Modulo 3F.2 - Biblioteche scolastiche e Didattica attiva e collaborativa di M.R. Mazzola

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Formazione Docenti TEMA 3F.2 Argomento: Biblioteche scolastiche (azione #24) Didattica attiva e collaborativa (azione #15)

PON per la scuola competenze e ambienti per l’apprendimento Istituto “Margherita di Savoia” Roma 29 novembre 2017 Docente Maria Rosa Mazzola




IL PNSD


P N iano

azionale

S D cuola

igitale

Idea forte del Piano: la tecnologia al servizio degli apprendimenti per rispondere all’esigenza di costruire una nuova visione della formazione nell’era digitale. Nella visione di educazione nell’era digitale il ’’digitale’’ è strumento abilitante, connettore e volano di cambiamento.

3 ambiti di lavoro (1) - Strumenti (2) - Contenuti e Competenze (3) - Formazione e Accompagnamento

9 aree d’intervento Accesso; Spazi e ambienti per l’apprendimento; Identità digitale; Amministrazione Digitale; Competenze degli studenti; Digitale, Imprenditorialità e Lavoro; Contenuti Digitali; Formazione del Personale; Accompagnamento

Maria Rosa Mazzola 2017

35 Azioni Per ciascuna azione sono individuati: le risorse, gli strumenti, i tempi di prima attuazione, gli obiettivi misurabili


Il Corso di Formazione PNSD in atto


PROGRAMMA CORSO DI FORMAZIONE PNSDDOCENTI 2017


Il Modulo 3F F3 - Principi di base dell’infrastruttura di rete nella nuova scuola digitale e strumenti di digitalizzazione dei processi di gestione informativi e documentali


Lesson plan della sezione 3F Principi di base dell’infrastruttura di rete nella nuova scuola digitale e strumenti di digitalizzazione dei processi di gestione informativi e documentali

I Modulo (3 ore)

3F|Ambienti per la didattica digitale integrata e per la collaborazione (azioni #4, #7)

Azione #7 – Piano per l’apprendimento pratico

II Modulo (3 ore)

3F|Biblioteche scolastiche (azione #24) 3F|Didattica attiva e collaborativa (azione #15)

Azione #24 - Biblioteche scolastiche

3F|Didattica attiva e collaborativa (azioni #6, #23)

Azione #23- OER e autoproduzione di contenuti didattici digitali + Laboratorio OER

III Modulo (3 ore)

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Azione #4 – Ambienti per la didattica digitale integrata + Laboratorio (Drive, Classflow, Edmodo…)

Azione #15- Scenari innovativi per lo sviluppo di competenze digitali applicate + Laboratorio licenze CC

Azione #6- Politiche attive per il BYOD (Bring Your Own Device)


Le azioni specifiche 3F II Modulo

• Azione #24 - Biblioteche scolastiche • Azione #15- Scenari innovativi per lo sviluppo di competenze digitali applicate

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Il PNSD

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Competenze e contenuti


Obiettivi Definire una matrice comune di competenze digitali che ogni studente deve sviluppare;

Competenze e contenuti

Sostenere i docenti nel ruolo di facilitatori di percorsi didattici innovativi; Coinvolgere gli studenti attraverso format didattici innovativi e ‘a obiettivo’;

Innovare i curricoli scolastici. M. R. Mazzola 2017


Azione #24 Biblioteche scolastiche come ambienti di alfabetizzazione all’uso delle risorse informative digitali


Il PNSD

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Biblioteche scolastiche

Risorse, strumenti e obiettivi misurabili

1,5 milioni di euro (a valere su Fondi PNSD della legge 107/2015 o su stanziamenti ordinari del ministero)

Bando nazionale per la costituzione di reti “a progetto�

Mappatura complessiva delle biblioteche scolastiche attivate

Azione #24 Maria Rosa Mazzola 2017


Vision


Biblioteche scolastiche: luoghi d’innovazione Riqualificare gli ambienti di apprendimento significa promuoverne nuove modalità d’uso e collegarvi nuovi servizi come le biblioteche scolastiche. Un potenziamento e un aggiornamento della missione delle biblioteche scolastiche, può rendere la scuola protagonista attiva di nuovi modelli di formazione e apprendimento, che combattano il disinteresse verso la lettura e le difficoltà di comprensione e attraverso la ricerca in rete e in locale, possono sviluppare competenze pedagogiche di giudizio critico, scelta ed elaborazione dei contenuti e competenze digitali di ricerca in rete e valutazione dei siti Maria Rosa Mazzola 2017


Integrare codici e canali comunicativi diversi â—?Fra i compiti principali della scuola è oggi quello della formazione alla produzione e alla comprensione di contenuti informativi complessi, che integrano canali e codici comunicativi diversi e viaggiano prevalentemente negli ambienti on-line. â—? Le biblioteche scolastiche possono avere un ruolo importante come centri di supporto per il conseguimento di questi obiettivi formativi.

