Arte e trasgressione

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BIBLIOGRAFIA Maureen Callahan, 2010, Lady Gaga, Milano, Mondadori Lizzy Goodman, 2010, Lady Gaga: i mille volti della nuova icona del pop, Milano, Rizzoli Terry Richardson, 2011, Lady Gaga x Terry Richardson. Grand Central Publishing Michele Monina, 2010, Lady Gaga. La vita, le canzoni e i sogni di una bad girl La Repubblica, D magazine, Una sirena di nome Lady Gaga Francesco Bonami, gennaio 2012, L'Uomo Vogue,

SITOGRAFIA www.littlemonsters.com www.ladygaga.com www.hachettebookgroup.com www.ladygaga.tumblr.com www.newsmagazine.it www.orlan.net www.vogue.it

ARTE E TRASGRESSIONE


ESAME DI STATO

Hasaj Jetmira 5^A grafico a.s 2011-2012


Indice

Introduzione

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Body Art

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Gaga’s Marketing

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Simbolismo

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Therry Richardson

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Introduzione

Viviamo in un tempo in cui è difficile creare qualcosa di nuovo, soprattutto nell’ambito musicale, esplorato in tutti i modi possibili, ecco perché è meglio considerare Lady Gaga una performer piuttosto che una semplice cantante. Infatti la nuova icona del pop ha invaso tutti gli ambiti artistici per far emergere il suo personaggio, ed è considerata l’ultima frontiera della body art e una macchina del Marketing : la nostra eroina del pop ha sbaragliato qualsiasi limite artistico! Miss Germanotta è approdata sul palcoscenico non piu` di quattro anni fa. Considerata l’erede di Madonna ha sconvolto qualsiasi aspettativa, mutandosi pian piano insieme al suo stile musicale, fino ad andare a modificare il proprio corpo per rispecchiare l’ultimo messaggio lanciato con l’album “Born this Way”, ovvero il cosiddetto MOTHER MONSTER, messaggio incisivo e molto accattivante. Con quest’ultima trovata la cantante “arruola” un sacco di fan e, incoronatasi MADRE dei MOSTRI, cerca di immedesimarsi nella guida di tutti coloro che appartengono ad una minoranza e per questo non riescono a sentirsi vincitori. La nostra paladina propaga l’ideale che ogni essere umano è una creatura sempre in via di mutazione, ed è così che accoglie i suoi fan all’inizio del MONSTER BALL, ultimo tour , uscendo da una sorta di capsula ovale mostrando a tutti il suo fisico mutato e i suoi lineamenti allungati da applicazioni in silicone sottocutanee. Ma in realtà su quest’ampio panorama di stelle come ha fatto Lady Gaga ad emergere rispetto ai suoi colleghi? E` la più cliccata del web, come fa? Sarà grazie ai contenuti delle sue canzoni che si è aggiudicata un posto importante nel mondo? Cercherò di approfondire gli aspetti che rendono Lady Gaga una vera forza mediatica e non una semplice stella di passaggio.

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“…La pelle inganna… Nella vita si ha solo la propria pelle…c’e un errore nelle relazioni umane perchè uno non è mai ciò che ha…Ho una pelle d’angelo ma sono una iena, ho una pelle di coccodrillo ma sono un cucciolo, una pelle nera ma sono bianco, una pelle da donna ma sono un uomo; non ho mai la pelle di ciò che sono…”�

