RASSEGNA STAMPA 14 DICEMBRE 2019

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PRIMO PIANO

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Il futuro in pericolo

Sabato 14 dicembre 2019

Greta a Torino: «Siamo speranza» La giovane ambientalista ha infiammato piazza Castello, stracolma di ragazzi dei Fridays for future «Il domani del nostro Pianeta non può essere dato per scontato, dipende da noi: dobbiamo lottare»

L’EVENTO

ANDREA ZAGHI Torino

I

mpermeabile giallo, cappello di lana grigio, guanti rosa, stanca, forse un po’ emozionata, Greta Thunberg sbuca improvvisamente sotto i portici di piazza Castello a Torino come una qualsiasi ragazzina di 16 anni. Circondata da poche persone, viene riconosciuta dai passanti, si soffia il naso con un fazzoletto di carta ed entra nel Teatro Regio dove ad aspettarla è Chiara Appendino, sindaca di Torino. Inizia così la giornata torinese del personaggio dell’anno di Time, la giovane che sta facendo tremare i grandi della Terra e infiammare milioni di persone in giro per il mondo. L’appuntamento italiano è con i suoi coetanei di Fridays For Future, non solo piemontesi. Greta torna a casa, in Svezia, dopo essere stata a Madrid dov’era per la Cop25. E ci torna facendo tappa nel capoluogo subalpino arrivando l’altroieri sera a bordo di una Tesla blu (elettrica naturalmente) guidata dal padre e ottenendo subito un risultato: dopo giorni di smog soffocante, una nevicata di prima mattina spazza via tutto, poi il sole contribuisce a riscaldare i circa 5mila che sono venuti ad ascoltarla. «Ciao Torino», dice dal palco con una voce quasi concitata e prosegue spiegando che «la battaglia per il clima è soltanto all’inizio». Poi dice di aver visto qualche mese fa «le foto dei cortei di Torino con le strade piene», foto che, sottolinea, «mi hanno dato speranza, vedere così tante persone. Grazie a tutti. Sono sicura che vi impegnerete per il nostro futuro. Dobbiamo continuare, non possiamo fermarci, non è un’opzione». Già, il futuro. Per Greta non c’è più tempo per discutere: occorre darsi da fare. «Il domani delle giovani generazioni – dice ancora – non può essere dato per scontato, dipende da noi e dobbiamo lottare per questo futuro. In meno di tre settimane saremo in una nuova decade, importantissima. Cosa faremo nei prossimi 10 anni influenzerà le nostre vite, quelle dei nostri figli e dei nostri nipoti». Quindi scandisce: «Il 2020 è l’anno dell’azione. L’anno in cui ci impegneremo perché taglino le emissioni. Dobbiamo essere uniti». E poi chiede: «Siete con me?». Ovvia la risposta. Tifo quasi da stadio, e non solo di giovani, quello che accompagna ogni passaggio della Thunberg che dopo l’intervento canta “Bella ciao” con i ragazzi che hanno organizzato l’evento che spiegano: «Chiediamo che l’Ue internalizzi i costi ambientali, basta sussidi alle risorse fossili, servono politiche ambientali coraggiose, anche dal nostro Paese. Servono soluzioni e devono e essere applicate. Qui a

Greta Thunberg sul palco di piazza Castello. Sotto, con il cartello “Sciopero scolastico per il clima” che l’ha resa famosa e la folla di giovani accorsa ad ascoltarla / Epa, Ansa, Fotogramma

Lʼanalisi

Torino scendiamo in piazza da un anno, qualcuno ha ascoltato le nostre richieste, come questa amministrazione comunale». E ancora: «I politici devono assumersi delle responsabilità, perché la crisi ambientale non può più essere ignorata». Su Palazzo Civico ieri è comparso uno striscione con uno sfondo verde e con un mondo libero dall’inquinamento, la scritta Welcome to Turin, Greta, mentre la Sindaca ha commentato che «incontrare Greta mi ha trasmesso una determinazione ancora più forte nel portare avanti le politiche per l’ambiente che abbiamo avviato per la nostra città». Compito serio quello della Appendino che, proprio ieri, ha avuto a che fare con lo sciopero dei mezzi pubblici e il traffico impazzito, ma che deve affrontare ogni giorno i problemi di una delle aree urbane più inquinate d’Europa. Per questo la prima cittadina ha sottolineato che le istanze di tutti vanno rispettate, «ma l’esigenza prioritaria, per noi e per le prossime generazioni, è quella di consegnare a chi verrà in futuro una città più pulita, più sostenibile, più sana e più sicura». Da qui anche la scelta di candidare Torino «ad ospitare il II Meeting internazionale dei Fridays for Future International». Meno calorose, forse, le parole di Alberto Cirio, governatore del Piemonte, che ieri in piazza non c’era e che ha accolto Greta chiedendo meno pregiudizi e meno rabbia nell’affrontare l’argomento (oltre a promettere presto azioni concrete per l’ambiente). Greta Thunberg, comunque, ha scaldato i cuori dei giovani e meravigliato per la sua semplicità gli adulti, anche se, stando ad un sondaggio di Skuola.net, solo il 21% degli studenti fra i 14 i 25 anni parteggia per lei: a vincere nelle preferenze, pare, siano i volti delle “Sardine”.

DANIELA FASSINI

LA SOCIETÀ CIVILE SI È MOSSA, MA LA POLITICA ANCORA NO

M

entre il processo di surriscaldamento va avanti, inesorabilmente, in fondo al tunnel si intravvede uno spiraglio. Questo lumicino è la consapevolezza. La consapevolezza che il cambiamento climatico è diventato emergenza. E all’Italia, con le sue frane, le sue inondazioni, con Venezia che affoga e i ghiacciai alpini che si restringono di anno in anno, non manca proprio nulla. Nel Belpaese, dove il cambiamento climatico ha provocato circa seimila morti negli ultimi vent’anni, l’emergenza si vede e si tocca con mano, stagione dopo stagione. Eppure c’è speranza. E se lo dice Greta Thunberg, così severa nell’incalzare gli indifferenti, è già un segnale. «L’ho visto, c’è speranza. Ma non proviene da governi o società. Viene dalla gente», ha scritto su Twitter la sedicenne attivista svedese subito dopo aver parlato alla Cop25 di Madrid. E anche i suoi giovani e non più giovani (ormai sempre più numerosi) seguaci lo confermano. «A chi dice che protestare è inutile: ebbene, nove mesi fa tutto questo non sarebbe stato pensabile – scrivono i Fridays for future Italia –. Questo risultato ha richiesto grande impegno e fatica da parte di tutti e tutte, e ancora siamo lontani dall’essere soddisfatti. Ma finalmente abbiamo la prova – non solo l’impressione – che i nostri scioperi stiano davvero cambiando le cose. Finalmente il nostro Parlamento ha riconosciuto che la più grande crisi della storia dell’umanità è un’emergenza e va affrontata

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come tale». I giovani ambientalisti italiani commentano così l’approvazione alla Camera della mozione che impegna il governo a dichiarare l’emergenza climatica e ad affrontarla con misure adeguate. Ma è solo un impegno, e non ancora il momento di far festa. Perché da Bruxelles a Roma, passando per Madrid, la strada è ancora tutta in salita. «La Commissione europea ha presentato il suo piano – purtroppo ancora gravemente insufficiente – per un "Green New Deal" che prevede la riduzione del 55% di emissioni entro il 2030 e il loro annullamento a livello europeo entro il 2050 – commentano –. Il nostro Piano nazionale per l’energia e il clima manca ancora di qualsiasi progetto di decarbonizzazione al 2050 e prevede la riduzione delle emissioni solo del 37% entro il 2030, obiettivo assolutamente incompatibile con gli Accordi di Parigi». Quindi un piccolo passo avanti, ma la strada è ancora lunga e insidiosa. Anche per Greenpeace, dal Green Deal di Bruxelles alla Cop 25 di Madrid, passando per il Piano nazionale di Roma, «è tutto molto flebile». «L’emergenza climatica – spiega Luca Iacoboni, responsabile della Campagna clima ed energia dell’associazione ambientalista –, è sotto gli occhi di tutti. La società civile si sta muovendo; quello che manca ancora è la volontà della politica e di grandi aziende e multinazionali. Siamo tutti nella stessa emergenza e con le buone e nonviolente azioni continueremo a ripeterlo». © RIPRODUZIONE RISERVATA

Nel giorno del traffico impazzito per lo sciopero dei mezzi pubblici, l’incontro con la sindaca Appendino: «Mi ha trasmesso una determinazione più forte a proseguire nelle politiche verdi»

Maltempo, scuole chiuse A Roma è polemica

La sindaca Raggi

Ha suscitato molte polemiche, la decisione della sindaca di Roma, Virginia Raggi, di tenere chiuse le scuole, ieri, dopo l’allerta meteo prevista per la Capitale. «Le scuole sono state chiuse con un po’ di pioggerella. Il danno di immagine è altissimo», ha attaccato il presidente dell’Associazione presidi del Lazio, Mario Rusconi. «Amministrare significa avere il coraggio di prendere anche decisioni giuste impopolari, come chiudere le scuole quando c’è il rischio di una burrasca di vento che mette a repentaglio la sicurezza degli studenti. La vita umana vale più delle polemiche», ha replicato Raggi. In ogni caso, a Roma il maltempo ha provocato allagamenti, fatto cadere rami e alberi, con danni per le automobili colpite. Sferzate dal vento soprattutto Ostia, Fiumicino e la zona nord della città.

VENEZIA A UN MESE DALL’“ACQUA GRANDA”

Già spesi 4 milioni per salvare San Marco. «Non possiamo aspettare il Mose» FRANCESCO DAL MAS Venezia

L’

"Acqua granda" di un mese fa ha provocato a San Marco 3 milioni di euro tra indagini, interventi urgenti di restauro, e interventi per limitare l’invasione di future acque alte, a cui vanno aggiunti 840mila euro per intervenire su una delle cupole dove i lavori erano già in corso e dove – a causa del forte vento della notte del 12 novembre – sono saltate alcune lastre di copertura. L’anno scorso, nell’analoga emergenza, i danneggiamenti patiti salirono a 2,3 milioni e la procuratoria di San Marco è in-

tervenuta con un’anticipazione di 300 mila euro. «Lo faremo ancora – ha assicurato il primo procuratore, Carlo Alberto Tesserin –, da soli, ma fino a quando? Attendere il Mose per altri due anni è decisamente troppo». Ecco, dunque, che la Procuratoria ha già in atto un progetto di opere sul retro del complesso della basilica e degli edifici adiacenti (lato sant’Apollonia) a tutela della cripta, dei cortili e delle aree sotto alla sacrestia sulla falsariga di quanto già effettuato a difesa del nartece (che ora è all’asciutto per acque "medie" fino a 88 cm sul livello del mare). L’intervento prevede l’impermeabilizzazione dei cunicoli, l’installazione di pompe

per espellere l’acqua alta e un sistema di valvole manuali. «Entro fine gennaio 2020 sarà pronto il progetto esecutivo e poi saranno necessari 9/12 mesi per la messa in opera», è il cronoprogramma dettato dal primo procuratore. E per quanto riguarda il lato della basilica che si affaccia su Piazza San Marco? «Gli attori e le competenze sono diverse (Comune soprintendenze, Provveditorato alle Opere Pubbliche) e quindi – ha detto – sarà necessario condividere con le autorità preposte idee e progetti che possono emergere». A un mese e un giorno da quei 187 centimetri di alta marea, Tesserin, il proto della Basilica Mario Piana e il direttore

Giuseppe Maneschi hanno detto ieri che gli eventi del "mese orribile", novembre appunto, lasceranno un segno non solo sui marmi, i mosaici, le strutture della Basilica, ma rappresentano anche un punto di svolta per gli interventi di manutenzione e tutela. « Ciò che è accaduto potrebbe ripetersi e noi non sappiamo quando, per cui è necessario non abbassare la guardia» ha ammonito Tesserin ricordando che proprio l’altro ieri le commissioni del Consiglio Regionale del Veneto hanno approvato all’unanimità lo stanziamento di un milione di euro per la basilica. Piana, ricordando quel drammatico 12 novembre, ha sottolineato co-

me l’acqua alta non produca danni visibili ed eclatanti (come ad esempio un terremoto), ma rilasci, quando scende, sali che si depositano sui marmi e sui mosaici dando il via a un’attività corrosiva continua i cui effetti sono facilmente immaginabili. Una videoricognizione certifica dove l’acqua si è infiltrata anche tra le tessere del pavimento musivo, le basi di molte colonne i cui marmi si sgretolano e rilasciano frammenti. Una foto della base di una colonna della facciata principale scattata negli anni ’20 è viene messa a confronto con le condizioni in cui versa la stessa colonna oggi; lo stato dei bassorilievi della Tomba Morosini nel

nartece come erano in passato e il loro stato oggi; il paliotto dell’altare di San Paolo che si sta sgretolando, un mosaico di pavoni nel pavimento della navata destra della Basilica, le cui tessere ornamentali sono andate perdute e a cui questa acqua alta ha dato un contributo decisivo; l’effetto delle efflorescenze saline su mosaici alti anche più di 10 metri da terra; le lastre dei marmi alle pareti dove ormai sono visibili le graffe che li tengono in piedi. Lo splendore della Basilica di San Marco, consacrata nel 1094, è giunto sino a noi – ha sottolineato ancora Tesserin – perché la chiesa è stata oggetto di continua cura. © RIPRODUZIONE RISERVATA

La corsa per mettere al sicuro la Basilica

3 milioni

La spesa per le indagini, i restauri più urgenti e gli interventi contro l’acqua alta

845mila

Il costo, in euro, dell’intervento su una delle cupole danneggiate dal vento


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Corriere del Veneto Sabato 14 Dicembre 2019

PD

Rovigo

NUMERI UTILI Municipio Questura Prefettura

rovigo@corriereveneto.it

04252061 0425202518 0425428511

VigiliUrbani Carabinieri Polstrada Servizioveterinario

0425204611 042529381 0425426611 3495836327

CroceRossa Capitaneriadiporto Acquedotto Ulss18

0425361388 0426387055 0425363711 04253931

Ulss19 Emergenzainfanzia Radiotaxi TaxiRovigo

Diritti di pesca, bis di Dall’Ara: annullare la proroga alle coop Ivan Dall’Ara riapre la guerra sui diritti esclusivi di pesca nella Sacca di Scardovari, estesi fino al 2034 al Consorzio delle cooperative dei pescatori di Porto Tolle, proponendo la revoca della proroga nel prossimo consiglio provinciale del 20 dicembre alle 11. Una decisione che il presidente della Provincia motiva con una ragione di autotutela, ritenendo che la mediazione raggiunta il 22 ottobre scorso, con la riassegnazione per 15 anni ai quasi 1.500 cooperatori portotollesi dello sfruttamento ittico delle lagune, possa essere impugnata alla luce di una sentenza del Consiglio di Stato dell’ultimo 18 novembre. La pronuncia del massimo organo della giustizia amministrativa dava ragione a un privato che, in Liguria, aveva fatto ricorso contro il Comune di Santa Margherita Ligure per l’opposizione del municipio a indire una gara pubblica su una concessione demaniale, confermandone l’assegnazione al concessionario uscente. Una situazione che, dunque, potrebbe presentare similitudini con quella del Polesine e su cui il direttore generale della Provincia, Maria Vot-

Telenovela a Scardovari Sembrava definita la proroga al 2034 dei diritti di pesca

ta Gravina, aveva quindi inviato comunicazione a tutti i consiglieri provinciali. E proprio a quella nota Dall’Ara si richiama, ritenendo statuisca l’illegittimità della proroga al Consorzio. «In conseguenza di questo, quale atto dovuto e a tutela dell’ente — argomenta il presidente della Provincia — ho ritenuto di procedere di conseguenza e inserire il punto all’ordine del giorno della prima seduta utile, affinché il Consiglio si pronunci al riguardo. Resta inteso che, come ho sempre ribadito, il consiglio provinciale è sovrano sulle de-

cisioni da prendere e il sottoscritto, come sempre, vi si atterrà rigorosamente». Un orientamento che fa infuriare Roberto Pizzoli, sindaco di Porto Tolle e anche consigliere provinciale. «Non ha condiviso in alcun modo la questione, nemmeno la data di convocazione che ha veramente scarso preavviso — rilancia — Direi che Dall’Ara non solo non mi rappresenta più, ma non rappresenta nemmeno i miei concittadini. Almeno avesse fatto un pre-Consiglio per mettere le carte sul tavolo. Evidentemente, però, ritiene di non avere più una

maggioranza con cui relazionarsi». Non pare da escludere una diserzione in massa della seduta, magari associata a concomitanti nuove mobilitazioni dei pescatori che, attraverso il Consorzio, organizzano più di 1.450 lavoratori, di cui la metà donne, con produzioni di mitili (cozze, vongole e ostriche) per un fatturato annuo attorno ai 60 milioni. In parallelo, a rendere ancora più incerta la situazione, la minaccia di ricorso al Tar (Tribunale amministrativo regionale) da parte dell’agenzia immobiliare «Delta Po» di Porto Tolle contro la Provincia se non fosse stata aperta la gara. La società, con l’avvocato Roberto Anselmi, sta valutando l’opportunità di un’azione il cui termine è il prossimo 22 dicembre, 60 giorni dopo l’adozione da parte del consiglio provinciale della delibera che proroga al 2034 l’esercizio dei diritti esclusivi di pesca. Una proroga «lunga» di cui Dall’Ara proporrà all’aula la revoca, con contestuale allungamento provvisorio di soli quattro mesi. Nicola Chiarini

Resa dei conti Consiglio per votare la revoca il 20 dicembre Maggioranza in crisi, ipotesi di diserzione in massa

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Bersaglieri a Viadana: per andare in finale da difendere 31 punti ROVIGO Rossoblù a un

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Berti, sta definendo un accordo tra Anas e i Comuni attraversati dalla superstrada «Transpolesana» per la gestione dei 40 viadotti sulla tratta. Ad Anas spetterà la manutenzione ordinaria e straordinaria delle parti strutturali portanti dei sovrappassi, tra cui fondazioni, opere di elevazione e apparecchi di appoggio. Ai Comuni per i tratti di pertinenza, resteranno segnaletica e manutenzione delle rampe di accesso. In Polesine coinvolti Badia, Canda, San Bellino, Fratta e Arquà con l’amministrazio-

ROVIGO Ancora polemiche tra i vertici di «Ecoambiente», la società che si occupa della raccolta rifiuti in Polesine e il Consorzio Rsu che, col 61% è socio di maggioranza. Martedì scorso in Prefettura i vertici di «Ecoambiente» si erano detti pronti a dimettersi se il commissario liquidatore dell’ente consortile, Pierluigi Tugnolo si facesse da parte, mentre quest’ultimo aveva evocato possibili profili di elusione fiscale nel percorso per la fusione tra i due enti. Ora l’amministratore delegato di «Ecoambiente», Giancarlo Lovisari, il presidente Marco Trombini e la consigliera Michela Bacchiega tornano alla carica. «Il percorso di fusione tra noi e il Consorzio Rsu è l’unica salvezza, ma è messo in discussione solo da Pierluigi Tugnolo, che pure l’ha ideato e avviato. Siamo disponibili a presentare immediate dimissioni». Il riferimento è al fatto che Tugnolo ha chiesto alla Sezione imprese del Tribunale di Venezia la sospensiva della nomina di agosto dei vertici di «Ecoambiente» perché la ritiene illegittima. Secca replica di Tugnolo: «Non mi sembra il modo migliore di accogliere l’invito, fatto dal prefetto Maddalena De Luca, di aprire un dialogo». (A.A.) © RIPRODUZIONE RISERVATA

Ma resta l’allerta per il ghiaccio sulle strade. Blocchi anti-smog sospesi da lunedì Nel capoluogo i mezzi messi in campo dall’amministrazione comunale hanno lavorato durante la notte. Oltre ai passaggi nelle zone previste dal «Piano neve», come spiega il Comando di polizia locale, effettuati interventi in risposta alle segnalazioni arrivate, tra cui la zona della pista ciclabile Roverdicrè-San Sisto. Non ci sono state comunque particolari emergenze. La situazione continua a essere monitorata. Sempre nell’ottica della sicurezza stradale, l’assessore regionale alle Infrastrutture, Elisa De

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Ecoambiente e Tugnolo La «guerra dei rifiuti» diventa sempre più calda

Stop emergenza-neve: oggi riaperte le scuole

ROVIGO Rientrata l’allerta-neve, riaprono oggi le scuole, sebbene resti, almeno fino alle 9 di stamattina, lo stato di attenzione per le gelate, dichiarato in tutta la regione dalla Protezione civile, alla luce delle previsioni meteo e delle precipitazioni in corso. Ieri, a titolo precauzionale per il forte rischio di ghiaccio sulle strade, le lezioni erano state sospese nel capoluogo, Adria, Canaro, Ceregnano, Costa di Rovigo, Gavello, Papozze, Pettorazza Grimani, Rosolina, San Martino di Venezze, Villadose.

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La polemica

Il presidente della Provincia rimette in discussione l’allungamento al 2034 Furioso il sindaco di Porto Tolle Pizzoli: «Ormai non ci rappresenta più» ROVIGO

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ne provinciale. Non interessata all’intesa Rovigo dove, da lunedì fino al 7 gennaio prossimo verranno sospese, in coincidenza delle festività, le limitazioni al traffico per contenere le emissioni di polveri sottili Pm10. Solo se la qualità dell’aria fosse da «allerta rossa» (cioè 10 giornate consecutive di sforamento del limite di 50 microgrammi di Pm10 per metro cubo d’aria), verrebbe decretato il blocco, tra il 27 dicembre e il 6 gennaio. N. C.

passo dalla finale di Coppa Italia. Oggi la semifinale di ritorno in trasferta per la Femi-Cz Rugby Rovigo Delta contro l’Im Exchange Viadana 1970 (sconfitto 41-10), alle 14.30 allo stadio «Zaffanella». In contemporanea a Roma si deciderà l’altra finalista della Coppa, nel match tra Fiamme Oro e Petrarca. Ad arbitrare l’incontro Gabriel Chirnoaga (Roma). «Sarà una partita dura, dove il Viadana vorrà riscattarsi dopo la sconfitta di sabato scorso — ha dichiarato il coach del Rovigo, Umberto Casellato — Il nostro obiettivo è vincere la partita facendolo nel migliore dei modi, sperando di migliorare gli aspetti negativi che vi sono stati sette giorni fa nel primo tempo». Ecco il XV in campo oggi: Antl, Odiete (capitano, Ndr), Cioffi, Angelini, Barion, Menniti-Ippolito, Visentin, Michelotto, Lubian, Vian, Mtyanda, Nibert, Pavesi, Nicotera, Leiger. A disposizione: Cadorini, Rossi, D’Amico, Mantovani, Liut, Piva, Modena, Citton. © RIPRODUZIONE RISERVATA (Na.Cel.)

