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Mio fratello rincorre i dinosauri

terizzazione del trascorrere degli anni e l’ha posta al centro della sua bottega, che fosse Firenze, Roma o la Francia. Intorno a lui ruotano avvenimenti e persone mosse dal Maestro sotto la spinta dei suoi ricordi, delle sue ispirazioni, dei suoi studi. La dimensione che si crea è unica, è una forma evocativa di quello che Leonardo sente come artista e come uomo: i luoghi sono sempre chiusi ma lo spazio sembra enorme, infinito, è Leonardo che ci porta all’infinito, in un racconto inafferrabile, in una connessione di pensieri e sentimenti che lasciano storditi.

In questa stessa direzione si pone La Gioconda cui il destino ha regalato misteri su misteri di cui la maggior parte sono risultati luoghi comuni. Due interrogativi sono rimasti: perché il ritratto di Lisa Gherardini, moglie del ricco mercante fiorentino Francesco del Giocondo che aveva, appunto, commissionato l’opera a Leonardo, non fu mai consegnato al committente? Perché questo dipinto è restato al Maestro che ha continuato a modificarlo per almeno dieci anni, seguendolo in tutti i suoi viaggi fino all’ultima residenza in Amboise? E ancora quanto il risultato finale, se di fine si può parlare, mantiene dell’ispirazione iniziale? Come se la persona ritratta abbia modificato nel corso del tempo i suoi dati di base per seguire Leonardo in una specie di work in progress della sua anima, della sua coscienza, realizzato così in una Monna Lisa continuamente trasformata secondo le mutazioni sensitive e artistiche dello stesso Maestro.

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Luca Argentero segue questo percorso con grande sensibilità d’attore e di uomo, affascinante nella sua compostezza d’interprete, nella sua personale ricerca di un genio che sembra non avere mai fine.

I costumi di Millenotti, il perfezionismo tecnico della squadra di specialisti (per le luci del film sono stati utilizzati gli studi sull’ottica del trattato leonardesco) e la voce di Pannofino, proprio un personaggio a sé, non un semplice narratore, fanno di questo film un’eccellenza: tale avvenimento permette a Sky, al suo settimo film del genere, la realizzazione visiva del genio di un personaggio che appartiene non solo a noi ma a tutto il mondo.

FaBrizio Moresco

di Stefano Cipani

Origine: Italia/Spagna, 2019 Produzione: Isabella Cocuzza, ArturoPaglia per Paco Cinematografica, Neo Art Producciones con Rai Cinema Regia: Stefano Cipani Soggetto: dal romanzo di Giacomo Mazzariol Sceneggiatura: Fabio Bonifacci Interpreti: Alessandro Gassmann (Davide), Isabella ragonese (Ktia), Rossy De Palma (Zia Rock), Francesco Gheghi (Jack), Gea Dall’Orto (Chiara), Maria Vittoria Dallasta (Alice), Lorenzo Sisto (Gio), Roberto Nocchi (Vitto). Distribuzione: Eagle Pictures Durata: 100’ Uscita: 5 settembre 2019

NNel parcheggio deserto di un discount del paese, Davide e Katia Mazzariol sono soliti comunicare ai figli le notizie più importanti che riguardano la loro famiglia. Ma la più significativa di tutte è decisamente quella che annuncia l’arrivo del quarto bambino in casa, che scatena la contentezza smisurata del fratellino minore Jack. Soprattutto perché a cinque anni, quando si cresce con due sorelle maggiori, si vorrebbe un fratellino per fare giochi da maschi. Jack felicissimo si prepara e sceglie anche il nome, Giovanni. Ma quando il piccolo viene al mondo, la felicità dei genitori viene minata dall’inattesa notizia della sindrome di Down del bambino, con la quale dovranno fare i conti senza esserne minimamente preparati. Così a Jack viene raccontata la tenera bugia che Gio è un bambino speciale, dotato di incredibili superpoteri, come un eroe dei fumetti. Con il passare del tempo però Gio cresce e per suo fratello diventa un segreto da non svelare. A parte al suo migliore amico Vitto, che è cresciuto con lui, Jack vuole tenere segreta la condizione del fratello minore, negandone ai nuovi amici l’esistenza e portando avanti la bugia, soprattutto quando inizia a frequentare le scuole superiori. Dopo aver conosciuto Arianna, una ragazza attivista ed espansiva, Jack pur di seguirla decide di iscriversi ad un liceo artistico. Qui inizia una nuova vita, cambia look, entra a far parte di un gruppo come batterista. In questo momento la presenza di Gio, con i suoi bizzarri ed imprevedibili comportamenti, diventa per lui un fardello tanto pesante da arrivare a negare ad Arianna e ai nuovi amici l’esistenza del fratello.

Proprio quando sembra aver fatto finalmente breccia nel cuore di Arianna invece è costretto a mettersi contro Gio, fino al punto di dire che è morto. Dopo aver cancel-

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