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Cosa fare?


COSA FARE?

Si intende promuovere a livello locale la nascita di reti di scuole che completino o realizzino ex novo biblioteche scolastiche capaci di assumere anche la funzione di centri di documentazione e alfabetizzazione informativa, anche aperti al territorio circostante.

PNSD Le reti saranno anche centri di formazione per i docenti sulle tematiche della gestione di risorse informative cartacee e digitali e costituiranno un presidio per incentivare forme innovative di prestito e consultazione (incluso il prestito digitale). Maria Rosa Mazzola 2017


Obiettivi


OBIETTIVI

I D E E

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In linea con le premesse di questo Piano, gli investimenti sono organizzati in 4 interventi:


A che punto siamo Già avviato, presso alcune scuole, un processo d’integrazione fra Biblioteca scolastica e servizi di documentazione e di alfabetizzazione informativa,

basato su Integrazione tra

mondo della lettura e della scrittura ed esperienze digitali

risorse umane provenienti dall’organico funzionale

Si stanno organizzando reti di scuole che stanno completando biblioteche scolastiche aperte al territorio e che favoriscono esperienze di scrittura/lettura, con l’ausilio delle tecnologie e del web e che sono anche di centri di documentazione e di alfabetizzazione Maria Rosa Mazzola 2017 informativa.


46 istituti romani vincono il bando per realizzare biblioteche scolastiche â—?Pubblicata dal Miur la graduatoria delle scuole, 46 le vincitrici a Roma, 83 nel Lazio. Il bando nazionale, a cui hanno partecipato piĂš di tremila scuole italiane, prevede un finanziamento di 5 milioni di euro, suddiviso tra le prime 500 scuole in graduatoria

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Come deve essere la nuova BS Luogo teso a riattivare i meccanismi dinamici del sapere. (Decade il modello statico di biblioteca tradizionale come luogo esclusivo di conservazione).

Luogo raccolto e confortevole in cui la lettura diventa: occasione d’incontro piacere da condividere momento di scambio di pensieri e emozioni Luogo ideale per annullare le barriere tra alunni, docenti e genitori e si creano nuove modalità d’ascolto e di dialogo. Maria Rosa Mazzola 2017


Caratteristiche della nuova BS FlessibilitĂ Apertura Partecipazione

MulticulturalitĂ Maria Rosa Mazzola 2017


Flessibilità per promuovere ● La lettura e la condivisione;

● l’esplorazione, la raccolta e la selezione di informazioni; ● La produzione di contenuti informativi complessi; ● Le attività individuali e di gruppo; ● Lo scambio sulle iniziative realizzate e i materiali prodotti.

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Apertura per ● comunicare e condividere le attività sul web; ● assumere la funzione di centro di documentazione e di nodo di rete (tra scuole, biblioteche e altre agenzie culturali del territorio impegnate nella promozione della lettura);

● consentire di cogliere opportunità di lettura e produzione di saperi; ● favorire la costruzione di un patrimonio comune di esperienze, dati e informazioni. Maria Rosa Mazzola 2017


Partecipazione

Biblioteca partecipata in quanto luogo in cui tutta la comunità scolastica e territoriale viene sollecitata a divenire soggetto attivo nell’organizzazione e gestione.

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Multiculturalità per

●Scoprire e conoscere l’Altro;

●Comprendere e apprezzare la pluralità culturale; ●Costruire dialoghi cosmopoliti.

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Come progettare una BS: l’esperienza di una scuola

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Come progettare una BS: l’esperienza di una scuola Istituto Comprensivo Antonio Rosmini, Roma http://schoolkit.istruzione.it/schoolkit/rendere-la-lettura-un-volanoeducativo-la-scuola-biblioteca/#procedere

(Fonte: http://schoolkit.istruzione.it)

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Bibloteche digitali ●Motori di Ricerca Libri –Segnali di vita - Elenco Motori di Ricerca Libri, EBooks, PDF -Siti internet di ricerca Libri, e-book, PDF -Motore di Ricerca Libri consultabili online e cartacei. http://www.segnalidivita.com/motoridiricerca/motori-di-ricerca-libri.htm ●Biblioteche e archivi virtuali –Biblioteca nazionale di Napoli HTTP://WWW.BNNONLINE.IT/INDEX.PHP?IT/281/BIBLIOTECHE-EARCHIVI-VIRTUALI ●La biblioteca–Bibliolab HTTP://WWW.BIBLIOLAB.IT/LINK%20BIBLIO.HTM ●Biblioteche digitali –Liber Liber HTTP://WWW.LIBERLIBER.IT/ONLINE/SERVIZI/LINK-UTILI/BIBLIOTECHEDIGITALI/ ●Risorse bibliotreche digitali a cura di P. Aghemo HTTP://WWW.PEARLTREES.COM/SPONSI/BIBLIOTECHEDIGITALI/ID17343505 Maria Rosa Mazzola 2017


