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Tra storia e futuro ripensare la mobilità
by ACI
■ Tradizione ed innovazione. Ad accostarle così le due parole sembrerebbero un ossimoro tanto sono contrapposti i concetti che esse esprimono. E, invece, tradizione e innovazione ben si sposano ad un'idea di mobilità che progetta il futuro senza buttare alle ortiche sic et simpliciter il passato. La mobilità è un diritto troppo prezioso per essere compromesso da un approccio semplicistico o peggio, ideologico. Inutile sottolineare come in questo particolare momento storico il mondo dell’automobile si trovi di fronte ad un bivio: da un parte il motore elettrico, cui guardano le istituzioni dell’Unione Europea, dall’altra il motore endotermico, che rappresenta una garanzia cui tanti Paesi, Italia in primis, vogliono rimanere legate fino al momento in cui non vi sia un’alternativa altrettanto efficiente. E come non capire questa presa di posizione se solo si pensa alla qualità delle soluzioni ingegneristiche e tecnologiche in genere e allo stile di design che hanno contraddistinto il marchio di fabbrica delle Case automobilistiche italiane, intorno a cui poi sono sorte aziende di componentistica ed accessori legate alla filiera dell’automotive. La nostra economia è stata trainata da questo settore che ad oggi rappresenta oltre il 5% del PIL nazionale. A questo dobbiamo pensare quando ci prospettano scenari proiettati unicamente verso l’elettrico che, attualmente, ha ancora costi troppo elevati per non rimanere di nicchia, a tacere di altre criticità quali la limitata autonomia del motore, i tempi di ricarica, l’insufficienza della rete di distribuzione (colonnine) e, ancora più a monte, le difficoltà di reperimento del litio per le batterie, lo smaltimento delle stesse batterie e il combustibile che alimenta le centrali. Insomma, non è affatto giustificata la sicumera con cui viene propugnato l’elettrico anche solo pensando che ha lavorato a questo tipo di motore perfino Ferdinand Porsche senza esiti finora risolutivi. Questa è la mia opinione di sempre e ne rimango convinto anche dopo essere stato ospite della stimolante tavola rotonda, intitolata appunto "Bollicine elettriche”, organizzata da Andiamo elettrico, in cui insieme con altri illustri personaggi mi sono confrontato sui temi della mobilità sostenibile e dell'economia circolare in maniera appunto… frizzante. Come ho già avuto modo di ribadire, non sono le auto la causa principale dell’inquinamento delle nostre città in cui l’aria, e lo sappiamo bene anche a Vicenza, arriva a livelli di allerta. O, meglio, non sono le vetture moderne ed efficienti a dover essere messe al bando, bensì quelle “vecchie”, che non sono neppure storiche. Le auto vecchie rappresentano un pericolo per la circolazione e sono altamente inquinanti. Su queste distinzioni si dovrà pure arrivare a dei punti fermi con le autorità che regolano la circolazione sulle nostre strade, in particolare nei centri storici. Tanti sono gli argomenti di questo numero. Vi segnalo un’interessante intervista sui problemi che riguardano le persone diversamente abili: si tratta di una questione che riguarda tutti perché la mobilità deve essere accessibile e fruibile senza doversi tramutare in una corsa ad ostacoli da superare. GuidACI sta allargando la propria visuale nell’esigenza di sensibilizzare al diritto (di tutti) ad una mobilità sicura: dunque non solo educazione stradale nelle scuole, dove peraltro l’impegno di ACI Vicenza – grazie alle Autoscuole aderenti a Ready2Go - continua senza interruzioni, ma anche interesse per le categorie fragili.
Infine, consentitemi un occhio allo sport. Complimenti ai piloti targati ACI Vicenza protagonisti al recente Rally Costa Brava, con Andrea “Zippo” Zivian che ha ripreso la corsa al campionato europeo da dove l’aveva lasciata nel 2022, ovvero vincendo. E che dire di quel “giovanotto” di Toni Fassina, che a 78 anni sulla sua rombante Lancia Stratos ha vinto il 2° raggruppamento? Non solo. Per rimanere ancora fuori dal nostro territorio, il Team Bassano ha segnato una tripletta al Rally Sulcis-Iglesias: primo, secondo e terzo!
Anche localmente si sono scritte belle pagine di sport motoristico: l’infaticabile Rally Team di Isola ha organizzato nel mese di marzo appena concluso la regolarità turistica dei Colli Isolani, specialità che coniuga sport e territorio, ed il il 2^ Slalom di Malo. Sono tutti segni della vitalità del motorsport nel vicentino. Concludendo, anche grazie allo sport possiamo dire che il passato ci aiuta a scrivere il presente e progettare il futuro.
Foto Click
■ Un Rally Val D’Orcia che sa di incredibile con la vittoria nel primo appuntamento della stagione arrivata nell’ultima prova speciale grazie ad un tempo monstre segnato da Paolo Andreucci che riesce nell’impresa di sorpassare Giacomo Costenaro (foto di Mario Leonelli), fino a quel momento in prima posizione provvisoria.