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Indice La democrazia non cade dal cielo
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- Educazione alla cittadinanza
Il progetto La gioventĂš dibatte
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- Metodo
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- Formazione
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- Concorsi
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Il dibattito è il cuore della democrazia
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Materiale didattico
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Organizzazione
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- Filosofia
- La gioventĂš dibatte in cifre
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- Partner
Fondazione Dialogo e contatti
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“Partiamo sempre dal presupposto che oggigiorno le persone non vogliano altro che la democrazia. Constato invece che attualmente un buon terzo degli Svizzeri non s’interessa molto alla propria democrazia”. Peter Bichsel (in Magazin 10/2010, p. 25)
La democrazia non cade dal cielo In un paese come la Svizzera, dove il popolo è chiamato a esprimere continuamente il proprio parere per questioni che concernono tutti i settori sociali, è importante sostenere e stimolare i giovani di tutte le età ad assumere un ruolo attivo nei processi decisionali. Negli ultimi anni, diversi studi nazionali e internazionali hanno mostrato che in Svizzera i giovani non possiedono le conoscenze e la consapevolezza necessarie per esercitare il ruolo attivo di futuri cittadini.
mente coloro che hanno capito esattamente la problematica e i suoi risvolti potranno confrontarsi in un dibattito di qualità. Attraverso questo metodo si possono così testare le capacità retoriche, ma anche quelle conoscitive dei giovani.
La gioventù dibatte è uno strumento, tra altri, dell’educazione alla cittadinanza, il cui scopo è quello di promuovere la pratica del dibattito fra i giovani e di stimolarli a partecipare alla vita democratica, perché, anche in Svizzera, la democrazia non cade dal cielo. La capacità di formulare una propria opinione e difenderla costituisce il fondamento per un’attiva partecipazione nella società democratica odierna.
Educazione alla cittadinanza
La gioventù dibatte promuove l’educazione alla cittadinanza come pure il potenziamento delle capacità linguistiche. Il progetto è in sintonia con le normative svizzere, nel solco delle direttive della formazione europea. L’educazione alla cittadinanza non si limita unicamente al dibattito. Un criterio di qualità de La gioventù dibatte è quello che unisce le capacità linguistiche con quelle conoscitive. I giovani vengono motivati a immergersi in tematiche politiche d’attualità e ad approfondirne i contenuti. Unica-
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Il progetto La gioventù dibatte Lo scopo del progetto La gioventù dibatte è quello d’insegnare a dibattere al maggior numero di giovani delle scuole medie e delle scuole post obbligatorie di tutta la Svizzera. I docenti possono facilmente integrare la metodologia de La gioventù dibatte durante le lezioni. I giovani che hanno sperimentato questo progetto lo considerano stimolante e molto utile, perché offre la possibilità di confrontarsi su temi interessanti e complessi a scuola o nei momenti extra-scolastici. La gioventù dibatte prevede due ambiti distinti: la formazione: i giovani imparano a scuola o in ambito extra-scolastico a dibattere e a formulare prese di posizione su diversi temi. Gli insegnanti vengono formati, con corsi specifici, dai responsabili de La gioventù dibatte e sono aiutati a integrare in maniera ottimale il dibattito nel piano di studi scolastico. il concorso: le allieve e gli allievi possono, se lo desiderano, confrontarsi ogni anno con i giovani di tutto il Cantone e ogni due anni a Berna in veri e propri “concorsi di dibattito”.
Metodo
Le chiare regole de La gioventù dibatte rendono possibile un confronto orale concentrato e pertinente. Solamente colui che ascolta gli altri riesce e formulare un discorso convincente, in grado di controbattere le opinioni contrarie. I temi da dibattere trattano generalmente di problemi controversi di attualità socio-economica. Durante il dibattito, della durata di 24 mi-
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nuti, quattro giovani difendono una tesi che hanno sorteggiato il giorno prima (nei dibattiti a scuola), 30 minuti prima (nei concorsi cantonali e nazionali): due a favore e due contrari rispetto al tema formulato sempre con una domanda chiusa. Un “guardiano del tempo” controlla il tempo di parola di ciascun partecipante del dibattito, che si svolge senza la presenza di un moderatore, perché gestito dai giovani stessi. Per due minuti ogni partecipante presenta la sua tesi, seguono dodici minuti di dibattito libero, poi una fase di chiusura in cui ogni oratore dispone di un minuto per sintetizzare la propria posizione. Una giuria osserva e valuta l’esercizio politico-retorico sulla base di quattro criteri conosciuti dai dibattenti: la conoscenza della materia, la capacità d’espressione, l’abilità di dialogo, la forza di persuasione.