Azione #15 Scenari innovativi per lo sviluppo di competenze digitali applicate


Il PNSD

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Scenari innovativi per lo sviluppo di competenze digitali applicate

Risorse, strumenti e obiettivi misurabili

1,5 milioni di euro (fondi della legge 107/2015 per il PNSD + fondi PON FSE “Per la Scuola” 2014-2020) •indicazioni nazionali; •avviso pubblico per la creazione di format innovativi. •Creazione e certificazione di almeno 20 format di percorsi didattici; •effettiva diffusione dei percorsi nelle scuole e completamento da parte degli studenti;

Azione #15

•indicatori di impatto dei singoli percorsi.

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Docente facilitatore La definizione delle competenze digitali prevede la sistematizzazione di nuovi strumenti, più flessibili, in grado di accompagnare le attività di apprendimento e d’insegnamento.

Per fare questo, oltre alla formazione, è fondamentale che i docenti abbiano la possibilità di attingere da un portfolio di percorsi didattici applicati e facilmente utilizzabili in classe: la sfida delle competenze digitali è quella di sostenere l’attività del docente come facilitatore. Maria Rosa Mazzola 2017


Come …


COME

la valorizzazione delle competenze digitali che i docenti già possiedono e far crescere le dinamiche di lavoro in gruppo e di peer learning tra di loro, potenziando lo scambio professionale già esistente tra le varie competenze diffuse e di ottimo livello presenti tra i docenti italiani.

Il PNSD prevede: un’azione di raccolta codificata delle migliori esperienze a partire da progetti già condotti e a cui il nostro Paese aderisce. Valorizzare queste esperienze sarà il primo passo per la creazione di una “banca di piani pedagogici e processi didattici”, a cui tutto il personale scolastico potrà attingere per occasioni di formazione.

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Alfabetizzazione civica di “base e caratterizzante�


Tra le classi di “base”, ossia quelle che costituiscono l’alfabetizzazione civica del cittadino digitale , il PNSD prevede– secondo le modalità più adatte all’ordine e al grado della scuola – che tutti gli studenti italiani affrontino i seguenti temi:

COMPETENZE

Alfabetizzazione civica “classi base”

Diritti della rete, a partire dalla Dichiarazione per i Diritti in Internet redatta dalla Commissione per i diritti e i doveri relativi ad Internet della Camera dei Deputati;

Educazione ai media e alle dinamiche sociali online (social network);

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Qualità, integrità e circolazione dell’informazione (attendibilità delle fonti,diritti e doveri nella circolazione delle opere creative, privacy e protezione dei dati, information literacy).


Diritti della rete


Dichiarazione dei diritti in Internet •Art. 1. Riconoscimento e garanzia dei diritti •Art. 2. Diritto di accesso •Art. 3. Diritto alla conoscenza e all’educazione in rete •Art. 4. Neutralità della rete •Art. 5. Tutela dei dati personali •Art. 6. Diritto all’autodeterminazione informativa •Art. 7. Diritto all’inviolabilità dei sistemi, dei dispositivi e domicili informatici •Art. 8. Trattamenti automatizzati •Art. 9. Diritto all’identità •Art. 10. Protezione dell’anonimato •Art. 11. Diritto all’oblio •Art. 12. Diritti e garanzie delle persone sulle piattaforme

•Art. 13. Sicurezza in rete •Art. 14. Governo della rete Questo documento costituisce il nuovo testo della Dichiarazione elaborato dalla Commissione per i diritti e i doveri relativi ad Internet a seguito della consultazione pubblica, delle audizioni svolte e della riunione della stessa Commissione del 14 luglio 2015.


Educazione ai media e alle dinamiche sociali online (social network)


In Italia – social media platforms

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Qualità, integrità e circolazione dell’informazione (attendibilità delle fonti, diritti e doveri nella circolazione delle opere creative, privacy e protezione dei dati, information literacy)


AttendibilitĂ delle fonti


Esame di attendibilità Telegiornali, documentari, quotidiani, riviste, saggi… Di materiale per le ricerche ve ne è abbastanza, ma non bisogna abbassare la guardia. Sii sempre critico e verifica la veridicità delle informazioni che hai trovato. Come? Prima di utilizzarle, esamina le fonti. Non conta la quantità, ma la sostanza: le informazioni offerte devono essere accurate, aggiornate e contestualizzate.

