Funboard 148

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Model

Size

Freestyle Wave 78 Ltd. V2 Freestyle Wave 84 Ltd. V2 Freestyle Wave 90 Ltd. V2 Freestyle Wave 96 Ltd. V2 Freestyle Wave 102 Ltd. V2 Freestyle Wave 108 Ltd. V2 Freestyle Wave 116 Ltd. V2

78LTS

5.9 kgs

231 x 57 232 x 59 233 x 61 234 x 63 235 x 65 236 x 68 237 x 70

Fin cms cms cms cms cms cms cms

84LTS

R·S·S

MFC FREEWAVE 23 CNC G-10 3.7-5.4 MFC FREEWAVE 25 CNC G-10 4.2-5.8 MFC FREEWAVE 27 CNC G-10 4.5-6.0 MFC FREEWAVE 28 CNC G-10 4.7-6.4 MFC FREEWAVE 29 CNC G-10 5.0-6.7 MFC FREEWAVE 31 CNC G-10 5.2-7.3 MFC FREEWAVE 33 CNC G-10 5.8-8.0

6.2 kgs

90LTS

6.4 kgs

96LTS

6.4 kgs

102LTS

6.4 kgs

108LTS

6.7 kgs

116LTS

6.9 kgs


Rider: John Skye - Ph: Darrell Wong

00" #OBB 0Q V IB 4>SB ·-LTBO ?B>RQ V PLRI¸ 4HE NEW &REESTYLE 7AVE 6 REPRESENT THE PERFECT MIX OF MANOUVERABILITY GOING FAST AND RIDING COMFORT .O OTHER SHAPE IN OUR COLLECTION IS SO DIFFICULT YET REWARDING IN MAKING 9OU MUST MIX TWO OPPOSITE WORLDS AND STILL MAKE A BOARD LOOKS SEXY AND PROPORTIONATE 4HE NEW &37 6 LOOK MORE LIKE A WAVE BOARD THAN EVER BEFORE BUT HAVE IMPROVED IN TOP SPEED AND EARLY PLANNING LIKE NO OTHER BOARDS IN OUR RANGE 4HE FREESTYLE WAVE 6 PERFECTLY REPRESENT THE TRUE $.! OF THE COMPANY

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6 Cover Story

ANNO XVIII - NUMERO 148 LUGLIO 2012

REDATTORE CAPO Fabio Calò • fabio@hipow.com

Se da una parte ci sono i bad boys del windsurf, dall’altra ci sono anche i good boys. John Skye fa sicuramente parte di questa seconda categoria: fortissimo atleta e serio professionista. È entrato a far parte del team RRD come rider, ora è anche responsabile dello sviluppo vele e tavole wave. In questa copertina ci presenta i nuovi materiali 2013 RRD.

ART DIRECTOR Gianpaolo Ragno

RIDER

DIRETTORE RESPONSABILE • cristiano@jmag.it

Cristiano Zanni

John Skye Hookipa, Maui FOTO Darrell Wong/RRD

ragno@hipow.com

LOCATION

GRAFICA E DTP Carlo Alfieri • carloa@hipow.com IN REDAZIONE Marco Melloni

marcom@hipow.com

FOTOGRAFO SENIOR Raffaello Bastiani

raffaellob@hipow.com

INOLTRE HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO

testi: Amanda Beenen, Fabio Calò, Cesare Cantagalli, Alessandro Comerlati, Valentina Crugnola, Federico LaCroce, Alberto Menegatti, Matteo Iachino, Luigi Madedu, Raimondo Gasperini, Andre Paskowski, Mattia Pedrani, Simone Pierini, Gian Mario Pischedda, Francesco Prati, Andrea Rosati, Philip Soltysiak, Carlo Silvestro, Robby Swift, Nicolò Violati, Renato Vitale. immagini: Alfonso Bresciani, Eric Belande, Emanuela Cauli, John Carter, Foto Fiore, Adele Frola, Manuel Graffenauer, Marion Neumair, Ingo Paskowski, Valerio Pedrani, Sebastian Schöffel, Gianni Squitieri, Michael Sumereder, Dave White, Darrell Wong.

EDITORE E PUBBLICITÀ Johnsons Media srl via Valparaiso 4 - 20144 Milano - tel +39.02.43990087 fax +39.02.48022901 - info@hipow.com - www.johnsonsmedia.it AMMINISTRATORE DELEGATO Cristiano Zanni • cristianoz@hipow.com SERVIZI GENERALI Luisa Pagano • luisap@hipow.com DISTRIBUTORE ESCLUSIVO PER L’ITALIA Press-di Distribuzione Stampa e Multimedia s.r.l. 20090 Segrate (MI) DISTRIBUTORE ESCLUSIVO PER L’ESTERO Johnsons International News Italia - via Valparaiso 4 - Milano

Inside Dedichiamo questo numero a Jim Drake, il co-inventore del nostro amato sport, scomparso poche settimane fa. Nelle prime pagine della rivista potrete leggere un breve articolo per ricordarlo, ma qualunque articolo sarebbe riduttivo per rendere onore a Jim Drake, che nell’arco della sua vita non si è mai fermato e ha continuato a sfornare idee innovative rivolte alla crescita e diffusione del Windsurf, sospinto da un’unica e intramontabile passione. La stessa passione che ritrovo qui a Marina di Grosseto, dove mi trovo in questo momento in cui sto scrivendo queste rive, seduto in spiaggia ad aspettare il vento per il Campionato Italiano Slalom. Mi guardo intorno e vedo Hofmann, Begalli e Rotelli parlare ad un tavolo sotto l’ombra, vicino a loro Menegatti, Prati, Ferin, Iachino, Reuscher e Rosati che sistemano il materiale, misurano pinne e cambiano stecche. E un po’ più in là ci sono tanti ragazzini, che sono arrivati da tutta Italia per partecipare al Campionato Italiano Slalom Giovanile. Loro l’attrezzatura l’hanno già montata e lasciata a cuocere in spiaggia da qualche parte sotto il sole, non hanno il metro in mano ma giocano semplicemente come qualunque altro ragazzino della loro età. I loro nomi non li conosco ancora tutti, e magari tra di loro ci sarà qualcuno che emergerà, sarà un talento, farà parlare di sé. Ma quello che rappresentano ora è semplicemente il nostro futuro e guardando loro non posso che sorridere e pensare a quella fantastica invenzione di Jim Drake, che ha regalato a tutti noi una meravigliosa passione. La stessa passione che alimenta ogni pagina di questa rivista, che ci fa stare in spiaggia a misurare una stecca oppure a stare seduti ad un tavolino aspettando il vento. La passione che ci spinge a fare migliaia di chilometri per raggiungere lo spot tanto sognato tutta la settimana oppure a raggiungere la sede dell’ennesima gara; siamo tutti uniti semplicemente dalla stessa passione e voglia di uscire in mare con il nostro windsurf, in qualunque modo, con qualunque tempo e in ogni giorno della nostra vita. Have fun!

SERVIZIO ABBONAMENTI E ARRETRATI ITALIA & ESTERO Johnsons Media - Via Valparaiso, 4 - 20144 Milano tel +39.02.43990087 - fax +39.02.48022901 - adv@jmag.it www.johnsonsmedia.com Servizio attivo dal Lunedì al Venerdì dalle 14:00 alle 18:00.

Fabio Calò ITA-720

MODALITA’ DI PAGAMENTO Bonifico Bancario intestato a Johnsons Media - Via Valparaiso, 4 - 20144 Milano Banca Intesa - Coordinate Bancarie: IT 67 o 03069 09529 0724 0265 0199 CAUSALE: abbonamento FUNBOARD - NOMINATIVO E INDIRIZZO

>ECCETERA PREZZO DI UNA COPIA IN ITALIA euro 6,00 ABBONAMENTO ANNUALE ITALIA (8 NUMERI) euro 38,00

PERIODICITÀ mensile: febbraio/marzo, aprile, maggio, giugno, luglio, agosto/settembre, ottobre/ novembre, dicembre/gennaio

STAMPA Alfaprint - via Bellini 24 Busto Arsizio (VA)

ISSN 1124-0261 registrazione Tribunale di Milano n.5 del 14.01.1995 ROC - Registro Operatori di Comunicazione - 1234

Funboard è una testata della società Johnsons Media srl che pubblica anche i periodici KiteMagazineStance (kite), Suptime (stand up paddle), Surf Latino (surf), 6:00 AM (skateboard), En3 snowboardmag, Snowmap (snowboard), Soul rider (sci freeride) 4Skiers (sci freestyle freeride) e gli annuari Surfing (windsurf, surf, kitesurf) e Snowb (snowboard).

Nessuna parte di Funboard può essere riprodotta in alcun modo senza la preventiva autorizzazione di Johnsons Media. Testi, disegni e immagini non saranno restituiti se non espressamente richiesti. L’editore è a disposizione degli aventi diritto nei casi in cui, nonostante le ricerche, non sia stato possibile raggiungere il detentore del diritto di riproduzione di eventuali testi e immagini. L’editore e gli autori non potranno in alcun caso essere ritenuti responsabili per incidenti o conseguenti danni che derivino o siano causati dall’utilizzo improprio informazioni contenute in questa rivista. Poste Italiane Spa - Sped. Abb. Post. - D.L. 353/2003 (conv. L. 27.02.2004, n.46), art.1, comma 1, DCB Milano.


White Reef - Tel 0547.22756 - info@whitereef.it - www.whitereef.it


RIDER Andre Paskowski | LOCATION Dahab | FOTO Sebastian Schoeffel

Sommario 8

72 LA VERA STORIA DI ANDRE PASKOWSKI DI Fabio Calò Andre in questi ultimi anni ha fatto probabilmente una delle sue più grandi performance da grande campione. Dopo la diagnosi del cancro del 2010 sono seguite tante operazioni, chemioterapie e radioterapie. Ogni volta ci sono stati dei miglioramenti e successive ricadute. Andre non ha mai smesso di lottare e si è confrontato costantemente con la sua battaglia, adesso racconta per la prima volta le sue esperienze da cui possiamo imparare tantissimo.

30 2013 I PRIMI ARRIVI DI Fabio Calò Vi presentiamo le prime novità 2013 di tavole e vele, perlopiù wave e freestyle. Tutto quello che non trovate su questo numero verrà pubblicato sul prossimo.

40 ANGOLI MAST MOUNT DI F. LaCroce, N. Violati, R. Vitale Suggerimenti e considerazioni per ottimizzare l’utilizzo della vostra GoPro da parte di un team di atleti che lavorano molto sulla comunicazione.

48 JUMP SPECIAL DI Robby Swift Manovre pazzesche e quasi impossibili, come il Push Loop Forward, sono gli ingredienti di questa terza e ultima puntata per imparare a saltare come si deve, il team JP ci fa vedere come si fa.

52 CAMPIONATO ITALIANO WAVE DI Fabio Calò Dopo una lunga attesa finalmente è stato decretato il vincitore del Campionato Italaino Wave 2012 con un’entusiasmante gara in quel di Cala Pischina, un tabellone ricco di partecipanti e tanto divertimento.

62 WINDSURF VERSO LʼIGNOTO DI Philip Soltysiak Phill e Rossi sono andati alla scoperta dei tanti e ancora inesplorati spot del Kenya scoprendo un nuovo parco giochi adatto a qualunque tipo di livello.

26 ONDE E CURVE Valentina Crugnola ci presenta Amanda Beenen.

78 FAQ La sezione di Funboard dedicata a chi vuole surfare meglio e divertirsi di più. In questo numero: • Manovre da vento leggero e forte • Taka vs Flaka • Taka One Hand • Crash of the month

90 SPOT GUIDE Raimondo Gasperini con il suo team ci porta alla riscoperta di uno spot ever green.



Ecstasy, cibo per la mente! 10


RIDER Brawzinho | LOCATION Hookipa, Maui | FOTO Berthuot Visuals 11




Fast news 14

IN MEMORIA DI JIM DRAKE sarebbe stata profondamente diversa, quella di tutti noi che amiamo questo meraviglioso sport. La passione per il windsurf, tutte le incredibili esperienze che abbiamo avuto grazie a questo sport, le amicizie fatte, i viaggi, le persone incontrate nel cammino, le sfide e le sconfitte, la passione, nel mio caso, che è poi diventata un vero lavoro, tutto questo e tanto altro forse ora non esisterebbe senza la straordinaria invenzione di Jim Drake. Vi lascio con il commento di Svein Rasmussen. Grazie Jim… “Jim Drake ha cambiato le vite di milioni di persone, e continuerà a farlo. Grazie al Windsurf la gente ha potuto vivere il vento, le onde e Nei giorni in cui stavamo andando in stampa con questo numero abbiamo

l’acqua in maniera del tutto nuova e prima sconosciuta. Questo sport ha

appreso una triste notizia. È scomparso all’età di 83 anni Jim Drake, il co-

portato migliaia di persone a viaggiare per il globo, alla ricerca delle

inventore del Windsurf. Le nostre più sentite e sincere condoglianze vanno

condizioni perfette anche dall’altra parte del pianeta.

alla famiglia Drake e alla Starboard. Questa notizia mi rattrista

Il suo motto e spirito è sempre stato quello di condividere ed includere tutti

profondamente, se Jim Drake non avesse inventato quel fantastico piedino

nell’ambiente del windsurf, specialmente donne e bambini. Jim e sua

d’albero snodabile che permise la nascita del windsurf, la nostra vita

moglie Sam hanno passato anni qui assieme a noi in Tailandia a realizzare


15 nuovi design e nuove straregie per far espandere sempre di più il windsurf,

sport. Jim è stato anche uno dei primi ad introdurre e adattare degli shape

e far provare a quanta più gente possibile questa sensazione eccezionale. È

competitivi per il SUP, come il pluripremiato K15. Alcuni dei suoi ultimi

sempre stato un ottimista, ed ha sempre favorito ed incoraggiato la scelta

design sono in fase testing proprio ora ed il futuro delle tavole da Stand Up

individuale alla standardizzazione imposta dallo status quo. La questione

Paddle potrebbe cambiare radicalmente proprio grazie alle sue idee

del “One Design” olimpico contrapposto alla libera scelta del materiale con

innovative e lungimiranti.

cui competere è sempre stato un argomento ostico e conosciuto in tutto il

Aveva ancora tantissimo da offrire al nostro e ad altri sport e la sua

mondo. I suoi design, come il Formula 175, hanno elevato il mondo

perdita ci ricorda quanto sia effettivamente importante ogni ora del tempo

competitivo del windsurf a nuovi livelli, vincendo più trofei nella storia dello

che abbiamo a disposizione”. Jim e i suoi prototipi.


Fast news 16

DOMANI PLANO ANCHE IO

UNDERWAVE PRESENTA IL NUOVO TRAPEZIO: VACUUM IMPERIAL HARNESS

Oltre 50 partecipanti al “Domani Plano anch’io forse …. 2012” che anche

Ecco a voi il primo trapezio fatto su misura! Già in passato altre aziende

quest’anno l’ASD iParassiti.com ha organizzato per i propri associati in

avevano cercato di creare trapezi con pezzi intercambiabili per adattarsi alle

collaborazione con SurfSegnana di Torbole. Il corso nasce con l’intento di

vostre necessità. Il nuovo Vacuum Imperial ha sorpassato nettamente tale

avvicinare al nostro nobile sport persone che non lo hanno mai provato. Gli

tecnologia introducendo un prodotto che permette una totale

aspiranti planatori si sono radunati nello splendido contesto di SurfSegnana lo

personalizzazione. Attraverso un sistema sottovuoto, brevettato Underwave

scorso 16 e 17 giugno. Una volta divisi tra junior e senior i corsisti sono stati

“Vacuum Custom Shape Technology”, lo “schienale” può assumere e mantenere

coinvolti da una decina di istruttori in una intensissima 2 giorni: teoria, pratica

una determinata conformazione, in questo caso quella della vostra schiena,

sono stati conditi con goliardia e divertimento. Oltre la metà degli iscritti erano

adattandosi perfettamente al fisico. Cosa vuol dire questo? In primo luogo una

nati dopo l’anno 2000: questo è stato motivo di grande soddisfazione per il

drastica diminuzione degli sforzi sulla schiena (è tutta questione di fisica!

direttivo dell’associazione sportiva che ha proprio nel reclutamento di giovani

Forza/superficie = pressione… aumentando la superficie di contatto diminuisce

leve la sua più importante missione. In perfetto Parassiti style alla fine di ogni

la pressione) e un maggior confort in andatura. In poche parole molte ore di

lezione aperitivi in spiaggia tra cocktail e gavettoni! Sabato sera un mega

windsurf in più! www.vacust.com; www.underwave.info

barbecue in musica al Sesto Grado di Nago ha reso il weekend ancora più unico. È previsto il vol.2 del corso nel mese di settembre, lo consigliamo vivamente come primo contatto con il mondo del windsurf! Stay tuned on iParassiti.com. INFO: SurfSegnana – Foci del Sarca – 38069 Torbole sul Garda (TN). Tel. 0464-505963. Web: www.surfsegnana.it - e-mail: info@surfsegnana.it

Rider: Matteo Todeschi.



Fast news 18

FANATIC - GAASTRA: UN BINONIO INVINCIBILE AL VASCO RENNA PROFESSIONAL SURF CENTER DI TORBOLE Anche per il 2012 al Vasco Renna Professional Surf Center di Torbole potete trovare tutti gli ultimi modelli delle tavole Fanatic e delle vele Gaastra. Dalla Hawk, la tavola Freeride per eccellenza, alla Shark ideale per chi comincia a planare e gradisce una tavola che sa perdonare i piccoli errori. Per coloro che desiderano invece qualcosa di più piccolo e maneggevole sono disponibili le intramontabili Freewave 115, 105 e 95, che entrano velocemente in planata e hanno un’ottima manovrabilità. Per i freestyler è disponibile lo Skate, la tavola del Campione del Mondo Gollito Estredo. Per coloro infine che sono ai primi passi nel mondo del Windsurf ideali sono i Viper in tre diverse dimensioni: 85, 80 e 70. Chiaramente anche la migliore tavola senza un rig perfetto non può esprimere al meglio il proprio potenziale ed è per questo che da Vasco le tavole Fanatic si combinano perfettamente con i rig Gaastra che offrono ottime prestazioni, maneggevolezza e un look aggressivo. Così con le veloci Hawk si combina perfettamente la stabilità e la velocità delle Cosmic, che rimpiazza la Swift ed è stata completamente ridisegnata con un angolo di bugna ribassato ed una stecca che attraversa la zona del boma. Sempre orientata sul Freerace, ma senza camber e quindi più maneggevole rimane l’intramontabile e potente Matrix, ridisegnata con un baricentro relativamente basso e un’outline compatta. Con caratteristiche prettamente più Freeride, si afferma la Cross, vela di ultima generazione che non ha solo impressionato i test team e le riviste di tutto il mondo ma anche tutti i surfisti. Veloce e scattante la Cross rappresenta la perfetta sintesi di vele wave e race. Meno performanti ma più docili, maneggevoli, leggere e rivolte ad un pubblico intermedio sono le Pilot che fondono il design della Poison, Manic e Cross. Per i più piccoli sono sicuramente imbattibili le Foxx, le vele che ognuno di noi ha sempre sognato quando era bambino. Per finire il Vasco Renna Professional Surf Center di Torbole offre SUP Fanatic di diverse dimensioni anche Race che, nei momenti di attesa del vento, costituiscono un’ottima modo per fare attività aerobica di potenziamento del corpo e miglioramento della postura da soli oppure nei corsi e nell’attività di SUP fitness proposta nel Centro di Vasco. Per Info : Vasco Renna Professional Surf Center – Parco della Pavese, 9 – 38069 Torbole sul Garda (TN) – Tel. 0464/505993 - Fax 0464/ 506254 – E-mail: info@vascorenna.com - www.vascorenna.com.


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OCCHIALI GX 10 SPORTXTREME: LI INDOSSI E REGISTRI QUELLO CHE VEDI!

RRD WETSUITS COLLECTION FALL/WINTER 2'12-2013

Sono finalmente arrivati i nuovi occhiali con videocamera integrata GX-10 SportXtreme: leggeri, dal design

Roberto Ricci ha deciso di vestire i suoi rider da

ergonomico ed estremamente sportivo, sono la nuova proposta dedicata a coloro che vogliono condividere

testa a piedi, e già da settembre gli appassionati

le proprie emozioni, attraverso spettacolari immagini in alta definizione. Grazie ad una microcamera

della factory grossetana potranno trovare nei

integrata, che permette di riprendere in HD quello che gli occhi guardano, sono perfetti per essere utilizzati

propri negozi di riferimento la collezione di

durante numerose attività sportive quali: ciclismo, motociclismo, skate, parkour, ma anche sci e

neoprene autunno-inverno firmata RRD. Roberto

snowboard. Studiati dallo staff di SportXtreme, divisione di SofTeam dedicata ai prodotti tecnologici pensati

Ricci entra nel neoprene e logicamente lo fa alla

per chi pratica sport, permettono di filmare in completa libertà, senza dover maneggiare la telecamera,

sua maniera, proponendo una collezione con colori

lasciando libere le mani durante le riprese. Un tasto posizionato sull’asta dell’occhiale permette di attivare

e grafica accattivante e finitura nel minimo

e disattivare il video con un semplice tocco; gli OverLook GX-10 di SportXtreme, sono ideali per tutti coloro

dettaglio.

che non rinunciano a catturare momenti della propria quotidianità o imprese occasionali e vogliono riproporre le loro avventure ai propri amici. Inoltre, grazie all'uscita dedicata i filmati si possono rivedere collegando direttamente gli occhiali alla TV! Filmare tutto ciò che osservi durante una corsa in bicicletta o un’evoluzione sulla tavola, non è mai stato così facile e ricco di dettagli! Tutte le informazioni su: www.facebook.com/www.sportxtreme.it Caratteristiche Tecniche • Video: HD 720p (1280x720) • Sensore: CMOS 3Mpx • Angolo di ripresa: 63 gradi • Colore Lenti: Grigio scuro, Trasparente, Giallo e a Specchio • Durata Batteria: 2 ore (a piena carica) • Memoria incorporata: 4GB • Dimensioni: 145x70x47mm (con custodia) • Peso: 47gr. Prezzo al pubblico: euro 159.00

www.robertoriccidesigns.com


Fast news 20

COPPA ITALIA MARINA JULIA

Federico Silvi (Adriatico wind club). Tra gli Under 15 il podio è tutto maschile: Una vera e propria Carica

Matteo Evangelisti (Civitavecchia) con due primi e un sesto batte, pur pari punti,

dei 101. A Marina Julia

Antonio Cangemi (Lauria), terzo è Francesco Tomasello (Lauria). Il podio

(Monfalcone) erano 101 gli

femminile vede in alto Giulia Alagna (Marsala) seguita dalle gemelle Simona e

iscritti alla seconda tappa di

Laura Torchia (Albaria). Gli Under 17 vedono invece il dominio di Giuseppe Zerillo

Coppa Italia del windsurf

(Albaria) con due primi, un secondo e lo scarto di un terzo. Pari punti ma

giovanile Techno 293 e Rs:X

peggior scarto – e quindi secondo posto – per Mattia Onali (Cagliari), che chiude

Youth. La prima regata

con due primi e un secondo, ma scartando un orrido ottavo conquistato in

nazionale dopo lo choc della

bonaccia nella prima regata finisce secondo. Marta Maggetti (Cagliari) è terza e

scelta Isaf di eliminare il

prima femmina: due secondi e un terzo i risultati validi, scartando un sesto. La

windsurf maschile dalle

graduatoria femminile vede seconda Elena Vacca (Cagliari) e terza Micaela

prossime olimpiadi ha

Cerreti (Civitavecchia), rispettivamente settima e ottava nella classifica generale.

risposto con grande

I piccoli Kids (CH3) in evidenza sono Tommaso Papitto (Castelfusano) con

determinazione: atleti

quattro primi, seguito da Tommaso Masetti (Adriatico) e Andrea Guida di Ronza

(ancora) increduli, ma pronti

(Castelfusano), mentre tra i CH4 vince Tommaso Antognoli (Castelfusano) che

a dimostrare sul campo che

precede Nicolò Renna (Torbole) di un punto, e Michele Ricci (Stamura). Tra le

il windsurf è bello, anzi,

femmine Matilde Bianconcini (Adriatico), Marta Bonetti (Marina Julia), Isotta Di

bellissimo. Sfatato il mito di

Domenico vanno sul podio. Discorso a parte per la classe Rs:X, dove l'annuncio

un Nord Est poco ventoso

choc dell'Isaf ha ridimensionato velleità e umore a terra. Quando si scende in

(primo giorno bonaccia, ma

acqua, però, grinta e voglia di vincere non mollano, tanto che Mattia Camboni

nel secondo Scirocco fino a

(tre primi e un secondo) certo non ha mollato la presa, seguito da Daniele

20 nodi), apprezzata la

Benedetti (entrambi della Lni Civitavecchia) e a Silvio Catalano (Marsala). Tra le

grande ospitalità del

femmine Veronica Fanciulli è prima e quinta assoluta (due quarti e due sesti).

windsurfing Marina Julia - che ha fatto passi da gigante negli ultimi anni in

LA RICETTA DEL SUCCESSO – Sta nell'ospitalità, l'organizzazione nel dettaglio,

logistica e gestione degli spazi, con una sede nuova di zecca e attrezzature ad

le regate precise e gli spazi adeguati la ricetta del successo. Così il windsurfing

hoc per ospitare i cento windsurfisti presenti - la seconda tappa di Coppa Italia

Marina Julia ha impostato l'organizzazione della seconda tappa di Coppa Italia,

ha mostrato l'evoluzione della specie, ovvero la crescita sportiva dei giovani e

lavorando per oltre un mese per mettere a regime la nuova logistica del

giovanissimi atleti dei vari spot italiani, confermando la supremazia degli atleti

circolo, testata dai 101 iscritti (e 97 partenti) della regata. “Volevamo dare un

degli spot più ventosi, e quindi ben a proprio agio con lo Scirocco sostenuto.

segnale forte – ha spiegato il direttore sportivo di Marina Julia, Ezio Ferin – in

I RISULTATI – Sabato di bonaccia, ha permesso di avviare le regate nel

questo momento in cui viene messo in discussione il windsurf olimpico

pomeriggio: gli Rs:X hanno disputato due prove, i kids si sono divertiti in acqua,

maschile volevamo dimostrare che le regate ben organizzate, tecnicamente

la flotta Techno 293 ha avviato una prova, lasciando solo gli Under 15 a secco.

valide e ospitali possono fare la differenza. E 97 partecipanti, decisamente,

Domenica i valori in campo sono cambiati: lo scirocco ha messo a proprio agio

fanno la differenza”. In acqua l'organizzazione ha contato su tanti mezzi

gli atleti più esperti e ringalluzzito i giovani entusiasti. Risultato: un totale di 22

appoggio, due barche comitato, gommoni a ogni boa. A terra due pasta party

prove contando tutte le categorie in regata, divertimento in acqua e anche a

hanno corroborato atleti e accompagnatori, skipper meeting e premiazioni

terra. Partendo dagli Under 13, con due primi posti vince Giorgia Speciale

sono state degne di grandi eventi, come dimostrano le numerose foto circolate

(Stamura), seguita dalla cagliaritana Enrica Schirru e da Benjamin Romeo. Terza

su facebook davanti al grandissimo tabellone vincitori. Sabato sera, una grande

femmina la romana Aurora Baldi (Castelfusano), mentre gli esordienti sul podio

festa ha riunito tutti gli atleti, e ha compreso la premiazione relativa ai risultati

sono Andrea Sartori (Adriatico wind club), Valerio Fralleoni (Castelfusano) e

della stagione 2011.


21

MATTEO IACHINO CAMPIONE EUROPEO SLALOM

controllare al meglio la vela. Negli altri giorni, il vento era sui 14 nodi, con

Matteo Iachino (F2/Challenger Sails) è il nuovo Campione Europeo IFCA

la 8.7 e il 135 litri e in questo caso, ho optato per il lift del materiale con il

Slalom. La gara si è svolta a Roses in Spagna, località della Costa Brava, dal

piedi arretrato e boma alto, per riuscire ad andare forte anche nei buchi di

22 al 27 maggio.

vento.

Complimenti Matteo, sei anche molto giovane e sei sulla vetta

Obiettivo stagionale, italiano e mondiale... Avendo già vinto l’Europeo!

d’Europa. Allenamento invernale o nuovi materiali?

Per quanto riguarda l’Italia vorrei fare bene nell’assoluto in quanto non

Tutte e due... mi sono allenato molto in palestra e con attività aerobica

sono mai riuscito ad esprimermi bene per errori miei e sfortuna... Per il

durante l’inverno, seguito dal preparatore Roberto Actis, inoltre, per la

mondiale vorrei continuare come ho iniziato finendo la stagione nei primi

prima volta, mi sono allenato per tutto l’inverno anche in windsurf a

20 di coppa del mondo che sarebbe un gran traguardo!

Tenerife, e con i nuovi materiali ho fatto un ulteriore passo avanti, arrivando a marzo già completamente trimmato.

Oltre a te qual è l’altro talento emergente in Italia? Ce ne sono tanti, c’è Malte dell’Isola d’Elba, Luigi Romano di Grosseto,

Quando hai capito che potevi vincere il titolo Europeo?

Bruno Martini del Garda, e Andrea Ferin che avendo smesso con la Rs:X si

Dopo il primo giorno ho visto che ne avevo la possibilità perchè con la 7.8

potrà dedicare a tempo pieno allo slalom...

andavo molto forte in quella condizione e non c’era questa grande differenza nella velocità con Arnon Dagan che aveva vinto la gara e ho

E nel PWA?

iniziato a crederci...

Anche nel pwa sono in tanti, c’è Pierre Mortefon, che va forte già da due anni e ha la mia età, Macek Rutkowski, che ha solo 20 anni e anche lui sta

Il momento più difficile o impegnativo della gara?

migliorando molto.

