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Ayrton Senna: il mito che non tramonta
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by ACI
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Ayrton Senna, il mito che non tramonta.
Ayrton Senna, il mito che non tramonta. Chi ama l’automobilismo e l’ha visto gareggiare, anche solo alla televisione, non può dimenticare la perfezione della sua guida, l’armonia delle traiettorie, la decisione con cui conquistava le pole position, la cattiveria agonistica con cui affrontava le gare. È stato, dicono, il più grande di tutti, non solo il più amato. A ravvivarlo contribuisce ora un bel libro di Valeria Biotti, giornalista, autrice, speaker radiofonica e vignettista: «Ayrton Senna. Un dio immortale alla ricerca della felicità» (Diarkos editore).
Valeria Biotti ricostruisce la vita del grande campione brasiliano, partendo dalla fine, da quel tragico 1° maggio 1994 all’autodromo di Imola, quando un incidente, alla curva del Tamburello, dovuto al cedimento della vettura, pose tragicamente fine alla sua giovane vita. L’autrice ci fa gradualmente ripercorrere la vita di Senna. Quella sportiva, certamente, dalla passione giovanile per la velocità, agli esordi nel kart sino ai trionfi in F1. Ci parla della sua mania di perfezione, dell’impegno continuo per migliorare se stesso e la vettura. Non nasconde, il racconto di Valeria Biotti, le avversità incontrate da Senna in quel mondo difficile e spesso, soprattutto all’inizio, piuttosto ostile verso un ragazzino venuto a buttar giù dal gradino più alto del podio chi pensava di poterci rimanere ancora a lungo. Così si spiegano i contrasti, umani e non solo sportivi, con il connazionale Nelson Piquet e la sfida continua, spesso oltre il limite del lecito, con Alain Prost. Ma c’è anche amicizia vera in quel mondo difficile. Con il giovane Rubens Barrichello, ad esempio, e soprattutto con Gerhard Berger, compagno di tante goliardate. Ma c’è anche la vita privata di Senna nel libro di Valeria Biotti. Presentata, pur senza nascondere anche aspetti forse non proprio esaltanti, sempre con delicatezza, con quel rispetto che si deve all’intimità delle persone. La vita di un uomo, insomma; una vita vera, intensa, pur nel suo breve tragitto. Il libro ha un altro pregio che lo caratterizza: è la sua impostazione. L’autrice talvolta narra personalmente le vicende, per lo più attingendo ai suoi ricordi di bambina e di ragazza innamorata dell’automobilismo e, in particolare, di quel campione straordinario. Ma poi alla sua voce ne unisce tante altre. Talvolta è Senna stesso che narra la sua vita, i suoi pensieri, i suoi dubbi e le sue gioie. Altre volte sono le voci dei suoi colleghi, come Berger, Prost, Barrichello, Tarquini, Fullerton, quello che l’ha battuto nel mondiale kart e che Senna ha definito il suo più grande avversario. Poi ci sono i ricordi del suo fisioterapista e consigliere Nuno Cobra, degli ingegneri e degli altri uomini del suo team. Toccanti i racconti dei sanitari che l’hanno soccorso a Imola e all’ospedale di Bologna. Ne risulta un racconto corale, avvincente, coinvolgente. Leggendolo viene da pensare ad una pièce teatrale o ad un radiodramma in cui tante voci si alternano e si intrecciano per presentare tutte le sfaccettature della storia. Un libro ben fatto.
A cura della redazione di Aci Treviso Informa