Una buona fonte non deve contenere contraddizioni o errori (ortografici, cronologici, ecc.). Meglio se sono citati riferimenti ad altre fonti attendibili. I link devono funzionare. Il testo deve essere chiaro, il linguaggio comprensibile. L’autore deve avere un grado elevato di conoscenza ed esperienza nell’ambito in cui scrive. Non deve convincere, ma informare in modo imparziale. Maria Rosa Mazzola 2017


L’accesso alla fonte deve essere semplice e veloce. Il riferimento alla fonte riporta l’autore e il titolo (del libro, dell’articolo, del documento, ecc.). Una citazione bibliografica comprende anche editore, pagine e anno. Un sito web attendibile è aggiornato con regolarità. Autore e autorevolezza

L’autorevolezza si può scoprire nelle pagine “chi sono”, “biografia” e altre che indicano la storia formativa e lavorativa dell’autore e l’obiettivo di comunicazione (se politico, meglio cercare una fonte obiettiva). Controlla se nella pagina è presente una mail, per chiedere all’autore ulteriori informazioni. Uno strumento utilizzato per misurare l’indice di popolarità di un autore nel web è Klout, un servizio che valuta le attività degli utenti nei social network. Amplr analizza la qualità dei contenuti e può aiutarti nella loro valutazione. Maria Rosa Mazzola 2017


Consigli sulla scelta Meglio scegliere una fonte originaria. Gli studi scientifici sono un esempio: utilizza la pubblicazione originale, non affidarti alla citazione riportata da un giornale. Tra il web e la carta è preferibile la seconda, linkando la versione digitale dove possibile. Nella rete utilizza siti istituzionali, come enti e organismi riconosciuti, esperti e aziende specializzate, università e centri di ricerca, associazioni di categoria, portali tematici e case editrici. Un autore dovrebbe indicare con precisione da dove ha ricavato le informazioni, per risalire con facilità alle fonti e poterne verificare l’attendibilità Maria Rosa Mazzola 2017


Da utilizzare con cautela Ricordati che non sempre l’autorevolezza dell’autore garantisce l’attendibilità della fonte, quindi controlla la validità di una tesi attraverso riconoscimenti e altre conferme. Non sempre le prime pagine dei motori di ricerca offrono i risultati migliori, perché il posizionamento non segue criteri di valore e attendibilità. La grafica non è legata alla qualità dei contenuti. Il contatore degli accessi a blog e portali web è un altro dettaglio ininfluente sull’attendibilità di una fonte, perché è spesso modificato per aumentare il numero di entrate. Più affidabile è il Traffic ranking del motore di ricerca Alexa che, oltre al numero di accessi, fornisce il numero di link al sito sotto esame e più dettagli sugli utenti che lo frequentano. Maria Rosa Mazzola 2017


Attenzione alla fretta Attenzione alla fretta: se non hai tempo sufficiente per altre ricerche, rinuncia a un dato di dubbia provenienza e concentrati sulle informazioni rilevate da fonti attendibili. “A volte è meglio non avere un’informazione che avere un’informazione senza una fonte” da Wikipedia.

Fonte: http://www.webhouseit.com/fonte-attendibile-il-senso-della-ricerca/

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Diritti e doveri nella circolazione delle opere creative


Copyright, copyleft, Licenze Creative Commons • Copyright: Titolarità del diritto di riproduzione di un'opera letteraria, discografica, cinematografica ecc. • Copyleft: Libertà di utilizzare, copiare, modificare e distribuire un prodotto dell'ingegno a condizione che ne venga garantita la gratuità.

• Le licenze Creative Commons sono delle licenze di diritto d'autore redatte e messe a disposizione del pubblico a partire dal 16 dicembre 2002 dalla Creative Commons (CC), un'organizzazione non a scopo di lucro statunitense fondata nel 2001 da Lawrence Lessig, professore di diritto all'Harvard University. • Licenze Creative commons http://www.creativecommons.it/

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REGOLE GENERALI  Non fare copia/incolla integrale dei post (è vietato);  Non usare le foto senza chiedere l’autorizzazione, a meno che non si tratti di foto ridimensionate ovvero miniature (massimo 200px lato grande) di cui è permesso l’utilizzo senza richiesta di autorizzazione (indicando però sempre la fonte);  Utilizza con parsimonia le citazioni, evidenziandole con un font opportuno;  Limita la citazione solo a piccoli estratti di articoli o libri, intervallandoli con tuoi commenti costruttivi;  Inserisci sempre la fonte da cui si è tratta la citazione, sia all'interno della citazione stessa, sia in fondo al post, in modo da non dare adito ad alcun dubbio nei nostri lettori;  Per linkare un’altra pagina non è mai necessario chiedere il permesso;

