Il Giornale dell’Istituto Comprensivo di Bernalda
Oltre la siepe “Oltre la siepe” Anno 3 - numero 8
72 anni di Repubblica Italiana !!! “Buongiorno e buona festa della Repubblica a tutti! Saluto il Sindaco e la Giunta comunale, il Dirigente Scolastico dell’Istituto Comprensivo Pitagora, Professoressa Grazia Maria Marciuliano, le Forze dell’Ordine, le Associazioni locali, la Banda, nonché tutti i cittadini qui presenti. Sono Vincenzo Emanuele Onorati e in qualità di vicesindaco del Consiglio Comunale dei Ragazzi sono qui in veste ufficiale quale sostituto del Sindaco dei Ragazzi. Siamo qui riuniti per celebrare il settantaduesimo anniversario della Repubblica Italiana, la nostra Repubblica! Settantadue anni fa come oggi il popolo italiano, reduce dal fascismo e dalla sanguinosa Seconda Guerra Mondiale, fu chiamato a scegliere quale forma di governo dare all’Italia, malconcia e immiserita a causa del recente conflitto. Il referendum si svolse nelle giornate 2 e 3 giugno 1946. Il voto fu esercitato per la prima volta da tutti, ma proprio da tutti gli italiani maggiorenni: anche le italiane provarono l’emozione di recarsi alle urne! La maggioranza della popolazione scelse la repubblica a discapito della monarchia. Oggi celebriamo un passaggio fondamentale della nostra storia nazionale: la nascita della democrazia grazie alla repubblica. È giusto in questo giorno ricordare il sacrificio di migliaia di italiani morti o feriti per la Patria per affermare il diritto alla libertà di ciascuno di noi: erano giovani soldati, erano partigiani, erano uomini e donne antifascisti che hanno immolato le loro vite per far sì che la vita degli altri fosse degna di essere vissuta. Questi diritti che sono stati conquistati col sangue di tanti italiani devono essere difesi ogni giorno e per far questo dobbiamo sempre tenere fede ai nostri doveri. Come diceva Don Lorenzo Milani “ciascuno di noi deve sentirsi responsabile di tutto” ogni cosa ci deve interessare e tra l’altro è bene ricordare l’etimologia della parola repubblica: dal latino “res pubblica”, cioè cosa pubblica e quindi la repubblica è una cosa di tutti al cui benessere tutti devono contribuire; in particolar modo noi giovani generazioni dobbiamo difendere e amare la nostra repubblica. W LA REPUBBLICA E W L’ITALIA LIBERA E DEMOCRATICA!!! Onorati Vincenzo - Classe II E
Bernalda, 11 giugno 2018
Sommario
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Uscite dida che
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Remember III C
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Proge
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scolas ci
L’angolo della poesia
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Impariamo giocando
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“Oltre la siepe” Anno 3 - numero 8
Bari, bellezza artistica tutta da scoprire Il 12 maggio 2018 io e la mia classe, insieme alle classi I B e I G di Metaponto, accompagnati da alcuni nostri professori siamo andati a visitare Bari. Non mi aspettavo così tanta cultura in una sola città. Conosco Bari solo dal punto di vista economico, ma adesso che la conosco anche artisticamente posso affermare che è un immenso patrimonio storico-culturale. Per visitare la città è consigliabile avere una guida turistica accanto per conoscere la storia di ogni singola opera. Le due Chiese : la Cattedrale di San Nicola e la Basilica sono bellissime, ricche di ornamenti in stile romanico e barocco. La particolarità della cattedrale di San Nicola è il rosone che ogni 21 giugno riflette i raggi del sole su un altro rosone dipinto sulla pavimentazione della struttura religiosa. Da visitare è anche il Castello Svevo dove vi sono tre torri : la Torre Oscura, la Torre Dei Venti e la Torre Centrale ; all’interno vi è un enorme piazzale con due scalinate centrali. Per le piccole vie del centro storico della città vi sono delle simpatiche signore che esibiscono la loro abilità nel preparare prodotti tipici come : orecchiette, taralli, ecc… Bari è una città incantevole, mi ha lasciato un senso di immensità . Io abito in un piccolo paese e vedere tutto quel lusso in una sola città mi ha fatto salire il cuore in gola. Ho fatto un’ esperienza indimenticabile grazie ai professori che ci fanno scoprire sempre cose meravigliose. Giuseppe Florio classe I A