Direi le batterie dell’ultimo giorno, durante le quali ci stavamo giocando tutto, fino alla finale per un calo drastico del vento. Essendo tutti a pochi punti di distanza, tutti e 4 eravamo potenziali vincitori E quello più bello? Quando ho realizzato di aver vinto e rientrato a riva mi hanno festeggiato tutti! L’avversario più duro e quello che ti ha sorpreso di più? Il più duro sicuramente Arnon Dagan; quello che mi ha sorpreso di più, non saprei, erano tutti forti per cui grosse sorprese non ce ne sono state... forse la sorpresa è aver vinto e, con questi avversari, rende tutto più bello. Condizioni e materiale usato... E con quale trim? Il primo giorno abbiamo gareggiato con vento sui 22-24 nodi off shore con la 7.8 piena e il 110 litri, il trim era una via di mezzo tra il controllo e il lift del materiale in quanto essendo acqua quasi piatta avevo bisogno che la tavola avesse lift per volare sul piccolo chop, mentre per continuare ad andare forte anche nelle raffiche più sostenute avevo bisogno di

Il neo Campione Europeo Slalom Matteo Iachino impegnato a Oristano al OWC durante la seconda tappa del Italian Slalom Tour. © Luca Piana


22

MALTE REUSCHER È CAMPIONE ITALIANO FORMULA

dopo averlo sfiorato già l’anno scorso. Ringrazio i miei sponsor tecnici in

CAMPIONATO NAZIONALE ASSOLUTO FORMULA WINDSURFING 2012

particolare AL360 per l’ottimo materiale messomi a disposizione per la regata e

MEMORIAL DAVIDE BEVERINO 2012 - ISOLA D’ELBA (LI) - 13 - 16 GIUGNO 2012

spero che sia solo il primo di altri successi nel corso di questa stagione, a

L’atleta elbano Malte Reuscher è il nuovo campione italiano di Formula

cominciare dal campionato nazionale Slalom che si terrà tra due settimane a

Windsurfing 2012. Reuscher era uno dei favoriti alla vigilia, già l’anno passato

Marina di Grosseto”.

sfiorò il titolo arrivando secondo, ed ha saputo sfruttare al meglio il fattore

“Un campionato - commenta Carlo Cottafavi, presidente della AICW Associazione

casalingo, conoscendo bene i venti dell’Elba, dove vive e si allena. Forse non è

Italiana Classi Windsurf - non molto fortunato per il vento che si è fatto un po’

un caso che anche il secondo posto sia andato ad un altro elbano Roberto

desiderare, ma nelle 4 prove disputate, che hanno permesso la validità della

Bartolini. Terzo il forte atleta romano Andrea Beverino.

regata, lo spettacolo è stato intenso solo come uno sport come il windsurf sa

CLASSIFICHE PARZIALI (CLASSIFICHE COMPLETE SU www.aicw.it)

dare, emozioni sia per chi lo pratica sia per gli spettatori presenti. ringrazio i

Categoria Leggeri

main sponsor della manifestazione, Selin per l’Ambiente e la Noil”.

1° Luciano Treggiari - 2° Alessandro Giovini - 3° Frank Christopher Categoria Grandmaster 1° Marco Begalli - 2° Luis Marchegger - 3° Giacomo Gaggiotti Categoria Master 1° Roberto Bartolini - 2° Giuseppe Greco - 3° Giorgio Giorgi Per la European Cup di Formula, la tappa se l’è aggiudicata il francese Yoann Fleury, seguito dal neo campione italiano Malte Reuscher e l’altro francese Valentin Brault. Nella Categoria Leggeri primo Luciano Reggiani. Per la categoria Grandmaster Marco Begalli, categoria Master Roberto Bartolini. “Sono ovviamente felice - commenta Reuscher - per il mio primo titolo italiano,

OPEN WATER CHALLENGE Oristano - 1, 2 e 3 giugno Con venti variabili tra i 10 e 20 nodi si sono svolte due prove di Slalom valevoli per il campionato Italian Slalom Tour 2012, che hanno decretato vincitore della tappa, Matteo Iachino (F2/Challenger Sails), in seconda posizione Marco Begalli (Starboard/Loft Sails) e in terza Andrea Rosati (RRD/Gaastra). Contemporaneamente alla gara è stato allestito sulla spiaggia di Torregrande un Expo Village dove sono state esposte le attrezzature dei migliori brand. Durante i momenti senza vento gli atleti e gli amatori del Windsurf non sono restati con le mani in mano, e si sono dati battaglia in un match race a squadre in cui l’unica regola… è non avere regole! Tra scorrettezze goliardiche varie, è stato il campione d’Europa Iachino, in team con Romano, a spuntarla su Piana e Spanu, tra risate e uno spirito cameratesco contagioso. Un grazie va alla Provincia di Oristano, al Sistema Turistico Locale Eleonora d’Arborea, con il suo Prodotto Mare, e al Comune di Oristano, per l’impegno e l’opportunità di realizzare questo evento.

Andrea Ferin. © Alex Tocco


23

RED BULL STORM CHASE 2012

© courtesy RedBull

Il primo luglio è iniziata la votazione on line per decretare i 50 rider che avranno il diritto di essere poi selezionati tra i 10 partecipanti alla RedBull Storm Chase 2012. Più di 100 i rider iscritti tra cui tanti italiani. Il forte rider tedesco Klass Voget è coinvolto attivamente nell’organizzazione di questo evento, dopo aver già partecipato nella edizione 2006, gli abbiamo fatto qualche domanda. La Red Bull Storm Chase è tornata. Quali sono le differenze principali rispetto alle versioni precedenti? La prima versione della Red Bull Storm Chase nel 2006 ha avuto un enorme riscontro in termini mediatici, producendo un video adrenalinico di wavesailing in condizioni di tempesta nell’Atlantico dell’Europa settentrionale. Questa volta, si tramuterà in una vera e propria competizione, che avverrà in giro per il

ogni aspetto della manifestazione. L’head-judge del PWA, Duncan Coombs,

globo. Verranno infatti inseguite e surfate 3 delle più violente tempeste mai

supervisiona lo svolgimento della competizione e il giudizio. Robby Naish

affrontate, ovunque sulla faccia della terra, per incoronare un solo rider

sceglierà i Top 50 rider per dalla votazione online ecc…

campione tra un pool totale di 10.

Quali sono i passi successivi?

10 rider, come verranno scelti?

La registrazione dei rider si è chiusa a fine giugno, e si passerà alla raccolta

Come per l’edizione 2006, i partecipanti verranno votati online dalla comunità

dei voti online dal 2 luglio per due settimane. Verranno poi scelte sia le location

windsurfistica internazionale! A fine giugno la nostra giuria d’esperti,

finali che i top 10 rider che gareggeranno nella nuova edizione della Storm

capitanata da Robby Naish in persona, sceglierà i 50 finalisti ritenuti all’altezza

Chase. Dietro le quinte siamo nel periodo caldo della preparazione degli ultimi

della manifestazione, e in grado di gestire senza problemi le condizioni

dettagli, in modo che sia tutto pronto per i 4 mesi di waiting period che

assolutamente proibitive. Tutti possono votare i propri rider preferiti sul sito

avranno inizio dall’1 agosto.

per arrivare ai 50 finalisti, ma solo dal 2 luglio al 16 luglio.

Cosa si possono aspettare i rider da una competizione del genere?

Ti sei registrato anche tu per partecipare alla nuova edizione della Red

La Storm Chase viene chiamata esclusivamente se i venti superano almeno i

Bull Storm Chase?

100km/h. In tempeste del genere ci si aspetta onde gigantesche, con mare

Sfortunatamente no! Questa volta purtroppo ho degli impegni da rispettare

attivo ed infuriato. Sicuramente ci saranno almeno una o due missioni anche al

dietro alle quinte piuttosto che davanti agli obbiettivi delle telecamere…

freddo, giusto per rendere il tutto ancora più impegnativo, quindi i rider devono

Sarebbe per me un conflitto d’interessi se anche solo avessi proposto la mia

sapere da subito che non sarà per niente facile e che corrono dei rischi reali.

candidatura come rider. Sicuramente però parteciperò attivamente ad ogni

Dall’altro canto, però, tutte le spese di viaggio verranno coperte da RedBull ed il

singola missione, per sfruttare e vivere in prima persona tutta l’eccitazione e

premio in palio è davvero notevole. Ovviamente non dimentichiamo il rispetto e

l’azione dei rider.

la fama che derivano da una manifestazione del genere, rinomata tra la

Se non farai windsurf, puoi spiegare quale sarà il tuo ruolo nella Red

comunità windsurfistica come la più estrema mai esistita. Tutto con produzione

Bull Storm Chase?

audio video di altissima qualità. Io personalmente non mi dimenticherò mai la

Io sono a capo del team di ricerca dei possibili spot in cui tenere la Storm

Storm Chase del 2006.

Chase. Mi occupo anche delle previsioni, della logistica, degli atleti, dei transfer

Come verrà gestita la sicurezza e i salvataggi?

e del contest stesso, affiancato da esperti che consultiamo singolarmente per

Per minimizzare i rischi di conseguenze serie per i rider avremo sempre un team di soccorso su jetski pronto per ogni evenienza, portando

© courtesy RedBull

immediatamente il rider in difficoltà a riva per ricevere le cure necessarie. Avremo poi a disposizione anche una impact vest appositamente realizzata dal nostro partner ION, che includerà anche un sistema di sicurezza con GPS con un sistema di allarme internazionale. A seconda delle condizioni, poi, ai rider potrebbe venire chiesto d’indossare anche il casco per evitare traumi e danni permanenti. Dalla tua esperienza trascorsa da atleta sia della Red Bull Storm Chase che delle gare di PWA, hai qualche consiglio particolare per i partecipanti? Innanzitutto di fare il proprio meglio per promuoversi e farsi votare da quanta più gente possibile per entrare nei 50 candidati finalisti! È un’opportunità irripetibile, qualcosa che ricorderai e per cui verrai ricordato per tutta la vita, che va ben oltre ai confini del nostro sport!


Slalom technique 24

INIZIAMO DA QUESTO MESE A OCCUPARCI DELLA REGATA DI SLALOM VERA E PROPRIA PUNTO PER PUNTO. L'INIZIO DELLA COMPETIZIONE È LA PARTENZA QUINDI VEDIAMO DI CHE COSA SI TRATTA E COME AFFRONTARLA AL MEGLIO. LA PARTENZA NELLO SLALOM

Questa posizione è buona perchè essendoci la barca ho un bel punto di

Sappiamo che lo slalom normalmente consiste in competizioni brevi, parliamo

riferimento per riuscire a partire perfettamente quando il conto alla rovescia è

dai 3 ai 5 minuti al massimo. Già partendo da questo presupposto possiamo

a zero. È altrettanto positiva perchè anche se non parto perfettamente con il

capire che la partenza è fondamentale e decreta il risultato della nostra prova

countdown a zero ma qualche secondo dopo, essendo il primo sopravento

almeno al 40-50%. Più il livello dei rider che partecipano è simile tra di loro e

nessuno mi coprirà il vento partendo meglio di me. Non mi interessa molto la

più la partenza è importante. Detto in parole povere se io vado veloce come te e

velocità dei miei avversari perchè comunque sia, che loro vadano più forte o

ho le tue stesse capacità in strambata sarà impossibile che tu mi batta se io

meno forte di me, io sono sopra di loro quindi avrò sempre il vento pulito e

parto meglio e mi aggiudico subito un bel vantaggio. Gran parte della tattica

facilità di spostamento visto che non ho nessuno a chiudermi sopravento. Vedo

dello slalom è quindi proprio il posizionamento e l’accelerazione sulla linea di

anche l’azione degli avversari sottovento e posso muovermi di conseguenza,

partenza della batteria che stiamo affrontando. Partiamo dal presupposto di

specialmente prima dell’entrata nella prima strambata. Al contempo però sarò

avere una linea di partenza classica tra una barca con i giudici, sopravento, e

anche più distante dalla boa da strambare rispetto a un rider che parte in boa

una boa sottovento, leggermente spostata in diagonale nella direzione della

e per questo appena partito devo cercare di poggiare il più possibile addosso

prima boa da strambare che dovrebbe essere al lasco. A questo punto la

agli avversari puntando la boa in modo da coprir loro il vento e superarli prima

nostra partenza potrà avvenire in tre modi diversi:

della strambata.

1) La partenza in barca: essendo la barca sopravento sulla linea di partenza la

2) La partenza in boa: al contrario di quella in barca, per partire in boa devo

decisione di partire in barca mi spinge a portarmi sopravento a tutti i miei

spostarmi sottovento a tutti i miei avversari. È più rischiosa e più tecnica ma

avversari in modo da aggiudicarmi i primi metri d’acqua di fianco alla barca.

sicuramente se si ha una buona velocità ci può portare a vincere la batteria più


TESTO DI Matteo Iachino FOTO DI fotofiore/canon 25 facilmente. È fondamentale il timing con la partenza, perchè se allo zero non

avversari. Non è mai buono partire sottovento a un rider che so essere molto

sarò full power sul primo bordo è molto probabile che qualcuno sopravento a

bravo nel timing e più veloce di me. In questo caso, partendo sottovento a lui,

me parta meglio e mi copra ammazzandomi già nei primi secondi di gara.

quasi sicuramente mi sorpasserà dopo pochi secondi dalla partenza

Diventa quindi fondamentale guardare chi mi sta intorno e che cosa fa e

coprendomi e facendomi superare da tutti gli altri. Bisogna sempre mettersi

cercare di rimanere sempre con vento pulito nella fase di accelerazione.

sopravento all’avversario più bravo e veloce di me in modo che anche

Rimane abbastanza semplice partire allo zero grazie alla boa che è un altro

superandomi non mi copra il vento. Bisogna vedere poi l’approccio dei miei

ottimo punto di riferimento. Bisogna stare attenti a non finire troppo bassi

avversari alla partenza. A volte è talmente ottimale la partenza in boa rispetto a

rispetto alla boa rischiando di non riuscire ad accelerare o addirittura non

quella in barca (o viceversa) che tutti i rider si ammassano partendo in quel

riuscire a prendere la boa dovendo virare. Appena partito devo puntare secco

punto; quindi se me ne accorgo posso partire all’altra estremità o in un altro

verso la prima boa di strambata e tirare al massimo cercando di non farmi

punto in modo da essere da solo e sfruttare il fatto che gli altri si stanno

superare perchè in tal caso, appena sarò coperto da una persona, tutti gli altri

rallentando l’un con l’altro. Quindi cercate di scegliere un punto della linea con

potranno superarmi facilmente e passerei da primo a ultimo in un attimo.

poche persone e tanto spazio per voi.

3) La partenza a metà della linea: è polivalente ma al contempo è la più

Come si utilizzano i minuti di countdown prima della partenza?

complicata. Non ho punti di riferimento come la barca e la boa quindi il timing

Partendo dal presupposto che ci diano 3 minuti di countdown come avviene

deve essere perfetto altrimenti rischio costantemente di partire anticipato e

sempre nelle competizioni italiane possiamo suddividere così il tempo in modo

farmi squalificare. Posso rischiare anche di rimanere chiuso tra un rider che da

che la partenza diventi quasi metodica.

sopravento mi poggia verso il basso e uno che da sottovento mi orza. Devo stare

Per i primi trenta secondi mi lancio in quel che sarà il primo bordo della regata

attento a non farmi coprire da nessuno prima della partenza altrimenti non ci

vedendo se la boa da strambare è tanto al lasco o no. Poi strambo e mi riporto

saranno chance di arrivare bene alla prima strambata. Se io mi sposto più

sulla linea della partenza dove controllo di aver preso bene il tempo con

verso la barca avrò più aspetti simili alla partenza in barca e viceversa in boa.

l’orologio quando in barca partenza cambiano bandiera e sale quella che significa che mancano 2 minuti allo start. A questo punto mi sparo un bel

Ma come faccio a scegliere da dove partire?

bordo a velocità media dalla parte opposta a quella in cui dovrò partire

Innanzitutto vediamo come è messa la prima boa da strambare dopo la

guardandomi intorno e posizionandomi come abbiamo detto prima. Quando

partenza. Se il primo bordo è tanto al lasco sicuramente sarà buono partire in

l’orologio mi dice che manca un minuto strambo e riparto in planata nella

boa, perchè si sarà più vicini alla boa da strambare e non si sarà di poppa,

direzione della partenza sempre a velocità media. A questo punto, quando

andatura che non mi permette di sviluppare moltissima accelerazione. Al

mancano quindici secondi alla partenza accelero al massimo controllando

contrario se il primo bordo è stretto, magari un traverso, sarà meglio partire

l’orologio cercando di partire perfettamente allo zero a tutto gas. Non è facile

in barca per poter andare al lasco e passare tutti i miei avversari che dovendo

partire lanciati allo zero, vi consiglio tanto allenamento nel vostro home spot

stringere il vento saranno più lenti di me che invece lascio correre la tavola al

con un orologio, due amici e una boa di partenza.

lasco e sono più veloce. Bisogna secondariamente vedere il livello dei miei

Good luck!

Esempio di partenza in boa di Matteo. © Eric Bellande/PWA Costa Brava 2012

Esempio di partenza in barca di Matteo. © Eric Bellande/PWA Costa Brava 2012


Onde e curve - Valentinaʼs Space 26

HO SEMPRE GUARDATO CON AMMIRAZIONE RAGAZZE DI QUALSIASI LIVELLO CIMENTARSI COL WINDSURF E SOPRATTUTTO TRA LE ONDE. NON PERCHÉ UNA RAGAZZA DEBBA ESSERE FORZATAMENTE PIÙ “DEBOLE” DI UN UOMO, MA FORSE PERCHÉ È AFFASCINANTE VEDERE FIGURE FEMMINILI CIMENTARSI IN QUALCOSA DI FISICO, TECNICO ED ESTREMO COME IL WAVE. ALCUNE IMMAGINI DELLA GIOVANE AMANDA BEENEN, CHE CONOSCERETE TRA POCO, ESPRIMONO SECONDO ME UN SENSO PURO DI LIBERTÀ. QUANDO NAVIGHI SEI LIBERO, SENTI IL VENTO FISCHIARE NELLE ORECCHIE, SOFFIARE SUL VISO, RIEMPIRTI LʼANIMO DI GIOIA INDESCRIVIBILE. QUANDO NON ESCO IN MARE PER UN POʼ DI TEMPO CIÒ CHE PIÙ MI MANCA DEL WAVE SONO SICURAMENTE LʼADRENALINA DI CONDIZIONI IMPEGNATIVE E LA SENSAZIONE PROFONDA DI FELICITÀ CHE MI DÀ RIMANERE IN MARE PER ORE, TRA LE ONDE, CON IL MIO WINDSURF ED OSSERVARE IL MONDO DAL MARE DI CUI PER QUALCHE ISTANTE FACCIO PARTE… AUGURO A TUTTI VOI DI TRASCORRERE SPLENDIDE VACANZE E TROVARE LA GRINTA NECESSARIA PER PROVARE A RAGGIUNGERE I VOSTRI OBIETTIVI WINDSURFISTICI. A PRESTO! “Ogni storia di sport nasconde un’emozione speciale. Unica capace di accendere la fantasia, dominare la scena e tratteggiare i contorni di esperienze destinate a rimanere per sempre scolpite nell’immaginario collettivo. Declinare la parola sport alla voce donna ne impreziosisce i contenuti, li rende vividi ed attuali, fornisce la visione più nobile del contesto.” (Giovanni Petrucci Presidente Coni)

IN ONORE DEI GIOCHI OLIMPICI DI LONDRA “L’èlite del nostro sport è donna. Noi prendiamo atto felici di questa sana rivoluzione. In nessun altro settore si è realizzato un simile “sorpasso di qualità””. Candido Cannavò Alessandra Sensini- Deborah Compagnoni- Giulia Conti- Giovanna Micol- Antonella del Core- Manuela di CentaJosefa Idem- Carolina Kostner- Annalisa Minetti- Federica Pellegrini- Flavia Pennetta- Francesca PiccininiFrancesca Porcellato- Paola Protopapa- Giusy Versace- Valentina Vezzali (e molte altre Atlete). Amanda per favore raccontaci un po’ di te, prima di entrare in contatto con il mondo del windsurf? Veramente non ho avuto molto a che fare con il windsurf fino ai 16/17 anni. Prima praticavo e gareggiavo in kickboxing e Tae-kwon-do; sono sempre stata molto sportiva. Ho anche avuto per molti anni una passione esagerata per i cavalli, fino a quando ho avuto un brutto incidente con il mio cavallo. In quel momento ho smesso e ho iniziato a fare windsurf. Come hai scoperto il windsurf? Nel periodo in cui ho avuto l’incidente a cavallo mia madre era in viaggio in Spagna. Quando ha saputo dell’accaduto è tornata immediatamente ed abbiamo

deciso di andare in vacanza in Olanda, in un posto dove io potevo portare anche il mio cavallo. Fu in quel momento che conobbi dei ragazzi piuttosto invasati di windsurf ed in particolar modo di freestyle. Così ho provato ed in pochissimo tempo me ne sono innamorata! Quando hai iniziato a fare wave? Dopo aver a lungo frequentato i laghi, alcuni amici decisero di portarmi con loro in un posto chiamato Wijk an Zee, abbastanza radicale per il mio livello. Mi ricordo di aver trascorso molto tempo frullata dallo shore break e nuotando dietro il materiale… Era difficile, ma molto eccitante! In seguito ho trascorso il mio “internato” a Pozo Izquierdo. Lì mi sono divertita molto di più.

Comunque, lo spot in cui ho sicuramente imparato di più è il Sud Africa. Com’è una tipica stagione windsurfistica in Olanda? Mmm, generalmente cerco di evitare queste stagioni. In Olanda vuol dire muta 5/3, guanti, cappuccio e calzari. Vento e onde sono generalmente molto belli, mentre l’acqua è marrone ed il cielo grigio. Ha comunque il suo fascino, ma, potendo, preferisco spostarmi in Africa od alle Canarie. Ho visto delle tue foto in evoluzioni durante tempeste di vento. Non hai mai avuto paura a eseguire rotazioni in tali bufere?


TESTO DI Valentina Crugnola | FOTO DI Manuel Grafenauer 27

Sicuramente sono convinta che saltare abbia molto a che fare con il tuo stato mentale. Posso spesso essere nervosa prima di lanciarmi per un nuovo salto o di provarne uno appena sbagliato. Penso, inoltre, di dover trascorrere molto più tempo allenandomi nei salti e per questo sono frequentemente a Tenerife. Cosa ci racconti della tua esperienza nelle competizioni? Quando lo scorso anno ho cominciato a seguire il Tour PWA non avevo molta esperienza alle spalle ma solo una competizione locale che, oltretutto, fu annullata per cattive condizioni. Certamente i miei risultati non sono stati così positivi e, soprattutto, ero stata nervosissima durante tutto il periodo del Tour. Ma è stata, senza dubbio, una splendida esperienza e mi ha fatto capire quanto ancora io abbia da imparare, inoltre mi sono state offerte molte opportunità che altrimenti non avrei nemmeno sognato. Sono stata invitata a molti eventi e questo farà si che io acquisti ancora più esperienza! Pensi ancora che per una ragazza sia possibile vivere come Pro? Bene, io credo sia molto molto difficile. Al riguardo non mi illudo minimamente. Spero solo di riuscire ancora per un po’ a vivere di questo splendido sport. Quindi certamente farò del mio meglio per raggiungere questo obiettivo. Qual è la difficoltà maggiore per raggiungere il tuo livello? Prima di tutto io sono stata l’ostacolo maggiore per me stessa! Lo scorso anno mi sono ritrovata a scoprire di essermi spinta talmente oltre da essere giunta al punto di non provare nemmeno divertimento uscendo in mare! Questo era davvero negativo! Così ho dovuto smettere di essere tanto dura con me stessa. Solo quando mi sono “fermata”, stando un po’ più calma e tenendo i piedi per terra, ricominciando a divertirmi in acqua, ho davvero iniziato a fare progressi ed a migliorare il mio livello! Soprattutto in Africa ho fatto i progressi maggiori anche perché mi allenavo con atleti davvero bravi! Ad ogni modo ho appreso che si impara solo divertendosi e avendo cura del proprio corpo. Ora mi sto facendo seguire dal mio fisioterapista che si occupa del mio stato mentale e fisico.

La destinazione più bella surfata? Sud Africa senza dubbio! Il Sud Africa gode di una vastissima varietà di spot, tutti abbastanza vicini a Cape Town e Table View. Quindi con ogni vento e swell c’è sempre uno spot che lavora! Può sempre essere che tra qualche anno io possa cambiare idea… ma solo dopo aver surfato ogni spot della mia lunghissima lista! Consiglieresti il Sud Africa a principianti wave? Beh, dipende davvero molto dal livello… però, se si ha almeno un po’ di esperienza in Oceano e si desidera molto imparare tra le onde… allora direi si! Prenotate tre mesi in Sud Africa e divertitevi! Contattate qualcuno che ci sia già stato (devo dire che per voi italiani non deve essere difficile! Da novembre fino a marzo camminate con le speedos e rubate onde senza vergogna alle ragazze… sapete a cosa mi riferisco…). Qualche consiglio a chi prova i primi Forward o Back Loop? Come superare la paura? Sicuramente è più facile dirlo che farlo… comunque, il solo modo è buttarsi! Siate entusiasti e non timorosi, cercate di coinvolgere un amico e provate a spronarvi! Allontanare la paura lo si fa solo provando e riprovando! Sono certa che una volta fatto vi domanderete di che cosa avevate paura! (A meno che non abbiate la sfortuna di “saggiare il boma con i denti…”). Sei stata aiutata da qualche sponsor? Certo, senza di loro non sarei mai andata da nessuna Amanda in Sud Africa.

parte. Ringrazio F2, che mi da fantastiche tavole e KaSail che mi aiuta con vele, alberi, boma ed accessori! Poi ho Roxy che mi veste benissimo! E VDLP.nl mi sta mettendo a punto un sito web strepitoso! Qualche sogno nel cassetto? Ne ho molti… Mi piacerebbe visitare le Hawaii, l’Australia, Tahiti, il Cile! Sicuramente mi piacerebbe ottenere anche buoni risultati nelle gare! Mi piacerebbe fare un girl windsurf film… Beh, uno ad uno li realizzerò tutti prima o poi!

FAST INTERVIEW Surf o Windsurf: Windsurf ma anche surf Freestyle o Wave: Wave! Mure destra o sinistra: sinistra Tavola e vela preferita: il mio F2 Rave 70 litri. È un twinzer che rende la surfata molto facile! Cibo preferito: italiano sicuro! Musica preferita: Ben Howard, G. Love & Zeds dead. Ma dipende molto dal mio umore Libro preferito: hmm “Er komt een vrouw bij de doktor” Dutch che mi ha fatto piangere molto Film preferito: Hotel Rwanda, 500 giorni d’estate, 50 volte primo bacio, Windsurfing movie Rider preferito: Anne-Marie Reichman, Dany Bruch Wave spot preferito: Capepoint (SA), Elandsbay (SA), Cabezo (Tenerife) Movimento artistico preferito: Lichtenstein Hobby preferito: Longboard skateboarding & Windsurf




Toys 30

VI PROPONIAMO QUALCHE ANTICIPAZIONE DEI NUOVI GIOCATTOLI DELLA PROSSIMA STAGIONE. INIZIAMO CON CHALLENGER SAILS, FANATIC, GOYA SAILS, QUATRO, STARBOARD E RRD. SUL NUMERO DI AGOSTO-SETTEMBRE CONTINUEREMO LA NOSTRA PRESENTAZIONE DEI MATERIALI 2013.

Distribuito da: ACME SRL - tel. FACTORY: 0574.870224 - tel. INFOLINE: 339.6414914 - www.99international.it - info@99customboards.com

CHAMELEON: ”Il Camaleonte”. La Chameleon, allrounder per eccellenza, è la

senza intaccare minimamente il peso finale della tavola. Lo shape è stato

tavola ideale per tutti gli amanti delle opzioni multiple. Tutte le caratteristiche

completamente rifatto, con un rocker più dritto a poppa per garantire una

dell’intera collezione di tavole sono state riunite in questa linea, trovando un

maggiore accelerazione e velocità di punta rispetto ai modelli precedenti. La

perfetto equilibrio tra tutte le varie caratteristiche. Le 5 scasse permettono di

nuovissima “spock tail” con rail più alti facilita ulteriormente le manovre pinna

utilizzare la tavola con ben 4 setup di pinne: single, twin, thruster o perfino

in avanti e i trick slashati, mentre la prua arrotondata “Flaka nose” migliora la

quad. La Chameleon si adatta alla perfezione alle condizioni del giorno e dello

resistenza e la performance in aria.

spot scelto, permettendoti semplicemente di cambiare l’impostazione delle

Clicca anche su www.funboardmag.com: NoveNove new collection 2013

pinne, proprio come il bizzarro rettile riesce a cambiare colore a seconda dell’ambiente che lo circonda. Le linee d’acqua sono state progettate e realizzate per massimizzare il range d’utilizzo, con un rocker più dritto ed una chiglia con biconcavo che termina in... Grazie allo shape, la coperta sembra più piatta e larga, rendendo la tavola più accessibile anche ai rider meno esperti. Le tavole sono estremamente leggere, indipendentemente dal numero di scasse presenti, grazie alla costruzione tecnologicamente avanzata.

QUAD T.E. “TEAM EDITION”: La Quad T.E. (team edition) è semplicemente il sogno di ogni pro rider. È realizzata interamente in full pvc / ultra light, con coperta e rail interamente in carbon / kevlar, con la chiglia in '”S Glass”. Le nuove scasse sono realizzate con fibra di vetro e grafite, unito al polistirolo per essere idrorepellente, e carbonio omega per i rinforzi nelle aree di maggiore sforzo. Tutte le tavole NoveNove sono realizzate con le tecnologie più avanzate, in modo da realizzare delle tavole che rispondano pienamente alle richieste dei puri wavesailor. La nuova linea di rocker permette uno spunto d’accelerazione eccezionale, e una manovrabilità senza precedenti, grazie al tail kick a poppa e la zona di piatto tra le strap e il piede d’albero. Il profilo è più arrotondato e generoso a prua garantisce un miglior galleggiamento anche con vento leggero. La poppa ultrasottile permette di uscire dai bottom turn a tutta la velocità, entrando in maniera verticale sul lip. Il concavo a chiglia è stato ricontrollato nella zona di prua, per garantire la massima area a prua per aver maggiore sensibilità in condizioni estreme. Il range ampio garantisce il meglio per una gran varietà di rider. Queste tavole sono le migliori della stagione 2011 – 2012, e sono pronte a stupire ancora il prossimo anno.

