Architettura del comportamento umano

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ARCHITETTURA DEL COMPORTAMENTO UMANO ARCHITECTURE OF HUMAN BEHAVIOR

RAMONRAMIREZ



RAMONRAMIREZ ARCHITETTURA DEL COMPORTAMENTO UMANO ARCHITECTURE OF HUMAN BEHAVIOR

Ramon Ramirez riesce a creare nelle sue opere un connubio tale tra stile pittorico e tema rappresentato, immagine figurativa ed estrosità dell’immagine mentale, impegno artistico e impegno esplorativo, che si potrebbe definire un connubio tra arte e scienza. Il percorso di ricerca artistica affonda infatti le radici nell’indagine della condizione umana e a partire da essa, promuove un’esplorazione stilistica e uno sviluppo di tematiche sensibili al progresso ecosostenibile.

The artist Ramon Ramirez manages to create a substantial union between his painting style and the subject represented, between the figurative image and the whimsical mental image, between artistic endeavour and exploration commitment, and although it is art, one would say it’s a notable marriage between art and science. All along its way, Ramon’s artistic research, actually, has its roots in the art that takes into account the human condition and, consequently, promotes a stylistic exploration and development of sensitive issues to the advancement of sustainable human life.


Come l’uomo di scienza procede per fasi in cui il metodo permette la continuità e la progressione della ricerca, così Ramon rispetta una procedura rigorosa che si avvale di una tecnica rappresentativa precisa, efficace, analitica quale appunto il disegno, la matita, il carboncino e la china. Il colore funge solo da ritocco o apporta lievi sfumature che fanno risaltare ancor più il disegno e l’obiettivo della rappresentazione. Le tematiche analizzate con tale metodo fanno riferimento all’uomo, alla sua esistenza in relazione empatica con la natura e l’ambiente sociale. Proprio una contingente situazione socio-economica che interessò la società cubana negli anni ’90 (dovuta alla carenza di combustibile e alla conseguente impossibilità di soddisfare, tramite la cottura dei cibi, i bisogni alimentari) induce l’artista a raffigurare la cucina e i suoi accessori come megastrutture inagibili e inaccessibili, a rimarcare il divario che si è venuto a creare tra l’uomo e i suoi prodotti. Nelle opere della serie “Homoinpentola”, la rappresentazione di una cucina ipertrofica e mastodontica rispetto a quella minuta dell’uomo, è frutto di una rielaborazione grafica, sapiente e illuminata dalla vivacità dei particolari, di una ferita sociale, di una condizione di dipendenza collettiva che viene tradotta dall’artista in una sproporzione surreale, per comunicare la tensione legata al bisogno e alla necessità di sopravvivere: l’uomo è una figurina che per poter soddisfare i bisogni primari deve accedere alle cucine-stato. Muovendo da questa prima esperienza pittorica rappresentativa di un vissuto reale, Ramon esplora e riporta nella produzione successiva, sempre attraverso il disegno come metodo “scientifico” della pittura, nuove tematiche quali le fonti di energia alternative e nuove invenzioni compositive, come gli edifici che traggono energia dall’acqua e dal vento e gli agglomerati urbani che si autosostengono. Questa nuova fase è intrisa di uno spirito di riscatto intellettuale, attraverso il quale l’uomo supera le avversità e migliora la propria condizione, mediante la ricerca e lo sfruttamento di nuove risorse energetiche. Vengono alla tela, incalzate dal nuovo intento pittorico, opere di fascino futuristico, permeate, pur trat-

As well as the man of science that proceeds in stages, where the method allows continuity and the progress of the search, so Ramon have to keep strict the procedure through the use of a precise representative technique, effective, analytical as they exactly are drawing, pencil, charcoal and ink. Colour acts as a touch-up or adds subtle nuances that make catch even more the eye on design and purpose. And it is likewise the developed theme can only refer to man, existence and to relational empathy with nature and the environment. It’s just from a socioeconomic situation that affected Cuban society in the 90s, due to the shortage of fuel and, consequently, the impossibility of satisfying the food needs by cooking meals, which leads the artist to depict the kitchen and accessories such as unusable and inaccessible megastructures to emphasise the gap that has arisen between the man and his products. The pictorial representation of a colossal hypertrophic “Kitchen” compared to those usual of men, in Ramon’s works is the result of a the collective imagination wound and, especially, the artist’s, overflows progressively in elephantine figures that communicate the traction bound to the need and to the need of surviving. In short, the dependence condition backs the surreal oversized kitchen itself. In fact, to this first period of the series “Omoinpentola” go back works that represent the state-kitchens or huge kitchens, in which men must be logged in to be able to meet their basic needs, through a wise graphic processing and highlighted by details vivacity. It’s from this pictorial experience, representative of a lived reality, that Ramon explores and substantially shows, through design as “scientific” method of painting, alternative energy sources, buildings that draw energy from water and wind, self-sustaining urban areas. The visions on works of this period are imbued with a spirit of thoughtful redemption, where man investigates and examines new energy resources in order to improve their living conditions. They are pulled into the canvas, pursued by the new pictorial intent, works of futuristic charm and, even as architectural imagery, infused by a notable impacting harmonic configuration. There emerge the joyful works of the series “The Cathedrals of Energy” where the theme is represented by