Due giorni a Napoli Il 17 e il 18 Maggio 2018 le classi seconde del mio Istituto sono partite in viaggio d’istruzione per Napoli. In questa città ci sono stato altre volte, ma non la conoscevo cosi bene, ora grazie a questo viaggio ho scoperto nuove cose. Appena arrivati in città abbiamo assistito alla “Traviata” di Giuseppe Verdi al Teatro San Carlo .Per me è stata un’esperienza magnifica. Questo teatro è molto antico ed è uno dei più belli ed importanti d’Europa. Lo spettacolo ci ha lasciati tutti senza fiato. Abbiamo poi visitato il “Maschio Angioino”, la fortezza che si affaccia sul mare e all’interno ricca di tante opere d’arte. Divertente è stato fare shopping nella “Galleria Umberto I”. Siamo poi stati in (continua a pag.3)
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Piazza Plebiscito dove è situata la grande Reggia che abbiamo visitato con entusiasmo: un luogo magico, pieno di grandi stanze con pareti e soffitti d’oro. A fine giornata, il momento tanto atteso: andare in albergo e organizzarci per la serata, croce per i nostri amati proff. Il giorno seguente abbiamo girato Napoli a piedi e abbiamo scoperto il fascino dei suoi colorati vicoli, pieni di chiese e caratteristici negozi. Nel pomeriggio dopo aver pranzato con una buonissima pizza siamo andati in Via Toledo per gli ultimi acquisti. Prima di partire, ultima tappa al Museo Nazionale ricco di tantissimi oggetti di valore storico e culturale. Purtroppo questo viaggio si è concluso ma con l’intenzione di ritornare in questa meravigliosa città. Un grazie ai nostri professori che ci hanno accompagnato e permesso di fare questa indimenticabile esperienza. Luca Gioia Classe II A
Metti una mattinata al San Carlo a …. brindare con la Traviata !!! Quest'anno le Classi Seconde del nostro Istituto Comprensivo sono andate in viaggio d’istruzione a Napoli. Nel “pacchetto” oltre alla visita della città, ai pranzi e al pernottamento, era inclusa la visione, presso il prestigiosissimo Teatro San Carlo di Napoli, della Traviata, un'opera teatrale di Giuseppe Verdi. Dato che non è una delle mie opere preferite, sarò molto critico. Analizziamola in diversi punti: •
i cantanti: erano mediamente bravi, cantavano
a voce così bassa che venivano sovrastati dall'orchestra e non scandivano bene le parole. Anche se fossero stati stranieri avrebbero potuto farlo, anzi, se lo fossero stati come Placido Domingo si sarebbero dovuti impegnare ancora meglio; •
il tempo: avrei preferito vederla tutta completa anche se fossero volute tre ore, ma è durata un'ora e mezza e hanno suonato solo le “arie” più famose e c’erano molte parti recitate, per cui secondo me non era proprio un'opera teatrale;
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i costumi e le scene: erano adeguati all'epoca in cui Verdi ha ambientato l’opera. Su questo niente da ridire;
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l’orchestra: è stata meravigliosa e coordinata;
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il Teatro: il San Carlo è una favola, un luogo magico che mi ha affascinato e per cui vale la pena tornare a Napoli. Onorati Vincenzo – Classe II E
