ITALIA: 6,00 €
Belgium: 9,00 € Deutscheland: 11,00 € España: 14,50 € France: 13,00 € Österreich: 8,50 € Portugal (cont): 8,50 € Canton Ticino: 24,00 chf Switzerland: 14,50 chf
PERIODICO MENSILE | JOHNSONS MEDIA
ITA EVENTS NSWC 13 • WORLD EVENTS PODERSDORF, DEFI WIND • PEOPLE ALBERTO MENEGATTI, ROBERTO RICCI, TONKYVSTATY • EXTREME SESSIONS JAWS CON POLAKOW E SWIFT • SPOT GUIDE PATERNOSTER
GIUGNO 2013 • ANNO XIX • NUMERO 154
Poste Italiane Spa - sped. in abb. post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27.02.2004, n° 46) - art. 1 - comma 1 - DCB Milano
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6
MAGAZINE
Cover Story EDITORIALE
FOR
Se chi ben comincia è già a metà dell’opera, noi abbiamo
ANNO XIX - NUMERO 154 GIUGNO 2013
preferito portarci avanti. Questa copertina del primo numero
DIRETTORE RESPONSABILE • cristiano@jmag.it
della rivoluzione 4, o se preferite il 154° di Funboard, è un
REDATTORE CAPO Fabio Calò • fabio@hipow.com
sperare per un’intera settimana durante il PWA in Corea,
ART DIRECTOR Gianpaolo Ragno
terminata. Ora non ci resta che aspettare e vedere se questo
Cristiano Zanni
•
omaggio a un ragazzo di Torbole che ci ha fatto sognare e prima tappa del 2013 di Slalom, per poi esultare a gara
ragno@hipow.com
sogno prima o poi diventerà realtà… per ora rimaniamo con i
GRAFICA E DTP Carlo Alfieri • carloa@hipow.com IN REDAZIONE Marco Melloni
•
piedi per terra e non aggiungiamo altro. RIDER
FOTO
marcom@hipow.com
FOTOGRAFO SENIOR Raffaello Bastiani
•
raffaellob@hipow.com
Alberto Menegatti ∞ LOCATION Torbole sul Garda, El Medano (Tenerife) Francesca La Croce, Tommy Della Frana
Inside Benvenuti nella nuova era del 4! Ragazzi, e ragazze, tranquilli nulla è cambiato e nulla cambierà.
INOLTRE HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO
testi: Greta Benvenuti, Fabio Calò, Andy Chambers, Chiod, Andrea Cucchi, Peter Garzke, Matteo Iachino, Francesca La Croce, Gigi Madeddu, Alberto Menegatti, Francesco Orsi, Mattia Pedrani, Simone Pierini, Axel Reese, Roberto Ricci, Simone Spagarino, Robby Swift. immagini: Luigi Colombo, Francesca La Croce, Jimmie Hepp, Fabrizio La Mela, Tommy Della Frana, Maghi, Valerio Pedrani, remedia, Michele Tagliafico, Maurizio Varchetta.
Siamo sempre noi, tutto lo staff della redazione è identico e soprattutto la nostra linea editoriale che da anni portiamo avanti non sarà modificata. Perché abbandonare il nome Funboard, marchio storico dell’editoria italiana per quanto riguarda il nostro Sport? Prima di tutto il logo Funboard rimarrà per ora ancora ben visibile in copertina come avete potuto notare… ma l’operazione 4Windsurf va ben oltre la pubblicazione di questa nostra rivista. Abbiamo voluto dare un forte segnale di re-branding a tutto il nostro gruppo, un simbolo che riunisca le nostre varie testate, che coprono la totalità del movimento board sport italiano, sotto un’unica idea di fondo: una precisa e professionale comunicazione della nostra passione, per aiutare a far crescere lo Sport e mantenerlo in fermento. Il web che si fonde nella carta e viceversa, tutte le realtà editoriali del gruppo riunite sotto una stessa linea di fondo, simili anche dal punto di vista grafico e nella suddivisione degli argomenti. Metabolizzare questo cambiamento potrebbe non essere immediato, noi stessi ci abbiamo messo un
EDITORE E PUBBLICITÀ Johnsons Media srl via Valparaiso 4 - 20144 Milano - tel +39.02.43990087 fax +39.02.48022901 - info@hipow.com - www.johnsonsmedia.it
po’ di tempo, ma ragionando poi a mente lucida siamo perfettamente convinti di questa scelta. A volte per fare un bel passo in avanti il passato va lasciato alle spalle, non dimenticato, ma ampliato e modificato in meglio. Ogni azione che abbiamo fatto negli ultimi 18 anni ci ha portato a questo preciso
AMMINISTRATORE DELEGATO Cristiano Zanni • cristianoz@hipow.com
momento storico, in cui voltiamo pagina per avere nuova linfa e stimoli per continuare a scrivere il
SERVIZI GENERALI Luisa Pagano • luisap@hipow.com
E quale momento migliore di presentare questa rivoluzione se non durante il Windsurf Grand Slam di
libro della nostra storia, quella del Windsurf italiano e non solo. Coluccia a cui abbiamo partecipato in prima persona. Tutto il panorama del Windsurf italiano riunito
DISTRIBUTORE ESCLUSIVO PER L’ITALIA Press-di Distribuzione Stampa e Multimedia s.r.l. 20090 Segrate (MI)
per una settimana in uno degli spot più belli al mondo… e dalle visualizzazioni che abbiamo avuto sia
DISTRIBUTORE ESCLUSIVO PER L’ESTERO Johnsons International News Italia - via Valparaiso 4 - Milano
a casa ci ha seguito con molta attenzione! Di questo evento se ne parlerà a lungo, anche grazie alle
sulla nostra pagina facebook che sul sito (ora www.4windsurf.it), possiamo dire che chi è rimasto favorevoli condizioni meteo… e non possiamo che essere soddisfatti di aver fatto coincidere la nostra rivoluzione proprio con il Windsurf Grand Slam dove sono stati assegnati i titoli di Campione Italiano
SERVIZIO ABBONAMENTI E ARRETRATI ITALIA & ESTERO Johnsons Media - Via Valparaiso, 4 - 20144 Milano tel +39.02.43990087 - fax +39.02.48022901 - adv@jmag.it www.johnsonsmedia.com Servizio attivo dal Lunedì al Venerdì dalle 14:00 alle 18:00.
nelle discipline Slalom, Freestyle, Formula Windsurfing e Raceboard! Per il 2013 i nuovi Campioni
MODALITA’ DI PAGAMENTO Bonifico Bancario intestato a Johnsons Media - Via Valparaiso, 4 - 20144 Milano Banca Intesa - Coordinate Bancarie: IT 05 M 03069 09400 100000003752 CAUSALE: abbonamento FUNBOARD - NOMINATIVO E INDIRIZZO
Have fun!
PREZZO DI UNA COPIA IN ITALIA euro 6,00 ABBONAMENTO ANNUALE ITALIA euro 38,00
PERIODICITÀ mensile: marzo/aprile, maggio, giugno, luglio, agosto/settembre, ottobre/novembre
STAMPA Alfaprint - via Bellini 24 Busto Arsizio (VA)
ISSN 1124-0261 registrazione Tribunale di Milano n.5 del 14.01.1995 ROC - Registro Operatori di Comunicazione - 1234
Italiani sono Matteo Iachino (Slalom), Jacopo Testa (Freestyle) e Malte Reuscher (FW). E casualmente sono tutti appartenenti alla new generation ognuno nel suo settore… Benvenuti nel mondo 4Windsurf!
Fabio Calò ITA-720 Funboard è una testata della società Johnsons Media srl che pubblica anche i periodici: 4Skiers (sci freestyle/freeride), 6:00 AM (skateboard), En3 snowboardmag (snowboard), KiteMagazineStance (kite), Soul rider (sci freeride), Suptime (stand up paddle), Surf Latino (surf) e gli annuari Outdoor Enciclopedia (montagna), Snowb (snowboard) e Surfing (windsurf, surf, kitesurf).
Nessuna parte di Funboard può essere riprodotta in alcun modo senza la preventiva autorizzazione di Johnsons Media. Testi, disegni e immagini non saranno restituiti se non espressamente richiesti. L’editore è a disposizione degli aventi diritto nei casi in cui, nonostante le ricerche, non sia stato possibile raggiungere il detentore del diritto di riproduzione di eventuali testi e immagini. L’editore e gli autori non potranno in alcun caso essere ritenuti responsabili per incidenti o conseguenti danni che derivino o siano causati dall’utilizzo improprio informazioni contenute in questa rivista. Poste Italiane Spa - Sped. Abb. Post. - D.L. 353/2003 (conv. L. 27.02.2004, n.46), art.1, comma 1, DCB Milano.
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SOMMARIO
10
LOCATION: NSWC, Cala Pischina (Sardegna) | FOTO: Silvia Gabella
48 ROBERTO RICCI
54 NORTH SARDINIA WAVE CONTEST
60 FREESTYLE SPECIAL
68 PWA EVENTS
72 TATY & TONKY
76 JAWS
82 FAQ
90 SPOT GUIDE
DI Fabio Calò Il team 4WINDSURF è entrato nella casa sudafricana di Roberto Ricci per fargli qualche domanda. Roberto ci presenta in prima persona tutte le novità di casa RRD.
DI Andy Buble Chambers La seconda parte del nostro special dedicato alle manovre freestyle più estreme eseguite e spiegate da Campioni del calibro di Steven Van Broeckhoven, Tilo Eber e Andy Chambers.
DI Francesca LaCroce I fratelli Frans intervistati e raccontati dalla nostra collaboratrice Francesca. Due talenti che hanno fatto conoscere al mondo intero il potenziale di Bonaire.
La sezione di Funboard dedicata a chi vuole surfare meglio e divertirsi di più. In questo numero: ∞ Shaka Cana ∞ Il trim delle stecche ∞ Insegnare ad insegnare parte 4
DI Fabio Calò Una delle gare wave più riuscite degli ultimi anni. Due giorni ininterrotti di vento e onda a Cala Pischina, hanno permesso ai rider iscritti al Campionato Italiano Wave 2013 di potersi esprimere al meglio!
DI Francesca LaCroce Il team 4WINDSURF ha seguito da molto vicino la tappa più cool dell’intero circuito del PWA freestyle e vi raccontiamo con le nostre immagini i retroscena più piccanti.
DI Robby Swift Scopriremo quali sono le cose che Jason Polakow dice di fare e che bisogna evitare a tutti i costi. Robby Swift testa sulla sua pelle una delle tante pazze idee di Polakow, che questa volta però avrà la peggio.
DI Simone Spagarino Uno degli spot più belli e affascinanti del Sudafrica raccontato dalla crew torinese alla ricerca dell’onda perfetta.
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RIDER Andrea Franchini | LOCATION Sal, Cabo Verde | FOTO Luigi Colombo
ECSTASY
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PEOPLE
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Alberto si gode la spiaggia della Conca d’Oro di Torbole... il suo home spot! © Francesca LaCroce
19 INTERVISTA RACCOLTA DA Francesca LaCroce
FOTO DI Francesca LaCroce, Tommy Della Frana
ALBERTO MENEGATTI INTERVIEW Gran parte del popolo windsurfista italiano avrà sicuramente seguito l’impresa di Alberto Menegatti compiuta in Corea durante il primo appuntamento stagionale del PWA di Slalom. Alberto è il primo italiano e più giovane a vincere una tappa di Coppa del Mondo nel PWA. Un risultato ottenuto grazie ad un allenamento mirato e al supporto del suo Black Team. La nostra collaboratrice Francesca LaCroce è andata a trovare Alberto a Torbole sul Garda per fargli qualche domanda.
PRIMA VITTORIA DI UN ITALIANO NEL PWA, SEI
QUANDO È STATO IL MOMENTO IN CUI HAI CAPITO
NELLA STORIA DEL WINDSURF ITALIANO. TE LO
CHE POTEVI FARCELA, CHE POTEVI BATTERE ATLETI
SARESTI MAI IMMAGINATO?
DEL CALIBRO DI BJÖRN DUNKERBECK E ANTOINE
Ho lavorato tanto per questo risultato, ma non
ALBEAU?
mi sarei mai immaginato di riuscirci alla prima
Il primo Round dopo la vittoria ero contento, ma
gara del 2013. Una sorpresa che però ora vorrei
non ero ancora del tutto convinto di questa
cercare di spingere e mantenere il più stabile
possibilità. Nel secondo turno, quando invece nella
possibile.
finale me la giocavo fra il primo e il secondo posto, quello è stato il momento in cui ho capito che era
COME HAI VISSUTO LA COREA: COME SEI STATO
possibile!
ACCOLTO, LE CONDIZIONI PER FARE WINDSURF, I PAESAGGI? È UN MONDO NUOVO PER NOI EUROPEI?
SEI NATO E CRESCIUTO A TORBOLE E CONTINUI A
La Corea è sicuramente un mondo nuovo, uno stile
VIVERE LÌ: COME MAI NON HAI SCELTO L’ESTERO?
di vita molto diverso dal nostro europeo, e
Torbole è la mia casa, sono nato cresciuto e voglio
specialmente la cucina è molto difficile da integrare
continuare a vivere li. D’inverno mi sposto altrove
per noi occidentali. Hanno sicuramente un
per allenarmi e prepararmi alla stagione, ma
paesaggio affascinante, con una natura più
d’estate lo specchio d’acqua del Garda Trentino è
selvaggia rispetto alla nostra, anche se rovinata
eccezionale per rifinire gli allenamenti,
dalla loro urbanistica, non delle migliori.
permettendo una costanza di vento, da far invidia a qualsiasi altro spot.
IN 6 GIORNI AVETE DISPUTATO 4 TABELLONI, IL TURNO PIÙ DIFFICILE?
PERCHÉ LO SLALOM?
Il 3° e 4° turno sono stati sicuramente i più difficili.
Sono nato con la Formula Windsurfing, e li sono
Il primo perché è stata annullata una prova che
cresciuto fino ad arrivare al professionismo. Pochi
doveva contare e nella quale ero primo, ridovendo
anni fa c’è stato il boom dello slalom e subito mi
partire da zero e mantenendo la concentrazione.
sono spostato a questa disciplina che raccoglie in
L’ultimo perchè si stava cercando di disputare una
se, potenza, esplosione e la passione per la
prova in condizioni veramente non idonee e per la
massima velocità. Da allora ho capito che questa
linea posizionata un po’ storta, con un primo bordo
era la mia disciplina. Quest’anno vedrò comunque il
molto corto, portando con se molta incertezza... Ed
mio ritorno alle gare FW, con la partecipazione al
il rischio di perdere il primo posto.
Mondiale FW in Croazia.
PEOPLE
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DA DOVE NASCE LA TUA PASSIONE? I TUOI IDOLI
LA TUA GIORNATA TIPO?
Pranzo e vado diretto in Conca per uscire in
DA BAMBINO?
Se non c’è vento da Nord (sveglia alle 6.30 ) mi
Windsurf. Quando cala il vento torno a casa,
Ho iniziato a praticare windsurf all’età di 12 anni con
alzo alle 8.00, faccio colazione, lavoro un’ora
mangio nuovamente e dopo poco vado in
un corso gratuito del Circolo Surf Torbole e da li
forse 2 al computer, dopo di che vado in cantina
palestra. Torno a casa, ceno e poi sto a casa
anno dopo anno la mia passione è cresciuta sempre
a sistemare, ottimizzare il mio materiale fino alle
tranquillo con la mia ragazza... Non vi dico
più... Fino a far diventare il Windsurf la mia vita!
12:00.
quanto mi costa fare la spesa...
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Alberto in allenamento a Tenerife. © Tommy Della Frana COME TI PREPARI DURANTE L’ANNO PER IL
Point-7 che spinge il Team ad avere quel qualcosa
CAMPIONATO DEL MONDO? SEGUI UN
in più che le altre aziende non fanno. È anche
PROGRAMMA DI ALLENAMENTO SPECIFICO?
grazie all’allenamento svoltosi a Tenerife
Insieme a Roberto Actis curo l’allenamento a secco
quest’inverno che sono dove sono ora.
e fuori dall’acqua sia dal punto di vista aerobico
Sicuramente è un’immagine che oggi mi sta dando
che in palestra. In acqua invece parto a fine
una mano ad arrivare pronto e preparato per le
stagione con un allenamento di un paio di mesi a
prossime tappe.
Cape Town, affiancato poi dall’allenamento con il Black Team a Tenerife dove svolgiamo prove di
COSA PENSI DEGLI ALTRI ITALIANI CHE
gara, partenze, strambate... Quest’ultimo
COMPETONO CON TE NEL PWA? CHE RAPPORTO
allenamento, è stato molto utile per arrivare dove
HAI CON LORO?
sono adesso. Arrivo poi al Lago di Garda dove
Tutto il Team Italia è una grande famiglia, fra me,
rifinisco l’allenamento in attesa delle prime gare.
Iachino, Cucchi, Rosati, Malte e Begalli, c’è un ottimo
Provando tendenzialmente materiale da vento più
rapporto e fino ad ora non vedo invidie o grossi
leggero 7.9, 8.6, 9.3 dove Torbole sul Garda è il N.1
attriti. Siamo tutti pronti il più possibile e contenti
come condizioni!
se qualcuno di noi riesce a centrare un ottimo risultato in una gara o batteria!
COSA TI HA SPINTO AD ENTRARE NEL BLACK TEAM
Il livello in Italia sta crescendo anno dopo anno e
POINT 7 DI ANDREA CUCCHI?
sono sicuro che piano piano il nostro movimento
Sicuramente la qualità delle vele ha inciso
sarà sempre più in su nelle classifiche mondiali.
moltissimo, il discorso poi del supporto che Point-7 ha dietro all’atleta è quel qualcosa in più che mi ha
COSA NE PENSI DEL CAMPIONATO ITALIANO IN
fatto prendere questa decisione. Avere un’intera
GENERALE?
veleria alle tue spalle che ti da un supporto cosa
L’idea di un Campionato Italiano su tappa unica di 8
che in altre situazioni è più difficile raggiungere. È
giorni che racchiuda tutte le discipline è un ottima
un aiuto costante, grazie anche al fatto che Point-7
idea dal mio punto di vista e che può dar ottima
come me faccia base nel Garda Trentino mi
visibilità all’intera gara. Mi dispiace solamente che
permette di migliorare giorno dopo giorno.
sia messa a ridosso della seconda tappa di Coppa del Mondo della Costa Brava, dandoci solo 2 giorni
COSA RAPPRESENTA PER TE ANDREA CUCCHI?
per uscire dalla Sardegna ed arrivare in Spagna
Andrea mi da sicuramente un supporto che
per prepararci all’evento. Per questo motivo e per
nessun altro in altri Team ha potuto mai darmi. Il
non arrivare allo strenuo delle forze sono costretto
risultato ottenuto in Corea lo devo in parte anche
a partecipare solo allo Slalom, lasciando perdere il
grazie ad Andrea, pronto quando ha tempo a
FW e lo Speed ai quali altrimenti avrei sicuramente
darmi una mano nel set up generale in acqua. Un
preso parte. Mi rifarò però al Mondiale FW.
fattore per me fondamentale, perchè c’è da ricordare che Andrea non è solo il capo di Point-7,
UNA DOMANDA CHE TI STARÀ RONZANDO NELLA
QUAL È IL SEGRETO DEL TUO SUCCESSO?
ma anche uno degli atleti più veloci della Coppa del
TUA TESTA E IN QUELLA DI MOLTI ITALIANI CHE TI
Tanta costanza, lavoro e dedizione che negli anni
Mondo. Questo mi permette di trimmarmi,
HANNO SEGUITO: STAI INIZIANDO A PENSARE AL
mi hanno portato a questo risultato. Molti
assettarmi e provare molteplici assetti e
TITOLO DI CAMPIONE DEL MONDO?
pensano che da un anno all’altro ci sia stato
possibilità che mi hanno permesso questo grande
Non pensavo di vincere la tappa della Corea e ci
questo gran cambiamento... In realtà è un
risultato. Andrea è stato inoltre la figura che mi ha
sono riuscito... Non penso allo stesso modo al titolo
risultato costruito negli anni che vede nel 2013
permesso quando avevo 16 anni di entrare nel
di Campione del Mondo, ma sono qui che lavoro
l’allineamento di molteplici fattori.
mondo del “Funboard” all’epoca. Ora è il capo di
giorno dopo giorno per raggiungerlo!
FAST NEWS
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XRAY A FREGENE Dall’10 giugno e per tutte le settimane (dal lunedì al
degli sport d’acqua da più di 15 anni. Gli istruttori
successive il costo è di 150 euro. Sconti per
venerdì) fino a settembre presso lo stabilimento
sono professionisti del settore. Nello staff
famiglie con più fratelli/sorelle iscritti. Tanti i premi
Levante 7.2 di Fregene (alle porte di Roma) partono
Raimondo Gasperini sarà affiancato da Francesco
messi in palio da noi e i nostri sponsor e grande
i surfcamp (per ragazzi dai 6 anni in su) organizzati
Sanna (ginnasta di interesse olimpico), da un
evento finale a settembre dove saranno invitati tutti
dalla XRay Windsurf Academy di Raimondo
istruttore di Parkour/Freerunning e Simone
i partecipanti ai camp estivi a cui verrà consegnato
Carretta, allenatore Federazione Italiana Pallanuoto.
un cd con le migliori immagini e video di tutte le
Gasperini. Windsurf, surf, sup, indoboard, nuoto,
settimane. Per accedere ai corsi bisogna
ginnastica artistica, parkour,
PROGRAMMA SETTIMANALE (DAL LUNEDÌ AL GIOVEDÌ)
vela e skateboard per una
8.30-9,00: registrazione a seguire meeting generale
Associazione Sportiva XRay (direttamente presso i
full immersion sportiva
e consegna lycre dei corsi.
nostri locali): quota annuale 20,00 euro,
all’insegna del divertimento,
9.30-12.30: attività sportive in base alle condizioni
comprensiva di copertura assicurativa AICS. Al
con attrezzature
meteo marine (vela, surf, sup, skimboard, windsurf).
momento dell’iscrizione ai corsi andrà presentato
appositamente studiate per i
13.00 pasto.
un certificato medico di sana e robusta
più piccini. Il programma
13.30-14.30: attività leggera (indoboard, skateboard).
costituzione. Il pagamento del corso dovrà avvenire
viene svolto attraverso
15.00-16.00: attività sportive in acqua.
alla prima lezione nella quale i minori dovranno
attività che stimolano la
16.00: fine del camp giornaliero.
essere accompagnati dai genitori. Nel caso di
creatività, che portano alla
Venerdì giornata dedicata alle gare di fine corso
condizioni meteo marine avverse, o qualora venga
socializzazione all’interno del
con premiazione finale alle 16.00.
ritenuto necessario, sarà previsto un programma
gruppo, al gioco di squadra, al contatto con la
preventivamente iscriversi all’associazione
alternativo. L’assenza ad una lezione del corso è
natura e al rispetto per l’ambiente e che
COSTI: Il costo a settimana nel mese di giugno è di
considerata persa e non potrà essere recuperata.
permettano di imparare divertendosi in condizioni
200 euro: nel costo del corso è compreso il
Per info: xray.la@tiscali.it;
di massima sicurezza. Affiliata alla F.I.V, all’Aics e
noleggio dell’attrezzature necessaria come leash,
www.raimondogasperini.com;
all’ISA Surfing Italia la struttura opera nel settore
lycra, tavola, ecc. Dalla seconda settimana e
cel: 338.6535128/329.6369133
GOYA E QUATRO PARTY ON THE LAKE
circolazione (ed ex campione del mondo freestyle) Marcilio “Brawzinho” Browne. Inoltre il sabato mattina, Peler permettendo, sarà possibile uscire in acqua assieme a Brawzinho e provare
L’ultimo weekend di giugno Goya/Quatro Italia,
gratuitamente tavole e vele al Prà o a Malcesine (a
assieme a Detour board division, organizza una
seconda delle condizioni meteo). Per concludere al
grande due giorni di eventi sul lago di Garda.
meglio l’evento, sabato sera 29 non poteva mancare
Venerdì 28 presso Detour in via Bell’Italia 35/B a
un surf party a cui parteciperanno anche Diffin,
Peschiera del Garda, dalle 17 in poi si terrà una
Brawzinho e Goya. A breve su Funboardmag.com e
presentazione dei materiali con clinic tecnico a cui
su www.surfandsnow.it troverete tutte le info
saranno presenti Lalo Goya, Jason Diffin (velaio di
dettagliate riguardo alla festa e agli altri eventi in
Goya sails) e uno dei migliori wave rider in
programma! Stay tuned!
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VASCO RENNA: NUOVA STAGIONE NUOVO MATERIALE
combinare con le veloci Hawk o le Gecko potete apprezzare la stabilità e la velocità della Cosmic. Sempre orientata sul Freerace, ma senza camber e quindi più maneggevole, si riconferma l’intramontabile e potente Matrix. Con caratteristiche prettamente più Freeride, quindi abbinabili a Gecko e Freewave, ottime prestazioni sono garantite dalla Cross, vela di ultima generazione che non ha solo impressionato i test team e le riviste di tutto il mondo, ma anche tutti i surfisti e gli istruttori del Vasco Renna Surf Center. Veloce e scattante la Cross rappresenta la perfetta sintesi di vele wave e race. Nelle misure più piccole,
Nel nuovissimo rimessaggio, in riva al lago nel
compagna bonaria capace di perdonare anche
sempre sotto il segno della qualità, la Manic, vela
Centro di Torbole con, a disposizione degli ospiti,
qualche piccolo errore. Per coloro poi che
classica da Wave con profilo superstabile e la più
bagni, spogliatoi, docce calde e accesso alla
desiderano qualcosa di più piccolo e maneggevole
potente Poison Infine per i più piccoli vi aspettano
spiaggia, anche per il 2013 per i materiali il Vasco
sono disponibili le intramontabili Freewave 115, 105
le impareggiabili Foxx , le vele che abbiamo
Renna Professional surf center riconferma l’offerta
e 95 che, pur mantenendo buone doti di
sempre sognato quando eravamo bambini.
del binomio Fanatic/Gaastra. Sul fronte tavole
manovrabilità,entrano velocemente in planata. Agli
Completano l’offerta di materiali nel Centro Surf di
sono pronte per voi le Hawk disponibili anche nei
amici del Freestyle riserviamo le rinomatissime
Vasco le tavole SUP di diverse dimensioni ed anche
125 litri, capaci di combinare ottime doti di velocità
Skate, tavole del Campione del Mondo Gollito
Race, che costituiscono un’ottima alternativa per le
ad una planata precoce. Le nuovissime Gecko 120 e
Estredo. Infine per i primi passi sulla tavola ci sono
giornate senza vento o per fare attività aerobica
135, che confermano le doti entusiasmanti
le Viper in tre diverse dimensioni: 85, 80 e 70. Come
potenziando tutto il corpo migliorando allo stesso
dimostrate nei test dell’estate scorsa e regalano
sappiamo però anche la migliore tavola senza un
tempo la postura. Per Info: Vasco Renna
ottime prestazioni velocistiche combinate ad una
rig perfetto non può esprimere al meglio il proprio
Professional Surf Center – Parco della Pavese, 9 –
manovrabilità eccezionale. Altre invece, sono le doti
potenziale ed è per questo che con Gaastra
38069 Torbole sl Garda (TN) – Tel. 0464/505993 – Fax
del modello Shark 150 e 165, sicuramente le tavole
abbiamo un valido partner in fatto di prestazioni,
0464/ 506254 – E-mail: info@vascorenna.com -
ideali per chi inizia a planare e cerca una
maneggevolezza, leggerezza e look aggressivo. Da
www.vascorenna.com
GIRL CAMP AL SURFSEGNANA Il noto network sul Lago di Garda organizza un
Segnana per lo stretching; ore 9.00 inizio corsi di
8.30 alla scuola Surf Segnana per lo stretching; ore
Camp espressamente dedicato alle ragazze. Prezzo
windsurf fino alle 12.30; PAUSA PRANZO fino alle ore
9.00 inizio corsi di windsurf fino alle 12.30; PAUSA
al pubblico 249,00 euro, camp riservato ai maggiori
14.00; dalle 14.00 in poi 2 ore di lezione di SUP
PRANZO fino alle ore 14.00; dalle 14.00 2 ore di SUP
di 16 anni. GIRL’S SURF CAMP (week end dai 16
accompagnate da istruttore; 16.30-18.30 tour di bike
YOGA; di seguito consegna attestati di
anni) Venerdì: Sistemazione in albergo e
easy; 18.30 rientro in hotel relax; ore 20.00 ritrovo
partecipazione e consegna gadget.
appuntamento ore 17.30 per meeting e drink di
presso la scuola per aperitivo e grigliata al
Per maggiori info: SurfSegnana 0464.505963,
benvenuto. Sabato: ritrovo ore 8.30 alla scuola Surf
tramonto in pieno surf style. Domenica: ritrovo ore
info@surfsegnana.it , www.surfsegnana.it
FAST NEWS
24
BUONA ESTATE DAL TEAM 4WINDSURF! Giulio Gasperini, figlio d’arte, a 6 anni plana con i piedi nelle strap!
volta, il mare, la riprendeva, con le sue braccia grandi, per riportarla a se. Raccontano che una notte la luna illuminava il mondo, e l’onda bianca, lentamente, in un ballo
Ed il mare rispose: “Il mio bene è così forte che ogni
infinito, scivolava tra un prendersi ed un lasciarsi,
volta che ti allontani verso la terra io ti tiro indietro
col mare che stendeva le braccia per poi ritirarle,
per riprenderti tra le mie braccia. Senza te la mia
facendo finta, a volte di non poterlo fare, perché
vita sarebbe insignificante. Sarei un mare piatto,
l’onda potesse assaporare anch’essa la precarietà
senza emozione. Tu sei l’essenza del mio esistere”.
che rende le cose preziose. L’onda e il mare sono
L’onda fu felice. Tra le braccia del mare. Facendo
ancora li, nel gioco infinito delle emozioni.
