4Skiers 20

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caporedattore MARCO MELLONI (the wise) marcom@hipow.com

IN REDAZIONE vicecaporedattore GIULIO GUADALUPI (the pioneer) guadaz@hipow.com

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relazioni esterne GIONATA CAIMI gionata.caimi@johnsons.it

con la preziosa collaborazione di

MATTIAS FREDRIKSSON, MATTIA MENESTRINA, JORDAN MANLEY, CHRISTIAN PONDELLA, FABRICE WITTNER, ADAM CLARK, OSKAR BAKKE, CHRIS FIGENSHAU, BLAKE JORGENSON, FELIX URBAUER, MANUEL GLIRA, GIULIA MONEGO, VALENTINO MORI, TESS WEAVER, INGRID SIROIS, LESLIE ANTHONY, CAJA SCHÖPF, FILIPPO MENARDI, LUCA DE ANTONI, FAUSTO TATONE, GIANMARCO FOLIGNATI, ANDREA CHIARIELLO, RISK4SPORT, STEFANO DI PRIMIO.

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“Ladies and gentlemen, on behalf of the entire 4SkierS crew, welcome aboard

“We are first in priority for take-off, we should depart in about one minute.”

4SkierS #20, non-stop service from 2011 to 2012…

Dopo aver intervistato uno dei più famosi e carismatici freestyler del pianeta

Siamo sempre tutti un po’ nervosi prima di una partenza e anche se non è la

ci spostiamo in Senales, uno dei pochi resort italiani, in questo secco inizio

prima; passiamo gli ultimi minuti a fare mille verifiche, forse per ingannare

d’inverno, ad offrire neve e strutture per soddisfare la prima sete di Freestyle.

l’attesa, indecisi se essere contenti per quello che verrà o malinconici per

“Cabin crew, please take your seats for take-off.”

quello che lasciamo.

Parlando di Powder diamo un’occhiatina ad alcune fra le località top fra

… make sure your seat backs and tray tables are in their full upright position.

Europa e nuovo mondo attraverso la lente di Mr Fredriksson.

Also make sure your seat belt is correctly fastened. Also, we advise you that as

Decolliamo per avventurarci con Giulia Monego e Christian Pondella in Bolivia

of this moment, any electronic equipment must be turned off. Thank you.”

e subito dopo rischiamo un’overdose da Jet Lag per seguire Caja e Lena nel

Il primo numero dell’anno di 4SkierS lo avete già visto ma vorremmo

Cashmir Indiano. Ma non è finita perché al fascino del Giappone non si può

considerarlo, dati alcuni contenuti, un link fra la stagione passata e questa che

certo resistere, bisogna toccare con mano la profondità del suo Powder e il

inizia.

suo fascino orientale.

“Flight attendants/Cabin Crew, please prepare for gate departure.”

Dopo aver attraversato tanti continenti è tempo di tornare dalle nostre parti…

Per questo abbiamo riservato al secondo Issue le vere sorprese.

Now, sit back, relax, and enjoy the flight…

…we request your full attention as the flight attendants demonstrate the safety

… possiamo finalmente rilassarci godendoci il video/documentario che Seth

features of this Magazine”…

Morrison ha girato negli ultimi due anni sul Monte Bianco; buon viaggio.

Questa volta cominciamo a viaggiare sul serio.

… thank you, The Wise and the Team



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Photo Š Blake Jorgenson

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I-FREE INAUGURA LA STAGIONE A MISURINA I FREE è pronto per affrontare la sua quarta stagione: l’apertura è in programma per il 10 e 11 dicembre a Misurina con l’evento “I-FREE/Tre Cime Freeski” che costituisce la prima tappa del circuito di qualificazione per accedere alle fasi finali, dalle quali emergerà l’I-FREE Italian Champion 2012. La manifestazione di Big Mountain Freeride si svolgerà in località Croda Rifugio e comprenderà tre categorie: sci, snowboard e telemark a loro volta divisi in maschile e femminile. L’evento è patrocinato da Vip on Board, il primo progetto italiano che unisce il mondo dello spettacolo, il divertimento e la beneficenza a sostegno della ricerca. La ‘I-FREE/Tre Cime Freeski’ è una due giorni di eventi con un programma denso di appuntamenti: il ritrovo per i partecipanti è previsto per sabato 10 dicembre alle 8 di mattina per una ricognizione a vista del pendio di gara, mentre le Guide Alpine e l’organizzazione scieranno sullo spot per valutare localmente le condizioni della neve. L’ispezione non avrà limiti di tempo, ogni sciatore può rimanere a studiare il pendio quanto desidera, ma non sarà possibile sciare nella zona adibita alla manifestazione. Sarà invece possibile per tutti usufruire della seggiovia di ‘Col de Varda’, dove si potrà sciare fino a chiusura impianti con uno skipass offerto al prezzo speciale di euro 16,00 dalla società di Misurina Neve. Sono anche previsti spazi dove si potranno testare i nuovi materiali di diverse aziende. Dopo la chiusura degli impianti verrà dato un caloroso benvenuto in località Lago Antorno. Alle 17,00 ci sarà un Demo Contest di FS nel mini snowpark che si trova in cima alla sciovia ‘Loita’, il tutto accompagnato dalla musica di un dj e bollenti tazze di vin brulè. Alle 18.30, verranno mostrate ai concorrenti le foto del pendio di gara e saranno sorteggiati i pettorali. Domenica mattina si svolgerà la prova. La zona d’arrivo è situata nelle vicinanze di ‘Malga Rin Bianco’, ed è facilmente raggiungibile anche a piedi in meno di dieci minuti dalla malga. L’impianto musicale e il dj saranno al traguardo della gara, per allietare gli spettatori. Il pranzo è previsto a Malga Rin Bianco. Per tutta la durata dell’evento la sede logistica è situata in località Lago Antorno, dove verranno anche installati gazebo e gonfiabili degli sponsor dell’evento che potranno presentare i loro materiali ed eventualmente proporre ski/snowboard-test, clinico o ARVA CAMP. Si attende l’arrivo di molti rider italiani, alcuni tra i migliori della penisola, e alcuni stranieri dai nomi conosciuti nel mondo del Freeski. Durante l’evento saranno realizzati alcuni montaggi video, un long edit, due short edit con le migliori run maschili e femminili insieme alle interviste ai rider. Info: www.freerideitalia.it

IL FREERIDE WORLD TOUR ANNUNCIA LE DATE Supportato dallo storico sponsor Swatch, l’FWT entra nel suo quinto anno annunciando le tappe che caratterizzeranno la stagione 2011/12. Dopo l’apertura del tour a Chamonix - Mont Blanc, la carovana di freerider si sposterà in Austria a Fieberbrunn e poi nella nuova località scandinava di Roeldal in Norvegia, prima della finale sul mitico pendio della Bec de Rosses a Verbier. Fra gli uomini ritroveremo sicuramente il due volte campione del mondo Aurelien Ducroz del Team Dynastar, Reine Barkered, la stella di Zermatt Samuel Anthamatten ed Henrik Windstedt del Team Red Bull Salomon, mentre fra le donne si daranno battaglia fra le altre: la campionessa del mondo Janette Hargin,

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l’americana Angel Collinson e la neo zelandese Janina Kuzma. The 2012 Freeride World Tour (FWT): Dates: 21- 27 January; Location: Chamonix (FRA) Disciplines: Men's and Women's Ski and Snowboard Dates: 25 February - 01 March; Location: Røldal (NOR) Disciplines: Men's and Women's Ski and Snowboard Dates: 09 -15 March; Location: Fieberbrunn (AUT) Disciplines: Men's Ski and Snowboard Dates: 24 March - 01 April; Location: Verbier (SUI) Disciplines: Men's and Women's Ski and Snowboard Freeride World Tour stops in Rosa Khutor-Sochi (Rus) and North America are to be confirmed. Info: www.freerideworldtour.com



FATE PISTA ARRIVA IL NORDICA FREESKI TOUR Partirà a dicembre la terza edizione dell’evento seguito da tutti gli amanti dell’onda bianca, il Nordica Freeski Tour. Parola d’ordine: divertimento e un po’ di follia, quello che ci vuole per affrontare il brivido degli snowpark. Saranno otto gli appuntamenti alla ricerca dei talenti del freeski, ma non solo: scopo dell’iniziativa è quello di avvicinare i giovani a questa disciplina sempre più in voga, insegnando loro le regole per sciare in sicurezza. Ad accompagnare i ragazzi durante i camp saranno gli atleti del Team Nordica che offriranno consigli e supporto per migliorare. Previsto inoltre il test gratuito per tutti coloro che vorranno provare l’attrezzatura Nordica. Novità della stagione saranno l’Invicta Jib Session durante l’Après Ski delle otto tappe, i test di guida sicura sulla neve promossi da Wolkswagen e il The North Face Freeride Experience, l’occasione per i partecipanti di effettuare delle sessioni di freeride in sicurezza in compagnia degli atleti. Info: www.nordicafreeskiers.com

I SEGRETI DEL BASELAYER Columbia, storico marchio di abbigliamento outdoor, ha presentato il suo nuovo strato base "Baselayer" e ha creato un sito internet che ne approfondisce ogni aspetto evidenziando i punti vendita che hanno creduto nel progetto, indicando inoltre le giornate promozionali e le azioni legate al programma baselayer. Il Baselayer di Columbia offre il massimo calore e il minimo peso. E' realizzato con un tessuto confortevole, elasticizzato in 4 direzioni, per regalarti la massima libertà di movimento. Nei punti di maggior sudorazione vi sono inserti di tessuto ad alta traspirabilità, tutti materiali antimicrobici che favoriscono l'utilizzo prolungato nel tempo. Info: www.columbia-baselayer.it

LA NUOVA GENERAZIONE DI ATTACCHI BACKCOUNTRY Atomic e Salomon sono entusiaste di entrare nel mondo backcountry dall'autunno/ inverno 2012 con un nuovo prodotto, pronto a divenire il punto di riferimento per tutti coloro che vivono lo sci come un'avventura. Questo nuovo attacco,

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l'ATOMIC Tracker 16 e il SALOMON Guardian 16, cambierà l'approccio e il modo di vivere il backcountry. Infatti, è stato progettato per offrire il massimo livello di sicurezza, efficienza e performance in discesa per un'esperienza unica sugli sci. Con un telaio dal profilo basso, questo attacco offre maggiore stabilità e sensibilità verso il terreno, poi, la piattaforma Oversize garantisce la massima trasmissione della potenza e della reattività, per curve veloci e più precise. Hike & Ride: tecnologia per un uso pratico e intuitivo Grazie a un sistema che permette di risparmiare tempo dal passaggio dall'assetto da salita a quello di discesa (e viceversa) si gode di un'esperienza più gratificante in montagna. Infatti, oltre a offrire una superiore efficienza durante l'uso, questo sistema contribuisce a ridurre sia i rischi sia i disagi che normalmente vi sono quando si tolgono gli sci su terreni impervi. Dotato del "tasto" Hike & Ride, facilmente azionabile con il bastoncino da sci, non è più necessario togliere gli sci quando si passa da un assetto da "escursionismo" a quello da discesa. Nella fattispecie, dopo avere selezionato con il bastoncino la posizione "Ride" è sufficiente scendere con il tallone fino a quando l'attacco si blocca saldamente, e così si è nuovamente pronti per la discesa. L'ATOMIC Tracker 16 e il SALOMON Guardian 16 saranno disponibili dall'autunno 2012 8/9 dicembre 2011 - Tonale

11/12 febbraio - San Martino di Castrozza

14/15 gennaio 2012 - Passo Brocon

18/19 febbraio - San Candido

21/22 gennaio - Asiago

25/26 febbraio - Bardonecchia

4/5 febbraio - Abetone

10/11 marzo – Al leghe

Info: WWW.ATOMICSNOW.COM – WWW.AMERSPORTS.COM

ADAMELLO FREESTYLE ARENA 2012 Per il terzo anno consecutivo, il comprensorio AdamelloSki Pontedilegno-Tonale, offre ai propri ospiti un'intera area dedicata al freestyle chiamata “Adamello Freestyle Arena”. All'interno dell' “Arena”, non solo snowpark ma anche una pista da skicross lunga più di 1000 metri e la easyArena, uno spazio completamente dedicato ai principianti ed alle scuole, dove poter imparare in sicurezza. Lo SNOWPARK Adamello Freestyle Arena è interamente realizzato lungo il tracciato della seggiovia quadrupla “Valena” al Passo del Tonale. Lungo oltre 700 metri, lo snowpark è composto da 7 table di diversa forma e misura per 25 strutture in totale tra cui 9 kicker, 11 strutture box e jibbing, 4 funbox e 1 wall-ride. All'interno dello snowpark principale si trova la casetta shaper con musica e zona chill-out, vero e proprio “meeting point” per i rider dell'Arena. Info: www.freestyle.adamelloski.com



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“HEY GRANDE, BEL TRICK, DI DOVE SEI?” “GRAZIE VENGO DA NAPOLI.” “COSA, DA NAPOLI? E DOVE GIRI DI SOLITO?” “IN ABRUZZO” .“AH! PERCHÉ IN ABRUZZO C’É LA NEVE?”. Testo di: Fausto Tatone, Gianmarco Folignati e Andrea Chiariello - Foto: Luca Parisse/Risk4Sport, Stefano di Primio

A Campo Imperatore, ad ogni fine stagione (aprile inoltrato) viene organizzata una simpatica spring

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session nota anche come “salto della strada”: in un periodo in cui ormai la neve scarseggia in gran parte delle altre stazioni questa è da sempre una fantastica occasione per ritrovarsi con i lontani amici delle altre montagne. A Passo Lanciano, invece, una decina di anni fa nasceva sulla Majella un tanto piccolo quanto speciale park: situato su un altopiano a 1890 m di altezza e servito da un apposito skilift ma raggiungibile anche direttamente in macchina, era il posto dove molti rider da tutto l’Appennino accorrevano fino ai mesi di maggio/giugno per qualche giornata tutti insieme all’insegna del Ebbene sì, anche nel centro e sud Italia, zona più

zeppo di radi boschetti e dolci panettoni, offre agli

comunemente conosciuta per il mare, il sole e il

appassionati del freeride grandi emozioni. Non

vento di scirocco, proprio lì dove le montagne si

mancano anche pendii più ripidi e impegnativi dove,

Da lì in avanti, ogni anno, spuntavano come funghi

fanno più dolci e tondeggianti, si può avere il

però, a causa dei frequenti sbalzi di temperature, il

piccoli park, nella maggior parte dei casi gestiti da

piacere, durante l’inverno, di ammirare copiose

pericolo valanghe è spesso alto.

ragazzi i quali, armati di tanta buona volontà, non

nevicate ricoprire la spina dorsale dell’Italia.