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RACCONTO DI UN VIAGGIO NELLA CITTA’ DEL SOLE Ci sono esperienze nella vita di ognuno di noi che rimarranno per sempre avvenimen# da ricordare: la gita di 2° media è per me senz’altro uno di ques#. L’abbiamo desiderata per tanto tempo, e ora, trascorsa in un soffio, cos#tuisce un’esperienza dida-ca, ma sopra.u.o umana che conserverò nel cuore per sempre. Dopo due giorni magnifici trascorsi a Napoli, ognuno di noi porta in spalla il proprio bagaglio pieno di ricordi: nel mio ho riposto le risate in pullman, gli scherzi, le lunghe camminate per le vie più grandi e più visitate di Napoli, la sera in camera a condividere tu- i momen# belli con le mie compagne, e la complicità dei nostri professori che, senz’altro, devono volerci un gran bene per sopportare tu.o quello che abbiamo combinato. A Napoli non ero mai andata e devo amme.ere che è veramente una ci.à stupenda. C’erano tan# turis# che, come noi, sca.avano foto nelle piazze più belle e più importan#. Si mischiavano sapori, colori e bellezze ar#s#che di gran pregio. Tra lunghe passeggiate e soste refrigeran# ha fa.o capolino Piazza Plebiscito, la più conosciuta, dove padroneggia la Chiesa di Sant’Antonio. Di fronte ad essa c’è il Palazzo Reale, una delle qua.ro residenze usate dalla casa reale dei Borbone di Napoli. Il pezzo forte di questa gita, però, è stato il Teatro San Carlo, un teatro lirico, nonché il più famoso e pres#gioso al mondo. Che meraviglia! Era tu.o in oro e in velluto rosso, le balconate arrivavano fino al soffi.o e so.o c’era un enorme palco con ogni #po di strumento musicale. Tra l’incanto di quello che stavo vivendo, tu.o sembrò fermarsi quando iniziò lo spe.acolo della Traviata! Ero molto emozionata dato che non avevo mai visto un’opera lirica prima d’allora. Si spensero le luci e tu.o ebbe inizio... La platea e le balconate erano colme di spe.atori che cominciarono ad applaudire. Io ero un po’ disorientata visto che non ho una cultura musicale di questo #po, però l’atmosfera mi affascinava. La storia dell’Opera racconta di una donna povera e senza famiglia, Viole.a, che ama un uomo borghese, ma il padre di quest’ul#mo non è d’accordo e le chiede di lasciare l’amato. Viole.a si sacrifica e abbandona il suo Alfredo tacendogli le ragioni: da qui nascono pene e malintesi. E’ una storia davvero emozionante che ha richiamato la mia a.enzione ed fa.o provare emozioni nel vivere con patos tugli avvenimen#. Inizialmente pensavo che andare a vedere l’opera fosse noioso e che non mi sarei diver#ta. Ma è sta-
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“Oltre la siepe” Anno 3 - numero 8 ta senza alcun dubbio una piacevole scoperta. Stanchi ma con tanta adrenalina dentro di noi abbiamo proseguito il nostro tour verso la galleria. Lì, una distesa di negozi che per noi ragazze è come avere l’acquolina. I professori ci hanno lasciato fare shopping e pranzare al Mac Donald presso la Galleria Umberto I. La ma-nata, ricca di esperienze nuove, è trascorsa così. Nel pomeriggio, esaus# dei tan# passi fa-, siamo anda# in hotel dove abbia-
mo cenato e perno.ato. Questa è stata senz’altro la parte più divertente. Io ero in stanza con le mie qua.ro migliori amiche. Ovviamente non abbiamo dormito perché era l’unica no.e che potevamo trascorrere insieme e ci volevamo diver#re. Non ero mai stata tu.a la no.e sveglia, è stata la prima volta ed è stato bellissimo. Erano quasi le 4.00 del ma-no e, dopo aver giocato a carte, abbiamo acceso la TV e abbiamo visto tu- i cartoni di quando eravamo piccole, che mandano in onda solo di no.e; il nostro preferito era “La Pimpa”. Rimanere sveglia è stata una piccola follia che poi abbiamo pagato a caro prezzo. Infa-, l’indomani dovevamo camminare tanto e noi eravamo davvero esauste, per cui l’idea di rimanere sveglie non era stata così fantas#ca. Al ma-no abbiamo preso il pullman per andare a visitare il Maschio Angioino ossia il Castel Nuovo. E' uno storico castello medievale e rinascimentale, nonché uno dei simboli della ci.