Un brevissimo racconto che dedico a tutti i lettori ed i loro amori. Un pensiero per tutti gli amici innamorati del mare e delle onde, con l’augurio di Valentina
precarietà alle cose, per renderla preziosa. E ogni
Un giorno l’onda chiese al mare: “Mi vuoi bene?”
Onde e curve
trovarsi presto tutti in mare...
finta, ogni volta, di volare via per dare quel senso di
Shawna Cropas
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WINDSURFER FOR CHICO Il weekend del 22 e 23 giugno 2013 Torbole
sfuggire l’occasione di coinvolgere - seppur
ospiterà una tappa del Circuito Nazionale della
idealmente - il nostro amico Chico in una
Classe Windsurfer (la storica classe che ha dato
manifestazione che conserva ancora tutto il
il via negli anni ‘70 al fenomeno del windsurf nel
fascino e la semplicità della “vecchia scuola”, tra
mondo). L’evento sarà costituito da due regate:
l’altro con molti suoi colleghi surfisti ancora
RRD One Hour Classic e Regata Nazionale
presenti!!!
Windsurfer.
Il Circolo Surf Torbole e la Classe Italiana
Tra gli appassionati del “windsurf” si contano
Windsurfer hanno risposto con entusiasmo
tanti vecchi amici di Chico Forti che con lui
all’idea di intitolare le regate a Chico e di dare
hannocondiviso anni di regate, di entusiasmo e
spazio alle iniziative del Comitato “Una chance
di amicizia. Non potevamo quindi lasciarci
per Chico” per promuovere la sua causa.
SURFCENTER LIDO BLU 2013 Cari amici windsurfisti.
I nostri istruttori VDWS sono pronti a farvi
Finalmente è arrivata l’estate anche al Lago di
conoscere questo meraviglioso sport se siete
Garda, e siamo pronti ad accogliervi al nostro
principianti, oppure a migliorare le vostre capacitá
centro con il nuovissimo materiale RRD 2013,
se giá fate parte di questo meraviglioso mondo.
tutta la gamma di tavole Firemove e vele Breeze,
Vi aspettiamo numerosi il Team Surfcenter Lido Blu.
nonché le tavole SUP sia standard che inflatable
Per info contattateci allo 0464 506349 oppure via
per i giorni senza vento.
mail info@surflb.com
FAST NEWS
26
JVC ADIXXION GCXA1 Fotovideocamera Full HD 1080p Wi-Fi integrato
non serve proprio, essendo impermeabile fino a 5
Ultra resistente alla polvere e al congelamento. Non
metri. Nella videocamere che necessitano della
richiede nessuna custodia protettiva. Permette di
custodia si verifica invece questo problema
visualizzare l’inquadratura su smartphone / Tablet
dell’appannamento dovuto alla condensa che si forma
prima di iniziare a registrare oltre ad effettuare lo
con lo sbalzo di temperatura, hanno quindi bisogno
streaming delle avventure”Live” sul tuo social
dell’antifogging, una speciale carta assorbente che
network. Non richiede nessuna custodia protettiva.
però dura solo 4 volte. Anche la GoGoal è waterproof
∞ Impermeabile fino a 5 metri ∞ Antiurto per cadute
“La telecamera JVC Adixxion risolve il problema
senza custodia. Inoltre nella scatola c’è anche un
fino a 2 metri ∞ Antipolvere ∞ Antigelo
dell’appannamento della custodia. Infatti la custodia
galleggiante, così non si rischia di perderla.”
Prezzo al pubblico: 299 euro
Graphical Training Partner, che agevola la lettura e
Internet e sulle piattaforme più conosciute, il
permette di monitorare costantemente le proprie
nuovissimo e TomTom Multi-Sport Gps, che si
performance in tempo reale, dispone di un solo
affianca all’altrettanto nuovissimo TomTom Runner,
Il nuovo SPORTWATCH
pulsante di controllo per accedere alle informazioni
studiato per la corsa, è semplice e davvero intuitivo.
firmato Tom Tom,
e visualizzare le varie opzioni. Si differenzia così
I prodotti saranno disponibili a partire da settembre
l’orologio ultra
dagli altri dispositivi e garantisce la più esclusiva
2013. “Molti orologi dotati di Gps presenti sul
sottile dotato di Gps,
funzionalità estesa al monitoraggio dei propri
mercato sono ingombranti e difficili da utilizzare
più comodo da
obiettivi, in termini di performance, velocità,
durante l’allenamento, questo è invece un
indossare e molto
distanza, tempo, calorie, frequenza e ritmo cardiaco,
dispositivo semplice e intuitivo, Il surfer potrà così
più facile da
sia con le indicazioni a tutto schermo sia tramite gli
tenere sempre sott’occhio tutte le informazioni sulla
utilizzare. È l’ideale per la per tutti gli sport
avvisi acustici. Con sensore di movimento per
propria performance in modo da rendere semplice
acquatici, il nuovo orologio TomTom, dotato di
l’allenamento in acqua e indoor, attacco per la
e stimolante il raggiungimento e il superamento dei
display extra-large ad alta risoluzione a contrasto
bicicletta e piattaforma multi-compatibile per
propri obiettivi, e rilevare il percorso costiero che è
efficace anche in caso di sole battente e di esclusivo
sincronizzare, analizzare e condividere i risultati via
stato fatto”. www.sportxtreme.it
TOMTOM Multi-Sport Sportwatch Gps
NEIL PRYDE WIZARD
passaggi in duck per eseguire nel miglior modo
TEST E RISULTATI:
Campione del Mondo Freestyle, Steven Van
possibile le manovre della new school! Un passaggio
La Wizard è una delle vele freestyle migliori del
Broeckhoven, si sono alleati per trasformare il
duck perfetto faciliterà l’esecuzione della manovra.
2013. Qualsiasi rider, dall’appassionato al maniaco
sogno Wizard in realtà, la vela che ogni new school
Shape uniforme: si estende per tutta le vela, fino
new school, s’innamorerà della Wizard grazie alla
rider desidera. Più potenza, più manovre, più
in penna, in modo da rendere la Wizard
sua planata eccezionale, potenza costante e facilità
radicalità e più air time. Facile da gestire e
estremamente veloce in planata, in modo da
di maneggevolezza. La costruzione della Wizard è
maneggiare, con un ingresso anticipato in planata
generare spinta e portanza immediata durante le
comunque di ottimo livello.
ed una stabilità eccezionale. Lei farà tutto il lavoro,
manovre.
tu dovrai solo assecondarla. Queste caratteristiche
Profilo centrale: Garantisce la massima
rendono questa arma del Freestyle anche la scelta
combinazione tra potenza e controllo.
ideale per chi non fa le manovre ma vuole una vela iper leggera e molto planante per divertirsi nelle
NOVITA’:
brezze termiche, soprattutto ora che arriva l’estate
L’incremento della curvatura della parte superiore
e venti termici ci faranno divertire.
dell’albero e della penna permette alla vela di raggiungere una maggiore tensione superficiale,
CARATTERISTICHE PRINCIPALI:
assicurando una trazione costante che facilita i
Quattro stecche fino alla 5.7: in modo da tenere
ducking per poi farle riprendere la massima
il peso della vela al minimo e per garantire la
potenza sulle nuove mure. La tensione ottimale di
massima performance.
caricabasso assicura anche una transizione
Tasca dell’albero in Tetoron: combinata con la
morbida, ideale anche per le manovre bugna in
larghezza ridotta, permette di far passare la vela da
avanti. Il corretto trim della vela prevede una
neutra a massima portanza e spinta in tempo
scarsa tensione di caricabasso in modo da far
minimo. Caratteristica fondamentale per tutti i
sventare la vela in penna il meno possibile.
passaggi sottovento alla vela, neutralizzandola nel
WIZARD
Il centro di ricerca e sviluppo NeilPryde, assieme al
TOYS
27
TOYS
28
RRD FIREWAVE Programma: Fast Wave board
Questo risultato è stato ottenuto grazie ad uno
comprendere come le nuove Firewave siano
Tecnologie: LTD - Wood
shape magiche che combina una rocker line con
perfettamente in linea con l’obiettivo di RRD di dare
Il Firewave è un nuovo concetto di tavola appena
una lunga sezione piatta alla nuova outline wave
vita ad un nuovo modo di utilizzare le tavole wave,
sfornato dalla factory Grossetana RRD. Si tratta di
dell’ultima generazione di tavole Wave Cult.
aumentando prima di tutto la quantità di tempo in
un nuovo shape sviluppato con l’intento di unire la
Un’altra importante caratteristica è la distribuzione
cui le si può utilizzare soprattutto quando le
velocità, l’accelerazione e l’entrata in planata di una
del volume. La differenza principale rispetto alle
condizioni sono marginali, con la conseguenza di
tavola freeride con la manovrabilità e la precisione
tavole Wave Cult infatti è la concentrazione dello
ritrovarsi una tavola più veloce e planante che sarà
in surfata tipiche di una tavola wave.
spessore massimo della tavola nella zona fra le
capace di garantire maggiore velocità nelle surfate
strap e la poppa. Questo permette di creare una
in frontside e in backside. Le Firewave sono
superficie che non solo facilita l’entrata in planata,
disponibili in tre volumi 102, 92 e 82 litri (1 cm di
ma che combinata con la superficie ridotta della
larghezza in più rispetto ai Wave Cult a parità di
poppa (se paragonata a quella di una tavola
volume), e in due tecnologie: la solida costruzione
freestyle-wave) incrementa tremendamente il
WOOD e la super leggera costruzione LTD in
controllo ad alta velocità e la capacità di curvare
sandwich PVC e laminazione con Innegra Carbon.
dei Firewave. Tutte le tavole Firewave sono equipaggiate con un set di 3 pinne disegnate in
FIREWAVE 82 LTD -WOOD
esclusiva per RRD da Maui Fin Company. Le nuove
size: 233 x 60
fins: MFC TF 2 x 11 1 x 19
pinne sono caratterizzate da un rake ridotto, outline
fin box: US+Slotbox
volume: 82 Lt
e shape simile al set di pinne Quad con cui sono
FIREWAVE 92 LTD -WOOD
equipaggiati i Wave Cult V5, e sono capaci di
size: 234 x 62
fins: MFC TF 2 x 11 1 x 20
generare grande portanza in fase di curva
fin box: US+Slotbox
volume: 92 Lt
sull’onda, così come anticipare l’entrata in planata
FIREWAVE 102 LTD -WOOD
e garantire grande controllo ad elevata velocità.
size: 235 x 64
fins: MFC TF 2 x 12 x 21
Dalle caratteristiche appena elencate è facile
fin box: US+Slotbox
volume: 102 Lt
29
RRD MOVE MKII RRD ha introdotto nella propria gamma la Move
Nelle misure dalla 6.2 a scendere le Move ha una
nella passata stagione, raccogliendo grandissimi
configurazione a 5 stecche, con caratteristiche
consensi sia nei test delle più importanti riviste
che variano a seconda delle misure. Le misure
europee, sia all’interno delle comunità freemove
più grandi sono caratterizzate da una
e freestyle-wave. Il suo disegno compatto,
costruzione leggera e potente, mentre le misure
potente e a 5 stecche, potente, ma sempre sotto
più piccolo sono tutte in funzione del controllo e
controllo anche nelle raffiche più scorbutiche
facilità di conduzione.
hanno reso proverbiale la prima versione della
Oltre a tutto questo, il sail designer John Skye ha
Move. Grazie ad un grande lavoro di sviluppo, la
disegnato una nuova curva della penna, che
seconda versione della Move riesce a portare ad
mantiene la vela leggera nelle mani, mentre tutta la
un altro livello le caratteristiche vincenti di
potenza è concentrata nella parte bassa della vela.
questa vela.
Le nuove Move sono caratterizzate grande cura
Per prima cosa, rianalizzando il concetto della
nei dettagli, nuovi rinforzi di bugna e nuovo pad
gamma, è apparso evidente che le prestazioni che
della base della vela.
ci si aspetta da un 8.0 sono ben diverse da quelle che ci si aspetta da una 4.7 e proprio in questa
Model Boom (cms) Luff (cms) Battens
Recom. Boom
Recom. Mast
ottica è stata completamente rivisitata la gamma.
4.2
156
379
5
“M” T9 Alu 140-200
Wave Vogue C80 370
Adjust.
La 6.7, la 7.2 così come la nuova misura 8.0 sono
4.7
166
405
5
“M” T9 Alu 140-200
Wave Vogue C80 400
Fixed
caratterizzate da una configurazione a 6 stecche,
5.2
173
418
5
“M” T9 Alu 140-200
Wave Vogue C80 400
Fixed
con un incremento delle prestazioni di stabilità e
5.7
182
437
5
“M” T9 Alu 140-200
Wave Vogue C80 430
Fixed
velocità di punta. Queste caratteristiche rendono
6.2
190
450
5
“M” T9 Alu 160-220
Wave Vogue C80 430
Fixed
queste misure perfette per le più veloci tavole
6.7
199
459
6
“M” T9 Alu 160-220
Wave Vogue C80 430
Fixed
freemove e le tavole freestyle-wave più
7.2
205
471
6
“M” T9 Alu 160-220
Wave Vogue C80 430
Fixed
voluminose.
8.0
222
486
6
“M” T9 Alu 180-240
Wave Vogue C80 460
Fixed
Head
ITA EVENTS
30
TROFEO NEIROTTI 2013 Marco Begalli vince la combinata del Trofeo
nelle acque trentine. Molti atleti hanno disdetto la
sono disputate solo le prove del Formula
Neirotti (Formula Windsurfing e Slalom), disputata
partecipazione all’ultimo a causa delle pessime
Windsurfing, nulla domenica mattina faceva
sabato 18 e domenica 19 maggio sul Lago di
previsioni meteo, che invece si sono rilevate
intendere che sarebbe stata un’intensa giornata
Garda presso il Circolo Surf Torbole. Più di 40 gli
parzialmente sbagliate permettendo di gareggiare
di competizione a Torbole sul Garda per il day 2
atleti iscritti per questo classico di inizio stagione
sia il sabato, solo i Formula, che la domenica,
del Trofeo Neirotti. Pioggia, leggero vento da Nord
gardesana, per ricordare il grande atleta Paolo
Formula e Slalom, grazie alla forte Ora arrivata
e freddo. E in questo modo è continuata la
Neirotti scomparso proprio durante una gara
nel tardo pomeriggio. Dopo un sabato dove si
giornata fino verso le 15:00 quando un spavaldo
31
CALSSIFICA COMPLETE SU: www.4windsurf.it
sole si è fatto spazio tra le nuvole e ha favorito
secondo Malte Reuscher e terzo Marco Begalli,
di tutto. Sabato abbiamo fatto 3 prove di Formula
l’ingresso dell’Ora. L’acqua era talmente piatta che
che grazie alla vittoria della classifica Formula si
e domenica 4 prove di Slalom. Personalmente nel
sembrava ci fosse vento leggero, invece era molto
aggiudica il 18° Trofeo Neirotti (somma dei punti
Formula ho vinto 2 prove su 3 mentre nello Slalom
forte cogliendo impreparati molti atleti che non
delle classifiche Formula e Slalom). Marco
a causa della rottura e di un Menegatti
hanno avuto il tempo di armare le vele più piccole!
commenta: “Sono partito da Roma con delle
velocissimo sono finito 3°. Ma grazie alla vittoria
Sono stati disputate 4 prove Slalom, senza grosse
previsioni pessime per il week-end, ma si sa che il
nel Formula mi sono aggiudicato la combinata del
sorprese vinte da un certo Alberto Menegatti,
Lago di Garda è un posto magico e può succedere
Trofeo Neirotti.”
WORLD EVENTS
32 TESTO DI Andrea Cucchi
FOTO DI Tommy Della Frana
DEFI WIND 2013
805 ISCRITTI, RAFFICHE DI MAESTRALE A 40 NODI E 4 GIORNI DI REGATA, QUESTA È STATA L’EDIZIONE 2013 DELLA GLORIOSA DEFI WIND. TRAMITE I REPORT GIORNALIERI DEI NOSTRI COLLABORATORI IN LOCO AVETE GIÀ AVUTO MODO DI SEGUIRE SU FUNBOARDMAG.COM L’EVENTO. ANDREA CUCCHI CI PROPONE ORA UN RIASSUNTO DI QUESTA ESTENUANTE COMPETIZIONE!
Come spesso accade ecco che nello stesso periodo
nodi durante l'evento. Ragazzi sapete cosa vuol dire
Il secondo, come il terzo e ultimo giorno, il vento è
mettono 3 gare internazionali: PWA Korea Slalom,
fare 40 km con quel vento. 4 bordi da 10km. Non è
per la 6.3 e 5.6. Il programma è di fare 5 gare con
Defi Wind e Mondiale IFCA slalom.
una maratona per andare piano, ma neanche un
uno scarto. Il venerdì si parte con la prima prova, e
Quale fare? Organizzo il mio Black Team e mando
sprint di qualche minuto da fare a palla. Quindi
al primo bordo, come penso tantissimi altri, ci
Alberto Menegatti e Pascal Toselli naturalmente al
bisogna dare il 100% per 40 minuti di gara. I primi
iniziamo a ricordare perchè doveva essere l'ultima
PWA. Il giovane Maciek Rutkowski decide di andare
percorrono quella distanza tra i 37 ai 40 minuti di
volta! Una fatica allucinante dopo 5-6 km a palla di
al mondiale Ifca, che poi lo seguiranno anche Bora
tempo.
cannone su un bordo.... si, bisogna ritrimmare tutto
Kazanoglu e Andrea Rosati, e quindi in questo modo
Il primo giorno il vento era assente. Inizio a vedere
apposta per questa gara. Non si può pretendere di
Point-7 copre i due eventi più professionali.
quei 3-4 personaggi che so che possono dare filo
avere lo stesso trim di quando si fanno bordi più
Alla Defi chi ci va? Io, il più vecchio del team! Mi ero
da torcere. Molti atleti forti nello speed e in più:
corti. Meglio assettare tutto per essere un pelo
promesso di non farla mai più la Defi dopo
Anders Bringdal, Patrice Belbeoch, Pascal Maka,
meno veloce, ma più comodi. Dopo 40 km paga!
l'esperienza del 2010. Penso sia la gara più dura di
Eric Thieme e molti altri francesi ex campioni del
Finisco secondo la prima prova dietro a Sebastian
tutto l'anno, e in fatti non credo al pensiero che ci
PWA. Tutti belli informa nonostante l'età. I miei idoli
Bonhomme, dopo aver lottato con Patrice Belbeoch.
sia così tanta gente contenta di parteciparvi! Visto
da più giovane! Tanti anche i francesi giovani che
Ci saremo superati a vicenda 4-5 volte.
che mi ero dimenticato della fatica, ecco che
partecipano ad alcune tappe di PWA, e moltissimi
La seconda prova di giornata parto bene, distacco
all'ultimo minuto mi iscrivo alla gara. Carico il mio
italiani. Dal mio team Malte Reuscher e poi tanti
tutti subito, e controllo tutta la mandria degli 805
amico fotografo Tommy Della Frana sul furgone e
amici come Robert Hoffman, Fabrizio Amarotto, Max
rider per tutta la gara. Ad una strambata vedo che
via si parte per Gruissan.
Brunetti, Urbano, Antonio Lai e tantissimi altri, Luca,
Patrice Belbeoch catapulta, quindi sono ancora più
805 iscritti! Previsioni da 25 nodi in aumento a 45
Guido...
rilassato. La sua velocità era la più alta insieme alla
33
mia in quel vento. Balzo in testa alla classifica.
gruppetto, troppo al lasco per prendere la linea di
Il sabato il vento è più forte. Mi alzo rotto come se
traguardo, e così forzati ad una doppia virata e
fossi stato sotto un camion! Si parte con la prima
bordo di bolina, ci passano da dietro... e finisco così
prova. Dopo 500 metri di lotta per i primi posti con
quarto, ma mi assicuro la seconda posizione
Anders Bringdal, mi parte la cima del trapezio! Fare
generale che era diventata a rischio dopo il botto
39.500 metri senza cima? No grazie! Sono costretto
con il gommone!
a ritirarmi, e mi gioco così lo scarto. Patrice Belbeoch vince la prova.
Che avventura, che fatica, ma alla fine è da rifare! È
Seconda gara di sabato mi ritrovo nuovamente
un’esperienza radicale ma ve la consiglio vivamente
secondo con davanti Anders Bringdal. Stavolta è
perché la vostra sicurezza è garantita in ogni
Patrice a rompere la cima del trapezio... e si ritira.
istante dallo staff organizzativo.
Questo è perchè avrà riso quando avrà saputo della mia rottura… Anders ha 700 metri di vantaggio su di
CLASSIFICA (PRIME 10 POSIZIONI)
me. Al secondo bordo lo recupero, e alla seconda
CLASSIFICHE COMPLETE SU FUNBOARDMAG.COM
strambata gli faccio l'interno boa e lo passo.
1) BELBEOCH PATRICE
MASTER
EXPERT
Ripartiamo da zero, ma quel recupero mi ha
2) CUCCHI ANDREA
MASTER
EXPERT
distrutto... quindi riprende un vantaggio di qualche
3) BONHOMME A. SEBASTIEN SENIOR
EXPERT
centinaia di metri subito. Recupero nuovamente ma
4) WAREMBOURG NICOLAS
EXPERT
riesce a vincere dandomi una cinquantina di metri.
5) PELLEAU GERALD
MASTER
EXPERT
Che lotta e che fatica!
6) SLABE TINE
SENIOR
EXPERT
Nel frattempo sento che Malte dopo aver fatto un
7) MAUFFRET BIEUZY
MASTER
EXPERT
stupendo sesto, si dimentica di firmare il suo
8) BOURGEOIS GAUTIER
SENIOR
EXPERT
rientro in spiaggia per la sicurezza e lo squalificano
9) LEGUEN DAMIEN
SENIOR
EXPERT
per la prova! Avendo giù accumulato una rottura di
10) BIETRIX OLIVIER
SENIOR
AMATEUR
SENIOR
un boma e di un albero ad un altra prova per via di una catapulta, perde la possibilità di piazzarsi tra i primi. Rimango primo in classifica dopo 4 gare, e domenica, l'ultimo giorno si gioca tutto su una prova. Belbeoch è ad un punto di svantaggio su di me. Io devo arrivare nei primi 2 per vincere sicuro e lui primo per battermi. E naturalmente lui vince la prova e io finisco quarto. Alla partenza centro il gommone della partenza, cado in acqua, e la mia gara diventa solo un grande recupero. Da metà classifica rimonto fino alla seconda posizione. La lotta con il terzo e il secondo ci spinge a questo
Andrea Cucchi taglia per primo il traguardo dopo 40 km di regata!
PHOTOSHOOTING
34 INTERVISTA RACCOLTA DA Fabio Calò
FRANZ ORSI A MAUI
Come ormai è risaputo, aprile è il mese dei photoshooting a Maui. Tutte le aziende e i migliori rider del pianeta si danno appuntamento sull’isola hawaiiana alla ricerca del migliore scatto per i cataloghi della nuova collezione. Il nostro collaboratore Francesco Orsi ha avuto la fortuna di partecipare al photoshoot Starboard/Hot Sails Maui e ci racconta qualche cosa di interessante.
Ciao Franz, come è andata a Maui?
ottimi finalmente per andarci questa volta.
Come si svolgeva la tua giornata tipo a Maui?
Ciao a tutti i lettori di Funboard, sì, é andata alla
Principalmente si può dire che sono andato a
Bisogna dividere questa domanda in due parti,
grande! Devo ammettere che Maui è stata
Maui per due cose, oltre allo svago, si intende: la
prima dell’inizio del photoshooting Starboard e
proprio all’altezza delle aspettative, che erano
prima era testare gli ultimi prototipi slalom della
dopo. Durante le due settimane di test con Hot
alte, credimi! Era la mia prima volta: sognavo di
Hot Sails Maui e collaborare con loro allo
Sails la mia routine è stata questa: sveglia alle
andarci dall’età di 9-10 anni probabilmente, da
sviluppo delle vele per il prossimo anno; la
sette, surf a Hookipa o SUP a Kanaha, a seconda
quando ho iniziato a fare windsurf e a vedere i
seconda era partecipare al photoshooting
delle condizioni, poi verso le 10 dritto verso gli
video di Robby Naish, puoi capire quanto ero
Starboard in doppia veste, di fotografo e team
uffici della Hot Sails a Kahului. Qui ero solito
eccitato all’idea di andarci finalmente di
rider. Puoi ben capire quindi quanto siano state
montare due o tre prototipi slalom o freeride,
persona! E poi c’erano due motivi veramente
piene le mie giornate a Maui...
trimmarli a secco e prepararli per la giornata. Dopo aver controllato le previsioni con Chris Freeman (sales manager) e Tom Hammerton (sail designer), verso le 12 mi dirigevo quindi nello spot ideale per il programma di test della giornata: Kanaha, Kihei e Camp One sono stati gli spot più battuti. Per le 5 di solito tornavo in ufficio per fare il punto con Tom riguardo alle vele e agli alberi che avevo provato, discutere delle mie sensazioni al riguardo e delle possibili modifiche da apportare alle vele. Verso le sette poi cena a Paia (da Fish Market spesso, per me è veramente il top!). Alle 10 ero già a letto di solito, le serate a Maui finiscono presto! Quando é iniziato il photoshooting Starboard
35 tutta questa tranquilla routine è stata stravolta e
Che tavole windsurf hai avuto modo di
Programmi per la stagione?
mi sono ritrovato a dormire 4 ore a notte e
provare? E cosa ti è più piaciuto?
