Il decennio si apre con lo scudetto del Cagliari di Gigi Riva, una storia straordinaria che fa il paio – due mesi dopo – con la vittoria degli Azzurri contro la Germania Ovest ai Mondiali messicani. Pochi giorni ancora: il tracollo coi brasiliani in finale è la botta che condizionerà l’umore del calcio italiano per tutti gli anni a venire. Un decennio di continui alti e bassi, contraddizioni brucianti, anticlimax vertiginosi. Le prime provinciali – Cagliari, Lanerossi Vicenza e Perugia – insidiano il dominio metropolitano grazie anche a un bestiario di allenatori di straordinaria personalità e mentalità poco italiana (Scopigno, Giagnoni, Castagner, Vinicio…). Gli scudetti di Lazio e Torino consegnano all’immaginario popolare eroi in carne, ossa, sigarette e vizi assortiti. Gli Agnelli affidano a Boniperti la costruzione di uno squadrone bianconero amato quanto odiato negli anni più forti della crisi industriale e della conflittualità sociale. Qua e là, intanto, spuntano piccoli scandali, retrocessioni e sconfitte a tavolino, sospetti sugli arbitri e sulla compravendita di partite. Fino allo scandalo definitivo, quello del calcioscommesse dell’annata 79-80, con i campioni arrestati direttamente sul campo dalla polizia. Un calcio senza. Non più e non soltanto popolare, non ancora televisivo, senza sponsor né stranieri, spesso sull’orlo della bancarotta. Bagnato, infreddolito, nebbioso. Certo, i suoi eroi possono ancora essere considerati figli del popolo diventati famosi quanto le facce note della tv. Da Gigi Riva a Gianni Rivera, Mazzola, Chinaglia, Pierino Prati, Savoldi, la popolarità calcistica è il prodotto di un processo lento, autarchico, a conduzione familiare. E nonostante si muovano per loro rotocalchi e televisione, nonostante il mercato conti le prime cifre a 6 zeri (Anastasi alla Juve, Savoldi al Napoli, Rossi al Lanerossi Vicenza), i calciatori sono ancora di proprietà dei club di appartenenza. Manca poco: negli anni ’80 Falcao e Maradona pioveranno come marziani da un’altra galassia. Terrigno e poetico, il calcio dei ’70 resta un giocattolo nelle mani di cummenda, avventurieri, banditi. Si può ancora amare come una cosa vicina, specie in provincia. Oppure odiare: il solito trucco dei padroni per allontanare l’ora della resa dei conti. In un’epoca fortemente ideologizzata come i ’70, il pallone è ancora una distrazione leggera, ma non ha più la leggerezza del decennio precedente. Il clima arroventato della società italiana si legge in controluce nelle simboliche e assurde tragedie del decennio: la morte in campo di Renato Curi, l’ammazzamento per gioco di Re Cecconi, il tumore di Tommaso Maestrelli, le tante morti sospette di calciatori, indagate soltanto ai tempi nostri. Infine – dentro e fuori dagli stadi ancora tutti scoperti – i primi scontri violenti tra polizia e ultras, reclutati direttamente dalle contemporanee rivolte di piazza.
Isbn Edizioni via Sirtori, 4 20129 Milano Presidente: Luca Formenton Direzione editoriale: Massimo Coppola Editors: Mario Bonaldi, Alberto Piccinini Redazione: Antonio Benforte, Linda Fava, Umberto Ledda Diritti: Sara Sedehi Comunicazione: Valentina Ferrara, Giulia Osnaghi Produzione: Lorenzo Vetta Grafica: Alice Beniero Postproduzione delle fotografie: Bruno Pappalettera Š Isbn Edizioni S.r.l., Milano 2011
La casa editrice, esperite le pratiche necessarie per contattare i detentori dei diritti delle immagini, rimane a disposizione di quanti avessero comunque a vantare ragioni in proposito.
Isbn Edizioni
di Massimo Coppola e Alberto Piccinini
Gigi «Rombo di tuono» Riva, Angelo Domenghini, Nené, Manlio Scopigno, San Siro, Città del Messico, Enrico Albertosi, Giuseppe Furino, Pierino Prati, Fabrizio Poletti, Lido Vieri, Roberto «Bonimba» Boninsegna, Bobby Charlton, Lev Yashin, Sandro Mazzola, Alberto Sordi, Giacinto Facchetti, Alfredo Pigna, Mario Bertini, Antonio «Totonno» Juliano, Gianni «Abatino» Rivera, l’Inter campione d’Italia, calcio femminile.