Formazione Formazione dei giovani La gioventù dibatte permette al giovane di sviluppare numerose competenze previste dai piani formativi scolastici nazionali, utili anche in ambiti professionali. Competenze personali: Acquisire in pubblico sicurezza nei propri interventi Comunicare e migliorare l’espressione orale Competenze sociali: Interagire con gli altri Ascoltare, replicare, convincere Accettare e rispettare le idee diverse Integrare le opinioni contrarie
Affrontare e risolvere i conflitti con la parola Diventare un cittadino responsabile e attivo Muovere i primi passi nella vita politica Competenze cognitive: Analizzare il tema del dibattito da più punti di vista Cercare, selezionare, ordinare, memorizzare informazioni e argomentazioni Costruire la propria opinione e saperla argomentare Sviluppare lo spirito critico, pensare con la propria testa Esprimersi con cognizione di causa Formazione dei docenti Le regole sono semplici e la metodologia de La gioventù dibatte facile da implementare. Ma per avere dei dibattiti di qualità sono necessarie una buona preparazione e delle costanti esercitazioni. Le formazioni proposte aiutano così gli insegnanti a integrare La gioventù dibatte nel piano scolastico in maniera variegata e fruttuosa. I docenti ricevono pure consigli pratici per un’integrazione ottimale del progetto nelle loro lezioni. I responsabili del progetto La gioventù dibatte formano gli insegnanti, gli animatori socioculturali, gli operatori sociali o qualsiasi altra persona che lavori con i giovani. Queste persone sono quelle che poi a loro volta, formeranno i giovani al dibattito a scuola e nelle diverse associazioni giovanili.
Concorsi
I responsabili de La gioventù dibatte organizzano dei concorsi, che si svolgono ogni anno a livello cantonale e ogni due anni a livello nazionale. I giovani sono suddivisi in due categorie: la prima dai 13 ai 15 anni, la seconda dai 16 ai 19. I concorsi permettono ai giovani di confrontarsi e mettere in pratica le capacità acquisite. I partecipanti alla finale Svizzera a Berna sono selezionati alcuni mesi prima a livello cantonale. Durante un intero fine settimana i giovani ticinesi che si sono distinti per qualità e creatività potranno così confrontarsi in lingua italiana e conoscere i propri coetanei della Svizzera tedesca e francese che hanno praticato il progetto nelle loro regioni.
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Il dibattito è il cuore della democrazia „Dibattere, confrontare idee e opinioni, non è un banale esercizio di fonetica. Non è produrre voci che vanno a sommarsi all’universo in espansione infinita dei segni. Dibattere presuppone un piedestallo saldo, in difetto di cui tutto l’impianto dialogico prima o poi collassa. E questo piedestallo è quello della consistenza dei fatti, della strutturazione degli argomenti nella loro solidità. Quando si dibatte non si può parlare tanto per parlare. Bisogna sapere di cosa si sta parlando, conoscere il tema, la sua natura, le sue possibili declinazioni. Insomma, pure in questo ambito bisogna studiare. Invito tutti i giovani, in particolare quelli che si cimentano con il progetto “La gioventù dibatte”, a non dimenticarlo mai. Perché, purtroppo, il mondo degli adulti anche su questo versante è sovente diseducativo. Lo è prendendo individualmente questa o quella persona; lo è spesso nelle sue declinazioni politiche. Sovente questo modo di procedere si pasce pure nei campi della disonestà intellettuale. Tutto ciò rende molto più difficile, a livello politico, la presa di decisioni pensate davvero nell’interesse collettivo e, in una dimensione più sociologica, questo modo di procedere è fonte d’incomprensioni, che a loro volta generano e si nutrono di pregiudizi, di steccati, di divisioni e di risentimento, che è uno dei grandi mali che stanno avvelenando la nostra società. Certo, dibattere richiede da un lato la forza della conoscenza dei fatti, ma nel contempo anche l’umiltà della disponibilità all’ascolto delle tesi altrui, sempre che siano costruite sulla base del medesimo piedestallo di verità fattuale. Con attenzione e sensibilità anche alle ragioni del cuore, ma con sempre in mano, solidamente, la fiaccola della ragione.“
Manuele Bertoli Direttore del Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport
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Materiale didattico La gioventù dibatte mette a disposizione materiale didattico per facilitare la realizzazione del progetto durante le lezioni. I docenti che seguono il corso di formazione (quattro ore-lezione il mercoledì pomeriggio) ricevono: un manuale per l’insegnante e un manuale per l’allievo i cartellini (pro1, pro2, contro1, contro2) le griglie di valutazione per i giurati le linee guida per il guardiano del tempo un elenco di possibili temi Tutto questo materiale permette ai docenti di portare in classe il progetto senza difficoltà. I docenti che hanno seguito la formazione possono: richiedere documentazione (articoli di quotidiani e settimanali) per temi diversi al fine di preparare i dibattiti in classe. contare su una consulenza da parte dei responsabili de La gioventù dibatte. ricevere, a pagamento, dei DVD con dibattiti svolti da giovani ticinesi in occasione dei concorsi cantonali.