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Porto Viro: scagionato l’ex vicesindaco

Verso Natale: curata la cagnolina salva-bebè Pepa

Non ha commesso alcun falso in atto pubblico. Si è chiusa con un’assoluzione, ieri in udienza preliminare con rito abbreviato davanti al giudice Silvia Varotto, la lunga vicenda giudiziaria che ha visto imputato l’imprenditore portovirese Virginio Mantovan (avvocato Paola Malasoma), ex vicesindaco leghista 58enne di Porto Viro ai tempi della giunta guidata da Geremia Gennari dal 2009 al 2014. Mantovan e il suo avvocato di Ferrara, Samantha Nesi, 45 anni, nel 2015 erano finiti agli arresti domiciliari per una serie di documenti giudiziari «taroccati».

ROVIGO Fine settimana natalizio all’insegna della solidarietà. Al «PalaMozart» stasera alle 20.30 il «Christmas Roller Gala 2019» della Polisportiva dilettantistica «Olimpica Skaters Rovigo», società di livello nazionale e internazionale di pattinaggio artistico. Alla festa, condotta dall’inviato di «Striscia la notizia», Moreno Morello, con campioni europei e mondiali di pattinaggio, raccolta fondi per la ricerca sulle malattie genetiche. Intanto, grazie alla raccolta fondi lanciata dalla sua padroncina, Pepa (nella foto), il cane che ha salvato la vita al neonato abbandonato Gior-

Atti giudiziari falsi, Mantovan innocente Solidarietà e pattinaggio L’autrice era il suo avvocato: patteggia stasera al «PalaMozart» PORTO VIRO

A realizzare gli atti giudiziari falsi sarebbe stata il legale ferrarese a seguito di una causa civile persa nel 2013 dal portovirese. Un contenzioso non legato alla sua attività di assessore. Quegli atti falsificati per l’accusa sarebbero serviti a Mantovan a evitare l’esecuzione di un pignoramento da 21.000 euro, sul suo stipendio di assessore, tra il 29 luglio 2013 e il 25 maggio 2014. Per sospendere il pignoramento Nesi avrebbe depositato al Comune di Porto Viro un atto falso, creando poi una sentenza della Corte d’appello di Venezia che annullava l’ese-

cuzione mobiliare del Tribunale rodigino. Ieri in udienza preliminare la Nesi (avvocato Luca Motta), che aveva scagionato completamente Mantovan, ha patteggiato due anni. Sempre ieri in udienza preliminare due albanesi, il 35enne Ervin Xhani e suo nipote 29enne Marsid Xhani, sono stati condannati con rito abbreviato rispettivamente a 5 mesi e 2 anni e 20 giorni per spaccio di cocaina avvenuto a Lendinara, dove i due abitano, nell’ultimo trimestre dello scorso anno. Antonio Andreotti © RIPRODUZIONE RISERVATA

gio lo scorso aprile a Rosolina, sta meglio. Il tumore alla zampa non è operabile, ma con i soldi raccolti la cagnolina ha affrontato un primo costoso ciclo di chemioterapie costose, anche se necessita ancora di medicine. In città proseguono le «Strenne in piazza» col «Bosco urbano» in piazza Garibaldi e le casette di legno col mercatino in piazza Vittorio. Domani alle 21 al via la stagione di prosa, in un Teatro Sociale già «sold out», con Luca Argentero e il suo «È questa la vita che sognavo da bambino». Infine a Ca’ Venier di Porto Tolle per la rassegna

«Antichi organi del Polesine» concerto con un «Bazzani» suonato da Elisa Teglia e il soprano Paola Cigna nella chiesa di San Nicolò domani alle 16.30 a ingresso libero. Natascia Celeghin © RIPRODUZIONE RISERVATA


AGORDINO

SABATO 14 DICEMBRE 2019 CORRIERE DELLE ALPI

nuova polemica all’orizzonte

«Passi, Marmolada: la Fondazione Unesco non va bocciata» Gli ambientalisti il 17 presenteranno un dossier molto critico Ma l’assessore Caner rigetta al mittente ogni tipo di accusa

Francesco Dal Mas AGORDINO. Il 17 dicembre, a

Venezia, le più autorevoli associazioni dell’ambientalismo italiano presenteranno un dossier sulla gestione delle Dolomiti Unesco, che poi invieranno alla sede di Parigi. È stata resa nota anticipatamente solo un’ipersintesi

del documento stesso, che è molto articolato, problema per problema. «Aree sciabili, recupero dei paesaggi, gestione della mobilità e degli accessi in zone delicate (passi dolomitici, mobilità pubblica, ferrovie, accessi in zone fragili, parcheggi in quota, OES), fauna selvatica, alpeggi e selvicoltura, manifestazioni turistiche

e sportive aggressive, eliturismo sono tutti temi divenuti un miraggio da libro dei sogni» , si limitano ad anticipare il presidente onorario di Mountain wilderness international, Carlo Alberto Pinelli; la vicepresidente di Mountain wilderness international, Graziella Vanzan; il presidente onorario di Mountain wilderness Italia, Luigi Casa-

rocca pietore

nova; il presidente di Mountain wilderness Italia, Franco Tessadri; più altri dirigenti nazionali accompagnati dai rappresentanti dei comitati locali che hanno contribuito al percorso partecipativo di costruzione del Piano di gestione della Fondazione. «La Fondazione sembra investa in un unico settore: la promozione di manifestazioni che abbiano un immediato ritorno di promozione turistica», asseriscono ancora. Federico Caner, assessore regionale al turismo, che siede nel cda della Fondazione, non accetta queste accuse. «Gli amici ambientalisti dimenticano, se vogliamo citare un singolo capitolo, le discussioni sulla mobilità lungo i passi, in particolare quelli agordini. Non sono stati proprio loro a sostenere le misure introdotte dalle Province di Trento e Bolzano, su indirizzo della stessa Fondazione? Io, per la verità, non mi sono schierato perché il Veneto desidera approfondire l’argomento in modo da trovare soluzioni più compatibili, che

non penalizzino gli operatori. Ma condividiamo la necessità di accessi più sostenibili». Quindi, per Caner, non è vero che la Fondazione Unesco promuova solo eventi sagraioli. Semmai – precisa – sono di conoscenza delle specificità del territorio e di approfondimento delle specifiche identità. In ogni caso, la vigilanza della Fondazione è sempre stata puntuale. «Se il Veneto propone da qualche tempo una mobilità alternativa, attraverso i collegamenti dei diversi hub non solo per lo sci, ma anche per l’escursionismo estivo, in modo da evitare l’assalto delle auto ai passi e alle alte quote, non vediamo perché», insiste Caner, «ci debba essere una contrarietà pregiudiziale degli ambientalisti». L’assessore si dichiara disponibile ad un tavolo di confronto. «L’hanno proposto per la situazione in Comelico, siamo pronti», anticipa Caner, «a considerare questa opportunità anche per la Marmolada, per la questione dei passi e su

agordo: lo ha deciso il consiglio

«Ho sentito un botto poi l’ho visto ferito» L’imputata in concorso ricostruisce il rogo delle due auto L’esecutore materiale ha già patteggiato: «Sono stato io» U momento del consiglio di ieri sera

Tre telecamere terranno d’occhio il centro storico

ROCCA PIETORE. Bruciate le au-

to di due turisti. Per l’incendio dell’alba del 25 settembre 2016, a Rocca Pietore, Claudio Dalle Cort ha patteggiato un anno di reclusione, perché il reato di incendio è stato derubricato in danneggiamento seguito da incendio. La ragazza dell’epoca Eleonora Sommavilla deve rispondere dello stesso reato in concorso, ma dopo essere stata individuata grazie ai tatuaggi a forma di farfalla su polpacci e caviglie visti da una telecamera della videosorveglianza, ha escluso in tribunale di avere responsabilità. La donna ha scelto il dibattimento pubblico e, alla fine dell’udienza di ieri, è stato visionato il video, grazie a un computer fisso in camera di consiglio. Rinvio al 21 gennaio per discussione e sentenza. Quello che rimane misterioso è il movente del rogo. Difesa da Piero Tandura, Sommavilla era appena tornata da una vacanza e la sera prima incontra Dalle Cort per un aperitivo e una pizza. Poi i due decidono di andare a una festa in Val di Zoldo, dalla quale tornano a casa «brilli» verso le 6 del mattino. Prima uno e poi l’altra vanno in bagno. Dalle Cort esce dall’abitazione senza avvertire: «Non lo vedo e vado a verificare dov’è andato», racconta Sommavilla, «non trovo nessuno nel piazzale e solo in un secondo momento lo vedo che sta frugando in una macchina. Gli chiedo cosa stia facendo e lui mi prende per mano, riaccompagnandomi nell’alloggio. Mi dice che si è dimenticato

AGORDO. In arrivo tre teleca-

I vigili del fuoco impegnati nello spegnimento dell’incendio

qualcosa e se ne va di nuovo: sento un botto e me lo vedo arrivare insanguinato. Mi arrabbio, ma non mi risponde. Peraltro mi ero accorta del fatto che era nervoso, durante la festa. Infine, sentiamo l’arrivo dei vigili del fuoco». C’è stata una perquisizione e i carabinieri di Caprile hanno sequestrato alla donna gli indumenti che indossava quella sera. Dalle Cort ha già definito la sua posizione con l’applicazione pena ed è stato sentito come teste assistito dal difensore Tullio Tandura. La sua ricostruzione è stata identica a quella di Sommavilla e si è chiusa con «ho

incendiato le auto e sono scappato nel bosco». Non sapeva per certo di chi fossero la Volkwagen Golf e la Nissan Qashqai targate Ravenna e, in seguito, non si è preoccupato di sentire i proprietari per concordare un risarcimento. I due romagnoli, che erano rientrati dopo aver assistito a una partita di hockey dell’Alleghe, si sono costituiti parte civile con l’avvocato Docimo e ne approfitteranno per chiederlo a gennaio. Quello che nessuno sa o dice è il motivo dell’incendio. Ammesso che ce ne sia uno. — Gigi Sosso

mere per sorvegliare il centro di Agordo. Il consiglio comunale ha ratificato ieri una delibera di giunta relativa a una variazione al bilancio che contiene anche lo stanziamento di 20 mila euro per la videosorveglianza. La precedente amministrazione aveva già posizionato due telecamere, una vicino alle scuole in viale Sommariva e l’altra alla biblioteca di via XXVII aprile. Ora ne arrivano altre tre. Ha spiegato l’assessore al bilancio, Claudio Sito, a fine consiglio: «Una troverà posto in Piazzetta Vecchia e la sorveglierà a 360°; la seconda sa-

rà collocata davanti all’edicola in Piazza Libertà; la terza sarà all’angolo del Caffè Dersut e monitorerà Piazza Santa Maria e l’imbocco di via XXVII aprile. Abbiamo già dato l’incarico per l’acquisto, con l’inizio del nuovo anno saranno installate». Così la maggioranza, guidata dal sindaco Chissalè, interviene sulla questione legata agli atti di vandalismo che hanno caratterizzato Agordo nei mesi scorsi. Con la variazione di ieri sera è stato aggiornato il bilancio 2019/2021 integrando lo stanziamento di alcuni capitoli di spesa corrente e di investimento per l’importo

canale/vallada

I due sindaci incontrano i neo maggiorenni CANALE. Questo pomeriggio (con inizio alle ore 16), nella sala conferenze della “ex Cavallino” di Canale, i sindaci di Canale (Flavio Colcergnan) e di Vallada (Fabio Luchetta) saluteranno i neo diciottenni dei due comuni della Valle del

Francesca De Biasi

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altre problematiche» . Ricordando che la Fondazione non è chiamata a sostituire le istituzioni che hanno il compito di gestire il territorio, Caner evoca le tante forme di moral suasion della stessa organizzazione sui temi più spinosi. «E, in ogni caso, anche le Dolomiti Unesco, questo Patrimonio dell’Umanità, debbono considerarsi non una riserva indiana, abitata solo dai lupi e, pur-

«La montagna non è una riserva indiana e l’obiettivo non è quello di spopolarla» troppo, dai cinghiali, ma un territorio che deve continuare ad avere l’uomo come custode». Insomma, passa anche da qui il contrasto allo spopolamento. «A meno che – e qualche volta mi viene il sospetto – non sia proprio ciò che vogliono questi nostri amici» . — © RIPRODUZIONE RISERVATA

complessivo di 181. 660 euro per l’anno 2019 e di 18. 500 euro per l’anno 2020. «Tali incrementi – ha detto Sito – sono finanziati, per il 2019, con maggiori entrate per 52.160 euro, con minori spese per 27.500 euro e con l’applicazione di avanzo di amministrazione per 102 mila euro; mentre le maggiori spese per l’esercizio 2020 sono interamente finanziate con minori spese». Oltre a quella per la videosorveglianza, fra le voci più consistenti spiccano i 21.400 euro stanziati per le consulenze legali. «Sappiamo – ha detto Chissalè -che è in atto un ricorso per quanto concerne i lavori della ciclabile a Ponte Alto, per cui abbiamo previsto una cifra che potrebbe servire». Altre cifre di rilievo sono per incarichi di progettazione per la realizzazione di parcheggi frazionali e per l’ampliamento di Malga Framont a fini ricettivi-agrituristici (14.500 euro); per un intervento di manutenzione straordinaria dell’impianto di riscaldamento della scuola media (18.500 euro); per l’acquisto di pc per gli uffici comunali in modo da consentire l’uso di software più aggiornati (17 mila euro). Il consiglio (in cui sono stati approvati anche i bilanci di Asca e dell’Azienda speciale Agordo Servizi) si è chiuso con un ricordo dell’ex consigliere Graziano Ronchi morto il 2 dicembre scorso. — Gianni Santomaso

Biois. All’incontro di questo pomeriggio sarà presente anche Francesca De Biasi, presidente delegata al fondo welfare provinciale e all’identità territoriale, che esporrà i progetti finalizzati al contrasto dello spopolamento aiutando i giovani a rimanere e ad operare sul territorio. All’evento saranno preenti anche i rappresentanti dell’Associazione donatori del sangue di Canale e di Vallada. — G.San.


REGIONE

SABATO 14 DICEMBRE 2019 CORRIERE DELLE ALPI

il consigliere regionale di fratelli d’italia

Berlato brinda alla Brexit «Ora divento eurodeputato» Con l’uscita del Regno Unito, l’Italia a Strasburgo passerà da 73 a 76 seggi «Non ho fretta, sto preparando la sfida elettorale in Veneto: FdI oltre il 10%» militava in Forza Italia, ha avviato la campagna acquisti in consiglio regionale proprio a spese di Berlusconi, rimasto senza truppe perché prima Massimiliano Barison e poi Massimo Giorgetti sono usciti da FI per fare corsa solitaria. E lo stesso percorso ha seguito l’assessore Elena Donazzan, figura storica della

Albino Salmaso VENEZIA. Sergio Berlato ha

brindato con lo champagne al trionfo di Boris Johnson: il ricalcolo dei seggi al parlamento Ue con la Brexit spalanca la porta di Strasburgo al coordinatore regionale di FdI. «Non ho fretta di mettere piede a Bruxelles, un mese più o un mese meno cambia poco, qui a Venezia sto lavorando sodo. Dopo tre legislature all’Europarlamento, so come funziona la macchina politico-burocratica e ci vuole pazienza. Poi mi sto impegnando per le elezioni regionali in primavera in Veneto, con FdI che è ben oltre il 10 per cento in una terra dove la Lega di Zaia detta legge», dice Berlato, che ha appena concluso il tour con Giorgia Merloni. Il consigliere regionale, passato agli annali per le sue battaglie contro Giancarlo Galan e Lia Sartori quando

Nelle elezioni di maggio ha ottenuto 19.448 voti con la Gardini ferma a 14.460

Sergio Berlato inaugura la sede di Fratelli d’Italia a Padova

destra vicentina, scelta da Zaia nel team di Palazzo Balbi e tornata alle origini con “Più Italia Amo il Veneto” e l’addio polemico a Brunetta. Quando Berlato deciderà di prendere l’aereo per Bruxelles, a palazzo Ferro Finio entrerà Joe Formaggio, sindaco di Albettone, criticato per le sue frasi choc contro gli immi-

grati, i rom e gli omosessuali. La poltrona dell’Ue può davvero attendere? «Sono tranquillissimo perché mi hanno già proclamato eurodeputato, ma per effetto di una singolare interpretazione della legge elettorale, l’Italia si trova con 73 seggi che diventano 76 solo quando la Gran Bretagna uscirà dall’Unione Europea. Certo che ieri sera ho brindato alla vittoria di Boris Johnson, figlia della coerenza e della volontà del popolo britannico di rispettare l’esito del referendum del 2016. Per me sarà la fine dell’equivoco nato dall’attribuzione dei seggi: FdI ne ha avuti 2 nel collegio Nord Occidentale e nessuno a Nordest, dove io ho ottenuto 19.448 preferenze, con Elisabetta Gardini seconda con 14.640 voti», spiega il consigliere regionale. Non è stato facile accettare il verdetto della Cassazione, un boccone amaro mai digerito, che vede Berlato proclamato eletto con tanto di documento ufficiale ma con la poltrona sospesa fino all’uscita del Regno Unito. Insomma, si tratta di attendere fino al 31 gennaio? «Certo, anche se Boris Johnson ha detto che vuole chiudere la partita entro Natale. Sono stato a Bruxelles per 15 anni, conosco molto bene il funzionamento della burocrazia che assegna i fondi comunitari. Qui sto preparando la battaglia per le elezioni regionali in Veneto, a primavera possiamo raccogliere un ottimo risultato. Non guardo i sondaggi, che ci danno in conti-

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nua ascesa. Con Giorgia Meloni ho scommesso che supereremo di slancio il 10 per cento e ho già vinto quella lanciata su Forza Italia, ampiamente battuta alle elezioni europee. A maggio in Veneto FdI ha raccolto il 6,9%, ben oltre la media nazionale e ora siamo attorno al 10. Qui non siamo in Calabria e Sicilia perché abbiamo la Lega come competitor che divora consensi a tutti i partiti, tranne che a noi». — © RIPRODUZIONE RISERVATA

vertice della donazzan

«La plastic tax mette in crisi 5 mila lavoratori» «Solo la plastic tax rischia di tramutarsi in un vero e proprio dramma occupazionale che coinvolgerà non meno di 50.000 lavoratori del solo diretto, senza contare l’indotto, e che costerà 5.000 posti in meno nel solo Veneto. Questo balzello va oltre ogni peggior aspettativa per l'impatto negativo sulle imprese, con numeri ancora indefiniti che fanno paura, interessando tutte le imprese, con pesanti ricadute sull'export». Lo ha detto l'Assessore al Lavoro, Elena Donazzan, al termine dell’incontro con Confindustria Veneto, Confindustria Vicenza, Verona, Veneto Centro, Unionplast nazionale, Confartigianato Veneto e la Cisl.

businarolo interroga il ministro costa

missione a shaanxi

alle urne 1,5 milioni di contribuenti

Allarme a Pescantina i Pfas minacciano i pozzi e le discariche

Le città murate venete a caccia di turisti cinesi

Consorzi di bonifica domani si vota battaglia Lega-Pd

I medici del gruppo Isde chiedono che in tutta l’area del Veronese si effettui uno screening sanitario simile a quello della “zona rossa” VERONA. C’è un nuovo allarme Pfas in Veneto e a lanciarlo è Francesca Businarolo, deputata del M5S che ha chiesto al ministro dell’Ambiente Raffaele Costa di avviare ispezioni a Pescantina, dov’è scoppiato l’allarme lanciato anche dai medici di Isde. «Va fatta chiarezza fino in fondo per quanto riguarda il rinvenimento di sostanze Pfas nei pozzi di Pescantina. Questa parola ha un suono tragico in Veneto e per questo occorre fugare ogni dubbio dopo la recente indagine di Acque Veronesi. Va tutelato il diritto alla salute dei cittadini: per questo ci siamo a lungo battuti per la bonifica della discarica di Ca’ Filissine, nella cui vicinanza sono state trovate le sostanze perfluoroalcaliche. In attesa che, a gennaio, finalmente partano le operazioni, chiedo che vengano svolte tutte le doverose verifiche e ispezioni, anche da parte del Comando Tutela Ambiente dei Carabinieri», spiega la Businarolo. Sulla vicenda prende posizione anche l’Isde del Veneto.

