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Calciatori in gabbia N. Lanotte, S. Lem

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Il verbo partire

Il verbo partire

Calciatori in gabbia

Alcuni fuoriclasse del calcio sono atleti naturali: possiedono forza, velocità, resistenza a livelli così elevati da far immaginare che, se invece che al calcio si fossero dedicati per esempio al decathlon o ai 400 ostacoli, avrebbero comunque primeggiato. Cristiano Ronaldo o Gareth Bale fanno parte di questa categoria.

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Altri campioni non hanno doti atletiche così evidenti. Messi e Maradona, assieme a Pelé i più forti calciatori di sempre, non raggiungono il metro e settanta di statura e certo avrebbero difficoltà a far parte di una staffetta olimpica.

Ciò che fa di loro dei calciatori unici è la tecnica, la capacità di immaginare in pochi centesimi di secondo la sequenza di movimenti più adatta per ogni situazione, e di eseguirla con precisione assoluta a una velocità tale da prevenire la reazione dell’avversario (nelle parole di Andrés Iniesta: «Io e Messi facciamo le stesse cose, ma lui le fa al doppio della mia velocità»).

Si tratta di doti in gran parte innate, che l’allenamento può soltanto affinare, ma non creare da zero. Tuttavia esistono metodi che aiutano i calciatori a migliorare, entro certi limiti, le loro qualità tecniche.

Alcuni club di alto livello posseggono per esempio una speciale gabbia, al cui interno si piazza l’atleta. Lungo il perimetro della gabbia ci sono cannoni che sparano il pallone verso il centro. Nello stesso istante in cui il pallone viene sparato, uno dei 64 riquadri che formano la gabbia si illumina.

Il giocatore non sa da quale parte e a quale altezza, arriverà il pallone. Quando sente il rumore del cannone deve girarsi, controllarlo e calciarlo nel minore tempo possibile verso il riquadro illuminato.

I cannoni e i riquadri sono controllati da un software che cronometra anche i tempi di esecuzione e trasmette i risultati a uno smartphone.

La gabbia costituisce un simulatore di una tipica situazione di gioco: l’atleta riceve il pallone, lo controlla, individua il compagno libero (o la porta) e tira.

Il vantaggio del simulatore è che la situazione viene ripetuta decine di volte di seguito, in condizioni studiate appositamente per migliorare la velocità di reazione e di esecuzione del giocatore.

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