In ogni caso un sempre maggior numero di

retribuiti, segregati in minuscoli pezzi di neve,

Stessa storia, stessa passione, neve che scende,

persone si avvicina al freeride o all’alpinismo,

costruivano per passione delle strutture su cui

giovani che si divertono a surfarla o a modellarla

grazie anche alle splendide vette del Gran Sasso,

poter girare.

freestyle.

per dar vita a strutture che permettono ai più

con il Corno Grande (2912 m) raggiungibile con la

Se dovessimo seguire un filo logico e cronologico

sfrenati di provare l’ebbrezza di sensazioni estreme,

funivia che porta a Campo Imperatore (2130 m), e

di come la situazione si è evoluta e si sta evolvendo,

tipiche di queste discipline e totalmente nuove agli

della Majella (2798 m) con la Majelletta e Passo

non potremmo far altro che iniziare raccontandovi

occhi di un turismo un po’ indifferente alle novità.

Lanciano, località dall’incantevole panorama che

di Ovindoli, primo vero grande park della zona, e

Non dimentichiamo, però, di essere al sud! Le

affaccia sul litorale adriatico. Qui nascono anche i

partiremmo presentandovi un amico, un grande

particolarità morfologiche di queste zone offrono un

primi due piccoli snowpark della zona, risalenti a

snowboarder, un gattista, uno shaper, il creatore

paesaggio e uno scenario totalmente nuovo che,

circa una decina di anni fa.

del primo Alien park: Gabriele de Angelis, che alla



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GIA’, MA DOVE

guida del suo gatto, con passione e costante

che oggi, a distanza di otto anni, continua a

impegno nel migliorarsi, anno dopo anno tirava su

Pescocostanzo (piccola stazione adiacente a

Rotazioni, transizioni, rail, flatspin, questi i nuovi

un park di tutto rispetto! Intorno ad esso iniziava a

Roccaraso). Possiamo considerarla una svolta

termini che incantano i nostri giovani. Au revoir

nascere anche una grande scena freestyle, ferma

nella storia del freestyle e dei park del centrosud

alla distensione, distinti saluti ai paletti e alle

unicamente

che

in quanto ha avviato una reazione a catena tra le

tutine. Anno dopo anno anche sugli Appennini fa

raccoglieva ragazzi da Abruzzo, Lazio, Umbria,

stazioni locali. Prima tra tutte proprio la vicina

piacere vedere un sempre maggior numero di sci

Marche, Molise, Campania e Toscana, e che non

Campo Felice che, dopo aver gettato le fondamenta

twin tip e combinazioni di vestiti sgargianti. Qui la

passava inosservata agli occhi dei colleghi del

per la costuzione dello SWUP snowpark, con un

scena si sta rivelando piena di giovani talenti,

settore imprenditoriale abruzzese. Credo fu

lento e silenzioso susseguirsi di miglioramenti, si

ormai non è difficile vedere flatspin stilosi girati da

proprio questo il grande motivo per il quale la

presenta oggi come uno dei park più belli, attrezzati

ragazzi di soli 15 anni, ne sono l’esempio i due

stazione diede il pieno appoggio al progetto Alien,

e competitivi della zona. Andrea Uzzo Bertolini e

under 15 Eros Galante e Stefanino Luciani, che,

ancora

allo

snowboard,

Massimo Pica ne sono i principali artefici.

sulle orme dei ragazzi di DTC, affinano sempre più

Riguardo alla stazione non possiamo non citare

il loro stile, imparando trik sempre più avanzati,

Fausto Tatone, grande sostenitore del movimento

non è neanche difficile vedere ragazze saltare sui

freeski (grazie a lui sono stati organizzati i primi

big air e fare precise rotazioni, tra loro ricordiamo

eventi in zona “freeskiers only”). Già direttore della

Lena Attorresi e Lorenza Chiariello.

scuola sci Le Aquile, quest’anno si presenta con

A occuparsi di lezioni di stile sulle dolci cime

una nuova organizzazione completamente dedicata

appenniniche troviamo i DTC, Andre e Giamma sono

al freestyle: Math Snow Academy, nata dalla

i local skier dei park abruzzesi, uno allenatore,

volontà di Stefano Berti, papà dei Wild Games. A

l’altro maestro, sono entrambi rider per Nordica, e

Fausto vanno i nostri ringraziamenti per il grande

da anni lanciano urla disperate alle stazioni locali,

operato (continua così, ogni anno ci piaci sempre

con la speranza di ricevere finalmente strutture

di più ;-))

adeguate. L’aria di cambiamento inizia finalmente a

Doveroso anche citare il Grizzly Freestyle asd che,

farsi sentire, ecco a voi le novità di quest’anno.

nella

di

Per il puro piacere di tutti i rider appenninici, le

organizzazione eventi, viaggi, camp e tour in eliski,

zona

dell’Altosangro,

si

occupa

stazioni di Campo Felice e Pescocostanzo

pratica possibile ormai da vari anni a Roccaraso.

(Roccaraso) si sono date battaglia a colpi di lavori in terra, ed entrambe si sono presentate alle porte del sig. DOORS per armarsi adeguatamente di nuove strutture a fronte di una nuova stagione ricca di freestyle.



Andrea Chiariello in Cork7 TruckDriver. Foto: Stefano di Primio

DTC DALATERA CREW Eravamo in quel di Les deux Alpes, erano i primi di luglio, le persone in park erano ancora poche, il livello dei rider non era niente male, il tempo e la neve erano ancora fantastici e il big air di quest’anno era veramente figo. Le condizioni per girare erano praticamente ancora perfette. Era una giornata speciale, in park avevamo girato grosso e gasato bei trick, Si ozieggiava in camera tutti riuniti a goderci il post riding. Il pomeriggio passava tra i video della mattinata, e qualche bella canzone di sottofondo. Avevamo appena finito di giocare al gioco “dichiara il trik, fallo o paghi” (se

SWUP SNOW PARK 22

- ALIEN ALTO:

non ricordo male era stato dichiarato, tra i vari, un

- SLOPESTYLE 2 linee da 5 strutture in sequenza dal

Butter 900 sul big air) quando

set up variabile

rigorosamente in ciociaro, interruppe tutti i

- ALIEN BASSO:

discorsi con un sonoro “AOO’ A RAGA’ E FAMOLA NA’

- EASY-MEDIUM-LINE 4 kicker in sequenza (5-4-4-4 mt)

CREW!”.

- EXPERT LINE 3 kicker in sequenza (15-12-10 mt

A pensarci bene forse già eravamo una crew, visto

step-up)

che dopo esserci conosciuti l’anno precedente alle

Giamma,

- JIB LINE

2 Alpes e dopo aver passato tutto il mese estivo e

SWUP Snow park di Campo Felice il prossimo inverno

Box: 5 - Wallride: 1

gran parte della stagione successiva a girare

(offrirà 3 linee, una in più rispetto all’anno passato) e

Rail: 8 (4NEW JIB LINE doors)

insieme, abbiamo trovato da subito un gran feeling

un set up di tutto rispetto:

Lunghezza Park: 600mt + 300mt

e insieme ci divertiamo e ci motiviamo molto. Per

- EASY con 4 strutture in sequenza

Qui potete trovare i maestri della dtc presso il Grizzly

entrambi è stata una vera fortuna trovare un amico

- SLOPESTYLE con 2 strutture esperti, 2 jump in

freestyle (info su fb).

di buon livello con il quale migliorare e poter portare in giro lo stile “dalatera”. Simone Canal,

sequenza e un wallride - JIBBING con 7 strutture di cui 4 in sequenza

FFT MAGNOLA

Stefano Vuerich e Alessandro Bianchetti sono i

Come ogni anno lo Swup ospiterà i Wild Games, evento

nostri amici skier accompagnatori per i park delle

ormai diventato tradizione, che da quest’anno si

Alpi, con loro abbiamo girato tanto e

siamo

prefigge l’obiettivo di consacrarsi “contest freestyle

migliorati molto. Trovato con un po’ di fatica un

del centro Italia”.

nome (DALATERA, chiaro riferimento autoironico

Alla Scuola sci Le Aquile troverete Math Snow

alla

Academy (freestyle only) con i maestri della DTC

quest’estate ha avuto inizio l’avventura di DTC,

(info fb).

fondata da Andrea Chiariello e Gianmarco Folignati

ALIENPARK

nostra

provenienza

geografica)

da

L’FFT Magnola Snowpark di Ovindoli: annoverato fra

che mira a mettere in evidenza la scena freestyle

le più importanti strutture del centro italia in ambito

del centro sud.

Non sarà da meno l’ALIENPARK di Pescocostanzo

snow-freestyle, grazie al forte entusiasmo e

Il nostro obiettivo è quello di farvi conoscere

(Roccaraso). Il park è pronto ad ospitare grandi feste

all’apporto dell’associazione sportiva “upper &

meglio le nostre splendide zone, cercando, in un

e session in notturna grazie a un sistema di

lower”, si presenta con 2 strutture polivalenti upper-

modo o nell’altro, di attrarvi qui da noi.

illuminazione totalmente rimodernato, il nuovo set up

park e lower-park disposte in due zone strategiche

sarà il seguente:

degli impianti.

A presto! Andrea



Foto: Courtesy Salomon

A cura di: Marco “Saggio” Melloni

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SCOTT – BACK PROTECTOR X ACTIVE Caratteristiche: nuova protezione dorsale superleggera e traspirante. Si distingue per la massima protezione che garantisce e anche per la mobilità dei movimenti, grazie ad un sistema di snodi brevettato. Prezzo: 99,90 Info: www.scott-sports.com

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LANGE RX 130 PRO

rendono adatto allo skinning e a un agile slalom nella

Unisce l'innovativo sistema di controllo degli

neve profonda. Le cerniere sotto le braccia favoriscono

sci larghi a una calzata senza precedenti, per

l’aerazione anche indossando uno zaino, ghetta

offrire uno dei migliori scarponi Big Mountain

antineve staccabile, cerniere impermeabili tagliate al

mai provati dagli sciatori. È dotato di un nuovo

laser e polsini regolabili “hook-and-loop”.

Power Strap Cam Lock (cinghia di serraggio

Il design comprende diverse tasche, una tasca interna

autobloccante) per prestazioni eccezionali e di

per dispositivi elettronici e tasche per gli occhiali,

una soletta Ultra Grip (in gomma). Unendo una

tasche con cerniera per le mani e sul petto, e tasca

forma interna da 97 mm alla tecnologia Control

aggiuntiva sul polso, con panno per la pulizia delle lenti. Il cappuccio è compatibile con il casco, e il riflettore di emergenza Recco® offre un’ulteriore misura di sicurezza nei fuori pista in caso di valanga. Prezzo 450,00 euro Info: www.thenorthface.com

Fit e a una calzata più precisa a livello della caviglia rispetto alle altre marche, lo scarpone RX 130 LV offre un livello di precisione e di controllo ineguagliabile. È disponibile anche con forma interna da 100 mm. FLEX 130. Info: www.langeskiboots.com


ARC’TERYX – SARISSA PANT Arc’teryx dedica a freeriders e appassionati di avventure side-country i nuovi coordinati giacca e pantaloni Sarissa, realizzati con isolamento Coreloft™, fodera Coreline™ (perfetta per trattenere il calore del corpo),

SPY – TARGA II

strato esterno in GORE-TEX® Pro Shell. I capi

Targa II in una parola Rock steady: sempre pronta a supportarvi in

offrono caratteristiche specifiche per gli

qualsiasi condizione atmosferica.

sport sulla neve, fra le quali: sistema di

Caratteristiche:

ventilazione per la più efficace termo-

• Montatura flessibile a garanzia di un fitting perfetto su ogni tipo di viso

regolazione, ampia gamma di tasche interne

• Tecnologia di ventilazione anti-appanamento Scoop®

ed esterne estremamente capienti,

• Doppia Lente cilindrica in policarbonato, con trattamento anti –

dispositivo RECCO® reflector, gonnellino

appannamento ed anti-graffio

para-neve con chiusura elasticizzata

• Triplo face foam ISOTRON® per ridurre al minimo la sudorazione interna.

ottimizzata per impedire infiltrazioni di freddo

• Elastico con doppio sistema di regolazione e banda in silicone per

e neve. I capi offrono una silhouette rilassata,

una calzata sicura e stabile.

generosa sulle anche per coniugare libertà di

• Protezione totale dai dannosi raggi UV(UVA,UVB,UVC)

movimento e personalità stilistica. Protezione

Disponibile in 8 versioni colore. Prezzo: da da 55,00 a 75,00

dai cambiamenti climatici garantita.

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25

GIRO – REVOLVER Il Revolver è un casco da Pipe e park minimale ma dal grande appeal. Tra le sue caratteristiche tecniche una speciale fodera interna per indossarlo sopra il beanie, il sistema Goggle Channel per indossare la maschera sotto

TECNICA – COCHISE 120 DYN

il casco ed il sistema di ventilazione Stack Vent che

Taglie: 220-310

garantisce anche una perfetta aerazione della maschera.

Scafo Triax PP - Suola Touring rubber

Costruzione: High Impact ABS con interno in EPS, sistema

Dynafit Comp.+foot arch+interchangeable footprint - Leve alu+power lock - Canting single with screw - Shock Absorbing zeppa - Mobility cuff syst. - Flex 120. Prezzo: 449,00 Info: www.tecnica.it

ARMADA - THALL

di ventilazione Super Cool a 6 aperture e sistema Stack Vent, certificazione CE EN 1077, compatibile con tutti i sistemi Audio TuneUps. Misure: S / M / L con Fit Kit Info: www.giro.com - www.nitro.it

MOVEMENT - TRUST

Il cavallo di battaglia del fondatore Armada e super-pro

Fa parte dei nuovi sci realizzati per skier di alto livello,

Tanner Hall in stile rastafari è uno sci da park e jibbing.

aggressivi e potenti, capaci di performance radicali

Molto morbido in punta e coda per deformare lo sci al

indipendentemente dal tipo di neve. Risultano stabili alle

massimo. Sotto lo scarpone però è duro per essere stabile

alte velocità e, grazie alla lunga spatola Early Rise

anche su salti grossi! Disponibile nelle taglie: 181, 176, 171,

vengono incontro nelle condizioni difficili.