à di Napoli. Nella parte superiore si trova un enorme terrazzo con una vista mozzafiato: si vede la zona cos#era della ci.à, il mare e il grande Vesuvio. E’ proprio lì che ho vissuto una grande emozione… Napoli , la ci.à del mare, la ci.à del sole, perché quel sole lo trovi anche dentro la gente, non solo sui panni stesi. Percorrendo i vicole- del centro storico, dove i balconi si danno la mano, era tu.o un insieme di voci dall’accento #pico napoletano, canzoni urlate per strada, scri.e molto colorite, profumi e colori che ci inebriavano. Poi, in una pas#cceria abbiamo vissuto l’eterno dilemma di ogni napoletano che si rispe-: sfogliatella o pas#era? Abbiamo optato per la sfogliatella. Ma non è finita qui!!! Finalmente è arrivato il momento della vera pizza napoletana… esperienza sublime, dal profumo del pomodoro alla bontà della mozzarella, la fine del mondo! Dopo ques# momen# così indimen#cabili eravamo pron# per il ritorno. Un viaggio che è stato tra i più turbolen# che si possano immaginare. Abbiamo fa.o un caos indescrivibile, divertendoci e combinandone di tu- i colori. Ripensandoci adesso, avevo sen#to di Napoli come una ci.à bella ma sporca, poco sicura, fa.a di gente che è pronta a rubar# il portafoglio, invece devo smen#re, fantas#ca ed energica, dove la “caciara” la fa da padrona. In fin dei con# un pezze.o di cuore l’ho lasciato lì perché è falso quello che dice un famoso de.o” vedi Napoli e poi…muori”, io direi “vedi Napoli e ci ritorni!”. Madio Aurora – Classe II E
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SIAMO BELLI, NON SIAMO BULLI Il giorno 7 febbraio 2018 il nostro Istituto Comprensivo ha aderito alla “Giornata contro il bullismo e cyberbullismo”. Gli alunni, con i loro insegnanti, hanno discusso sul tema e realizzato cartelloni e slogan. La classe 1D della scuola secondaria di 1° grado già nei giorni precedenti si è organizzata in piccoli gruppi di studio. Alcuni hanno preparato dei giochi, altri hanno approfondito delle tematiche da discutere in classe; altri hanno ipotizzato cartelloni ed infine un gruppo ha fatto delle ricerche sulla tematica. Il 7 febbraio tutti eravamo “gasati” per la realizzazione di tutto quello che avevamo ipotizzato. I vari gruppi hanno operato con diligenza e partecipazione, riconoscendo questo problema importante per la vita di noi giovani studenti. Noi alunni di 1D, siamo stati molto soddisfatti del nostro lavoro e abbiamo preso questo progetto come un’opportunità per crescere e migliorarci nel modo più giusto possibile, riconoscendo il bene dal male e, quindi, riuscendo a evitare di comportarci in modo sbagliato. Classe I sez.D
Il viaggio di Odisseo….secondo la nostra alunna Pizzolla Francesca della classe I F
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… Letture a scuola per alunni e genitori ... Milano – “ Il legame intimo e fondamentale dato dalla lettura da parte dei genitori ai propri figli è sempre più in calo. A dimostrarlo è uno studio condotto in Gran Bretagna dalla Nielsen. Si evidenzia una diminuzione del 20% nel numero di mamme e papà che si siedono con i figli a leggere. Nonostante proprio in G.B. vengano messi in atto programmi specifici per invogliare a questa pratica, la realtà sembra non essere in linea con gli obiettivi prefissati.” In qualità di insegnante di lettere nelle classi I – II sez. A dell’Istituto Comprensivo Pitagora (sez. Scuola Media) ho voluto cogliere questa sfida: portare genitori in classe per leggere insieme ai loro figli alcune pagine di un libro. Il fine ultimo sarà quello di educare i ragazzi all’amore per la lettura, alla sua condivisione a livello familiare. Un proposito ambizioso che necessita sicuramente il superamento di difficoltà e blocchi emozionali. Ritengo sia importante l’esempio. Genitori che leggono possono significativamente indurre i propri figli ad incuriosirsi ed avvicinarsi alle pagine stampate. ”Tutti i grandi