PIÙ CUORE PLEASE di Maria Grazia TATA

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maria grazia tata

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Il rosso che anticipa il mio cuore Luglio 2019, caldo, caldissimo, lavoro a una nuova idea per una mostra d’arte contemporanea a cui sono stata

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invitata, che si terrà i primi di agosto nelle ex carceri papaline di Montefiascone: la dimensione fra dentro e fuori, il desiderio dell’artista di provare a superare i propri limiti e, come Icaro, provare a volare. Ogni artista avrà una cella a disposizione. Non ho un’idea precisa, sento solo il bisogno di lavorare su qualcosa che saturi la piccola cella di circa 3x3 metri scarsi, mi relaziono allo spazio angusto, testimone, nella storia, di sofferenze e ingiustizie, sento solo il bisogno di risarcire quelle ristrettezze con un respiro esagerato che spinga le mura e gonfi il petto. Qualcosa che palpiti e azzeri le coordinate del luogo. Si forma dentro di me l’immagine del cuore, semplice e infantile, un cuore rosso, un cuore che perde il suo perimetro e allaga la cella. Il caldo dilata le sensazioni e l’idea che sta nascendo. Lavoro nella mia tana, in campagna, un ex fienile con uno spazio all’aperto e due gatti che trafficano intorno. Tante fotocopie di poesie femminili utilizzate per un’installazione, l’anno scorso, emergono dal letargo di una libreria. Tachicardia. Senza un pensiero seguo le mie mani, pitturo di rosso centinaia di fogli di poesie, avanti e dietro. Li metto ad asciugare ovunque, sul pavimento del mio studio, all’aperto su tavoli e sedie. Il rosso vince su tutto. Spennello e sbircio le parole delle centocinquanta poesie. Un mese rosso. Il rosso che anticipa il mio cuore. Guanti rossi, plastiche e grandi carte su cui pitturare i fogli. Poesie. Rosso. Mani rosse, magliette rosse, cellulare rosso, pavimento rosso. Improvvisamente tutto quel rosso esplode in migliaia di frammenti, una lacerazione che produce parole spezzate, pezzi di poesie, pezzi di rosso e basta, numeri delle pagine: tutto si mette in libertà. Le poesie delle donne poete, conosciute e meno, che conosco e no, si mischiano, si legano fra di loro, cercano una diversa intesa, producono un canto di voci rosse. Il titolo ‘più cuore please’ lo prendo a prestito da un progetto che ho in mente da un po’ di tempo, in cui parlare di cuore, privato e pubblico, un’installazione da portare in giro per l’Italia.