I miei programmi per il 2013 comprendono
girare tutto il giorno come una trottola per
Per quanto riguarda il windsurf sono rimasto
l’intero campionato nazionale portoghese sia
l’intera isola fra uscite in acqua e sessioni
entusiasta dei nuovi Quad, così come dei NuEvo.
slalom, dove devo difendere il titolo conquistato
fotografiche a terra.
Purtroppo non sono riuscito a provare il Black
l’anno scorso, che wave, novità assoluta per me
Box di Dani Bruch ma devo dire che Dani me ne
ma ho tanta voglia di cimentarmi in qualcosa di
Hai partecipato al photoshooting Starboard
ha parlato talmente bene che penso che me ne
nuovo. Poi alcuni eventi internazionali di slalom,
sia SUP che Windsurf?
prenderò una appena possibile per le condizioni
come la Defi Wind e forse qualche tappa del Pwa.
Sì, ho partecipato sia al photoshooting di SUP
invernali che abbiamo in Portogallo. Sul fronte
Mi piacerebbe anche provare qualche
che a quello di windsurf. Devo ammettere che è
del freeride Starboard continua a tirare fuori
competizione di SUP wave quest’anno, il problema
stata dura: mi sono ritrovato ad alzarmi alle 5-
incredibili shape, all’insegna del sempre più
sarà trovare il tempo per tutto. Di sicuro mi
5:30 ogni giorno per approfittare delle prime luci
slim: davvero stupefacenti. Ho poi avuto modo di
ritaglierò qualche settimana per dedicarmi a
dell’alba per cercare di catturare alcune
passare due giorni a testare i primi prototipi di
continuare il mio ciclo di travel stories che, dopo
immagini di SUP con John Carter, probabilmente
quelli che potrebbero diventare gli iSonic del
la Galizia (attualmente sulla cover di Stand Up
il più famoso fotografo di windsurf e SUP in
2015… fantastici, no words! ;)
Paddle Magazine negli USA) e il Mozambico (a
circolazione. Verso le 11 poi, si faceva ritorno a
breve su Sup Time), potrebbe fare tappa in
Hookipa per il servizio fotografico wave o a
Quali modelli Hot Sails hai avuto modo di
Kanaha per quello slalom/freeride: 3-4 ore tra
testare?
preparativi, session in acqua e foto a terra e poi
Per Hot Sails il mio compito era collaborare allo
di nuovo in SUP per la session serale… Dopo cena
sviluppo della gamma slalom e freeride. Abbiamo
poi mi ritrovavo spesso in casa Starboard per
avuto condizioni molto disparate sull’isola
editare i video e le foto del giorno con John
durante il mio soggiorno, questo ci ha aiutato a
Carter. Dopo tre giorni così ero già distrutto,
testare a dovere l’intera gamma delle vele
John invece sembrava essere sempre a suo agio:
slalom, le GPS, dalla 9.9 alla 6.0, e svariate
èun vero professionista.
misure di prototipi freeride, a due camber e nocam. Per quanto riguarda il wave ho
Che tavole SUP hai avuto modo di provare? E
sperimentato varie misure della QU4D: mi sono
cosa ti è più piaciuto?
piaciute tanto da averne ordinate subito quattro!
Ho provato un po’ di tutto, dai 14” delle tavole race ai 7’7” delle tavole wave più tirate passando
Gli highlights della vacanza?
attraverso tutta la gamma Allround. In generale,
Ammetto che mi riesce difficile scegliere tra i tanti
devo dire che ce n’è per tutti i gusti e per ogni
grandissimi momenti che ho vissuto durante
esigenza: per il 2014 ci saranno molte novità
questo soggiorno a Maui. Sicuramente la prima
allettanti poi. Tra le tavole che ho apprezzato di
uscita in windsurf ad Hookipa, l’onda presa con
più sicuramente c’è la gamma Wide Point, sono
Robby Naish e l’incontro faccia a faccia con un
tavole veramente adatte a tutti per progredire
gruppo di balene sempre a Hookipa. Per quanto
rapidamente tra le onde, e poi una novità
riguarda il SUP penso di aver stabilito il mio record
assoluta dedicata alle condizioni “mushy”
di onda più lunga mai presa in vita mia a Kanaha,
europee che è una vera bomba!
ho contato otto bottom turn, incredibile!
qualche isola atlantica… staremo a vedere!
36
PEOPLE
TESTO DI Simone Pierini
FOTO DI Michele Tagliafico
ROSSEL BERTOLDO! IL WINDSURFING CLUB SA BARRA È ORMAI NOTO A GRAN PARTE DEGLI APPASSIONATI DI WINDSURF ITALIANI E STRANIERI. NELLO SCORSO NUMERO VI ABBIAMO RACCONTATO DEL SUCCESSO DEL 1° SA BARRA FREESTYLE CONTEST, GARA CHE HA SANCITO L’INGRESSO DI ROSSEL BERTOLDO A PIENO DIRITTO TRA I MIGLIORI RIDER D’ITALIA. IL QUINTO POSTO CONQUISTATO ALLA SUA PRIMA COMPETIZIONE UFFICIALE È UN RISULTATO DI GRANDE PRESTIGIO, CHE GLI
È VALSO IL PREMIO DI BEST ROOKIE DELLA DUE GIORNI. IL SUO STILE, LA SUA SEMPLICITÀ E IL SUO ENTUSIASMO LO RENDONO UNO DEI RAGAZZI PIÙ APPREZZATI DELL’INTERO MOVIMENTO. GRAZIE AI CONSIGLI DEL SUO MAESTRO GIGI MADEDDU ORA ROSSEL È MATURO E PRONTO AL SALTO DI QUALITÀ. TRASFERITOSI A SANT’ANTIOCO HA SCELTO DI DEDICARE AL WINDSURF GRAN PARTE DELLA SUA VITA. E COME INIZIO NON SEMBRA MALE.
ROSSEL BERTOLDO IN DUE PAROLE?
PARLACI DI SA BARRA, COSA RAPPRESENTA PER TE?
PERCHÉ IL FREESTYLE?
Positivo ed estroverso.
Sa Barra è un piccolo angolo di paradiso. Le
Ho conosciuto il windsurf guardando i ragazzi del
condizioni del vento e dell’acqua sono incredibili, la
posto fare freestyle, sono rimasto subito attratto. In
SEI UN VOLTO NUOVO DEL FREESTYLE, DA DOVE
previsione difficilmente ti tradisce. Quando entro
futuro però non nego che mi piacerebbe divertirmi
VIENI E COME TI SEI AVVICINATO AL WINDSURF?
nel Windsurfing Club tutti i pensieri negativi se ne
anche nelle onde, magari guidato da Matteo Spanu
Sono nato e cresciuto a Muggiò, vicino Milano,
vanno per lasciar spazio a ciò che più amo. Inoltre,
altro rider fortissimo al quale devo molto di quello
all’età di 15 anni mi sono trasferito a Sant’Antioco.
questo posto ti offre la possibilità di conoscere
che sono diventato e che spero in futuro di
Giocavo a basket e non sapevo cosa fosse e cosa
molte persone e culture provenienti da ogni parte
diventare.
sarebbe diventato per me il windsurf. Poi è
del mondo. Negli ultimi anni è diventata meta anche
cambiato tutto. Sono passato dall’aprire la finestra
per molti surfisti stranieri e per qualche atleta del
SEI STATO LA RIVELAZIONE DEL SA BARRA
e vedere case e cemento all’alzarmi con il rumore
Pwa. Ricordo con piacere quando ho surfato con
FREESTYLE CONTEST, COME HAI VISSUTO LA TUA
del vento e del mare. Grazie a mia sorella Cory ho
campioni del calibro di Steven Van Broeckhoven e
PRIMA GARA?
conosciuto Gigi Madeddu che mi ha trasmesso la
Adrian Beholz.
Giocavo in casa e questo mi ha aiutato per sciogliere il ghiaccio e azzerare le emozioni. In
passione che tuttora è parte integrante della mia vita. Il resto lo devo alla mia famiglia, al loro
IL TUO RAPPORTO CON GIGI MADEDDU?
acqua oltre ad atleti molto bravi c’erano tanti
supporto e ai loro insegnamenti di vita.
Mi ha insegnato tutto quello che so fare adesso, mi
amici, ho semplicemente pensato a divertirmi
ha preso al suo fianco nella gestione dei corsi di
come faccio ogni giorno. È andata bene e sono
COME SI VIVE IN UN PAESE COME SANT’ANTIOCO,
windsurf e mi ha aiutato a crescere come atleta e
molto contento.
LA TUA GIORNATA TIPO?
come ragazzo. Un giorno mi piacerebbe
La vita qui è molto semplice, non ci sono le pretese
raggiungere il suo livello di windsurf, surfare al suo
LA TUA MANOVRA PREFERITA? LA PIÙ OSTICA?
delle grandi città. È un posto bellissimo, con un
fianco alla pari. Un po’ come per tutti nel futuro
È difficile sceglierne una. Air Flaka e Shaka sono
mare fantastico e ritmi soft. La mia giornata parte
sogno di riuscire a superare il mio maestro, ma
quelle che più mi emozionano, mi piace cercare di
alle 6:15 per andare a lavoro fino all’ora di pranzo.
penso che sarà molto dura anche perché lui
renderle il più radicali possibili. Quella che più mi
Poi un occhio al vento e subito di corsa a Sa Barra.
continua a migliorare di giorno in giorno.
sta facendo sudare è il Burner!
37
IL TUO SOGNO NEL CASSETTO? Nel giro di qualche anno mi piacerebbe riuscire a partecipare ad una tappa di Coppa del Mondo, non sarà facile ma con uno spot come Sa Barra a disposizione tutto è possibile. Mi allenerò al massimo per raggiungere l’obiettivo della mia vita. A NOVEMBRE SEI STATO PER LA PRIMA VOLTA IN BRASILE A SAO MIGUEL DO GOSTOSO, COSA TI HA PORTATO QUESTA ESPERIENZA? A livello culturale vedere altri posti, la povertà, la semplicità, ti fa crescere come persona. Sao Miguel è un posto magnifico per la natura incontaminata e per i sorrisi della gente del posto. Il vento non manca mai e stare lontano da casa per allenarsi ti rende più completo. Spero di poterci tornare anche quest’anno! QUALE ATLETA INTERNAZIONALE TI PIACE DI PIÙ? I fratelli Taty e Tonky Frans, che ho conosciuto a Podersdorf nel 2011 (accompagnavo Gigi alla sua prima tappa Pwa). Hanno un livello mostruoso in acqua e sono supercool fuori, sempre disponibili e sorridenti. Poi c’è Yarden Meier, il suo stile radicale e la forza che mette nelle manovre sono un esempio da seguire. PASSIONI OLTRE AL WINDSURF? Senza dubbio la pallacanestro, sport di una vita. Da quando abito in questa meravigliosa isola però mi diletto sporadicamente anche alla pesca subacquea. Poi adoro la velocità, soprattutto le moto. GLI AMICI NEL WINDSURF AL QUALE SEI PIÙ LEGATO? Sicuramente tutti i superlocal di Sa Barra che ogni giorno sono in acqua con me. Fausto Mattana, Stefano Salemi, Nicolò Tagliafico e il papà Michele, Francesco Farci e il tedesco Wolfgang Strasser, vero appassionato del nostro spot e compagno di mille chiacchierate serali. Mi piacerebbe poi un giorno fare un viaggio con i fratelli Jacopo e Matteo Testa, con Bacco (Paolo Bacchini, ndr), Matteo Romeo e Mattia Fabrizi perché oltre a essere bravissime persone sono rider fortissimi! Infine il mio grande amico sloveno Ziga Korenc! Venne a Sa Barra per qualche giorno, poi scelse di restare finché c’era vento… è rimasto due mesi! Rossel Bertoldo in azione nel suo home spot di Sa Barra
38
WOMAN TECHNIQUE
TESTO DI Greta Benvenuti
COME
MIGLIORARE Greta Benvenuti è una delle rider più attive della scena italiana e non solo. Questa rubrica, affiancata quella di Valentina “Onde e Curve”, sarà più tecnica, incentrata su consigli e report per offrire un reale aiuto alle nostre lettrici e surfiste… Greta e Valentina offriranno quindi al nostro pubblico femminile uno spazio a 360° per cercare di coprire ogni vostra richiesta.
Punto 1: atteggiamento
studio precedente dove analizzare bene i
Il primo fattore è il più importante. Andare in acqua
movimenti, le posizioni, etc.., trovando dei punti
con un atteggiamento positivo e fare le cose per
chiave e ripetendoli nella propria mente. In questo
divertirsi è determinante e fondamentale per
ci possono aiutare le informazioni che troviamo su
affrontare le difficoltà. Se quello che facciamo ci
Internet e sulle riviste, i video, le foto e una volta
diverte è sicuro che progrediremo velocemente.
chiari tutti i punti della manovra è consigliabile
Mai pensare di non essere all’altezza o di non
provarli a riva su un simulatore o semplicemente
riuscire a fare quella manovra, dobbiamo entrare
chiudendo gli occhi provare a simularli con il
in acqua convinte delle nostre capacità perchè il
proprio corpo... magari la gente vi prenderà per
windsurf è tecnica e chiunque può apprenderlo, il
pazzi però è molto utile perchè poi in acqua avrete
massimo che può succedere è quello di fare un bel
meno cose a cui pensare , il vostro corpo avrà già
Se sono anni che pratichiamo windsurf e quella
bagno al mare o al lago. Inoltre è importante non
memorizzato i movimenti e diventerà più facile
manovra proprio non vuole entrarci e continuiamo
voler forzare le cose; se in quella giornata non
ripeterli. Anche se c’è poco vento consiglio sempre
a cadere per l’ennesima volta nel tentativo di
avete molta motivazione e sentite dentro di voi mille
di andare in acqua e provare le manovre, questo vi
chiuderla, allora forse dobbiamo cambiare
scuse che affiorano allora non insistete e state
aiuterà ad essere più agili e avere più sicurezza nel
atteggiamento ed affrontare diversamente il
semplicemente a guardare gli altri. Dobbiamo
farle quando planerete con il vento giusto.
problema, ma mai rinunciare! Come progredire
saper ascoltare le sensazioni che si muovono
velocemente in windsurf? Bella domanda...
dentro di noi. Mi è successo diverse volte di
Punto 3: materiale
chiunque vorrebbe conoscere il segreto per
preparare tutto, andare in acqua, fare due bordi e
Il terzo fattore è avere il materiale adatto alla
arrivare ad un buon livello di navigazione, ma la
poi uscire perchè non mi sentivo bene, non solo
condizione di quella giornata di vento e in base a
bacchetta magica per il windsurf ancora non c’è,
fisicamente ma soprattutto mentalmente, sentivo
quello che volete apprendere. Per esempio se
perciò dobbiamo trovare altri metodi per avanzare
che qualcosa dentro di me non andava e che in
volete imparare la virata elicottero non potete
velocemente nel nostro apprendimento e divertirci
quel giorno non potevo fare nulla... certo questo
pretendere d’iniziare con una tavola da wave 65 litri
in acqua.
non succede se stai 6 mesi senza uscire in
nè tantomeno con una vela enorme tipo 7.0 metri...
windsurf, questo succede quando sei in uno spot
Sicuramente con una tavola voluminosa tipo quelle
Penso che i fattori che determinano il nostro
dove il vento c’è tutti i giorni ed esci
da scuola ed una vela piccola in una condizione di
miglioramento siano molteplici ma vorrei
frequentemente. È molto più importante a volte
vento leggero sarà più facile, poi quando avrete
soffermarmi su alcuni fondamentali:
ascoltare se stessi, il proprio corpo e la propria
capito bene i movimenti allora potrete provarla con
1) atteggiamento (positivo)
mente e poi le cose vengono da sole.
del materiale più tecnico aumentando
2) obbiettivo
progressivamente la difficoltà, tipo in condizione di
3) materiale
Punto 2: obbiettivo
vento più forte, poi in mezzo alle onde, e così via.
4) condizione spot
Il secondo fattore è avere un obbiettivo, cioè sapere
Inizialmente avere molto volume nelle tavole aiuta
5) amici
cosa si vuole imparare, ovviamente obbiettivi non
così come usare vele piccole e leggere che sono più
A questi fattori ovviamente vanno aggiunte altre
troppo difficili per le nostre attuali capacità, per
facili da recuperare se cadono, però ad esempio se
variabili come il carattere di ogni persona, la
esempio non posso pretendere di imparare la
dobbiamo imparare a planare e il vento è leggero
predisposizione allo sport, la coordinazione, la
strambata power senza nemmeno saper planare,
cercheremo di usare una vela più grande e non
possibilità di praticare windsurf frequentemente
quindi affrontare le cose passo dopo passo
pensate che la vela più grande sia più difficile, è
perciò non prendeteli come assoluti ma
seguendo una logica. Qualsiasi cosa vogliate
solo un po’ più pesante da gestire ma una volta
semplicemente come consigli da un’amica
imparare è importante che abbiate chiaro nella
agganciate al trapezio e in planata la differenza non
windsurfista.
mente cosa dovete fare, quindi è necessario uno
si sente.
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Punto 4: condizione spot
bellissima, è imparare la virata... bene allora cosa
Un altro fattore importante è la condizione dello
devo fare? Certamente bordi corti e più virate
spot. Per esempio se devo imparare la partenza
possibili, non imparerò a virare se ci provo solo
dall’acqua è preferibile un fondale basso e
due volte... questo spesso accade anche a me,
sabbioso dove la profondità aumenta
vado in acqua e dico “adesso la provo” e continuo
progressivamente e con del vento costante, così
a planare, poi ripeto a me stessa “adesso la
come per la planata sarebbe indicato uno spot con
provo” e continuo ad andare... insomma dopo
acqua piatta... ovvio se vogliamo imparare a saltare
miglia e miglia marine non mi decido mai e trovo
meglio avere un po’ di chop o delle onde!
mille scuse con me stessa e alla fine dico “va bhè
E se non abbiamo scelta perchè il nostro home
dai la provo al prossimo bordo” (quello di ritorno
spot ci offre solo quelle condizioni allora non
dalla Croazia alla Romagna) e poi non la provo
facciamoci prendere dallo sconforto e proviamo
mai... a chi non è capitato questo? Ciò significa
ugualmente, magari impiegheremo più tempo... ma
che c’è qualcosa che ci spaventa, a volte sono
ricordate la perseveranza è la virtù dei forti!
cose stupide, come la “non voglia” di cadere e
Studiare la manovra
bagnarsi perchè fa freddo, altre volte perchè
Punto 5: amici
pensiamo che da riva ci stanno guardando e non
Una cosa non meno importante è quella di
vogliamo fare una figuraccia (comunque abbiamo
navigare insieme agli amici e chiedere consigli,
una reputazione da difendere), altre volte invece
non abbiate paura e non sentitevi “stupide” o
abbiamo delle paure che ci sono venute facendoci
“impedite”, anzi così dimostrerete di essere
male la volta precedente e inconsciamente
veramente interessate a migliorare ed
pensiamo di farci male ancora nello stesso modo
aumenterete la stima ed il rispetto nei vostri
e non ci riproviamo... perciò dobbiamo
confronti. Se avete un’amica che ha voglia e
assolutamente sbloccare il nostro cervello e
tempo chiedetele di riprendervi con la
tentare. Se partiamo già con delle paure e poco
telecamera mentre navigate, riguardandovi
convinte è probabile che ci facciamo male, se
capirete meglio da sole dove sbagliate e se non lo
invece ci buttiamo al 100% concentrate e sicure
capite chiedete a chi è più esperto di voi. Anche le
di potercela fare allora otterremo dei risultati.
gemelle Moreno quando hanno iniziato facevano
Magari non sarà oggi e nemmeno domani, ma
a turni in acqua e si riprendevano a vicenda, così
prima o poi ci riusciremo!
Provare la manovra a terra. © BJpictures
hanno imparato proprio correggendo i propri errori e ancora oggi sono le numero 1. Una volta
Quindi per ogni cosa che voglio imparare devo fare
capito l’errore non continuate a provare
un’analisi precisa del materiale, delle condizioni e
all’infinito. Dopo 1 ora che siete in acqua uscite a
avere bene chiari in testa tutti i movimenti e i punti
fare una pausa, di solito il nostro corpo e la
chiave della manovra. In più se ho qualcuno in
nostra mente vanno bene i primi 45 minuti di
acqua che me li mostra tanto meglio così capisco
attività, dopo di chè iniziano ad essere stanchi e
come devo posizionare vela e tavola in base al
vi accorgerete da sole che continuerete a
vento... ricordate prima di andare in acqua fatevi un
commettere gli stessi errori quindi fermatevi,
programma e siate determinate e continuate a
bevete, mangiate della frutta o uno snack,
provare e vedrete che prima o poi quella tanto
liberate la mente, fate un po’ di stretching e
sperata manovra vi entrerà e diventerà automatica
ritornate in acqua cariche per riprovare e
chiuderla ad ogni bordo! E ogni volta che cadete
vedrete che sicuramente andrà meglio. Un’altra
pensate alle mie parole, ripartite e sorridete e
cosa importantissima che non avevo messo nella
godetevi ogni istante in windsurf!
lista sono le nostre paure inconsce che
Allora avete già in mente cosa provare alla
c’impediscono di provare veramente quella
prossima uscita?
Greta Duck Jibe. © BJpictures
manovra... mi spiego meglio... per esempio l’obbiettivo di questa uscita, oltre a quello di
Greta Benvenuti ITA38
divertirmi e godermi la giornata di vento
Per contattare Greta, e-mail wsgreta@gmail.com Alice Casula in Vulkan
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FAQ SLALOM TECHNIQUE
TESTO DI Matteo Iachino
I CONSIGLI DI
MATTEO IACHINO
SIAMO FINALMENTE PRATICAMENTE D’ESTATE, PRONTI FINALMENTE AD USCIRE IN COSTUME. IN QUESTA PUNTATA VEDREMO SE E QUANTA FATICA BISOGNA FARE PER ANDARE FORTE E COSA SUCCEDE IN QUESTI FRANGENTI ALL’EQUILIBRIO, POSIZIONE DELLE MANI E DEI PIEDI.
QUANTA FATICA…
dobbiamo essere appesi al trapezio e utilizzare il
Le situazioni di difficoltà che ci capitano più di
Sicuramente per andare molto forte bisogna
nostro peso per surfare. Quindi cerchiamo di
frequente sono 2 e solitamente sono al limite
essere molto allenati sia fisicamente che in acqua.
accorgerci se mentre andiamo siamo realmente
minimo e massimo di vento. Di solito quando
Bisogna avere l’attrezzatura trimmata al meglio e
belli appoggiati nel trapezio o se più che altro
stiamo per perdere la planata perchè il vento è
fare tutto quello che abbiamo già detto e ridetto in
siamo appesi con le braccia. In quest’ultimo caso
leggero sentiamo il bisogno impellente, quasi
alcuni articoli scorsi. Ma quanta fatica bisogna
dobbiamo cercare di sentire la vela nei fianchi (se
impossibile da contrastare, di tornare con il peso
fare veramente? Che sensazioni bisogna avere?
usiamo il trapezio a fascia) o nel sedere (se
sulla tavola piegando la gamba anteriore. Ma
Beh questa è tutta un’altra storia.
usiamo il seggiolino). Finchè non la sentiremo tale,
facendo questo non riusciremo mai a superare un
Innanzitutto la nostra posizione, come già detto,
non saremo mai al massimo della nostra comodità
buco di vento perchè appena pieghiamo la gamba
deve essere più comoda possibile, più siamo
e quindi anche confort e velocità. Se ci sediamo e
anteriore automaticamente carichiamo più peso
comodi e meglio è. Ma al variare delle condizioni è
le cime del trapezio sono messe bene dovremmo
sulla tavola che si schiaccia ancora di più e perde
normale che anche le nostre sensazioni cambino
eliminare l’80% della fatica alla braccia e quindi
la planata. Credeteci con la testa e rimanete belli
gradualmente. La fatica che si fa con le braccia
navigare molto più in relax preoccupandoci di
fuor distesi con le gambe tese, e vedrete che
non dovrebbe mai essere troppa, se lo è o
altro. E i piedi e le gambe? Anch’essi fanno fatica
supererete 8 buchi su dieci in planata senza
abbiamo qualcosa messo male o siamo veramente
più o meno a seconda di come ci mettiamo.
rallentare, gli altri due buchi... cadrete a peso
tanto soprainvelati, questo sia che siamo con lo
Le gambe cambiano a seconda del vento in cui
morto nell’acqua. Ma comunque imparerete a
slalom, sia che invece stiamo utilizzando un’altra
stiamo surfando e della superficie dell’acqua. Più
riconoscere un buco che non si riesce a superare
attrezzatura. Il braccio anteriore non dovrebbe
le condizioni sono difficili e il vento è forte e più
da uno che si supererà facilmente restando
fare quasi nessuna fatica, e quello posteriore,
avremo le gambe piegate, la schiena rannicchiata
immobili con le gambe tese. Le vele slalom sono
come avevo già detto è un acceleratore che
e il baricentro bello basso, meno vento c’è e più
rigide e mantengono il profilo anche nei buchi, voi
possiamo chiudere o aprire a seconda di quello
dovremo essere distesi con le gambe e più fermi
dovete solo opporre resistenza alla vostra voglia di
che desideriamo, ma al di fuori di questo noi
possibile.
piegare la gamba davanti. Facendo come vi ho
Posizione “seduta” per il vento forte
Posizione “distesa” per il buco di vento
41
detto continuerete a viaggiare sulla pinna, che è
L’ALLENAMNENTO IN PALESTRA
da molti anni e preparatore aggiornato e completo
quel che vogliamo ed è quel che ci rende veloci
Il windsurf è certamente uno degli sport più belli
per qualsiasi tipo di allenamento. Ma in palestra
sull’acqua.
del mondo, e dei più divertenti ma bisogna anche
troverete personale qualificato in grado di
Ma quando invece c’è vento forte perchè vi si sfila
ammettere che non sia il più salutare per il fisico.
soddisfare le vostre esigenze senza dover avere un
il piede davanti? Il piede della gamba che prima vi
Allena solamente alcuni gruppi muscolari, fa male
personal trainer a tutti i costi.
si piegava nel vento leggero?
alla schiena e sicuramente non giova alle
Comunque senza parlare del nostro allenamento
Beh nel vento forte viaggerete sulla pinna molto
articolazioni.
che impiega troppo tempo a meno che non lo si
più facilmente ma altrettanto facilmente la vela vi
Per lo slalom in particolare, oltre a tutto questo,
faccia a tempo pieno, basta fare tre allenamenti
farà impennare la tavola in quanto non riuscirete a
bisogna anche essere particolarmente forti per
alla settimana in palestra d’inverno in cui si fanno i
chiuderla alla perfezione e si creerà quella
poter sfruttare l’attrezzatura al meglio. È per
tre principali gruppi muscolari, correlati a qualche
spiacevole sensazione quando vi si sta sfilando il
questo che negli ultimi anni tutti i professionisti si
allenamento aerobico che può essere corsa, bici,
piede anteriore dalla strap e voi opponete con
allenano molto anche a secco con allenamenti
sci (visto che si parla d’inverno) e logicamente
tutte le forze del vostro tibiale, finchè non sarà
specifici durante l’inverno e durante la stagione
sempre stretching per non perdere elasticità.
troppo stanco, vi uscirà il piede dalla strap e farete
agonistica.