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REGOLE GENERALI  Non puoi usare musica, canzoni, poesie, video, ecc… protette da copyright, a meno che non si tratti di brevi citazioni correttamente attribuite;  Non puoi inserire sul tuo sito web foto di altri proprietari senza permesso, nemmeno se citi la fonte.  Non puoi manipolare le foto di altri, storpiarle, alterarle, ecc. In questo scenario, è stata approvata una modifica alla Legge italiana sul diritto d’autore (633/1941), che prevede l’introduzione del comma 1 bis all’articolo 70. La nuova norma recita: “È consentita la libera pubblicazione attraverso la rete internet, a titolo gratuito, di immagini e musiche a bassa risoluzione o degradate, per uso didattico o scientifico e solo nel caso in cui tale utilizzo non sia a scopo di lucro. Con decreto del Ministro per i beni e le attività culturali (…) sono definiti i limiti all’uso didattico o scientifico…”

Fonti: http://www.lucaspinelli.com/ e http://retelabit/blog/2011/10/il-copyright-su-internet/ Maria Rosa Mazzola 2017


Privacy e protezione dei dati nella Scuola


Si possono pubblicare sui social media le fotografie scattate durante le recite scolastiche? Le lezioni possono essere registrate? Come si possono prevenire fenomeni come il cyberbullismo? Quali accortezze adottare nel pubblicare informazioni sugli utenti della scuola?

A queste e a tante altre domande risponde "La scuola a prova di privacy", la nuova guida del Garante per la protezione dei dati personali. L'obiettivo è quello di aiutare studenti, famiglie, professori e la stessa amministrazione scolastica a muoversi agevolmente nel mondo della protezione dei dati. Alcune regole generali: •Non lede la privacy l’insegnante che assegna ai propri alunni lo svolgimento di temi in classe riguardanti il loro mondo personale o familiare; •Gli esiti degli scrutini o degli esami di Stato sono pubblici ma non sono ammessi riferimenti allo stato di salute personale, (il riferimento alle “prove differenziate” sostenute dagli studenti portatori di handicap o con disturbi specifici di apprendimento (DSA), ad esempio, non va inserito nei tabelloni, ma deve essere indicato solamente nell’attestazione da rilasciare allo studente).


•Di norma l'uso di cellulari, smartphone è in genere consentito per fini strettamente personali, ad esempio per registrare le lezioni. Spetta comunque agli istituti scolastici come regolamentare o se vietare del tutto l'uso dei cellulari. •Stesse cautele vanno previste anche per l’uso dei tablet. •Non violano la privacy le riprese video e le fotografie raccolte dai genitori durante le recite, le gite e i saggi scolastici. Le immagini, in questi casi, sono raccolte per fini personali e destinate a un ambito familiare o amicale e non alla diffusione. •Non è lecito diffondere immagini, video o foto sul web se non con il consenso delle persone riprese. Anche in questo caso la diffusione di filmati e foto che ledono la riservatezza e la dignità delle persone può far incorrere lo studente in sanzioni disciplinari e pecuniarie o perfino in veri e propri reati.


•Non si può pubblicare sul sito della scuola, o inserire in bacheca, il nome e cognome degli studenti i cui genitori sono in ritardo nel pagamento della retta o del servizio mensa; né può essere diffuso l’elenco degli studenti, appartenenti a famiglie con reddito minimo o a fasce deboli, che usufruiscono gratuitamente di tale servizio. •Gli istituti scolastici e gli Enti locali non possono pubblicare on line, in forma accessibile a chiunque, gli elenchi dei bambini che usufruiscono dei servizi di scuolabus, indicando tra l’altro le rispettive fermate di salita-discesa o altre informazioni sul servizio. •È possibile installare un sistema di videosorveglianza negli istituti scolastici quando risulti indispensabile per tutelare l’edificio e i beni scolastici ma le telecamere che inquadrano l’interno degli istituti possono essere attivate solo negli orari di chiusura, quindi non in coincidenza con lo svolgimento di attività scolastiche ed extrascolastiche.


•La raccolta di informazioni personali, spesso anche sensibili, per attività di ricerca effettuate da soggetti legittimati attraverso questionari è consentita soltanto se i ragazzi, o i genitori nel caso di minori, sono stati preventivamente informati sulle modalità di trattamento e conservazione dei dati raccolti e sulle misure di sicurezza adottate. Studenti e genitori devono comunque essere lasciati liberi di non aderire all’iniziativa. •Vietato diffondere telefono e indirizzo di personale scolastico e studenti.

