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Due Castelli

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Due Valli

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"Due Castelli" per i gemelli Bardini

James e Justin hanno vinto la gara svoltasi nei pressi di Rovigno con una Skoda Fabia battendo al fotofinish il marosticense Adriano Scalcon

■. Due prove speciali da ripetersi quattro volte in un senso e quattro nell'altro per un centinaio di chilometri cronometrati. È questo, in sintesi, il rally Due Castelli, andato in scena in Croazia, a cavallo del canale di Lemme, nell'entroterra di Rovigno. Una formula originale, che consente agli organizzatori e agli equipaggi di contenere i costi e i tempi di ricognizione. Considerato poi che la tassa d'iscrizione è di 350 euro ecco che la gara diventa subito appetibile. I rallysti italiani non si sono fatti attendere e sono giunti a Rovigno numerosi, con tutta l'intenzione di ben figurare. Dei sessanta iscritti la maggior parte era formata da driver azzurri che non si sono risparmiati lungo le speciali. I migliori si sono rivelati i vicentini, monopolizzatori del Due Castelli. Adriano Scalcon con una Skoda Fabia della Delta Rally ha preso subito in mano le redini della corsa ma James Bardini, in coppia col gemello Justin, pure lui al volante di una Skoda preparata a

Cartigliano non gli ha concesso un attimo di respiro, tallonandolo da vicino. Scalcon, giunto all'ultima prova con un discreto margine di vantaggio, ha prudentemente alzato il piede dall'acceleratore, convinto di avere la vittoria in tasca. Invece James Bardini ne ha approfittato per mettere a segno un clamoroso sorpasso. Così sul gradino più alto del podio sono finiti i gemelli italoinglesi privando Scalcon dell'oro che pensava di avere già in mano. Al terzo posto un equipaggio sloveno. Al via del rally anche Sergio Polato e Paolo Grandesso, riunitisi per l'occasione dopo diversi anni. Polato ha guidato un'originale Ford Focus con motore della Sierra Cosworth, molto potente e grintosa, vettura che in Italia non può correre ma che all'estero invece è accettata. Partiti velocissimi, Polato e Grandesso hanno perso quattro minuti quando la macchina s'è improvvisamente ammutolita. "Eravamo convinti di aver finito la benzina - sospira l'organizzatore del rally Città di Bassano - invece si era staccato un morsetto della batteria. Ricollegato, la Focus è immediatamente ripartita. Impossibile però recuperare i quattro minuti persi. Ci siamo comunque divertiti anche se siamo finiti nelle retrovie." Chi non ha finito il rally, invece, è stato il bassanese Michele Piccolotto, in coppia con Christian Dinale. Partito velocissimo, il pilota è uscito di strada nel corso della seconda prova, finendo ruote all'aria in un campo. Per colmo della sfortuna, poi, la vettura si è incendiata. Illeso l'equipaggio, ingentissimi i danni.

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