Circolo di Rossano
IMPOSSIBILE RIFIUTARE Guida pratica alla raccolta differenziata
OGNI LUNGO CAMMINO INIZIA
SEMPRE CON UN PICCOLO PASSO LAO TZU
LA RACCOLTA DIFFERENZIATA OGNI GIORNO PRODUCIAMO MOLTI … TROPPI … RIFIUTI! Siamo abituati a buttar via una grande quantità di oggetti e materiali. Spesso, invece, molti di questi oggetti che gettiamo nella spazzatura possono essere impiegati in modi diversi oppure possono essere recuperati per crearne di nuovi,
LA RACCOLTA DIFFERENZIATA OGNI GIORNO PRODUCIAMO MOLTI … TROPPI … RIFIUTI! Oggi anche TU puoi aiutare l’ambiente …… facendo la Raccolta Differenziata! Con pochi e semplici gesti quotidiani, tutti noi possiamo contribuire in prima persona a rispettare l’ambiente che ci circonda, sia a casa che a scuola. Basta seguire soltanto alcune semplici regole!
LA RACCOLTA DIFFERENZIATA cura l’ambiente e …
riduce la produzione dei rifiuti
prodotti e avviati in discarica;
aumenta le quantità dei materiali
(carta, plastica, vetro e lattine) da
recuperare;
attiva
iniziative
ambientale l’ambiente.
per
di
educazione
salvaguardare
COSA SONO I RIFIUTI ?
più RIFIUTI, meno RISORSE Il nostro pianeta ha una quantità limitata di risorse, non possiamo rimpiazzare le sostanze che sottraiamo al pianeta con nuove sostanze. Il metallo, le pietre, il carbone e il petrolio che si estraggono dal suolo ogni giorno hanno impiegato milioni di anni per formarsi. Quando saranno esauriti, dovremo aspettare milioni di anni per averne ancora... Ecco perché è così importante non sprecare e riciclare tutto quello che possiamo.
COSA BUTTIAMO VIA? Cosa contiene un “sacco� di rifiuti? Ci sono ancora materiali che possiamo recuperare o riutilizzare? Quanti e quali sono?
COSA C’E’ NEI RIFIUTI Composizione media di rifiuti in un sacco di spazzatura CARTA E CARTONI (28%)
PLASTICA (16%)
ALTRO (11%)
I VANTAGGI DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA
COS’E LA RACCOLTA DIFFERENZIATA
RICICLARE E’ BELLO !
LA REGOLA DELLE 3 R RIDUCI …..
È importante diminuire la quantità di Rifiuti prodotti. Ad esempio ricordati di utilizzare tutti i fogli dei quaderni, fino
all’ultimo.
Oppure
strappa
le
parti
riutilizzabili per farne carta da appunti.
LA REGOLA DELLE 3 R RIUSA …… Con un po’ di fantasia gli oggetti che non usiamo più possono prendere nuova vita e trasformarsi in qualcosa di utile: una bottiglia
di
plastica
o
di
vetro
può
trasformarsi in un vaso,una lattina può diventare un portapenne. Inoltre puoi utilizzare la carta, il cartone e le scatole per confezionare vari oggetti.
LA REGOLA DELLE 3 R RICICLA ….. Fare la raccolta differenziata è un ottimo modo per ridurre la quantità di rifiuti da mandare
nelle discariche e per recuperare tutti
quei
materiali
utili
produzione di nuovi oggetti.
alla
UN ESEMPIO DI RACCOLTA DIFFERENZIATA: COMUNE DI ROSSANO
PUNTI DI RACCOLTA A ROSSANO
Raccolta porta a porta (carta)
Raccolta Stradale
Raccolta di prossimità
RACCOLTA DI PROSSIMITA’ Raccolta presso le utenze commerciali Bar, Ristoranti, Pub, Mense, Lidi, Supermercati, Ortofrutta, Palestre, Centri Sportivi, ecc.
Carta e cartone Multimateriale Vetro Umido
I MATERIALI
Quali si separano?
Quanti ne possiamo raccogliere?
IL VETRO COS’È IL VETRO E’ un materiale ideale per contenere liquidi, cibi e bevande. Il vetro è: trasparente, facilmente sopporta
inattaccabile e del tutto inerte;
recuperabile e riutilizzabile
alte temperature;
IL VETRO
COSA SI PUÒ RICICLARE
Bottiglie,
flaconi,
barattoli,
bicchieri, vasi.
IL VETRO COSA NON SI PUÒ RICICLARE
Vetri per le finestre,
piatti, specchi,
pirofile per il forno, tazzine da
caffè, porcellana,
lampadine,
flaconi contrassegnati dai simboli T
e/o F (Tossici e/o Infiammabili).