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Organizzazione La gioventù dibatte è stata introdotta in Svizzera nel 2005. Il progetto è presente su tutto il territorio svizzero e possiede antenne regionali nelle tre principali aree linguistiche. Proposta in principio dalla Fondazione Dialogo, La gioventù dibatte rappresenta oggi un’offerta dell’Associazione Gioventù ed Economia, che è responsabile della coordinazione nazionale. Questa collaborazione rende possibile un progetto che conserva la sua forma originale e riesce a soddisfare l’esigenza dei giovani di formarsi alla vita democratica.
Filosofia
Il progetto si inserisce in una prospettiva di educazione alla cittadinanza (disciplinare e/o interdisciplinare). Si tratta di formare gli allievi a essere dei cittadini responsabili e attivi. Il progetto incoraggia la partecipazione dei giovani. Il progetto permette ai giovani di esprimere le loro opinioni liberamente, senza giudizi di valore, in un quadro rispettoso dei principi democratici. Il dibattito è uno scambio di idee con delle regole da rispettare. Il progetto La gioventù dibatte ha due dimensioni: formativa e competitiva. Quest’ultima non è obbligatoria. Per imporsi in un dibattito bisogna far progredire la riflessione su un tema e non distruggere l’antagonista. La gioventù dibatte contiene una dimensione ludica. Il piacere del dibattere è importante tanto quanto la riuscita del dibattito. La gioventù dibatte è un progetto di formazione dell’opinione che permette di
esercitare l’espressione orale in una prospettiva politica (ricerca di soluzioni, approfondimento di problematiche, costruzione di un’opinione).
La gioventù dibatte in cifre
La gioventù dibatte è presente in Svizzera dal 2005. Anno dopo anno sempre più giovani hanno imparato a dibattere, aumentando continuamente il numero di partecipanti al progetto. Grazie alla collaborazione con varie istituzioni e con i Cantoni si sono potute offrire sempre più formazioni al corpo docenti. Fino ad oggi in Svizzera sono stati formati più di 1500 docenti. Ogni anno sono organizzati corsi di formazione per 400 docenti i quali a loro volta rendono possibile la pratica del dibattito a 7000 giovani.
Partner
La Fondazione Dialogo è la promotrice del progetto . I sostenitori principali sono: Fondazione Mercator Svizzera Associazione Gioventù ed Economia Per un sostegno più ampio del progetto siamo alla ricerca di ulteriori sostenitori principali come pure partner specifici per tematiche d’interesse.
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Fondazione Dialogo e contatti Fondazione Dialogo, promotrice del progetto La gioventù dibatte La Fondazione Dialogo, fondata da oltre 30 anni da alcuni parlamentari, promuove l’educazione alla cittadinanza e la formazione civica dei giovani in tutta la Svizzera. La Fondazione Dialogo si impegna a: offrire ai giovani la possibilità di dibattere prendendo come spunto la loro realtà politica e sociale sostenere i giovani affinché dibattano in modo costruttivo e rispettoso, aprendosi maggiormente al dialogo inter-generazionale incoraggiare i giovani a muovere i loro primi passi verso un impegno democratico promuovere una Svizzera che integri i giovani nella presa di decisioni collettive
I compiti principali della Fondazione sono l’elaborazione e lo sviluppo di nuovi concetti e progetti relativi all’educazione alla cittadinanza come pure sostenere una collaborazione con altre organizzazioni in Svizzera e all’estero. Presidente Jean-François Steiert, consigliere nazionale, Friborgo Membri del Consiglio di Fondazione Hans Ambühl, segretario generale CDPE, Berna Markus Gander, presidente Infoklick, Moosseedorf Rolf Gollob, Center IPE PH, Zurigo Alexandra Molinaro, co-presidente FSPG, Moosseedorf
Segretariato
Sede regionale Berna Urs Marti segretario nazionale e coordinatore Svizzera tedesca David Maurer assistente e responsabile sviluppo Svizzera tedesca Christian Hachen responsabile formazione e concorsi Svizzera tedesca Andrea Schlatter collaboratrice per la coordinazione del progetto Verena Blattmann segretaria e contabile
Sede regionale Losanna Lucie Schaeren responsabile formazione e coordinatrice Svizzera romanda Yannis Papadaniel responsabile sviluppo e concorsi Svizzera romanda Sede regionale Bellinzona Chino Sonzogni responsabile coordinazione Ticino, formazione, sviluppo e concorsi Ticino Mina Desantis collaboratrice per la coordinazione del progetto in Ticino
Contatti
Jugend debattiert, Monbijoustrasse 31, 3011 Bern, 031 370 17 27, info@jugenddebattiert.ch La jeunesse débat, Rue de la Tour 16, 1004 Lausanne, 021 311 28 05, info@lajeunessedebat.ch La gioventù dibatte, Piazza Collegiata 5, 6500 Bellinzona, 091 825 28 89 info@lagioventudibatte.ch www.jugenddebattiert.ch
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