166. Raggio 20,5 e sidecut 119-86-109 per la taglia 176. Info: www.armadaskis.com - www.oberalp.it

Disponibile nelle taglie 178, 186, 194. Raggio 21 (186) Info: www.movementskis.ch


Ciao Ste, so che hai avuto un bel passato da “garista”, vero? Ciao Dima, si, ho iniziato a fare gare di sci quando avevo 6 anni e ho continuato fino ai 19. La mia specialità preferita era lo slalom speciale. Sono molto grato al “mondo” delle gare e ai vari allenatori che mi hanno seguito durante la carriera, in quanto mi hanno fatto capire quanto sia importante l’allenamento ed avere sempre la testa sulle spalle. Quando e perché hai deciso di passare al freeski? Un ruolo fondamentale in questa evoluzione lo ha avuto lo skateboard, che pratico da quando ho 14 anni e mi ha avvicinato al mondo del freestyle. In seguito Candide Thovex, con la sua serie di video Rastafaride, mi ha fatto capire che cos’era lo sci freestyle e fino a dove poteva spingersi in quel momento. Un paio di

Nome e Nickname: Stefano Vuerich aka Vuric Età: 24

giorni dopo ero già in park a provare i primi 360.

Anni di sci: 21 Se non sbaglio, l’Invicta Shogun di Modena è stato il tuo primo contest a

Homespot: Tarvisio (UD) Set-up: Sci e scarponi Nordica Ace of Spades,

livello nazionale, che impressioni hai avuto?

26

attacchi Nordica, occhiali Adidas Eyewear

Il livello italiano è cresciuto molto in questi ultimi 2 anni, arrivando al pari del resto del mondo. Allo Shogun il livello di tutti i rider era molto alto ed è stata una gara divertente sia dal punto di vista dei trick che dell’atmosfera generale che si

Best trick: Switch 1080 mute Favourite skimovie: On top of the Hood gasa molto

respirava sulla rampa e tra il pubblico. Gareggiare con rider del calibro di Jon Olsson, Klaus Finne e Markus Eder, solo per citarne alcuni, gasa molto e attiva la

Se dovessi scegliere tra un trip in Alaska a fare heliski e Mammoth Lakes

mente ed il corpo a spingersi oltre i propri limiti. Ringrazio il Nordica Freeskiers

a girare in park, dove andresti?

Team per avermi dato la fiducia di partecipare ad una gara così importante.

Sicuramente Mammoth Lakes a girare in Park, mi sento più un park rider

Sei originario del Friuli ma hai passato le ultime due stagioni a fare il

Con chi ti piace girare?

maestro e ad allenarti a Campo Felice, parlaci di questa tua esperienza:

Con la crew tarvisiana LearntoStyle, Gianmarco Folignati, Marco Cecamore,

Ringrazio innanzitutto la Scuola Sci “Le Aquile” per avermi dato la possibilità di

Andrea Chiariello e Simone Canal.

lavorare ed allenarmi a Campo Felice, presso lo Swup Park. Lo scorso anno sono migliorato molto, avendo avuto il tempo per girare ed allenarmi. Le condizioni

Maggior ispirazione italiana e straniera?

dello Snowpark di Campo Felice sono sempre state delle migliori. Una cosa che

Markus Eder e Tom Wallish.

mi ha impressionato, rispetto agli snowpark più a nord, è stata la qualità del manto nevoso, sempre soffice e quindi adatto per provare i trick. Per il resto lo

So che organizzi un evento i primi di dicembre, dillo a chi ancora non lo sa:

Swup Park è molto divertente, sia dal punto di vista dei box e rail, sia per i salti,

Il 2/3/4 dicembre organizziamo, in collaborazione con lo Sci Club Pordenone,

non molto grossi ma sempre shapati in modo perfetto.

Promotur, Monster Energy, Nordica, Invicta, Adidas Eyewear, Spy Optics e Iuter una “Rail Jam” e Sella Nevea (UD). Sarà un week-end dedicato al freestyle e

Che obiettivi hai per la stagione a venire?

contornato da musica life, gadget per tutti e tanto divertimento. Per il contest

Durante l’inverno vorrei riuscire ad allenarmi e a fare il maggior numero di

abbiamo a disposizione 4000 euro in materiali, da dividere tra i vincitori; il contest

contest, sia di freeride che di freestyle. Sarò di base a Madonna di Campiglio e mi

è nato da un’idea mia e dei miei soci tarvisiani di LearntoStyle e sta crescendo

piacerebbe muovermi parecchio per provare le varie strutture e kicker degli

velocemente, grazie anche al seguito che gli stanno dando i rider italiani.

snowpark europei. Per fine stagione un bel viaggio in America sarebbe la ciliegina sulla torta!

Saluti e ringraziamenti: Saluto e ringrazio tutto il Nordica Freeski Team, Adidas Eyewear, tutti gli amici

Miglior resort in cui tu abbia mai girato?

con cui giro e che mi motivano e mi gasano, i miei genitori che credono in quello

Livigno @ Mottolino Snowpark.

che faccio, gli amici dello Swup park e della scuola sci “Le Aquile”.


ÂŤLO SCI DEL DUE VOLTE CAMPIONE DEL MONDO DI FREERIDE, (<9i30,5 +<*96A -9( ÂŽ

Per ammirare la performance di AurĂŠlien e rivivere le emozioni regalate da questo campione è sufďŹ ciente scannerizzare questo codice!

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CrĂŠdit photos : Arnaud Childeric

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CIAO DIMA, SO CHE SEI STATO COINVOLTO IN PRIMA PERSONA NELLA CREAZIONE DEL PRIMO LIBRO SUL FREESKI E VORREI FARTI QUALCHE DOMANDA IN PROPOSITO, FORSE PERÒ È ANCHE L’OCCASIONE PER FARE UN PASSO INDIETRO SUL MAGAZINE E PRESENTARE “IL VOLTO SMART” DELLO SCI A CHI ANCORA LO CONOSCE POCO. COME TANTI DELLA MIA ETÀ VEDO QUESTA “FETTA” DELLO SCI COME UNA RELATIVA NOVITÀ RISPETTO AL CLASSICO SCI IN PISTA, AL MONDO DEI PALI O DELLO SCI ALPINISMO, UNICHE “VARIANTI” NOTE FINO A UNA DECINA DI ANNI FA. VORREI INQUADRARE UN PO’ IL MONDO DI CUI PARLIAMO IN 4SKIERS, DI COME È NATO E DEI PERSONAGGI CHE LO POPOLANO E DI COME SI PUÒ FARNE PARTE, TUTTI TEMI CHE MI PARE HAI AFFRONTATO E AMPIAMENTE SVILUPPATO NEL LIBRO. VORREI PARLARNE A TUTTI QUELLI CHE ANCORA NON CONOSCONO IL FREESKI E CREDONO CHE L’UNICA ALTERNATIVA ALLO SCI IN PISTA, L’UNICO MODO “DIVERTENTE” DI VIVERE LA NEVE SIA ANCORA FARE SNOWBOARD. QUINDI VISTO CHE SEI IL NOSTRO INSIDER MAN, SPIEGACI UN PO’ CHE PIEGA HA PRESO LO SCI E COME SI STA SVILUPPANDO. 28

Testo di: The Wise vs The Insider Man


The Wise - Partendo da quello che poi è il titolo del libro, cosa si intende per freeski: freestyle, jibbing, street, park, freeride, backcountry freestyle, sono tutte sottocategorie di questa categoria più grande? Come si relazionano fra loro, si alimentano a vicenda per una progressione generale della disciplina o viaggiano su binari distinti? The I. M. - Direi di si, sono tutte delle “specialità” (cosi almeno le abbiamo chiamate nel libro) di una categoria più grande che le comprende tutte, il freeski appunto. Potremmo fare un discorso a parte sul freeride, in quanto sviluppatosi autonomamente dalle altre categorie che mi hai elencato, ma che si ritrova comunque legata al freeski da una “specialità” sempre più affermata che è il backcountry freestyle. In termini più semplici possiamo intendere queste “specialità” come diverse maniere di intendere il freeski, data la sua naturale libertà d’espressione. Ovviamente tutte contribuiscono insieme alla progressione della disciplina, se in park i trick sono sempre più “spessi”, lo stesso vale per lo street, come per le linee in fresca. The Wise - Le gobbe, il balletto, gli aerials, le discipline antenate del freestyle newschool si sono nel tempo affermate anche a livello istituzionale all’interno della FIS, tuttavia almeno in Italia ciò non è bastato a farle diventare fenomeni mediatici o tanto meno alla moda. In Europa o ancor più in Italia a cosa si deve l’esplosione del freeski ad un certo punto e quando è successo? The I. M. – A mio parere, se in Italia possiamo parlare di esplosione del freeski, è in atto solo ora, o almeno così sembra. Tuttavia, non possiamo ancora paragonarci a ciò che succede già da tempo oltralpe, o ancor di più, oltre oceano. La forza del freeski sta tanto nella sua spettacolarità quanto nel suo essere innovativo. È divertente e sei comunque su due sci, quindi sia il ragazzino che fa sciclub che lo sciatore della domenica possono approcciare questa disciplina tranquillamente. Ciò che manca ancora in Italia è sicuramente una mentalità diversa, più fiduciosa in ciò che è nuovo. All’estero l’hanno capito già da tempo dando più spazio a questo sport, noi ci stiamo arrivando e qualche risultato già si vede: il livello di riding cresce di anno in anno, così come ogni anno sorgono nuovi park, e alcune tra le località che ci hanno creduto per prime anni fa ora vantano snowpark di tutto rispetto. The Wise - Nella storia evolutiva del freeski in che modo sono relazionati i materiali tecnici (sci e scarponi) alla disciplina? Cioè, sono stati alcuni nuovi prodotti a permettere un’evoluzione del freestyle o è stata l’esigenza di spingere oltre il freestyle a far compiere un’evoluzione all’attrezzatura? The I. M. - Sicuramente i materiali hanno facilitato e aiutato la progressione della disciplina nel corso degli anni, ma sono state le esigenze che i rider hanno espresso alle relative aziende a permettere l’evoluzione dell’attrezzo. Mi spiego meglio: il rapporto tra i professionisti e le aziende è estremamente importante per quanto riguarda lo sviluppo dei nuovi materiali. Ed è grazie alla loro esperienza sul campo che ogni azienda sviluppa di anno in anno un attrezzo sempre migliore che risponda il più possibile alle esigenze degli atleti. Questo facilita la loro attività aiutandoli nella progressione della disciplina. Nel campo del freestyle negli ultimi 5 anni si stanno compiendo passi da gigante in questo senso. Se dieci anni fa per saltare si usavano degli sci con una leggera punta dietro e uno scarpone da granturismo, ora ci sono attrezzi per ogni esigenza e specialità, dallo sci da backcountry allo sci adatto a jibbare, dallo scarpone da freestyle a quello più performante nel freeride, e così via...


30

The Wise - Cosa vuol dire essere o diventare un freeskier? I freeskier

The Wise - Il freeskier che voglia raggiungere un certo livello nelle

sono solo ragazzi provenienti dagli sci club che si sono stufati di fare

competizioni deve dedicarsi seriamente anche ad un allenamento costante

pali e mirano a competere fra loro in una disciplina meno vincolante e

e specifico, fuori dalle strutture sulla neve, o l’atleta freeskier è solo uno

che lasci più spazio alla creatività o sono anche persone che

skier più figo degli altri che non ha paura di prendere cartelle e che fuori

consideravano lo sci in pista un’attività noiosa e trovano questo nuovo

dal park pensa solo alle feste?

modo di vivere la montagna un motivo valido per fare qualcosa di

The I. M. – Ahahah aimè gli ironman non esistono, quindi assolutamente, è uno

diverso o addirittura uno stimolo per agganciare per la prima volta un

sport vero e proprio e in quanto tale necessita di una certa preparazione fisica se

paio di sci?

vuoi farlo ad alto livello. Ci sono diverse attività propedeutiche che possono aiutarti

The I. M. - A mio avviso la risposta è molto più semplice. Essere o diventare un

in una preparazione più tecnica, come le reti elastiche, le water-ramps e così via,

freeskier non penso sia un fatto di classe (io sono questo tu sei quello), penso

a cui va affiancata una preparazione fisica che ti aiuti ad arrivare in forma sulla

significhi più in generale avere a cuore la montagna e il freeski in tutto quello

neve e reggere meglio le cartelle riducendo il rischio di infortuni. Ecco perché la

che è. Poi come dici tu è normale che ognuno abbia il suo modo di viverlo: chi

preparazione a secco è fondamentale per un buon rendimento sulla neve. Essere

in maniera agonistica, chi per semplice passione, chi per curiosità. Essere un

in forma fisicamente ti dà un sacco di vantaggi, rendi di più, ti stanchi meno

freeskier significa amare il freeski, lo è tanto Tanner Hall quanto il ragazzo che

facilmente, attutisci meglio le cadute... questo non significa che gli skier non fanno

si pala il kicker dietro casa. Certo è che prima di avventurarvi in un park vi

festa in quanto nessuno mi crederebbe, però magari sfata qualche luogo comune

consiglio almeno di imparare lo spazzaneve!

per cui gli atleti degli action sports sono solo dei fuori di testa senza un metodo di allenamento.

The Wise - A che livello deve essere uno sciatore per poter cominciare ad approcciare le manovre di base del freestyle?

The Wise – Parlaci un po’ del libro ora, a chi è venuto in mente di realizzare

The I. M. – Con l’ultima frase della risposta precedente ho in parte risposto

questo libro e quando è nata l’idea?

anche a questa. Come abbiamo anche consigliato nel libro il requisito minimo

The I. M. – Già un paio d’anni fa il Brac (Massimo Braconi) ci aveva proposto di

è un buon controllo degli sci paralleli e una gestione della velocità consolidata.

mettere per iscritto qualcosa di mai visto prima sul freeski, quindi l’idea di scrivere

Una cosa importante da tener presente fin da subito è che essere uno sciatore

un volume circolava già da tempo all’interno del team: inizialmente doveva essere

esperto non significa essere pronto per saltare sulle strutture più grandi.

un semplice libricino con un po’ di freeski school, poi l’idea si è sviluppata sempre

Sicuramente chi ha più esperienza sugli sci troverà più facile l’apprendimento

di più fino a concretizzarsi nella realizzazione di un vero e proprio libro appoggiato

rispetto a chi ne ha meno, ma ciò non significa che può bruciare le tappe

da una casa editrice. Grazie al Brac abbiamo avuto modo di proporre l’idea a Hoepli

fondamentali. Ecco perché consigliamo di partire sempre per gradi,

nella persona di Michele Dalla Palma che, curando sia la collana editoriale

soprattutto nell’affrontare le strutture all’interno del park.