sono stati bambini una volta. Ma pochi di essi se lo ricordano.” Così scriveva Antoine de Saint – Exupery nel suo libro “Il Piccolo Principe “. Questo libro è stato uno fra i più belli che abbia mai letto, perché con semplicità riesce a regalare emozioni uniche e utili per vivere meglio, in quanto ci fa comprendere quali siano le cose e i sentimenti che realmente contano nella vita di ognuno di noi. Perché, oggi, è importante leggere? La nostra vita quotidiana è profondamente cambiata, con ritmi sempre più frenetici e la lettura sta ormai passando in secondo piano. E’ questo uno degli errori più grandi della nostra società. Un libro è una fonte di arricchimento non solo culturale, ma anche intellettivo, sociale, etico e morale. Leggere è uno svago, un divertimento. Ci sono libri che rimangono per sempre nel nostro bagaglio culturale, ma anche in quello emotivo e sociale. Ci sono libri che consideriamo nostri, proprietà della nostra anima e della nostra vita e che difficilmente dimenticheremo mai. In ogni libro c’è un regalo perché è nascosto un insegnamento che non è mai uguale per tutti. La magia della lettura è proprio questa : regalare sensazioni autentiche a persone così differenti tra loro. “Non leggete, come fanno i bambini, per divertirsi, o, come gli ambiziosi per istruirsi. Leggete per vivere” G. Flaubert Prof.ssa Giampaola Risimini
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Montagna alta montagna mia Quando non ti vedo di te ho nostalgia In montagna puoi giocare Divertirti ed esplorare. Quando tutto è tranquillo e sereno In montagna ti diverti con meno. La montagna mi mette allegria E mi piace stare in compagnia. (Luca Gioia) L’estate è bella e ti puoi divertire Talmente tanto che non sai più che dire
Apriamo i nostri cuori Son pieni di colori.
Perché le giornate sono soleggiate Anche se le ore per giocare sono contate.
L’estate è alle porte
Con gli amici passi il tempo e giochi
E la gente si diverte.
Ci divertiamo anche se siamo in pochi.
Corriamo corriamo al mare
Ma la scuola inizierà
Con tanta voglia di remare.
E di studiare chi voglia avrà ? (Nicola Guida)
L’estate si avvicina Svolazza la farfallina
Ho ancora voglia di correre e sudare
Tutti quanti siamo in vacanza
Su quel prato verde che mi fa sognare
E abbronzatura in abbondanza.
Si schierano undici componenti
(Sarah Lanzillotto)
La palla è una C’è chi esulta dalla tribuna Dove si passano brutti e bei momenti C’è chi vince e c’è chi perde Su quel fantastico prato verde (Flavio Carella)
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“Bernalda” di Aurora Madio – Classe II E Il mio minuscolo angolo di mondo di una luce che sa di bellezza, un’aria di mille colori e di mille sapori,
Ballo per passione Non certo per finzione La danza è la mia vita
che cambiano nelle varie stagioni. E per questo l’ho sempre inseguita
Ogni luogo per me ha un colore, Ballo in continuazione
che sia viola, che sia verde, che sia arancione. Il mio umore cambia quando il cielo si riveste di grigio, come una giostra che gira veloce
Ed è diventata una fissazione Non la lascerò mai andare E per sempre la vorrò ricordare
e poi cambia improvvisamente direzione,
Inseguirò il mio sogno
come la frenesia delle auto
Perché è tutto ciò di cui ho bisogno.
che la percorrono in lungo e in largo.
(Noemi Stigliano)
Quando piove ha un non so che di speciale il profumo di terra, la luce plumbea che rischiara appena gli angoli che a me piace scoprire. Io, contenta quando il sole si insinua nelle sue strade, ogni altura assume un colore e una forma diversa, ogni luogo colmo di gente, ogni cosa che i miei occhi scrutano diventa un abbraccio di una persona amata. La sua beltà, il suo essere semplice, diventano il mio scrigno, la mia casa che custodisce le mie ansie, le mie gioie e tutti i miei sorrisi.
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