Body Art

Eugenie Lemoine-Luccioni

Lady Gaga appartiene a quella casistica piuttosto diffusa nell’immaginario, che dal postmoderno arriva al presente, di un personaggio che cambia a seconda di come la leggi. Se le teenagers ne mutuano lo stile “tamarro” e inelegante, agli amanti dell’arte non sarà certo sfuggito il fatto che le sue mise, i video, le fotografie da copertina sono pieni zeppi di riferimenti all'universo del contemporaneo. In effetti Lady Gaga appare come un’opera vivente, ultimo esempio di Body Art mediatica, deprivata dell’aspetto etico . La performance è stata per decenni la forma d’arte dove l’autore,coincidendo con l’oggetto rappresentato, si assume il carico di rappresentazioni “forti”. Certamente Lady Gaga non è il massimo esponente di questa forma d’arte, possiamo ricordare infatti Gina Pane che in ogni sua rappresentazione si esprime praticandosi tagli con lamette su varie parti del corpo, come l'orecchio o la lingua o le mani. In altre esibizioni si piantava spine di rose nelle braccia per esprimere l'angoscia di un rapporto d'amore doloroso. Ogni dolore interno è mostrato all'esterno come una ferita ed è inteso come nel Medioevo, come forma di elevazione spirituale. La Body Art è una corrente artistica che si diffonde a partire dal 1968. Il principio ispiratore di questa corrente è l'utilizzo del corpo come massima espressione per la creazione di rappresentazioni artistiche. Secondo molti artisti che hanno seguito questo movimento, il corpo riusciva ad essere molto più espressivo di tutte le tecniche possibili, anzi il corpo da solo doveva essere in grado di esternare il mondo interiore, le angosce, i dolori, i problemi di coloro che lo mostravano. Il concetto di body art divenne in breve tempo un'espressione concettuale: ciò che stava fuori doveva essere un ponte che portava all'interno, il corpo doveva essere uno specchio dell'anima. La body art creò notevole scompiglio poiché era contro ogni regola di buon costume. Molti degli artisti devoti alla corrente utilizzavano il proprio corpo esprimendosi attraverso le azioni più svariate in pubblico, anche estremamente provocatorie come espletare i propri bisogni fisici, masturbarsi, torturarsi.. Questi artisti credevano di trovare in queste manifestazioni lo sfogo e la liberazione dalle proprie angosce, mostrando in pubblico la loro perversione o la loro omosessualità o il loro narcisismo per accettarli o farli accettare dagli altri, o perché, sentendosi deboli, credevano che il mostrare i propri difetti e le proprie insicurezze li avrebbe resi più forti e in grado di affrontarli. .

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Un altro personaggio influente di questa corrente artistica è sicuramente Orlan ,pseudonimo di Mireille Suzanne Francette Porte (Saint-Étienne, 30 maggio 1947), una artista francese, figura inscindibile dalla body art e capofila della carnal art. Ella indaga sulla sua pelle l’esigenza di “rimettersi al mondo di nuovo”, interpretando il corpo in termini chirurgici, come materia da plasmare e refigurare, per verificarne le potenzialità metamorfiche.�Nove operazioni-performances di chirurgia plastica, in cinque anni, ispirate da un progetto di ridefinizione facciale archetipica, hanno progressivamente trasformato il suo volto in quello di una creatura simile ad importanti modelli iconografici della storia dell’arte come Diana, Europa, Venere, Psiche e la Gioconda.�Una metamorfosi fisica e di identità per una ricerca orientata ad esplorare spazi altri della mente, capaci di capovolgere il principio cristiano del verbo che si fa carne in carne che si fa verbo.�Modificarsi in identità diverse dal genere di appartenenza ha permesso all’artista di sondare un territorio dove il vero e il verosimile, il reale e l’apparente convivono in un mistero trinitario. Rimangono il corpo dell’artista o il materiale in esubero dei suoi interventi chirurgici, “disseminato” sulle sue opere, a certificare che un frammento di realtà si è inserito in un vortice irrequieto e surreale, dando vita ad una nuova esistenza. Forse piu` vicina a Lady Gaga troviamo Marina Abramovic, una artista serba, attiva nel campo della performance art. Tra le sue opere più note ricordiamo Bed from Mineral Room del 1994 e Cleaning that Mirror del 1995. Ha vinto il Leone d'Oro alla Biennale di Venezia del 1997. Il lavoro della Abramovic esplora la relazione tra esecutore e pubblico, i limiti del corpo e le possibilità della mente. Le mutazioni “gaghiane” sono allora solo un riassunto della storia dell’arte della performance più recente? C’è chi lo crede, ma sbagliando. Oggi gli artisti, da Cattelan alla nostra signora GaGa, non sentono più l’urgenza di reinventarsi da zero per esistere. Sanno di essere al tempo stesso medium e messages, mezzi e messaggi. Sono ponti che collegano immagini relegate all’oscurità o troppo elitarie a un pubblico molto più vasto, a volte immenso. Pochi parlavano o si ricordavano di Jana Sterbak prima che Lady Gaga si presentasse. La performance, anche se derivata, a volte aiuta a riscoprire cose che andrebbero altrimenti perdute nel disinteresse collettivo. Lady Gaga appartiene alla generazione dei mutatis mutandis, ovvero coloro che costruiscono la propria identità cambiando le cose che già esistono ma che hanno bisogno di essere cambiate per continuare a esistere. Non significa copiare: vuol dire mettere in scena. In un intervista Gaga parla di Marina Abramovic: Intervistatore: Il lavoro di Marina e` molto simile a quello che fai tu, nel senso che tu dai te stessa alle persone esponendoti come fa lei con la body-art Gaga : non so se Marina si pone nel dubbio, se pensa che un giorno potrebbe morire o vivere ancora molto, se lei si ponga questi limiti solo perchè permette alla sua mente di superarli ed e` incredibile perchè lei lei si fida delle sua arte ed è quello che io provo a fare e che più ho preso da lei. Si fida della sua arte, di sè stessa.

