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I sistemi Adas
by ACI
I sistemi Adas per l’auto del futuro
In un settore dell’automotive in continua evoluzione un ruolo sempre più importante per la sicurezza sarà rappresentato da dispositivi per la guida assistita, già obbligatori a partire dal luglio 2022 su tutti i veicoli di nuova omologazione
■ Come in tutti i settori del nostro quotidiano, pubblico e privato, l’innovazione tecnologica digitale porterà sempre più anche una profonda trasformazione nel settore del trasporto, dell’automobilismo e nel comparto Automotive nel suo complesso. Non solo tecnologia allo stato puro applicata al mezzo automobilistico, dunque, ma anche un cambiamento di mentalità ed una maggior consapevolezza del ruolo centrale, in questo modello, del fattore umano che trasforma il classico “conducente” in “passeggero” che si sposta con la proprio rete di relazioni sociali, familiari e lavorative. Non sono infatti novità, e nemmeno non siamo in grado di non immaginare il loro evolversi nel tempo, la connettività integrata a bordo veicolo, in grado di abilitare nuovi servizi per gli utenti, l’avanzare di nuove logiche di utilizzo condiviso contrapposte alla proprietà dell’autoveicolo, l’avvento dei veicoli elettrici in sostituzione di quelli tradizionali, la famosa guida autonoma ed i vari livelli in cui è strutturata, solo per citarne alcune. Un altro dato è certo: questo cambiamento sta avvenendo in tempi estremamente rapidi, sia guardando allo scenario internazionale sia al quadro italiano, e l’impatto della trasformazione in corso riguarda molteplici attori dell’ecosistema esteso della nuova mobilità, in primis le stesse case costruttrici che devono far evolvere, anzi possiamo dire ne sono quasi costrette, il modello della catena del valore dell’auto, non solo intesa come mezzo di trasporto, bensì come “luogo” al centro di una mobilità sostenibile, sociale ed umana, e con lo sforzo massimo verso la sicurezza attiva e passiva di conducenti, passeggeri, pedoni, ciclisti. In questo contesto, assai complesso, tra le innovazioni tecnologiche a cui le case costruttrici stanno lavorando, un ruolo di primo piano assumono i dispositivi ADAS, già sul mercato da alcuni anni ma con ancora ambiziose prospettive di crescita esponenziale. Già presenti su alcuni modelli di auto, gli ADAS (Advanced Driver Assistance System) sono dei dispositivi per la guida assistita, tecnologie moderne che aiutano i conducenti e migliorano la sicurezza, e sono già obbligatori a partire dal luglio 2022 in base al General
Safety Regulation del Regolamento Europeo 2019/2144, su tutti i veicoli di nuova omologazione. Si tratta quindi di dispositivi tecnologicamente innovativi, in grado di garantire auto più sicure, soprattutto per quanto riguarda la protezione di tipo attivo, ossia quella in grado di prevenire gli incidenti, non solo per conducenti e passeggeri dei veicoli, ma anche per gli utenti più deboli della strada, quali pedoni e ciclisti (da non confondere con i dispositivi di tipo passivo, che intervengono “durante” l’incidente, ad esempio l’airbag e la scocca auto-deformante, per limitarne o diminuirne le conseguenze). Come sono fatti, questi dispositivi, e dove sono installati? In genere sono composti da una serie di sensori, i quali lavorano assieme al software di bordo per monitorare la guida, “vedere” (letteralmente) la strada, le linee sulla carreggiata, i segnali stradali, i veicoli che precedono e in manovra anche l’area (talvolta) a 360° attorno al veicolo, ed intervenire in caso di emergenza, sono installati normalmente nell’area frontale del veicolo, molto spesso anche nella parte alta del parabrezza, ai lati in vicinanza degli specchietti retrovisori e all’interno dell’abitacolo. Vediamo ora quali sono i principali ADAS tecnologici disponibili sul mercato automobilistico europeo.
Cruise Control Adattivo (ACC)
Tra i principali sistemi anticollisione tra veicolo e veicolo troviamo il cruise control adattivo (ACC). Questo dispositivo permette di regolare automaticamente la velocità durante la marcia rispetto il veicolo che precede, considerando le condizioni del traffico e la distanza di sicurezza da mantenere con le altre vetture. Spesso si avvale di vari sensori differenti, lavorando in sincronia con altre tecnologie per garantire un’andatura adeguata ad ogni situazione.
Frenata automatica di emergenza (AEB)
Tra le tecnologie ADAS sicuramente più utili e fondamentali anche per la guida assistita c’è il sistema per la frenata automatica di emergenza (AEB). Grazie a sensori speciali, la macchina è in grado di rilevare la distanza con auto, pedoni e ciclisti e frenare automaticamente, senza l’intervento dell’uomo. Questa tipologia di ADAS, a seconda della configurazione e numero dei
sensori, può lavorare come sistema anticollisione veicolo-pedone, veicolo-veicolo e veicolo-ciclista. La frenata assistita prevede, per ciascun modello di auto e casa costruttrice, delle velocità minime e massima di intervento. ADAS da cinque stelle per la sicurezza e la prevenzione degli impatti.
