MEMORIE PRIVATE
KARLOSPÉREZ
KARLOS PÉREZ MEMORIE PRIVATE
“13 anni, 5 mesi, 18 giorni Domenica 28 marzo 1937 Non ricordo tanto bene il viso di papà. Ma la sua voce, sì. Oh, si! Mi ricordo tutto quello che mi ha detto. La sua voce era un soffio. Mi sussurrava vicino all’orecchio. A volte mi domando se è davvero un ricordo o se papà sussurra ancora in me.” (Daniel Pennac, Storia di un corpo, 2012)
KARLOS PÉREZ MEMORIE PRIVATE L’enigma di un ricordo. Il passare del tempo che, come un tarlo divoratore, intacca il nostro vissuto e ne sgretola i contorni, creando ampie zone d’ombra nella nostra memoria. Le immagini si mescolano agli odori, ai suoni, alle sensazioni percepite: ai nostri sensi non resta che fondersi pur di non perdere gli attimi importanti del nostro vissuto. Cosa ci resta della felicità di un giorno d’estate? Della complicità di un amico d’infanzia? Dell’ozio di un pomeriggio trascorso in spiaggia? La pittura di Karlos Pérez (Camagüey, 1990) ci racconta di un passato remoto, ormai quasi dissolto nella nostra mente. Trascorsi di vita resi sfumati dal tempo che passa ma risvelati dalla pittura, seppur avvolti in atmosfere oniriche e indefinite. Cosa ci resta di un sentimento provato, di un affetto profondo? Davanti a noi non abbiamo altro che un insieme di dettagli, ricostruiti su uno sfondo che rimane incerto. Particolari resi vividi, esaltati dalla precisione delle pennellate del giovane artista cubano, sono da lui ingranditi ai nostri occhi cercando di colmare i vuoti di un contesto che si fa sempre più indistinto: ogni sua immagine è un complicato gioco di allusioni visive e accuratezze formali che fuse insieme rendono sulla tela la stessa sensazione di incompletezza che un ricordo lascia nella nostra mente. Egli si mostra padrone di una tecnica pittorica raffinata, in grado di rendere immagini che si muovono tra l’incompiutezza astratta e la precisione iperrealista. Formatosi studiando cinema e fotografia, Karlos Pérez si avvicina in un secondo momento alla pittura, sperimentando tecniche e modalità di racconto originali. In questa sua pratica, che si costruisce su trapassi di luce e macchie di colore, c’è una chiara citazione alla cultura impressionista europea. Non una scelta casuale, ma la volontà di ripartire da lì dove fotografia e pittura hanno trovato un loro primo punto di incontro. E questa osmosi tra mezzi
espressivi, ovvero l’incontro tra la precisione del dato tecnico fotografico e la perizia artigiana del pittore, è parte fondante della pratica artistica di Karlos. I suoi soggetti non sono altro che riproposizioni di vecchie fotografie, spesso ritrovate per caso nei mercati delle pulci, oppure viste su giornali o in giro per mostre. La sua maestria tecnica si precisa anche nella riproduzione dei segni lasciati dal tempo sulla pellicola: pieghe secche, sbollature, sollevamenti e perdite di colore che entrano a far parte della figurazione. Ne diventano a tutti gli effetti elementi distintivi. Non si tratta più di misurarsi con l’oggetto-fotografia, com’era per i colleghi europei, ma di ricreare sulla tela l’effetto che questa immagine provoca in noi. Il nostro modo di percepirla. Quello che la nostra mente rivede in quelle immagini. I ricordi di gente anonima e sconosciuta che nell’atto visivo si fondono inspiegabilmente ai nostri. Quello che vediamo, in fondo, siamo noi stessi. La memoria privata ritratta da Pérez diviene parte di una memoria allargata, collettiva, bagaglio del vissuto di ognuno di noi. La nostra crescita, la nostra affettività. In fondo, quella ritratta è la nostra famiglia, i nostri fratelli, nostra madre. Un uomo maturo, classe e portamento d’altri tempi, ritratto mentre si immerge nell’acqua, voltandosi indietro, quasi rassicurandosi della nostra presenza al suo seguito. Davanti a noi la scena familiare di un padre in spiaggia, che aspetta paziente che il figlio lo raggiunga in acqua. Una scena che tutti potremmo aver vissuto. Un ricordo di un affetto che si fa sbiadito e di cui, com’è stato per Pennac, forse oggi non ci resta che il suono della voce, il sussurrarci qualcosa all’orecchio, ricordandoci che in fondo la vita è un attimo che passa troppo in fretta.
