"Oltre la siepe" Anno 3 - N.6

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Il Giornale dell’Istituto Comprensivo di Bernalda

Oltre la siepe BENTORNATO GIORNALINO !!! Diamo oggi il benvenuto al primo numero del giornalino scolastico dell’anno scolastico 2017/2018, a cura degli alunni delle diverse classi dell’Istituto Comprensivo di Bernalda. Crediamo molto nell’enorme valore di un giornalino scolastico, per vari motivi. In primo luogo la sua realizzazione sollecita le capacità e la creatività dei ragazzi; poi, altrettanto importante, stimola il piacere di lavorare in équipe; in più rafforza il senso di appartenenza al proprio istituto da parte di tutte le componenti della scuola, dagli studenti ai docenti, dal personale ATA ai genitori. Ancora, un giornalino d’istituto dà la possibilità di accrescere la comunicazione, non solo all’interno dell’Istituto, ma anche all’esterno, con il territorio, socializzando le attività, le iniziative, i progetti, che si stanno realizzando all’interno della scuola. Infatti, il giornalino scolastico è uno “spazio” aperto a tutti gli alunni e docenti del nostro Istituto. Ci auguriamo che, offrendo a tutti la possibilità di scrivere riflessioni, pensieri, emozioni, il giornalino possa avvicinarci sempre di più e renderci una comunità coesa e inclusiva. E poi la redazione di questo giornalino ha come protagonisti i nostri alunni e questo è meraviglioso! Permetteteci, ora, di fare un grosso “in bocca al lupo” a tutti i ragazzi dell’Istituto Comprensivo e ai loro insegnanti, che hanno saputo accendere nei propri alunni l’amore per la scrittura e la voglia di mettersi in gioco in una nuova esperienza. Grazie ancora ragazzi, per l’entusiasmo e l’impegno che state mettendo per la riuscita di questo progetto. Buon Lavoro e buona lettura ! La Redazione

“Oltre la siepe” Anno 3 - numero 6 Bernalda, 21 dicembre 2017

IL Dirigente Scolastico, i docenti e tutti gli alunni del corso ad indirizzo musicale della scuola secondaria di primo grado e delle classi V della scuola primaria sono lieti di invitare tutti voi al tradizionale concerto “NOTE DI NATALE” che si terrà venerdì 22 dicembre alle ore 20.30 al Palacampagna. Vi aspettiamo numerosi !!!

Un albero speciale ... Noi della II A quest’anno, in occasione delle feste, abbiamo preparato un albero di Natale. Ma non uno qualsiasi come i soliti alberi che prepariamo nelle nostre case. Il nostro albero si può definire molto originale perché è composto da ramoscelli d’ulivo. L’albero fatto in questo modo, a prima vista può sembrare inutile, ma se lo guardiamo attentamente ci accorgiamo che quei ramoscelli d’ ulivo hanno un grande significato. E’ quello della pace che noi speriamo che ci sia in tutto il mondo. Oltre ai ramoscelli d’ulivo l’abbiamo abbellito con palline colorate e ci abbiamo messo anche una serie di luci. La classe II A

Sommario

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Prove di democrazia: teoria & pra ca

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Piccoli versi di Natale (l’anteprima)

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Uscite sul territorio: 4 Novembre & frantoio

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Che bello … leggere

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Scienzia in trasferta ...

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FAI e festa dell’albero

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E si conclude con Dante

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“Oltre la siepe” Anno 3 - numero 6

PROVE DI DEMOCRAZIA Dopo aver analizzato in classe le tematiche di Cittadinanza e Costituzione ed alla luce dei tanti episodi di cronaca che quotidianamente i mezzi di informazione diffondono, gli alunni della prima e della terza C hanno formulato delle riflessioni sull’ importanza del diritto all’ istruzione e sul rispetto delle regole e della legalità. Per motivi di spazio ne pubblichiamo solo alcune, ritenendole rappresentative del sentire comune.