«Il rinvenimento di concentrazioni importanti di sostanze perfluoroalchiliche nelle falde acquifere sottostanti le discariche di Torretta e di Pescantina, oltre che nell'acquedotto di quest’ultima, conferma la gravità della contaminazione ambientale da sostanze perfluoroalchiliche (Pfas) e la sua diffusione potenziale a tutto il territorio veneto. Come noi di Isde sosteniamo da tempo vi sono centinaia di potenziali sorgenti di contaminazione oltre all’impianto produttivo della Miteni non più attivo: discariche, aeroporti, industrie che utilizzano Pfas e che continuano a scaricare nell’ambiente queste sostanze. Isde Veneto chiede che anche nella popolazione residente attorno alla discarica di Pescantina, potenzialmente esposta alle Pfas con l’acqua potabile da più decenni, siano immediatamente effettuate indagini di screening su tutta la popolazione esposta di qualsiasi età, neonati, bambini, donne gravide e anziani compresi. Isde Veneto chiede inoltre che sulle popolazioni esposte all’acqua destinata ad uso umano a Pescantina siano effettuati studi retrospettivi analoghi a quelli effettuati nella cosiddetta zona rossa di Vicenza, Verona e Padova». — © RIPRODUZIONE RISERVATA

PADOVA. «Il 2020 sarà l’anno

della cultura e del turismo tra Italia e Cina. La storica comunanza con Venezia, lungo la via della seta fin dai tempi di Marco Polo, conferisce a questa scadenza un valore profondo, che potrà crescere e portare a nuovi e ulteriori sviluppi». Così l’assessore all’agricoltura, Giuseppe Pan, reduce dalla partecipazione in Cina del summit dedicato alla Via della Seta, prepara l’ormai prossima scadenza destinata a coinvolgere Venezia e il Veneto. Alla manifestazione conclusasi a

Shaanxi, in Cina, hanno partecipato l’assessore dell’Agricoltura Pan e la delegazione delle Città murate del Veneto, guidata dal presidente e sindaco di Montagnana Loredana Borghesan. Nel team il sindaco di Asolo Mauro Migliorini, dal vicesindaco di Cittadella Marco Simioni, dal vicesindaco di Monselice Andrea Parolo, dal vicesindaco di Soave Alice Zago, dal vicesindaco di Valeggio Marco dal Forno e dal presidente del comitato scientifico del progetto Cina Massimiliano D’Ambra. —

appello al ministro bellanova

I produttori di tabacco «Rischiamo di sparire» PADOVA. Gli agricoltori vene-

ti aderenti all’OP (Organizzazione di Produttori) Italtab lanciano un appello al ministro dell’Agricoltura Teresa Bellanova. Le dichiarazioni del vicepresidente di Batiitalia Alessandro Bertolini indicano chiaramente l’intenzione di non rinnovare l’accordo triennale sull’acquisto del tabacco italiano tra il Mipaaf e uno dei principali player dell’industria del tabacco. Il rischio concreto è di manda-

re gambe all’aria l’intera filiera tabacchicola veneta, che conta 180 aziende agricole, 4000 ettari coltivati, 16 milioni di kg di prodotto per tutte le varietà, oltre 1000 addetti (che salgono a 8000 con la trasformazione). «Dal ministro ci aspettiamo intervento diretto e immediato, per individuare una soluzione sostenibile che possa garantire agli agricoltori la possibilità di sopravvivenza». — © RIPRODUZIONE RISERVATA

L’assessore regionale Pan ricorda il ruolo decisivo nella difesa idraulica ll dem Azzalin: fondi da Roma la giunta Zaia non mette nulla VENEZIA. Sta mobilitando la

politica il test di domani sui consorzi di bonifica, con il Pd che critica l’assessore Pan. Sono chiamati al voto 1.548.723 elettori, cioè tutti i proprietari di immobili e di fondi iscritti al catasto consortile. Si tratta di 566.261 contribuenti agricoli (proprietari di terreni agricoli) e di 982.462 extra-agricoli, cioè i contribuenti “urbani” che pagano una gabella senza possedere un metro di terreno. Vanno a rinnovo i 206 componenti delle assemblee consortili (20 per ciascun Consorzio, più 6 per il Leb, che è consorzio di secondo grado intossicato dai Pfas) i 43 componenti dei consigli di amministrazione (4 per ciascun consorzio più 3 per il Leb) e gli 11 presidenti (quello del Leb è ad elezione indiretta di secondo grado). «Votare è un atto di responsabilità e di cultura verso il territorio» è l’appello di Giuseppe Pan, dell'assessore regionale all’Agricoltura. «Gli 11 Consorzi e il Leb sono impegnati in un grande piano di investi-

menti irrigui e di manutenzione del territorio, grazie a 161 milioni nazionali. I consorzi di bonifica investono in sicurezza e rappresentano un presidio non solo per le imprese e le comunità del territorio rurale del Veneto, ma per i centri urbani e i loro abitanti», conclude Pan. Di parere opposto è invece il Pd: «L’assessore Pan si ricorda dell’importanza dei Consorzi di bonifica a ridosso delle elezioni, lodandone la capacità progettuale, magari per tirare la volata a qualche amico. Peccato che la sua Giunta abbia azzerato i fondi a disposizione per la manutenzione ordinaria e straordinaria, mentre le risorse da lui citate arrivano dallo Stato, fondi dell’odiata Roma, nemica del Veneto», dice Graziano Azzalin. «La battaglia sul ruolo fondamentale dei Consorzi l’ho fatta troppo spesso in solitudine. La Lega li ha scambiati per dei poltronifici. Se davvero la Giunta avesse creduto nell’importanza di questi enti, per riformare la governance avrebbe presentato un progetto con tutti i soggetti interessati. Invece ha occupato la poltrona inserendo nei Cda un rappresentante di Venezia al posto di quello dei sindaci». — © RIPRODUZIONE RISERVATA


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Primo Piano

Sabato 14 Dicembre 2019 www.gazzettino.it

L’intervista Carlo Alberto Tesserin

«È un dramma, serve una soluzione slegata dal Mose»

se la condizione strepitosa di un anno fa non ha trovato nessuna reazione, quel numero aumenta. In maniera esponenziale». Insomma, il vostro grido è caduto nel vuoto e dopo un anno siamo ancora qui a fare la conta dei danni. «Sì, siamo dovuti arrivare alla tragedia di un mese fa perché ci fosse tutta questa mobilitazione. Visto l’eco dei giorni successivi al 12 novembre, dico solo che se negli anni scorsi avessimo avuto un decimo dell’attenzione e dell’interesse che abbiamo avuto in queste settimane, tutto sarebbe molto più contenuto. Come Procuratoria per statuto abbiamo il dovere di conservare e difendere la Basilica».

Il grido d’allarme del Procuratore: «Per più di 900 anni si è conservata, ora siamo rincorriamo progetti dal ‘66» `

L’ALLARME VENEZIA Un anno fa, quando i 156 centimetri di marea erano entrati in Basilica, Carlo Alberto Tesserin aveva detto «In una notte sola la Basilica ha perso vent’anni di vita».

Procuratore, se la stessa do-

manda la rifacessi ora, dopo i cinque giorni terribili di novembre, cosa direbbe? «Non sono preoccupato degli anni di vita che la Basilica potrebbe perdere. Sono preoccupato di constatare che la Basilica ha più di 900 anni e si è conservata in maniera incredibilmente positiva fino a oggi, grazie a quelli che nella storia han-

no saputo dare il valore a questo grande bene che ci viene invidiato in tutto il mondo. Adesso purtroppo ci troviamo a dover rincorrere i tempi che negli ultimi cinquant’anni sono stati buttati via. È una constatazione: l’alluvione del 1966 ha dato un segnale, a quel segnale si è risposto facendo un progetto e quel progetto non sappiamo se funziona e

RESPONSABILE Carlo Alberto Tesserin

caffo.com

avanti da secoli e da secoli, ogni acqua alta, mangia, leviga e distrugge la Basilica. Con gli stipiti dei portoni ormai informi, come i bassirielivi della tomba Morosini. O con i basamenti e i capitelli delle colonne del nartece ormai lontani dal decoro originale. «Ci sono concentrazioni saline nei mosaici interni che hanno portato al rigonfiamento della pavimentazione e al distacco di alcune tessere - ha spiegato Piana - Tra le aree più danneggiate la navata destra e il mosaico del pavone. Ma un esempio è anche il mosaico di San Michele nel quale si vede il sale uscire dagli spazi tra le tessere. Nel nartece abbiamo restaurato due coppie di colonne alla porta di San Pietro, sollevandole». In quella lotta immane che è la sopravvivenza di San Marco. Nicola Munaro © RIPRODUZIONE RISERVATA

sabbia», ha scherzato il proto di San Marco. La strada che sembra essere più facile da percorrere è quella dell’utilizzo delle transenne già esistenti per incanalare il flusso dei turisti. Una soluzione potrebbe essere quella di trasformarle in barriere fisse (probabilmente in vetro trasparente) messe a circondare il perimetro della Basilica in modo da bloccare l’acqua alta che aggredisce la piazza ed entra all’interno della cattedrale di San Marco. C’è anche chi ha messo sul piatto l’idea di barriere mobili in riva o la possibile chiusura delle Piazza installando barriere da appoggiare su palazzi o ponti vincolati dalla Soprintendenza. «Non sono il massimo, ma ci si deve difendere in qualche modo - ha puntualizzato Piana - Chiaro che tutto va valutato in base alla sua capacità di realizzazione. Ma la salvezza passa per delle barriere fisiche». N. Mun.

Ieri (giovedì, ndr) una delegazione del Consiglio regionale ha visitato la Basilica. Che idea si è fatto? «Sono contento e orgoglioso dell’interesse della Regione che ha anche messo a bilancio un milione di euro per il recupero, è fondamentale che la cultura abbia colto questa importanza. Adesso serve andare oltre». È preoccupato? «L’acqua alta tornerà ancora, magari anche presto. E se non si realizzeranno le opere che sono state progettate dopo il 1966, non sappiamo che fine farà la laguna di Venezia, figuriamoci il destino di San Marco. La cosa preoccupante è che lo straordinario sta diventando ordinario. Non sappiamo quando ci ricapiterà, ma potrebbe essere ben prima di quanto immaginiamo. Chi pensava che succedesse un nuovo 1966?». Torniamo a un anno fa: il Veneto flagellato dalla tempesta Vaia, da esondazioni e dall’acqua alta ha portato alla mobilitazione di tutti. Ma c’è un “però”... «È dalla fine dell’ottobre 2018 che denunciamo quanto sia stata drammatica l’alluvione dei 156 centimetri. Ma in quei giorni abbiamo visto una fortissima diffusione e mobilitazione per i danni ai boschi, danni di un’intensità rilevante. Venezia però è passata sotto silenzio. Mentre noi dicevamo anche nei convegni la gravità di quanto successo e siamo rimasti inascoltati». State studiando un sistema di difesa della Basilica? «Eravamo convinti che la cripta, pur essendo 20 centimetri sotto il livello del mare sarebbe stata al sicuro. Quando abbiamo visto le immagini ci siamo resi conto della situazione drammatica. La Procuratoria ha fatto quanto poteva, ma non è bastato. Non sappiamo se e quando il Mose funzionerà e nel frattempo il clima cambia. Chiaro che non possiamo più aspettare, serve una soluzione esaustiva slegata dal Mose che riguardi la Basilica e la Piazza, sulla quale però non abbiamo competenza. Vorremmo trasferire la nostra conoscenza a chi se ne deve occupare. È impensabile che la difesa di San Marco faccia la fine del Mose». N. Mun.

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LO STRAORDINARIO STA DIVENTANDO ORDINARIO, RICAPITERÀ PRIMA DI QUANTO IMMAGINIAMO»


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San Donà

IL PROCESSO Il pregiudicato sarebbe passato davanti ad altri 31 pretendenti Udienza rinviata al 7 febbraio per repliche e sentenza

di Piave

Sabato 14 Dicembre 2019 www.gazzettino.it

mestrecronaca@gazzettino.it

«I sindaci parlino tutti assieme di lotta alle mafie» `L’invito di Cereser:

«C’è troppa ritrosia, il pudore non fa bene» SAN DONÀ

4 ANNI FA L’ex sindaca Francesca Zaccariotto nel 2015 dopo il primo proscioglimento in Tribunale. In alto, Luciano Maritan

Caso Maritan, il pm chiede la condanna di Zaccariotto Secondo la Procura il bando da guardia `Energica replica della difesa: «Gli altri parchi era ritagliato su misura per lui due imputati assolti, basta gogna mediatica» `

SAN DONA’ Ultime battute del processo che vede imputata Francesca Zaccariotto per un’ipotesi di abuso d’ufficio. Ieri la Procura della Repubblica ha chiesto una condanna di due anni e sei mesi per l’ex sindaco in relazione a presunti favoritismi nei confronti di Luciano Maritan (nipote di Silvano) per l’incarico di guardiaparchi. A chiedere la condanna della Zaccariotto, ex presidente della Provincia ed ora assessore nella giunta di Venezia, è stato il pm Federica Baccaglini. Una decisione un po’ a sorpresa, soprattutto per la difesa, se si pensa che gli altri due imputati del procedimento, lo stesso Luciano Maritan e l’ex dirigente delle risorse umane del Comune di San Donà Eugenia Candosin, sono stati assolti nel precedente processo che

prevedeva la formula del rito ab- Da qui la richiesta di una condanbreviato. La Procura aveva chie- na a due anni e sei mesi. sto di acquisire le motivazioni della sentenza di assoluzione del- LA DIFESA Energica la replica del difensola Cassazione, ma il Tribunale ha re di Francesca Zaccariotto, l’avdeciso di respingere l’istanza. vocato Fabio Pinelli. Il legale, che L’ACCUSA ha chiesto l’assoluzione della sua Secondo il pm ci sarebbe l’ele- assistita, ha sottolineato che nomento soggettivo visto che il ban- nostante la sentenza di assoluziodo era ritagliato per persone che ne degli altri imputati venga ansi trovavano in difficoltà, pregiu- cora chiesta la condanna dell’ex dicate e con figli a carico. Stando sindaco, ricordando poi la scelta a quanto sostenuto dalla Procu- di evitare la prescrizione e sostera, Maritan sarebbe stato favori- nendo, infine, che tutta questa vito passando così davanti ad altre cenda ha dato vita ad una lunga 31 persone della lista. Un incari- “gogna mediatica”. «La Procura co che, a differenza di quello de- insiste, non si accontenta - ha atstinato a chi effettuava la pulizia taccato Pinelli - nonostante abdelle aree verdi, non era faticoso bia fallito le prove del processo. e che avrebbe comportato un in- La Corte di Appello ha attestato casso di cinquemila euro in tre come l’unico obiettivo della dotmesi. Il magistrato si è quindi toressa Zaccariotto fosse il persechiesto per quale motivo il sinda- guimento del pubblico interesse. co avesse insistito su Maritan sa- La vicenda provoca, oramai da pendo che era un pregiudicato. troppi anni, un’inutile sofferen-

za e un danno reputazionale enorme alla mia assistita. Il comportamento dell’ex sindaco è stato corretto. Secondo l’accusa ci sarebbe una condotta istigativa su un reato che non è stato commesso. La Procura ha continuato a pensare che alla base di tutto questo ci fosse una vicenda legata in qualche modo al consumo di sostanze stupefacenti che, invece, non c’era proprio. Tutto è stato smentito. La Candosin disse che era lei la titolare del procedimento. Alla luce di quello che è emerso - ha concluso l’avvocato Pinelli - non ci sono i requisiti per il reato di abuso d’ufficio. Francesca Zaccariotto deve essere assolta e auspico che nella prossima udienza venga posta la parola fine». Il 7 febbraio repliche e sentenza. G.P.B. © RIPRODUZIONE RISERVATA

«L’adesione ad Avviso pubblico sarà trattata all’interno della Conferenza dei sindaci». Lo ha annunciato il sindaco di San Donà Andrea Cereser, all’incontro pubblico sulle mafie nel Veneto orientale ospitato giovedì sera in municipio a Noventa. L’appuntamento, infatti, è stato promosso da Avviso Pubblico, l’associazione nazionale degli amministratori che si impegnano a promuovere la cultura della legalità, di cui Cereser è componente del comitato direttivo. Si tratta di un tema importante nel Veneto orientale in attesa di capire se il Comune di Eraclea sarà sciolto o meno per infiltrazioni mafiose, dopo l’operazione “At Last” che ha smantellato il sodalizio affiliato al clan dei Casalesi. «Nella Conferenza l’argomento non è ancora stato trattato – ha spiegato Cereser – : c’è qualche timore e ritrosia, un pudore che non fa bene. La stampa ha anticipato che l’indagine non è conclusa e potrebbe toccare altri Comuni. Per risolvere un problema prima ne devi parlare, se non c’è questo passaggio difficilmente il problema si risolve. Questa presa di coscienza nelle istituzioni non c’è stata, oltre ad un invito da parte del prefetto». La presidente della conferenza Silvia Susanna conferma di aver aderito alla proposta lanciata da Francesco Rizzante, presidente del consiglio comunale di San Donà, coordinatore metropolitano di Avviso Pubblico e tra i relatori del convegno. Nel Veneziano i Comuni aderenti sono una decina: San Donà, Noventa, Campolongo Maggiore, San Stino, Torre di Mosto, Dolo, Fossò, Mirano, Stra, Venezia. «Vorrei fossero di più – ha spiegato Rizzante – l’inchiesta di Eraclea ha dimo-

strato come le mafie si siano radicate con la convergenza tra mondo politico ed economico, in un’area grigia che è l’ideale per il mondo criminale». Alessandro Naccarato, già componente della commissione parlamentare antimafia, ha indicato come il Veneto interessi alle mafie per la collocazione geografica, il tessuto di media e piccola impresa, la presenza di molti piccoli istituti di credito e la sostanziale sottovalutazione del fenomeno. Tra i compiti di Avviso Pubblico, infatti, l’obiettivo di informare e sostenere gli enti locali antimafia. «L’adesione comprende una serie di protocolli che consentono di rilevare eventuali anomalie - ha ricordato il sindaco di Noventa Claudio Marian – Si tratta di un tema che non ha colore politico, ma deve unire tutti gli amministratori». Marian ha letto una lettera del vicepresidente della Regione Gianluca Forcolin, dopo aver ricevuto da Rizzante la bandiera e lo statuto dell’associazione. Avviso Pubblico ha in calendario alcuni appuntamenti con gli studenti: ieri mattina Cereser e Monica Andolfatto, giornalista del Gazzettino e segretaria del sindacato giornalisti del Veneto, finita per due volte nel mirino della criminalità organizzata, hanno incontrato quelli del liceo classico Montale di San Donà, nella mattinata di venerdì 20 Rizzante sarà all’istituto Stefanini di Mestre. Davide De Bortoli

LOTTA ALLA CRIMINALITA’ Un momento del dibattito

La “Funkasin” suona in piazza per ricordare Trentin Roberto Bianchini scrittore SAN DONÀ Nuovi appuntamenti nel fine settimana al villaggio di Natale di San Donà. Domenica scorsa tanti cittadini hanno apprezzato l’iniziativa promossa da Ascom e Comune con la pista di pattinaggio sul ghiaccio e l’accensione dell’albero. Oggi alle 17.30 ad animare piazza Indipendenza e le aree pedonali sarà la “Funkasin street band”, un’esibizione dedicata a Giovanni Trentin, il 36enne percussionista che è morto improvvisamente lo scorso 23 novembre per un arresto cardiaco, mentre si esibiva con la stessa band a Cremona. A sostituirlo nella formazione sarà l’amico 26enne Carlo

Zulianello, che con tutta probabilità prenderà il suo posto anche come presidente dell’associazione Musicasì. Nel tardo pomeriggio nella frazione di Fossà è previsto invece lo scambio di auguri e brindisi con le testimonianze del Natale dei nonni della zona, la presentazione del coro parrocchiale “San Giovanni Bosco” e la possibilità di iscrizioni al comitato civico. Domani, domenica 15 dicembre, ritorna il presepe vivente curato dall’associazione “Ziogando inte a strada”. E alle 20.45 il tradizionale concerto in duomo del circolo Segattini con la messa di gloria per tenore, baritono, coro e orchestra diretta dal maestro Mauro Perissinotto. (d.deb)

racconta la vita dei giovani SAN DONÀ

La Funkasin e, nel tondo, Giovanni Trentin

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Incontro con l’autore questo pomeriggio alle 16 in biblioteca civica. L’ospite è lo scrittore di Fossalta Roberto Bianchini che assieme a Claudia Ferronato presenta il romanzo intitolato “Emma e la paura della felicità”. Si tratta del prima opera di Bianchini, 68 anni, pensionato, ex maestro vetraio. La scrittura per lui è una recente passione, dopo aver dedicato buona parte della sua vita al calcio. In passato era stato infatti mezzala sinistra del Sandonà negli anni Ottanta, giocando in Prima categoria. Per tanti anni an-

che allenatore e responsabile del settore giovanile di Fossalta, Jesolo, Cessalto e “Basso Piave” di Gabriele Visentin. «Sei anni fa ho smesso con il calcio - spiega – quindi nel tempo libero ho scritto tre romanzi, questo è il primo pubblicato». Edito da Laura Capone nella collana di narrativa, il racconto è dedicato alla crescita delle giovani generazioni, sviluppandosi in 135 pagine e regalando una visione al femminile della spensieratezza tipica della giovane età. La copertina è illustrata dal pittore Gianpietro Fasan, anch’egli fossaltino. D.Deb. © RIPRODUZIONE RISERVATA


XXI

Jesolo Meolo

Sabato 14 Dicembre 2019 www.gazzettino.it

Via del mare, il centrosinistra vuole la revoca del progetto `Oggi se ne parlerà in

un dibattito. Il sindaco: «Trovare alternative» MEOLO Il centrosinistra rilancia il dibattito sulla Via del Mare, la superstrada a pedaggio tra il casello autostradale di Meolo e il litorale. Se ne parlerà questa mattina alle 10 nella sala consiliare di Palazzo Cappello, al convegno organizzato dal Pd, e se ne è parlato un paio di settimane fa in consiglio comunale per una mo-

zione presentata dal gruppo consiliare d’opposizione Uniti per Meolo. All’incontro di stamattina su “Destinazione turismo? Rimettiamo al centro la viabilità pubblica”, il Pd chiederà la revoca del project financing previsto per la Via del Mare, spostando l’attenzione su un intervento risolutore per tutto il litorale, e consegnerà al senatore Pd Andrea Ferrazzi un documento da portare al Governo in cui viene chiesto di affrontare il problema del flusso turistico verso le spiagge. Ossia un progetto sulla mobilità strutturale dall’uscita autostradale alle località di Jesolo-Cavallino, senza ostacolare le real-

tà produttive dei Comuni attraversati. In realtà la gara per la realizzazione della Via del Mare è sospesa dal 2015, quando è finita sotto inchiesta nell’ambito dello scandalo Mose, ma il progetto rispunta ciclicamente con il traffico della stagione estiva. «La realizzazione della superstrada a pedaggio sarebbe un piccolo tassello di una necessità infrastrutturale ben più ampia, che riguarda tutto il Veneto Orientale», hanno sottolineato nell’ultima seduta consiliare gli ex amministratori della Giunta Aliprandi, ora nel gruppo Uniti per Meolo, proponendo alla Giunta Pavan di re-

spingere ogni progetto regionale che preveda la superstrada a pagamento, in particolare con il project financing. «Ribadisco che la maggioranza è contraria al progetto Via del Mare così come è stato depositato - ha rimarcato il sindaco Daniele Pavan Riteniamo che si debbano trovare soluzioni alternative. Vogliamo che sia un’opportunità per il territorio, una strada pubblica e sicura per i meolesi: questo è imprescindibile». Incalzato dall’opposizione, Pavan ha nuovamente elencato i quattro punti che sintetizzano le richieste già presentate da Meolo alla Regione: la barriera d’ingresso alla Via del

VIABILITA’ Si torna a parlare di “via del mare”

Mare sia installata oltre la rotatoria della Fossetta sulla statale Triestina; venga costruito un tratto ferroviario sulla linea Venezia-Trieste, che percorra l’area fino al litorale, con parcheggi scambiatori in cui i viaggiatori possano lasciare l’auto; sia resa sicura tutta l’attuale viabilità sulla strada regionale Treviso-mare; e Meolo sia parte attiva nella fruizione della nuova infrastruttura. Insoddisfatto il centrosinistra: «Alcune proposte del sindaco sono già state scartate dalla Regione, che sulla possibile alternativa ha bloccato per quasi 10 anni gli investimenti». Emanuela Furlan

«Tocca alla Regione rifare la spiaggia» Il sindaco Zoggia duro sulla proposta della Lega di mettere `«Non scarichino su di noi le responsabilità e ci diano risposte a disposizione dei fondi: «Soldi dal Comune? Non se ne parla» concrete». Intanto è iniziata la costruzione della maxi-duna `

Consorzio di bonifica, lista sostenuta dai 5 Stelle

JESOLO «Il ripristino della spiaggia è una competenza specifica della Regione». Parole del sindaco Valerio Zoggia, in risposta all’ex sindaco e attuale consigliere regionale Francesco Calzavara che nei giorni scorsi, durante un convegno sul futuro della spiaggia, ha invitato il Comune a partecipare alle spese per gli interventi di sistemazione dopo i danni causati dalle mareggiate dello scorso novembre.