Estate piena di amici che vanno e vengono dalla casa di campagna, tutti coinvolti e partecipativi. L’amico fotografo napoletano Salvatore Di Vilio, ospite per qualche giorno con la sua compagna Ileana e il cane Ottone, segue con passione i retroscena di ‘più cuore please’, il rosso è contagioso, fotografa tutto. Un mese di luglio caldo e rosso, i primi di agosto la cella allagata da migliaia di pezzetti di cuore è pronta per offrirsi al pubblico. Chi vuole può inchinarsi e prelevare un pezzetto di ‘più cuore please’. Il cuore va condiviso, sennò che cuore è. Nasce una specie di oracolo, bambini, giovani, persone di ogni età, leggono le poche sillabe dal frammento raccolto, cercando presagi o coincidenze. Continuo a spennellare le poesie di rosso per integrare i pezzetti raccolti dal pubblico e intanto il rosso tinge le pagine di un libro creando segni simili al flusso sanguigno, a un ecocardiogramma, lo chiamo ‘tracciati del cuore’. Guardo i numerosi guanti serviti per pitturare di rosso, accosto sei mani su una pila di poesie, penso a una poesia contenuta nella raccolta che si chiama “tradimento”, anche questa composizione si chiamerà così. L’estate sembra non finire mai, per la mia felicità, amo il caldo, lavoro febbrilmente. Alcuni frammenti finiscono in un libro d’artista ‘cuore a pezzi’. Verso il 20 agosto finisce la mostra alle ex carceri, porto l’installazione in un vecchio locale per la macerazione delle uve ad Aliano, al festival ‘la luna e i calanchi’ diretto dal poeta Franco Arminio. nel bel mezzo dell’inverno, ho infine imparato che in me albergava un’invincibile estate. Albert Camus In ottobre, su invito della gallerista Raffaella Lupi e della poeta Laura Anfuso, che curano l’evento per RAW (Rome Art Week), ‘più cuore please’ invade lo spazio della Galleria Sinopia, nel centro di Roma. Una serata di pioggia battente e nonostante il traffico e la pigrizia romani, la sala è piena di invitati, di amici e di poeti, di poesia. Le poesie integre, raccolte in un libro spennellato di rosso, rosso poesia, vengono lette ad alta voce dai presenti, risanando così le poesie dalle loro ferite. Il libro passa di mano in mano. Intanto l’artista Eva Gerd improvvisa una sua performance all’interno del cuore, si muove con grazia e leggerezza diventando lei stessa una poesia. Il suono dei frammenti di carta si mischia alle voci e ai suoni musicali di Paolo Turchetti, improvvisati sul movimento di Eva Gerd. Laura Anfuso legge un testo poetico e generoso “Se solo cuore fosse” dedicato a questo lavoro e che da’ il titolo alla serata. L’amico fotografo Juan Carlos González-Santiago riprende la serata con i suoi scatti, come sempre lo sento emotivamente molto vicino al mio lavoro. Ancora caldo, una bella serata d’ottobre, ancora rosso, ancora cuore. Novembre, Maria Cristina Angeli, presidente della commissione delle pari opportunità di Narni, propone di inserire la bellissima foto di più cuore please con Eva Gerd, di Juan Carlos, come copertina del calendario delle pari opportunità, insieme ad altre 12 artiste. Una mostra nei sotterranei di Palazzo dei Priori di Narni sede della magistratura medievale. Ancora il cuore batte, un cuore d’inverno, dicembre 2019. Maria Grazia Tata

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alla poesia, chĂŠ senza sarei diversa

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poesie di Dona Amati Antonella Anedda Laura Anfuso Elisa Biagini Teresa Blasi Silvia Bre Maria Grazia Calandrone Fabiana Carpiceci Patrizia Cavalli Caterina Davinio Chiara De Luca Mariangela Gualtieri Rosaria Lo Russo Dacia Maraini Domenica Mauri Patrizia Ottolini Lidia Quercia Maria Pia Quintavalle Cecilia Resio Lidia Riviello Annalisa Teodorani Marcia Teophilo Patrizia Valduga Sabina Vannucci

piĂš cu ore plea s e installazione di Maria Grazia Tata 9


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più cuore please

installazione di Maria Grazia Tata agosto 2019 mostra d’arte contemporanea Icaro abita qui Ex Carceri Papaline di Montefiascone (VT) agosto 2019 partecipazione Festival La luna e i calanchi diretto da Franco Arminio Aliano (MT) ottobre 2019 per Rome Art Week evento con lettura di poesie Se solo cuore fosse a cura di Laura Anfuso e Raffaella Lupi performance di Eva Gerd con musiche di Paolo Turchetti Galleria Sinopia Roma dicembre 2019 mostra Tutti diversi Palazzo dei Priori di Narni partecipazione calendario artistico per Commissione Pari Opportunità Comune di Narni (TN)

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ringraziamenti: photo credit: Salvatore di Vilio (pag. 2, 3, 4, 6, 7, 8, 10, 11, 21, 22, 23, 36) Juan Carlos González-Santiago (pag. 1, 9, 10, 13, 14. 16, 17, 18, 19, 26, 27, 33, 34, 35, 39, 40) Roberto Pileri (pag. 24, 25) i partecipanti agli eventi anche per le foto dai cellulari (pag. 20, 23, 36, 37) progetto grafico, Juan Carlos González-Santiago editing, Carla Petino per l’evento RAW (Rome Art Week): Raffaella Lupi, Galleria Sinopia Roma Laura Anfuso, poeta, per il testo dedicato se solo cuore fosse Eva Gerd, artista performer Paolo Turchetti per la musica Maria Cristina Angeli, presidente Commissione Pari Opportunità di Narni

le centocinquanta poesie che hanno reso possibile questo lavoro

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