LE CITTÀ SOTTILI LUIS ISRAEL GONZÀLES SOSA
LUIS ISRAEL GONZÀLES SOSA
Luis Israel Gonzàles Sosa: (Cuba, 1980) impila elementi architettonici tradizionali (case, tralicci ecc.) e li inserisce in vari dispositivi – altalene, corde tese, ruote, carrucole, giostre ecc. – che li rendono surrealisticamente inabitabili e assurdi (non nel senso dei rompicapi spaziali enigmatici di Escher), se non altro per i fuori scala reciproci delle parti; in tal modo si passa con immediatezza dall’ordinario all’onirico, a un paese circense dei balocchi, dove i principi costruttivi si ribaltano e un equilibrismo di natura giocosa può sospendere il pesante sul leggero, oppure sbalzarlo nel vuoto, ingigantire il piccolo e rimpicciolire il grande. L’artista, parlando del suo lavoro, spiega: “La prima cosa e la più importante é che mi sono lasciato trasportare dall’istinto, riscoprendo un materiale così primario come il carboncino e la matita. Dalla combinazione di questi due elementi, gioco e creo nuove immagini fantastiche.
La semplicità del materiale e l’essenzialità della tecnica mi permettono di esprimere l’interesse per la testimonianza pittorica, come una sorta di esploratore ottocentesco, interessato a trascrivere nel suo diario i particolari più accattivanti del mondo che vede. I miei soggetti sono le forme architettoniche perché gli edifici, nel loro apparente mutismo e freddezza, stabiliscono sempre una relazione con chi vi abita. La chiara sfida delle leggi fisiche, mi permette di dare vita ad un luogo che è stato creato per contenerla. Gli antichi edifici e le loro forme architettoniche mi attraggono non solo per il fatto di essere testimoni di epoche passate, ma perché ci possono parlare del presente e del futuro. Cerco somiglianze tra la loro vita e quella delle persone ed il loro operato. Il nostro operato.”
LE CITTÀ SOTTILI Ora dirò della città di Zenobia che ha questo di mirabile: benché posta su terreno asciutto essa sorge su altissime palafitte, e le case sono di bambù e di zinco, con molti ballatoi e balconi, poste a diversa altezza, su trampoli che se scavalcano l’un l’altro, collegate da scale a pioli e marciapiedi pensili, sormontate da belvederi coperti da tettoie a cono, barili di serbatoi d’acqua, girandole marcavento, e ne sporgono carrucole, lenze e gru. Quale bisogno o comandamento o desiderio abbia spinto i fondatori di Zenobia a dare questa forma a la loro città, non si ricorda, e perciò non si può dire se esso sia stato soddisfatto dalla città quale noi oggi vediamo, cresciuta forse per sovrapposizioni successive dal primo e ormai indecifrabile disegno. Ma quel che è certo è che chi abita Zenobia e gli si chiede di descrivere come lui vedrebbe la vita felice, è sempre una città come Zenobia che egli immagina, con le sue palafitte e le sue scale sospese, una Zenobia forse tutta diversa, sventolante di stendardi e di nastri, ma ricavata sempre combinando elementi di quel primo modello. Detto questo, e inutile stabilire se Zenobia sia da classificare tra le città felici o tra quelle infelici. Non è in queste due specie che ha senso dividere le città, ma in altre due: quelle che continuano attraverso gli anni e le mutazioni a dare la loro forma ai desideri e quelle in cui i desideri o riescono a cancellare la città o ne sono cancellati.
ITALO CALVINO
120 X 80 cm Carboncino su Tela Charcoal on Canvas
50 X 35 cm Mista su Carta Mixed media on Paper
180 X 120 cm Carboncino su Tela Charcoal on Canvas
120 X 200 cm Carboncino su Tela Charcoal on Canvas
125 X 82 cm Carboncino su Tela Charcoal on Canvas
125 X 82 cm Carboncino su Tela Charcoal on Canvas
150 X 110 cm Mista su Tela Mixed media on Canvas
70 X 50 cm Carboncino su Carta Charcoal on Paper
170 X 116 cm Mista su Tela Mixed media on Canvas
70 X 50 cm Carboncino su Carta Charcoal on Paper
80 X 60 cm Mista su Tela Mixed media on Canvas
92 X 55 cm Carboncino su Tela Charcoal on Canvas
182 X 120 cm Mista su Tela Mixed media on Canvas
170 X 120 cm Carboncino su Tela Charcoal on Canvas
180 X 115 cm Mista su Tela Mixed media on Canvas
LUIS ISRAEL GONZÀLES SOSA Nato il 31-01-1980 a Sagua la Grande, Villa Clara, Cuba. Diplomato alla Scuola Professionale d’Arte “Samuel Feijo”di Santa Clara, 2003, con specializzazione in Scultura.
MOSTRE PERSONALI
(Personal Exhibition) 2015 2015 2010 2004 2003 2002 2002
Solo Temporary Exhibition. “Costruzioni. Giochi di equilibrio” a cura di Anna Lisa Ghirardi. B+R. Brescia Solo Temporary Exhibition. “I palazzi Sospesi” a cura di Chiara Casarin. Campo San Fantin. Venezia “Le città sottili”, Santa Maria in Chiavica, Verona Sala Expo dell’Ufficio dei Beni Culturali di Sagua Galleria d’arte di Santa Clara Galleria d’arte di Sagua la Grande Galleria d’arte Municipale di Varadero
MOSTRE COLLETTIVE
(Collective Exhibition) 2016 2015 2015 2014 2014 2014 2014 2013 2011 2005 2003 2002
“ That’s Cuba: l’arte cubana nel collezionismo internazionale” Galleria di Palazzo Tiepolo Salvadori,Venezia, Italy B.A.F Fair Bergamo “Match 2015. Critici a confronto” a cura di Chiara Casarin. Galleria Russo. Roma C.A.R Contemporary Art Ruhr 24.26/9. Essen. Germania ArtVerona Fair 9.13/9 Verona. Italia (fra i 10 finalisti del concorso Icona) OFF BRUSSELS A.A.F MILANO “Las ciudades sutiles” 26.30/11 Cine Yara, La Habana, Cuba Mostra sull’arte cubana, Levico, Trento Salone Wilfredo Lam, Sagua Salone Provinciale Expo, Santa Clara Salone Provinciale Expo, Santa Clara
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