ISTITUTO PER I BENI ARTISTICI CULTURALI E NATURALI DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
BORGHI STORICI
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Brisighella
in copertina: Camminamento esterno Rocca Manfrediana e Veneziana con vista sulla Torre dell’Orologio (Foto di Daniela Laghi) Walkway from Rocca Manfrediana and Veneziana with a scenery of the Torre dell’Orologio (picture of Daniela Laghi)
ISTITUTO PER I BENI ARTISTICI CULTURALI E NATURALI DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
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Brisighella a cura di Antonio Borghi
presidente Roberto Balzani direttore Laura Moro responsabile del Servizio Archivi, Biblioteche, Musei e Beni Culturali Claudio Leombroni consiglio direttivo Michelina Borsari, Franco Farinelli, Claudio Spadoni, Marzia Zambelli coordinamento progetto Borghi storici ER Antonio Borghi – IBC testi Antonio Borghi, Daniela Laghi area Comunicazione Valeria Cicala, Carlo Tovoli - IBC editoria Isabella Fabbri - IBC progetto e realizzazione grafica Beatrice Orsini – IBC contributo di Ruggero Sintoni traduzioni di Adamantis di Roufina Safiullina Si ringraziano tutti coloro che hanno accolto l’iniziativa e con la propria collaborazione ne hanno reso possibile la riuscita. All’Amministrazione Comunale di Brisighella RA, Coordinamento Regionale del Club dei Borghi più Belli d’Italia Davide Missiroli immagini Archivio IBC pp. 34-35, p. 50 Foto di Andrea Ceroni p. 48 Foto di Sergio Frantini p. 45, p. 46 Foto di Daniela Laghi p. 12, p. 14, pp. 16-17, p. 21, p. 22, p. 26, p. 30, pp. 38-39, pp. 40-41-42-43, p. 51, pp. 52-53, p. 59, p. 63, p. 68 Foto di Piero Lucci p. 57, p. 58 Foto di Andrea Scardova, IBC p. 37 Foto di Franco Spada p. 64 Foto di Silvano Cantoni p. 4, p. 13, p. 19, p. 24, p. 28, pp. 32-33, p. 44, p. 47, p. 49, p. 55, p. 56, p. 61, pp. 66-67 Centro stampa della Regione Emilia-Romagna ibc.regione.emilia-romagna.it facebook.com/IBCemiliaromagna Numero 1 - finito di stampare novembre 2018 ISBN 9788897281801 Comune di Brisighella
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Summary
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Sommario
Summary
Premessa
Preface
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Premessa
Preface
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Introduzione
Introduction
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Storia
History
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Il personaggio
The character
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Il Borgo Medioevale
The Medieval village
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Edifici e Monumenti La Via degli Asini I Tre Colli Il Museo Ugonia Palazzo Maghinardo La Fontana Vecchia e il Parco Pubblico
Buildings and Monuments The Way of the Donkeys The Three Hills The Ugonia Museum Maghinardo Palace The Fontana Vecchia and the Public Park
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Edifici Religiosi Collegiata di S. Michele Arcangelo Chiesa di S.Maria degli Angeli e Convento dell’Osservanza
Religious buildings S. Michele Arcangelo Collegiata S. Maria degli Angeli Church and Osservanza Convent
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Le Terme
The Thermal Spas
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Dintorni Pieve Tho (S.Giovanni Battista in Ottavo) Parco Regionale Vena del Gesso Romagnola
Surrounding areas Pieve Tho (S.Giovanni Battista in Ottavo) Vena del Gesso Roma gnola Park
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Prodotti Tipici L’Olio extra vergine di oliva Il Carciofo Moretto
Traditional products Extra Virgin Olive Oil
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The Moretto Artichoke Brisighella
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Premessa La promozione del patrimonio culturale e paesaggistico della regione è uno dei compiti affidati all’Istituto Beni Culturali che lo persegue attraverso molteplici azioni. Tra queste è particolarmente significativa la collaborazione con l’associazione de “I Borghi Più Belli d’Italia”. Le ragioni sono evidenti: lavorare insieme può incrementare gli accessi al nostro patrimonio culturale e diffondere la conoscenza delle relazioni tra museo e territorio, tra patrimonio culturale e paesaggio, tra tradizione e tessuto sociale che sono l’essenza dell’identità culturale di un luogo. Queste identità sono fragili e preziose e noi abbiamo il compito di custodirle, valorizzarle e tramandarle. Da qui deriva anche l’esigenza di individuare strumenti utili per favorire un turismo cultu-
Preface The promotion of the cultural and landscape heritage of the region is one of the tasks entrusted to the Institute for Cultural and Environmental Heritage of the Emilia Romagna Region which pursues it through several actions. Among these the collaboration with the association of “I Borghi Più Belli d’Italia” (the Most Beautiful Villages of Italy) is particularly significant. The reasons are obvious: working together can increase access to our cultural heritage and spread the knowledge of the relationship between museum and territory, between cultural heritage and landscape, between tradition and social fabric that are all essence of the cultural identity of a place. These identities are fragile and precious and have the task of taking care of them,
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rale consapevole, in cui il turista-visitatore si possa rivolgere a destinazioni originali e suggestive attraverso un’organizzazione del viaggio più autonoma e personalizzata. Dalla fattiva collaborazione con l’associazione de “I Borghi Più Belli d’Italia” nasce quindi il progetto di una collana di guide – che si inaugura con questo volumetto - dedicate ai piccoli borghi storici della regione che custodiscono ancora i segni e le suggestioni culturali del passato e di un paesaggio ad esso strettamente legato. Ciascuna guida rappresenta un invito alla scoperta di una porzione di territorio a noi molto vicina, ma spesso sconosciuta. Non ci resta che augurare a tutti buon viaggio. Antonio Borghi
enhancing them and preserve them. Hence also the need to identify useful tools to promote a conscious cultural tourism, in which the tourist-visitor can turn to original and suggestive destinations through a more autonomous and personalized travel organization. The project of a series of guides is born from the active collaboration with the association of “I Borghi Più Belli d’Italia”, which starts with this booklet, dedicated to the small historical villages of the region that still preserve the signs and cultural suggestions of the past and of a landscape closely linked to it. Each guide is an invitation to discover a portion often unknown of territory very close to us. We just have to wish everyone a good trip. Antonio Borghi
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Premessa
Preface
Il rapporto instaurato tra l’associazione de “I Borghi Più Belli d’Italia” e l’Istituto Beni Culturali della Regione Emilia Romagna comincia a dare i suoi frutti.
The relationship established between the association of “I Borghi Più Belli d’Italia” (the Most Beautiful Villages of Italy) and the Institute for Cultural and Environmental Heritage of the Emilia Romagna Region is beginning to bear fruit.
Con questa prima pubblicazione dedicata al borgo di Brisighella si inaugura una collana che ha lo scopo di far conoscere e apprezzare al grande pubblico la storia, l’arte e la cultura dei Borghi più Belli d’Italia in Emilia-Romagna. E’ uno sforzo importante che l’Istituto sta facendo per valorizzare questo grande patrimonio di bellezza che, solo in parte anche se in maniera significativa, la rete regionale de “I Borghi più belli d’Italia” rappresenta e che ha lo scopo di incentivare il turismo nelle aree interne della regione. Si tratta della presentazione di un’offerta per un turismo culturale ed esperienziale re-
With this first publication dedicated to the village of Brisighella a series is inaugurated. It aims to make known the history, art and culture of “I Borghi più Belli d’Italia” in Emilia Romagna and be appreciated by the general public. It is an important effort that the Institute is doing to enhance this great patrimony of beauty that only in part, though significantly, the regional network of “I Borghi più Belli d’Italia” represents. Further more it has the purpose of encouraging tourism in the internal areas of the Region.
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lativa a centri minori dell’entroterra che va ad integrare quella più grande del turismo costiero e delle grandi città d’arte già ampiamente affermata in Italia e nel mondo. Dopo l’anno dei Borghi, il 2018 è stato dichiarato l’anno del cibo: quale migliore occasione per degustare del buon cibo italiano, in questo caso emiliano-romagnolo, andando per borghi a scoprire antiche ricette e ottimi prodotti tipici della enogastronomia locale? La bellezza dei borghi della regione Emilia-Romagna sta proprio nel loro essere, come nel resto dell’ Italia, custodi di tradizioni, culture, patrimonio architettonico e storico-artistico che nessun altro Paese al mondo può vantare in così larga e diffusa qualità e quantità. Fiorello Primi Presidente “I Borghi Più Belli d’Italia” 12
This is the presentation of an offer for cultural and experiential tourism related to smaller towns in the hinterland, that integrates the largest of coastal tourism and big cities of art, already well established in Italy and in the world. After the year of “The Borghi”, the 2018 was declared the year of food: what better opportunity to taste good Italian food, in this case of Emilia-Romagna region, going to villages to discover ancient recipes and excellent products typical of local food and wine? The Beauty of “The Borghi” of the Emilia-Romagna region, lies precisely in their being, as in the rest of Italy, guardians of traditions, cultures, architectural and historical-artistic heritage that no other country in the world can boast in such a wide and widespread quality and quantity. Fiorello Primi President “I Borghi Più Belli d’Italia”
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Introduzione
Colline con uliveti, vigneti e aree calanchive in prossimitĂ dei Tre Colli - panorama Hills with olive groves, vineyards and badlands areas near the Tre Colli (The Three Hills) - view
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Brisighella si trova in Romagna, in Provincia di Ravenna, adagiata in una valle appenninica disegnata dal fiume Lamone che nasce in Toscana, in prossimitĂ del Passo della Colla di Casaglia, per poi sfociare nel Mare Adriatico. Brisighella dista 12 Km da Faenza, 50 km da Ravenna, 70 km da Bologna, 90 km da Firenze.
Introduction Brisighella is a small village located in Romagna, in the Province of Ravenna This small spot is nestled in an Apennine of the Lamone river that takes its origin in Tuscany, near the Passo della Colla di Casaglia, and then flows into the Adriatic Sea. Brisighella is 12 km away from Faenza, 50 km from Ravenna, 70 km from Bologna, 90 km from Florence.
