Il cibo nelle fiabe

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il cibo nelle fiabe classe 1ìG

scuola Secondaria di primo grado D.Alig hieri Oriago (VE)


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Il Riso e le Bacchette Hänsel e Gretel Mignolino La principessa e il ranocchhio La pappa dolce La ragazza mela Il topo di città e il topo di campagna La storia di Ciambellina Pollicino Biancaneve I tre fratelli La Bella e la Bestia 3


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Il Riso e le Bacchette Un Mandarino cinese aveva vissuto tutta la vita secondo principi di onestà, lealtà e giustizia. Nonostante le lusinghe del potere, le

tentazioni della ricchezza e degli sfarzi della vita di corte, il Mandarino era stato sempre ......

...Intorno alla lunghissima tavola, erano seduti coloro che erano stati destinati all'inferno. Essi avevano i volti deformati dalle smorfie di rabbia e rancore, mentre continuavano a digrignare i denti tentando, invano, di prendere il cibo con le bacchette che ognuno aveva ricevuto e portarlo alla bocca. Nessuno, però, riusciva a sfamarsi perché le bacchette erano

lunghe ben due metri e, con bacchette di tale lunghezza, nessuno sarebbe mai riuscito a portarsi il cibo alla bocca. ...

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Hänsel e Gretel C'era una volta un povero taglialegna che

abitava davanti a un gran bosco con sua moglie e i suoi due bambini; il maschietto si chiamava Hansel, e la bambina, Gretel. ... ... A mezzogiorno, videro su un ramo un bell'uccellino bianco come la neve;cantava così bene che si fermarono ad ascoltarlo. Quando ebbe finito, aprì le ali e volò davanti a loro ed essi lo seguirono, finché furono ben vicini, videro che

la casina era fatta di pane e coperta di focaccia; ma le finestre erano di zucchero trasparente.

All'opera! - disse Hansel,-faremo un ottimo pranzo. Io mangerò un pezzo di tetto e tu, Gretel, puoi mangiare un pezzettino di finestra: è dolce!. Hansel si rizzò, stese la mano in alto, e staccò un pezzo di tetto, per sentire che gusto aveva; e Gretel s'accostò ai vetri e cominciò a spilluzzicarli. Allora una voce sottile gridò dall'interno: "Rodi, rodi, mordicchia, la casina chi rosicchia?"

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Mignolino C'era una volta un contadino che una sera

sedeva vicino al focolare e attizzava il fuoco mentre la moglie accanto a lui filava. Disse il contadino: «Come è triste non avere bambini! È così tranquilla la nostra casa, mentre nelle altre case si grida e c'è allegria!». ... ... Mignolino non si perdette di coraggio. «Forse pensò - il lupo permetterà che gli parli», e dalla pancia gli gridò: «Caro lupo, conosco una magnifica ghiottoneria per te». «Dove si può andare a prenderla?», disse il lupo.

«In una casa così e così; tu puoi entrare dall'acquaio e troverai focacce, lardo, salsicce tante quante potrai mangiarne», e gli descrisse esattamente la casa del padre.

Il lupo non se lo fece dire due volte: nella notte si introdusse attraverso l'acquaio e mangiò nella dispensa a piacimento. Quando si fu rimpinzato, volle uscire, ma era diventato così gonfio che non poteva più passare per la stessa via. ...

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La principessa e il ranocchhio Nei tempi antichi, quando desiderare serviva

ancora a qualcosa, c'era un re, le cui figlie erano tutte belle, ma la più giovane era così bella che perfino il sole, che pure ha visto tante cose, sempre si meravigliava, quando le brillava in volto. ... ... la principessa giocava con la sua palla d'oro vicino ad uno stagno, finché la palla non cadde nell'acqua. La principessa iniziò a piangere, finché un brutto ranocchio bitorzoluto non si offrì di recuperarla; in cambio, voleva poter vivere con lei, mangiare dal suo piatto, bere dal suo bicchiere e dormire nel suo letto. La principessa accettò il patto, ma una volta ottenuta la palla, scappò dritta verso il suo castello, intenzionata a ignorare la sua promessa....

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La pappa dolce C'era una volta una povera fanciulla pia, che viveva sola con sua madre; e non avevano più nulla da mangiare..

...

Allora la fanciulla andò nel bosco e incontrò una vecchia che già conosceva la sua povertà, e che le regalò un pentolino. Doveva dirgli: -Cuoci la pappa, pentolino!e il pentolino cuoceva una buona pappa dolce di miglio; e quando diceva: -Fermati, pentolino!- il pentolino smetteva di cuocere. La fanciulla lo portò a casa a sua madre: la

loro miseria e la loro fame erano ormai finite, ed esse mangiavano pappa dolce ogni volta che volevano. ....

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La ragazza mela C'era una volta un Re e una Regina,

disperati perché non avevano figlioli. E la Regina diceva: - Perché non posso fare figli, così come il melo fa le mele? ... Ora successe che alla Regina, invece di nascerle un figlio, le nacque una mela. Era una

mela così bella e colorata come non se n'erano mai viste.