A questo link è possibile scaricare il manuale la scuola a prova di privacy: http://194.242.234.211/documents/10160/0/Vademecum+%22La+scuola+a+prova+di+ privacy%22+pagina+singola+%28anno+2016%29.pdf

Fonte: http://www.garanteprivacy.it/scuola/


A questo link è possibile scaricare il manuale La scuola a prova di privacy http://194.242.234.211/documents/10160/0/Vademecum+%22La+scuola+a+prova+di+privacy%22+pagina+ singola+%28anno+2016%29.pdf


Information literacy


Information literacy L'Information Literacy viene definita, dal National Forum come la capacità di identificare, individuare, valutare, organizzare, utilizzare e comunicare le informazioni. Rappresenta un requisito indispensabile per partecipare effettivamente alla società dell'informazione. Il Forum Nazionale sull'Information Literacy è stato creato nel 1989 ed è costituito da 93 organizzazioni nazionali ed internazionali che lavorano insieme, a vari livelli, per introdurre il concetto di Information literacy nel XXI secolo per promuovere lo sviluppo educativo e lavorativo della società. Fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Information_Literacy

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Alfabetizzazione civica “caratterizzante�


COMPETENZE

Alfabetizzazione civica “classi caratterizzanti”

Tra le classi di contenuto di tipo “caratterizzante “ il PNSD prevede che a tutti gli studenti siano offerti i seguenti percorsi:

Comunicazione e interazione digitale; Economia digitale; Making, robotica educativa, internet delle cose;

Arte digitale, gestione digitale del cultural heritage;

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Lettura e scrittura in ambienti digitali e misti, digital storytelling, creatività digitale.


Esperienze in corso


Programma il futuro Nell’anno scolastico 2014/15, il Ministero ha promosso “Programma il Futuro” (si veda azione #17), un percorso dedicato alla scuola primaria. Occorre ampliare tale iniziativa, nel quadro più ampio rivolto allo sviluppo del pensiero computazionale, usando piattaforme e linguaggi diversi, con o senza il computer, adatti a tutti gli ordini e gradi d’istruzione. A questo scopo, la robotica educativa, i percorsi unplugged (senza l’uso del PC), le interazioni tra programmazione a blocchi e schede, la programmazione di droni o stampanti 3D possono essere efficacemente integrati in percorsi didattici interdisciplinari per lo sviluppo delle competenze.


Generazioni connesse Il Progetto SIC II (Safer Internet Centre) – Generazioni Connesse patrocinato dal MIUR, dalla Polizia di Stato, da Save The Children, da Telefono Azzurro, dal Comitato Difesa del Cittadino, da EDI, da Skuola.net, dall’Università degli Studi di Firenze, dall’Università degli Studi La Sapienza di Roma e dall’Autorità Garante per l’Infanzia e l’adolescenza, e co-finanziato dalla Commissione Europea, per un uso consapevole e sicuro dei nuovi media nel o percorso di crescita umano e scolasticoprofessionale.

Il Progetto consente a studenti, docenti e genitori di: •riflettere sull’approccio alle tematiche legate alla sicurezza online e all’integrazione delle tecnologie digitali nella didattica, identificando, sulla base dei punti di forza e degli ambiti di miglioramento emersi nel percorso, le misure da adottare per raggiungere tale miglioramento; •usufruire di strumenti, materiali e incontri di formazione, per la realizzazione di un progetto personalizzato per ogni Scuola, tramite un percorso guidato (Piano di Azione); •dotare gli Istituti che aderiscono all’azione di una Policy di e-safety, costruita in modo partecipato che coinvolge l’intera Comunità Scolastica; Policy di e-safety basata sulla realtà di ogni singolo Istituto e sul Piano di Azione ipotizzato.


Obiettivi di Sensibilizzazione, assistenza, formazione e comunicazione alcune delle parole chiave del nuovo progetto, i cui obiettivi saranno:

rendere Internet un ambiente più sicuro per bambini e ragazzi, rendendolo più adatto alle loro esigenze, stimolare i giovani all’uso delle nuove tecnologie nella vita personale, sociale, scolastica e professionale, aumentare la loro capacità di trarre vantaggio dalle opportunità offerte dalle ICT ed incoraggiarli ad un utilizzo responsabile.


IGenerazioni numeri di connesse Il Progetto sta ottenendo ottimi risultati grazie alle attivitĂ realizzate dai gruppi di lavoro: la campagna social nel 2016 ha raggiunto 5.337.000 persone con i post e i video condivisi tramite i social media, 200.000 contenuti editoriali sono stati letti su Skuola.net, i concorsi per studenti hanno coinvolto 359 scuole per un totale di 13.712 ragazzi e 523 insegnanti, i kit informativi per le scuole hanno raggiunto 5 milioni di studenti e circa 8.000 studenti sono stati coinvolti nel Tour “Una vita da Socialâ€?. Il progetto è attualmente in corso


A Scuola di OpenCoesione Il progetto è nato da una collaborazione MIUR-DPS, in cui gli studenti sono chiamati a competere attraverso un progetto di monitoraggio civico e data-journalism. A Scuola di OpenCoesione[ASOC] è una sfida didattica e civica rivolta a studenti e docenti di istituti secondari di secondo grado: partendo dall’analisi di informazioni e dati in formato aperto pubblicati sul portale OpenCoesione, abilita gli studenti a scoprire come i fondi pubblici vengono spesi sul proprio territorio e a coinvolgere la cittadinanza nella verifica e nella discussione della loro efficacia.