CURIOSITÀ: DA RIFIUTO A RISORSA Circa il 7% della massa totale di rifiuti è costituita fragile
da
e
vetro,
materiale
trasparente,
duro,
costituito
da
miscele di silicati, ottenute per fusione, di solito trasparenti, caratterizzate da un particolare stato di aggregazione, detto vetroso, in cui le molecole nello spazio hanno
una
posizione
disordinata
e
casuale propria dei liquidi. Si suole infatti considerare il vetro come un liquido dalla viscosità così elevata che le molecole non riescono più a scorrere le une sulle altre.
CURIOSITĂ€: DA RIFIUTO A RISORSA Nei
vetri
struttura
comuni compatta
per
allentare
della
la
silice
si
aggiungono metalli alcalini (sodio e potassio) e calcio, questo materiale si ottiene infatti dalla materia prima, fondendo (circa
ad
1500
altissime gradi
temperature
centigradi)
una
miscela composta da sabbia silicea, soda (carbonato di sodio) e calcare.
CURIOSITÀ: DA RIFIUTO A RISORSA Nessun materiale ha una vita così lunga come il vetro. Il vetro è un materiale riciclabile al 100% e per innumerevoli volte. Inoltre,
dal
qualitativo,
il
punto vetro
identico a quello vergine
di
vista
riciclato
è
CURIOSITÀ: DA RIFIUTO A RISORSA
il
vetro
può
essere
riciclato
all’infinito?
una tonnellata di rottami di vetro sostituiscono 1,2 tonnellate di materia prima?
Riciclando una bottiglia di vetro si può dar vita
ad un vaso da
contenitore
alimentare,
altre bottiglie?
fiori, un
bicchieri
o
DOVE SI RACCOGLIE Raccolta
per
le
utenze
commerciali
con
contenitori dedicati di colore giallo: Il servizio viene
svolto
settimanalmente
secondo
calendario prestabilito.
Raccolta
con
contenitori
stradali di colore giallo
Raccolta
con
campane
stradali di colore giallo
un
IL VETRO: UN AMICO CHE RITORNA i cittadini separano e portano
la riduzione volumetrica spontanea del vetro e l’alto peso specifico consentono di ottimizzare l’impiego dei mezzi di raccolta scarto
trattamento
la campana posizionata sulla strada è sempre accessibile
rottame grezzo
un semplice camion, sovraspondato e munito di braccio meccanico
IL (RI)CICLO DEL VETRO
rottame pronto al forno
Vetreria
I METALLI: L’ ALLUMINIO
COS’È L’ALLUMINIO E’ un metallo che utilizziamo frequentemente nella vita di tutti
i giorni. Esso non è presente in natura allo stato puro, ma viene ricavato da un minerale che si chiama bauxite, attraverso un processo che richiede l’impiego di molta energia.
I METALLI: L’ ACCIAIO
COS’È L’ACCIAIO Acciaio è il nome dato a una lega di ferro e carbonio. L'importanza dell'acciaio è enorme ed i suoi usi sono innumerevoli
L’ ALLUMINIO COSA SI PUO’ RICICLARE
scatolette in banda stagnata,
scatolame per alimenti,
tappi di bottiglie,
fogli di alluminio sottili (per alimenti),
coperchi dello yogurt,
vaschette per alimenti,
stampi per dolci,
lacche spray,
coperchi dei barattoli,
lattine,
scatole delle confezioni di cioccolatini
L’ ALLUMINIO
COSA NON SI PUO’ RICICLARE
contenitori etichettati T e/o F,
confezioni rivestite di carta e
sostanze sintetiche
rasoi usa e getta
DOVE SI RACCOGLIE Raccolta per le utenze commerciali con contenitori dedicati di colore blu:
Il servizio viene svolto settimanalmente secondo un calendario prestabilito.
Raccolta con contenitori stradali di colore blu
Curiosità: da Rifiuto a Risorsa
per produrre una lattina nuova servono
250 litri di acqua? Riciclandola invece risparmi acqua, energia e materia prima
con 3 lattine si ottengono un paio di
occhiali da
1Kg di lattine si ricavano 750 g di
alluminio puro
con 640 lattine di alluminio si fabbrica un
cerchione per auto
Curiosità: da Rifiuto a Risorsa
con 7 scatolette per alimenti da 50 gr. si
ottiene un vassoio.
da lamiere e lamierini si ricavano navi,
biciclette, frigoriferi, auto, giocattoli, treni, ecc.
l'acciaio può essere riciclato un'infinità di
volte. Una volta riciclato, infatti, presenta le stesse caratteristiche del materiale originario.