STYLE PRO: ”Pura Performance”. Il tallone d’Achille di quasi tutte le tavole freestyle in commercio oggi è la scarsa resistenza agli impatti, specialmente durante l’atterraggio delle manovre aeree d’ultima generazione. NoveNove ha risolto questo problema riutilizzando la stessa costruzione delle nostre tavole wave, con PVC e rinforzi di carbonio “omega” sulla chiglia, con un ulteriore double sandwich sulla coperta per i punti di maggiore stress. Tutto questo,

CHAMELEON

TEAM EDITION QUAD

STYLE PRO

Chameleon (five boxes) - Quad+1 LT L W kg±6% 65 224 53 5.6 70 225 54 5.7 75 226 55 5.8 80 227 56 5.9 85 228 57.5 6.0 90 229 58.5 6.1 95 230 59.5 6.2 100 231 60.5 6.3 105 232 61.5 6.4

FIN -

SAIL 32/47 35/47 35/50 37/53 40/56 40/58 42/60 45/62 50/65

STYLE Pro - Freestyle LT L 88 227 94 228 100 229 108 230

FIN 18 18 20 22

SAIL 37/57 40/60 42/63 45/65

W 60 62 64 66

kg 5.6 5.7 5.9 6.2


Distribuito da: VELERIA CHALLENGER SAILS - tel. 071.6609557 - www.challengersails.com - veleria@challengersails.com

THREE.G: Un grande lavoro è stato svolto in questi ultimi

profilo anteriore della vela (comunemente chiamato

sei mesi dalla grande famiglia Challenger Sails per

“grasso”) a seconda delle esigenze del surfista o della

realizzare nuovo progetto di compact wave line a 3

manovra che si sta effettuando. Tale dinamicità genera

stecche alla quale è stato dato il nome di THREE.G. La

una potenza bilanciata, che assieme all'S-shape

rivoluzionaria Three.G è una vela wave compatta e super

neutralizza ogni refolo in eccesso, ma al contempo, genera

leggera che si adatta bene sia al wave che al freestyle. Il

una potenza incredibile che trasmessa alla tavola, le

range di utilizzo è molto ampio ed è stato deciso di

permette una partenza fulminea. Ovviamente in una

disegnare e progettare misure inferiori con la potenzialità

disciplina come il wave, dove la potenza associata a una

e le caratteristiche di vele molto più grandi. L'utilizzo di

spiccata attitudine della vela al

misure ridotte si traduce in una maggiore

neutralizzarsi, utile soprattutto

maneggevolezza dell’intero rig. Il peso ridotto è dovuto al

nella surfata down the line,

fatto che la vela ha una stecca in meno, ma anche dal

crea un mix esplosivo!

profilo compatto che permette l'utilizzo di un albero più

Provare per credere. Ultima

corto. Tutte queste variabili permettono al rider un

sorpresa positiva,

minore dispendio energetico e di conseguenza, un

l’incredibile velocità

miglioramento della performance in acqua. A questo

espressa da questa vela

punto la domanda nasce spontanea: “E in caso di

Wave/Freestyle vi

sovrainvelatura?”. La vela, se montata correttamente,

permetterà di chiudere

sventa benissimo, mantenendosi stabile nelle raffiche più

in piedi quei salti che

estreme, grazie alle seguenti particolarità tecniche:

fino a ieri erano

1) S. Shape che garantisce la neutralità in manovra. 2) Tre

impossibili!

Tapes che partono dalla bugna stabilizzatrici del profilo. 3) Mast Panel in dacron con sistema SELF ADJUSTING PROFILE. Per quanto riguarda il SELF ADJUSTING PROFILE del Mast

Clicca anche su

Panel, un'altra diavoleria di Claudio Badiali, non è altro

www.funboardmag.com:

che una piccola piega verticale che si forma sul pannello

Programma Three.G 2013

in dacron. Questo permette un aggiustamento (Self Adjusting Profile) del profilo nella parte centrale della vela, in pratica crea una maggiore o minore profondità del

Fortunato Longo con la nuova Three.G al Campionato Italiano Wave 2012 di Cala Pischina. © Emanuela Cauli


32

Distribuito da: WHITE REEF - tel. 0547.22756 - www.fanatic.com

FREEWAVE: Lo shaper Sebastian Wenzel ha ulteriormente raffinato il nuovo range

ingresso facilitano la surfata e le curve, e la zona piatta tra le strap, assieme alla

di tavole, offrendo prodotti ideali per una surfata reattiva, con shape compatti

poppa regolata per rilasciare l’acqua facilmente rendono queste tavole

ora anche dotati di setup a tre pinne per offrire la massima performance in

facilissime da gestire sia in freeride, che in freestyle o perfino in waveriding è

wave! La perfetta miscela tra velocità e curve, slashata e slidata, per rendere

quasi difficile da concepire quanto siano versatili!”.

questi shape i più versatili dell’intero range. I rail sono molto arrotondati e con

Caratteristiche principali:

una linea di tuck arretrata, la prua è arrotondata e perfettamente bilanciata

• Convertibile Tri Fin su modelli e misure TE/Textreme® per massima

dalla linea di rocker progettata al CAD, garantendo un ingresso in planata

performance in wave (single fin sul 115).

immediato, con il massimo controllo e maneggevolezza. Per il 2013 Fanatic mette

• Shape moderno, compatto ed arrotondato per facilitarne la maneggevolezza,

anche in commercio 3 nuove costruzioni. La versione in Custom Wood Sandwich

l’accelerazione e la facilità d’utilizzo.

Light, ancora con il classico assetto single fin, che rimane il punto di riferimento

• Punto di massima larghezza a centrotavola che poi termina con una pintail a 70°.

per la durata e puro divertimento all round wave. Dalla costruzione in Kevlar si

• Alto rocker d’ingresso, con una corta sezione piatta e tail kick ottimale per

passa poi alla più leggera, rigida e resistente agli UV-resistant, Innegra Carbon

garantire il massimo controllo e velocità.

Light per le tavole Team Edition (TE). La grafica eccezionale e l’avanguardia tecnologica di questo materiale è presente anche nei modelli Oxeon, che presentano a loro volta costruzione in Innegra Carbon anche sulle coperte, per ridurre al minimo il peso, aumentando la rigidezza e la resistenza agli urti. Si parte dai 75 litri per poi passare a 85, 95, 105 e 115. Le misure più piccole sono perfette per surfare con vento più forte, mentre quelle più grosse sono più indicate per il vento leggero e i rider più pesanti, che vogliono anche cimentarsi nel freestyle o nel freeride, planando a tutta velocità, ma avendo comunque la possibilità di surfare anche piccole onde. Le versioni TE e TeXtreme® sono completamente convertibili, equipaggiate con 2 pinne slot box ed una Powerbox per regolarsi al meglio ad ogni condizione, tutte firmate Maui Fin Company G10. (Vengono forniti anche due tappi SlotBox per usare la tavola come single fin). Le TeXtreme® sono equipaggiate con assetto single fin, anche sulla misura più grande del 115. Tutte sono disponibili in Custom Wood Sandwich light con pinna Powerbox single o anche con scassa US box singlefin sul 75litri. Commento dello Shaper Fanatic Sebastian Wenzel: “Queste sono le tavole più versatili, veloci e facili da far girare che abbia mai realizzato… Abbiamo collezionato così tante vittorie nei test che ormai il nostro scoop rocker realizzato a CAD è diventato una garanzia, assieme alla combinazione tra piatto e V. Quest’anno abbiamo modificato leggermente il posizionamento delle scasse e abbiamo aggiunto anche delle scasse laterali per sfruttare l’assetto Thruster a tre pinne, potendo decidere se fare wavesailing o concentrarsi sull’acqua piatta. La prua morbida e il kick in Board Vol. FW 75 75 l FW 85 85 l FW 95 95 l FW 105 105 l FW 115 115 l FW TE 75 75 l FW TE 85 85 l FW TE 95 95 l FW TE 105 105 l FW TE 115 115 l FW TeXtreme® 85 85 l FW TeXtreme® 95 95 l FW TeXtreme® 105105 l

Width 56 cm 58.5 cm 61 cm 63.5 cm 66 cm 56 cm 58.5 cm 61 cm 63.5 cm 66 cm 58.5 cm 61 cm 63.5 cm

Length Weight Technology 235 cm TBA* CWS** 238 cm TBA* CWS** 240 cm TBA* CWS** 242 cm TBA* CWS** 244 cm TBA* CWS** 235 cm TBA* IC / LF TE*** 238 cm TBA* IC / LF TE*** 240 cm TBA* IC / LF TE*** 242 cm TBA* IC / LF TE*** 244 cm TBA* IC / LF TE*** 238 cm TBA* TXTR IC**** 240 cm TBA* TXTR IC**** 242 cm TBA* TXTR IC****

FREEWAVE

FREEWAVE TE

Fittings Fanatic FreeWave 23 G10; US Box; Sailsize: 3.7 – 6.0 m² Fanatic FreeWave 25 G10; Power Box; Sailsize: 4.2 – 6.5 m² Fanatic FreeWave 27 G10; Power Box; Sailsize: 4.5 – 6.7 m² Fanatic FreeWave 29 G10; Power Box; Sailsize: 4.7 – 7.0 m² Fanatic FreeWave 29 G10; Power Box; Sailsize: 5.0 – 7.3 m² MFC TF G10 2 × 11cm / 1 × 18 cm; 3 × SlotBox 13 cm; Sailsize: 3.7 – 6.0 m² MFC TF G10 2 × 11cm / 1 × 19 cm; Power Box + 2 × SlotBox 13 cm; Sailsize: 4.2 – 6.5 m² MFC TF G10 2 × 12 cm / 1 × 19 cm; Power Box + 2 × SlotBox 13 cm; Sailsize: 4.5 – 6.7 m² MFC TF G10 2 × 12 cm / 1 × 20 cm; Power Box + 2 × SlotBox 13 cm; Sailsize: 4.7 – 7.0 m² Fanatic FreeWave 29 G10; Power Box; Sailsize: 5.0 – 7.3 m² MFC TF G10 2 × 11cm / 1 × 19 cm; Power Box + 2 × SlotBox 13 cm; Sailsize: 4.2 – 6.5 m² MFC TF G10 2 × 12 cm / 1 × 19 cm; Power Box + 2 × SlotBox 13 cm Sailsize: 4.5 – 6.7 m² MFC TF G10 2 × 12 cm / 1 × 20 cm; Power Box + 2 × SlotBox 13 cm; Sailsize: 4.7 – 7.0 m²

*Please check www.fanatic.com for final weights! **Custom Wood Sandwich light ***Innegra Carbon Light TE ****TeXtreme® Innegra Carbon


33

SKATE: La linea purosangue Skate Team Edition (TE) ha già dato prova della

Caratteristiche principali:

sua validità facendo conquistare ben 4 titoli mondiali a Gollito Estredo,

• Facilità d’utilizzo, grazie allo shape compatto e planante con prua

collezionando anche numerose vittorie nei test delle varie riviste. Nate per

arrotondata che ammorbidisce gli atterraggi e consente di girare più

chiudere con facilità anche le manovre più pesanti di PWA, questi 3 shape

facilmente.

molto compatti sono ideali per le combinazioni e le manovre doppie e

• Sezione centrale del rail più sottile per curvare facilmente.

triple, grazie all’ingresso immediato in planata e alta velocità di punta, che

• Forma della coperta ideale per il comfort della pianta del piede e presa

ti permette di staccare ancora più alto. Per il 2013 i fogli di Kevlar sono

nelle manovre.

stati rimpiazzati dalla costruzione in Innegra, che risulta ancora più

• Power V su tutta la lunghezza, con una chiglia con Slide Bottom per

leggera, rigida e resistente ai raggi UV rispetto ai vecchi 89, 99, 109. Il

chiudere ogni manovra con stile ed esplosività.

concetto di lunghezza inversa produce una tavola estremamente compatta

• Le versioni 100/110 BGS sono leggermente più lunghe con una coperta più

e maneggevole, che è più corta sulla misura più grande, e presentano tutte

arrotondata per facilitare le manovre in carving.

una chiglia Power V perfetta per le slashate. La prua arrotondata ma abbastanza affilati sui rail garantisce un’ottima presa anche nelle rotazioni pinna in avanti, mentre i rail più sottili a centro tavola permettono di curvare e staccare più facilmente, andando ancora più in alto nelle rotazioni. Anche per il Freestyle di nuova generazione è importante il comfort, e la poppa progettata al CAD con doppio kick soddisfa pienamente questo requisito, garantendo la forma e la presa perfetta per tutti i top rider. In questo periodo Fanatic ha anche rilanciato due delle misure preferite e anche tra le più premiate, cioè il 100 ed il 110. Ora sono anche disponibili in costruzione Biax Glass Sandwich e sono leggermente più lunghe per perdonare di più e garantire apprendimento più veloce anche per i rider meno esperti. Sono quindi le tavole ideali per i novizi del freestyle, l’utilizzo come freeride o bump and jump, o su onda piccola.

SKATE

Board Skate 100 Skate 110 Skate TE 89 Skate TE 99 Skate TE 109

Vol. 100 l 110 l 89 l 99 l 109 l

Width 63.5 cm 66.5 cm 60.5 cm 63.5 cm 66.5 cm

Length Weight Technology 235 cm TBA* BGS** 237 cm TBA* BGS** 229 cm TBA* IC / LF TE*** 228 cm TBA* IC / LF TE*** 227 cm TBA* IC / LF TE***

Fittings Fanatic Skate 22 Prepreg; Power Box; Sailsize: 4.5 – 7.0 m² Fanatic Skate 24 Prepreg; Power Box; Sailsize: 5.0 – 7.5 m² Fanatic Skate 20 Prepreg; Power Box; Sailsize: 4.0 – 6.6 m² Fanatic Skate 22 Prepreg; Power Box; Sailsize: 4.5 – 7.0 m² Fanatic Skate 24 Prepreg; Power Box; Sailsize: 5.0 – 7.5 m²

*Please check www.fanatic.com for final weights! **Biax Glass Sandwich Light ***Innegra Carbon Light TE

SKATE TE


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Distribuito da: CITY SURF TIRRENIA - tel. 050.33021 - www.quatrointernational.com - info@citysurf.it Quatro è sinonimo di tavole wave, innanzitutto. Se non bastasse il fatto che

BREAKING NEWS: la nuova costruzione delle tavole Quatro rifletterà

la maggior parte dei pro utilizzi le tavole Quatro, che possano o meno

maggiormente quella delle tavole custom che vengono prodotte a Maui.

mostrare il marchio di produzione, allora guardat anchee la varietà di

Saranno circa 300-400 gr. più leggere rispetto a quelle del 2012 e più

scelte che vengono offerte nella linea. Al pubblico Quatro offre qualsiasi

resistenti. La factory ha iniziato a importare il foam per il sandwich

tipo di shape e configurazione di pinne che sono state testate e raffinate

direttamente dal Canada (lo stesso che usano per i custom). Fra l’altro

col tempo, realizzando tavole perfette per tutti i gusti, gli stili e gli spot che

questa costruzione ottimizzerà anche l’assorbimento della resina, oltre a

la crew di Quatro ha incontrato e fatto crescere nel corso degli anni.

minimizzare gli errori durante la lavorazione. Inoltre in questo modo saranno in grado di gestire meglio il flex della tavola, grazie all’esperienza

QUAD LS:

acquisita nella costruzione dei custom.

Blue Metallic. Questa tavola nasce dall’evoluzione del pro model Quad firmato Levi Siver. Giudicata a oggi la migliore tavola wave in commercio sia da Windsurfing Usa che da Boardseeker Uk, la QUAD LS rappresenta l’idea ed il sogno di Levi di avere una sola tavola wave che possa dare il meglio in tutte le condizioni. Levi ha chiesto esplicitamente una tavola che planasse velocemente, facendo curve strettissime e veloci, in grado di gestire velocità pazzesche, sempre garantendo il massimo controllo e la massima presa. Considerando la varietà delle condizioni in cui surfa, Levi ha anche chiesto che la tavola risalisse facilmente, per potersi spostare molto sul picco. La QUAD LS è il risultato dell’incredibile passione e talento del rider statunitense, che punta sempre alla massima performance per spingere il windsurf a nuovi livelli. Versione 2013: nuovo shape, nuove grafiche, nuovi volumi e nuovi pad.

THRUSTER LS: Purple Metallic. Il nuovissimo THRUSTER LS prende tutti gli ingredienti fondamentali del Quad Ls, mixandoli però con un approccio più imperniato sulle alte velocità, volando down the line. Levi voleva una tavola che generasse abbastanza portanza da potergli permettere di sorvolare in aerial intere sezioni, generando grandi velocità scendendo l’onda per staccare tutte le manovre andando è massiccio senza però rinunciare al controllo e presa tipici della QUAD LS. Non bisogna però confondersi, questa linea di tavole non è assolutamente realizzata solo per il waveriding down the line, e infatti offre il meglio in qualsiasi tipo di condizione wave in cui ci si possa imbattere in giro per il mondo, che è proprio dove finisce Levi all’ordine del giorno! QUAD LS

QUAD LS 72 78 84 90 98 110

Length Width 227 55,4 227,2 56,6 229,9 57,3 232,1 58,6 234,8 61,1 237,2 63

Tail 34,2 35,1 36,2 37,1 38,9 39,5

Lay Up Premium Premium Premium Premium Premium Premium

Color 8183 8183 8183 8183 8183 8183

Box SUS/MT SUS/MT SUS/MT SUS/MT SUS/MT SUS/MT

Fin MFC QS 250 MFC QS 300 MFC QS 300 MFC QS 350 MFC QS 350 MFC QS 400

THRUSTER LS 74 82 92 102

Length Width 229,3 55,6 230,9 56,5 235,7 58,6 237,1 61,1

Tail 34,2 35,4 35,5 37,5

Lay Up Premium Premium Premium Premium

Color 8163 8163 8163 8163

Box US/MT US/MT US/MT US/MT

Fin MFC Tri Fin 16 Center & 11 Side MFC Tri Fin 17 Center & 11 Side MFC Tri Fin 17 Center & 12 Side MFC Tri Fin 18 Center & 12 Side

THRUSTER LS


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Distribuito da: RICCI INTERNATIONAL - tel 0564.455786 - www.robertoriccidesigns.com

RRD SAILS MOVE: “Ultimate Freemove versatility” - Misure: 4.2 - 4.7 - 5.3 - 5.7 - 6.2 - 6.7 - 7.2

Modello

BOMA

ALBERO STECCHE

STYLE PRO 4,2

145

391

4

La RRD Move è una nuova linea di vele disegnata al 100% per rider freemove.

STYLE PRO 4,7

162

409

4

Visto il grande successo della vela Superstyle, in RRD hanno pensato di

STYLE PRO 5,2

173

425

4

sfruttarne il concetto per sviluppare una vela capace di esprimersi al meglio per

STYLE PRO 5,7

178

440

4

l’utilizzo con le tavole Fire Move e Freestyle Wave. La potenza ai bassi regimi è

STYLE PRO

stata incrementata e concentrata nella parte bassa della vela, garantendo una sensazione di trazione compatta, pur mantenendo eccezionali doti di controllo in ogni condizione. La RRD Move è una vela disegnata per garantire divertimento e controllo sia che si voglia schizzare a tutta velocità su acqua piatta, sia che si voglia sparare qualche manovra freestyle old school, fare bump and jump o surfare qualche onda senza troppe complicazioni. Modello

BOMA

MOVE 4.2

155

ALBERO STECCHE 377

5

MOVE 4.7

165

405

5

MOVE 5.3

174

415

5

MOVE 5.7

181

434

5

MOVE 6.2

192

448

5

MOVE 6.7

198

462

5

MOVE 7.2

205

468

5

Clicca su www.funboardmag.com / new RRD Style Pro

RRD BOARD WAVE CULT: La linea Wave Cult è il cavallo di battaglia di RRD da ormai dieci anni, e la nuova versione rappresenta la prossima generazione di tavole destinata a mantenere il successo di questa linea. Per spiegarvi meglio le caratteristiche tecniche di questa nuove tavole abbiamo pensato di fare qualche domanda a John Skye, team rider RRD e responsabile dello sviluppo di queste tavole. Ciao John, quali sono i miglioramenti più evidenti della nuova linea Wave Cult versione V5? Forse potrà pure suonare come una frase fatta, ma le tavole della nuova linea V5 planano prima, sono più veloci e girano meglio! Infatti queste tavole beneficiano di una nuova outline più larga che ne ha migliorato la capacità di entrare in planata, questo ha permesso di accentuare leggermente il rocker, cosa che ha ulteriormente migliorato le caratteristiche di manovrabilità della tavola. Per MOVE

quanto riguarda la configurazione della carena, dopo aver testato a lungo differenti opzioni, si è optato per la soluzione che permettesse di ottenere una

RRD STYLE PRO: “Pure Freestyle Performance”

tavola super controllabile e capace di permettere al rider di spingere al massimo

RRD Sails ha sviluppato da zero una vela completamente nuova disegnata

senza perdere velocità in surfata. Complessivamente un grande passo in avanti.

appositamente sulle esigenze dei freestyler che vogliono mettere a segno le ultime manovre che si vedono in Coppa del Mondo. Per essere sicuro che questa

Come è stato impostato il lavoro di sviluppo?

macchina da freestyle fosse disegnata secondo le ultime esigenze del freestyle, il

Alla base di questa evoluzione c’è stato un grosso lavoro di ricerca e sviluppo da

Team RRD è ripartito dalla base. 4 stecche, costruzione super leggera e un livello

parte di tutto il team RRD. Per prima cosa io ho lavorato assieme allo shaper

di controllo nei passaggi sottovela mai visto prima! Il segreto di questa

Aurelio Verdi nel corso dell’anno per mettere a punto una tavola da poter

macchina da freestyle è il sapiente mix fra controllo estremo e pop generoso.

utilizzare in gara dalle caratteristiche abbastanza estreme, e capace di dare il

Qualunque sia il livello di abilità di chi la utilizza, la RRD Style Pro è in grado di

meglio in tutte le condizioni che si possono trovare in Coppa del Mondo. Da

spingerlo al livello successivo di performance.

questo concetto ne sono derivati diversi prototipi e sono stati portati in Sud


37

Africa per farli provare a tutto il team. Ormai è risaputo che Roberto ama

WAVE CULT 75 LTD V5

ritrovarsi con tutto il team in Sud Africa per poter avere il massimo numero di

Volume: 75 - Size: 229 x 57

feed back in tutte le condizioni e da parte di tutti i tipi di rider. All’inizio infatti le

Fins: MFC TQ 16 2012 + 8 side - Fin Box: US + slot box side

tavole vengono provate solo da me, Jem Hall, Roberto Ricci e Andrea Rosati, ma poi una volta che sono stati selezionati i modelli più interessanti, le tavole

WAVE CULT 83 LTD V5

vengono fatte provare a chiunque, dalle persone presenti in spiaggia, ai vari

Volume: 83 - Size: 230 x 59

negozianti provenienti da tutto il mondo che vengono a svernare in Sud Africa.

Fins: MFC TQ 16 2012 + 8 side - Fin box: US + slot box side

Una volta definito quale sia il design con le migliori caratteristiche, la tavola viene avviata alla produzione.

WAVE CULT 92 LTD V5 Volume: 92 - Size: 231 x 61

Quali sono le caratteristiche salienti di questa nuova line V5?

Fins: MFC TQ 17 2012 + 8 side - Fin Box: US + slot box side

Il punto di partenza dello sviluppo della nuova linea era quello di realizzare una tavola più larga e con i bordi più sottili, caratteristica che aveva dimostrato di

WAVE CULT 100 LTD V5

essere vincente in altre linee della gamma RRD. Così abbiamo provato a mettere

Volume: 100 - Size: 233 x 62

a frutto la nostra esperienza anche nella linea Wave Cult ed il risultato è stato

Fins: MFC TQ 17 2012 + 8 side - Fin Box: US + slot box side

esaltante. A questo punto abbiamo provato a stringere la poppa aggiungendo un kink nella outline, caratteristiche che ne ha aumentato la trazione e la velocità di punta. La facilità di entrata in planata delle tavole ci ha permesso di aumentare un po’ il rocker, che in combinazione al rail molto sottile ha reso la tavola ancora più maneggevole e radicale. Per completare il tutto abbiamo optato per una carena caratterizzata da una V che corre per tutta la lunghezza della tavola che garantisce grande velocità ed una bella sensazione di comfort, specie quando devi superare il break oppure ti stai preparando a saltare. Quali sono i soggetti per cui è stata sviluppata questa linea di tavole? La Wave Cult è da sempre la linea di tavole sviluppata per rendere al meglio in tutte le condizioni. La Wave Cult V5 rappresenta senza ombra di dubbio la miglior evoluzione in questo senso. Queste tavole sono in grado di caricare pesante ad Hookipa e destreggiarsi nelle condizioni di Pozo, così come di lavorare alla grande in tutte le condizioni che si trovano fra questi due estremi. Queste tavole sono davvero in grado di tirare fuori il massimo da ogni condizione. Inoltre la larghezza generosa e la partenza anticipata le rendono particolarmente facili e “forgiving” cioè capaci di perdonare gli errori di ogni rider, dalla prima surfata all’esecuzione dell’ultima manovra sull’onda. Queste tavole rendono più facile essere radicali. Quali sensazioni danno in acqua queste tavole? Quello che amo di queste tavole è la sensazione di controllo in ogni condizione, grazie alla configurazione a V della carena fino a poppa. Personalmente ho utilizzato queste tavole soprattutto nelle tipiche condizioni europee cross-on shore, e amo saltare. La V da una grande sensazione di sicurezza al momento dello stacco per saltare, e più sei invelato, più spingi nella poppa e più grip ottieni dalla tavola. In surfata, il mix equilibrato fra larghezza, kink e rocker rendono più facile mantenere velocità in uscita dal top turn, sia che si ami spingere molto oppure no. Insomma, una vera chicca per l’utilizzo nelle nostre condizioni europee.

