LUDOVICO POLASTRI
-, 17'
Quid est homo (I)
"Che cosa è l'uomo perché te ne ricordi e il figlio dell'uomo perché te ne curi?" (Sai. 8)
mo immersi costantemente durante la nostra esistenza e di cui nessuno, neppure gli scienziati,
a conclusione a cui in definitiva arriviamo è che nulla può essere definito come cer
sanno dare una definizione precisa. Le quattro forze fondamentali che spiegano l'interazione tra i corpi e dunque la materia stessa, la forza
to, che noi ci muoviamo e siamo, di fatto, incompleti o forse non sufficientemente evoluti per riuscire a comprendere chi siamo e quale è il nostro ruolo nell'enorme disegno nel quale sia
gravitazionale, la forza elettromagnetica, la forza nucleare debole e la forza nucleare forte (queste ultime caratteristiche che si manifestano solo dentro l'atomo) sono elementi non tutti corre
mo giocoforza incastrati. Il salmista, attraverso il salmo 8, chiede lumi a Dio: "Che cosa è l'uomo perché te ne ricordi e il figlio dell'uomo perché te
iabili tra loro. Di fatto, non essendo riuscita per ora la scienza a trovare il legame che unisce que ste quattro forze, non siamo in grado di spiega
ne curi?". Una domanda che ci porta ad affronta re un lungo viaggio, interrogandoci fino nel no stro profondo inconscio.
re come mai i fenomeni fisici che si manifestano nell'infinitamente piccolo seguano leggi diverse da quelle che caratterizzano il mondo sensibile in cui viviamo. Se un oggetto nella realtà tangi
L
Realismo relativo Materia, Spazio,Tempo. Tre concetti in cui sia-
Gennaio/Febbraio 2012 | n.7
bile può essere collocato nello spazio con cer tezza conoscendone la sua velocità, nella realtà subatomica ciò non è possibile; per il principio di indeterminazione di Heisemberg dobbiamo
Runa Bianca |
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