tandosi di figurazioni architettoniche, di una configurazione armonica di notevole impatto. Sono le opere felici della serie “Le Cattedrali di Energia”: polis sviluppate in verticale nel tentativo di avvicinarsi al sole e di usufruire della sua energia; città proiettate in altezza e nel futuro, caratterizzate da intrecci di tubi, serbatoi, ciminiere, torri eoliche, antenne che lasciano spazio ad ampie vetrate da cui l’uomo può ammirare e compiacersi dei traguardi della mente e delle mani. La profondità di queste opere deriva da uno sguardo che spazia e coglie una nuova dimensione relazionale, non più viziata ma virtuosa, tra l’uomo e la realtà “fenomenica”. I successivi lavori di Ramon non abbandonano il disegno, anzi ne recuperano ed esaltano la valenza descrittiva, promossa nei trattati d’arte ed architettura dell’Umanesimo e del Rinascimento. E’ partendo dal leonardesco “Uomo come misura di tutte le cose” che Ramon concepisce la sua nuova polis come rappresentazione geometrica a forma e dimensione umana. Sono le opere denominate “Optimum Homo”, approdo alla centralità e alla perfezione anatomica del corpo umano. La polis verticale diviene qui un conglomerato urbano su vari livelli e anche la prospettiva si stipa, a sottolineare il vigore dinamico che rotea attorno all’immagine umana dominante. Arte e architettura si fondono, non più solo in senso umanistico ma sempre più secondo una poetica futurista, profondamente legata alla dinamicità funzionale. La centralità dell’uomo nell’universo si esprime a partire da una dimensione geometrica e per stare alle parole di Leonardo stesso, nella forma “colta e condivisa dell’arte suprema del saper vedere”.

the vertical Polis developed in an attempt to get closer to the sun and to use its energy. It is about towns projected upwards and ahead in time, where the eye catches tangles of pipes, tanks, chimneys, wind towers, antennas and large spaces full of windows that allow humans to observe the effect of the mind and hands. Ramon succeeds in transferring the depth of his look that arranges and capture a new relational and reflective dimension of both, nature and cosmos “phenomenal” reality. It makes you wonder how is now progressing Ramon’s work? He doesn’t mislay the drawing, but rather retrieves the descriptive value imbued with elegant meaning likewise in the Humanism and Renaissance art and architecture treatises. Starting from just a Renaissance concept of “man as the measure of all things”, well represented by Leonardo’s “Vitruvian Man”, Ramon conceives the new Polis as a geometric representation on the human form and dimension. Referring to this stage is the works series entitled “Optimum Homo” as the landing of the centrality and anatomical perfection of the human body. Inevitably, the Polis develops vertically and becomes a point of conglomeration of various levels that leads the mind to a multidimensional view of the urban area. Perspective now clutters as to enhance the dynamic force that rotates around the dominant image. It creates a marriage between art and architecture, the field of investigation not only Humanistic but, cherished by Futurists to whom goes the credit for having impressed functional dynamism. Man centrality in the universe is expressed from a geometric dimension and to keep Leonardo’s words, in the “learned and shared supreme art of knowing how to see” form.