Gianni «Abatino» Rivera, Franco «Barone» Causio, Fabio Capello, Marcello Lippi, Pietro Anastasi, Giancarlo «Picchio» De Sisti, interisti a terra, Gustavo Giagnoni, Aldo Agroppi, Sandro Mazzola, Gigi «Rombo di tuono» Riva, Roberto «Bonimba» Boninsegna, Sandro Mazzola, Mauro Bellugi.
Gabriele «Lele» Oriali, Concetto Lo Bello, Fabio Capello, Paolino Pulici, Ciccio Graziani, Beppe Savoldi, Gigi «Rombo di tuono» Riva, Luciano Re Cecconi, Albino Buticchi, Nereo «paròn» Rocco, Ciccio Cordova, Pino Wilson, Roberto «Bonimba» Boninsegna, Giorgio Chinaglia, Karl-Heinz Schnellinger, Fabio Cudicini.
Lamberto Boranga, Pier Paolo Pasolini, la Rometta, Sandro Mazzola, Sergio Clerici, il giorno dello scudetto laziale, Giancarlo Oddi, Renzo Garlaschelli, Giorgio Chinaglia, Enrico Albertosi, Gianni «Abatino» Rivera, Pietro Anastasi, la Nazionale in ritiro, Romeo Benetti, Dino Zoff, il cuoco della Nazionale, Gigi «Rombo di tuono» Riva, Fulvio Bernardini, Dino Zoff, Ferruccio Valcareggi, disfatta al Mondiale.
Mauro Bellugi, il Perugia in serie A, Mario Giubertoni, Nicola Traini, Giorgio Chinaglia, Francesco «Kawasaki» Rocca, Gianni «Abatino» Rivera, Padre Eligio, José Altafini, Paolo Sollier, Gianni Morandi, Lucio Battisti, Fausto Leali, Gigi «Rombo di tuono» Riva, Paolino Pulici, Pierino Prati, Dino Zoff, Giacinto Facchetti, Ezio Bertuzzo, Fabrizio Gorin, Adriano Bardin.
Miss Italia, Walter Novellino, Fiorentina-Inter, Paolino Pulici, Ciccio Graziani, Roberto Ciccotelli, Gaetano Scirea, Dino Zoff, Tommaso Maestrelli, Roberto Badiani, Marco Tardelli, Ciccio Cordova, Giancarlo «Picchio» De Sisti, Luciano Castellini, il giorno dello scudetto del Torino, Egidio «lo sciagurato» Calloni, Lamberto Boranga, Roberto Bettega, Mauro Della Martira, Giorgio Bresciani, Sandro Mazzola, Lido Vieri, Enzo Bearzot.
Ivan Graziani, Ciccio Graziani, Giorgio Chinaglia, Pelé, le squadre in posa secondo la classifica finale: Juventus, Torino, Fiorentina, Inter, Lazio, Perugia, Napoli, Roma, Genoa, Milan, Foggia, Bologna, Verona, Catanzaro, Sampdoria, Cesena, Roberto Pruzzo, Walter Novellino, Paolo Rossi, il Napoli in Polonia, Beppe Savoldi, Andrea Agostinelli, Claudio «il poeta del gol» Sala, Bruno Giordano, Carletto Mazzone, Dino Zoff, Gigliola Cinquetti, Nereo «paròn» Rocco. Nadia Cassini, Nereo «paròn» Rocco, Perugia-Juventus, Oscar «Flipper» Damiani, Emiliano Mascetti, Aldo Maldera, Gianni Di Marzio, Eugenio «Sergente di ferro» Bersellini, Battista «Titta» Rota, Bruno «Petisso» Pesaola, Vinicio «’O Leone», Giovanni Trapattoni, Romeo Benetti, Paolo Rossi, Beppe Savoldi, Alessandro «Spillo» Altobelli, Francesco «Kawasaki» Rocca, Agostino Di Bartolomei, Paolo Conti, Roberto Filippi, Claudio «il poeta del gol» Sala, Antonello Cuccureddu, Romeo Benetti, Roberto Bettega.
Paolo Rossi, Lilli Carati, Pietro D’Elia, Aldo Maldera, Alberto Bigon, Franco Baresi, Salvatore Bagni, Ciccio Graziani, Oscar «Flipper» Damiani, le mogli di Ivano Bordon e Alessandro «Spillo» Altobelli, Paolo Conti, Ezio Sella, Bruno Giordano, Giancarlo Antognoni, Stefano Chiodi, Antonio Cabrini, Stella Carnacina, Jerry Calà, Inter e Bologna in tournée in Cina.