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Un’avventura finita bene M.F. Moro

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Il verbo partire

Il verbo partire

Un’avventura finita bene

Mi piacevano i giochi rischiosi.

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Una mattina mi ero arrampicata come una scimmia in cima a un albero da frutto di quelli che erano sparsi qua e là sul “greppo”, una specie di pendio che fronteggiava la casa.

Avrò avuto dieci anni.

Mi ero spinta talmente in alto che si ruppe un ramo ed io, miracolosamente, restai appesa per le braccia e scivolai fino a un ramo più basso; poi però mi venne il panico con relativa tremarella. Non sapevo più scendere.

Venne l’ora del pranzo e qualcuno dei miei fratelli mi chiamò a tavola. Ma come avrei potuto fare ad andarci?

Quand’ecco arrivare lemme lemme papà. Io mi sentii morire; era proprio l’ultima persona che desideravo come soccorritore, perché a me bambina sembrava talmente incapace di risolvere un problema di ordine pratico.

Papà fece finta di niente e instaurò una conversazione generica, come se fossimo stati due vecchi amici intenti a prendere il tè in un salotto.

Dovette capire che qualcosa non andava per il suo verso e si offrì di aiutarmi. Io rifiutai protestando che non avevo bisogno di aiuto.

A questo punto assistetti alla più comica scenetta che ho avuto la fortuna di ammirare nel corso della mia vita. Perché papà si mise a raccontarmi, mimandone la varie fasi, la sua vita militare per dimostrarmi con i fatti che aveva delle doti atletiche nascoste.

Mi fece ridere talmente che mi decisi a scendere di un paio di rami. Così arrivai all’altezza delle sue braccia alzate e so che mi tenne ferma per una caviglia mentre io mi sporgevo con l’altro piede, ancora un po’ titubante, alla ricerca di un ramo più basso. Ridendo fino alle lacrime, e piuttosto rinfrancata, scesi finalmente dall’albero traditore.

Da quel giorno mio padre salì nella mia stima a dismisura anche perché, senza il suo intervento, sarei ancora lassù.

Maria Fida Moro, La casa dei cento Natali, Osanna Edizioni

Racconta di quella volta in cui hai avuto bisogno di un adulto: dove ti trovavi? Che cosa era successo? Qual era l’ostacolo che ti metteva in difficoltà? Chi è giunto in tuo aiuto?

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