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Le lodi d’Italia Virgilio Cause del terremoto il motivo
Le lodi d’Italia
Né l’India né tutta l’Arabia ricca di sabbie che contengono incenso superano i pregi dell’Italia.
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Qui la primavera è perenne e l’estate si estende al di là dei mesi estivi: qui il bestiame dà figli due volte l’anno, due volte l’albero produce frutti. Non ci sono le tigri rabbiose, né la razza crudele dei leoni, il serpente squamoso non striscia per terra con le immense curve né si raccoglie in una così enorme spirale.
Aggiungi tante illustri città ed opere, tante fortezze innalzate sui monti scoscesi e i fiumi che bagnano le mura antiche. Devo ricordare il mare che la circonda da entrambi i lati? O i grandi laghi? Te, lago di Como, più grande di tutti, te, lago di Garda, che ti innalzi con onde e fragore marini? O devo ricordare i porti, e il mare che infuria con grande fragore? In questa stessa terra vi erano vene d’argento, miniere di rame e l’oro scorreva abbondante. E ha creato una forte razza di uomini, i Marsi, i Sabelli, i Liguri abituati agli stenti, i Volsci armati di lancia, e i Deci, i Marii, i grandi Camilli, gli Scipioni duri in guerra e te, grandissimo Cesare, che ora già vittorioso nelle estreme terre dell’Asia, tieni lontani dalle rocche di Roma gli Orientali non abituati alla guerra. Salve, grandissima madre di messi, terra Saturnia, e madre di eroi!
Virgilio, Georgiche II, 138-173