Durante la bella stagione, è opportuno continuare
un catapultone. Ma anche questo si può evitare.
Lo slalom di per se allena i muscoli dorsali della
sempre lo stretching ma allenarsi di più dal punto
Come vi dicevo prima dovrete sempre chiedervi se
schiena, i bicipiti e le gambe, ma non contempla
di vista aerobico per non essere troppo rigidi. Un
vi sentite belli seduti nel trapezio o meno. In caso
minimamente la parte davanti del busto e molti
allenamento che funziona molto bene specialmente
vi si sfili il piede dalla strap non siete abbastanza
altri muscoli. Si rischia così di avere un fisico
per noi surfisti è quello che prevede l’utilizzo dei
seduti. Se pensandoci ve ne accorgete e riuscite a
sbilanciato e di diventare un po’ gobbi a lungo
muscoli stabilizzatori che vengono richiamati
sedervi siete a posto e avete risolto i problemi, in
andare a causa della posizione rannicchiata che si
quando si perde l’equilibrio (come potete vedere lo
caso contrario dovrete allungare le cime del
tiene surfando. È per questo che diventa importante
squat nella foto, fatto sull’Indoboard), utilizzando un
trapezio, abbassare il boma o avanzare il piede
una corretta preparazione fisica, sia per essere più
carico minore degli esercizi normali per non farsi
d’albero e riprovare a sedervi finchè non sarete
efficienti, sia per mantenerci sani nel tempo. Quindi
del male.
nuovamente comodi, belli seduti nel vostro
cercate durante l’inverno di andare un po’ in
Ricordate di massima di fare un allenamento che
trapezio. Al di la di questi casi è normale fare
palestra per mantenervi in forma per la prossima
comprenda gambe, un altro dorso e bicipiti e un
fatica. Specialmente è normale che la gamba
stagione e durante la stagione per essere completi.
altro petto e tricipiti, e poi se riuscite qualcosa di
posteriore faccia molta fatica perchè come già
Detto questo bisogna sottolineare che non ci si può
aerobico se non uscite in surf. E vedrete che
detto viaggiamo sulla pinna e la pressione dalla
improvvisare preparatori atletici e che bisogna
sentirete la metà della fatica quando uscirete in
vela alla pinna si trasmette quasi del tutto
farsi seguire da qualcuno che sia capace di darvi
mare. Se uscite in windsurf basta fare allenamenti
attraverso la gamba posteriore che deve premere
consigli per non farvi più male che bene.
di stabilizzatori e di petto e tricipiti per bilanciare il
costantemente sul bordo della tavola. È quindi
Personalmente io e Alberto Menegatti siamo seguiti
dorso e stop, non dovete mica fare body building,
normale fare fatica con il quadricipite della gamba
da Roberto Actis, che ci prepara gli allenamenti e ci
siete surfisti! Ricordate sempre di farvi seguire da
dietro e logicamente un po’ di fatica alla schiena.
consiglia al meglio essendo anche lui un regatante
qualcuno e in bocca al lupo!
Matteo si allena seguito da Roberto Actis
42
FUNBOARD TIPS
TESTO DI reemedia
QUAL È LA POSIZIONE
IDEALE PER LE MIE STRAP?
∞ Appena plani, però, la superficie immersa è inferiore, cioè meno attrito e quindi una maggiore velocità di punta. ∞ Più le strap sono arretrate, più è difficile mantenere il controllo sul materiale con condizioni di vento forte. ∞ I rider che faticano ad entrare velocemente nella strap posteriore dovrebbero metterle più avanti dall’inizio, per poi arretrarle gradualmente man mano che progrediscono.
PIÙ RAVVICINATE TRA LORO O PIÙ SEPARATE? Cosa succede quando monti le strap troppo lontane l’una dall’altra? ∞ La tua posizione sulla tavola risulta più stabile, riuscendo a mantenerla quindi più piatta sull’acqua. Così facendo, anche con vento più forte,
PER POTER ESSERE IN GRADO DI STRAMBARE, SALTARE E SURFARE BISOGNA PRIMA ASSICURARSI CHE LE PROPRIE STRAP SIANO POSIZIONATE CORRETTAMENTE. COME SI PUÒ FARE QUINDI? AXEL REESE CON LA COLLABORAZIONE DI ALCUNI CAMPIONI CI DANNO QUALCHE IMPORTANTE SUGGERIMENTO.
avrai maggiore controllo. ∞ Specialmente i rider di Worldcup tendono a posizionare le strap veramente lontane tra loro, in modo da avere il massimo controllo sulla tavola anche se sono quasi sempre sovrainvelati...
SU FUNBOARDMAG.COM AVEVAMO DI RECENTE PUBBLICATO UN ARTICOLO SOFFERMANDOCI INVECE SULLA LARGHEZZA DELLA STRAP SINGOLA, PROVATE A DARE UN’OCCHIATA AL LINK TRAMITE IL QR-CODE.
∞ Guardate questa foto: Il passo di 41cm è il più diffuso. CHE COSA SUCCEDE QUANDO LE METTI TROPPO VICINE?
Non c’è una posizione standard per tutte le strap, in
PIÙ AVANTI O PIÙ INDIETRO?
Con vento leggero potrebbe risultare più comodo
quanto dipende molto dalla tua capacità, necessità
Cosa succede quando le metto più avanti?
come assetto, ma appena il vento aumenta avrai
di utilizzo e anche dal tuo peso.
Per planare sia in andatura che in uscita da una
minore controllo sul materiale.
manovra è indicato avere il peso in posizione più POSIZIONE CONSIGLIATA PER PRINCIPIANTI E
avanzata. Così facendo si aumenta la superficie
QUANTO DOVREBBE ESSERE LARGA LA STRAP?
RIDER INTERMEDI.
planante, permettendo al rider di mantenere la
Le viti dei tasselli delle strap moderne sono
La formula vincente in questo caso è “Centrale e
planata per tutto il tempo.
separate dai 14,5 ai 16,5cm. Sulle tavole da
avanzata”. Più facile sarà entrare nelle strap,
Più indietro?
Race/slalom, si possono mettere ancora più strette
meglio è.
∞ La poppa tenderà ad abbassarsi di più, rendendo
in modo che il piede abbia ancora maggiore presa
più difficile l’ingresso in planata.
e controllo anche con vento forte.
43 Le misure di Steven Van Broeckhoven del passo tra le strap, la larghezza della strap, e la distanza da poppa della strap posteriore
PIÙ ESTERNE O PIÙ CENTRALI?
nel buco più avanzato, in modo da essere più vicino
tutte in avanti se cercano maggiore slashata,
Con le ultime tavole da freeride e freestyle c’è una
al piede d’albero e scaricare meglio il peso, avendo
invece più arretrate se vogliono più velocità e più
grande varietà di assetti per le strap anteriori. Per le
così maggiore controllo sull’intero rig e anche
pop. Per la strap anteriore ci sono 4 buchi tra cui
tavole da freestyle e wave si raccomanda di metterle
ingresso in planata più veloce. In questa posizione,
poter scegliere per ogni parte. Kiri, per esempio,
in posizione più centrale, mentre per il racing e
poi, la tavola è anche più libera di slashare.
per facilitare l’andatura in switch stance, mette la
freeride più verso l’esterno, sui rails della tavola.
Piazzo poi la strap posteriore il più stretta possibile
vite della strap anteriore verso il rail un buco più
attorno al piede, tutta a poppa, in modo da avere la
avanti rispetto a centro tavola, in modo che il
stance più larga possibile.
piede entri più facilmente e sia anche più a centro
PIÙ STRETTA O PIÙ LARGA SUL COLLO DEL PIEDE?
tavola in andatura, mantenendo la massima
L’assetto ideale si vede in foto. IL FREESTYLE, NEGLI ULTIMI ANNI, SI È
velocità. È tutta una questione di gusti e
ALCUNI CONSIGLI DEGLI SPECIALISTI:
ALLONTANATO DALLE MANOVRE SLIDATE PER
regolazioni personali, quindi bisogna provare un
∞ Quando l’area della superficie immersa è
ORIENTARSI DI PIÙ SULLE “POWER-MOVES”.
po’ di diversi assetti per capire quale funziona
piuttosto ridotta e posizioni le strap in avanti,
COM’È CAMBIATO IL POSIZIONAMENTO DELLE
meglio... e godersi le uscite appieno!
l’ingresso in planata potrebbe risultare più
STRAP? Il freestyle è cambiato drasticamente,
difficoltoso (motivo: la tavola è troppo bassa e
specialmente in questi ultimi anni. Non sono però
Steven Van Broeckhoven
sposta troppa acqua a prua)
sicuro che la posizione delle strap ne abbia
Campione del mondo Freestyle 2011
∞ Maggiore sarà la superficie planante, più avanti
risentito. Penso che ci possano essere parecchi
QUALI SONO GLI ASPETTI FONDAMENTALI CHE
potrai posizionare le strap.
assetti che funzionano, anche se quasi tutte le
CONSIDERI QUANDO POSIZIONI LE STRAP?
tavole hanno i tasselli più o meno nella stessa
La posizione delle strap è una scelta molto
TAVOLE WAVE: Su una tavola wave, si nota spesso
posizione. Penso che la maggior parte dei rider
personale, generalmente sulle tavole freestyle si
che vi sia una singola strap posteriore, che viene
ora piazzi la strap posteriore più verso poppa, in
utilizza una stance minore rispetto alle tavole wave,
montata a sinistra o a destra a seconda
modo da generare maggiore pop e far staccare di
in quanto risulta più facile staccare quando i piedi
dell’orientamento del vento e delle onde nelle
più la tavola, piuttosto che più in avanti per
sono più vicini tra loro, senza però esagerare,
condizioni in cui la si usa. Così facendo, si può
facilitare la slashata. Penso anche che molti
compromettendo il controllo e l’equilibrio sulla
anche avere maggior controllo in surfata.
abbiano inoltre spostato in avanti le strap
tavola. Fondamentalmente io consiglio di iniziare
anteriori, in modo da aver maggiore controllo
con le strap posizionate in centro, che è la
anche con vento forte, garantendo maggiore presa
posizione raccomandata da JP, per poi modificare
OPINIONI DEI RIDER:
e stabilità sulla tavola, e inoltre risulta anche più
gradualmente le impostazioni personali. Io tendo ad
Youp Schmit,
facile planare pompando con vento leggero. In
utilizzare una stance leggermente più ampia
giovane freestyler
generale poi è anche più facile per far i passaggi
rispetto agli altri rider, essendo più alto e pesante,
QUALI SONO GLI ASPETTI FONDAMENTALI CHE
sottovento alla vela perchè ti trovi più vicino
ma mi trovo bene con i 3 buchi anteriori e
CONSIDERI QUANDO POSIZIONI LE STRAP?
all’albero, e il materiale è più vicino al corpo.
posteriori sulle freestyle JP. Tengo le strap piuttosto
Io tengo le mie strap nella stessa posizione durante
strette in modo che il piede non esca.
tutto l’anno, senza cambiarle mai a seconda del
HAI QUALCHE DRITTA PARTICOLARE PER I NOSTRI
∞ Strap anteriori: metto la vite esterna al secondo
posto o delle condizioni, con vento forte o leggero,
LETTORI?
buco, mentre quella interna tutta avanti.
in modo da essere sempre abituato alla sensazione
Consiglierei ai lettori freestyler di trovare una
∞ Strap posteriore: metto la vite anteriore tutta
sulla tavola. Solitamente metto le strap anteriori
posizione che gli vada bene, cercando di metterle
indietro e quella posteriore a metà.
44
FUNBOARD TIPS
Il passo tra le strap della tavola di Micah Buzianis
IL FREESTYLE, NEGLI ULTIMI ANNI, SI È
rimbalzare e quindi così si aumenta il controllo
ALLONTANATO DALLE MANOVRE SLIDATE PER
abbassandone l’assetto, mentre di portarlo verso
ORIENTARSI DI PIÙ SULLE “POWER-MOVES”.
poppa con l’acqua piatta in modo da avere
COM’È CAMBIATO IL POSIZIONAMENTO DELLE
massima velocità non avendo bisogno di altrettanto
STRAP?
controllo.
Non penso, più che altro sono cambiate le tavole, e con loro anche la posizione dei tasselli e dei track
Ricardo Campello,
del piede d’albero. Sul JP Freestyle 2013 abbiamo
quarto in classifica alla coppa del
spostato track, tasselli e poppa più indietro e la
mondo Wave
differenza è notevole!
QUALI SONO GLI ASPETTI FONDAMENTALI CHE CONSIDERI QUANDO POSIZIONI LE STRAP?
HAI QUALCHE DRITTA PARTICOLARE PER I NOSTRI
Generalmente tengo passo e altre misure uguali
LETTORI?
per tutte le tavole a seconda che siano in assetto
Sulle tavole JP se le metti centrali vai sul sicuro. Se
onshore oppure sideshore.
sei leggero e vuoi maggiore pop, allora puoi arretrarle un po’, mentre se sei alto puoi allargare
PER QUALE RAGIONE UTILIZZI UNO “STANCE”
la stance. Cerca anche di stringere maggiormente
MINORE PER SALTARE COME A GRAN CANARIA,
le strap usando il buco precedente in modo che la
RISPETTO ALLE TAVOLE CHE USI PER IL
strap sia bella arrotondata piuttosto che larga e
WAVERIDING, DOVE HAI I PIEDI PIÙ SEPARATI TRA
piatta, così facendo sarà più facile entrarci ed avrai
LORO?
anche minore possibilità che ti escano i piedi
Mi sento più a mio agio così ma penso sia molto
durante il trick. Sulle tavole JP puoi anche girare i
soggettivo.
supporti di plastica delle viti per stringerle ulteriormente e far calzare meglio il piede.
HAI QUALCHE DRITTA PARTICOLARE RIGUARDO AL POSIZIONAMENTO DEL PIEDE D’ALBERO CHE
Micah Buzianis,
CONSIGLI AI NOSTRI LETTORI?
Top Slalom World rider
È proprio questo il punto, devi valutare
QUALI SONO GLI ASPETTI FONDAMENTALI CHE
personalmente numerosi aspetti, tra cui la tua
CONSIDERI QUANDO POSIZIONI LE STRAP?
preferenza, lo shape della tua tavola, le condizioni,
Le caratteristiche più importanti per me sono
ecc!
innanzitutto il comfort delle strap, e trovare la posizione che rende la tavola veloce e facile da controllare. PER LA STAGIONE 2012 HAI ADOTTATO UNA STANCE MAGGIORE? PERCHÈ? Penso che nel 2011 avessi in mano delle vele più difficili da controllare rispetto al 2012, quindi avevo bisogno di avere i piedi più lontani sulla tavola per averne maggiore controllo. HAI QUALCHE DRITTA PARTICOLARE RIGUARDO AL POSIZIONAMENTO DEL PIEDE D’ALBERO CHE CONSIGLI AI NOSTRI LETTORI? Penso che ciò dipenda molto dal tipo di vele e tavole che utilizzi e come funzionino insieme. Consiglierei di usarlo il più avanti possibile con acqua choppata in quanto la tavola continua a Le misure di Micah Buzianis della distanza da poppa della strap posteriore e della larghezza della strap
Le misure di Ricardo Campello del passo tra le strap e la distanza da poppa della strap posteriore
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DIDATTICA
TESTO DI Peter Garzke
VIRATA / PUSHTACK 12
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FOTO DI GF Pictures
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VIRATA
Un altro sistema per assicurarsi di continuare a
rotazione del corpo intorno all’albero.
Inizia andando al traverso e comincia a risalire. Per
carvare è quello di continuare a cazzare la vela col
Il peso dovrebbe sempre essere sul piede più a
la prima parte della curva si possono ancora
braccio posteriore.
poppa, in modo da impedire che la prua della
tenere i piedi nelle strap.
Una volta che la prua della tavola punta
tavola vada sott’acqua.
Così facendo la carvata risulterà più radicale. Una
controvento, è ora di cominciare a cambiare mure,
I piedi saltano entrambi allo stesso momento, in
volta che sei completamente controvento, devi già
girando intorno all’albero.
modo da saltare letteralmente intorno all’albero,
essere con i piedi fuori dalle strap. Piazza i piedi in
Le vele al giorno d’oggi sono ancora piuttosto
facendo un unico scatto. Controlla il salto
mezzo alla tavola, senza spostarli troppo sui bordi,
pesanti. Conviene quindi tenerla in posizione più
guardando verso il basso, assicurandoti di
altrimenti la tavola diventerà instabile.
verticale in modo da neutralizzare parzialmente il
riatterrare nella stessa posizione ma sulle nuove
Metti il piede anteriore davanti al piede d’albero, e
peso. Non lasciarla però in posizione troppo
mure, ricordando di mantenere il peso sul piede
quello posteriore a metà tra le strap anteriori e il
verticale perchè necessiti comunque di spazio per
posteriore. A chi non piace così veloce, può
piede d’albero. La vela è arretra mentre carvi
poterci girare intorno.
decidere di ritornare alla parte in cui si parla della
sopravento, in modo da velocizzare la curva, come
Molla la mano posteriore e falla passare sopra a
carvata nel vento...
per una virata con vento leggero.
quella anteriore, andando a prendere il boma sulle
Il piede posteriore ora può essere portato vicino al
È necessario infatti mantenere la vela in questa
nuove mure. Ora molla la mano anteriore sulle
piede d’albero. In questo modo entrambi i piedi
posizione anche quando la tavola comincia a
vecchie mure, che diventerà quella posteriore sulle
risultano vicini al piede d’albero per un breve
decellerare in modo da poter arrivare abbastanza
nuove, e tira il boma dietro alla tua schiena in
istante, prima che il piede posteriore diventi quello
sopravento.
modo da venir catapultato in avanti ed aiutare la
anteriore sulle nuove mure.
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INIZIAMO DA QUESTO NUMERO UNA NUOVA RUBRICA CHE SARÀ GESTITA DA PETER GARZKE, COLLABORATORE DI LUNGA DATA DI FUNBOARD. PARTIREMO DALLE COSE SEMPLICI COME LA VIRATA, UN BEL RIPASSO IN VISTA DELL’ESTATE NON FA MALE, PER ARRIVARE FINO AD ANALIZZARE MANOVRE UN PO’ PIÙ COMPLESSE, MA SEMPRE CON UN OCCHIO DI RIGUARDO ALL’ENTRY LEVEL!
VIRATA 6
5
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3
2
1
In questo momento, la vela sarà in posizione
strap. Piazza i piedi a centro tavola, non troppo
Controlla la potenza e lascia che la vela torni
neutra. Occorre quindi portare l’albero
vicino ai bordi. Il piede posteriore è piazzato a metà
lentamente in posizione verticale, spingendo con il
leggermente in avanti e cazzarla con il braccio
tra le strap anteriori e posteriori, mentre quello
braccio anteriore. Ora viene la parte più critica, in
posteriore in modo da farle riprendere potenza.
anteriore è davanti alle strap anteriore.
quanto è necessario girare la bugna nel vento, che
Così facendo, la prua comincerà a puntare
A questo punto sei quasi completamente al lasco e
passando in questa posizione acquisterà notevole
sottovento e la tavola tornerà al traverso. Controlla
la vela ha pochissima potenza, in quanto ti sposti
potenza. A questo punto la mano posteriore deve
a questo punto la potenza della vela, senza venire
nella stessa direzione del vento.
gestire la potenza della vela, in modo da poter
catapultato in avanti.
Questo è il momento ideale per piazzare il piede
completare la manovra con successo.
È anche utile provare questa tecnica in spiaggia,
posteriore davanti al piede d’albero, facendo un
A questo punto bisogna anche che il corpo si
sulla tavola, senza pinna. Un volonteroso aiutante
grosso salto. Seguendo questo impulso, infiliamo
muova. Fino a quel momento il peso era infatti
può spostare la prua, mimando la curva nel vento
l’albero nel vento, girando la bugna.
distribuito sulla vela, ma ora, cambiando mure, il
per aiutarti ad abituarti alla dinamica.
La vela dev’essere tenuta piuttosto piatta e verticale
copro deve sporgersi rispetto alla tavola per poter
per tenere la potenza al minimo, mentre spingi col
contrastare la potenza della vela che tende a tirarti
PUSHTACK
braccio posteriore nel vento.
sottovento. A seconda della velocità con cui si inizia
Le prime volte che provi una Pushtack non conviene
Fai girare la tavola sul rail sopravento, spingendo
il trick, si può girare la vela in anticipo o in ritardo.
essere sovrainvelato, ma comunque a metà
sulle dita dei piedi. Per facilitare questo movimento,
È comunque importante mantenere il corpo vicino
planata. Vai sottovento, aumentando un po’ la
porta l’albero verso poppa e tieni la vela piuttosto
all’albero. La vela a questo punto tornerà sulle
velocità, per poi pompare un po’ ed uscire dalle
piatta.
mure giuste e si può ripartire normalmente.
PUSHTACK 11
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48 INTERVISTA DI Fabio Calò
FOTO DI Dave White
PEOPLE
QUATTRO CHIACCHIERE CON
ROBERTO
RICCI Perché mandare una e-mail con delle domande e aspettare le risposte… Come sapete noi preferiamo fare dal vivo le cose, stare sul “pezzo”. Ecco quindi che ci troviamo ancora una volta a casa di Roberto Ricci in Sudafrica per una bella chiacchierata. Insieme a lui anche Jacopo Testa e tutta la crew RRD per un tuffo attento nella nuova collezione.
prototipo al prodotto finale. Come è perfettamente a conoscenza delle statistiche di vendita o le
tempistiche di uscita dei prodotti e molto altro ancora! Un capo che non fa soltanto il capo ma è il pilastro centrale di tutto il movimento RRD, supportato da un team di giovani e brillanti professionisti! Come avrete già letto sulle pagine di questa rivista, Roberto con la sua famiglia e tutta la crew RRD trascorre l’inverno in Sudafrica per sviluppare i nuovi materiali. Noi di 4WINDSURF lo abbiamo incontrato a casa sua e gli abbiamo fatto qualche domanda.
© Valerio Moretta
CIAO ROBERTO, CI RITROVIAMO DI NUOVO QUI A Un anno dopo, stessa casa, stessa situazione ma
CASA TUA DOPO UN ANNO, E SOPRATTUTTO CON IL
con un titolo del mondo in tasca. Era solo un anno
TITOLO DI CAMPIONE DEL MONDO SLALOM DI
fa quando Roberto Ricci ci aveva aperto le porte
ANTOINE ALBEAU, PUOI FARCI UN BILANCIO DEL
della sua casa sudafricana per una intervista.
2012?
Antoine Albeau era appena stato “assunto” e molte
Il 2012 è stato un anno strepitoso, ovviamente la
erano le aspettative e gli interrogativi. A distanza di
carta giocata con Antoine Albeau era molto
un anno possiamo ora dare molte risposte e gioire
rischiosa, nel senso che se non avesse vinto
del titolo del Campione del Mondo con una tavola
sarebbe stata una prestazione abbastanza opaca, e
italiana. RRD è un’azienda giovane e dinamica dove
alla luce dei risultati degli anni precedenti se fosse
la voglia di fare e di sperimentare traspare da ogni
finito peggio di terzo sarebbe stato un brutto
singola parola del suo boss. Roberto Ricci gestisce
risultato per noi. Un atleta Campione del Mondo più
una società enorme, impegnata su più fronti, in
volte, sotto contratto per tre anni, che entra nel
ogni angolo del mondo. Ci si aspetterebbe quindi
nostro team e non vince sarebbe stato un bel
che alle nostre domande un po’ più tecniche per
problema. Invece con un po’ di determinazione e
esempio sui prodotti, Roberto possa delegare il
fortuna abbiamo portato a casa il risultato. Un
responsabile tecnico per la risposta, invece in oltre
coronamento di un successo che ci auspicavamo
due ore di intervista per ogni modello, tavola o vela
da tanti anni e con un fuori classe del calibro di
Roberto è in grado di ricordare ogni dettaglio, dal
Antoine è stato tutto più facile! Per il 2013 vedo
49
John Skye in un mistico scatto mastmount
50 Roberto e Jacopo discutono di millimetri... quelli che fanno la differenza!
“sovrapinnato”. Avere una tavola con una velocità elevata ma con un grande controllo è un plus
PEOPLE
elevato per noi. Grazie quindi alla competenza del nostro team slalom di cui fanno anche parte Andrea Rosati, che da tre anni si dedica esclusivamente a questa disciplina, e Julien Quentel, riusciamo ad avere un forte traino e appeal sui nostri X-Fire che fanno splendere di luce riflessa le tavole più “easy” come il Firestorm, segmento di mercato su cui puntiamo molto e penso che nel 2013 supererà le vendite della tavola da Slalom puro. L’ANNO SCORSO CI AVEVI PARLATO DEL WAVE CULT 100, TAVOLA WAVE PER CONDIZIONI LIMITE O SURFISTI MOLTO PESANTI. CI SONO DELLE NOVITÀ IN QUESTO SEGMENTO DI MERCATO? Il nostro Wave Cult 100 è rimasto invariato per due stagioni e, come l’Hard Core, rimane con uno shape classico con il volume maggiormente concentrato nella zona centrale della tavola tra il Antoine molto tranquillo e allo stesso tempo
proprio la fisica della tavola e ha bisogno di uno
piedino d’albero e le strap anteriori. Proprio
motivato. È stato qui in Sudafrica insieme a noi tre
shape più grande, e qui si inserisce il nuovo X-Fire
pensando a questa fascia di utilizzo di vento
settimane e ha fatto molto SUP e ha testato per
Lightwind che va a soddisfare un segmento di
limite o di surfisti pesanti abbiamo iniziato a
bene le nuove tavole X-Fire Lightwind, una serie di
mercato particolare ma molto importante che
concepire un nuovo tipo di tavole wave e abbiamo
tavole nuove da vento leggerissimo. Ad Antoine
abbiamo individuato insieme ad Antoine.
introdotto un programma aggiuntivo, il Firewave.
piace anche molto il vento leggero e le tavole da
Il programma racing rimane come sempre gestito
Il Wave Twin, dalla collezione 2013 è stato
Formula, quindi insieme a lui e Arnon Dagan, che è
come disegno e sviluppo da Aurelio Verdi, il nostro
eliminato, ma il salto dal Wave Cult al
entrato nel nostro team, svilupperemo di nuovo
shaper, insieme a Finian Maynard. Io mantengo
Freestylewave ci sembrava troppo grosso, in
anche questo tipo di tavole. Come dicevo a fianco
sempre una visione globale del progetto che
quanto si passa da un quad a un single fin senza
della tavola da Formula abbiamo un nuovo modello
comunque è delegato completamente ad Aurelio e
passare da un multi-fin, e anche analizzando le
da vento leggero, l’X-Fire Lightwind (236cm x 91cm),
Finian. Mentre Arnon e Antoine sviluppano il
scelte delle altre aziende che hanno nel loro
fuori dalle misure della Coppa del Mondo ma che
Formula Windsurfing e l’X-Fire Lightwind.
range un Freestylewave nelle misure piccole più
funziona molto bene come tavola Slalom per vento
orientate al wave, abbiamo quindi colmato questo
leggero, va quindi a coprire il range nel vento limite
E COSA CI PUOI DIRE A PROPOSITO DELLA LINEA
del nostro X-Fire più grande, il 129, che comunque
FREERIDE E FREERACE?
il nuovo Firewave. È una tavola Three Fin con un
ha sempre bisogno di una decina di nodi per
Per quanto riguarda invece la nuova line Freeride e
sistema di pinne disegnate appositamente da noi
planare. Sotto questo range di vento cambia
Freerace abbiamo presentato da poco la nuova
da MFC grazie alla collaborazione di Pio Marasco.
linea Firestorm con due modelli nuovi, il 129 e il
Avevamo bisogno di un Thruster particolare con
101. Sono due tavole nuove che non c’erano prima
le pinnette molto dritte, addirittura la pinna
in collezione come litraggi, il 101 è per condizioni di
centrale sembra quasi una da race, senza rake,
vento sostenuto, il 129 invece continua il discorso
in modo da avere una tavola con le pinne
del lightwind per chi vuole un Freerace sportivo. Il
leggermente più piccole ma con una portanza
Firestorm è diventato un best seller per questo tipo
incredibile, risultando così in una tavola iper-
di mercato, perché è una tavola molto facile, che si
veloce. In breve il nuovo Firewave sarebbe un
ispira al X-Fire per lo scoop line ma non ha i cut-out
freestylewave multi-fin, con un outline da wave
e il T-tail risultando quindi molto più semplice ma
tirato. I litraggi sono 82, 92 e 102 con lo stesso
con una velocità di punta molto elevata e
outline dei Wave Cult, quindi larghi al centro con
soprattutto non tende mai ad alzarsi fuori
un kick molto pronunciato. La proporremo con
dall’acqua anche quando arriva la raffica forte e sei
due tecnologie: wood e limited edition.