Wave Cult 75 LTD

Wave Cult 100 LTD


38

Distribuito da: PANDORA - tel: 0362.337568 - www.star-board.com

QUAD: I nuovi Quad sono le tavole wave per eccellenza della Starboard.

onda piccola in condizioni onshore, i Quad hanno una capacità irraggiungibile

Generano la massima velocità e portanza, rendendo la surfata dinamica, fluida

di generare potenza e proiezione in curva. In condizioni grosse con vento side

e potente; nel 2013, poi, grazie ai nuovi shape innovativi, danno il meglio in

sideoff, poi, queste tavole vi permetteranno di volare letteralmente sull’acqua,

qualsiasi combinazione di vento e onda. Stabili e diretti da gestire, i Quad

sfruttando al massimo la velocità, maneggevolezza e pura potenza che solo loro

producono la massima proiezione con bottom turn in appoggio sui rails,

sanno offrire. Grazie agli shape completamente rinnovati per il 2013, l’intero

facendo accelerare la tavola per colpire il lip con la massima violenza. Più il rail

range offre nuovi livelli di spinta, controllo e potenza in qualsiasi tipo di

morde, più la tavola curva stretta. Grazie all’eccezionale presa garantita dalle 4

condizione, con una sensazione di reattività e planata in pieno controllo. Nuove

pinne, queste tavole permettono di connettere curve multiple senza perdere

pinne: in dotazione assieme ai Quad ci sono le nuove pinne Clear Blue Flex. Sono

velocità, permettendo anche di rilasciare la poppa e far partire le pinne per

molto più flessibili, permettendo alla tavola di scivolare con più facilità,

fare le ultime manovre aeree e slashate sul lip. Lo shape completamente nuovo

risultando più morbida e controllabile anche con onda choppata. Viene anche

del 2013 offre nuovi livelli di spinta e potenza, coprendo un range di condizioni

fornita una serie di tappa-scasse per poter cambiare l’assetto da quad a twin

molto più ampio, con una sensazione di vivacità e planata nel massimo

fin, a seconda dei gusti del rider. Costruzioni disponibili: Wood, Carbon

controllo. I Quad, assieme ai NuEvo e alle nuovissime Kode Wave, formano il core del range di tavole wave Starboard. I Quad, rispetto agli altri modelli, sono

NUEVO: Le NuEvo sono tavole ispirate al puro stile surf da onda. Sono

più indicati per le curve alla massima potenza e velocità, in appoggio sui rails

assolutamente eccezionali con vento sideshore e sideon, con onde da mezzo

per generare la massima spinta. Queste tavole si nutrono dell’energia

metro fino a 3 metri e mezzo. Il loro punto forte sono le curve strette, con

dell’onda, volando down the line e pennellando curve su tutta la parete,

un’ottima capacità di passare da un rail all’altro, facendo top turn strettissimi. I

accelerando in maniera inverosimile. Producono la massima potenza con curve

NuEvo poi funzionano molto bene anche con onde veramente grosse in

sul piede anteriore e sui rails, essendo più adatte ai power-turn che ad un

condizioni sideshore. Per quanto riguarda i salti e gli aerial, tutto risulta

approccio con curve più strette e morbide delle NuEvo. Questi Quad vengono

facilitato dall’outline iper-compatto che riduce notevolmente il peso in rotazione

forniti con pads da 6mm, con un morbido bumper sotto i talloni per assorbire

e la poppa più larga e voluminosa permette di sfruttare al meglio ogni rampa a

gli impatti. I Quad sono le tavole più connesse e vicine all’onda, che generano la

disposizione. Le NuEvo sono tavole puramente twin fin, comode e performanti in

massima portanza e potenza, trasmettendo dinamicità e velocità al rider. Ogni

ogni condizione, con una V molto avanzata e rails molto morbidi ed arrotondati

accorgimento sui Quad è stato realizzato per trasformare ogni minima

che assorbono il chop. I pads sono stati appositamente realizzati per garantire

pressione sul rail in esplosività e accelerazione in curva. Grazie al nuovo

il massimo comfort, utilizzando un doppio strato, con una densità interna più

monoconcavo, abbinato alla poppa quadrata, sono ora in grado di generare

morbida. Il setup twinfin garantisce un’ottima presa in curva, permettendo di

potenza e velocità in quantità, in ogni condizione di vento e onda. Più leggero è

rilasciare le pinne in ogni momento si voglia. Il profilo inclinato delle pinne

il vento, più risulta evidente quanto i Quad siano reattivi ed esplosivi. Anche con

rende la tavola ancora più reattiva, trasmettendo al rider la sensazione di

Name

Volume Length Width Tail Width Weight (litres)

(cm)

(cm)

(cm)

Weight

Weight

Sails Range

(Carbon/Kg) (Wood/Kg) (Technora/Kg) (m2)

Prokids Quad 70 223 56,0 35,9 6,0 Quad 70 Carbon/Wood 70 223 56,0 35,9 5,9 6,2 Quad 74 Carbon/Wood 74 227 57,5 36,8 6,2 6,5 Quad 77 Carbon/Wood 77 228 58,0 36,6 6,3 6,5 Quad 82 Carbon/Wood 82 229 58,5 37,3 6,4 6,6 Fin: 2 x Natural Wave 110 + 2 x Natural Wave 130 + Plugs; Fin Box: 2 x Slot Box 10 + 2 x Slot, Box 13

2,3 - 4,7 2,3 - 4,7 3,0 - 5,0 3,5 - 5,5 4,0 - 6,0

Quad 87 Carbon/Wood 87 230 59,5 38,2 6,6 6,9 Quad 92 Carbon/Wood 92 231 60,5 38,4 6,8 7,0 Quad 100 Carbon/Wood 100 231 60,5 38,2 6,8 7,0 Fin: 2 x Natural Wave 110 + 2 x Natural Wave 140 + Plugs; Fin Box: 2 x Slot Box 10 + 2 x Slot, Box 13

4,5 - 6,5 4,7 - 6,7 4,7 - 6,7

NuEvo 73 Wood/Carbon NuEvo 80 Wood/Carbon NuEvo 93 Wood/Carbon

73 80 93

221 224 227

55 60 59,5

35,7 37 38,6

5,7 6,1 6,7

6,0 6,4 7,0

-

3,0 - 5,0 4,2 - 5,3 4,7 - 6,0

Fin: 2xTwin Surf 145 Fin Box: 2xSlot Box 13 Fin: 2xTwin Surf 145 Fin Box: 2xSlot Box 13 Fin: 2xTwin Surf 165 Fin Box: 2xSlot Box 13

ProKids Flare 60 ProKids Flare 72 Flare 91 Carbon Flare 101 Carbon Flare 111 Carbon Flare 116 Carbon

60 72 91 101 111 116

214 230 228 231 235 242

54,5 57,0 59,0 62,5 66,0 68,0

34,2 35,1 39,4 40,5 42,2 43,6

6,1 6,2 6,7 6,9

-

5,2 5,6 -

2,0 - 4,7 2,5 - 5,5 4,5 - 6,0 5,0 - 6,8 5,2 - 7,0 5,5 - 7,3

Fin: Choco Starfish KiriStyle 16 Fin: Choco Starfish New Radical 17 Fin: Choco Starfish New Radical 18 Fin: Choco Starfish New Radical 20 Fin: Choco Starfish New Radical 22 Fin: Choco Starfish New Radical 22


39

usare un surf da onda! James Hooper, shaper e designer delle NuEvo:

da urlo. Sopra a questo telaio da macchina da corsa, è stato appositamente

“L’idea di base dietro alle NuEvo (prima conosciute come Chopper) è nata circa

sviluppato uno shape freestyle purosangue, che offre ai nuovi Flare un controllo

4 anni fa. C’erano un po’ di possibilità che avrebbero potuto completare al

senza precedenti, permettendo di ruotare alla massima velocità, senza la

meglio il range moderno di tavole wave. Ho iniziato realizzando delle tavole più

minima fatica. La distribuzione del volume è uniforme e bilanciata su tutta la

lunghe, con poppe più larghe, e assetto twinfin più vicino ai rail. Queste

lunghezza, con una extra aggiunta a poppa in modo che la tavola faciliti e

andavano già piuttosto bene ma mi sembrava che ci fosse ancora qualcosa che

perdoni anche gli errori del rider, senza ingavonarsi anche nell’acqua più

mancava. Ho cominciato a considerare l’idea di eliminare l’extra lunghezza a

choppata. I rail sono completamente squadrati a poppa, per permettere alla

prua e a poppa, dando un nuovo shape alla tavola che avevo già realizzato. La

tavola di staccare e di rilasciare l’acqua senza la minima turbolenza. Con ogni

tavola che ho poi provato era veramente strana alla vista ma era davvero

pompata, la tavola accelera immediatamente e in maniera pulita. Per renderle

eccezionale. Aveva ancora un sacco di portanza ma era molto più morbida e

poi il più leggere possibile, su tutti gli shape è stata usata la leggerissima

maneggevole, e reattiva a ogni minima pressione col piede. Essendo convinto

scassa SlotBox di 70grammi di peso, combinando il tutto con una finitura con

che fosse valida, l’ho poi fatta provare a Ben Severne a Margaret River ed è

carbonio a vista. I modelli 91,101 e 111 sono shape completamente nuovi. Questi

davvero rimasto sconvolto da quanto la tavola andasse bene! Ho quindi

tre modelli presentano un nuovo profilo iper-compatto, poppe maggiorate e rail

sistemato ancora qualche piccolo dettaglio, diminuendo ulteriormente la

più squadrati a poppa. Costruzioni disponibili: Flare 91,101,111,116 in Carbon;

lunghezza. Queste tavole ormai andavo davvero bene. Abbiamo provate le tavole

Flare ProKids 60 e 72 in Technora.

ovunque da Gnaraloo a Geraldton ed anche in Indonesia. Le ho poi fatte provare ad un po’ di top rider ed ho avuto un ottimo feedback. Grazie a queste

QUAD

informazioni, ho poi fatto ulteriori piccole modifiche, facendo un sacco di testing e di regolazioni. Dopo qualche centinaio di prototipi sono davvero contento di vedere il prodotto finale frutto di questa evoluzione senza precedenti. Ho realizzato le tavole NuEvo/Chopper dai 60 ai 120 litri, e sono stato davvero fortunato ad esser circondato da gente così competente che mi potesse dare dritte e spunti per migliorare ulteriormente. Non vedo l’ora di rimetterci su le mani e vedere quale sarà il prossimo stadio delle NuEvo!”. Costruzioni disponibili: Wood, Carbon.

FLARE: I Flare sono le tavole Starboard puramente dedicate al freestyle. Accelerano in maniera impressionante, dando una sensazione di compattezza

NuEVO

sia nella manovre slashate che in quelle aeree, staccando e curvando senza il minimo sforzo, reagendo all’istante ad ogni minimo stimolo del rider. Sono molto leggere ma comunque estremamente resistenti. Lo shape è bilanciato al millimetro e il loro carattere aggressivo spinge il rider ad andare sempre più alto e sempre più cattivo, per chiudere tutti gli ultimi tricks e combinazioni con la massima aggressività e fluidità, avendo anche la consapevolezza che la tavola li aiuti a completare le manovre anche quando non sono perfette. Il range poi offre varie misure garantendo la scelta perfetta per i rider di qualsiasi dimensione, età e spot d’utilizzo: Flare 91,101,111,116 I nuovi shape iper-compatti aumentano notevolmente il controllo, la risposta immediata e la velocità in rotazione. È più aggressiva che mai, veloce e planante. La nuova poppa, ancora più larga e voluminosa funziona da perno, permettendo al rider di unire in combinazione qualsiasi manovra gli venga in mente, chiudendoli perfettamente. Le nuove scasse leggerissime Slot Box e la finitura senza vernice sul carbonio nudo riducono il peso drasticamente, rendendo i nuovi modelli sviluppati da Taty Frans e Kiri Thode più leggeri e reattivi che mai. Le nuove 91,101 e 111 riprendono lo shape di chiglia delle velocissime tavole slalom iSonic, offrendo uno spunto ed una velocità di punta

FLARE


ellness Rimini W 2012

ggio 10-13 ma tand 191 S Pad A1 -

cattura ogni singola emozione

e-waw One

Drift HD

Permette riprese a 60/50fps per realizzare video in HD “slow-motion”. Video in qualità Full HD 1080p oppure foto a 8 MPx con obiettivo grandangolare 170 gradi. Display anteprima per il posizionamento e la ricerca dell’inquadratura. Telecomando in radiofrequenza utilissimo per lo “Start e Stop” della registrazione, rendendo semplice girare brevi clip. Con goGoal FUN potrete rivedere le vostre performance, la soluzione ideale per condividere video e immagini con gli amici attraverso i più famosi social network (YouTube™, FaceBook™, ecc.) Utilizzabile in altri sport con gli accessori dedicati.

Lettore MP3 a tenuta stagna fino a 3 metri di profondità. In plastica resistente, il suo corpo non teme il cloro e può essere utilizzato senza problemi in piscina. Si adatta a numerosi sport, anche a quelli sott'acqua grazie ai suoi intrauricolari a tenuta stagna. Compatibile con i formati MP3 e WMA, dispone di uno spazio di archiviazione di 4 GB. Compatibile con i formati dei file FAT16 e FAT32, questo lettore si trasforma anche in chiavetta USB per archiviare dati.

Videocamera Full HD 1080p, impermeabile fino a 30 metri con custodia rigida waterproof (opzionale). Display da 1.5”, 60/50fps, per realizzare stupendi video in “slow-motion”. Telecomando a radiofrequenza permette di risparmiare le batterie, la memoria e modificare il tempo, rendendo semplice girare brevi clip, avviando e fermando la registrazione, senza lottare con la telecamera in movimento. Realizza foto 5MP con un obiettivo grandangolare 170°.

FBR_412

goGoal FUN

Distributore Nazionale: SofTeam Macherio (MB) Tel 039 207891 www.softeamitalia.com

www.sportxtreme.it


Photo tecnique 40

GoPro HD Hero2

LA TECNOLOGIA È SEMPRE PIÙ ALLA PORTATA DI TUTTI. UN CHIARO ESEMPIO NE È LA PICCOLA E MERAVIGLIOSA TELECAMERA GO PRO, CHE HA RIVOLUZIONATO IL MONDO DEI VIDEO E HA APERTO LE PORTE AI TANTI RIDER CHE SI AUTOPRODUCONO I LORO VIDEO E FOTO. IL TEAM 99 CI SPIEGA MEGLIO COME OTTENERE DEGLI OTTIMI RISULTATI E COME OTTIMIZZARE AL MEGLIO L’UTILIZZO DI QUESTO OGGETTO. E SE NON LO AVETE ANCORA FATTO… CORRETE A COMPRARE LA VOSTRA NUOVA GO PRO HD HERO 2! NICOLO’ VIOLATI

FEDE LACROCE

Ho avuto la fortuna di vedere l’evolversi della fotografia sportiva applicata

Nel nostro sport, come in tanti altri, l’aspetto mediatico ricopre da sempre

al nostro bellissimo sport, a tu per tu con i migliori fotografi e atleti nel

un importante ruolo, a volte addirittura più significativo di quello

corso degli ultimi venti anni. Sicuramente la parte più bella e artistica per

agonistico.

un fotografo di windsurf è lo scatto in acqua! Ricordo ancora le vecchie

Ogni anno, infatti, le aziende investono tempo, denaro ed energie nella

custodie in vetroresina e alluminio custom-made a Hookipa... serviva un

produzione di materiale fotografico e video per pubblicizzare i propri

grande allenamento per tenerle in acqua con le onde e la corrente, i

prodotti e cercano, negli atleti che sponsorizzano, persone in grado di

fotografi erano sempre alla ricerca di materiali e invenzioni per

promuovere i loro marchi, oltre che con il loro talento, attraverso i più

migliorarsi. Gianni Squitieri era il nostro fotografo portabandiera e

disparati mezzi di comunicazione.

sicuramente negli anni 90 uno dei top water photographer di windsurf a

È così che la ricerca di scatti fotografici e riprese video in grado ogni volta

livello mondiale. Quando scattava con Cesare (Cantagalli) poi l’affiatamento

di catturare al meglio l’azione e i suoi protagonisti, che siano il rider,

era perfetto e la copertina di Wind Mag sempre la sua! Queste custodie

l’attrezzatura o il contesto circostante, ha un ruolo chiave per ogni brand e

impermeabili si attaccavano anche sull’albero della tavola e si scattavano

rider che voglia costruire con credibilità la propria immagine.

foto con un radiocomando del tipo da aeromodellismo, era sempre una

Allo stesso tempo, però, la fotografia e i video non sono solo uno strumento

sorpresa andare a vedere le diapositive sviluppate al laboratorio!

di marketing, ma anche un mezzo di comunicazione e condivisione di

Oggi tutto è cambiato, il digitale ha preso il sopravvento, tutto è immediato,

momenti e delle emozioni, uno stimolo all’immaginazione dello spettatore

la foto è pronta appena scattata (ecco perchè in fondo anche i social

che inevitabilmente si sente trasportato dentro a ciò che sta guardando.

network hanno successo) e si può regolare subito il tiro... luce... messa a

Vuoi per egocentrismo e manie di protagonismo, vuoi per desiderio di

fuoco... inquadratura... Pesi, dimensioni e costi si sono ridotti a tal punto

condivisione delle emozioni e sensazioni che provo ogni volta che vado in

che oggi è possibile con poche centinaia di euro acquistare un kit per fare

acqua, ho sempre avuto una discreta propensione al lato mediatico dello

foto sportive dall’acqua e dal windsurf in modalità autoscatto in pochi

sport, a tal punto da ricercare, quasi con una certa ossessione, occasioni

minuti. Ecco a voi qualche mia azione, il fotografo ovviamente è Niccolò

per farmi immortalare. Ora che il windsurf per me non è più una

Violati!

professione, ma è tornato a essere solo ed esclusivamente una grande


TESTO DI Cesare Cantagalli, Federico LaCroce, Nicolò Violati, Renato Vitale | FOTO DI Nicolò Violati 41

Fede LaCroce a Oahu (Hawaii) durante il photoshooting NoveNove. Nicolò Violati in Sudafrica a Yzerfontein.


42

Renato Vitale.

passione, il tempo e le opportunità per produrre materiale foto/video si sono

oggetto come la GoPro, che potrebbe essere facilmente scambiato per uno dei

drasticamente ridotte, per fortuna, però, negli ultimi anni la tecnologia ha fatto

giochi di mia figlia, oggi chiunque può letteralmente diventare protagonista

passi da gigante e oggi ciò che una volta era possibile fare solo con fotografi

dell’azione. Questa scatolina, rivoluzionaria e forse anche un po’ magica, è in

specializzati e attrezzature molto costose, è praticamente alla portata di tutti.

grado di scattare foto e girare video in automatico di altissima qualità e in ogni

Con questo non voglio dire che i fotografi hanno perso il loro lavoro, anzi, la

contesto.

loro esperienza e le loro capacità fanno sempre la differenza, ma con un

Basta, quindi, munirsi di qualche accessorio (consiglio vivamente il Flymount,

Immagini di repertorio: Cesare Cantagalli. © Gianni Squitieri


43 www.flymount.com), e un po’ di creatività, per inventarsi angoli diversi da cui inquadrare la propria azione. Che sia dall’albero, dal

La GoPro è anche un utile strumento per migliorare l’impostazione della propria surfata.

boma, dalla tavola o in POV (point of view, ovvero dalla testa) è un attimo avere una bella foto o un bel video. Si pensi al classico scatto con il mast mount, è sufficiente una normalissima planata per avere una foto da pagina pubblicitaria! Se volete poi arricchire l’immagine con qualcosa di più radicale, è il momento di passare al livello successivo e di concentrarsi sul gesto atletico, in questo Renato è un vero maestro e vi svelerà ogni segreto.

CESARE CANTAGALLI Ho pensato di allegare qualche vecchia foto di archivio per dare testimonianza dell’evoluzione tecnologica che grazie alle moderne nuove camere digitali, e aziende come GoPro (la più utilizzata e venduta a livello amatoriale e professionale) sono riusciti a sviluppare camere di dimensioni così minime da eliminare totalmente ogni tipo di ingombro e peso, rendendosi totalmente ininfluenti e limitanti alla performance. La differenza sta proprio nelle dimensioni e nella praticità di utilizzo, oltre al ridotto costo se pensiamo che solo uno scafandro per una macchina fotografica di tipo reflex o telecamera, costa intorno ai 2000/2500 Euro + macchina + tutta l’ingegneria per tenerlo in piedi. Con una manciata di centinaia di euro puoi oggi privilegiarti di auto-riprenderti e fotografarti in totale libertà. Oltre a diventare un oggetto di ripresa video/fotografica utilizzato a livello professionale e amatoriale, la GoPro può rendersi estremamente utile per migliorare il nostro stile… e di questo ce ne parlerà Renato Vitale. Immagini di repertorio: Cesare Cantagalli. © radiomount_ Alfonso Bresciani


44

Federico LaCroce in Bottom.

RENATO VITALE

stilistiche con i vostri miti windsurfistici da imitare, e sarete orripilati dalle

L’utilità della GoPro è quindi, a parte la facilità di organizzare e produrre video

espressioni del vostro viso impegnato in action e da movimenti orrendi durante

e photoshooting per riviste, sponsor e media, quella altamente didattica per

la vostra session. È qui che l’umiltà ed il senso autocritico devono uscire fuori

migliorare le proprie prestazioni, rivedendosi, frame dopo frame, dalle

per correggersi e migliorarsi, video dopo video, uscita dopo uscita.

angolazioni più disparate e originali, nei nostri movimenti sulla tavola, tra le

Un consiglio: iniziate dall’impugnatura delle mani, bisogna lavorare su quel

onde, con quel boma tra le mani. Oltre che del nostro naturale egocentrismo,

boma per muovere quella tavola sotto i piedi, ogni spostamento delle mani sul

dobbiamo munirci di un grande senso di autocritica tecnica ed umiltà, senza

boma cambia i pesi e facilita, velocizza o rallenta le nostre curve.

delle quali è impossibile migliorarsi. Entrando nello specifico vi elenco una

E con le riprese effettuate dalla penna dell’albero tutti questi elementi saranno

serie di punti da osservare con occhio critico/tecnico/didattico per ottimizzare

facilmente riscontrabili (escluso le vostre facce, si vede solo la testa da sopra

le nostre performance di waveriding, utilizzando una GoPro montata sulla tasca

ed eventuali calvizie, ma non disperate, ne soffrono in tanti, Naish, Polakow,

d’albero (precisamente vicino alla penultima stecca) dal lato della surfata e

McKercher, Pritchard…). Esistono parecchi programmi per estrapolare singoli

non dei salti:

frame dai video, sicuramente la qualità non sarà ottimale per poi utilizzarle per

1- La posizione del nostro corpo è la cosa più importante, come muoviamo e

i media, ma ottima per taggarsi e fare i galletti sui tanto amati social network…

spostiamo le mani sul boma dal bottom turn al cut back.

egocentrici noi? Ma va...

2- Come anticipiamo o ritardiamo la rotazione delle spalle con la testa (ci vorrebbe un articolo a parte su questo punto) sul cut back, elemento decisivo per radicalizzare e stilizzare le nostre surfate. 3- Il “gioco di gambe”, piegamento e distensione, la base tecnica/dinamica di qualsiasi sport, dall’atletica al surf, dal golf alle bocce…! 4- La traiettoria e il raggio delle curve sul bottom turn, se effettuiamo una sola curva, decisa, o varie, piccole, timide curvette. 5- L’effettivo utilizzo dei pesi, front e backfoot e in quali momenti della surfata. 6- I bordi, li infiliamo in curva dalla poppa fino quasi alla prua o utilizziamo solo la parte posteriore dalle strap alle pinette. 7- Verticalità e timing, “waveriding masterpieces”. 8- Fluidità dell’intera surfata. Riguardandovi sullo schermo noterete con piacere delle similitudini tecniche e



Didattica 46

ROBBY SWIFT, CON LA COLLABORAZIONE DEL TEAM JP E DI AXEL REESE (REMEDIA.DE), CI HA AIUTATO NEGLI SCORSI NUMERI A RIPASSARE LE DIVERSE TIPOLOGIE DI SALTO; ORA È IL TURNO DELLE EVOLUZIONI PIÙ PAZZE! LEGGETE CON ATTENZIONE QUESTI IMPORTANTI CONSIGLI E APPENA POTETE CORRETE IN ACQUA PER METTERLI IN PRATICA.

AIR CHACHO

davvero una sensazione strana e precaria, in

Questo è un trick davvero difficile. Riesco ad

quanto devi iniziare la rotazione come un

avere una buona media mure a destra ma resta

normale Forward Loop, poi mollare la mano

pur sempre una delle poche manovre che non

anteriore e passare sotto la bugna, andando a

riesco a chiudere anche sulle altre mure, e da

girare la vela in aria come una Duck Jybe.

qui si intuisce quanto sia difficile e spaventosa. È

Sembra quasi paradossale come rotazione, però


TESTO DI Robby Swift | FOTO DI Darrell Wong | THANKS TO remedia 47 la prima volta che l’ho provata mure a destra

cimette del trapezio, appena più indietro della

PIC 9: La vela si sta riempiendo nuovamente ed

l’ho quasi chiusa immediatamente, quindi, per

normale presa in andatura, e poi stringi con

appena toccherai l’acqua, ti strattonerà con

qualche ragione, funziona ed è abbastanza

forza.

violenza, quindi devi essere pronto a

naturale… Forse dovrei mettermi a provarle

PIC 5: Una volta che anche la mano posteriore è

contrastarla. È per questo motivo che conviene

anche mure a sinistra. Adesso che ci penso,

nuovamente sul boma sei ora in una posizione

tenere le mani più arretrate rispetto alla

magari mi sono auto-persuaso con questa

abbastanza favorevole. La rotazione prosegue in

normale andatura, in quanto se fossero troppo

introduzione :-)

maniera abbastanza naturale, devi solo

avanzate, la vela verrebbe strappata dalla mani

ricordarti di guardare oltre la spalla posteriore

molto più facilmente.

STEP BY STEP PIC 1: Scegli lo stesso tipo di rampa che vorresti

per andare a scorgere il punto d’atterraggio.

PIC 10: Ho impattato l’acqua ed a volte

PIC 6: A questo punto devi prepararti a passare

l’atterraggio può fare un po’ male alla schiena, in

se dovessi staccare un normale Forward. Lasca

velocemente sotto la bugna, e il vento, per un

quanto la vela tira veramente in maniera

leggermente e arretra la mano posteriore verso

secondo, verrà dalla parte opposta della vela. È

notevole. Ti devi preparare all’impatto ed essere

bugna.

una posizione davvero strana, ma se hai

pronto a contrastarla.

PIC 2: Cazza la bugna con la mano posteriore,

abbastanza spazio continuerai a ruotare senza

PIC 11-12: Adesso assumo nuovamente il

piegando le gambe e girando la testa verso

far niente.

controllo della vela bugna in avanti. È piuttosto

poppa, proprio come per un Forward.

PIC 7: Lo sguardo ora si rivolge al punto in cui

difficile chiuderle perfettamente e quindi aiuta

andrai ad atterrare. Cerca di atterrare di poppa,

saper ripartire velocemente dall’acqua bugna in

la mano anteriore e vai a prendere la bugna,

in modo da attutire l’impatto, proprio come un

avanti, fortunatamente per questo non serve

facendola passare sopra a quella posteriore,

Forward Loop, in cui però la vela gira

tutta la parte precedente.

restando sulle stesse mure iniziali. Una volta

bruscamente all’ultimo secondo.

presa la bugna con la mano anteriore, molla

PIC 8: Il vento ora sta per riempire nuovamente

PIC 13: La vela a questo punto mi tira fuori

quella posteriore ed infilati al di sotto della bugna.

la vela dalla parte giusta. Devi aprire

PIC 4: Rimetti la vecchia mano posteriore (che

leggermente la bugna in modo che la vela possa

PIC 14: Giro la vela. PIC 15-16: Ripartendo penso tra me e me: “È

ora è diventata quella anteriore) sul boma,

riacquistare potenza, preferibilmente prima

andata meglio di quanto sperassi, magari dovrei

cercando di arrivare almeno all’altezza delle

d’impattare l’acqua.

farle più spesso!”.

PIC 3: Ora comincia la parte problematica! Molla

dall’acqua e posso rigirarla sulle mure corrette.


48 ma l’atterraggio bugna in avanti è piuttosto tecnico. È un trick che però vale la pena chiudere, anche perchè nel bel mezzo della rotazione si prova una

CRAZY PETE

PUSHLOOP FORWARD

sensazione di assenza di gravità che è davvero bella.

Questa è una manovra che pochi riescono a

PIC 1: Kauli stacca da una rampa bella ripida, come

chiudere bene. La rotazione di per sé non è difficile,

se volesse fare un Push Loop o un Back Loop.

PIC 1: Come si nota dalle ochette dietro l’onda, il

rotazione di un Pushloop da manuale. Non conviene

vento non manca assolutamente. Kauli sta usando la

girarla lateralmente in quanto la rotazione

4.2 ed ha puntato una grossa onda a tutta velocità e

risultante sarà più difficile da controllare e quasi

in piena potenza.

impossibile da abbinare al Forward. Questo punto è

Questo è in assoluto il mio trick preferito. Non mi

PIC 2: Qui comincia a salire in cielo, andando quasi

fondamentale.

basta mai. E non si possono neanche fare tutti i

completamente verticale. Tiene le gambe piegate, in

PIC 5: Da questa foto si nota bene quanto la

giorni. Serve infatti vento a palla e anche rampe

modo che anche la chiglia della tavola crei portanza

rotazione sia verticale. L’albero gli passa proprio

ripide. Ne ho chiuso qualcuno con la 4.7 ma

e lo faccia salire ancora di più. Il suo corpo è tutto

sotto, non di fianco.

veramente sovrainvelato ed ho visto anche Philip

raggruppato, pronto per innescare una rotazione

PIC 6: Kauli si ritrova ora sopra a tutto il suo

Koster chiuderli con la 5.0 ma anche lui

molto veloce.

materiale, con le gambe piegate e lo sguardo rivolto

sovrainvelato all’inverosimile. Le mie misure

PIC 3: Mentre inizia già a ruotare, si percepisce la

verso l’acqua.

preferite per chiuderli però sono dalla 4.5 in giù. Il

sua velocità e come sia ancora in fase ascendente.

top è con la 3.6 in esplosione.

PIC 4: Butta la testa verso poppa per innescare la

PIC 7: A questo punto ha già quasi ultimato la rotazione in Pushloop. Il vento ora sta già gonfiando


49

PIC 2: Come si vede dalla foto, il brasiliano

accennare la rotazione, ma non fa niente con la

riacquistare potenza per ammorbidire l’atterraggio,

rannicchia le gambe e piega le braccia. Cerca di

vela fino alla prossima foto, sta solamente

ma non troppa, altrimenti ti sbilanci troppo verso

restare il più vicino possibile alla vela, in modo da

guardando leggermente oltre la spalla anteriore.

prua e non atterrerai correttamente.

controllarne al meglio la potenza e salire il più

PIC 4: Kauli ora comincia a spingere la vela in

PIC 9: Qui si nota come Kauli durante la fase

possibile.

rotazione, guardando verso poppa oltre la sua

discendente riacquisti potenza nella vela. Deve

PIC 3: Qui continua a salire, e comincia ad

spalla anteriore. La tavola però è ancora dritta,

spostare il peso da una parte all’altra, in quanto a

lasciandosi le gambe dietro come per la rotazione

questo punto cadrebbe in acqua proprio in mezzo a

di un Push Loop Table Top.

tavola e vela. Ha quindi bisogno di rannicchiare le

PIC 5: La vela ha già compiuto la rotazione ed ora

gambe per tirarsi la tavola sotto il sedere e

molla la mano posteriore per farla girare in aria,

atterrare correttamente, controllando la potenza

mentre tiene d’occhio il punto d’atterraggio.

della vela.

Foto 6: In questo istante Kauli vola leggero come

PIC 10: La tavola gli è quasi tornata sotto, e sta

una piuma, mentre cerca di girare le mani andando

tornando in posizione normale al rientro, coi piedi

a prendere la vela sulle nuove mure.

girarti.

PIC 7: Ora la mano anteriore è nel posto giusto

PIC 11: A questo punto si ritrova praticamente in

sulle nuove mure, e sta cercando di fare lo stesso

posizione normale al rientro, ma con i piedi girati al

anche con la mano posteriore.

contrario.

PIC 8: È proprio in questo punto che la manovra

PIC 12: Proprio come l’Air Chacho, devi ripartire

diventa piuttosto complessa. Bisogna cazzare la

bugna in avanti.

vela con la mano posteriore in modo da

PIC 13: Ora rigira la vela dalle mure giuste e riparti.

la vela al contrario. Questa fase è cruciale perchè è

PIC 9: A questo punto ci si ritrova nella stessa

controllabile, senza correre rischi di cadere sopra

proprio così che la rotazione viene fermata ed è

identica posizione di un normale Forward esitato. Il

all’attrezzatura. Ora devi solo sperare di essere

possibile gestire la combinazione. Se così non fosse,

vento viene dalla parte giusta della vela ma non ha

andato abbastanza alto da poter completare anche

non riuscirai mai a invertire la rotazione innescando

ancora generato abbastanza potenza per iniziare.

la rotazione del Forward!

il Forward.

Devi aspettare ancora un po’.