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GAGA'S MKTG

Non voglio vedere David Bowie in tuta. Non l'ha mai permesso a nessuno di poterlo vedere il quel modo. Lo sfogo per il mio lavoro non è soltanto per la musica e i video, è ogni momento della mia vita. Parlo sempre di qualcosa che riguarda arte, musica e fama. Ecco perché non mi potrai mai sorprendere in tuta.

Il web marketing è la branca delle attività di marketing dell’azienda che sfrutta il canale online per studiare il mercato e sviluppare i rapporti commerciali (promozione/pubblicità, distribuzione, vendita, assistenza alla clientela, etc.) tramite il Web. Solitamente le attività di web marketing si traducono in primis con la pubblicazione di un progetto, poi nella realizzazione di un sito internet e la sua promozione, in questo modo l'azienda presidia il canale web attirando visitatori interessati ai prodotti/servizi in assortimento. Il web marketing si affianca quindi alle strategie di promozione/vendita tradizionali e alle analisi di mercato offline, permettendo di avviare una relazione con il pubblico di questo canale; un esempio comune di questo approccio è il cosiddetto negozio virtuale. Il marketing virale è un tipo di marketing non convenzionale che sfrutta la capacità comunicativa di pochi soggetti interessati per trasmettere il messaggio ad un numero elevato di utenti finali. La modalità di diffusione del messaggio segue un profilo tipico che presenta un andamento esponenziale, una specie di un'evoluzione del passaparola, ma se ne distingue per il fatto di avere un'intenzione volontaria da parte dei promotori della campagna. Tutta la dissolutezza di Gaga è diretta al pubblico di social network e stampa mainstream . Che Lady Gaga meriti il successo riscosso non è in dubbio. Un’icona pop che propone dei contenuti non si vede tutti i giorni. Scrive la sua musica, il livello di spettacolarità dei live è incontestabile, sa intrattenere. Ma, nonostante ci sia una discreta sostanza nel suo lavoro, ha voluto strafare sul piano del marketing, come accade spesso nella post-moderna industria discografica, prendendo di mira la rete. Il web, nello scorso anno, è stato il teatro di eventi e anteprime varie per l’uscita del suo nuovo disco,il 23-05-2011. Un Hype creato a colpi di tweet, teaser video e immagini in anteprima, ma anche iniziative più pervasive, come la partnership con la community di videomakers UserFarm France, per la realizzazione di un fan video version per Born this way, che verrà premiato dalla stessa Gaga durante una festa privata a Parigi. Un’iniziativa analoga, ancora più su larga scala, è la partnership tra la cantante e Google, sfociata in un minifilm, diffuso in Rete. Lady Gaga ha sollecitato l’upload di video in cui i fan si appropriavano del nuovo singolo , ballando, suonando e cantando. Il tutto è stato trasmesso al Saturday Night Live, nella serata in cui era ospite Miss Germanotta. Sottofondo di tutta la campagna marketing era la celebrazione del “ potere della rete”, inteso come capacità di diffusione capillare di contenuti e di partecipazione creativa.