Roberto in versione cuoco nella sua casa a Big Bay in Sudafrica
gap che prevedeva una tavola wave più veloce con
51
Roberto Ricci prova sempre. in prima persona. tutti i suoi prodotti.
SAPPIAMO CHE STATE LAVORANDO SU UN NUOVO
avere una tavola estremamente leggera in
immediata quando schiacci con il piede posteriore;
TIPO DI TECNOLOGIA PER LA COSTRUZIONE DELLE
condizioni wave con “vento da kite”.
e una larghezza massima più stretta. Tutto questo per avere il massimo di inerzia possibile durante la
TAVOLE, CI PUOI SPIEGARE QUALCHE COSA? A proposito di nuove tecnologie da qualche mese
PARLIAMO ORA DELLE NOVITÀ RIGUARDANTI IL
manovre. I litraggi del nostro nuovo e innovativo
stiamo lavorando schiume PET, che sono schiume
FREESTYLE E DELLA COLLABORAZIONE DEL
TwinTip sono 101 e 91, disponibile solo in
"verdi" realizzate attraverso il riciclaggio delle
TALENTUOSO JACOPO TESTA?
costruzione Limited Edition. Non abbiamo ancora
bottiglie di plastica PET, che abbiamo testato
La novità più importante dell’anno oltre al settore
sviluppato sul freestyle la tecnologia Matrix perché
ottenendo dei buoni risultati. Inoltre stiamo
racing di cui abbiamo già parlato, è la nuova tavola
aspettiamo di vedere prima come funziona sul
testando un nuovo materiale chiamato PVC Matrix,
da Freestyle, il Twin Tip, dove c’è stato un grande
Firewave. La pinna che forniamo di serie sul TT è
che mantiene intatte le caratteristiche di densità e
lavoro di sviluppo da parte di Jacopo Testa e
una nuova Maui Fin Company nelle misure di 20 e
di elasticità classiche dell’airex, però a parità di
Aurelio Verdi. Jacopo e Aurelio hanno sviluppato
22 cm. Queste sono le novità RRD tavole per la
densità la matrice del PVC è leggermente più
questa tavola cercando di seguire la tendenza del
prima parte dell’anno.
elastica, permettendoti di utilizzare una densità
freestyle moderno dove i ragazzini cercano di
inferiore. Questo nuovo tipo di materiale in
andare sempre più alto nelle manovre su acqua
JACOPO TESTA, QUAL È IL SUO RUOLO IN RRD?
combinazione con laminati molto rigidi tipo il
piatta con stacchi potenti. Quindi c’è bisogno di
Jacopo è già con noi da tre anni, praticamente da
carbonio, riesce ad avere la stessa rigidità del PVC
tavole con un pop up sempre maggiore ma
quando ha iniziato a muovere i primi passi nel
con il vetro ma di pesare circa 15-20 kg/m3 in
soprattutto che ti permettano di atterrare e di
meno. Per tradurre tutto questo, una tavola da
continuare a fare più manovre. L’attrezzatura per
windsurf riesci a costruirla solo con il polistirolo e
fare questo tipo di manovre deve essere leggera
PVC insieme al carbonio, senza usare tanti altri
ma controllabile garantendo un buon appoggio
materiali, andando a risparmiare in termini di peso
negli atterraggi e evitare di mettersi di taglio. Sono
circa il 7-10%. Quindi una tavola da 6 kg peserà con
tutti accorgimenti che Aurelio ha cercato di
questa nuova tecnologia 5,4 kg mantenendo
imprimere nel nostro nuovo TwinTip con tre
comunque incredibili caratteristiche di rigidità e
caratteristiche fondamentali: volume spostato
affidabilità. Questa tecnologia Matrix la stiamo
verso poppa, la tavola rispetto alla versione
mettendo ancora a punto ma penso che potrà
precedente ha 1,5 cm in più di volume distribuito
essere disponibile da fine estate, ma soltanto sulla
sugli ultimi 60 cm della tavola; bordi molto spigolosi
linea Firewave nei modelli 92 e 102, in modo da
nella parte posteriore per avere direzionabilità Roberto e John Skye
52 Roberto Ricci prova le sue tavole wave spadacciando alla grande!
venendo dal mondo della spiaggia conosce bene le problematiche di comunicazione tra rider e velaio.
PEOPLE
Per me è importante che ogni tanto quando si sviluppano nuovi prodotti si riesca a rimettere tutto in discussione, e in questo John è un maestro. Il mestiere dello shaper e del velaio è quello di non dare mai come verità assoluta i postulati del momento ma di provare sempre a sperimentare per seguire o anticipare i nuovi trend, poi l’acqua dirà la verità. QUALI SONO LE NOVITÀ PER QUANTO RIGUARDA LE VELE? La prima vela che uscirà con i nostri materiali nuovi è la StylePro, messa a punto insieme a Jacopo. Fondamentalmente lo shape della vela non è cambiato da quello dell’anno scorso, ma è cambiata tantissimo nella pannellatura e nei materiali. Abbiamo utilizzato un nuovo materiale prodotto dall’azienda di Neil Pryde, con cui collaboriamo strettamente da un anno, che ci permette di avere mondo del freestyle. Negli ultimi mesi è anche
potrà ottenere. È importante fare wave per essere
un controllo perfetto della grammatura della
maturato molto ed è diventato più performante
un atleta più completo anche nel freestyle per non
pannellatura; ora possiamo mettere i rinforzi di
grazie ai suoi allenamenti. Con la sua manovra Air
essere meccanico nelle manovre, caratteristica
dynema o X-Ply nella direzione, spessore e colore
Kabikuchi si è fatto conoscere in tutto il panorama
classica dei freestyler 100% oriented, in modo da
che vogliamo. E in più la cosa più bella è che tutte le
internazionale. Quindi è stato integrato
mantenere una certa creatività.
grafiche della vela sono interne al X-Ply, non c’è
ufficialmente da quest’anno nello sviluppo delle
quindi nulla di serigrafato all’esterno ma è tutto
tavole da freestyle essendo il nostro atleta di punta
E COSA CI PUOI DIRE INVECE DI JOHN SKYE E DEL
all’interno risultando così anti-graffio e quindi la
per questa disciplina. Si affiancherà quindi sempre
SUO LAVORO SULLE VELE RRD?
vela rimarrà nel tempo più bella. In più la vela sarà
di più ad Aurelio per la messa a punto dei nuovi
John Skye da quest’anno oltre a disegnare e
più leggera perché il rullo utilizzato per questa
Twin Tip. Una cosa molto importante per me è che
sviluppare le vele RRD si occuperà anche di tutte le
nuova serigrafia ci fa risparmiare qualche grammo
Jacopo faccia anche wave al di là dei risultati che
parti accessorie, quindi di disegnare le curve degli
nei colori. Infine la vela è completamente
alberi, dei boma, sviluppare le prolunghe e tutto
simmetrica, da una parte e dall’altra il disegno della
quello sotto la voce “accessorio”.
vela rimane invariato ed è esteticamente molto più
Inizialmente avevamo il supporto totale della
bella. Abbiamo anche sviluppato una nuova serie di
fabbrica di dove facevamo le vele, quella di Thomas
accorgimenti come il rinforzo sulla bugna, un nuovo
Perrson (Simmer), in Cina, e lui era un po’ il
protettore del piede d’albero, i tendi-stecca, e tutta
supervisore del lavoro fatto da John. Dopo di chè
una serie di accessori che ci permettono di avere
John già nel 2012 ha disegnato tutte le vele da solo
una vela più RRD style. L’altra vela nuova è la Move,
con un minimo supporto da parte di Thomas,
una freemove-freeride.
mentre dal 2013 ha fatto tutto da solo utilizzando il
Parte dalle misure piccole con un programma di
CAD, diventando completamente indipendente. John
utilizzo wave on-shore/freeride (4.2 a 5.7 con
ha seguito perfettamente il precorso che a tavolino
5 stecche), vela molto potente con una testa molto
avevamo già stabilito tre anni fa quando abbiamo
larga per avere un albero molto corto per
iniziato a collaborare con lui. Ho creduto molto in
accelerazioni repentine e per avere una vela ideale
lui e nel cercare di farlo diventare un velaio e
per le prime manovre su acqua piatta ma anche da
secondo me ha tutte le carte in regola per
usare tra le onde in condizioni on-shore. Nelle
diventare un grande professionista in questo
misure poi dalla 6.2 fino alla 8.0 diventa una vela più
campo, è molto pignolo ma ha la capacità di
freemove, sempre con lo stesso shape ma a 6
ascoltare anche gli altri. Essendo un regatante e
stecche, con la stecca che “taglia” il boma per avere
John Skye, nelle mani di questo giovane inglese trapiantato a Gran Canaria c’è il futuro delle vele RRD.
53 una vela più freeride anziché wave, una vela molto compatta con l’albero corto. Il feeling della move sia
Jem Hall e John Skye, un po’ di affollamento in acqua
nelle misure piccole che in quelle grandi è identico, una vela molto potente anche in penna. ANDREA ROSATI E JOHN SKYE, DUE WAVER ECCELSI INTEGRATI NELLO SVILUPPO DELLE VELE WAVE RRD MA CON DUE STILI COMPLETAMENTE DIFFERENTI. COME RIESCONO A LAVORARE INSIEME? La Vogue e la Four sono state sviluppate da John Skye e Andrea Rosati. Specialmente la Vogue è stata sviluppata da Andrea Rosati che è un purista del waveriding e ricerca nella vela le caratteristiche ottimali per questo tipo di disciplina, come la neutralità durante il Bottom Turn. La Four invece è una vela più potente su cui John ha lavorato tantissimo a Gran Canaria e che ha messo a punto quasi da solo. Inoltre John si è accorto recentemente, lavorando sempre di più con il CAD, che quasi tutte le velerie tendono ad aumentare la misura dichiarata della vela rispetto alla superficie
solo a fare SUP, bensì si sposteranno
tantissima gente al windsurf eliminando il
reale. Invece noi vogliamo andare in
successivamente al windsurf o al kite. Chiunque
problema della tavola grossa e ingombrante.
controtendenza e la nostra 5.0, per esempio, ha
potrà scoprire il mare attraverso il SUP,
La novità di quest’anno per gli Air Sup è che
l’esatta superficie di una 5.0 al millimetro. Facendo
indipendentemente dal suo percorso sportivo
abbiamo introdotto la tavola per bambini, l’Air Kid,
questa scelta tutte le Four sono state
precedente. La nostra azienda ha comunque deciso
molto piccola e colorata, proposta con il piede
completamente ridisegnate rispetto alla versione
di pensare al SUP come una tavola che deve essere
d’albero e sarà venduta sotto i 600 euro, con tre
precedente. Abbiamo lavorato sul profilo
adatta al entry level, cercando di dare una visione
pinnette fisse in plastica. La linea Air Sup poi
rendendolo leggermente meno piatto, ampliando il
dello sport facendo capire che il SUP è solo la
continua con dei modelli espressamente dedicati al
range di utilizzo. Rimane comunque una vela molto
tavola con cui inizi ad entrare in acqua, sia come
wave al cruising e al race! Quelle da wave hanno
potente come piace a John, che quando chiude la
performance che come livello di prezzo. Un
anche il piede d’albero per utilizzarle con la vela!
bugna vuole avere la sensazione di dare gas a una
discorso a parte invece sono le tavole da race e da
Tavole ideali per le scadute.
moto accelerando. Una vela che quando sei nel
wave dove il mercato esige tavole sempre più
Bottom Turn se la chiudi ti fa accelerare per poi
perforanti e tecniche. Il nostro mercato principale
diventare più neutra sul Cut Back.
in questo momento è la Francia, seguito dalla Germania. In America non siamo ancora così
RRD È ANCHE MOLTO ORIENTATA AL MERCATO DEL
conosciuti come lo siamo nel windsurf a causa
SUP, PUOI DARCI QUALCHE DETTAGLIO?
dell’inflazione di brand.
Al momento a livello di vendite globali nel mondo il SUP ha sicuramente superato il windsurf. Per
E COSA CI PUOI DIRE SUI SUP GONFIABILI CHE
quanto riguarda invece la nostra azienda il
STANNO RISCUOTENDO UN SUCCESSO
fatturato del SUP in termini generali è passato dal
PLANETARIO?
8% al 17% in soli due anni ma quello che per noi è
Per quanto riguarda invece la linea gonfiabile
molto importante far sapere è che questo aumento
abbiamo rifatto quest’anno tutti i modelli, notando
non è andato ad influenzare il trend di crescita dei
un forte interesse verso questo segmento dove la
nostri prodotti windsurf, che sono in costante
gente vuole avere una tavola comoda da
aumento anche grazie a tutta la serie di accessori
trasportare. Negli Air Sup, oltre a proporli con una
che stiamo aggiungendo. Il SUP per me è un modo
colorazione nuova molto bella, abbiamo introdotto il
per far entrare facilmente la gente in acqua ma
piede d’albero per poterlo usare anche come
non credo che poi nella loro vita continueranno
windsurf. E penso che questo farà avvicinare Un occhio al twist prima di entrare in acqua
54
ITA EVENTS
TESTO DI Fabio Calò
FOTO DI Fabrizio La Mela
NORTH SARDINIA WAVE CONTEST 2014
Primo successo in carriera per Fabio Calò. Sabato 25 e domenica 26 maggio nel famoso spot di Cala Pischina, nel Nord Sardegna, si è disputata la prima tappa del Campionato Italiano Wave AICW. Due giornate caratterizzate da un fresco vento da ovest, più forte durante il primo giorno di gara (sfiorate punte superiori ai 30 nodi) e più leggero nel secondo, con oltre 3 metri di onda nei set più grandi. Due splendide giornate di windsurf grazie anche all’organizzazione gestita da Gianmario Pischedda che ha portato ben 21 iscritti tra cui tanti giovani. Mi ritrovo ancora una volta a raccontarvi di una
wave negli ultimi anni, e questo risultato è il
abbiamo trovato, con tre metri d’onda e vento da
gara in cui ho partecipato in prima persona, ma
coronamento di un sogno cercato e sperato. Ad
4.5 full power. Serve altro? Per come mi piace
questa volta con la soddisfazione per il mio primo
essere sincero è una delle poche gare in cui mi
navigare, sono state le migliori condizioni con cui
successo in carriera! Un caporedattore che vince
sono veramente divertito. Tra salti e surfate mi
potevo confrontarmi. Ma procediamo con ordine.
una gara, perlopiù del Campionato Italiano Wave,
sono sentito come se fossi in free sailing piuttosto
Il North Sardinia Wave Contest organizzato da
non è una cosa che capita tutti i giorni, ma cosa vi
che in una heat. Mi divertivo e basta… tutto il resto
Gianmario Pischedda e dalla sua crew, è diventato
posso dire? Certamente mi sono allenato molto in
lo disegnavano le stupende condizioni che
ormai un appuntamento fisso per il Campionato
55
Fabio Calò in Bottom Turn
Fabio Calò in Forward. © Maurizio Varchetta
Il podio di Cala Pischina
Italiano Wave AICW. Il waiting period di quest’anno
decisamente perturbata, puntualmente arrivava il
ufficiale della gara per sabato e domenica! Con un
era previsto dal 25 aprile fino al 30 giugno. La
dietrofront dagli aggiornamenti. All’improvviso
colpo di prestigio il team 4WINDSURF decide
gara poteva essere chiamata in un qualunque
ecco però un trionfo di colore rosso sulle
immediatamente di partire dal Lago di Garda
giorno compreso in questo periodo con un
previsioni di Windguru per le giornate da venerdì
viaggiando di notte per raggiungere Livorno,
preavviso minimo di 48 ore, con preferenza ai
23 a domenica 25 maggio. L’organizzatore
riuscendo così a prendere il traghetto diurno per la
week-end. Se da una parte il format garantisce
Gianmario ha tenuto tutti sulle spine non avendo
Sardegna e arrivando già venerdì pomeriggio sullo
condizioni giuste durante la gara, dall’altra parte
ancora certezza sulla presenza delle onde. Il
spot, seppur provati dall’estenuante viaggio! Ci
c’è sempre il dubbio sulla scelta della
meteo Lamma continuava a cambiare previsione
accoglie Cala Pischina come non l’avevamo mai
perturbazione adeguata dal punto di vista delle
per quanto riguarda l’altezza delle onde,
vista prima, con onde sui 4 metri a set ordinati e
onde, al quale si aggiunge il pochissimo tempo a
aumentandola e diminuendola ad ogni
vento furioso da 4.5. Rimaniamo in acqua con
disposizione per raggiungere lo spot una volta
aggiornamento! Dopo una attenta analisi degli
alcuni rider locali e il mio compagno di viaggio
confermato il semaforo verde! Dopo diversi week-
ultimi aggiornamenti meteo disponibili, giovedì
Manuel Poli, fino alle 20:30. Successivamente
end in cui sembrava che qualcosa di buono
sera verso le 21:30 l’organizzazione del NSWC
andiamo a cena per fare il carico di energie in vista
potesse arrivare, grazie anche a questa primavera
decide di dare il semaforo verde, la chiamata
del contest del giorno successivo, primo di gara.
56
ITA EVENTS
Andrea Rosati
Lorenzo Michelacci
57
DAY 1
ma nelle batterie mostra un po’ di pressione
Sabato mattina ci svegliamo con le raffiche di
sbagliando qualcosa di troppo. Un altro rider che
ponente che fanno sbattere gli scuri della
si fa notare, certamente non più tanto giovane, è
camera da letto del nostro albergo,
Lorenzo Michelacci, che riesce addirittura ad
immediatamente scendiamo per colazione e
arrivare fino alla finale! La gara continua e io
successivamente ci catapultiamo sullo spot.
proseguo il mio cammino fino alla sfida decisiva
Condizioni di onda piccola e disordinata, vento
contro il sorprendente Michelacci. La mia tattica
forte e una leggera pioggia. Gli altri rider
non cambia: scelgo le onde più grandi e mi
arrivano alla spicciolata, quasi tutti dal
lancio in Forward il più alto possibile. Dal mio
“continente” con il traghetto notturno.
punto di vista divertimento allo stato puro!
Nel parcheggio vedo un bel movimento. Tra loro
Il terzo e quarto posto se lo giocano due grandi
tanti amici e con gioia noto molti giovani rider
nomi del wave italiano, Gasperini e Rosati, in un
che si stanno iscrivendo alla gara. Tra questi
derby romano tutto da vivere. I tre giudici
Francesco Cappuzzo, Jacopo Testa, Gigi Romano,
(Colombo, Priori, Romelli) prendono la loro
Nicola Spadea, Andrea Franchini e molti altri. Il
decisione stilando la classifica del tabellone del
mio morale è già alto! La condizione non è il
Single Elimination: 1° Calò, 2° Michelacci, 3°
massimo e il vento è un po’ altalenante a causa
Rosati, 4° Gasperini. Senza un attimo di pausa si
dei continui passaggi nuvolosi che tentano di
procede subito con il Double Elimination che
bloccarlo. I rider iniziano ad armare le loro vele
viene portato avanti dal race director Andrea
nelle misure dalla 4.0 alla 5.0. Dopo aver montato
Polloni, che sostituisce Mirko Braghieri
la mie vele 4.2, 4.5 e 4.7 decido di andare a
impegnato come giudice all’EFPT in Russia, fino
testare il campo gara con tavola 77 twinzer e
al calar del sole e all’arrivo del buio. Archiviata
vela 4.5. Il vento è forte e le onde si stanno
la giornata di competizione ci dirigiamo tutti a
pulendo migliorando la condizione.
Rena Majore per la cena offerta
Nel primo pomeriggio inizia la gara! Il livello in
dall’organizzazione.
Andrea Rosati in Aerial
Raimondo Gasperini
acqua è alto e le condizioni sono toste! C’è poco spazio per giocare, bisogna surfare veloci e
DAY 2
radicali cercando di saltare il più alto possibile.
Ritrovo ore 8:00 a Cala Pischina. In spiaggia ci
Le heat sono da 10 minuti in cui si contano 2
accoglie una giornata più soleggiata e un po’ più
surfate e 1 salto. Personalmente nella prima
calda rispetto al giorno precedente. Il vento è più
heat mi scontro con il mio amico Claudio
leggero ma le onde sembrano essere ancora
Marzeddu, alla sua prima uscita con le tavole
migliori! Tutti i rider armano le loro vele nelle
nuove, passo la heat e esattamente come l’anno
misure da 4.5 a 5.0, Andrea Rosati anche la 5.3 e la
scorso mi devo subito confrontare con il local
5.6. Faccio il mio solito check delle condizioni con la
dello spot e organizzatore dell’evento Gianmario
mia tavola grande 87 litri quad e la 5.0. Poi non mi
Pischeda. Inizia la nostra batteria cercando di
resta che aspettare la fine di tutto il tabellone
dare il massimo. Fortunatamente trovo subito un
double per vedere quale sarebbe stato il mio
paio di onde decisamente grandi su cui piazzo un
sfidante. L’uomo della giornata è sicuramente
Aerial, poi un Forward. La bandiera rossa sale,
Gianmario Pischedda, che heat dopo heat fa fuori
vinco io e sono molto contento! Mi fermo a
tutti i suoi avversari rimediando alla prestazione
guardare la gara e noto con piacere come i
del sabato. Arriva a sfidare il 4° classificato,
giovani rider si mostrino a loro agio in queste
Raimondo Gasperini, vincendo e quindi facendo
condizioni surfando alla grande. Solo la
retrocedere l’inossidabile Ray al 5° posto. Un altro
mancanza di esperienza di gara non permette a
local di Cala Pischina, Jacques Barbieri è anche lui
qualcuno di loro di riuscire ad avanzare nel
autore di una buona rimonta che lo vede risalire
tabellone, ma presto anche loro avranno la
fino al 6° posto in una heat contro Jacopo Testa che
possibilità di arrivare sul podio! Grazie anche al
probabilmente aveva lasciato la testa (scusate il
viaggio in Sudafrica Jacopo Testa appare tra i
giro di parole) a casa.
più in forma nel free sailing. Anche Andrea
Avanti con Pischedda contro Rosati. Andrea,
Franchini dimostra un ottimo livello fuori gara,
Campione Italiano Wave 2012, non lascia scampo a
Andrea Franchini
Francesco Cappuzzo
ITA EVENTS
58
Gianmario Pischedda in Back Loop one hand. © Maurizio Varchetta
Gianmario, Campione Italiano Wave 2008, e fa
La parola ai protagonisti.
allora secondo me il vero vincitore dell'evento è Gianmario il quale ha saputo assumersi una
capire a tutti le sue intenzioni: vuole riprendersi il primo posto. La risalita di Rosati prosegue
ANDREA ROSATI
enorme responsabilità e nonostante tutto è riuscito
anche contro Michelacci in un confronto senza
(RRD/NISSAN) - II CLASSIFICATO
anche ad arrivare in zona finale con una grande
storia: la potenza delle surfate di Andrea è
Una gara completa con qualsiasi condizione di
rimonta del Double. Alla gara ho utilizzato i due RRD
decisiva. Le onde continuano ad aumentare e la
vento e di onda. Un tabellone Double completato
Wave Cult 75 e 83lt con pinne 14 Evolution Gas fin
condizione è veramente bella. Finale Calò contro
che ha permesso a tutti di rifarsi e di provare ad
per la prima e Combo da 15,5 per la seconda con le
Rosati. Bandiera verde. So che Andrea non mi
attaccare le posizioni alte della classifica. Si sono
anteriori delle Evolution da 10. Per le vele invece ho
renderà la situazione facile e mi gioco il tutto per
fatte notare le giovani leve per le loro manovre aree
usato le mie nuove velette RRD Vogue nelle misure
tutto. Stessa routine da parte mia, onde grosse e
facendo capire che non mancherà molto anche a
di 4,5-4,7-5,0-5,3 e 5,6 sviluppate e testate tutto
un salto alto. Un paio di volte ci troviamo a virare
loro per vederli sul podio. È solo una questione di
l'inverno in Sudafrica da me e di cui ne vado molto
insieme fuori e da professionisti rispettiamo
tempo. Dopo il primo giorno si è capito che il
fiero. Non ho mai avuto delle vele così belle con un
entrambi le regole di precedenza e non ci
vincitore del Single Fabio Calò sarebbe stato un
range di vento così ampio.
intralciamo a vicenda. Termina la heat, usciamo
osso duro da battere nel Double. Personalmente ho
dall’acqua e ci dirigiamo verso la giuria. Arriva il
assistito alla sua heat contro Raimondo per
LORENZO MICHELACCI
verdetto annunciato da Andrea Polloni e… vinco
accedere alla finale vincenti e mai come prima ho
(99, SIMMER) - III CLASSIFICATO
la finale e non c’è nemmeno bisogno del re-
visto un Fabio così fluido e deciso nelle surfate, una
Da circa due anni ho ripreso a fare windsurf
sailing (cosa che sarebbe successa se Rosati mi
finale stramertitata. Non posso dire altrettanto
attivamente, in pratica da quando io e la mia
avesse battuto). Sono contento e festeggio! Dopo
della mia per decidere chi andasse in finale
compagna abbiamo deciso di spendere in Sardegna
averla sfiorata negli ultimi anni è la mia prima
vincenti contro Michelacci: non l'ho fatta. Il Race
il maggior tempo possibile. Effettivamente devo dire
vittoria in una gara wave: terzo nel Campionato
Director Andrea Polloni mi ha dato un tempo di
di non avere ancora capito se vivo in Sardegna e
Italiano 2010, secondo nel 2011 e finalmente
transizione sbagliato tra la fine della loro heat
lavoro in Toscana o se viceversa vivo a Pistoia e
primo nel 2013! Terminato il Double, i giudici
(Gasperini-Calò) e la mia. Avevo avvertito Lorenzo
faccio surf solo in Sardegna, so solamente che qui
decidono di dividere gli atleti in due heat per una
Michelacci che avevamo 5 minuti in più ma è stato
ho trovato veri amici con i quali trascorrere
Super Session da 20 minuti ciascuna più la
poi avvisato da un altra persona in spiaggia che in
giornate in acqua in un ambiente naturale e
finale. Il format è best move: valgono solo
realtà questi 5 minuti erano alla heat successiva e
stupefacente. Questo insieme di cose continua a
manovre aeree! Vince meritatamente Gianmario
che quindi sarebbe dovuto entrare subito in acqua
essere il maggior stimolo per essere tra i primi
Pischedda con un bellissimo Back Loop one
a gareggiare. Passandomi vicino se n'è guardato
clienti Moby come numero di traghettate! Cala
hand! Ore 19:30 premiazione a Olbia al locale Kult
bene dall’avvisarmi del problema di comunicazione
Pischina è un posto particolare che incute rispetto
gestito da Giorgio Barone, che ha anche
tra Race director e atleti. Chissà se quella heat si
in quanto comanda sempre lui, a noi è permesso di
partecipato alla gara, e poi ore 22:00 tutti, o
fosse fatta come sarebbe andata a finire la gara,
giocare con la baia ma è sempre bene fare i conti
quasi, sul traghetto per tornare a casa!
