ITA EVENTS WINDSURF GRAND SLAM, RRD ONE HOUR CLASSIC • TOYS LE ANTICIPAZIONI • PEOPLE P. MUNZLINGER, R. WILLIAMS • DIDATTICA WAVE E FS SPECIAL • ENDLESS SUMMER MARSHALL ISLAND • SPOT GUIDE MYKONOS
LUGLIO 2013 • ANNO XIX • NUMERO 155
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Una cover speciale per tre giovani Campioni Nazionali del
ANNO XIX - NUMERO 155 LUGLIO 2013
Windsurf Grand Slam 2013. Questo è quello che ci piace
DIRETTORE RESPONSABILE • cristiano@jmag.it
vedere! Ragazzi giovani che si impegnano nello Sport e che
REDATTORE CAPO Fabio Calò • fabio@hipow.com
in grado di scegliere a quale dei Campioni dedicare la
Cristiano Zanni
ART DIRECTOR Gianpaolo Ragno
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copertina, quindi li abbiamo messi tutti e tre!
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GRAFICA E DTP Carlo Alfieri • carloa@hipow.com IN REDAZIONE Marco Melloni
ottengono risultati, qualunque sia la disciplina. Non eravamo
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FOTOGRAFO SENIOR Raffaello Bastiani
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Jacopo Testa, Matteo Iachino, Malte Reuscher ∞ LOCATION Coluccia, Sardegna (WGS) Emanuela Cauli
Inside Come spesso accade in questo periodo il team di 4Windsurf (vi siete già abituati al nuovo nome?)
INOLTRE HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO
testi: Greta Benvenuti, Fabio Calò, Emanuela Cauli, Andy Chambers, Valentina Crugnola, Martin Daly, Matteo Iachino, Francesca La Croce, Luigi Madeddu, Alberto Menegatti, Peter Munzlinger, Robby Swift, Andre Paskowski, Sirio Passioni, Mattia Pedrani, Simone Pierini, Francesco Prati, Malte Reuscher, Matteo Romeo, Fabrizio Rovelli, Dario Troiani, Ross Williams.
entra in un vortice composto da eventi, manifestazioni, gare e da tutto quello che appartiene al mondo
immagini: John Carter, Emanuela Cauli, Martyn Daly, FotoFiore, Riccardo Genazzani, Francesca La Croce, remedia, Kevin Pritchard, Fabrizio Rovelli, Michele Tagliafico, Matteo Testa, Axel Weckermann, Dave White, Darrell Wong.
facebook, ci troviamo in quel famoso vortice. Dove contemporaneamente dobbiamo gestire un paio
del Windsurf. Purtroppo, o per fortuna, a seconda dei punti di vista, la stagione “utile” è sempre più corta e tutto il nostro mondo sembra esplodere proprio in questi mesi estivi. Noi a cui piace poco rimanere solamente dietro una scrivania, come spesso dico su queste frequenze, ma preferiamo scendere sul campo, presenziando agli eventi per raccontarvi le cose vivendole e non guardandole da di eventi, aggiungendoci anche la chiusura delle riviste, l’aggiornamento quotidiano dei web, i clinic etc… Ma chi ce lo fa fare di lavorare anche 16 ore al giorno tutti i giorni della settimana?!? Siete voi che ci seguite. Più noi facciamo e vi proponiamo, più il vostro interesse cresce e in un modo o nell’altro ce lo fate percepire. Il modo più facile è quello di controllare quotidianamente il traffico delle visualizzazioni sul nostro sito, oppure il numero di visualizzazioni dei post sulla nostra pagina
EDITORE E PUBBLICITÀ Johnsons Media srl via Valparaiso 4 - 20144 Milano - tel +39.02.43990087 fax +39.02.48022901 - info@hipow.com - www.johnsonsmedia.it
facebook… a volte sono incredibili! È poi c’è la rivista, che con tutti i problemi attuali dell’editoria in genere e del settore Windsurf in particolare, continua ad essere nelle mani di chi pratica questo fantastico sport! E quale gioia vedere dei ragazzini con la loro rivista preferita chiedere l’autografo
AMMINISTRATORE DELEGATO Cristiano Zanni • cristianoz@hipow.com SERVIZI GENERALI Luisa Pagano • luisap@hipow.com
sulla foto del loro idolo… abbiamo appena trascorso un paio di giorni al Garda con Brawzinho per un fantastico Goya/Quatro Tour di cui vi proporremo un articolo particolare sul prossimo numero! Le risorse da impiegare sono tante e la strada intrapresa a volte è anche un po’ tortuosa, ma siamo convinti che sia quella giusta da seguire. Oltre al re-branding di tutto il nostro gruppo di cui vi ho già
DISTRIBUTORE ESCLUSIVO PER L’ITALIA Press-di Distribuzione Stampa e Multimedia s.r.l. 20090 Segrate (MI)
parlato nell’editoriale scorso e sul web, ma che alla fine a voi che ci seguite cambia poco o nulla
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www.4windsurf.it), presto arriveranno altre novità interessanti. Si riferiscono all’interazione sempre
(ricordatevi solo di chiedere in edicola 4Windsurf e non più Funboard e di visitare il nuovo sito più attuale e costante tra web e carta tra cui l’arrivo a breve dell’applicazione per leggere la vostra rivista preferita comodamente sul vostro tablet. La rivoluzione 4 è appena iniziata. Stay tuned…
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Fabio Calò ITA-720
MODALITA’ DI PAGAMENTO Bonifico Bancario intestato a Johnsons Media - Via Valparaiso, 4 - 20144 Milano Banca Intesa - Coordinate Bancarie: IT 05 M 03069 09400 100000003752 CAUSALE: abbonamento FUNBOARD - NOMINATIVO E INDIRIZZO
PREZZO DI UNA COPIA IN ITALIA euro 6,00 ABBONAMENTO ANNUALE ITALIA euro 38,00
PERIODICITÀ mensile: marzo/aprile, maggio, giugno, luglio, agosto/settembre, ottobre/novembre
STAMPA Alfaprint - via Bellini 24 Busto Arsizio (VA)
ISSN 1124-0261 registrazione Tribunale di Milano n.5 del 14.01.1995 ROC - Registro Operatori di Comunicazione - 1234
Funboard è una testata della società Johnsons Media srl che pubblica anche i periodici: 4Skiers (sci freestyle/freeride), 6:00 AM (skateboard), En3 snowboardmag (snowboard), KiteMagazineStance (kite), Soul rider (sci freeride), Suptime (stand up paddle), Surf Latino (surf) e gli annuari Outdoor Enciclopedia (montagna), Snowb (snowboard) e Surfing (windsurf, surf, kitesurf).
Nessuna parte di Funboard può essere riprodotta in alcun modo senza la preventiva autorizzazione di Johnsons Media. Testi, disegni e immagini non saranno restituiti se non espressamente richiesti. L’editore è a disposizione degli aventi diritto nei casi in cui, nonostante le ricerche, non sia stato possibile raggiungere il detentore del diritto di riproduzione di eventuali testi e immagini. L’editore e gli autori non potranno in alcun caso essere ritenuti responsabili per incidenti o conseguenti danni che derivino o siano causati dall’utilizzo improprio informazioni contenute in questa rivista. Poste Italiane Spa - Sped. Abb. Post. - D.L. 353/2003 (conv. L. 27.02.2004, n.46), art.1, comma 1, DCB Milano.
SOMMARIO
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PAG. 50 | WINDSURF GRAND SLAM 2013 105 ATLETI, 8 GIORNI DI GARE E 4 CAMPIONATI NAZIONALI ASSEGNATI. L’EVENTO CHE HA RIVOLUZIONATO IL WINDSURF ITALIANO.
© Emanuela Cauli
PAG. 24 PAG. 30 PAG. 34 PAG. 36 PAG. 38 PAG. 40 PAG. 44
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TOYS 2014 24 ORE CON VICTOR FERNANDEZ DARIO TROIANI COME PARTECIPARE AL PWA I CONSIGLI DI MATTEO IACHINO WAVE SPECIAL PARTE III SPECIALE FREESTYLE PARTE III
RRD ONE HOUR CLASSIC QUATTRO CHIACCHIERE CON PETER E ROSS ISOLE MARSHALL FAQ: CHACHOO, SKOPU TOW IN, REGOLARE LE STRAP, INSEGNARE AD INSEGNARE PAG. 90 | SPOT GUIDE: MYKONOS
PAG. 58 PAG. 64 PAG. 72 PAG. 80
| | | |
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FAST NEWS
16
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di camp prevede il seguente programma
Professional Surf Center di Torbole sul Garda si terrà
d’allenamento: corsa, stretching, potenziamento,
uno specialissimo style camp. Il programma del camp
training pomeridiano dalle 13:00 alle 17:30, teoria e
prevede lo svolgimento di lezioni pratiche e teoriche
simulazione, video analisi. Per tutti i partecipanti al
sui seguenti argomenti: perfezionamento della
camp in regalo Work & Stylebook e un video. Vi
planata, postura e velocità nelle diverse andature,
aspettiamo numerosi!
corretta regolazione del rig (altezza boma, cimette
Per Info: Vasco Renna Professional Surf Center –
trapezio, tensione stecche, carica basso/bugna) e
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I PARASSITI AL SURFSEGNANA TESTO DI Zio Ricky
dal pensiero “Ma cosa ci faccio io qui?” all’entusiasmo
windsurf. La lezione teorica è molto pragmatica. Pochi
DOMANI PLANO ANCH’IO…FORSE 2013
e l’impazienza più sfrenati (soprattutto nei bambini),
concetti essenziali, solo quello che serve per poter
Alle 8:30 di sabato 8 giugno si presentano puntuali
cominciano a familiarizzare con il caratteristico
affrontare con successo i primi bordi in acqua.
presso il prato del centro surf Segnana a Torbole per
“profumo” del neoprene. La composizione gruppi di
“Questa è la poppa, questa è la prua, questo è l’albero,
le procedure di registrazione. 20 bambini e 25 adulti
allievi/e è come sempre uno dei momenti topici
questa è la vela, questo è il boma: bene, tutti in acqua”.
ansiosi di provare ad assaporare le prime emozioni
dell’evento perché i nobili e valenti istruttori cercano
Come da copione, al varo sembra di essere dalle parti
che il windsurf sa regalare a chi vi si dedica con
di accaparrarsi il maggior numero di donzelle.
di Piazzale Loreto a Milano nelle ore di punta, ma a
passione. Accolti dalla consueta confusione in tipico
Quest’anno Nikyta è senza avversari e fa man bassa di
poco tutti gli allievi “prendono il lago” in coda al loro
stile parassita, si registrano e successivamente, con
“giovani” aspiranti planatrici. Formati i gruppi, si
istruttore. Bambini compresi, che approfittano del
sensazioni che vanno dalla leggera titubanza generata
procede con l’impartizione dei primi fondamenti del
traffico per cominciare a fare i tuffi dalla tavola (loro
17 vero scopo del corso). Una leggera brezza da nord
l’emozione che inevitabilmente coglie chi sente per la
nonostante qualche preoccupazione iniziale, ci
consente a tutti di sperimentare i primi piaceri della
prima volta la tavola scivolare veloce sotto i propri
concede una mattina senza pioggia e un vento
navigazione alimentata dal vento. Ma allontana anche
piedi. Riposte le attrezzature, gli allievi vengono
leggerino, anche se un po’ incostante. Tutti vivono tre
inesorabilmente i vari gruppi dalla spiaggia di
congedati. Appuntamento per tutti alla sera, al Parco
ore di grande divertimento alla fine delle quali, i
partenza. È così che nel giro di mezz’ora, un ampio
delle Busatte per l’aperitivo lungo in loro onore.
sorrisi sulla faccia di tutti sono più eloquenti di tante
specchio di lago viene costellato di piccoli punti
Verso le 20:00, 150 (di cui 40 non avevano prenotato …
parole. L’ultimo spritz in compagnia, le foto di rito e la
colorati. I poveri istruttori fanno fatica a seguire tutti
quanto ci avete fatto correre ragazzi) tra allievi,
consegna degli attestati di partecipazione sanciscono
gli allievi del proprio gruppo che, quasi in ossequio ad
istruttori e accompagnatori arrivano e affollano
la fine di questa due giorni di festa. La passione per il
una qualche legge della fisica, si sparpagliano
l’ampio prato e i tavoli predisposti per l’occasione da
windsurf è stata tramandata con successo. Domani
inesorabilmente verso tutti e quattro i punti cardinali.
LeBusatte.com. L’atmosfera di festa continua diverse
planeranno anche loro: non è più un dubbio, ma una
Ecco quindi che entrano in azione il “Sup man” Bartali
ore, fino ai primi segni di cedimento fisico. E’ stata una
certezza… La segreteria del SurfSegnana è sempre a
che, pagaia alla mano, gira per la baia per recuperare
giornata intensa e domani sarà altrettanto. Alla
vostra disposizione, per qualsiasi informazione e
i più in difficoltà, ma anche per aiutare i dispersi
spicciolata i partecipanti fanno ritorno alle loro
preventivi su misura: tel. 0464.505963; fax 0464.505498;
rispondendo a domande del tipo “Come devo mettere
accomodation: l’appuntamento è per l’indomani, alle 9
e-mail info@surfsegnana.it; web www.surfsegnana.it
la vela per tornare là?” (dove per “là” si intende la
davanti al centro surf.
spiaggia di partenza, che ormai è diventata solo una
Gli allievi arrivano
piccola striscia appena percepibile all’orizzonte…). Per
puntuali e belli carichi.
fortuna dello staff tecnico, un’Ora amica si presenta un
L’adrenalina è già a
po’ in anticipo e d’improvviso, come per magia, anche
mille e lo si nota da
gli allievi più lontani si ritrovano a navigare
come si dirigono
agevolmente verso il proprio porto. Dopo queste prime
decisi verso quelle
ore di esperienza, le facce dei protagonisti sono
attrezzature a cui ieri
provate dalla fatica, ma il loro sguardo è luminoso. Nei
si erano invece
loro occhi c’è la soddisfazione per essere riusciti a
avvicinati con un po’ di
fare in autonomia i primi brevi bordi, la gioia per aver
titubanza. Il meteo è
governato il vento anche solo per qualche attimo,
clemente e,
18
FAST NEWS
RED BULL STORM CHASE, MISSIONE 2 © Marko/ Red Bull Storm Chase
MULTISPORT ™ SERIES
Archiviata la Mission 1, vinta da Thomas Traversa, è ora
Julien Taboulet, Marcilio Browne, Victor Fernandez e
di pensare alla seconda. Dopo qualche mese di stand
Robby Swift. Quest’ultimo però si è infortunato a inizio
by, dal 15 luglio inizia ufficialmente il waiting period
mese in allenamento a Pozo, vedremo se riuscirà a
della Red Bull Storm Chase Mission 2. La prima
recuperare per tempo. Quale sarà la location della
missione si è svolta a gennaio in Irlanda nel famoso
gara? Come per la missione 1, verranno monitorati
spot di Brandon Bay che è stato colpito da una
costantemente gli spot selezionati… e appena arriverà la
mareggiata pazzesca con 60 nodi e onde enormi, nel
perturbazione giusta, i 6 rider avranno solo 36 ore di
vero spirito di questa gara. Dei 10 atleti selezionati che
tempo per presentarsi in spiaggia, ovunque essi siano!
hanno partecipato, solo 6 potranno accedere alla
Quindi rimanete sintonizzate sulle nostre frequenze, la
seconda missione, e sono: Thomas Traversa, Dani Bruch,
Red Bull Storm Chase è tornata in azione.
piccola parte del prezzo di qualsiasi altra
molto basse e manovrare in uno spazio ridotto.
imbarcazione a vela, e offre una gamma di utilizzo
S’inserisce nel bagagliaio di un’auto, stivato nella
molto più ampia. Si trasforma in pochi minuti da
vostra barca e viene anche accettato come bagaglio
barca a vela, a windsurf, a kayak ed è anche molto
aereo. Si tratta di un’imbarcazione multiuso che vi
divertente al traino della vostra imbarcazione.
aprirà un intero nuovo mondo da esplorare. Il
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atletiche, fin dal primo uso sarà subito molto facile. Il
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dell’acqua! Laghi, fiumi e oceani. Compatto, rapido e
per 1,49 metri e pesa circa 27 chili e include una
semplice da montare, il Multisport ™ è uno scafo
comoda sacca da trasporto con ruote. È
Multisport ™ combina l’eccitazione, l’emozione e la
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CAMPIONATO REGIONALE TECHNO 293 PORTO POLLO-SARDEGNA CAT. GIOVANILE TESTO E FOTO DI Fabrizio Rovelli Si è svolta sabato 22 e domenica 23 giugno, la tappa di Porto Pollo, del Campionato Regionale Sardegna, Techno 293, categorie giovanili. La due giorni di gare si è svolta nella splendida cornice della baia sottovento di Porto Pollo, presso lo Sporting Club Sardinia sez. Vela. Alla partenza 23 partecipanti tra Cadetti, Under 13, Under 15, Under 17, provenienti dalla vicina Palau e Cagliari. Le condizioni meteo perfettamente favorevoli, con venti di maestrale di intensità tra 15 e i 22 nodi, in due meravigliose giornate di sole, hanno reso possibile lo svolgersi di una gara avvincente e all’ insegna del divertimento per tutti; regatanti e pubblico. La gara si è conclusa con la vittoria: per la categoria cadetti, Atria Alessandro, per gli under 13, Onali Riccardo, per gli under 15, Schirru Enrica, e per gli under 17, Onali Mattia. Al termine della gara, la consueta premiazione presso il club sportivo, Sporting Club Sardinia sez. Vela, a seguito della quale festeggiamenti a base di dolci sardi fatti in casa, allegria e divertimento, in pieno stile con il nostro sport. CLASSIFICA DELLA GARA Categoria Cadetti
Categoria U15
1° Atria Alessandro
1° Schirru Enrica
2° Argiolas Elias
2° Caria Lorenzo
3° Placido Matteo
3° Ganna Virginia
Categoria U13
Categoria U17
1° Onali Riccardo
1° Onali Mattia
2° Rainis Flavio
2° Gala Maurizio
3° Fois Paolo
3° Piras Nicola
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FAST NEWS
CAMPIONATO NAZIONALE WAVE CALA PISCHINA 2013 Lorenzo Michelacci a Cala Pischina. © Marco Piro
quale tutti ma proprio tutti hanno partecipato
bandiera verde. Come da regola al calare della
all’evento, io per primo. Ritrovare questa polemica
bandiera gialla e all’alzarsi della verde con l’aggiunta
anche su 4Windsurf per me è stato troppo, ho chiesto
del suono della tromba partiamo in direzione del
diritto di replica essendo stato accusato
campo di regata, parte prima Rosati e io mi prendo
ingiustamente, di seguito ecco come si sono svolti i
l’onda successiva. Erano conteggiate le due surfate
fatti. Finita la prima semifinale che ha confermato
migliori e il salto migliore. Uscito dall’acqua apprendo
Fabio Calò mi accingevo ad entrare in acqua quando
di aver passato la heat ma prima di rientrare per la
Andrea mi passa avanti con l’attrezzatura in mano,
finale Rosati viene da me dicendomi che lui non aveva
anche lui stava andando in acqua, dicendomi: “Puoi
surfato come se fosse in gara avendo perso cinque
aspettare ad entrare in acqua ci hanno dato 5 minuti
minuti di batteria e l’unico modo per rimediare era
Riceviamo e pubblichiamo questo “Diritto di Replica”
più i tre minuti soliti di bandiera gialla”.
che io accordassi l’annullamento della heat.
che ci ha inviato un partecipante al recente
A lui ho risposto dicendo che mi avevano riferito che
Ora io capisco tutto ma… qual era il vero motivo
Campionato Nazionale Wave svoltosi a Cala Pischina,
com’era del tutto ovvio i 5 minuti precedevano la finale
dell’annullamento? L’orologio non sincronizzato che
Sardegna.
e non la nostra batteria di semifinale! Nella sua
aveva al braccio? Non ha visto la bandiera gialla, la
LORENZO MICHELACCI: Come molti sanno io non sono
intervista sul vostro giornale conferma che “io avevo
verde, la tromba?
un atleta professionista e non vivo di windsurf, questo
avuto notizie diverse da altri”, dicendo l’esatto opposto,
Fortunatamente tutti erano presenti all’evento in
per capire che per me è passione allo stato puro.
e cioè che mi sono ben guardato dall’avvisarlo, questo
quanto eravamo vicini alla finale e con questo non
L’unica nota negativa dell’evento non solo per me ma
a testimonianza che lui ha saputo da me l’esatta
voglio aggiungere polemica alla polemica ma un
anche per i giudici e per gli altri atleti è stata proprio
questione dei tempi prima di entrare. Detto questo la
professionista in quanto tale paga un suo eventuale
la polemica che Andrea Rosati ha innescato non
conclusione della nostra conversazione è stata:
errore come tutti gli altri e non si nasconde dietro una
appena ha saputo di non poter accedere alla finale.
“Comunque andiamo in acqua e con le bandiere
storia inventata. Comunque meno male che su una
Ritrovarmi al centro di una storia inventata accusato
capiremo subito come stanno le cose”. Entrambi
cosa non ci sono dubbi: Fabio Calò ha surfato meglio
di antisportività mi ha lasciato l’amaro in bocca,
abbiamo preso posizione al largo sopravvento rispetto
di tutti e il risultato finale non sarebbe cambiato
pensando poi allo spirito di amicizia e sportività con il
allo spot in modo da essere pronti all’alzarsi della
tranne… eventuali errori di sincronizzazione!
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BONIFACIO FREESTYLE PROJECT TESTO DI Adrien Bosson
proprio la produzione finale di un video, che decreterà
Questa è stata la mia terza partecipazione all’annuale
l’effettiva squadra vincente. Tutto questo è riassunto
Bonifacio Freestyle Project. L’evento si ripete infatti
nel concept della “Bonifacio Freestyle” che è
ogni giugno e le condizioni sono sempre ideali!
veramente unico e semplicemente adoro.
L’ambiente è tranquillo, lo spot e i colori sono
Se poi aggiungiamo anche l’organizzazione al top e la
incredibili e c’è vento quasi sempre.
qualità del tempo passato in acqua a surfare, con
Quest’anno, il tema della manifestazione è stata la
alloggio lussuoso sulle colline vicine alla laguna di
competizione amichevole tra Team Francia e Team
Piantarella, e dei pasti succulenti sulle bellissime
Mondo. Ancora una volta, il concept alla base
spiagge de La Tonnara e di Piantarella, la ricetta è
dell’evento è stato unico e originale. Ci si può infatti
davvero eccitante. Mettiamoci dentro anche
affrontare a colpi di ultimi trick di freestyle sul campo
un’escursione per visitare la vallata del fiume Oso e
di regata, ma anche con vento leggero, con tow in ed
non si ha veramente un attimo per annoiarsi. Ci
anche in un contest di SUP. L’aspetto principale però è
vedremo sicuramente il prossimo anno!
Dieter Van der Eyken, freestyle tow in session
Steven Van Broeckhoven in azione
22
FAST NEWS
QUATTRO CHIACCHIERE CON MATTIA PEDRANI Il nostro super collaboratore per il Freestyle e non
Vice-campione nazionale freestyle al rientro alla
costretto a dover pompare a tempo perso con 12
solo, Mattia Pedrani, cambia vele, torna alle gare dopo
gare dopo 3 anni. Come ci si sente? E perchè hai
nodi e la 5.7 facendo 3 manovre in 7 minuti... Niente
qualche anno di esilio al Campionato Nazionale del
aspettato così tanto?
di nuovo, esco nella single al secondo turno.
Windsurf Grand Slam. Parte in sordina, con un poco
Sono soddisfatto di come sia andata l’intera
Fortunatamente, anche grazie alla presenza della
soddisfacente 17° posto nel single elimination, poi il
faccenda, sia l’evento, che il mio surf in gara, che la
mia ragazza Alice, sono riuscito ad impormi di non
vento aumenta e Mattia molla i freni e inizia a fare il
vacanzina parallela con la mia ragazza. Ho avuto
tornarmene a casa al Garda dopo essere uscito
suo windsurf, quello che dimostra di saper fare ogni
degli impegni universitari ma soprattutto avevo
ultimo e a distrarmi un po’, godendomi la vacanza. Il
giorno nei suoi home spot gardesani, e arriva fino al
deciso di boicottare il tour perchè non ero
giorno successivo la prima double è iniziata
secondo posto nel double elimination! Gli abbiamo
soddisfatto dei canoni in cui svolgevano le
praticamente con lo stesso vento, però, forse non
fatto qualche domanda.
competizioni, che per me si traduceva in aver
avendo niente da perdere essendo ultimo, ho preso
maggior probabilità di vincere una batteria
ogni batteria come veniva, con leggerezza. Ogni volta
standomene a casa. Avendo poi cambiato sponsor
che uscivo mi dicevo: “Ma sì tanto, sei ultimo, anche
affiliandomi a Luis Marchegger con Gaastra, e non
se vinci dove vuoi andare...”. Il vento poi ha
facendo più neanche il PWA, ho deciso di fare un
cominciato ad aumentare e ha continuato a spingere
altro tentativo, per onorare la fiducia e l’impegno
per quasi tutto il giorno, permettendomi finalmente
con Luis.
di non dovermi preoccupare di beccare la raffica
Mattia Pedrani in azione a Coluccia. © Emanuela Cauli
giusta, e avendo abbastanza potenza per le power La gara è partita con il botto con due giornate
move. Dopo un po’ le batterie hanno cominciato a
iniziali di vento forte, che è andato ad
susseguirsi ed ecco che mi sono trovato contro
aumentare con il trascorrere delle ore, come
Jacopo nella finale primo secondo della double,
giudichi la tua performance?
dopo 10 batterie di fila! Contro Japo non penso di
Personalmente, all’inizio, mi sembrava fosse lo
aver chiuso un singolo trick. Ero KO. Appena uscito
stesso scenario che già più volte aveva finito per
poi, 15 secondi dall’inizio della batteria, ho sentito
sodomizzarmi e farmi restare a casa, essendo
tutti urlare dalla spiaggia e quello significava solo
23
una cosa: AirKabi di Jacopo Testa.
dimensione ed ho reimparato a dimenticarmi di chi
organizzatori e chiunque l’abbia resa possibile.
Dopo un patetico fallimento di Gozada Burner ho
avessi contro, concentrandomi molto di più sulle mie
Ovviamente ho avuto da dire la mia in certe
pensato che, col vento, avremmo anche iniziato la
manovre. Penso che la mia batteria migliore sia
occasioni, ma quello lo si fa a muso duro in
seconda single e quindi ho tirato i remi in barca.
stata contro Giovanni Passani, o forse Stefano Lorioli
spiaggia. Alla fine è anche troppo facile in certe
Alla fine passare da ultimo a secondo non è male ;)
nella double, anche se più o meno in tutte ho
occasioni mettersi dietro al dito che elenca gli errori
Dopo un’oretta di break infatti abbiamo iniziato la
comunque fatto doppia Gozada, doppia Spock,
e, sebbene siano fondati, è anche opportuno
single fino alle semifinali terzo quarto posto.
Burner, Skopu, Shock e Spock Culo, Ponch, Shaka
apprezzare lo spazio e l’ambiente che si è creato,
Diciamo solo che alla fine la seconda single è
Flaka ecc. Quella più vicina penso sia stata quella col
quindi bella a tutti, mi sono proprio divertito... e
diventata una double ma poi non si è riusciti a
bocia, Mattia Fabrizi, che ha fatto una heat molto
meno male che stavolta mi è andata diversamente...!
finirla, quindi è stato tenuto il risultato della prima.
pulita e io invece, essendo la mia nona batteria di
Ed un ulteriore grazie a Luis Marchegger e all’Ali!
fila nel double, ho fatto meno trick e un po’ più Che attrezzatura hai usato?
sporchi ma più pesanti. Contro Japo… nada.
Durante la single il primo giorno e la seconda double la mia Pure 5.7 a pompare come un imbecille
I giovani più on fire?
ed il mio Flare 111, mentre nei momenti migliori ero
Tutti i boci sono veramente motivati e il livello è
bello pieno e perfino sovrainvelato con la Pure 5.4 e
veramente alto. Passani, Capuzzo, Romeo ma anche i
sempre sul 111. Ho provato anche la 4.8 durante la
local sono tutti a palla, più i soliti “bocia” Mattia
prima double ma il vento era storto e rafficava
Fabrizi, mr AirKabi Japo Testa e anche suo fratello
molto sotto riva, quindi ho deciso di continuare con
Matteo. Talento e stile a gogò per sti bocetti :)
la 5.4, anche se sotto raffica si arrivava anche ai 30 nodi.
Il Windsurf Grand Slam è stato un gran
La tua heat più difficile e quella più bella?
Penso che effettivamente sia stata una bella
Sinceramente dopo un po’ ho ritrovato la mia
manifestazione, quindi vorrei ringraziare tutti gli
successo, pro e contro secondo il tuo parere?
© Emanuela Cauli
24
TOYS 2014
TOYS ANTICIPAZIONI 2014 99 NOVENOVE DISTRIBUITO DA Acme srl ∞ TEL: +39.0574.870224 ∞ EMAIL: info@99customboards.com ∞ WEB: www.99novenove.com
QUAD TE
CHAMELEON
una tavola estremamente accessibile anche per i non
La migliore tavola per il vostro surf down the line in
Il nuovo Chameleon rappresenta la vera “novità” della
pro. Fully made in Italy. Top construction con l’utilizzo
condizioni da sogno. Vento side off e onde importanti
collezione 2014.
di pvc 90 kgm3 3mm reticolato. Rinforzi omega carbon
sono il playground perfetto per questa tavola. Fully
Figlio della preserie che ha esordito all’inizio del 2013,
in carena nella zona più sollecitata negli atterraggi.
made in Italy. Costruzione custom in full pvc/ultra
il Chameleon ha subito una attenta trasformazione, da
Full carbon/kevlar deckskin. Finitura opaca ultra light
light, coperta e rails in carbonio/kevlar, carena in “S
tavola allround a hardcore board, affiancando il quad
per un ulteriore risparmio di peso.
Glass”. Scasse US in vetro e grafite. Utilizzo di
nella collezione per coloro che desideravano una
polistirolo con basso assorbimento d’acqua, rinforzi in
tavola radicale con assetto thruster. Nuovo rockerline
QUAD TE
sandwich doppio nelle zone di maggior sollecitazione.
derivato dallo stesso del Quad TE, con planata e
Team Edition Quad - Wave Hard Core
Tutta la tecnologia 99 è stata riversata su questa
velocità di punta migliorate. Carena V double concave
LT
L
W
Kg±6%
FIN
SAIL
tavola che rappresenta il top di gamma per quanto
per un più facile inserimento nei turn e forgiveness.