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In realtà ben poco è venuto dal basso, data la partnership con Google Chrome. Certo è che lo star system è veloce a fagocitare i fenomeni, anche se Gaga sembra essere al di fuori del circolo dello splendore effimero. Come se non bastasse, Lady Gaga oltre ad essere iscritta a social network ha voluto crearne uno tutto suo per i suoi fan, i Little Monsters . Infatti è da questi che prende il nome il nuovo portale, Little Monsters, un social network pensato da Lady Gaga , che consente di condividere materiali Gagarelated e fornisce anche strumenti di edit per le immagini, così da personalizzare i contenuti. Inoltre, è dotato di un sistema di notifiche simile a quello di Facebook, che informa gli utenti di commenti, like o altre attività connesse a quanto hanno fatto sul sito. Non manca anche il classico sistema di messaggistica per interagire con gli altri iscritti. Ovviamente, la finalità di promozione non è nascosta: la sezione eventi fornisce indicazioni su concerti e altri appuntamenti che vedono la Germanotta protagonista. Stando a quanto trapelato Gaga sarebbe entusiasta del nuovo giocattolo e interverrebbe spesso condividendo o commentando quanto viene postato . Lady Gaga non è nuova a trovate simili: basti pensare alla campagna virale che mise in piedi per promuovere l'album Born This Way lo scorso anno o a GagaVille, il videogioco social sviluppato da Zynga o la sua capillare presenza sul Web: quasi 19 milioni di follower su Twitter, 47 milioni di fan su Facebook (Obama ne ha 10) e addirittura 330mila friend su Google+. Little Monsters non è niente di nuovo ed è chiaramente una colossale trovata di marketing e trattandosi di Lady Gaga abbiamo imparato a scoprire come il termine colossale possa essere significativo se connesso alle sue trovate promozionali. E se Little Monsters diventasse un trend tra le popstar?

Se non hai delle ombre, non sei alla luce Lady Gaga

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Sono andata in bancarotta circa quattro volte fino ad ora. Ogni dollaro che guadagno, va sul palco. Lady Gaga

In un intervista con Google, Lady Gaga fa lezioni di marketing, svela alcuni punti fondamentali che hanno contribuito a far diventare Gaga una delle stelle più brillanti dei nostri tempi. Ecco i punti fondamentali per unire Marketing e Fama : 1 Il tempismo è tutto – Sono la velocità e il ritmo delle azioni e delle parole che fanno o disfano una performance. Nei i suoi video live, lei detta i tempi, costruendo i tempi perfetti per ogni momento significativo. Quando il contenuto è distribuito nel momento giusto, può avere un maggiore impatto nel raggiungere il su obiettivo. 2 Umiltà – Ringrazia i tuoi consumatori e fans per il supporto. Fa sondaggi per capire cosa i suoi clienti o consumatori preferiscono, in modo da essere sempre preparata a cambiare. Offre aggiornamenti gratis, vantaggi o regalini per i consumatori per dimostrare quanto sono importanti per lei. 3 I dettagli contano – Gaga canta in playback durante i concerti perché è sempre al lavoro sui suoi numeri di danza. Le piccole cose contano. per esempio, appena rifatto il sito web, fa in modo che ci sia un link per poter visualizzare la pagina come era prima . Il marketing online è una zuppa di molteplici sforzi ogni volta. Se si smette di darci attenzione, i risultati si disperderanno in poco tempo. 4 Tenere stretta la magia - quanto davvero si sa su Lady? si è mai vista con jeans e maglietta ? lei nasconde apposta le sue "normali " attività. Tratta ogni pubblica apparizione come una performance, è il master della fama. I consumatori vogliono la magia. 5 Il marketing è uno stile di vita - Gaga ha fatto soldi e fama e marketing con la sua vita. Tutte le performance o canzoni hanno marketing nel loro DNA. Non si concentrano solo sul periodo pre-uscita album, ma durano a lungo anche dopo il lancio. Le campagne di marketing son tutte belle e buone, ma nel mondo del marketing che si ingloba tutto, la campagna in sé è debole. Allora bisogna sfruttare una Brand Adv che faccia integrare al meglio marketing e cultura aziendale. 6 Mostrare i premi - Gaga e`un fenomeno quando si tratta di mostrarsi ed essere controversi. Questo atteggiamento è molto apprezzato, soprattutto dai media che la ricoprono di attenzioni. Essere controversi è solamente far qualcosa di inaspettato e fuori dal contesto dell'immagine della propria azienda, scrivere un blog mostrando la propria opinione su qualcosa mentre i colleghi ne mostrano altre. Guardare come gli stakeholders dell’ azienda si comportano col marketing e fare diversamente.

