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Alberto Battistolli sfiora il grande slam a Montalcino

Dopo

■ Ha tentato il "grande slam", c'è arrivato ad un passo, ma un atterraggio sballato dopo un dosso lo ha costretto al ritiro. Toscana dolceamara per Alberto Battistolli che ha concluso la stagione agonistica targata 2022 con una vittoria e uno stop nel doppio rally del Brunello.

In quello riservato alle auto storiche non si è fatto mancare nulla. Presentatosi al via con la Lancia 037 già usata dal padre, ha messo tutti in riga sin dalle battute iniziali con una facilità fin troppo disarmante. Vinte le prime tre prove, ha lasciato a papà Lucky, in gara con la Delta Integrale e Fabrizia Pons alle note, la quarta per riprendere subito dopo il timone e comandare tutta la truppa nelle rimanenti quattro. Sette speciali su otto portano la sua firma, accompagnata da quella del navigatore Simone Scattolin con il quale forma una coppia d'acciaio. Solo Battistolli senior ha in qualche modo contenuto l'irruenza del giovanotto vicentino, alla fine dietro di oltre 30", mentre gli altri avversari sono finiti staccatissimi, con il terzo, il sammarinese Bruno Pelliccioni (Ford Escort Rs) a 1'09"4, il quarto, Andrea Tonel- li (Escort Rs) a 1'35"1 e Calzolari (Escort Rs) a 1'40"8. Una gara su sterrato senza storia, insomma, che ha esaltato le doti velocistiche di Alberto Battistolli lanciato verso una carriera stellare.

Lucky, ad onor del vero, si è presentato al via in non perfette condizioni fisiche, ma contro la determinazione del figliolo poco avrebbe potuto anche in piena forma. La piazza d'onore, tuttavia, gli è stata sufficiente per conquistare l'ennesimo titolo italiano, campionato rally storici su terra, e rimpolpare un palmarès irraggiungibile. Il Brunello storico è andato in sce- na il sabato. Il giorno dopo, sulle stesse prove meno un passaggio sulla Badia Ardenza, si è disputato il Rally del Brunello per auto moderne e Battistolli jr ne ha approfittato per gareggiare con la Skoda Fabia della Delta Rally di Cartigliano. Il confronto è stato subito accesissimo con il pluricampione tricolore Paolo Andreucci, tanto che i due non si sono risparmiati. Se nello storico Andreucci con la Bmw M3 ha faticato parecchio, chiudendo lontanissimo in clas- sifica, in quello moderno ha fatto valere tutta la sua esperienza infilando come perle preziose una prova dietro all'altra. L'unico a tenergli botta è stato Alberto, incollato alle sue spalle, sino a quando, nella sesta piesse, è atterrato duro dopo un dosso esibendosi in una piroetta fuori programma. Il pilota berico era staccato di una quindicina di secondi e il grande slamdoppia vittoria nelle due competizioni - era ancora alla sua portata. Invece è giunto il ritiro.

Andreucci, in coppia con Rudy Briani su Skoda Fabia, ha preceduto sul traguardo le vetture gemelle di Mabellini-Lenzi e Oldrati-De Guio. Spettacolare il quarto posto di Christian Merli, il velocista che ad inizio stagione ha vinto la cronoscalata del Costo, prestato una tantum ai rally. Il trentino, coadiuvato da Max Furlini, è stato autore di una prestazione superba che ha confermato il suo enorme potenziale. Quattordicesima piazza per i bassanesi James Bardini e Francesco Berdin a 3'10" dai vincitori. Quindici Skoda Fabia nelle prime quindici posizioni della generale. Adesso motori spenti, è il momento di programmare la nuova stagione. Alberto Battistolli ha già deciso: sarà ancora campionato europeo. Con l'esperienza acquisita quest'anno l'obiettivo sarà il podio.

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