appunto.

16

7

7 2

5 Contrada dell’Oca 6 Contrada della17 Giraffa

5

Terzo di San Martino

15

14

4

17

Piazza del campo

10

2

4

3 Contrada del Drago

10

16 Contrada della Tartuga 17 Contrada della Chiocciola 11

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.03 RICERCHE Timeline periodo storico di interesse

MEDIOEVO

01

1780

02

03

1000

04

1870

1970

06

05

2003

01

02

03

04

05

06

Il primo periodo di interesse per l’evoluzione dell’artigiano è il Medioevo in cui prevaleva essenzialmente l’attività manuale dei contadini che lavoravano nelle campagne.

Il secondo periodo riguarda l’anno 1000, l’anno dello sviluppo delle corporazioni, dell’incremento di categorie produttive e di una forte divisione e specializzazione del lavoro artigiano.

Il terzo periodo è quello della prima rivoluzione industriale, dove assistiamo a un cambio radicale della produzione. Macchine veloci e precise prendono il posto del lavoro manuale.

Il quarto periodo invece è quello della seconda rivoluzione industriale, in cui si introduce un nuovo sistema produttivo: la catena di montaggio.

Il quinto periodo introduce la terza rivoluzione industriale, importante per la scoperta e l’utilizzo di nuove fonti energetiche come l’atomo. Una delle conseguenze principali è lo sviluppo di internet.

Il sesto ed ultimo periodo è quello che va dal 2003 fino ad oggi. È il periodo dei makers, dello sviluppo di un nuovo tipo di artigianato, quello digitale.


Il mondo dell’artigianato medioevale andò incontro a una profonda crescita e trasformazione, grazie all’affermazione dell’economia cittadina e alle relazioni tra città e campagna.

.03 RICERCHE Evoluzione dell’artigianato

Si sviluppò, all’interno delle mura della città e nei borghi, un’altissima concentrazione di categorie produttive e una forte divisione e specializzazione del lavoro.

DOPO L’ANNO 1000

Nel mondo artigianale urbano, la bottega era la più tipica unità produttiva e al tempo stesso luogo di produzione e di formazione.

Prima del Mille, nel Medioevo, prevaleva in Europa un’attività artigiana limitata all’essenziale, svolta nelle campagne.

CALZOLAIO

ORAFO

INTAGLIATORE

FABBRO

Le zone coltivate erano situate in prossimità dei borghi e villaggi, soprattutto nei terreni pianeggianti, riservando ai luoghi più impervi il pascolo del bestiame.

I contadini medioevali effettuavano lavori molto pesanti attraverso l’uso di strumenti come la pala, l’aratro, il rastrello ed altri, tutti in legno e in ferro.

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LEGNO

FERRO

CUOIO

RAME

VETRO

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Si rinnovò profondamente il sistema produttivo.

Si riorganizzò anche il lavoro umano, suddividendo compiti e mansioni. Mentre nel vecchio sistema l’artigiano realizzava ogni singolo pezzo dall’inizio alla fine, ora ciascuno si specializzò nel realizzare una sola parte di un manufatto: poi i singoli pezzi venivano montati insieme per formare il prodotto finito.

vs LA 1ª RIVOLUZIONE INDUSTRIALE

18°

SECOLO Gli investimenti nella produzione portarono allo sviluppo di nuove tecnologie.

$

Il mondo si avviò a cambiare radicalmente. Sorsero nuove macchine e tecnologie.

Macchine veloci e precise presero il posto del lavoro manuale.

In cambio del proprio lavoro in fabbrica e del tempo messo a disposizione, la nuova classe operaia ricevette un salario.

I nuovi operai lavoravano moltissime ore al giorno e questo causò un terribile sfruttamento.

L’invenzione che forse riassume in sé tutte le altre è quella del treno a vapore: utile a trasportare uomini e merci e destinato anche a modificare profondamente il paesaggio.

+ Ma le invenzioni più sorprendenti risalgono soprattutto al

19° SECOLO

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27


Con la 2ª RIVOLUZIONE INDUSTRIALE si assistì ad uno sviluppo tecnologico senza precedenti.

Dopo la seconda guerra mondiale, a partire dal 1950 si assistì allo sviluppo della

3ª RIVOLUZIONE INDUSTRIALE.

La terza rivoluzione industriale portò alla scoperta e all’utilizzo di nuove fonti energetiche come l’atomo. Oltre a queste invenzioni venne creata la I.A. cioè l’intelligenza artificiale assemblata ai robot.

Vennero introdotti nuovi materiali come l’acciaio e il metallo.

La seconda rivoluzione industriale portò a nuove scoperte e invenzioni tecnologiche.

Venne introdotta l’energia elettrica che favorì l’illuminazione, il telefono che sviluppò la comunicazione e i mezzi di trasporto che permisero lo spostamento.

Una conseguenza importante della terza rivoluzione industriale fu la nascita dei computer e con essi di Internet nel 1969.