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Ha circa 3.500 abitanti ed è il capoluogo di un Comune dalla superfice molto estesa (194 Kmq). Presenta un territorio quasi interamente collinare e montuoso, composto da 7 frazioni distribuite su tre vallate (Fognano, S.Cassiano, S.Martino in Gattara, Marzeno, Monte Fortino, Zattaglia, Villa Vezzano), per un totale di circa 7.700 abitanti ed una densità media di 39 ab./kmq. Il significato del suo nome sembra sia di origine celtica e che derivi dal prefisso. “Brix”, luogo elevato.
It has about 3,500 inhabitants and it is the capital of a municipality with a very extensive surface (194 sq. km). Its territory is almost entirely hilly and mountainous, consisting of 7 hamlets distributed over three valleys (Fognano, S.Cassiano, S.Martino in Gattara, Marzeno, Monte Fortino, Zattaglia, Villa Vezzano), for a total of about 7,700 inhabitants and an average density of 39 inhabitants/sq. km. The meaning of its name is believed to be of Celtic origin and derives from the prefix “Brix”, high place.
Notturno. Il Borgo alle pendici della Rocca Nocturne. The village at the foothills of the Rocca
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Camminamento esterno Rocca Manfrediana e Veneziana con vista sulla Torre dell’Orologio Walkway from Rocca Manfrediana and Veneziana with a scenery of the Torre dell’Orologio
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Storia
History
La sua origine medioevale ha lasciato tracce significative nell’impianto urbanistico del centro storico, nelle case e nei monumenti come la Rocca, innalzata nel 1300 dai Manfredi, signori di Faenza e fortificata dai veneziani nei primi anni del ‘500. Anche la Torre, interamente ricostruita nel 1850, sorge su un’antica roccaforte, voluta nel 1290 da un famoso con-
Its medieval origin has left significant traces on the urban layout of the historic center, on the houses and monuments as the Rocca, built in 1300 by Manfredis, lords of Faenza and fortified by the Venetians in the early 1500s. Even the Torre, entirely rebuilt in 1850, stands on an ancient stronghold, commissioned in 1290 by a famous
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dottiero, Maghinardo Pagani. Ai piedi di queste fortezze si svilupparono due borghi, Brisighella e Gesso, dapprima poche case addossate alla parete rocciosa, protette verso la valle da una cinta muraria su cui correva un camminamento di ronda. Col tempo i due borghi si unirono, assumendo un’unica denominazione, quella attuale. A metà del ‘400 vennero costruiti il palazzo comunale e una più ampia cerchia di mura, con tre porte di accesso. Le prime mura non furono demolite, ma inglobate nelle case e il camminamento di ronda divenne un percorso pubblico, sopraelevato e coperto (Via degli Asini). Politicamente Brisighella faceva parte dello Stato della Chiesa ma fin dall’inizio del secolo XIV fu nell’area di influenza dei Manfredi, signori di Faenza che, col titolo di vicari del Papa, governavano di fatto la zona. Il loro dominio continuò quasi ininterrottamente per duecento anni. Nel 1499 la Romagna fu conquistata da Cesare Borgia, nominato
leader, Maghinardo Pagani. Two hamlets, Brisighella and Gesso, protected towards the valley by a wall on which ran a tour walkway. Over the time the two hamlets were joined, within a given a single name, the current one. In mid-1400 the town hall was built and a defensive wall, with three access doors. The first walls were not demolished, but incorporated into the houses and the patrol walkway became a public path, raised and covered (Via degli Asini). Politically Brisighella was a part of the State of the Church but since the beginning of the XIV century had been in the area of influence of the Manfredis, lords of Faenza who with the title of vicars of the pope, in fact governed the area. Their domination continued almost uninterruptedly for two hundred years. In 1499 Cesare Borgia, named duke by his father, Pope Alexander VI, conquered the Romagna. Even Brisighella fell under his control, thanks also to the help of the soldier of fortune
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Centro Storico – Il neoclassico Palazzo Municipale e la Via degli Asini con lunette che si affacciano su Piazza Marconi. In alto il dominante torrione veneziano della Rocca Historic Center The neoclassical Palazzo Municipale and the «Via degli Asini» with lunettes overlooking Piazza Marconi. The image was represents dominating Venetian tower of the Rocca
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duca dal padre, Papa Alessandro VI. Anche Brisighella cadde sotto il suo controllo, grazie anche all’aiuto del capitano di ventura brisighellese Dionisio Naldi. Nel 1503 al dominio del Borgia subentrò quello dei Veneziani, che rimodernarono e rafforzarono la rocca, dotandola di un poderoso fronte bastionato, adatto alle armi da fuoco e a postazioni di artiglieria. Dopo la morte di Alessan-
of Brisighella Dionisio Naldi. The dominion of the Borgia was taken over by the Venetians in 1503 who modernized and strengthened the fortress, providing it with a powerful bastion, suitable for firearms and artillery positions. Pope Julius II sent an army to Romagna to reconquer the lost lands in 1509 after the death of Alexander VI. Brisighella, defended by the Venetian troops and the “Bri-
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dro VI, nel 1509 Papa Giulio II inviò un esercito in Romagna per riconquistare le terre perdute. Brisighella, difesa dalle truppe venete e dai “Brisighelli”, la compagnia di ventura dei Naldi, dopo un’accanita difesa, dovette arrendersi. Da allora fece parte dello Stato pontificio e vi rimase, salvo la parentesi della dominazione napoleonica, fino al 1860, quando entrò a far parte del Regno d’Italia.
sighelli”, the soldiery of the Naldi, after a fierce defense, had to surrender. Since then it was part of the Papal State and remained there, except for the parenthesis of the Napoleonic domination, until 1860, when it became part of the Kingdom of Italy.
Rupe di gesso su cui si affaccia la Rocca Veneziana e Manfrediana, in secondo piano il Santuario del Monticino Gypsum cliff overlooked by the Venetian Fortress and Manfrediana, in the background the Santuario del Monticino
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Ritratto del Condottiero Dionisio di Naldo Portrait of the Conductor Dionysius of Naldo
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Il personaggio
The character
Brisighella è nota per avere dato i natali, unica nel suo genere, a ben 8 Cardinali che si sono susseguiti fino ai giorni nostri, dal XVI°secolo. Il personaggio storico che la rappresenta può essere individuato nel condottiero Dionisio di Naldo. I Naldi, Signori di Vezzano, castello fortificato poco distante da Brisighella, si trasferirono poi nel Borgo. Dionisio, nato nel 1464, insieme al cugino Vincenzo Naldi formò una compagnia di ventura, che raccoglieva uomini nella valle del Lamone, i “Brisighelli”, gente forte, vigorosa, ma soprattutto sempre pronta a menar le mani. I Brisighelli non indossavano armature, ma si distinguevano spesso per una camicia con i colori della sua casata. Nel 1498 Dionisio è al servizio di Caterina Sforza poi del Valentino, quindi nel 1503 Dionisio passa definitivamente al soldo della Repubblica veneta e si trasferisce con la famiglia a Venezia. Fu protagonista di sanguinose batta-
Brisighella is known for being the birthplace to as many as 8 Cardinals that have followed one another up to the present day, from the sixteenth century. The historical figure can be identified as the leader Dionisio di Naldo. The Naldi, Lords of Vezzano a fortified castle that is not far from Brisighella, had to be moved to the village. Dionisio, born in 1464, together with his cousin Vincenzo Naldi formed a company of fortune, which gathered men in the valley of the Lamone, the “Brisighelli”, strong, vigorous people, but above all always ready to spoil for a fight. The brisighelli did not wear armor but often stood out to wear a shirt with the colors of his House. In 1498 Dionisio was at the service of Caterina Sforza then of Valentino, in 1503 Dionisio worked for the Venetian Republic and moved with his family to Venice. He was the protagonist of bloody
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glie, tra cui la famosa battaglia di Agnadello (14 maggio 1509), in cui Venezia fu sconfitta dalla lega di Cambrai (Papa, Francia, la Spagna e l’imperatore). Tre giorni dopo, Dionisio fu nominato capitano di tutte le fanterie venete. Morì, colto da febbre e con l’assedio di Verona in atto, nel 1510 a Venezia dove fu trasportato e sepolto. Dopo la morte di Dionisio, i Brisighelli passarono sotto il comando di Vincenzo, che continuò a combattere per la Repubblica veneta. La storia di Brisighella e delle sue vicissitudini umane, fin dalle prima vestigia protostoriche rinvenute nelle grotte, è sempre stata legata e si intreccia tutt’ora con la storia del Gesso, il minerale lucente che qui affiora determinando, in modo predominante, la morfologia del territorio.
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battles, including the famous battle of Agnadello (May 14, 1509), in which the league of Cambrai (Pope, France, Spain and the emperor) defeated Venice. Three days later Dionisio was appointed captain of all the Venetian infantry. He died after fever and was transported and buried in 1510 in Venice and with the siege of Verona in place, in 1510 in Venice where he was transported and buried. After the death of Dionisio, the Brisighelli passed under the command of Vincenzo, who continued to fight for the Venetian republic. The history of Brisighella and its human vicissitudes, goes from the earliest protohistorical vestiges found in the caves. It has always been linked and it is intertwined with the history of Gesso, the shining mineral that emerges here, determining predominantly by the morphology of the territory.