64
224
53
5,3
S
32/47
riguarda il puro wavesailing. E a fianco della nuova
Larghezza massima accentuata con poppa e prua più
68
225
53
5,3
S
35/47
livrea rossa un ulteriore step è stato fatto in termini di
strette per raggiungere un ottimo compromesso tra
72
225
54
5,4
S
35/50
robustezza, leggerezza e finiture. Invariato il rockerline
galleggiabilità e manovrabilità. Possibilità di utilizzo
76
226
54.7
5,5
M
37/53
con spunto iniziale di planata eccezionale, a dispetto di
single fin. Fully made in Italy. Top custom technology
80
227
55.8
5,6
M
40/56
una manovrabilità impensata, grazie a un tail kick
con carbonio kevlar e “S Glass” per una resistenza agli
84
228
56.7
5,7
L
40/58
posteriore, e zona “piatta” tra piede d’albero e strap.
urti e all’usura mai vista prima, grazie al nuovo lay up
88
229
57.8
5,8
L
42/60
Larghezza massima leggermente aumentata (2mm)
e processo di laminazione con post cura ad alta
92
230
59
6,0
XL
45/62
mantenendo le stesse caratteristiche del modello
temperatura. Finitura lucida antigraffio. Doppio
96
231
60
6,2
XL
50/63
precedente. Poppa e rail disegnati per poter inserire
sandwich localizzato nelle zone di maggior stress.
100
232
61
6,3
XL
52/64
104
233
62
6,4
XL
53/65
la tavola in bottom turn radicali e aggredire l’onda più verticalmente nelle surfate front side.
STYLE PRO
Carena con concavità e biconcavità rivisitate nella zona
Nuovo shape e nuova livrea gialla per lo Style Pro 2014.
Chameleon (T.E.)
di poppa per una migliore scorrevolezza della tavola
Ridisegnata principalmente nella zona di prua più
Covertible - Thruster/Singlefin Wave Hard Core
sull’acqua e un extra grip in situazioni limite.
stretta e affilata per una minore inerzia nello stacco
LT
L
W
La più ampia gamma di litraggi mai concepita, per
delle manovre aeree, mantiene lo stesse
70
225
soddisfare le esigenze di tutti i rider.
caratteristiche della versione precedente, risultando
75 80
kg±6%
FIN
SAIL
53,7
5,6
S
35/47
226
55,2
5,7
M
35/50
227
56,7
5,8
M
37/53
85
228
58,2
5,9
L
40/56
90
229
59,7
6,1
L
40/58
95
231
61
6,2
XL
42/60
100
232
62,5
6,3
XL
45/62
105
233
63,5
6,4
XL
50/65
STYLE Pro Freestyle
QUAD TE
CHAMELEON
STYLE PRO
LT
L
W
Kg±6%
FIN
SAIL
90
228
60
5,8
16
40/60
100
229
63,5
6,0
18
2/63
110
230
67
6,2
20
45/65
25 Iniziamo con questo numero a presentarvi le principali novità 2014 di tavole e vele dei principali brand. In questo numero: 99 NoveNove, Fanatic, Goya, Quatro e RRD.
FANATIC DISTRIBUITO DA Fanatic Italia ∞ TEL: 0541.307668 ∞ WEB: www.fanatic.com
QUAD TE
trasformata in un single fin, per massimizzare la
Per i neofiti del freestyle, o per chiunque voglia usarle
Realizzato per offrire la massima performance proprio
capacità di planata e potenza down the line. Ora le
per l’oldschool o anche su piccole onde, Fanatic ha poi
sotto al lip, nella sezione critica dell’onda, la Quad è
TriWave riempiono perfettamente il divario tra
tenuto invariati gli shape dei pluripremiati Skate 100 e
stata estremizzata ulteriormente. La nuova linea di
FreeWave e le Quad, coprendo tutte le condizioni
110, che risultano leggermente più lunghi e divertenti
scoop rocker, unita al concavo ridotto che passa a
intermedie.
per il freestyle a qualsiasi livello.
biconcavo e alla coperta più piatta, offre la massima
Caratteristiche principali:
Caratteristiche principali:
stabilità e delle curve strettissime. L’ingresso in
∞ Chiglia con V-bottom combinata con un leggero
∞ Profili più compatti basati sul concetto della
planata è stato anticipato e questa tavola risulta così
biconcavo per una planata morbida e veloce,
“lunghezza inversa”, più voluminosa sarà la tavola,
più facile da utilizzare pur sempre restando
garantendo la massima accelerazione all’uscita delle
minore sarà la sua lunghezza, in modo da risultare più
performante nelle pure condizioni di waveriding.
curve.
compatta.
Caratteristiche principali:
∞ Larghezza massima leggermente aumentata, con
∞ Nuovo design della poppa con supporto plantare sul
∞ Larghezza massima leggermente aumentata, con
una coperta più piatta per aumentare sia la stabilità
pad posteriore per garantire la massima presa e
una coperta più piatta per aumentare sia la stabilità
che l’ingresso in planata della tavola.
comfort.
che l’ingresso in planata della tavola.
∞ Pinne laterali con un leggero profilo asimmetrico in
∞ Rail più sottili tra le strap in modo da garantire la
∞ Pinne laterali con un leggero profilo asimmetrico in
modo da rilasciare l’acqua perfettamente, senza
massima presa in curva per le manovre di freestyle.
modo da rilasciare l’acqua perfettamente, senza
creare turbolenze e garantendo la massima presa e
∞ Rail a prua arrotondati e pieni in modo facilitare
creare turbolenze e garantendo la massima presa e
proiezione.
l’ingresso nelle manovre in slashata.
proiezione.
∞ La pinna centrale con attacco US e le laterali con
∞ Chiglia Power V per una slidata perfetta.
∞ Nuova linea di scoop rocker con un punto d’ingresso
SlotBox lasciano ampio spazio a regolazioni personali.
Quad TE
più basso ed un leggero aumento del rocker a poppa per aumentare la velocità in surfata.
SKATE TE/SKATE
Model Width
Length Sailsize
∞ Profilo corto e compatto per la massima
Manovre esplosive.
69
52.5
225
3.3 – 5.0 m2
maneggevolezza e curve più strette.
Combinazioni assurde.
76
55.5
226
3.7 – 5.3 m2
∞ Poppa square tail più arrotondata in modo da
Rotazioni doppie e
82
57.5
227
4.0 – 5.8 m2
generare la massima proiezione e stringere il raggio
triple. Esplodi fuori
89
60
228
4.2 – 6.2 m2
di curva.
dall’acqua e vola in
101
63.5
230
4.5 – 6.5 m2
cielo. Che si tratti di un
TRIWAVE TE
test sulle riviste o di
Triwave TE
Fanatic presenta la
una tappa di Coppa del
Model Width
Length Sailsize
nuovissima TriWave.
Mondo, la linea Skate
69
54.5
226
3.7 – 5.3 m2
Completamente
Team Edition (TE) ha
76
56
227
3.7 – 5.3 m2
ridisegnata per il 2014
una lunga storia di
81
58
228
4.0 – 5.8 m2
in ognuna delle sue 6
vittorie alle spalle. Anno
88
59,5
229
4.2 – 6.2 m2
misure, offre un outline
dopo anno, le Fanatic
95
61,5
231
4.5 – 6.5 m2
103
63.5
232
4.7 – 6.7 m2
leggermente più largo e
Skate, sotto i piedi del 5 volte campione del mondo
compatto, per
PWA, Gollito Estredo, hanno dimostrato la loro
massimizzare la facilità
supremazia con una combinazione imbattibile. Fanatic
Skate TE
d’utilizzo in qualsiasi
per il 2014 ha realizzato 4 nuovi shape, che
Model Width
Length Sailsize
condizione di wave all-
completano il range con due modelli più piccoli. Tutte
85
60
229
3.7 – 5.9 m2
around. È possibile
le tavole sono realizzate in costruzione Innegra Carbon
93
62
228
4.2 – 6.4 m2
usarla con assetto
per restare il più leggere possibili, aumentandone
101
64
228
4.5 – 7.0 m2
Thruster per godere appieno delle potenzialità di una
anche la rigidità e resistenza ai raggi UV, su tutte le
111
66.5
227
5.0 – 7.5 m2
perfetta tavola da waveriding oppure può essere
misure: 85, 93, 101, e 111.
26
TOYS 2014
TOYS ANTICIPAZIONI 2014 GOYA BOARDS DISTRIBUITO DA: Goya Italia ∞ TEL: 050.33021 E-MAIL: info@goyawindsurf.it ∞ WEB: www.goyawindsurfing.com Vi proponiamo le impressioni a caldo di Brawnzinho
CUSTOM PRO
appena ha provato le nuove tavole Goya 2014: “Ora
QUAD WAVE SERIES
ONE PRO FREEWAVE SERIES
posso usare tavole più voluminose anche con vento più
Ecco qui un breve
Commento di Francisco
forte rispetto a prima, in quanto i nuovi modelli sotto i
commento di Francisco
Goya: “Le One Pro sono
piedi sembrano molto più piccoli di quello che sono.
Goya sulle Custom:
Freewave in chiave
Hanno un’ottima maneggevolezza anche con vento forte
“Adrenalina a un nuovo
Thruster. Immaginati di
e sono rimasto veramente impressionato da quanto
livello! Questa è l’unica
poter curvare e
controllo percepivo anche semplicemente in andatura.
cosa che ti viene in
slashare con angoli e
Mi hanno permesso di arretrare ulteriormente il peso,
mente quando provi le
velocità finora
piazzando molto più pressione sulle pinne, senza aver
nuove Custom per la
impossibili. Questa è la
timore che la tavola andasse in spinout, e ricevendo
prima volta. Mi sento
magia delle nuove One. I
invece ancora più portanza, facilitando molto anche la
molto più connesso e in contatto con la tavola,
nuovi shape trasformano anche le condizioni marginali
capacità di risalita. È davvero uno spettacolo aver sotto
riuscendo a percepirne perfettamente la velocità ed è
con vento onshore in veri e propri paradisi delle curve.
i piedi tavole così compatte. Sono morbide e divertenti
talmente facile da controllare che ho il dubbio se mi
Accendono la creatività e lo stile personale,
ed è facilissimo far partire la poppa e le pinne, potendo
servano le strap o meno. Non ho mai provato una
richiamando manovre new school che potrebbero
fare tutte le manovre new school anche nelle condizioni
tavola che avesse così tanto in comune con un surf da
addirittura esssere sconosciute perchè le One non
più marginali”.
onda, sia come sensazioni che come curve.” La prua
seguono le orme di nessuno, se non le proprie, con
delle nuove custom è leggermente più stretta, proprio
condizioni normali che prima venivano perfino evitate.”
come nelle tavole da surf, permettendo al rider di
Le nuove One sono leggermente più corte, e in
restare più vicino alla sezione critica ed andare più
combinazione con un punto d’entrata più alto,
verticale. Sono tavole molto compatte con un rocker
garantiscono un ottimo range non solo in termini di
veloce e progressivo che genera la massima
condizioni ma anche di stili dei rider, specialmente
proiezione in avanti. Consigliamo ai rider di scegliere
passando da un setup all’altro. Queste tavole si
una misura leggermente più grande rispetto al solito
sentono a casa propria in qualsiasi condizione, basta
in quanto le Custom danno l’impressione di essere
che siano in acqua. La versatilità del setup delle pinne
veramente piccole per il loro volume, e il volume in più
poi ti permette di esplorare le potenzialità dei nuovi
ti permetterà anche di risalire il vento più
shape nel giro di minuti. L’85 litri è maggiormente
velocemente. Sono inoltre tavole estremamente
orientato al wave, mentre il 95 ed il 105 vengono
allround, a loro agio in condizioni sia side che on-
consegnati in assetto single fin e presentano un
shore.
eccezionale low end.
model
Volume
Length
Width Tail Width at 30 cm
Construction
FIN NAME
Quad Pro 66
TBC
TBC
TBC
TBC
Monocoque Sandwich Carbon
0
Quad Pro 72
72
220,8
54
33,6
Monocoque Sandwich Carbon
MFC QS 211 Center 15 US - Side 8 MT
Quad Pro 78
78
223
56
34,9
Monocoque Sandwich Carbon
MFC QS 211 Center 16 US - Side 8 MT
Quad Pro 84
84
224,6
58,3
36,4
Monocoque Sandwich Carbon
MFC QS 211 Center 16 US - Side 8 MT
Quad Pro 94
94
227,8
60,3
37,5
Monocoque Sandwich Carbon
MFC QS 211 Center 17 US - Side 8 MT
Quad Pro 104
104
229,3
62,2
39,2
Monocoque Sandwich Carbon
MFC QS 211 Center 17 US - Side 8 MT
Quad Pro 118
118
234,7
66,4
41
Monocoque Sandwich Carbon
MFC QS 211 Center 18 US - Side 8 MT
Freewave Pro 85
85
225,7
59,2
38,2
Monocoque Sandwich Carbon
MFC TF Center 21 US - Side 10 MT
Freewave Pro 95
95
228,6
62,4
40,1
Monocoque Sandwich Carbon
MFC 211 Series 27 US + mini tuttle covers and screws
Freewave Pro 105
105
230,4
65,2
42,2
Monocoque Sandwich Carbon
MFC 211 Series 29 US + mini tuttle covers and screws
27
GOYA SAILS DISTRIBUITO DA: Goya Italia ∞ TEL: 050.33021 E-MAIL: info@goyawindsurf.it ∞ WEB: www.goyawindsurfing.com
BANZAI PRO POWER QUAD WAVE
ECLIPSE PRO POWER WAVE
GURU G4 PRO CONTROL QUAD WAVE
Jason Diffin commenta così
Jason Diffin commenta così
Jason Diffin commenta così
le nuove Banzai: “E’ più
le nuove Eclipse Pro: “Più
le nuove Guru: “L’ultima
leggera e flessibile e offre
leggera e maneggevole
versione della nostra linea
una sensazione di
anche con vento forte nelle
più ricercata e rinomata, la
manovrabilità e spinta
misure fino alla 5.0. Dalla
Guru G4 offre la medesima
avanzata tra le mani, e
5.3 in su le abbiamo rese
facilità d’utilizzo e
anche maggiore controllo
più stabili, con una potenza
maneggevolezza storiche
con vento forte, su tutte le
immediate e con un
della linea, ma con un profilo
misure. Abbiamo ora
maggior low end,
più compatto, grazie alle 4
aggiunto anche una 5.5. La
aumentandone anche la
stecche. La potenza è
Banzai offre una potenza
maneggevolezza in
morbida e costante per tutte
esplosiva anche a bassi regimi e una sensibilità
manovra. L’Eclipse ha un’ottima spinta anche con
le misure, con un’ottima spinta anche con vento
immediata. Qualsiasi tipo di onda e di condizione
vento leggero, mantenendo pur sempre l’enorme
leggero e si neutralizza facilmente risultando leggera
diventa veramente divertente con questa vela tra le
range con vento forte, generando velocità notevoli.
sulla mano posteriore. Abbiamo anche creato due
mani, che si tratti di condizioni perfette in down the
Le 5 stecche la rendono una vela facile da gestire e
nuove misure, 3.2 e 3.5. La maneggevolezza e
line o di vento onshore leggero e bucato e perfino
molto stabile, anche in condizione di vento forte.
leggerezza tra le mani permettono al rider di surfare
freewave. Performance progressiva ai massimi livelli,
Qualsiasi condizione wave è ideale per l’Eclipse, che
per ore senza fatica. La Guru si presta all’utilizzo
sia per il waveriding che per saltare. È anche ideale
eccelle perfino in condizioni freewave e freestyle.
qualsiasi tipo di condizione wave e per qualsiasi stile di
per tutti i setup multipinna.” Brawzinho aggiunge: “Ho
L’ampio range d’utilizzo e l’ottima stabilità sono le
surfata, da condizioni sideoff down the line all’onshore
surfato con la Banzai armandola più piatta ad
carte vincenti di questa gamma che è ideale sia per
rafficato. La finestra in PVC assicura un’ottima visibilità
Ho’okipa, e sebbene sia più facile da depotenziare,
le tavole single fin che multifin, con una costruzione
che è anche duratura e uniforma anche la potenza e la
permette comunque di mantenere un ottimo profilo e
veramente resistente e all’avanguardia.”
distribuzione del profilo. Inoltre l’assenza di monofilm
spinta avanzata anche quando arrivano le raffiche
garantisce grande solidità pur mantenendo un peso
più imprevedibili. Per le condizioni onshore invece la
Size Boom
uso con più profilo e mi garantisce ottima potenza e
3,4 140 / 137 348
340
adjust.
Scrim, X-Ply
quei rider più leggeri che escono anche in condizioni di
un ingresso in planata anticipato. La vela passa
3,7 145 / 142 370
370/17
adjust.
Scrim, X-Ply
vento forte e rafficato, o per chiunque sia alla ricerca
facilmente nel vento, rendendo immediata e morbida
4,0 150 / 147 385
370/17
fixed
Scrim, X-Ply
del massimo comfort e controllo. La costruzione è
la transizione da frontside a backside.” Inoltre è una
4,2 155 / 152 390
370/17
fixed
Scrim, X-Ply
estremamente duratura ed è ideale per tutte le tavole
vela che si presta anche ad un uso freestyle, grazie al
4,5 159 / 156 407
400/19
fixed
Scrim, X-Ply
con assetto multipinna.”
suo ottimo lift.
4,7 162 / 159 417
400/19
fixed
Scrim, X-Ply
Size Boom
Luff Mast
Top
Construction
estremamente leggero. La Guru G4 è ideale per tutti
Luff Mast
Top
Construction
5,0 168 / 165 427
400/19
fixed
Scrim, X-Ply
2,7 128 / 125 315
310/340 adj. Scrim, X-Ply, PVC
Luff Mast
Top
Construction
5,3 173 / 170 437
430/21
fixed
Scrim, X-Ply
3,0 134 / 131 330
310/340 adj. Scrim, X-Ply, PVC
3,4 143/140
355
340/15
adjust. Scrim, Monof.
5,7 178 / 175 448
430/21
fixed
Scrim, X-Ply
3,2 137 / 134 341
340/15
adj. Scrim, X-Ply, PVC
3,7 147/144
368
340/370 adjust. Scrim, Monof.
6,2 187 / 184 457
430/21
fixed
Scrim, X-Ply
3,5 141 / 138 358
340/15
adj. Scrim, X-Ply, PVC
4,0 150/147
379
370/17
6,8 193 / 190 486
460/25
fixed
Scrim, X-Ply
3,7 145 / 142 370
370/17
adj. Scrim, X-Ply, PVC
Size Boom
fixed
Scrim, Monof.
4,2 153/150
395
370/17
fixed
Scrim, Monof.
4,0 150 / 147 385
370/17
fixed Scrim, X-Ply, PVC
4,5 156/153
409
400/19
fixed
Scrim, Monof.
4,2 153 / 150 395
370/17
fixed Scrim, X-Ply, PVC
4,7 159/156
417
400/19
fixed
Scrim, Monof.
4,5 157 / 154 407
400/19
fixed Scrim, X-Ply, PVC
5,0 164/161
427
400/19
fixed
Scrim, Monof.
4,7 161 / 158 413
400/19
fixed Scrim, X-Ply, PVC
5,3 170/167
438
430/21
fixed
Scrim, Monof.
5,0 166 / 163 427
400/19
fixed Scrim, X-Ply, PVC
5,5 173/170
444
430/21
fixed
Scrim, Monof.
5,3 172 / 169 437
430/21
FIXEDScrim, X-Ply, PVC
5,7 176/173
451
430/21
fixed
Scrim, Monof.
5,7 177 / 174 447
430/21
FIXEDScrim, X-Ply, PVC.
28
TOYS 2014
TOYS ANTICIPAZIONI 2014 QUATRO DISTRIBUITO DA: Quatro Italia ∞ TEL: 050.33021 E-MAIL: info@goyawindsurf.it ∞ WEB: www.quatrointernational.com Quatro è un marchio di tavole wave, innanzitutto. Le
CUBE QUAD WAVE
SPHERE THRUSTER WAVE
tavole da windsurf sono nella storia di Quatro e nel suo
Una delle migliori tavole
La Sphere si trova
dna. Questa passione si riflette in ogni rail che Keith
Quad in circolazione. Sì, il
perfettamente a suo agio
Teboul disegna, e in ogni concavo che carteggia.
Quad ha un nuovo nome.
nelle condizioni che ora va
Passione senza età e esperienza decennale, unite d
Cube ma resta una tavola
di moda chiamare del
un’innovazione costante. Quatro offre il massimo in
molto allround. Il Quad
“Mondo Reale”. Ogni
tutte le condizioni senza avere 12 diversi modelli perchè
rappresenta l’idea ed il
singolo spot presenta le
è consapevole della qualità del loro prodotto. È
sogno di Levi Siver di
sue sfide e le sue
esattamente questa la definizione di qualità anzichè
avere una sola tavola
difficoltà. È semplicemente
quantità. Queste sono le stesse identiche tavole che i
wave che possa dare il meglio in tutte le condizioni. Levi
una questione di avere il materiale giusto. La Sphere è
team rider Quatro hanno sotto i piedi ad Ho’okipa.
ha chiesto esplicitamente una tavola che planasse
la tavola più veloce di Quatro ed è stabilissima. Non
velocemente, facendo curve strettissime e veloci, in
solo passerai i buchi di vento con una facilità senza
grado di gestire velocità pazzesche, sempre
precedenti ma riuscirai anche a tracciare quei bottom
La Pyramid è
garantendo il massimo controllo e la massima presa.
più lunghi anche senza una bava di vento, arrivando sul
completamente nuova. E
Considerando la varietà delle condizioni in cui surfa,
lip con abbastanza proiezione invece di accasciarti a
non ha storia nè
Levi ha anche chiesto che la tavola risalisse facilmente,
metà curva. Questa tavola è fatta per volare. Non gliene
evoluzione. È una tavola
per potersi spostare molto sul picco.
frega niente della direzione del vento.
PYRAMID WAVE THRUSTER
diretta, senza compromessi, che non
model
Volume
Length Width Tail Width at 30 cm
perdona. E per questo te
Thruster Pyramid 69
69
TBC
TBC
TBC
ne innamorerai. È pura,
Thruster Pyramid 76
76
224,3
55,3
33,4
MFC TF Center 15 US - Side 12 MT
cruda ed aggressiva, con un passaggio molto morbido
Thruster Pyramid 84
84
228,1
57,9
34,4
MFC TF Center 16 US - Side 12 MT
rail to rail. Nessuna curva è mai stata tracciata come
Thruster Pyramid 92
92
229,7
59,2
35,8
MFC TF Center 17 US - Side 12 MT
con questa tavola, con un raggio semplicemente
Quad Cube 72
72
227
55,4
34,2
MFC QS 250 Center US / QS 250 Side MT
imbarazzante. È uno shape post newschool futuristico,
Quad Cube 78
78
227,2
56,6
35,1
MFC QS 300 Center US / QS 300 Side MT
è pura potenza. Il suo assetto Thruster riesce
Quad Cube 84
84
229,9
57,3
36,2
MFC QS 300 Center US / QS 300 Side MT
tranquillamente a tener testa alla presa dei Quad, ma
Quad Cube 90
90
232,1
58,6
37,1
MFC QS 350 Center US / QS 350 Side MT
con la velocità allucinante di un single fin. Una
Quad Cube 98
98
234,8
61,1
38,9
MFC QS 350 Center US / QS 350 Side MT
combinazione devastante. Non preoccuparti però, le
Quad Cube 110
110
237,2
63
39,5
MFC QS 400 Center US / QS 400 Side MT
onde sono fatte per essere fatte a pezzi. Non provano
Thruster Sphere 74
74
229,3
55,6
34,2
MFC TF Center 17 US - Side 10 MT
dolore ne sensazioni, al contrario del rider che dovrà
Thruster Sphere 82
82
230,9
56,5
35,4
MFC TF Center 18 US - Side 10 MT
ricordarsi di uscire dall’acqua al calare del sole perchè
Thruster Sphere 92
92
235,7
58,6
35,5
MFC TF Center 19 US - Side 10 MT
di notte non si vede più nulla...
Thruster Sphere 102
102
237,1
61,1
37,5
MFC TF Center 21 US - Side 10 MT
FIN NAME
29
RRD DISTRIBUITO DA: Ricci International ∞ TEL: 0564.455786 ∞ WEB: www.robertoriccidesigns.com
X-FIRE LIGHTWIND Antoine Albeau con il suo X-Fire Lightwind
stata disegnata per un
andatura, e lasciando così la tavola libera sull’acqua e
utilizzo con vele dagli 8
pronta ad accelerare ad ogni raffica di vento. Il design
metri di superficie fino a
della tavola garantisce grande controllo e facilità di
vele da 12 metri. Si tratta
gestione anche in andatura, permettendo al rider di
di una tavola sviluppata a
rimanere concentrato alla ricerca della massima
partire dagli X-Fire che
velocità col minimo sforzo possibile. E se il vento
hanno regalato il titolo
dovesse incrementare nettamente, questa tavola
PWA slalom 2012 ad
saprà stupirvi per il range di utilizzo e la facilità in
Antoine Albeau, e che
conduzione. Oltre ad esaltare le doti di conduzione
proprio Antoine ha
della tavola, la Toro Tail permette al Lighwind di
fortemente voluto per
eccellere anche nelle fasi di impostazione e uscita
potersi esprimere al
dalla strambata. Sarà davvero interessante scoprire
RRD ha sviluppato in collaborazione con Antoine
massimo in tutte le long distance che vengono
che anche nelle condizioni di vento più leggero è
Albeau una nuova tavola slalom chiamata X-Fire
disputate in Francia in condizioni marginali, senza
praticamente impossibile perdere la planata su questo
LIGHTWIND LTD. Come si può dedurre dal nome stesso,
dover ricorrere alle ingombranti tavole da Formula. La
X-Fire Lightwind LTD!
si tratta di una tavola capace di esprimere il suo
tavola ha una lunghezza di 236 cm per una larghezza
massimo potenziale in condizioni di vento marginale e
di 91 cm, con una poppa molto larga e voluminosa che
Size: 236 x 91
capace di raggiungere velocità interessanti con
ha il classico profilo Toro Tail, per aumentare le doti di
Volume: 150 L
intensità di vento a partire da 8 nodi. Questa tavola è
planata e controllo, riducendo la superficie bagnata in
Fin box: Deep Tuttle
rider di dare massima potenza in impostazione di
che dona alla vela una maggiore sensazione di
curva per poi esplodere nella manovra grazie alla vela
leggerezza in andatura. Gli effetti di questo
che va a neutralizzarsi. John Skye ha disegnato questi
accorgimento su tutte le misure della vela sono
motori per fare esprimere al meglio le sue tavole
davvero impressionanti e la sensazione finale è quella
wave multifin in tutti i terreni di gara di Coppa del
che la vela dispensi potenza e performance come di
Mondo, dalle condizioni side-shore a quelle on-shore
consueto, ma con la sensazione di avere fra le mani
di Sylt. Dal punto di vista tecnico l’evoluzione di queste
una vela di una misura inferiore. La cura posta in ogni
vele rispetto al modello dell’anno scorso è più che
dettaglio di questa vela sono una conferma
evidente, a partire dai nuovi materiali, che oltre a
dell’enorme lavoro di sviluppo che è stato portato
conferire alla vela un aspetto unico, hanno permesso
avanti da John e tutto il team RRD!
THE FOUR MKIII
di raggiungere nuovi traguardi nel rapporto pesoresistenza. Il nuovo X-Ply, infatti, oltre a garantire la
MISURA BOMA
ALBERO
resistenza nel tempo della grafica che si trova
3.7
151
352
370/340 RDM
ALBERO CONSIGLIATO
all’interno dei due film di monofilm, permette anche di
4.0
156
368
370/340 RDM
RRD The Four è una vela ormai entrata a far parte del
avere una disposizione customizzata della tramatura
4.2
158
376
370 RDM
DNA RRD, e anno dopo anno riesce sempre a
di rinforzo, che è più fitta nelle zone sottoposte a
4.5
162
392
370 RDM
migliorare e a far parlare di se. La nuova RRD The
maggior stress e più rada nelle zone a minor stress.
4.7
166
398
370 RDM
Four MK3 è una grande vela all-round wave sviluppata
Questo ha permesso di risparmiare peso, migliorando
5.0
172
406
400 RDM
per i rider che vogliono surfare il futuro. Il design a 4
la resistenza già proverbiale di questa vela. Inoltre, la
5.3
175
418
400 RDM
stecche col caratteristico feeling on-off permette al
vela beneficia di una nuova curva dell’albero in penna,
5.7
180
428
400 RDM
30
MAKING OF
TESTO E FOTO DI Andre Paskowski
6:00am
All’alba Victor mette la cera sulla sua tavola per una session di surf
24 ORE CON VICTOR FERNANDEZ Il principale protagonista dell’imminente e tanto atteso “BELOW THE SURFACE” prodotto da Andre Paskowski.
6:15am
Victor e Andre controllano la lineup per programmare le riprese
7:00am
Victor colpisce il lip in backside a Hookipa
8:00am
Victor, Andre e Sebastian programmano la prossima session. SUP a Lanes
8:45am
Victor in Bottom Turn con il suo SUP inquadrato da Sebastian
10:30am
Colazione al Cafe Des Amix. Il posto dove andare per le crepes
11:30am
Victor e Andre approfittano di un momento di relax per registrare qualche parola
31
1:00pm
Victor in Aerial a Hookipa ripreso dalla telecamera di Sebastian
12:30pm
Controllando le condizioni a Hookipa Beach Park
2:15pm
Il posto N째 1 per prendere da mangiare dopo la prima session di windsurf, Victor da Mama Food
1:15pm
Victor in Top Turn in un classic day di Hookipa
2:30pm
Andre e Carolina approfittano del relax di Victor per fotografare la West Coast di Maui
2:45pm
Maui ha differenti parti. Tutte sono belle
32
3:30pm
Victor spinge sul gas ancora una volta in acqua. One Hand Goiter
4:15pm
La luce della sera è il miglior momento per le foto e per le riprese video
5:50pm
Il vento è finito ma il tramonto offre ancora qualche cosa da catturare
6:10pm
Loving Sunset Time
34
PEOPLE
INTERVISTA RACCOLTA DA Fabio Calò
FOTO DI Emanuela Cauli, Riccardo Genazzani
DARIO TROIANI INTERVIEW Ho incontrato in occasione del Windsurf Grand Slam a Coluccia Dario Troiani, un ragazzo che negli anni ho avuto modo di conoscere in diverse situazioni, anche in gara l’uno contro l’altro, e mentre aspettavamo di entrare in batteria sopravento pochi secondi prima della heat lui conversava con un piede sulla tavola e uno in spiaggia con una coppia di signori sconosciuti, sorridendo mi dice: “Noi abbiamo già vinto. Siamo qui per fare quello che ci piace!”. E così entriamo in acqua l’uno contro l’altro. La sera ci siamo fermati a fare due chiacchiere su quello che combinava e come se la stava passando, visto che ci si incontra poco.