Il diritto allo studio, garantito ad ogni bambino, permette a tutte le famiglie di mandare i propri figli a scuola. L’importanza dello studio è fondamentale per aiutare i giovani a costruire il futuro e ad essere liberi. Purtroppo, però, in tutto il mondo esistono zone povere e degradate come le periferie delle grandi città, in cui si vive spesso senza rispettare la legge; sovente i bambini sono costretti a fare cose orribili come spacciare la droga. La notizia del giorno è che a Catania è stato fermato un bambino che inconsapevolmente spacciava droga e gli investigatori hanno detto che a questo minore è stato sottratto il futuro. In realtà questa notizia, che per noi è scandalosa, nelle favelas delle città dell’America del Sud è una cosa normale e tanti sono i bambini che vengono sfruttati dai capi del narcotraffico. Queste persone negano che ci sia uno sfruttamento e, anzi, ritengono che senza di loro tanti sarebbero morti di fame. Proprio per evitare che tutto ciò continui, bisogna rendere sempre più incisiva la presenza della scuola anche in queste realtà degradate di ogni parte del mondo. (Francesco Salerno 1^C)

Io penso che la scuola sia un percorso che tutti noi dobbiamo effettuare. Sono d’accordo con l’insegnante quando dice che alla fine di questo percorso ognuno di noi può diventare “qualunque cosa voglia diventare”. La scuola per me non è solo istruzione, ma vuol dire anche ritrovarsi con gli amici, scambiarsi le idee, crescere insieme agli insegnanti, come in una grande famiglia. La scuola, oltre a darci l’opportunità di trovare un lavoro, per noi giovani è anche fonte di cultura personale. Per questo i ragazzi che abbandonano lo studio commettono un grandissimo errore. (Antonio Molinari 1^C)

Esercizio di TEORIA: “La scuola rende liberi” Eccoci qui, oggi, davanti all’ennesimo episodio di sfruttamento di minori per spaccio di droga a Catania. Questa è una notizia orribile perché quel bambino, strumentalizzato dalla criminalità, dovrebbe essere a scuola ad imparare cose che potrebbero servirgli in futuro per diventare ciò che sogna. I mafiosi, secondo me, non si rendono conto che sfruttando i ragazzini per i loro affari criminali rovinano irrimediabilmente la loro crescita ed il loro futuro. Per far sì che tutto ciò non accada, bisognerebbe mandare i ragazzi a scuola. La scuola è l’unico luogo dove possiamo essere liberi di realizzare il nostro progetto di vita, ed è proprio questo il motivo per cui io vengo a scuola, per “imparare ad essere” ciò che voglio essere! (Marta Aurora 3^C)

L’istruzione che garantisce la scuola è importantissima, perché ci permette di trovare un’occupazione che può farci vivere dignitosamente. In un mondo così complicato ed altamente tecnologico, non c’è cosa più importante dell’alfabetizzazione. La scuola apre la strada della legalità perché penso che un uomo istruito trovi più facilmente lavoro e quindi non abbia bisogno di commettere atti illeciti per guadagnarsi da vivere, a meno che non sia lui a voler scegliere la via dell’illegalità. Le regole sono alla base della convivenza civile e so che senza regole il mondo andrebbe a rotoli. C’è chi va d’accordo con tali norme e chi un po' meno; però da buoni cittadini del mondo, dobbiamo impegnarci a rispettarle, dalle più piccole alle più impegnative. Se tutti rispettassimo le norme avremmo un mondo migliore. Le regole, inoltre, ci permettono di vivere meglio con noi e con il prossimo. (Simone Lomartire 3^C)


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… poi quello di PRATICA: L’elezione del Sindaco e del Consiglio Comunale dei Ragazzi Tutto ha avuto inizio in una di quelle che sembrava essere una delle solite giornate scolastiche... Arrivarono a scuola dei rappresentanti del Comune di Bernalda per parlarci del Progetto “CONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI” (C.C.R.); dopo ci chiesero chi volesse farne parte. Io e molti dei miei compagni alzammo la mano incuriositi per l’iniziativa e, dopo aver segnato il numero degli alunni, gli inviati del Comune se ne andarono. Passarono i giorni e nella mia classe non si faceva altro che parlare e parlare del C.C.R. Qualche settimana dopo ci fu una delle prime selezioni. Fra i molti ragazzi della mia classe che volevano partecipare, fummo scelti io come candidato sindaco, Vincenzo Onorati come candidato consigliere; liberatosi un posto in un’altra lista, vi partecipò anche Bernardo Campiglia come candidato consigliere. Con tanta emozione, insieme alla professoressa Lepenne e gli altri candidati a sindaco, andammo in tutte le classi di tutti i plessi del nostro grande Istituto Comprensivo, compresa la frazione di Metaponto, per farci conoscere e illustrare il nostro programma che avevamo scritto i miei consiglieri e io durante un incontro. Finalmente il giorno delle elezioni arrivò!!! Iniziarono a uscire indiscrezioni e giravano voci che io e miei consiglieri avevamo vinto, ma io volevo attenermi solo a dati certi. Il giorno dopo la professoressa Lepenne, con gli occhi pieni di gioia, mi confermò la vittoria. Non ci credevo ancora, dopo tante incertezze, tanto lavoro e tante emozioni, finalmente ce l’avevamo fatta. Ringrazio i miei professori ed i miei compagni di classe per aver creduto in me, l’Amministrazione Comunale e la Dirigente Scolastica che mi hanno dato questa opportunità, la professoressa Lepenne che, con la sua pazienza, mi ha sopportato e supportato in questa avventura e tutti quelli che mi hanno votato. Grazie a tutti. Il Sindaco del Consiglio Comunale dei Ragazzi Francesco Santorsola