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Il Borgo Medioevale
The Medieval hamlet
Brisighella, antichissimo borgo medioevale, si adagia ai piedi di tre caratteristiche cime di gesso su cui poggiano il Santuario del Monticino, la Rocca Manfrediana e Veneziana, la Torre dell’Orologio. Il nucleo originario di Brisighella si sviluppò ai piedi dello spuntone gessoso su cui si ergeva la fortificazione (oggi torre dell’orologio). È il cuore antico del paese e vi si accede dalla Porta delle Dame. La denominazione sembra derivi dall’atto di accoglienza con cui le donne del paese
Brisighella, an ancient medieval hamlet that lies at the foot of three characteristic gypsum picks on which lie the Santuario del Monticino, the Rocca Manfrediana and Veneziana, the Torre dell’Orologio. The original settelment of Brisighella developed at the foot of the gypseous spike on which the fortification (today clock tower) stood. It is the ancient heart of the hamlet and can be accessed from the Porta delle Dame. The name seems to derive from the act of acceptance
Porta delle dame, posta all’altezza dell’ingresso principale al centro medioevale, rappresenta l’accesso in cui le dame del paese accoglievano benevolmente il forestiero Ladies door, placed at the main entrance to the medieval center, represents the enternence where the ladies of the village welcomed cheerfully their stranger
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Suggestiva immagine del piccolo centro medioevale visto dalle pendici della rupe della Torre dell’Orologio Suggestive image of the small medieval center captured from the slopes of the cliff of the Clock Tower
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ospitavano i forestieri. I primi abitanti costruirono le loro case addossandole alla roccia, usando come materiale dei blocchi di gesso, collegando i piani più alti alla parete rocciosa tramite piccoli ponticelli, ancora oggi visibili. Data l’esiguità dello spazio, le case sono alte, anche a cinque piani. Il centro storico si è poi esteso ed è costituito, tutt’ora, da un dedalo di antiche viuzze acciottolate,
with this phrase the women of the village hosted strangers. The first inhabitants built their houses by placing them on the rock, using plaster blocks as their material, connecting the higher floors to the rock face through small bridges, still visible today. Given the small space, the houses are tall, even on five floors. The historic center has then extended and is still made up of a maze of ancient
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su cui predonima una via, sopraelevata e coperta, denominata Via del Borgo o Via degli Asini. Il centro, a cui si accedeva attraverso 3 porte di cui si conservano ancora I toponimi (Porta Gabalo, Porta Bonfante e Porta Fiorentina), invita il turista ad immergersi in una piacevole atmosfera di altri tempi. Il Borgo stesso è parte integrante della natura che lo circonda. Il verde della tipica vegetazione collinare, i sentieri rocciosi, le scalinate di gesso, gli antichi luoghi di culto, gli storici edifici contribuiscono a esaltare scorci dal sapore romantico. Oppure diventano ispirazione per un immaginario animato da antichi cavalieri, dame, amori e duelli. Il Borgo di Brisighella rappresenta un’opportunità dove, quasi in una sorta di trasposizione onirica, si vive e si assapora ancora un piacevole e lento trascorrere del tempo.
cobbled alleys, on which a street prevails, raised and covered, called Via del Borgo or Via degli Asini. The center, from which there was access through 3 doors of which the toponyms are still preserved (Porta Gabalo, Porta Bonfante and Porta Fiorentina), invites the tourist to immerse themselves in a pleasant atmosphere of other times. The Borgo itself is an integral part of the surrounding nature, the green of the typical hilly vegetation, the rocky paths, the gypsum stairways, the ancient places of worship, the historic buildings, contribute to enhance views with a romantic flavor. On the other hand, they become inspiration for an imaginary animated by ancient knights, ladies, loves and duels. The Borgo di Brisighella represents an opportunity where, almost in a sort of dreamlike transposition, one still lives and experiences a pleasant and slow passage of time. 25
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Ingresso principale all’Antica Via degli Asini o del Borgo, caratterizzata dal selciato costituito dai tipici mattoni in cotto, dalle travi originali in legno a sostegno dei piani superiori.e dalle luminose lunette che si aprono sulla piazza Main entrance to the Ancient Via degli Asini or of the Borgo, with characteric pavement made up of typical bricks, the original wooden beams supporting the upper floors and the bright lunettes opening onto the square
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Edifici e Monumenti. La Via degli Asini
Buildings and Monuments. The Way of the Donkeys
La Piazza G.Marconi (Anticamente Piazza Maggiore), dominata sullo sfondo dal neoclassico Palazzo Maghinardo (Residenza Municipale), racchiude sul lato destro una rara e caratteristica strada sopraelevata, antico baluardo di difesa e illuminata da archi a mezzaluna di diversa ampiezza. Teatro, in pieno periodo medioevale, di anti-
Piazza G. Marconi (formerly Piazza Maggiore), dominats in the background by the Neoclassic Palazzo Maghinardo (Municipal Residence), encloses on the right side a rare and characteristic elevated road, ancient defense rampart and illuminated by crescent arches of different widths. Theater in the middle of the medieval period, of
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chi duelli in difesa (nel 1467 furono respinte le truppe del Duca di Urbino) del centro storico, divenne poi la sede dei birocciai locali. I carretti, trainati dagli asini, permettevano il trasporto del ”gesso” dalle vicine cave. La trasformazione di questo minerale, indispensabile materiale per l’edilizia, permetteva il sostentamento di tante famiglie dell’epoca. Le stalle degli asinelli si aprivano di fronte alle arcate del borgo, il padrone abitava ai piani superiorie e il piano terra, affacciato sulla piazza, diventava il ricovero dei carretti o “birocci”. Quotidianamente gli asini, guidati al ciocco di una frusta, trasportavano il prezioso materiale dalle cave alle sedi di lavorazione, che in epoche più recenti sono state individuate nelle “fornacelle”(una di queste strutture è visibile in prossimità dell’accesso alla Rocca). La Via degli Asini si presenta ad oggi nella sua intatta e unica bellezza, con travi di legno originali a vista e la pavimentazione, spesso sconnessa, di mattone rosso.
ancient duels in defense (in 1467 the troops of the Duke of Urbino were repulsed) of the historical center, it became the seat of the local carters. The carts, pulled by donkeys, allowed the transport of “gypsum” from the nearby quarries. The transformation of this mineral, indispensable building material, helped many families of the time. The donkey stalls were opened in front of the arcades of the village, the master lived on the upper floors and the ground floor, overlooking the square, became the shelter of the carts or “carters”. Every day the donkeys, guided by a lash with a whip, transported the precious material from the quarries to the processing sites, which in more recent times have been located in the “fornacelle” (one of these structures is visible near access to the Rocca). Nowadays the Via degli Asini presents itself in its intact and unique beauty, with original wooden beams and the paving, often bumpy, of red brick.
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I Tre Colli
The Three Hills
I Tre Colli si ergono a corona del Borgo, affacciato sulla Valle del fiume Lamone, che lo delimita in tutta la sua lunghezza e contribuiscono ad enfatizzare l’aspetto fiabesco del Paese. I colli rappresentano un affioramento della Vena del Gesso Romagnola e si presentano ricchi e punteggiati da una caratteristica vegetazione mediterranea e dall’elegante cipresso cresciuto nei pendii più inpervi. Lungo Ie pendici si snodano caratteristici sentieri di collegamento che raggiungono anche la retrostante area naturalistica del Parco Regionale. Il Santuario del Monticino (1758) è posto nel primo colle. Qui è venerata una immagine della Madonna col Bambino in terracotta policroma di autore ignoto, datata 1626, collocata in origine in un piccolo tabernacolo nei pressi di Porta Bonfante. Nel 1662 fu traslata in una cappella, dove oggi sorge il Santuario, sul colle che si
The Three Hills rise as the crown of the village overlooking the valley of the river Lamone, which delimits it in all its length, and they contribute to emphasize the fairytale aspect of the country. The hills represent an outcrop of the Vena del Gesso Romagnola and are rich and dotted by a characteristic Mediterranean vegetation and the elegant cypress grown in the impervious slopes. Along the slopes, there are characteristic connecting paths that also reach the rear naturalistic area of the Regional Park. The Santuario del Monticino (1758) is located on the first hill. Here is a revered image of the Madonna and Child in polychrome terracotta by an unknown artist, dated 1626, originally placed in a small tabernacle near Porta Bonfante. In 1662 it was moved to a chapel, where today the Sanctuary stands, on the hill that was then called Monte
Santuario del Monticino, all’interno accoglie l’immagine della piccola Madonna in ceramica realizzata e venerata fin dal 1626 Santuario del Monticino, with inside welcoming image of the small ceramic Madonna which was realized and venerated since 1626
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chiamava allora Monte Cozzolo o Calvario, forse perchè dirupato e scosceso. Nel 1758 fu edificato l’attuale Santuario che, nel corso del tempo, ha avuto numerosi rifacimenti. L’odierna facciata fu ricostruita su progetto del prof. Edoardo Collamarini nel 1926 in occasione del III centenario della Sacra Immagine. Gli affreschi interni risalgono al 1854 e sono opera del faentino Savino Lega. Lungo la salita che porta Madonna del Monticino Madonna of Monticino
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Cozzolo or Calvario, perhaps because it is steep and precipitous. In 1758, the current Sanctuary was built which, over time, has undergone numerous renovations. Today’s facade was rebuilt according to a project by prof. Edoardo Collamarini in 1926 on the occasion of the III centenary of the Holy Image. The interior frescoes date back to 1854 and are the work of Savino Lega from Faenza. Some bronze panels are
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al Santuario sono collocate, su pilastri in cemento, alcune formelle in bronzo che rappresentano i misteri del Rosario, opera del faentino Francesco Nonni. Nel colle centrale si erge la monumentale Rocca Manfrediana e Veneziana. Non si tratta di un castello, ossia la residenza stabile di un signore, ma di una fortificazione a salvaguardia della vallata. È formata da un imponente mastio (Veneziano), all’interno del quale si sovrappongono cinque vani. E’ collegata, attraverso un ponte levatoio, alla torre piccola (Manfrediana) e ai camminamenti delle cortine, di forma trapezoidale, disposte su tre lati. Gli ambienti interni delle rocche sono raggiungibili da due scale a chiocciola realizzate in pietra arenaria. La Rocca di Brisighella fu edificata, nel 1310, da Francesco Manfredi Signore di Faenza, sui resti di un precedente castello distrutto da una fazione ghibellina. I Manfredi governarono su Brisighella per l’intero corso dei secoli XIV e XV ad ecce-