PIC 8: Kauli ha fermato la rotazione in Pushloop e si

PIC 10: Una volta che senti la potenza crescere nella

PIC 13: Continua a girare, mentre prendi sempre più velocità. Non c’è scampo. L’atterraggio di schiena

prepara ora ad innescare il Forward. Sposta

mano posteriore, puoi finalmente cominciare a

sarà piuttosto duro. Anzi, molto duro. Io infatti

progressivamente il peso verso poppa in modo da

tirare. Le gambe ora sono abbastanza distese, ma

spesso preferisco mettermi un trapezio con impact

poter tirare la bugna per ruotare il Forward. A

verranno subito rannicchiate per innescare il

vest o una muta in più quando faccio questo trick,

questo punto non devi far altro che aspettare che il

Forward. La mano posteriore è già arretrata

perchè si prendono delle sberle non indifferenti! In

vento riempia la vela abbastanza per farti invertire

parecchio verso bugna. Questo dettaglio è

ogni caso, la sensazione che provi nel chiudere

la rotazione. Se anche dovessi tirare ora con tutta la

fondamentale, in quanto permette di sfruttare al

questa combinazione è così eccezionale che un po’

forza che hai, non accadrebbe nulla.

massimo tutta la potenza disponibile.

di dolore passa immediatamente in secondo piano!

PIC 11: Ora devi tirare con tutta la tua forza, girando

PIC 14: Atterrato! Che spettacolo. Chiudere un Push

lo sguardo verso poppa, guardando oltre la spalla

Forward mi da veramente una sensazione di

posteriore. Devi crederci e buttarti a testa bassa,

conquista. Solo in windsurf è possibile abbinare due

altrimenti non girerai. Inizialmente sarà ancora più

rotazioni completamente opposte, andando prima

difficile, ma poco a poco ti abituerai a gestire al

completamente all’indietro e poi completamente in

meglio la potenza nella vela. Rannicchia poi le

avanti, tutto in un unico salto. Il riuscire a provare

gambe per girare quanto più velocemente possibile.

questo tipo di rotazione ti fa sentire speciale, in

Sebbene sia ancora abbastanza alto, perdi quota

quanto sai che ben pochi rider al mondo possono

molto velocemente, quindi la rotazione dev’esser

dire di averla condivisa con te.

molto repentina.

PIC 15: È ora di ripartire. L’atterraggio di schiena è

PIC 12: A questo punto continua a tirare con tutta la

stato abbastanza duro, la testa e il collo sono

tua forza, tenendo sempre le gambe piegate. Si nota

ancora doloranti ma si muovono freneticamente

come la rotazione sia molto più laterale e non

verso la spiaggia per controllare che qualcuno dei

verticale, cosa che avviene quasi automaticamente.

tuoi amichetti ti abbia visto!

Ciò è positivo, in quanto risulta più gestibile e

Da paura!!!


Ita events 50

Gian Mario Pischedda, local di Cala Pischina e organizzatore del NSWC 2012. Š Emanuela Cauli


INTERVISTA DI Fabio Calò TESTO DI Andrea Rosati FOTO DI Emanuela Cauli, Adele Frola 51

NSWC 2012 - CAMPIONATO ITALIANO WAVE 2012 AICW/WINDSURF NATION. DOPO UN LUNGO PERIODO DI STAND-BY, IL TANTO ATTESO MAESTRALE È ARRIVATO SULLE COSTE DELLA NORTH SHORE SARDA PORTANDO CON SÉ LE MAGICHE ONDE CHE TUTTI SI ASPETTAVANO. DUE GIORNI DI MAREGGIATA PER DECRETARE IL CAMPIONATO ITALIANO WAVE 2012. ALL’EVENTO I 24 TOP RIDER NAZIONALI DELLA DISCIPLINA ACROBATICA PROVENIENTI DA OGNI REGIONE D’ITALIA SI SONO DATI BATTAGLIA NELL’ANFITEATRO NATURALE DI CALA PISCHINA A COLPI DI AERIAL OFF THE LIP, FORWARD LOOP ED ALTRE MANOVRE STELLARI. DETENTORE DEL TITOLO, IL PLURI-TITOLATO ANDREA ROSATI, DI CASTEL GANDOLFO, CHE QUESTA VOLTA SE LA DOVEVA VEDERE CON UNA NUTRITISSIMA SCHIERA DI GIOVANI SURFISTI DESIDEROSI DI VITTORIA, NONCHÉ COL GRANDE LOCAL E MAGICO ORGANIZZATORE DELL’EVENTO GIAN MARIO PISCHEDDA. ALLA FINE NE È USCITO VINCITORE ANCORA LUI, ANDREA ROSATI, CHE COSÌ SI VEDE ASSEGNARE IL 4° TITOLO ITALIANO DI CATEGORIA WAVE.

Lo spot! © Adele Frola

Le regole di Cala Pischina. © Emanuela Cauli


52

Andrea Rosati, Campione Italiano Wave 2012. © Adele Frola

IL N.S.W.C (North Sardinia Wave Contest)

affioranti tra le onde e l’assenza totale di

radicalità e sulla qualità, lasciando da parte la

organizzato dallo Yacht Club Olbia, insieme al

spiaggia nei punti critici dove i surfisti si

quantità.

local Gian Mario Pischedda, è stato un evento top

esibiscono. Diversi i casi di rotture e di visite alle

level in tutti i sensi. Team di giudici (Windsurf

rocce sarde che hanno selezionato le varie heat.

Il report della gara lo avete già potuto leggere su

Nation) super professionali, moto d’acqua pronta

Ottimo il nuovo sistema di punteggio, molto

funboardmag.com e sul sito della aicw. In questa

a riprendere i rider finiti a rocce, speaker

simile alle gare del surf mondiale, che ha

sede invece vogliamo presentarvi Gian Mario

d’eccezione Luca Gentili e Andrea Polloni, il tutto

premiato gli atleti più stilosi e più spettacolari,

Pischedda, atleta e organizzatore, che ci

condito dal gotha del wave italiano e da

dove venivano contate, ai fini del punteggio della

racconta la gara dal suo punto di vista e ci darà

condizioni molto impegnative e difficilissime.

performance degli atleti, due onde ed un salto,

qualche utile consiglio su come organizzare al

Cala Pischina è famosa per i suoi scogli

quindi era necessario giocare il tutto sulla

meglio un Campionato Italiano. Andrea Franchini, uno dei rider più in forma. © Adele Frola


53

Il vostro capo-redattore centra il suo miglior risultato di carriera, II classificato. © Adele Frola

Gian Mario, ti aspettavi un tabellone da 24

sicuramente quello a chiamata con un periodo

cimentare in questa impresa?

atleti?

d’attesa di almeno 2 mesi. Purtroppo non viviamo

Organizzare una tappa del Campionato Italiano

Sinceramente no, pensavo di raggiungere un

né in Sud Africa, né alle Canarie, perciò è molto

Wave non è tanto difficile, ma nemmeno

massimo di 15 iscritti ed invece è stato un

improbabile che faccia vento e onda proprio il

semplicissimo.

successone con 24 rider pronti a darsi battaglia

giorno in cui si è deciso già da tempo di fare la

1) Per prima cosa ci si deve accordare con

nelle splendide acque del Nord Sardegna.

gara.

Windsurf Nation che è stata incaricata dalla A.I.C.W. (ASSOCIAZIONE ITALIANA CLASSI WINDSURF) per

Quali sono i vantaggi e svantaggi delle gare a

Ci puoi raccontare cosa hai dovuto fare per

seguire le discipline wave e freestyle;

chiamata?

organizzare il Campionato Italiano Wave in

2) Scelta del periodo di gara e dello spot che nel

Per me in Italia l’unico modo per fare gare wave è

modo da aiutare chiunque altro si voglia

mio caso è stato dal 01/05/2012 al 24/06/2012, con Raimondo Gasperini, III classificato. Intramontabile. © Emanuela Cauli


Francesco Cappuzzo, IV posto per il quindicenne siciliano. © Emanuela Cauli

54

tre diversi campi di regata per avere la possibilità

8) Ricerca di un ristorante adatto alla cena sociale

migliore sarebbe che ogni ditta del settore desse

di spostarci in base alle condizioni;

e di un bar per la premiazione;

un contributo per sostenere le regate. Per

3) Cercare gli sponsor per sostenere la

9) Scelta della perturbazione giusta per chiamare

esempio, se case costruttrici italiane come RRD,

manifestazione;

la gara.

DROPS, CHALLENGER SAILS, POINT SEVEN, NOVENOVE, MAVERX, AL360, TECNOLIMITS e

4) Ricerca di una moto d’acqua per l’assistenza a mare;

Quali sono state le difficoltà maggiori?

importatori dei marchi JP, NEIL PRYDE, GOYA,

5) Ambulanza per l’assistenza a terra;

La più grossa difficoltà è certamente quella di

QUATRO, FANATIC, NORTH SAILS, TABOU, GAASTRA,

6) Autorizzazioni da parte della capitaneria per lo

trovare gli sponsor che credono nel windsurf

STARBOARD, SEVERNE dessero anche solo 300,00

svolgimento della regata;

soprattutto in questo periodo di crisi. Ho provato

euro a testa, si raggiungerebbe la stratosferica

7) Scelta degli alloggi convenzionati per atleti,

a bussare alla porta sia del Comune che della

cifra di 4800,00 euro che servirebbe tra l’altro

giudici e fotografi;

Regione, ma non c’è stato niente da fare. La cosa

anche come rimborso spese per gli atleti. Purtroppo in Italia c’è il problema che ormai tutti

Il fortissimo freestyler Japo Testa si è cimentato anche nel wave dimostrando una buona confidenza con le onde. Un esempio da seguire! © Emanuela Cauli

sono promoter, ma atleti reali, che partecipano alle gare, sono troppo pochi e la colpa è delle case costruttrici che dovrebbero imporre ai presunti promoter di partecipare alle regate. E quali sono state le soddisfazioni? La soddisfazione più grande è stata quella di vedere finalmente un bel tabellone con 24 atleti, molti giovani tra cui Francesco Cappuzzo di soli 15 anni e meno giovani come Maurizio Segarich che, a 58 anni suonati, non ha di certo sfigurato dimostrando ottime doti sia in surfata che nei salti e facendo sentire giovane anche uno come me! (41 anni…). Un’altra grande soddisfazione è stata anche quella di aver organizzato una gara finalmente priva di contestazioni e polemiche dove, come dice Piro, un sano agonismo ha prevalso su tutto.


Matteo Iachino, Campione Europeo IFCA Slalom 2012. Anche lui ha gareggiato al Campionato Italiano Wave. © Emanuela Cauli

Andrea Ferin, atleta di Coppa del Mondo Slalom a suo agio con le onde di Cala Pischina. © Emanuela Cauli

© Emanuela Cauli

Federico Infantino, autore insieme a Gabriele Serra di un’entusiasmante heat al tramonto. © Emanuela Cauli

Come è andata la gara in generale?

Abbiamo visto però pochi rider sardi

Dal punto di vista delle condizioni siamo stati

presenti alla gara, come mai?

LA CLASSIFICA DEL CAMPIONATO ITALIANO WAVE 2012 AICW/WINDSURF NATION

sfortunati perché, malgrado le previsioni

Non sono d’accordo perché c’erano ben 8 atleti

1. Rosati Andrea

RRD, GAASTRA

promettessero bene, il primo giorno l’onda è

sardi: Pischedda, Loppa, Barbieri, Segarich,

2. Calò Fabio

STARBOARD, NEIL PRYDE, MAVERX, AL360

entrata nel tardo pomeriggio non consentendoci

Barone, Gentilini, Paganini, Giorgi. Una tiratina

3. Gasperini Raimondo

STARBOARD, SEVERNE, AL360

di finire il primo tabellone, anche se l’ultima heat

d’orecchie la darei però a rider di livello come

4. Cappuzzo Francesco

RRD, AL360

l’abbiamo terminata alle 21:15. Il giorno dopo,

Matteo Spanu, Manuel Argiolas e Andrea Mariotti

5. Infantino Federico

QUATRO, GOYA SAILS, MAVERX, AL360

abbiamo concluso il single con la vittoria di

che, pur avendo la gara a pochi chilometri da

5. Ferin Andrea

RRD, CHALLENGER, AL360

Rosati su Calò in finale.

casa, non ci hanno deliziato con le loro surfate.

5. Franchini Andrea

FANATIC, NORTH SAILS, MAVERX, AL360

Purtroppo, a causa del calo del vento, ma

Un vero peccato.

5. Iachino Matteo

F2, CHALLENGER, AL360

9. Testa Jacopo

RRD

soprattutto dell’onda, sebbene le previsioni dessero 3 metri, non siamo riusciti a finire la

Vuoi ringraziare qualcuno?

9. Pischedda Gian Mario CHALLENGER, AL360

double elimination. Un vero peccato per chi come

Vorrei ringraziare gli sponsor: AUDIZENTRUM

9. Longo Fortunato

RRD, CHALLENGER

me voleva rifarsi.

COSTA SMERALDA, SARDATRANSPORT, ARBEKE,

9. Giorgi Giorgio

CHALLENGER

CHALLENGER SAILS, DROPS, AL360, BEONE LOUNGE

9. Paganini Fabio

E la tua prestazione?

BAR, RASENTI MATERIALI EDILI, CENTRO MUSICA,

9. Serra Gabriele

La mia gara ha subito un brusco stop quando

I.EMME di Mereu Luigi, GLOBAL SERVICE di Tedde e

9. Barone Giorgio

nella heat si è presentato un certo Calogero che

Lai, WHITE REEF, WINDPIRUS.

9. Lopa Marco

a suon di Forward esitati e surfate da paura mi

Un grazie particolare va ad Antonio Cappuzzo per

17. Caratelli Marco

ha rotto il culo. Lo conosci?

l’assistenza con la moto d’acqua, a Marco Piro e

17. Revel Gian Marco

Giuseppe Rasenti per l’ottimo buffet offerto

17. Poli Manuel

Abbiamo visto tanti volti nuovi e giovani,

durante la premiazione al BE ONE, a Luca

17. Segarich Maurizio

JP

anche alcuni slalomari reduci dal Open Water

Gentilini per aver condotto con arte magistrale le

17. Barbieri Giacomo

RRD

Challenge di Oristano, conclusosi giusto il

fasi della premiazione. Per ultimo, vorrei

17. Gentilini Luca

JP

giorno prima. Cosa ne pensi di questo

ringraziare ed elogiare i giudici Mirco Braghieri,

17. Beozzi Fabio

RRD

ritorno di interesse verso le gare?

Gigi Colombo, Mario Bellini, Stefano Pisciottu e

È vero, tanti giovani, molti volti nuovi e

Andrea Polloni per l’ottimo lavoro svolto.

soprattutto gli slalomari che hanno dimostrato

LA GIURIA Ufficiali di Regata FIV: Braghieri Mirko,

di cavarsela egregiamente anche tra le onde

Prossimi progetti?

Bellani Mario, Polloni Andrea, Pisciottu Stefano

(Matteo Iachino e Andrea Ferin).

Maggio-giugno NSWC 2013 Campionato Italiano…

Giudici FW-AICW: Colombo Pier Luigi

55


Ita events 56

Alessandro Comerlati detentore del record della One Hour dal 1991... battuto quest’anno da Alberto Menegatti.

Alberto Menegatti, 18 lati in 1:05:50. SarĂ il suo il record da battere da ora in poi!


TESTO DI Francesco Prati | FOTO DI fotofiore/canon 57

ALBERTO MENEGATTI BATTE LO STORICO RECORD DI ALESSANDRO COMERLATI. DOPO LUNGHI ANNI DI ATTESA E DI EDIZIONI NON REGOLARI, SI È PORTATA A TERMINE LA FAMOSA ONE HOUR SUL LAGO DI GARDA ORGANIZZATA DAL CIRCOLO SURF TORBOLE. UN’ORA DI VELOCITÀ E STRAMBATE ATTORNO A DUE BOE POSTE SUI LATI OPPOSTI DEL LAGO, SPONDA VERONESE E BRESCIANA.

Il forte atleta toscano della Compagnia della Vela Grosseto, Gigi Romano, a tutta velocità verso la boa della sponda veronese.


58

Matteo Iachino, III classificato, inseguito da Marco Begalli. II classificato, Patrick Diethelm.

Alberto Menegatti al 16° lato! Batte il record e riesce a fare altri due lati prima dello scadere dell’ora di gara.


Con 69 partecipanti ha preso il via la prestigiosa

Ciao Alessandro, abbiamo visto che eri

regata sabato 9 giugno con un vento che dopo un

presente al Circolo Surf Torbole durante il

inizio in sordina si è fatto sentire da metà gara

weekend della One Hour per tener d’occhio il

in poi. Solo una prova secca il sabato dove tutti

tuo vecchio record. Come hai vissuto questi

gli atleti (professionisti e non) si sono dati

due giorni e cosa ci dici riguardo al nuovo

battaglia fino all’ultimo secondo. Per molti si

record di Menegatti e alla nuova era del

potrebbe classificare come la maratona del

windsurf? Era veramente giusto il percorso?

windsurf, una vera e propria fatica riuscire a

Voci di corridoio dicono di no…

terminarla, causa il vento rafficato del Garda, il

È stato interessante essere partecipe anche solo

chop e il percorso che costringeva a una

come spettatore, mi sono divertito anche perché

strettissima bolina mure a sinistra, e un gran

ero sulla strada che guardavo la regata e i vari

lasco mure a destra. Purtroppo molti atleti

passaggi per vedere un ennesimo tentativo di

hanno dovuto effettuare almeno due virate per

battere il mio record, che risaliva a 21 anni fa. La

poter risalire e poter superare con una

nuova era del windsurf? Sicuramente sono

strambata la boa posizionata sotto il Ponale.

cambiate moltissime cose, specialmente con il

Il local Alberto Menegatti, dopo la partenza di

vento leggero, potremmo paragonare i

massa a coniglio, è subito scappato in fuga,

cambiamenti che ci sono stati nella attrezzatura

inseguito da Patrik Diethelm che ha dovuto

da windsurf negli ultimi 20 anni come i

confrontarsi con i giovani italiani Malte Reuscher

cambiamenti che ci sono stati nella F1 negli

e Matteo Iachino, il quale dopo aver girato quasi

ultimi 20 anni... E se era veramente corretto il

tutta l’ora in quarta posizione è riuscito a

posizionamento del percorso…? L'unica cosa che

sorpassare Malte e chiudere sul podio dietro a

mi lascia un po’ perplesso è che nessuno sa dire

Menegatti e Diethelm. Alberto Menegatti

niente di preciso, ne di quanto era più corto il

compiendo 18 lati nell’ora a disposizione batte il

percorso! Scherzo! So che girava la voce che il

vecchio record di Alessandro Comerlati, che era

percorso era più corto probabilmente di soli 100

imbattuto sin dall’edizione del 1991, 16 lati in

metri che però moltiplicati per 16 sono 1600

1h04'35", e si aggiudica i 2000 euro di

metri, come fare la maratona di 42 km in 39 km.

montepremi.

È difficile ricordarsi la giusta distanza delle boe

Sentiamo cosa hanno da dirci i due protagonisti,

da riva dopo tutti questi anni, visto anche che

uno del presente e uno del passato:

per alcuni anni la One Hour era sparita e quasi dimenticata. L'unico che può sapere la misura

Ciao Alberto, complimenti per aver vinto la

esatta delle boe dalle sponde è il mitico Lino

One Hour e aver battuto il record di

Bonora con la sua corda, e comunque anche

Alessandro. Raccontaci come è andata?

guardando i vecchi filmati si capisce a occhio

C’è da dire che la One Hour è sempre una gara

nudo che il percorso era tutto più sottovento e la

molto fisica, andare per un ora ininterrotta

boa era più vicina alla Conca. La mia non è una

dando sempre il 100% ti porta a vedere i tuoi

polemica e capisco che con le correnti e la

limiti. Fin dall'inizio mi sono portato al comando,

profondità del lago poteva essere un problema

riuscendo piano piano a prendere sempre più

per l’organizzazione!

vantaggio... Pochi bordi dopo la partenza però il

Alby? Grande Alby! Probabilmente se ci fossi

vento è girato leggermente con la boa mure a

stato 20 anni fa mi avresti battuto lo stesso! Che

sinistra di bolina “stretta”, portando sempre con

Expandpouf sia con te!!! Senza levare nulla ad

se la paura di non riuscire a prendere la boa e il

Alberto, che lo considero senza ombra di dubbio

rischio di perdere il primo posto ad ogni

uno dei 5 atleti più veloci al mondo con vento

momento. Sono riuscito comunque lottando a

medio leggero e che tra qualche anno se cambia

mantenere la prima posizione e ad allungare nel

un po’ la testa e si allena di più con il vento forte

finale sugli inseguitori, ben memore anche del

e sulle strambate e partenze, senza perdere

record di Comerlati rimasto per tutta la gara nel

troppo tempo in spiaggia a cambiar stecche,

mio mirino, portandomi sempre a spingere il più

diventerà probabilmente il primo atleta italiano a

possibile senza mai cedere un momento...

vincere un PWA!

Il life style del CST.

59


60

Malte Reuscher (IV classificato) e Andrea Rosati (V classificato) lottano fino all’ultimo metro.

UNA SERATA AL CST

collezione RRD e il primo beach party della

sabato che domenica garantendo lo

Dopo l’entusiasmante e altrettanto faticosa

stagione. Una serata piena di appuntamenti e

svolgimento regolare della gara con la famosa

prova portata a termine sabato pomeriggio il

con tanto divertimento che ha reso ancora di

Ora, il vento termico da sud del Garda.

Circolo Surf Torbole, sede dell’evento, si è

più memorabile questa edizione. Peccato per

Domenica è stato deciso di non gareggiare in

trasformato per accogliere la ricca serata di

quelli che all’ultimo hanno deciso di non

segno di rispetto per il grave lutto familiare che

intrattenimenti che prevedeva l’esposizione

partecipare alla competizione “spaventati” dalle

ha colpito all’improvviso il giudice di regata

delle nuove vele 2013 RRD, la cena di gala, la

previsioni del tempo non certo favorevoli.

Claudio Alessandrello a cui la redazione di

sfilata per la presentazione ufficiale in

Nonostante questo il sole ha comunque fatto

Funboard porge le più sentite condoglianze.

anteprima mondiale delle nuove mute della

breccia fra le nuvole sia nella giornata di

Arrivederci al prossimo anno.

Andrea Ferin.

Il nostro super collaboratore Francesco Prati.


61

Sotto il Ponale le raffiche di vento durante la gara sono diventate molto forti!

I giovanissimi partecipanti alla One Hour Classic, il nostro futuro.

ONE HOUR CLASSIC - 8-9-10 GIUGNO 2012 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30

NAME & SURNAME MENEGATTI ALBERTO DIETHELM PATRIK IACHINO MATTEO REUSCHER MALTE ROSATI ANDREA FAUSTER THOMAS BEGALLI MARCO PRATI FRANCESCO FERIN ANDREA VALENTI STEFANO MARTINI BRUNO COLOMBO ELIA JAGGI KARIN ACTIS ROBERTO ORSATTI JAN RIGHI ROLANDO GABRIELLINI DAVID PATUELLI SEBASTIAN VERHAGEN SEBASTIAAN BRONZETTI ARMANDO SETTELE CHRIS BRUNETTI MAX COLOMBI MASSIMO FOGLI EDWARD PURWITZER MARKUS CALÒ FABIO FERRAZZI NOELIO WENTER ROLAND BORDONI MARCO TAGNIN ENRICO

SAIL ITA SUI ITA ITA ITA ITA ITA ITA ITA ITA ITA SUI SUI ITA SUI ITA ITA ITA ITA ITA GER ITA ITA ITA AUT ITA ITA ITA SUI ITA

NR F/M CAT 4 M OPEN 20 M OPEN 140 M OPEN 7777 M OPEN 0 M OPEN 106 M OPEN 415 M OPEN 10 M OPEN 1111 M OPEN 604 M OPEN 160 M JUNIOR 63 M JUNIOR 14 F OPEN 22 M OPEN 27 M JUNIOR 171 M OPEN 162 M OPEN 848 M OPEN 997 M JUNIOR 186 M OPEN 17 M OPEN 95 M OPEN 56 M OPEN 101 M JUNIOR 73 M OPEN 720 M OPEN 180 M OPEN 94 M JUNIOR 140 M JUNIOR 104 M OPEN

CIRCOLO CIRCOLO SURF TORBOLE SILVAPLANA LNI ALBISOLA CIRCOLO VELICO NAREGNO FREGENE VELA SURF CIRCOLO SURF TORBOLE WINDSURF CLUB CAGLIARI CIRCOLO SURF TORBOLE AVW MARINA JULIA CIRCOLO SURF TORBOLE CIRCOLO SURF TORBOLE CVLL SWISS SAILING CN ANDORA CVLL CIRCOLO SURF TORBOLE ASD WINDSURF LIVORNO LNI ALBISOLA CIRCOLO SURF TORBOLE CIRCOLO SURF TORBOLE ASC LNI ALBISOLA CIRCOLO VELICO CAPOLIVERI CDV GROSSETO SCSW CIRCOLO SURF TORBOLE CIRCOLO SURF TORBOLE CIRCOLO SURF TORBOLE CVLL CIRCOLO SURF TORBOLE

Per vedere la classifica completa, visita il sito www.circolosurftorbole.it

SPONSOR STARBOARD, GAASTRA PATRIK BOARD, LOFT SAILS, NETSURFING SPORT F2, CHALLENGER RRD, POINT 7 RRD, GAASTRA NORTH SAILS, STARBOARD STARBOARD, LOFT SAILS RRD, POINT 7 RRD, CHALLENGER STARBOARD, NORTH SAILS RRD RRD RRD RRD RRD AL360 -

N.LATI 18 18 17 17 17 17 17 17 17 16 16 15 15 15 15 14 14 14 14 13 13 13 13 13 12 12 12 12 12 12

TEMPO 1:05:50 1:07:33 1:00:18 1:00:53 1:01:13 1:03:12 1:03:27 1:03:36 1:03:49 1:05:23 1:10:18 1:00:32 1:01:28 1:02:33 1:02:40 1:04:30 1:05:06 1:08:28 1:09:20 1:00:04 1:00:21 1:02:07 1:04:01 1:05:29 1:03:38 1:05:01 1:05:09 1:05:20 1:06:50 1:10:02


Endless summer 62

Switch Chachoo sincronizzata by Rossi&Phil a Diani Beach.

MR. TRICKTIONARY, MICHAEL ROSSMEIER (ROSSI) E IL PRO FREESTYLER CANADESE PHIL SOLTYSIAK SONO PARTITI PER UNA MISSIONE D’ESPLORAZIONE DELLE REMOTE E SCONOSCIUTE COSTE DEL KENYA. LAMBITE DALLE ACQUE CALDE DELL’OCEANO INDIANO, ALCUNE DELLE SPIAGGE PIÙ BELLE DEL MONDO VENGONO ACCAREZZATE OGNI GIORNO DA UN ALISEO COSTANTE E CALDO, IL KASKAZI. QUESTI DUE STAVANO PER TROVARE QUALCOSA DI CUI BEN POCHI ERANO A CONOSCENZA. TENENDOSI ALLA GIUSTA DISTANZA DALLE RINOMATE DESTINAZIONI TURISTICHE COME MOMBASA E MALINDI, SI SONO MESSI IN STRADA PER PARTIRE ALLA RICERCA DI SPIAGGE SELVAGGE ED ISOLATE, TRASCINANDOSI LE LORO PESANTI SACCHE A GALU, DIANI, WATAMU E CHE SHALE, TROVANDOSI PROPRIO NEL MEZZO DELLA VARIOPINTA CULTURA COSTIERA GRAZIE ALLA LORO PASSIONE PER L’ACQUA ED IL VENTO.


TESTO DI Philip Soltysiak | RIDER Philip Soltysiak, Michael Rossmeier | FOTO DI Marion Neumair 63

10 DICEMBRE 2011, TARIFA, SPAGNA Phil: “Sono qui a Tarifa assieme a Rossi, e l’unica cosa che ha in mente di fare è lavorare sul suo tricktionary. Sinceramente, è veramente uno stakanovista. Non riesco nemmeno a farlo staccare dal computer per surfare un’ora qui vicino, figuriamoci per parlare di questo viaggio nell’ignoto…” Rossi: “Phil è un pazzo. Mi ha detto che un po’ di tempo fa un ragazzo in aereo gli ha riferito che in Albania d’inverno c’è sempre vento. Mi ha proposto di andare a farci un salto per controllare, ma farà freddissimo. Sta facendo un po’ il bambino viziato, obbligandomi ad andare a surfare al freddo, probabilmente solo per testare per bene le sue nuove mute Camaro. Per me non va assolutamente. Si sta dimenticando che io sono uno dei freestyler più vecchi, quindi non ho più voglia di dormire in giro nelle sacche. Ho bisogno di un minimo comfort, di un letto caldo ed un tetto sopra la testa, al caldo, con spiagge bianche e vento forte. Ho fatto quindi Un guerriero Masai al controllo della spiaggia.

un po’ di ricerca ed ho trovato un sacco di materiale interessante sul Kenya. C’è inoltre un aliseo nordorientale che spazza la zona per bene, il Kaskazi, ed il periodo migliore è proprio a gennaio, il momento più freddo in Europa. Gli ho fatto vedere una foto dal satellite della zona e in quella zona c’era una linea lunghissima di spiaggia bianca, acqua bassa di colore turchese, limitata da un reef che la separa dal blu profondo del caldo Oceano Indiano. Sinceramente, non so voi, ma a me questo spot piace già un sacco!”.

4 GENNAIO 2012, AEROPORTO INTERNAZIONALE DI MOMBASA, KENYA Phil: “Rossi non ci ha messo tanto a convincermi, eccoci qua. Kenya! Come prevedibile, Rossi aveva già organizzato tutto e c’era un tipo ad aspettarci per portarci dall’aeroporto agli spot, mentre ci guardava incredulo vedendo la dimensione delle 4 sacche che ci siamo portati dietro. Dopo essersi velocemente ripreso dallo shock, il driver ci ha insegnato le nostre prime parole in Swahili: Hakuna Matata, che significa “Vai tranquillo!”. È davvero una frase bella e significativa e, secondo me, ogni tassista e guidatore della zona dovrebbe seguirla un po’ di più…”.