JESOLO

LA PROPOSTA LEGHISTA Un concetto messo per iscritto anche dai consiglieri comunali della Lega, che hanno già protocollato un emendamento per chiedere giovedì prossimo, quando in Consiglio comunale verrà discusso il bilancio di previsione 2020, di destinare delle risorse proprio al ripascimento dell’arenile. Ma il sindaco Valerio Zoggia ha voluto ricordare che le competenze dell’arenile sono regionali e quindi il compito di sistemare la spiaggia spetta alla stessa Regione. «Ogni anno dall’opposizione riceviamo la stessa proposta – ribatte il sindaco – per l’ennesima volta ricordo che le competenze sono regionali e quindi spetta alla Regione intervenire con il ripascimento. Anziché lanciare proposte non realizzabili, la Regione ci dica una volta per tutte come intende agire per ripristinare e difendere la spiaggia. I nostri operatori chiedono risposte e azioni concrete, non si può sempre cercare di scaricare delle responsabilità sul Comune che nel caso specifico può fare poco o nulla». Il sindaco risponde anche alle accuse sul mancato confronto al dibattito tra l’Amministrazione comunale e lo stesso consigliere regionale. «A rappresentare il Comune c’era l’assessore al Turismo, Flavia Pastò – aggiunge Zoggia – che si era riservata del tempo per partecipare al convegno. Il dibattito, per cause indipendenti dalla nostra volontà, è iniziato in ritardo e l’assessore Pastò, dopo il suo saluto ha dovuto partecipare a un altro appuntamento istituzionale: come al solito, quelle sollevate sono solo delle polemiche strumentali. Siamo sempre disponibili al confronto, purché sia su proposte concrete».

FEDERCONSORZI: «LA STAGIONE COMINCERA’ GIA’ IL 12 APRILE E DOBBIAMO FARCI TROVARE PRONTI»

I LAVORI PER LA MAXI-DUNA Ruspe all’opera per realizzare la barriera di protezione naturale

LAVORI IN CORSO Intanto, proprio sulla spiaggia, sono stati avviati i lavori per la realizzazione della grande duna di sabbia lungo tutto l’arenile, opera richiesta dal Comune. Nei giorni scorsi i consorzi si sono messi al lavoro e la “diga” naturale è stata alzata in gran parte del litorale, anche nelle zone centrali, mentre in pineta, ovvero il tratto di spiaggia più danneggiato, l’opera verrà conclusa entro Natale. «Dopo le riunioni con l’amministrazione comunale è stato deciso di realizzare le dune su tutta la spiaggia – commenta Renato Cattai, presidente di Federconsorzi – ma passata questa fase va già programmato l’intervento di ripristino, soprattutto nella zona della pineta. Pasqua il prossimo anno “cade” il 12 aprile, quella sarà la data di inizio della stagione e ci servono subito delle risposte, almeno per quanto riguarda la fase di programmazione. Chiediamo poi delle deroghe per il trasferimento della sabbia da una zona all’altra della spiaggia: già in questi giorni il mare sta riportando parte della sabbia erosa depositandola appena prima della battigia. Si tratta di sabbia che può essere recuperata e utilizzata per le attività di ripristino». Giuseppe Babbo © RIPRODUZIONE RISERVATA

Una fattoria lungo le rive del Sile apre il lungo weekend prenatalizio JESOLO Entra nel vivo il Natale jesolano. Diversi gli appuntamenti in programma per tutto il fine settimana e nei prossimi giorni. A partire dalle 16 di oggi, quando al parco dei Cigni antistante il municipio verrà inaugurata la Fattoria di Natale. Fino al prossimo 30 dicembre, lungo la riva del fiume Sile sarà allestita una vera e propria fattoria, con tanto di pastore ma anche di cani, cavalli, pecore e asini. Sarà inoltre allestita una tensostruttura riscaldata, dove i bambini potranno divertirsi con laboratori a tema natalizio curati dell’associazione culturale “Amici di via Colombo”. Allo Jesolo Christmas Village, oggi pomeriggio, nel palco di piazza Aurora, si esibirà alle 15.30 Valeria Cosenza. Domani, sempre alle 15.30 ma sul palco di piazza Mazzini si terrà invece il concerto di Ivana Spagna, icona degli anni ’80 con oltre 10 milioni di dischi venduti, traguardo per il quale nel 2006

le è stato consegnato il Disco d’Oro alla carriera. Nel live jesolano si esibirà con i suoi maggiori successi. Sempre domani, nell’area del mercatino, ci saranno laboratori didattici mentre la casa di Babbo Natale sarà aperta dalle 11 alle 13 e dalle 14 alle 18. Alle casette di piazza Mazzini, confermati gli appuntamenti dell’aperitivo con i fratelli Luca e Fabrizio Fabbro. Al Paese di Cioccolato in piazzetta Casabianca, la giornata di domani sarà completamente dedicata ai giochi di una volta. Oggi, alle ore 11, la Cioccoteca ospiterà Adua Villa, sommelier MasterClass e Francesco Mengo, maestro cioccolatiere di Cioccolateria Veneziana per una degusta-

DOMANI SUL PALCO DI PIAZZA MAZZINI IL CONCERTO DI IVANA SPAGNA

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zione di vini passiti e cioccolati. Nel pomeriggio i laboratori di cake design dalle 16.30 alle 18.30. Sempre domani, si terrà la Babbo Natale Run, la corsa organizzata dalla Pro Loco, con i partecipanti rigorosamente vestiti da Babbo Natale. Due i percorsi previsti: il primo sarà di 3 chilometri, da piazza Brescia a piazza Mazzini, adatto alle famiglie, il secondo di 7 chilometri, da piazza Brescia a piazza Nember con ritorno sulla spiaggia. Il ritrovo, per tutti, è fissato alle 14 in piazza Brescia. In piazza Carducci è stata inaugurata la mostra dedicata al “Mare d’inverno”, con l’allestimento di due padiglioni, uno per la fotografia e uno per la pittura. Direttrice artistica la jesolana Elena Lana. In via Dante, i commercianti hanno dato il via all’iniziativa “Arte in Vetrina” con gli spazi dei negozi abbelliti con opere a tema natalizio. Mercoledì 18, al Teatro Vivaldi, alle ore 21, si esibirà Jennifer Philipps, cantante gospel tra le più famose del Regno Unito. (g.bab)

Elezioni per il rinnovo dell’assemblea del Consorzio di bonifica del Veneto Orientale, in corsa anche la lista “Cittadini nei consorzi”. «Questa lista appartiene alla prima fascia – spiegano gli attivisti del Movimento 5 stelle che sostengono questa iniziativa – ed è quindi rivolta ai possessori di abitazioni civili (non alle altre due fasce riguardanti gli agricoltori e i grossi possidenti terrieri), che vogliono rendersi conto di come vengono spesi i soldi che ogni anno versiamo al Consorzio di Bonifica. L’obiettivo è quello di impedire che la gestione di questo importante ente sia lasciata solo ai grandi proprietari terrieri». Ad essere eletti saranno 20 consiglieri che andranno ad approvare i piani d’attività, i bilanci e i regolamenti del Consorzio. Per gli associati residenti a San Donà il seggio sarà al Consorzio di bonifica in piazza Indipendenza, a Eraclea nella sala consiliare di Ca’ Manetti, mentre per Jesolo nella sala consiliare del Municipio. I seggi resteranno aperti dalle 8 alle 20. (g.bab)

Jesolo Oggi porte aperte all’istituto Cornaro Iniziativa scuola aperta oggi all’Istituto “Elena Cornaro”. L’istituto jesolano, dalle 14.30 alle 16, aprirà le porte per incontrare gli allievi delle scuole medie e le loro famiglie, presentare l’offerta formativa e far visitare la struttura ed i laboratori. L’Istituto, da sempre presente alle più importanti manifestazioni sul territorio nazionale ed internazionale, ha recentemente conquistato, ad Ercolano, il prestigioso premio speciale Olva Masterline alla terza edizione del Campionato nazionale di pasticceria dedicato gli istituti alberghieri d’Italia. (G.Bab) © RIPRODUZIONE RISERVATA


III

Primo Piano

Sabato 14 Dicembre 2019 www.gazzettino.it

Ca’ Sugana alla finestra «Quell’area è strategica bisogna rivitalizzarla» Il sindaco: «Spero sempre che possa ospitare le facoltà ma ci sono tanti progetti sul tavolo e di grande spessore» `

L’OPINIONE TREVISO «A prescindere da cosa diventerà l’ex Distretto militare, Treviso sarà sempre più una città universitaria». Il sindaco Mario Conte fa da spettatore interessato alla vicenda legata al futuro del grande complesso lungo il Sile. A fine estate aveva approvato l’idea di trasformarlo nella probabile sede di Medicina: l’idea di un grande polo universitario in centro storico lo affascinava molto. Ora i progetti sembrano cambiati. Il destino dell’ex Distretto non dipende però da lui, ma da chi vende e soprattutto da chi compra. Per Ca’ Sugana la cosa fondamentale è a Treviso l’Università, intesa come presenza di Padova e di Ca’ Foscari, continui a svilupparsi e a radicarsi. E che l’ex Distretto diventi comunque un’area viva.

IL FUTURO

LA SVOLTA Quattro le proposte arrivate per l’acquisto dell’ex Distretto. Nella foto sotto: il presidente di Fondazione Luigi Garofalo, il sindaco Mario Conte e il governatore Luca Zaia

«Anche se sembra che l’ex Distretto possa cambiare destinazione, in cuor mio spero sempre che, alla fine, resti comunque legato all’Università - ammette Conte - ma la cosa più importante è che le facoltà restino e si sviluppino qui, sempre e comunque a Treviso. Mi fa quindi enormemente piacere che sia

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lo stesso governatore Zaia a voler portare Medicina a nella nostra città, dentro la Cittadella sanitaria. Per noi, alla fine, non cambia molto: il nostro obiettivo dovrà essere quello di garantire servizi di qualità agli studenti». Conte è poi soddisfatto di un altro aspetto: «Sono molto contento di constatare che la nostra città diventi sempre più attrattiva sia per quanto riguarda chi ci verrà a studiare, sia per gli imprenditori che stanno decidendo di investirci. Fondazione ha già delle proposte sul tavolo e anche in Comune sono arrivate delle idee molto interessanti e di alta qualità. Ma tutto, ovviamente, deve poi passare per chi vende e quindi per Fondazione». La partita che si sta giocando è, in buona sostanza, a tre: il privato che intende comprare, e che quindi fa anche un passaggio in Comune per capire bene destinazione urbanistica e margini di movi-

«RINGRAZIO IL GOVERNATORE ZAIA PER L’ARRIVO DEI CORSI DI MEDICINA NOI DAREMO SERVIZI AGLI STUDENTI»

mento dal punto di vista progettuale, e Fondazione che in quanto proprietaria del bene deve valutare ogni proposta economica.

IL NODO «Per quanto ci riguarda non abbiamo alcun problema - continua il sindaco - la cosa che ci interessa è che quell’aria prenda vita, venga recuperata e riqualificata una volta che non ci saranno più i corsi. Con Garofalo e con la Fondazione abbiamo ottimi rapporti. Non ci saranno quindi difficoltà nell’individuare la destinazione migliore se non dovesse concretizzarsi l’opzione universitaria. L’importante è avviare un percorso di rigenerazione per una fetta di città molto importante. Noi siamo pronti a valutare tutte le possibili soluzioni». Ribadito che vedere l’ex Distretto sede di corsi universitari resta il sogno, il sindaco è comunque più interessato a intraprendere al più presto un percorso che porti nuova vita nel complesso lungo il Sile. L’attuale destinazione urbanistica è mista: un terzo dell’area destinata a nuova residenza, un terzo ad ospitare uffici e un terzo attività commerciali. Da qui si parte. E i primi progetti arrivati dimostrano che l’interesse è molto alto. P. Cal.


IX

Venezia Estuario

Sabato 14 Dicembre 2019 www.gazzettino.it

Cavallino, la svolta degli hotel L’apertura di un 4 stelle “superior” è una novità `Si punta all’allungamento della stagionalità nella località che finora ha puntato sui campeggi e a una diversificazione dell’offerta di qualità `

CAVALLINO-TREPORTI Un hotel 4 stelle superior nella capitale europea del turismo all’aria aperta. Turismo in continua evoluzione a Cavallino-Treporti. Si tratta del Green Park Hotel, il nuovo hotel inaugurato ufficialmente ieri mattina ma che aveva già aperto i battenti da aprile. Ad avviarlo la società Baia Holiday, tra i gruppi leader in tutta Italia per la gestione di resort e che nel litorale nord gestisce dal 2001 anche il campeggio Village Cavallino. E proprio a lato del camping, è stato realizzato il nuovo hotel, una novità assoluta per il settore ricettivo. Dotato di servizi improntati al lusso, con una Spa e nuovo parco acquatico, ma anche un ristorante aperto la pubblico, l’hotel rimarrà aperto tutto l’anno, generando così nuovo indotto e opportunità occupazionali. E anche per

questo, ieri, ad elogiare l’iniziativa è stato lo stesso governatore della Regione Luca Zaia assieme al vice Gianluca Forcolin. «Abbiamo deciso di investire a Cavallino-Treporti – spiega Valerio Vezzola, amministratore delegato di Baia Holiday – per diversificare la nostra offerta ricettiva. Aprire un hotel ci permette di diversificare la nostra offerta ricettiva ma anche di rimanere operativi, in questo stesso litorale. A fare da traino sono i servizi offerti agli ospiti, con pacchetti personalizzati e la vicinanza con Venezia. È un modello che stiamo realizzando anche in Sardegna». Non è escluso che il modello venga replicato proprio a Cavallino-Treporti. «Queste strutture vanno nella direzione che abbiamo sempre auspicato – commenta Francesco Berton, presidente di Assocamping – perché così si allunga la stagione. Ci sono stati dei casi di campeggi che

hanno tenuto aperto tutto l’anno, ma spesso i tentativi non sono riusciti. Nel caso degli hotel la situazione è diversa e se realizzati a lato dei campeggi possono rappresentare anche una diversificazione dell’offerta turistica: è un modo per cercare di soddisfare più ospiti». Da ciò l’auspicio che altre strutture possano seguire l’esempio. «Per rimanere competitivi a livello internazionale occorre investire in qualità – prosegue Berton – negli ultimi anni, nonostante concorrenti internazionali con offerte low-cost, i servizi di alto livello ci hanno permesso di essere tra le prime mete turistiche europee. Se altri campeggi, nel nostro litorale, seguissero questa strada, realizzando hotel a lato delle loro strutture, sarebbe positivo. È un percorso che va analizzato con grande attenzione». Giuseppe Babbo CAVALLINO TREPORTI L’interno del nuovo hotel

Tagli allo Stella Maris Il Pd: «Bisogna tutelare tutti i posti di lavoro» LIDO «Diamo totale sostegno alle organizzazioni sindacali al fine di tutelare le professionalità lavorative e per scongiurare qualsiasi licenziamento, che metterebbe in grave difficoltà i lavoratori e le loro famiglie. Auspichiamo che la proprietà torni sui suoi passi quanto prima al fine di mantenere i posti di lavoro e rispettare le rassicurazioni date». Anche il Partito Democratico veneziano scende in campo a sostegno dei lavoratori della casa di riposo “Stella Maris” degli Alberoni al Lido. La cooperativa Codess Sociale, che gestisce la struttura sanitaria dopo la partenza dei Camilliani, ha annunciato, poche settimane fa, l’avvio dell’iter per trenta licenziamenti. Dopo l’intervento dell’assessore comunale alla Coesione sociale, Simone Venturini e del presidente della Municipalità del Lido e Pellestrina Danny Carella, il partito ha preso una posizione ufficiale attraverso una nota a firma del segretario comunale di Venezia, Giorgio Dodi, e del segretario del circolo Pd del Lido e Pellestrina, Alessandro Ruben Strozzi. «Condividiamo l’ordine del giorno approvato, mercoledì, all’unanimità dal consiglio della municipalità di Lido e Pellestrina – si legge - su proposta del presidente Carella. Condanniamo fermamente la scelta

operata dalla nuova proprietà: la tutela dei posti di lavoro deve essere una priorità indiscussa». Nel documento è stata ribadita la vicinanza nei confronti di tutti i lavoratori a rischio. «A seguito del passaggio di proprietà di San Camillo e Stella Maris – scrivono sempre Dodi e Strozzi - e dei nuovi contratti di gestione stipulati per il San Camillo con le Suore Mantellate e per lo Stella Maris con la cooperativa Codess, nonostante fosse stato più volte assicurato il mantenimento dei livelli occupazionali precedenti al cambio di proprietà, sono stati annunciati 30 licenziamenti, per quanto riguarda lo Stella Maris, di personale che effettuava prestazioni “a scavalco” tra lo stesso Stella Maris e l’Istituto San Camillo». Dalla partenza dei Camilliani, che prima mantenevano con un’unica gestione sia l’ospedale Irccs che la casa di riposo, la struttura è stata divisa in due parti, con altrettante gestioni diverse e indipendenti tra loro. A pochi mesi dal passaggio di proprietà formalizzato ad agosto scorso, sono emerse le prime criticità. E dopo questi 30 licenziamenti, se non verranno bloccati, si teme che ci possa essere un “effetto domino” anche per le cucine. Le organizzazioni sindacali hanno già chiesto all’unisono un incontro in Prefettura con tutti gli interlocutori coinvolti. Lorenzo Mayer © RIPRODUZIONE RISERVATA

LIDO Una veduta dell’istituto Stella Maris agli Alberoni

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In Rio Novo Cade in acqua soccorso dai Carabinieri VENEZIA Perde l’equilibrio e cade in acqua nel rio novo, l’equipaggio di una motovedetta del nucleo natanti dei carabinieri lo recupera e lo mette in salvo. Attimi di panico, ieri pomeriggio, nelle acque del Rio Novo. I Carabinieri del Nucleo Natanti di passaggio hanno notato un uomo che, caduto in acqua, a causa della temperatura particolarmente fredda, della pioggia battente e della difficoltà di movimento dovuta agli indumenti che indossava, annaspando, non riusciva a rimanere a galla. I militari, immediatamente intervenuti, lo hanno recuperato, mettendolo in sicurezza su un pontile poco distante. L’uomo, un cinquantenne di origine sarda, in stato di “shock”, è stato successivamente affidato alle cure del personale sanitario del “118” accorso poco dopo sul posto, che lo ha poi condotto in ospedale. © RIPRODUZIONE RISERVATA


VI

Venezia COMUNE VENEZIA Le fosse settiche obbligatorie per aprire una nuova locazione turistica e l’impossibilità di dar vita a nuove locazioni turistiche al civico dove già ce n’è un’altra. Insomma, sullo stesso pianerottolo. Sono i passaggi fondamentali del nuovo Regolamento edilizio e di igiene approvato ieri pomeriggio - dopo due giorni di discussione, tra infiniti emendamenti - dal Consiglio comunale di Venezia, solo con i 22 voti della maggioranza mentre le opposizioni - come detto più o meno esplicitamente durante le dichiarazioni di voto - nemmeno si sono iscritte alla possibilità di votare. Approvate anche una proroga per le domande di risarcimento dell’acqua alta che sarebbero scadute venerdì prossimo e la donazione del gettone di presenza della seduta di ieri al fondo per i danni dell’evento eccezionale del 12 novembre Di fatto i due passaggi principali rappresentano un giro di vite alle locazioni turistiche che proliferano nella città d’acqua. Aver messo due vincoli simili - seppur riconducibili solamente alle nuove aperture - è quindi un deterrente significativo. Così come l’emendamento proposto dalla consigliera Giorgia Pea (Lista Brugnaro) e votato dall’intero parlamentino di Ca’ Farsetti ad eccezione del Movimento 5 Stelle, di portare a Roma, in Parlamento, la creazione di una nuova disciplina per regolamentare le locazioni turistiche.