placed along the slope leading to the sanctuary on concrete pillars, representing the mysteries of the Rosary, by Francesco Nonni from Faenza. The monumental Rocca Manfrediana and Veneziana stands in the central hill. This is not a castle, or the permanent residence of a lord, but a fortification to protect the valley. It consists of an imposing bastile (Venetian), in which five rooms are superimposed. It is connected, through a drawbridge, to the small tower (Manfrediana) and to the trapezoidal corridors, arranged on three sides. The interior rooms of the fortresses are reachable from two spiral staircases made of sandstone. The Rocca di Brisighella was built in 1310 by Francesco Manfredi, Lord of Faenza, The castle was built on the ruins of a previous castle destroyed by a Ghibelline faction. The Manfredi ruled over Brisighella for the entire course of the fourteenth and fifteenth centuries with the excep-
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Scala a chiocciola realizzata in pietra arenaria che collega i vari piani del Torrione Veneziano della Rocca Spiral staircase made of sandstone that connects various floors of the Torrione Veneziano of Rocca
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zione di un periodo di otto anni (1368-76), in cui, conquistata dal Cardinale Albornoz, passò sotto lo Stato della Chiesa. Nel 1394 Galeazzo Manfredi ammodernò le strutture difensive, rinforzate in seguito da Astorgio II fra il 1457 e il 1466. Nel 1494 subì l’assedio del Duca d’Urbino, che dovette desistere per la strenua resistenza condotta dal brisighellese Dionisio di Naldo. Nel 1500 fu conquistata da Cesa-
tion of a period of eight years (1368-76), in which it was conquered by Cardinal Albornoz and then passed under the State of the Church. In 1394 Galeazzo Manfredi modernized the defensive structures, later reinforced by Astorgio II between 1457 and 1466. In 1494 it underwent the siege of the Duke of Urbino, who had to desist from the strenuous resistance led by the Duchess of Naldo from
Brisighella
re Borgia (il Valentino) e alla caduta di questi (nel 1503) passò in mano ai veneziani. All’epoca la Rocca possedeva solo la torre minore che, sotto il dominio della Serenissima, venne ulteriormente ampliata e dotata dell’imponente torrione circolare. Nel 1509 fu riconquistata dalle truppe papaline. Nel 1560 Papa Pio IV concesse ad Alfonso II d’Este, Duca di Ferrara, il governo della vallata che, a causa dell’insorgenza di contrasti, durò soli cinque anni. A parte la breve parentesi napoleonica, la Rocca restò sotto il controllo della Chiesa fino al 1860, anno dell’annessione al Regno d’Italia. La rocca è anche sede di un museo che racconta l’indissolubile rapporto dell’uomo con il Gesso. La più piccola e antica Torre Manfrediana, è una passeggiata nella storia che parte dalla frequentazione in età protostorica delle grotte della Vena del Gesso, attraversa l’età Romana ed arriva al Medioevo e al Rinascimento. La sala alta della torre Manfrediana espone i reperti archeologici ritrovati
Brisighella. In 1500 it was conquered by Cesare Borgia (the Valentino) and the fall of these (in 1503) passed into the hands of the Venetians. At the time the Rocca possessed only the minor tower that, under the dominion of the Serenissima, was further enlarged and equipped with the imposing circular tower. In 1509 it was reconquered by the papal troops. In 1560 Pope Pius IV granted to Alfonso II d’Este, Duke of Ferrara, the government of the valley that, due to the onset of conflicts, lasted only five years. Apart from the brief Napoleonic period, the Rocca remained under the control of the Church until 1860, the year of its annexation to the Kingdom of Italy. The fortress is also home to a museum that tells the indissoluble relationship between man and Gesso. The smallest and most ancient Torre Manfrediana, is a walk in history that starts from the protohistoric age of the caves of the Vena del Gesso, through the Roman age and reaches the Middle Ages and the Renais-
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Crepuscolo sulla Rocca Veneziana e manfrediana con in secondo piano il Santuario del Monticino Twilight on the Venetian and Manfredian Fortress with the Sanctuary of the Monticino in the background
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nella Vena del Gesso e risalenti a queste tre diverse fasi di frequentazione. Nel terzo colle si erge la Torre dell’Orologio. In origine era il fortilizio, fatto erigere nel 1290 da Maghinardo Pagani, con massi squadrati di gesso, per controllare le mosse dei suoi nemici, assediati nel vicino castello di Baccagnano, sulla riva destra del Lamone. Fino al 1500 costituÏ, insieme alla rocca, il sistema difensivo del centro abitato.
sance. The upper room of the Manfrediana tower shows the archaeological finds found in the Vena del Gesso and dating back to these three different phases of frequentation. In the third hill is the Clock Tower. Originally it was the fort, built in 1290 by Maghinardo Pagani, with squared blocks of plaster, to control the moves of his enemies, besieged in the nearby castle of Baccagnano, on the right bank of the Lamone. Until
Brisighella
Danneggiata e ricostruita più volte, la torre fu completamente ricostruita nel 1850 in stile pseudogotico. Nello stesso anno vi fu posto anche l’orologio a sei ore, munito di una sola lancetta. L’orologio completa le 24 ore con quattro giri completi del quadrante e con I suoi “tocchi” costituisce ancora un valido ed irrinunciabile punto di riferimento per tutti gli abitanti del paese. Impagabile il panorama su tutta la vallata. I tre colli sono tutti collegati con passaggi pedonali che partono direttamente dal centro storico e lo
1500 it constituted, together with the fortress, the defensive system of the inhabited center. Damaged and rebuilt several times, the tower was completely rebuilt in 1850 in a pseudogothic style. In the same year there was also the six-hour clock, fitted with a single pointer. The clock completes the 24 hours with four complete turns of the dial and with its “bells” it is still a valid and indispensable point of reference for all the inhabitants of the village. The panorama over the whole valley is priceless. The three hills are all connected
Torre dell’orologio, coronata dal tipico fiore di ginestra, in piena fioritura nel mese di maggio e di frequenza assidua nelle aree calanchive in prossimità della torre Clock tower, crowned with the typical broom flower. This photo was taken in May and in the badlands areas near the tower
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Sera di festa litografia di Giuseppe Ugonia si intravedono le tipiche chiome dei cipressi, degli ulivi e la facciata illuminata del Duomo che presuppone un momento di festa Festive evening - lithograph by Giuseppe Ugonia. One can see the typical cypresses, olive trees and the illuminated faรงade of the Duomo which presupposes a moment of celebration
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sguardo, che spesso si perde lungo il percorso, permette la vista di panorami e scorci inusuali e suggestivi.
with pedestrian crossings that start directly from the historic center and the gaze, which often gets lost along the way, allows the view of unusual and evocative sights.
Brisighella
Brisighella - una delle opere litografiche più rappresentative dell’artista Giuseppe Ugonia Brisighella - one of the most representative lithographic works by the artist Giuseppe Ugonia
Il Museo Ugonia
The Ugonia Museum
Il 25 luglio 1881 nasce a Faenza Giuseppe Ugonia. Eleggerà Brisighella, nobile borgo segnato da una storia illustre e da un paesaggio felice, a sola patria e sola ispirazione artistica, scegliendo i suoi scenari a soggetti prediletti delle sue litografie. Il Museo Giuseppe Ugonia, aperto nell’ottobre del 1994 nell’ottocentesco palazzo della Pretura in Piazza Marconi (Porta Gabalo), raccoglie circa quattrocento pezzi, tra litografie, incisioni e acquerelli, che furono donati dalla
Giuseppe Ugonia was born on July 25 1881 in Faenza. He will elect Brisighella, a noble village marked by an illustrious history and a happy landscape, as the only motherland and artistic inspiration, choosing its scenarios to the favorite subjects of its lithographs. The Giuseppe Ugonia Museum, opened in October 1994 in the nineteenth-century Palazzo della Pretura in Piazza Marconi (Porta Gabalo), collects about four hundred pieces, including
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moglie, Elena Ugonia, nel 1984, con l’archivio delle memorie dell’artista. Pittore e litografo, legò il suo nome a Brisighella; ancora oggi Brisighella, con le sue strade e i suoi colori, i suoi silenzi e i suoi tre colli, conserva intatte le visioni e le immagini che ispirarono la lunga solitaria meditazione di questo artista che, al passaggio dei due secoli, scelse di rappresentare la natura e la storia di un luogo sublime ma appartato con una tecnica particolarissima come la litografia. A Brisighella, Fafina (così era il suo sopranome), dedica le più belle tra le sue vedute a colori. L’amore, la raffinatezza degli accostamenti sottili del colore, la tecnica litografica sofisticata hanno prodotto delicate e calde icone per il conforto del cuore. Ugonia, a seguito di una intensa attività espositiva, conquistò riconoscimenti sia in campo nazionale che internazionale. Nel 1913 fu invitato ad esporre dal Senefelder Club di Londra, l’associazione dei più noti litografi del mondo
lithographs, engravings and watercolors, which were donated by his wife, Elena Ugonia, in 1984, with the archive of the artist’s memoirs. Painter and lithographer, he linked his name to Brisighella; even today Brisighella, with its streets and its colors, its silence and its three hills, preserves intact the visions and images that inspired the long solitary meditation of this artist who, at the passage of the two centuries, chose to represent nature and the story of a sublime but secluded place with a very special technique like lithography. To Brisighella, Fafina (this was his nickname), dedicates the most beautiful of its color views. The love, the refinement of subtle color combinations, the sophisticated lithographic technique, have produced delicate and warm icons for the comfort of the heart. Ugonia, following an intense exhibition activity, won awards both nationally and internationally.In 1913 he was invited to exhibit at the Senefelder Club in Lon-
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che prendeva il nome dall’inventore della tecnica. Socio onorario dell’associazione, ottenne ambiti riconoscimenti e il British Museum di Londra acquisì numerose opere. Nel 1915 la Galleria degli Uffizi acquistò la prima opera litografica a cui seguì la raccolta completa delle sue litografie, oltre a taccuini e disegni. Opere sue sono conservate a Washington, San Francisco, Lipsia, Ginevra e in numerose collezioni private.
don, the association of the most famous lithographers in the world who took his name from the inventor of the technique. Honorary member of the association, he obtained coveted awards and the British Museum in London acquired numerous works. In 1915 the Uffizi Gallery bought the first lithographic work followed by the complete collection of his lithographs, as well as notebooks and drawings. His works are conserved in Washington, San Francisco, Leipzig, Geneva and in numerous private collections.