ma con i se e con i ma non si costruisce niente e
con le rocce. Gianmario nell'organizzazione ci ha
DIDATTICA FREESTYLE
60 TESTO DI Andy Bubble Chambers
RIDER Steven van Brockhoeven, Andy Bubble Chambers, Tilo Eber
COORDINATORE reemedia
FOTO DI Surf Magazine
SPECIALE WINDSURF FREESTYLE (II
Skopu
Andy Bubble Chambers K540
parte)
metterti in switch stance, assicurandoti di essere alla massima velocità, che si tramuterà poi in
La Skopu è una delle ultime
spinta ed in altezza di rotazione. 2-3) Punta
combinazioni new school
leggermente sopravento mentre passi la vela nel
create dal giovane freestyler
vento, tenendo il peso sulle punte e portando la
olandese Davy Scheffers, e
vela verso poppa in modo da farla caricare al
combina una Switch Kono con una Puneta. A mio
massimo. 4) Una volta che hai la vela in
parere, questa manovra è molto più bella da
posizione, butta tutto il peso con violenza sulle
vedere rispetto ad una Switch Kono. Durante il
punte, facendo caricare la vela spingendo con
trick, infatti, devi invertire la direzione di
forza sul braccio posteriore. Tieni la vela piatta e
rotazione, ed è anche per questo motivo che
piuttosto bassa. 5-8) Mentre la vela comincia ad
questa combinazione è così spettacolare da
alzarsi, continua a spingere sul braccio
vedere. La prima metà del trick è esattamente
posteriore e a tenere il peso sulle punte. Allunga
identica ad una Switch Kono, però sarebbe meglio
le braccia verso l’alto, oltre la tua testa, portando
se fossi ancora più pieno ed in potenza!
il rig leggermente in avanti in modo da produrre
Assicurati quindi di andare alla ricerca di un
il momento necessario per venir proiettato in
rafficone in cui effettuare il passaggio, per
aria. A questo punto devi cercare di rannicchiarti
generare il massimo momento e venir proiettato
per poi diestenderti e ritornare nuovamente
in aria, potendo poi atterrare in rotazione ed
rannicchiato. Cerca anche di guardare verso la
innescare la rotazione in Puneta, cioè in direzione
penna, cercando di tirare la gamba anteriore
13-16) È questo il punto in cui avviene
opposto rispetto ad una Switch Kono. 1) Vai
verso l’alto. 9-12) Una volta che sei in aria, devi
l’inversione della rotazione, e per fare cioè
leggermente sottovento per girare i piedi e
rannicchiare il corpo ritirando gambe e braccia.
bisogna cominciare a chiudere la vela prima
KONO
potenza e facilitare il passaggio, spostando il
talloni e guardando sopravento. Spingi sul
peso sui talloni. Infila l’albero sopravento e tira
braccio posteriore in modo che la vela si riempia
La Kono a piedi normali è
la bugna verso poppa con il braccio posteriore.
controvento. 6-9) Spingi sulle gambe in modo da
parecchio più complessa
4-5) Gira nel vento spostando il tuo peso sui
far staccare la tavola e tira la vela verso l’alto
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rispetto alla sua variante in switch, specialmente nella fase iniziale. Occorre infatti essere in grado di passare sottovento alla vela alla massima velocità, e, coi piedi in posizione normale, questo comporta che il corpo sia piuttosto contorto su se stesso. È stata inventata dal giovane e felino Kiri Thode da Bonaire. 1-3) Lasca leggermente per arrivare alla massima velocità, dando una piccola cazzata alla vela con la mano di bugna per neutralizzarne la
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PER QUESTO E I PROSSIMI NUMERI VI ABBIAMO PREPARATO UNA BELLA SORPRESA. UNA RUBRICA DEDICATA DOVE POTETE TROVARE TUTTE LE MANOVRE TOP DEL MOMENTO, UN INSERTO DA CUSTODIRE GELOSAMENTE E DA IMPARARE A MEMORIA SE ANCHE VOI VOLETE ENTRARE NELLA NUOVA ERA DEL FREESTYLE, QUELLA DELLE POWER MOVE! GRAZIE ALLA COLLABORAZIONE CON SURF MAGAZINE E L’AIUTO DI ANDY CHAMBERS E DI AXEL REESE VI PROPONIAMO QUESTO FREESTYLE SPECIAL SUDDIVISO IN PIÙ PUNTATE.
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IN QUESTO NUMERO TROVATE: SKOPU, KONO, KABIKUTCHI, DOUBLE SPOCK, SPOCK KONO, SPOCK CULO, AIR BOB. PROSSIMAMENTE: MATADOR, BARRACUDA, AIR FUNNEL BURNER, BURNER, SHOVE-IT SPOCK KONO. MA LE SORPRESE NON FINISCONO QUI… SE AVETE A DISPOSIZIONE UNO SMART PHONE, PUNTATE LA VOSTRA FOTOCAMERA SULL’ICONA DEL QR-CODE E GODETEVI IL VIDEO DELLE STESSE MANOVRE PROPOSTE SULLA CARTA!
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rispetto ad una Switch Kono. Così facendo, la
con forza col braccio anteriore e distribuisci il
modo che l’albero continui a puntare sopravento.
prua si abbasserà verso l’acqua, mentre sei
peso sopra alla vela. 17-22) Atterrerai quindi in
Continua a ruotare sottovento e completa la
ancora proiettato all’indietro e sottovento. Tira
slashata, tenendo il corpo sbilanciato in avanti, in
rotazione come fosse una normale Puneta.
con decisione. Stendi le braccia sopra la testa e
più velocemente. Un errore molto comune è
posteriore, per poi completare la rotazione. A
questo movimento ti proietterà in aria. 10-12)
infatti lasciare le gambe stese, facendo
questo punto puoi decidere se girare la vela
Appenditi al rig, rannicchiando il tuo corpo
ingavonare la tavola di prua. 13-18) Mentre
oppure proseguire bugna in avanti per chiuderlo
ritirando gambe e braccia in modo da ruotare
cominci a scendere, continua a tirare sul braccio
in 540.
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Kabikuchi
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Una delle manovre più nuove e
sottovento e verso l’alto. Stendi le braccia sopra
critiche in circolazione in questo
alla testa in modo da proiettare il tuo corpo e
momento. Come spesso capita
materiale in aria.
per le ultimissime manovre,
10-12) Appenditi nel boma e rannicchia il corpo,
anche questa è la combinazione
ritirando gambe e braccia. Un errore piuttosto
di due manovre diverse, cioè una Kono normale e
comune è tenere le gambe stese, facendo sì che la
una Spock 540. È la versione a piedi normali della
prua della tavola tocchi troppo presto e blocchi di
Skopu ma è notevolmente più difficile. Presenta
colpo la rotazione.
comunque la stessa inversione aerea della
12-16) Questo è il punto in cui la manovra passa da
rotazione a mezz’aria, proprio come una Skopu.
una Kono ad una Kabikuchi, ed è anche la parte più
Anche questa combo assurda è firmata da Kiri
critica in cui avviene l’inversione della rotazione. A
Thode. La prima parte della Kabikuchi è identica a
questo punto devi tirare con forza sul braccio
una Kono normale.
posteriore, mentre tiri il braccio anteriore verso il
1-3) Lasca leggermente per prendere ancora più
basso, in modo che il rail sopravento tocchi l’acqua
velocità e fai neutralizzare la vela dando una piccola
per prima. Così facendo poi il tuo peso si
pompata con la mano posteriore, spostando il peso
sbilancerà in avanti e sarà più facile innescare la
leggermente sui talloni. Infila l’albero nel vento e
rotazione della Spock. Aiuta anche spostare la
poi ritira la bugna verso poppa e oltre la tua spalla,
mano anteriore più in avanti mentre sei in aria,
cercando di non farla abbassare troppo.
arrivando vicino alle cime del trapezio, e questo ti
4-5) Orza bruscamente nel vento, guardando
permette di atterrare in posizione più avanzata per
sopravento e spostando il peso sui talloni, per poi
slidare la Spock più liberamente.
spingere sul braccio posteriore e far caricare la
17-25) Il resto della manovra è identico ad una
vela.
normale Spock 540, non serve far altro restare
6-9) Spingi sulle gambe per far staccare la tavola,
centrali col peso e tenere il braccio posteriore
mentre spingi con forza sul braccio posteriore e
piegato in modo che la tavola completi la
verso l’alto in modo che la vela ti catapulti
rotazione.
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Double Spock
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che vorresti fare una doppia Spock, e hai quindi
avvicinare la mano sul boma al corpo, in modo da
bisogno del doppio della velocità. Dovresti essere
fermare la rotazione per poi staccare nuovamente.
La Double Spock è stata chiusa
così veloce da non accorgerti nemmeno della prima
8-12) Spingi sulla tavola per farla staccare di nuovo
la prima volta da Remko De
rotazione. Appena prima di staccare assicurati di
appena ti trovi sottovento alla vela, proiettando
Weerd, oltre 10 anni fa! Ad oggi,
risalire leggermente nel vento, in modo da non
nella seconda rotazione. Stacca appena la vela
però, è ancora un trick
avere troppa proiezione sottovento. Cerca anche di
riprende potenza controvento, in modo da produrre
largamente utilizzato durante le batterie di coppa
staccare la prima Spock il meno possibile, in modo
abbastanza spinta per poter completare
del mondo. È stata infatti una delle prime manovre
da girare più facilmente ed alla massima velocità.
tranquillamente anche la seconda rotazione. Spingi
doppie a nascere, che hai poi lanciato la moda delle
La Double Spock risulta molto più facile se eseguita
l’albero in avanti e sottovento con la mano sul
manovre doppie e delle combinazioni. Se sei
ad una mano, con la mano posteriore posta proprio
boma, cercando di girare lo sguardo sopravento,
abbastanza a tuo agio con la Spock normale, allora
sopra alle cime del trapezio. Per far staccare la
verso il punto in cui hai staccato. Così facendo il
puoi tranquillamente provare la doppia! 1-7) Lasca
tavola la seconda volta, devi momentaneamente
fisico seguirà la rotazione. 13-17) Da questo punto
leggermente alla massima velocità, ricordandoti
interrompere la rotazione sottovento. Assicurati di
in poi la rotazione è identica alla prima Spock!.
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Spock Kono
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combinazioni, è opportuno saper fare i trick singoli
riempia controvento e riacquisti potenza.
abbastanza tranquillamente, per poterli poi
10-12) Questa è la parte in Kono. Spingi con forza
Come per la maggior parte delle
combinare con efficacia. 1-7) Fai una Spock alla
sul braccio posteriore in modo che la vela
manovre new school, è nata
massima velocità, ricordandoti di tenere la tavola
riacquisti potenza, per poi allungare le braccia
dalla combinazione di una
piuttosto piatta e di non staccare troppo in modo
sopra alla testa e venire sbalzato in aria come per
manovra classica come la Spock
da non sbilanciarti all’atterraggio, facilitando poi
una Kono normale. 13-16) Una volta che sei in aria,
ed un’altra manovra più recente. C’è infatti un
l’ingresso in Kono. Occorre ruotare velocemente ma
cazza la vela col braccio posteriore in modo da
punto specifico in cui ti ritrovi esattamente nella
senza che la tavola slashi troppo, altrimenti non
invertire la pressione nella vela, riacquistando
stessa posizione in cui ti trovi dopo aver effettuato
riuscirai a fermare la rotazione ed a risalire per
potenza sulle mure normali ed appenditi al rig
il passaggio sottovento alla vela per una Kono o una
staccare sopravento. 8-9) Questo è il punto esatto
mentre giri in aria. Assicurati di aver le gambe
Culo. È proprio in quel momento esatto che si può
in cui bisogna invertire la rotazione. Tieni la vela
rannicchiate. 17-20) Quando atterri puoi decidere
attaccarci uno dei due trick new school, creando
verso poppa, piuttosto bassa, in modo da poter poi
se girare la vela oppure chiudere il trick come una
per esempio una Spock Kono. Come per tutte le
trasferire il peso dai talloni alla vela, in modo che si
Spock 540! Facile!
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Spock Culo
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passando dall’old school alla new school. È un po’
velocità.
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più semplice rispetto alla Spock Kono in quanto non
1-10) Fai una normale Spock senza saltare troppo e
Come per la Spock Kono, anche
è necessario invertire la rotazione, ma si prosegue a
cercando di mantenere la massima velocità. Aiuta
la Spock Culo è solo un’altra
ruotare sottovento.
molto essere sull’acqua piatta.
combinazione nata dal connubio
Come per le altre manovre doppie e combinazioni di
11-14) Per fermare la rotazione della tavola, porta
di due manovre diverse,
Spock, assicurati d’iniziare il trick alla massima
la vela verso poppa, tenendo il braccio posteriore
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vicino al corpo, facendo sventare la bugna. Cerca di
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sottovento in modo da guardare nella direzione in
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posteriore, girando la testa e guardando oltre la
tenere il corpo piuttosto centrale sopra alla tavola.
cui vuoi andare.
spalla posteriore per andare ad individuare il punto
Una volta che la tavola ha interrotto la rotazione,
15-18) A questo punto inizia la parte della Culo.
d’atterraggio.
porta l’albero verso prua e sottovento. Spingi con
Mentre la vela ti passa davanti, continua a spingere
23-32) Puoi chiudere il trick come una Spock 540
forza sul braccio posteriore in modo che la vela si
sulla bugna in modo da ruotare sopra alla vela.
oppure girare la vela e continuare nella stessa
carichi e ti aiuti a staccare dall’acqua. Gira la testa
19-22) Scalcia la poppa sottovento con la gamba
direzione!
Air Bob
ancora controvento. 1-3) Lanciati a tutta velocità e
Piega le gambe e abbassati per far staccare la
vai leggermente di bolina quando passi la vela nel
tavola. 8-9) Spingi il braccio anteriore verso l’alto e
La Bob è stata inventata da
vento. Appena prima d’infilare l’albero sopravento,
in avanti, cercando di staccare il più in alto
Anxton Otaegui quasi 10 anni fa
cazzala leggermente col braccio posteriore in
possibile, in modo da ruotare il più possibile in
ed in questi anni è stata poi
modo da neutralizzarla momentaneamente.
aria. 10-13) Tira su la gamba posteriore per
modificata ed estremizzata per
Assicurati di ritirare la vela leggermente verso
cercare di far alzare la tavola dall’acqua,
diventare una delle più spettacolari power move
poppa, in modo che possa poi riprendere potenza.
sfruttando anche la spinta controvento della vela.
del momento, in cui la rotazione non è più slidata
4-5) Una volta che ti ritrovi sottovento alla vela,
Gira la testa e cerca il punto di atterraggio.
ma è completamente aerea. Si chiama infatti Air
tienila leggermente arretrata verso poppa e carica
14-21) Quando stai per atterrare, cerca di tenere il
Bob e ricorda una Culo ma la rotazione di vela e
il peso sui talloni, per far caricare la vela e
braccio anteriore steso in modo da poter
corpo sono più sull’asse verticale, piuttosto che col
prepararti allo stacco. 6-7) Gira la testa sottovento
controllare la potenza nella vela. A questo punto
corpo che ruota orizzontalmente sopra alla vela.
nel senso di rotazione, in modo che il corpo sia
puoi rigirarla oppure chiuderla in 540 come una
Anche lo stacco avviene prima, quando la vela è
comunque eretto e la vela stia per esplodere.
Spock.
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PWA EVENTS
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69 Gollito Estredo
TESTO E FOTO DI Francesca La Croce
#PODOGRAM Le previsioni annunciavo, per tutti i cinque giorni
in carica, durante la finale del single; purtroppo
heat consecutive ed aggiudicandosi il 5° posto alle
della tappa inaugurale del PWA Wolrd Tour 2013,
non gli sono bastate manovre come un gigantesco
spalle di Anthony Ruenes. Nulla hanno potuto Andy
sole, caldo e poco vento, ma gli atleti freestyle più
Culo, una stilosissima Air Funnel e una Shaka a
Lachauuer, Youp Schmit, Taty Frans e Bjorn
forti del momento si sono riuniti lo stesso a
battere Gollito che, grazie ad una perfetta Skopu
Saragoza contro le sue perfette Culo, Kono, Air
Podersdorf, Austria, speranzosi che il buon Eolo in
seguita da un Ponch full speed, si è portato a casa
Funnel e Burner no-handed.
qualche modo li avrebbe aiutati.
il primo tabellone della giornata.
Steven Van Broeckhoven, durante la semifinale
Infatti, se il primo giorno è stato all’insegna del
Duncan Combs, capo della giuria, non ha avuto
contro Kiri, è riuscito a disputare una heat
relax più totale, il secondo è stato caratterizzato da
nemmeno un secondo di esitazione e terminato il
praticamente perfetta, infatti è stato premiato dai
un vento tra i 25 e i 30 nodi che ha soffiato
single ha deciso di proseguire senza alcuna pausa
giudici con molti 10 sia per la diversità delle
costantemente per 9 ore consecutive, lasciando
con il double. L’atleta con una missione, durante
manovre che per lo stile, riuscendo così ad
tutto il tempo agli atleti di disputare sia il single
questo tabellone, è stato sicuramente l’olandese
aggiudicarsi l’ingresso in finale contro Gollito.
che il double e far brillare l’indiscusso talento di
Davy Scheffers che, probabilmente non contento
Nonostante fossero le 19:30 i due atleti hanno dato
Jose “Gollito” Estredo. Kiri Thode è stato il primo a
del risultato ottenuto in mattinata, è sceso in acqua
spettacolo mostrando tutte le loro manovre
tentare di rubare la corona al campione del mondo
più agguerrito che mai, riuscendo a vincere ben 5
migliori: il belga ha aperto la finale con incredibile
Kiri Thode
Steven Van Broeckhoven
70
PWA EVENTS
Jacopo Testa
#15 ANNI INSIEME Air Funnel no-handed seguito da una Culo full
però non lo ha fermato dal tornare in acqua per il
contro Bjorn Saragoza e nonostante abbia
speed e un perfetto Shove it Spock,
double, purtroppo per lui ha dovuto cedere il passo
sfoderato delle Kabikuchi impeccabili ha dovuto
sfortunatamente per lui Estredo ha tirato fuori
ad un agguerrito Nicolas Akgazciyan ed
arrendersi di fronte allo stile di questo giovane
un’incredibile Burner one-handed, una
accontentarsi del 25° posto.
ragazzo di Bonaire e accontentarsi del 13° posto.
stilossissima Flaka one-handed, un’esplosiva Shaka
Raimondo Gasperini, dopo aver ottenuto l’unica
one-handed e sigillando la vittoria con una Bob
wild card disponibile e aver ottenuto il 33° posto in
Classifica
anch’essa one-haned, proprio allo scadere del
classifica è stato premiato dall’organizzatore
1° Jose “Gollito” Estredo (Fanatic, North Sails)
tempo.
dell’evento Gerhard Pollack con un premio speciale
2° Steven Van Broeckhoven (JP, Neil Pryde)
quale atleta che ha partecipato a più edizioni alla
3° Kiri Thode (Starboard, Gaastra)
3 ITALIANI A PODO
tappa austriaca e che rappresenta un esempio di
4° Anthony Ruenes (Tabou, Gaastra)
Mattia Fabrizi a causa di un atterraggio da un
professionalità sia in acqua come atleta che fuori
…
Ponch mal riuscito durante la sua seconda heat del
come promotore del windsurf.
13° Jacopo Testa (RRD, RRD)
single ha dato il colpo di grazia alla sua caviglia già
Infine, Jacopo Testa dopo aver ottenuto un ottimo
25° Mattia Fabrizi (Fanatic, North Sails)
compromessa qualche mese prima; questa lesione
7° posto nel single, ha dovuto vedersela, nel double,
33° Raimondo Gasperini (Starboard, Severne)
Raimondo Gasperini
Mattia Fabrizi
71
72 FOTO DI Francesca La Croce
PEOPLE
TESTO DI Simone Pierini
THE FRANS
BROTHERS TATY & TONKY
73
Taty
Quando si nomina la parola freestyle il pensiero si rivolge subito verso la mitica isola di Bonaire, appartenente politicamente all’Olanda ma di fatto un lembo di terra caraibico, e a chi l’ha resa grande: Tonky e Taty Frans. Due fratelli, al quale si è aggiunto anche il più piccolo della famiglia, Choko, cresciuti con la passione per il windsurf. Da anni fanno entrambi stabilmente parte della top-5 della classifica Pwa. Uno stile unico, un sorriso contagioso che li rende il modello a cui i giovani devono ispirarsi. Per molti Tonky rappresenta il meglio che il windsurf possa proporre. Nel freesurf è forse l’atleta più apprezzato e l’idolo di molti rider di coppa del mondo. Taty ne ha seguito le orme, aggiungendo potenza ad un dna già colmo di fantasia e classe. Il loro talento quando sono in windsurf rispecchia esattamente il loro modo di interpretare la vita di tutti i giorni. Con semplicità e allegria, in compagnia di amici, avversari o giovani talenti da crescere. Scopriamo qualcosa di più attraverso il loro pensiero in questa intervista concepita in contemporanea con l’evento Pwa di Podersdorf.
TATY FRANS
tanto diventa un testone! Choko invece è la perfetta
COME TI SEI AVVICINATO AL WINDSURF E AL
combinazione tra me e Tonky, a volte sa essere
FREESTYLE?
aggressivo, altre è molto morbido e stiloso. Ti fa
Grazie a mio fratello Tonky, è stato il primo in
sembrare tutto più semplice.
famiglia a fare windsurf. L’ho seguito e sono entrato anche io in questo mondo.
PERCHÉ IL FREESTYLE? È più divertente e meno stressante. Puoi provare in
COSA RAPPRESENTA PER TE BONAIRE?
acqua per ore e allo stesso tempo imparare
Bonaire era un’isola lontana e sconosciuta finché io
moltissimo riguardo al windsurf. È una questione di
e Tonky, grazie ai nostri risultati, non l’abbiamo
equilibrio, di bilanciamento del tuo peso sulla tavola
inserita sulle mappe e fatta conoscere a tutto il
e di come gestire la vela in tutte le situazioni. È
mondo. Rappresenta il nostro stile di vita, il modo
libertà di espressione.
in cui siamo agli occhi del mondo: sorrisi, relax, energia e style!
COME RIUSCITE A COMPETERE DA 10 ANNI A QUESTI LIVELLI NEL PWA?
A BONAIRE SIETE DEGLI IDOLI, COME LA VIVETE?
Nulla viene facilmente, ti puoi formare come atleta
Non mi condiziona, vedo me stesso come una
allenandoti duramente e con attenzione, devi
persona normale. Mi piace essere considerato un
essere accompagnato dalla voglia di divertirti, dal
idolo da molti bambini, mi rende molto orgoglioso.
sogno di vincere, dall’amore per questo sport. Allo
Ma alla fine di ogni giorno resto sempre Taty Frans.
stesso tempo devi essere in grado di assorbire le sconfitte e non esaltarti per le vittorie. Si impara
COSA PENSI DI TONKY E CHOKO?
dagli errori. Se riesci ad accettare questa altalena
Tonky è una persona straordinaria, ha un cuore
di emozioni per diversi anni puoi diventare sia
grande ed è pronto ad aiutare il prossimo in
grande vincitore che un grande sconfitto, senza
qualunque momento. È anche un grande cuoco! In
doverti rimproverare di nulla.
acqua il suo stile è unico, è molto preciso e sa perfettamente in quale direzione vuole mandare la
COME MAI HAI DECISO DI RESTARE A BONAIRE?
sua tavola e la sua vela. È mio fratello, ma ogni
Perché credo ancora che ci siano condizioni ideali
PEOPLE
74
per migliorare il proprio livello di windsurf, sia per
talento. Aiutarlo a migliorare mi fa molto piacere.
me che per tutti i rider che vengono. Nel passato e
contrario di quanto avviene con le numerose manovre freestyle. Ci vuole coraggio, non tutti
ancora oggi vengono ad allenarsi atleti come
DIECI ANNI FA LA IMMAGINAVI COSÌ LA TUA
riescono a spingersi oltre quando sono a metà
Steven Van Broeckhoven, Davy Scheffers, Antony
CARRIERA?
strada verso un doppio!
Ruenes, Dieter Van Der Eyken e molti altri. Poi basta
Sinceramente non mi aspettavo che sarebbe stata
dare un occhio alla classifica freestyle Pwa per
così, non avevo una visione chiara di cosa avrei
IL TUO IDOLO DA BAMBINO?
ritrovarli tutti nella top-10.
potuto raggiungere. Ho cercato di cogliere ogni
Non sono cresciuto con un idolo in particolare ma
opportunità che si è presentata nel mio cammino
quando ero bambino leggendo i giornali e
IL TUO RAPPORTO CON I GIOVANI TALENTI DI
con grande energia e passione. Certamente ho
guardando video immaginavo me come Kevin
BONAIRE?
sempre sognato di apparire sulle riviste di
Pritchard e Tonky come Matt Pritchard. Suona un
Mi piace molto aiutare i ragazzi dell’isola, sempre
windsurf, nei video, e questa mia volontà mi ha
po’ strano ma è molto divertente, è una delle
che loro stessi mostrino interesse e passione per
portato ad arrivare dove sono adesso.
piccole cose che mi ha aiutato a raggiungere il successo. Ma ad oggi è mio fratello Tonky il rider a
questo sport. Se non ci mettono del loro io non
cui mi ispiro.
posso fare molto. I soldi non possono comprare il
COME IMMAGINI LA TUA VITA OLTRE IL WINDSURF?
talento, devi lavorare per essere in grado di
Non riesco ad immaginarmela, il windsurf è ciò che
raggiungere gli obiettivi che ti sei prefissato. In
mi rende Taty agli occhi di tutti, come sono adesso.
LA TUA PIÙ BRUTTA ESPERIENZA IN WINDSURF?
particolare ho un ottimo rapporto con Cheppi
Quello in cui credo fermamente è che resterò per
È sempre una bella esperienza essere in windsurf,
Gustowski, è un bravissimo ragazzo con un grande
lungo tempo in questo mondo che mi mantiene in
ma quando viaggio odio i check-in, è più forte di me
pace con me stesso.
non li sopporto.
LA TUA GIORNATA TIPO A BONAIRE?
IL TUO OBIETTIVO PER QUESTO 2013?
Sveglia presto, verso le 6/7 di mattina. Poi un
Voglio restare concentrato durante tutta la
occhio alle notizie e alle novità su Continentseven,
stagione e chiudere nei top-5 della classifica
un check al forum Mauisails, alla casella mail, a
freestyle e cercare di centrare la top-10 nei
Facebook, controllo delle previsioni e poi
prossimi appuntamenti dello slalom.
accompagno mia figlia a scuola. Subito dopo vado diretto alla scuola windsurf dove riparo tavole. Se
CHI CREDI SARÀ LA VERA SORPRESA DI QUESTA
le condizioni sono buone entro in acqua a fare
STAGIONE?
windsurf. Solitamente non faccio colazione ma a
Arriva da Bonaire e sono convinto che sarà Amado
pranzo mangio moltissimo!