Leonardo Regano
5/03/1961 o l i o /te la 1 8 0 x 1 2 0 2015
20/1 1 /1956 o l io / t el a 1 8 0x200 2015
5/11/195??? o l i o /te la 1 2 0 x 1 8 0 2015
20/12/1958 o l i o /te la 1 5 0 x 1 5 0 2015
20/0 8 /1959 o l io / t el a 8 0x100 2015
12/08/1959 o l i o /te la 1 3 0 x 1 8 0 2015
11/1 2 /1963 o l io / t el a 220x150 2015
S eri e “After E akins ” o l io / t el a 195x135 2016
S e r ie “A f t er E a ki n s � o l i o /te la 1 8 0 x 1 2 0 2016
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STUDIES
KARLOS PÉREZ
2014 Superior Institute of Arts (ISA), Havana, Cuba. 2008 Camagüey´s Professional Arts Academy, Camagüey, Cuba.
COLLECTION Karlos Pérez´s work can be found in private and public collections all around the world, in countries such as Germany, Belgium, Canada, United States, Spain, England, France, Italy, Mexico, Switzerland, Sweden, United Arab Emirates, Singapore, India, Japan and China.
PERSONAL EXHIBITION 2016 Memorie Private, Isolo17 Gallery, Verona,Italy 2016 LAGC, Boston/Provincetown, United States 2016 Film MISCONDUCT, Hollywood, United States 2016 Latin Art Core Gallery, Boca Ratón, Miami, United States. 2016 Blind Memories. Servando Galery, Havana, Cuba. 2015 Memorias Impersonales (Impersonal Memories). La Acacia Galery, Havana, Cuba. 2014 Archivo de Familia (Family Archives). Servando Galery, Havana, Cuba. Zona MACO México contemporáneo (MACO Zone Contemporary Mexico). International Fair, DF, México. 2013 Puertas abiertas (Open Doors). Servando Galery, Havana, Cuba. 2012 Open Space. Collateral Show, 11th Havana´s Biennial, Prado 101, Cuba. 2010 Fuera de Servicio (Out of Service). Video Intervention at the Mall Carlos III Square, Havana, Cuba. 2008 Mute. Jorge Santos Galery, Professional Art´s Academy Vicentina de la Torre, Camagüey, Cuba.
COLLECTIVE EXHIBITS 2016 ArtVerona Fair, Verona, Italy. 2016 ARCO Art Fair. Madrid, Spain. 2016 Art Palm Beach Fair, Miami. 2016 Art Boca Fair, Boca Raton,Miami 2015 ArtVerona Fair, Verona, Italy. 2015 Art Fair Brussels. Belgium. 2014 Beyond Photos, Donna May Foundation. Canada 2012 Cuba Connection: Contemporary Cuban and Cuban-American Art. Octavia Gallery, New Orleans, USA. Contemporary Cuban Art. FIU, Florida University Museum, USA Itinerant Show of Cuban Contemporary Art. Michigan University Museum, USA. See Clear. Collateral Show, 11th Havana´s Biennial, Superior Institute of Arts (ISA), Havana, Cuba. Look in. Superior Institute of Arts Gallery (ISA), Havana, Cuba. 2011 Truth. Factoría Habana Gallery, Havana, Cuba. Banca Rota (*Word play in Spanish: Broken Bench- Bankruptcy. Intervention, The Royal Bank of Canada, Havana, Cuba. 2010 Plan Calle (Street Plan). Public Intervention 4ta Pragmática at 11th and 74th, Havana, Cuba. El Madrigazo. Audiovisual Show at La Madriguera, Headquaters of the Hermanos Saínz Association (AHS), Havana, Cuba. A Río Revuelto (Unsettled River). Murals Dome, Superior Institute of Arts (ISA), Havana, Cuba. Expo de Nuevos Medios (New Means Exhibit). Factoría Habana Gallery, Havana, Cuba. 2008 1st International Video Art Festival, Camagüey, Cuba. Rehearsal Season. Sibanicú´s Municipal Art Gallery, Camagüey, Cuba. Fidelio Ponce de León´s Plastic Arts Provincial Hall. Plastic Arts Provincial Center, Camagüey, Cuba. La Imagen Cómplice (The Accomplise Image). Hermanos Saínz Association´s Gallery (AHS), Young Creators House, Camagüey, Cuba. 2007 Camagüey´s City Hall. Alejo Carpentier´s Universal Arts Gallery, Camagüey, Cuba.