Il saluto del direttore artisticoF
Ci apprestiamo a svolgere l’edizione 2022 dell’Ischia Film Festival, il nostro 20° anno, il ventennale. Come sempre ci ritroveremo in un’atmosfera unica che puntualmente ogni anno, da diciannove anni, ci consente di attendere il calar del sole, guardando l’isola d’Ischia da un piccolo isolotto storico in mezzo al mare, classificandoci come il festival cinematografico più bello del mondo, e per questo ringrazio la disponibilità della famiglia Mattera, proprietaria e custode morale di un bene inestimabile quale il Castello Aragonese. L’Ischia Film Festival 2022, con ben 47 anteprime in programma, vuole essere un segno tangibile di ripresa e di ritorno alla normalità per un comparto, quello audiovisivo, che ha subito negli ultimi due anni una brutta battuta d’arresto per il corona virus. Ringrazio di vero cuore gli autori per aver prodotto opere meravigliose ed avercele proposte. Il 2022 rappresenta una straordinaria testimonianza che il cinema non si ferma, che si adegua alle necessità e si mostra sempre nella sua funzione più importante: quella di raccontare le storie, ovunque esse siano ambientate, attraverso lo sguardo unico dell’autore. Per questo mi auguro che il grande pubblico saprà raccogliere questa testimonianza e rendergli onore partecipando alle visioni in programma. Racconteremo il territorio attraverso film che provengono da 42 paesi nel mondo, spaziando dalla Cina alla Finlandia, dagli Stati Uniti alla Polonia, con uno sguardo verso i nuovi autori Italiani che, insieme alle anteprime della sezione “Scenari Campani” e della nuova sezione non competitiva “Scenari di Guerra” completano il fitto programma del festival. Le opere in concorso racconteranno attraverso i diversi linguaggi cinematografici: dal lungometraggio al cortometraggio, di finzione o del reale, il territorio e la sua identità culturale, tema unico del nostro festival. E se il virus ha reso questo mondo più compatto, il cinema lo ha reso più vicino, perché il cinema ha sempre costruito ponti con i luoghi e l’identità culturale dei territori, raccontandone spesso la diversificazione umana e sociale. Perché i luoghi, ovunque essi siano, appartengono un po’ a tutti noi, cosi come descrive lo scrittore Antonio Tabucchi: Un luogo non è mai solo “quel” luogo: quel luogo siamo un pò anche noi. In qualche modo, senza saperlo, ce lo portavamo dentro e un giorno, per caso, ci siamo arrivati Allora vi aspetto per questa nuova straordinaria edizione, nei suggestivi scenari del Castello Aragonese per condividere insieme a voi, le bellezze di “quel” luogo e le meravigliose opere cinematografiche che vi sono ospitate. Benvenuti alla ventesima edizione dell’Ischia Film Festival, buona visione a tutti. Viva il cinema.
.
14