Studiolo del litografo Giuseppe Ugonia che conserva la disposizione personale dei suoi strumenti di lavoro - Museo Ugonia interno Small Studio of the lithographer Giuseppe Ugonia who preserves the personal disposition of his work tools - Ugonia Museum, interior
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Teatro Comunale Maria Pedrini Teatro Comunale Maria Pedrini
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Palazzo Maghinardo
Maghinardo Palace
Residenza Municipale, l’edificio attuale fu costruito su disegno dell’ing. Antonio Mollari tra il 1824 e il 1828 in sostituzione del vecchio Palazzo Comunale. La facciata è in stile neoclassico palladiano. Alcune stanze interne sono arricchite da affreschi. Posto all’interno del Palazzo Municipale ed inaugurato nel 1832, è sede anche del Teatro Comunale Maria Pedrini.
Municipal Residence, the current building was built on the design of Ing. Antonio Mollari between 1824 and 1828 to replace the old Palazzo Comunale. The facade is in the Palladian neoclassical style. Some interior rooms are decorated with frescoes. Located inside the Town Hall and inaugurated in 1832, it is also home to the Maria Pedrini Municipal Theater.
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Fortemente voluto dalla comunità ha sempre avuto un ruolo di alto valore culturale e sociale. Si presenta a ferro di cavallo con due ordini di palchi suddivisi da colonne di stile dorico. Lo adornano semplici affreschi. Il teatro, al momento, non è agibile e, nonostante questo, è, tuttavia, meta di interesse, curiosità storico-architettonica e singolare esempio di “gioiello” nato all’interno di un Palazzo propriamente pensato per l’amministrazione della “ cosa pubblica”.
Strongly desired by the community has always played a role of high cultural and social value. It is a horseshoe with two levels of balconies divided by columns of Doric style. Simple frescoes adorn it. The theater, at the moment, is not accessible and, despite this, it is however a destination of interest, historical-architectural curiosity and singular example of “jewel” born within a Palace properly designed for the administration of the “public affairs”.
Foyer Teatro Comunale Maria Pedrini, sala elegante ed accogliente con rosone centrale realizzato su ispirazione di disegni di Giuseppe Ugonia Foyer of Teatro Comunale Maria Pedrini, elegant and welcoming room with a central rose window inspired by drawings by Giuseppe Ugonia
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Fontana Vecchia – si trova in pieno centro storico sul crocevia che dalla Piazza principale porta nel centro medioevale e sui tornanti di collegamento con i tre colli Fontana Vecchia - is located in the historic center on the crossroads that leads into the medieval center and on the hairpin bends is connecting the three hills
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La Fontana Vecchia e il Parco Pubblico
The Fontana Vecchia and the Public Park
E’ la più antica fonte pubblica del paese e fu costruita nel 1490 dentro le antiche mura, nei pressi della porta Fiorentina. La gente la chiamava “la funtana di tri sbroff” (la fontana dei tre zampilli). Da segnalare l’area verde pubblica che, con il Parco Giuseppe Ugonia e l’attiguo Parco delle Rimenbranze, rappresenta l’immediata
It is the oldest public source in the country and was built in 1490 inside the ancient walls, near the Fiorentina gate. People called it the “funtana di tri sbroff” (the fountain of the three jets). The public green area that, with the Giuseppe Ugonia park and the adjacent Delle Rimembranze Park, represents the immediate possi-
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possibilità di immergersi nel verde, in compagnia dello scrosciare dell’ acqua della “Palla”, la singolare fontana monumentale costruita negli anni ‘60, e della delicatezza del “Fante che dorme” pregevole opera eseguita, in ricordo dei caduti di Guerra, dall’artista e scultore Domenico Rambelli nel 1926.
bility to immerse yourself in the green, in the company of the water of the “Palla”, the unique monumental fountain built in the ‘60s, and the delicacy of the “Sleeping Fante” a fine work performed, in memory of the fallen of War, by the artist and sculptor Domenico Rambelli, in 1926.
“Fante che dorme” (1926) posto nel parco pubblico, commissionato dal Comune e realizzato dall’artista Domenico Rambelli in ricordo dei caduti di guerra “Fante che dorme” (1926) placed in the public park, commissioned by the Municipality and created by the artist Domenico Rambelli in memory of the war dead.
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Chiesa del Suffragio, in pieno centro storico medioevale, era la prima sede della collegiata poi spostata nella centrale piazza Carducci Chiesa del Suffragio, in the middle of the medieval village, was the first seat of the collegiate then moved to the central Piazza Carducci
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Edifici Religiosi
Religious buildings
Brisighella si distingue per l’abbondanza di edifici religiosi. Oltre a quelli sottodescritti, in pieno centro storico meritano di essere citate: la Chiesa del Suffragio, originaria chiesa madre, che si affaccia su una deliziosa piazzetta; la Chiesa di S.Croce, che ospita al suo interno un bellissimo Compianto in terracotta, la Chiesa di S.Francesco, antica proprietà della Famiglia Naldi.
Brisighella is distinguished by its abundance of religious buildings. In addition to those subdescribed, in the historic center deserve to be mentioned: the Suffrage Church, original mother church, overlooking a delightful square. The S. Croce Church, which houses within a beautiful terracotta Lamentation. The S. Francesco Church, an ancient property of the Naldi family.
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Pregevole Compianto, di autore anonimo, realizzato in terracotta policroma. Interno della Chiesa di S. Croce in centro storico Pregevole Compianto, by an anonymous author, made in polychrome terracotta
Chiesa di S.Francesco, in centro storico. In primo piano “Il giardino di Ebe” l’opera realizzata sul sagrato della Chiesa dall’artista giapponese Hidetoshi Nagasawa in occasione della Biennale d’Arte del 2000 Church of S.Francesco, in the historical center .. In the foreground “The Garden of Ebe”. The masterpiece was realized on the churchyard by the Japanese artist Hidetoshi Nagasawa on the occasion of the Biennial Art 2000
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Chiesa Collegiata di S. Michele Arcangelo, la Chiesa madre della comunità brisighellese, si trova nella centrale Piazza Carducci Collegiate Church of S. Michele Arcangelo, the mother church of the community of Brisighela, is located in the central Piazza Carducci
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Collegiata S. Michele Arcangelo.
Collegiata S. Michele Arcangelo
Fu eretta nella seconda metà del sec. XVII e aperta al culto nel 1700. Il portale in bronzo è opera dello scultore Angelo Biancini (1911-1988) su progetto dell’arch. Antonio Savioli. All’interno trovano collocazione diversi capolavori. Sull’altare maggiore una pala dipinta a olio su tela con S. Michele Arcangelo, copia di un
Built in the second half of the XVII century and opened to worship in 1700. The bronze portal is the work of the sculptor Angelo Biancini (1911-1988) on a project by the architect Antonio Savioli. Several masterpieces are located inside. there is an altarpiece oil painted on canvas with S. Michele Arcangelo, a copy of a famous pain-
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celebre dipinto di Guido Reni, forse della sua scuola (sec. XXVII). Nell’altare dell’abside di sinistra, la Madonna delle Grazie, una tempera su tavola attribuita a Mengarelli e risalente al 1410. Dalla parte opposta, un Crocifisso ligneo del 1500, proveniente dalla chiesa di S. Croce. Sono custoditi in una cappella a destra, entrando, tre opere provenienti da una chiesa del forese, S. Maria in Rontana: la grande pala che rappresenta “L’adorazione dei Magi” (1514), sormontata da una lunetta con “Cristo fra i dottori” di Marco Palmezza-
ting by Guido Reni, perhaps from his school (cen. XXVII). In the altar of the left apse, the Madonna delle Grazie, a tempera on wood attributed to Mengarelli and dating back to 1410. On the opposite side, a wooden Crucifix from the 1500s, coming from the church of S. Croce Three works coming from a peasant church S. Maria in Rontana, are kept in a chapel entering on the right: the great altarpiece representing “The Adoration of the Magi” (1514), surmounted by a lunette with “Christ among the doctors “of Marco Palmezza-
Pala “L’adorazione dei Magi” (1514), sormontata dalla lunetta “Cristo fra I dottori”di Marco Palmezzano (1459 ca.-1539), interno della Collegiata di S.Michele Arcangelo “The Adoration of the Magi” altarpiece (1514), surmounted by the lunette “Christ among the Doctors” by Marco Palmezzano (1459 ca - 1539), inside of Collegiate S. Michele Arcangelo
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Pala con S. Francesco e S.Luigi di Francia in adorazione di un’immagine Sacra (1618), realizzata da Giovanni Francesco Barbieri, il Guercino, (15911666), interno della Collegiata di S.Michele Arcangelo Altarpiece with St. Francis and St. Louis of France in adoration of a sacred image (1618) created by Giovanni Francesco Barbieri, Guercino, (1591-1666), the interior of the Collegiate of S.Michele Arcangelo
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no (1459 ca.-1539) e due opere di Bernardino da Tossignano: “L’Annunciazione” e “La Trasfigurazione”. Sempre sulla sinistra, una tela di Giovanni Francesco Barbieri, il Guercino, (15911666), con S. Francesco e S. Luigi di Francia in adorazione di un’Immagine Sacra. È datata 1618 e proviene dalla chiesa di S. Francesco. Fu commissionata dalla famiglia Naldi.
no (1459 aprox.-1539) and two works by Bernardino da Tossignano: “The Annunciation” and “The Transfiguration”. Also on the left, a painting by Giovanni Francesco Barbieri, Guercino, (15911666), with St. Francis and St. Louis of France in adoration of a Sacred Image. It is dated 1618 and comes from the church of S. Francesco. It was commissioned by the Naldi family.