Concorso “Piccoli versi di Natale” 3^ edizione 2017 … Porte aperte alla creatività ... I VIVAI DICHIO, per il terzo anno consecutivo, hanno dato spazio ai nostri piccoli “poeti” dando la possibilità di partecipare al PREMIO LETTERARIO “Piccoli Versi di Natale”. Molti alunni si sono cimentati nel mettere su carta parole in libertà componendo poesie o brevi racconti. Premettendo che ognuno dà il meglio di sé, chi saranno quest’anno i vincitori? Io penso che già partecipare sia una vittoria e che, quindi, la giuria avrà una bella “gatta da pelare” a stabilire, fra le tante poesie giunte, quale sia “la migliore” dato che nel nostro Istituto Comprensivo c’è un’infinita capacità creativa. Vedremo. I vincitori? Nel prossimo numero del giornalino. Per ora Auguri di Buon Natale a tutti. Prof.ssa Franca M.C. Gallitelli


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“Oltre la siepe” Anno 3 - numero 6

… LE PRIME USCITE DIDATTICHE SUL TERRITORIO …

4 Novembre: Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate L’attività didattica dei primi mesi dell’anno scolastico ha previsto alcune uscite didattiche alla scoperta del nostro territorio. La nostra professoressa di Lettere ci ha proposto di partecipare alla Giornata dell’Unità Nazionale. Il 4 novembre di ogni anno, infatti, si celebrano le forze armate e la vittoria dell’Italia nella prima guerra mondiale. In classe abbiamo incominciato a cercare delle informazioni su questa giornata e abbiamo disegnato lo stemma della nostra nazione; questa giornata è stata istituita nel 1919. In occasione del 4 novembre il presidente della Repubblica e lo Stato rendono omaggio al Milite Ignoto ponendo una corona sull’altare della patria che si trova a Roma. In questo posto sono custoditi i corpi di 100.000 soldati italiani caduti nella prima guerra mondiale salvando la patria. Lo scorso 4 novembre ci siamo recati alla villa comunale del nostro paese, al centro della quale c’è una statua del milite ignoto sulla quale sono scritti i nomi dei bernaldesi caduti in guerra. Con noi c’era-

no anche i ragazzi della I C accompagnati dalla professoressa Pizzolla e alcuni ragazzi della Quinta Superiore. Arrivati in villa, abbiamo ascoltato una canzone dedicata ai caduti in guerra dal titolo: “La leggenda del Piave”; poi, tutti in silenzio, abbiamo attraversato il corso con un corteo, davanti al quale c’erano i rappresentanti dell’associazione ”Milite Ignoto” che portavano le bandiere. Inoltre, abbiamo ascoltato i ragazzi della I C che hanno letto delle poesie e i ringraziamenti alle forze armate. Un rappresentante della Protezione Civile ha poi fatto l’alzabandiera, mentre risuonavano le note dell’inno d’Italia; la giornata intensa si è conclusa con il discorso istutituzionale della vicesindaco molto interessante. La I C e la nostra classe, prima di ritornare a scuola, hanno fatto una foto con alle spalle la statua del milite ignoto. Ringrazio le Forze Armate che hanno combattuto e per aver salvato il nostro paese. Ringrazio anche la scuola per averci fatto partecipare a questa manifestazione e averci dato la possibilità di approfondire l’importanza di questa giornata. Lea Cospite – classe Prima I