COME PROCEDE LA VITA DARIO? HO VISTO UN CAMBIAMENTO IMPORTANTE PER I MATERIALI? Bene grazie, faccio surf, lavoro e cerco di inseguire i miei sogni. Il cambiamento? Bhè entrare a far parte del team North Sails, Fanatic ,Ion è stato un piccolo sogno e anche un piccolo traguardo nello stesso tempo, che senza l’aiuto dello staff di Hawaiian Surfing non sarebbe stato possibile. Questo mi dà la possibilità di allenarmi e divertirmi con i miei amici qui in Sardegna e nel mondo. HO VISTO CHE TI SEI SPOSTATO SPESSO NEGLI ULTIMI ANNI? Bhe si dai, ho cercato di surfare il più possibile, mantenendo i miei impegni qui in Sarda. CLASSICA DOMANDA, SPOT MIGLIORE? Ogni spot credo abbia un suo potenziale, quindi è la nostra predisposizione all’apprendimento che ci fa crescere e imparare attraverso lo studio. “STUDIARE”? Si studiare. Non smettiamo mai, ho scelto anni fa di intraprendere un percorso diverso dalla solita università formativa ma chiusa nei canoni del sistema. Avevo deciso di intraprendere un percorso personale alternativo di lavoro, surf e studio. MA NON HO CAPITO COSA STUDI ESATTAMENTE? Bhè la vita, le persone, le culture, i sorrisi, i vari stili di vita, le lingue, che ti danno la possibilità di comunicare e lavorare. E ovviamente anche alcuni spot dove potermi divertire .
35
E IN CHE MODO TI DIVERTI?
esperimenti finiscono
Prova ad immaginare… dai scherzo! Faccio
male essendo tali per cui
freestyle prevalentemente qui a Porto Pollo e
aspetto e incrocio le dita;
Coluccia con i miei compagni di merenda, Japo,
poi mi piacerebbe andare
Matti, Stefanino, Valentin, Pota, Alessio, il Cresta, “fa
a Maui (strano è?) e
spruzzi” (Mattia Fabrizi) e tutti gli altri, mi piace
Sudafrica il prossimo
molto anche il wave, il surf e il sup. La sera spesso
anno.
Dario Troiani in azione a Coluccia, Sardegna © Mattia Fabrizi
grigliata o cena tutti insieme, due cazzate, un birra, anche due e la giornata è andata, se non lavoro.
QUESTO È UNO DEI TUOI DESIDERI QUINDI O NEI
DA QUELLO CHE MI DICONO NE FAI DI ORE IN
HAI ALTRI?
ACQUA…
Si. La pace nel mondo?
Fortunatamente sono riuscito ad organizzarmi un lavoro qui a Porto Pollo con Marcello a Li Espi che
DAI… UNO PIÙ
mi permette di avere le ore della giornata libera,
PERSONALE E CONCRETO?
per cui posso anche girare in qualche altro spot
Bhè ovvio cercare di fare
vicino.
più windsurf possibile nella mia vita fino alla vecchiaia! Ahahahah…
nonnina, il super team North - Fanatic – Ion e Marcello de Li Espi.
SO CHE SPESSO INTRAPRENDI VIAGGI PARTICOLARI DA SOLO, QUESTO NON TI FA
OVVIO!
SENTIRE UN PO’ LA SOLITUDINE O IL TIMORE CHE
No dai seriamente, penso di continuare nel
SI SI VA BENE, VA BENE…
POSSA SUCCEDERE QUALCOSA?
perseguire i miei piccoli sogni e desideri per poter
…E poi tutti gli amici di Porto Pollo, Augu e Albi dello
Altro non siamo che il risultato delle nostre
vivere tranquillo e fare ciò che mi piace, windsurf,
Sporting Club Sardinia.
esperienze, maggiore è la possibilità di un incontro
surf e chissà magari un giorno un altro sport se
culturale, maggiore sarà la nostra capacità di
vorrò cambiare. Qualcuno mi disse che per vivere
OK PENSO POSSA BASTARE.
imparare. Viaggiare solo ti dà la possibilità di
sereni bisogna assecondare i propri cicli. Vedremo.
... No aspetta è importante ci tengo, Cornelio il
poterti relazionare con persone che spesso hanno
Posso fare un saluto?
rumeno manutentore, il meccanico che mi ha fatto
completamente diverse dalla nostra, data
NON SI MICA DA GERRY SCOTTI!
la salumiera del market vicino casa ;-)
anch’essa dagli stessi fattori. Il continuare a
Vabbè li faccio lo stesso. Volevo salutare la mia
evolvere la propria cultura e persona credo sia un
famiglia, ovviamente, Enrico e Lucio di Hawaiian che
… ALTRO?
dei motivi fondamentali dei viaggiatore in se, anche
mi hanno sempre sopportato e supportato, la mia
… mh… si Pippo Baudo!
avuto educazione, esperienze, principi e verità
nel piccolo mondo del windsurf. STANDO COSÌ TANTO IN GIRO NON TI MANCA LA TUA FAMIGLIA, I TUOI AMICI? Si certo che mi manca, anzi più vado avanti e più mancano. Ma se il cammino della serenità ti porta lontano non puoi fare molto, puoi solo continuare ad amarli a distanza, certo che è diverso non avere un contatto e un confronto ma per fortuna le tecnologie in questo momento sono favorevoli. HO VISTO CHE SPESSO FAI ESPERIMENTI PARTICOLARI, HAI QUALCHE PROGETTO IN MENTE? Si sto cercando di sviluppare un paio di cose top secret! No scherzo il problema è che spesso gli
la revisione senza portare lo scooter, i miei zii, tutti,
36
WOMAN TECHNIQUE
TESTO DI Greta Benvenuti
FOTO DI John Carter/PWA
COME PARTECIPARE
AL PWA
Quante di voi avrebbero voluto avventurarsi in una competizione di coppa del mondo (PWA) ma poi hanno lasciato perdere perchè non sapevano come fare e per una serie di problematiche non erano abbastanza motivate? Benissimo allora questo articolo è rivolto a tutte le ragazze che vorrebbero ancora provarci!
da e per l’aeroporto normalmente è a carico del team PWA in loco, però dovrete mandare una mail con tutte le informazioni del volo e il numero di sacche. Questo in linea di massima. Ci sono eventi in cui vi organizzano anche l’accomodation a basso costo come
Greta in Turchia ad Alacati, arriva in boa prima di tutte le altre concorrenti della sua heat
in Korea del Sud e altri invece dove non avrete nemmeno il transfer come a Fuerteventura. Le prime volte chiedevo sempre consiglio ai ragazzi italiani che erano già nel circuito da anni (Cucchi, Begalli, Iachino, Rosati, etc), per avere le informazioni fondamentali e muovermi meglio, bisogna essere un po’ “sfacciate” e non vergognarsi anche se a volte costa. Oppure potete chiedere l’amicizia su facebook alle altre ragazze che partecipano e vedere se sono disponibili ad aiutarvi o a condividere con voi la stanza per risparmiare un po’ sui costi. Comunque sia dovete pianificare tutto da casa e mettere in conto l’imprevisto! QUALI MATERIALI PORTARE? Questo è un bell’enigma... potrei dirvi tutto quello che avete (serve sempre tutto in gara) e il meno possibile
PERCHÈ UNA GARA PWA?
PWA e non vi resta altro che decidere volta per volta a
(questo lo capirete quando sarete al check-in a
Prima di tutto perchè vi confrontate con le migliori
quali tappe del circuito partecipare. Ovviamente più
litigare con la compagnia aerea!!!)... a parte gli
windsurfiste al mondo che amano veramente questo
tappe farete e più punti avrete per la classifica finale.
scherzi, di solito uno che va a fare una gara PWA
sport, sono delle professioniste e danno il massimo
Circa un mese prima dello svolgersi di un evento
deve comportarsi da professionista, ovvero essere
per arrivare al top. In secondo luogo perchè non ci
riceverete, sempre tramite mail, la “entryform” ovvero
pronto a qualsiasi condizione perciò avere tutti i
sono regole e ciò rende tutto molto più semplice.
il modulo d’iscrizione che dovrete compilare e
materiali con se. È sempre bene controllare le
Personalmente è un’esperienza che consiglio a
rimandare indietro al PWA. Dopo di chè vi arriverà
previsioni dello spot il giorno prima della partenza e
chiunque perchè le emozioni che vi invadono dal primo
un’ultima mail con tutte le informazioni per
decidere in seguito. Per lo slalom si possono
all'ultimo giorno di gara sono uniche!
partecipare alla tappa... località, data inizio e fine,
registrare fino a 6 vele e 3 tavole di serie. La cosa
regole, alberghi associati, transfer, insomma tutte le
importante è che ogni rig sia completo, ovvero non
COME FARE? POSSONO TUTTI?
informazioni relative a quell’evento. In questa mail c’è
posso pensare di portare una vela senza il suo
No, per partecipare al PWA serve la “wildcard”. Per le
anche la lista degli atleti ed i relativi costi d’iscrizione
albero o il suo boma, devo essere sicura di armare
ragazze è abbastanza semplice ottenerla dato che il
che variano in base alla classifica. L’iscrizione si può
tutte le vele che ho, perchè se fra una heat e l’altra il
numero di partecipanti è inferiore a quello degli
pagare in loco in euro o in dollari oppure tramite web
vento cambia intensità (e vi giuro che cambia) e devo
uomini. Si ottiene semplicemente inviando una
con carta di credito.
tornare a riva e cambiare velocemente attrezzatura rischio di perdere energie inutili, concentrazione e la
richiesta a questo indirizzo e-mail entry@pwaworldtour.com. Una volta inviata dovrete
UNA VOLTA ENTRATI NEL CIRCUITO COSA DOVETE FARE?
prova stessa. Durante una gara di tensione ce nè
aspettare la mail di conferma del PWA che solitamente
Generalmente dovete organizzarvi da sole per il
tantissima perciò devo creare una situazione per cui
è un SI, perciò una motivazione in più per provarci!!!
viaggio e per l’accomodation. Le top 4 dell’anno
non devo pensare a nulla, solo a concentrarmi per
Ottenuta la “wildcard” sarete nella lista degli atleti
precedente hanno l’accomodation gratuita. Il transfer
andare in acqua al 100%... oppure portatevi il ragazzo
37
perciò passata la prima heat si va direttamente in
richiesto di registrare l’attrezzatura come invece
dovrete sopportare tutte le sue critiche!
finale vincenti o perdenti. Nell’ultima tappa del 2012 ad
avviene per lo slalom, ma puoi usare solo il materiale
Oltre a controllare le previsioni prima di partire è
Alacati eravamo 26 ragazze perciò divise in 4 heat e
registrato dal PWA. La durata delle heat dipende dalla
sempre bene avere informazioni generali sul luogo in
prima di arrivare in finale avevamo le semifinali. Di
condizione. Ci sono state heat da 30 minuti ma anche
cui si va, soprattutto in paesi fuori dalla comunità
solito tra la fine della prima prova e l'inizio della
da 8, dipende dalla frequenza dei set delle onde e dal
europea quindi: lingua, moneta, documenti validi
seconda c'è un'attesa molto lunga per il semplice
vento, questo è una decisione che spetta al race
(passaporto), visti, insomma dovete essere pronte a
motivo che bisogna aspettare lo svolgersi di tutte le
director. Il quale decide anche quanti salti e surfate
tutto e ricordatevi che non vi aiuta nessuno, dovrete
heat maschili, quindi meglio idratarsi, mangiare,
verranno valutati per il punteggio finale. Si possono
contare solo su voi stesse e soprattutto scordatevi
rilassarsi e cambiare qualcosa nel trim se non siamo
surfare quante più onde possibili ed eseguire tutti i
che qualcuno vi aiuti a portare le vostre sacche... no
convinte della nostra prestazioni, però è importante
salti che volete durante il periodo della heat. Abbiamo
no... ve la dovrete trascinare per tutto il viaggio, in
dosare le proprie energie ed essere sicure di se senza
anche gareggiato in condizioni di 55-60 nodi, ma per le
aeroporto, in spiaggia, etc... fino al punto di odiarle!
scoraggiarsi se una prova è andata male.
ragazze è un po’ troppo vento!!!”.
∞ IL MONTEPREMI femminile è di 15000 euro diviso in
Spero che conosciate un po’ d’inglese perchè se volete
ORA COME SI SVOLGE UNA GARA SLALOM PWA?
percentuale per le prime 8 se ci sono meno di 25
fare coppa del mondo è fondamentale. Lo dico per
Solitamente si parte con un minimo di 8 nodi costanti
partecipanti e tra le prime 10 se le ragazze sono più di 25.
esperienza personale, le prime volte non capivo mai
su tutto il percorso, dalla boa di partenza all’ultima
∞ Per quanto riguarda le GARE WAVE invece vi riporto
cosa dicevano allo skipper meeting chiedendo sempre
boa, ciò significa che la base è 8 ma le raffiche sono
le indicazioni delle numero 1 al mondo, Daida e Iballa
agli altri italiani ma ricordatevi: dovete essere
sicuramente di più perciò noi ragazze planiamo bene
Moreno, che sono sempre molto disponibili:
indipendenti perchè in gara ognuno pensa per se,
con una 8m e una 110 litri. Il percorso è
“Le gare wave sono valutate da giudici posizionati su di
come dire, se non capisci sono cavoli tuoi, se sbagli la
completamente “downwind” con partenza tra la barca
una torretta. Normalmente ci sono 3 giudici per due
responsabilità e solo tua. Ma questo lo scoprirete da
e la boa, 4 strambate e arrivo sempre tra barca e boa.
rider e altri 3 giudici per altre due rider in acqua allo
sole, le prime tappe PWA sono alle porte!
La partenza viene data a 4 minuti con l’innalzamento
stesso momento (uno contro uno). I punteggi variano
della bandiera rossa, a 3 minuti non c’è nulla, a 2
da 0 a 12 punti, per ottenere il massimo dei punti, 12,
Per qualsiasi dubbio o consiglio potete scrivermi a
minuti viene alzata bandiera gialla, a 1 minuto nulla e
è necessario eseguire una manovra doppia. Non è
wsgreta@gmail.com
e assumetelo come caddy! La nota negativa è che
a 0 secondi la bandiera verde che da il via e in quel momento teoricamente dovreste essere già sulla linea di partenza lanciate alla massima velocità. LA PARTENZA NELLO SLALOM È IMPORTANTISSIMA, INCIDE TANTISSIMO SULLA BUONA RIUSCITA DI UNA PROVA, PER QUALE MOTIVO? Se sei prima non hai gli scarti di vento e sei più veloce e sei sola in strambata senza il rischio che le altre ti buttino giù o ti rallentino. Se sei prima alla prima boa e non fai errori in strambata al 99,9% arrivi prima al traguardo. ∞ IL TABELLONE femminile di solito è diviso in 2 heat Iballa Moreno durante il PWA di Pozo
38
FAQ SLALOM TECHNIQUE
TESTO DI Matteo Iachino
FOTO DI John Carter
I CONSIGLI DI
MATTEO IACHINO
BENTORNATI SULLA RUBRICA SLALOM DI 4WINDSURF. COME SEMPRE ANCHE QUESTA VOLTA AVREMO UNA PARTE CHE PARLA DI COME MIGLIORARSI IN ACQUA E UNA PARTE CHE RIGUARDA PIÙ TEORIA E TRIM A SECCO. DATO CHE SUL NUMERO SCORSO ABBIAMO PARLATO DI COME CI SI PUÒ ALLENARE IN PALESTRA E FUORI DALL’ACQUA OGGI VEDIAMO GLI ESERCIZI DA FARE MENTRE SURFIAMO PER MIGLIORARE LA NOSTRA TECNICA SLALOM. riferimento una boa qualsiasi, che sia quella di un pescatore o un gavitello non importa, e iniziate a strambarvi intorno facendo sessioni di 5 o 6
strambate mure a sinistra e altrettante mure a dritta. Se trovate più di una boa messa più o meno nel modo giusto fatevi un percorsino con più di una strambata. Ricordate che quando strambate per gli affari vostri involontariamente scegliete il momento giusto con l’onda giusta e la raffica giusta. È tutto più difficile quando dovete strambare in un certo punto per forza. La stessa boetta potete usarla come punto di riferimento per le partenze. Prendete il tempo e cercate di passare allo zero attaccati alla boa in questione un po’ mure a sinistra, un po’ mure a destra e inizierete a prendere confidenza con il timing, con quanto riuscite ad accelerare in base alla vela che avete, alle condizioni e alle andature, per poi migliorare sempre di più. L’allenamento che personalmente faccio per migliorare le strambate Matteo Iachino davanti a tutti in piena velocità!
senza bisogno di nulla invece è ancora più semplice. Prendo un orologio e faccio partire il cronometro. Faccio sessioni di strambate al lasco di 4 minuti l’una
ALLENAMENTO IN ACQUA
altrimenti non si ha più un riscontro valido per farci
con una strambata ogni 30 secondi. Potete modificare
Tanto per iniziare, è sicuramente preferibile uscire in
capire se la modifica ha avuto esito positivo o
il tempo in base alle condizioni e alla vostra bravura
coppia o in gruppo in mare per potersi confrontare e
negativo. Con questo metodo potrete provare
in modo da strambare non appena siete in assetto e
migliorare a vicenda avendo un punto di riferimento
qualsiasi cosa migliorandovi a vicenda finchè non
in piena velocità. In questo modo non potete scegliere
valido più o meno del vostro livello. Cambiando
andrete più forte entrambi. Preso atto che è ottimo
quando e dove strambare perchè ve lo dirà il
qualcosa uno per volta potrete vedere se quella
essere più di uno per allenarsi, ora vi consiglio
cronometro, e potrete anche cronometrare
modifica è servita o viceversa vi ha peggiorato in
qualche allenamento tipo che si può fare anche da
facilmente quanto tempo impiegate a strambare da
qualche modo. Ricordate sempre di confrontarvi
soli. Ribadisco che anche in questo caso se si è più di
quando togliete il piede dalla strap posteriore da un
sempre allo stesso modo. Ad esempio se “A” all’inizio
uno sicuramente è meglio ma anche se ci si ritrova
lato a quando siete in assetto in piena planata sulle
parte prima e sottovento e “B” parte un attimo dopo e
ad essere in slalom da soli vi migliorerà. Intanto per
nuove mura, potendo avere un riscontro di quanto
sopravento andando poi entrambi al lasco, così dovrà
iniziare slalom vuol dire andare il più forte possibile
migliorate di volta in volta. Finiti i 4 minuti, ritornate
essere anche dopo la modifica, altrimenti non si potrà
al lasco facendo strambate in planata attorno a delle
di bolina piano piano riposandovi al punto di partenza
capire niente. È fondamentale cambiare uno per volta
boe fissate. Quindi prendete come punto di
e vi sparate un’altra session di laschi a manetta.
39
Per andare bene nello slalom bisogna fare delle strambate perfette allenandosi molto, anche da soli come ci consiglia Matteo!
Matteo ci spiega come armare una vela race nel modo corretto
STECCHE E CAMBER
mani, prima di mollare la vela del tutto. Altro
controllare se dentro la tasca d’albero, la tasca delle
Occupiamoci ora delle stecche e dei camber. Tasto
“movimento” che spesso vedo fare e che provoca la
stecche al cui termine ci sono i camber, fa grinze. Se
dolente per le vele racing e soprattutto per chi è alle
rottura delle stecche è la rotazione della vela a terra. Il
la stecca è ben tirata, dentro la tasca d’albero la tasca
prime armi con le vele slalom, è la rottura delle
modo migliore per ruotare i camber a terra, con la
della stecca dovrebbe essere bella tesa, se non lo è, è
stecche e il montaggio corretto della vela con camber.
pancia della vela verso l’alto, è posare un piede sulla
molto probabile che abbiate una stecca rotta.
Per essere sicuri di montare la vela senza rompere le
base e fare spingere verso il basso la penna da un
Controllate ogni uscita l’interno della tasca d’albero e
stecche, cazziamo il caricabasso, ma senza tirarlo del
amico e la vela dovrebbe ruotare da sola come fa in
la tensione delle stecche più importanti, quelle che
tutto, infiliamo il boma e cazziamo la bugna. Solo ora
acqua quando la strambate. È anche un ottimo test
hanno il camber, così sarete sicuri della performance
infiliamo i camber, nell’ordine che il brand delle vostre
della rotazione dei camber. Altro metodo è metterla in
della vostra vela. Ricordate che per ottenere il
vele consiglia. Ora cazziamo il caricabasso e
piedi e farla ruotare dandole un colpo come fate in
risultato migliore, bisognerebbe tirare le stecche che
sistemiamo la bugna a piacere. Per disarmare invece
acqua. Non lasciatela per terra spingendo con le mani
hanno camber con la vela smontata e non a vela
non facciamo uscire i camber da soli rilasciando tutto
al centro delle stecche perchè è così che romperete
armata. Questo per far si che la tensione che create
il caricabasso in un colpo perchè a lungo andare
tutto. Se lo fate, spingete sui camber piano piano,
cazzando la stecca si disponga uniformemente su tutta
romperemo tutte le stecche. Molliamo un po’ il
sempre che così facendo ci riusciate. Ma come si fa a
la stecca e non solo su una parte, come accade
caricabasso e leviamo i camber uno per volta con le
vedere se una stecca è rotta? Il metodo più classico è
quando tendete le stecche a vela ormai armata.
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DIDATTICA
TESTO DI Robby Swift
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FOTO DI Darrell Wong
THANKS TO remedia
WAVE RIDING SPECIAL PART III
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Foto 1. Kauli aspetta sul picco, per adocchiare la
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Foto 5. Questa parte è veramente cruciale. Il lip
giusta sezione da andare a impattare poi alla
infatti deve colpire la chiglia della tavola, che deve
massima velocità. Sta stallando sul lip, aspettando il
impattare piatta, non sul rail, in modo che il lip
momento perfetto per iniziare il Bottom Turn.
stesso sbatta la tavola sottovento e in avanti, impedendoti di uscire dall’onda. Se questo non
KAULI SEADI
Foto 2. Ha deciso di partire e sta iniziando il Bottom
dovesse succedere, al momento perfetto, atterrerai
Turn. Resta più vicino alla parete dell’onda rispetto
sempre e comunque dietro all’onda. Le sue braccia
al Bottom Turn e Cut Back di Jason analizzato
sono molto larghe, la vela è piena e la testa gira nel
prima, in modo da andare a colpire il lip con una
senso di rotazione.
traiettoria più stretta, che gli permetta di venir proiettato in aria, in rotazione, sorvolando così la
WAVE 360
sezione.
Foto 6. A questo punto Kauli decolla, lasciando la bugna della vela ancora completamente aperta, e mentre sta per staccare spinge con violenza sulla
Il Wave 360 è una delle manovre più difficili del
tavola in modo che il lip la proietti verso la spiaggia.
windsurf. Sembra molto più facile di un Goyter, a
Foto 3. È nel bel mezzo del Bottom Turn, con lo
vedersi, ma in realtà non è assolutamente così. Il
sguardo puntato dritto sul lip da cui andrà poi a
Wave 360 dipende quasi interamente dal timing e
staccare. Prima dell’impatto, arretra leggermente il
Foto 7. A questo punto Kauli è già quasi a metà
dall’onda stessa, e si può solo impararlo passando
peso verso poppa.
della rotazione e ha appena lasciato l’onda. Il suo
ore e ore a provarlo, solo con le condizioni ideali, sulle onde!
fisico infatti si sta già preparando a richiamare la Foto 4. In questo scatto comincia a orientare la
tavola sotto i piedi, mentre la bugna è ancora
prua verso il lip, in particolare quella piccola parte
completamente aperta.
di lip che ha già iniziato a rompere, aprendo molto la bugna e preparandosi a proiettare il fisico in
Foto 8. Ritira le gambe sotto di se, andando ad
rotazione.
individuare con lo sguardo un punto d’atterraggio.
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ROBBY SWIFT, CON LA COLLABORAZIONE DEL TEAM JP E DI AXEL REESE (REMEDIA.DE), CI AIUTA A RIPASSARE LE VARIE MANOVRE DEL WAVERIDING. IN QUESTA TERZA E ULTIMA PUNTATA ANALIZZEREMO COME ESEGUIRE UN POTENTE CUT BACK E UNA DELLE TOP MOVE DEL REPERTORIO DI OGNI WAVE RIDER CHE VUOLE ECCELLERE: IL WAVE 360°! LE CHIARE SEQUENZE FOTOGRAFICHE E LE SPIEGAZIONI DI UN PROFESSIONISTA COME ROBBY SWIFT CI FARANNO IMPARARE I TRUCCHI DEL MESTIERE NEL MIGLIORE DEI MODI.
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Foto 9. La tavola è in piena rotazione e sta
Foto 12. Sta impattando l’acqua, e sebbene la
perchè se la tavola fosse rimasta sottovento, la vela
nuovamente puntando verso la spiaggia. A questo
bugna della vela tocchi il lip, Kauli resta in posizione
non avrebbe ripreso potenza e il rider avrebbe
punto il rider può nuovamente usufruire di tutta la
centrale in modo da non uscire dall’onda ne venire
finito per perdere l’equilibrio.
potenza nella vela per raddrizzarsi. Si noti come la
sbalzato in avanti. Come si può notare dalla prua
bugna sia ancora aperta ma sta già cominciando a
della tavola, sarebbe piuttosto facile impuntarsi in
Foto 16. La tavola acquista nuovamente presa e
chiuderla per riacquistare potenza e far tornare
questa posizione.
comincia a tornare sopravento, facendo aumentare
l’albero in posizione verticale. Le gambe sono
la potenza nella vela e permettendogli di ritirare
leggermente piegate per prepararsi ad assorbire
Foto 13. A questo punto viene salvato solamente
fuori la vela e completare correttamente la
l’impatto.
dalla sua alta velocità. La vela sta cercando in tutti i
manovra.
modi di strappargli il boma dalle mani ma la sua Foto 10. Questo è davvero un ottimo Wave 360, in
velocità e posizione del corpo gli permettono di
Foto 17. Un ottimo Wave 360. Complimenti Kauli. Il
aria. Parecchie volte può capitare di atterrare sulla
chiudere il trick correttamente, continuando come
rider mantiene il peso piuttosto basso in caso
schiuma, ma Kauli è riuscito a farsi proiettare
se niente fosse.
l’onda gli rompa addosso da dietro, ma in questo
alla base dell’onda. Ora la vela ha ripreso piena
Foto 14. Ancora una volta, tiene duro, aspettando
qualsiasi pericolo.
potenza e sarebbe riuscito a chiudere il trick anche
che la sua velocità gli permetta di tirare fuori la
se fosse atterrato in questa posizione.
vela.
abbastanza in avanti da poter atterrare addirittura
caso potrebbe già rilassarsi tanto è già lontano da
Foto 18. Rimane ancora appeso e pronto in caso d’impatto...
Foto 11. Ora sta semplicemente scendendo verso
Foto 15. L’onda continua a spingerlo in avanti,
l’acqua. La rotazione è già completata, e non resta
facendo riempire la vela nuovamente. A questo
Foto 19 - 20. A questo punto non c’è più pericolo e
che controllare la potenza della vela per atterrare
punto, Kauli può far carvare la tavola sopravento, in
riparte verso la prossima entrata.
correttamente. Il peso è neutro, non troppo
modo che possa riprendere il massimo controllo
arretrato ne troppo avanzato.
sul materiale. Questo passo è molto importante
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DIDATTICA
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Foto 1. Jason percorre la parete dell’onda in down
e pressione sul piede d’albero, che tiene il rail
the line, per poi stringere l’angolo e allontanarsi
basso sull’acqua.
davanti all’onda, prima di iniziare il Bottom Turn.
JASON POLAKOW
Spesso si nota invece parecchia gente che si butta
Foto 4. Qui si nota veramente quanto pressione e
in down the line e cerca solo di accennare delle
potenza venga applicata sul rail per far curvare la
strette curve, senza però allontanarsi abbastanza
tavola, in modo da andare ad impattare poi il lip in
dalla parete dell’onda, e non avendo così
maniera più verticale possibile. Si nota infatti come
abbastanza tempo e spazio a disposizione per far
il suo sguardo sia già rivolto al punto d’impatto, ed
carvare la tavola come dovrebbe.
il corpo seguirà così il movimento impresso dalla
Assicurati quindi di partire verso la base dell’onda,
testa.
allontanandoti dalla parete prima d’innescare la
BOTTOM TURN E CUT BACK
curva.
Foto 5. Ora sposta il peso più verso il piede posteriore, rigirando la testa in modo da anticipare
Il Bottom Turn e il Cut Back sono le fondamenta del waveriding. Quando il Bottom viene eseguito
Foto 2. Jason stende la vela verso prua, in modo da
la veloce rotazione del busto, che andrà a
correttamente sembra veramente immediato e
poter concentrare tutto il peso sulle punte,
contorcersi per generare la massima torsione e
fluido, ma è un processo veramente tecnico, che
allargando la mano posteriore verso la bugna in
potenza nel Cut Back.
richiede anni di perfezionamento per arrivare a
modo da far mordere l’intero rail, fino a prua, nella
questi livelli!
pancia dell’onda. Si nota benissimo infatti come
Foto 6. La mano posteriore è stata ora
Chi meglio di Jason per illustrare questa tecnica? In
l’intero rail della tavola sia piantato nell’acqua.
riposizionata in centro al boma. Questo aspetto è
questa sequenza in particolare lo vediamo alle
davvero fondamentale in quanto permette alla vela
prese con un veloce Cut Back su un’onda piuttosto
Foto 3. A questo punto Jason è a metà curva ed è
piccola e anche abbastanza choppata. Lui però
ancora sbilanciato in avanti, applicando una
riacquistando potenza. Se dovessi infatti tenere la
riesce comunque ad essere perfettamente fluido e
notevole pressione sul rail, mantenendo un’alta
mano posteriore troppo arretrata, c’è buona
pulito, grazie alla sua enorme esperienza.
velocità e ottima potenza nella vela. La mano
possibilità che la vela prenda vento al contrario e ti
posteriore è ancora in posizione arretrata,
faccia cadere.
permettendogli di generare una massima portanza
di aprirsi nuovamente, prendendo vento in bugna e
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Foto 7. A questo punto si nota chiaramente come
piena e la tavola è quasi completamente fuori
Foto 13. Qui Jason continua a slidare lungo la
sfrutti la testa per innescare la rotazione dell’intero
dall’acqua, ma lui ha ancora tutto il suo peso sui
parete dell’onda, restando sempre in pieno
fisico, trasferendo la potenza alle spalle, ai fianchi e
talloni per fare più presa possibile.
controllo, tenendo il peso sopra al piede d’albero e
finalmente alle gambe per fare un Cut Back
mantenendo la potenza nella vela.
radicale.