Vrieswijk. È un grande atleta e il futuro è tutto suo.
LA TUA MANOVRA PREFERITA E LA PIÙ DIFFICILE
COSA PENSI DEI FREESTYLER ITALIANI? CHI SONO
DA IMPARARE?
I RAGAZZI AI QUALI SEI MAGGIORMENTE LEGATO?
Senza dubbio il doppio Forward, che è anche la più dura da imparare. Ad oggi non sono Taty
molti i rider in grado di chiuderlo, al
Girando nel tour ho conosciuto diversi italiani, tutti molto diversi tra loro. Sono ottime persone che amano divertirsi. Ho molto rispetto per la loro personalità. Mi piace Mattia Pedrani, è molto appassionato in quello che fa. Se facesse in gara le manovre che vedo nei suoi video potrebbe tranquillamente entrare nella top-10 del Pwa per diversi anni, non dovrebbe mollare. Poi c’è Francesco Tedeschi, un grande amico che ho conosciuto a Bonaire con il quale ho condiviso bellissime session, lunghe chiacchierate e grandi risate! Lui per me è Chinoooo! Infine ci sono Gigi Madeddu e Raimondo Gasperini, rappresentano il meglio per il nostro sport, il windsurf ha bisogno di gente come loro.
75
TONKY FRANS
PARLACI DI TATY E CHOKO?
alimentare questo loro sogno, parlando con loro
COME HAI SCOPERTO IL WINDSURF?
C’è poco da dire, sono i miei fratelli e sono
separando le cose giuste da quelle sbagliate. Cerco
Grazie a mio nonno e mio zio che mi portavano
innamorato di loro in ogni forma.
di dare l’esempio con il mio modo di vivere il windsurf.
fuori a pesca. Ho visto il windsurf ed è stato subito amore.
PERCHÉ IL FREESTYLE? Perché mi piace saltare, slidare, ruotare, spinnare
COME IMMAGINI LA TUA VITA OLTRE IL WINDSURF?
COSA RAPPRESENTA PER TE BONAIRE?
la tavola a fare tutti i trick che mi vengono in
Mi vedo titolare di una scuola windsurf o
Per me è qualcosa più di quello che riesco a
mente. Questo è freestyle!
semplicemente un insegnante per i bambini. In ogni caso non abbandonerò mai questo mondo che è la
spiegare a parole. Sono cresciuto lì e tutto ciò che
mia vita.
riguarda la mia vita ed il windsurf dipende da
COME RIUSCITE A COMPETERE A QUESTI LIVELLI
Bonaire, uno dei posti più belli al mondo per
DA 10 ANNI NEL PWA?
imparare e migliorare.
Dipende da come approcci la gara durante le
LA TUA GIORNATA TIPO
competizioni, se riesci a gareggiare allo stesso
Per me ogni giorno della mia vita è diverso.
TU E TATY A BONAIRE SIETE DEGLI IDOLI, COME LA
modo di quando sei in freesurf sei sulla buona
VIVETE?
strada. Credo sia questo il segreto.
In realtà non è molto difficile, basta essere se stessi
LA TUA MANOVRA PREFERITA E LA PIÙ DIFFICILE DA IMPARARE?
e continuare a fare ciò che è positivo per l’isola e
DIECI ANNI FA LA IMMAGINAVI COSÌ LA TUA
Al momento la mia preferita è lo Shove it-Spock.
per il windsurf. Keep doing è il mio motto!
CARRIERA?
Senza dubbio la più difficile da imparare è stata la
Quando ero bambino sì, sognavo di diventare come
Vulkan!
Josh Stone, Matt Pritchard, Brian Talma e tutti i campioni di quel periodo. Ho sempre fatto windsurf
I TUOI IDOLI DA BAMBINO?
con quel sogno nella testa.
Francisco Goya, i fratelli Pritchard e Josh Stone.
COME MAI HAI SCELTO DI TRASFERIRTI A
LA TUA PIÙ BRUTTA ESPERIENZA IN WINDSURF?
LANZAROTE PER I TUOI ALLENAMENTI?
Viaggiavo con due windsurfbag e volevano farmi
Credo sia meglio allenarsi in posti differenti in
pagare duemila euro di extrabaggage!
Europa, i viaggi costano molto e in questo continente si sviluppano tutte le attività più
I TUOI OBIETTIVI PER QUESTO 2013?
importanti come i Festival, il circuito Efpt: il
Essere il migliore e combattere per il titolo di
movimento del windsurf in Europa è molto più
campione del mondo.
avanti. COSA PENSI DEI FREESTYLER ITALIANI? CHI SONO IL TUO RAPPORTO CON I GIOVANI TALENTI DI BONAIRE?
I RAGAZZI CON I QUALI SEI MAGGIORMENTE LEGATO?
Molti di loro mi vedono come un idolo e da grandi vogliono diventare come me. Io cerco semplicemente di Tonky
Francesco Tedeschi, Gigi Madeddu e molti di loro sono miei amici! Sono persone molto cool, mi piace molto il loro stile di vita!
EXTREME SESSIONS
76
Jason sdraia la vela nella pancia del mostro, anche se ha perso una pinna della sua tavola!
77 TESTO DI Jason Polakow, Robby Swift
FOTO DI Jimmie Hepp, courtesy JP
JAWS FEBBRAIO 2013 MA CHE…!?! “Le cose che Polakow dice di fare e che bisogna ignorare a tutti i costi!”. Ecco un’altra delle pazzesche disavventure di Jason Polakow, che questa volta è riuscito a portare nella sua rete anche il malcapitato Robby Swift a cui però è andata decisamente meglio!
La discesa a piedi verso la “spiaggia” di Jaws di Robby e Jason
La mattina era iniziata alla grande, con il vento che
spezzata a metà facendone cadere il pezzo restante
stava già cominciando ad entrare bene alle 9 e le
all’interno del motore, dovendolo così mandare in
previsioni davano ottime onde a Jaws, non troppo
officina, obbligandoci quindi ad impacchettare tutto
grosse ma divertenti. Robby Swift ed io ci siamo
sul mio. Dopo circa 20 minuti dall’inizio del viaggio,
dati appuntamento verso le 10:30 di mattina alla
il mio jetski è morto senza preavviso e ci siamo
solita spiaggetta da cui normalmente mettevamo in
trovati in acque pericolose. Il motore restava
acqua il jetski per poi risalire fino a Jaws.
acceso solamente in folle e qualsiasi anche minima
Solitamente cerchiamo di andare sullo spot con 2
accelerata lo faceva spegnere all’istante...
skis in modo da averne uno di riserva e facilitare
Abbiamo quindi valutato che le due uniche opzioni
anche la preparazione del materiale, avendo così
erano o di ancorare il jetski nel canale o di cercare
uno ski d’appoggio ed uno su cui si posiziona il
di riportarlo verso riva, oltre al reef, prima che
nostro cameraman. Purtroppo però Robby,
arrivasse il set successivo. Abbiamo così deciso di
cercando di cambiare una delle candelette, l’ha
cercare di riportare il jetski a casa, stando vicinissimi alla zona d’impatto, per poi cercare di riaccenderlo e scarrocciare verso riva una volta nella laguna, sperando che nessun’onda ci rompesse in testa nel frattempo. Ho notato una piccola pausa tra set ed ho deciso di buttarmi. Eravamo quasi a 3/4 del percorso complessivo quando un’onda più piccola ha deciso di rovinarci la festa, chiudendo tubando sopra al jetski... Abbiamo cercato entrambi di rimanere attaccati ma ora che siamo riemersi il jetski era ormai lontano e c’era tutto il nostro materiale che galleggiava in giro per il picco. Dopo un po’ siamo riusciti a recuperare quasi tutto il materiale e siamo lentamente tornati verso il punto di partenza. Il mio ski ormai era andato e abbiamo quindi cercato disperatamente di trovarne un altro, per
EXTREME SESSIONS
78 non perdere la nostra session. Erano già le 12 e
entrare in acqua dalle rocce ed ecco che molti di
Rispetto a remare su una Gun da surf da onda di
ormai nessuno era più in zona, e chiunque avesse
loro ci hanno seguito a ruota per assicurarsi di
12 piedi, remare su una tavola da windsurf con
un jetski era già a Jaws a surfare... A quel punto mi
esserci e di fare la foto nel momento in cui
sopra il materiale è come remare su un tronco
è venuta la brillante idea di provare ad entrare in
venivamo spiaccicati sulle rocce. Invece di armare
d’albero. Mi sono posizionato il più in basso
acqua direttamente dalle rocce a Jaws. Nessun
la vela a terra, abbiamo deciso di legare il
possibile sulle rocce, al punto che ho rischiato di
windsurfista ci aveva mai provato prima, ed io
materiale alla tavola con una cinghia, per poi
venire risucchiato via dalla corrente un paio di
avevo dei seri dubbi che la cosa fosse fattibile... a
armare la vela dopo, in acqua... Con tutto quel
volte. Ogni volta che l’onda si schiantava sulle
quel punto però era l’unica opzione rimasta.
materiale sopra, la tavola è diventata piuttosto
rocce dovevo sollevare tutto il materiale all’altezza
Robby continuava a chiedermi se pensavo fosse
pesante e remarci sopra per uscire sembrava
delle spalle, per assicurarmi che la schiuma non lo
fattibile mentre andavamo su in macchina ed io gli
veramente un’impresa impossibile. Sei piazzato di
risucchiasse. Quel movimento e l’agitazione mi
ho detto che era un gioco da ragazzi.
pancia sopra al boma, con l’albero tra le gambe e
stavano già facendo stancare. Dovevo darmi una
Mi conosce piuttosto bene ormai però e ho visto il
la vela sotto, ed è quindi veramente difficile trovare
mossa. Ho quindi visto una minima finestra di
suo sguardo alla mia risposta ma anche lui è un
il giusto equilibrio. L’altro grosso problema era
pausa ed ho deciso di provare il tutto per tutto. Mi
bel pazzo e quindi ha semplicemente smesso di
riuscire ad arrivare abbastanza vicini all’acqua
sono avvicinato ancora di più all’acqua per poi
farmi domande in modo che smettessi d’inventarmi
senza cadere rovinosamente sugli scivolosissimi
lanciarmi sopra alla mia tavola con tutto il
scuse assurde.
macigni tondi, per poi aspettare l’onda per saltare
materiale sotto di me, cercando di remare il più
sulla tavola ed uscire. Lo shorebreak a Jaws è
velocemente possibile prima che l’onda successiva
Robby: “Ho sentito quelle famose paroline così
veramente spaventoso e le onde rompono ad una
mi disintegrasse. Stavo nuotando come un pazzo
tante volte da Jason che ormai so per certo che
decina di metri dai macigni, quindi bisogna trovare
ma mi muovevo a malapena. Dopo qualche
ogni volta che dice “Un gioco da ragazzi” rischi
il timing perfetto altrimenti non hai possibilità. La
secondo mi sono girato verso riva per vedere se
problemi seri almeno al 50%. Io sinceramente non
spiaggia inoltre è molto ripida, quindi se ti avvicini
almeno fossi riuscito ad uscire un po’ ed ho visto
ne ero convinto, però non lo avrei neanche lasciato
troppo, il risucchio dell’onda precedente ti può
con la coda dell’occhio Robby correre come un
andare da solo, guardandolo da riva mentre usciva
tirare in acqua e lasciarti proprio sul picco, sotto
pazzo sulle rocce, ed allora ho capito che un altro
con tutti gli altri intorno che pensavano che mi
all’onda successiva. Una volta che decidi di
set stava arrivando. Sono riuscito a superare la
stessi ammorbidendo, quindi sono andato e basta.
buttarti, devi crederci e dare il 100%. Semmai
prima onda e mi sono trovato faccia a faccia con il
Heidy, mia moglie, non era per niente contenta di
decidessi di tornare indietro o sbagliassi anche
mio nuovo problema. Un’onda di set si stava
vederci quasi rotolare giù dal burrone rischiando
solo di qualche secondo, finiresti come un pancake
avvicinando però pensavo che avrei potuto farcela
d’ammazzarci ancora prima di arrivare in acqua.
contro le rocce.
al pelo. Il pelo purtroppo era poco prima e l’onda
Quando poi è scesa anche lei in “spiaggia” ed ha
I surfisti da onda qui escono così, riuscendo
mi ha tubato in testa. Ho cercato di fare una specie
sentito il rumore che facevano i macigni ad ogni
velocemente a capire il timing tra un set e l’altro,
di duck dive ma sono stato sollevato e risputato
onda che arrivava, è impallidita...”
per poi correre e saltellare sulle rocce scivolose e
sulla roccia asciutta come una bambola di pezza.
buttarsi in acqua, nuotando come pazzi. Le loro
Mi sembrava di essere al rallentatore quando mi
Arrivando a Jaws siamo stati accolti da un esercito
tavole però sono estremamente leggere e molto
sentivo trascinare indietro e speravo di non
di fotografi, che ci hanno guardato come se si
lunghe, essendo dei gun da onda grossa, che
spaccarmi la spina dorsale mentre anticipavo
chiedessero cosa ci facevamo in spiaggia e non in
sviluppano un’enorme velocità rispetto alle nostre
l’impatto. Ho sbattuto prima le gambe e poi la
acqua. Gli sguardi poi sono diventati molto più cupi
tavole pesanti, con tutto il materiale sopra! Il
schiena. Dopo qualche secondo ero nella posizione
quando gli abbiamo detto che avremmo provato a
nostro svantaggio era veramente notevole.
opposta, cercando di restare sulle rocce e di non
79
Robby Swift in un strepitoso Aerial!
venire nuovamente risucchiato fuori. Mi ricordo di
fosse passato troppo poco tempo per aver capito
risucchiato all’indietro per poi venir sbattuto
aver guardato Robby in faccia e di avergli detto:
il timing effettivo dei set e fortunatamente
sulle rocce, mentre io ridevo come un pazzo. In
“Bhè... gioco da ragazzi mica tanto...”. È scoppiato
questa mia vocina fastidiosa mi ha evitato un
qualche modo però riesce sempre a scampare a
a ridere e per un momento abbiamo ripreso fiato
sacco di problemi! Ho quindi deciso che non
situazioni tremende senza danni, quindi non mi
insieme nell’isteria generale.
fosse la cosa giusta da fare e me ne sono
preoccupavo più di tanto, perchè lui è sempre
tornato su a carponi verso la spiaggia. Quando
così. Fortunatamente ho avuto l’intelligenza di
Robby: “Avendo seguito Jason giù dalla
poi stavo tornando su, ho visto Jason prendersi
non seguirlo come uno stupido... Sembrava un
scarpata, avevo quasi fatto l’errore di seguirlo
un enorme set in testa, cercando in qualche
topo che stava affogando e man mano che ha
anche in acqua mentre era spinto dalla solita
modo di fare una duck dive con la sua tavola
ritirato fuori il materiale anche lui ha cominciato
ansia e incoscienza che lo contraddistingue. L’ho
wave da 80L e tutto il materiale sopra. Heidy
a ridere come un isterico... finchè ha detto: “Ok, è
seguito a ruota ma ero veramente convinto che
stava per svenire quando lo ha visto venire
ora di fare un altro tentativo!”.
Un esempio perfetto di "Le cose che Polakow dice di fare e che bisogna ignorare a tutti i costi!”.
80 ritornare in spiaggia... sono troppo sottovento EXTREME SESSIONS
ormai. Ho guardato sopravento verso Jaws ed ho visto alcuni jetski parcheggiati nel canale ed ho quindi cercato di remare sopra alla tavola per raggiungerli. Dopo circa 40 minuti a remare ho finalmente raggiunto un jetski. I ragazzi che ci erano su mi hanno guardato e mi hanno detto: “E tu da dove c***o sei sbucato?!?”. Ero troppo stanco per spiegargli tutta la storia e allora gli ho solo chiesto se avevano un albero ed una prolunga di scorta. Fortunatamente su uno degli skis c’era il materiale di cui avevo bisogno ed ho potuto finalmente armare. Robby era già sul picco da un po’ e stava già facendo delle curve mozzafiato, divertendosi come un pazzo. Sicuramente si sarà
Jason Polakow
chiesto dove fossi finito. Dopo un po’, finalmente ero pronto anch’ io a prendere qualche onda... anche se con una pinna in meno... Era ora!
Abbiamo però deciso di cercare un altro punto
Robby: “L’entrata è stata sicuramente la parte
Dopo qualche onda ne ho presa una più
da cui partire, decidendo quindi di camminare
più spaventosa dell’intera giornata. Il mio cuore
orientata da nord, più grossa, e appena ho
verso sinistra, dove ci sono delle rocce molto più
andava a 180BPM quando ho deciso di buttarmi in
iniziato il bottom alla massima velocità... sono
grosse che sono anche più lontane da riva, però
acqua, sapendo poi che non avrei più potuto
andato in spinout. Fortunatamente sono riuscito
restava il problema di riuscire a uscire tra
tornare indietro. Ho remato come se la mia vita ne
a non cadere rovinosamente sebbene avessi una
un’onda e l’altra.
dipendesse, e non riuscivo a credere quanto fossi
pinna in meno e sono uscito dall’onda. Peccato
Ancora una volta, mi sono avvicinato il più
lento! Fortunatamente ho scelto il momento giusto
che poi mi sia trovato proprio nella zona
possibile all’acqua, aspettando dietro ad una
tra i set e sono riuscito a uscire senza problemi...”.
d’impatto dell’infame west bowl.
grossa roccia che poi reincanalava e deviava la
Manco a farlo apposta, ecco che arriva un
schiuma.
Una volta in acqua ci siamo poi avvicinati e
enorme set da ovest e comincia a tubarmi a
Sono così saltato fuori camminando il più
abbiamo cominciato ad armare. Mi sono quindi
poco più di 10 metri davanti a me. Mi sono
possibile per poi saltare nuovamente sulla roba
reso conto che durante il mio wipeout precedente
letteralmente messo in piedi sull’albero per
e cominciare a remare a tutta forza, cercando di
avevo distrutto la poppa, perso metà del mio albero
mandare giù la vela e mi sono immerso per poi
uscire il più possibile prima che arrivasse l’onda
ed anche strappato fuori la pinna anteriore
venire sballottato e trascinato come una
successiva.
sinistra.
bambola di pezza per i 15 secondi successivi.
Ho remato come un pazzo e dopo poco, da qui,
Un jetski è venuto in mio soccorso ed io stavo
ero salvo nell’acqua profonda ed ho visto che
Mi sono guardato in giro pensando: “E adesso
bene, ma il mio materiale era completamente
anche Robby era riuscito a seguirmi a ruota.
che c***o faccio?!”. Non ho possibilità di
distrutto.
81 A quel punto avevo il c***o così girato che ho deciso di riprendermi la tavola e rientrare a nuoto per andare a farmi sbattere sulle rocce un’altra volta. Non vedevo l’ora che questa giornata di me**a finisse e che tutti uscissero dall’acqua e smettessero di divertirsi mentre io ero a costretto a guardare e con tutte le gambe coperte di sangue mi sono riarrampicato sulle rocce. Non vedevo l’ora che fosse notte!
Robby: “Dopo aver surfato tutto solo per una ventina di minuti, mi stavo cominciando a chiedere cosa fosse successo stavolta a Pozza che, sebbene fosse entrato in acqua per primo, ancora non si vedeva. Dopo un po’ ho finalmente visto che stava risalendo verso il picco. Appena mi ha raccontato che si era reso conto di aver perso la base dell’albero mi sono messo a ridere come un cretino, perchè non riuscivo a credere
Robby Swift.
quanto fosse esagitato... È stato anche piuttosto sfigato e più gliene capitavano, più diventava impaziente, attirando altri problemi. Quando lui
soddisfatto, però non avevo il jetski pronto ad
aspettato in spiaggia con delle barrette
entra in quell’ottica di frenesia non riesce più a
aspettarmi ed avrei quindi dovuto surfare
energetiche in mano :)
ragionare. È partito sulla prima onda del set che
sottovento fino ad Ho’okipa che è molto più
Non è stata la session migliore a Jaws in
ha visto, non curandosi che ve ne fosse un altro
lontana di quanto mi ricordassi. Sono stato
assoluto, ma sicuramente una delle più
ancora più grosso e da ovest subito dietro, che
contento però di avere l’intera crew brasiliana al
spaventose e travagliate. Sicuramente qualcosa
in caso di errore non gli avrebbe lasciato
mio fianco durante i 25 minuti di scarrocciata in
che non vorrei rifare al più presto, ma tutto
scampo. E infatti, voilà. Triturato da un muro
quanto da solo ti senti abbastanza intimidito nel
sommato una bella esperienza da segnarsi nel
d’acqua. Mi è un po’ dispiaciuto per lui vedendo
bel mezzo del Pacifico con queste palazzine
libro de “Le cose che Polakow dice di fare e che
come sia andata la sua giornata però ero anche
d’acqua che rompono senza preavviso. L’ultima
bisogna ignorare a tutti i costi!”.
contento che io me la fossi cavata abbastanza
cosa che vuoi fare poi è avvicinarti a riva quando
bene! La session è stata buona. Niente di
non devi e dove non sai, perchè potresti venir
Ero veramente ridotto come uno straccio a fine
speciale, con set molto sporadici e qualche bella
fatto a pezzi da un grosso set che non ti
giornata ma dopo tutto quello che è stato detto e
onda ogni tanto. Non era grosso quanto avevamo
aspettavi. Ora che siamo tornati ad Ho’okipa
fatto, non cambierei comunque una virgola. Mi sa
sperato ma è stato comunque divertente
erano le 4 del pomeriggio e, calcolando tutte le
che sono un po’ rincoglion**o!
droppare a tutta velocità su questi palazzi
disavventure e che non avessi mangiato dalle 7
d’acqua. Era passato anche un bel po’ dalla mia
di mattina, avevo una voragine nello stomaco. La
ultima uscita lì e quindi sono stato contento di
mia brava mogliettina Heidy, fortunatamente,
essere uscito nuovamente alla fine. Una volta
aveva capito che sarei arrivato lì e mi ha
G’day Jason Polakow KA 1111
Spin out in una posizione critica, a causa della mancanza di una delle pinne della tavola di Jason, persa nel tentativo di uscire in acqua dalle rocce di Jaws
FAQ SOMMARIO
82
FAQ FREESTYLE
FAQ DIDATTICA
FAQ WORKING PEOPLE
pag. 84
pag. 86
pag. 88
DI Mattia Pedrani
DI Gigi Madeddu
DI Sirio Passioni
Un’unione di tre trick! Abbastanza semplice… ma
Il forte local di Sa Barra ci spiega come regolare
Anche voi avete pensato di poter diventare
solo per il nostro freestyle teacher che ci spiega
al meglio le stecche della nostra vela, che non
istruttori di windsurf? Per prima cosa dovete
tutti i trucchi per chiudere alla perfezione una
devono essere troppo tirate , ma nemmeno
partecipare ad un corso VDWS e poi potete
Shaka One Hand Cana Brava!
troppo poco. Vediamo come fare.
seguire le importanti indicazioni del nostro collaboratore per rendere la figura dell’istruttore seria e professionale e sempre con un occhio di riguardo alla sicurezza.
FAQ FREESTYLE
84
SHAKA ONE HAND CANA
13
12
11
10
9
8
• TESTO DI Mattia Pedrani
INTRO
necessariamente già avvenire ad una mano.
• FOTO DI Valerio Pedrani
La Shaka è stata inventata circa 8 anni fa da
Porta quindi il braccio anteriore verso poppa e
• RIDER Mattia Pedrani
Ricardo Campello ma è ancora una delle
proietta il fisico sottovento, girando la testa nel
• LOCATION Pier Windsurf, Lago di Garda
manovre più stilose e diffuse. La sua variante
vento e spingendo sulle gambe e sui talloni in
One Hand è ancora più tecnica e spettacolare, ed
modo che la tavola stacchi per cominciare a
il passaggio in Cana Brava, cioè diablo dietro la
girare in aria.
schiena, è la ciliegina sulla torta. Essendo quindi
Spingi quindi l’albero in avanti, cercando di
una variazione di una variazione, è opportuno
stendere il corpo sopra alla vela, in modo che la
aver abbastanza dimestichezza con Shaka, Shaka
tavola abbia abbastanza inerzia per far passare
one hand e Cana Brava, per poterle così
la prua nel vento e ruotare in aria. Spingi la
combinare in un unico trick senza doverlo
poppa sotto alla bugna con la gamba posteriore,
provare 130 milioni di volte.
mentre spingi con il braccio sul boma facendo
Sparati al traverso alla massima velocità,
prendere potenza alla vela controvento, in modo
portando la mano posteriore di bugna nel
che il peso si sbilanci leggermente verso prua e
baricentro della vela, che spesso corrisponde
che atterri in slashata. La seconda parte della
con la posizione esatta della cimetta del trapezio.
rotazione infatti deve essere molto fluida
Appena scovi un ripido choppino davanti a te, fai
altrimenti risulterà più difficile completare
straorzare la tavola spostando il peso
correttamente il passaggio in Cana Brava. Tieni il
bruscamente sui talloni, per poi cazzare la bugna
rig piuttosto vicino al corpo e leggermente
verso poppa con la mano posteriore e mollare
sbilanciato verso prua, aspettando che la tavola
già la mano anteriore dal boma. Per essere una
arrivi ai 270° gradi di rotazione per iniziare
vera Shaka One Hand, infatti, lo stacco deve
l’ultima fase, ovvero il passaggio in diablo dietro
ECCOCI AD UN NUOVO NUMERO DELLE VIDEOFAQ, QUESTA VOLTA È IL TURNO DELLA SHAKA ONE HAND CANA BRAVA. COME PER LA KABIKUCHI, POTETE VEDERE IL VIDEO ESATTO DELLA SEQUENZA QUI RIPORTATA SUL MIO CANALE YT WWW.YOUTUBE.COM/MATTIA00
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85
MATTIA PEDRANI I-00 Freestyler e waver dalle indiscusse capacità tecniche, i suoi video lo dimostrano chiaramente. Campione Italiano Freestyle 2008 e appassionato di Rap, le sue canzoni fanno da colonna sonora ai sui cliccatissimi video. Trasferitosi al Lago di Garda ormai da alcuni anni è un assiduo frequentatore di Malcesine e del Pier, anche quando le temperature sarebbero più © John Carter
appropriate ad uscite sulla neve con lo snowboard. I suoi sponsor sono: Starboard, Gaastra, AL360, PierWindsurf, Windcatcher, Circolo Surf Torbole, Residence VerdeBlu. FOLLOW ME | mattiapedrani.com | soundcloud.com/infam0usbeats |
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Mattia_ I_ 00
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mattia.i.00
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la schiena.
sgambetto sottovento. Gira la testa e spalle
Foto 7-9: Fai scivolare la mano posteriore verso
Fai scivolare la mano posteriore verso bugna,
sopravvento, tenendo la mano posteriore sulla
bugna, senza che quella anteriore tocchi ancora
mentre quella anteriore penzola ancora
cimetta del trapezio e portando quella anteriore
il boma, sulle vecchie mure.
allegramente per i fatti suoi, e cerca di andare a
verso poppa.