Rilevatore della stanchezza del conducente
Un ausilio alla guida ancora poco diffuso, presente soltanto su alcuni modelli di fascia premium o di nuova generazione, è il rilevatore della stanchezza del conducente, uno degli ADAS sicuramente più intelligenti e sofisticati. Attraverso sensori e telecamere interne, questo sistema “controlla” l’attenzione del guidatore, intervenendo in caso di bisogno con avvisi acustici e richieste specifiche. In assenza di una risposta vengono attivate delle procedure, come il controllo del veicolo da parte del computer di bordo, addirittura in taluni casi con l’accostamento a bordo carreggiata in modo totalmente automatico. Avviso di collisione con i veicoli Uno degli obiettivi primari dei sistemi auto ADAS è evitare gli incidenti, perciò sono state sviluppate diverse soluzioni come l’avviso di collisione con gli altri veicoli. In questo caso il dispositivo può essere completo, oppure concentrarsi su una zona specifica come l’area posteriore alla macchina. Ad esempio, se viene rilevato l’avvicinamento eccessivo di una vettura, tutti i sistemi si azionano per preparare l’auto al possibile tamponamento.
Monitoraggio degli angoli ciechi
Un problema piuttosto comune durante la guida sono gli angoli ciechi, ovvero quelle zone visuali coperte da elementi strutturali, come i montanti dell’auto, oppure alcune aree di carreggiata non visibile durante la marcia con gli specchietti retrovisori. I nuovi ADAS per il monitoraggio degli angoli ciechi presentano delle telecamere e dei sensori, per scoprire eventuali pericoli ed avvisare il conducente. Ciò permette di migliorare la sicurezza di guida, per ridurre il rischio di collisioni stradali ed incidenti con pedoni e ciclisti.
Mantenimento della corsia di marcia
Spesso, quando si percorre un lungo tratto stradale senza ingombri guidando sempre dritti, le distrazioni possono portare all’uscita del mezzo dalla carreggiata. Per scongiurare questa evenienza ci sono i sistemi ADAS per il mantenimento della corsia di marcia (Lane Keeping System), che “leggendo” la segnaletica orizzontale sulla carreggiata sono in grado di assicurare che la vettura rimanga dentro le linee anche in presenza di curve, creando delle “vibrazioni” al volante e opponendo una certa resistenza alla modifica della traiettoria. L’unico punto debole di tale ADAS sta nel fattore “manutenzione” del manto stradale e nell’efficacia delle linee orizzontali.
Riconoscimento della segnaletica stradale
Attraverso l’installazione di telecamere di ultima generazione, collegate direttamente con il sistema di bordo, la vettura può contare su un dispositivo di riconoscimento della segnaletica stradale. Questa tecnologia consente all’auto di vedere i limiti di velocità, eventuali lavori in corso e qualsiasi tipo di indicazio-
ne. Tale opzione permette di migliorare l’efficienza dei sistemi di bordo come il cruise control adattivo. Anche qui il sistema, di per sé molto efficace, si deve rapportare con segnalazioni verticali talvolta obsolete, frammentarie, caotiche o poco chiare.
Scatola nera
Un discorso totalmente a parte merita la scatola nera, che non può dirsi un ADAS a tutti gli effetti, ma che in realtà segue la stessa obbligatorietà di installazione (da luglio 2022 sui veicoli di nuova omologazione) e che, pur essendo molto tecnologica, sfrutta invece il fattore psicologico, umano ed emotivo del conducente. Una volta che la scatola nera è installata, infatti, questa inizierà a registrare tutti i dati relativi alla geolocalizzazione inclusi la data e l’ora. La scatola nera, come possiamo immaginare, si rivela preziosa in caso di incidente perché andrà a registrare anche i dati relativi all’accelerazione, alla tipologia di impatto ed alla velocità rilevata prima della decelerazione. Inoltre la scatola nera auto consente di accedere allo storico delle marce inserite nel corso del tempo e, quindi, dello stile di guida. Tutte queste informazioni verranno inviate ad un database che conserverà i dati così da permettere alle compagnie di analizzare il reale comportamento degli assicurati alla guida. Tra i vantaggi della scatola nera c’è senza dubbio la possibilità di godere di un piccolo sconto sul premio annuale della polizza assicurativa e il sapere in ogni momento dove si trova l’auto grazie alla geolocalizzazione, quindi anche una sorta di ”deterrente” al furto dell’auto stessa. In conclusione, con gli ADAS le auto vengono dotate di un sistema centralizzato, integrato all’interno del computer di bordo, per assistere il guidatore in alcune situazioni “al limite” sia per l’imperizia di altri sia per la distrazione nostra, e a ragione si pongono come la base delle auto a guida autonoma in grado di circolare su strada senza l’ausilio del conducente. Ma è il fine stesso di questa tecnologia evoluta che a noi interessa in particolar modo, al di là della guida autonoma stile film di fantascienza: fare il possibile per prevenire in modo attivo gli incidenti stradali, gli impatti e le collisioni che causano morti, feriti, danni umani e materiali con costi incalcolabili che, come ben sappiamo, siamo sempre noi collettività a dover pagare.