“Montagna” che “Outdoor” delle Edizioni Hoepli ha deciso di credere nel nostro progetto commissionando il lavoro.

The Wise - Attraverso la didattica, uno sciatore “della domenica” può imparare ad acquisire una certa padronanza degli sci e del proprio

The Wise – Quante persone hanno partecipato attivamente alla creazione,

corpo e imparare a fare qualche manovra in pista e a saltare?

quali skier e aziende hanno sposato l’idea?

The I. M. – Certo che si. Ovviamente le manovre in pista e i salti che riuscirà a

The I. M. – Non saprei contartele e ho anche paura di dimenticare qualcuno… in

fare saranno sempre proporzionati al suo livello di sciata.

ogni caso io ho coordinato il lavoro gestendo i rapporti tra me e gli altri autori

Non può pretendere, come dicevo prima, di bruciare le tappe e voler imparare

(Federico de Albertis, Marco Eydallin, Paolo Martinoglio e Massimo Braconi) con

da subito un 540. Bisogna anche tener conto di altri fattori quali l’abilità

chi invece stava “dietro le quinte”: Maurizio Vedovati per quanto riguarda la

motoria e il coraggio, requisiti importantissimi per un più facile

correzione dei testi, Sara Taglialegne, la grafica, che ha impaginato e montato tutte

apprendimento.

le sequenze, l’architetto Gabriele Frione che ci ha disegnato le strutture del park,



Marco Borello e Michele Dalla Palma che invece supervisionavano il tutto. Poi

all’interno di questo spettacolare mondo. Tra i vari capitoli posso citarvi la storia,

Damiano Levati per la maggior parte del materiale fotografico, Emilio Previtali che

la preparazione fisica, l’attrezzatura, le attività propedeutiche, lo snowpark, le

ha contribuito al capitolo storia, la dottoressa Emanuela Baldiraghi e il dottor Piero

specialità, le competizioni, il rapporto con i media, oltre a tre capitoli dedicati a una

Crosia che ci hanno aiutato nella parte tecnica riguardante lo stretching e la

progressione tecnica divisa per livelli con spiegazione illustrata. Insomma c’è di

preparazione atletica. Poi ancora gli intervistati Daniela Ceccarelli, Paolo De Chiesa,

tutto e di più.

TJ Schiller e Giacomo Kratter, oltre a tutti i fotografi (che spero non se la prendano

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per non averli citati) che ci hanno gentilmente concesso alcune foto.

The Wise – Personalmente ritengo che motivando, raccontando e spiegando

Contando che l’idea è stata sviluppata da noi in quanto amanti ed esperti di freeski

cosa sta dietro a una disciplina sportiva o ad un approccio nel vivere

grazie all’appoggio della casa editrice, non c’era bisogno di sponsorizzazioni o di

determinate esperienze, ci siano più speranze che queste possano

esterni che collaborassero. L’unica azienda che ha partecipato al progetto è stata

riscuotere interesse, vengano apprezzate e trovino una loro collocazione

Nordica che ha contribuito acquistando e personalizzando un bel po’ di copie.

nel tempo, senza finire per essere classificate come una moda e magari stigmatizzate per questo. E’ stato questo che in qualche modo ha spinto

The Wise – Quanto tempo ci hai/ci avete messo per raccogliere il materiale

anche voi a scrivere un libro?

e scrivere tutto quanto?

The I. M. – Beh si, abbiamo avuto la possibilità di poter raccontare con un libro

The I. M. – Dopo un primo incontro a Maggio 2010 che ha dato il via ai lavori, ci

l’essenza del nostro sport e della nostra passione, l’intenzione è quella di

siamo trovati d’estate per delineare i capitoli e impostare la stesura. Da settembre

trasmetterla a quante più persone possibile per chiarire le idee a chi le ha confuse

abbiamo iniziato a lavorarci più intensamente trovandoci di mese in mese a

e per informare chi invece non sa. Modestie a parte, mentre lo scrivevamo

rivedere e integrare il lavoro fatto singolarmente ognuno a casa propria. A ottobre

pensavamo che ai tempi in cui abbiamo iniziato noi sarebbe stata la nostra bibbia,

c’è stata l’uscita a Les Deux Alpes per fare tutte le foto relative alla parte sulla

ed è quello che speriamo diventi anche per qualcun’altro lì fuori, per quanto si sa

progressione tecnica. Nei mesi successivi abbiamo completato la parte scritta di

che a non tutti purtroppo piace leggere...

tutti i capitoli. L’ultimo mese è stato dedicato alla revisione del testo, individuando le varie foto che ci mancavano. Recuperate quelle, ho seguito la grafica per

The Wise – Dobbiamo considerarlo un pezzo unico che non avrà un seguito

l’impaginazione e il montaggio delle sequenze. Contando che a fine febbraio è

o dato il potenziale evolutivo del freeski, questo libro è destinato a dovere

andato in stampa ci abbiamo messo relativamente poco.

essere aggiornato periodicamente? The I. M. – Periodicamente direi di no. Abbiamo parlato di molti aspetti che

The Wise – A chi è indirizzato, skier “tradizionali” che non hanno idea di cosa

rimarranno gli stessi anche in futuro. Magari tra dieci anni si potrà parlare

sia il freeski e ne sono in qualche modo attratti o freeskier di livello

dell’evoluzione che ha avuto lo sport con l’avvento delle Olimpiadi e del circuito FIS,

principiante medio che vogliono raggiungere il top in questo campo?

dei trick nuovi, delle nuove riviste, produzioni video e così via, chissà, magari nuove

The I. M. – Entrambi. Può essere interessante sia per chi pensa di sapere già

specialità. Quindi no non escludo un suo aggiornamento, però non lo vedo

qualcosa sul freeski, sia per chi non ne sa nulla e vuole imparare a conoscere

necessario almeno per qualche anno.

questo mondo. The Wise – Un paio di buone ragioni per non farselo mancare nella propria The Wise – Come è strutturato a grandi linee e quale idea ne sta alla base?

libreria?

E’ solo un elenco di manovre con la spiegazione di come affrontarle e

Innanzitutto perché è scritto da noi con un punto di vista reale sull’argomento, non

chiuderle o ha l’obiettivo di raccontare tutto ciò che sta attorno alle

da qualcuno di esterno che si sente parte di un mondo che invece non gli appartiene

manovre in sé?

(come purtroppo spesso accade). Ci sono un sacco di nozioni interessanti, sia per i

The I. M. – Il libro è strutturato in maniera tale da toccare tutti gli aspetti

neofiti e curiosi che si stanno appassionando, sia per chi magari pensa di sapere

fondamentali del freeski. Se letto da inizio a fondo è un vero e proprio viaggio

già tutto, ma che in realtà potrebbe ancora imparare tanto...


Due marcchi, un’u unica grande performance e

COCHISE: due marchi, un‘unica grande performance.

Cochise 120

Cochise

Blizzard Cochise è lo sci ideale per tutti gli esperti di Free Mountain che sono alla ricerca della miglior combinazione tra ottime prestazioni in neve fresca e massima stabilità sulle nevi più impegnative. La rivoluzionaria tecnologia FLIP CORE garantisce, grazie al rocker naturale, massime performance ed incredibile stabilità. Lo sci che abbatte qualsiasi confine e si fa strada su qualsiasi terreno. Tecnica Cochise 120 lo scarpone più versatile per chi vuole vivere il Free Mountain a 360°. La tecnologia I-FS Intelligence Freeride System offre la possibilità di avere una suola in gomma dal profilo antiscivolo intecambiabile, compatibilità Dynafit®e Mobility Cuff System per la massima comodità anche nelle ascensioni. Cochise 120 è pronto ad affrontare qualsiasi sfida.


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© M. Glira

LA MUSICA A PALLA IL BUS DELLA RED BULL E IL BUS DI NORDICA IL GROS E LO ZORAN AI MICROFONI LA SPINA E IL SUO LANDING ORMAI CORTO LA NEVE NONOSTANTE IL CLIMA LE SALSICCE E LA BIRRA LA GALLARDO MIMETICA IL FREESKI E LO SNOWBOARD IL BULDER E IL PARCUR IL FS MOTOCROSS E IL FS QUAD LE CODE AI NEGOZI E QUELLE AI BAGNI GLI STAND DELLE AZIENDE E DELLE AZIENDE DI SOGGIORNO LA PREMIERE DI RETALLACK IL LANCIO DI THE ART OF FLIGHT LA PRESENZA DI JON OLSSON E L’ASSENZA DI TANNER HALL LE SEMPLING GIRL IN MINIGONNA E QUELLE IN BIKINI LA DIVISA DEI POSER E LE DIVISE DELL’ESERCITO IL TERZO POSTO DI EDER E IL PRIMO POSTO DI FINNE


© Oskar Bakke - Courtesy Colmar

© M. Glira

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SKIER: LUKAS SHÄFER FOTO: MATTIA MENESTRINA SPOT: VAL SENALES


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Prof.: Lukas Schafer Lo sw 10 è un trick molto tecnico con tanta rotazione. Per affrontare questa manovra bisogna prestare attenzione a non girare troppo presto sul kicker e ad avere il peso sulla gamba sinistra per non arrivare in una rotazione cork. Si inizia a girare partendo dalle spalle e si deve spingere con forza per riuscire a girare tre volte. Una volta iniziata la rotazione prendi il grab, io l’ho fatto con Double Japan. Per lo Shifty ometti il grab e giri le spalle in modo che gli sci rimangano un po’ indietro. Per fare shifty è importante avere sempre sotto controllo la rotazione in modo da poterla bloccare nel momento in cui decidiamo di “shiftare”. Infine si atterra in Switch, cercando di farlo apparire leggero.”


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L'INVERNO SI AVVICINA E COME DI CONSUETO, SUPERATA LA PARENTESI DI MODENA SKIPASS È TEMPO DI GHIACCIAI IN PREPARAZIONE DEI PRIMI APPUNTAMENTI DELLA STAGIONE. LE PRECIPITAZIONI QUEST'ANNO NON HANNO LASCIATO MOLTO SPAZIO ALLA FANTASIA DEI NOSTRI RIDER E TRA LE METE TRADIZIONALI DELL'AUTUNNO ITALIANO NON POTEVA MANCARE L'APPUNTAMENTO CON IL SET UP CHE LO STAFF DEL GENTLEMENS SNOWPARK DELLA VAL SENALES METTE A DISPOSIZIONE. Testo di: Valentino Mori Foto di: Mattia Menestrina


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Nella pagina precedente: Andrea Conci Nella pagina di destra: Stefan Schenk

42

Abbiamo deciso di passare tre giornate in compagnia di alcuni tra i

raggiungono i fratelli Schenk, Denis Battisti, Daniel Tschurtschenthaler,

protagonisti della scena freeski italiana per capire, oltre alla loro condizione

Andrea Conci, Marco Zecchetto. Il park come previsto è tirato a lucido e ci

attuale, quali saranno progetti e obbiettivi che si porranno durante questa

ritroviamo tutti super motivati per affrontare la Big Bertha, che in questo

stagione preolimpica.

periodo misura ca 19m, ideale per divertirsi e provare nuovi trick.

Nonostante la Val Senales sia solita giocare brutti scherzi rispetto le

Tutti sembrano apprezzare il clima di questo shooting, nell'aria si respirano

condizioni metereologiche, le previsioni una volta tanto risultano essere in

vibrazioni positive, si ride, si scherza e si stompano diversi trick di livello.

linea con la realtà: tre giornate di cielo limpido, temperature ideali e nevi

Primo fra tutti sicuramente Lukas che come ha dimostrato a Modena è in

invernali ricoprono il ghiacciaio di un'atmosfera ideale per svolgere il nostro

gran forma e sembra giocare con i suoi sw10 e 12 shiftati, oltre a diversi

compito nel migliore dei modi. Unica pecca di questo periodo dell'anno, la

altri trick. Tra i progetti per questa stagione, ci conferma la partecipazione

luce, che come al solito illumina il park solamente in brevi fasce orarie,

alle qualifiche per gli Euro X-Games del circuito SFR assieme a Stefan Schenk

limitando in parte la libertà di interpretazione dei fotografi, costretti a

oltre naturalmente agli eventi italiani più importanti, come il Freestyle Series,

“giocare” con i flash per cogliere gli scatti migliori.

nel quale ha vinto diverse tappe durante la passata stagione.

Venerdì mattina lo snowpark è ancora sotto le attenzioni degli shaper F-TECH

Anche Stefan, sempre accompagnato dal fratellino Christof tornato in gran

che con la loro solita precisione si occupano di rendere ogni linea perfetta in

forma dopo il brutto infortunio dello scorso anno, dimostra di voler far bene

vista dell'assalto del weekend. Lukas Schäfer, Igor Lastei e il sottoscritto, in

e anche per lui gli obbiettivi stagionali si fanno ambiziosi a livello europeo. I

compagnia della bella presenza di Silvia Bertagna, decidiamo di cercare

due fratelli si spingono molto a vicenda ed hanno sicuramente modo di

qualche spot che possa trasmettere le nostre piacevoli sensazioni tra la neve

imparare l'uno dall'altro. Inoltre il loro affrontare le giornate con il sorriso li

fresca caduta negli scorsi giorni. Tra una curva e qualche scappotta

porta a fare sempre bene e siamo sicuri avranno modo di dimostrarlo

troviamo un “cliffetto” che fa al caso nostro. Naturalmente l'atterraggio non

durante la stagione.