CURIOSITÀ: DA RIFIUTO A RISORSA
PLASTICA COS’È LA PLASTICA La plastica è un materiale largamente diffuso nella nostra vita
quotidiana. Viene prodotta in laboratorio impiegando in massima parte petrolio ed in minima parte altri elementi come carbone, cellulosa e gas naturale
PLASTICA COSA SI PUO’ RICICLARE
bottiglie di plastica, flaconi saponi
di
shampoo,
detersivi,
buste della pasta
vaschette in plastica per alimenti,
vaschette portauova,
pellicole per alimenti, cellophane,
barattoli dello yogurt,
blister di pillole vuoti,
polistirolo e polistirolo espanso per alimenti, retine per imballaggi.
frutta
e
verdura,
PLASTICA
COSA NON SI PUO’ RICICLARE
Piatti, bicchieri e posate di plastica,
penne, giocattoli, tetrapak,
contenitori con l’etichetta T e/o F,
siringhe e rifiuti ospedalieri.
Quanti tipi di plastica esistono? Polipropilene (PP)
Pennarelli
Siringhe
Confezioni per gelati
Vasetti per yogurt
Polietilentereftalato (PET)
Bottiglie per acque minerali gassate Bottiglie per bevande Bottiglie per altri liquidi alimentari
Maglioni in pile
Quanti tipi di plastica esistono? Polivinilcloruro (PVC)
Bottiglie di acqua non gassata
Nastro isolante
Fili elettrici
Tubi
Pellicole trasparenti
Flaconi per shampoo, bagnoschiuma
Quanti tipi di plastica esistono? Polietilene (PE)
Sacchetti per immondizia
Sacchetti per la spesa
Sacchetti per surgelare i cibi
Bottiglie per il latte
Polistirolo (PS)
Contenitori per gelati e per alcuni alimenti
Curiosità: da Rifiuto a Risorsa Lo sapete che la plastica viene fabbricata con il petrolio, combustibile naturale con cui viene prodotta la benzina con cui alimentiamo le nostre automobili. Questo materiale ha però degli inconvenienti, infatti oltre ad essere molto costoso, sia per la difficoltà di estrarlo dal sottosuolo sia perché in Italia non è presente, provoca inquinamento atmosferico. Risulta facile quindi
comprendere
quanto
sia
importante
promuoverne il riciclaggio al fine di consentirne un maggior risparmio, contribuendo a ridurre gli sprechi e l'inquinamento.
Curiosità: da Rifiuto a Risorsa
la plastica impiega più di mille anni prima che si decomponga;
con 10 flaconi si produce una sedia;
con 20 bottiglie si produce una coperta in pile;
con 12 bottiglie si produce una felpa in pile;
con 67 bottiglie un piumino;
con 11 bottiglie un innaffiatoio.
DOVE SI RACCOGLIE Raccolta per le utenze commerciali con contenitori dedicati di colore
blu: Il servizio viene svolto settimanalmente secondo un calendario prestabilito.
Raccolta con contenitori stradali di colore blu
CARTA E CARTONE COS’È LA CARTA La carta è un sottile strato di fibre di cellulosa o di materiale simile (pasta legno, macero), sovrapposte e pressate, a cui vengono uniti durante la lavorazione altri ingredienti: le cariche, i collanti, i coloranti. Questi materiali vengono aggiunti all’impasto fibroso per renderlo più adatto alla stampa, più morbido, più compatto o semplicemente più bianco.
CARTA E CARTONE COSA SI PUÒ RICICLARE Giornali, riviste, libri, quaderni, fotocopie e fogli vari (escludendo copertine plastificate o
parti in
plastica e/o metallo), cartoni piegati, imballaggi in cartone, carta da pacco, Tetrapak.
CARTA E CARTONE COSA NON SI PUÒ RICICLARE Carta carbone, carta oleata, carta unita a plastica, carta stagnola, carta chimica, carta unta o sporca, fazzoletti e tovaglioli usati.
Curiosità: da Rifiuto a Risorsa Circa il 22% della massa totale dei rifiuti è costituita
dalla
carta
o
cartone,
rispettivamente il 13% è carta e il 9 % è cartone. Il recupero della carta da macero per produrre altra carta (riciclata) esiste già da molti anni, con questo procedimento venivano inizialmente recuperati solo gli scarti della produzione industriale e piccole quantità di carta proveniente dai cittadini.
Curiosità: da Rifiuto a Risorsa
per produrre 1 tonnellata di carta occorrono 15 alberi; differenziando la carta invece si abbattono zero alberi! separando a casa carta e cartone ogni anno ognuno di
noi può riciclare 46 kg di carta da
giornali e 4 kg di imballaggi.
DOVE SI RACCOGLIE Raccolta per le utenze domestiche porta a porta. Il servizio viene svolto settimanalmente secondo un calendario prestabilito per zone.
