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Il saluto del Presidente
from ACI Treviso Informa
by ACI
Il saluto del Presidente Mobilità sostenibile:
non è vero che l’elettrico è tutto bello mentre tutto quello che riguarda il motore a scoppio no!
È l’allarme dell’ing. Angelo Sticchi Damiani, Presidente dell’Automobile Club Italia, lanciato ai primi di settembre 2022 che condivido e sottoscrivo. Soltanto immaginare che da qui al 2030 non ci saranno più in produzione mezzi con motore a scoppio comporterebbe una situazione peggiore di quella attuale sotto diversi aspetti. Ora come ora, l’elettrica resta un salto nel buio: bisogna fare i conti con l’autonomia vera dell’auto e considerare che non abbiamo una rete di infrastrutture con le colonnine elettriche oltre al fatto che l’energia elettrica è insufficiente e che rimane irrisolto il problema dello smaltimento della batterie. . Per non parlare del disastro sotto il profilo occupazionale nel settore dell’automotive (parole del Ministro per lo sviluppo economico Giancarlo Giorgetti): in Italia il comparto auto, tra produzione, componentistica, riparazioni, vendita, impiega 1,6 milioni di persone e rappresenta il 20% del prodotto interno lordo. Del tutto evidente che l’esagerata spinta ambientalista è un killer per l’economia e brucerà milioni di posti di lavoro.
Indubbio che la lotta all’inquinamento sia un do-
vere di tutti ma va programmato nel tempo. In Italia circolano 35 milioni di automobili. Oltre un terzo di esse è altamente inquinante, non vale nulla sul mercato e ha più di dodici anni: sono veicoli euro 0 (3,6 milioni) euro 1( 1 milione). Proprio le auto euro 0 inquinano 28 volte di più di un veicolo euro 5 o euro 6 e sono pericolose perchè chi le guida, essendo vecchie, ha 8 volte le probabilità di farsi male in un incidente rispetto a chi ha un’automobile recente. Ecco perchè servono incentivi alla rottamazione proprio per smaltire queste vetture pericolose ed inquinanti . La soluzione, pertanto, impone la ricerca di un equilibrio e la transizione deve essere eco-sostenibile ma deve esser anche socialmente sostenibile. A confermare le perplessità nel mondo Aci è anche il calo del 19% delle immatricolazioni delle auto elettriche nei primi 6 mesi del 2022 (di cui il 17% elettriche ed il 2% ibride-plug). Dopo due anni da record, la battuta di arresto è stata determinata dalla crisi energetica e dall’incertezza degli incentivi e dal problema delle infrastrutture di ricarica. Ma non tutto il quadro è negativo: in Italia sono molto positivi i dati sui veicoli ecologici diversi dalle auto con un netto aumento dei furgoni elettrificati (+237% sul 2020 contro il 78% della media dell’Europa) e dei bus (+89%) mentre le biciclette elettriche hanno registrato un +5%. Assolutamente indispensabile l’installazione di colonnine pubbliche in autostrada (ora sono solo 250) così come hanno provveduto a fare in Olanda ,Germania, Danimarca mentre sulla ricarica ad accesso privato, l’Italia cresce addirittura più della media mondiale. Ma veniamo al costo delle riparazioni: le riparazio-
ni dopo un incidente stradale effettuato con le auto
elettriche costano il 50% in più. È quanto emerge da una recente ricerca riguardante nello specifico i modelli elettrici o plug- in confrontati con le auto tradizionali. Le motivazioni dei prezzi maggiormente cari, secondo quanto emerso, sono da ricercare nei costi elevati dei ricambi per le auto elettrificate che, non essendo ancora così diffuse, non permettono un’ottimizzazione dei costi di produzione, andando a gravare a lungo termine sulle tasche dei cittadini. Ma non solo: un’altra problematica riguardante le riparazioni delle auto elettriche è che richiedono team di specializzati e, più in particolare, un rete ufficiale di officine autorizzate. A queste problematiche vanno aggiunte, infine, alcune variabili, come ad esempio i costi di riparazione elevati che portano ad un conseguente aumento dei prezzi delle polizze assicurative sul mercato dell’auto, già molto costose .Fattore riconducibile anche all’aumento delle percorrenze chilometriche delle auto elettriche che, inevitabilmente, portano le assicurazioni a ricalcolare gli indici di rischio incrementando il costo per queste tipologie di auto che diventano così maggiormente costose rispetto alle tradizionali. In conclusione, pertanto: una transizione ecologica oggi
non può, assolutamente prescindere dal tener conto e confronto con la demografia, l’economia, l’agricoltura, l’energia e la mobilità, tutte filiere italiane consolidate che vanno salvaguardate guardano il futuro e quindi, inserite in un percorso di innovazione e sostenibilità con tempistiche molto più dilatate di
quelle intraprese.
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* il rimborso totale di un CORSO DI RECUPERO PUNTI (come previsto dall’art. 126 bis Codice della Strada) per coloro che attiveranno o rinnoveranno l’associazione.
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Aci Treviso Informa
Periodico semestrale dell’Automobile Club Treviso Numero 4 - Dicembre 2022 inviato in abbonamento ai Soci e ad Enti vari
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Indice
3 Il saluto del Presidente. 5 Lettere al Direttore. 8 Alcoo1 e guida. 10 Intervista al Comandante Simone Morello. 12 Momenti di Marca ...Classica. 15 Consigli utili: furto di un veicolo. 16 Sistemi ADAS per l’auto del futuro. 20 Inchiesta: incidentalità stradale a Treviso. 22 Ayrton Senna: il mito che non tramonta. 24 Le iniziative di Aci Treviso. 30 Invito tavola rotonda: Mobilità consapevole nella Marca trevigiana