Il Re la mise in un vassoio d'oro sul terrazzo. .... Andò da sua zia, che era una fata e aveva tutte le polverine magiche. La zia gli diede una polverina magica che andava bene per le mele incantate e un'altra che andava bene per le ragazze stregate e le mescolò insieme. Il servitore tornò dalla mela e le posò un pò di polverina su tutte le trafitture.

La mela si spaccò e uscì fuori una ragazza tutta bendata e incerottata. ....

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Il topo di città e il topo di campagna Un topo di città un giorno invitò a pranzo

un topo di campagna, poiché aveva cucinato un ottimo stufato. Il topo campagnolo accettò molto volentieri, lieto di fare una bella scorpacciata. ...

"Che cos'hai?", gli chiese l'amico. "Ti dirò", rispose il campagnolo: "Non vorrei sembrare scortese, ma quello che è successo mi ha fatto passare la fame.

Questo pranzo, continuiamolo domani a casa mia. Non mangeremo leccornie, solo un pò di cereali e insalate, ma di sicuro nessuno ci disturberà o spaventerà. Preferisco vivere una vita modesta e tranquilla, piuttosto che nel lusso, ma col batticuore!" E tornò di filata nella sua casetta in campagna.

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Hänsel e Gretel C'era una volta un povero taglialegna che

abitava davanti a un gran bosco con sua moglie e i suoi due bambini; il maschietto si chiamava Hansel, e la bambina, Gretel. ... ... A mezzogiorno, videro su un ramo un bell'uccellino bianco come la neve;cantava così bene che si fermarono ad ascoltarlo. Quando ebbe finito, aprì le ali e volò davanti a loro ed essi lo seguirono, finché furono ben vicini, videro che

la casina era fatta di pane e coperta di focaccia; ma le finestre erano di zucchero trasparente.

All'opera! - disse Hansel,-faremo un ottimo pranzo. Io mangerò un pezzo di tetto e tu, Gretel, puoi mangiare un pezzettino di finestra: è dolce!. Hansel si rizzò, stese la mano in alto, e staccò un pezzo di tetto, per sentire che gusto aveva; e Gretel s'accostò ai vetri e cominciò a spilluzzicarli. Allora una voce sottile gridò dall'interno: "Rodi, rodi, mordicchia, la casina chi rosicchia?"

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La storia di Ciambellina C'era una volta, in un paese molto lontano da noi, una bambina di nome Ciambellina. Amava giocare in cucina a pasticciare. ...

Ciambellina, tremante e piena di speranza, si presentò al cospetto della Fata.

Quando essa assaggiò il primo dolcetto,

Ciambellina trattenne il fiato; ma quale gioia nel vedere il viso soddisfatto e compiaciuto della Fata, che non solo mantenne la promessa, ma volle

dare a quei dolcetti squisiti il nome della bambina che da allora potè preparare le sue ricette con calma e serenità.

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Pollicino C'era una volta un povero contadino che una

sera se ne stava seduto accanto al focolare ad attizzare il fuoco, mentre sua moglie filava. A un certo punto disse: -Com'è triste non aver bambini! ...

...Pollicino non si perse d'animo. "Forse il lupo mi darà retta" pensò e, dalla pancia, gli gridò: -Caro lupo, io so dove puoi trovare un cibo squisito-. -Dove?- chiese il lupo -In quella casa così e così, devi introdurti nella cantina e troverai focaccia, lardo e salsiccia a volontà.- E gli descrisse minutamente la casa di suo padre. Il lupo non se lo fece dire due volte: di notte, passando dalla cantina, entrò nella

dispensa e mangiò a sazietà.

Quando fu sazio volle andarsene, ma era diventato così grasso che non potè più uscire per la stessa via.

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Biancaneve Una volta, in inverno inoltrato, mentre i fiocchi di neve cadevano dal cielo come piume, una regina cuciva seduta accanto a una finestra dalla cornice d'ebano. E, mentre cuciva e alzava gli occhi per guardare la neve, si punse un dito e tre gocce di sangue caddero nella neve. ... A casa, la regina si mise davanti allo specchio e disse:-Specchio fatato, in questo castello, hai forse visto aspetto più bello?-Come al solito lo specchio rispose:-Il tuo aspetto qui di tutte è il più bello. Ma lontano da qui, in una casina di sette nani, piccina piccina, è Biancaneve dalla chioma corvina molto più bella della Regina!-A queste parole, ella rabbrividì e fremette per la collera. Poi gridò:- Biancaneve deve morire, dovesse costarmi la vita.-Andò in una stanza

segreta dove nessuno poteva entrare e preparò una mela velenosissima. Di fuori

era così bella rossa, che invogliava solo a vederla, ma chi ne mangiava un pezzetto doveva morire.

Quando la mela fu pronta, ella si tinse il viso e si travestì da contadina; così camuffata passò i sette monti e arrivò fino alla casa dei nani.... 25


I tre fratelli

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The End ...e vissero tutti felici e contenti.


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