Da questo momento in poi la tecnologia continuerà a modellare il panorama competitivo. Si assisterà sempre a nuove scoperte e invenzioni. Diventerà una parte dominante della vita quotidiana. In questo periodo si introdusse un nuovo sistema produttivo: la catena di montaggio, che permise un notevole risparmio dei tempi di produzione, agevolando il lavoro degli operai. Solo nel 1913, la catena di montaggio divenne una procedura standard utilizzata nell’industria manifatturiera civile. L’ultilizzo del sistema ciber-fisico sarà in continuo aumento.

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29


Tutto questo è possibile grazie a una serie di strumenti digitali collocati nei Fablab, che coprono diverse esigenze e che consentono di produrre oggetti e prodotti con svariate tipologie di materiali.

Boston

2003

Stampa 3D

Arriviamo ai nostri giorni. Il movimento maker nasce a Boston nel 2003 con l’apertura del primo FabLab del Massachussetts Insitute of Techology ed ultimamente ha acquistato dimensioni importanti in tutto il mondo.

Programmi Design

Laser Cutter

Dai pochi appassionati che si dilettavano nei garage si è arrivati ai laboratori universitari, i Fablab, moderne officine. FABLAB

Grazie alla democratizzazione dei mezzi di produzione è iniziata una rivoluzione cooperativa che riporta finalmente l’uomo, al centro dell’atto della produzione, umanizzandola. Simone Cicero

Open Source Hardware

Un esempio italiano fondamentale della rivoluzione maker è quello di Arduino, un piccolo computer dal costo e dalle dimensioni molto ridotte, programmabile facilmente con un software open source. -

+

Nei Fablab chiunque abbia in testa un prodotto da realizzare, può fabbricarne un prototipo a costi contenuti.

CHRIS ANDERSON Uno dei principali teorici del movimento dei makers.

Quello che unisce i makers è la volontà di costruirsi da soli i propri oggetti, ma soprattutto di condividerli con gli altri, sia nei Fablab che sulle piattaforme web.

FABLAB

30

Il suo libro “Il ritorno dei produttori”, parla della terza rivoluzione industriale, in atto oggi, grazie alla rete che crea un’esplosione di talenti.

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MA CHI SONO I MAKERS?

Sono gli hobbisti tecnologici del 21° secolo, i portatori della teoria del DIY (do it yourself ,ovvero, fai da te). Nel movimento troviamo l’esperto in realtà virtuale e web design, l’ingegnere esperto in robotica, il coolhunter, l’artigiano tradizionale, il designer e l’architetto.

Informatico

Ingegnere robotico

Coolhunter

Artigiano

Designer

Architetto

Makers è un neologismo con il quale si indica una categoria di persone che amano creare nell’ambito delle nuove tecnologie. Essi realizzano strumenti di qualsiasi tipo e apparecchiature tecnologiche, utilizzando le proprie mani, come tutti gli artigiani.

Ciò che un artigiano digitale produce suscita meraviglia. Infatti esso deve sedurre le infinte potenzialità della materia digitale e applicarle a un contesto sempre diverso e sempre mutevole.

WOW!

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.04 BIBLIOGRAFIA

.06 CREDITS

• “Araldica. Storia, linguaggio, simboli e significati dei blasoni e delle arme” di Santi-Mazzini Giovanni • “Segni e simboli” di Adrian Frutiger

.05 SITOGRAFIA

• http://adapt.nova100.ilsole24ore.com/2015/04/02/come-incide-linnovazionetecnologica-sul-futuro-del-lavoro • https://it.wikipedia.org/wiki/Animali_araldici • https://it.wikipedia.org/wiki/Rivoluzione_industriale • https://it.wikipedia.org/wiki/Seconda_rivoluzione_industriale • https://it.wikipedia.org/wiki/Terza_rivoluzione_industriale • http://www.artigianidelborgo.com/le_botteghe.html • http://www.informagiovaniroma.it/lavoro-e-impresa/approfondimenti/start-updi-impresa/maker-e-artigiani-digitali • http://www.ilpalio.siena.it/5/Contrade • http://www.iltesorodisiena.net/2011/10/il-contradaiolo-tra-la-fonte-e-la-vita.html • http://www.makerfairerome.eu/it/chi-sono-i-maker/ • http://www.ocaioloextramoenia.it/Palio/Storia/origini2.html • http://www.openmakersitaly.org/essere-maker-lartigiano-digitale/ • http://www.treccani.it/export/sites/default/scuola/lezioni/storia/LAVORO_PRIMA_ INDUSTRIALIZZAZIONE_lezione.pdf • http://www.undigital.it/artigiani-digitali-makers-cosa-fanno/ • http://www.webalice.it/inforestauro/antiche_tecniche.htm • http://www.wired.it/economia/start-up/2015/01/08/artigiani-digitali-makers/) • www.okpedia.it/storia_lavoro • www.portalearaldica.it • www.treccani.it/scuola/lezioni/storia/lavoro_europa_medievale.html

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Studente: Isabella De Angelis | Istituto Quasar Design University Roma Progetto di sintesi finale: MATERIA Insegnamento: Information Design System Docente: Sofia Piomboni Corso: Laboratorio di sintesi finale Grafica e comunicazione visiva | a.a 2015-2016

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