è dei più ripidi (“we love flat landings” ndr) ma le ultime nevicate ci

Tra una coda alla seggiovia e una pausa mentre Mattia sistema i flash, ci si

permettono di divertirci sotto i riflettori del nostro fotografo Mattia

prende in giro e si scherza un po', ed ecco che salta fuori Denis Battisti con

Menestrina.

il suo carisma e la sua ironia. Finalmente dopo una stagione annebbiata da

Finalmente arriva il sabato mattina ed una volta affrontata l'infinita coda di

un infortunio sembra stia riacquistando la consapevolezza delle sue

sci club e sciatori del weekend alla funivia, saliamo in ghiacciaio. Ci

potenzialità. Dopo la gara di Skipass a Modena si è decisamente


43


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Sopra: Denis Battisti Qui a fianco: Igor Lastei

galvanizzato e il 19 m del Gentlemen Snowpark lo mette da subito a suo agio permettendogli di provare un po' di trick nuovi che come al solito non manca stompare! Indubbiamente gli allenamenti da triatleta lo hanno reso più forte e sicuro! Anche il suo compagno di Ski College Igor Lastei, classe '95 sembra avere ottime potenzialità per il futuro, non fosse per l'infortunio che lo ha fermato dopo pochi giri. Purtroppo per lui overshootando un misty9 tail è caduto battendo la testa e provocandosi la frattura della clavicola. Sarà fermo per almeno 4 settimane, ma confidiamo in un suo recupero al più presto per gli appuntamenti di gennaio, ma soprattutto in vista dei Campionati Mondiali Junior di Chiesa Valmalenco. Infortunio che si somma agli altri che hanno “decimato” i nostri skier migliori, a partire da Andreas Bacher e Markus Eder entrambi vittime di lesioni ai crociati e Simone Canal che dovrà stare fermo per almeno un paio di mesi per lo stiramento del collaterale. Da parte nostra i migliori auguri di pronta guarigione a tutti e naturalmente speriamo di ritrovarli presto sulla neve. Per fortuna dagli infortuni ci si riprende, tra gli altri abbiamo incontrato Arianna Tricomi che dopo la brutta caduta durante la trasferta americana della scorsa stagione sembra aver ripreso confidenza con la sua schiena. Naturalmente ci confessa di voler ricominciare a sciare con molta calma e senza forzare troppo, ma rivederla sugli sci ci fa ben sperare di ritrovarla


Boardcore - tel. 02.69017189 info@ boardcore.it


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Christof Schenk

motivata e competitiva nei mprossimi mesi. Marco Zecchetto e Andrea Conci nel frattempo crescono e arricchiscono il loro bagaglio di trick, la voglia è tanta da parte di entrambi e ce lo dimostrano provando rotazioni e grab diversi. Entrambi sono di casa in due dei migliori park italiani, Kronplatz e Madonna di Campiglio, e saranno presenti a gran parte dei contest nazionali. Per quanto riguarda il sottoscritto, beh, comincio a sentirmi invecchiare, soprattutto di fronte alle potenzialità di tutti questi ragazzini che sempre più affollano i park e per loro fortuna possono cominciare ad intraprendere questo sport fin da giovanissimi. Nonostante tutto, questo è lo sci che ci piace fare, in compagnia di nuovi e vecchi amici, alla ricerca di adrenalina costante, cercando di spingere il nostro limite sempre un po' più in là. Come presupposti di inizio stagione, mettendo da parte gli infortuni, siamo certi avremo a che fare con un inverno frizzante, ricco di eventi e ci auguriamo buoni risultati anche in campo internazionale. Confidiamo soprattutto nella passione di tutti questi ragazzi e nel desiderio comune di far crescere ancora questa scena italiana che siamo certi avrà molto da raccontare nel prossimo futuro. Enjoy freeskiing!

Sopra: Lukas Schäfer - Sotto: Valentino Mori



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Intervista di: Giulio Guadalupi e Marco Melloni Foto: Oskar Bakke, Mattias Fredriksson, Lorenz Richard/Red Bull Content Pool

LO SKIPASS DI MODENA È STATA L’OCCASIONE PER INCONTRARE UNO DEI PIÙ CARISMATICI FREESKIER DI TUTTI I TEMPI. UNO SVEDESE CHE HA INIZIATO A FARSI CONOSCERE FRA I PALI DELLO SLALOM, È DIVENTATO UNA LEGGENDA DEL FREESTYLE MODERNO, ARRIVA AI CONTEST IN ELICOTTERO O IN LAMBORGHINI COL PORTASCI, PUNTANDO NEL FRATTEMPO ALLE OLIMPIADI IN SUPER G, È UN OTTIMO IMPRENDITORE, HA UNA GRANDE PASSIONE PER I BRAND STORICI ITALIANI, PER I TORI E PER LA VELOCITÀ. ECCO A VOI, MR. OLSSON


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4S- Ciao Jon, cosa sta succedendo, come tuo

Il giorno dopo mi sono reso conto di aver fatto una

fratello che è diventato un discesista di successo

scommessa stupida, ma una scommessa è una

hai iniziato da ragazzino con il Super G, poi sei

scommessa. Quindi ho iniziato ad allenarmi e dopo 4

diventato una star del freestyle mondiale e ora

anni mi sono qualificato per la coppa del mondo, ora

torni tra i pali. Sei forse confuso?

sono molto vicino al traguardo che mi sono posto.

JON- Sono cresciuto facendo competizioni di sci alpino, ottenendo buoni risultati (Campione Juniores

4S- Scommessa a parte qual è lo stimolo che

svedese di Super G n.d.r.), poi circa dieci anni fa ho

ad oggi ti motiva a scegliere il freeski rispetto

partecipato ad un camp estivo dove c’erano anche

allo sci tradizionale? Stai vivendo il tuo sogno

snowboarder in Park e i primi freeskier. Mi sono

ma come gestisci questa variabile?

appassionato alla cosa e in men che non si dica ho

JON- Ad oggi il freestyle per me è puro divertimento

iniziato ad essere pagato dagli sponsor per girare il

ma è più difficile in quanto mi alleno solo 10 giorni

mondo e sciare. Ho continuato a crescere e a

all’anno in questa disciplina, rispetto ai 210 giorni

lavorare alla mia carriera vincendo contest e

che dedicavo prima che questa variabile legata allo

affermandomi a livello internazionale come freestyler.

sci tradizionale entrasse in gioco. E’ difficile

Ma gli anni passavano e alla fine mi alzavo dal letto

pertanto mantenere il livello elevato che ho

senza avere ben chiaro quali fossero i miei obbiettivi.

raggiunto con un allenamento costante, tuttavia

Poi ho iniziato a legare di più con il mio amico Jan

trovo anche nuove motivazioni che avevo perso

che corre in pista. Siamo due persone normali che

quando per 10 anni andavo agli eventi sotto

vengono pagate molti soldi per sciare, e quindi

pressione per vincere. Ora mi presento alle gare e

diventiamo pericolosi quando iniziamo a divertirci.

mi godo l’evento saltando con gli amici di sempre

Così una sera gli ho detto che avrei potuto ri-iniziare

senza stress da risultato, anche se a volte vengo

a fare gare tra i pali, perlomeno avremmo potuto

sopraffatto dallo spirito competitivo e sono tentato

frequentarci di più e divertirci più assiduamente. Lui

di osare troppo, ma cerco di essere realistico e

mi ha praticamente insultato, dicendo che non sarei

dare quello che posso a fronte del mio

mai riuscito a correre in pista in quanto sono una

allenamento. Il Freestyle è divertimento! Mentre per

scimmia da circo. Colpito nell’orgoglio ho scommesso

quanto riguarda i pali quello che ad oggi voglio fare

con lui 50.000 Corone (circa 5.000,00 euro) che sarei

è migliorarmi, gli stimoli sono molto forti per

riuscito ad entrare alle Olimpiadi, correndo tra i pali.

riuscire a fare quello che mi sono preposto.


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Š Mattias Fredriksson


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4S- La tua evoluzione sembra differente da

mercato la stagione scorsa. Inoltre in tutta la mia

quella che tutti i freestyler stanno percorrendo,

vita ho sempre viaggiato con borse da sci e ho

ovvero di dedicarsi maggiormente al freeride e

potuto fare esperienza sulla cosa. Ho quindi iniziato

al backcountry freestyle, coltivando la passione

a disegnare queste borse e proprio due giorni fa ho

per la montagna uscendo dai Park. Per te il

ricevuto il primo prototipo di quello che sarà il nuovo

richiamo del Powder non c’è stato? Non ha mai

prodotto della nuova azienda che sta partendo.

pensato di farti tentare dalle gare di freeride ed evolverti in quella direzione?

4S- Quindi stai diventando un’imprenditore?

JON- Sette anni fa vinsi il campionato di Big Mountain

JON- In verità sto provando ad evitarlo perché

svedese, e capii che anche in quella direzione avrei

naturalmente avere tutte queste idee e progetti

potuto avere successo facilmente. Fare Powder è

porta via tempo allo sci e mi costringe a lavorare

viaggiare liberi in montagna ed è fantastico. C’è

costantemente e intensamente. Però la passione per

ancora tanto tempo visto che ho intenzione di sciare

lo sci mi ha portato a creare gli occhiali e le borse

almeno per i prossimi 20 anni, non si sa mai che

che sono molto correlati alla mia attività di atleta.

l’ulteriore evoluzione possa essere quella. 4S- Parlaci di più di questa collaborazione con 4S-Siamo sempre in attesa di vedere il nuovo

Colmar? Certamente il brand incarna bene un

pro model JO di Head per vedere quale gnocca

bridge tra lo sci tradizionale ed il freeski,

ci sia rappresentata. Parlaci un po’ di Jon senza

scegliendo te come ambassador.

gli scarponi, quali sono le tue passioni?

JON- Certamente, il brand Colmar ha colto molto bene

JON- Si, amo le donne e le belle macchine!

quello che avevo in mente. Ho capito che non potevo impegnare altro tempo nel creare una linea dedicata,

4S- Sai, ci trovi d’accordo ;-),

seguendone anche la produzione. Con Colmar ho

JON- Con le donne è facile e anche con le macchine,

trovato il partner perfetto per fare quello che ho

basta comprarle… le macchine! Quello che mi motiva

sempre fatto nel collaborare a migliorare i prodotti

e mi appassiona ultimamente è creare e sviluppare

che utilizzavo sul campo, ma sono riuscito a far fare a

idee che partano da un semplice disegno. Mi sono

questa attività uno step ulteriore, disegnando una

messo alla prova da poco con Yniq (www.yniq.se) il

collezione intera. Pertanto riesco a fare la parte

nuovo brand di occhiali e maschere, che ho creato

divertente di creare il prodotto come voglio e mi

da zero. Penso di aver fatto il miglior prodotto al

risparmio tutta la parte di produzione e gestione della

mondo, non perché sia il mio prodotto ma perché ci

commercializzazione che resta nelle mani esperte di

abbiamo lavorato per tre anni per arrivare sul

un protagonista storico del mercato come Colmar.


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Š Lorenz Richard/Red Bull Content Pool


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4S- Come sei riuscito a farti sponsorizzare da

attività, come quando torno a Stoccolma, lì è molto

Lamborghini?

più frenetico, tra feste e il fatto che tutti mi

JON- In verità loro mi aiutano attivamente per quanto

conoscono. A Montecarlo posso fare il bucato o

riguarda la manutenzione e le elaborazioni del

cucinarmi la colazione prendendomi il mio tempo.

mezzo, ma vado in rosso sul conto quando decido di

Fra l’altro lì vive praticamente tutto il team svedese

acquistarne una.

di sci da discesa, e quindi ho anche amici da vedere.

4S- Che modello stai guidando?

4S-Dicci qualche cosa in più delle Gumball

JON- Ho ordinato una Aventador da un pezzo, ma

3000, in cui hai già corso.

sembra non arrivare mai, quindi nel frattempo ho

JON- Sono dei rally con percorsi molto lunghi che

acquistato una Gallardo. Certo quando usi una

per due anni si sono svolti in Europa, la prossima

Murcielago o una Aventador sai quanto è costata e

gara sarà da New York a Los Angeles, per questo

quindi ti senti male a sfruttarla a pieno. Per questo con

evento stiamo costruendo una macchina speciale

la Gallardo è meglio, l’ho trovata usata di due anni ad

con un telaio costruito appositamente. Una

un prezzo competitivo. Io la sfrutto facendoci oltre

macchina di soli 1000 kg spinta comunque da un

50.000 km all’anno, è l’unica auto che ho. Oskar (il suo

motore Lambo, ho disegnato completamente la

fotografo diciannovenne) e un mio amico l’hanno

macchina. Extremely Extreme! Sono molto bravo a

caricata con il materiale da sci, e sono venuti a Modena

fare soldi ma forse ancora migliore a spenderli.

da Stoccolma mentre io viaggiavo in aereo e stasera partiremo tutti per Monaco, sempre sulla Lamborghini.

4S- Quindi il tuo conto in banca è in rosso?

Insomma è proprio il mio mezzo da tutti i giorni.

JON- L’unico motivo per cui faccio soldi è per poterli spendere e divertirmi, questa è la mia filosofia. Mia

4S-Se ti mettiamo in Cover quindi ci passi le

madre non è propriamente d’accordo, ma io sono un

chiavi dell’auto per un week-end?

lavoratore e ho intenzione di sbattermi per tutta la

JON- Potete scommetterci!

vita, quindi cerco di divertirmi senza pensare al futuro, ma vivendolo.

4S-Parlaci della tua scelta di vivere a Montecarlo. Lamborghini, donne e Montecarlo, dai non è

4S- Red Bull ti aiuta in questo progetto?

troppo?

JON- Si mi daranno un milione di lattine da

JON- Scherzi! No… devo vivere al massimo!

scarrozzare in giro per l’Europa!

Certamente anche l’aspetto legato alle tasse ha aiutato, infatti riesco a gestire meglio i miei

4S-Oggi che sei a Modena, non andrai a

risparmi. Ma sta diventando veramente una casa per

visitare la Lamborghini?

me, quando sono lontano dalle piste è molto

JON- Dovrei proprio farlo uno di questi giorni ma

rilassante, una cittadina con temperature perfette,

sarei troppo tentato e probabilmente lascerei giù un

dove non ho stress, non devo vedere persone o fare

bel po’ di soldi, quindi per questa volta evito.