Foto 11. Qui sta ancora applicando pressione sulle
È importante notare anche l’avanzamento del peso
pinne per alzare ancora più spray.
per garantire una massima proiezione.
Foto 14. Ora ritira la gamba posteriore sotto il sedere, in modo da raddrizzare la tavola e ritirarsi
Foto 12. A questo punto la potenza e proiezione
la poppa sotto per ripartire il più velocemente
Foto 8. In questa foto si nota la perfezione del
generate hanno il sopravvento e la tavola parte in
possibile. Utilizza la potenza nella vela per
timing di Jason. Ha impattato il lip proprio nel
spin out.
raddrizzarsi e ripartire verso la prossima curva.
momento e nel punto in cui stava per rompere,
Questo però non è affatto un errore, bensì un tail
permettendogli così di sfruttare la potenza
slide controllato, grazie al peso spostato in avanti
Foto 15. A questo punto si nota come tutta la
dell’onda per ripartire alla massima velocità lungo
sul piede d’albero, che gli permette di mantenere il
pressione della curva sia stata dissipata e il vento è
la parete e generare un immenso spray.
controllo sul materiale, in quanto sapeva già che
molto leggero, infatti cade quasi indietro sebbene
sarebbe successo.
abbia parecchia proiezione in avanti, ma grazie alla
Foto 9. Ecco qua lo spruzzo gigantesco generato da
Non ha infatti iniziato lo spin out con la tavola piatta
spinta dell’onda, il vento apparente gli riempie la
tutta quella pressione applicata sui rail.
bensì ha fatto partire lui la tavola esagerando,
vela permettendogli di raddrizzarsi.
Se dovessi infatti lasciare che la tavola si
consapevolmente, la pressione sui talloni.
appiattisca, andresti in spin out e perderesti il
Le pinne infatti hanno avuto la massima presa per
Foto 16. La tavola a questo punto è quasi tornata
controllo, ma qui si nota come tutto il peso sia sul
tutta la curva e, solamente alla fine, la tavola è
nella posizione iniziale e Jason sente la potenza
rail sopravento e le pinne siano ben piantate sulla
partita in spin out quando ha spostato
dell’onda che lo proietta nuovamente lungo la
parete, assicurandogli la massima presa,
volontariamente il peso in avanti.
parete, riempiendo la vela. A questo punto potrà
esasperando ulteriormente la curva e lo spray!
A questo punto, potrebbe decidere se completare il
quindi riassettarsi.
Cut Back e raddrizzarsi semplicemente, oppure Foto 10. Il peso ora viene spostato in avanti ed è assolutamente immerso nel momento. Ha la vela
proseguire la rotazione sottovento e fare una Taka.
Foto 17-18-19. Riparte a tutta velocità verso la prossima entrata mozzafiato.
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DIDATTICA FREESTYLE
44 TESTO DI Andy Bubble Chambers
RIDER Steven van Brockhoeven, Andy Bubble Chambers, Tilo Eber
COORDINATORE reemedia
FOTO DI Surf Magazine
SPECIALE WINDSURF FREESTYLE
(III
MATADOR
parte)
Andy Bubble Chambers K540
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La Matador è stata inventata da
posizionando la ex mano anteriore vicino
Gollito Estredo poco tempo fa. È
all’albero, trovandoti così di schiena alla vela.
una manovra non
Rimetti anche la ex mano posteriore sull’albero,
eccessivamente difficile, ma
tenendo una presa piuttosto larga, assicurandoti il
molto buffona, per ostentare la propria capacità
massimo controllo anche in quella posizione.
tecnica. È sostanzialmente una Bob, in cui però ci
Mentre stai per staccare, spingi sul braccio di
si trova di schiena alla vela al momento dello
bugna in modo da far caricare la vela e porta
stacco, guadagnando molti più punti di stile. Si
l’albero verso prua.
vede raramente, specialmente in gara, però è bella
9-12) Piega le ginocchia e spingi sulla tavola in
da vedere!
modo farla staccare, spingendo la vela in avanti.
1-3) Vai al traverso a tutta velocità e orza
Rannicchia la gamba posteriore in modo da far
leggermente mentre passi la vela nel vento.
toccare la prua.
Appena prima di passarla, cazzala velocemente
13-15) La prua, così facendo, farà da perno e
con il braccio posteriore in modo da neutralizzarla
innescherà la rotazione della tavola. Molla la mano
momentaneamente, facilitando il passaggio. Tira
posteriore per controllare meglio la rotazione.
poi la bugna verso poppa con il braccio
15-22) Mentre la tavola completa la rotazione,
posteriore.
chiudi il trick come una normale Spock o Spock
4-8) Afferra il boma sulle nuove mure,
540.
BARRACUDA
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La Barracuda è sicuramente uno
proprio ibrido, in cui le due manovre si combinano
anteriore, in modo da poter così andare a prendere
dei trick più tecnici e rari in
nello stesso istante, rendendola una delle manovre
il boma sulle nuove mure con l’altra mano libera.
circolazione e solamente un paio
più difficili in assoluto.
5-7) Il piede anteriore dovrebbe automaticamente
di persone al mondo sono in
1) Come per un normale Willy Skipper, tira fuori il
grado di chiuderla. È stata inventata dal giovane
piede posteriore dalla strap e piazzalo appena
venezualano Douglas Cheo Diaz, che l’ha fatta
dietro ad essa. Lasca leggermente in modo da
vedere al mondo per la prima volta svariati anni fa
neutralizzare la vela, assicurandoti di non essere in
alla prima tappa di coppa del mondo a Bonaire. È
raffica, altrimenti rischi veramente di far scoppiare
sicuramente un trick indicato ai rider più leggeri, e
la tavola cadendoci sopra rovinosamente.
bisogna cercare di farlo in velocità ma senza la vela
2) Mentre fai staccare la tavola, cazza la vela col
piena. È fondamentalmente un mix tra una Chachoo
braccio posteriore, andando a prendere la bugna
normale, che è ancora considerata una delle
come per una Chachoo normale.
manovre più difficili in assoluto, ed un Willy Skipper.
3-4) Scalcia la tavola sottovento col piede
Diversamente da altre combinazioni in cui prima si
posteriore, facendola girare come in un Willy
fa una manovra e poi un’altra, questa è un vero e
Skipper. Tira la bugna verso poppa con la mano
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CON QUESTO NUMERO TERMINA IL FREESTYLE SPECIAL. UNA RUBRICA DEDICATA DOVE POTETE TROVARE TUTTE LE MANOVRE TOP DEL MOMENTO, UN INSERTO DA CUSTODIRE GELOSAMENTE E DA IMPARARE A MEMORIA SE ANCHE VOI VOLETE ENTRARE NELLA NUOVA ERA DEL FREESTYLE, QUELLA DELLE POWER MOVE! GRAZIE ALLA COLLABORAZIONE CON SURF MAGAZINE E L’AIUTO DI ANDY CHAMBERS E DI AXEL REESE VI PROPONIAMO QUESTO FREESTYLE SPECIAL SUDDIVISO IN PIÙ PUNTATE.
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IN QUESTO NUMERO TROVATE: MATADOR, BARRACUDA, AIR FUNNEL BURNER, BURNER, SHOVE-IT SPOCK KONO. MA LE SORPRESE NON FINISCONO QUI… SE AVETE A DISPOSIZIONE UNO SMART PHONE, PUNTATE LA VOSTRA FOTOCAMERA SULL’ICONA DEL QR-CODE E GODETEVI IL VIDEO DELLE STESSE MANOVRE PROPOSTE SULLA CARTA!
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uscire dalla strap per la rotazione della tavola, e
8-12) Ora non ti resta che completare la rotazione
puoi ora mollare anche l’ex mano anteriore per
come per un normale Willy Skipper 540. Gestisci la
andare a prendere il boma sulle nuove mure.
rotazione cercando di tenere l’albero in avanti,
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facendolo passare nel vento.
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DIDATTICA FREESTYLE
46
Air Funnel into Burner L’Air Funnel into Burner è stata chiusa per la prima volta dall’ex campione del mondo, Steven Van Broeckhoven. Devi avere la massima dimestichezza sia con le Air Funnel che con le Burner prima di anche solo pensare di 12
provare questo trick! Come si nota dalla sequenza,
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Steven opta per un’Air Funnell con entrambe le mani sul boma anzichè farla One Handed. Così facendo riesce infatti a mantenere un maggior controllo sulla vela durante la rotazione, in modo da poter innescare la Burner appena atterra. Finora ho visto solo Steven chiuderla ma sono sicuro che anche Gollito e Kiri le fanno senza grossi problemi. 1-3) Lasca leggermente alla velocità della luce, in modo da poter così girare i piedi in switch stance. Punta leggermente sopravento mentre passi la
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vela nel vento, tenendo il peso sulle punte e
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lasciando che la vela si abbassi leggermente.
gambe e gira lo sguardo nel senso della rotazione.
braccio posteriore in modo che la vela abbia
4-6) Comincia a spingere col braccio posteriore in
Una volta che ti trovi sopra alla vela, puoi poi
abbastanza potenza per farti staccare
modo che la vela riacquisti potenza. Quando
spingere sul boma in modo da guadagnare un po’
nuovamente. Cerca di portare il braccio anteriore
questo succede, distribuisci il peso in modo che la
d’altezza e accelerare la rotazione.
verso il bacino in modo che l’albero resti fuori
tavola sia piatta e preparati allo stacco. Spingi con
11-13) Quando stai per atterrare, tieni la vela fissa
dall’acqua. Guarda la penna della vela, evitando
forza sulle gambe e spingi l’albero in avanti con
in quella posizione in modo da fermare
che tocchi l’acqua.
entrambe le braccia.
momentaneamente la rotazione della tavola.
17-24) Appena tocchi nuovamente l’acqua
7-10) Se hai fatto il tutto abbastanza velocemente
Appena tocchi nuovamente l’acqua, porta l’albero
sbilanciati leggermente verso poppa in modo da
e con precisione, riuscirai a ruotare un intero 360
verso poppa e sottovento, innescando lo stacco
far tornare la vela in posizione verticale. Mentre
in aria, atterrando nella posizione iniziale, pronto
della Burner.
raddrizzi il corpo, la conclusione della rotazione
per staccare nuovamente in Burner. Tira su le
14-16) A questo punto, spingi con forza sul
avverrà in maniera automatica.
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Burner
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La Burner è stata una delle
peso sulle punte. Tira la bugna verso poppa, in
sarai in grado di far staccare la tavola al momento
primissime combinazioni
modo che la vela resti in posizione piuttosto
giusto e non riuscirai a stare sopra alla vela nel
storiche ed era inizialmente
arretrata.
momento in cui avviene la rotazione. Appena la vela
chiamata Funnel Ponch, in quanto
5-7) Tieni il peso sulle punte e comincia a spingere
passa sottovento, spingi sulle gambe per far
la prima parte è effettivamente identica ad una
sul braccio posteriore in modo che la vela riprenda
staccare la tavola e spingi le braccia verso l’alto.
Funnell, col passaggio sottovento alla vela, per poi
potenza.
10-12) Mentre stai ruotando sopra alla vela, cerca
ruotare in aria come in un Ponch. Anche questo trick
8-9) A questo punto è veramente importante
di guardare la penna della vela, spingendo sempre
porta la firma di Gollito Estredo e sembra essere una
spostare il peso sulle punte, per poi portare
sul braccio posteriore in modo che generi
delle manovre in switch più diffuse in assoluto.
l’albero in avanti verso prua e poi sottovento.
abbastanza spinta per farti ruotare.
1-4) Lasca leggermente alla massima velocità,
Questo movimento le prime volte sarà un po’
13-16) Mentre atterri, tieni il braccio anteriore steso e
girando i piedi in switch. Risali leggermente al
sconvolgente, in quanto ti ritroverai completamente
gira lo sguardo sottovento. Questo movimento ti
momento in cui passi la vela nel vento, spostando il
capovolto. Se dovessi sbilanciarti sui talloni, non
permetterà di completare la rotazione.
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Shove it Spock Kono
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con la tavola che ruota sottovento come una normale Spock. Da questo punto in poi, rimetti anche l’altra
La Shove it Spock into Kono è una
il peso con violenza sui talloni in modo che la tavola
mano sul boma e preparati a fermare la rotazione per
combinazione assurda! Come si
straorzi bruscamente nel vento, e tira col braccio
innescare la controrotazionre in Kono. 13-15) Ecco che
poteva sospettare, l’autore è
posteriore in modo da far abbassare la vela, tenendo
inizia la Kono. Spingi con forza sul braccio posteriore
Steven Van Broeckhoven e per
quello anteriore steso. Fai staccare la tavola su un
per far riprendere potenza alla vela, per poi stendere
quanto ne so è l’unica persona al mondo ad averne
piccolo e ripido chop. 3-5) Spingi con forza sulla mano
le braccia sopra alla testa e venire così sbalzati in
mai chiusa una. È praticamente una Spock Kono, con
di bugna, tirandoti vicino il boma con quella anteriore,
aria. 16-19) Una volta che sei in aria, cazza la vela col
un enorme incremento di difficoltà che deriva
mentre giri la testa verso poppa, guardando verso il
braccio posteriore in modo da invertire la pressione
dall’aggiunta dello Shove it prima della Spock, che la
punto in cui hai staccato. Cerca di scalciare la poppa
nella vela, riacquistando potenza sulle mure normali
trasforma in Shove it Spock, che di per sè è già
sopra alla tua testa e sottovento. 6-8) Molla la mano
ed appenditi al rig mentre giri in aria. Assicurati di
abbastanza complessa! 1-2) Lasca leggermente in
posteriore e spingi l’albero in avanti, in modo da far
aver le gambe rannicchiate. 20-21) Quando atterri
modo da aumentare notevolmente la velocità. Sposta
girare il corpo intorno al rig. Afferra l’albero con l’ex
puoi decidere se girare la vela oppure chiudere il trick
la mano anteriore vicino alla maniglia del boma. Butta
mano di bugna. 9-12) Atterra in slashata sulla prua,
come una Spock 540!
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ITA EVENTS
Matteo Iachino, Campione Nazionale Slalom
Matteo Iachino, Campione Nazionale Slalom 2013, lascia dietro di sĂŠ: Andrea Rosati, vice-campione Slalom, Marco Begalli, vice-campione Formula, e Malte Reuscher Campione Nazionale Formula 2013
Jacopo Testa, Campione Nazionale Freestyle
51 TESTO DI Fabio Calò, Matteo Iachino, Simone Pierini, Francesco Prati, Malte Reuscher
FOTO DI Emanuela Cauli/AICW
WINDSURF GRAND SLAM 2013 Dal 1 al 8 giugno si è svolto il Windsurf Grand Slam 2013. Sede della manifestazione il mitico spot della Coluccia (Santa Teresa, Sardegna) in cui si sono disputati i campionati nazionali AICW in tappa unica delle discipline Freestyle, Slalom, Formula Windsurfing e Raceboard. 105 atleti iscritti in
totale, 8 giorni di gara (le prime due giornate con un maestrale oltre i 30 nodi), 1 tabellone double freestyle, 4 tabelloni slalom e 11 prove Formula portate a termine, pasta party ogni sera e tanto divertimento: questi gli ingredienti principali del successo del WGS prima edizione!
hanno seguito con attenzione sul web www.4windsurf.it e sulla nostra pagina facebook, nella quale vi abbiamo raccontato live direttamente dal campo gara tutto quello che è successo al Windsurf Grand Slam. I dati ci confermano il notevole interesse. Decine di migliaia le visualizzazioni totali delle news pubblicate sul sito ma soprattutto 70.000 visualizzazioni totali dei nostri post sulla pagina facebook di 4windsurf! Il grande pubblico non sarà stato presente in spiaggia a Coluccia, ma questi numeri confermano quanto fosse grande l’interesse
Ad una sola settimana di distanza dalla prima tappa
spiaggia e in una settimana 4 Campionati Nazionali. La
verso questo innovativo format, almeno per l’Italia.
del Campionato Nazionale Wave svoltosi a Cala
scommessa non era facile da vincere, ma secondo il
Abbiamo quindi deciso di non riproporvi un report
Pischina e vinta da Fabio Calò, la Sardegna torna sotto
nostro parere è stata vinta alla grande!
dettagliato dell’evento day by day, per chi desiderasse
i riflettori del panorama windsurfistico italiano. E
Ma come fare a raccontarvi 8 giorni di gare di 4
ancora leggerlo può trovare il tutto sul nostro sito, ma
questa volta per una grande scommessa. Un evento
discipline differenti? Ci vorrebbe un’intera rivista
di segnalarvi solo gli highlights del WGS chiedendo
mai tentato prima, quello di riunire su un’unica
dedicata. Tuttavia siamo consapevoli che molti di voi ci
l’intervento di alcuni protagonisti. Prima di lasciare la parola ai nostri collaboratori ci teniamo a segnalare l’aspetto di condivisione creato dal WGS. Per la prima volta sono stati riuniti sulla stessa spiaggia tanti surfisti provenienti da realtà diverse: i giovani e scatenati freestyler, gli slalomari, quelli “delle vele grandi e delle tavole larghe” del Formula e il Raceboard. Ognuno ha avuto modo di conoscere un mondo parallelo, si tratta sempre di Windsurf, ma molte volte sconosciuto o ignorato. Abbiamo visto crearsi alla sera dei gruppi misti tra freestyler e formulari come anche la curiosità di molti ragazzi verso nuove discipline. Questo per noi di 4windsurf che abbiamo una visione dello sport a 360° è stata una delle cose più belle che il Grand Slam potesse offrire, oltre al puro aspetto agonistico.
Quelli del Windsurf Grand Slam
Vedere così tanti giovani interagire tra di loro pur
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Slalom con 35 nodi e boe posizionate a pochi metri da riva, spettacolo garantito!
provenendo da realtà diverse è una cosa che ha fatto
supermove erano sulla bocca di tutti, oggi si sono
MATTEO TESTA
bene al nostro Sport e di cui dobbiamo essere grati
concretizzate con un risultato a lungo cercato. Al
CAMPIONE NAZIONALE JUNIORES
all’organizzazione per aver fatto “giocare” per una
secondo posto l’uomo della rimonta, Mattia Pedrani,
Vederlo volare e “smanovrare” con una bava di vento
settimana intera 105 atleti! Solo una pecca, l’inizio di
al ritorno alle competizione dopo un paio di stagioni
ha dimostrato quanto questo giovane talento possa
giugno non ha favorito l’iscrizione a tanti ragazzini e
di “pausa”. Al termine del primo Single Elimination “I-
rappresentare il futuro del freestyle italiano. Matteo
ragazzine che avrebbero voluto essere presenti ma
DoubleZero” era in diciassettesima posizione. Nel
Testa ha vinto il campionato nazionale juniores
erano ancora impegnati con la scuola.
Double, con l’aumento del vento, l’impresa è stata
piazzandosi davanti al “collega” di Porto Pollo Luca
La cigliegina sulla torta sono i 4 nuovi Campioni
disegnata da una risalita incredibile. Heat dopo heat,
Pirina. Terzo posto per il siciliano Francesco Cappuzzo,
Nazionali e 3 di questi sono della nuova generazione:
manovra dopo manovra, Pedrani ha raggiunto la
senza dubbio più a suo agio in condizione di vento
Jacopo Testa per il Freestyle, Matteo Iachino per lo
finale contro Testa infiammando il pubblico e i
forte. Quarto Giovanni Passani. Alle loro spalle il più
Slalom e Malte Reusher per il Formula. Luciano
competitor presenti a seguire la prova. Complice la
piccolo della “pazza” truppa dei freestyler, Nicolò
Treggiari vince la classe Raceboard. Ben fatto ragazzi!
fatica il suo cammino si è fermato sul più bello, non
Tagliafico (13 anni), classe cristallina made in Sa
riuscendo a impensierire un concentratissimo Testa.
Barra che farà sicuramente parlare di sé nel futuro
FREESTYLE
Terzo gradino del podio per il campione uscente
prossimo.
TESTO DI Simone Pierini
Mattia Fabrizi, sconfitto dallo stesso “Pedro” in una
JACOPO TESTA
semifinale tiratissima (visibile tra l’altro sul nostro
CAMPIONE NAZIONALE FREESTYLE
sito www.4windsurf.it) e comunque artefice di una
Era tra i favoriti assoluti della vigilia e il responso del
prova di alto profilo tecnico. Quarto il local di
TOW IN SESSION: VINCE CAPPUZZO, SORPRESA BERTOLDO
campo di gara lo ha confermato. Jacopo Testa vince
Coluccia, Stefanino Lorioli, sempre competitivo in
Manca il vento ma il Freestyle non si ferma. Nel corso
il suo primo titolo italiano di freestyle dimostrandosi
gara con la sua alta percentuale di manovre in
degli ultimi anni il tow in ha rappresentato la vera
l’atleta più in forma del momento. Noto a tutti come
qualunque condizione di vento. Alle spalle dei quattro
risposta dei rider alle avverse condizioni meteo.
Japo, il 22enne talentuoso freestyler di Milano, ormai
finalisti la battaglia è stata comunque avvincente con
Trainati a tutta velocità dal gommone
trapiantato a Porto Pollo o in giro per il mondo
i forti Marco Vinante e Gigi Madeddu di poco fuori dal
dell’organizzazione del Windsurf Grand Slam, gli atleti
durante i suoi viaggi di allenamento, ha vinto con
podio e con i volti nuovi della disciplina, Giovanni
si sono sfidati a colpi di supermove a due passi dalla
merito la disciplina più spettacolare dell’intero
Passani e Rossel Bertoldo, eliminati solamente dai
spiaggia. Vittoria per il 16enne Francesco Cappuzzo
Windsurf Grand Slam. Sin da questo inverno le sue
big in gara!
con una Culo potentissima e perfettamente eseguita.
Windsurf Grand Slam Village
53 Al secondo posto, a sorpresa, ecco spuntare Rossel
Mattia Fabrizi in Culo atterrando in spiaggia
Bertoldo, unico in gara ad eseguire una Kono Switch che ha molto colpito la prestigiosa giura composta da due veterani del circuito, Mattia Pedrani e Stefanino Lorioli, insieme ad un giudice Aicw. Terzo posto per Mattia Fabrizi, molto spettacolare nei suoi tentativi di Burner 900, sfortunatamente “sporcati” nell’atterraggio. Applausi, seppur fuori gara, per Matteo Romeo con una Skopu bellissima (vedi pag. 84). Spettacolo anche in occasione di una Super Session di Chachoo Normal, la più affascinante e difficile delle manovre di questa disciplina. Vittoria per Nicola Spadea davanti a Jacopo Testa e Marco Vinante.
TORNANO LE DONNE, VINCE FRANCESCA FLORIS A sei anni di distanza dal successo di Annamaria Zollet a Lago di Garda, torna il Campionato Nazionale Freestyle al femminile. Ancora poche iscritte (3) che hanno tuttavia voluto lanciare un messaggio positivo al
performance di Atleti di livello mondiale. Il livello degli
con una tavola a vela. La ricchezza di stimoli che viene
movimento italiano, certi che al prossimo
Atleti nostrani è cresciuto molto negli ultimi anni, oggi
fornita è enorme, padronanza del corpo e degli
appuntamento si possa arrivare con un numero di
una regata Freestyle assume toni di spettacolo puro e
elementi; inoltre non si può praticare il freestyle senza
partecipanti di maggiore rilievo. La cronaca della gara
chi ha la fortuna di assistere ad una gara a Coluccia,
incrementare notevolmente le proprie qualità fisiche,
premia la local Francesca Floris che ha vinto la finale
dove gli Atleti possono effettuare le evoluzioni più
quindi di sicuro si intraprende un percorso di crescita
contro Roberta Piras.
acrobatiche a pochi metri dalla battigia, ne resta
che può servire per il futuro agonistico del giovane
davvero affascinato. Oggi con il Grand Slam abbiamo
windsurfista. Se aggiungiamo la possibilità di allenarsi
INTERVISTA ANDREA POLLONI
raggiunto un traguardo importante, le nuove leve si
a pochi metri dalla battigia si riesce a far collimare le
(Event Manager del Windsurf Grand Slam e
sono messe in mostra su un palcoscenico molto
esigenze del genitore-spettatore con la giocosità tipica
responsabile freestyle/wave AICW)
interessante che di sicuro avrà ricadute positive sugli
dei ragazzi.
sponsor che sostengono i nostri rider e il nostro sport. IL FREESTYLE PROTAGONISTA DEL PRIMO WINDSURF
Un bilancio positivo quindi per il Freestyle e per il
UN MOVIMENTO CHE STA TORNANDO SU GRANDI
GRAND SLAM, UN BILANCIO?
Windsurf in generale.
LIVELLI, PROSPETTIVE? COME SI PUÒ MIGLIORARE
Si è lavorato tanto per il Freestyle in questi ultimi anni,
ANCORA?
soprattutto a Coluccia che, come sapete, per 3 anni
PERCHÉ UN BAMBINO DOVREBBE INIZIARE A FAR
Migliorare è l’obiettivo della nostra Associazione AICW
consecutivi ha ospitato tappe di Campionato Europeo.
FREESTYLE?
e con grande slancio abbiamo intrapreso la scelta di
Riportare il Freestyle di livello internazionale in Italia
Il Freestyle è una specialità che permette di unire la
diventare sempre più protagonisti e animatori del
ha stimolato e rivitalizzato l’ambiente. I rider nostrani
fantasia e la creatività alle surfate, di uscire dagli
movimento Windsurfistico. Chi opera nel campo
si sono rimessi in moto, le nuove leve hanno
schemi fissi delle boe. È un gioco divertente per tutti i
dell’attività sportiva ha l’obbligo di conoscere le
individuato nuovi e più importanti obiettivi, i giovani si
bambini che si approcciano a praticarlo; si impara a
caratteristiche che presenta l’ambiente in ogni singolo
sono riavvicinati alla specialità attratti e stimolati dalle
fare quasi tutto quello che il corpo umano può fare
settore in modo da capirne più facilmente le esigenze
54 Mattia Pedrani, vice-campione Freestyle, autore di una rimonta estenuante
nostri rider più bravi, non ci rendiamo conto di cosa c’è dietro: ore, mesi, anni di duro lavoro, sangue, sudore, sacrifici, rinunce e bocconi amari. Tanti ragazzi sognano di diventare dei campioni, ma la strada da percorrere è veramente dura, specialmente nel Freestyle dove tu sei l’unico artefice delle tue azioni in campo e fuori, senza avere l’aiuto di nessuno e dove all’inizio devi combattere duramente per crearti un ranking che ti permetta di affrontare le regate con un seeding più favorevole. Per un ragazzo è davvero faticoso, tanto rispetto perciò per le nuove leve che si stanno mettendo in evidenza. Di fronte ai veterani dobbiamo inchinarci alla loro capacità di essere da molto tempo sempre nelle prime posizioni e di saper rinnovare il proprio repertorio di manovre. Ci sono poi Atleti che stanno dedicando parte del loro tempo alla educazione ed alla crescita di nuove leve ed a loro va il mio più sincero e caloroso plauso.
per proporre una attività didattica equilibrata ed
diverse situazioni. Un’occasione per rafforzare i
CAPITOLO GIOVANI: MATTEO TESTA, FRANCESCO
efficace, garantendo al praticante i benefici effetti ed
rapporti relazionali, riscoprendo il piacere e
CAPPUZZO, GIOVANNI PASSANI E SOPRATTUTTO
un buon risultato sportivo nell’agonismo. Non
l’importanza di far parte di un movimento in forte
NICOLÒ TAGLIAFICO (13 ANNI). IL FUTURO PROMETTE
scordiamo che il Freestyle è una specialità legata al
sviluppo.
BENE?
Giudizio. Questo fattore implica una forte componente
Si resta davvero colpiti dalle performances dei giovani
di rispetto delle rispettive professionalità in campo ed
LA CRESCITA DI JACOPO TESTA E MATTIA FABRIZI, IL
che si stanno affacciando alla ribalta dei Campionati
una forte capacità di autovalutazione e
RITORNO DI MATTIA PEDRANI, LA CONFERMA DEI
Nazionali. Come detto prima occorre innanzi tutto
automisurazione che devono avere come collante la
VETERANI STEFANO LORIOLI E GIGI MADEDDU. UN
applaudire ai Rider che dedicano parte del loro tempo
fattiva collaborazione delle varie componenti. L’idea di
TUO PARERE SUI BIG DEL FREESTYLE ITALIANO?
a “tirar su” i giovani delle loro zone. Il futuro resta
raduni in comune tra Atleti, Giudici e Organizzatori
Tutti i giorni i media ci tengono informati sulle
quindi promettente nella misura in cui riusciremo
favorisce il confronto e l’integrazione, aiutando a
ultime move. Spesso però, leggendo articoli sulle
come Associazione a creare strutture che possano
sviluppare l’autonomia personale e l’adattamento alle
vittorie, le sconfitte o guardando un filmato dei
supportare la fucina delle nuove leve. Sono sicuro che questi ragazzi in breve tempo riusciranno anche a
Malte Reusher Campione Nazionale Formula
farsi valere in campo internazionale. Nel frattempo godiamoci lo spettacolo che riescono a dare in ogni occasione. A SEI ANNI DAL TITOLO VINTO DA ANNAMARIA ZOLLET ABBIAMO RIVISTO UNA FINALE TUTTA AL FEMMINILE. SI PUÒ RILANCIARE ANCHE IL FREESTYLE “IN ROSA”? Siamo davvero molto contenti di aver potuto finalmente riproporre, grazie alla caparbia e forte volontà di Francesca Floris, le quote rosa nel Freestyle. Il Freestyle nella componente di eleganza e ritmo ben si addice al reparto femminile e, anche se ancora la parte più acrobatica non è prerogativa del settore, lo spettacolo che se ne ricava è efficace e di grande suggestione. La speranza quindi è quella di aver riaperto definitivamente questo sipario.
55 PROGETTI FUTURI? ALTRI EVENTI OLTRE AL WINDSURF
comunque ero tra i primi e grazie a una buona
Campionato Italiano quindi era esattamente quello per
GRAND SLAM DI COLUCCIA DEL 2014?
velocità sul primo bordo sono sempre riuscito ad
cui avevo lavorato.
AICW è molto proiettata sulla preparazione di eventi
arrivare un filo prima degli altri alla prima boa, dopo
che possano raccogliere il favore dei media, dei
la quale si sa che in slalom la gara è quasi in discesa.
QUALI SONO STATI I GIOVANI PIÙ IN FORMA E GLI
partecipanti e di tutti gli addetti ai lavori. Il Windsurf
Solo in una prova essendo partito un po’ indietro
AVVERSARI PIÙ FORTI?
Grand Slam di Coluccia è solo il primo approccio a
rispetto agli altri ho dovuto faticare per raggiungerli.
