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Medio Adriatico
by ACI
RALLY MEDIO ADRIATICO Andreucci cala il poker e prende il largo nella corsa tricolore
Il toscano ha dominato la gara riservata alle auto moderne con la Skoda Fabia e Rudy Briani alle note. Secondo posto per Oldrati affiancato da Elia De Guio
■ Il 29° Rally Adriatico, seconda prova del Campionato Italiano Rally Terra (CIRT) riservato alle auto moderne, è stato vinto da Paolo Andreucci e Rudy Briani, su una Skoda Fabia Rally2. Per il pluridecorato pilota lucchese ed il navigatore mantovano (campioni in carica) si tratta del secondo successo in due gare, compiendo quindi un primo e deciso allungo in classifica. Andreucci con questo alloro ha firmato il poker di successi assoluto in questa gara, dopo quelli del 2009, 2012 e 2020. La gara, corsa sulla lunghezza di nove prove speciali (tre diverse da disputare tre volte) era pure la seconda per il Campionato italiano off road, per i fuoristrada e “side by side” oltre che la seconda delle sei sfide che compongono il Campionato italiano junior. Il primo giro di prove aveva visto il promettente bresciano Enrico Oldrati, affiancato da Elia De Guio alle note (Skoda Fabia Rally2), andare al comando, con Andreucci che, oltre a soffrire il fatto di passare per primo sulle prove, quindi “spazzando” la strada, aveva perso tempo per una “toccata” sull’anteriore destro della sua Fabia, perdendo aderenza sulla ghiaia. Dalla seconda tornata di prove Andreucci ha attaccato il giovane rivale, passandolo dopo la quinta prova per poi prendere progressivamente margine, andando poi a vincere con 12”4 di vantaggio su
Sopra: Paolo Andreucci vincitore
del Rally del Medio Adriatico su terra;
a sinistra: Costenaro-Bardini su Skoda Fabia terzi assoluti nella gara moderna; Qui: Giacomo Costenaro con la Skoda Fabia. Autori di una gran rimonta si sono classificati terzi assoluti i vicentini Giovanni Costenaro e Justin Bardini attardati nella prima parte della gara da una "toccatina" sulla parte anteriore destra della loro Skoda
di lui. Terza posizione per Giacomo Costenaro, in coppia con Justin Bardini, pure su Skoda. Un avvio stentato, per il pilota marosticense che, oltre ad aver sofferto la ghiaia partendo per secondo sulla strada, ha accusato un infortunio alla mano destra per lussazione di un dito per un colpo preso sul leva del freno a mano durante la prima prova (perdendo circa 10”). Costenaro ha poi reagito concretamente risalendo dalla sesta posizione sino al podio. Quarto assoluto il versiliese Emanuele Dati, con Ciucci alle note. La quinta piazza finale l’ha incamerata il modenese Andrea Dalmazzini, con Albertini, su una Hyundai i20 Rally2 che guidava per la seconda volta, la prima su strada bianca. Sesti i sardi Giuseppe Dettori e Carlo Pisano, anche loro su una Skoda, in costante lotta con Dalmazzini e protagonisti di una grande rimonta dalla nona posizione iniziale di giornata. Settimi sono giunti Tonso/Fappani (Skoda), in costante progressione dalle retrovie inziali; ottava e nona posizione poi per i sammarinesi Jader Vagnini (con Franchina) e Daniele Ceccoli (con Capolongo), entrambi su una Fabia, stessa vettura del bresciano Trevisani, in coppia con Marchesini, attardati anche di 10” per una penalità ad un controllo orario oltre che da una foratura. Primo delle due ruote motrici l’equipaggio padovano Marchioro/ Marchetti, con una Peugeot 208 Rally4, davanti a “Barone Junior”/ D’Ambrosio, con una pari vettura.
Una corsa senza storia Lucky-Pons dominano sugli sterrati di Urbino
■ Conclusa la seconda prova aveva già messo in chiaro tutto e avrebbe potuto tornarsene a casa, tanta era la superiorità con la quale aveva dominato le battute iniziali della gara. Gli avversari tutti abbondantemente staccati e la classifica impietosa. Il divario fra sé e gli altri equipaggi incolmabile. Bruno Pelliccioni, il più "vicino", navigava a vista con 43" di ritardo, il resto della compagnia, non folta per la verità, ancora più lontana. Assecondando il suo spirito battagliero ha proseguito agguerrito, seguendo per filo e per segno le note di Fabrizia Pons, senza tirare i remi in barca, rincorrendo un altro prestigioso successo. Al rally del Medio Adriatico, valido per il campionato italiano terra auto storiche, Luigi Battistolli, in arte Lucky, ha conquistato l'ennesima vittoria di una carriera infinita. Il vicentino ha disposto a piacimento della gara con partenza ed arrivo ad Urbino, assicurandosi ben otto parziali su nove, lasciando a Bacci la terza prova, giusto per far "respirare" la Delta Integrale 16 valvole curata dalla K Sport. Impietosa la classifica finale: Lucky ha concluso il rally tricolore in 53'59"1, con un vantaggio arrivato a sfiorare i due minuti (1'59"2 per la precisione) su Pelliccioni-Gabrielli alle prese con una Escort 200. Terza piazza, a 2'43", per la Sierra 4x4 preparata da Terrosi di Bacci. Il pilota livornese portacolori della Scuderia ProRacing, affiancato dall’esperto copilota Sauro Farnocchia era alla ricerca del riscatto da un avvio stagionale particolarmente sfortunato, punteggiato da due ritiri, e stavolta ha ritrovato il sorriso. Un podio che rinfranca in ampia parte Bacci e Farnocchia, dopo le due delusioni precedenti pur se rimane un poco l’amaro in bocca per un possibile “argento” sfuggito di poco nel finale della gara marchigiana soprattutto per un calo fisico del pilota, complice il gran caldo che ha creato non poche difficoltà a molti equipaggi. Giù dal podio l'inossidabile Bruno Bentivogli (Jacopo Innocenti il coequipier) su Sierra 2 ruote motrici. A completare la top five ci hanno pensato Tonelli-Debi su Escort Rs. Al traguardo anche Federico Ormezzano-Torlasco su Talbot Lotus (settimi) e i bassanesi Corrado e Leonardo Sulsente, padre e figlio, con una Opel Kadett Gte di gruppo 2 (14°). Coppa delle scuderie, neanche a dirlo, al Team Bassano diretto da Mauro Valerio. Con il successo colto ad Urbino, Lucky e Fabrizia Pons comandano il Campionato italiano rally terra 4 ruote motrici e sono lanciatissimi nella riconferma del titolo messo in carniere la scorsa stagione. La prossima gara sullo sterrato sarà il rally di S. Marino in calendario il 10 luglio. Scontato prevedere che proveranno a chiudere il torneo in anticipo. Proprio sulle speciali di S. Marino prese il via a metà degli anni Settanta la carriera di Lucky.