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SIMBOLISMO LA SETTA DEGLI ILLUMINATI Alcuni presumono che la nuova icona Pop Lady Gaga faccia parte di un gruppo elitario finalizzato al controllo e alla manipolazione mentale per mezzo delle canzoni e delle via mediatiche di cui GAGA è regina, questo gruppo viene chiamato “La setta degli Illuminati” e si riferisce ad una piccola èlite di persone che si incontrano tramite meeting, come il Gruppo Bilderberg, il CFR (Council of Foreign Relations) e le Nazioni Unite per creare delle politiche internazionali che modellino l’economia, la politica e la religione. La filosofia spirituale degli Illuminati è basata sugli insegnamenti degli Ermetici risalenti all’antico Egitto, ed è considerata un importante ramo della moderna massoneria. Il simbolismo intorno a Lady Gaga è così evidente che ci si potrebbe chiedere se non sia solo uno scherzo. Il simbolismo degli Illuminati nelle performance di Miss Germanotta, sta diventando così chiaro che analisi come questa rischiano di diventare un semplice esercizio per spiegare l’ovvio. La sua intera persona (che sia un personaggio finto o no) è un tributo al controllo mentale, nel quale l’essere superficiale, incoerente e mentalmente assente diventa un qualcosa alla moda in cui tutti si ritrovano. Quello che dobbiamo ricordare è il simbolismo che il progetto Monarch(1) ha generato e il relativo uso nei mass media. Monarch è diventato il simbolo fondamentale degli “addetti ai lavori” di controllo mentale. Il simbolismo intorno a Lady Gaga, nelle sue immagini e video, è un mix di questi simboli dell’occultismo di società segrete. La sua persona superficiale, robotica e leggermente degenerata, incarna tutti i “sintomi” di una vittima del controllo mentale. Vediamo cosa rappresenta Lady Gaga, partendo dalle basi: il suo nome.

Monarch(1): e` una tecnica di controllo mentale che espone il soggetto ad un trauma così violento che la sua mente crea una dissociazione. Il cervello della vittima diventa compartimentalizzato ed emerge una nuova personalità, che viene influenzata ed educata dai manipolatori.

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IL SUO NOME “Gaga” ” è un termine che si riferisce subito ad assenza mentale e probabilmente è la parola più facile da dire in inglese, dato che spesso è il primo suono emesso da un bambino che prova a parlare. Quindi, il suo nome praticamente dice: sono una ragazza (Lady) e ho la testa vuota (Gaga). Questa testa vuota può essere riempita con qualsiasi schifezza vuoi. Imitatemi, giovani. Questo stato mentale viene raggiunto dopo che il controllo mentale è andato a buon fine IL SUO LOGO Il suo logo è piuttosto rivelatore e particolarmente adatto. E’ un corpo femminile senza testa con una saetta che l’attraversa ed esce dai suoi genitali. Ancora una volta, c’è un accento sulla mancanza di pensiero conscio per la cantante. Il corpo sembra uno di quegli strani manichini che si trovano nei negozi di abbigliamento. La saetta di luce implica che il suo corpo senza pensieri è stato “caricato” con una forza che gli dà la vita (nota interessante: il controllo mentale basato sul trauma è spesso indotto attraverso l’uso di trattamento con elettroshock). LE SUE PERFORMANCES Quasi tutti i video di Lady Gaga contengono del simbolismo occulto e cenni neanche troppo celati al controllo mentale, il video “Paparazzi” è pieno di simbolismo ma noi ci concentreremo sulla storia principale. Praticamente, descrive la caduta e risalita alla vetta di Lady Gaga, la quale, durante il processo, attraversa un’enorme metamorfosi(2). In conclusione Lady Gaga è una ragazza-poster per il controllo mentale degli Illuminati, un pupazzo che incarna esattamente quello che il pubblico rappresenta agli occhi di questa èlite: corpi senza cervello, manichini, robot controllati a distanza, degenerati ipnotizzati incapaci di pensare coerentemente. D’altro canto, il suo simbolismo è profondo, esoterico e perfino spirituale. L’aspetto paradossale di Lady Gaga è qualcosa che merita di essere analizzato e capito. Mentre masse di giovani imitano la persona senza cervello di Gaga, il simbolismo sovversivo che circonda la sua arte riesce a raggiungere il subconscio dei fan. Non è l’anticristo, e’ solo una delle tante popstar che manda questo genere di messaggi al pubblico. In combinazione con i film di Hollywood, show televisivi e pubblicità, i media stanno programmando le giovani menti affinché pensino ed agiscano in una maniera specifica.