Ci sono molti ragazzi nuovi che stanno crescendo
questo nuovo modo di gestire il Windsurf in Italia. Altre
Alla prima strambata, però, sono comunque riuscito a
bene. Sicuramente in futuro vedremo tutti i ragazzi del
novità sono in cantiere ma i tempi per realizzarle non
uscire per primo dopo un classico interno boa. Tengo
Garda che si stanno allenando anno dopo anno seguiti
sono istantanei. Capire le esigenze, interpretare i
a sottolineare che questo non è stato pericoloso in
dal Circolo Surf Torbole, Filippo Facchin che è bello in
ritorni in immagine e in consenso ci diranno come
alcun modo e che non ho urtato nessuno, sono solo
forma e con l’aiuto di Andrea Ferin, suo compaesano,
migliorare gli eventi già realizzati e quali eventi
passato tra la boa e altri rider dove mi avevano
sicuramente migliorerà sempre più e così tanti altri.
mettere in preparazione per portare il Windsurf un
lasciato lo spazio. Se poi ci si spaventa per niente o si
L’avversario più difficile è comunque stato Rosati,
gradino più in alto. Grand Slam 2014? Sicuramente! È
vuole fare il cosiddetto “trenino” senza sorpassi dalla
molto più veloce e in forma dell’anno scorso,
già partita l’organizzazione. Dove? Quando? Come? Non
partenza alla fine... beh... magari è il caso di restare a
concentrato e bravo come sempre. Anche Malte è
posso dirti tutto, una sola certezza: sarà più bello, più
casa. Da segnalare la classifica femminile slalom: 1)
stato molto bravo come sempre e non è stato un
grande, più visto, più partecipato e soprattutto più
Greta Marchegger; 2) Francesca Alvisa; 3) Roberta
avversario semplice da battere.
spettacolare.
Piras; 4) Alice Casula. IL VENTO FORTE DI COLUCCIA RISPETTO AL VENTO
SLALOM
INTERVISTA A MATTEO IACHINO
LEGGERO IN COSTA BRAVA DOVE HAI CONQUISTATO IL
TESTO DI Matteo Iachino Dopo anni di competizioni con vento leggero,
TI VEDIAMO BELLO AGGRESSIVO SIA IN ACQUA CHE
DETERMINANTE IL MATERIALE?
finalmente in Italia siamo tornati a gareggiare con il
FUORI, QUANTO HA INFLUITO SULLA TUA OTTIMA
Io sono dell’idea che più il vento sia forte e meno
vento forte. A Coluccia siamo riusciti a completare 4
PRESTAZIONE L’ALLENAMENTO INVERNALE A
importante è il materiale mentre conta di più il feeling
tabelloni slalom con 1 scarto e un bel vento in tutte le
TENERIFE?
e l’allenamento. Sicuramente a parità di capacità
prove. Abbiamo gareggiato con vele dalla 6.3 alla 8.7
Sicuramente allenarsi dentro e fuori dall’acqua è la
tecniche se un rider ha il materiale migliore dell’altro
quasi sempre ben invelati e con un vento abbastanza
chiave di tutto. L’allenamento invernale in acqua con
sarà avvantaggiato ma non è tutto. Con vele grandi se
costante. Il primo tabellone è stato caratterizzato da
Sparky (uno dei giudici PWA) è servito moltissimo, mi
non si ha tutto trimmato alla perfezione e funzionante
vento altalenante da 7.8, 7.1 e 6.3. Purtroppo nella
ha dato più sicurezza e competenza nella partenze e
al 100% non si va molto lontani. C’è anche da dire che
finale dopo aver deciso per la 6.3 ed essermi allineato
nell’impostazione di tutta la gara tra una strambata e
in slalom è fondamentale la partenza e la prima
in partenza con questa, il vento è calato e la vela era
l’altra. Altrettanto importante è stato l’allenamento a
strambata e se si sbagliano queste, in qualsiasi
ormai troppo piccola. Sono partito male, sottovento e
secco seguito da Actis che mi ha preparato
condizione non si ottiene il risultato che si vuole,
coperto da Andrea Rosati che invece aveva optato
fisicamente. Non ho dubbi che i mesi a Tenerife mi
specialmente in PWA.
giustamente per la 7.1 e non c’è stato verso di
abbiano fatto fare un bel salto di qualità.
riprenderlo fino alla fine, terminando secondo. Negli
TUO PRIMO PODIO PWA, QUANTO È STATO
WINDSURF GRAND SLAM 2013, PRO E CONTRO?
altri 3 tabelloni non ho più sbagliato misura di vela e
QUAL ERA IL TUO OBIETTIVO PRIMA CHE INIZIASSE LA
Il WGS è stato finalmente una grande manifestazione di
ho vinto le 3 finali. Di queste ho fatto altre 2 finali con
GARA?
windsurf in Italia con tante discipline, belle condizioni
la 6.3 e tavola piccola e l’ultima con la 8.7 e tavola
Sicuramente era quello di vincere. Mi alleno tutto
e tanti atleti presenti. La location è stata perfetta per
grande. Sono partito quasi sempre bene, se non primo
l’anno in vista della Coppa del Mondo e del
esposizione al vento, spazio a terra e comodità
Formula Windsurfing Time
56
Francesco Cappuzzo, il vincitore della Tow in session di freestyle
durante la gara per posizionare attrezzatura e
avrei mai nemmeno iniziato a fare windsurf e tutti gli
resto le previsioni che davano ancora freddo non
quant’altro. Sicuramente la visibilità non è stata delle
amici che, chi più, chi meno, mi sono stati di fianco
hanno fatto arrivare i turisti e surfisti in Sardegna, ma
migliori visto che per raggiungere la spiaggia della
durante questi anni.
questa non è colpa nostra. Complimenti quindi a tutti gli organizzatori, al direttivo AICW, al vento, ai sardi,
Coluccia si devono percorrere 5 km di una stradina di per caso. Altro lato negativo è stato forse la poca
INTERVISTA A FRANCESCO PRATI
pubblicità dell’evento che c’è stata in giro. Non si
CIAO FRANCESCO, COME È ANDATA LA TUA GARA?
vedevano molte locandine affisse per strada o nei
Ciao a tutti i lettori di 4windsurf! Personalmente sono
NEI PRIMI DUE GIORNI ABBIAMO AVUTO A COLUCCIA
locali. Comunque sia la migliore manifestazione e
soddisfatto del mio risultato. Ho chiuso in sesta
VENTO MOLTO FORTE, ERI ABITUATO A QUESTE
competizione di windsurf da anni in Italia.
posizione, ma regatando con atleti sempre più forti e
CONDIZIONI? CHE ATTREZZATURE HAI USATO?
campagna stretta e tortuosa ed è impossibile capitarci
agli speaker (Ovo Team) e a tutti gli altri che hanno messo in piedi l’evento.
con condizioni di vento forte. Prima di arrivare al
L’ultima regata con vento che ricordo era stato al
WGS, PWA COSTA BRAVA E ONE HOUR, TRE BREVI
Grand Slam mi sono allenato sempre al Garda, ma con
campionato italiano slalom a Vieste diversi anni fa.
SPIEGAZIONI?
vento medio-leggero e questo non mi ha permesso di
Quindi il Grand Slam è entrato nella storia del
WGS: un obiettivo raggiunto. PWA COSTA BRAVA: il
arrivare pronto e preparato con l’attrezzatura piccola.
windsurf italiano e verrà ricordato per il vento (nei
podio in PWA è stato un sogno che diventa realtà.
Le condizioni meteo di questa primavera non sono
primi due giorni). Io diciamo che non ero molto
ONE HOUR: competizione tanto storica quanto
state delle migliori e sono uscito molto meno degli
preparato per queste condizioni ma questo l’ho già
stancante. Desideravo aggiungere che di questi tre
anni scorsi e con meno vento. Quindi, contando il fatto
detto prima. Arrivando un giorno prima a Coluccia e
eventi sicuramente per me ha un valore enorme il PWA
che davanti ho regatanti che si allenano tutto l’inverno
provando le condizioni è stato sicuramente molto
in Costa Brava, ho lavorato molto per migliorare e
in paesi caldi e ventosi, posso ritenermi contento.
utile. Nei due giorni che c’è stato vento ho usato principalmente la 6.3 e 7.2 Point-7 AC-1 con il 98 X-
crescere, ed il podio è stato fantastico. Non avrei mai pensato di poterlo raggiungere così velocemente e le
QUALI SONO STAI SECONDO TE I PUNTI DI FORZA DEL
Fire v5 RRD. Nel pomeriggio tardo, quando diminuiva
emozioni che ho provato sono state inspiegabili. Per
WINDSURF GRAND SLAM E QUALI INVECE LE COSE DA
il vento, ho utilizzato anche la 7.9 AC-1 con il 114 X-
questo voglio ringraziare i miei sponsor e le persone
MIGLIORARE?
Fire e la 8.6 con il 122. Diciamo quindi che ho
che mi hanno permesso di provare queste sensazioni
Il Grand Slam è stato semplicemente fantastico. Dal
utilizzato tutte le vele e tavole in mio possesso,
uniche: ringrazio F2 per le tavole performanti,
punto di vista di organizzazione, accoglienza e regate
incredibile ma vero!
Challenger Sails nella persona di Claudio Badiali e il
in acqua è stata una delle gare migliori in Italia alle
suo team a Senigallia per la capacità di sfornare
quali abbia mai partecipato, se non la migliore.
QUALI SONO STATI I GIOVANI CHE PIÙ TI HANNO
motori capaci di andare veramente forte, Powerex per
Regatare con 20-30 nodi e strambare a 10 metri dalla
IMPRESSIONATO?
gli alberi al top, AL360 per i suoi boma veloci quanto
spiaggia con gli speaker che incitavano il pubblico è
Bhè non posso non nominare Matteo Iachino, giovante
indistruttibili, Prolimit per le mute e gli accessori
stato davvero emozionante e divertente. Anche
talentuoso che anno dopo anno sta crescendo ed è
migliori, la Lega Navale di Albisola e tutti i soci per il
regatare nello stesso momento con i freestyler è stato
ormai arrivato ai vertici anche a livello italiano. Un
supporto che mi hanno dato anno dopo anno
molto bello, soprattutto per il windsurf in generale.
atleta completo (slalom, wave e anche FW), e con un
credendo in me, la mia ragazza che mi ha sostenuto in
Cose da migliorare? Non molte. Forse il campionato
carattere molto forte sia in gara che a terra. Lo
queste ultime competizioni rilassandomi e dandomi
italiano Raceboard con i pochissimi partecipanti non si
vedremo sicuramente lottare tra le prime posizioni del
più concentrazione, i miei genitori senza i quali non
integrava molto con il resto della manifestazione. Per il
PWA con Menegatti. Poi c’è un ragazzino, il suo nome è
57 Francesco Scagliola, e molti di voi lo conosceranno già.
HAI NOTATO DEI GIOVANI FORMULARI CHE TI HANNO
Ha solo 12 anni ed è già diventato campione del
STUPITO?
mondo slalom under13 nel 2012. Ho visto poche volte
Purtroppo il formula per una questione di costi e
un ragazzo con così tanta voglia di surfare e di
preparazione fisica è in secondo piano rispetto allo
regatare, con il sorriso sempre stampato e più umile
slalom che è una disciplina emergente! Martin Herbaij mi
che mai. Sarà il nuovo Bjorn? Secondo me si! Tenetelo
ha stupito per la costanza e bravura! I rider più in forma
sott’occhio! Ultimo, ma non meno importante, è
sono Marco Begalli a dispetto dell’età e Roberto Bartolini!
Sebastian Verhagen. Con genitori olandesi, vive a Riva del Garda a due passi dalla spiaggia. Classe 1997, alto
I PRO E CONTRO DEL WINDSURF GRAND SLAM?
e con molto talento, diventerà sicuramente un atleta a
I pro sicuramente sono la location e l’organizzazione!
livello internazionale! Quindi... largo ai giovani!
C’è spesso vento ed è ideale per tutte le discipline! I contro sono un po’ la lontananza dai centri abitati e la
FORMULA WINDSURFING Concludiamo con il commento di Malte Reuscher, campione nazionale FW 2013. Durante il Grand Slam gli
mancanza dell’acqua corrente!
Titoli Assoluti CLASSIFICHE COMPLETE SU WWW.4WINDSURF.IT
atleti iscritti al Formula Windsurfing sono stati
FREESTYLE: 1) Jacopo Testa; 2) Mattia Pedrani;
letteralmente massacrati, nel senso che è stata la
3) Mattia Fabrizi; 4) Stefano Lorioli
disciplina che ha effettuato il maggior numero di prove.
SLALOM: 1) Matteo Iachino; 2) Andrea Rosati;
11 in 8 giorni di gara, gareggiando praticamente ogni
3) Malte Reuscher; 4) Andrea Ferin
giorno e a volte per dare spazio alle altre discipline con
FORMULA WINDSURFING: 1) Malte Reuscher;
bisogno di maggiore intensità di vento le gare del FW
2) Marco Begalli; 3) Roberto Bartolini; 4) Andrea Volpini
terminavano quasi al calar del sole!
RACEBOARD: 1) Luciano Treggiari; 2) Roberta Piras; 3) Maurizio Gala; 4) Riccardo Carrus
INTERVISTA A MALTE REUSCHER
Il podio dello Slalom
Titoli di Categoria
CIAO MALTE E COMPLIMENTI PER IL TITOLO, QUALI
FREESTYLE JUNIORES: 1) Matteo Testa; 2) Luca Pirina;
ERANO I TUOI OBIETTIVI PRIMA DEL WGS?
3) Francesco Cappuzzo; 4) Giovanni Passani
Prima del WGS i miei obiettivi erano di classificarmi
FREESTYLE FEMMINILE: 1) Francesca Floris;
nei primi tre in Slalom e di riconfermarmi campione
2) Roberta Piras; 3) Alice Casula
italiano Formula! Direi che ce l’ho fatta.
SLALOM JUNIORES: 1) Luigi Romano; 2) Filippo Facchin; 3) Andrea Mauro; 4) Lorenzo Caria
QUALI SONO I TUOI PROSSIMI IMPEGNI?
SLALOM MASTER: 1) Andrea Rosati; 2) Giorgio Giorgi;
Vincere la tappa di Coppa Italia FW che si sta
3) Manuel Argiolas; 4) Matteo Spanu
svolgendo proprio ora che sto scrivendo qui da me al
SLALOM GRAND MASTER: 1) Marco Begalli;
lido di Capoliveri all’isola d’Elba (vinta poi da Marco
2) Carlo Rotelli; 3) Robert Hofmann; 4) Roberto Actis
Begalli, ndr) e il mondiale formula in Croazia dall’8 al
SLALOM FEMMINILE: 1) Greta Marchegger;
13 luglio dove spero di piazzarmi nei top 15! Dopo ci
2) Francesca Alvisa; 3) Roberta Piras; 4) Alice Casula
sarà un mese di stop e poi andrò in Turchia dove si
FORMULA WINDSURFING MASTER:
svolgerà la terza tappa Pwa Slalom!
1) Roberto Bartolini; 2) Giorgio Giorgi;
Ti abbiamo visto gareggiare con della attrezzatura
3) Cesare Cortesi; 4) Michele Cicerone
Formula di vari brand e un po’ “vecchiotta” come mai?
FORMULA WINDSURFING GRAND MASTER:
Vivendo su un’isola dove il lavoro è principalmente
1) Marco Begalli; 2) Andrea Volpini;
stagionale, le risorse non bastano sempre per tutto
3) Luis Marchegger; 4) Giuseppe Greco
quello che si vorrebbe comprare! Quest’anno ho
RACEBOARD IBRIDO: 1) Roberta Piras; 2) Maurizio
investito di più nello slalom, la mia tavola formula non
Gala; 3) Riccardo Carrus
intendo cambiarla e per quello che riguarda le vele, la
RACEBOARD JUNIORES: 1) Roberta Piras;
Point-7 sta facendo dei prototipi per ottenere il
2) Maurizio Gala; 3) Riccardo Carrus; 4) Romano Mattia
massimo delle performance, purtroppo per il WGS non
RACEBOARD FEMMINILE: 1) Roberta Piras;
erano ancora pronti!
2) Simona Varrucciu; 3) Valentina Basoli
Il podio del Formula
Il podio Slalom femminile
ITA EVENTS
58
Alberto Menegatti taglia il traguardo per primo dopo 16 lati con il tempo di 1:04:18
59 Vista aerea del Circolo Surf Torbole
TESTO DI Fabio Calò, Alberto Menegatti, Matteo Iachino
FOTO DI FotoFiore
La One Hour Classic è uno di quegli appuntamenti fissi della stagione estiva gardesana organizzati dal Circolo Surf Torbole. Anche per quest’anno il main sponsor è stato RRD, con il supporto di Jaguar. Sabato 22 e domenica 23 giugno si sono presentati all’appuntamento ben 95 rider per tentare di battere il record di Alberto Menegatti ottenuto nel 2012, strappato dopo 20 anni dalle mani di Alessandro Comerlati.
DAY 1
prima a causa del ritardo nelle procedure di
Circolo, preceduta dalla presentazione dei nuovi
L’estate non poteva iniziare in modo migliore con le
partenza e di un’Ora (il vento termico da Sud) un
materiali RRD con Andrea Rosati e Finian Maynard
due strepitose giornate di vento e azione al Lago di
po’ scarsa soprattutto sulla boa veronese, è stata
che hanno spiegato le principali caratteristiche di
Garda, per questa edizione 2013 della RRD One Hour
conclusa solo metà prova, ossia 30 minuti. La gara
tavole e vele RRD 2014 al pubblico presente, seguita
Classic. E’ una gara mozzafiato dove tutti si possono
non è stata quindi considerata valevole per il
poi dalla sfilata moda estate by RRD organizzata dal
divertire a hanno un unico obiettivo, quello di
record (per chi lo batte ci sono 1000,00 Euro in
surf shop di Torbole, Surf Planet. La serata è
compiere il maggior numero di lati possibile in
palio), ma è stata comunque stilata una classifica
continuata con uno strepitoso beach party dove uno
un’ora! Due boe vengono posizionate al traverso alle
che ha visto in prima posizione Alberto Menegatti,
scatenato Finian Maynard ha mostrato le sue doti di
due estremità dell’Alto Garda, in corrispondenza
seguito da Matteo Iachino, Finian Maynard, Andrea
ballerino da 120 kg!
della sponda bresciana e di quella veronese
Cucchi, Malte Reuscher, Bruno Martini, Andrea
all’altezza della Casa della Trota e della Conca d’Oro
Rosati, Francesco Prati e altri 87 concorrenti. Vedi
Presentazione materiali, sfilata, foto e report
di Torbole; la partenza è a coniglio, ovvero partono
classifiche complete su www.4windsurf.it.
dettagliato, potete trovare tutto questo su
tutti da dietro il gommone, lo spettacolo è
Archiviata la “half Hour”, il CST ha organizzato per
www.4windsurf.it in cui vi abbiamo mostrato day by
garantito! Le giornate di gara sono state due, nella
la serata una splendida cena sulla terrazza del
day quello che accadeva a Torbole.
Ingaggi in boa mozzafiato
60
La partenza a coniglio dei 95 rider della edizione 2013 della RRD One Hour Classic
DAY 2
tempo, contro se stesso! Tutti si possono divertire
Finian Maynard, Gonzalo Costa Hoevel e da Malte
Per la giornata di domenica l’Ora sembrava voler
perché ognuno ha la possibilità di gareggiare
Reuscher.
entrare con più decisione. Infatti già dal primo
all’interno dei gruppi che si formano naturalmente
mattino il vento da Sud prendeva rapidamente il
in base alle velocità dei rider. Una gara che in
posto del Peler. Verso le 12:30 erano tutti pronti per
questo format è fortemente consigliata a tutti…
partire. Segnalavano 20 nodi sulla boa bresciana e
l’importante è avere la forza per resistere un’ora
RRD ONE HOUR CLASSIC 2013 vista dagli occhi di ALBERTO MENEGATTI
15 su quella veronese. Molti atleti hanno deciso
intera andando alla massima velocità possibile.
Sabato 22 giugno è tutto pronto per la partenza
quindi di utilizzare la loro vela da vento “medio”, 8.6
A differenza dell’anno scorso quando il percorso a
della gara, i nomi non mancano e la voglia di
per i più pesanti e 7.8 per i più leggeri. Scelta che
causa del cambio dell’inclinazione del vento era
vincere brilla negli occhi di molti. Consapevole di
poi si è rivelata sbagliata a causa delle nuvole in
un’estenuante bolina/lasco, quest’anno le boe sono
tutto questo non sono pronto a lasciare andare il
arrivo da Nord che hanno rallentato il distendersi
state posizionate alla perfezione, al traverso pieno,
record, ma anzi tenterò di farne uno nuovo.
del vento, e nell’arco dell’ora di gara si è passati da
aggiungendo divertimento al divertimento.
Pronti...via... la prima partenza si traduce in un nulla
raffiche decisamente forti, soprattutto sulla sponda
Finita la gara, tutti rider sono tornati al Circolo Surf
di fatto, dopo aver dato il via allo scadere dei 4
bresciana, a buchi di vento “importanti” su quella
Torbole e alle ore 17:00 c’è stata la premiazione. Si
minuti validi invece dei 6 previsti, il vento non è
veronese. Chi ha scelto la vela grossa non ha avuto
è aggiudicato la vittoria Alberto Menegatti con 16
sufficiente per far partire la maggior parte del
problemi, gli altri hanno fato un po’ più di fatica.
lati nel tempo di 1:04:18 (tempo non sufficiente per
gruppo.
Ad ogni modo verso le 13:00 si è dato il via! Un’ora
battere il record dell’anno scorso con 18 lati in
Aspettiamo un bel po’ e il vento sembra migliorare,
di gara a tutta velocità, ognuno a lottare contro il
1:05:50), seguito da Matteo Iachino, Andrea Cucchi,
ecco subito i 6 minuti alla partenza. Decido dove
Alberto Menegatti e Matteo Iachino, primo e secondo classificato
Andrea Cucchi, terzo classificato, Finian Maynard, quarto classificato e Gonzalo Costa Hoevel, quinto classificato.
61
partire, e sicuro di aver un maggior vantaggio
nuovamente la 9.3 e mi porto sulla linea.
su metri, nel tentativo di infrangere il record. Verso
partendo nella parte bassa della linea mi appresto
Al via questa volta non concedo regali e sin dalla
il finale della competizione il vento cala,
allo start portandomi nell’area sottovento... Intento
partenza sono al comando, guadagnando metri su
impegnandomi maggiormente nel cercare di non
a non farmi fregare ai 4 minuti sono lì pronto sulla
metri fino al 25° minuto, il tempo e la stanchezza
piantarmi nei doppiaggi in boa e nei buchi a volte
linea, ma la barca questa volta non sbaglia e
iniziano a farsi sentire e per i successivi 10 minuti
pesanti.
aspetta i 6 minuti. Spiazzato parto sottovento senza
mantenere un ritmo sostenuto sembra essere dura.
Al traguardo ho guadagnato un netto vantaggio sul
rincorsa e pure coperto, arrivando alla prima boa
Mi pongo quindi l’obiettivo di non perdere metri
gruppetto inseguitore, 2 minuti e 15 secondi, e
limitando i danni in 6° posizione, ho davanti a me
sugli inseguitori e nell’incrocio sulle mure opposte
consapevole del molto più risicato vantaggio dello
Finian ad aprire il gruppo seguito da Malte, Iachino,
che ho ad ogni giro con Cucchi, in seconda
scorso anno sono ottimista di aver infranto il
Rosati e Cucchi. Ho parecchio da recuperare,
posizione, tengo bene d’occhio la situazione. Il
record. Conferma però che non arriva, rimane
imposto una strambata molto aggressiva e riesco
gruppo dietro è molto serrato con Cucchi seguito
intatto il record del precedente anno, nonostante il
subito a scalzare Cucchi alla prima boa, spingendo
da Iachino e Maynard, tutti e tre nel giro di qualche
passo migliore di questa volta, a causa del vento
sull’acceleratore riprendo anche Rosati e Reuscher
secondo, devo stare attento che stando così vicini
molto più debole nel finale, non ho potuto
appena prima della seconda boa. Iachino e Finian
non spingano maggiormente mangiando il terreno
raggiungere l’obiettivo.
sono però ancora lì e anche se ho mangiato loro un
guadagnato.
Alle mie spalle ottima la rimonta di Cucchi sul
po’ del vantaggio devo cercare di giocare al meglio
Al 35° minuto mi sento nuovamente in forma e non
gruppetto internazionale Maynard e Costa Hoevel, e
il tentativo di sorpasso. Dopo la strambata bolino
avendo perso terreno inizio nuovamente a spingere
poi di Iachino che nel finale di gara è riuscito a
subito molto e solo poco prima della boa mi lancio
sull’acceleratore guadagnando nuovamente metri
spodestare la seconda posizione di Cucchi.
al lasco, scendendo in velocità e non dando la possibilità a Matteo di orzare per farmi rallentare. Arrivo così in seconda posizione, strambando la terza boa con solo Finian nel mirino. Mi rimetto alla stessa tattica, che poco prima della boa successiva sembra dare i suoi frutti portandomi al comando... Da lì spingo, intento a prendere più vantaggio possibile, finché alla mezz’ora la prova viene interrotta. Una bella rimonta, che fa ben sperare per la giornata successiva. La giornata termina con Matteo al secondo posto, anche lui in rimonta su Maynard che ha chiuso il podio davanti a Cucchi. Domenica il vento entra bello deciso, sembra farci optare per la 8.6 ma le nuvole iniziano a coprire qualche montagna, sintomo che sicuramente il vento prima o poi sarebbe un po’ calato. Prendo Malte Reuscher stramba con grinta, sesto classificato
62
WINDSURFER for Chico DI Chiod
In concomitanza con la RRD One Hour Classic si è
Nel 1998, dopo essersi trasferito negli USA, si è
svolta a Torbole una tappa del Circuito Nazionale
trovato coinvolto in un misterioso caso di omicidio a
della Classe Windsurfer (per i pochi che non lo
Miami e successivamente è stato condannato
sapessero, la storica classe che ha dato il via negli
all’ergastolo senza condizionale.
anni ’70 al fenomeno del windsurf nel mondo),
Da 13 anni sta scontando la pena in un carcere di
dedicata a Chico Forti e alla sua allucinante vicenda.
massima sicurezza negli Everglades, la regione paludosa della Florida. Chico ha sempre proclamato
Chico è stato un personaggio indimenticabile nel
la propria innocenza.
mondo del windsurf mondiale, un grande atleta in
Gli amici e i parenti hanno creato il Comitato “Una
acqua e un vulcanico trascinatore a terra: ha
chance per Chico” per chiedere la revisione di un
cominciato a girare il mondo come caddy di Robby
processo costellato da clamorosi errori, vizi
Naish, è stato il primo italiano a partecipare alla
procedurali e sviste sospette.
Vincenzo Baglione a Edoardo Thermes, Maurizio Bufalini e tanti altri…
World Cup PWA, tra i primi al mondo ad eseguire il Forward loop, inventore e sperimentatore con
Tra gli appassionati del “windsurfer”, un manipolo
Molti di loro conoscevano bene Chico Forti, e con lui
Richard White della rampa di salto per il windsurf
di irriducibili nostalgici che fanno del loro essere
hanno condiviso anni di regate, di entusiasmo e di
indoor, vincitore di numerose regate in tutto il
vintage un punto di onore, si contano molti nomi
amicizia.
mondo, nonché campione al Telequiz di Mike
illustri del mondo delle regate di uno, due o tre
Sono stati perciò ben felici di dedicare allo
Bongiorno rispondendo a domande sul windsurf.
decenni fa, da Peppe Barone a Vasco Renna, da
sfortunato amico questa manifestazione che
Classe Windsurfer
Lo stand per promuovere la causa di Chico Forti
Presentazioni materiali RRD 2014 al CST
63 Francesco Prati, tallonato dal suo compagno di scuderia Andrea Rosati e dal francese Sebastien Bonhomme
conserva ancora tutto il fascino e la semplicità della “vecchia scuola”.
CLASSIFICA RRD ONE HOUR CLASSIC 2013 CLASSIFICA COMPLETA SU WWW.4WINDSURF.IT N.LATI
TEMPO
1 MENEGATTI ALBERTO ITA 4
OPEN CIRCOLO SURF TOROLE POINT 7-TRENTINO INGARDA
16
1:04:18
Il Circolo Surf Torbole ha ospitato il gazebo del
2 IACHINO MATTEO
ITA 140
OPEN LNI ALBISOLA
CHALLENGER-AL-360
16
1:06:04
Comitato per le sue iniziative e accolto con grande
3 CUCCHI ANDREA
ITA 1
OPEN WCDS
POINT 7
16
1:06:39
affetto lo zio Gianni Forti, che da anni ha fatto della
4 FINNIAN MAYNARD
KV 11
OPEN -
RRD
16
1:06:43
causa del nipote Chico una ragione di vita.
5 COSTA HOEVEL
ARG 3
OPEN PERUBEACH
-
15
1:00:10
Sfilata moda estate RRD al CST
NOME COGNOME
SAIL NR CAT. CIRCOLO
Jaguar, ancora una volta co-sponsor della One Hour Classic
SPONSOR
Il podio della RRD One Hour Classic edizione 2013
64
PEOPLE
INTERVISTA DI Fabio Calò
FOTO DI Axel Weckermann, courtesy Gaastra
QUATTRO CHIACCHIERE CON E
PETER ROSS Quest’inverno in Sudafrica abbiamo fatto una bella chiacchierata con il team Gaastra presente a Cape Town capitanato dal sail designer Peter Munzlinger e con il team rider Ross Williams e il graphic designer Axel Weckermann. Volete sapere esattamente come si costruisce una vela? Peter ci ha spiegato tutto nei minimi particolari e inoltre ci ha raccontato la sua carriera come velaio, dalle origini del primo lavoro da Oradini a Torbole sul Garda per poi andare a lavorare per North Sails, passando per
Yes e Point-7, fino ad arrivare in Gaastra. Ross invece ci ha svelato qualche trucco per come riesce ad essere uno dei rider più completi sulla scena mondiale, tra slalom e wave. Ci ha raccontato anche della scelta del suo nuovo lavoro e le sue motivazioni. Nella chiacchierata è intervento anche il giovane Axel, grafico per Gaastra/Tabou, che ci ha spiegato come il suo lavoro, soprattutto per le vele, debba andare di pari passo con lo sviluppo della progettazione dei materiali.
CIAO ROSS, INNANZITUTTO GRAZIE PER L’INTERVISTA.
COSA PUOI DIRCI RIGUARDO AL TUO LAVORO SULLE
siano utilizzabili al massimo delle potenzialità non solo
SEI QUI A CAPE TOWN PER COLLABORARE CON PETER
VELE, SIA WAVE CHE SLALOM CON PETER?
da rider professionisti ma anche dal pubblico in
E ALLENARTI. COME FUNZIONA?
