I viaggi in Sud-America I ragazzi della classe 3E hanno preso in considerazione i documenti d’archivio e le fotografie del viaggio in Sudamerica. Le immagini scelte sono state tradotte in spagnolo proprio perché tra i documenti donati all’Archivio Comunale di Imola sono presente 2 piccoli dizionariin inglese-spagnolo che egli portava sempre con sé durante la permanenza in Chile e Perù. Giuseppe “Cita” Mazzini, ha compiuto due viaggi. Tutti e due nell’America del Sud. Parte perchè vuole raggiungere il fratello Raffaele e a seguito della morte dei genitori avvenuta nel 1903. Nel primo parte da La Pallice il 23 gennaio 1904 a bordo del piroscafo “Orissa” e arriva, passando da Capo Horn, risalendo il Cile (in cui si ferma per 7 anni) a Valparaiso il 27 febbraio.
Testo di Sergiu Mocanu e Alex Orosanu
Durante il viaggio scrive un taccuino in cui annota i pensieri, le soste per imbarcare cibo, carbone, acqua e uomini.
Sbarca a Valparaiso dove scatta numerose istantanee di vita quotidiana e di mercato. Testo di Giulia De Martinis e Sofia Minarini
Testo di Mattia Bacci e Nicolò Baraccani
Testo di Domenico Lumiella, Luca Bubani e Raffaele Pascale
Arriva a Santiago del Chile tramite linea ferroviaria, dove si laureerà in medicina (il 1° gennaio 1905 apre il suo consultorio medico in Calle St. Domingo 1355. Alterna al mestiere di medico alcune conferenze a carattere culturale. Testo di Sofia Becca e Morena Tamborrino
Successivamente parte da Santiago viaggia a Buenos Aires sulla Trans-Andina. Negli anni di permanenza in Cile (1904-1911) Mazzini raccoglierà diversi oggetti: di grande interesse sono quelli appartenenti alla cultura araucana, una popolazione presente lungo la costa cilena meridionale. Possedevano una organizzazione molto forte ai tempi della conquista spagnola, erano abili nel conciare il cuoio, nella tessitura e nella oreficeria. Tipico dell'abbigliamento sono due fasce in cotone tessute a colori vivaci e con disegni caratteristici e un gruppo di ornamenti in argento composti da pettorali, orecchini, spilloni di grande effetto. A questa cultura appartiene anche un tamburo, usato nelle cerimonie rituali e una maschera in legno. La ricchezza mineraria del paese è testimoniata da una cassettina contenente diversi minerali. Dalla terra del fuoco, all'estremo sud del paese provengono due frecce con punta in ossidiana verde degli indiani Ona e un fanone di balena. Ritorna in Europa nel 1911 partendo sempre da Valparaiso e arrivando a La Pallice. Riparte il 5/11/1912 da Genova, viaggiando per un mese e 5 giorni, e arriva a Callao il 10/12/1912 passando per il canale di Panamà .
Testo di Federico Branchini e Federico Raspanti
Durante la sua permanenza in PerĂš lavora presso la “Casa De Salud De Bella Vistaâ€?.
Si appassiona anche, nel suo tempo libero, alla storia delle popolazioni indigene scrivendo articoli giornalistici e raccogliendo materiale etnografico e archeologico donato in seguito al museo di Imola nel 1945. Testo di Serena Bartolini, Matilde Fusella e Micheal Amaducci
Compie inoltre un viaggio partendo da Lima, passando prima per Arequipa, poi per Puno visitando il lago Titicaca (3000 slm) e infine ritorna a Lima passando per Cuzco,visitando le rovine di “Macchu Picchu”. Tiene conferenze sulle civiltà precolombiane e di argomento medico presso le università del luogo.
Testo di Gloria Cassani
Gli oggetti raccolti nel viaggio in Perù costituiscono un nucleo di grande interesse: si tratta di reperti degli indigeni Campas, stanziati sul lato sinistro dell'Ucayali, alla confluenza dei fiumi Urubamba e Tambo, nel cuore della Amazzonia. Influenzati dagli Inca si opposero alla colonizzazione europea, da questo popolo proviene una particolarissima fascia o gonnellino in cotone con cinquanta pendagli in osso, nove bossoli e due bastoncini di vaniglia. Una serie di braccialetti in perline bianche, nere e rosse, una fascia frontale e due pettini sono oggetti originali che dimostrano una grande perizia tecnica. Diversi gli oggetti che provengono da Huancayo, città nell'entroterra di Lima, qui Mazzini acquistò alcune zucche incise con scene di vita cittadina, feste pubbliche e belliche. Ritorna in Europa nel 1921 ripetendo il viaggio di andata partendo da Callao il 15/7, fermandosi per 3 settimane a Valparaiso dai nipoti e arrivando infine a La Pallice in Francia il 14/09.
A cura della classe 3E