L’ARTICOLO 63 Gran parte dell’attenzione sul-

PER CHI RISTRUTTURA I PIANI TERRA OBBLIGO DI ADOTTARE INTERVENTI PER METTERLI AL RIPARO DALL’ACQUA ALTA

Sabato 14 Dicembre 2019 www.gazzettino.it

Case ai turisti, solo la maggioranza vota le nuove regole per i proprietari La minoranza non vota le nuove norme comunali `Obbligo di fosse settiche per le case in locazione Via libera a Mestre a tetti e a pareti verticali “verdi” Cambiano le norme per chi apre un nuovo locale `

CA’ FARSETTI ll consiglio comunale ha dato il via libera ieri al regolamento edilizi che disciplina, tra l’altro, gli obblighi per chi affitta casa ai turisti

la votazione del Consiglio, ruotava attorno alle modalità di applicazione della Legge Speciale per Venezia in fatto di materia di scarichi. La deroga alla costruzione di fosse settiche viene concessa soltanto agli immobili destinati all’uso residenziale. Quindi, le nuove locazioni turistiche si dovranno dotare di fosse settiche. «Ma questo non ci distolga dalla necessità dell’amministrazione di pensare alla realizzazione di un sistema fognario», ha detto in aula i consiglieri Rocco Fiano, mentre Maurizio Crovato ha sostenuto che «le fosse settiche devono essere un costo importante, ma per lo Stato». Prima del voto è arrivato an-

che il parere dell’avvocatura su tre punti del regolamento. Gli avvocati del Comune hanno dato via libera al fatto che una stessa famiglia possa avere la proprietà di più locazioni turistiche, stoppando però l’eventualità che le nuove locazioni vengano aperte sugli stessi pianerottoli dove già ce ne sono. «Avevamo chiesto il parere dell’avvocatura su tutto il Regolamento e non solo su alcuni punti. Per questo non partecipiamo alla votazione», è stata la posizione del Pd resa palese dalla capogruppo Monica Sambo. Uno dei 106 articoli di cui si compone il regolamento è dedicato anche ai gestori telefonici che dovranno presentare il pro-

Cerimonia di laurea “bagnata” per mille studenti a San Marco CA’ FOSCARI VENEZIA Una cerimonia ridotta, segnata dal maltempo, che anche lo scorso 15 novembre aveva costretto a un rinvio per l’acqua alta. Tuttavia ieri la tenacia ha prevalso e così quasi un migliaio di laureati dei corsi di laurea triennale di Ca’ Foscari ha celebrato il proprio diploma in piazza San Marco, anche se in forma ridotta. Ad aprire la cerimonia, il rettore Michele Bugliesi. Sul palco, a rappresentare il Comune di Venezia, c’era la consigliera Deborah Oni-

sto. Per la Regione Veneto era presente il vicepresidente Gianluca Forcolin. «Ci dispiace - ha detto Bugliesi - che oggi il meteo non sia dei migliori ma è un momento importante che comunque i laureati volevano festeggiare. Voi siete preziosi per l’università e per tutta la città che avete contribuito a tenere viva. Vi auguro il meglio per il vostro futuro». I due migliori studenti della sessione sono: Lorenzo Palmas del corso di Economia e la studentessa Lin Lin di Lingue, culture e società dell’Asia e dell’Africa mediterranea. © RIPRODUZIONE RISERVATA

OMBRELLI APERTI La cerimonia in piazza San Marco

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gramma di installazione di nuove antenne ogni sei mesi (il 31 marzo e il 30 settembre); sarà favorito il co-siting (più operatori in un unico sito) e la mappatura delle localizzazioni a livello comunale per avere un quadro d’insieme a livello territoriale.

PARATIE OBBLIGATORIE Tra le novità del Regolamento edilizio e di igiene approvato ieri entra di diritto anche la stretta attualità con l’introduzione - dopo l’acqua alta eccezionale del 12 novembre scorso - dell’obbligo, in caso di nuove costruzioni, ampliamenti, ristrutturazioni o cambi d’uso dei piani terra nel centro storico di Venezia, di paratie, di un impianto elettrico rialzato ad almeno 110 centimetri dal pavimento, della presenza di una pompa ad immersione e di gruppo di continuità che assicuri il funzionamento delle pompe per almeno sei ore in caso di black out. Il Regolamento, fornendo indicazioni progettuali sull’ottimizzazione della qualità e dell’efficienza degli edifici, definisce anche i 5 punti che dettano la priorità nelle istanze edilizie. Si va dagli interessi pubblici ai casi sociali conosciuti o che mettano a repentaglio i livelli occupazionali, passando per le agevolazioni a soggetti di categorie protette, la messa in sicurezza di immobili esistenti per particolari emergenze idrauliche o edilizie e la definizione di atti di compravendita con preliminari in corso. Nicola Munaro © RIPRODUZIONE RISERVATA


XXII

LE INDAGINI

Portogruaro

I pompieri, intervenuti subito, hanno arieggiato i locali evitando guai peggiori. Gli investigatori ritengono che sia stata una sostanza urticante

Sabato 14 Dicembre 2019 www.gazzettino.it

mestrecronaca@gazzettino.it

Malori al pronto soccorso per lo spray al peperoncino Una quindicina di pazienti e il personale ` La sostanza per fortuna non è entrata medico colpiti da tosse, mal di gola e vomito nell’impianto di aerazione. Vigili al lavoro `

PORTOGRUARO Prima si è manifestato il bruciore in gola, poi la tosse fino ad arrivare a nausea e vomito: paura in ospedale a Portogruaro. Il sospetto, sulla base delle prime indagini, è che qualcuno abbia spruzzato lo spray al peperoncino. L’emergenza è scattata ieri pomeriggio poco dopo le 17.30 quando alcuni pazienti del Pronto soccorso hanno iniziato a lamentarsi. Quel bruciore in gola tra i pazienti in sala d’attesa non era legato ai malesseri di stagione, tanto che si è manifestato ben presto in più persone. E poco dopo è toccato anche al personale in servizio al reparto di avvertire quel fastidioso sintomo, accompagnato dalla tosse. In poco tempo il personale si è ritrovato a gestire una vera emergenza, con alcune persone che avevano anche attacchi di vomito. I sanitari hanno allora allertato il 115 che ha inviato i Vigili del fuoco del locale distaccamento. In pochissimo tempo i pompieri sono arrivati al San Tommaso dei Battuti, arieggiando i locali. In supporto sono arrivati anche i colleghi di Mestre, con la squadra del Nucleo battereologico chimico e radioattivo (Nbcr) che ha esaminato alcuni campioni d’aria. Fortunatamente dopo il primo intervento dei Vigili del fuoco la situazione è migliorata. In ospedale sono arrivati anche i carabinieri di Portogruaro, diretti dal luogotenente Corrado Mezzavilla, che hanno avviato le indagini. Da una prima ricostruzione, la contaminazione dei locali potrebbe essere stata originata da una sostanza al peperoncino. Insomma qualcuno avrebbe usato il classico spray che avrebbe contaminato per fortuna solo una stanza del Pronto soccorso. La sostanza non si è diffusa nell’impianto di aereazione, evitando in questo modo che rimanessero colpi-

«Piscina, mai avute raccomandazioni di rifare il tetto» `La giunta replica

alle accuse del Pd PORTOGRUARO

INTOSSICAZIONE L’intervento dei pompieri e dei carabinieri al Pronto soccorso di Portogruaro.

te più persone. In quel momento c’erano una quindicina di pazienti in Pronto soccorso, oltre al personale sanitario. Nessuno era in codice rosso, tra i pazienti vi sarebbero stati un codice bianco in attesa e 5 in ambulatorio, un “verde” in attesa e due in ambulatorio, assieme ad altri 6 codici gialli. Gli investigatori dell’Arma stanno ora visionando le telecamere posizionate in ospedale per cercare di scoprire i responsabili. Una esperienza purtroppo non nuova a Portogruaro. Nel luglio dello scorso anno era accaduto lo stesso al Centro commerciale “Adriatico”, con conseguenze per una settantina di persone. Più di recente, il 28 ottobre, due ragazze avevano spruzzato lo spray al pronto soccorso dell’Angelo di Mestre per difendersi, così dissero, da molestatori che le inseguivano. Marco Corazza

Consorzio bonifica, si vota PORTOGRUARO “Votate per garantire un’equilibrata rappresentatività del Portogruarese all’interno delle future politiche consorziali”. È l’appello di uno dei candidati della Lista 1, Claudio D’Odorico, in vista delle elezioni del Consorzio di bonifica Veneto orientale. «Saremo chiamati ad eleggere i rappresentanti dei contribuenti nell’assemblea del Consorzio di bonifica per amministrare nei prossimi 5 anni l’ambito territoriale di competenza sotto il profilo idrogeologico, facendo scelte che comunque incideranno anche su altre attività pubbliche di governo del territorio». «Si deve votare - insiste D’Odorico -

per rafforzare la rappresentanza del Portogruarese in seno all’assemblea per contribuire ad un’equilibrata gestione di tutto il comprensorio, in un momento in cui la nostra area sta perdendo forza decisionale anche su altre realtà amministrative del Veneto orientale». Del Portogruarese i candidati della Lista 1 sono Andrea Pegoraro, Stefano Zulianello, Anna Impallomeni (Fascia 1); Claudio D’Odorico e Gianluigi Martini (Fascia 2); Giorgio Piazza, Luciano Baldo, Maurizio Guglielmini e Attilio Biason (Fascia 3). Sono espressione del Portogruarese anche candidati di altri liste: Daniela Riolo, Gianmaria Riva, Luciano Pivetta e Claudio Carbonera. t.inf.

re - suggeriamo al Pd un modo più costruttivo di fare politica, non basato esclusivamente sulla critica del lavoro altrui».

VERIFICHE IN CORSO Sui tempi dell’avvio dei lavori non vi è alcuna certezza, nonostante l’annuncio di poche settimane fa dell’assessore allo Sport Luigi Geronazzo, che indicava l’apertura del cantiere entro l’anno. Il Comune sta attendendo la verifica dei requisiti professionali del procuratore speciale della ditta. «All’inizio del nostro mandato – ha indicato l’assessore al Bilancio Bertilla Bravo - abbiamo scelto di estinguere i debiti esistenti, pari a 2,3 milioni, in modo da migliorare la situazione finanziaria. Abbiamo fatto in modo che le disponibilità economiche, sommate ai contributi derivanti dai bandi cui abbiamo saputo accedere, venissero finalizzati alla sicurezza, ai servizi, alle scuole, agli edifici pubblici, alla viabilità». Teresa Infanti

“Non ci è mai stato evidenziato dai gestori che bisognava sostituire integralmente la copertura della piscina”. Così l’amministrazione di Portogruaro che, attraverso i tecnici, spiega come la situazione reale del tetto dell’impianto non sia mai emersa nella sua gravità, se non a seguito del primo sopralluogo della ditta vincitrice dell’appalto. “Nella relazione del Centro Nuoto Portogruaro del 25 marzo 2015 - dicono i tecnici - si legge che la proposta progettuale prevedeva di intervenire con la rimozione della struttura di copertura ad esclusione delle strutture principali da manutentare. Nel progetto di fattibilità tecnica ed economica, il Project Financing del 2 agosto 2017, il Centro Nuoto, che aveva la concessione per la piscina fino a fine 2017, e la società Asd Arca non hanno mai evidenziato che bisognava sostituire il tetto. Per la copertura della sala vasche, si prevedeva la rimozione delle lattonerie e del manto impermeabile esistenti e la successiva posa dell’isolamento e del nuovo manto in lastre di acciaio preverniciato. Sempre nella relazione si parlava della manutenzione delle doghe della copertura tramite carteggio della superficie, riverniciatura e rifissaggio. Avevamo dunque la sola rimozione della guaina, da sostituire con una lamiera coibentata, con la conservazione delle perline esistenti. La spesa prevista per l’intervento sopra la sala vasche era di 179mila euro. Complessivamente, la spesa per tutto il progetto ammontava a 2 milioni e 605mila euro, senza che mai venisse considerato di sostituire la copertura integralmente”. «Gli attacchi dell’opposizione non fanno più notizia - ha LA POLEMICA commentato il sindaco Senato- La piscina comunale

«NEI RAPPORTI DEI GESTORI SI INDICAVA SOLTANTO DI SOSTITUIRE LA GUAINA ISOLANTE MANTENENDO LE TRAVI ESISTENTI»

Sicurezza idraulica, dalla Regione arriva un milione Il premio Giovanni Mazzarotto `Lo stanziamento

è legato ai danni causati da Vaia SAN MICHELE Tempesta Vaia, in arrivo le risorse per la sicurezza idraulica. Dalla Regione 1,1 milioni per i primi interventi che riguardano il Canale Cavrato e il potenziamento dell’idrovora a Villanova. Tali lavori sono legati agli eventi meteorologici che l’anno scorso dal 27 ottobre al 5 novembre hanno sferzato il territorio di San Michele. Lo stesso presidente Zaia aveva ribadito il problema. Soddisfazione è stata espressa dal sin-

daco Pasqualino Codognotto: «Da tempo la popolazione di Villanova attendeva questi interventi che andranno a risolvere i problemi degli allagamenti. Saranno altresì fondamentali gli accordi con il Consorzio del Basso Pordenonese per arrivare alle soluzione di ulteriori problemi. Va riconosciuto l’ottimo rapporto Che abbiamo con il Consorzio di Bonifica Veneto orientale. Per il 2020 sono previsti lavori mol-

SARÀ RIPRISTINATA LA PARATOIA SUL CAVRATO E POTENZIATA L’IDROVORA DI VILLANOVA DELLA CARTERA

to importanti che interesseranno il Primo Bacino da Villanova fino ad Eridania». Le opere in questione (già assegnate) riguarderanno la realizzazione della condotta scolmatrice dalla roggia del Muini alla roggia Roiada; la realizzazione di un ponticello in via Venzona; il ripristino della paratoia sul Canale Cavrato e il potenziamento dell’impianto idrovoro di Villanova della Cartera, per quest’ultima verrà realizzata ed installata una seconda pompa da 1500 litri al secondo che raddoppierà la potenza di quella esistente. «Cerchiamo di rispondere alle richieste provenienti dal territorio» - ha precisato Sergio Grego, direttore del Consorzio». Marco Corazza © RIPRODUZIONE RISERVATA

San Stino È mancata la mamma di Gianni Prataviera E’ mancata a 94 anni Alessandra (Nella) Manzato vedova Prataviera, madre del giornalista Gianni Prataviera, collaboratore del Gazzettino, e del fratello Daniele. Nel dare l’annuncio la famiglia ringrazia il personale della Fondazione “Zulianello”, la dott.ssa Paola Ostan, le assistenti famigliari e domiciliari. Il rosario sarà recitato domani alle 17 nella parrocchiale dove, lunedì alle 14.30, si svolgeranno i funerali. “Il Gazzettino” è vicino a Gianni e alla sua famiglia in questo triste momento.

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assegnato a Valentina Bellacima CAORLE E’ Valentina Bellacima la vincitrice dell’edizione 2019 del “Premio Giovanni Mazzarotto – Lions Club Caorle”, riconoscimento istituito nel 2010 in memoria dell’imprenditore edile di Portogruaro. La commissione del Premio, composta da membri della famiglia Mazzarotto e da soci del Lions Club Caorle, ha quest’anno deciso di attribuire il prestigioso riconoscimento alla direttrice della Scuola alberghiera di Caorle “Giovanni XXIII – Lepido Rocco”. Valentina Bellacima, 51 anni, originaria di Bagnoregio (Vt), e residente a San Stino di Livenza, è moglie

dell’attuale presidente di Confcommercio Caorle, Corrado Sandrin, e dal 2008 dirige con grande passione l’istituto di via del Passarin. Grazie al suo lavoro ed a quello del corpo docenti, la scuola professionale è cresciuta sempre più nel gradimento di famiglie e studenti del Veneto orientale. La collaborazione con le realtà imprenditoriali del territorio, ha poi permesso all’Alberghiero di Caorle di offrire ai propri studenti un rapido inserimento nel mondo del lavoro nel settore ricettivo e della ristorazione. La cerimonia di consegna del Premio Mazzarotto si terrà oggi, sabato, alle 11, nel Centro civico di piazza Vescovado. R,Cop.


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Nordest

TRE INTERVENTI DI RIGENERAZIONE URBANA La Regione Veneto ha scelto i progetti delle Ater di Padova, Vicenza e Treviso per assegnare 16 milioni di euro: consentiranno 208 nuovi alloggi

Sabato 14 Dicembre 2019 www.gazzettino.it

Plastic tax, in Veneto stop agli investimenti `Anche l’impiego degli operatori stagionali sarà rivisto Dopo il via libera in Commissione Senato al Bilancio il settore delle bevande rivede i piani per il prossimo anno L’assessore Donazzan: «A rischio 5mila posti di lavoro» `

San Benedetto

IL TAVOLO MESTRE Quanto peserà la “plastic tax” decisa dal governo giallo-rosso sulle aziende venete che producono imballaggi in plastica? Peserà, eccome. Ieri mattina, appena saputo che la Commissione Bilancio al Senato aveva chiuso l’esame sulla manovra confermando la tassa sulla plastica e pure quella sugli zuccheri, la San Benedetto di Scorzè ha congelato gli investimenti. Stop al progetto per riorganizzare la logistica e ridurre il traffico su gomma: erano 15 milioni di euro in 5 anni. Idem l’investimento da 5 milioni sul mondo della plastica. E rischia forti rallentamenti l’ambizioso progetto, che ha avuto anni di ricerca ed era stato brevettato, per collegare il tappo alla bottiglia: erano 8 milioni di euro. L’azienda delle acque minerali non esclude di ridimensionare i 250 operatori stagionali. «Se taglieremo il personale fisso? Non lo so», ha detto Relmi Rizzato, direttore delle Risorse Umane della San Benedetto all’incontro convocato ieri pomeriggio a Mestre dall’assessore regionale al Lavoro Elena Donazzan. E non è che le multinazionali navighino in acque migliori: «La Coca Coca, che a Verona ha lo stabilimento più grande di tutta Europa, ha bloccato 42 milioni di investimenti per il 2020», ha detto Pierluigi Magnante, della Confindustria scaligera. Tutto per una tassa? Sì, dicono imprenditori e sindacati dei lavoratori. La “plastic tax” peserà 100 milioni di euro solo per la San Benedetto. Costi che ricadranno sui consumatori. E che, a cascata, comporteranno un calo delle vendite e quindi un calo di fatturato.

GLI SCENARI È per questo che l’assessore Donazzan ieri ha convocato tutti gli attori, industriali, artigiani, sindacati, a incontrarsi nella sede di Veneto Lavoro. «Solo la “plastic tax” rischia di tramutarsi in un dramma occupazionale che coinvolgerà non meno di

Coca Cola

L’appello

«Il ministro salvi i produttori di tabacco»

`VENEZIA Gli agricoltori

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I milioni di euro di investimenti congelati dall’azienda di Scorzè

I numeri

1500 Le aziende in Veneto nel settore della plastica

30.000 Gli addetti occupati tra diretti e indiretti

6 I miliardi di euro del Prodotto interno lordo

60% La quota di imprese sul totale che sarà interessata dalla tassa sulla plastica

50.000 lavoratori del solo diretto, senza contare l’indotto, e che costerà 5.000 posti in meno nel solo Veneto. Questo balzello - ha detto l’assessore - va oltre ogni peggiore aspettativa per l’impatto negativo sulle imprese, con numeri ancora indefiniti che fanno anche per questo paura». Luca Iazzolino, presidente di Unionplast, ha tracciato scenari apocalittici: «Rischiamo il baratro». Il fatto che la tassa sia stata abbassata da 1 euro a 45 centesimi per chilo e che sia slittata al luglio 2020, non cambia la gravità della situazione. Perché la plastica è stata associale al male assoluto. Mentre invece, dicono i produttori di imballaggi, la plastica è riciclabile, pesa meno di altri materiali come ad esempio il vetro, e quindi costa anche meno trasportarla e distribuirla. Inquina? «Inquina chi non fa la raccolta differenziata e butta gli oggetti in plastica per terra o in aqcua», ha det-

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I milioni di investimenti bloccati dalla multinazionale americana a Verona per il 2020

to l’assessore. Ma perché la nuova tassa dovrebbe mettere in ginocchio il settore? Perché, ha spiegato Iazzolino, il settore è già stra-tassato: «Nella fattura andranno messi il prezzo del prodotto; il contributo al Conai (complessivamente mezzo miliardo all’anno di cui 350 milioni per i Comuni) per la raccolta differenziata; adesso anche il contributo di fabbricazione, 45 centesimi al chilo. E se si tratta di bevande zuccherate, da ottobre ci sarà anche la “sugar tax”, 10 centesimi al litro. Su tutto si calcolerà anche l’Iva». Insomma, il prezzo finale non potrà che risentirne. «Ci sarà un crollo delle vendite. E se consideriamo che le nostre aziende non sono preparate a gestire accise, tanto più che è stato preso come modello quello degli alcolici, il sistema è destinato a collassare», ha detto Iazzolino. «Non ci sono ragioni né di natura tecnica né sanitaria per giustificare que-

ste tasse, gli effetti saranno devastanti», ha detto Marco Armillotta di Confindustria Veneto. «È una tassa solo per fare cassa», ha detto Carlo Nicolli della Cisl.

