Quid est homo

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LUDOVICO POLASTRI

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Quid est homo (I)

"Che cosa è l'uomo perché te ne ricordi e il figlio dell'uomo perché te ne curi?" (Sai. 8)

mo immersi costantemente durante la nostra esistenza e di cui nessuno, neppure gli scienziati,

a conclusione a cui in definitiva arriviamo è che nulla può essere definito come cer­

sanno dare una definizione precisa. Le quattro forze fondamentali che spiegano l'interazione tra i corpi e dunque la materia stessa, la forza

to, che noi ci muoviamo e siamo, di fatto, incompleti o forse non sufficientemente evoluti per riuscire a comprendere chi siamo e quale è il nostro ruolo nell'enorme disegno nel quale sia­

gravitazionale, la forza elettromagnetica, la forza nucleare debole e la forza nucleare forte (queste ultime caratteristiche che si manifestano solo dentro l'atomo) sono elementi non tutti corre­

mo giocoforza incastrati. Il salmista, attraverso il salmo 8, chiede lumi a Dio: "Che cosa è l'uomo perché te ne ricordi e il figlio dell'uomo perché te

iabili tra loro. Di fatto, non essendo riuscita per ora la scienza a trovare il legame che unisce que­ ste quattro forze, non siamo in grado di spiega­

ne curi?". Una domanda che ci porta ad affronta­ re un lungo viaggio, interrogandoci fino nel no­ stro profondo inconscio.

re come mai i fenomeni fisici che si manifestano nell'infinitamente piccolo seguano leggi diverse da quelle che caratterizzano il mondo sensibile in cui viviamo. Se un oggetto nella realtà tangi­

L

Realismo relativo Materia, Spazio,Tempo. Tre concetti in cui sia-

Gennaio/Febbraio 2012 | n.7

bile può essere collocato nello spazio con cer­ tezza conoscendone la sua velocità, nella realtà subatomica ciò non è possibile; per il principio di indeterminazione di Heisemberg dobbiamo

Runa Bianca |

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