I numeri di Il primo ciclo di sperimentazione si è svolto nell’anno 2013/2014 in 7 istituti di istruzione secondaria situati su tutto il territorio nazionale. Per l’anno scolastico 2014/2015 il progetto ha coinvolto 86 scuole su tutto il territorio nazionale, per un totale di oltre 2.000 studenti e 90 insegnanti, con la collaborazione sul territorio di 30 Centri di informazione Europe Direct e oltre 50 Associazioni volontarie, selezionate come “Amici di A Scuola di OpenCoesione”. I numeri di ASOC relativi all’anno scolastico 2015/2016 sono stati ancora più consistenti, a dimostrazione del grande successo dell’iniziativa: 120 classi o gruppi di classi su tutto il territorio nazionale, oltre 2.500 studenti e 150 docenti, 28 Centri Europe Direct e oltre 60 Associazioni “Amici di ASOC”.

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La nuova sfida: Format innovativi trasferibili


La costruzione di format

innovativi per lo sviluppo di competenze digitali da utilizzare nei diversi ordini e gradi. Saranno selezionati, attraverso un bando, i migliori percorsi didattici nuovi o di “potenziamento� dell’esistente.

Obiettivo del PNSD Maria Rosa Mazzola 2017


Requisiti essenziali dei format innovativi per lo sviluppo delle competenze digitali Presenza di modalità di fruizione offline e online, sul tipo delle esperienze dell’Open Courseware e dei MOOC (Massive Open Online Courses);

Esistenza di obiettivi e risultati didattici misurabili;

Validazione scientifica e pedagogica dei contenuti e dei metodi didattici e la Valutazione dell’apprendimento;

Spiccata interdisciplinarietà;

Qualità dell’interazione (community management, community engagement);

Scalabilità capacità generativa dei contenuti, in modo che siano riutilizzabili su programmi e percorsi.

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Laboratorio Licenze Creative Commons


LE LICENZE CREATIVE COMMONS ITALIANE

Le libertà sono due: Simbolo

Condizione

Condizione (EN)

Descrizione

Condividere

To Share

Libertà di copiare, distribuire o trasmettere l'opera.

Rielaborare

To Remix

Libertà di riadattare l'opera.

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Le clausole sono quattro: Simbolo

Sigla

Condizione

Descrizione

Permette che altri copino, distribuiscano, mostrino ed eseguano copie dell'opera e dei lavori derivati da questa a patto che venga indicato l'autore dell'opera, con le modalitĂ da questi specificate. Ad esempio, potrebbe essere richiesto a chi cita un'opera di indicare oltre all'autore anche il link al sito web dell'opera o dell'autore.

BY

Attribuzione Attribution

NC

Non Permette che altri copino, distribuiscano, mostrino ed eseguano commerciale copie dell'opera e lavori derivati da essa o sue rielaborazioni, solo Non-Commercial per scopi non commerciali.

ND

Non opere derivate No Derivative Works

Permette che altri copino, distribuiscano, mostrino ed eseguano soltanto copie identiche (verbatim) dell'opera; non sono ammesse opere derivate o sue rielaborazioni.

SA

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Permette che altri distribuiscano lavori derivati dall'opera solo con una licenza identica (non maggiormente restrittiva) o compatibile con quella concessa con l'opera originale (vedi anche copyleft). Maria Rosa Mazzola 2017


Le licenze Creative Commons in uso, oltre la CC0 (o pubblico dominio), sono sei: Simboli

Sigla

CC BY

CC BY-SA

CC BY-ND

Descrizione

Permette di distribuire, modificare, creare opere derivate dall'originale, anche a scopi commerciali, a condizione che venga: riconosciuta una menzione di paternità adeguata, fornito un link alla licenza e indicato se sono state effettuate delle modifiche.[5] Permette di distribuire, modificare, creare opere derivate dall'originale, anche a scopi commerciali, a condizione che venga: riconosciuta una menzione di paternità adeguata, fornito un link alla licenza e indicato se sono state effettuate delle modifiche; e che alla nuova opera venga attribuita la stessa licenza dell'originale (quindi ad ogni opera derivata verrà consentito l'uso commerciale).[6] Questa licenza, per certi versi, può essere ricondotta alle licenze "copyleft" del software libero e open source. Permette di distribuire l'opera originale senza alcuna modifica, anche a scopi commerciali, a condizione che venga riconosciuta una menzione di paternità adeguata e venga fornito un link alla licenza. Quindi non consente la distribuzione di opere modificate, remixate o basate sull'opera licenziata con questa licenza.[7] Maria Rosa Mazzola 2017