UN'ESPERIENZA NUOVA Il 4 dicembre, noi alunni della classe 2 D ci siamo recati al "Frantoio Musillo". Quando siamo arrivati, ci hanno fatto osservare tutti i macchinari e ce li hanno descritti nei minimi particolari. Partendo dalla pesatura delle olive, siamo poi arrivati al prodotto finito, cioè l'olio. Per produrlo bisogna estirpare le foglie dalle olive tramite l'estrattrice di foglie, poi sciacquare le olive con la lavatrice, centrifugare la pasta attraverso un macchinario controllato da un computer e, in apposite attrezzature, pressarla per far uscire un liquido che, infine, messo in una centrifuga separa l'acqua dall'olio. Quest'olio, attraverso dei tubi, viene imbottigliato e pronto per la vendita. L'esperienza si è conclusa nel migliore dei modi e siamo venuti a conoscenza di argomenti nuovi. Claudia Pia De Pizzo & Anna Enza Gallitelli – II D


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“Oltre la siepe” Anno 3 - numero 6

PROGETTO: “IO LEGGO PERCHE’” Il 20 ottobre la nostra professoressa di Lettere ha comunicato a noi alunni della classe Prima I della Scuola Secondaria di Primo Grado dell’Istituto Comprensivo di Bernalda, che insieme alle classi Terza A e Seconda F avremmo dovuto partecipare al progetto “Io leggo perché ”. “Io leggo perché ” è un progetto in cui le classi interessate avrebbero dovuto scrivere alcune ri)lessioni e alcuni pensieri sul perché si legge. Basandoci sul programma che stiamo svolgendo, ognuno di noi, in classe, ha inventato una favola; inoltre alcuni della terza, della seconda e della prima hanno scritto dei pensieri sul perché leggono. Per realizzare questo progetto ci siamo divisi in gruppi e abbiamo rappresentato su tre cartelloni le favole scelte dalla professoressa. Inoltre, la mattina del 28 ottobre ci siamo recati nella classe III A e abbiamo fatto le prove per il pomeriggio. Puntuali nel primo pomeriggio, ci siamo recati presso la cartolibreria Di Candia, dove abbiamo potuto realizzare questo progetto. Durante le ore pomeridiane, abbiamo invitato tante persone a leggere. La lettura, infatti, ci fa entrare in un mondo fantastico, ci fa staccare la mente dagli apparecchi elettronici, ci permette di imparare nuove parole; inoltre, la lettura non è solo una cosa “passiva” , ma anche “attiva” perché con essa siamo riusciti a inventare delle favole, abbiamo ricevuto nuovi messaggi, abbiamo imparato tante cose. Leggere è meraviglioso! “Io leggo perché ” è stato un progetto molto interessante, perché abbiamo capito che leggere è fondamentale per accrescere la fantasia, imparare nuove cose viaggiare con la mente. Ma la cosa più bella e che con la lettura possiamo vivere tante vite. Spero che negli anni successivi il progetto venga riproposto af)inché tutti possano capire l’importanza della lettura. Francesca Gallitelli e Gaia Mamone — Prima I

Una giornata da piccoli scienziati Lo scorso 16 novembre la classe II D è andata al liceo scientifico di Bernalda per un progetto sulla chimica organizzato dalla prof. Madio Gaetana. Appena arrivati al liceo, ci siamo recati presso il laboratorio di chimica, gestito dal prof. Giamba

Giuseppe.

Innanzitutto, I ragazzi del liceo ci hanno spiegato alcuni argomenti sulla chimica tramite una mappa riassuntiva e ci hanno illustrato alcuni esperimenti di chimica; come ad esempio l ’ esperimento della “ bottiglia blu ” e il processo di elettrochimica. Siamo,

poi,

passati

a

sperimentare quanto prima i ragazzi delle superiori ci avevano spiegato. Tra i due esperimenti sopra menzionati, il più interessante è stato il primo: consisteva nello scuotere il matraccio conico

( un contenitore di vetro usato nei

laboratori chimici ) facendo diventare il suo contenuto da un colore trasparente a un colore blu. L ’ esperienza si è conclusa molto bene e abbiamo avuto la possibilità di scoprire nuove esperienze e di conoscere nuovi argomenti.

