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Intervista al Comandante Simone Morello

Le interviste di ACI Treviso Informa

Intervista al Comandante Simone Morello.

Bentrovato Comandate e grazie per la disponibilità.

Da qualche anno al Comando della Polizia stradale della marca: un primo bilancio.

Sono stati anni impegnativi ma anche ricchi di soddisfazioni. Sono particolarmente orgoglioso del lavoro fatto nelle scuole. La formazione gioca un ruolo fondamentale ed è indispensabile trasmettere, già nelle fasce di età più giovane, la cultura della prevenzione. La comunicazione con i più giovani gioca un ruolo molto importante, per farli crescere con la consapevolezza di comportamenti responsabili.

Quali le proposte concrete per una efficace azione di prevenzione dell’incidentalità in provincia.

Nel traffico urbano di tutti i giorni il conducente molto spesso non avverte il pericolo sentendosi protetto dalla scocca del proprio veicolo che in realtà si trasforma in un’armatura effimera in presenza di comportamenti azzardati o in assenza di condotte consapevoli e corrette. L’assunzione di responsabilità e una visione a 360 gradi permetterà di apportare miglioramenti continui su tutti gli aspetti che possono concorrere all’aumento o alla diminuzione degli incidenti stradali e di ridurre del 50 % il numero di incidenti e vittime entro il 2030 per arrivare al 2050 con zero morti sulle strade così come fissato dall’Unione europea. Per quanto attiene il servizio della Polizia Stradale, che ha una competenza esclusiva in ambito autostradale, principalmente finalizzato a contrastare il fenomeno dell’incidentalità ritengo che lo stesso si fondi essenzialmente sulla prevenzione. Da un lato mediante la vigilanza e il controllo da parte delle pattuglie delle diverse tipologie di traffico, dall’altra, attraverso la formazione dei conducenti e, in generale, di tutti gli utenti della strada. Proprio per questo la Polizia di Stato svolge da oltre 20 anni attività di educazione stradale sia nelle scuole di ogni ordine e grado, mediante il “Progetto Icaro” o “Bici scuola”, sia in occasione di eventi o iniziative di vario tipo, per sensibilizzare la cittadinanza verso una vera e propria “cultura della sicurezza stradale”, finalizzata a rendere tutti gli utenti della strada – dai bimbi più piccoli che la utilizzano quali pedoni, all’anziano che la percorre a piedi o a bordo del proprio veicolo – in grado di viaggiare sempre in totale sicurezza.

Il comandante della Polizia Stradale Simone Morello

In percentuale, qual è l’infrazione al codice della strada con cui “si confronta” più spesso?

Sono ancora tanti, purtroppo, i compartimenti errati che vengono posti in essere sulla strada, tra cui, ad esempio, l’inosservanza dei limiti di velocità, l’uso scorretto dello smartphone al volante, il mancato rispetto della distanza di sicurezza e della precedenza, ecc. Comportamenti identificati come le principali cause di incidenti stradali. Parlare, ad esempio, al telefono in auto, usare le chat o scrivere un messaggio, farsi un selfie, sono operazioni che impediscono di mantenere lo sguardo sulla strada e le mani sul volante, interferendo pericolosamente sui tempi di reazione e sull’attenzione dei conducenti, con rischi elevatissimi per la sicurezza di tutti gli utenti della strada. Inoltre, condotte particolarmente pericolose sono l’omesso uso delle “cinture di sicurezza” e guida in stato d’ebrezza, o in stato di alterazione per l’uso di sostanze stupefacenti o psicotrope.

Il rapporto tra la Polizia stradale e gli automobilisti è “solo conflittuale”? Ci sono episodi di collaborazione tra gli agenti e gli automobilisti?

La professionalità, l’efficienza e la grande umanità degli Operatori della Polizia Stradale fa degli stessi un vero e proprio punto di riferimento per gli automobilisti ed i cittadini che vogliono un poliziotto amico, presente, preparato, anche inflessibile quando è necessario, ma che faccia della cortesia e del tratto umano una sua peculiare caratteristica. Quasi quotidiani sono gli attestati di stima e di ringraziamento che pervengono al Comando, per la vicinanza che gli uomini e le donne della stradale esprimono ai cittadini.

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