The American Dream
Certo che l’America sorprende. La vedi fin da bambino nei film, predomina nel mondo della politica, del cinema, dell’economia, della musica, della moda ti entra nelle ossa e nemmeno te ne accorgi, poi vai lì e la tocchi. Esiste davvero. L’America. C’è un modo di dire quando ti capita qualco sa di bello: h o t r ovat o l’A m e r i ca . Forse perché una volta si andava lì a cercar fortuna e quasi sempre ci si riusciva. Ancora oggi succede. E’ generosa l’America.
La carne, il salmone, le patate cucinate in ogni modo, le verdure, i fritti, il thai, il sushi, l’italiano, tutto da leccarsi i baffi specie dopo il dolce al cioccolato di Brenner! Per non parlare del mitico panino di Shake Shack. Adoro. Credo sia uno degli hamburger più buoni di tutta NY, per non dire del Mondo!
A New York è impossibile perdersi. E’ vero. Le strade di Manhattan formano una griglia di vie parallele e perpendicolari tra loro: quelle orizzontali sono le Street e sono numerate (la 34esima, la quarantaduesima, etc etc) in ordine crescente da sud a nord e quelle verticali
Avenue, anch’esse numerate in ordine crescente ma da est a ovest, obviously. Man mano che sali si va Uptown e scendendo si va Downtown per cui anche le direzioni in metro sono estremamente semplificate. Tra un incrocio e l’altro c’è un block e la distanza la misurano col numero di blocks: 3 blocks, 5 blocks, calcolando che ogni isolato è bello sono le
In America c’è sempre qualcuno che ti saluta, ti sorride, ti parla, ti coccola. Sempre. In America, se compri mezzo centro commerciale in un attimo di follia consumistica e poi dopo mezza giornata decidi di riportare tutto indietro, loro ti ridanno i soldi. no la follia.
Bello no?
E già. Asseconda-
Perché lì tutto costa pochissimo! I vestiti, tutti, le grandi marche americane e non, gli accessori, persino i libri. Poi però il parcheggio a New York costa 14 $ l’ora e se mangi fuori spendi il doppio che a Roma però il cibo è buono!
grande se si considera la misura extra large
New York. E così ho imparato subito ad orientarmi, nord-sud-est-ovest qui sono per me una certezza, posto che non ho dei grattacieli di
bisogno nemmeno della mappa perché se devo andare all’Empire
State Building, per esempio, alzo la testa, lo vedo e mi ci dirigo! Idem con gli altri grattacieli, dal Chrysler a quello del Rockfeller center
Sì, questa città che non dorme mai è molto più malleabile di quanto potessi immaginare. The city that doesn’t sleep, cantava Frank Sinatra. Quanto mi è sempre piaciuta questa canzone! Cantata da Liza Minnelli nel musical New York New York di cui ho una videocassetta che si ricorda il cippo a forcella, cantare coi toni alti che riuscivo ad imitare
Però la sera faccio la figa pure io e vado a Broadway, da brava benestante semi-intellettuale e, in quanto tale, resto un po’ delusa dagli show di livello medio-basso. Ma forse ho semplicemente scelto i musical sbagliati. I teatri sono tutti intorno al Times Square e alla 42esima strada. Un vortice di luce, colori, schermi giganti su grattacieli senza fine, insegne pubblicitarie, rumori del traffico
sentendomi una cantante di
e una folla incredibile di gente che si muove
mio cult di tanti anni fa perché si poteva
Broadway. My little town blue I’m melting away, I wanna be a part of it New York New York!!! Ebbene, sono stata per un po’ parte di questa grande mela, di questo meltin’ pot tanto confusionario, di questo grande palcoscenico con le luci sempre puntate, una città sempre accesa 24 ore su 24 senza alcuna tregua e
come in un formicaio.
Scioccante. Bello. Eccitante. Adrenalinico! Ogni volta che ho potuto ho fatto tappa a Times Square con la subway. E già, perché in America la subway non è un sottopassaggio come in England. Anyway.
che ti tiene compagnia senza abbandonarti mai.
L’ho vista talmente spesso nei film che quando salgo in cima all’ottantaseiesimo piano dell’Empire State penso a Meg Ryan e Tom Hanks in “Insonnia d’amore” e mentre consumo le scarpe lungo la quinta strada, la famosa 5th dello shopping di marca, non posso non sentirmi come Carrie in Sex & the City! Solo che lei è sempre vestita come una figa ed io invece sono imbacuccata come un extraterrestre e continuo a morire di freddo!
La notte poi…la quantità di luci è impressionante. E il Manhattan Skyline sembra una cartolina, una foto, un film ed invece è realtà. Resto senza parole quando l’autostrada arriva al Lincoln e ti apre il panorama su questo scorcio ancora silenzioso perché lontano.
E’ come se il
cielo avesse mille finestre illuminate da una vita palpitante e inarrestabile.
E’ come se la notte non riuscisse ad addormentare questa città .
In New York
Concrete jungle where dreams are made of There’s nothing you can’t do Now you’re in New York (welcome to the bright lights, baby) These streets will make you feel brand new Big lights will inspire you Let’s hear it for New York, New York, New York Welcome to the bright light Lights is blinding, girls need blinders Or they can step out of bounds quick, the sidelines is Lined with casualties who sipping life casually Then gradually become worse, don’t bite the apple Eve Caught up in the in-crowd Now you’re in-style, and in the winter gets cold en vogue with your skin out
The city of sin is a pity on a whim Good girls gone bad, the city’s filled with them
One hand in the air for the big city Street lights, big dreams, all looking pretty No place in the world that can compare Put your lighters in the air, everybody say yeah Come on, come Yeah
to
New York... My place in the world