64 LoOK, Rossi&Phil al Safari.

Un divertente ghepardo.

4 GENNAIO 2012, TRAGHETTO DI LIKONI, SUD MOMBASA

4 GENNAIO 2012, DIANI BEACH

sembrava finto, con una brezza calda che spirava

Rossi: “Il piccolo cottage che abbiamo affittato era

costante mure a sinistra. Ho guardato Rossi ed

Rossi: “Non riesco a credere che questo sia l’unico

molto più lontano del previsto dalla spiaggia.

aveva un sorriso enorme stampato in faccia, e non

modo per arrivare alle strade della zona

Dovevamo pranzare e poi camminare col materiale

eravamo nemmeno entrati in acqua una volta!”

meridionale di Mombasa. Tutte le macchine si sono

per circa 1 km. Ogni volta che arrivava il menù, Phil

imbottigliate e molte si sono prese dentro per

guardava esclusivamente i piatti locali africani

8 GENNAIO 2012, DIANI BEACH

salire sul ferry per prime, alcune quasi non hanno

tradizionali, ed io seguivo a ruota. Ordinavamo

Phil: “È già il quinto giorno di fila che entriamo in

più il paraurti! È come se qualcuno avesse aperto le

quasi sempre una porzione per piatto: Ugali

acqua e finora ho usato solamente la mia 5.4

chiuse di una diga ed un’ondata di gente s’è

(polenta bianca di mais), Sukuma Wiki (una specie

Revolution e Flare 101. Le condizioni sono perfette

avventata sul traghetto per quei miseri 500 metri di

di cavolo bollito), Chapati (piadina dell’est africa) e

per il freestyle ed avrei potuto portarmi solo quelle.

traversata. Ovviamente siamo gli unici due bianchi

spezzatino. La preparazione del cibo era sempre

Con la bassa marea, l’acqua diventa piattissima,

sulla barca, e quindi ci dovremo abituare a venir

lunghissima ed il cameriere impiegava almeno 5

mentre choppa un po’ con l’alta marea. Il reef è a

guardati come turisti sprovveduti per le prossime 3

minuti per riuscire a disporre tutti i piatti a tavola,

circa 500 metri da riva. Ci sono delle piccole onde

settimane.”

ma quando poi si poteva finalmente mangiare, tutto

che rompono sull’acqua bassa, ma sono perfette

Phil: “Ho chiesto al nostro driver, Jack, come mai

era delizioso.”

per fare un po’ di shaka in cielo, ponch, loop ed

non ci fosse un ponte per passare da una parte

Phil: “Per arrivare in spiaggia dovevamo seguire

airflaka.”

all’altra. Ci ha spiegato che il porto di Mombasa è

uno stretto sentiero nella foresta, attraversare poi

Rossi: “Fortunatamente abbiamo incontrato Craig di

uno dei più grandi dell’Africa, quindi un ponte o un

la strada principale a Diani e percorrere una

H20 Extreme qualche giorno fa, altrimenti avremmo

tunnel che potesse permettere il passaggio delle

strada sterrata verso la spiaggia, passando davanti

dovuto ancora portare tutto il materiale a mano

enormi navi cargo che vanno in Oceano aperto

al famoso bar i Quaranta Ladroni. Una volta passata

fino in spiaggia, ogni giorno. La nostra padrona di

sarebbe costato decisamente troppo per il governo.

la taverna, però, tutta la fatica per arrivare in

casa poi ci ha detto che camminare nella foresta

Ci ha spiegato che eravamo stati davvero fortunati

spiaggia svaniva a quella visione. La sabbia era così

non è proprio sicuro e mi sono un po’ spaventato

ad attraversare velocemente, che a volte ci si può

bianca che sembrava neve, con un’acqua

quando ha deciso di farci scortare da una guardia

anche impiegare ore intere per questi 500 metri.”

assolutamente cristallina e di un colore che

armata di arco e frecce. Abbiamo dovuto rallentare


65 I coccodrilli sono ovunque!

Ippopotami vicini al Kiboko Camp (Kiboko= ippopotamo in Swaheli).

Elefanti sulla strada.

Bufali.

in modo che la guardia potesse starci dietro. Craig

lasciare il materiale armato al riparo dal sole

usato solo la 5.2 per tutta la durata del viaggio. Mi

poi ci ha permesso di mettere il materiale armato

cocente. Dal nostro cottage possiamo prendere o

piace che la spiaggia qui sia più tranquilla, e non ci

in un piccolo box nel suo centro di sport acquatici.

un taxi, o un tuk tuk, o un matatu. I taxi e i tuktuk li

sono così tanti ragazzini che insistono per venderti i

Ha 3 centri H20 Extreme: 2 a Diani e uno alla

avevo già visti ma non avevo mai visto niente di

loro braccialetti e collanine.”

spiaggia di Galu. Ci saremmo quindi spostati a Galu

simile a un matatu. Sono praticamente la versione

Phil: “ In qualche modo i ragazzini in spiaggia

l’indomani, mentre cominciava ad entrare la bassa

locale dei mezzi pubblici, e sono dei piccoli e vecchi

riuscivano sempre a trovarmi. Me ne stavo seduto

marea primaverile, e l’acqua diventava troppo

furgoni pieni all’inverosimile di gente. Sono

tranquillo a guardare Rossi in acqua, quando ho

bassa qua a Diani.”

verniciati con colori sgargianti e luci al neon, con

deciso di aiutare un po’ questi bambini, come

12 posti a sedere più il guidatore. Sicuramente

potevo. Hanno la strategia di vendita peggiore che

8 GENNAIO 2012, RISTORANTE AFRICAN POT

stiamo spendendo di più a girare sui matatu a 50

abbia mai visto su una spiaggia, a metà tra vendita

Rossi: “Abbiamo festeggiato i nostri primi 5 giorni

KSH a persona, ma è meglio così perchè mi sento

e carità. Un ragazzino è arrivato a mani vuote,

in acqua uscendo una sera all’African Pot, un

ancora in colpa per quella volta che siamo entrati

chiedendomi se volessi comprare una delle sue

ristorante locale in cui servono esclusivamente

con i boxer fradici ed abbiamo bagnato tutti i

collanine. Cominciano sempre parlando del colore

piatti locali nella maniera tradizionale africana:

sedili… probabilmente ci odiano ancora per

diverso della pelle, e poi finiscono col dire che

all’interno dei vasi di ceramica in cui sono stati

quell’episodio…”

siamo tutti fratelli perchè abbiamo il sangue rosso,

cucinati. Phil era in estasi assoluta, e ogni volta che

Rossi: “Galu Beach è il posto perfetto dove andare

e poi ti viene offerto lo stesso identico braccialetto

apriva il coperchio del vaso sembrava un bambino

quando la marea primaverile diventa troppo bassa.

che il suo amico ti aveva appena offerto 3 minuti

il giorno di Natale.”

L’acqua si ritira quasi completamente e con la

prima, e appena rifiuti cominciano a frignare e a

bassa marea lo spot diventa perfettamente piatto.

mendicare, lamentandosi della fame, dei mal di

10 GENNAIO 2012, GALU BEACH

Con la marea più alta si può anche surfare sul reef

testa e della povertà della loro famiglia. Sono

Phil: “ In questo posto possiamo lasciare tutto il

a qualche centinaio di metri di distanza. Non so se

veramente dei professionisti a farti venire i sensi di

nostro materiale al centro H20 proprio di fronte a

sto impazzendo ma mi sembra che i colori qui

colpa. Gli ho spiegato che hanno assolutamente

degli appartamenti chiamati Kenyaway. C’è una

siano ancora più accesi ed incredibili che a Diani. Il

bisogno di cominciare a vendere prodotti diversi, e

bella zona d’erba ed alcune palme, ideale per

vento comunque soffia con la stessa intensità, e ho

cercare di venderli, non di impietosire la gente a


66 Shaka by Phil a Watamu.

Spot stupendo, acqua limpida e vento! Rossi cruising no hand.

dargli gli spiccioli ma a comprare il loro prodotto.

davvero strana.”

surfavamo proprio sopra uno dei più grossi che

Gli ho spiegato più volte che se volessero vendere

Rossi: “Qui le strade sono davvero pessime. Bisogna

abbia mai visto, permettendoci di farci sopra dei

qualcosa, al momento in cui un possibile cliente

continuare a sterzare da una parte all’altra per

trick, in due, ai due estremi. Guardando in ogni

dice no, devono andare da qualcun altro e non

evitare buche gigantesche, ciclisti, gente che spinge

direzione se ne scorgono un’infinità, e tutto diventa

continuare ad insistere. Tutti mi guardavano con

carretti stracolmi, e i matatu impazziti. Più a nord

un po’ inquietante. Mi sono davvero divertito a

entusiasmo e sorridevano, mostrando di aver

le strade migliorano un po’ e si vedono campi di

surfare con l’acqua bassa, in quanto era

capito i miei suggerimenti, pronti a cambiare.

ananas a perdita d’occhio. Gli ananas che ho

piattissima e cristallina, e mi ricordava Bonaire, ma

Quando poi ho finito di parlare e mi sono alzato non

mangiato qua in Kenya sono assolutamente i

qui c’era vento tutti i giorni.” Phil: “Le tartarughe

mi hanno nemmeno lasciato andar via senza

migliori che abbia mai assaggiato.”

marine qui saltano fuori dal nulla, e qualche volta

ricominciare a mendicare e chiedermi con

non sono stato attento e mi hanno perfino

insistenza di comprare qualcosa… come se non

TURTLE BAY, 15 GENNAIO 2012

spaventato. Probabilmente ce ne sono così tante

avessi neanche aperto bocca. Non ci credevo!”

Phil: “Turtle Bay Beach Club sarà il nostro nuovo

perchè lì vicino c’è il Watamu National Marine Park,

campo base per i prossimi 4 giorni a Watamu. È un

che, a detta loro, vanta la seconda più grande

resort che ha anche un centro di sport acquatici ed

varietà di vita marina al mondo, seconda solo alla

il più grande deposito di materiale da windsurf che

Grande Barriera Corallina.”

14 GENNAIO 2012, IN STRADA VERSO LA ZONA A NORD DI MOMBASA Phil: “Fortunatamente abbiamo fatto amicizia con

abbia visto finora, o almeno così sembrava, in

dei windsurfisti locali, tra cui Morris da Malindi che

quanto da vicino tutti i 10-15 rig preparati avevano

LA STRADA VERSO CHE SHALE, 18 GENNAIO 2012

è arrivato per darci un passaggio verso Watamu, la

almeno una decina d’anni. Sicuramente se

Rossi: “Andando verso Che Shale ci siamo beccati

nostra prossima destinazione. È arrivato con una

qualcuno investisse un po’ di soldi in questo centro

un driver molto colto ed esperto della zona, che ci

jeep senza tetto, in cui a stento siamo riusciti a

farebbe un buon affare, in quanto questi 4 giorni

ha spiegato un sacco di cose sul turismo di massa

mettere i nostri zaini, dovendo caricare tutte le

sono stati davvero perfetti.”

sulla costa del Kenya ed i cambiamenti derivati. Ci

nostre sacche e valigie sul tetto. Durante il tragitto

Rossi: “La partenza al Turtle Bay Beach Club è

ha anche spiegato che circa 28 delle 40 tribù totali

alcuni turisti sono scesi di corsa dal loro autobus

piuttosto interessante. Ci sono degli enormi testoni

del Kenya vivono lungo la costa e convivono

per fare una foto alla nostra Jeep… era una visione

di coralli proprio sotto il pelo dell’acqua e noi

pacificamente. Ci ha anche detto infatti che le


67 Local suona una conchiglia al centro Che Shale.

Rossi compra un po’ di frutta e verdura.

La Beachbanda al Che Shale. Nessuna porta e finistra, tutto in legno!

Da sinistra: Rossi, Lenanan (Masai), Phil.

tensioni post elezioni del 2008 erano dovute ad

bump’n’jump. Sulla destra invece l’acqua è più

Vanessa, la madre del proprietario Justin, ci ha

alcune problematiche di tribù vicine, ma più

bassa e molto più piatta. Si può perfino surfare tra

spiegato tutti i vari utilizzi delle palme da cocco, tra

nell’entroterra. Ha poi precisato che il famoso

le piccole barche da pesca locali ancorate nella

cui il vino di palma (i cui profitti sono devoluti a una

rapimento del 2011 è stato fatto da somali, proprio

baia. Più si va verso destra più si punta verso il

scuola locale), il cuore della palma usato per

vicino al confine tra Somalia e Kenya-Somalia. Per

reef, che varia molto in profondità, e sembra

costruire le capanne e i ristoranti, la segatura per

questo molti governi non consigliano di viaggiare

funzionare con qualsiasi marea. La mia session

mantenere le strade, poi olio di cocco per massaggi

verso il nord del paese.” Phil: “La strada per

preferita è stata proprio qui al reef, quando io e

e la rinomata acqua di cocco, tra cui anche il latte e

arrivare a Che Shale ci offre una piccola anteprima

Phil abbiamo cercato di sincronizzare le nostre

la polpa da usare come condimento o da mangiare

su come saranno le capanne. Nulla è realizzato in

shaka e forward staccando dalla stessa onda. Non

da soli. Non avrei mai pensato che un albero

cemento. La strada non è asfaltata, né sterrata, né

siamo riusciti a sincronizzarle bene quanto le

potesse offrire così tante risorse.”

battuta, né di ghiaia, né d’erba… è di sabbia… ma è

nostre chachoo switch ma almeno ci siamo divertiti

cosparsa con segatura e pezzi di corteccia di

a provarci.” Phil: “Mi piace molto l’atmosfera che

LASCIANDO CHE SHALE, 22 GENNAIO 2012

palma, in modo da renderla transitabile anche per i

c’è a Che Shale. Ogni cosa è costruita col legno

Rossi: “Stento a credere di aver fatto 15 uscite su

veicoli non 4x4. Molto ecologica.”

locale. Le capanne, chiamate Bandas, non hanno

18 giorni, e tutti con lo stesso identico materiale. La

neppure le porte in modo che l’aria rinfreschi

consistenza del vento qui è davvero eccezionale. La

CHE SHALE, 20 GENNAIO 2012

sempre la stanza. Qui il vento aumenta solo durante

prossima volta che vengo porto solamente la mia

Rossi: “Questo è già il nostro terzo giorno in acqua

il tardo pomeriggio, quindi abbiamo avuto più

5.2 ed il Rodeo 90, punto!”

a Che Shale, e ogni giorno ci siamo trovati delle

tempo per rilassarci, e fortunatamente nessuno in

Phil: “Stiamo puntando verso il parco nazionale di

nuove condizioni d’acqua nella baia. In questo spot

spiaggia cercava di venderci niente. Il cibo al

Tsavo East per concludere il nostro viaggio con un

c’è veramente una grande varietà di condizioni da

ristorante di Che Shale era qualcosa di eccezionale.

bel safari. Siamo già stati messi in guardia che ci

scegliere. Proprio davanti a Che Shale il vento è

Ho perfino chiesto allo chef se potesse insegnarmi

possono essere alcuni animali pericolosi come

onshore e leggermente mure a destra. L’acqua è

come preparare un piatto locale, così un

ippopotami e rinoceronti, quindi ci è venuta la

blu e profonda e l’aliseo crea dei choppi che nel

pomeriggio ci siamo messi a cucinare dei

brillante idea di cercare di fare una foto con loro

pomeriggio lo rendono un ottimo spot per il

gamberetti Swahili con dell’insalata Kachimburi.

sullo sfondo mentre surfiamo in una palude...”.


68

Jump session in condizioni di vento leggero al Che Shale reef.

KIBOKO CAMP, 24 GENNAIO 2012

locale ed aver assaporato la cultura del Kenya? La

Phil: “Stiamo facendo una passeggiata mattutina

consistenza del vento, mischiata alla varietà di

accompagnati da un Masai per andare a vedere

attività disponibili, permette ad un rider di portare

degli ippopotami in riva al fiume. I Masai sono

una sola tavola ed una sola vela, girando su e giù

alcune delle tribù più conosciute del Kenya e sono

per la costa a provare i cibi locali, andando in

anche quelli più utilizzati come guide per la loro

esplorazione nella natura, andando a vedere gli

profonda conoscenza del posto. Indossano le loro

animali, e soprattutto godendosela a palla facendo

tipiche tuniche rosse e giganteschi dilatatori

windsurf in alcuni dei posti più belli e caldi al

bianchi nei lobi delle orecchie. Superiamo

mondo!

Vista dal Voy Lodge. Outlook pazzesco.

velocemente alcuni coccodrilli e facciamo una piccola pausa. Mi complimento col Masai per le sue

INFORMAZIONI UTILI:

calzature e lui, con un sorriso enorme, se le toglie e

Moneta locale: Scellino Kenyano (KSH)

mi dice che sono le Timberland del Masai, ciabatte

Rata di cambio: 1euro=110KSH

con la suola di copertone di un camion!”

Rata di cambio: $1US=82KSH

Rossi: “Gli animali che abbiamo visto gli ultimi 2

Ora: UTC+3

giorni erano assolutamente affascinanti. Abbiamo

Come arrivarci: volare su Mombasa diretti

visto praticamente di tutto, elefanti, leoni, zebre,

dall’Europa o passando da Nairobi.

POSTI DOVE STARE E FARE WINDSURF

giraffe, ghepardi, gazzelle, bufali e babbuini, e molti

Clima: tropicale, in boardshorts tutto l’anno.

• H20 Extreme - www.h20-extreme.com - Diani e Galu

di questi erano a pochi metri dal nostro van. Ho

Stagione delle piogge: da marzo a giugno e da

Beach - Noleggio materiale, deposito e lezioni, con

perfino visto un babbuino fare un salto mortale in

ottobre a dicembre.

varie possibilità di alloggio.

avanti scendendo da un albero, allora volevo

Stagione dell’Aliseo: dicembre-febbraio (NE Kaskazi),

• Turtle Bay Beach Club - www.turtlebay.co.ke/ -

adottarlo e insegnargli a fare windsurf. Sarebbe

giugno-settembre (SE Kuzi).

Watamu - Resort con noleggio materiale, deposito e

diventato bravissimo!”.

Lingue parlate: inglese e swahili.

lezioni.

Dopo il safari, Phil è volato a casa come da piani,

Ecco qualche parola:

• Che Shale - www.cheshale.com - A nord di Malindi

mentre Rossi si è trovato così a suo agio che ha

Jambo: Ciao

- Boutique resort con noleggio materiale.

allungato la permanenza di altre 3 settimane. Come

Asante: Grazie

• Kiboko Camp - www.kibokocamp.com - Safari camp.

dargli torto dopo aver fatto windsurf in 4 diversi

Hakuna matata: Vai tranquillo!

• Southern Sky Safaris - www.southernskysafaris.com

spot, tutti da sogno, aver gustato l’ottima cucina

Pole Pole: Piano Piano

- organizzatori di Safari.


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PHOTOS: THORSTEN INDRA - GRAPHICS: CHRISROSENBERGER.COM

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People 70

HO INCONTRATO ANDRE PASKOWSKI A NAVENE SUL LAGO DI GARDA DURANTE IL MEETING BOARDS&MORE CHE SI È SVOLTO DAL 16 AL 22 GIUGNO. L’INTERVISTA CHE VI PROPONGO È UN’IMPORTANTE RIFLESSIONE DI ANDRE SULLA SUA SALUTE, I SUOI PROGETTI, LA SUA VISIONE DEL WINDSURF CON UNA RIFLESSIONE SULL’ATTUALE SITUAZIONE DEL MERCATO. È UN TESTO NUDO E CRUDO, DA FAR VENIRE LA PELLE D’OCA, DA LEGGERE TUTTO D’UN FIATO. NON CI SONO CENSURE ED È QUELLO CHE ANDRE HA DECISO DI COMUNICARE, E NOI CONDIVIDIAMO IN PIENO IL SUO PENSIERO. Andre in questi ultimi anni si è dovuto confrontare con gravi problemi di salute e

Come sei riuscito a superare tutte le tue operazioni in maniera così

nonostante questo ha continuato a portare avanti i suoi progetti video come

positiva e brillante?

Four Dimensions e Minds Wide Open, facendo sempre parlare di sé per il suo

Penso che questa domanda si ricolleghi alla precedente. Anche qui è una

lavoro e non per la sua malattia. Dopo la diagnosi del cancro del 2010, pochi

questione di motivazione. Dopo svariati anni di gare, riprese e viaggi ho avuto la

giorni dopo la tappa PWA Freestyle di Podersdorf, sono seguite tante operazioni,

fortuna di vedere un’infinità di posti bellissimi in giro per il mondo. Alla fine,

chemioterapie e radioterapie. Ogni volta ci sono stati dei miglioramenti e

però, sebbene fossi in posti eccezionali, stavo un po’ cominciando a stancarmi,

successive ricadute. Andre non ha mai smesso di lottare e si è confrontato

non riuscendo più a godere appieno della situazione. Sono stato alla Hawaii, in

costantemente con la sua battaglia, adesso racconta per la prima volta le sue

Sud Africa, Brasile, Venezuela… tutti posti bellissimi. Ci ero però già andato così

esperienze da cui possiamo imparare molte cose.

tante volte e per così tanto tempo che poi mi sono stancato troppo e mi sono ammalato di cancro. Quando poi ero rinchiuso in ospedale, ovviamente non

Ciao Andre, benvenuto al Lago di Garda! Per quale motivo sei qui in zona?

potevo più andare in quegli stessi posti e allora mi sono reso conto

Ciao Fabio, grazie. Io sono venuto qui in vacanza assieme ai miei genitori, che è

immediatamente di quanta voglia e bisogno avessi di rivedere quegli stessi posti

ormai da 15 anni che vengono qui in zona per fare giri in bicicletta e godersi

che ormai davo per scontati. Io volevo ritornare in Brasile, volevo ritornare al

l’atmosfera. È da un paio d’anni che ho ripreso a fare vacanze con loro, e poi, già

Lago di Garda… questa è diventata la mia motivazione. Poter tornare a fare

che ero qui, ho saputo che c’era il meeting degli importatori della Ion, North e

quello che prima davo per scontato, perché faceva parte della mia routine

Fanatic, proprio in quegli stessi giorni! Timing perfetto.

quotidiana. Da un’operazione all’altra, quindi, ho cercato di restare positivo e di

Minds Wide Open è uscito da qualche mese e sta riscuotendo un gran

possibile. I dottori non sanno ancora come abbia fatto il mio corpo a reagire in

successo. Ora ti sei nuovamente buttato in un altro progetto video ancora

maniera così positiva. Ho avuto due interventi molto delicati allo stomaco, tre ai

più ambizioso. Perché sei così motivato dopo questo ultimo periodo in cui

polmoni, e mi hanno dovuto asportare il 30% del mio polmone sinistro. Mi hanno

hai avuto i problemi seri che tutto il mondo windsurfistico conosce?

anche fatto la radioterapia al cervello e ho superato 3 sessioni di chemio

allenarmi fisicamente e mentalmente per essere nella migliore condizione

Non lo so. È una bella domanda. Io in origine ero un atleta, e quindi ho sempre

davvero pesanti. Tutto questo è incredibile. Anche per me. Dopo ogni operazione,

approcciato lo sport in maniera professionale e competitiva. Penso che uno

però, un passo alla volta, mi sono rimesso in piedi, allenandomi come potevo,

degli aspetti principali della motivazione sia il feedback positivo che arriva anche

nuotando, facendo lunghe camminate… tutto solo per poter prendere

dal pubblico, che si rende conto delle tue capacità e ti motiva a migliorare

nuovamente un aereo e andare ancora in giro per il mondo, per il windsurf, per

sempre più. Penso quindi che questo sia uno degli aspetti che mi fa andare

i video, ecc. Ed è anche per questa ragione che anche come aspetto, a parte la

avanti, cioè ottenere il rispetto per il lavoro che faccio. Io ne ho bisogno. Ho

mancanza di capelli, sembro ancora abbastanza in salute e posso perfino

bisogno di fare dei video e dei progetti che inspirino la gente a partecipare

andare in acqua a fare windsurf. Io ne sono davvero orgoglioso. Anche la gente

attivamente al nostro sport, e a spingerli al livello successivo nel loro riding. Io,

se ne rende conto e apprezza i miei sforzi, dicendomi che non solo faccio video e

dall’altra parte, resto motivato anche quando si verificano contrattempi o

windsurf ad alti livelli, ma li faccio avendo superato delle difficoltà non

problemi nel viaggiare in tutti i vari spot, spendendo parecchia energia per

indifferenti. La gente a volte mi chiede perfino come riesca a reagire in maniera

coordinare tutto al meglio. Il mio problema principale è però che io sono un

così positiva a un problema del genere, e mi fa davvero piacere che possa anche

perfezionista assoluto. Voglio ed esigo che ogni minimo dettaglio sia

minimamente motivare persone che hanno problemi a restare positivi e a

impeccabile, e finisco sempre per mettere il mio lavoro e passione davanti alle

guardare avanti. Io stesso potrei essere chiuso in casa a piangermi addosso

mie necessità fisiche e naturali, imponendomi di andare avanti anche a ritmi

giorno e notte, chiedendomi perché mi sia dovuta capitare una cosa del genere…

insostenibili. Il risvolto della medaglia è quindi che a volte finisco,

ma quando ci sei dentro questa mentalità non ti aiuta. La possibilità che un

inconsapevolmente, a spendere più energia di quanto dovrei, proprio perché

giorno la situazione peggiori e io muoia di cancro è purtroppo una realtà, quindi

sono così motivato a fare tutto al meglio.

non posso permettermi di starmene chiuso in casa a sprecare il tempo che mi


INTERVISTA DI Fabio Calò | FOTO DI Michael Sumereder, Sebastian Schöffel, Manuel Graffenauer 71

Andre durante il recente photoshooting Fanatic/North 2013 a Dahab.


72 rimane. Qualcuno mi ha consigliato di mollare tutto, specialmente il windsurf,

idee e riuscire a raggiungere nuovi livelli di qualità, per proporre anche lo sport

per riposarmi e sconfiggere definitivamente il cancro. Io non la vedo così. Voglio

al grande pubblico sotto una luce differente. Questa è l’evoluzione che ha creato

rivedere tutti i miei amici e i posti in cui sono stato bene, proprio per essere

l’Andre Paskowski che oggi ti parla. Ormai non faccio più windsurf ad alti livelli,

sicuro di non perdermi niente. Forse però per un certo punto di vista mi

come facevo due anni fa, e francamente è anche strano che riesca ancora

farebbe bene staccare un po’ e riposarmi. La mia testa è piena di pensieri. La

perfino semplicemente a planare. Riesco ancora a fare qualche trick, ma nulla a

gente non si rende conto di quante cose abbia visto io in questo anno e mezzo. Io

livello dei primi 3 di coppa del mondo. Sono stato 2 volte campione europeo, 3

stesso non me ne rendo completamente conto. Gli ospedali… è pazzesco. In

volte vicecampione e nei top 10 PWA per 7-8 anni di fila, quindi ho dato prova di

qualche modo, però, riesco comunque ad andare avanti ed a guardare al

essere un buon atleta, e ora anche coi miei nuovi film si capisce la mia passione

domani. A volte però, semplicemente sono stanco. Stanco di vivere questa

e dedizione per l’eccellenza. Penso che la gente se ne renda conto e ogni volta

malattia. Dopo alcune operazioni pesanti, in cui mi hanno tagliato del tessuto

che vado in qualche spiaggia o in qualche scuola di windsurf, la gente capisce

muscolare per arrivare al cancro, e te ne stai sdraiato in casa, senza poter

che sono molto aperto e tranquillo e quindi possono chiedermi qualsiasi cosa gli

camminare, senza poterti nemmeno girare nel letto perché ogni minimo sforzo

passi per la testa. Penso che questo sia il tuo vero asset per una compagnia, il

ti fa malissimo, per settimane alla volta, ti chiedi semplicemente perché ti sia

fatto di essere visto come un punto di riferimento o come qualcuno a cui si

capitata una cosa del genere e non abbia semplicemente fatto un incidente e…

possa chiedere per migliorare o venire ispirati. Io non sono solo il rider che fa le

capisci… ? Poi però vedo il vento fuori dalla finestra, ti viene voglia di andare in

ultime manovre in acqua, sono anche quello che si muove per promuoversi e

acqua, di filmare i tuoi amici fare manovre spettacolari e di fare un nuovo video

parlare con le riviste, che si sposta per fare progetti video, coinvolgendo anche

sul nuovo Mac che mi deve arrivare. Improvvisamente quasi ti vergogni di aver

altri rider e condividendo la mia esperienza con chiunque ne sia interessato.

pensato a una cosa del genere e il tuo unico pensiero è andare avanti. Purtroppo tanta gente rinuncia e si abbatte subito… e il cancro ha la meglio.

Quali pensi siano i problemi principali del mercato del windsurf negli ultimi due o tre anni?

Quale sarà lo step successivo?