L’INVITO Stando alle stime di Unionplast, il mondo della plastica, in Veneto, è composto da circa 1.500 imprese per 30mila addetti diretti e indiretti, con un Pil di 6 miliardi di euro. Il 60 per cento sarà interessato alla nuova tassazione. «Io interesserò i colleghi assessori delle altre Regioni nella speranza che si riesca a far cambiare idea al Governo non con la forza degli schieramenti politici, ma con quella del buon senso. Ma voi - ha detto Donazzan rivolgendosi a imprenditori e sindacati - dovete pretendere risposte dai deputati e dai senatori veneti». Alda Vanzan

veneti aderenti all’Op, Organizzazione di produttori, Italtab, lanciano un appello al ministro dell’Agricoltura Teresa Bellanova. «Le dichiarazioni, emerse nei giorni scorsi sulla stampa, del vicepresidente di British American Tobacco Italia, Alessandro Bertolini, indicano chiaramente l’intenzione di non rinnovare l’accordo triennale sull’acquisto del tabacco italiano tra il ministero e uno dei principali player dell’industria del tabacco. Il rischio concreto - affermano gli agricoltori dell’Op - è di mandare gambe all’aria l’intera filiera tabacchicola veneta, che conta circa 180 aziende agricole, quasi 4000 ettari di terreno coltivato, 16 milioni di chili di prodotto per tutte le varietà, oltre 1000 addetti (che salgono a 8000 considerando la trasformazione). Un pezzo rilevante di economia locale, per un volume d’affari complessivo di oltre 50 milioni, ai quali bisogna aggiungere l’indotto e la trasformazione. Dal ministro ci aspettiamo un intervento diretto e immediato».

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Zaia: 80 nuovi medici per i Pronto soccorso Vendite immobiliari, mobiliari e fallimentari legalmente@piemmeonline.it

TRIBUNALE DI PORDENONE Pordenone (PN) - Lotto UNICO: Apertura di una procedura competitiva avente ad oggetto la vendita al miglior offerente, nella consistenza di fatto e di diritto in cui attualmente si trovano: Partecipazione totalitaria nel capitale sociale, costituita in data 20.11.2018, previo conferimento nella società del ramo di azienda Italia. Prezzo base Euro 3.600.000,00. Rilanci in aumento Euro 10.000,00. Vendita senza incanto sincrona mista 21/01/2020 ore 13:30 avanti il Commissario Giudiziale presso il Tribunale di Pordenone. La vendita avverrà mediante raccolta di offerte segrete che potranno essere presentate secondo due modalità: offerta scritta, presentata presso la Cancelleria del Tribunale di Pordenone, in busta chiusa ovvero offerta incondizionata inoltrata mediante registrazione al sito telematico con rispetto dei requisiti di identiicazione, entro le ore 11.00 del giorno precedente la data issata per l’asta, allegato assegno circolare non trasferibile intestato al Concordato Preventivo a titolo di cauzione. Commissario giudiziale dott. Francesco Dimastromatteo (tel. 0434 27973 – f.dimastromatteo@adest.it). CONCORDATO PREVENTIVO N. 1/2019

L’ANNUNCIO VENEZIA «In tempi brevissimi, massimo alcuni giorni, 80 nuovi medici verranno assunti dal sistema sanitario veneto per essere inseriti nei reparti di Pronto soccorso. La carenza di camici bianchi, non solo nell’emergenza-urgenza, è enorme - 56.000 in Italia, almeno 1.300 in Veneto - ma qui non stiamo con le mani in mano». È quanto ha annunciato il governatore del Veneto, Luca Zaia. «Tra mille difficoltà - ha detto siamo riusciti a dare una importante boccata d’ossigeno a un punto nevralgico del nostro sistema di assistenza, a un’area prioritaria di intervento». Si tratta di medici in parte di continuità assistenziale (l’ex

guardia medica), in parte che hanno concluso la formazione triennale per la medicina generale, che hanno seguito un apposito corso regionale per il conseguimento dell’idoneità all’esercizio di attività di Emergenza sanitaria territoriale, sulla base di uno specifico bando. Una possibilità contemplata dall’Accordo collettivo nazionale per la Medicina generale del maggio 2005.

GIORDANO (CISL): «ADESSO LA REGIONE SBLOCCHI LE ASSUNZIONI E RINNOVI I CONTRATTI SCADUTI»

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«Per l’ennesima volta – ha detto Zaia - viene sbugiardato con i fatti chi ha ostinatamente sostenuto per mesi e mesi che il problema era la Regione che non voleva assumere. Siamo impegnati in più fronti e, primi in Italia, abbiamo battuto strade anche innovative: la possibilità per i direttori generali di riportare in servizio medici andati in pensione, i due bandi per medici laureati e abilitati ma non specializzati da inserire nei Pronto soccorso e nell’area della medicina e geriatria che hanno avuto 524 adesioni, un documento in 16 punti per dare risposte emergenziali e strutturali, che è diventato la posizione ufficiale e unanime delle Regioni italiane, ed è stato inviato al Governo e al ministero della Salute».

L’OBIEZIONE «Non si capisce quale sia la grande vittoria del Veneto annunciata da Zaia in merito ai medici di pronto soccorso che verranno assunti, anche se ogni medico in più fa bene al sistema - ha detto Daniele Giordano, segretario generale Fp Cgil - Ci pare di capire che parliamo di circa 80 medici che vuole dire più o meno 2 per pronto soccorso, un buon passo avanti per permettere ai medici di ammalarsi e fare qualche giorno ferie. Dato che è lo stesso Zaia a dire che ne mancano 1300, che l’accordo che ha permesso queste assunzioni è vigente da 15 anni, è necessaria una vera iniziativa della Regione affinché le assunzioni vengano sbloccate e i contratti di lavoro scaduti rinnovati». © RIPRODUZIONE RISERVATA


PADOVA

SABATO 14 DICEMBRE 2019 IL MATTINO

i lavoratori della sanità

pronto soccorso

Premi, bonus e indennità ma l’accordo con l’Usl non piace a tutti i sindacati

Zaia annuncia «La Regione assumerà 80 medici»

Trentasei milioni disponibili per i prossimi due anni Ma firma soltanto la Cisl mentre la Cgil e la Uil accusano «È un’occasione persa»

Accordo con polemica per i lavoratori dell’Usl 6 Euganea, che il 10 dicembre scorso ha dato il via libera al piano per distribuire circa 36 milioni di euro. Nei prossimi due anni lo stanziamento dovrebbe coprire premialità e progressioni orizzontali. SINDACATI DIVISI

L’accordo è stato firmato solo da una parte delle Rsu (la Cisl), mentre Cigl e Uil hanno abbandonato il tavolo in segno di protesta. Si tratta comunque di un buon accordo, dice la Cisl, che sintetizza in una nota i punti di forza: omogeneizzazione delle indennità percepite dai lavoratori, riduzione del ricorso allo straordinario attraverso un sistema di budget, compensazione del disagio da richiamata in servizio a causa di assenze improvvise, pagamento di tutti i turni già effettuati e rendicontati nell’anno

La Congregazione delle Suore Dimesse FMI annuncia che giovedì 12 dicembre è tornata alla Casa

Accordo all’Usl 6

2019 legati alla richiamata in servizio a causa di assenze improvvise, aumento del budget a disposizione per gli incarichi di funzione.

del giorno prima della contrattazione, già un atto poco rispettoso nei confronti delle Rsu, che sono formate da lavoratori. In più era carente in diversi punti: i soldi sono stati spostati sulla produttività, tagliando fuori le progressioni orizzontali, quindi escludendo una grossa fetta di lavoratori. Le progressioni sarebbero andate dall’amministrativo all’infermiera e sono un riconoscimento al lavoro. Invece, così, saranno premiate solo alcune categorie. Chiediamo, per questo, di poter tornare a discuterne». L’ACCUSA

«Spiace constatare», aggiunge la Cisl nella nota, «che Cgil e Uil hanno abbandonato il tavolo delle trattative nonostante l’importanza degli argomenti, in discussione da oltre due anni». Cgil e Uil, del resto, hanno spiegato a gran voce i motivi del loro dissenso. «La proposta», accusa Raffaella Megn, Fp Cgil, «è arrivata alle 17.30

Sulla stessa linea Orietta Totti (Cgil) che sottolinea come questa amministrazione abbia sempre avuto un «atteggiamento di chiusura» nei confronti delle rappresentanze sindacali. Mentre Michele Magrini (Uil) parla di «occasione persa dopo anni di trattative estenuanti». Secca la replica dell’Usl: «È il miglior accordo che si potesse raggiungere, tanto che è stato sottoscritto dalla maggioranza delle rappresentanze». — Silvia Quaranta

ANNIVERSARIO

ANNIVERSARIO

LE VOCI

14-12-2004

14-12-2019

14-12-2011

14-12-2019

del Padre

I funerali saranno celebrati oggi, sabato 14 dicembre alle ore 15 nella chiesa del Collegio Dimesse-Padova. Ringraziamo quanti vorranno onorare la sua figura di grande Educatrice. Padova, 14 dicembre 2019 I.o.f. Allibardi Srl Via Bonazza, 75 Arcella Padova Tel. 049/604170

Ci manchi. Sempre. RAFFAELLA, TATIANA, STEFANIA, ENRICO, MARTA ed AURORA.

Professore Emerito

I tuoi cari ti ricordano sempre con immutato affetto.

I.o.f. Brogio - Tel.049/700640 - Tel.049/700955

Padova, 14 dicembre 2019

ANNIVERSARIO 14 -12-2019

Nel ventesimo anniversario della scomparsa di

Domenica 8 dicembre è mancato

IL SERVIZIO È OPERATIVO TUTTI I GIORNI COMPRESI I FESTIVI DALLE 10 ALLE 19.30

GIOVANNI PIETROBON CARLO FURLAN di anni 86

Lo annunciano tutti i suoi cari. I funerali seguiranno lunedì 16 dicembre alle ore 10.30 nella chiesa della Sacra Famiglia. Padova, 14 dicembre 2019 I.o.f. Furlan - Cartura-Conselve Tel.049/9555554

lo ricordano con affetto: la moglie, il figlio, le figlie, il genero, la nuora, i nipoti, i pronipoti e parenti tutti. Pionca di Vigonza, 14 dicembre 2019 I.o.f. Carraro Franco - Villanova-Campo SPiero Tel.049/9301886

Fiaccolata in stazione per ricordare Cristina Pavesi (FOTO BIANCHI)

Una candela accesa per ricordare Cristina uccisa da Maniero «Non lo perdonerò mai. Felice Maniero non si è mai pentito». Il 13 dicembre 1990 salta in aria un treno all’altezza di Vigonza. È una bomba messa lì dalla banda di Maniero, con l’obiettivo di assaltare un portavalori delle Poste. Per una drammatica fatalità a esplodere però è un altro treno, il diretto Bologna-Venezia. A bordo c’era Cristina Pavesi, studentessa 22enne che tornava a casa dopo aver incontrato il professore con cui avrebbe dovuto discutere la sua tesi in Storia dell’Arte. Ieri per la prima volta anche a Padova c’è sta-

to un momento di ricordo di una delle vittime della Mala del Brenta («della mafia del Brenta» ha specificato l’assessore alla legalità, Bonavina). Davanti alla stazione, una quarantina di persone legate a Libera, Avviso Pubblico, Udu, Asu Padova, Rete degli Studenti Medi Veneto, Cosa Vostra, Mileggi, e Tetris Aps, ha acceso una candela per Cristina. Presente anche la zia Michela: «Era una ragazza splendida ed è morta per colpa di Maniero, che non odio, ma non potrò mai perdonare». — LU. PRE.

l’incontro al nievo

La Polizia Scientifica al liceo «Così lavorano i nostri Csi»

Dott. Prof.

ITALO FAGGIAN

Padova, 14 dicembre 2019

14-12-1999

la commemorazione

Il primo dirigente Anna Maria Di Giulio ha incontrato due classi quarte «Il delitto perfetto non esiste c’è però l’indagine perfetta»

ANGELO BORIN EVELINA GOBBI Suor CLEMENTINA delle Suore Dimesse FMI di Padova

«In tempi brevissimi, massimo alcuni giorni, 80 nuovi medici saranno assunti dal sistema sanitario veneto per essere inseriti nei reparti di Pronto Soccorso. La carenza di camici bianchi è enorme (1.300 in Veneto), ma qui non stiamo con le mani in mano e questo è il successo di uno dei tanti filoni di reperimento che abbiamo attivato». Parole del presidente della Regione Luca Zaia, soddisfatto perché, «tra mille difficoltà, siamo riusciti a dare una boccata d’ossigeno a un punto nevralgico del nostro sistema di assistenza». Sono medici in parte di continuità assistenziale (l’ex guardia medica), in parte che hanno concluso la formazione triennale per la medicina generale, che hanno seguito un apposito corso regionale per il conseguimento dell’idoneità. «Per l’ennesima volta», dice Zaia, «viene sbugiardato con i fatti chi ha ostinatamente sostenuto per mesi e mesi che il problema era la Regione che non voleva assumere, la bugia dell’anno che sta per finire». —

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«Secondo lei esiste il delitto perfetto?». Il primo dirigente Anna Maria Di Giulio, che comanda la Scientifica di Padova, fissa lo studente di quarta superiore, ci pensa qualche istante, poi risponde: «No, il delitto perfetto non esiste. C’è però l’indagine perfetta, ed è quella a cui puntiamo noi». Spiegando il principio di Locard, secondo cui in un contatto tra vittima e assassino restano sempre tracce dell’uno sull’altro, la dottoressa Di Giulio ha fatto entrare in testa ai ragazzi delle quarte classi del Nievo un principio cardine della Polizia Scientifica. L’iniziativa rientra nel progetto “Virtude e conoscenza” della Polizia di Stato, per promuovere la cultura della legalità e le conoscenze scientifico-forensi. È anche un modo per orientare i ragazzi negli studi che riguardano la biologia, la chimica, la fisica, l’ingegneria e l’architettura. «Pochi sanno che c’è un aspetto tecnico altamente qualificato che va oltre la scena del crimine», ha spiegato la dottoressa Di Giulio. «Ultimamente la Scientifica ha ingaggiato un architetto specia-

I ragazzi a lezione di “polizia”; sotto, Anna Maria Di Giulio

lizzato nelle ricostruzioni in tre dimensioni. Grazie a lui è stato realizzato il plastico del deragliamento di Pioltello». I biologi per l’analisi delle tracce ematiche, i fisici per in-

dividuare le traiettorie balistiche o di caduta di un corpo. Le specializzazioni interne a questo reparto sono molteplici. Si parte dall’attività durante i sopralluoghi, fino ad arrivare all’indagine forense. Tutto con un unico obiettivo: la ricerca delle tracce per risalire agli autori dei reati. Anna Maria Di Giulio, romana, madre di due figli, alla Scientifica dal 2010, già direttore dell’Unità analisi crimine violento di Roma, è stata anche in servizio a Cagliari. Ora dirige il gabinetto regionale della Scientifica di Padova, che ha competenza nel triveneto. — E.FER.


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SABATO — 14 DICEMBRE 2019 – IL RESTO DEL CARLINO

Fiesso

Occhiobello

Cordone in trasferta a Padova per sostenere Giorgia Meloni

Daniele Cordone, coordinatore provinciale di Riva Destra, a Padova per sostenere Giorgia Meloni. I rappresentati di FdI polesani sono stati accolti da Sergio Berlato ed Elisabetta Gardini

Nasce un nuovo ospedale in Polesine La casa di cura ‘Santa Maria Maddalena’ è stata riconosciuta dalla Regione come presidio, verrà realizzato il Pronto soccorso OCCHIOBELLO La casa di cura ‘Santa Maria Maddalena’, di Occhiobello, in base alle nuove schede delle strutture sanitarie è stata riconosciuta dalla Regione come presidio diventando così, a tutti gli effetti, un ospedale. Questo comporterà l’attivazione del pronto soccorso e un rafforzamento dei rapporti con l’Usl 5. I cambiamenti, a partire dal prossimo anno, saranno al centro dell’incontro organizzato dal centro di cultura medica ‘Costante Degan’ che si terrà oggi, alle 10, nell’aula magna della casa di cura. Interverranno Franco Pellegrini, Presidente associazione “Costante Degan”, Vittorio Morello, amministratore delegato casa di cura, Silvia Fuso, vicesindaco di Occhiobello, Antonio Compostella, direttore generale azienda Usl 5, Cristiano Corazzari, assessore regionale alle politiche territoriali, cultura e sicurezza. Duemila metri quadrati di superficie edificata su quattro piani, sale operatorie con realtà virtuale e robot chirurgici, nuovi posti

IN BIBLIOTECA

Antonella, raccontastorie tra le pagine Lettura animata e laboratorio in biblioteca. Carta, stoffe e bottoni nelle mani dei bambini per creare regali di Natale. In biblioteca comunale, lunedì alle 17.30, si terrà un laboratorio sul tema del Natale preceduto da una lettura animata della ‘raccontastorie’ Antonella Antonellini che, nei panni di Faustina, narra di un viaggio intorno al mondo. L’iniziativa è gratuita ed è rivolta ai bambini dai 3 anni compiuti. Per prenotare ð 0425757860, biblioinfo@comune.occhiobello.ro.it.

Franco Pellegrini, presidente della struttura sanitaria

letto e nuovi posti di lavoro. La casa di cura è interessata ad un massiccio piano di lavori di ampliamento. «Un progetto ambizioso, in pratica – le parole dell’ad della Santa Maria Maddalena, Vittorio Morello – è come se venisse costruita una nuova clinica collegata al corpo originario del 1951, ma sostanzialmente autonoma e ad alta complessità». Un centro di eccellenza con particolare riferimento a ortopedica, protesica, robotica,

chirurgico urologica e del dolore. «Tutte attività considerate ‘complesse’ e che sono alla base della nostra scelta strategica – aggiunge Morello –. Potevamo continuare ad operare con i mezzi e la struttura esistente, ma sappiamo che il futuro della sanità convenzionata si basa non solo nello stare al passo con i tempi, ma nell’anticiparli. Dobbiamo adeguarci a quelli che saranno gli standard dei prossimi trent’anni e questa è

una struttura che si proietta nel futuro». La ditta incaricata della costruzione è la ‘Ghiotti’ di Trecenta. La nuova struttura avrà 14 posti letto, compresa una zona destinata alla terapia semintensiva, due sale operatorie, una sala di sterilizzazione molto ampia che servirà tutta la casa di cura ed un ambulatorio destinato alla attività riabilitativa. «E’ una grande soddisfazione per me e per i soci della casa di cura – spiega il presidente della ‘Santa Maria Maddalena’, professor Franco Pellegrini – assumere questo impegno che va a supporto di una linea già tracciata dai padri fondatori di un’azienda che, alla soglia di 70 anni di attività, ha ancora tanto da offrire alla comunità». «Vengono edificati 2000 metri quadrati distribuiti su quattro piani e le sale operatorie saranno dotate di schermi di realtà virtuale che consentono al chirurgo di monitorare molto più nitidamente l’intervento. In prospettiva saranno i robot a costituire l’interfaccia tra chirurgo e paziente: questo consentirà un livello di precisione degli interventi che non ha precedenti», sottolinea

Morello. Continuano gli investimenti nel servizio di diagnostica per immagini guidato da Paolo Colamussi. La risonanza magnetica esistente è stata sostituita da un’apparecchiatura da 1 Tesla e ½ prodotta dalla Philips in modo tale che la casa di cura ha raddoppiato la produttività. Se prima, con una risonanza a basso campo, erano necessari 45 minuti per effettuare un esame diagnostico, ora, con il nuovo apparecchio, è possibile dimezzare i tempi e aumentare la precisione. «I lavori di ampliamento – conclude Morello – sono iniziati ad agosto e dureranno 18 mesi. Tempistica che sarà rispettata perché la casa di cura ha stipulato contratti blindati con le ditte costruttrici che prevedono il termine dei lavori a dicembre 2020». Mario Tosatti © RIPRODUZIONE RISERVATA

IL VERTICE

I cambiamenti illustrati nell’incontro del centro di cultura medica ‘Degan’

Sarà un Natalent show Cheeky mums in regia La manifestazione ha l’obiettivo di raccogliere fondi per l’Ant e la ricerca contro i tumori SANTA MARIA Anche quest’anno si svolgerà lo spettacolo natalizio organizzato dalle quattro mamme di Santa Maria Maddalena, le Cheeky Mums. Arrivato a tagliare il traguardo della sua sesta edizione lo spettacolo nel corso degli anni ha preso vari nomi a secondo dell’associazione alla quale faceva riferimento. La manifestazione ‘Natalent show’ si svolgerà all’auditorium che si trova in via Amendola proprio questa sera. Un talent/varietà che, quest’anno in particolare, ha accolto l’adesione di tantissimi giova-

ni del territorio e non solo. Presentatori d’eccezione della serata saranno Alex Bergamini e Mirco Turra, i due comici, già molto conosciuti nel ferrarese con lo spettacolo intitolato ‘Ridi che fa bene’, saranno affiancati da una delle Cheeky Mara Assirelli, mamma favolosa e super presentatrice. Tra i talenti ci saranno tanti i nomi noti. E tra ballerini, cantanti e attici ci si aspetta una serata ricca di divertimento all’insegna della beneficenza a favore di Ant, Onlus che da anni si occupa di prevenzione e ricerca per la cura del tumore. Molto importanti sono le numerose campagne che i volontati della Fondazione Ant portano avanti per l’informazione e la prevenzione del melanoma, il cancro al seno e alla tiroide. Una super giuria tecnica decreterà i tre vincitori assoluti della manifesta-

DA NON PERDERE La manifestazione si svolgerà all’auditorium in via Amendola questa sera

zione. Visti tutti gli ingredienti e i protagonisti che sono scesi in campo si prospetta una grande serata che potrà essere seguita anche in live sulla pagina Facebook delle Cheeky Mums. E con il loro motto ‘Divertirsi per far del bene’, le Cheeky Mums au-

gurano buone feste a tutti i cittadini sicure che anche questa volta l’iniziativa del segno del cuore raccoglierà numerose adesioni e sarà baciata dal successo. Quando la solidarietà chiama, Occhiobello risponde. m. t.