Francesco Margheriti & Daniel Cospite


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Leggere: Il pane per le mente La classe I sez. D, per il progetto “Libriamoci”, nella settimana tra il 23 e il 29 ottobre, si è recata al pani)icio “Santa Lucia”, dove è stata accolta nel negozio per invitare più gente possibile a leggere con la classe tramite il libro di narrativa. L’entusiasmo e la voglia di fare degli alunni ha contagiato anche alcuni passanti, che sono rimasti meravigliati nel vedere dei giovani ragazzini leggere con persone più adulte. Inoltre, visto che la lettura è cibo per la mente, lo slogan scelto dalla classe è stato, appunto, “Leggere è il pane per la mente”, che è stato scritto su un cartellone e portato anch’esso al pani)icio. Sono state fatte anche alcune foto per “immortalare” il momento, che verrà dif)icilmente dimenticato dagli alunni. E per )inire la giornata, proprio perché la lettura è il pane per la mente, sono stati gentilmente offerti alcuni vassoi di focaccia, che la classe ha gustato all’aperto. E’ stata una fantastica giornata perché la classe, oltre ad essersi divertita, ha anche imparato ad apprezzare la lettura ad alta voce e sono sicura che, con il passare del tempo, ci appassioneremo sempre di più . Letizia Benedetta Iacovino—classe I D

Leggere e poi riflettere Si discute molto sulla presenza dei ragazzi stranieri nelle nostre scuole. C’è qualcuno che vorrebbe imporre un “tetto” massimo alla loro presenza in aula. Altri pensano che la presenza degli stranieri in classe sia un impedimento all’apprendimento. Altri ancora vedono nell’alunno straniero non un impoverimento ma un arricchimento per la classe. Chi ha ragione ? E’ questo un testo scritto da un alunno straniero arrivato in Italia nella nostra scuola, l’anno scorso.

“Mi chiamo Raul Damian, sono un ragazzo rumeno di Timisoara e di religione Ortodossa. Io mi sento un ragazzo come tanti, di cultura diversa certo, ma pur sempre un ragazzo uguale agli altri. Quando sono arrivato in Italia e nella scuola di Bernalda, i miei compagni di classe mi vedevano come straniero. Anche loro per me erano stranieri. All’inizio dell’anno mi sembrava tutto strano; non capivo bene tutte le parole e non sapevo parlare correttamente: sbagliavo gli accenti e non riuscivo a mettere gli articoli giusti. Prima di parlare pensavo bene, perché avevo paura di dire una parola sbagliata con un altro significato. Per l’interrogazione imparavo tutto a memoria. Avevo paura di essere preso in giro. Questo è il secondo anno di scuola; dopo un periodo difficile, ora mi sento fortunato perché ho degli amici che mi vogliono bene ( mi chiedono perfino i compiti e dei suggerimenti ) e mi trattano non più come uno straniero ma come un vero amico. Credo che avere nuovi compagni e vivere l’incontro tra due culture diverse sia una opportunità di crescita e magari, come è successo a me, di amicizia. Grazie a tutti i compagni della mia classe”. Raul Damian Mereutà - Classe II A


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Un giorno da “CICERONE” grazie al FAI La nostra scuola anche quest'anno ha aderito al “Progetto delle Mattinate FAI” che prevede per gli alunni delle scuole del territorio visite ai beni artistici e architettonici, nonché, per gli alunni più volenterosi, l’esperienza di fare da guida turistica; mi è stata data la possibilità, quindi, di fare il “cicerone” nella Chiesa Madre di Bernalda. Il giorno prima del mio debutto come guida turistica, insieme con la mia classe, la mitica II E, ho fatto da “spettatore” cioè ho visitato la Chiesa Madre, mentre gli alunni di altre classi spiegavano le opere d'arte lì presenti; invece, il giorno dopo l'esperienza di fare da guida è toccata a me: credetemi, è tutta un'altra cosa essere già lì fin dall'inizio della giornata e portare il distintivo sul petto che ti identifica come guida! È splendido poter raccontare la storia del nostro paese a chi brama di conoscerla, sentirsi addosso il peso della responsabilità! Inoltre a me è successa anche una cosa particolare: all'ultimo minuto, pur essendomi preparato a descrivere la statua di Santa Filomena, mi hanno assegnato la spiegazione di un’altra opera, precisamente di un dipinto, il San Paolo con la spada, a causa del fatto che c’erano già altre persone preparate su quell'opera che avrei dovuto spiegare io. Avere la responsabilità di affrontare qualcosa di nuovo e inaspettato stranamente non è stato per me fonte di preoccupazione, anzi, mi ha fatto provare il desiderio di non fallire. Che dire, ragazzi, è stata una splendida esperienza che rifarei volentieri e che userò per il mio futuro! Onorati Vincenzo Emanuele—classe II E