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Therry Richardson Cresciuto tra Hollywood e Ojai, in California, Terry Richardson è figlio del famoso fotografo Bob. Dopo una carriera musicale durata cinque anni nel gruppo punk-rock “The Invisible”, comincia ad appassionarsi di fotografia, prima facendo da assistente a Tony Kent, poi mettendosi in proprio. Ha realizzato controverse e molto spesso censurate campagne di moda per il gruppo fiorentino Gucci, Levi's, Miu Miu, Hugo Boss, AnnaMolinari, Costume National, Tom Ford, Tommy Hilfiger e soprattutto Sisley e per riviste come GQ, Vogue, Interview, Harper's Bazaar, The Face, Penthouse, Sports Illustrated, Arena Homme, Playboy e Rolling Stone. Tra i tanti personaggi immortalati dal suo obiettivo troviamo anche Lady GaGa . La fotografia di Terry Richardson è nota per il suo stile provocatorio e trasgressivo. Molto spesso autobiografico e narcisista, il suo lavoro è considerato di rilievo nell'ambito della fotografia contemporanea, come Nan Goldin e Wolfgang Tillmans. Nel 2010 è il fotografo del Calendario Pirelli; per l'occasione sceglie la location di Bahia, regione del Brasile. Il suo lavoro subisce qualche critica dovuta alla scelta del nudo: per la prima volta dopo decenni, infatti, tornano modelle senza veli su nel festival americano “The Call”. Nello stesso anno, inoltre, partecipa alle registrazioni del video musicale di "Hurricane" dei 30 Seconds to Mars. Nel 2011 immortala Lady Gaga per il libro Lady Gaga x Terry Richardson. Il celebre fotografo di moda, infatti, ha seguito GaGa per quasi un anno, durante il quale ha scattato oltre 100mila foto, sia professionali che private. Il risultato è un racconto per immagini, dal Festival di Lollapalooza nell'agosto 2010 fino all'ultimo album "Born This Way". Terry Richardson è uno dei fotografi più prolifici e interessanti della sua generazione. Noto per la sua straordinaria capacità di tagliare la cruda essenza di chi compare davanti al suo obbiettivo, la visione di Mr. Richardson è al tempo stesso divertente, tragica, bella e provocante. Il lavoro di Richardson e` stato oggetto di mostre in tutto il mondo. Ci sono diversi temi ripetuti nel suo lavoro, in particolare quella di mettere celebrità di alto profilo in situazioni mondane e fotografare utilizzando metodi tradizionali come ad esempio l'utilizzo di una macchina fotografica istantanea . Il suo lavoro esplora anche le idee di sessualità, con molti dei pezzi presenti nei suoi libri Kibosh e Terryworld raffigurante inquadratura frontale e di atti sessuali simulati e unsimulated. Inizialmente, molti dei soggetti di Terry sono stati immortalati su sfondo bianco ma ultimamente ha diversificato i suoi fondali. Egli è anche noto perchè posa con i suoi soggetti, in modo che possano "far finta di essere lui" e viceversa.

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