Raccolta per gli uffici pubblici e scuole porta a porta. Il servizio viene svolto settimanalmente secondo un calendario prestabilito per zone.
Raccolta con contenitori stradali di colore bianco
ORGANICO COS’È L’ORGANICO Tutti gli scarti della nostra alimentazione sono sostanze organiche che possono essere recuperate dopo un
particolare trattamento, il compostaggio, che li trasforma in terriccio per l'agricoltura
ORGANICO Quasi la metĂ dei rifiuti che ogni famiglia produce giornalmente ĂŠ costituita dal cosiddetto "umido organico".
ORGANICO COSA SI PUÒ RICICLARE gli scarti della cucina, gli avanzi,
alimenti avariati o scaduti, gusci d’uovo, fondi di caffè, fiori recisi, potature, filtri di tè, pane raffermo, piante secche,
gusci di molluschi, ceneri spente di caminetti, avanzi di ossa.
DOVE SI RACCOGLIE Raccolta con contenitori stradali di colore marrone
Raccolta presso le mense scolastiche, ristoranti, pizzerie con contenitori di colore marrone
CURIOSITĂ€: DA RIFIUTO A RISORSA Ogni anno si gettano via 5 milioni di tonnellate di foglie e scarti vegetali che, uniti alla
frazione
umida
prevalentemente
alimentare che opportunamente trattati, si trasformano in compost prodotto utile per l’agricoltura. Il compost, a differenza dei concimi chimici, migliora la struttura del terreno e ne aumenta la fertilità senza inquinare.
CURIOSITÀ: DA RIFIUTO A RISORSA Bisogna utilizzare per il conferimento dell’organico i sacchetti completamente biodegradabili e quant’altro di organico, perché possono essere trasformati in compost dall'impianto di trattamento!
Utilizzate sacchetti in mater-bi o in carta
INGOMBRANTI COSA SONO GLI INGOMBRANTI Sono gli accessori domestici di grandi dimensioni e i beni durevoli come ad esempio: poltrone, divani, mobili, materassi, reti, televisori, lavatrici, frigoriferi, scaldabagni elettrodomestici. .
R.A.E.E Anche i componenti elettronici (RAAE) quali: PC, monitor, stampanti, scanner, ecc. vengono raccolti come gli ingombranti.
DOVE SI RACCOLGONO I
RAEE
e
gli
INGOMBRANTI
si
raccolgono presso le Isole Ecologiche o a domicilio previo appuntamento con il gestore comunale.
del
servizio
di
raccolta
INDUMENTI USATI In
Italia
ogni
anno
è
possibile
recuperare, circa di 2 kg di abiti dismessi per abitante. Questa massa di "rifiuti" incide per l’1% di tutta la spazzatura domestica prodotta!
RIFIUTI NON RICICLABILI Secco Non Riciclabile carta oleata, pellicola sporca di alimenti, pannolini, assorbenti, giocattoli, cd o videocassette, sacchetti dell’aspirapolvere, polvere, stracci sporchi, spugne, posate usa e getta, ceramica, terracotta, porcellana, lampadine, siringhe, cerotti, mozziconi di sigarette, cotone, imballaggi composti da più di un materiale.
RIFIUTI NON RICICLABILI COME SI RACCOLGONO Raccolta con
contenitori stradali di colore verde
I R.U.P. RIFIUTI URBANI PERICOLOSI .
Questi materiali non possono
essere assimilati ai rifiuti urbani ma devono essere raccolti separatamente per poter essere
smaltiti in modo corretto e sicuro, evitando di provocare danni all’ambiente ed alla nostra salute
I R.U.P. RIFIUTI URBANI PERICOLOSI
CONTENITORI NON LAVATI ETICHETTATI T e/o F, PILE e BATTERIE, MEDICINALI e FARMACI SCADUTI,
LACCHE, OLII MINERALI (di frittura), LAMPADE AL NEON, COLLE,
VERNICI
E
DILUENTI,
CANDEGGINA
(imballaggio con ancora del prodotto all’interno), BOMBOLETTE SPRAY .
I R. U .P. RIFIUTI URBANI PERICOLOSI QUALSIASI ALTRO TIPO DI RIFIUTO,
CONTENITORI ETICHETTATI T e/o F PROVENIENTI DA ATTIVITA’ NON DOMESTICHE
(OFFICINE,
LABORATORI ARIGIANALI).
LAVANDERIE
RUP – RIFIUTI URBANI PERICOLOSI RIFIUTI TOSSICI E/O INFIAMMABILI
T e/o F
Contenitori rossi stradali posizionati vicino tabacchini, ferramenta e supermercati
RUP – RIFIUTI URBANI PERICOLOSI PILE ESAUSTE E MEDICINALI SCADUTI Pile
Medicinali scaduti
Contenitori stradali di colore giallo posizionati vicino tabacchini ed edicole Contenitori stradali di colore bianco posizionati vicino le farmacie.