ROSS: Per quanto riguarda il range slalom,
generale. Il Sudafrica è un posto perfetto perché tra i
ROSS: Corretto.
completiamo il nostro ciclo di ricerca e sviluppo a fine
vari spot si possono trovare tutti i tipi di condizione in
È ormai da molti anni che vengo qui a Cape Town
ottobre e quindi siamo appena ripartiti quasi da capo,
cui poi le vele verranno effettivamente utilizzate dai
ed ogni anno sembra che la situazione sia sempre
testando le vele e tavole nuove che ho appena ricevuto.
nostri clienti.
più attiva e ci sono sempre più europei in acqua.
Anche Antoine Albeau era in zona, quindi avevo un
Il nostro boss Knut è qui con noi e ci passa circa
ottimo termine di paragone per capire le performance
PUOI MODIFICARE DIRETTAMENTE LE VELE? COME E
3/4 mesi ogni anno, quindi è venuto spontaneo
dei nuovi prototipi su cui stiamo lavorando. In questo
QUANDO CI RIESCI?
cercare di combinare l’allenamento mure a
momento infatti stiamo provando dei nuovi prototipi di
PETER: Sì, posso. Ho sia un po’ di materiale a
sinistra che ricorda le condizioni delle gare PWA,
Vapor slalom a Langebaan ed anche le Matrix Freeride.
disposizione per questo tipo di lavoro, che la
l’ottima promozione per il marchio e la ricerca e
PETER: Fondamentalmente, appena finiamo di lavorare
possibilità di appoggiarmi a velerie locali, sotto le mie
sviluppo, tutto in un’unica location.
sulle vele wave, cominciamo con le freeride e i
direttive, in modo da poter fare le modifiche
C’è inoltre la possibilità, data l’enorme affluenza,
prototipi delle prime vele da slalom, quindi nei
necessarie. Quest’anno però siamo stati
di poter ricevere del feedback da un ampio pool di
prossimi giorni testeremo a Langebaan.
particolarmente fortunati in quanto non abbiamo
rider più e meno esperti e penso sia ideale sia per
L’obiettivo principale di questo viaggio però era
avuto bisogno di ulteriori modifiche, in quanto i
me, che per il team che come palco per mostrare
completare ed ultimare il range di vele wave. Ho quindi
prototipi realizzati fino a quel punto erano già ottimali.
il nuovo materiale al mondo.
portato svariate vele, una per tipo, e poi, collaborando
ROSS: Abbiamo raccolto tutti i feedback e le dritte di
Se poi non ci fosse vento si può anche fare surf da
con il nostro grafico Axel, abbiamo realizzato alcuni
tutti i rider quando ci siamo riuniti ad Alghero a fine
onda e ci sono un’infinità di cose belle da vedere.
prototipi definitivi. Anche Alex Mussolini e Jamie
stagione, parlando degli ultimi dettagli sia sulle vele
È un posto spettacolare e non c’è da sorprendersi
Hancock ci hanno raggiunto per testare un po’,
wave che slalom. Peter ha poi realizzato il primo set di
che sempre più gente ci stia venendo.
assieme anche a Peter Garzke e lo stesso Knut. Il
vele che mi è stato recapitato in Inghilterra, dove
nostro obiettivo primario, infatti è realizzare vele che
abbiamo cominciato a provarlo per poi realizzarne una
65
seconda generazione da portare qui, basandosi sulle migliorie della precedente. Fortunatamente entrambe le generazioni hanno dato ottimi risultati e ci sono stati dei notevoli miglioramenti rispetto alle già ottime vele del 2013. CHE TIPI DI ALBERI UTILIZZATE? PETER: Lavoriamo con i nostri alberi, provando continuamente nuovi prototipi testando diverse soluzioni sia di modello che di percentuale di carbonio. In generale però realizziamo le vele disegnandole sulla nostra curvatura specifica che possiamo poi alterare da un anno all'altro, anche per adattarle meglio alle vele e completarne alcune qualità. Una volta che abbiamo trovato una base solida, proviamo anche con altri alberi e, a meno che qualcuno offra performance notevolmente migliori di altri, cerchiamo di cambiare la curva il meno possibile, in modo da non mettere in difficoltà anche i clienti e i distributori che si trovano vele nuove con curve che richiedono necessariamente alberi nuovi. Abbiamo qui alcuni nuovi prototipi di alberi wave e facciamo lo stesso anche per le vele slalom, testandone le varie combinazioni tutto l'anno. Proviamo diverse soluzioni in modo da capire esattamente cosa ogni cambiamento comporti e così facendo possiamo anche intuire la direzione futura in modo da proporre un cambiamento più graduale. QUAL È L’ASPETTO PRIMARIO CHE CERCATE IN UNA VELA WAVE? POTENZA O CONTROLLO? E PER LO SLALOM? ROSS: Il nostro range di vele wave comprende le Manic, le Poison e le IQ. Le linee guida che siamo soliti seguire è che le Poison siano più potenti per condizioni onshore o rider più pesanti. La IQ è ideale per provare tutte le nuovissime manovre e stile di surfata new school, mentre la Manic è la vela wave per definizione, il nostro punto forte, e la vela che ogni waverider dovrebbe avere la fortuna di usare. In generale cerchiamo di garantire la facilità d’utilizzo, la performance estrema e anche la potenza sufficiente per muoversi sulla lineup. Io sono passato dalla Manic alla Poison per il tour 2013, sia per le condizioni che per mostrare a tutti che tutte le nostre vele siano performanti e competitive anche in coppa del mondo. Io uso le Poison, Alex e Jamie le Manic e Thomas
Peter Munzlinger
66
Thomas Traversa con la nuova Gaastra IQ 2014
Traversa le IQ, e tutti quanti abbiamo avuto almeno un
rider a rider, anche sullo stesso modello. Thomas per
obbligandoci a restare in acqua con le vele armate per
risultato di top 5 in una tappa di coppa del mondo. Per
esempio usa vele minuscole col caricabasso al minimo
vento leggero, ora molto sovrainvelati. Anzichè
la prossima stagione potrei tornare alle Manic, ma
e piuttosto piatte di bugna. Altri invece preferiscono
cambiare vela, però, ho semplicemente cazzato il
anche la Poison è una scelta ottimale. Entrambe sono
cazzarle di più di caricabasso per farle sventare
caricabasso per far sventare la penna e la vela è
vele a 5 stecche, e per me va benissimo così. Non sono
meglio. Personalmente penso che abbiamo migliorato
cambiata radicalmente, passando dall’esser
così preso dalla nuova moda dell’aver bisogno di vele a
molto nella copertura del range di condizioni, offrendo
completamente sovrainvelati a perfettamente in
4 o perfino 3 stecche... voglio una vela stabile, con
un’ottima potenza anche con poco vento e controllo
potenza.
potenza e leggera tra le mani. Non vedo quindi la
con vento forte.
ROSS: Le vele 2014 in più rispetto alle precedenti
necessità di togliere 1 o addirittura 2 stecche...
PETER: Personalmente io attingo molto dalla mia
hanno proprio questa enorme capacità di adattamento
PETER: Alex e Thomas erano i nostri due rider che
esperienza con le vele race e sebbene siano molto
con molte regolazioni, che ti permettono di trovare il
usavano la IQ a 4 stecche. Alex ha provato la nuova IQ e
diverse, riesco a riutilizzare e riadattare alcuni
trim perfetto per qualsiasi condizione.
ne è rimasto molto soddisfatto, però poi ha
principi. Le vele nuove infatti offrono più possibilità di
assolutamente perso la testa per le nuove Manic. Non
regolazione, per coprire più condizioni, restando
ha voluto sentire ragioni, se n’è andato con la 4.2 e la
sempre leggere tra le mani anche nelle misure più
ROSS: L’aspetto fondamentale delle vele slalom è
4.5 e ora non ne abbiamo più da poter testare qui...
grosse e col vento leggero. L’altro giorno infatti
l’accelerazione immediata all’uscita dalla strambata
Non è problema comunque.
eravamo a Sunset per testare le misure più grosse, col
per ripartire immediatamente il planata. Le nuove
ROSS: L’aspetto più interessante delle vele nuove è
vento leggero. La situazione però è cambiata
Vapor hanno uno spunto ancora maggiore, con un
l’enorme possibilità di regolazione, che varia molto da
rapidamente e il vento è aumentato parecchio,
profilo maggiore nella parte avanzata ed un twist più
PER LO SLALOM COSA CERCATE INVECE?
67 nella zona di Marsiglia assieme a Cedric Bordes, i Moussilmani ed altri ragazzi. Il livello dello slalom è ottimo in quella zona ed è ideale per spingersi a vicenda. Collaboriamo strettamente per quanto riguarda Tabou, raccogliendo informazioni e spunti e testando le nuove Manta slalom. In quel periodo, quella zona è una delle migliori in Europa per varietà e consistenza delle condizioni ed è anche possibile fare wave con vento forte di Maestrale. È quindi una location ideale per preparare tutto il materiale per la stagione in arrivo. Io personalmente cerco di concentrarmi più sullo slalom in quel periodo, mentre per il wave punto ad andare nello spot in cui si terrà la
L’intervista di 4Windsurf a Peter e Ross: febbraio 2013, Table View (Sudafrica)
gara almeno 2 settimane prima, in modo da abituarmi alle condizioni, facendo esclusivamente wave. È tutto abbastanza stretto come tempi anche perchè ora ho anche una vita famigliare in Inghilterra e quindi cercherò di passare un po’ più tempo in zona, allenandomi anche agli eventi locali. PETER MI HA DETTO CHE COLLABORI ANCHE COL DISTRIBUTORE? ROSS: Sì, sono il rappresentante inglese per Gaastra, Tabou e Vandal Europa. È un lavoro più stabile e più tradizionale ma è necessario perchè è veramente difficile riuscire a vivere solo di windsurf. Io sono stato
confrontarmi ancora ai massimi livelli anche in wave
fortunato ad avere una buona carriera, ma è anche
ma avendo più tempo a disposizione per fare quello
fondamentale cercare di pianificare le prossime
che voglio.
mosse e anche di poterti rendere il più indispensabile possibile per i tuoi sponsor. Non è solo una questione
QUALI SONO I TUOI SPOT PREFERITI QUI A CAPE
di fare quattro gare in un anno, ma anche di essere
TOWN?
presente sulle riviste, in spiaggia, fare promozione,
ROSS: Haakgat ed Elaands mure a sinistra e Cape
misurato che creano un’ottima superficie alare che ti
parlare alla gente... Il tuo sponsor vuole vendere più
Point mure a destra. Anche Melkbos può regalare
permette di ripartire immediatamente, con la
materiale, quindi più gliene farai vendere, meglio sarà
ottime uscite ma è più difficile trovare le condizioni
massima efficienza, permettendoti di usare vele più
per te e più potrai godere delle ricompense che ne
ideali. A volte però è anche divertente uscire in posti
piccole o le stesse misure anche con vento più forte.
derivano, come essere qui a Cape Town ed usare la
come Whitsands, con il vento più onshore e nucleare. A
Abbiamo fatto un grosso passo avanti, anche grazie
spiaggia come ufficio. Lo adoro. E ogni giorno faccio
volte invece solo galleggiare e poi volare in down the
all’aggiunta di Ben Van Der Steen al team, a cui
del mio meglio per promuovere me stesso ed i miei
line ad Haakgat.
abbiamo dato la possibilità di provare le vele prima di
sponsor.
decidere per il cambio di scuderia in modo che la sua
OK PETER, PASSIAMO ORA AL TECNICO E ALLO
decisione fosse a ragion veduta. Ne è rimasto
IL TUO OBIETTIVO PER QUESTA STAGIONE?
SVILUPPO DIETRO LE QUINTE. RACCONTACI UN PO’ LA
entusiasta ed ha subito accettato la nostra offerta. È
ROSS: Cercherò di concentrarmi maggiormente sullo
TUA STORIA.
già finito sul podio più di una volta e penso sia un
slalom e sul consolidare le relazioni di affari in
PETER: Sono di origini tedesche ma sono cresciuto in
ottimo candidato al titolo per la prossima stagione.
Inghilterra. Molto probabilmente non parteciperò alla
Toscana vicino a Viareggio da quando avevo 4 anni.
gara wave a Pozo. Cercherò di riconquistare il mio
Verso la fine degli anni ‘70, ho scoperto il windsurf,
SEI UNO DEGLI ATLETI PIÙ COMPLETI IN
attuale titolo di campione mondiale di Formula e
proprio mentre stava per nascere, e me ne sono
CIRCOLAZIONE, FACENDO SIA WAVE CHE SLALOM AD
anche fare gli eventi wave vicini a casa, quindi sia
innamorato già da quando avevo 16 anni. Andando
ALTI LIVELLI. DOVE E COME TI ALLENI?
quelli locali inglesi che probabilmente le tappe PWA a
avanti, non avendo sbocchi lavorativi in zona, ho colto
ROSS: Generalmente trascorro almeno qualche mese
Klitmoller e Sylt e sicuramente Sud Africa (se
l’opportunità di lavorare da Oradini, sul Garda, come
in Sud Africa per poi andare ad allenarmi in slalom
dovessero confermarla)! Così facendo posso
commesso per il periodo estivo. Ho poi conosciuto
68
Thomas Traversa in Push Loop nel duo home spot
Helgo Lass che era l’importatore North Sails, finendo
notevole. Dopo qualche anno però non riuscivo più ad
Gaastra, mi ha proposto di lavorare come designer
poi per lavorarci. A quel punto ho iniziato a farmi la
avanzare nella mia carriera in quanto ero sempre e
Gaastra a fine 2010. Per quanto mi poteva dispiacere
gavetta, lavorando tutti i giorni ma riuscendo ad uscire
comunque sotto al disegnatore capo di allora, Dave
lasciare Point-7 non potevo non accettare
con l’Ora. Il mio sogno è sempre stato di lavorare sulle
Ezzy. Ho così avuto la possibilità di realizzare delle vele
un’opportunità del genere e ho così iniziato con
vele. Ho così iniziato facendo riparazioni come centro
per DaKine.
Gaastra.
AH È VERO! IO AVEVO LA DACOMP!
COM’È INVECE LA SITUAZIONE ATTUALE? VIENI
periodo in cui al Garda stavano cominciando a
PETER: Quel progetto però è durato pochissimo ed è
SPESSO QUI IN SUDAFRICA?
prendere piede le vele con stecche a rotazione con
da lì che poi è partita l’avventura YES Sails. A quel
PETER: Io solitamente vengo qui almeno un mese e
sistema RAF. Dopo NeilPryde anche la North ha iniziato
punto ero già al Garda da svariati anni, essendomi
mezzo da metà gennaio fino a fine febbraio per
a fare vele con stecche anche sotto il boma. Le prime
ancora trasferito l’inverno dopo la mia prima estate
finalizzare le vele wave. Torno poi a casa ad Alghero,
vele erano puramente degli esperimenti, senza la
da Oradini. Allora è anche avvenuto l’incontro con
dove resto per 2/3 settimane, per poi dover andare in
minima esperienza, però andavano già piuttosto bene.
Andrea Cucchi, che sono stato il primo a
Cina per mettere il tutto in produzione perchè siano
Durante l’estate c’era stato il meeting importatori
sponsorizzare nella sua intera carriera, con YES,
pronte per aprile, quando inizia la produzione effettiva,
North, al Garda, con David Ezzy come designer. Due
avendo visto il suo talento ed il suo fisico. Con le mie
in modo che siano disponibili sul mercato per
importatori, incuriositi, hanno voluto provare le mie
vele, poi, la stagione successiva ha vinto ogni cosa ed
metà/fine estate. Il primo motivo è comunque finire le
vele, che si sono rivelate nettamente migliori rispetto a
è così nato il fenomeno Cucchi, verso l’inizio dei ‘90.
vele wave per la stagione nuova. Io però ne approfitto
quelle realizzate da Ezzy, per quella specifica tipologia.
Sono sempre rimasto amico con Andrea, anche dopo
anche per parlare un po’ con Axel e Knut, assieme
A quel punto, Eckart Wagner mi ha dato il compito di
il suo passaggio in NeilPryde e anche lui ad un certo
ovviamente agli atleti, per avere un overview generale
realizzare una linea di vele. Un conto è fare una vela
punto si è posto la fatidica domanda: “Che faccio ora
del nuovo range di vele. Io cerco di portarmi avanti ad
discreta, ma da lì ad arrivare a mettere su una linea
della mia vita?”. E ha deciso di trasformarsi da atleta
ogni occasione possibile, e ho infatti pronti dei nuovi
intera, con quelle specifiche caratteristiche, la
in business man. A quel punto mi ha ricontattato ed
prototipi per tutte le linee, in modo da poter già
situazione si complica parecchio. Sono quindi andato
ho quindi colto l’occasione per abbandonare YES con
cominciare ad avere le prime impressioni. Il processo
in fabbrica in Sri Lanka per capire meglio come
cui avevo ormai problemi da anni e ripartire con
di sviluppo poi proseguirà per tutta la stagione,
muovermi ed ho realizzato la mia prima semplice vela
Cucchi in Point-7. Nel 2005/2006 abbiamo proposto
concentrandosi per finire sulle vele slalom, la cui
freeride a 4 stecche. Negli anni successivi poi ho
questo concept delle vele tutte nere e siamo andati
ricerca e messa in produzione spesso rasenta la
realizzato la Prisma, che è stata una vela dal successo
avanti un po’ di anni, finchè Knut, proprietario della
deadline di registrazione del materiale per il PWA.
assistenza per North. Dopo un paio d’anni, verso l’83, ho cominciato a realizzare le mie prime vele, nel
69
Peter si confronta con Ross Williams sulla spiaggia di Haakgat (Sudafrica)
AXEL WECKERMANN
realizzare un design se poi nel bel mezzo hai una
poi il design delle serigrafie e di tutti i vari dettagli. Si
Graphic Designer per Gaastra/Tabou
cucitura o un pannello su tutta la lunghezza della vela.
inizia guardando solamente la schermata di un
È una questione molto tecnica e delicata.
computer ma ben presto diventa necessario vederlo
CIAO AXEL, DI DOVE SEI?
PETER: Generalmente gli invio una bozza del layout dei
dal vivo e toccare con mano. A quel punto si nota
AXEL: Koln, Germania.
pannelli, in modo che la vela presenti alcune
sempre qualche dettaglio che prima non avevi notato
funzionalità, che rappresenta lo scheletro, la tela, su
ed è per questo che noi collaboriamo insieme qui,
ADORO IL LOOK DELLE GAASTRA. SIA LE PURE CHE LE
cui poi lui proporrà la sua bozza di design. Dopo
direttamente, in modo da poter velocizzare la
MANIC HANNO UN DESIGN MOLTO AGGRESSIVO ED
qualche via vai di email, riusciamo a raffinare il tutto
realizzazione del design definitivo, sistemando tutte le
ACCATTIVANTE. TU SEI IL DESIGNER. TI OCCUPI SOLO
da entrambe le parte e a concretizzare il progetto un
tessere del puzzle.
DELLE VELE O ANCHE DEGLI ACCESSORI?
passo alla volta.
ROSS: Concordo pienamente con Peter e Axel. Quando avevo visto le grafiche sul computer non mi avevano
AXEL: Io lavoro principalmente sulle vele ma mi occupo anche di tutto il merchandise e degli accessori,
QUANTO CI VUOLE ALL’INCIRCA PER QUESTO
trattando anche la scelta delle combinazioni dei colori
PROCESSO?
rimasto a bocca aperta! Non si può mai sapere a
delle vele e le campagne pubblicitarie.
PETER: Non è questione di mesi, però, avendo
meno di vederlo direttamente, tra le tue mani.
PETER: Axel si occupa del design di tutti i prodotti
comunque numerosi modelli e linee da realizzare, è un
Gaastra, sia vele che kite e anche tavole Tabou e tavole
processo piuttosto laborioso. Sicuramente lo
AVETE UN’IDEA DI COSA PROPONGONO I VOSTRI
da kite Gaastra. Si occupa anche del design e layout
raffiniamo svariate volte per arrivare a un concept più
CONCORRENTI OPPURE SEGUITE UNA VOSTRA IDEA
dei cataloghi e delle pubblicità. È una mole di lavoro
concreto, che poi viene proposto, valutato e raffinato a
SENZA NESSUNA INFLUENZA ESTERNA?
notevole.
step incrementali, per poi arrivare a realizzarlo su
AXEL: Ormai con facebook e internet si vedono le
tutte le vele delle diverse linee. Il problema principale
grafiche nuove con mesi di anticipo ma fino a qualche
QUAL È LA TUA IDEA DI BELLEZZA PER UNA VELA,
è trovare un filo conduttore, un aspetto caratteristico
anno fa qualsiasi tipo di plagio era completamente
VISIVAMENTE PARLANDO? COME FAI A RENDERLA
che ti permetta di identificare il marchio a
impossibile. A questo punto comunque, sarebbe
colpito più di tanto ma vedendole qui in spiaggia sono
DISTINGUIBILE DALLA MASSA?
prescindere dal modello specifico, facendo uscire sia
troppo tardi e non farebbero in tempo ad ispirarsi o
AXEL: È una bella domanda. Il mio ideale di bellezza
la vela che il marchio dalla massa. Non è solamente
copiare la nostra grafica. Noi piuttosto cerchiamo di
sarebbe riuscire ad integrare il design con la
una questione di serigrafie sui pannelli. Bisogna
seguire un’evoluzione logica del nostro design che si
funzionalità della vela ed è per questo che io e Peter
considerare la forma dei pannelli, la loro disposizione,
muova di pari passo allo sviluppo delle vele,
lavoriamo in stretto contatto. Non avrebbe senso
il colore dei pannelli e dei materiali usati, le cuciture e
proponendo un’evoluzione di anno in anno,
70 riproponendo alcuni tratti distintivi. La cosa peggiore
più flessibile.
Non calcola nè carichi nè sforzi, è un software CAD in
che si possa fare, in generale, è imitare gli altri. Non si
Per le vele slalom, invece, utilizziamo i nostri tipici
2D che usano anche NeilPryde, North e altri marchi.
deve vivere sulla luna ma bisogna comunque
pannelli blu di monofilm colorato estruso, con uno
In generale, il punto di partenza di una vela è la Luff
conoscere, rispettare e promuovere la propria
spessore di 4 mil, cioè 100 micron.
Curve, cioè la curva d’albero quando viene messo in
immagine e identità del brand.
A seconda dell'utilizzo della vela, quindi, utilizziamo
tensione armando la vela. Bisogna quindi considerare
anche diversi materiali, che devono quindi essere
la distribuzione mirata di materiale affinchè l’albero,
LAVORI IN UFFICIO O TI BASTA IL TUO LAPTOP?
considerati nel design generale.
accoppiato alla curvatura d’albero della vela, crei un
AXEL: Io faccio quasi tutto dall’ufficio di NewSports a
Solitamente nella zona centrale ci sono i materiali
certo profilo. A questo poi si aggiungono anche i vari
Colonia, che è il quartier generale Gaastra in Germania
meno resistenti mentre sui bordi, dove si accumula la
profili secondari dei ferzi. I ferzi sono posti in un certo
per il magazzino e la spedizione in Europa, dove ha
maggiore tensione e stress, usiamo dei materiali più
modo per la creazione di un profilo specifico, e anche
sede anche il reparto di marketing anche per
rinforzati.
secondo una disposizione che permetta l’integrazione della grafica. Ci sono poi le cuciture e le stecche...
l’international, e anche di Tabou e Gaastra Kite. Anche Knut ogni tanto ci lavora.
AXEL QUALE VELA TI PIACE DI PIÙ COME GRAFICA?
Il mio approccio personale è utilizzare due ferzi
AXEL: La Pure, perchè si nota molto bene il design
verticali iniziali, dal caricabasso alla penna, in cui poi
CI SONO DEI FATTORI PARTICOLARI CHE GIOCANO UN
distintivo e anche la combinazione di colori mi piace
comincio a mettere del profilo e poi posiziono i ferzi
RUOLO SPECIFICO E STRATEGICO?
molto. Anche le IQ mi piacciono molto.
orizzontali sotto le stecche, utilizzati anch’essi per controllare il profilo. Anche le cuciture e i ferzi
PETER: Ci sono un sacco di dettagli riguardo alla
secondari giocano un ruolo rilevante che, a seconda
scelta dei materiali e della loro integrazione nel
PETER, POTRESTI RACCONTARMI COME SI ARRIVA
complesso, dal monofilm trasparente, agli Xply
ALLA VELA CHE IL RIDER HA POI TRA LE MANI?
che siano sul bordo o centrali, dovranno sopportare
laminati che risulta più opaco e più essere di diversi
PETER: Io ho un software che mi aiuta a rendere tutto
sollecitazioni diverse. A volte poi bisogna mettere una
colori ed avere fantasie personalizzate che variano da
il processo più produttivo, facendomi risparmiare
cucitura semplicemente perchè la misura predefinita
compagnia a compagnia, i colori, gli inibitori di UV ecc.
tempo, che è fondamentale per mettere insieme tutti i
non ti basta. L’aspetto fondamentale da capire è che
In generale, possiamo dire che le vele con monofilm
dettagli che si devono incastrare nel processo
sebbene il profilo della vela armata risulti curvilineo,
colorato sono molto più resistenti rispetto a quelle in
complessivo. Quando ho iniziato ero obbligato a fare le
sul software si lavora con angoli in 2d, che sono
monofilm trasparente, grazie alla presenza degli
dime a mano coi fogli di monofilm, per poi disegnare e
conosciuti come high points. Sotto la stecca per
inibitori nel colore.
tagliare il monofilm usando il nastro come guida. Dopo
esempio, si possono unire due materiali con una linea
Per le vele wave, ad esempio, utilizziamo Xply colorato,
fortunatamente si è passato al plotter e poi ad
retta e piatta, per poi creare un angolo sotto alla
per ottenere lo spessore desiderato. Il normale Xply è
autocad fino al software che uso al momento, che
stecca stessa. Così facendo si può regolare il profilo
da 125 micron, cioè 5 mil. Nelle vele wave ora
ricalcola automaticamente le regolazioni in caso di
con gli angoli tra gli high points. In generale, se si
utilizziamo il 2Ply che è più sottile e leggero e anche
modifica, basandosi su parametri da me impostati.
vuole maggiore profilo, s’incrementano gli angoli e se ne usano anche di più. Comunque si tende sempre a dare più profilo nella parte bassa della vela, in modo che la potenza sia a portata del rider e il rig risulti più bilanciato, sventando in penna, avendo maggiore controllo. Io devo disegnare ogni singola misura di ogni linea, per l’intero range, mantenendo alcune proporzioni caratteristiche a seconda della tipologia di vela e delle caratteristiche specifiche. L’unico aspetto che disegno manualmente dell’intera vela è la disposizione dei ferzi, mentre tutto il resto è gestito esclusivamente da una lunghissima lista di parametri, percentuali, misure e angoli che ne regolano l’andamento. Generalmente quindi parto da una misura specifica, che può per esempio essere la tipica 4.7 wave e la sviluppo completamente. Una volta finita, completata la progettazione, mando il file in Cina alla fabbrica, dove realizzano il primo prototipo. Solitamente faccio una linea essenziale con 3-4 misure
Peter controlla le sue vele
tipo 4.2/4.5/4.7/5.0. Appena mi arrivano le vele, le guardo, le provo, le studio e cerco di capire quali
71
Thomas Traversa in perfetto time sul lip
modifiche possa fare sul file, non a mano. Io preferisco
successivi, a seconda del momento, della fortuna, della
race che wave, e anche di altri aspetti vari ed eventuali
inoltre fare le vele direttamente in Cina di modo che
necessità di modifiche e da una serie di altri fattori.
con Axel, come la comunicazione sul web e sulla nostra pagina di facebook.
poi le vele di serie siano esattamente identiche ai prototipi che ne sono stati realizzati. Solitamente si
AVENDO COSÌ TANTI ATLETI NEL POOL, ASCOLTI
modifica sempre qualcosa, per poi creare una nuova
QUALCUNO PIÙ DEGLI ALTRI?
MATT PRITCHARD È ANCORA PARTE DEL TEAM?
serie di prototipi, finchè siamo soddisfatti del risultato
PETER: Io ascolto sia gli atleti che il pubblico
PETER: Sì, fa qualche test delle vele wave e
ottenuto. A quel punto applico le ultime modifiche sul
generale, fino all’amatore in spiaggia il sabato e la
soprattutto ha il compito di team manager
software e mando i file definitivi in Cina, dove dopo che
domenica, specialmente per le vele freeride su cui
mantenendo la comunicazione tra atleti e azienda.
mi hanno creato il set, le armo e controllo che tutto
lavoro molto anche ad Alghero.
sia come volevo, dando l’approvazione finale.
Fra gli atleti ci sono alcuni che danno feedback
DOVE FARETE IL PROSSIMO PHOTOSHOOTING?
molto dettagliati, come per esempio Ross, o altri
PETER: Avevamo in mente di farlo qui ma non
I PROTOTIPI TI ARRIVANO CON O SENZA GRAFICA?
come Thomas e Alex che si specializzano sulle
eravamo ancora pronti definitivamente e quindi
PETER: Generalmente le primissime versioni arrivano
misure piccole. Nel freestyle collaboro molto con
abbiamo rimandato.
con una grafica minimale, quasi sempre solo con il
Tonky Frans. Ross spesso fa anche da mediatore,
Non lo faremo però a Maui perchè costa troppo ed
logo, mentre le ultime hanno la grafica. Questo però
raccogliendo le opinioni generali dei rider per poi
è ormai troppo clichè.
non cambia nulla dal punto di vista funzionale delle
riportarmene il succo, come fa Tonky per il
Cercheremo di restare flessibili, facendo le foto per
vele, se non l’intensificazione della collaborazione
freestyle. Chiunque riesce a percepire la differenza
il wave con Alex a Tenerife e slalom e freeride nel
parallela con Axel per il design.
tra una vela e l’altra, poi ci sono i rider più tecnici
sud della Francia.
e specifici e quelli meno.
Maui ormai è troppo mainstream e sono sempre le stesse foto e angoli visti e rivisti.
PER UNA VELA SOLA, PER QUANTO TEMPO PUÒ ANDARE AVANTI QUESTO PROCESSO?
IN GAASTRA QUINDI TI OCCUPI SOLAMENTE DEL
Ovviamente le condizioni sono ottime, però
PETER: Dipende molto dal tipo di vela. Solitamente si
DISEGNO DELLE VELE OPPURE TI OCCUPI ANCHE IN
sicuramente non farebbe male cambiare scenario e
parte dalla vela attualmente in commercio, per poi
PARTE DI MARKETING/GESTIONE DEL TEAM ECC.?
distinguersi dalla massa, ancora una volta!
andare a sviluppare fino a 6/7 generazioni di prototipi
PETER: Io mi occupo anche degli alberi e dei boma, sia
72
ENDLESS SUMMER
TESTO E FOTO DI Martin Daly, Kevin Pritchard www.marshallwaves.com
ISOLE MARSHALL
Kevin Pritchard, Keith Teboul, Marcilio Browne e Bernd Roediger sono andati alla scoperta di un paradiso tropicale abbandonando per qualche giorno la loro Maui, per inseguire un massiccio swell che si sarebbe abbattuto sulle coste delle isole Marshall. Di materiale integro ne hanno portato a casa poco, ma le emozioni che hanno provato sono state uniche.