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CAMMINARE SEGUENDO IL PROPRIO RITMO, LENTAMENTE, PASSO DOPO PASSO, IN SILENZIO, LA MENTE SPAZIA E DIVAGA. SI ENTRA IN UNO STATO MENTALE DI TRANCE. LO SFORZO È CENTELLINATO, METRO PER METRO, NON SI GUARDA NÉ TROPPO AVANTI NÉ INDIETRO. GLI OCCHI PUNTANO I PROSSIMI DUE METRI, QUELLO È IL TRAGUARDO. QUANDO CI SI FERMA, ALLORA, SI GODE DEL PANORAMA ATTORNO, LA FATICA ACQUISTA UN SENSO E SI RIPARTE RIGENERATI. Testo di: Giulia Monego - Foto: Christian Pondella

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Salendo i 6400m dell’Illimani, la nostra ultima vetta in Bolivia, ci siamo

alto, da dove ben 12 portatori avrebbero potuto trasportarla a valle.

risvegliati bruscamente dal torpore della fatica vedendo due alpinisti

Durante la fase più difficile del salvataggio fortunatamente ci sono venute in

scivolare giù, senza controllo, legati assieme verso l’abisso. La scena che ci è

aiuto altre due guide locali che con qualche corda e picchetto in più hanno

apparsa davanti agli occhi è rimasta sospesa per qualche lunghissimo

reso la discesa più rapida.

secondo, surreale, ma le urla di dolore giunte qualche secondo dopo, ci

Arrivati al campo, esausti, non solo fisicamente ma anche moralmente,

hanno riportato subito alla realtà e colpito nel profondo.

dall’esperienza umana intensa, il sole era già basso e il tramonto imminente.

Le voci non erano lontane, così senza pensarci un attimo, dopo uno sguardo

I portatori, partiti per condurre la ragazza a spalle fino all’ambulanza, giù per

di intesa, il nostro obiettivo di scendere con gli sci dalla vetta dell’Illimani si è

l’impervia via che porta a valle, hanno dovuto combattere contro il buio ma

trasformato in un disperato tentativo di salvataggio.

sono riusciti a terminare la missione di soccorso a una dozzina di ore

Scesi al punto da dove provenivano le voci, abbiamo trovato i due, finiti in un

dall’incidente, adagiando la malcapitata su di un letto d’ospedale.

buco che fortunatamente ha fermato la caduta verso una fine certa.

Ancora incredula per l’accaduto, stanca e sfinita dalle immagini che mi

Affacciata all’orlo del crepaccio si vedeva una ragazza seriamente ferita, che

riaffioravano alla mente e dal dolore condiviso con quella ragazza,

urlava di dolore, mentre il compagno, già in piedi sembrava in grado di

addormentandomi, ringraziavo che non fosse capitato a me, consapevole

scendere da solo per chiamare aiuto, anche se era in chiaro stato di shock.

sempre più dei due aspetti che coesistono in ogni avventura, il successo ed il

Una volta raggiunti i due, mi sono lanciata ad aiutare la ragazza ad uscire dal

disastro.

buco dove era finita. Era talmente contorta da avere le punte dei ramponi

Conosco Dave e Christian da qualche anno e la passione che ci lega per lo sci

che le sfioravano la fronte, in una posizione atroce.

ripido ci ha portati quest’anno a fare un viaggio assieme, scegliendo la

Sicuramente si era fratturata il femore, la tibia e la fibula, una diagnosi che

Bolivia come destinazione per la nostra avventura! Un viaggio senza un

anche un non esperto poteva fare senza sbagliarsi di molto, la posizione

programma specifico, senza la pressione di creare materiale per gli sponsor,

innaturale e le urla certificavano la situazione critica.

senza dover scattare foto per giornali o dover filmare. Una vacanza tra amici,

Costruita una barella d’emergenza utilizzando sci, corde e zaino, Dave,

facendo quello che ci piace fare di più al mondo!

Christian e io abbiamo iniziato l’estenuante missione di calare, tirare,

Lo scorso maggio siamo arrivati a la Paz, con qualche informazione in tasca,

trasportare e consolare la povera malcapitata, fino a raggiungere il campo

un libro di foto di montagne e tanta voglia di improvvisare.


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La Bolivia è un paese meraviglioso, relativamente piccolo ma con una varietà di territori incredibile. Dalla giungla equatoriale si passa alle pianure aride, ai vulcani e alle catene montuose, tappa principale del nostro viaggio. I ghiacciai incominciano a 5000m e la Cordillera Real ospita svariate vette di oltre 6000m che sono ogni anno meta di alpinisti e scalatori provenienti da tutto il mondo. Sciatori non se ne vedono molti e la nostra attrezzatura ha suscitato spesso curiosità e ilarità da parte della gente locale. Immersi in questa nuova cultura, tipicamente sudamericana, ci siamo acclimatati camminando su e giù per le ripide strade della Paz, che posta ad un’altitudine di ben 4000m è una delle metropoli più elevate al mondo. La Paz è composta da una moltitudine di colori, odori e gente, che danno un ritmo frenetico ad una città di poco meno di un milione di abitanti. Dalle finestre dell’albergo spesso i nostri occhi ammiravano in lontananza l’Illimani, imponente e grandioso. Giorno per giorno rivedevamo il piano di azione, sperando nelle condizioni di meteo e neve, per portare a casa qualche bella soddisfazione. Affrontare un viaggio di questo tipo mette alla prova le amicizie preesistenti, tirando fuori il meglio o il peggio delle persone e la loro capacità di andare d’accordo durante una convivenza a stretto contatto. Qui mi sono ritrovata a dover affrontare situazioni che non avrei mai immaginato prima e la forza di reazione del gruppo è stata anche la mia forza, mi ha aiutato a superare ogni ostacolo senza sentirne nemmeno il peso. Le salite interminabili, le giornate d’avvicinamento, le notti in tenda, le discese con gli sci, l’intossicazione alimentare, i morsi dei cani, sono state gioie e dolori che si sono susseguiti secondo un ordine logico, non forzato, scorrendo via lisci, senza creare tensioni. L’armonia provata in questo viaggio è ciò che mi fa tornare alla mente ogni singolo giorno con il sorriso, sapendo di aver condiviso con i miei compagni qualcosa di più di una semplice avventura. A livello sciistico la soddisfazione più grande è stata sicuramente la discesa della Diretta dei Francesi della parete S/E del Huayna Potosi, 6088m. La parete è esteticamente lineare, bella, pulita e ripida, ma bisogna sempre essere cauti nell’affrontare il manto nevoso che non perdona gli errori. La

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cresta da dove siamo partiti era un filo di rasoio, la più stretta che abbia mai

curva godendoci la vista dell’Altipiano dall’alto.

visto, percorrerla con la vista intorno a noi che spaziava per chilometri dava

L’altro ricordo intenso e positivo è stato l’operazione di soccorso

una sensazione di onnipotenza, mai provata prima.

all’Illimani, un’esperienza bella e ancor più appagante di qualsiasi discesa

Mettersi gli sci in cima è stata un’operazione veramente ardua, senza alcun

con gli sci.

margine di errore possibile, ogni movimento calibrato e lento, lentissimo.

Esserne stati i protagonisti e aver regalato a quella ragazza un ritorno

Quando il clack dello scatto dell’attacco ha raggiunto il mio orecchio,

felice a casa, salvandola da possibili conseguenze nefaste è stata la

l’adrenalina fin lì accumulata ha iniziato a sciogliersi e mi sono lanciata nella

soddisfazione più grande. Il nostro gruppo ne è uscito ancora più coeso.

discesa.

Ora guardiamo alla prossima stagione, valuteremo se farci cogliere

La neve era perfettamente sciabile e ci ha permesso di fare qualche bella

nuovamente da questa voglia di partire alla pura Avventura!



Sesso, droga e la curva perfetta Per i veri appassionati il powder è sempre un regalo meraviglioso, spesso un lusso, a volte una necessità. Per i gestori dei resort di tutto il mondo è una manna che permette di fidelizzare il cliente. Anche le agenzie di viaggio si sono accorte di questa piaga sociale che dà dipendenza, e voi? Quando si parla di action sport si parla di un business organizzato e proficuo sviluppatosi attorno al concetto di “soul”, inteso nella sua eccezione di ESSENZA dello sport;

SCIARE IN POWDER È LA MIGLIOR VARIANTE DI SCI POSSIBLE. PER NOI POWDER SIGNIFICA LIBERTÀ, CONCENTRARSI PIÙ CHE SUL COME LO FAI, SUL FARLO SEMPRE DI PIÙ… È AL DI LÀ DELLA SCELTA DELL’ATTREZZATURA, AL DI LÀ DI TUTTI GLI INSEGNAMENTI BASE DELLA TECNICA SCIISTICA. LA COSA BASILARE È ALLONTANARSI DALLA MASSA ED ESPLORARE ZONE DOVE NON CI SONO TRACCE, NON CI SONO PILONI DELLA FUNIVIA, RETI DI CONTENIMENTO, O ALTRI SCIATORI DA SCARTARE. SOLO NEVE! E’ UN ALTRO MONDO. - POWDER MAGAZINE, INTRODUCTION TO THE FIRST ISSUE, 1972.

indaghiamo su chi percepisce questa essenza e chi no, dove la si trova e perché. Gli outdoor sport con una tradizione più consolidata come il Surf, l’arrampicata e lo sci vengono trattati con frequenza sui media, dove si cerca di trasmetterne l’essenza. Ma ci sono alcune nicchie di questi sport, dove l’essenza è più manifesta. Quando si parla di Snowsport, il terreno più florido è senza alcun dubbio la neve vergine, dove il Soul può proliferare incontrollato. Powder, nieve polvo, pulver schnee, le poudre. Come nel surf raidarsi un tubo è l’esperienza considerata più Soul, così è per un Face Shot in powder che letteralmente ti toglie il respiro. Troverai sempre massicce dosi di ESSENZA in certi luoghi incontaminati e nei sorrisi dei tuoi compagni di avventura. Tutto può essere riassunto in un’equazione difficilmente confutabile:

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AMICI + NATURA + POWDER = L’Essenza del riding invernale. Molte persone si stanno accorgendo che questa è l’equazione giusta, rispetto agli ambienti artificiali creati apposta da zelanti gestori di resort. Forse si tratta della maggior consapevolezza che il riscaldamento globale sta riducendo il tempo a nostra disposizione per cogliere quest’ Essenza. O ancora, il problema è che il Powder come un’assuefacente e potente droga, una volta che la provi non puoi più smettere e ne cerchi sempre più. Qualsiasi motivo sia alla base del desiderio incontrollabile di sciare in fresca, sta di fatto che vogliamo il Powder, è il nuovo trend che sostituisce il desiderio di impianti di risalita sempre più veloci. Il tutto è riassunto bene dal famoso motto POWDER TO THE PEOPLE, citato tempo fa da una rivista americana.

IL VERO SCIATORE NON SEGUE LA MASSA. NON È CONFINATO IN UNA PISTA. EGLI È UN ARTISTA CHE CREA MEDIANTE UNA TRACCIA UN DISEGNO SU UNA TELA DI NEVE VERGINE. QUELLO CHE È UN BLOCCO DI MARMO PER LO SCULTORE È IL PENDIO DI POWDER IMMACOLATA PER LO SKIER. LA NEVE DISTRUTTA DA UNA MOLTITUDINE DI PISTAIOLI NON PERMETTE DI APPREZZARE IL TRATTO LASCIATO DAL PASSAGGIO DI UN SOLO SKIER. SOLO LA NEVE VERGINE REGISTRA IL PASSAGGIO DI OGNI SCIATORE, È SOLO QUI CHE UN VERO ARTISTA PUÒ ESPRIMERSI COMPLETAMENTE. - ARNOLD LUNN, THE MOUNTAINS OF YOUTH, 1925 Il Powder è una cosa da raccomandare. É un elemento naturale, per esempio. E’ fresco, pulito e se cadi ti accoglie tra le sue soffici braccia. Ma chi è un abitué di questo terreno avrà molto di più da dirti. C’è un qualcosa di indescrivibile nelle sensazioni che lo sciare in Powder trasmette, l’unica possibilità è vivere l’esperienza in prima persona e coglierne l’aspetto più profondo. Un famoso detto che sentii tempo fa dice


Testo di: Leslie Anthony Traduzione: Giulio Guadalupi Foto: Mattias Fredriksson

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Emanuel Hedvall, Engelberg


Chris Rubens, Revelstoke British Columbia Canada

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che cercare di spiegare lo sci in Powder ai neofiti è come spiegare il sesso ad una verginella. Nonostante ciò cercherò di cimentarmi nell’analisi e spiegare nel dettaglio le sensazioni che si riescono a provare. Lo sci fuoripista è: parole che non riesci a pronunciare, racconti che non riesci a concretizzare, è il silenzio che ti circonda, la natura che ti abbraccia, il cuore che batte all’impazzata, il respiro roco che gratta la gola, il vento che

NESSUNO PUÒ STUFARSI DI SCIARE IN POWDER PERCHÉ È IL REGALO PIÙ SPECIALE DI QUELL’INTIMA RELAZIONE TRA IL CIELO E LA TERRA. ARRIVA SOLO IN LUOGHI PARTICOLARI, IN MOMENTI SPECIALI, NELLA GIUSTA QUANTITÀ; RIMANE SOLO POCO TEMPO, PRIMA CHE IL SOLE O IL VENTO LA TRASFORMI. LO SKIER ACCETTA DEVOTO QUESTO DONO, PROVANDO IL PIACERE DI GIOCARE CON LA GRAVITÀ E LA NEVE. — DELORES LACHAPELLE, EARTH WISDOM, 1978

corre tra gli alberi. Sono grugniti di fatica involontari alternati a grida di soddisfazione. E’ ispirazione, disperazione, poesie sconclusionate, matrimoni

Molti di noi amano così fortemente il Powder che viaggiano il mondo in

distrutti. Centinaia di riviste e filmati, sorrisi sornioni, stupidità, dita dei piedi

lungo e in largo alla sua ricerca. Quando viaggi alla ricerca di nuove catene

congelate, fitte di dolore alle tempie come quando si trangugia una gelida

montuose sei alla ricerca di qualche cosa di più di nuove esperienze. Sei alla

granita ad agosto. Sono curve magiche, è affondare, brevi attimi in cui il

ricerca di un nuovo esperimento nel laboratorio dell’inverno, misceli

corpo batte la forza di gravità, prime tracce e sci persi. E’ pianificare,

sapientemente gli ingredienti a tua disposizione, la cultura del luogo, gli

guidare, sciare sul ghiaccio, sulla crosta, sul marcio, alla ricerca della

amici del giorno e le sensazioni che stordiscono il tuo essere.