CENTRO COMUNALE DI RACCOLTA ISOLA ECOLOGICA L'isola ecologica , definita anche come eco-piazzola o piÚ comunemente come centro di raccolta, è un luogo adibito allo smaltimento dei rifiuti sorvegliato ventiquattro ore su ventiquattro, per evitare brutte sorprese, e provvisto di recinto, per evitare che i rifiuti vadano al di fuori dello spazio delimitato.
CENTRO COMUNALE DI RACCOLTA ISOLA ECOLOGICA Il fine ultimo delle isole ecologie è quello di un corretto smaltimento dei rifiuti, che non si verifica cosÏ presso una inquinante discarica, e di un rispetto e di una tutela maggiore dell'ambiente.
CENTRO COMUNALE DI RACCOLTA ISOLA ECOLOGICA Vetro, lattine, carta e cartone, contenitori in plastica, metalli vari, scarti vegetali, materiale legnoso, rifiuti inerti, frigoriferi
e congelatori, TV e PC, polistirolo, cellophane, oli minerali e vegetali, accumulatori al Pb
SIMBOLI DEL RICICLAGGIO
SIMBOLI DEL RICICLAGGIO
RICORDIAMOCI CHE:
Per rendere pi첫 agevole il lavoro degli operai addetti alla
selezione del materiale ed ottenere i migliori risultati rispetto al recupero dei materiali, tutti i cittadini, oltre ad utilizzare per i loro rifiuti gli appositi cassonetti, devono
osservare alcuni semplici accorgimenti: 1)
non introdurre nei contenitori materiale diverso da quello indicato;
RICORDIAMOCI CHE: Per rendere pi첫 agevole il lavoro degli operai addetti alla selezione del materiale ed ottenere i migliori risultati rispetto al recupero dei materiali, tutti i cittadini, oltre ad utilizzare per i loro rifiuti gli appositi cassonetti,
devono
osservare
alcuni
semplici
accorgimenti: 2)
eliminare ogni residuo secco o liquido;
RICORDIAMOCI CHE: Per rendere piĂš agevole il lavoro degli operai addetti alla selezione del materiale ed ottenere i migliori risultati rispetto al recupero dei materiali, tutti i cittadini, oltre ad utilizzare per i loro rifiuti gli appositi cassonetti,
devono
osservare
alcuni
semplici
accorgimenti: 3) non abbandonare i rifiuti all'esterno dei contenitori, in quanto oltre a rendere difficoltoso il lavoro per gli addetti al servizio di raccolta, rende meno belle le nostre cittĂ .
GLI IMBALLAGGI LE FUNZIONI DELL’IMBALLAGGIO Quando si acquista un prodotto, di solito si
acquista anche un imballaggio che facilita il trasporto, la conservazione e la protezione della merce, l’uso e le prestazioni del
prodotto
nonché
comunicazione.
l’informazione
e
la
MENO IMBALLAGGI = MENO RIFIUTI Per ridurre la quantità di rifiuti e imballaggi si può agire “dal basso”, decidendo di acquistare e consumare in modo critico. Insieme riusciremo ad orientare le scelte produttive
delle
imprese
responsabile e sostenibile.
verso
uno
sviluppo
MENO IMBALLAGGI = MENO RIFIUTI I contenitori servono a proteggere i
prodotti, ma a volte sono progettati per diventare subito rifiuti: è il caso dell’ “ultra – imballaggio”, costituito da numerosi strati di diversi materiali che hanno come unico scopo quello di rendere più visibile ed appetibile il prodotto
IMBALLAGGI
LA PARTE MAGGIORE DEI RIFIUTI PRODOTTI OGNI GIORNI SONO RIFIUTI DI IMBALLAGGI
PIÙ DEL 30% DEI RIFIUTI URBANI È COSTITUITO DA IMBALLAGGI E CONTENITORI
ALCUNE SEMPLICI REGOLE PER PRODURRE MENO RIFIUTI
ALCUNE SEMPLICI REGOLE PER PRODURRE MENO RIFIUTI
IL PERCORSO DEI RIFIUTI DIFFERENZIATI
- I CONSORZI -
.
COSA SONO I CONSORZI
I Consorzi di filiera nascono per garantire il raggiungimento degli obiettivi globali di recupero e di riciclaggio dei rifiuti nonchĂŠ il necessario raccordo con l'attivitĂ di raccolta differenziata effettuata dalle pubbliche amministrazioni
.