Questa è la vera problematica che molta gente, specialmente rider, stenta a

In questo momento mi sono ripreso completamente dall’ultima sessione di

capire. Il mercato è rallentato molto in questi ultimi anni però credo che

chemio di 3 settimane fa. In questo momento sono completamente guarito, cioè

comunque il windsurf non perderà mai il suo fascino e la sua immagine,

non c’è nessun indicatore né cellula nel mio corpo che sia cancerogena. Questo

indipendentemente da quanto diventi grave la situazione. Il windsurf è uno sport

è il miglior risultato che si possa ottenere da una chemio, ma, ciò non significa

così eccezionale che trascende la realtà commerciale. Sei in acqua, a sfruttare

che il cancro sia stato sconfitto definitivamente e non possa purtroppo

l’energia del vento, passando ore in spiagge nuove, dove incontri gente nuova,

riemergere. Può essere che mi sia rimesso definitivamente, ma può anche

con culture e prospettive completamente diverse dalla tua. Vedi un’enorme

significare che tra 3 mesi i miei livelli siano ancora fuori dalla norma e sia

varietà, che non puoi vivere altrimenti. Il windsurf quindi, per questa ragione,

ancora malato. I dottori non possono saperlo, e nemmeno io.

non morirà mai. Esisterà sempre, proprio perché l’idea alla base è

Io ho già passato 3 volte la cosiddetta “Total remission”, cioè momentanea

assolutamente inattaccabile. Penso però che, proprio perché questa idea sia

guarigione totale, e dopo 3 mesi, ogni volta, il cancro è ritornato.

così forte, vengano fatti numerosi e grossolani errori, sia da parte dei rider che

Sono positivo ma non euforico. Per ora è andato tutto bene, ma non penso sia

soprattutto da parte delle aziende. Sembra quasi che nessuno s’impegni

finita qui. E sinceramente non ci voglio pensare. Un giorno alla volta.

veramente e nessuno sfrutti appieno il proprio potenziale. Ora la situazione è migliorata grazie ad Internet ed è quindi più facile lavorare sugli aspetti

Ti sei sempre dimostrato importante per i tuoi sponsor Ion, North e

promozionali e di comunicazione ma comunque sembra si accontentino di fare il

Fanatic. Quali pensi siano i tuoi punti di forza?

minimo. Prendiamo per esempio Ricardo Campello. Ricardo è una superstar del

Spero di esser importante per loro! Bhè, da quando ho iniziato a fare gare fino

windsurf. Ha un talento assolutamente eccezionale e come lui tanti altri. Il suo

ad ora che sono più impegnato a fare un po’ il manager di Gollito e mi concentro

potenziale, le sue manovre… dovrebbe essere quasi sul notiziario delle 20:00.

sui video, ho sempre avuto lo stesso approccio, cioè trovare un modo per

Dovrebbe essere su ogni canale sportivo… ma non lo è. Penso che il problema, in

valorizzare e rappresentare al meglio i miei sponsor. Penso che molti rider non

piccola parte, sia anche dovuto al fatto che lui non prova, per quanto difficile, ad

si pongano queste domande, e dovrebbero. Io ormai sono con North da 15 anni,

esserci dove dovrebbe essere di diritto! Se dovesse concentrarsi sul conoscere

adesso ne ho 30 e ho avuto il primo contratto con loro a 15! Sono sempre stato

la gente giusta al momento giusto con la stessa passione e motivazione con cui

con loro. È una grande responsabilità e impegno, e da sempre mi chiedo, in

arriva a chiudere doppi in planata e pushloop forward, potrebbe esser su

onestà, se penso che stia facendo o no un buon lavoro. Perché qualcuno

Eurosport in questo momento. Stessa cosa per Gollito. Molti Campioni del Mondo

dovrebbe supportarmi se non soddisfo le loro richieste? Sono importante per

sudamericani sembra si accontentino del titolo e non lavorano per ottenere il

loro quanto loro per me, o posso migliorare in qualche modo? Inizialmente ero

resto. È difficile, si sa. Ma devi essere tu il primo a fare un passo per iniziare a

concentrato completamente sul gareggiare meglio che potessi e allenarmi con

fare cambiare le cose. Gollito, Ricardo, Brawzinho, Kauli… tutto quello che fanno i

costanza, poi mi sono concentrato maggiormente sul rapporto con le riviste, per

ragazzi di coppa del mondo è eccezionale. Sono manovre estreme ai massimi

fare report, spiegazioni e altre idee. Più di recente poi mi sono concentrato sulla

livelli, in uno degli sport più complessi e spettacolari al mondo… e dovrebbe

produzione materiale audiovisivo, cercando d’investire per implementare nuove

essere visto e rispettato come tale! Ma non lo è… ed è un errore globalizzato. Ma


Emozioni sudafricane. © Manuel Graffenauer

lo può ancora diventare. Io credo nella mia strategia di realizzare progetti video

Alcune riviste finiscono per non essere altro che delle brochure pubblicitarie dei

di altissima qualità, che peraltro costa sempre meno e continua a migliorare.

marchi principali. Per il surf da onda, invece, ci sono già compagnie come Nixon,

Internet diventa più veloce, le macchine fotografiche e i computer migliorano in

RedBull, DC ecc. che pagano soldoni per fare pubblicità e quindi le riviste

prestazione e calano nei prezzi. È perfetto. Penso veramente che questi video in

possono effettivamente pubblicare il contenuto che loro reputano interessante,

HD siano il mezzo comunicativo per eccellenza per mostrare ai giovani e al

accentuando la creatività e rendendo la comunicazione più efficace.

pubblico in generale il vero potenziale e appeal del windsurf. Stesso discorso

Se guardo una rivista di windsurf, spulcio qua e là per leggere una storia tra le

anche per le riviste! Se guardo una rivista di surf da onda ed una rivista di

pubblicità e una volta letta, non la riguardo più. Per il surf da onda, invece, mi

windsurf, la differenza è palese ed abissale. Il problema delle riviste di windsurf

sembra di averla già riletta 10 volte, perché le storie sono molto meno filtrate e

è che dipendono strettamente dai marchi che gestiscono il mercato. Sono i

meno impostate. A volte tutto è idilliaco, ma a volte capita anche di leggere che

marchi che impongono quali storie, quali foto e quale contenuto divulgare.

le condizioni abbiano fatto schifo, che una tavola sia da buttare o che un atleta si

© Michael Sumereder

73


74 sia comportato da testa calda. È tutto molto più vero e diretto.

spot nel video e provare le stesse identiche manovre. Voglio che la gente

Un ragazzino si rompe le palle a leggere sempre ogni marchio che cerca di

rimanga esterrefatta quando capisce che Gollito è diventato una stella dello

vendere le solite quattro minchiate… la nostra tavola è perfetta, la nostra vela è

sport partendo dal nulla, senza nemmeno avere il proprio materiale e a

bellissima… Il pubblico vuole storie più vere, vive e crude. Gollito, raccontami

malapena un tetto sotto cui dormire. Bisogna esporre i personaggi per

l’altra sera cosa hai fatto alla festa per farti rovesciare in testa il drink da quella

coinvolgere il pubblico. Se la gente la pensa così alla fine del film, allora io ho

ragazza, se poi sei andato via con la sua amica… roba così. Vita reale. È questo

centrato perfettamente il mio obiettivo. Questo è la mia filosofia adesso.

che la gente giovane vuole. Ed è proprio questo che il surf, lo skate ed il

Conoscere e studiare come persone normali sono diventate eccezionali per aver

motocross offrono. Leggere delle risse tra ragazzini e guardie della security

vinto ogni avversità. Leggendo il libro di Lance Armstrong, che aveva il mio

perché stavano skateando i loro scalini e gli hanno spruzzato lo spray al

stesso cancro, non puoi non rimanerne shockato e profondamente ispirato.

peperoncino.La situazione commerciale di fondo è così differente che assicura

Come fa una persona col cancro, il Cancro, a vincere il tour de France per 7

una maggiore libertà di movimento e perfino di errore, che però viene percepito

volte consecutive?! Sarebbe un’impresa già per una persona in salute, ma così è

in maniera meno negativa se non positiva! Da una parte il rider sente meno la

davvero eccezionale. Gli ignoranti e le malelingue dicono che sia stato il doping…

pressione di essere sempre corretto ed impeccabile perché se così non fosse

ma sono gli stessi ignoranti che non hanno la minima idea di cosa si provi a fare

verrebbe subito eliminato. Se io dovessi scrivere un post su facebook o twitter o

una chemio. Il tuo corpo se lo ricorda per tutta la vita. E lui, parte e vince 7 volte

dire che la tavola quel giorno mi ha fatto schifo, il giorno dopo mi arriva una

il Tour de France. Questo tipo è come un supereroe. È invulnerabile… proprio

mail di terminazione immediata del contratto. Nel surf da onda, invece, marchi

perché è riuscito a reagire così nel momento di massima vulnerabilità! Anch’io

come la RedBull reagiscono diversamente ad atteggiamenti che possono essere

vorrei essere così. Non solo un esempio che ti ispiri a prenderti un giorno alla

recepiti come poco professionali. “Ah ti sei ubriacato prima delle semifinali ieri

volta, ma anche per esempio a farsi controllare dal medico. Più di una persona

sera? Bhè ma quante vodka RedBull hai bevuto?”… È propria una concezione

mi ha scritto delle mail in cui, dopo aver letto alcune mie interviste si sono

diversa. È tutto più crudo e vero. Penso che le compagnie dovrebbero

insospettiti ed hanno scoperto di essere malati a loro volta! Se così non fosse

concentrarsi sul promuovere molto di più le immagini che ritraggono i fatti,

stato, avrebbe potuto essere troppo tardi! Per me è questa è la vera

rispetto alle parole. Dovrebbero creare dei personaggi, rendere i propri atleti

motivazione. So benissimo di non poter vivere né ovviamente arricchirmi col

delle star piuttosto che cercare sempre di vendere disperatamente le loro 500-

windsurf e la vendita di DVD. Se volessi diventare ricco dovrei puntare magari

1000 tavole all’anno… Il materiale è fondamentale, ma a mio avviso bisogna

sul kite, sul surf o perfino sul tennis o sul golf… forse. Ma io voglio che il film sia

concentrarsi molto di più sul valorizzare e esaltare le capacità del rider, la sua

perfetto, sotto ogni aspetto, e sia di windsurf. Ora stiamo filmando per questo

personalità, facendo brillare il prodotto della sua luce riflessa. 10-15 anni fa mi

film che uscirà in Internet sulla vita di Gollito. Normalmente ci vogliono 2 o 3

ricordo che stavo andando alla mia prima gara di coppa del mondo a Sylt ed ho

giorni di editing per un progetto del genere. Io ho deciso che ne utilizzeremo 40.

visto tutte le ragazzine urlare come pazze alla visione delle stelle del windsurf

40 giorni di editing per avere le migliori manovre, con la migliore qualità e la

del tempo. Erano dei personaggi. La gente in spiaggia non vedeva l’ora di essere

migliore storia che si possa fare. Questo è il mio obiettivo. È un po’ eccessivo e

parte di questo movimento e di sentirsi coinvolta in prima persona. Tutta questa

fuori dai canoni, ma io voglio che sia così. E così sarà fatto.

notorietà e fama era alla base delle vendite dello sport, perché è l’immagine che vende. Ora invece è l’esatto contrario. I rider sono manipolati dalle aziende, sono

Cosa ci puoi dire ancora del nuovo video con Gollito?

dei fantocci senza personalità perché i marchi esigono che sia così! Non posso

Gollito è uno dei miei amici più stretti… ormai è quasi un fratello per me, ed è

fumare, non posso bere, non posso aver atteggiamenti normali e devono

dalla prima volta che ci siamo incontrati ad El Yaque che abbiamo avuto una

sempre essere seri e professionali. Questo aspetto è positivo in un meeting col

sorta di feeling. Abbiamo i nostri problemi, ma ci capiamo. Penso che la gente

boss, ma agli eventi, alle gare, nella vita normale, questo atteggiamento finisce

non abbia la minima idea di come sia il vero Gollito. Hanno solo visto il Gollito

per creare disinteresse, danneggiando l’immagine più di quanto lo faccia una

che fa manovre in gara, che a volte si atteggia e fa il pagliaccio alla feste, ma

rissa per una decisione sbagliata di un giudice. Ci concentriamo troppo sul

non hanno idea di quanto lavoro e dedizione ci sia dietro ogni sua manovra.

proporre modelli troppo standardizzati, professionali e spersonalizzati,

Voglio che il mondo intero veda le reali capacità di Gollito e che resti a bocca

uniformando troppo l’immagine dello sport. Questo è il problema che io sto

aperta. E così sarà. Questo ragazzo è fuori dal comune. Secondo, la sua storia è

cercando di risolvere, proponendo video diversi. Il mio nuovo progetto con

assolutamente pazzesca. Non posso raccontarvi tutto altrimenti poi non

Gollito ha l’unico scopo di fare conoscere al mondo il vero Gollito. Non solo il

guardate più il film. Posso però dirvi che Gollito non ha avuto una vita proprio

Gollito che usa Fanatic e sa fare le doppie Burner. Sono sicuro che sarà un

rose e fiori. Nonostante tutto, però, ora ha 4 titoli mondiali in freestyle. È una

successo, perché sarà completamente diverso. Io voglio fare del mio meglio,

cosa assolutamente eccezionale. Punto. Sono inoltre convinto che quest’anno si

spendere tutti i soldi che ho per realizzare questo progetto, sperando di vendere

riprenderà il titolo. Quando Steven ha vinto lo scorso anno, sapevo già che non

abbastanza DVD per arrivare in pari, ma cambiare l’intera concezione del mondo

avrebbe lasciato che ciò si ripetesse. Sono assolutamente convinto, a meno

windsurfistico, dalle aziende, al pubblico, ai rider… Io voglio che la gente, quando

d’infortuni seri o altri imprevisti compromettenti, che non ci sarà storia per

sente il mio nome, pensi subito ad una persona seria e innovativa che ha

nessuno. Questa persona ha bisogno di un film di quel tipo. Merita al 100% un

rischiato tutto per proporre progetti video rivoluzionari e voglio che si divertano

film di quel tipo. Si può guardare in qualsiasi altro sport, come per Shawn White

a guardarlo e non riescano a non prendere la macchina per andare a vedere lo

nello snowboard, il migliore in assoluto merita e deve assolutamente avere


75

Andre a Gollito al photoshooting Fanatic/North 2013. © Sebastian Schöffel / Fanatic

almeno un video memorabile che si fissi indelebilmente nella mente della gente.

condizioni. È un vero spettacolo della natura. Il film che realizzeremo si intitola

Sembra che nel windsurf sia piuttosto difficile ottenere questo obiettivo a causa

“RAW”, derivato da Raw Talent, cioè un talento puro e crudo. Gollito stesso non

della situazione economica ma lui riesce a combinare un talento mostruoso con

ha idea delle sue capacità. Non sa quanto sia spaventoso guardarlo. Ed è un

uno stile spettacolare, tutto mischiato ad una follia geniale. Non si può fare

bene che non lo sappia, e non ci pensa nemmeno! Io un giorno in Brasile, ero in

altrimenti. È un obbligo morale verso Gollito e verso lo sport realizzare un

spiaggia a guardarlo e gli ho detto di provare un forward into ponch. Primo

omaggio in alta definizione che mostri al mondo quanto sia speciale. Se guardi

tentativo, chiuso perfetto. Non ci pensa nemmeno. Tu t’inventi una combinazione,

qualsiasi video di Gollito, anche le manovre più innovative, quelle che magari non

lui la prova e la fa. Non gli era mai nemmeno venuto in mente di provarla, io gli

ha mai visto prima, non sono mai forzate o sbavate. Sono perfette e radicali. Ha

ho dato l’idea, lui l’ha fatta al primo bordo. Poi gli ho detto di provare forward

semplicemente il perfetto equilibrio tra i 3 fattori sopra citati: talento, stile e

into shaka… stessa cosa. Primo tentativo, chiuso. Poi gli ho detto se poteva farne

creatività. È come se fosse un tutt’uno con gli elementi, col suo materiale, con le

ancora ed esagerare, ed ecco che ha fatto forward into shaka into flaka… Lui non

Andre in Aerial a Sunset, Sud Africa. © Ingo Paskowski


76 si rende neanche conto delle sue potenzialità. Io sono tedesco, europeo, e da

lavoro senza confini, sulla perfezione estenuante in modo da ottenere sempre il

sempre, prima di una gara, mi facevo una lista mentale delle manovre che

miglior risultato possibile. Dal punto di vista lavorativo sicuramente è positivo,

sapevo fare, di quello che facevo con scioltezza e di quello su cui rischiavo e

ma il corpo umano semplicemente non è fatto per ragionare così. A lungo

avevo più bisogno di allenarmi, anche in base alle condizioni. Lui è diverso. Per

andare non riesce a sopportare questi regimi e ritmi e finisce per indebolirsi,

lui è tutto naturale e spontaneo. Ed è anche per questo che adoro filmarlo. Ogni

fino ad arrivare a conseguenze tragiche. Io, adesso, sto quindi cercando di

volta rimango estasiato e mi diverto anche un sacco. Quando poi rivedo i video

educare mio padre a cambiare approccio, forzandolo a prendere le cose con più

semplicemente non riesco a capire come Gollito riesca a fare quello che fa. E

calma, ritagliandoci dei momenti per mangiare tutti insieme a tavola ogni giorno

non parlo semplicemente di capire i movimenti del trick, ma il trick stesso

per un’ora. Tutte quelle piccole cose che non avevamo mai fatto perché io

sembra andare contro le leggi naturali.

mangiavo davanti al computer, mentre scrivevo le mail, mentre lui mangiava al lavoro. Adesso invece alle 7 di sera stacchiamo, ci prendiamo la nostra pausa

La prossima domanda è molto seria. Secondo te c’è un qualche

forzata e ci imponiamo di rilassarci, e non può essere altrimenti. La domanda

collegamento tra la tua malattia ed il tuo passato?

che bisogna porsi, soprattutto, è se effettivamente questo approccio poi ti rende

Questa è una domanda molto delicata per me, specialmente in questo periodo. È

felice. Io non lo sono. E solo adesso ci sto lavorando perché ho capito quanto sia

un argomento molto importante e va affrontato con tranquillità. Io posso

effettivamente importante e impossibile da trascurare! Mi impongo di dire no,

consigliare a chiunque abbia seri problemi di salute di porsi questa stessa

mi impongo di rallentare i ritmi, mi impongo di non partire a testa bassa con un

domanda. C’è qualcosa nel mio passato, nelle mie abitudini, che può avermi

altro progetto dvd, ma di prendermi un impegno meno gravoso rilasciando RAW

portato a questo risultato? Se dovesse essere così, allora potrebbe darsi che sia

in Internet. Ho esagerato. Ho esagerato in maniera spropositata. E sono convinto

una delle cause scatenanti della tua malattia. Io, per esempio, ho iniziato i

che sia purtroppo per questo che il mio corpo semplicemente non ha retto.

trattamenti con le chemio. Ero convinto che ci fossero buone possibilità che la

Gara PWA, lavoro, gara EFPT, trasferta per manifestazione, trasferta per gara di

medicina facesse completamente effetto e mi facesse guarire completamente.

PWA, fare da balia ai tre brasiliani scarrozzandoli in giro per l’efpt, realizzare il

Quando non è stato così, ho cominciato a chiedermi se non ci fosse qualcosa

DVD Four Dimensions, occuparmi della distribuzione del dvd nel mondo… Tutto

che sbagliavo io, nel mio modo di vivere, che aveva impedito al trattamento di

insieme per ogni giorno per 6-7 mesi di fila. Ho dormito pochissimo e, quando mi

dare i risultati sperati. Leggendo questa intervista molta gente rimarrà colpita

addormentavo, sognavo che cosa potevo fare per migliorare il DVD assieme a

positivamente, ma sicuramente altrettanta se non di più troverà che questo mio

Peter e Sebastian, dove riprendere, incubi che fallissimo.

atteggiamento è controproducente e io semplicemente sfrutto e spingo troppo il

E poi mi sono ammalato. Quindi ci deve necessariamente essere una

mio corpo oltre le sue effettive possibilità. Io cerco di fare quanto più possibile,

connessione. Ho esagerato e ne pago le conseguenze. Capito?

incastrando e gestendo ogni cosa, tenendo ritmi serrati per vivere la mia vita fino in fondo. Per fare questo, però, ho sfruttato tantissima energia e nervi e ho

Fabio: “Adesso ho capito, grazie”.

sempre preteso di più, sia da me stesso che dagli altri. Mi sono consumato poco

Pasko: “Ok, andiamo a fare un po’ di SUP?”.

a poco ma inesorabilmente. Io non riesco a dire di no. Qualsiasi opportunità o favore o richiesta io la soddisfo, anche se per un piccolo favore dovessi sopportare un grande stress. Non mi sono mai detto: “Andre, stai spingendo troppo, dovresti rilassarti un po’ e lasciar perdere.” No. Io mi sono sempre detto che in qualche modo avrei potuto fare tutto e questo atteggiamento potrebbe essersi rivelato decisivo, sia prima che mi ammalassi, che soprattutto adesso! Devo impormi quindi di cambiare passo, di rilassarmi e prendere le cose più tranquillamente e con serenità, imparando anche a dire di no quando va troppo contro i miei bisogni fisici e mentali di essere umano. Un esempio veloce e stupido sarebbe se tu Fabio mi chiedessi di fare l’intervista prima del Peler a Malcesine alle 5 di mattina. Io mi dovrei forzare a dirti: “No, ho bisogno di riposare, la facciamo alle 11”. Devo quindi forzarmi ad essere più “egoista”, mettendo me e la mia salute sopra ogni cosa, in modo da poter avere un equilibrio e poter fare tutto ma in maniera meno nociva e stressante. Io sono debole. E devo forzarmi a ragionare e reagire considerando la mia debolezza. L’altro aspetto del mio passato è la mia famiglia. C’è forse una connessione più profonda con la mia famiglia? Io rivedo tantissimi miei atteggiamenti in mio padre. Mio padre esige la perfezione assoluta, ed anche lui è sempre stressato ed iperattivo, in modo da fare il meglio per me, per mia madre e per la sua compagnia. Anche lui come me, o io come lui, ha questo approccio, che però a questo punto mi sembra sbagliato. È il tipico approccio tedesco, basato sul



Faq Sommario 78

DIDATTICA

PAG. 80

DI Gigi Madeddu Il forte local di Sa Barra ci spiega alcune cose fondamentali da sapere per tutti quelli che stanno pensando di approcciarsi al freestyle e vogliono farlo nel modo giusto, senza perdite di tempo e in sicurezza.

FREESTYLE VS WAVE

PAG. 82

DI Mattia Pedrani Il freestyle che si mescola nel wave e viceversa, la nuova generazione di waver ha nel repertorio molte manovre “da acqua piatta” e il risultato esplosivo è sotto gli occhi di tutti noi.

FREESTYLE WAVE

PAG. 86

DI Carlo Silvestro Se non vi sono bastate la Taka e la doppia Taka degli scorsi numeri del nostro nuovo collaboratore siciliano, ora è il turno della variante one hand!!

CRASH OF THE MONTH

PAG. 88

DI Ricardo Campello Anche a colui che ha sempre alzato di un gradino il livello del nostro sport può capitare di perdere il controllo in volo.


Distributore Italiano: Pandora srl - info@pandorasrl.net


Faq Didattica

TESTO DI Gigi Madeddu | FOTO DI Emanuela Cauli

80

GIGI MADEDDU CI DÀ DEI CONSIGLI SU QUALE TIPO DI MANOVRA ESEGUIRE IN BASE ALLE CONDIZIONI E ALLʼINTENSITÀ DEL VENTO. Ottimizzare un’uscita, significa cercare di trarre il maggior profitto tra

windsurfisti del globo. Il numero di manovre tentate sale esponenzialmente, il

apprendimento e divertimento per far si che cresca il nostro livello sia tecnico

tempo dell’uscita aumenta perché la fatica è senz’altro più gestibile. La

che di felicità. A seconda della condizioni ci sono delle manovre più o meno

propulsione del vento è buona ma non è mai troppo alta da mettere in difficoltà

semplici da fare o provare per divertirci il più possibile. Molte volte si prendono

i rider meno esperti. Per i più forti invece, l’esecuzione di manovre diventa

una marea di bastonate e non si arriva a nessun risultato concreto. Un’uscita

quasi uno spasso, con la possibilità di variare e affinare il più possibile il

in windsurf, per un freestyler, si può dividere in tre condizioni differenti, eccole:

proprio repertorio.

1) vento leggero con vele da 5.7/6.0, sui 12 nodi 2) vento medio con vele da 4.5 a 5.3, dai 15 ai 25 nodi

VENTO FORTE. È la condizione amata e odiata da tutti i rider.

3) vento forte con vele dalla 4.2 in giù, 25 o più nodi.

Fondamentale è la forma fisica e il coraggio. Reggere l’urto dei crash è davvero tosto e ci vuole una buona dose di grinta. Anzitutto se decidete di entrare in

VENTO LEGGERO. Si plana al limite, la vela pesa e solitamente è poco

acqua e provare le manovre dovrete “aggredire la condizione”. Se non sarete

maneggevole: è la condizione odiata da tutti i freestyler. Tuttavia questa è la

aggressivi il vento vi mangerà e nel giro di un’ora perderete forza e lucidità.

tipica situazione dove una persona che sta imparando le prime manovre viene

Questa è una delle mie condizioni preferite, si può provare di tutto e si

facilitata dalle basse velocità. Spock, grubby e flaka si possono provare senza

estremizza quello che si sa già fare. Le manovre si fanno più di potenza che di

paura e senza gravi conseguenze. Durante la manovra tutto si svolge a velocità

tecnica esaltando le qualità di ogni rider. Lo speedloop diventerà facilmente un

moderata e si riesce a capire realmente la tecnica di ogni manovra. Per una

forward, la flaka un air flaka, e così avanti per tutte le altre move. Per chi deve

persona che sta imparando, consiglio di provare le manovre con i piedi in

imparare è fondamentale cercare di provare tutto nel momento ideale,

normal stance. Così facendo non perderà continuamente la planata. Imparate a

sfruttando se necessario i buchi di raffica o i momenti di minore intensità.

pompare e fare le manovre davvero al limite della planata. Migliorate le vostre

Manovre come grubby, spock, e-slide, chachoo switch diventeranno di difficoltà

move, rendetele stilose e cercate di aggiungere delle varianti. Così facendo

estrema. Se la tavola è fuori controllo meglio rallentare e aspettare un

affinerete la tecnica e planerete con vento leggerissimo.

momento migliore.

VENTO MEDIO. Con questo tipo di vento tutti i rider si esprimono al meglio.

Detto tutto questo, cercate di focalizzare le condizione e di provare le manovre

La paura di fare manovre è ridotta, le vele sono ideali come misure in rapporto

a seconda del vento, rischiate ma sempre in sicurezza. Migliorate stile e

al vento. Con questa condizione, a partire dalla vulkan fino ad arrivare alle kono

tecnica, caratteristiche fondamentali dei freestyler.

move, tutto è possibile ed il quoziente di divertimento si alza vertiginosamente.

Ma comunque non mollate mai. Pompate con il venticello e stringete i denti con

Si entra in acqua con vele dalla 4.5 alla 5.3, che sono le preferite da tutti i

il ventone! Divertitevi e sfruttate ogni giornata per migliorare!

Spock in condizioni di vento leggero.

Kono, manovra da vento più forte.


M A S T S

I S P R O U D T O P R E S E N T:

EASY RIDER DIRECTO R I N I CO L A S PA DEA S T A R R I N G I M AV E R X E V O D S 1 0 0 PHOTOGRAPHY I SABRINA GRAJALES SPOT I C A RTA GENA DE INDIA S, CO LOMBIA P R O D U C E R I R E G L A S S S . P. A . C O N TA C T I W W W . M A V E R X . I T

M A D E I N I TA LY


Faq Wave vs Freestyle 82

IL WAVE ISPIRA IL FREESTYLE CHE POI RIVITALIZZA IL WAVE - PART 2, OVVERO: DA TAKA A FLAKA AD AIR TAKA. 1) TAKA – WAVE RIDING “PIONIERISTICO” La storia inizia alla fine degli anni ‘90 con un waver giapponese trapiantato a Maui, Taka Kamaguchi (ancora oggi in attività anche se più focalizzato sul SUP): da un cut-back finito in spinout ebbe l’idea di questa difficile manovra del wave riding, in cui si finisce per compiere una rotazione completa di 360° nel vento, partendo da una slashata della tavola. Descrizione della TAKA by Mattia Pedrani Come per la chiusura del Goiter, anche la buona riuscita di una Taka e specialmente della sua variante più radicale, l’AirTaka, dipende per un buon 80% dal mix tra scelta dell’onda adatta e timing impeccabile. Appena parti sull’onda buttati in down the line per arrivare alla massima velocità e comincia a individuare una sezione in cui il lip sta per rompere, tubando, in modo che al momento dell’impatto la tavola venga spinta verso la base dell’onda. A seconda della parete e del comportamento del lip si può decidere se andare più verticali e fare una Taka slashando, colpendo proprio il lip vicino a dove ha appena rotto, oppure se proiettare maggiormente down the line e optare per una Air Taka, proprio nella sezione che sta per chiudere. Come precedentemente detto nella prima parte quando parlavo del Goiter, anche in questo caso è fondamentale spingere sulla tavola al momento d’impatto col lip, in modo da venir proiettati in avanti e poter chiudere la manovra davanti all’onda. Ovviamente, la Taka è chiusa solamente se davanti all’onda, altrimenti è una specie di upwind 360°/flaka dietro l’onda. Appena senti la spinta del lip sotto la tavola, butta il corpo sottovento e in avanti, infilando l’albero nel vento col braccio anteriore e ruotando testa e spalle sopravento. Scalcia la tavola sottovento e infila la vela nel vento col braccio posteriore, senza però spingere sulla bugna e sperando che l’onda ti imprima abbastanza proiezione in avanti per completare la rotazione correttamente, davanti o sopra il lip. Appena la tavola completa la prima parte della rotazione aerea o in spinnata, tieni il peso in avanti, scarica il tuo peso sul boma per alleggerire la poppa e lasciarla girare liberamente. Non spingere assolutamente sul braccio posteriore o finirai col fermare la rotazione, facendo andare l’albero a poppa. Quando la tavola supera i 180°, apri leggermente la vela col braccio di bugna, gestendo la potenza con quello anteriore e continuando a infilare la vela nel vento, in modo da aver abbastanza potenza per completare correttamente l’intera rotazione in slashata. Ricorda che è imperativo riuscire a chiudere il trick ancora nel lip! La condizione ideale per imparare è con il vento sideshore, in quanto più il vento è da terra, più tende a spingerti dietro l’onda, specialmente durante la fase finale d’atterraggio. Fin dalla sua nascita la Taka fu giudicata da tutti i top rider una manovra difficilissima e perciò quasi mai eseguita in gara, e se per i Pro era difficilissima figuratevi per gli altri…


TESTO DI Mattia Pedrani | FOTO DI Valerio Pedrani | RIDER M. Pedrani | LOCATION Malcesine, Lago di Garda; Carrò, Francia 83

MATTIA PEDRANI I-00 Freestyler e waver dalle indiscusse capacità tecniche, i suoi video lo dimostrano chiaramente. Campione Italiano Freestyle 2008 e appassionato di Rap, le sue canzoni fanno da colonna sonora ai sui cliccatissimi video. Trasferitosi al Lago di Garda ormai da alcuni anni è un assiduo frequentatore di Malcesine e del Pier, anche quando le temperature sarebbero più appropriate ad uscite sulla neve con lo snowboard. I suoi sponsor sono: Starboard, Simmer Sails, AL360, Scorpion Bay, PierWindsurf, Windcatcher, Circolo Surf Torbole, Residence VerdeBlu.