La festa dell’albero … tra mito e leggenda !!! Come ogni anno, a livello nazionale, il 21 Novembre ricorre la Festa dell’Albero, nata per sensibilizzare tutti, adulti e ragazzi al rispetto della natura, a tutelare l’ambiente e soprattutto gli alberi che sono fonte di vita per tutti gli esseri viventi. La nostra classe, la I E musicale, nell’ambito dello studio dei miti classici, ha svolto delle ricerche collegate ai miti e alle leggende di alcune piante della macchia mediterranea. Quale grande entusiasmo abbiamo avuto quando ci è stata data l’occasione di poter uscire sul territorio, visitare e osservare da vicino, nella riserva forestale di Metaponto, colpita la scorsa estate da violenti incendi, proprio quelle piante frutto delle nostre ricerche! Invitati dal Centro di Educazione Ambientale di Bernalda e Metaponto (CEA), insieme a due classi dell’Istituto di Istruzione Superiore di Bernalda e alle nostre insegnanti, le professoresse Bilotti e Gallitelli, ci siamo recati a Metaponto, nella pineta del nostro Comune, dove ci aspettavano alcuni operai forestali dell'INVAM che avevano preparato per noi delle buche per poter “simbolicamente” piantare nuovi alberi. Abbiamo letto poi alcune notizie sulla festa dell’albero. E’ stato interessante e divertente per noi proprio l’atto di mettere a dimora questi enormi alberi che noi stessi abbiamo trasportato fino alla buca. Subito dopo la nostra giornata educativa è proseguita con una lunga passeggiata nella pineta e lungo la strada “tagliafuoco” dove, guidati dalla dott.ssa Rosaria Russo, abbiamo conosciuto e raccontato, man mano che le trovavamo, le storie e i miti di tante piante lì presenti: la storia della FILLIREA, del LENTISCO, della SMILAX ASPERA detta STACCIABRAGHE, del ROVO, dell’ALLORO, dei vari PINI (marittimo, domestico, d’Aleppo). In conclusione, per noi è stata un’esperienza davvero entusiasmante ed educativa che ci ha sensibilizzato ancora di più al rispetto della natura. Sofia Carella, Francesca Gallitelli, Giorgia Troiano (I E musicale)


Giornalino Scolastico Pagina d e l l ’ I S T I8 TUTO COMPRENSIVO di BERNALDA Via Anacreonte, 60 75012 Bernalda

“Oltre la siepe” Anno 3 - numero 6

L’universo dantesco

Pec:mtic835009@pec.istruzione.it E-mail:MTIC835009@istruzione.it C.F.: 90024320773 tel. e fax 0835-543261

Direttore: Dirigente Scolastico Prof.ssa Grazia Maria Marciuliano Responsabile redazionale: Prof. Nunzio Antonello Buonsanti

Il mio approccio con la letteratura, quest’anno, è proprio all’insegna di un “viaggio” attraverso il quale scoprire i grandi scrittori e letterati italiani del Medioevo. Un viaggio in cui la curiosi- Questo modellino rappresenta l’Universo di Dante. L’alunno Francesco Santà la fa da padrona. Uno studio che è torsola, della II E, affascinato dal fantastico viaggio di Dante, si è cimentato a partito dai più famosi stilnovisti italia- realizzarlo riuscendoci in maniera egregia. ni per poi arrivare in punta di piedi, alla “grande opera”, la Divina Commedia di Dante Alighieri.

