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Una tavola rotonda dedicata ai milanesi

Il presidente di ACI Milano ha partecipato al sesto e ultimo appuntamento del 2020 degli incontri dedicati alla soluzione dei problemi legati alla mobilità. Questa volta si è parlato a lungo di mobilità dolce, che purtroppo rischia di diventare amara

Testo di Valerio Boni

Il 2020 sarà sicuramente ricordato dai milanesi per le quarantene imposte dal Covid, ma anche per la rivoluzione della viabilità introdotta in tempi record e senza i necessari studi, per agevolare il transito della cosiddetta “mobilità dolce”. La scorsa primavera, nel giro di pochi giorni, centinaia di parcheggi e chilometri di carreggiate sono stati immolati dal Comune in favore di biciclette e di pericolosissimi monopattini elettrici. Un tema spinoso, che è stato affrontato a fi ne ottobre da relatori autorevoli nel corso del sesto e ultimo appuntamento dell’anno di #FORUMAutoMotive, il movimento di opinione sui temi legati alla mobilità che periodicamente analizza le varie problematiche e propone soluzioni concrete. Alle spalle di Geronimo La Russa, la Citroën Ami che ha vinto il contest Ami loves Milan,

nel quale sono stati impegnati gli studenti dello Ied che hanno creato le grafi che esclusive

La sala congressi dell’hotel Enterprise è stata trasformata in studio per

ospitare la diretta Facebook del forum

Promosso dal giornalista Pierluigi Bonora, l’evento ha sempre avuto come ospite fi sso nel ruolo di moderatore il presidente di ACI Mlano Geronimo La Russa, presente in studio anche in occasione dell’appuntamento fi nale, che ha dedicato una tavola rotonda proprio ai problemi del capoluogo lombardo. Il tema“Città e trasporto pubblico nell’anno del Covid-19: se la mobilità dolce rischia di diventare amara”, è stato il più vivace, grazie anche al contraddittorio con i rappresentanti degli enti locali che hanno gestito il rinnovamento. Il dibattito è stato aperto da Roberto Sgalla, esperto in sicurezza stradale ed ex prefetto, che ha sottolineato: «La parte normativa ha bisogno di interventi regolamentari su vari aspetti, tra questi la promiscuità delle piste ciclabili. Va superata la fase emergenziale e sperimentale, e va limitata la circolazione di mezzi troppo rischiosi. Va perseguita la sicurezza attraverso targa, assicurazione e casco per gli utenti di queste nuove forme di mobilità». Un parere non condiviso da Marco Granelli, assessore alla mobilità di Milano e “papà” delle piste ciclabili dipinte: «Le regole che esistono sono

Da aprile a fi ne ottobre il giornalista Pierluigi Bonora e Geronimo La Russa hanno collaborato alla riuscita degli incontri con esperti impegnati a cercare soluzioni ai problemi della mobilità

chiare e regolamentano al meglio la mobilità. Milano sta lavorando per decongestionare, costruendo grandi infrastrutture e cercando un nuovo equilibrio in strada tra i diversi mezzi per ridurre il traffi co. Per esempio, in Corso Buenos Aires è raddoppiato il numero delle bici in circolazione, proprio perché abbiamo offerto un’alternativa”. Per Fabrizio De Pasquale, capogruppo di Forza Italia in Comune di Milano «Le norme per la modifi ca del Codice della Strada, inserite nel DL Semplifi cazione, hanno superato il confronto parlamentare arrivando a un provvedimento troppo frettoloso». Per Geronimo La Russa «i milanesi sono disorientati, non sanno come usare tutte queste novità, a partire proprio dai monopattini a motore. Parte del problema è da cercare nella mancanza di regole e di controlli, perché se sai di poter essere sanzionato ti comporti meglio, ma oggi non siamo in questa situazione e basta vedere che cosa succede sui marciapiedi per rendersene conto. Tutti vogliamo una città più vivibile. Ben vengano le limitazioni quando ci saranno le alternative alla circolazione delle auto. La sperimentazione va bene, ma senza fretta». 

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