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Chiesa di S.Maria degli Angeli e Convento dell’Osservanza
S. Maria degli Angeli Church and the Osservanza convent
Risale, come l’attiguo convento, al sec. XVI, anche se fu rinnovata completamente nel sec. XVII, con una ricca decorazione di stucchi e statue. I frati che nel tempo si sono avvicendati appartengono alla comunità francescana. Alla costruzione originaria risale il portale d’ingresso in arenaria e la porta lignea, decorata con cordoni, trecce e rosoni. E’ sormontata da
It dates back, like the adjoining convent, to the XVI century although it was completely renewed in the XVII century with a rich decoration of stuccos and statues. The original portal dates back to the sandstone entrance portal and the wooden door, decorated with cords, braids and rosettes. It is surmounted by a terracotta lunette representing “Assumption of Mary among flights
Chiesa di S.Maria degli Angeli (o dell’Osservanza), posta appena fuori dal .centro storico, parte integrante di un antico Convento (Sec. XVI) Church of S. Maria degli Angeli (or dell’Osservanza), located just outside the historical center, an integral part of an ancient convent (XVI century)
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una lunetta in terracotta che rappresenta “La Madonna Assunta tra voli d’angeli”, dello scultore brisighellese Giuseppe Rosetti, “il Mutino” (18641939). Dello stesso artista, il gruppo a tutto tondo della Pietà. L’interno, a una sola navata, con altari laterali a destra e cappelle a sinistra, conserva pregevoli opere d’arte tra cui la grande pala di Marco Palmezzano (1459 ca.-1539), che rappresenta la Madonna Madonna del Bambino con 4 santi, sormontata da una lunetta con Padre Eterno tra Angeli (Marco Palmezzano situata sull’altare maggiore della Chiesa di S.Maria degli Angeli (Osservanza)
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Madonna del Bambino with 4 saints, surmounted by the lunette with “Padre Eterno between Angels” (Marco Palmezzano) located on the high altar of the Church of S. Maria degli Angeli (or dell’Osservanza)
of angels”, by the Brisighelli sculptor Giuseppe Rosetti, “il Mutino” (1864-1939). Of the same artist, the all-round group of the Pietà. The interior, with a single nave, with side altars on the right and chapels on the left, preserves valuable works of art including the large altarpiece by Marco Palmezzano (1459 aprox.-1539), which represents the Madonna with Child and four Saints, surmounted by a lunette with
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col Bambino e quattro Santi, sormontata da una lunetta con il Padre Eterno tra Angeli, eseguita nel 1520. La chiesa è parte integrante di un grande complesso, meglio conosciuto come Convento dell’Osservanza, provvisto di un refettorio e due pregevoli Chiostri.
the Eternal Father among Angels, executed in 1520. The church is an integral part of a large complex, better known as the Osservanza Convent, with a refectory and two valuable cloisters.
Chiostro grande di S.Maria degli Angeli (o dell’Osservanza), l’angolo più suggestivo del Convento, improntato alla semplicità e povertà francescana, luogo di pace e serenità Cloister grande of S. Maria degli Angeli (Osservanza), the most evocative corner of the Convent, marked by simplicity and Franciscan poverty, a place of peace and serenity
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Le Terme The Terme
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Le Terme
The Thermal Spas
Brisighella vanta anche una tradizione termale. La presenza, nel sottosuolo del nostro territorio, di Acque solfuree della sorgente “Colombarino” e salsobromoiodiche della sorgente”Igea Valdamone”, nella zona a valle del Borgo, danno la possibilità attraverso le Terme di Brisighella, di effettuare terapie naturali della salute e del benessere.
Brisighella also includes a spa tradition. The presence in the subsoil of our territory, of sulphurous waters from the “Colombarino” source and Salso-Bromo-Iodic from the “Igea Valdamone” source, in the downstream area of the Borgo, gives the possibility through the Terme di Brisighella, to carry out natural health and wellness therapy.
Brisighella
Dintorni Pieve Tho (S.Giovanni Battista in Ottavo)
Surrounding areas Pieve Tho (S.Giovanni Battista in Ottavo)
La Pieve di S.Giovanni in Ottavo, meglio conosciuta come Pieve del Tho, si trova a circa 1 chilometro dal capoluogo, lungo la direttrice che conduce a Firenze. È detta “in ottavo” (da ottavo, tho) perché collocata all’ottavo miglio della Via Faventina, la strada romana che congiungeva Faenza e l’Etruria. Le origini della Pieve del Tho sono tanto remote quanto incerte. Si tramanda popolarmente che
The Pieve di S.Giovanni in Ottavo, better known as Pieve del Tho, is about 1 kilometer away from the hamlet center along the route that leads to Florence. It is called “in ottavo” (from eighth, tho) because placed at the eighth mile of the Via Faventina, the Roman road that connected Faenza and Etruria. The origins of the Pieve del Tho are as remote as the they are uncertain. It is popularly re-
S. Giovanni in Ottavo (Pieve Tho) rappresenta la primitiva chiesa madre di tutta la Vallata del fiume Lamone, da cui è attraversata in tutta la sua lunghezza. Anticamente denominata Val d’Amone S. Giovanni in Ottavo (Pieve Tho) represents the primitive mother church of the entire valley of the Lamone river, crossed in its entire length. In ancient times called Val d’Amone
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Navata centrale del suggestivo interno della Pieve di S.Giovanni in Ottavo (Pieve Tho) Central nave of the evocative interior of the Pieve di S.Giovanni in Ottavo (Pieve Tho)
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la pieve risalga all’epoca della figlia di Teodosio, Galla Placidia, che l’avrebbe fatta erigere con i resti di un tempio pagano dedicato a Giove Ammone. Quel che è certo è che sia già menzionata in un documento ravennate del 909, mentre da una bolla papale del 7 Dicembre 1143 risulta che la Plebs Sancti Johannis in Octavo fosse l’unica pieve esistente del territorio. La primitiva chiesa, sorta probabilmente tra l’VIII e il X
ported that the parish dates back to the time of the daughter of Theodosius, Galla Placidia, who had it erected with the remains of a pagan temple dedicated to Jupiter Ammon. What is certain is that it is already mentioned in a document from Ravenna in 909, while from a papal bull of December 7 1143 it appears that the Plebs Sancti Johannis in Octavo was the only parish existing in the territory.
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secolo, è andata distrutta. Fu poi ricostruita in stile romanico nel corso dell’XI secolo (con un successivo ampliamento nel XVI secolo) nelle forme che ancora oggi ammiriamo. La Pieve del Tho è un suggestivo tempio in stile romanico a tre navate, definite da archi che poggiano su 11 colonne di marmo grigio e una in marmo rosso di Verona, di spessore diverso fra loro. La facciata, semplice e lineare, è costituita da materiale di reimpiego, tra cui mattoni romani. Tra i capolavori conservati all’interno della chiesa e che
The original church, probably built between the 8th and 10th centuries, was destroyed, then rebuilt in Romanesque style during the eleventh century (with a subsequent extension in the 16th century) in the forms that we still admire today. La Pieve del Tho is a striking Romanesque temple with three naves, defined by arches resting on 11 columns of gray marble and one in Verona red marble, of different thicknesses. The facade, simple and linear, consists of re-use material, including Roman bricks.
Reperti di epoca romana allestiti all’interno della Cripta di S.Giovanni in Ottavo (Pieve Tho). Suppongono l’esistenza di una precedente antica Villa Rustica Romana Archaeological finds of the Roman period set up inside the Crypt of S. Giovanni in Ottavo (Pieve Tho). It suppose the existence of a previous ancient Roman Villa Rustica
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testimoniano l’antichità e l’importanza di questa pieve della valle del Lamone si segnalano un miliario romano iscritto databile al IV secolo e un capitello corinzio (pertinente a un’acquasantiera) del I secolo a.C. (entrambi di reimpiego), una lastra che ora funge da paliotto dell’altare centrale (VIII-IX sec.), una lapide funeraria in ceramica (XVII sec.) e alcuni affreschi dei secoli XIV-XVI. Un percorso prevede la visita all’interno dei vani sotterranei della Pieve del Thò. Il progetto, di recente esecuzione, ha restituito alla fruizione gli ambienti sotterranei (in particolare la cripta-oratorio sottostante al presbiterio e risalente alla più antica fase edilizia della pieve) ed espone i materiali di epoca romana e medievale rinvenuti nel corso degli sterri degli anni ’50 e ’60.
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Among the masterpieces preserved inside the church and which bear witness to the antiquity and importance of this parish church of the Lamone valley, there is a Roman inscription dating from the 4th century and a Corinthian capital (pertinent to a holy water font) of the first century BC (both of reuse), a slab that now serves as a frontal of the central altar (VIII-IX century), a funerary tombstone in ceramics (XVII century) and some frescoes of the Devis of XIV-XVI centuries. A route includes a visit to the underground rooms of the Pieve del Tho. The project, recently completed, has returned to the use the underground environments (in particular the crypt-oratory below the presbytery and dating back to the oldest construction phase of the parish) and exposes materials of roman and medieval period found during the course of the years ‘50 and ‘60.
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Parco Vena del Gesso Romagnola
Vena del Gesso Romagnola Park
Lambisce il centro di Brisighella e lo integra in parte con i tre colli, la bellissima area verde del Parco Regionale della Vena del Gesso Romagnola. Istituito nel 2005, il Parco tutela e promuove un’area appenninica di grande valore ed è oggetto di studio per il suo alto interesse dal punto di vista geologico, biologico ed ambientale. La grande dorsale della vena del gesso emerge imponente dalla vegetazione e
The center of Brisighella runs through it and partially integrates it with the three hills, the beautiful green area of the Regional Park of the Vena del Gesso Romagnola. Established in 2005, the Park protects and promotes an area of great value in the Apennines. Object of study for its high interest from the geological, biological and environmental point of view. The great ridge of the gypsum vein emerges imposing
Calanchi. Tipiche formazioni argillose del nostro territorio, il dilavamento e le manifestazioni atmosferische, in genere, conferiscono questa particolaritĂ visiva, enfatizzata dai caratteristici colori grigio azzurri delle argille stesse Badlands. Typical clay formations of our territory, the leaching and atmospheric manifestations, in general, give this visual particularity, emphasized by the characteristic grayblue colors of the clays themselves
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Centro Visite Rifugio Cà Carnè, parte integrante del Parco Vena del Gesso Romagnola. Punto di informazione del Parco, offre numerosi servizi e attrattive, tra I quali il Museo della della fauna della Vena del Gesso, aree pic-nic, ristoro e pernottamento Rifugio Cà Carnè Visitor Center, an integral part of the Vena del Gesso Romagnola Park. Information point of the Park, offers many services and attractions, including the Museum of the fauna of the Vena del Gesso, picnic areas, refreshment and overnight
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con i suoi anfratti e spettacolari dirupi presenta importanti fenomeni carsici, confermati da un vasto sistema di grotte, doline, inghiottitoi e risorgenti. Al valore geologico si aggiungono le peculiarità biologiche dovute a particolari habitat e specie come la rarissima felce Cheilanthes persica (unica stazione in Italia). Terreno fertile per il soggiorno e la nidificazione di importanti specie di volatili e rapaci come il gufo reale ed il
from the vegetation and with its ravines and spectacular cliffs presents important karstic phenomena, confirmed by a vast system of caves, sinkholes, potholes and resurgences. To the geological value are added the biological peculiarities, due to particular habitats and species such as the extremely rare fern Cheilanthes persica (the only station in Italy). Fertile ground for the stay and the nesting of im-
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falco pellegrino, è ricovero di mammiferi tra cui le preziose colonie di pipistreli che abitano le tante grotte di cui è disseminato il territorio. Queste peculiarità permettono l’attivazione di tante iniziative e la predisposizione di strutture che incontrano tipologie di interessi diversi come il Trekking, il Nordic Walking, la visita naturalistica nel territorio e in grotta, la lavorazione di prodotti tipici della zona. Dietro il Colle del Santuario del Monticino, un’antica cava dismessa è diventata un interessante Museo Geologico
portant species of birds and predatory birds such as the owl and the peregrine falcon, shelter of mammals including the precious colonies of bats that inhabit the many caves of which the territory is scattered. These features allow the activation of many initiatives and the preparation of structures that meet different types of interests such as Trekking, Nordic Walking, the naturalistic visit in the territory and in the cave, the processing of typical products of the area.