IN VIAGGIO CON DANTE

Sono una ragazza di appena 11 anni ed entrare in contatto con questo grande poema, raccontato e commentato in mille modi diversi, mi spaventa, poiché le mie conoscenze di letteratura sono ancora agli albori. Sento di non avere una maturità tale per capire fino in fondo questo grande lavoro letterario; però ho la curiosità di scoprire, seppur come principiante, ciò che Dante ha voluto lasciarci. La professoressa di italiano ci ha presentato l’autore e la struttura dell’opera facendoci lentamente appassionare a quello avremmo studiato.

trando via via dannati colpevoli di delitti sempre più gravi. L’immagine che mi ha colpito ed entusiasmato di più è proprio quella della “selva oscura” con l’evidente stato di infelicità del cuore umano, cuore che si è smarrito nel buio del peccato, fino alla scoperta dell’io che ritrova la propria strada e dunque la pace del cuore. Questo compito così ambizioso nasce da un’esperienza umana, dove per umano s’intende che riguarda non solo l’uomo Dante, ma ognuno di noi. Il suo viaggio non è assolutamente una finzione, ma un cammino reale, che si serve della poesia come strumento per raggiungere il proprio destino. Un cammino spirituale, che sarà anche il nostro, dall’oscurità alla luce, dal bene al male. Temi che entrano prepotenti nella nostra vita di oggi. Infatti, la condizione di smarrimento e confusione viene superata dallo scorgere di una figura, Virgilio, che guiderà Dante nell’Inferno e nel Purgatorio. M i c o l p is c e i l r a p p o r t o d i f id u c ia t r a D a n t e e V ir g i li o e mi f a p e n s a r e a ll a s u a g r a n d e a t t u a l it à . D a n t e e V ir g i li o c o me “ s t u d e n t e e in s e g n a n t e ” , d o v e c ’è u n o c h e g ià c o n o s c e l a s t r a d a e u n a lt r o c h e d e v e s e g u i r lo p e r im p a r a r la .

Già dalle prime informazioni ricevute, mi sono subito resa conto di che capolavoro fosse a livello mondiale, opera di tutti i tempi, per cui la mia inadeguatezza si è trasformata in sete di imparare. “In viaggio con Dante”, perché vorrei ripercorrere con lui il cammino che immagina nei tre regni dell’aldilà: Inferno, Purgatorio e Paradiso. Un viaggio mistico verso la salvezza dell’anima, ma anche inteso come scoperta, dialogo in cui imparare a manipolare le parole apprezzando il loro ritmo e la loro musicalità. Per questo, oggi, vivo la scuola come “un’officina di idee”, un laboratorio, dove attraverso lo studio, possiamo capire cosa il passato ci può insegnare. Non è per La divina Commedia è un testo che ci sta trasmettendo emozioni niente facile districarsi fra terzine di endecasillabi, parafrasi e fortissime: amore, dolore, passione, pietà, ma soprattutto Dante quant’altro, però la mia energia e quella dei miei compagni è attraverso questo libro ci accompagnerà in un viaggio che ci portale da provarci. terà a scoprire noi stessi e quello che proviamo nei nostri cuori. Ma ritorniamo a Dante e ai suoi tre regni dell’oltretomba. Un E’ bello scoprire le immagini che ci sono tra le righe di questo cammino, dicevo, fatto in compagnia di tre personaggi impor- monumentale poema, ricostruendole passo per passo grazie a tantissimi per Dante: Virgilio, grande poeta latino, Beatrice, precise descrizioni spesso difficili da capire per noi ragazzi. Messe sua amata e, infine, San Bernardo. Dalla lettura dei primi can- insieme come tessere di un puzzle formano un’immagine completi, mi accorgo subito dello studio “matto”, di due diverse lettu- ta. Leggere la Divina Commedia è un po’ come montare un film, re che ci apprestiamo a fare: quella letterale e quella allegorica. non si può dare nulla di scontato, perché anche il più piccolo Un tuffo in un mare immenso di parole scritte in volgare da errore può stravolgere il significato. E’ una storia fantastica di capire e interpretare nei loro vari significati. Con la nostra cui si continuano a trovare agganci con la vita reale, anche dopo prof, tuttora, è un susseguirsi di personaggi, sentimenti ed quasi otto secoli dal suo concepimento. Vivrò quest’esperienza emozioni che man mano vivremo. Il viaggio che inizia nell’In- con intensità e con emozione cercando sempre di andare al di là ferno, a forma di cono rovesciato, è uno oscuro imbuto sul fon- delle parole per scoprire in fondo tutte le contraddizioni della do del quale è conficcato l’angelo del Male, Lucifero, posto così nostra anima, pensando a Dante come “maestro” non solo di nel luogo più lontano da Dio. letteratura ma di vita. Dante e Virgilio lo discendoMadio Aurora Carola II E no completamente, incon-

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