Alza il braccio posteriore sopra alla testa,
prendere il terminale. Alza il braccio sopra alla
infilandoti sotto la bugna per andare ad
testa e infilati sotto alla bugna, andando a
Foto 2-4: Qui inizia la fase aerea innescata dal
afferrare il boma sulle nuove mure con il braccio
prendere il boma sulle nuove mure con l’ex
movimento nella foto precedente. Spingi l’albero
anteriore.
braccio anteriore che ora diventerà quello
verso prua e sottovento con il braccio posteriore,
posteriore.
cerando di saltare sottovento col corpo,
Foto 10-13: A questo punto si può afferrare il
Appena hai afferrato il boma, molla la ex mano
distribuendo il peso sulla vela in modo che
boma da sopra o da sotto (io solitamente lo
posteriore e vai a prendere il boma vicino alla
prenda potenza al contrario e permetta alla
prendo da sotto) con il braccio anteriore, che
maniglia in modo da poter controllare meglio la
tavola di girare in aria. Spingi la poppa sotto la
ora diventerà quello posteriore sulle nuove
vela. Quando la bugna riprendere potenza, infatti,
bugna con la gamba posteriore, sbilanciati
mure. Molla poi la ex mano posteriore ed afferra
tende a sbalzarti in avanti e sottovento,
leggermente in avanti in modo che il rail
il boma verso la maniglia sulle nuove mure,
specialmente con vento forte, e occorre quindi
sottovento a prua inneschi la slashata.
trovandoti poi bugna in avanti per completare il trick.
abbassarsi leggermente per poter contrastare la bugna e chiudere il trick correttamente.
Foto 5-6: Piega leggermente le gambe per
Tecnicità a gogo!
assorbire l’impatto e sbilancia leggermente il
DRITTE ED ERRORI
peso a prua per lasciare che la tavola ruoti
Questo trick è molto tecnico e conviene provarlo
STEP BY STEP
liberamente sottovento, aspettando il momento
con vento non troppo forte in modo che la bugna,
Foto 1: Sposta il peso sui talloni in modo che la
opportuno per iniziare il passaggio in Cana
a fine trick, non ti strattoni troppo in avanti,
tavola bolini bruscamente, facendoti quasi uno
Brava.
sbilanciandoti.
1
FAQ DIDATTICA
86
LA TENSIONE DELLE STECCHE • TESTO DI Luigi Madeddu
tese in modo da non far comparire pieghe sulla
• FOTO DI Michele Tagliafico
vela e per dare alla stessa un profilo omogeneo ai
• RIDER Luigi Madeddu
nostri occhi e rispettare lo schema di costruzione
• LOCATION Sa Barra, Sardegna
del velaio. Portarle alla giusta tensione renderanno il vostro “motore” efficiente al 100%. La loro
PER APPROFONDIRE ULTERIORMENTE L’ARTICOLO SUL TRIM DELLA VELA PUBBLICATO NELLO SCORSO NUMERO IN QUESTA NUOVA FAQ VI SPIEGHEREMO COME TRIMMARE E CHE TENSIONE DARE ALLE VOSTRE STECCHE PER AVERE UNA PERFORMANCE ECCELLENTE DELLA VOSTRA VELA.
funzione è quella di rendere stabile la vela. Un rider molto esperto potrebbe anche sentire le diverse performance a seconda della tensione. Questo avviene su vele di grossa metratura utilizzate per discipline come slalom, formula o freeride. Per quanto riguarda le vele freestyle/wave è sempre
Stecche con poca tensione
importante controllare la tensione. Dopo qualche uscita, soprattutto con vele nuove, è opportuno ricontrollarle. Può infatti succedere che a causa di frullate, brutte cadute o semplice assestamento della vela, si perda leggermente la tensione che causa delle piccole pieghe più o meno evidenti. Un trim ideale per ogni tipo di vela che consiglio è quello di cazzare le stecche fino ad eliminare le pieghe superflue che rendono la vela anche esteticamente meno bella. Attenzione però a non tirarle troppo. Una tensione esagerata farà prendere alla vostra stecca la forma a “S”. In questo caso la vela non avrà pieghe ma la stecca
Stecche con troppa tensione
farà delle ondine: questo non permetterà di ottenere il profilo consigliato. Esagerare nella tensione inoltre favorisce le rotture delle stesse stecche. Se non riuscite a trovare la tensione adatta, potete controllare le istruzioni sul montaggio della vela dove sarà sicuramente Premessa importantissima per questa piccola
specificato con qualche schemino o foto. Potete
regolazione la scelta dell’albero. A seconda di che
anche chiedere al vostro shop di riferimento o
albero utilizzate la tensione delle stecche può
magari ad atleti e promoter che sono sempre a
variare. Solitamente ogni veleria consiglia un
disposizione per questo tipo di domande.
albero specifico in base alle proprie caratteristiche,
Ricordate però, la scelta dell’albero è
ma ci sono anche altre marche più o meno
fondamentale. Con un albero sbagliato potreste non
compatibili. Ecco perché cambiando la marca può
arrivare mai alla tensione ideale e quindi non
cambiare la curvatura e quindi può esserci una
avrete un look aggressivo e performance al top tra
tensione diversa delle stecche. Le stecche vanno
le mani!
Tensione corretta delle stecche
WORKING PEOPLE
88
INSEGNARE AD INSEGNARE PARTE IV
• TESTO E FOTO DI Sirio Passioni
IL QUARTO CAPITOLO DEL NOSTRO COLLABORATORE E ISTRUTTORE WINDSURF VDWS, SIRIO PASSIONI. QUESTA VOLTA ANALIZZEREMO LA TERZA LEZIONE: LA BOLINA.
La terza lezione facendo riferimento al sistema di
poppa, la forza viene scaricata sulla parte
di arrivo completamente sopravento e controvento
apprendimento a gradini visto nel primo capitolo
posteriore della tavola, questo comporta una
rispetto al primo: “B”. Fatto questo rendiamo
della rubrica prevede quindi:
rotazione controvento (sopravento). Importante far
partecipi i nostri allievi chiedendo loro come
∞ ripasso del montaggio tavola e vela
notare infine perché il windsurf non funziona
possiamo raggiungere il punto “B”. Ovviamente
∞ ripasso della partenza e della virata (lezione
quando la prua è nell’angolo morto.
l’unica andatura corretta sarà quella di bolina che
precedente)
con uno “zig zag”, virando, ci permetterà di risalire
∞ ripasso del concetto di sopravento e sottovento
Si prosegue con il grafico delle andature:
il vento e raggiungere il nostro obiettivo. È molto
∞ ripasso di come direzionare la tavola rispetto al
∞ se dalla posizione di base si parte (senza errori)
importante rimarcare la differenza di effetto che c’è
vento (orzare e poggiare)
ci si trova al traverso a 90° con il vento.
tra una virata ed una strambata, in quanto la prima
∞ andature rispetto al vento
∞ se si porta la vela sopravento, chiusa e verso
ci permetterà di avvicinarci al punto “B” mentre la
∞ concetto ed esecuzione della bolina
prua si poggia e la tavola si direziona nell’andatura
seconda ci allontanerà. La bolina è la lezione del
∞ sicurezza e indipendenza in acqua
più veloce al lasco a 45° dal traverso in direzione
corso base più importante perché è quella che
del vento.
rende i nostri allievi indipendenti con ogni direzione
FASE 1: teoria a terra
∞ se si continua a poggiare dal lasco si andrà nella
di vento e che quindi permetterà il rientro in
È molto professionale che ogni istruttore si
direzione più lenta ovvero l’andatura di poppa, nella
spiaggia in caso di vento da terra.
premunisca di pennarelli personali, magari di due
stessa direzione del vento. Tale andatura è la più
colori perché a prescindere dal fatto che la scuola
lenta in quanto agiscono due venti contrastanti
FASE 2: pratica a terra
in cui lavoriamo l’abbia o meno, consiglio sempre di
sulla vela, uno atmosferico e uno apparente creato
Seguiamo gli allievi durante la preparazione della
svolgere la lezione di teoria della bolina con una
dalla nostra stessa velocità e la pressione nella vela
loro attrezzatura che ormai dovrebbe essere quasi
lavagna o foglio di carta almeno A3.
è bassissima.
totalmente indipendente, assegnando loro vele non
Cominciamo con un ripasso di quello che si è visto
∞ al contrario se dal traverso apriamo la vela e la
troppo grandi rispetto al vento. Facciamo disporre
nelle due lezioni precedenti (partenza, virata,
portiamo sul lato sottovento verso poppa orziamo e
le tavole e le vele bene con la distanza di sicurezza
orzare, poggiare) mostrando in maniera molto
la tavola si direziona controvento ed entriamo nella
giusta e ben ordinate. Ognuno regolerà il proprio
semplice il funzionamento del windsurf come in
andatura di bolina a 45° dalla direzione del vento e
boma e una volta che tutti sono pronti ci si riunisce
figura 1:
sentiremo una pressione molto più forte della vela.
su di una attrezzatura e si incomincia la pratica a
1) albero al centro della tavola; in questo caso la
∞ continuando ad orzare la tavola perderà via via
terra. Ripassiamo la lezione precedente (orzare e
vela cattura il vento, essendo l’albero
velocità e la vela perderà portanza, ci troveremo
poggiare) soffermandoci di più sui particolari delle
perpendicolare alla tavola, la forza viene scaricata
controvento nell’angolo morto dove la vela non avrà
gambe e delle braccia, per poi arrivare alla
esattamente al centro della tavola, e grazie alla
più pressione anzi quasi ci spingerà dalla parte
corretta postura del corpo in andatura con il busto
pinna che crea attrito nell’acqua, questa procede
opposta.
ben in avanti e la schiena indietro.
nella direzione della prua.
La difficoltà ora sta nel dare ai nostri allievi un
2) albero in avanti verso la prua; in questo caso la
Ora è il momento di fare un esempio di come
metodo in acqua per capire in quale andatura
vela cattura il vento, essendo l’albero verso la prua,
influisce nella nostra navigazione il fatto che non si
stiamo andando. Facciamo notare come nella
la forza viene scaricata appunto sulla parte
può navigare contro vento. Questo concetto, per noi
posizione di base, quando siamo per partire, siamo
anteriore della tavola, questo comporta una
ormai scontato, è invece difficile da capire per i
al traverso (90° con il vento), se da questa
rotazione nella stessa direzione in cui va il vento
principianti e spesso richiede a seconda delle
posizione portiamo un braccio a 45° dalla tavola
(sottovento).
condizioni del vento una o più lezioni di pratica in
verso il vento e prendiamo un punto fisso in quella
3) albero indietro verso poppa; in questo ultimo
acqua. Si comincia l’esempio indicando la direzione
direzione, troveremo il punto massimo che
caso la vela cattura il vento, essendo l’albero verso
del vento, stabiliamo un punto di partenza “A” e uno
possiamo raggiungere contro vento rispetto a noi.
89
Sapremo quindi che se la prua della tavola punterà
sopravento alle prime due. Gli allievi
importante però fargli notare che se non sono in
più sopravento di quel punto, saremo nell’angolo
raggiungeranno facilmente la prima e la seconda,
grado di bolinare non saranno indipendenti in
morto. La posizione di base quindi è di ottimo aiuto
ma la terza controvento richiederà la bolina e di
acqua da soli. La mia esperienza però mi ha fatto
per capire dove ci si trova in acqua rispetto al
conseguenza il ragionamento, raggiunta l’ultima
notare che sotto gli 8 anni è veramente difficile che
vento. Un esempio pratico in acqua davanti a tutti i
per tornare alla prima si dovrà scendere al gran
capiscano tale concetto. Quindi tanta pazienza!
nostri allievi potrà essere utile per schiarirgli le
lasco mettendo alla prova la loro poggiata. Il nostro
idee facendo vedere le conseguenze di voler
ruolo sarà di dare dei consigli cercando di dare ai
Spesso sembra che gli allievi abbiano capito la
continuare ad andare controvento e come uscire
nostri allievi libertà di movimento e di prova. Se
bolina ma in condizioni di stress dato magari dalla
quindi dall’angolo morto, poggiando, virando o
saranno in grado di compiere più giri di questo
distanza in cui si trovano dalla riva o dalla fretta
semplicemente tornando in posizione di base.
percorso allora saranno indipendenti in acqua.
non ragionano e continuano ad andare contro vento con il risultato che andranno in panico e
FASE 3: pratica in acqua
Alla fine della lezione si rientra tutti a riva dando
finiranno sempre più al largo. Consiglio quindi di
Ci sono più possibilità ora, il tutto dipende dalle
importanza ancora a come si atterra in spiaggia, e
simulare momenti di alto stress, mettendo i nostri
condizioni atmosferiche.
al trasporto dell’attrezzatura al proprio posto. Non
allievi alla prova, in quanto quando saranno da soli
∞ Vento leggero
dimentichiamo di fare il resoconto e di introdurre
sapranno come reagire. Questo lo si può fare
Con vento leggero imposterei la lezione inizialmente
l’obiettivo della prossima lezione ovvero i due modi
cercando di fargli raggiungere un punto molto
ad inseguimento, ovvero facendomi seguire,
più veloci per cambiare mura, virata veloce e
spora vento a loro.
cercando di risalire il vento tutti insieme
strambata. Ricordo sempre che chi volesse informazioni per
ripassando bene orzare e poggiare e poi cercando di provare tutte le andature viste sul grafico
Problemi comuni e consigli:
come diventare istruttore può visitare il sito
facendo notare le varie differenze di pressione che
∞ Gli allievi non riescono a capire il motivo per cui
www.vdws.de/it/ con istruttore formatore di
si vengono a creare nella vela, in seguito darei degli
non possono andare contro vento.
riferimento Christian Bartesaghi.
obiettivi sopravento rispetto a noi da raggiungere
Proviamo a riportarli a terra e spiegare
Oppure per altri consigli contattatemi sulla mia
per vedere se hanno capito come orientarsi in
nuovamente sulla sabbia o dove possiamo il
mail: saltywind.palau@gmail.com
acqua e la bolina.
concetto di angolo morto e come uscire da questo
∞ Vento medio forte
e come scegliere dei punti di riferimento quando
Non possiamo permetterci di perdere tutti gli allievi
sono in acqua.
in giro, quindi utilizzerei una boa messa ad una
∞ Il vento è molto forte e fanno fatica già a
distanza dalla riva di circa 15-20 metri e
rimanere in piedi…
possibilmente controvento e far provare uno ad
Cambiamo obiettivo della lezione, facciamoli partire
uno a raggiungere la boa e tornare poi indietro, in
uno alla volta dando importanza alla posizione del
assenza di una boa potremmo fare noi da obiettivo.
corpo sulla tavola e ricordiamo che gli allievi hanno
Una volta che tutti gli allievi sono in grado di farlo
tanto da imparare sempre in ogni condizione
allora potremmo provare a farci seguire tutti
(sempre nei limiti della sicurezza).
insieme.
∞ I bambini non capiscono la bolina, si incartano,
∞ Metodo del “triangolo”
finiscono controvento e si arrabbiano pure!
Un ottimo esercizio per la bolina in caso si possano
Non perdiamo la pazienza il concetto di bolina è
posizionare tre boe è appunto il triangolo, due
difficile da imparare, continuare a farli esercitare
vengono posizionate al traverso e la terza
fino a quando lo capiranno ma senza forzature,
90 FOTO DI Maghi
SPOT GUIDE
TESTO DI Simone Spagarino
PATERNOSTER:
HAPPY NEW YEAR! ABBIAMO GIÀ SVISCERATO ALL’INVEROSIMILE L’ARGOMENTO SUDAFRICA IN SVARIATI NUMERI, SEMBRA PERÒ CHE IL MAL D’AFRICA ABBIA COLPITO MOLTI DI NOI E NON RIUSCIAMO A RIMANERE LONTANI PER TROPPO TEMPO DA QUELLE TERRE INCONTAMINATE. COME ABBIAMO GIÀ SCRITTO SIA SULLE PAGINE DI QUESTA RIVISTA CHE SU FUNBOARDMAG.COM, IL PERIODO NATALIZIO IN QUEL DI CAPE TOWN È ORMAI PRESO D’ASSALTO DA ORDE DI WINDSURFISTI ITALIANI. IL NOSTRO COLLABORATORE SIMONE SPAGARINO ANCHE QUEST’ANNO È TORNATO IN SUDAFRICA E CON UN BEL GRUPPO DI AMICI HANNO AVUTO LA FORTUNA DI VEDER LAVORARE UNO DEGLI SPOT PIÙ BELLI DELLA ZONA: PATERNOSTER.
Sud Africa, Cape Town, oramai una destinazione
Come dicevo non lavora spesso, bisogna saper
2-3 metri. Si prospetta una piatta totale dal 27
presa d’assalto, i guru di questo sport l’hanno
leggere bene le previsioni per poterci prendere e
dicembre in avanti quindi cominciamo a
scoperta, girata in lungo e in largo, conoscendo
come ogni spot che si rispetti ha bisogno di
preoccuparci un pochino sul da farsi.
ogni centimetro di quel stupendo posto, tenendosi
qualche giorno di spinta perché si trovino onde di
La nostra combriccola è composta dal Venice, i
stretti alcuni spot che non sono più “secret” ma
un certo spessore! Beh questa volta ha lavorato per
noti ai più, non a tutti però!
4 giorni di fila…
Uno di questi è Paternoster, molto distante dalla
Cosa molto importante da aggiungere, può
città e dal comodo Sunset.
capitare, come è successo a noi, che a Sunset e
Lavora di rado, ma quando lo fa, come in questa
Haakgat non ci sia vento e che laggiù si esca con la
occasione, può veramente essere eccezionale.
4.2!
Paternoster si trova a Nord, all’incirca a 150
Vacanze di Natale 2012, ormai siamo in loco da 5-6
kilometri da Cape Town, che vogliono dire due
giorni, le condizioni sono state favorevoli, abbiamo
orette belle piene su una strada statale con
preso 2 giorni a Sunset e altri 2 bellissimi a
qualche possibilità di sorpasso.
Witsand con il NW e delle belle “bombe” di onda da Le barche dei pescatori locali, attenti a non farli innervosire
91
Simone Spagarino a tutta velocitĂ punta il lip!
Il life style di Paternoster
92
Aerial di Spaga?!? Potrebbe sembrare, ma il vento a Paternoster a volte è talmente off che in quasta foto Simone sta “semplicemente” saltando l’onda per uscire
Maghi, il mitico Dossi con la Marta e dal
Il 31 dicembre ci svegliamo tutti prestissimo, la
e sembrano crescere ogni istante.
sottoscritto.
sera si farà festone, il tempo è stupendo ma le
Io non entro neanche con il surf, non riuscirei mai
Il Dossi è sicuramente il Guru del gruppo, noto ai
previsioni non danno aria per niente. C’e’ da
ad arrivare sulla line up, oggi , finalmente, sono
più per aver surfato le onde più belle del globo, ma
giocare di nuovo la carta di Paternoster, anche se
veramente grosse.
anche per essere uno che al Garda lo vedi in acqua
Windfinder e Windguru danno pochissima aria, dai
Lo spot ha fondo sabbioso, è un’immensa baia di
da gennaio a dicembre!
12 ai 17 nodi, il moto ondoso è direzionato
sabbia bianca che si perde all’orizzonte sulla destra
Lui spinge sempre moltissimo per andare a
perfettamente da ben tre giorni ormai, ed oggi
guardando il mare.
Paternoster, non ha problemi di sonno, si alza
danno onde sui quattro metri!
Consiglio sempre di stare vicino all’istmo, che
prestissimo e non gli manca mai la voglia di fare
Attenzione, Windguru dà sempre la misura
chiamerò molo per velocizzare, al massimo non più
km, ma principalmente è stato qui un botto di volte
dell’onda un po’ sovrastimandola, per esempio i
in là del centro baia, in quanto questa gira e si
e conosce molto bene la situazione vento e mare.
giorni precedenti dava 3 metri, ne ha sempre fatti
creano correnti fortissime e il vento non vi farà
Il semaforo è verde, il Miky ha detto che lo spot
meno di uno!
quasi risalire, quindi potrebbe toccarvi una
lavorerà, quindi si parte!
Ma se tutte le cose quadrano può venire fuori
lunghissima camminata!
Andiamo due giorni di seguito, il 29 e il 30
un’uscitona!
Se per caso finite molto lontani non provate a
dicembre, usciamo in entrambi i casi, sia con la 5.0
Ci spariamo i “nostri” soliti 150 kilometri, alle 11
tornare di bolina, se voleste provarci dovrete fare
che con la 4.7, ma le onde non sono all’altezza delle
siamo già sullo spot.
moltissima attenzione perché a centro baia c’è una
aspettative. Io per primo getterei la spugna, tutti
Ci accoglie uno spettacolo stupendo, delle barre
secca pazzesca e se rompete la pinna li non so
quei km in due giorni cominciano a pesarmi.
enormi sovrastano lo spot, si formano a perdita
proprio dove verranno a recuperarvi!
C’è da dire che chi è rimasto in città si è preso una
d’occhio, ben oltre l’istmo che separa le due
Lo spot non è particolarmente tecnico, è adatto a
mina di vento da 3.7 potentissimo e rafficatissimo il
spiagge di Paternoster.
quasi tutti nei giorni con 1 metro d’onda, essendo
primo giorno e un bel niente il secondo!
I set sono da 5-6 onde, ben distribuite e distanziate
un beach break si crea sempre una sorta di shore
La “cumpa”
Le barre perfettamente allineatte di Paternoster
Michele Dossi studia la situazione
Alessandro Venezia aerialeggia alla grande!
break anche bello cattivo quando la misura cresce,
Corradino che opta per una 3.7, dato il suo peso
prima onda, ma possibilmente per l’ultima in
quindi bisogna fare molta attenzione al timing! Il
piuma. Lo spot questo fine dell’anno è tutto nostro,
quanto è praticamente impossibile dopo aver
vento solitamente è side/side off, ma oggi è un
ci siamo solo noi 8, e siamo tutti italiani!
surfato strambare e ritornare fuori, dato che i set
pochino girato, ma con un intensità decisamente
Mi lancio in acqua, non aspetto neanche Ale che sta
sono da 5-6 e il vento a riva non c’è!
potente, saremo sui 35 nodi.
arrivando con Luca, sono le 11 ma ho già
Già dalla prima surfata, un down the line pazzesco,
Tempo di capire che ore sono e di fare una
l’agitazione e quelle onde enormi mi ingolosiscono
capisco che la vela è enorme, mannaggia a me, ma
capatina in bagno girandomi verso il mare scorgo il
di brutto! In più sapere di poter essere l’unico in
non avendone altre e data la situazione decido di
Miky in acqua, leggermente sovrainvelato, la Marta
acqua mi piace assai!
continuare così!
mi dice che ha messo su la 4.5 per essere sicuro di
L’uscita è difficile, sto molto vicino al molo, anche se
Dopo un’oretta in acqua sono ancora carichissimo,
passare i set, le onde non perdonano!
in quella posizione il vento che viene da terra
non sono caduto nel “frullatore” neanche una volta
Infatti complice la direzione non perfetta il vento
pompa di meno, ma oggi conviene starci vicino in
e mi sento fresco, sicuramente non ho rischiato
non entra bene a riva, cosa che può essere buona
quanto le onde sono troppo potenti. Conto i set e al
quasi nulla, a differenza del Venice che mi ha
per surfare ma decisamente pessima per uscire!
momento buono salto sul mio Quad 81 che è al
raggiunto in acqua ed è sempre e comunque iper-
Dopo 4 bordi torna a riva con la lingua fuori, la vela
limite per il mio peso ma che mi porta fuori dai
radicale, ma voglio stare tranquillo e surfarmela
è decisamente grossa!
frangenti abbastanza in fretta.
almeno un’altra ora!
Io armo la 4.2, da sempre non ne possiedo di più
I set sono molto consistenti è già in mare aperto si
Il vento non smette di spingere, la vela è
piccole, penso che andrà bene!
riconosco i più grossi, ho solo da scegliere!
cazzatissima, e nonostante la velocità che
Fanno lo stesso altri amici torinesi, tranne
In questi casi è fondamentale non optare mai per la
raggiungo devo fare attenzione in surfata, le onde
Simone down the line
93
94
Bottom tranquilli sulla parete non acora troppo ripida, aspettando la sezione finale per esplodere in Aerial
sono velocissime, se sbaglio il timing rischio di
ROAD BOOK
farmele passare sotto!Ad ogni onda mi sparo 5-6
QUANDO
sinistra! Tutto dritto fino alla piccola cittadina,
bottom e relativi cutback, anche se tra le mani mi
A Paternoster si va quando le previsioni danno
continuate verso il mare e potete solo incontrare
sembra di avere una vela race. La mia surfata non
vento orientato molto da Sud, e le onde pure. Alle
Paternoster! Benvenuti in paradiso.
risulta pulita ma mi diverto da matti, l’adrenalina
volte è l’unico spot che lavora quando a Sunset
scorre a fiumi e l’idea di lasciarci la roba ogni volta
c’è la piatta, ma di solito funziona quando in città
DORMIRE
mi tiene bello su di giri!
c’è il vento fotonico e le onde sono enormi.
Se le previsioni danno vento per più di un giorno si può valutare di fermarsi a dormire in loco, i
Intanto gli altri non riescono tutti a passare il killer point e spiaggiano stremati ma senza danni. Solo il
PERCHÉ
Bed and Breakfast sono tutti stupendi. I più belli
Miky e Ale riescono a tornare dentro, verso il
Perché il viaggio già da solo vale tutto, si arriva
sono il Deja-Vu e il Paternoster Lodge &
pomeriggio l’acqua, stranamente marroncina,
in una splendida cittadina con casette bianche,
Restaurant, vi consiglio però di prenotare molto
riprende il suo colore naturale.
pulitissima e tranquilla, la baia di Paternoster è
prima dalla città, perché una volta in loco è
Esco dopo più di due ore, con il sorriso in faccia e
magnifica, lo spiaggione di sabbia bianche è
quasi impossibile, durante le vacanze natalizie,
mi precipito dai Maghi per vedere le foto della
enorme, e in più i grossi scogli presenti ai lati
trovare posto!
giornata strepitosa!
della baia ricordano la Sardegna!
Il pomeriggio il vento aumenta ancora, cosa
MANGIARE
normale a Paternoster, in quanto si instaura anche
COME ARRIVARE
Famosissime le aragoste di Paternoster, si
la componente termica, ma essendo già fotonico lo
Da Sunset procedete verso nord, in direzione
comprano una volta arrivati in paese all’angolo
spot risulta quasi insurfabile.
Velldrif, vi sparate circa 100 km tutti dritti, dopo
con l’unico semaforo, si consiglia di trattare il
Ce ne andiamo tutti con gli occhi sorridenti dalla
un’ottantina di km troverete un mega
prezzo! Prezzo medio ad aragosta 30 rand.
giornatona, convinti di aver visto lavorare lo spot al
distributore al quale vi consiglio di fermarvi per
Dovete però assolutamente anche andare a cena
meglio delle sue condizioni. L’anno finisce così, con
pausa caffè, procedete per una ventina di km e vi
al ristorante con il tetto rosso, è l’unica casetta
una surfata strepitosa insieme agli amici di
troverete su un cavalcavia quando lo scendete
sulla spiaggia completamente rossa, non potete
sempre, in uno spot splendido, una vera palestra
troverete un cartello che vi indicherà diritto per
sbagliare, prenotate il mattino quando arrivate!
per le surfate, chissà come potrà iniziare il 2013?!?
Velldrif e a sinistra per Vredenburg, girate a ATTREZZATURA Beh la vostra tavola wave preferita e il set di vele da wave, potreste usare la 4.2 quando danno 16 nodi e la 5.0 se ne danno 20! C’è una forte componente termica che fa accelerare il vento! CONSIGLI UTILI Fermatevi a fare la spesa al Pick&Pay di Vredenburg, a Paternoster vicino allo spot non troverete niente, quindi munitevi di acqua e cibo a volontà! La macchina foto è essenziale, dalla lingua di terra che sovrasta lo spot farete foto esagerate!
Che condizioni!
NEXT RIDE
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Ci rivediamo in edicola a luglio: anteprime 2014, intervista a Peter Munzlinger, Wave e Freestyle Special ultima parte e tanto altro ancora...