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L’aggettivo
L’AGGETTIVO
L’aggettivo determina il nome: è una parola che si aggiunge al nome per attribuirgli una caratteristica. L’aggettivo concorda sempre col nome a cui è riferito: ha cioè lo stesso genere e lo stesso numero. Articolo, nome e aggettivo concordano e si possono analizzare insieme.
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L’AGGETTIVO QUALIFICATIVO
L’aggettivo qualificativo si aggiunge a un nome per determinarne la qualità (forma, colore, natura, condizione…). Le qualità degli aggettivi qualificativi hanno diversi gradi e si possono confrontare.
Giovanni è alto. Giovanni è meno alto di Stefano. Giovanni è più alto di Giacomino. Giovanni è alto come Angelo. Nella prima frase “alto” è usato normalmente, senza fare confronti, cioè al grado positivo. Nelle altre frasi, invece, l’aggettivo qualificativo “alto” è messo a confronto fra persone (si possono confrontare anche animali e cose). Si formano così i gradi comparativi (comparare = confrontare). • Comparativo di minoranza › meno di… • Comparativo di maggioranza › più di… • Comparativo di uguaglianza › come…
Il grado SUPERLATIVO RELATIVO esprime la qualità dell’aggettivo in relazione (confrontato) con gli altri.
Il grado SUPERLATIVO ASSOLUTO esprime la qualità dell’aggettivo al grado massimo, senza confronto con altri. Ricorda! Il superlativo assoluto si può formare anche con i prefissi ultra-, arci-, stra-…; con le parole molto e assai; oppure ripetendo due volte l’aggettivo. Attenzione! Alcuni aggettivi, insieme a quelle regolari, possiedono forme irregolari di comparativi di maggioranza e superlativi assoluti. Si tratta di forme derivate dal latino. Buono più buono, migliore buonissimo, ottimo Cattivo più cattivo, peggiore cattivissimo, pessimo Grande più grande, maggiore grandissimo, massimo Piccolo più piccolo, minore piccolissimo, minimo