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CC BY-NC

Descrizione

Permette di distribuire, modificare, creare opere derivate dall'originale, ma non a scopi commerciali, a condizione che venga: riconosciuta una menzione di paternità adeguata, fornito un link alla licenza e indicato se sono state effettuate delle modifiche. Chi modifica l'opera originale non è tenuto ad utilizzare le stesse licenze per le opere derivate.[8]

Permette di distribuire, modificare, creare opere derivate dall'originale, ma non a scopi commerciali, a condizione che venga: riconosciuta una menzione di CC BY-NC- paternità adeguata, fornito un link alla licenza e indicato se sono state SA effettuate delle modifiche; e che alla nuova opera venga attribuita la stessa licenza dell'originale (quindi ad ogni opera derivata non verrà consentito l'uso commerciale).[9] Questa licenza è la più restrittiva: consente soltanto di scaricare e condividere i lavori originali a condizione che non vengano modificati né utilizzati a scopi CC BY-NCcommerciali, sempre attribuendo la paternità dell'opera all'autore.[10] ND

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Laboratorio come fare per‌


Come fare per… INSERIRE LICENZE CREATIVE COMMONS SU MATERIALI SCOLASTICI

https://youtu.be/68lJMgBrtQ0

INSERIRE FOTO CREATIVE COMMONS https://youtu.be/lD6aL6MJ5A0

INSERIRE LICENZE CC SU DOCUMENTI ON LINE https://youtu.be/Yq8-Whhd2Io

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Sitografia


Sitografia http://bollettino.aib.it/article/view/5013/4782 - Articolo di Luisa Marquardt http://www.icviatrionfale.gov.it/2013.07.01.opuscolo_perunabiblioteca_sc olastica.pdf - Volantino su come rivitalizzare le biblioteche scolastiche. http://www.aib.it/aib/commiss/cnbse/manif.htm - Manifesto sulla Biblioteca scolastica http://www.raiscuola.rai.it/articoli/luisa-marquardt-%E2%80%93-lebiblioteche-scolastiche-efficacia-presente-e-potenzialit%C3%A0future/32807/default.aspx - video intervento di Marquardt

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Sitografia http://www.degruyter.com/view/product/429114 - Global action on school libraries (pubblicazione a pagamento) http://www.slideshare.net/NielsD/ifla2010-louisa-marquardt - presentazione in Inglese http://www.kyforward.com/21st-century-school-library-month-highlights-howtheyve-become-dynamic-spaces-of-learning/ http://www.cultofpedagogy.com/school-library/ - esempio di rivitalizzazione di una biblioteca scolastica, trasformata in learning center 2017. Schoolkit - Piano Nazionale Scuola Digitale

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Sitografia e Bibliografia Azione #24 –Biblioteche Scolastiche come ambienti di alfabetizzazione all’uso delle risorse informative digitali http://schoolkit.istruzione.it/pnsd/azione-24-biblioteche-scolasticheambienti-alfabetizzazione-alluso-delle-risorse-informative-digitali/ CONTENUTI DIGITALI –La buona scuola digitale http://www.formazionepnsd.it/competenze-e-contenuti/contenuti-digitali/ Come rendere la lettura un volano educativo: la scuola in biblioteca http://schoolkit.istruzione.it/schoolkit/rendere-la-lettura-un-volanoeducativo-la-scuola-biblioteca/ Aliprandi, S., Creative commons: manuale operativo Sum Edizioni, 2013


Riferimenti Blog didattico Musica@scuola https://musicaescuola.wordpress.com/ Piattaforma e-learning https://musicascuola.gnomio.com/ Sito di documentazione didattica Cl@sse 2.0 G.B.Piranesi Roma www.classe20piranesi.altervista.org Sito di documentazione didattica Le città invisibili https://invisibilidalverme.wordpress.com/ Sito di documentazione didattica O Patria mia! La musica e il sentimento patriottico www.piranesi150.altervista.org Canale didattico Radio dal Verme https://www.youtube.com/channel/UCz6zHA2fhDJCpLmlP_P3EfQ

Blog didattico eTwinning in lingua francese Les villes d’Europe: Rome-Athènes http://blog.eun.org/rome-athenes Linkedin

mariarosa.mazzola@gmail.com


Grazie! Maria Rosa Mazzola


Si ringrazia la Prof.ssa Rossella Olivo per la condivisione dei materiali relativi all’azione #24

Autore Maria Rosa Mazzola Copyright 2017 Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook


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