12 • 14 dicembre 2019

la Cronaca di Verona.com

GRUPPO TOSANO, PREMIO SVILUPPO ECONOMICO NELLA SEdE dI UNIONCAmErE dEL VENEtO

Il riconoscimento va ai Supermercati Tosano Cerea, nati nel 1970, da un piccolo esercizio a conduzione familiare. Oggi conta 15 ipermercati con 3.000 dipendenti

Da sn: Riello, Tosano, Pozza e Forcolin

Un riconoscimento alle imprese venete che contribuiscono alla crescita economica e sociale del nostro territorio. Con questa motivazione, nela sede di Unioncamere del Veneto a Marghera, sei aziende – una per territorio di pertinenza delle Camere di Commercio della regione, con un ex aequo – hanno ricevuto il «Premio Sviluppo economico in Veneto 2019». Il riconoscimento, che rinnova il tradizionale premio regionale per lo Sviluppo economico, è stato istituito da Unioncamere del Veneto con cadenza annuale e viene assegnato a imprese del Veneto, di qualsiasi settore con particolare riguardo alla piccola e media dimensione e all’incremento dell’imprenditorialità femminile e giovanile. Il premio è composto di due sezioni: «innovazione in impresa» e «responsabilità sociale d’impresa». Le sei aziende premiate: OrtOrOmI Società Cooperativa Agricola Borgoricco | Padova, dBA Group S.p.A. Villorba | Treviso, fonderia Scaranello s.r.l. Borsea | Rovigo, Supermercati tosano Cerea S.r.l. Cerea |

Verona, ex aequo A.m.f. S.p.A. Bassano del Grappa | Vicenza, Corichem S.r.l. Sarego | Vicenza. A premiare Anerio Tosano, il presidente della Camera di Commercio di Verona Giuseppe riello, di Unioncamere mario Pozza e il vicepresidente della Regione Gianluca forcolin. Il Gruppo Tosano Cerea nasce nel 1970 da un piccolo supermercato a conduzione familiare presente attualmente tra Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna, tra i maggiori esponenti della specializzazione alimentare nel territorio. L’impresa assicura alla clientela unicità degli assortimenti nel settore alimentare, per la cura della persona e l’andamento della casa. Ottima la qualità dei prodotti, disponibili e freschi, a prezzo competitivo e con una chiara tracciabilità della filiera. Continuo l’interesse e la promozione per i prodotti tipici della cultura enogastronomica locale. Il Gruppo Tosano Cerea annovera 15 ipermercati, di circa 5000 metri quadri ciascuno, a gestione diretta, con 3000 dipendenti, con oltre 40.000 referenze per i soli generi vari.

APINdUStrIA CONfImI VErONA

PMI MOTORE DELL’ECONOMIA MA SERVE MAGGIORE DIALOGO

In dieci anni l’Italia ha detto addio a 850mila imprese. È partito da questo dato renato della Bella, presidente di Apindustria Confimi Verona, per tracciare il bilancio del 2019 e guardare alle prospettive future per le Piccole e Medie Imprese scaligere. «La preoccupazione maggiore per i nostri imprenditori è la mancanza di prospettiva: non si sa cosa succederà domani in termini di ordinativi, se si potrà o meno contare sul rapporto con il mondo bancario che continua a essere il grande assente; se si potrà avere o meno personale specializzato formato dalla scuola da inserire come ricambio per chi andrà in pensione», ha evidenziato. Qui la responsabilità dei corpi intermedi, quali innanzitutto le associazioni di categoria, per ricercare il dialogo e fare rete almeno a livello locale. «Chi ha la responsabilità delle decisioni del territorio dev’essere onesto nell’analizzare i risultati: Verona, grazie alla sua localizzazione, ha una fortuna incredibile e riesce a beneficiare di situazioni favorevoli. Potenzialmente però questo vantaggio andrà a esaurirsi. Le scelte del passato devono essere rinnovate, per riprogettare insieme il futuro di Verona», ha rimarcato. Il 2019 è stato un anno di sostanziale tenuta: le PMI continuano a essere motore per l’economia del sistema scaligero e italiano. Tuttavia preoccupazione e incertezza segnalate da Apindustria nei primi sei mesi del 2019 hanno trovato conferma nel semestre successivo, pur con declinazioni e dinamiche diverse nei vari ambiti merceologici. Secondo un’indagine congiunturale di

Renato Della Bella

Confimi Industria (settembre 2019) sulle 40mila realtà associate a livello nazionale, l’Italia della piccola e media industria si conferma un Paese per lo più metalmeccanico, in cui il 44% delle aziende registra un fatturato annuo di circa 5 milioni di euro e in cui oltre l’85% ha meno di 50 dipendenti. Tra le problematiche che interessano la categoria, la difficoltà di movimentare merci per le resistenze dell’Austria che vuole ridurre il traffico su ruota sulla direttrice Brennero, Innsbruck, Monaco; poi le pratiche commerciali scorrette della grande distribuzione e della distribuzione organizzata in Italia. «La distribuzione alimentare è saldamente in mano di questi player dai fatturati normalmente 100 volte più grandi del proprio fornitore. Negli ultimi mesi molte materie prime sono in tensione e subiscono aumenti importanti, la necessità di rinegoziare i prezzi si scontra con rinnovi di contratto sempre più onerosi. La forza contrattuale della controparte obbliga i produttori a subire contratti capestro, pena la rottura del rapporto commerciale stesso», ha segnalato.

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JESOLO - CAVALLINO - CAORLE

SABATO 14 DICEMBRE 2019 LA NUOVA

Decollano le iniziative in vista del Natale con un weekend tra musica, spettacolo e cioccolato A Cavallino costruito un presepe in laguna davanti a Lio Piccolo. Natività anche a San Donà

Oggi a Caorle arrivano i Krampus Domani a Jesolo c’è Ivana Spagna LE FESTE

atale di colori e concerti. A Jesolo domani, c’è Ivana Spagna, oggi a Caorle arrivano dalle montagne i Krampus che sconvolgeranno la cittadina vestita a festa. Caorle si anima a partire da questa mattina e sino a tarda sera. Alle 14 ci sarà il Mago Merlino e i suoi fratelli in Piazza Pio X con “Maga Gaia e quella volta che salvai il Natale”, spettacolo poi riproposto nel pomeriggio. E poi, grande esclusiva veneta, per la prima volta scendono dalle montagne per invadere le vie di Caorle e spaventare tutti con le loro mostruose maschere e show, i “Skaupaz Toifl”, i famosi Krampus di Tarvisio. Alle 18.30 un’orda di demoni terrificanti scenderà in paese con carri infuocati, fruste di ramoscelli e mani tinte di carbone nero alla ricerca dei bambini “cattivi”. Uno spettacolo pauroso e divertente che si ispira alla tradizionale festa

N

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I Krampus oggi ospiti del villaggio Wonderland di Caorle

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di San Nicolò che si celebra con questo suggestivo rito soprattutto nell’arco alpino e in Trentino Alto Adige. Allo Jesolo Christmas Village inizia un weekend dedicato ai concerti, con musica live. Oggi, Valeria Cosenza sul palco di Piazza Aurora dalle 15. 30, e domenica sempre alle 15.30 sul palco di Piazza Mazzini l’atteso concerto di Ivana Spagna. Un’ora di musica con i più grandi successi della cantante. Nel pomeriggio, animazione, esibizioni di arti circensi, in piazza Mazzini il laboratorio creativo per i bimbi degli elfi per creare l’alberello di Natale, e il truccabimbi in piazza Aurora. La casetta di Babbo Natale è aperta per i bimbi dalle 11 alle 13 e dalle 14 alle 18. Nel Paese di Cioccolato in Piazzetta Casabianca, domenica, si svolgeranno i giochi di una volta, con l’esibizione delle Majorette Magic Stars alle 16. Sabato alle 11 la Cioccoteca ospiterà Adua Villa Sommelier MasterClass e France-

sco Mengo Maestro cioccolatiere di Cioccolateria Veneziana per la degustazione di vini passiti e cioccolati monovarietali. Nel pomeriggio i laboratori di Cake design. Ieri è arrivato anche il gregge di pecore, una settantina, che ha trovato ricovero nell’ansa del Sile a Jesolo Paese, altra degna cornice del Natale jesolano con le pecorelle e i pastori accanto al Paese delle Luci. “Sapore di Miss”, è invece il concorso di bellezza che dopo il successo estivo ritorna con una nuova veste invernale e una nuova location al Kursaal di piazza Brescia per la prima edizione nella stagione fredda. L’appuntamento è stasera nella sala Tiepolo dalle 20.30 con entrata libera e conduttore il frizzante Oscar Cacace. La vincitrice diventerà il nuovo volto del programma televisivo “Jesolo Live” dedicato alla città, in onda tutti i giorni sull’emittente Televenezia. Infine a Cavallino Treporti sono iniziati i lavori per la tensostruttura in area mercato di 1.500 metri quadrati riscaldati con 40 banchi che sarà aperta il 19 mentre il litorale è vestito a festa con il presepe allestito su una barca a Lio Piccolo. A San Donà, sfila alle 16 il presepe vivente domenica in via XIII Martiri organizzato dagli scout, le scuole e con la collaborazione dell’oratorio Don Bosco. — Giovanni Cagnassi © RIPRODUZIONE RISERVATA

conferenza dei sindaci

Fondi dalla Regione per le piste ciclabili nel Veneto orientale SAN DONÀ. Mobilità sostenibile, ieri al Consorzio di Bonifica della conferenza dei sindaci del Veneto Orientale, con il presidente Silvia Susanna, ha presentato il masterplan del Veneto orientale focalizzato sul cicloturismo. In Veneto ci sono 8. 000 km di ciclabili, molte delle quali nel Veneto orientale. Il capofila è San Donà, con il sindaco Andrea Cererer che sollecita il lavoro di squadra grazie anche all’ingresso di

Cavallino Treporti e Quarto d’Altino. La Regione finanzia il progetto che consiste nella promozione di tutte quelle iniziative mirate al raggiungimento di obiettivi sulla nuova mobilità: 20 per cento a piedi, 20 per cento in bici, 20 per cento in bus e 40 per cento in auto. E per tariffa questo serve un salto culturale. Nicola Manente (Forza Jesolo) è tra i più convinti sostenitori: «Il nostro claim è “Jesolo città del ciclismo” che ha anticipa-

dalla polfer

Ruba borse a Trieste Arrestato a Portogruaro PORTOGRUARO. Un parruc-

chiere è stato fermato martedì scorso alla stazione fdi Portogruaro per un furto di borsette griffate a Trieste. Diego Fernando Portillo Cardenas, 33 anni, di nazionalità colombiana, coiffeur a Milano, era appena sceso dal treno diretto a Mestre. Nel suo bagaglio gli agenti della Polfer hanno trovato le tre borsette di marca “Dolce e Gabbana”, del valore di 3.150 euro, sottratte quello stesso giorno da “Re Artù”, negozio di accessori di moda in via San Spiridione Trieste. Non solo, c’erano anche le placche anti-taccheggio. È stata la prontezza degli investigatori della polizia di Stato e della Polfer di Trieste ad assicurare l’indagato alla giustizia. Alla stazione dei treni la Polfer si è ricordata di aver notato un’ora prima il sospettato. Così hanno esaminato le immagini delle telecamere in stazione e hanno visto che era salito a bordo del convoglio partito per Mestre. Così l’uomo è stato rintracciato e arrestato. —

to questo importante progetto d’area che vede lavorare in sinergia tutti i Comuni del Veneto orientale con propensione al cicloturismo 12 mesi l’anno». La Regione, con il vice governatore del Veneto Gianluca Forcolin, ha confermato un finanziamento che passa da 100 mila a 150 mila annui per un triennio. La pianificazione nazionale, internazionale e locale vuole creare un sistema unico coordinato che integri percorsi urbani ed extraurbani a quelli nazionali e internazionali, come la cilcovia Monaco Venezia. Il progetto europeo Eurovelo inoltre interesserà 42 Paesi tra cui l’Italia. Ed entro la fine del 2020 sarà pronto il piano urbano di mobilità sostenibile della Città metropolitana. — G.Ca.

La richiesta di necrologie potrà essere effettuata contattando il n. verde, attivo tutti giorni, compresi i festivi, dalle h. 10:00 alle h. 19:30. A. Manzoni & C. S.p.A.

Autonomia, raffica di onorificenze a Cavallino Festa del 21esimo anniversario dell'autonomia da Venezia: consegnata ieri la cittadinanza onoraria al medico Giorgio Santin, l'encomio ad Alberto Smerghetto, a Davide Zerbini, a Gabriele Bisetto Trevisin, a Giuseppe Marangon e a Viviana Cadamuro . La benemerenza a Giorgio Godeas, a Giacomo Vianello, ad Antonio Padovan, a Patrizia Barizza, al Coro Cavallino e a Rosa Tumino, ex ostetrica. Benemerenza alla memoria a Margherita Bonamico, ex ostetrica e a Giovanni Cattel.


GIORNO&NOTTE

SABATO 14 DICEMBRE 2019 LA NUOVA

Avogaria Il Milanese Imbruttito Uno sguardo cinico e disincantato sull’attualità e gli ultimi fatti di cronaca. È quello proposto da Valerio Airò, giovane talentuoso volto di Zelig, del Terzo Segreto di Satira e del Milanese Imbruttito. Sarà lui il protagonista oggi, sabato 14 dicembre alle 21, dell’appuntamento con la stand up comedy al Teatro a l’Avogaria. Valerio Airò sabato sarà affiancato per l’occasione, al microfono da Edoardo Confuorto, con il suo humour che tocca gli aspetti più contradditori della vita quotidiana. Un doppio live che si preannuncia irresistibile. Ai-

Punta della Dogana, l’arte descrive l’arte Oggi, sabato 14 dicembre a partire dalle 15, Punta della Dogana presenta “L’arte di descrivere l’arte”, appuntamento conclusivo di un ciclo di incontri e occasione per presentare al pubblico i risultati di “Ekphrasis – L’arte di descrivere l’arte” lo speciale workshop rivolto agli adolescenticon il poeta e performer Alessandro Burbank.

rò èil “giargiana” nei video de “Il Milanese Imbruttito” e collabora con Il Terzo Segreto di Satira, con cui ha preso parte anche al loro film “Si muore tutti democristiani” uscito al cinema nel 2018.

Palazzo Grimani “100 Sguardi sul Veneto” Oggi, sabato 14 dicembre, alle 17, al Museo di Palazzo Grimani sarà presentato il libro “100 Sguardi sul Veneto”, edito dalla Regione insieme ad Antiga Edizione, un’opera che attraverso immagini e testi descrive le meraviglie, i segreti, le tradizioni e la bellezza della terra veneta. All’incontro interverran-

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no lo storico dell’arte Philippe Daverio, l’assessore regionale alla cultura, Cristiano Corazzari, Pamela Ferlin curatrice del libro e Andrea Simionato di Antiga Edizioni.

ma collegato alla sua ultima produzione, “Nel Sud”.

V-A-C Zattere Concerto di Toni Cutrone

Sono state prorogate al 20 dicembre le iscrizioni alla quattordicesima edizione di Arte Laguna Prize. Continua la mission di promuovere i talenti creativi attraverso residenze d’arte, mostre, partecipazioni a festival e collaborazioni con aziende e quest’anno Arte Laguna stringe una nuova importante partnership con il MMOMA - Moscow Museum of Modern Art, portando a Mosca nel 2021 una selezione di oltre cento opere.

Concerto gratuito a V-A-C Zattere (Dorsoduro 1401) oggi, sabato 14 dicembre alle 20.Nel suo progetto Mai Mai Mai, Toni Cutrone, esponente di spicco della psichedelia occulta italiana, ricostruisce e interpreta il palinsesto delle mutazioni storiche e culturali del Mediterraneo. L’artista presenterà a DK ‘Zattere’ un nuovo program-

Arte Laguna Prize Prorogate le iscrizioni

oggi al teatro di ca’ Foscari

L’alfabeto misterioso di Arturo Martini ora “tradotto” anche in chiave musicale Si conclude la stagione concertistica di Musicafoscari 2019 con l’ultimo appuntamento. Oggi alle 16.30 al Teatro Ca’ Foscari,, la rassegna infatti giunge al termine con la prima ‘traduzione’ in termini musicali del libro “Contemplazioni” di Arturo Martini, introdotto da Nico Stringa, seguita da musiche di Steve Reich (Proverb) e Cornelius Cardew (The Great Learning) (Gruppo Vocale e Coro dell’Università Ca’ Foscari Venezia). Il docente di Storia dell’Arte Contemporanea dell’università di Ca’ Foscari Nico Stringa introduce il libro “Contemplazioni” di Arturo Martini, uno dei più importanti scultori italiani della prima metà del '900. “Contemplazion”i è il primo libro a scrittura asemantica, considerato “perfetto” dal suo autore, un “passo dopo Rimbaud”, che ha affermato: “Per quale ragione ritengo perfetto il mio libro, il bianco della pagina e il nero dei punti? Perché con gli spazi creo un ritmo al mio movimento

Al Chiostro dell’M9 una mostra mercato sul vinile

chiostro m9

La magia del vinile in una mostra mercato dal sapore vintage Domenica 15 dicembre, dalle 10 alle 18, nel Chiostro M9, appuntamento a tutti gli appassionati di musica, i collezionisti e i fan di supporti musicali dal sapore vintage che hanno cambiato la storia della musica a partire dalla seconda metà del Novecento con Disco (in)chiostro. Insieme a Radio Base Popolare Network e Associazione Culturale Fluxus, la mostra mercato di vinili, CD e DVD

per tutti i generi e gusti musicali dal jazz al rock anni ‘70 passando per il punk, l’indie, il funky, il soul, il metal e il reggae ospita espositori provenienti da diverse regioni del nord e centro Italia e intende essere l’occasione per celebrare tutti quegli strumenti che hanno modificato le modalità di fruizione e di ascolto della musica e che sono diventati in pochissimo tempo un prodotto di largo consumo. —

Una delle pagine di “Contemplazioni” di Arturo Martini

d’anima. La ripetizione serve a togliere il valore di contingenza, il significato terreno dell’oggetto, affinché esso diventi un assoluto”. Era il 1918 quando Martini pubblicava presso la Tipografia Lega di Faenza il piccolo volume. Il famoso scultore trevigiano aveva creato e stampato con tecnica xilografica (ossia da incisione in legno) quest’opera importante, precorritrice di quel tipo di speri-

mentazione che vedrà il libro come luogo della ricerca e non più solo come contenitore della comunicazione. Quest’opera è composta da una sequenza di valori ritmici, semplificati, privi di riferimenti verbali. Si tratta di una scrittura «muta» che tuttavia rimanda al linguaggio musicale, nelle linee orizzontali intervallate da tacche nere e da spazi bianchi, alludenti al pentagramma, alle «bre-

vi» medievali, ai tasti neri del pianoforteVenne ispirato a Martini dalla lettura del mistico olandese Jan van Ruysbrock in un momento di «concentrazione religiosa» ed è probabilmente un ex-voto esistenziale, non solo personale, legato allo scampato pericolo al termine del primo conflitto mondiale.Prevista anche un’importante testimonianza del filosofo Giorgio Agamben e dell’artista Monica Ferrando.Daniele Goldoni e Massimo Menotti al pianoforte tenteranno una prima “traduzione musicale” dell’opera.Seguirà la performance musicale del Gruppo Vocale e Coro dell’Università Ca’ Foscari Venezia, diretto dal Maestro Vincenzo Piani, che eseguirà Proverb - composizione del 1995 di Steve Reich, dedicato a Pérotin e con testo di Wittgenstein – e il Paragraph 7, nel cinquantesimo anniversario di The Great Learning di Cornelius Cardew (1969). Ingresso libero fino ad esaurimento posti. —

I CINEMA DI OGGI Via Sernaglia, 12 041-5381655 Dio è donna e si chiama Petrunija

VENEZIA

17.00-19.00-21.00

ROSSINI MULTISALA

San Marco 3997/A 041-2417274 Frozen 2 - Il Segreto di Arendelle Cena con delitto Il primo Natale

15.00-17.10-19.20-21.30 16.00-18.30-21.00 16.30-18.50-21.10

GIORGIONE MOVIE D'ESSAI

Cannaregio, 4612 041-5226298 Un giorno di pioggia a New York 17.15-19.15-21.15 Che fine ha fatto Bernadette? 16.30-18.45-21.00 MULTISALA ASTRA

Via Corfù, 12 041-5265736 L'ufficiale e la Spia 16.15-18.45-21.15 Frozen 2 - Il Segreto di Arendelle 14.45 L'Immortale 19.10 L'inganno Perfetto 17.00-21.30

MESTRE DANTE

Via Palazzo, 29 041-971444 L'inganno Perfetto 17.30-22.00 Qualcosa di meraviglioso 15.10-19.50 L'ufficiale e la Spia 15.00-17.10-19.35-22.00 CENTRO CULTURALE CANDIANI

Piazzale Candiani Non Pervenuto

041-2386111

MULTISALA IMG CANDIANI

Piazzale Candiani 041-2383111 Il primo Natale 15.10-17.30-20.00-22.15 Che fine ha fatto Bernadette?

15.10-17.30-20.00-22.15 15.00-17.25-19.50-22.15 15.10-17.30-20.00-22.15

Cena con delitto L'Immortale Frozen 2 - Il Segreto di Arendelle

15.10-16.45-17.30-20.00-22.15

CASA DEL CINEMA

Palazzo Mocenigo, San Stae 1990 Non Pervenuto

MULTISALA IMG PALAZZO

Un giorno di pioggia a New York

15.00-18.35-20.20-22.15

041-5241320 UCI CINEMAS

Via Colombara, 46 Cetto c'è, senzadubbiamente La Famiglia Addams

041-2527826

22.55 14.50-17.00

Cena con delitto 13.50-16.50-19.30-21.55 Che fine ha fatto Bernadette? 15.10-17.40-20.20-22.40 13.45-17.05

Un sogno per papà Frozen 2 - Il Segreto di Arendelle

13.30-14.15-14.45-15.15-16.00-16.45-17.45-18.30-19.1520.15-21.00-21.45

Frozen 2 - Il Segreto di Arendelle 16.30-18.50-21.15 CINEMA TEATRO DON BOSCO

Via XIII Martiri, 76 0421-338911 L'inganno Perfetto 21.00 Un giorno di pioggia a New York 16.30-18.45

Il primo Natale

CHIOGGIA

14.00-15.00-16.30-17.30-19.00-20.00-21.30-22.30 Le Mans '66 - La Grande Sfida 19.20-22.00

CINEMA DON BOSCO

Le Ragazze di Wall Street Business IS Business 19.45-22.20 L'Immortale 14.30-17.15-20.10-22.50 L'inganno Perfetto 14.10-16.15-19.40-22.45 Midway 13.40-16.40-18.50-22.15 Un giorno di pioggia a New York 17.10-19.35-22.25

ROBEGANO ORATORIO

Via XXV Aprile, 61 La Famiglia Addams Una Canzone per mio Padre

348-2923046

17.30 21.00

SAN DONÀ DI PIAVE MULTISALA CRISTALLO

Via Lungo Piave Superiore, 1 Che fine ha fatto Bernadette?