Giovanni Monzon Leonardo Zoccante



H O M O I N P E N T O L A 2 0 0 3


7 0 X 5 0 cm Car boncino s u c a rt a C h a rco al o n p a p e r


50 X 70 cm Tec ni c a mi sta su c a rta Mixed med ia o n p ap er


70 X 100 cm Tec ni c a mi sta su tel a Mixed med ia o n c anvas


100 X 80 c m Tec ni c a mi sta su tela Mixed med ia o n c anva s



C A T T E D R A L I D I E N E R G I A 2 0 1 0


7 0 X 5 0 cm Te cnica m i s t a s u c a rt a Mi xe d m e d ia o n p a p e r


70 X 50 cm Ca rbonc i no e sa ng ui g na su c a rta Ch arc o al an d s an g uin e o n p ap e r


110 X 110 cm Te cnica m i s t a s u t el a Mi xe d m e d ia o n c a nva s


110 X 210 c m Tec ni c a mi sta su tel a Mixed med ia o n c anva s

150 X 150 c m Tec ni c a mi sta su tel a Mixed med ia o n c anva s



O P T I M U M H O M O 2 0 1 1


1 1 0 X 7 5 cm Te cnica m i s t a s u t el a Mi xe d m e d ia o n c a nva s


110 X 75 c m Tec ni c a mi sta su tela Mixed med ia o n c anva s


1 0 0 X 7 5 cm Te cnica m i s t a s u t el a Mi xe d m e d ia o n c a nva s


100 X 75 c m Tec ni c a mi sta su tela Mixed med ia o n c anva s


RA MON RA MI R E Z

Nato a Santa Clara, Villa Clara, Cuba,1973. Diplomato alla Escuela Profesional de Arte “Samuel Feijoo”, Santa Clara, con specializzazione in Disegno e Pittura nel 1995, scuola presso la quale è attualmente docente. Membro dell’Asociación Hermanos Saíz. Membro dell’UNEAC (Unione Nazionale Scrittori e Artisti di Cuba).

MOSTRE PERSONALI (Personal Exhibitions)

2011 2009 2008 2007 2003 1996

Le Città Sottili. Santa Maria in Chiavica, Verona. Omaggio al Futurismo. Sala Birolli, Verona. Polution 2. Casuccio Gallery. Toronto, Canadá. Polution. Casuccio Gallery. Toronto, Canadá. Imágenes de la razón dormida. Centro Provincial de Patrimonio Cultural Santa Clara. Puente. Complejo Cultural Cinematográfico Cubanacán, Santa Clara.


MOSTRE COLLETTIVE (Collective Exhibitions)

2 0 1 5 B .A.F F a i r B erg a mo. 2 0 1 4 C.A.R Contempora ry Art R uhr 24.26/9 . E ssen. Germa ni a . 2 0 1 4 ArtVerona F a i r 9.13/9 . Verona ,I ta l i a . 2 0 1 4 OF F B RU S S E L S 2 0 1 4 A.A.F M I L AN O 2 0 1 3 “L a s c i uda des suti l es” 2 6 .3 0 /11. Ci ne Ya ra , L a H a ba na , Cuba 2 0 1 1 M ostra sul l ’a rte c uba na Levi c o, Trento, 2 0 1 0 M ostra c ol l etti va sul l ’a rte c uba na . S a l a B a l dessa rri , R overeto. 2 0 0 7 N ow. Ga l erí a “ M a rtí ”. B i bl i otec a Provi nc i a l Vi l l a Cl a ra . 2 0 0 7 E nc ruc i ja da en l os B ordes. Ga l erí a de l a U N E AC. Gua ntá na mo. 2 0 0 7 E nc ruc i ja da en l os B ordes. Ga l erí a de l a U N E AC. S a nti a g o de Cuba . 2 0 0 6 E nc ruc i ja da en l os B ordes. Ga l erí a Vi l l a M a nuel a de l a U N E AC. Ci uda d de l a H a ba na . 2 0 0 6 E nc ruc i ja da en l os B ordes. Ga l erí a de l a U N E AC de S a nc ti E spí ri tus. 2 0 0 5 Ca tá l og o Abri l . Ga l erí a Provi nc i a l de Arte de Vi l l a Cl a ra . 2 0 0 5 V S a l ón Provi nc i a l de l a U N E AC. Vi l l a Cl a ra . 2 0 0 5 X X I S a l ón Provi nc i a l de Artes Pl á sti c a s y Dis eño. Ga l erí a Provi nc i a l de Arte. Vi l l a Cl a ra . 2 0 0 4 S a l ón de Profesores. Ga l erí a Provi nc i a l de Vi l l a Cl a ra . S C. 2 0 0 4 X S a l ón N a c i ona l de Premi a dos. Centro de D esa rrol l o de l a s Artes Vi sua l es. C. de l a H a ba na . 2 0 0 3 X I X S a l ón Provi nc i a l de Artes Pl á sti c a s y Dis eño. Ga l erí a Provi nc i a l de Vi l l a Cl a ra . S a nta Cl ara. 2 0 0 3 S i no l o veo no l o c reo. Ga l erí a provi nc i a l de Vi l l a Cl a ra . S a nta c l ara. 2 0 0 3 E xposi c i ón c ol ec ti va . F CB C, Ci enfueg os. 2 0 0 2 Pi nc ha pa ra l a vi da . Ga l erí a Pórti c o, Ca sa del J oven Crea dor, A HS, S a nta Cl a ra . S í ntoma s de Fe Consejo Provincial d e l a s Artes Pl á sti c a s, Vi l l a Cl a ra . 2 0 0 1 VI I S a l ón N a c i ona l de Premi a dos. Centro de D esa rrol l o de l a s Artes Vi sua l es, C. de L a H a ba na .





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