I CONSORZI
Nel 2010, il recupero degli imballaggi di acciaio, alluminio, carta, legno, plastica e vetro ha raggiunto la percentuale del 74,9% (nel 2009 era del 72,9%), equivalente a 8.4 milioni di tonnellate recuperate su 11,2 milioni di tonnellate immesse al consumo (+3% rispetto al 2009).
I CONSORZI CONAI – Consorzio Nazionale Imballaggi – è il consorzio privato senza fini di lucro costituito dai produttori e utilizzatori di imballaggi con la finalità di perseguire gli obiettivi di recupero e riciclo dei materiali di imballaggio previsti dalla legislazione europea e recepiti in Italia attraverso il Decreto Ronchi (ora Dlgs. 152/06). (www.conai.org)
I CONSORZI
CONAI è l’organismo che il Decreto ha delegato per garantire il passaggio da un sistema di gestione basato sulla discarica a un sistema integrato di gestione basato sul recupero e sul riciclo dei rifiuti di imballaggio.
(www.conai.org)
I CONSORZI
Il Consorzio Nazionale per il Riciclo e il Recupero degli Imballaggi in Acciaio è nato nel 1997, con personalità giuridica privata e senza scopi di lucro, nel quadro della normativa ambientale nota come Decreto Ronchi. Al Consorzio aderiscono i produttori della materia prima e dei contenitori d’acciaio (in tutto 264 aziende), comunemente utilizzati sia dalle famiglie che dalle aziende ed è uno dei sei consorzi di filiera che compongono il Sistema Conai (Consorzio Nazionale Imballaggi).
(www.consorzio-acciaio.org)
I CONSORZI
Il Consorzio Nazionale Acciaio svolge la propria funzione istituzionale favorendo, promuovendo e agevolando la raccolta e il riciclo degli imballaggi usati di acciaio, provenienti tanto dal flusso domestico quanto da quello industriale.
(www.consorzio-acciaio.org)
I CONSORZI
CiAl è un consorzio senza fini di lucro che rappresenta l’impegno assunto dai produttori di Alluminio e dai produttori e utilizzatori di imballaggi in Alluminio, nella ricerca di soluzioni per ridurre e recuperare gli imballaggi, conciliando le esigenze di mercato con quelle di tutela dell’ambiente.
(www.cial.it)
I CONSORZI
Il Consorzio, che tra i propri compiti ha quello di garantire il recupero degli imballaggi in Alluminio post-consumo provenienti dalla raccolta differenziata fatta dai comuni, ha permesso in questi anni, grazie a un incremento delle quantità raccolte, di raggiungere e superare gli obiettivi previsti dalla normativa europea. Ad oggi, infatti, i risultati ottenuti in termini di raccolta differenziata, riciclo e recupero, sono particolarmente positivi e hanno reso l’Italia un esempio per tutta l’Europa.
(www.cial.it)
I CONSORZI
Comieco è il Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base Cellulosica. La sua finalità è il riciclo e il recupero degli imballaggi di origine cellulosica. I Consorziati di Comieco sono produttori, importatori e trasformatori di materiale e di imballaggi cellulosici.
(www.comieco.org)
I CONSORZI
Possono aderire anche i recuperatori. Il Consorzio stipula con le Amministrazioni locali convenzioni per la raccolta differenziata,
e
tramite
questi
soggetti
gestisce
volontariamente, d'intesa con CONAI, il sistema della raccolta e dell'avvio a riciclo dei rifiuti di carta e cartone provenienti dalla raccolta comunale.
(www.comieco.org)
I CONSORZI Rilegno, che fa parte del sistema Conai (Consorzio Nazionale Imballaggi), è il Consorzio Nazionale per la raccolta, il recupero e il riciclaggio degli imballaggi di legno in Italia. Di Rilegno fanno parte le imprese produttrici di imballaggi di legno, i fornitori di materia prima per la produzione degli imballaggi, gli importatori di materiale o di imballaggi legnosi.
(www.rilegno.it)
I CONSORZI
Rilegno ha attivato un sistema efficace per la tutela dell'ambiente nel quale viviamo: raccogliere e recuperare i rifiuti di imballaggi di legno, garantendo
loro una 'nuova vita'
(www.rilegno.it)
I CONSORZI Con il Decreto Ronchi nasce il Consorzio Nazionale per la Raccolta, il Riciclaggio e i Recupero dei Rifiuti di Imballaggi in Plastica (COREPLA) ed acquisisce l'ex Consorzio Replastic, consorzio che aveva avviato la valorizzazione dei contenitori per liquidi in plastica. Sono 39 i Centri di Selezione di rifiuti di imballaggi in plastica, di cui 17 funzionano con tecnologia automatizzata, operativi sul territorio nazionale.
