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La Peugeot Type 3 compie 130 anni e diventa un libro
by ACI
La storia della prima auto circolante in Italia grazie al conte Gaetano Rossi di Schio è stata ripercorsa da Fabrizio Taiana e presentata a Vicenza grazie ad un’iniziativa promossa da Baldi Libri. La vettura prenderà parte alla prossima Londra - Brighton
■ 130 anni ben portati, soprattutto dopo l’ultimo restauro che ne ha ricostruito il motore e completato un restyling (tra cui la copertura delle ruote) che la renderanno pronta ad affrontare ancora una volta la Londra – Brighton, la più antica corsa riservata ad auto nate prime del 1905. E lei, la Peugeot Type 3, ordinata il 30 agosto 1892 e arrivata in Italia il 2 gennaio 1893 acquistata dal conte Gaetano Rossi di Schio, ha addirittura il vanto di partire con il n. 1 Già perché stiamo parlando della prima vettura circolante nel nostro Paese e che, dal museo dell’automobile di Torino dove è esposta, si è trasferita nelle pagine del libro scritto da Fabrizio Taiana, presentato a Vicenza nelle Gallerie di Palazzo Leoni Montanari grazie all’iniziativa di Baldi Libri.
“Una storia dell’automobilismo che diventa anche storia dell’imprenditoria – ha esordito il giornalista Antonio Di Lorenzo, moderatore dell’incontro – Un libro ricco di notizie in cui fatti e personaggi si muovono in un intreccio narrativo che non può prescindere dal rigore storico. Perché, oggi più che mai, c’è sempre più bisogno di verità, ma anche di sintesi e di efficacia. E l’auto é la metafora di quanto scorre veloce il tempo”. Ad entrare più nei dettagli è lo stesso autore, che sottolinea come ci siano più chiavi di lettura. “La prima parte racconta la società prima dell’avvento dell’automobile e si apre con una lettera di protesta contro le vetture che spaventavano i… cavalli. Poi entra in scena Gaetano Rossi di Schio, imprenditore lungimirante che ha dimostrato la passione per l’innovazione”.
A ripercorrerne la figura è il nipote Alvise Rossi di Schio: Gaetano, figlio del capostipite Alessandro, della celebre famiglia laniera e non solo, la acquistò per 6 mila lire (compresi i ricambi), una cifra che equivaleva a circa 11 anni di stipendio di un operaio. Fu lui, poi anche deputato del Regno, ad ottenere la prima patente, seguito dal suo autista Oreste.
“Per tante cose l’auto ha una partenza nel Veneto” sottolinea ancora Taiana, le cui fatiche letterarie sono frutto di anni di ricerche, partite un po’ per caso.
“Nel 1896 il conte si comprò altre due macchine – continua nel racconto - prima di vendere la prima Peugeot, che non superava i 16 chilometri all’ora, a Guido Lazzari. Alterne vicende la portarono quindi, nel 1954, da un antiquario di Udine e da lì, in tempi più recenti, al museo di Torino dove fu restaurata”. Numerose le curiosità su cui si sofferma Taiana: dal fatto che la benzina si comprasse, ad inizio Novecento, dal… droghiere al fatto che la Peugeot iniziò il suo successo grazie alla produzione della crinolina, sostegno indispensabile degli abiti delle signore dell’epoca e, quindi, grazie alle macchine da cucire. Il resto lo lasciamo da scoprire ai lettori e a quanti vorranno conoscere più nei dettagli la storia della prima auto circolante in Italia.