Via Enrico Mattei Cena con delitto

Calle Don Bosco, 361 041-400365 Frozen 2 - Il Segreto di Arendelle 17.00 Midway 21.00

CAVARZERE MULTISALA VERDI

Piazza Mainardi, 4 0426-310999 Frozen 2 - Il Segreto di Arendelle 19.30 L'Immortale 21.30 Un giorno di pioggia a New York 19.30-21.30

Cetto c'è, senzadubbiamente

11.30-14.30-17.00-19.50-22.40

Frozen 2 - Il Segreto di Arendelle

10.50-13.30-14.15-14.45-15.15-16.00-16.45-17.15-17.4518.30-19.15-20.15-21.00-21.45

Il primo Natale

11.20-14.00-15.00-16.30-17.30-19.00-20.00-21.30-22.30 -00.10

Le Ragazze di Wall Street Business IS Business Un giorno di pioggia a New York

MIRANO

L'Immortale

CINEMA TEATRO DI MIRANO

L'inganno Perfetto Midway

Via della Vittoria 041-430884 Frozen 2 - Il Segreto di Arendelle

Cena con delitto

041-5961111

10.30-13.35-16.35-19.30-22.25-00.15 11.40-15.40-18.00-22.50

16.00-18.10-20.15-22.00

19.00-21.30

UCI CINEMAS

Che fine ha fatto Bernadette?

Un giorno di pioggia a New York 0421-52585

MARCON

16.10-18.00-20.00-22.20 17.15-19.45-22.15

22.45

10.40-13.50-16.10-20.25

10.45-13.40-16.20-19.05-22.00-23.40-00.40 19.40-22.15-00.50 19.10-22.10

MOGLIANO VENETO BUSAN

Via Don Bosco, 43 Cena con delitto

041-5905024 17.30-21.00


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VENEZIA

SABATO 14 DICEMBRE 2019 LA NUOVA

salvaguardia

Grandi navi, dossier nelle mani del premier Comitatone il 20 dicembre, nei prossimi giorni la convocazione. La lettera in 12 punti degli ambientalisti: «Tutelare la laguna» Alberto Vitucci Comitatone sulle grandi navi il 20 dicembre a Palazzo Chigi. L’annuncio è arrivato dal ministero delle Infrastrutture. Manca solo l’ufficialità, e la conferma definitiva dalla Presidenza del Consiglio E nelle prossime ore il provveditore alle Opere pubbliche Cinzia Zincone invierà la convocazione con l’ordine del giorno: i progetti alternativi alle grandi navi e il punto sulla governance del Mose, come stabilito nell’ultima riunione. Si tratta di trovare prima dell’avvio della stagione crocieristica 2020 una soluzione alternativa al passaggio delle navi davanti a San Marco. Si cerca un attracco «provvisorio» a Fusina, al terminal Traghetti e nella banchina Tiv a Marghera. Si affideranno incarichi per studiare la soluzione definitiva. Che ancora non gode di consensi diffusi. Marghera – canale Industriale Nord, sponda Nord – l’ipotesi proposta all’ultimo Comitatone dall’ex ministro Graziano Delrio, dal presidente della Regione Luca Zaia e dal sindaco Luigi Brugnaro. Non ci

stanno i sindacati, che temono di penalizzare in questo modo il traffico commerciale e il lavoro dei portuali. Non ci stanno nemmeno gli ambientalisti. Che ieri mattina hanno consegnato al provveditore Zincone una lettera-dossier da far arrivare a tutti i componenti del Comitatone, fra cui il premier. L’appello è firmato da Venezia Cambia, Ecoistituto del Veneto, Comitato ambientalista Altro Lido. Pone all’attenzione di ministri e amministratori 12 punti da tenere in considerazione. «La tutela della laguna», scrivono Marco Zanetti, Stefano Boato e Salvatore Lihard, «è prevista dalla legge e imposta dai cambiamenti climatici in atto», Dunque, «non vanno scavati nuovi canali e consentiti approfondimenti e allargamenti dei canali portuali, definendo la «classe Venezia, di navi compatibili con la laguna che ci possano entrare. Va fatta una comparazione fra tutte le soluzioni in campo, riattivato il Magistrato alle Acque come Autorità tecnica indipendente, aggiornato il Piano morfologico. «Non si può al contrario», continuano, «autorizzare

nuovi scavi per far entrare in laguna navi sempre più grandi, stravolgendo gli equilibri idraulici e l’ecosistema. Infine, occorre «mitigare» le bocche di porto e il canale dei Petroli, progettare nuovi terminal a mare. Gli ambientalisti chiedono anche di istituire una «commissione di esperti internazionali indipendenti» per valutare le criticità e i rischi del Mose. «Uniche azioni positive per la laguna e la città», concludono, «passano per la salvaguardia della laguna, non per la sua distruzione. È tempo che gli organismi per il governo della laguna operino a Venezia e non a Roma». Si va invece in direzione opposta. Comitatoni convocati a Roma, a Roma avrà sede anche la commissaria Sblocca cantieri del Mose. Il Comitatone da tempo richiesto da Autorità portuale e Comune dunque si dovrebbe tenere il 20 dicembre. Il giorno successivo alla discussione in commissione di Salvaguardia del progetto sui fanghi e sull’ampliamento della discarica dell’isola delle Tresse. — © RIPRODUZIONE RISERVATA

Manifestazione contro le grandi navi in canale della Giudecca


10 Economia

L'ARENA

Sabato 14 Dicembre 2019

MANIFATTURIERO. La Camera di Commercio su dati Istat evidenzia il trend delle esportazioni nei primi nove mesi dell’anno: +0,8%. A livello nazionale crescita del 2,5%

Verona, l’export tiene con alimentari e vino IlpresidenteGiuseppeRiello:«Beneanchetessilee abbigliamento;gli altricomparticon ilsegnomeno» Aumenta del 15% l’import dalla Cina ma vendite giù Valeria Zanetti

Dati in euro al 30/09/2019

PRODOTTI

GEN-SET 2019

Macchinari Alimentari Tessile/

VAR.%

PESO % SU TOTALE EXPORT

1.688.707.687

-4,5

19,4

1.254.839.209

4,3

14,4

859.919.748

5,1

9,9

Abbigliamento Bevande

770.372.239

8,3

8,8

Ortofrutta

370.884.210

-11,2

4,3

Calzature

292.845.547

-4,0

3,4

Marmo

263.972.523

-4,8

3,0

Termomeccanica

109.510.187

-5,4

1,3

68.281.998

-17,0

0,8

3.028.951.749

3,1

34,8

TOTALE EXPORT 8.708.285.097

0,8

100,0

Mobili L’EGO-HUB

L’export scaligero tiene, ma col fiatone. La crescita delle vendite all’estero nei primi nove mesi dell’anno si ferma al +0,8%, mentre risulta mediamente più elevata a livello regionale (+1,1%) e nazionale (+ 2,5%). In positivo alimentari (+4,3%) e vino (+8,3%), che insieme superano i due miliardi di valore, corrispondente a circa un quarto del totale. Buoni anche i risultati del tessile-abbigliamento (+5,1%). Poi una lunga fila di variazioni percentuali in rosso, a certificare cali delle esportazioni rispetto al periodo gennaio-settembre 2018 per macchinari (-4,5%), ortofrutta (-11,2%), calzature (-4%), marmo (-4,8%), termomeccanica (-5,4%), trascinata in basso dalla crisi del mercato polacco, e mobili (-17%), che soffrono per la flessione di domanda sulla destinazione russa. Lo scenario emerge dall’elaborazione del Servizio studi e ricerche della Camera di Commercio di Verona su dati Istat, aggiornato al 30 settembre scorso. «L’aggregato regge grazie all’andamento brillante degli alimentari, del vino e del tessile abbigliamento», spiega il presidente, Giuseppe Riello, «ma i segni negativi degli altri comparti denotano come l’economia veronese sia caratterizzata da luci ed ombre. So-

I prodotti veronesi top per esportazioni

Altri prodotti

Fonte: Elaborazione Servizio Studi e Ricerca Camera di Commercio di Verona su dati Istat

Inversionedi tendenzaperla domandadilavoro Nuoviingressi ipotizzatisolo nelturismo no aumentate del 15% le importazioni dalla Cina, che si avvia a scavalcare la Francia, al terzo posto nella graduatoria dei Paesi da cui la provincia riceve merci e materie prime». Tuttavia, la bilancia

commerciale con il Paese del Dragone non è favorevole al sistema Verona, poiché le vendite sull’immenso mercato asiatico sono in calo dell’11,4% e ferme a 98 milioni di valore. Riello mette in luce poi un altro indicatore che lascia trasparire le difficoltà dell’economia locale. «A dicembre», fa notare, «il Bollettino mensile del sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere, conferma l'inversione di tendenza della domanda di lavoro delle imprese sia sul totale nazionale che a Verona. Ad

ipotizzare nuovi ingressi è solo il comparto turistico». Logico concludere che le previsioni per i prossimi mesi non lasciano ben sperare. «La congiuntura è fragile e il timore è che la manovra finanziaria in via di approvazione possa avere effetti recessivi determinati dall’entrata in vigore di plastic tax e sugar tax. A ciò si sommano i mancati interventi di riduzione della spesa e del debito pubblico, zavorra caricata sulle spalle delle imprese», prosegue. L’analisi dell’ente camerale punta l’attenzione anche sulle performance nei mercati di destinazione. «Si nota», ragiona Riello, «una ulteriore stabilizzazione delle relazioni commerciali con gli sbocchi tradizionali: Germania, ma soprattutto Francia, Regno Unito e Stati Uniti». La frenata si avverte in Polonia (-20,6%), Russia (-14,4%), Cina (-11,4%) e Romania (-6,8%). Mercati su cui le imprese locali hanno puntato negli ultimi anni per diversificare il rischio Paese. E che non sembrano garantire i risultati attesi. Eppure, aprirsi nuovi spazi laddove non si è presenti resta indispensabile. «Mai come in questo momento è importante non concentrarsi solo sulle partnership storiche. Attualmente il 45,8% delle merci veronesi prende la strada di Germania (+7,8%), Francia (+12,4%), Regno Unito (14,7%), Usa (16%) e Spagna (3%)», conclude il presidente della Camera di Commercio. Tra le sorprese il Portogallo, che incrementa gli ordini da Verona del 13,5% a 75,5 milioni, supportato dalla ripresa economica. • © RIPRODUZIONERISERVATA

TavoloinRegionesulla PlasticTax

AllarmeinVeneto,5mila postiarischio.CocaCola: «Investimentibloccati»

Unalinea produttiva dellaCoca Colanellostabilimentodi Nogara Francesca Lorandi Almeno50mila postidilavoro a rischionelPaese,cinquemila soloinVeneto. Bastaquesto numeroper far lucesulle conseguenzedellaPlastic tax neltessutoeconomicolocale. Unbalzelloche andrebbea pesarenonsolo sull’occupazionema puresugli investimenti,equindi sulla crescitadelleimprese. Questionichehanno spinto l’assessoreallavoro della RegioneVenetoElena Donazzana convocareieri a Mestre,nellasedediVeneto Lavoro,ConfindustriaVenetoe leterritoriali diVicenza, Verona,VenetoCentro, oltrea Unionplastnazionale, ConfartigianatoVeneto, Cisl.

UNIONCAMERE. Ilgruppodi Cerea attivonell’Industria4.0

BorsaMercidiVerona

IsupermercatiTosano premiatiperl’innovazione Innovazione da premiare per Gruppo Tosano Cerea che, nella sede di Unioncamere Veneto, a Marghera, ha ricevuto il «Premio Sviluppo economico in Veneto 2019». A ritirarlo Anerio Tosano, presidente della società commerciale, nata nella Bassa nel 1970. Tutto cominciò da un piccolo supermercato a conduzione familiare. Ora il gruppo è presente in Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna e si caratterizza come uno dei più attenti alla specia-

lizzazione alimentare nel territorio. Tosano ha ricevuto il riconoscimento dalle mani del presidente della Camera di Commercio di Verona, Giuseppe Riello, affiancato dal presidente di Unioncamere Veneto, Mario Pozza, e dal vicepresidente della Regione, Gianluca Forcolin. Durante la cerimonia sono state premiate anche Ortomi di Borgoricco in provincia di Padova, Dba Group di Villorba (Treviso), Fonderia Scaranello di Borsea (Rovigo),

Amf di Bassano del Grappa e Corichem di Sarego (entrambe di Vicenza). Gruppo Tosano ha convinto per l’unicità degli assortimenti alimentari garantiti alla clientela, per il prezzo competitivo praticato e per l’attenzione alla tracciabilità della filiera. L’azienda ha anche introdotto processi innovativi riguardanti l’«Industria 4.0», in particolare nella logistica, per aumentare la produttività e la sicurezza sul lavoro dei

L’occasioneèstato il Tavolo intersettorialesulleprospettivee glieffetti dellaPlastic edella Sugartax:un confrontodurato dueore,al terminedelquale Donazzanhasnocciolato quei numerirelativi aiposti dilavoro cherischierebberodiandare persi, parlandodi«dramma occupazionale»ecommentando: «Questobalzello vaoltreogni peggioreaspettativaper l’impatto negativosulle imprese,con numeriancoraindefiniti che fanno ancheper questopaura, interessandopressoché tuttele imprese,con pesantiricadute sull’export». Duecasi, citati proprioieri al Tavolo,lo testimoniano.La San Benedettohagià bloccato investimentiper28 milionidi euro mentreallaCoca ColaHbcItalia, chehailsuo più grande

stabilimentodiimbottigliamento aNogara, i tagliagli investimenti arrivanoa42 milioni. Sultemaera intervenutonei giorniscorsi aVerona, durante l’assembleadel GruppoGiovanidi Confindustria,Giangiacomo Pierini,direttorerelazioni istituzionalie comunicazione dell’azienda,doppiamente tassata dallegabellestabilitedal governo, laPlastic tax ela Sugartax. «Perquantoci riguarda»,aveva sottolineanoPerini,«questedue impostepesanoper 180 milionidi euro.Temoci sia totaleignoranza sulmondo delle impresedaparte dellapoliticaattuale, che dovrebbeavere maggiorevolontà diascolto». Temacheèstato sottolineato al Tavolodi ieri: ipartecipanti hanno infattianche lamentato la mancanzadiconcertazione, di informazionee ditrattativasulla questione,evidenziando comele aziendedebbano per forza avere unaprogrammazionecon tempi mediolunghi, mentre l’introduzionedellanuova tassazioneavràtempi brevissimi. L’accentoèstato posto poi sullo spettrodellariduzione deipostidi lavoroesul problema conseguentediun massiccio ricorsoallacassaintegrazione, a rischiodimancanzadicopertura. Male conseguenze potrebbero essereanchealtre, come «chiusure,cessioni diaziende e delocalizzazioni»,haaggiunto Donazzan,«perché, appenaoltrei confiniitaliani, i prodotti potrebberoarrivare acostare fino ameno dellametà». L’assessore porteràgli esiti delTavolo veneto aconoscenza degliassessori al Lavorodituttele Regioni italiane, conl’invito a convocarealtri tavoli intersettorialiregionali,nella speranzache«si riesca a far cambiareideaalGoverno, noncon laforza deglischieramentipolitici, macon quelladelbuon senso».

LISTINO PREZZI DEL 13/12/19

PROD. AVICUNICOLI VIVI

GiuseppeRiello,AnerioTosano, Mario PozzaeGianluca Forcolin

dipendenti, ai quali viene offerta formazione permanente. I risultati sono nei numeri che testimoniano la crescita continua: il gruppo conta quindici ipermercati da cin-

quemila metri quadri a gestione diretta, con tremila dipendenti. Il fatturato nel 2018 è volato a 871 milioni, al settimo posto tra le società best performer scaligere. • Va.Za.

(al Kg.)

Polli: 0,85 - 0,87. Galline: pesanti 0,27 - 0,33; rosse 0,34 0,38; livornesi 0,15 - 0,17. Oche: 4,20 - 4,40. Anitre mute: 2,55 - 2,60. Faraone: d'allevamento tradizionale 2,30 - 2,35. Tacchini: 1,58 - 1,60. Tacchine: mini da kg. 3,5/4,2 2,80 2,90; medie da kg. 4,5/5,5 2,50 - 2,60. Capponi: d'allevamento tradizionale 3,60 - 3,70. Galletti: Golden tipo Comet 2,75 - 2,80; Tipo Livornese 2,85 - 2,90. Uova: fresche cat. "A" (100 pezzi) provenienti da allevamenti in gabbia arricchita: XL grandissime da 73 gr. e più 14,30 - 14,30; L grandi da 63 a 72 gr. 12,20 12,20; M medie da 53 a 62 gr. 10,90 10,90; S piccole meno di 53 gr. 9,10 9,10; fresche cat. "A" (100 pezzi) provenienti da allevamenti a terra: XL grandis-

sime da 73 gr. e più 17,10 - 17,10; L grandi da 63 a 72 gr. 15,00 - 15,00; M medie da 53 a 62 gr. 13,90 - 13,90; S piccole meno di 53 gr. 11,10 - 11,10.

PROD. AVIC. MACELLATI

(al Kg.)

Polli: tradizionali 1,60 - 1,70; a busto rosticceria gr. 1.000; gr. 1.100; gr. 1.200 1,70 - 1,80; a busto 1,60 - 1,70. Galli: Golden Comet tradizionali 4,00 4,10; Livornesi tradizionali 4,50 - 4,60. Galline: tradizionali leggere 2,00 - 2,10; a busto pesanti 1,70 - 1,80; leggere 2,00 - 2,10. Faraone: tradizionali 3,70 - 3,80. Tacchini: a busto 2,50 - 2,60. Anitre: femmine: tradizionali 4,60 4,70; a busto 5,50 - 5,60. Parti di pollo: petti con forcella 4,20 4,30; cosciotti 1,65 - 1,75; ali non separate 1,50 - 1,60. Parti di tacchino: femmine: fesa 6,50 6,60; cosce 2,50 - 2,60; ali 1,35 - 1,45. Maschi: fesa 6,50 - 6,60; cosce 2,35 2,45; ali 1,35 - 1,45. Conigli: macellati freschi nazionali 6,40 - 6,50.

VINO. LaCantina di Montecchia harinnovato etichettee logo riprendendoildisegno della casa deiTessari di 120annifa

Ca’Rugate,ilnuovolookdelle origini Produzionedi 750mila bottigliee5,1milioni difatturato al 50% dall’exportin45 Paesi Laura Zanoni

«Nel 2019 la cantina di Ca’ Rugate si è rifatta il look: abbiamo rivisto etichette, logo e intera immagine, coordinandola e tornando alle origini, con il disegno della casa

natale di 120 anni fa, affiancata a un albero di ciliegie, simbolo della zona, e con la sigla CR»: Michele Tessari illustra la nuova immagine adottata per rappresentare la sua azienda di Montecchia di Crosara, che produce 750mila bottiglie all’anno tra Soave, Valpolicella e Lessini Durello con 90 ettari di proprietà a conduzione biologica. Annualmente sono prodotte anche 3.500 bottiglie di Bucciato, il Soave classico supe-

riore Docg che Ca’ Rugate è tornata a produrre a distanza di 12 vendemmie: 100% Garganega vinificata come nella tradizione, cioè con la fermentazione delle uve bianche sulle proprie bucce in serbatoi di acciaio inox e affinate in botti di ceramica per 8 mesi. «È lo scambio gassoso che fa la differenza in questo affinamento», spiega Tessari, «perché, mentre il legno delle botti cede i tannini, la ceramica regola lo scambio

con l’esterno in maniera più blanda. L’artigiano di Vado Ligure a cui mi sono rivolto, che originariamente faceva orci per l’industria olearia, ora produce al 75% per il mondo del vino». Attualmente diverse tipologie di vino sono affinate in ceramica. Intanto il Soave classico Monte Fiorentine 2017, proveniente dai vigneti del Monte Fiorentine a Nord del colle Rugate, a Brognoligo di Monteforte d’Alpone, ha ottenuto

MicheleTessari

anche quest’anno i Tre Bicchieri del Gambero Rosso. Il fatturato di Ca’ Rugate è 5,1 milioni, per il 50% dal mercato nazionale («per scelta, perché se non ci siamo a casa nostra non possiamo andare a portare il vino nel mondo») e l’altro 50% dalle esportazioni in 45 Paesi, in primis Norvegia, Svizzera e Giappone; con una presenza in Cina, «mercato molto promettente se affrontato con i giusti interlocutori». La cantina di Montecchia, ultimata nel 2002 ma su cui sono stati effettuati interventi fino al 2010 e oltre, ha richiesto un investimento di circa 5 milio-

ni, compreso il wine shop inaugurato lo scorso dicembre. L’enoturismo, sviluppato anche grazie al Museo del vino (esposizione di 150 strumenti usati dalla famiglia Tessari) e alla Fattoria didattica, attira ogni anno 6.000 visitatori: «Assieme a quello di Bolca e a quello etnografico di Roncà», spiega Tessari, «il nostro enomuseo è fra i tre siti di interesse regionale riconosciuti dalla Regione Veneto». E tra le novità dell’azienda c’è anche la produzione della mostarda d’uva, a tiratura limitata. • © RIPRODUZIONERISERVATA


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