(www.corepla.it)
I CONSORZI
Al COREPLA aderiscono sia i produttori di materie plastiche che le aziende trasformatrici di imballaggi in plastica. Hanno diritto di partecipazione gli utilizzatori, gli autoproduttori di imballaggi e le imprese che svolgono attivitĂ di riciclaggio dei rifiuti di imballaggi in plastica.
(www.corepla.it)
I CONSORZI Co.Re.Ve. è il Consorzio nazionale per la raccolta, il riciclaggio e il recupero dei rifiuti di imballaggio in vetro prodotti sul territorio nazionale. Il Consorzio, che opera all’interno del sistema CO.NA.I. (Consorzio Nazionale Imballaggi), non ha fini di lucro ed è stato istituito dai principali gruppi vetrari italiani il 23 ottobre 1997 in ottemperanza al Decreto Legislativo 22/97.
(www.coreve.it)
I CONSORZI
Co.Re.Ve. gestisce il ritiro dei rifiuti in vetro provenienti dalla raccolta differenziata; predisporre le linee guida per le attività di prevenzione; garantire l’avvio al riciclo del vetro raccolto.
(www.coreve.it)
I CONSORZI Ecopneus scpa è la società senza scopo di lucro per il rintracciamento, la raccolta, il trattamento e la destinazione finale dei Pneumatici Fuori Uso (PFU), creata dai principali produttori di pneumatici operanti in Italia in base all’art. 228 del Decreto Legislativo 152/2006. (www.ecopneus.it)
I CONSORZI Ecopneus deve: identificare tutti i punti della generazione del rifiuto-pneumatico. La mappatura completa di tutti i gommisti, delle stazioni di servizio, officine e, in generale, dei punti dove avviene il ricambio dei pneumatici operanti in Italia, consente di monitorare i luoghi in cui i pneumatici vengono identificati come “fuori usoâ€?. Ecopneus inoltre promuove la ricerca e lo sviluppo delle applicazioni che possono utilizzare i materiali derivati dai PFU; si impegna anche a diffondere adeguata informazione per ampliarne le possibilitĂ di uso.
(www.ecopneus.it)
I CONSORZI Il COBAT è un Sistema di Raccolta, Trattamento e Riciclo di rifiuti derivanti da pile, accumulatori e apparecchiature elettriche ed elettroniche giunti a fine vita. Grazie al forte know-how maturato nel settore e alla propria capillare rete di raccolta, il Consorzio è oggi in grado di svolgere la propria attività in tutt’Italia, garantendo la raccolta di tali rifiuti e il loro successivo trattamento e riciclo, nel pieno rispetto delle disposizioni legislative vigenti.
(www.cobat.it)
I CONSORZI
Chi aderisce al Sistema COBAT, sa di avere accanto un
partner affidabile, in possesso di tutti i requisiti previsti dalle normative nazionali ed europee, nonchĂŠ delle certificazioni in materia di qualitĂ e ambiente.
(www.cobat.it)
I CONSORZI
L'olio da frittura e gli altri olii esausti non vanno buttati nei lavandini perchĂŠ vanno a finire nelle falde acquifere dove formano una pellicola al di
sotto della quale niente può rimanere in vita dato che impedisce gli scambi di ossigeno fra aria e acqua.
(www.consorzioconoe.it)
I CONSORZI Gli
olii
vanno
accuratamente
raccolti
in
contenitori e vanno depositati negli appositi bidoni dei RUP. Chi si occupa di ristorazione ha l'obbligo di recuperare l'olio usato.
(www.consorzioconoe.it)
1 LITRO DI OLIO rende non potabile CIRCA UN MILIONE DI LITRI D'ACQUA, quantitĂ sufficiente per il consumo di acqua di una persona per 14 anni.
I CONSORZI L'olio lubrificante usato è un rifiuto altamente pericoloso in quanto crea una sottilissima pellicola che impedisce l'ossigenazione della flora e della fauna
sottostanti fino a provocarne la morte. Chi getta l'olio usato nel suolo, nei tombini, in mare o nei corsi d'acqua oltre a incorrere nel rigore della legge compie un gesto
irresponsabile nei confronti dell'ambiente in cui viviamo.
(www.coou.it)
I CONSORZI
In Italia la raccolta e il riutilizzo dei lubrificanti usati sono garantiti dal Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati, istituito per legge e operativo dal 1984.
(www.coou.it)
Versati in acqua, 4 kg di olio usato bastano a inquinare una superficie grande come sei piscine olimpiche.