84

2) FLAKA - FREESTYLE

con una bella Taka; rimasi a bocca aperta, Graham era diventato veramente forte,

Correva l’ormai lontano anno 2002 (dieci anni sono volati e dalla Flaka siamo

ma poi mi dissi: “Aspetta un momento, ma questa è solo una flaka sul lip!”. Era

alla doppia Burner…), sulle ali del successo della Red Bull-King Of the Lake il

fatta, era scattato il “click” della motivazione: rispetto ai waver “pionieri” noi

freestyle esplodeva nel windsurf e nuovi talenti come Campello, Kauli e

avevamo un grande vantaggio, potevamo provare migliaia di Flaka sui nostri

Guadagnino sconvolgevano la scena con manovre innovative. Il 2001 era stato

laghetti sparsi in tutto il mondo, per poi proiettarle sulle onde dei nostri spot

l’anno della Grubby, nel 2002 fu la volta della Flaka. La manovra fu inventata

preferiti, e meglio ancora se con vento side-on o on! Infatti la Taka è sicuramente

quasi in contemporanea da Web Pedrick, atleta AHD-North del Gorge, che la

più facile in condizioni side-on perché il vento ti spinge verso la base dell’onda

battezzò Swayze in onore del suo attore preferito, e dal francese Bieuzy Mauffret

anziché dietro l’onda (mentre, per assurdo, la condizione ideale per la surfata,

che la chiamò Bercy Noel. Contemporaneamente anche il futuro 3x Campione

cioè side-off, è la più difficile per la Taka perché il vento ti spinge dietro l’onda). Io

del Mondo, Ricardo Campello, le chiudeva già da un pezzo, chiamando il trick

iniziai a chiudere le prime Taka e Air Taka nel 2007, in primavera a Maui e in

FLAKA, cioè FLAt (water) taKA cioè Taka in acqua piatta. Sembrando il nome più

agosto a Moulay: vedere per credere, sono nel mio video “Rated M° for mature”

logico e funzionale, tutto il mondo adottò immediatamente questa variante, ma

su YouTube, mentre nel 2008 la rivista SURF tedesca (la principale rivista europea

tutti si dimenticarono del significato del nome, voi invece tenetelo bene a

di windsurf) ha pubblicato una mia sequenza a doppia pagina di una Air Taka a La

mente… Nel 2002 alla King non erano più di 5 o 6 gli atleti Flakadotati, vinse

Coudou e nell’articolo si citava una frase di Kauli che diceva più o meno: “Per

Sifferlen contro Nik Baker e entrambi la sfoderarono ripetutamente, ma fu Colin

diventare campione del mondo wave devi essere campione del mondo freestyle”.

a guadagnare la finale chiudendone perfino una in versione diablo! PS: quella fu,

Capito? Casualmente, nel 2009 Graham vinse la Supersession PWA a Ponta Preta

purtroppo, l’ultima edizione della King. La Flaka oggi rappresenta uno dei trick

proprio con una Taka, poi a Pozo ci furono raffiche di Taka fuori e dentro il PWA

basilari del repertorio di ogni freestyler. Per rendere il passaggio al wave

(ricordate, meglio in on-shore che in off-shore!), poi arrivò Browzinho, e siamo ai

ancora meno traumatico è opportuno spingersi ancora oltre il limite, puntando

giorni nostri. Per noi freestyler la Taka non è così terribile ma quasi “banale”, i

sull’Air Flaka. Comincia il trick a tutta velocità al traverso, cazzando sul braccio

pionieri invece per provare 10 Taka avevano bisogno di 10 onde da sacrificare,

posteriore per fare un piccolo e veloce bottom turn che ti permetta di staccare

prendendosi 10 frullate che a Ho’okipa potevano significare 10 escursioni gratuite

dal dorso di un choppino, per poi proiettarti sopravento. Una volta che la tavola

a Rock Garden: come biasimarli se non smaniavano per imparare questa

sta per staccare, gira testa e spalle sopravento, infilando l’albero verso prua e

manovra? Questo vale per tutti ma non per i talenti (sovra)naturali come Levi

nel vento con il braccio anteriore, senza però spingere col braccio posteriore.

Siver: sfogliando una rivista francese del 2000 ho trovato una sua sequenza in cui

Scalcia la tavola sottovento, rannicchiando quella posteriore e lasciando quella

provava una Air Taka, nel 2000, 2 anni prima della Flaka! Noi chiudiamo questa

anteriore stesa, in modo che la prua tocchi l’acqua per prima e faccia da perno

manovra sulle onde perché abbiamo alle spalle 10.000 Flaka al lago, lui la provava

per innescare la rotazione. Questa fase è del tutto analoga alla rotazione sul lip,

quando la Flaka non esisteva ancora: pura classe al limite della follia… E non era

dopo aver fatto esplodere le pinne sul lip e la tavola ora slasha liberamente,

l’unico esempio: erano gli anni in cui Levi e suo fratello Luke (che forse aveva

pinne in avanti. Non resta che appoggiarsi nel boma e continuare a girare

ancora più classe ma era ancora più sballato di lui) mentre surfavano Ho’okipa

spalle e fianchi nel vento, tenendo il corpo vicino al boma e girando la testa nel

facevano un Willy Skipper e cercavano di surfare l’onda pinna in avanti! So che è

senso di rotazione, aspettando che la tavola completi la rotazione completa di

difficile da credere ma l’ho visto con i miei occhi; naturalmente non ci sono mai

360°, finendo come una normale backwind jibe e il gioco è fatto!

riusciti, ma solo il fatto di averci pensato li mette su di un altro pianeta. Tra l’altro, il mio numero velico nasce proprio dai fratelli Siver: Levi è USA-0 e Luke era USA-

3) TAKA & AIR TAKA – WAVE RIDING “MODERNO”

00; quando in quegli anni mi iscrissi all’AICW per la prima volta volevo il numero

Nell’estate del 2001 divenni amico di Graham Ezzy, bambino prodigio che surfava

di Levi ma l’aveva già preso Andrea Rosati, così “ripiegai” sul mitico I-00. Sempre

a Ho’okipa col casco Gath sotto lo sguardo attento di suo padre Dave. Forse non

in quegli anni (circa 2001-2002) Levi, Luke e Jason Stone (suo fratello Josh aveva

tutti lo sanno ma all’inizio Graham era patito anche di freestyle e mentre navigavo

inventato la Spock e lui fu il papà dello Spock One Hand) si costruirono a Sprecks

mi pedinava cercando di assorbire tutti i miei trick; devo dire che imparava con

un “windsurf-park”: usando alberi rotti crearono degli slide come negli snow

una velocità esagerata, e presto Grubby e Flaka non ebbero più segreti per lui. Poi

park. E tutti voi tantissimi che chiudete senza problemi la Flaka, cosa aspettate?

ci siamo persi di vista, e non ricordo più quando (2006?) vidi un suo filmato su C7

La prima Taka è solo a poche frullate da voi!



Faq Wave-Freestyle 86

NEGLI ULTIMI DUE NUMERI VI ABBIAMO PRESENTATO UN NOSTRO NUOVO COLLABORATORE, CARLO SILVESTRO, GIOVANE RAGAZZO CATANESE, CHE CI HA SPIEGATO COME ESEGUIRE LA TAKA E LA DOPPIA TAKA. MANCAVA ANCORA UNA VARIANTE, QUELLA AD UNA MANO, CHE ORA VI PRESENTO.

Ecco una simpatica variante per stupire i vostri amici che cominciano a

possibile e inserendo la vela nella direzione del vento in anticipo rispetto a

chiudere qualche Taka normale.

quanto farei in una Taka normale.

FOTO 1-2. Con il vento side-off, al massimo della velocità, cerco il punto

FOTO 4. Tengo il braccio posteriore molto arretrato e faccio pressione

che sta per frangere di un’onda non troppo grossa. Faccio un bottom largo,

sulla tavola con i talloni. Questo permette alla pinna di perdere aderenza.

in modo da non perdere troppa velocità e, una volta sul lip, pronto per il cut back, si parte!!! Spingo con il piede posteriore con tutta la potenza

FOTO 5. Quando la tavola fa perno con la prua sull’acqua, devo staccare

possibile e con quello anteriore comincio già a tirare la tavola sopravento.

la mano anteriore dal boma e faccio scendere ancora la vela verso la direzione del vento.

FOTO 3. La vela è a filo con il vento ed è il momento giusto per inserirla in avanti. Anticipo la rotazione del materiale, spingendo con i piedi il più

FOTO 6-7. In questa fase la pressione dei piedi è uniforme e mi posso


TESTO DI Carlo Silvestro | FOTO DI Dave White | LOCATION Jericoacoara, Brasile 87

CARLO SILVESTRO Carlo Silvestro forte rider siciliano si dedica con passione al suo centro surf “La Tartaruga, l’Università del windsurf” nello splendido golfo di Catania. Da anni trascorre l’inverno nella suggestiva location di Jericoacoara, dove si allena e organizza indimenticabili camp. Atletico e preparato è sempre alla ricerca del vento e dell’onda perfetta da surfare. I suoi sponsor sono: Oberalp per le tavole JP, NeilPryde, Rip Curl, “latartaruga” surf school, Lovefruit e DNAshock.

concentrare a far scivolare la tavola pinna avanti per scaricare un po’ di

FOTO 12. Nel momento in cui la vela mi strattona, comincio ad

potenza della vela. Questo è il momento della massima estensione del corpo.

assecondare il suo movimento ammortizzando con il braccio posteriore e tirando il braccio anteriore verso di me, ma senza esagerare perché,

FOTO 8. Mi preparo a completare l’altra metà della rotazione. La

scaricando tutta la potenza, perderei l’onda.

pressione dei piedi torna sulle punte e la tavola continua a ruotare. Di conseguenza la vela si avvicina verso di me.

TIPS È molto importante mettere la mano posteriore sul terminale per inserire

FOTO 9. Tengo la mano di bugna sul terminale fino alla fine della rotazione.

bene la vela nel vento durante la prima rotazione. La cosa fondamentale, però, se vuoi chiudere questa manovra, oltre a

FOTO 10-11. Con la mano anteriore riprendo il boma e mi preparo a

provare e rileggere i miei consigli, è credere il più possibile in te stesso e

ricevere il contraccolpo della vela, dopo che ha ripreso potenza.

nelle tue capacità.


F@#K Crash of the month 88

A volte è meglio mollare l’attrezzatura per evitare spiacevoli atterraggi. Bisogna

dritto e in curva, quando io facevo un saltino da 5 metri loro ne saltavano 30 e

però sempre ricordarsi di controllare bene chi abbiamo sottovento, si

3 metri sopra di me. Mi hanno sempre assicurato però che bastava che io

potrebbero creare delle situazioni rischiose! Generalmente i professionisti

tenessi la mia traiettoria dritta, evitando di modificarla, e sarebbero stati poi i

sanno sempre quello che fanno e se decidono di “mollare” hanno i loro validi

piloti più esperti ad evitarmi. Bisogna avere molta fiducia, ma devo dire che

motivi e si sono accertati ancora prima di saltare chi e cosa hanno intorno.

sotto questo punto di vista mi è andata sempre bene. Nel windsurf più o meno

Mi piace ricordare questo esempio riferito ad un altro sport. Quando correvo in

è la stessa cosa. Nei posti affollati se un “pro” decide che è meglio mollare

pista da motocross cercando di imparare lo sport, ero quasi sempre

l’attrezzatura durante una manovra, è sicuro di non mettere in pericolo

spaventato dagli altri, da quelli più bravi di me, che oltre a sverniciarmi sul

nessun’altra persona. Una delle classiche situazione dei “lascini” è quando si


TESTO DI Fabio Calò | FOTO DI Darrell Wong | RIDER Ricardo Campello | LOCATION Maui, Hawaii | THANKS TO remedia.de 89

tenta di provare un Double Forward, quando ci si accorge dopo la prima

attrezzatura, grazie all’impulso violento dopo lo stacco, completa quasi le due

rotazione che forse sarebbe meglio mollare tutto e cadere in acqua.

rotazioni e soprattutto a debita distanza da qualunque altro rider!

Nella sequenza in oggetto, vediamo come Ricardo appena ha staccato dall’onda

Se vi dovesse capitare una situazione simile, anche provando un semplice High

chiude con energia la vela proiettando il rig in alto ed in avanti con il chiaro

Jump, assicuratevi prima e durante la manovra di non avere nessuno nelle

intento di andare in doppio. Dopo la prima rotazione si accorge di non essere

vicinanze, e se proprio avete un dubbio, togliete i piedi dalle strap ma tenete il

posizionato alla perfezione e che molto probabilmente andrà nella seconda

boma, nella maggior parte dei casi non vi farete nulla e la vostra attrezzatura

rotazione troppo verticale. Decide quindi di lasciare la sua attrezzatura e di

cadrà vicino a voi.

farsi un bel tuffo da 4 metri (che è anche divertente), in compenso la sua

Have fun!


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La perfezione delle onde di Punta Preta, Raimondo in bottotm turn full power usa tutta la potenza dell’onda per surfare down the line.

RAIMONDO GASPERINI È TORNATO A SAL, CABO VERDE,

d’attacco per sfruttare al meglio i 15 giorni del nostro soggiorno! Arrivati a Sal

CON LA SUA FAMIGLIA E IN COMPAGNIA DI BUONI AMICI,

di notte, crolliamo dal sonno, nelle rispettive camere del Vila Do Farol. Il giorno

INSIEME A FRANCESCO MASSA, CI DANNO ALCUNI UTILI

seguente ci alziamo riposati e operativi. Le camere del Bravo Club, dove

CONSIGLI SU QUESTO SPOT EVER GREEN.

abbiamo alloggiato, oltre ad essere confortevoli, sono dotate di aria condizionata per rinfrescarle nelle giornate più torride. Durante il nostro

Era da un po’ che non tornavo a Cabo Verde a Sal. La cosa che mi ricordavo è

soggiorno abbiamo passato due settimane all’insegna del windsurf, del surf da

che l’isola mi colpì per il suo fascino selvaggio e i suoi luoghi incantevoli, per la

onda, del sole e tante escursioni in diversi spot. Oltre a surfare nelle decine di

sua semplicità e per le condizioni che vi avevo trovato. Concentrati in pochi

spot di Sal il mio obiettivo era quello di tornare a cavalcare i muri di Punta

chilometri di distanza ci sono ottimi spot che offrono caratteristiche adatte a

Preta e ci sono riuscito. Scendere quelle montagne di acqua ti da una

tutti, dai principianti fino ai professionisti di coppa del mondo! Per raggiungere

sensazione unica e ineguagliabile. Devi avere sangue freddo, timing,

Sal mi sono organizzato con Sun&Fun, ho volato con la Neos da Roma-Fiumicino

preparazione ed un gran fiato. È vietato sbagliare, altrimenti il prezzo da pagare

e insieme a me c’erano la mia compagna Marianovella, mio figlio Giulio, il

è molto caro! Ho surfato in una giornata con vento leggero, nessuno riusciva ad

giovane talento (best rookie XRay 2011) Giovanni Passani e Mauro Vinci, sardo

uscire con il windsurf, ma io non mi sono tirato indietro e sono entrato, in

radicale doc! (Per l’attrezzatura ho pagato 150 euro… a sacca). Durante il volo,

compagnia di un pugno di surfisti da onda. Cosa potevo volere di più dalla vita?

io e i miei compagni eccitati dalle buone previsioni abbiamo fatto il piano

In uno Spot così bisogna sempre tornare!


TESTO DI Raimondo Gasperini | FOTO DI XRay team Il famoso world class spot Punta Preta.

INFO WINDSURF

windsurf l’animazione cerca di coinvolgerti in ogni tipo di attività e torneo,

Il vento predominante a Sal è il Nord Est. Praticamente presente tutto l’anno e

senza essere invadenti. Per chi non riesce a fare a meno di internet, c’è anche

non raggiunge mai intensità elevatissime. Le metrature ideali sono 5.5, 5.2, 4.7.

una zona wi fi. Inoltre i più pigri, che non vogliono andare in giro alla scoperta

Da dicembre a fine aprile la percentuale di uscite si aggira intorno al 75% con

di altri spot, possono “accontentarsi” di uscire davanti al Bravo Club, dove si

punte anche maggiori. Essendo un’isola, gli spot sono numerosi e la macchina

possono trovare sia condizioni per il freestyle che per il wave. Se andate

è indispensabile per girarli tutti. Fortunatamente le distanze tra le varie spiagge

sottovento fino allo spot Punta do Sino, uno dei miei preferiti, troverete onda

sono brevi ed è possibile visitarle tutte in poche decine di minuti. Si surfa con

divertente mure a sinistra. Nei giorni di acqua piatta si può fare anche freeride

muta shorty, consigliatissimi per il fondale spesso roccioso sono i calzari.

e con dei lunghi bordi di bolina raggiungere Santa Maria. Gli alisei soffiano

Affitto windsurf: per chi viene sprovvisto del proprio materiale vi consiglio di

bene nel periodo tra novembre e marzo. Per chi come noi era alla ricerca dello

andare al centro di Josh Angulo a Santa Maria, dotato anche di bar, shop e rimessaggio: Josh@angulocaboverde.com.

SISTEMAZIONE E SVAGO Durante il nostro soggiorno a Capo Verde abbiamo scelto la sistemazione Vila do Farol, Bravo Club e ci siamo trovati molto bene. La nostra camera era davanti alla spiaggia, vicino alla Base Nautica che tuttavia non offre possibilità di affitto windsurf, ma solo di surf da onda. È ben gestita dalle grandi local star Mitu Monteiro e Joe. Durante tutto il giorno nei bar e nei punti ristoro si poteva consumare cibo e bibite a volontà, colazioni, pranzi e cene (cucina italiana), che ci hanno deliziato con ogni prelibatezza. Tutti noi sappiamo cosa significa una bella colazione prima di un’intensa giornata di windsurf e una bella cena dopo aver planato tutto il giorno. Bene qui si vive di windsurf e basta. Puoi dimenticarti di fare la spesa, cucinare e lavare i piatti. Poi durante le pause

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Le divertenti onde di Punta Leme.

spot giusto la soluzione migliore è stata l’affitto giornaliero di un 4x4 con

la natura. Qui troverete il simpatico e loquace Francesco Massa che ti

autista che ci portava e riveniva a prenderci dove volevamo con la nostra

accoglierà con un’assistenza e competenza in ogni momento del tuo soggiorno.

attrezzatura al seguito. Da non perdere assolutamente l’escursione con l’amico

(info@surfactivity.it, oppure puoi telefonare al numero 00238 9926282).

di Tribal Surf, Libero Cozzolino, padre e allenatore di Airton (Campione Mondiale di Kite) e insegnante di surf e windsurf di origini padovane che da molti anni

INFO

divide il suo tempo tra Sal e la Sardegna, a seconda di dove tira il vento (per

Per una vacanza tutta organizzata vi consiglio Sun and Fun

info www.tribalsurf.it). Tutte le sere sono passate allegramente in compagnia,

(www.vacanzewindsurf.it).

gustandoci sia gli intrattenimenti offerti dal villaggio che qualche serata in giro

VOLI: per Sal partono dall’Italia generalmente da Milano Malpensa, Bergamo,

per il paese di Santa Maria, dove vi sono ottimi locali: dai semplici bar

Verona, Roma Fiumicino. Gli orari e i giorni possono subire variazioni in base ai

frequentati dai local fino a quelli adatti ad un pubblico più turistico, mentre per

periodi. I voli si possono prenotare nelle agenzie o trovare facilmente su

i nottambuli discoteche aperte fino all’alba. Se non amate la vita di villaggio e

internet come last minute a prezzi convenienti: consigliamo di informarsi per i

volete una sistemazione diversa, la seconda soluzione che vi consiglio è

voli Neos e Caboverde Time, oppure rivolgersi alla compagnia di bandiera

Surfactivity Guest House: si trova a Santa Maria nella zona Tanquinho Norte, 300

portoghese TAP. Non sono richiesti vaccini.

metri a nord sulla strada delle scuole di surf, ed è il luogo dove vivere la tua

PASSAPORTO E VISTI: per entrare a Capo Verde è necessario il passaporto. Il

vacanza in armonia con il paesaggio, i colori e i profumi di Capo Verde. Un

visto, se non è stato fatto dall’agenzia, può essere fatto direttamente allo

contesto di pace e tranquillità, unito ad attività sportive in stretto contatto con

sbarco all’ufficio visti dell’aeroporto.

Il rookie Giovanni Passani in e-slide one hand.

Il forte sardo Mauro Vinci.


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Punta Sino, ottimo spot per saltare mure a dritta.

TRASPORTO ATTREZZATURE: i prezzi variano in base alle compagnie aeree. Le

l'ubicazione per non rovinare uno degli aspetti più affascinanti del nostro sport,

cifre si aggirano intorno ai 300 euro A/R per il windsurf, ai 150 euro per i surf

cioè la ricerca e la scoperta di qualcosa di incontaminato e non ancora

da onda e per i kitesurf. Il trasporto windsurf è molto costoso, per chi

frequentato).

soggiorna una sola settimana è consigliabile l’affitto.

Partendo dalla costa est, troviamo la famosa Shark Bay. Frequentatissima dai

AFFITTO ATTREZZATURE SURF, KITE e WINDSURF: in loco esistono diverse scuole di

kiter la baia offre comunque ottime condizioni per il windsurf: è il posto ideale

affitto attrezzatura, tra queste il centro Josh Angulo col quale la nostra Guest

per saltare mura a sinistra. Spiaggia piuttosto lunga, vento side con il nord,

House collabora da anni, che si trova a 300 mt. dalla Guest house stessa.

side on con il normale nord-est, onda europea da piccola (circa 1 metro) a

TRASPORTO AMICI A 4 ZAMPE: la spesa si aggira intorno ai 5 euro/kg più il peso

media (anche tre 3/4 metri). Mediamente facile a seconda della marea.

della gabbia.

Possibili nelle giornate top anche 6/7 bottom pieni e discretamente veloci. Nelle

FUSO ORARIO: 2 ore indietro con ora solare, 3 ore indietro con ora legale.

giornate con vento da 5,3 a scendere si salta come disperati (Pozo style) ma

TRASPORTI: esistono vari mezzi pubblici: Aluguer (piccoli pulmini a 9 posti al

attenzione, in base alla marea, alle rocce di fronte al parcheggio.

costo di 100 escudos a tragitto), taxi, o per chi preferisce numerosi rent-a-car

Frequentata dai surfisti che affittano nelle varie scuole di surf di Santa Maria

per affitto auto, motorini e quad.

Punta Leme solitamente offre una condizione “choppata”, ma spesso durante

MONETA: 1 Euro = 110.2650 Escudo del Capo Verde, 1 Escudo del Capo Verde =

l'inverno è buono per surfare e saltare, specie con le mareggiate da sud.

0.0091 Euro

Frange Power Point una barra super veloce da surfare down the line da intervallare con aerial da paura.

CABO VERDE SPOT GUIDE Di Raimondo Gasperini, in collaborazione con il local Francesco Massa. L’isola di Sal è una della mete internazionali del windsurf, surf da onda e kitesurf. E da parecchi anni è scelta come tappa quasi obbligatoria da sportivi di buon livello grazie alla qualità delle sue onde e non è strano ritrovarsi a surfare a pochi metri con campioni del calibro di Josh Angulo, Kauli Seadi, Kai Katchadourian e tanti “pro” di coppa del mondo. Soprattutto quando le previsioni a medio periodo danno le “bombe” da nordovest, Santa Maria si riempie di molti “pro” disposti ad arrivare dall’altra parte del globo pur di surfare i “muri” della costa ovest. Vediamo di fare una bella mappatura dei posti più conosciuti (chiaramente alcuni resteranno top secret, ce li teniamo stretti e non ne divulghiamo

Rife, lo spot ideale per gli aerial.


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Secret (aka “Little Hookipa”) uno tra gli spot più apprezzati dell’isola, anche sede alternativa a Punta Preta delle recenti tappe del PWA.

Ponta Sino, invece è uno dei preferiti di Raimondo. Di fronte all’hotel Farol

cool. Non ci sono case, alberghi. Non escono kite, non c’è smog. Solo tu e le onde.

(sede della scuola di due Cabo Verde star: Mitu e Joe) qualche anno fa un

Nella baia a destra poi troviamo il mito Ali Baba! Così chiamata dal francese

vascello di discrete dimensioni naufragò a causa del comandante ubriaco. Ma

che la scoprì negli anni 90 per via dei 40 bottom full speed che alcune giornate

le onde l’hanno “cancellata” nel giro di qualche anno. Buono per saltare mure a

è in grado di offrire, è lo spot preferito da Kauli Seadi. Un surfista di nome

dritta e surfare, qualche volta riesce a diventare anche “mitica” con barre che

Rastovich (pro surfer e regista) venne qui un paio di anni addietro per girare

si srotolano per alcune centinaia di metri. Durante l’estate è ottimo per il surf

un video: doveva stare 4 giorni, si fermò tre mesi. Qui si surfa down the line e

da onda e imperdibile per il diving (mettete la testa sotto a 100 metri da riva e

devi essere bravo altrimenti il rischio è dietro l’angolo. “Due anni fa ho visto un

vedrete il mitico Tres Grotas con una varietà ittica da fare invidia all’acquario di

tipo prendere delle belle bombe stile Jaws – racconta ancora Francesco - e mi

Genova). Ottimo anche con le mega mareggiate da nord-ovest per il surf da

sono detto: però, surfano benino questi turisti europei sulle onde grandi,

onda quando la regina Punta Preta è troppo grossa!

tranquilli e senza rischi inutili”. Beh il turista era Josh Angulo che a Sylt la

Punta Preta è uno dei “top spot” in the world. È conosciuta in tutto il pianeta

settimana prima aveva vinto il suo secondo titolo mondiale wave e tornato a

per le onde giganti, per la difficoltà nel surfarle, spesso si esce con rig distrutto

terra mi ha detto che se l’era un po’ fatta sotto. Da qualche parte su Youtube

dallo shore break “assassino”. Lavora da medio a grande, quando è piccolo

trovate un video di Kai Katchadourian con, un bel 90 secondi di bottom full

(circa 2 metri) l’onda è troppo vicina agli scogli. Funziona al meglio con il nord

speed. Dopo Ali Baba abbiamo Coral Joule, “bello e bastardo”. Chiedete a

e con il nord-est. Basta guardare qualche foto o qualche video per capire

Florian Young le caratteristiche del fondale, vi manderà a quel paese in un

perché prendono l'aereo addirittura dalle Hawaii per surfare qui.

secondo. Infine più a nord c’è Palmera, vicino al porto. Sulla sinistra onda

Algodero, la “destra” di Punta Preta, quasi impossibile a meno che non vi

veloce e tubante per il surf, ma attenzione alle rocce taglienti. Un consiglio,

chiamiate Josh Angulo. La potenza è la sua caratteristica principale. “In

portatevi le scarpette, tra ricci e rocce non c’è scampo, e guantini “mezze dita”,

occasione di una mareggiata – spiega Francesco Massa – ho visto il cadavere

i calli sono assicurati.

di una balenottera di 9 metri trascinata a 150 metri nell’interno della spiaggia”. Più a nord troviamo il Classic, Caletta Funda e Caletigna, tutti spot buoni per surfare e propedeutici per imparare i primi bottom turn. Ma occhio alla parte finale, vi attende un bel “bowl” con mega aerial per evitare il peggio. Ancora più a nord, sempre nella baia di Murdeira di fronte all’omonimo villaggio troviamo Rife e Kanua, tra i preferiti di Francesco. Si surfa, si “aerialeggia” in calma e rilassatezza (non sempre) con barre da 2 a 5 metri. Occhio a non scadere sottovento, vi attende un fondale ostico, ideale per “disintegrarvi” i piedi! Monte Leao. Ottimo per il surf da onda, qualche volta (ma devi capitare lì al momento giusto) anche per il windsurf . Onda veloce e tubante, girato il monte inizia il paradiso. Partendo da sinistra, Secret (aka “Little Hookipa”) è lo spot tra i più apprezzati: onde quasi sempre buone, poco e ben frequentato solo da surfisti



Next Ride

RIDER Iballa Moreno | LOCATION Hookipa, Maui | FOTO John Carter

96 ESCLUSIVO: Tomas Persson, Chief

NOVITA’ 2013: Continuiamo la

Andremo a casa di Victor Fernandez e

E come sempre, tanti altri articoli

Designer di Simmer Style ci

presentazione dei giocattoli della

scopriremo i motivi del suo successo.

esclusivi, approfondimenti, didattica,

racconterà la storia di uno dei

prossima stagione, tavole e vele, con

la rubrica per le ragazze Onde e

marchi di vele più famosi al mondo,

schede tecniche, misure e foto per

Curve, i gossip più hot da Maui e

svelandoci anche particolari

un’utile guida ai nostri prossimi

tanto altro ancora...

interessanti sulle nuove vele.

acquisti.




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