Powder vera. E’ un modo di essere e di sentire. Un modo di pensare e di

Che sia Europa, Alaska, Canada, Scandinavia, Nuova Zelanda o Giappone, gli

vivere. Un modo per condividere.

elementi sono sempre simili, rocce, ghiaccio, cime, pendii, neve. Cercare l’Essenza comporta il piacevole obbligo di firmare i quadri di neve sparsi per

Questo è uno degli aspetti più interessanti. Come una giornata di Powder crei

il globo.

tra chi la condivide un legame speciale è difficile da descrivere. Ma visto che

I resort hanno capito e spesso spinto molto su questo aspetto della loro

ci siamo avventurati su questo tortuoso percorso proviamo ad andare oltre.

offerta cercando di attrarre sempre più turisti, ma dove questa gemma è più

E’ stato detto che la gioia è ciò che un essere umano ottiene quando riceve

preziosa spesso il segreto viene gelosamente custodito e condiviso solo fra

quello che ama, questa è la gioia che proviamo sciando fuoripista tra amici.

gli eletti. Questo sta cambiando, le agenzie si stanno evolvendo e sono alla

Un sentimento forte che sprizza dagli sguardi e dai sorrisi ebeti che si

ricerca di location innovative per offrire natura selvaggia neve vergine.

stampano sulla faccia alla fine di ogni run. Non vedi questi sorrisi da

Sempre di più il Giappone, la Turchia o la Bulgaria sono mete di cercatori di

nessun’altra parte, non da un tennista che lasci il campo da gioco o da un

Powder. Molte sono le stazione che in Europa e USA hanno aperto aree

giocatore di golf o all’uscita da una discoteca dopo una serata di festa.

speciali dedicate al freeride, per soddisfare la crescente domanda degli

Niente si avvicina minimamente a quei sorrisi complici; quei sorrisi riflettono

appassionati. Negli ultimi cinque anni l’offerta di pernottamenti in rifugio, sci

la sensazione della vita vissuta nella sua Essenza. Non male, ottenere questo

con il gatto delle nevi e salite in elicottero è letteralmente esplosa. La British

al solo prezzo dello skipass.

Columbia che è sicuramente leader di mercato, ha più che raddoppiato


Henrik Windstedt, Lofoten Norway

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Mark Abma, Mica Heli British Columbia Canada

l’offerta ma ancora non soddisfa la domanda sempre crescente. Questo mercato è paragonabile a quello delle Spa che ha ormai contagiato qualsiasi luogo montano. Non per essere di parte ma credo sia più interessante avere

SCIARE IN POWDER È SPERIMENTARE IL “NULLA”. MA L’IDEA DEL NULLA NELLA NOSTRA CULTURA FA PAURA E NON CI SONO PAROLE PER DESCRIVERLO. I CINESI L’HANNO DESCRITTO BENE COME LA “PIENEZZA DEL NULLA”, DA DOVE TUTTO NASCE. LA MIA ESPERIENZA CON LA NEVE MI HA FATTO CAPIRE LE POSSIBILITÀ DELLA MIA MENTE. - DOLORES LACHAPELLE, DEEP POWDER SNOW: 40 YEARS OF ECSTATIC SKIING, AVALANCHES, AND EARTH WISDOM, 1993 la certezza di un Face Shot che di una aromaterapia. Credo che questi concetti profondamente ZEN di LaChapelle siano un po’ troppo per tutti noi, ma forse hanno un fondo di verità. Quando sciamo in powder non è importante quello che proviamo esteriormente ma quello che sentiamo dentro. E’ quel magico incontro tra la mente e il corpo, dove i pensieri e i sentimenti non possono separarsi e sono vissuti completamente. Girarsi a guardare quella che giudichi la migliore linea della tua vita ai piedi del pendio, appogiandoti alla racchetta con il fiato grosso e le gambe che pompano. Non importa quanto lunga o difficile fosse la discesa, quando arrivi a pensare con soddisfazione che una run così può anche essere l’ultima. Allo stesso tempo la medesima discesa è in grado di scantenare la necessità impellente di provare ancora e ancora quelle sensazioni fino ad avere fiato e oltre. Tutte le analogie tra sesso, droga e sci in Powder forse non sono

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proprio fuori luogo.

TRACCE DI POWDER Area Geografica: Alpi Svizzere (myswissalps.com). Località: Engelberg (engelberg.ch). Fattore Powder: posizionata perfettamente nella Svizzera Centrale, raggiunge un’altitudine ragguardevole; viene spesso investita dall’estremo nord delle perturbazioni da Sud e dall’estremo sud delle perturbazioni da Nord. Beneficia inoltre dell’orografia del lago di Lucerna, e dei suoi inesplicabili influssi sul meteo. La Montagna: per i Powder aficionado, Engelberg è come una Matrioska; in qualsiasi direzione ti volti ti si para davanti una nuova zona di Powder immacolato. C’è tutto, dal ghiacciao, ai colouir, al riding tra gli alberi. C’è anche probabilmente la migliore run in powder del mondo La “Laub”, giudizio che potrebbe essere contestato. Dormire: R Art Nouveau Hotel Terrace (terrace.ch; +41 (0) 41 639 66 66) Mangiare: Yucatan, un grande TEX MEX vicino alla stazione del treno (yucatan.ch; +41 (0) 41 637 13 24).

La Montagna: infinite cime circondano l’area, sessioni di lungo e lussurioso

Bere: Lo Yucatan è perfetto prima di cena; l’Hotel Eden è il ritrovo classico

backcountry negli spostamenti tra una stazione e l’altra. Discese mozzafiato e

per gli sciatori(+41 (0) 41 637 32 94).

ampi canaloni, tutto ma proprio tutto quello che serve per soddisfarvi. Dormire: Hotel Lux Alpinae (luxalpinae.at, +43 (0) 5446 30108)

Area Geografica: Alpi Austriache (aboutaustria.org).

Mangiare: TK

Località: St. Anton am Arlberg (stantonamarlberg.com).

Bere: Krazy Kangaruh (krazykanguruh.com; +43 (0) 5446 2633) o Moosewirt

Fattore Powder: lontano a sufficienza dal mediterraneo per non subirne gli

(n/a) Per l’apres-ski più pazzo del mondo.

effetti devianti sulle perturbazioni, ma vicino a sufficienza per gli effetti benefici relativi all’umidità, beneficia appieno delle perturbazioni in arrivo da

Area Geografica: Isola di Hokkaido, Japan (snowjapan.com)

Nord. I ghiacciai e cime sono spesso farcite di nuvole, Stuben è il resort con

Località: Niseko (grand-hirafu.jp)

maggiori precipitazioni dell’area.

Fattore Powder: il gelido vento siberiano passando sopra al mar Giallo ed al


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mare di Ohtosk rilascia copiose quantità di neve anche quando il tempo sembrerebbe non essere disponibile a ciò. La Montagna: moltissimi resort principalmente nati su vulcani spenti o ancora in attività. Le pendenze non estreme non permettono di godere appieno del copioso Powder che grazia queste montagne. Ma sfrecciare tra gli alberi, i pillows naturali e giocare con gli ostacoli coperti dalla spessa coltre di oro bianco è impagabile. Dormire: Niseko Lodge (nisekolodge.com; +81 136 232 606) Black Diamond Lodge (bdlodge.com; +81 136 44 1144) Mangiare: Big Cliff, Senchou II, Fuji-Sushi. Bere: Mountain Jam Bar and Fatty’s (no Aussies).


Emanuel Hedvall, Engelberg Switzerland

Area Geografica: Wasatch Area, Utah, USA (skiutah.com).

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Località: Snowbird (snowbird.com)/Alta (alta.com) Fattore Powder: le perturbazioni arrivano sulle Wasatch da tutte le direzioni, ma le più cariche si muovono lente da sud, caricandosi di umidità sul lago salato e rilasciando il prezioso dono sui pendii poco distanti. La Montagna: non corredato da pendenze estreme o ghiacciai, è pieno di discese ripide tra montagne morbide, cosparse il giusto di qualche massicio roccioso. Sfruttate lo Utah Interconnect girando per i 5 resort per beneficiare appieno dell’esperienza. Dormire: Peruvian Lodge (altaperuvian.com; +1 (801) 742 3000) at Alta. Mangiare: Alta Lodge (altalodge.com; +1 (801) 742-3500) or Peruvian Lodge, Keyhole Junction a Snowbird (+1 (801) 933 2025), oppure il Red Iguana (rediguana.com; +1 (801) 322 1489) in Salt Lake City. Bere: Goldminer’s Daughter ad Alta (skigmd.com; +1 (801) 742 2300). Area Geografica: British Columbia, Canada (hellobc.com). Località: così tanta offerta da farvi venire il mal di testa, guardate su travel.bc.ca/activities/snow-activities/cat-heli-skiing per farvene un’idea. Fattore Powder: forti e lunghe perturbazioni pacifiche si scaricano copiose sulle catene montuose del: Kootenay, Purcell, Selkirk, Monashee and Bugaboo. La Montagna: una dozzina di catene montuose vogliono dire qualsiasi terreno possible. Dalle discese più impervie a Pillows infiniti e le discese tra alberi più scoscese che mai avete sperimentato. Dormire: Hume Hotel in Nelson (humehotel.com; +1 (250) 352 5331), nel cuore delle Kootenay e la zona più affollata per il cat-skiing del mondo. Mangiare: Mazatlan (+1 (250) 352 1388) in Nelson il miglior mexicano. Bere: In Nelson; se credete di essere fighi, The Rez. Se volete fare i local, Mike’s Place.

Mike Douglas, Marmolada Italia


Johan Jonsson e Eirik Finseth, Engelberg Switzerland

Taisuke Kusunoki, Engelberg Switzerland

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Sean Pettit, MSP in Japan


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NEMMENO UN ANNO FA LO ABBIAMO INCONTRATO AD ISPO, FACENDOGLI UNA PIACEVOLISSIMA INTERVISTA. ANCORA SI SAPEVA POCO DEL FILM/DOCUMENTARIO CHE AVEVA FINITO DI GIRARE E GIUSTAMENTE NON VOLLE ANTICIPARCI NULLA TRANNE IL TITOLO, FACENDO SOLO CRESCERE LA NOSTRA CURIOSITÀ. SOLO ORA CHE LO ABBIAMO VISTO POSSIAMO APPREZZARE IL LAVORO SVOLTO DA SETH E DA TUTTE LE PERSONE COINVOLTE NEL PROGETTO E POSSIAMO RENDERCI CONTO DI QUANTO SIA EUFEMISTICO IL TITOLO DEL FILM. Testo di: Tess Weaver - Marco Melloni Foto: Chris Figenshau - Credit Nori Ohtomo


Š Blake Jorgenson

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E’ autunno. Il Cat King Theatre è sold out. La folla

nell’alpinismo come nello sci verticale, le Alpi.

comincia a fremere.

Per due anni Seth si è recato a Chamonix, dove il

E’ una scena che Seth Morrison ha già vissuto

Monte Bianco proietta la sua ombra e lancia la

centinaia di volte, sono quindici anni che

sua sfida, accompagnato da Nat Wallace, JP

partecipa a video premiere di questo tipo. Questa

Auclair e Kaye Petersen, filmer e fotographer, per

volta però, a Seattle il 9 settembre, la star è lui.

ripercorrere alcune delle linee più estreme,

The Ordinary Skier debutta finalmente in pubblico,

dimostrando, attraverso una regia e un montaggio

dopo due anni di riprese.

incredibili la sua versatilità e il suo valore

Quando Oakley e 1242 Productions contattarono

assolutamente inimitabile.

Seth proponendogli di realizzare il documentario, lui avrebbe potuto scegliere la via più facile:

Riavvolgiamo per un attimo il nastro per capire di

raccogliere una serie di immagini, riassumere la

chi stiamo parlando; Morrison agganciò il suo

sua carriera, scegliere una colonna sonora adatta

primo paio di sci a 6 anni, nel Wisconsin, su una

e servire un prodotto come altri. Ma da

discesa che definirla pendio sarebbe una vera

innovatore qual è, da skier sempre alla ricerca di

bugia, ma qualcosa dentro di lui accadde perché

una nuova sfida, ha saputo cogliere l’occasione e

con la madre e la sorella partì verso Vail, in

aprire un capitolo nuovo della propria carriera,

Colorado, solo 5 anni dopo.

puntando in una direzione fino ad allora

Nei primi anni ’90 mentre frequentava il Western

sconosciuta, quella dello sci alpinismo, dello sci

State College a Gunnison Colorado, cominciò a

verticale o come si diceva negli anni ’90, dello sci

competere. Si classificò secondo nel U.S. Extreme

estremo.

Skiing Championship di Crested Butte, al primo

Mr. Morrison ha deciso di mettersi in gioco su un

Canadian Freeskiing Championship di Wistler

terreno che gli americani in fondo conoscono

occupò la nona posizione, ai primi Winter X-Games

ancora poco, un terreno però che è stato il banco

di Crested Butte arrivò ottavo nello Skicross. Fu

di prova dei più forti alpinisti del mondo e sul

da teenager, correndo per lo ski club di Vail che

quale ancora oggi si misurano le capacità

cominciò a rendersi conto dei limiti che le

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competizioni impongono e della libertà che al

gli ci volle un inverno di sacrifici e un’estate di

contrario lo sciare in powder concede.

lavoro duro come manovale per saldare il debito.

Come molti sciatori della sua generazione Seth

Seth cominciò a rendersi conto che doveva dare

venne influenzato da Greg Stump, Scot Schmidt,

una svolta alla propria vita, i party e gli eccessi

Mike Hattrup e Glane Plake e ciò lo indusse in

non lo avrebbero portato da nessuna parte.

parte ad apparire nei primi video Matchstick

Tornato a Crested Butte gareggiò negli

Production: Soul Session, Hedonist e The Tribe.

“Extremes” e il piazzamento gli bastò come terzo

Negli stessi anni venne coinvolto nel movimento

e ultimo posto. Dopo una stagione buca a causa

punk rock di Crested Butte, ne sono

di un infortunio alla caviglia iniziò a dare lezioni

dimostrazione i numerosi piercing e i periodici

in estate negli High North Camp di Whistler. “Fu

cambi di colore e taglio dei capelli, che

in quel momento”, dice Seth, “che iniziai a

portarono l’ispirazione dei Sex Pistols alla

prendere coraggio e cominciai a provare a fare

massima potenza.

backflip da cliff pazzeschi in backcountry”.