CENTRO DI COORDINAMENTO Il Centro di Coordinamento RAEE (CdC RAEE), come previsto dal D.Lgs. 151/2005 è stato identificato come organo per regolare e coordinare le attività di un sistema multiconsortile, istituiti dai produttori di AEE. (www.cdcraee.it)
LE DISCARICHE
COS'È UNA DISCARICA La discarica di rifiuti è un luogo dove vengono depositati in modo non differenziato i rifiuti solidi urbani e tutti i rifiuti provenienti dalle attività umane
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COS'È UNA DISCARICA La normativa italiana prevede tre diverse tipologie di discarica: Discarica per rifiuti inerti Discarica per rifiuti non pericolosi (tra i quali i rifiuti solidi urbani) Discarica per rifiuti pericolosi (tra cui ceneri e scarti degli inceneritori)
COS'Ăˆ UNA DISCARICA L'UE dĂ questa indicazione: "L'uso delle discariche per il rifiuto indifferenziato deve essere assolutamente evitato." L'Unione Europea ha tra l'altro stabilito, con la direttiva 99/31/CE, che in discarica debbano finire solo materiali a basso contenuto di carbonio organico
e materiali non riciclabili: in sostanza, dando prioritĂ al recupero, la direttiva prevede il compostaggio ed il riciclo quali strategie primarie per lo smaltimento dei
rifiuti.
STRUTTURA E GESTIONE Una discarica moderna deve essere realizzata secondo una struttura a barriera geologica in modo da isolare i rifiuti dal suolo e in grado di riutilizzare i biogas prodotti come combustibile per generare
energia.
STRUTTURA E GESTIONE Se la progettazione di una discarica è importante, non meno lo è la sua gestione. Infatti ogni discarica viene progettata per accogliere determinati rifiuti (inerti, non pericolosi e pericolosi) e quindi dovrà accogliere solo quel tipo di rifiuti. Inoltre, ogni discarica viene progettata per accogliere un determinato volume di rifiuti e quindi ha una vita limitata che non può essere protratta all'infinito.
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COME FUNZIONA E COSA PRODUCE UNA DISCARICA
L’ACCETTAZIONE
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LO SCARICO
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LA DECOMPOSIZIONE
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LA GESTIONE DEL PERCOLATO
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ESTRAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO DEL PERCOLATO
Il percolato, liquido che si genera in seguito a processi di lascivazione e fermentazione all'interno di una discarica, viene estratto da pozzi di captazione attraverso pompe ad immersione poste all'interno dei pozzi stessi. Una corretta gestione prevede il controllo mensile del percolato estratto. Una volta estratto, il percolato viene raccolto in cisterne di stoccaggio e successivamente inviato presso impianti autorizzati al suo smaltimento.
LE VASCHE DI RACCOLTA
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LA TUTELA DELLE FALDE ACQUIFERE
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LA PRODUZIONE DI BIOGAS
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LE EMISSIONI INQUINANTI
Dal punto di vista dell'emissione in atmosfera di gas responsabili dei cambiamenti climatici, le discariche risultano nocive se il rifiuto non viene preventivamente differenziato (come spesso capita). I rifiuti in discarica causano emissioni ad alto contenuto di CH4 e CO2, due gas serra molto attivi; una moderna discarica deve quindi assicurare la presenza di sistemi di captazione di tali gas (in particolare il metano, che può essere usato anzichÊ disperso in atmosfera).
LE EMISSIONI INQUINANTI
Le emissioni di gas possono essere ridotte o eliminate
mediante
tecniche
costruttive
specifiche e con il pretrattamento dei rifiuti: in particolare la raccolta differenziata della frazione umida e di tutto quanto è riciclabile
TEMPI DI UNA DISCARICA
Infatti, i residui di molti rifiuti, soprattutto di RSU organici, restano attivi per oltre 30 anni e,
attraverso i naturali processi di decomposizione anaerobica,
producono
numerosi
liquami
(percolato) altamente contaminanti per il terreno e le falde acquifere.
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COPERTURA FINALE
La rapida copertura dell’area interessata è una delle azioni preliminari adottate per la messa in sicurezza delle discariche. Il capping evita l’inquinamento di falde
e
corsi
d’acqua
per
infiltrazione
o
dilavamento, la dispersione di odori, fluidi gassosi e polveri contaminanti; nonché la proliferazione di insetti e la presenza di animali randagi ed uccelli, potenziali veicoli di infezioni.
COPERTURA FINALE
LA RINATURAZIONE
Ogni bacino di raccolta dei rifiuti, una volta riempito, viene ricoperto di terra e piantumato con alberi ed essenze autoctoni. In questo modo, la discarica si trasforma progressivamente in un’area boschiva nella quale trovano un ambiente propizio anche alcune specie di uccelli e piccoli animali
ALCUNE SEMPLICI REGOLE PER MANDARE MENO RIFIUTI IN DISCARICA
Circolo di Rossano
Grazie per la tua preziosa collaborazione
REALIZZATO DA: CENTRO DI EDUCAZIONE AMBIENTALE DIOGENE ANGELA CELESTINO ANTONIO GUERRIERO