Grotta della Lucerna, esempio dei chilometri. di grotte di cui è disseminato tutto il territorio carsico del Parco della Vena del Gesso Romagnola Grotta della Lucerna, a good example of miles of caves which are scattered throughout the karst area of the “Parco della Vena del Gesso Romagnola”
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Singolare formazione “candele di gesso“, accesso Rifugio Ca’ Carnè nel Parco della Vena del Gesso Romagnola Singular “gypsum candles” formation, access to the Ca ‘Carnè Refuge in the Parc “Vena del Gesso Romagnola”
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all’aperto. Le varie stratificazioni che si intercettano raccontano la storia e l’evoluzione del nostro territorio. Millenaria è la frequentazione da parte dell’uomo. L’attenzione speleologica ha inoltre permesso di scoprire le cave di epoca romana del “Lapis Specularis”, particolare formazione gessosa da cui si ricavano sottili lamine trasparenti anticamente utilizzate nelle finestre, in sostituzione del vetro, per pro-
Behind the Colle del Santuario del Monticino, there is an interesting open-air Geological Museum. The various stratifications that intercept, tell the story and the evolution of our territory. The frequentation by man is millenary. The dedicated speleological attention has also allowed us to discover the quarries of the Roman era of the “Lapis Specularis”, a particular gypsum formation from which
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teggere e nel contempo fare filtrare la luce . Già citate, nella sua Naturalis Historia da Plinio il Vecchio. In epoca recente la sommità del monte di Rontana, porzione del parco che si affaccia sulla vallata del fiume Lamone, è oggetto di attenzione da parte del Dipartimento di Archeologia dell’Università degli Studi di Bologna, che qui ha individuato, attraverso le rovine del Castello, un antico sito archeologico, significativo esempio di incastellamento e testimonianza dell’esistenza di un primo antico nucleo abitativo e di-
thin transparent sheets are used, formerly used in the windows, to replace the glass, to protect and, at the same time, to filter the light. Already mentioned, in his Naturalis Historia, by Pliny the Elder. In recent times, the summit of Mount Rontana, a portion of the park that overlooks the Lamone river valley, is the subject of attention by the Department of Archeology of the University of Bologna, that identifies, through the ruins of the Castle, an ancient archaeological site, a magnific example of forti-
La secolare quercia (Quercus Tubescens) che svetta maestosa sulle pendici della Valle del Lamone in località Ghiozzano The centuries-old oak tree (Quercus Tubescens) stands majestically on the slopes of the Lamone Valley in the locality of Ghiozzano
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fensivo della nostra vallata. Esistono sul territorio del Comune diverse alberature a carattere monumentale, tre delle quali censite con il posizionamento georeferenziato e tutelato dall’Istituto Beni Culturali. Da segnalare, in particolare, un esemplare di quercia (Quercus Tubescens) di quasi 620 cm. di circonferenza e 24 metri di altezza, tutelata con D.M.n.5450/19.12.2017. Si trova nella Frazione di Fognano, Località Valle di Ghiozzano.
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fication and evidence of the existence of a first ancient settlement and defensive core of our valley. There are several monumental trees on the territory of the Municipality, three of which are equipped with geo-referenced positioning and protected by the Cultural Heritage Institutes. Particularly noteworthy is a specimen of oak (Quercus Tubescens) of almost 620 cm. circumference and 24 meters high, protected by D.M.n.5450 / 19.12.2017. It is located in the fraction of Fognano, in village Valle di Ghiozzano.
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Prodotti Tipici
Traditional products
Il nostro territorio si distingue per i prodotti tipici che qui si esprimono con grande eccellenza. La storia di Brisighella si intreccia anche con l’antica e raffinata arte del ricamo, con la lavorazione artistica del ferro, con la produzione delle tipiche stampe romagnole, abilità”antiche” che si rinnovano nello stupore delle produzioni che il tempo, a testimonianza, ci tramanda. L’attenzione nella cura e nella lavorazione ed il privilegio di un territorio naturale an-
Our territory is distinguished by the typical products that here are expressed with great excellence. The story of Brisighella is intertwined with the ancient and refined art of embroidery, with the artistic processing of iron, with the production of typical romagnole prints, “ancient” skills that are renewed in the wonder of the productions that time, hands it down to us. The attention in the care and processing and the privilege of a natural territory still “intact”,
La pera volpina,tipico frutto antico della Valle del Lamone dalle particolari caratteristiche con cui si realizzano diverse specialità The volpina pear, typical ancient fruit of the Lamone Valley with particular characteristics with which different specialties are made
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cora “intatto”, confermano prodotti di alta qualità nel settore vitivinicolo ed enogastronomico. Si distinguono la produzione e la lavorazione di culture agricole in genere (ortaggi, frutta, conserve), con un’attenzione anche per le coltivazioni “dimenticate”(pera volpina). La produzione, inoltre, dell’olio, del tipico carciofo moretto, del miele, dei formaggi stagionati, del tartufo, la lavorazione delle carni e l’antica esperienza norcina, espressa anche con la ripresa di allevamenti della rara specie di “Mora” Romagnola, suino autoctono dalle carni prelibate. La tradizione romagnola è qui declinata in tutte le sue versioni, compresa nella pasta fatta in casa tra cui spicca la tradizionale “Spoja lorda”. Tutte queste peculiarità consentono alle attività e alle belle strutture ricettive presenti nel territorio di offrire una ospitalità completa e di qualità. Rappresentano, in particolare, il nostro territorio:
confirm high quality products in the food and wine sector. We can distinguish the production and processing of agricultural crops in general (vegetables, fruit, preserves), with an attention also for the “forgotten” cultivations (Volpina pear) Futhermore, the production of oil, of the typical Moretto artichoke, of honey, of the aged cheeses, of truffle, the processing of the meats and the ancient norcina experience, expressed also with the resumption of the breeding of the rare species of “Mora” Romagnola, indigenous pig with delicious meats. The Romagna tradition is here showed in all its versions, including homemade pasta among which, stands out the traditional “Spoja lorda”. All these features allow the activities and the beautiful accommodation facilities in the area, to offer a complete and a good hospitality. They represent, in particular, our territory:
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L’Olio extra vergine di oliva
Extra vergin olive oil
Il territorio del Borgo di Brisighella, caratterizzato da una bassa altitudine (115 m.), e la coltura dell’olivo, protetta dai venti freddi di levante, grazie alla conformazione ad anfiteatro della valle e da quelli del nord, grazie ad una barriera naturale di gesso, con un microclima temperato ideale, danno vita ad un prodotto di grande qualità divenuto oggi molto famoso. In questa zona la coltivazione dell’ulivo risale a tempi antichissimi: si sono infatti
The territory of Borgo di Brisighella, characterized by a low altitude (115 m.), and by the cultivation of the olive trees, is protected from the cold winds of the east and those of the north. Thanks to the amphitheater conformation of the valley, thanks to a natural barrier of chalk, an ideal temperate microclimate, a high quality oil is produced and has become very famous today. In this area the cultivation of the olive tree dates back
Il più antico albero di ulivo presente sul territorio, denominato “Il patriarca” The oldest olive tree in this area, called “the patriarch”
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trovate tracce della sua produzione fin dai tempi dei Romani. Di colore verde smeraldo con riflessi e tonalità dorati, quest’olio ha un aroma intenso e delicato, sapore piccante e piacevolmente amarognolo. Ottimo se usato crudo. Dal 1997 si avvale della certificazione D.O.P. (Denominazione di Origine Protetta), che ne garantisce l’assoluta qualità sotto ogni aspetto. Sono presenti diverse varietà, ma l’olio extravergine di oliva Brisighella DOP deve essere ottenuto principalmente dalla varietà di olive “Nostrana Brisighella”. Le olive sono raccolte a mano dall’albero, nel periodo compreso tra novembre e dicembre di ogni anno. Il meglio della produzione viene finemente selezionato e denominato “Brisighello.” Viene inoltre lavorato il “Nobil Drupa”, un extravergine di produzione limitatissima derivante dalla varietà “Ghiacciola”, presente solo in pochi esemplari nell’area di Brisighella. La C.A.B. (Cooperativa Agri-
to ancient times, in fact there are traces of its production since Roman times. Characteristics: emerald green with reflections and golden hues, this oil has an intense and delicate aroma, spicy and pleasantly bitterish taste. It is even tastier if it was used fresh. Since 1997 it has been using the PDO certification (Protected Designation of Origin), which guarantees absolute quality in all aspects. There are different varieties, but the Brisighella PDO extra virgin olive oil must be obtained mainly from the “Nostrana Brisighella” variety of olives. The olives are harvested by hand from the tree, in the period between November and December of each year. The best of the production is finely selected and named “Brisighello.” The “Nobil Drupa” is also produced, an extra-virgin oil of very limited production deriving from the “Ghiacciola” variety, present only in a few specimens in the area of Brisighella.
