L’Italia è una repubblica democratica fondata sul lavoro
Dravvero?
Cari Lettori Zoccolo Duro, vi ringrazio per il vostro sostegno, pochi ma forti. Eccoci alla quarta storia di Errore, una storia più matura, ancora più assurda e purtroppo vera in certi suoi passaggi. Continuo a creare i miei deliri perché voi gratificate il mio lavoro senza essere la mia famiglia o i miei amici, ma solo perché vi piacciono i miei strambi racconti così come sono, quindi grazie sinceramente.
Anche se voglio intrattenervi con le avventure di Errore, questa storia come le altre ha più livelli di lettura dove tutti riconosciamo parte dei disagi della nostra vita e qui parliamo del disagio, fonte di tutti i disagi pragmatici quotidiani, del lavoro.
Questa storia è prima di tutto un’esortazione a combattere per i nostri diritti e la nostra dignità, è una soffice denuncia di un mondo che è anche peggio di quello assurdo che racconto.
Errore è una specie di rappresentante di lotta per i diritti umani, che abbiamo conquistato e che rischiamo di riperdere, è un’esortazione a non smettere di coltivare la speranza e guardare l’orizzonte non come qualcosa di lontano che non ci appartiene, ma tangibile, per noi, per i nostri figli e per tutti quelli che amiamo e soprattutto che non amiamo. Quindi spero che voi vi divertiate, che vi riconosciate e che vi indignerete, così da ritornare insieme in piazza più determinati a non mollare per tutelare i diritti di tutti i più fragili.
Errore è solo un piccolo simbolo della grandezza interiore dell’uomo, lui mi aiuta a riflettere e si fa mio portavoce.
E quindi dico forza Errore, forza a noi che non finiremo di lottare, di cadere e di rialzaci.
Vi lascio quindi a questa nuova avventura e mi ributto, ma solo se lo volete voi, a lavorare alla prossima storia da raccontarvi.
Grazie Lettori Zoccolo Duro e grazie Errore.
Errore è una parola sbagliata e cancellata (uno scarabocchio) in una lettera finita nella spazzatura. La notte Errore si anima e scappa dal cestino perché vuole avventurarsi nel mondo e vivere la sua vita, purtroppo la sua natura di errore (una forma mai vista, parla male e combina guai in continuazione) gli crea dei problemi in una società che gli proietta addosso un’idea di perfezione alla quale lui non riesce ad adeguarsi e questa situazione comporta un grande dolore e senso di frustrazione, per questo motivo decide di isolarsi e nascondersi in un bosco selvaggio.
Qui trova un castello abbandonato e distrutto che lui chiama “Paradiso perduto” che decide di rimettere a posto. Nonostante i suoi continui disastri riesce comunque ad aggiustarlo e il castello che si rivela un luogo magico, una notte, mentre Errore dorme esausto dopo una giornata di lavoro, si anima e per ringraziarlo fa nascere al suo interno un campo fiorito tutto colorato che lo abbraccia.
Da quel momento in poi Errore acquista fiducia, perché ha capito che quando le cose si fanno con amore non bisogna avere paura di sbagliare, ma bisogna abbracciare con coraggio le proprie fragilità, riconoscerle e farle diventare addirittura punti di forza.
Così inizia il suo percorso vero e proprio in un mondo dove la società cinica è divisa in categorie:
Gli “schiacciatori di noci”, rinomati per essere ligi verso la precisione e la perfezione. Sono personaggi molto duri e privi di empatia, l’unico motivo nella loro esistenza sono i risultati e gli obbiettivi raggiunti.
Le “figure sole”, piccoli esseri semplici ai margini della società, ignorati dal sistema, hanno sul viso una grande serratura che rivela al loro interno un mondo meraviglioso che nessuno vuol vedere.
Le “marionette”, piccole figure sospese a dei fili che si perdono nel cielo, queste indossano una maschera sempre sorridente è hanno paura di prendere decisioni e posizioni nella vita. Una di queste marionette è Carmelo il camionista che si offre di accompagnarlo mentre fa le sue consegne fino alla città di Purgatorio, peccato che arriva con oltre 24 ore di ritardo e con il camion distrutto.
Così viene a conoscenza dell’esistenza dell’agenzia interinale dove si va a cercare lavoro e da lì in poi inizierà il suo ingresso in questa società dalle regole assurde come stagista pagato in visibilità e followers.
Errore cerca di capire come integrarsi in questa società cinica e rigidamente organizzata e riesce ad avere delle informazioni solo incontrando, per caso, alcuni di questi esseri che si “liberano delle scorie e tossine in eccesso”, ovvero mentre fanno la pipì per strada, nascosti in qualche vicolo.
Criao Rosra, ci si rivedre!
tu sei dispettrosa, sei pure crattiva!
Non lo so, ho un po’ praura.
ogni volta che tri ascolto, mi craccio nei guai!
Io non lo annroio i lettori!
Io ho lo zroccolo duro!
Ma io voglio vrivere così!
Sighr...
e drove?
ohri, ohir...
Garagulp!
finisco in cinque secondi!
Dimmi, sono pronti i file?
Sei tu il nuovo stagista?
Ci sono dei fascicoli del millenovecento-ics da leggere e correggere.
Buon divertimento!
Devi finire...
...entro le sei.
?
oh,oh. Aiutro! Questo frilo mi salverà!
due secondi dopo.
quattro ore dopo.
È saltato il cinque g!
non c’è internet!
otto ore dopo.
tutto il palazzo è inagibile!
ma che è questo cataclisma oggi?!
Perdinci! La video conferenza!
È
Buonasera..., A dromani!
frinita...
finalmente.