73
Kevin Pritchard sdraia la vela
È iniziato tutto in maniera completamente innocente,
Improvvisamente sentiamo qualcuno urlare: “Hey!..Hey.
sebbene il bar puzzasse come un bufalo in
Tu... Sì tu con la maglietta blu! Tu brutto pezzo di *%#!
decomposizione. Era il mio compleanno ed eravamo
Perchè non vieni e mi succhi il c@**o?”. Ho girato lo
usciti a festeggiare, il mio vecchio compagno di stanza
sguardo e sono rimasto esterrefatto a vedere i nostri
del college, Dave, con suo fratello, che era appena
due nuovi amici. Mia moglie e le mie figlie non
riuscito a laurearsi dall’infame percorso accademico
sarebbero rimaste troppo impressionate da quei
della facoltà di legge di Harvard. Ci siamo ritrovati in
commenti. Non proprio di classe. Girando poi lo
un bar con un’atmosfera strana, come se fosse stato
sguardo verso il basso ho notato due strisce blu sulla
arredato da un matador, Timothy Leary e Tony
mia maglietta. Ma che?!? Non abbiamo appena offerto
Montana. Una sorta di sfarzo da mafioso unito ad uno
dei drink a quei tipi? Poi è il mio compleanno!
psichedelico di bolero, e sembrava di essere nel bel
Qualcosa è scattato in me ed è partita la mia versione
mezzo di un set di un film del 1984, ma ormai stava
selvaggia.
anche cadendo tutto a pezzi. E c’è un bisogno
In men che non si dica sono partito di corsa lungo il
allucinante di disinfettare ogni angolo. I muri di velluto
marciapiede, buttandomi a mo’ di superman senza
rossi erano ammuffiti e umidi, con teste di toro
mantello e finendo sdraiato come un deficiente
imbullonate al muro che aveva perso qualsiasi
rotolando sull’asfalto del parcheggio. Ad un certo
parvenza di realtà ed era rimasto solo un teschio
punto, non ho capito come, mi sono ritrovato a fare a
rinsecchito. C’erano raffigurazioni di matador
pugni, all’incirca, mentre il mio avversario non si
messicani che erano sparse a caso sulle pareti,
regge in piedi ed io lo prendo un paio di volte con dei
mentre qua e là si vedeva anche qualche spada e delle
pugni ridicoli. Sembrava più un match Laurel/Hardy
bandiere di Jolly Roger, che aggiungevano un tocco di
che Ali/Frazier.
film di pirati. Poi, ovviamente, c’era l’odore.
Facciamo un giro intorno al parcheggio e nel
Ecco che sono entrati dalla porta due individui tutti
frattempo il mio amico #2 barcolla abbracciato a Dave.
unti e si sono seduti proprio di fianco a noi. Ci siamo
“Non capisco quale sia il tuo problema”, biascica, “mi
ordinati da bere e già che c’eravamo gliene abbiamo
state molto simpatici però”. Dave stava facendo da
ordinati un paio anche a loro. Uno s’è trasformato in
coach e da allenatore: “Tieni su il sinistro, affonda con
due e due in tre... come succede sempre. Dopo la
quel gancio!”. Ed ecco che in men che non si dica il
nostra momentanea avventura abbiamo quindi deciso
tutto si trasforma in una specie di stupido match di
di districarci dall’abbraccio maleodorante di quella
wrestling, sull’asfalto, un’altra volta, finchè l’amico
bettola stranamente accogliente, per poi proseguire
numero 1 sussurra qualcosa dalle labbra tumefatte
nel caldo avvolgente della notte hawaiiana.
che ricorda un “ok ok” e si arrende.
74
Keith Teboul
Ecco così che ripartiamo per la notte, avendoli sconfitti
molto probabilmente ha contribuito a questo cambio
Perchè lui ha la capacità, l’intelligenza ed anche la
uno ad uno, eccitati e vittoriosi, mentre Dave indica
di piano di viaggio. Non ditelo a Martin però, potrebbe
fame di onde che possono tramutare questo sogno in
suo fratello, l’avvocato, con la sua polo blu tutta
ridurre notevolmente la vita di Bernd.
una realtà. E stiamo per andare a surfare delle onde veramente serie.
precisa ed i capelli pieni di gel. “Zio” cerca di dirmi, connettendo a malapena “mi sa che stavano parlando
Le Isole Marshall sono un gruppo di atolli a circa 5 ore
con lui e non con te!”,
da Oahu e solo 7 gradi a nord dell’equatore. Il
Siamo atterrati a Majuro su una piccola pista su una
“oh cazzo,” penso tra me e me, “vabbhè, colpa dei fumi
territorio marshallese comprende 900.000 miglia
piccola striscia emersa che non era larga più di 200
della bettola”. Per l’amor di dio però, dovrei veramente
quadrate di un reame acquatico zeppo di picchi
metri. Una minuscola lingua di terra congiunge un
cambiare aria per un po’.
perfetti, che rappresentano il sogno proibito di
altro atollo largo qualche centinaio di metri,
qualsiasi waverider, surfista o windsurfista che sia.
compromettendo così l’integrità del reef e formando
Fortunatamente, la mattina successiva ricevo un
Martin Daly ha scoperto questo paradiso nascosto
un’enorme laguna che è cosparsa da una flotta di
messaggio da Keith Teboul. “Le previsioni danno uno
durante il Quiksilver Crossing ed è rimasto così
barche di pescatori. Sopra al baggage claim, in
swell massiccio. Il radar è passato da viola a nero.
esterrefatto dalla sua bellezza incantata e dall’enorme
aeroporto, c’è un cartello colorato che ci saluta in
Dobbiamo assolutamente andarci. Si parte stasera alle
e crudo potenziale degli spot che ha deciso di
marshallese con “yokwe.” Quest’espressione locale,
6:30”. Non vedendo l’ora di partire per andare ad
raccogliere tutto quello che aveva nel suo negozio a
tradotta letteralmente, è “tu sei arcobaleno”... È la
intercettare questo mostro e lasciarci i nefasti eventi
Sumatra per poi trasferirsi qui e creare il paradiso
gente più gentile, tranquilla e rispettosa con cui abbia
delle serata precedente alle spalle, preparo tutto il
acquatico che ogni rider sogna, proprio sull’orlo di
mai avuto a che fare, e come molte popolazioni locali,
mio materiale freneticamente, dopo aver consegnato
questo mondo semisommerso.
sono stati fregati alla grande. Le isole Marshall
alla mia compagna il titolo onorario di moglie
Un posto senza gente, nè alberghi, nè accampamenti,
rappresentano il secondo paese al mondo per la
dell’anno, aver dato un bacio alle mie due bambine ed
nè turisti, nè tantomeno inquinamento, ed infatti ha
pesca e la produzione di carne di tonno e, come capita
essermi diretto verso l’aeroporto. Keith ha messo
chiamato uno dei picchi principali “Nirvana”. Questo è
quasi sempre, multinazionali e bracconieri utilizzano
insieme una banda di teppisti: Marcilio Brawzinho
l’ambiente acquatico più incontaminato che abbia mai
metodi di pesca indiscriminati che sono illegali nella
Browne, Kevin Pritchard, il campione del mondo di
avuto la fortuna di vedere. E di Oceano lui ne ha visto
maggior parte dei loro paesi d’origine, da Tawain, dalla
longboard, Zach Howard, il fenomeno della Billabong
in quantità. Recentemente ha guidato una barca a vela
Cina, o Sud Corea, ed anche dagli Stati Uniti, che
Ian Gentil, e ovviamente lo stesso conduttore zen, Keith
da 45 piedi per 5.800 miglia nautiche da Perth ad
prosciugano l’Oceano decimando la popolazione locali
Teboul. Già sul posto ad attenderci c’è il giovane
Ailinglaplap, restando 47 giorni in mare, da solo. I
di tonni. Questi metodi obsoleti e distruttivi poi, spesso
prodigio diciassettenne Bernd Roediger, fresco dalla
comuni mortali tremano solo al pensiero di una simile
tramite reti a strascico, non lasciano scampo
sua vittoria alla Maui Makani Classic. È rimasto
opera, ma quando gli chiediamo cosa ne pensi del
nemmeno a tutti gli altri animali marini che si trovino
bloccato sull’isola per le ultime 4 settimane, sebbene
viaggio risponde: “Sono stato benissimo, e ci sarei
sul percorso, uccidendo squali, tartarughe, delfini e
ci sia una giovane ragazza, la figlia di Martin Daly, che
rimasto ancora più a lungo”. Per questo siamo qui.
marlin, che vengono scartati e rigettati fuoribordo,
75
Il reef delle isole Marshall
dopo esser stati uccisi inutilmente. Questa però è
piccolo porto e un gigantesco bungalow, ed al primo
Martin perchè l’avesse chiamata Maybes (FORSE). Mi
un’altra tragica storia.
piano c’è perfino un negozio che offre tutti i giochi
ha risposto semplicemente: “Forse sopravvivi alla
disponibili. Due jetski nuovissimi, tavole ovunque e di
caduta o forse no”. In lontananza c’è poi una sinistra
Carichiamo una montagna di materiale sulla nostra
qualsiasi shape, montagne di alberi, boma, e tavole
chiamata Lucky Larry. Proprio sul canale c’è una
hms, per poi cominciare a metterci in marcia. Le Isole
Quatro con vele Goya. C’è poi un quad che viene usato
destra gigantesca su cui è possibile fare tow in,
Marshall hanno forse la linea aerea meno affidabile al
per trasportare tutto il materiale fino al porticciolo
soprannominata Creepy Kevin. C’era poi il nostro
mondo, il nome di per se è già tutto un programma
locale. I ragazzi però hanno portato tutto il loro
giocoso beachbreak chiamato Walker World. Non c’era
“Air Forse”... quindi abbiamo optato per una traversata
materiale personale, che però finiranno comunque per
una sola altra anima in vista. Per alcuni, questi
di 22 ore e 160 miglia verso l’atollo di Ailinglaplap,
distruggere. Ci sono onde ovunque, dalla giocosa
potrebbe essere la definizione del paradiso in terra. O
dove Martin è riuscito ad ottenere un noleggio
Nirvana, fino alla più pesante e tubante Amnesia, fino
il Nirvana.
centennale sull’isola di Beran, dove ha costruito un
all’improbabile e devastante Maybes. Ho chiesto a
Cominciamo però dalla traversata. L’eccitazione
Keith Teboul
Bernd Roediger
Kevin Pritchard
76
Marcilio “Brawzinho” Browne
riguardo al nostro nuovo ambiente scema
poter entrare in acqua. Tutti tirano fuori il materiale
metri prosegue verso il reef ed improvvisamente
velocemente, e man mano la serenità dello scenario
dalle sacche in fibrillazione, montando le pinne e
qualcuno urla “Porca tr**a, quello è un fottuto mostro
tropicale si trasforma ben presto in una scena
avvitando le strap, incerando le tavole da surf e
marino!”.
dell’esorcista, con facce verdi e vomito a fiumi. Quelli
caricando in volata tutto il materiale sul Sea Ray. Ed
Le onde tubano da cima a fondo e aspirano il loro
più esperti si mettono sdraiati tranquilli nelle loro
ora è finalmente giunto il momento di surfare onde
stesso spray prima di sputarlo fuori con violenza come
cuccette, cercando di riposare, o guardandosi qualche
veramente serie. La gang decide di saltare la colazione
aria compressa. Quest’onda è così potente che quasi
film sull’iPod. Altri invece preferiscono stare all’aria
a piè pari, volendo uscire in mare e facendosi
come un buco nero prima si risucchia per poi
fresca, ma l’interminabile dondolio della barca e la
consegnare il cibo più tardi da una barchetta in
disintegrarsi sul reef corallino creando turbinii ed
puzza di diesel e vomito non sono proprio idilliaci.
alluminio, sul picco. Dopo 22 ore in mare a vomitare...
esplosioni di schiuma. È una vera mostruosità, ma
Martin ovviamente dirà che siamo solamente una
non ci fermiamo nemmeno per far colazione. Le onde
altrettanto eccezionale in tutta la sua brutale gloria.
manica di sfigati, ma appena entrerà lo swell, si
stanno pompando. Almeno abbiamo ancora un’idea
Zach Howard ed Ian sono in acqua ancora prima che il
ricrederà!
precisa delle nostre priorità.
capitano getti l’ancora, remando lungo il reef e posizionandosi già veramente profondi sul picco.
Dopo una lunghissima e atroce nottata siamo
Ci mettiamo in viaggio verso Maybes, facendoci una
Hmmm, dice Martin, sono circa 70 metri più interni di
finalmente arrivati a destinazione sull’isola di Martin la
barchettata di 45 minuti.
quanto stava Slater la settimana scorsa. Il resto della
mattina successiva. Tutti non vedono l’ora di mettere
Nell’aria si sente odore di cambiamento, l’eccitazione è
truppa sta impazzendo sulla barca, armando le vele,
piede sulla terra ferma, e dopo qualche minuto la
tangibile e siamo tutti elettrizzati. Una falange romana
spalmandosi la crema solare, e lo swell pompa come
nausea è finalmente scomparsa. Controlliamo le
di linee perfettamente organizzata si para all’orizzonte,
non mai. Zach e Ian intanto si stanno surfando tubi di
previsioni e i modelli erano allucinanti, quindi siamo
sprigionando tutta la sua potenza esplodendo sul reef
10 secondi. Scompaiono al takeoff e poi riemergono
tutti impazziti d’eccitazione, attendendo finalmente di
corallino, salutandoci con estrema violenza. Il set di 6
con lo spray quando l’onda esplode e li risputa fuori
77
Bernd Roediger, sempre radicale
nel canale, per poi rimettersi immediatamente a
sconfigge l’irruenza della gioventù, ed infatti lui e Keith
dall’acqua. Pensando che ci fosse un enorme squalo
remare per andare a prendere l’onda successiva.
sono gli unici due che sono riusciti a cavarsela.
tigre nel bel mezzo del lineup, tutti volano in men che non si dica sulla barca. Non c’è nessuno squalo ma il
Improvvisamente, la situazione diventa interessante. E
Si va avanti senza esitazione finchè la marea si
nostro volo con Air Forse è stato anticipato di 4 ore!
sanguinosa. Bernd sembra posseduto e colpisce il lip
abbassa troppo e il reef diventa completamente
Nel panico, impacchettiamo tutto il più velocemente
con un ritardo folle, Airdroppando dal tubo dell’onda
asciutto. Sulla coperta della barca s’è già formata una
possibile, lasciando i fortunati Keith e Ian a surfarsi le
per poi fare curve strettissime senza il minimo
montagna di materiale distrutto, e qualche chiazza di
onde tutti soli, tranquilli perchè avevano il volo il
riguardo. Si può chiaramente dire che il suo tempo qui
sangue quà e là. Abbiamo già dovuto decimare
giorno successivo. Ci mettiamo così immediatamente
gli sia servito, e ci abbia preso bene la mano. L’onda
seriamente il kit di primo soccorso...
in marcia, a tutta velocità verso l’aeroporto. Per la
continua a tubare ed ecco che improvvisamente viene
Zach è riuscito a tagliarsi quasi completamente la
prima volta nell’intero viaggio, le facce si scuriscono
inghiottito da un albero di schiuma. Albero, vela e
punta del mignolo, ma poi è riuscito in qualche modo
mentre voliamo a tutta velocità nel bel mezzo della
boma distrutti. Avanti il prossimo.
a reincollarselo. A questo punto tutti cominciano a
laguna. Improvvisamente il silenzio s’interrompe:
A terra, Brawzinho è il ragazzo più umile, tranquillo e
rilassarsi e non c’è più fretta. Cominciamo quindi a
“Mayday, mayday, imbarcazione d’alluminio a Searay,
rilassato al mondo, ma appena entra in acqua si
dirigerci verso il reef esterno dall’altra parte di Beran.
tramuta in una bestia. Carica qualsiasi sezione a testa
L’aria è carica di sale e umidità, e nell’accampamento
bassa, entrando con potenza e semplicemente
questa sera ci sarà un’atmosfera rilassata ed euforica.
sbudellando ogni singola onda. Sfortunatamente, però,
Sebbene la distruzione di materiale e il sangue, tutti
in men che non si dica, anche lui viene ingoiato da un
hanno il sorriso sulla bocca, aspettando e
enorme muro di acqua che disintegra completamente
pregustando le surfate del giorno successivo.
tutto il materiale, presentando la sua gamba al reef
La mattina successiva lo swell cala leggermente ma si
micronesiano...
pulisce ulteriormente. I mostri marini diventano meno
Keith è la definizione di stile e grazia, con il suo assetto
frequenti. Le condizioni continuano a pompare e la
da surf da onda e dipingendo ogni singola onda con
gang non perde tempo.
curve perfette, alzando secchiate di spray ad ogni entrata. Kevin sta veramente spaccando tutto,
Lo swell è ormai calato ed è ora sui 3 metri
sdraiando la vela nei bottom turn, rischiando d’infilare
abbondanti. Decidiamo quindi di prenderci una
ogni volta la penna della vela nel tubo dell’onda.
giornata più tranquilla, optando per la più giocosa e
Sembra voglia suicidarsi. Ecco poi che vola sopra al lip
vicina Amnesia, surfando onde in tandem e sorridendo
per secondi interi, con la calma e la sicurezza che solo
fino ad avere male alle guance. Improvvisamente però
un vero veterano sanno dimostrare. Come una
Martin comincia ad urlare e ad agitarsi come un
camminata nel parco. L’esperienza ancora una volta
pazzo, urlando a tutti i rider di uscire immediatamente
78 alluminio a Searay”. “Aearay ad alluminio, avanti”. “Il
velocissimo 180° sul posto, ritrovandosi a surfare la
motore ci ha piantato... siamo alla deriva, passo.”
schiuma, sentendo dei cupi rumori del corallo che si
Merda! Martin fa una curva radicale che quasi sbalza
spezza e sbatte sulla sottile chiglia dell’imbarcazione,
noi e il nostro materiale fuoribordo per andare a
ed è strano che non fosse ancora stata fatta a pezzi.
recuperare l’equipaggio della barchetta in avaria, in
Li notiamo col binocolo, gettiamo l’ancora e mi butto a
serio pericolo di vita.
nuoto per andare ad aiutarli a disincagliare l’imbarcazione, per entrare in sicurezza in laguna. Ian
Ian ha rotto la sua tavola e il nostro driver indonesiano
sta sorridendo. Andy è visibilmente agitato, e si
lo sta riportando alla base per prenderne un’altra.
capisse che fosse convinto che sarebbe finita male. È
Sorpassano il canale ad Amnesia, continuando lungo il
comunque un vero campione, altra gente avrebbe
reef ed è così che il motore li ha abbandonati. Hanno
semplicemente abbandonato la barca ed ognuno per
cercato di fare ripartire il motore ma sembrava che la
sè. Lui invece è rimasto in posizione e non si è mai
linea del carburatore fosse in qualche modo ostruita,
abbattuto, nè arreso. Ian poi ha fatto uno sforzo
con vento e onde che li facevano avvicinare al reef, in
immane, ma era semplicemente impossibile vincere.
una situazione sempre più precaria e rischiosa. Ian
Alla fine di tutto, la situazione era veramente “ossa,
così cerca di saltare fuoribordo, legandosi una cima
barche ed ego”, ma la linea del carburatore non era
alla vita, per cercare di trainare la leggera barca
stata considerata. Solo Martin è in grado di risolvere il
cercando di nuotare a tutta potenza per allontanarsi
dilemma, nel giro di soli 5 minuti. Ed è per questo che
dal reef. Ian è un surfista di classe mondiale, di 17
è Capitano.
anni, che surfa tutti i giorni per ore alla volta. Non si muove di un metro. È fermo immobile. L’Oceano vince
Ci mettiamo tranquilli per l’ultima notte e poi arriva
sempre, ed anche questa volta non si fanno eccezioni,
l’ora di partire. Dire che questo viaggio sia stato
quindi ormai è solo una questione di tempo. Cercano
eccezionale è comunque riduttivo e non ci perdiamo
di tenere la prua puntata verso la schiuma in modo
nemmeno l’ultima session a Nirvana mentre siamo
che i frangenti non li ribaltino, ma sono già stati
diretti verso l’aeroporto. Mi devono trascinare fuori
fortunati a durare fino adesso.
dall’acqua, e mentre ci allontaniamo in barca mi giro
Ecco però che arriva all’orizzonte il temibile mostro
per guardare ancora una volta quelle magnifiche onde
marino, un po’ più da ovest, colpendo la prua da un
tubanti di 2 metri, che si srotolano per almeno 200
angolo leggermente diverso. La barca viene così
metri in totale perfezione cristallina. Completamente
sollevata sempre più in alto, senza il minimo rimorso
deserte. Queste sono le onde che ogni surfista e
nè coscienza, e ben presto Andy si ritrova attaccato
windsurfista sogna di surfare da quando inizia… e non
alla prua e non vede più le linee azzurre e bianche che
c’è una sola anima in zona. Questa è la vera anima
si srotolano all’orizzonte, ma solamente l’azzurro pulito
dell’Oceano. Ma aspetta un secondo. cosa sto dicendo?
del cielo. Ormai sta solo aspettando di venire ribaltato,
No no lasciate perdere le Marshall Islands... l’acqua è
e sa benissimo che sta per succedere, e ne ha paura,
fredda e fangosa, la birra è calda e c’è tantissima
però lo accetta.
gente in ogni singolo spot. Condizioni pietose, niente pesce... e poi per finire, c’è una puzza che ricorda
Stranamente, però, la barca non si ribalta ma fa un
veramente un bufalo in decomposizione...
FAQ SOMMARIO
80
FAQ FREESTYLE
FAQ FREESTYLE
pag. 82
pag. 84
DI Mattia Pedrani
DI Matteo Romeo
La manovra per eccellenza del Freestyle, quella più difficile e più tecnica,
La prima Skopu Tow In eseguita in Italia. Abbiamo intervistato Matteo
nonostante sia in circolazione da 10 anni. Una move che deve combinare in
Romeo, giovane freestyle comasco, che ci ha spiegato un po’ di cose sulla
modo perfetto, eleganza e tempismo. Ancora una volta il nostro freestyle
sua impresa che per poco sarebbe potuta rimanere anonima ma…
teacher ci stupisce con effetti speciali, nel vero senso della parola!
FAQ DIDATTICA
FAQ WORKING PEOPLE
pag. 86
pag. 88
DI Gigi Madeddu
DI Sirio Passioni
Il forte local di Sa Barra ci spiega come regolare al meglio le strap della
Anche voi avete pensato di poter diventare istruttori di windsurf? Per prima
nostra tavola da freestyle, interviene anche il waver sardo Matteo Spanu
cosa dovete partecipare ad un corso VDWS e poi potete seguire le importanti
che invece ci spiega la posizione ottimale per le tavole Wave.
indicazioni del nostro collaboratore per rendere la figura dell’istruttore seria e professionale e sempre con un occhio di riguardo alla sicurezza.
OberAlp S.P.A. - info@oberalp.it - 0471 242 900 - www.oberalp.it
FAQ FREESTYLE
82
CHACHOO
13
12
11
10
9
8
tartaruga Ninja ad aspettare speranzoso che la vela ti
la tavola su un choppino, esponi l'albero nel vento
torni magicamente tra le mani, mentre la tavola
spingendolo verso prua con il braccio anteriore e
• FOTO DI Valerio Pedrani
continua a girare da sola... Il fattore primario ed unico
cazzando la bugna con quello posteriore. A questo
• RIDER Mattia Pedrani
di difficoltà è proprio riuscire a lanciare la vela in
punto molla la mano anteriore dal boma e falla
• TESTO DI Mattia Pedrani
• LOCATION Malcesine, Lago di Garda
LA CHACHOO. COME DIAVOLO ABBIA FATTO RICARDO CAMPELLO AD INVENTARSELA DAL NULLA QUASI 10 ANNI FA PER ME RESTA TUTT'ORA UN MISTERO. CRUDA CREATIVITÀ E UNA DOSE MASSICCIA DI CAPACITÀ TECNICHE. VEDIAMO COME ESEGUIRLA PASSO DOPO PASSO.
modo che galleggi e poi ti torni in mano, ed è proprio
passare sopra a quella posteriore, andando a
questo aspetto che comporta condizioni perfette e
prendere il terminale e girando testa e spalle
timing impeccabile. E un miliardo di tentativi. Detto
sopravento, sbilanciandoti verso prua in modo che la
questo, ecco un po' come si svolge il tutto.
tavola stacchi completamente. Molla la mano ex posteriore e tira la bugna sottovento con l'altra,
STEP BY STEP: La tecnicità della manovra è
cercando di andare a prendere il terminale, usando
già di per sè proibitiva ma è subordinata alle
l'altro braccio come una sorta di bilanciere per
condizioni. Se infatti non ci sono le condizioni perfette,
aiutarti a far da perno, scalciando la tavola sottovento.
con acqua possibilmente piatta o con piccoli chop
Rannicchia la gamba posteriore e sbilanciati in avanti
ordinati e vento leggero e costante, è tutto
in modo che la prua tocchi per prima, permettendo
completamente inutile. Quindi, ancora una volta, non al
alla tavola di cominciare a slashare liberamente. A
INTRO: Per ridurre il concetto ad una semplicità
Garda nei weekend... Lanciati al traverso a tutta
questo punto, sei in skate. Stai facendo un frontside
brutale, questo trick non è altro che una Air Duckjibe
velocità, con perfetta potenza o anche leggermente
180°. La vela non esiste più, starà galleggiando
in cui, dopo aver lanciato la vela ed essere passati
sottoinvelato, in modo che la tavola sia piuttosto veloce
allegramente nell'aria, mentre tu dovrai affidarti ai
sotto alla bugna, si atterra e si finisce la rotazione
ma da non avere la vela troppo piena. Sganciati dal
tuoi riflessi felini per riuscire a non spaccarti la faccia
slidando come una Spock. Sulla carta sembrerebbe
trapezio e comincia a lascare leggermente, arrivando
sulla prua. Scalcia la tavola sottovento e continua a
piuttosto facile, alla fine la Duckjybe è una delle prime
all'angolo di stacco ideale per una Grubby. La prima
tenere lo sguardo girato sopravento, verso poppa.
manovre che s'imparano in windsurf e la Spock è la
fase dello stacco, infatti, ricorda in tutto e per tutto una
Tira la bugna con violenza verso poppa e verso il
base del freestyle. SBAGLIATO. La vela va LANCIATA. Per
Grubby, infatti entrambi le mani son sul boma e
basso, in modo che la vela, appena la tavola atterrerà
metà o 3/4 della rotazione, ti ritrovi come una
mentre spingi sulla gamba posteriore per far staccare
e comincerà a slashare, si gonfi al contrario, risalendo
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MATTIA PEDRANI I-00 Vice-Campione Nazionale Freestyle 2013. Freestyler e waver dalle indiscusse capacità tecniche, i suoi video lo dimostrano chiaramente. Campione Italiano Freestyle 2008 e appassionato di Rap, le sue canzoni fanno da colonna sonora ai sui cliccatissimi video. Trasferitosi al Lago di Garda ormai da alcuni anni è un assiduo frequentatore di Malcesine e del Pier, anche quando le © John Carter
temperature sarebbero più appropriate ad uscite sulla neve con lo snowboard. I suoi sponsor sono: Starboard, Gaastra, AL360, PierWindsurf, Windcatcher, Circolo Surf Torbole, Residence VerdeBlu. FOLLOW ME | mattiapedrani.com
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verso di te anzichè schiantarsi dritta dritta in acqua.
che ora sarà più avanti rispetto all'altra. Gira la testa e
Quando questo succede, però devi anche stare attento
Ora non ti resta che stare centrale col peso, tenendo lo
le spalle sottovento, alzando il gomito in modo da
a gestirla correttamente in quanto a volte non è
sguardo fisso sulla vela, cercando di anticiparne i
alzare ulteriormente il rig per aver più spazio per far
proprio delicata... altre volte invece ti schianti e sei in
movimenti e capendo già se avrai o meno possibilità di
fluttuare la vela. Rannicchia la gamba posteriore e
acqua convinto che l'albero si sia piantato ed ecco che
chiudere il trick. Stendi le gambe verso poppa, in modo
stendi quella anteriore in modo che la tavola stacchi
quando stai per emergere...SDENG! Sorpresa... la vela
che la tavola continui a ruotare liberamente,
completamente.
stava ancora galleggiando e tu stai andando in
completando l'intera rotazione. Più la tavola si avvicina
Foto 4: Questo è il frame tipico di una Chachoo. Ed è
spiaggia con la faccia coperta di sangue perchè hai
alla completa rotazione, più sarà facile che la vela torni
anche uno dei miei preferiti in assoluto perchè si
preso una bomata sul naso... (Pier luglio 2007...). A
su in quanto sarai nuovamente al traverso e quindi la
notano interamente sia il materiale che il rider,
questo punto la/e mano/i possono tornare sul boma.
potenza nella vela sarà massima, facendotela tornare
riassumendo l'idea di freestyle. È anche il punto in cui
Solo a questo punto però.
magicamente tra le mani. Cerca quindi di riafferrare il
il peso passa da poppa a prua e la tavola viene
Foto 9: La tavola ha ormai completato la rotazione e
boma come puoi, con una o due mani, e continua a
scalciata sottovento, in modo che la prua tocchi faccia
non ti resta che riprendere il controllo della vela con
girare i fianchi sottovento, per poi completare il trick
poi da perno per innescare la seconda fase slashata
una o due mani, e decidere se girarla come una Spock
instintivamente, vedendo se sia meglio uscire come
della rotazione. Qui la vela sta già per andare in
normale o chiuderla come una Spock 540 o 540 one
una Spock normale o come una Spock 540.
modalità “solo”.
hand alla Taty Frans :)
Foto 5-7: Bye bye windsurf, hello skateboard. Questo è
Foto 10-13: In questo caso sono uscito con buona
Foto 1: Plana al traverso e lasca leggermente,
un bs180 eseguito a mo' di tartaruga ninja/danzatrice
velocità e momento in avanti quindi ho preferito
arrivando all'angolo di stacco di una Grubby. Cazza la
egiziana, come si nota dalla mano posteriore. La vela
chiuderla come una Spock normale e chiudere una
vela con la mano posteriore, mandando l'albero verso
ormai ha mente propria e tu non puoi far altro che
Chachoo pulita e veloce.
prua con il braccio anteriore, in modo che la vela
cercare di ammorbidire l'atterraggio sbilanciandoti
generi potenza e ti possa poi catapultare sottovento.
verso prua, in modo che la tavola continui a slashare.