Si trasferì a Jeckson Hole per un tempo

Negli anni ha collezionato una lunga lista di

sufficiente a capire che non era il posto per lui,

incidenti e numerose volte è stato travolto da

in una notte di follia fece danni per 25.000 usd e

valanghe; nel 1997, a Portillo in Cile, durante le riprese di un video sopravvisse ad un incidente in elicottero in cui morirono il pilota e il fotografo, fu lui stesso, liberatosi dalla carcassa del velivolo, a camminare per circa un chilometro per chiedere soccorsi, nonostante la rottura dello sterno, un trauma cranico e qualche vertebra fratturata. Pat Mcllvain VP Sport Marketing di Oakley che viveva a Vail nei primi anni ‘90 aveva conosciuto il giovane skier e biker di nome Morrison e già allora aveva cominciato a passargli un po’ di

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attrezzatura, ma nel 1994, dopo aver visto la sua videopart in un video MSP, formalizzò il contratto. Da allora Seth ha sempre fatto parte dell’azienda americana, partecipando ai trip, comparendo nelle pubblicità, partecipando ai lanci dei prodotti che in seguito hanno anche cominciato a prendere il suo nome. Come dice Greg Strokes Sport Marketing Manager di Oakley, “Seth è stato testimonial per prodotti di ogni tipo: scarpe, orologi, occhiali, maschere, abbigliamento casual e tecnico, non solo per le sue indiscusse doti di skier ma per la sua etica professionale senza compromessi”. “Sa sempre fare qualsiasi cosa nel modo giusto e svolge con efficienza i compiti che gli vengono assegnati, quando chiedo a qualcuno del team di fare qualcosa senza commettere errori, è sempre il primo ad assumersi l’incarico”. Lo Skier del Wisconsin ha vinto praticamente tutto nella sua carriera, è nei primi 10 skier della Reader Poll di Powder Magazine (classifica degli skier votati annualmente dai lettori della rivista n.d.r.) da quando è stata istituita ed è stato nominato da Powder come uno dei 48 grandi sciatori del suo tempo. Dal 1993 Seth è apparso in più di 40 film, la sua sciata fluida e gli incredibili backflip sono negli anni garanzia di un audience entusiasta.


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Al Cat King Theatre con l’inizio delle riprese è sceso il silenzio, un silenzio che si protrae per 77 min.. La maggior parte dei posti è occupata da skier con la metà degli anni di Seth, se si aspettavano una classica videopart alla Morrison, con ritmo e musica punk-rock non possono che rimanere delusi. Il film oltre alle immagini di repertorio, a qualche segmento filmato in fresca nell’altro continente e ad alcuni interventi di famosissimi skier, offre una serie di immagini mozzafiato girate sul massiccio del

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Bianco. E’ un Morrison adulto quello che si racconta davanti alla telecamera, quegli occhi grigi e profondi che abbiamo conosciuto in prima persona comunicano che è uno skier risoluto ma riflessivo, consapevole di quello che è diventato, dei rischi che si corrono in un mestiere come il suo e del fatto che per rimanere i numeri uno si è costretti a spingere i propri limiti sempre oltre. Nate Wallace, JP Auclair e Kye Petersen scalano e tracciano con Seth alcune perle della più alta montagna d’Europa, come la nord della Tour Rond, la nord del Col du Plan o la Mallory all’Aiguille du Midì, quelle che non sono solo linee estreme di sci ma soprattutto rappresentano la nuova dimensione di questo grande freeskier. Il film THE ORDINARY SKIER è acquistabile anche nell’I-Tunes Store Italiano Trailer: http://www.oakley.com/sports/seth-morrison-theordinary-skier/posts/3106 Ringraziamo Oakley, in particolare nelle persone di: Christian Mascarenhas, Ingrid Sirois, Patricia Luetolf, Niccolo Vecciarelli, per il supporto nella raccolta del materiale.



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STRADE AFFOLLATE E UN CAOS VIVACE, COSÌ SI PRESENTA L’ESOTICA CITTÀ TENTACOLARE DI DEHLI, ALLA VISTA DEI VIAGGIATORI OCCIDENTALI. LA POVERTÀ, L’ODORE DELLE SPEZIE, UNA MOLTITUDINE DI SANTONI, HIPPY E BACKPACKER, L’INDIA DÀ IL BENVENUTO A CAJA SCHÖPF DEL FIAT FREESTYLE TEAM E LENA STOFFEL DEL TEAM ROXY,VENUTE FIN QUI PER SCOPRIRE IL SEGRETO DELLE MONTAGNE HIMALAYANE. Testo di: Caja Schöpf - Foto di: Felix Urbauer


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L’ORO BIANCO DELL’HIMALAYA

confermato la gente del posto si tratta più che

Assieme a Lena abbiamo affrontato questo

altro di uno sfoggio propagandistico da parte del

avventuroso viaggio spinte dalla curiosità di scoprire

governo, per ora la guerra in questa zona è un

un luogo ancora poco conosciuto e selvaggio e dalla

ricordo lontano e il territorio è considerato

voglia di sciare sulle montagne della catena

relativamente sicuro.

himalayana. Dopo parecchie ore di volo siamo giunte in questa regione dell’ex principato del Kashmir,

GULMARG – UN REMOTO VILLAGGIO DI MONTAGNA

ancora luogo di contese fra India, Pakistan e Cina, un

Dopo due ore di macchina su strade accidentate,

posto famoso per le estati inebrianti, la natura

raggiungiamo l’obiettivo. Gulmarg ci accoglie sotto

incontaminata e la moltitudine di specie di piante e

un notevole strato di neve ma con cielo azzurro

animali ma anche a noi noto per i rigidi inverni

intenso e un sole molto piacevole. Il villaggio, non

caratterizzati da intense nevicate. La nostra base

può certo definirsi un centro turistico, situato a

sarebbe stata Gulmarg “prato fiorito” nella lingua

2700m di altitudine si trova sotto al primo picco

locale, un piccolo villaggio di montagna, il posto

della catena himalayana ed è caratterizzato da

ideale per partire in missione alla scoperta dell’oro

pochi alberghi, qualche pensione, una moschea,

bianco dell’Himalaya.

un tempio indù e un piccolo chiosco; le strutture per lo sci comprendono due piccole seggiovie e

L’ARRIVO IN KASHMIR

una base per l’eliski.

Dopo aver fatto tappa e Delhi, con Lena, il filmer e il fotografo Felix Urbauer e Roman Lachner,

ELISKI AL CONFINE CON IL PAKISTAN

finalmente giungiamo a Srinagar, capitale estiva

La mattina, dall’accogliente salone dell’Hotel

del Kashmir. All’aeroporto ci attende l’autista che

scorgiamo i primi raggi di sole, conviene

dopo aver preteso una cospicua mancia, carica i

approfittarne subito, il meteo potrebbe non essere

bagagli sulla navetta. Finalmente comincia

a lungo clemente quassù. Chiamiamo subito la

l’avventura, ci lasciamo alle spalle la città

società che gestisce i voli in elicottero per

inerpicandoci sulle montagne, caratterizzate fra

pianificare la giornata. Le condizioni sembrano

l’altro da una massiccia presenza di soldati

perfette e così decidiamo di spingerci a cercare le

armati fino ai denti. In realtà, come ha poi

cime più interessanti da sciare, arrivando persino

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al confine con il Pakistan. Dall’elicottero scorgiamo

I bambini sono molto incuriositi nel vedere due

una postazione militare appollaiata su un crinale

ragazze con gli sci ai piedi e vestite con colori così

nei pressi della frontiera. L’elicottero ci deposita

vivaci. Li facciamo divertire un po’ portandoceli

su una cima, lo sguardo spazia a 360° verso i

dietro sulle code degli sci, forse questo è uno dei

picchi perennemente innevati, vediamo in

momenti più intensi del nostro viaggio.

lontananza l’affascinante profilo del Nanga Parbat;

Dopo essere rientrate a Gulmarg facciamo i

non c’è da stupirsi se guardiamo poi verso il basso

bagagli, è tempo di ritornare sui nostri passi e

con un sorriso stampato in faccia, è ora di

ripassare da Srinagar, ultima oasi di tranquillità

tracciare le prime linee su questa neve

prima di rituffarsi nella frenesia del mondo.

incontaminata. Dopo una discesa entusiasmante

Assieme a Lena ci godiamo l’ultima notte in una

l’elicottero ci recupera a valle e ci riporta a

delle famose case galleggianti del lago Dal, un

Gulmarg, il tempio è rapidamente peggiorato,

meraviglioso specchio d’acqua in cui si riflettono

come d’abitudine in questi luoghi. Speriamo in

le imponenti cime di questi monti. Sembra

qualche squarcio d’azzurro ma la fortuna non è

davvero di essere delle principesse in questo lago

dalla nostra parte, per i successivi tre giorni non

incantato, per l’ultima volta respiriamo i profumi

farà che nevicare, depositando cumuli di neve alti

di questo luogo esotico e troviamo la pace

fino a 4 metri. Anche la vecchia seggiovia resta

interiore, il caos di Delhi ci attende, come ultima

bloccata a causa della mancanza di corrente; non

tappa prima del ritorno in patria.

possiamo fare altro che rilassarci e bere tè.

Inshallah.

UN’ALTRA POSSIBILITÀ Al quinto e ultimo giorno i nostri desideri vengono esauditi, finalmente c’è di nuovo il sole. Mentre gli addetti alla sicurezza riaprono le piste e la seggiovia riprende a funzionare pianifichiamo un altro giro in elicottero. Dobbiamo fare una grande attenzione, il rischio valanghe è altissimo,

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d'altronde non possiamo rinunciare ad una giornata come questa, ci si aprono linee infinite da sciare e crinali senza fine a perdita d’occhio. Dopo la session in elicottero del mattino decidiamo di sfruttare gli impianti di risalita del monte Apharwat facendoci accompagnare da una guida. Si susseguono infinite linee in fresca e verso la fine della giornata ci ritroviamo in una valle remota, nel villaggio chiamato Thrang.

La gallery completa e l’intervista a Caja, su 4skiers.it


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SE NE È PARLATO IN DISCRETA MISURA, NON SOLO SUL NOSTRO MAGAZINE MA SUI PIÙ ACCREDITATI MAGAZINE INTERNAZIONALI, NON ERA PRIORITARIO PARLARNE ANCORA MA DALLE NUMEROSE PROPOSTE RICEVUTE PARE CHE IL GIAPPONE CONTINUI AD ESSERE UNA DELLE METE PREDILETTE DEI FREESKIER DI TUTTO IL MONDO. DATE LE CONDIZIONI CHE GARANTISCE NON POTREBBE ESSERE ALTRIMENTI. Testo di: il Team Foto: Filippo Menardi (pag 93) – Luca de Antoni (pag 94) – Giulio Guadalupi (pag 96) Nell’ultimo anno abbiamo sentito parlare dello stato del Sol Levante in un’ottica purtroppo drammatica, a causa della serie di disastri iniziati col terremoto dell’11 marzo che ha portato allo tsunami e al seguente incidente nucleare di Fukushima. Uno dei paesi più avanzati, sviluppati e affidabili del pianeta, nel giro di pochi giorni è stato messo in ginocchio, sotto il profilo economico e umanitario, per cause naturali e concause come sempre imputabili all’uomo.

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Lo strascico del dramma iniziato a marzo si sta ancora facendo sentire e presumibilmente l’eco delle conseguenze a livello ecologico non si esaurirà nel breve e non riguarda purtroppo soltanto il Giappone; tuttavia ancora una volta questo stato ci stupisce con il suo rigore e la sua efficienza straordinari, prova ne siano l’attiva opera di ricostruzione delle aree interessate dal terremoto e dallo tsunami e la pronta ricrescita del PIL. Se può esserci qualcosa di positivo in ciò che è successo in Giappone è il fatto che più di una nazione in tutto il mondo ha rivisto il proprio programma nucleare, indirizzando i programmi di produzione energetica in direzioni diverse da quella dello sfruttamento dell’atomo; comunque la si pensi. vista la causa dei due maggiori disastri nucleari degli ultimi decenni (Cernobyl e Fukushima), imputabile in gran parte all’irresponsabilità umana, questo ripensamento può essere solo un buon proposito. Le nostre pagine non sono certo la sede per parlare di questi argomenti e noi che su queste pagine ci scriviamo non siamo sicuramente esperti in materia, siamo solo, come tutti, abitanti affezionati di questo mondo, liberi di esprimere la propria opinione e di sognare un pianeta ancora a lungo vivibile. Questa volta non vi raccontiamo di un viaggio come siamo soliti fare, vi lasciamo pensare e sognare con delle immagini che vorremmo definire amatoriali, scattate da tre protagonisti diversi, andati all’isola di Hokkaido in Giappone in momenti diversi ma con un unico scopo: trovare metri di neve polverosa e divertirsi a sciarla. L’area attorno a Niseko (distante circa 700 Km in linea d’aria da Fukushima) come quasi tutti sanno è uno dei posti dove nevica di più in assoluto, con precipitazioni di circa 14m all’anno e offre diversi resort con piste e soprattutto fuoripista dove mettere alla prova le proprie capacità, quali che siano. L’uomo non è ancora riuscito a distruggere questo angolo di paradiso, il Giappone non è sparito dalle mappe, è sempre lì, con il suo spirito indomito e il suo powder unico. Il Giappone ci aspetta


Niseko by night, sullo sfondo le piste illuminate.

Faceshot a Niseko. Carlotta Sadoch appare a sprazzi dalla neve.

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Christian Leischner salta tra pillows esagerati a Niseko.

Pranzo tipico giapponese all’arrivo della funivia di Otaru Tengu, resort minuscolo a picco sul mare. Vista fantastica ma un po’ malinconica, da lÏ a poco saremmo tornati a casa.

Pronti a partire per una session in notturna a Niseko, Alberto Casaro e Lorenzo Daldoss scaldano il furgone fuori dal famoso Black Diamond Lodge, ormai luogo di culto e base per i freerider stranieri in terra giapponese.


Osso cerca di liberarsi dalla powder di Furano.

Un pallido sole filtra fra gli alberi di Asahidake.

94 Furano, un dispositivo GPS segnala la direzione a Osso.



Giacomo Gellini trova una via d’uscita da un bosco di Kurodake.

Giulio Guadalupi studia Rosutsu dall’alto.

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Tobias Vinatzer prende contatto con l’elemento base di Kurodake.




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