Il prelibato Olio Extra Vergine di Oliva. Dal 1997 certificato di Denominazione di Origine Protetta (DOP) The delicious Extra Virgin Olive Oil. From 1997 certificate of Protected Designation of Origin (PDO)
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cola Brisighellese) Terra di Brisighella raggruppa e rappresenta la maggiore parte degli olivicoltori del nostro territorio. Le condizioni sulla coltivazione, la raccolta ed il conferimento del prodotto, che la CAB impartisce ai propri soci, garantiscono l’alta qualità del nostro olio.
The CAB (Brisighella Agricultural Cooperative) Terra di Brisighella brings together and represents the largest part of olive growers in our area. The conditions on the cultivation, collection and conferment of the product, which the CAB gives to its members, guarantee the high quality of our oil.
Il Carciofo Moretto
The Moretto Artichoke
Tipica coltivazione autoctona dei nostri calanchi, il
Typical autochthonous cultivation of our ravines, the
Carciofo Moretto tipica coltivazione autoctona, privilegiata coltivazione delle aree calanchive argillose caratteristiche della nostra zona Moretto artichoke typical indigenous cultivation, favorite cultivation of the clayey badlands areas, which are typical of our area
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carciofo “Moretto” (Cynara scolymus) è una varietà rustica, su cui, contrariamente ad altre specie largamente coltivate nel bacino del Mediterrraneo, non sono stati operati interventi genetici. Questo ha consentito di mantenerne inalterate, nel tempo, le caratteristiche e gli aromi originari. Il terreno preferito da questa pianta è quello siliceo-argilloso, ben esposto al sole, tipico dei nostri calanchi (singolari formazioni geologiche del nostro territorio). Il “Moretto” presenta un cespuglio che può raggiungere un’altezza di 150 centimetri, foglie
artichoke “Moretto” (Cynara scolymus) is a rustic variety, on which, contrary to other species widely cultivated in the Mediterranean basin, no genetic interventions have been performed. This has allowed the original characteristics and aromas to remain unaltered over time. The preferred soil of this plant is that siliceous-clayey, well exposed to the sun, typical of our ravines (unique geological formations of our territory). The “Moretto” is a bush that can reach a height of 150 centimeters, with large, thorny green-gray le-
Carciofo in fiore. Per il consumo alimentare il prodotto viene raccolto chiuso prima della fioritura Artichoke in bloom. For food consumption, the product is collected closed before flowering
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La Rocca e la Torre dell’Orologio costituiscono la cornice della fioritura purpurea della Sulla, erba spontanea, che colora le pendici delle colline nel periodo primaverile The Rocca and the Clock Tower form the frame of the purple flowering of the Sulla, a spontaneous grass that colors the slopes of the hills during the spring period
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verdi-grigiastre grandi e spinose. Il bocciolo fiorale, che si raccoglie nel mese di maggio, è piccolo, ha petali coriacei all’esterno e teneri internamente, di un colore violaceo, che terminano con acute spine dorate. Il “Moretto” si consuma usualmente crudo o leggermente lessato, perfetto se condito con il nostro “Brisighello”. Il carciofo si conferma, inoltre, come fonte di ispirazione per una cucina decisamente innovativa e creativa.
aves. The flower bud, which is collected in the month of May, is small, has leathery petals outside and soft inside, of a purple color, ending with acute golden thorns. The “Moretto” is usually eaten raw or slightly boiled, perfect if served with our “Brisighello”. The artichoke is also confirmed as a source of inspiration for a decidedly innovative and creative cuisine.
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Info:
Info:
Pro Loco Brisighella Brisighella Ospitale tel.0546.81166 iat.brisighella@racine.ra.it www.brisighella.org Servizio Cultura Comune di Brisighella V.Naldi, 2 – 48013 Brisighella (Ra) tel.0546.994415 cultura@comune.brisighella.ra.it www.comune.brisighella.ra.it
Brisighella local tourism council hospitable Brisighella phone 0546.81166 iat.brisighella@racine.ra.it www.brisighella.org Cultural Sector Municipality of Brisighella V.Naldi, 2 – 48013 Brisighella (Ra) phone 0546.994415 cultura@comune.brisighella.ra.it www.comune.brisighella.ra.it
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BRISIGHELLA:
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ho 60 anni e ci vado da 50!
I am 60 years old and I have been going there for 50 years!
Appena ho potuto allontanarmi da casa, solo, ci scappavo in bicicletta, poi col motorino, la moto, la macchina, la spider…e anche con la littorina! Quel Borgo ha forze e capacità seduttive dall’infanzia fino alla vecchiaia. Sarà perché non ha intorno una zona industriale o artigianale, quindi non si percepisce la temporalità e giungerci adesso è simile a come ci si arrivava prima della rivoluzione industriale o qualche secolo prima, ancora. Eppoi gli scorci e gli squarci, sia dal basso che dall’alto, non sono mai uguali; basta spostarsi di pochi metri e tutto cambia, quasi come se le linee prospettiche si reinventassero di pennelli
As soon as I could get away from home alone, I ran away on a bike then with the scooter, by car, by cabriolet ... and even with the «littorina»!(diesel engine train) That village has seductive powers and capacities from childhood to old age. Maybe because it does not have an industrial or artisanal area around it, so we do not perceive temporality and it is now similar to how we got there before the industrial revolution or a few centuries earlier. Then the views and the glimpses, both from the bottom and from above, are never the same, just move a few meters and everything changes, almost as if the perspective lines
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diversi: provare per credere.
reinvented different brushes: try to believe.
Il solo fatto di camminare su una strada, quella degli Asini, che è al secondo piano degli antichi caseggiati del centro storico, restituisce un fascino che è antichissimo e di sapore medievale, ma anche attualissimo, come quello di futuribili gallerie di vetro in certe metropoli ultramoderne.
The only fact of walking on a road, that of the Asini (donkeys), which is on the second floor of the old buildings of the old town, gives back a charm that is ancient and of medieval flavor, but also very modern, like that of futuristic glass galleries in certain ultramodern metropolises.
I tre colli (Torre, Rocca, Monticino), quasi visibili sempre uno alla volta dai viottoli del borgo, sono raggiungibili a piedi da sentieri che paiono in mezzo ai boschi, ma sono a poche centinaia di metri dal dedalo delle strade del centro.
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I menischi delle ginocchia degli adolescenti stimolano la corsa alla ricerca di anfratti amorosi, quelli più arrugginiti dell’età matura impongono soste di osservazione dei panorami e delle vec-
The three hills (Torre, Rocca, Morticino), almost always visible one at a time from the lanes of the village, can be reached on foot from paths that seem in the woods, but are a few hundred meters from the maze of the streets of the center. The menisci of the knees of the adolescents stimulate the race in search of love recesses; the rustier of the mature age impose observation stops of the panoramas and of the old roof tiles of the whole urban
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chie tegole di tutto il paesaggio urbano. La luminosità cambia di ora in ora a seconda dell’inclinazione del sole, ma anche ogni giorno è diversa dall’altro e le condizioni meteorologiche sanno avvicendare punti di vista sempre pieni di stupore.
landscape. The brightness changes from hour to hour depending on the inclination of the sun, but also every day is different from the other or the meteorological conditions alternating the perspectives always full of amazement.
Brisighella non stanca mai gli occhi, ma li affascina e li seduce sempre.
Brisighella never tires eyes, but fascinates them and always seduces them.
Il patrimonio artistico antico è ben tutelato e conservato in quantità nelle Chiese, a partire da quel magico incanto che è la Pieve di Tho e nel ricco Museo Ugonia. Brisighella fin dal secolo scorso ha saputo stimolare e accogliere artisti per innovative opere all’aperto: il meraviglioso giardino a labirinto antistante la Chiesa di S.Francesco, così come la fontana del giardino pubblico comunale o gli alchemici spicchi dorati dal riflesso del sole sulla soglia degli
The ancient artistic patrimony is well protected and conserved in quantity in the Churches, starting from that magical enchantment that is the Pieve di Tho and in the rich Museum of Ugonia. Brisighella has been able to stimulate and welcome artists for innovative outdoor works since the last century. Revelant examples are: the wonderful labyrinth garden in front of the Church of S. Francesco, as well as the fountain of the municipal public garden or the alchemical golden seg-
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archi dell’Antica Via degli Asini del Borgo: installazioni che hanno precorso i tempi dell’arte che scende in strada. Originali, delicate, rivolte più al contenuto che agli eventi, sono le manifestazioni artistiche e culturali che frequentemente animano il Borgo: tante, davvero tante, a partire da quelle musicali in grotta, al cinema in piazza, al teatro per i ragazzi e le famiglie, fino all’idea geniale di una monoposto da corsa per le vie del Borgo. A ricordo del pilota brisighellese di Formula 1, Lorenzo Bandini. Così come le manifestazioni culturali puntano alla qualità consolidata, anche l’offerta enogastronomica è sempre eccellete. Primeggia un olio pluripremiato che tutto il mondo invidia a Brisighella. 76
ments with the reflection of the sun on the threshold of the arches of the ancient Via degli Asini del Borgo. Installations that have preceded the times of art that goes down the streets. Original, delicate, addressed more to the content than to the events, there are the artistic and cultural events that frequently animate the Borgo. Many, really many, starting from the musical ones in the cave, in the cinema, in the square, in the theatre for the children and the families, up to the brilliant idea of a single-seater racing through the streets of the village. In memory of the Formula 1 driver from Brisighella, Lorenzo Bandini. Just as cultural events aim at consolidated quality, the food and wine offer is always excellent. The whole world envies a prize-winning oil of Brisighella.
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Borgo turistico lo è sicuramente, ma di un turismo che ha più a che fare col viaggio, la conoscenza e il ritorno, l’esperienza mite che gratifica il piacere degli occhi, ma anche il gusto e il piacere di fermarsi un po’ e poi tornare.
It is definitely a tourist village, but a tourism that has more to do with travel, knowledge and return, the mild experience that gratifies the pleasure of the eyes, but also the taste and the pleasure of staying a little and then return.
So bene di non essere l’unico a tornarci, spesso.
I know I am not the only one to come back often.
Ruggero Sintoni Accademia Perduta/ Romagna Teatri
Ruggero Sintoni Accademia Perduta/ Romagna Theaters
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