DRITTE ED ERRORI
Foto 2-3: A questo punto inizia lo stacco. Molla il boma
Foto 8: La tavola è arrivata quasi a fine rotazione e la
Pazienza, pazienza, pazienza, vento costante ed
con la mano anteriore e vai ad afferrare il terminale,
vela arriverà alla massima potenza controvento,
acqua piatta. Ed io, sfortunatamente, non dispongo
portando l'albero in avanti con la mano posteriore,
riempiendosi e, teoricamente, tornando verso di te.
di nessuna!
FAQ FREESTYLE
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SKOPU TOW IN
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• TESTO DI Matteo Romeo • FOTO DI Emanuela Cauli
PARALLELAMENTE AL CAMPIONATO NAZIONALE FREESTYLE DEL WINDSURF GRAND SLAM DI COLUCCIA (VEDI PAG. 5461), SI È SVOLTA ANCHE UNA PROVA DIMOSTRATIVA DI TOW IN, OVVERO ESEGUIRE MANOVRE DI FREESTYLE IN ASSENZA DI VENTO TRAINATI DA UN GOMMONE. TERMINATA LA PROVA, MATTEO ROMEO SI FA TRAINARE ANCORA UNA VOLTA, E MENTRE TUTTO IL PUBBLICO, FOTOGRAFI E CAMERAMEN AVEVANO SPOSTATO L’ATTENZIONE SUL FESTEGGIAMENTO DEL VINCITORE FRANCESCO CAPPUZZO, ECCO CHE ESPLODE UN URLO DALL’ACQUA… MATTEO AVEVA APPENA CHIUSO UNA SKOPU TOW IN, IL PRIMO IN ITALIA! MA IN POCHISSIMI LO HANNO VISTO E NESSUNO LO HA RIPRESO O FOTOGRAFATO… TRANNE NOI DI 4WINDSURF CHE ERAVAMO LÌ A POCHI METRI PER DOCUMENTARE QUESTA BELLISSIMA MANOVRA DEL GIOVANE ATLETA DEL LAGO DI COMO.
Matteo, complimenti per la tua Skopu Tow In,
partenza dovuta all’instabilità nello stare sulla tavola
l’avevi mai provata prima? Grazie mille! Sono molto
con poco vento e la successiva difficoltà nel
contento per questo risultato! Sinceramente prima
mantenere la posizione del peso e della vela durante il
d’ora non mi era mai capitato di provarla anche
traino; se per errore ci si sbilancia o si perde il
perché la vedevo come una manovra quasi impossibile
controllo della vela, si rischia di andare in spin out, e
da eseguire, però mi sono detto fra me e me “perché
in quel momento... si fa un bel botto!
non tentare?” e così, senza dire nulla a nessuno, sono
Quali sono le condizioni ideali per provarla?
entrato in acqua quasi convinto di poterla chiudere!
La principale condizione ideale per il Tow In, è
Ma in quel momento non eri in gara e in pochi per
praticarlo in luoghi di acqua piatta. Ma il vero trucco
uno strano scherzo del destino l’hanno vista.
per eseguire la Skopu, sta nell’avere una brezza tesa di
Nessuna l’ha ripresa e solo 4Windsurf ha la
base, possibilmente sui 7-8 nodi, che addizionata al
sequenza fotografica. Cosa è successo? Il tutto è
vento apparente creato dal traino del gommone, ci
nato grazie al mio amico Jacopo Testa, che presi da un
permette di percepire circa 20 nodi, che solitamente in
attimo di euforia e gasati dalle manovre che stavano
condizioni normali di vento, risultano perfetti per
eseguendo i quattro finalisti del Tow in, in una
l’esecuzione di questa move!
condizione alquanto perfetta per eseguire power
E con quale materiale? Indubbiamente, tavola e vela
move, abbiamo deciso di provare a fare un traino a
Freestyle! In questa sequenza ho utilizzato il
testa per vedere anche noi cosa saremmo riusciti a
nuovissimo RRD TwinTip 101 e l’altrettanto nuovissima
fare.
RRD Style Pro 4.2. La scelta di utilizzare questi
Difficoltà della Skopu Tow In? La difficoltà principale
materiali è stata voluta dal fatto che in acqua erano
per eseguire una Skopu Tow In, non è tanto
presenti 8 nodi abbondanti di vento e quindi avevo
l’esecuzione della manovra in se per se, ma tutto
bisogno di minor superficie velica, altrimenti avrei
quello che viene prima, ovvero: la preparazione alla
rischiato di non riuscire a mantenere in posizione la
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Matteo Romeo I-493 Giovane freestyler del Lago di Como, da alcuni anni partecipa assiduamente al Campionato Nazionale Freestyle ottenendo discreti successi. Molto attivo dal lato mediatico, propone sempre nuovi e interessanti video delle sue manovre. Ora che è stato il primo rider a chiudere una Skopu con il Tow In sarà l’uomo da battere per la Coppa Italia di Tow In a Diano Marina durante il prossimo Windfestival. I suoi sponsor sono: RRD, MB Fins, Nonsolomute.
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vela; la scelta invece di utilizzare un litraggio
successiva all’atterraggio, vincendo così il Tow In
hanno impressionato maggiormente quest’anno sono
abbondante è stata voluta per avere maggior
contest.
Mattia Fabrizi, con i suoi Burner o Burner 900 super
galleggiabilità e stacco nel momento in cui avrei
Hai intenzione di partecipare al Campionato
radicali e anche il giovane Francesco Cappuzzo che
lasciato il bilancino e più appoggio nella seconda parte
Italiano Tow In di Diano Marina al WindFestival?
non scherza affatto con le sue Culo perfette!
della manovra.
Assolutamente si! Ho un asso nella manica, e non
Dacci qualche consiglio per eseguire una Skopu
Eri partito per fare quel tipo di manovra o è stata
sarebbe male poterlo sfruttare durane un campionato
Tow In? Personalmente posso consigliare di
una improvvisazione? Già in passato mi era venuta
italiano Tow In! Tra l’altro credo sia un’ottima idea
trimmarsi in maniera perfetta in base alle condizioni
l’idea di provare la Switch Kono con il Tow In, ovvero la
organizzare questo tipo di competizione; credo che il
del mare e del vento. Da non sottovalutare anche la
prima parte della Skopu, composta da stacco
Tow In stia nascendo come disciplina alternativa al
potenza del mezzo che ci dovrà trainare, se si ha una
atterraggio senza la successiva rotazione; ma ai tempi
freestyle quando non c’è vento. Pian piano tutti gli
moto d’acqua la velocità sarà molto elevata e quindi
non ero in grado di fare la Skopu. Quest’anno invece
atleti ci stanno prendendo dimestichezza, ciò vuol dire
sarà il caso di mettere una vela piuttosto piccola,
mi si è riproposta l’occasione di provare, ma questa
che il livello salirà e insieme anche lo spettacolo! É una
viceversa se si tratta di un gommone non troppo
volta sono entrato in acqua con l’intenzione di
buona cosa per il Windsurf e il Freestyle.
potente. Per l’esecuzione della manovra consiglio di
eseguire la Skopu!
Quali sono le manovre che sai fare in Tow In?
provarla quando si è al massimo della velocità
Sei il primo italiano ad averla eseguita? Ebbene si!
Per le poche volte che ho avuto l’occasione di provare,
possibile e di non aspettare troppo a staccare,
In Italia sono stato il primo atleta ad eseguirla. Questa
mi sono limitato a fare le manovre basilari del Tow In,
altrimenti svanisce l’effetto “vento apparente” non
cosa mi rende molto felice, essere i primi a fare
ovvero la Funnel e Flaka o Flaka 720; entrambe molto
riuscendo così ad andare alti e completare la seconda
qualcosa di nuovo, è sempre molto gratificante!
simili sia da vedere per il pubblico sia da eseguire per
rotazione.
E all’estero...? All’estero di preciso non saprei quanti
il rider. Spero di riuscire ad allenarmi nei giorni di non
È più difficile eseguirla con o senza vento?
atleti l’hanno chiusa perfettamente in piedi come la
vento qui al lago di Como per vedere di provare nuove
È sicuramente più difficile eseguirla senza vento, i
mia, però ricordo che durante l’EFPT in Francia a Six
manovre e divertirmi anche in assenza di vento!
tempi di esecuzione dei movimenti si dimezzano,
Fours del 2012, Antoine Albert, rider francese, riuscì a
E quali sono quelle più gettonate dagli altri rider,
bisogna essere più rapidi ed avere molto più
compiere quasi completamente la rotazione
e perchè? Se dovessi scegliere due rider che mi
equilibrio.
FAQ DIDATTICA
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LA REGOLAZIONE
DELLE STRAP • TESTO DI Luigi Madeddu, Matteo Spanu
tempo e fatica prima di ogni singolo trick). Ovviamente più siete alti più largo di conseguenza sarà il vostro
IL WINDSURF È FATTO DI TANTISSIME REGOLAZIONI. PIÙ SI È APPASSIONATI, PIÙ SI DIVENTA ESPERTI E PIÙ SI CURA L’ASPETTO TECNICO E QUINDI IL TRIM DEL NOSTRO MATERIALE. UNA COSA CHE RITENGO FONDAMENTALE PER GODERMI UNA BELLA USCITA È IL TRIM DELLE STRAP! OGNI DISCIPLINA HA IL SUO TRIM, OGNI RIDER HA LA SUA POSIZIONE. PER QUANTO RIGUARDA QUESTA FAQ VI ILLUSTREREMO QUALCHE PICCOLO TRUCCO PER REGOLARE LA VOSTRA POSIZIONE SULLA TAVOLA AL MEGLIO POSSIBILE, SIA PER QUEL CHE RIGUARDA IL FREESTYLE CHE IL WAVE.
passo! Per quanto riguarda la posizione della strap sulla tavola utilizzo una posizione centrale. In questo modo sento la mia posizione sulla tavola confortevole e ideale per provare ogni tipo di trick. Una volta deciso dove metterla si può procedere in due direzioni: seguire la posizione della strap classica, avvitandola nei tasselli corrispondenti, oppure adattarla al nostro piede. Per quanto mi riguarda utilizzo i tasselli alternati con base della strap stretta e
La corretta larghezza della strap
collo più alto e rotondo. Questo tipo di trim, oltre a garantirmi una calzata ideale per il mio 41, mi da anche la sicurezza di avere sempre la tavola a stretto contatto con la strap. Una volta avvitate, la larghezza diventa fondamentale! Odio le strap strette, mi fanno davvero paura! Se un anno fa non avessi avuto le strap
Per quanto riguarda il freestyle, da anni utilizzo la
larghe sul collo del piede e perfettamente calzanti ora
stessa posizione e la stessa larghezza di passo tra
forse avrei la caviglia piena di viti! Con un trim ideale
strap anteriori e posteriori. Per il wave, praticandolo
sul mio piede, invece, mi è costata solo 2 mesi di stop
meno, mi appoggio ai consigli del mio compagno di
dopo un big crash in un Ponch! Sono arrivato al punto
team Matteo Spanu che utilizzando i miei stessi
che se le strap non sono montate nel modo giusto e
materiali ha le conoscenze tecniche per suggerirmi
non mi sento a mio agio non provo nessuna manovra!
Gigi Madeddu in Burner
ogni stagione un trim ideale da cui partire e modificare a seconda delle mie sensazioni.
Per il wave ecco cosa ci consiglia Matteo...
Wave: Io sono alto 176 cm e peso 72kg. Il mio Freestyle: È ormai da circa 8 anni che utilizzo
passo è di 42 cm. Per il wave il trim delle strap è
lo stesso passo (distanza tra vite interna delle strap
leggermente asimmetrico e segue delle regole precise:
anteriori e vite nella posizione avanzata della straps
più sposti le strap indietro più aumenta la velocità, più
posteriore). Sono alto 175 cm e peso 70 kg quindi per
le sposti in avanti e più la tavola diventa manovrabile.
me è ideale utilizzare un passo “stretto” che mi
Nelle mura dove salto utilizzo la strap più indietro di
permetta di avere le gambe larghe circa come le
un tassello (passo più stretto) rispetto a dove surfo
spalle. Il mio passo è 42 cm. Questo è molto
(dove il passo è più largo). Riguardo la larghezza è
importante perché con un passo troppo stretto si ha
importante avere il piede ben avvolto all’interno della
Matteo Spanu in Air Chachoo
sicuramente poco equilibrio e quindi si avranno più
strap, con il pollice che va a superare il centro della
C’è differenza tra quad, twinzer e single fin. Nei quad la
difficoltà a stare centrali durante le manovre. Un
tavola (vedi foto). In questa maniera in surfata riesco a
strap posteriore è posizionata sopra le pinne per
passo troppo largo renderà scomoda la nostra
spingere maggiormente sul bordo interno. Il piede non
avere un contatto diretto. Nei monopinna, come nei
andatura e prima di ogni tentativo dovrò sicuramente
deve mai “ballare”, motivo per cui personalmente
twinzer, il bordo di entrata della pinna è a metà della
trovare il giusto assetto (cosa che mi farà perdere
tengo la strap posteriore più stretta di un buco.
strap posteriore.
WORKING PEOPLE
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INSEGNARE AD INSEGNARE PARTE V
• TESTO E FOTO DI Sirio Passioni
IL QUINTO CAPITOLO DEL NOSTRO COLLABORATORE E ISTRUTTORE WINDSURF VDWS, SIRIO PASSIONI. QUESTA VOLTA ANALIZZEREMO LA QUARTA LEZIONE: VIRATA VELOCE (O A TRE PASSI) E STRAMBATA.
La quarta lezione facendo riferimento al sistema di
virata veloce a tre passi con metodo azione-funzione:
vento e mare e dalla durata della lezione.
apprendimento a gradini visto nel primo capitolo della
1) Si incomincia ad orzare mettendo però la mano
Vediamo quindi la strambata che anch’essa si divide in
rubrica prevede quindi:
anteriore sull’albero sotto il boma, il piede davanti al
tre fasi:
∞ ripasso montaggio tavola e vela.
piede dell’albero, la vela indietro ed il corpo avanti con
1) S’incomincia a poggiare allargando la presa sul
∞ ripasso e chiarimento di come si usano le gambe.
la gamba anteriore piegata e quella posteriore
boma, arretrando con il peso, portando la vela chiusa
∞ ripasso di orzare, poggiare e bolina.
distesa.
avanti e sopravento, la tavola si sposta verso
∞ spiegazione della virata veloce.
2) Solo quando la tavola è controvento ovvero quando
l’andatura di poppa.
∞ spiegazione della strambata.
la vela è proprio totalmente sulla poppa si incomincia
2) Quando la tavola è completamente in andatura di
∞ sicurezza e indipendenza in acqua.
il secondo passo; si va al centro con i piedi (a cavallo
poppa i piedi si spostano al centro e un po’ arretrati
del piede dell’albero) e si afferra il boma sulle nuove
verso la poppa, la vela rimane ben chiusa e la si porta
FASE 1: teoria a terra
mura incrociando questa volta le braccia mantenendo
sempre più sul lato esterno della tavola con le mani
Dopo gli adeguati saluti ai nostri allievi si procede
la vela bassa vicino all’acqua.
ben larghe e il bacino proiettato dalla parte opposta in
assegnando il materiale adatto a ognuno di loro senza
3) Si passa nelle nuove mura afferrando il boma con
cui stiamo spostando la vela in modo da aiutare a
dimenticare l’abbigliamento (muta o licra) e il
l’altra mano e si poggia per finire la virata, con la
continuare la rotazione della tavola nelle nuove mura.
salvagente. Una volta che tutti sono pronti, o ci si serve
gamba davanti distesa e quella dietro piegata per
3) Solo quando la tavola si trova nelle nuove mura si
di una attrezzatura degli allievi, che ovviamente
sopperire alla pressione della vela in poggiata e per
sposta il piede anteriore nella nuova posizione e si gira
l’avranno posizionata in spiaggia in maniera ordinata e
agevolare il movimento della tavola. Infine si riapre la
la vela che nel frattempo era rimasta con la bugna in
in sicurezza, oppure di un simulatore.
vela per depotenziarla e si riprende la corretta
avanti badando di farla girare con il suo baricentro
La lezione di virata veloce e strambata è fondamentale
posizione di andatura nelle nuove mura.
ben sopra la tavola e non con tutto l’albero verso
per chiarire bene ed estremizzare il movimento di
l’acqua.
orzare e poggiare dando molto importanza all’uso e
Solitamente insegno solo una manovra per lezione ma
In entrambi i casi ci si fa aiutare dagli allievi a
bilanciamento del corpo e l’uso corretto di gambe e
per comodità le ho concentrate nella stessa lezione
spostare la tavola per simulare il movimento di questa
piedi. In ogni caso si ripassa prima come orzare e
tutte e due. La scelta come sempre dipenderà da chi
e rendere l’esempio più chiaro. Facciamo provare
poggiare nella maniera corretta per poi insegnare la
abbiamo davanti, dal suo livello e dalle condizioni di
almeno una volta a tutti e poi si entrerà in acqua.
VIRATA (1)
VIRATA (2)
VIRATA (3)
VIRATA (4)
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STRAMBATA (1)
FASE 2: pratica in acqua Non dimentichiamo di ricordare agli allievi di
Problemi comuni:
rimanere sempre uniti in acqua, il primo obiettivo
∞ Virata: quando gli allievi
sarà la bolina, eseguiremo dei bordi risalendo il
passano nelle nuove mura la
vento insieme provando ad ogni cambio di mura la
vela gli spiaccica in acqua.
virata veloce per prima, scandendo piano piano
Cerchiamo di farli passare
ogni movimento. Una volta che saremo con il
nelle nuove mura solo
gruppo molto sopravento allora si potrà provare la
quando la tavola è
strambata tutti insieme anche questa volta
totalmente contro vento e
eseguendo i movimenti lentamente.
una volta dall’altra parte la
È importante far alzare la testa agli allievi per far
vela va poggiata avanti e
STRAMBATA (2)
STRAMBATA (3)
STRAMBATA (4)
STRAMBATA (5)
vedere sempre dove si trovano rispetto alla riva e
bassa.
chi si ha intorno , in quanto se si continua a
∞ Strambata: l’allievo
strambare con vento che porta fuori ci si
comincia a poggiare e poi
allontanerà sempre di più. Quindi prima di
non riesce a far girare bene
allenarsi nella strambata ricordiamo loro di
la tavola nelle nuove mura.
La vela va girata solo quando la tavola si trova
bolinare il più possibile e verifichiamo che siano in
La vela deve essere portata chiusa, avanti e ben
nelle nuove mura e va fatta ruotare sull’asse della
grado di farlo... Con vento medio forte la
sul lato sopravento della tavola e sempre più sul
tavola e non vicino all’acqua. Può essere utile far
strambata risulterà molto difficile e richiederà
lato esterno della curva. Il peso del corpo deve
allenare l’allievo con esercizi di rotazione della
una maggiore sensibilità ed uso delle gambe e del
arretrare verso poppa altrimenti la tavola fatica a
vela in bugna avanti (al lasco e con poco vento…).
proprio corpo sulla tavola, attenzione quindi a
ruotare!
come impostare la lezione, se il vento porta fuori
∞ Strambata: con vento forte non c’ è verso di
Consiglio infine di far utilizzare bene le gambe
insegniamo bene a rendersi conto di dove siamo in
poggiare…
quando si orza e quando si poggia in quanto la
acqua utilizzando riferimenti. Diamo spazio anche
È importante gestire bene i pesi, prima di poggiare
lezione successiva, se questi concetti sono chiari,
a delle piccole pause in spiaggia per rivedere gli
arretrare bene con i piedi verso poppa e poggiare
sarà molto più semplice.
errori o le carenze.
sul lato sopravento della tavola e non verso la
Alla fine della lezione si rientra tutti a riva dando
prua ricordando che quando saremo in andatura
Ricordo sempre che chi volesse informazioni per
importanza ancora a come si atterra in spiaggia, e
di poppa la vela perderà potenza. Dare la vela
come diventare istruttore o visiti il sito
al trasporto della attrezzatura al proprio posto.
giusta per l’allievo e nel caso più piccola del solito.
www.vdws.de/it con istruttore formatore di
Non dimentichiamo di fare il resoconto finale, di
Effettuare più prove in spiaggia per bilanciare
riferimento Christian Bartesaghi.
discutere di cosa è accaduto e di introdurre
meglio i pesi.
Oppure per altri consigli contattatemi su
l’obiettivo della prossima lezione ovvero il
∞ Strambata: quando l’allievo deve girare la vela
www.saltywind.com e venite a trovarmi in
trapezio!
nelle nuove mura cade o gli si strappa di mano.
Sardegna alla mia scuola a Palau SALTYWIND!!!
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SPOT GUIDE
TESTO E FOTO DI Francesca LaCroce
LE ISOLE DEL VENTO: ALLA RISCOPERTA DI
MYKONOS
NEL CUORE DEL MAR EGEO, NEL COMPLICATO INTRICO DI TERRE E DI MARE CHE SEPARA LA TURCHIA DALLA GRECIA, AFFIORANO LE ISOLE CICLADI: UN ARCIPELAGO COMPOSTO DA CIRCA 200 ISOLE, TRA GRANDI, PICCOLE E PICCOLISSIME, DI CUI 39 ABITATE IN MANIERA SIGNIFICATIVA E TUTTE DOTATE DI FASCINO PROPRIO: SARÀ FORSE PER QUESTO CHE SI DICE CHE ESISTA UNA DIVERSA ISOLA SECONDO LE PREFERENZE DI OGNUNO? PER QUESTO MOTIVO E SULLA SCIA DEI RICORDI DEGLI ANNI 90, ANNI IN CUI QUESTO ARCIPELAGO ERA LA MECCA PER TUTTI I WINDSURFISTI EUROPEI, ABBIAMO DECISO DI PRENDERE IL VOLO E ANDARE A RISCOPRIRE 3 DI QUESTE ISOLE. Ebbene sì, per arrivarci adesso basta sedersi
fatto un regalo a tutti gli amanti del nostro sport.
più verdi e cristalline del mediterraneo. Nell’area
tranquillamente su un aereo di una qualsiasi
Per tutta l’estate, da maggio a ottobre, il Meltemi
della scuola, protetta dal vento grazie alla penisola
compagnia low cost e in poco più di 2 ore si atterra
(ovvero il vento termico delle Cicladi) soffia
di Divoùna e alle sue due pronunciate colline,
all’aeroporto internazionale di Mykonos ed è qui
lealmente e fedelmente fino a 6bf all’interno della
chiamate dai locals “I seni di Afrodite”, i principianti
che inizia il nostro viaggio…
baia di Kalafati.
possono fare la loro prima esperienza seguiti dagli
Nel cuore di questo spot ventoso sorge l’unica
istruttori di Pezi Huber; l’acqua piatta della baia
… Mykonos, forse la più famosa isola della Grecia e
scuola di windsurf dell’isola, fondata dall’austrico
offre un grande aiuto a chi affronta per la prima
sicuramente conosciuta al grande pubblico come
Pezi Huber, qualcuno di voi potrebbe conoscerlo
volta le planate ed è anche un valido campo di
“l’anti-Ibiza”, nomea dovuta alla sua trasgressiva
poichè durante i mesi invernali torna alla sua
allenamento per tutti i freestyler che vogliono
vita notturna, alle sue serate che finiscono solo con
scuola a Sal, Capo Verde.
perfezionare le loro manovre. Proprio davanti al borgo di Divoùnia, un villaggio di
il levarsi del sole, ai suoi locali e alle sue discoteche, tuttavia Mykonos è molto di più, infatti
Questa bellissima spiaggia offre ai visitatori una
pescatori, si infrangono delle piccole onde perfette
in una delle più belle spiagge dell’isola, il vento ha
miriade di fantastiche possibilità in una delle acque
per gli airtrick, se invece siete dei waverider la
Un caratteristico scorcio di Mykonos
Baia di Kalafati, divertimento garantito!
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Freestyle, Freeride o Slalom con vento forte a Kalafati, a voi la scelta
Curiosità : Per legge le case di Mykonos devo essere bianche ed avere le persiane e le scale esterne in legno colorate di azzurro, blu, marrone o rosa; prima che la casa venga abitata un funzionario municipale fa un sopraluogo e qualora non fossero rispettati questi canoni l’elettricità viene sospesa.
scuola vi offre anche l’opportunità di noleggiare
– e non solo - stiamo parlando del Super Paradise
la notte, questo è il posto per voi e se riuscirete a
l’attrezzatura, ovviamente solo i migliori materiali
Beach; si tratta di una delle spiagge più affollate
spendere più di mille euro durante la serata
dell’anno in corso di Fanatic e North, per il
dell’isola dove la musica inizia già dalla mattina e
potrete aggiudicarvi il tavolo più in, dove camerieri
wavespot migliore dell’isola, Ftelia, una delle poche
finisce solo intorno alle due di notte, ma non fatevi
e buttafuori vi tratteranno come dei Re; non siamo
spiagge bianchissime e non ancora deturpata dalle
spaventare, perché una volta entrati, vi scorderete
impazziti, non è un errore di battitura, per avere
costruzioni, dove potrete trovare le condizioni ideali
di tutto e vi farete trasportare dagli eventi, perché il
quel tavolo dovrete spendere più di 1.000 euro!
quando il vento soffia da nord.
Super Paradise è il vero paese dei balocchi: tutto è concesso e nulla è vietato!
Nella parte occidentale dell’isola, al centro di
Mykonos è pur sempre Mykonos e a pochi minuti di
Questa non è di sicuro una spiaggia per famiglie,
un’ampia baia, si trova la Chòra, ovvero la città di
macchina dalla scuola di Pezi Huber si trova uno dei
però se siete giovani e avete voglia di “rilassarvi”
Mykonos, sovrastata dai 5 Kato Mili (i mulini di
migliori e più famosi punti di ritrovo per l’aperitivo
guardando belle ragazze in bikini che ballano tutta
sotto); in passato questi mulini a vento erano un vero e proprio punto saldo per il commercio della farina, che veniva trasportata in tutta la Grecia, oggi invece hanno smesso la loro attività e sono stati trasformati in abitazioni da cui si gode una stupenda vista su tutta la città. Scendendo verso il mare si arriva a Little Venice, il tratto più suggestivo del lungomare, dove le vecchie case dei capitani (costruite nel XVII/XVIII) si stagliano a capofitto sul mare. I variopinti balconcini in legno si librano sull’acqua e le piccole porticine d’ingresso al piano terra servivano, in passato, ad agevolare lo scarico delle merci e dei bottini delle azioni di pirateria, mentre oggi affiorano una miriade di piccoli bar ognuno con le sue storie, che hanno reso questo quartiere uno dei più romantici della città e dove si concentra la vita notturna, fra musica classica, jazz e rock.
Veduta aerea del centro di Pezi Huber a Mykonos, baia di Kalafati
Alessandro Venezia aerialeggia alla grande!
Curiosità : da aprile ad ottobre, grazie ad un provvedimento, è vietato ai veicoli a motore di accedere nel labirinto di viuzze. Soltanto le Trikiklà , carrozzelle a tre ruote, possono attraversarlo per rifornire i negozi. Ad esse si aggiungono gli asini e i muli su cui i venditori portano in giro per il paese le proprie merci in ceste di vimini.
La trasgressione e la tradizione convivono insieme nell’isola di Mykonos
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Da Little Venice si entra nel labirinto di viuzze della
piatto principale è naturalmente il pesce in
INFO BOX
città e intorno a voi vedrete solo le caratterizzanti
particolare modo gamberi e calamari, ma la cosa
WINDSURF:
case a cubo di un bianco accecante con le persiane
che potrebbe lasciarvi più stupiti sono gli enormi
∞ Hans-Peter Huber – Watersport (Kalafatis beach)
in legno colorate come le scalette esterne che
antipasti che potrebbero sostituire un pranzo
www.pezi-huber.com
portano al secondo piano, mentre al piano terra
completo. Dopo aver assaggiato praticamente ogni
e-mail: office@pezi-huber.com
bar, baretti, negozi, negozietti, ristoranti, cartomanti
singolo piatto dell’isola vi consigliamo di provare le
RISTORANTI:
e chi più ne ha più ne metta.
triglie fritte condite con limone e spezie, ovviamente
∞ Thalassa Restaurant:
Passeggiando tra questi vicoli farete sicuramente
preparate con il pesce fresco di giornata, il
www.aphrodite-mykonos.gr/
l’incontro con i pellicani dell’isola, sempre pronti a
Kopanisti, ovvero un formaggio intensamente
∞ Konstantis Restaurant:
farsi scattare qualche foto.
speziato e con un forte aroma e la Ghalatoboureko,
www.kostantis-mykonos.com/
In questo intrico di viette potreste avvertire un
una torta alla crema da leccarsi i baffi!
∞ Raya Restaurant:
leggero senso di smarrimento, dovuto anche al
www.rayamykonos.com
fatto che le vie sono innominate, eccetto che per la
In definitiva Mykonos è una piccola perla dispersa
∞ Salparo Restaurant
via principale dello shopping, via Matogiànni, ma
nel Mar Egeo dove troverete il giusto compromesso
DORMIRE:
non fatevi prendere dal panico, perché in qualche
per una vacanza all’insegna del windsurf, del relax
∞ Rhenia Hotel & Bungalows:
modo riuscirete sempre ad arrivare al porto
e della vita notturna.
www.rhenia-bungalows.com/
vecchio, il luogo ideale per cenare in città.
DI NOTTE…
La cucina tipica di Mykonos è sostanzialmente
Il nostro viaggio per Mykonos finisce così, ma nel
∞ Super Paradise:
mediterranea, caratterizzata dall’uso dell’olio
prossimo numero vi racconteremo un’altra di
www.superparadise.com.gr
d’oliva, verdure e spezie come origano e basilico, il
queste meravigliose isole…
∞ Scarpa Bar (Little Venice)
Curiosità : I greci quando vanno fuori a cena tendono ad ordinare tutto il menù, poiché per loro sarebbe troppo difficile scegliere.
NEXT RIDE
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Continuano le anticipazioni 2014 di tavole e vele.
Conosceremo meglio Mr. C7, Chris Pressler.
Seguiremo ancora una volta il pazzo scatenato Jason Polakow in una nuova avventura.
Il PWA di Pozo visto con gli occhi di 4Windsurf.
Il secondo episodio delle isole del vento.
E come sempre, tanti altri articoli esclusivi, approfondimenti, didattica, la rubrica per le ragazze Onde e Curve, i consigli di Matteo Iachino e tanto altro ancora...
RIDER Marcilio “Brawzinho� Browne | LOCATION Malcesine, Lago di Garda | FOTO Emanuela Cauli